10-15 del 23-06-15 nuove pubblicazioni
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10-15 del 23-06-15 nuove pubblicazioni
ENTE BENEFICIARIO FEDERSVILUPPO ASSOCIAZIONE REGIONALE DEL PIEMONTE BOLLETTINO (varie) 10/15 REDATTO DALL’AREA TECNICA. Torino, 23 giugno 2015. 10135 Torino - Via Pio VII, 97 – tel. 0116177211 Cristoforo Cresta Tel 0116177275 e-mail: [email protected] NUOVE PUBBLICAZIONI N 7-2015 PUBBLICAZIONI FONDAZIONE BARILLA CENTER FOR FOOD & NUTRITION 2015 Guida al Forum Abbiamo una grande occasione alle porte: l’Esposizione Universale di Milano, che da maggio a ottobre del 2015 focalizzerà l’attenzione di tutto il mondo sul tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita.”. Diete sostenibili Il concetto di “dieta sostenibile” è costituito da una complessa rete di fattori nutrizionali, economici, ambientali, sociali e culturali che riguardano l’intera catena di approvvigionamento, nella quale agricoltori e consumatori rappresentano soltanto due tessere del puzzle. http://www.barillacfn.com/ L'UTILIZZO IN SICUREZZA DELLE MACCHINE AGRICOLE. LE MACCHINE AGRICOLE PORTATE POSTERIORMENTE TESTO E VIDEO. Le attività di informazione e di formazione circa la sicurezza della macchine agricole presenti sul nostro territorio rivestono un ruolo fondamentale, nell'ambito di una più generale strategia di promozione di una cultura della sicurezza sul lavoro. Per questo motivo, ha preso avvio nel 2012 una collana, realizzata assieme a CNRImamoter, dedicata all'analisi e alle procedure per l'adeguamento delle macchine agricole usate, composta da sei volumi, a disposizione gratuita sul sito web regionale e su richiesta in formato cartaceo: le macchine per la lavorazione del terreno, per la concimazione e la semina, per le attività zootecniche, per la viticoltura, per la foraggicoltura e per la selvicoltura. Proseguendo nell'esperienza di quella collana, questo volume e il video allegato realizzato appositamente, si occupa dell'utilizzo in sicurezza delle macchine agricole portate posteriormente, analizzandone i principali aspetti di guida e i pericoli nel loro uso quotidiano, nell'intento di contribuire efficacemente alla riduzione dei fattori di rischio e alla individuazione di 'buone prassi' che consentano l'utilizzo sicuro dei mezzi. Disponibile per: DOWNLOAD Note: Elaborazione e redazione volume: Delmastro Marco - Delmastro Renato CNR-Imamoter Coordinamento tecnico-editoriale:Mario Sanguinetti, Andrea Marelli - Regione Piemonte Direzione agricoltura REGIONE EMILIA ROMAGNA RIVISTA AGRICOLTURA - MAGGIO 2015 Maggio 2015 - Anno 43, n.5 http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/archivioagricoltura/2015/maggio-2015/maggio-2015 Mensile della Regione Emilia-Romagna. Supplemento n. 58 Agriturismo: nuove prospettive e opportunità di sviluppo Supplemento completo INEA - PRODUZIONI STANDARD 2010 Sono disponibili nella pagina delle produzioni standard i coefficienti di Produzione Standard (o Standard Output) relativi all'anno 2010. Essi sono calcolati a livello regionale e rappresentano il valore monetario medio delle produzioni agricole riferito al quinquennio 2008 - 2012, ai prezzi al netto IVA e franco azienda. I coefficienti sono espressi in euro per ettaro coltivato o capo allevato, e la somma dei valori delle singole produzioni aziendali rappresenta la (DE) dimensione economica complessiva dell'azienda e viene utilizzata per la classificazione tipologica delle aziende agricole secondo il regolamento CE 1242/2008. Nella pagina web si possono scaricare sia i singoli file excel delle singole regione e delle province autonome, sia il file excel dell'Italia. TENDENZE ATTUALI E PROSPETTIVE DEL MERCATO DELLA CARNE BOVINA NEL MONDO PRESENTAZIONI CONVEGNO A EUROCARNE (VERONA) il 13 maggio 2015 In un contesto mondiale di lenta crescita della produzione di carne bovina l’Unione Europea si caratterizza da una stagnazione e calo delle macellazioni dei bovini. Considerando che a livello mondiale si prevede un costante aumento della domanda, da tempo si pone la questione della competitività dei paesi europei della carne bovina. È quindi interessante conoscere la condizione competitiva di alcun paesi chiave dell’UE tenendo conto delle specifiche caratteristiche produttive di ciascuno di questi paesi e dall’impatto della nuova PAC. Il convegno è una occasione per conoscere e discutere le prospettive di sviluppo futuro della produzione della carne bovina della Francia, Irlanda, il Regno Unito, la Polonia e del nostro paese. Le relazioni vengono presentate da Philippe Chotteau, responsabile del Dipartimento Economia dell’Institut d’ Elévage, Francia ; Kevin Kinsella, Direttore Zootecnia del Sindacato Nazionale degli Agricoltori Irlandesi (IFA); Phil Hadley, responsabile del settore Sviluppo delle Filiere, dell’EBLEX, Regno Unito; Jerzy Wierzbicki, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Produttori di bovini di carne in Polonia e Kees de Roest, responsabile del Settore Economia e Mezzi Tecnici del CRPA. Scarica la locandina con il programma del CONVEGNO"Tendenze attuali e prospettive del mercato della carne bovina nel mondo" Relazioni Il mercato della carne bovina nel mondo: tendenze e prospettive Phil HADLEY – EBLEX, Agriculture and Horticulture Development Board, Regno Unito L'evoluzione della produzione e del mercato della carne bovina in Francia Philippe CHOTTEAU – Institut d'Elevage, Francia Produzione e prospettive di sviluppo per la carne bovina in Polonia Jerzy WIERZBICKI – Associazione dei produttori bovini da carne, Polonia Il futuro della produzione di carne bovina in Irlanda: mercato orientato all'export Kevin KINSELLA – Irish Farmers Association, Irlanda La redditività della carne bovina in Italia: prospettive di sviluppo Kees DE ROEST – Centro Ricerche Produzioni Animali, Reggio Emilia FORUM SCIENTIFICO "FLAVESCENZA DORATA. LA VITE PUÒ TOLLERARE IL FITOPLASMA?" Il 26 marzo 2015 si è svolto a Costigliole d’Asti un Forum scientifico, grazie anche al contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Cuneo e della Banca Alpi marittime. “Abbiamo voluto organizzare questo forum per discutere scientificamente di un problema che colpisce pesantemente la nostra viticoltura. Abbiamo voluto affrontare il tema da un altro punto di vista, quello della pianta e della sua capacità di lottare contro il fitoplasma”, spiega l’Assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero. Davanti a 250 tecnici si sono susseguite per tutta la giornata le relazioni di ricercatori universitari, italiani e stranieri, che hanno fatto il punto sulla capacità della vite di reagire alla flavescenza dorata e al legno nero, le modificazioni che intervengono nella fisiologia della pianta ospite, l’eventuale resistenza indotta o acquisita. “Certo non siamo ancora a un nuovo sistema di lotta alla flavescenza dorata”, sottolinea l’assessore Ferrero, “ma queste ricerche aprono scenari nuovi che come Regione intendiamo seguire con attenzione, come fa da anni il Settore fitosanitario regionale, che da sempre auspica la collaborazione tra agricoltori per fare squadra.” Presentazioni degli interventi: Sabrina Palmano - (IPSP - CNR) Risposta della vite alla FD in funzione della cultivar Claudio Lovisolo - (UNITO - DISAFA) Comportamento ecofisiologico di piante di vit e affette da FD Rita Musetti - (UNIUD - DISI) Legno nero: interazioni vite –fitoplasma e fenomeno del recovery Xavier Foissac (UMR Biologia della Frutta e Patologia - INRA & Università di Bordeaux) Flavescenza dorata, sensibilità del materiale vegetale alla moltiplicazione del fitoplasmi: impatto sullo sviluppo della malattia e sull’espressione dei sintomi Andrea Schubert - (UNITO - DISAFA) Risposte della vite alla FD in condizioni controllate Cristina Marzachì - (IPSP - CNR) Attività dell’ acibenzolar S-methyl nel contenimento della Flavescenza dorata della vite Paola Bonfante (UNITO - Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi) Il microbiota della vite: un’assicurazione sulla salute della pianta Elisa Gamalero - (Università Piemonte Orientale - DISIT) Possibile applicazione di endofiti batterici in qualità di elicitori biotici della tolleranza alla FD Piero Attilio Bianco (UNIMI-DISAA) PROGETTO GEVIR (Genotipi di Vite Resistente) Simone Lavezzaro (Viten - Centro di Saggio, Calosso ) Possibilità di impiego su vite di induttori di resistenza nei confronti di Flavescenza dorata e sue dinamiche in giovani impianti RRN MAGAZINE LEADER E SVILUPPO DEL TERRITORIO RURALE: IL NUMERO IN SINTESI Chi si occupa di politiche di sviluppo non può non conoscere LEADER. Leader ha rappresentato, sin dal suo lancio, un approccio realmente nuovo, introducendo forti cambiamenti, ed effetti dirompenti sull'organizzazione degli interventi per lo sviluppo locale. L'approccio dal basso, la gestione pubblicoprivata attraverso un organismo chiamato GAL, il decentramento amministrativo (con il passaggio di funzioni, quali la progettazione e l'attuazione, demandate a soggetti a forte prossimità territoriale), la progettazione intersettoriale, che presuppone una visione di sviluppo del territorio nel suo complesso, in tutte le sue componenti economiche, comprese le valenze sociali e ambientali, tenendo conto delle vocazioni. Senza tralasciare altre due caratteristiche distintive, la Rete e la cooperazione, strumenti capaci di rompere l'isolamento delle aree rurali, spingendole al confronto, allo scambio di informazioni, metodi e soluzioni, il passaggio di innovazione. L'approccio Leader è stato un punto di riferimento per il sistema delle politiche di sviluppo, mutuato anche al di fuori del contesto europeo. Nel tempo Leader ha prodotto diverse e complesse esperienze di sviluppo locale, come riportato dai diversi articoli presenti all'interno di questo numero del Magazine. Nel primo periodo della sua attuazione Leader ha operato come Programma di Iniziativa Comunitaria, con finanziamenti e regole ad hoc per poi essere integrato come approccio nella programmazione ordinaria dello sviluppo rurale nel periodo di programmazione 2007-13. Nel corso del tempo diversi sono stati i cambiamenti che Leader ha subito nelle sue modalità operative, senza però mai mettere in discussione le caratteristiche sostanziali del metodo. Come avviene nel passaggio tra un periodo di programmazione e l'altro, Leader è oggetto di un radicale ripensamento anche nella programmazione che si apre. Nel periodo di programmazione 2014-20 le potenzialità dell'approccio sono moltiplicate, l'approccio CLLD (Community-Led Local Development) viene proposto dal regolamento generale sui fondi strutturali e di investimento europei e sostenuto nell'ambito di ciascuno dei fondi, FESR, FSE e FEAMP mantenendo le stesse caratteristiche dell'approccio LEADER nel FEASR. Potenzialità di un approccio nuovo che non sempre mostra riscontri a livello operativo. In altre parole viene introdotto un grande cambiamento nel quadro regolamentare delle politiche anche se le scelte operative non sempre colgono appieno le potenzialità dell'approccio di sviluppo locale partecipato. La novità assoluta contenuta nel regolamento è innegabile, e questo costituisce un altro punto saldo nel processo di riconoscimento dell'approccio. Le prime scelte regionali in ambito FEASR dimostrano un rinnovato e più ampio ruolo dell'approccio Leader e dei Gruppi locali che possono essere chiamati ad intervenire sulla Strategia nazionale per le aree interne, a trovare complementarità con altre politiche, prioritariamente con la Politica per la Pesca (FEAMP). Questo processo di "allargamento" viene descritto ampiamente negli articoli di questo numero. La partita per l'approccio LEADER/CLLD è tutta da giocare e, parte della sfida, è nelle mani dei GAL, chiamati a mostrare la qualità del loro compito di animatore locale e di promotore di sviluppo territoriale ma anche chiamati a dimostrare qualità gestionali e di progettazione dello sviluppo, attento e vicino ai bisogni del territorio. Anche le singole regioni hanno di fronte una responsabilità, potendo intervenire nella scelta di gruppi locali competenti e di Piani di Sviluppo di grande qualità. A beneficio dello sviluppo dei territori. La continuità ci dà le radici; il cambiamento ci regala i rami, lasciando a noi la volontà di estenderli e di farli crescere fino a raggiungere nuove altezze. (Pauline R. Kezer) Scarica il magazine (6.77 MB). Milena Verrascina ORTAGGI, FRAGOLE E PICCOLI FRUTTI. COLTIVAZIONE SOSTENIBILE IN PIEMONTE. È finalmente disponibile la guida tecnica del Creso dedicata alla coltivazione sostenibile di ortaggi, fragola e piccoli frutti in Piemonte. Contiene i disciplinari per la difesa ecosostenibile delle specie orticole più diffuse in Piemonte, ma anche di fragole, piccoli frutti e castagno. I temi chiave di tecnica colturale sono affrontati sotto forma di focus sintetici per guidare il percorso produttivo. Sono di particolare interesse gli appunti per la coltivazione della fragola, gli aggiornamenti sulle varietà di lampone e le strategie di difesa contro gli insetti dannosi – gestendone i picchi di sviluppo e contenendone i danni – e i patogeni del suolo. Si segnala il capitolo sul moscerino dagli occhi rossi Drosophila suzukii, arrivato in Piemonte nel 2010, ma che già l’anno scorso si è rivelato una vera e propria emergenza per i piccoli frutti. A riguardo di questo parassita il Creso ne monitora i voli nei diversi ambienti e ogni settimana fornisce le indicazioni per proteggere le coltivazioni. Contro questa Drosophila gli insetticidi si sono rivelati pressoché inutili, mentre la difesa più efficace si ottiene disponendo reti anti-insetto e trappole alimentari per la cattura massale. Gli attrattivi a base di aceto consentono di catturare migliaia di individui a settimana. Il capitolo fa anche il punto sulle ricerche in corso, condotte nell’ambito della rete internazionale che in Piemonte fa capo al Centro sperimentale di Boves. Sono tante le attese legate agli antagonisti naturali – insetti “buoni” in grado di predare o parassitizzare la drosofila –, a questo riguardo alcune specie indigene sono già state individuate e classificate dal Disafa dell’Università di Torino. Tutta l’attenzione è poi concentrata sulla nuova cimice aliena Halyomorpha halys. Anche questa arriva dall’estremo oriente e nel 2014 ne è stata segnalata la presenza intorno a Cuneo su peperone, melanzana, fragola e piccoli frutti. Punge i frutti deformandoli e rischia di trasformarsi in una calamità come già successo negli Stati Uniti. Il coordinamento dei tecnici di base ha predisposto un fitto monitoraggio con trappole luminose e attrattivi olfattivi di nuova generazione. Nella guida sono indicati i metodi di difesa più efficaci. L’attività condotta dal Creso su questi temi si avvale della costante e preziosa collaborazione di altri soggetti che operano nella ricerca e nel trasferimento tecnologico sul territorio: il Servizio fitosanitario regionale, il DISAFA dell’Università di Torino, il CRA-ORL – Unità di ricerca per l'orticoltura – e il CNR – Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante. La sperimentazione estesa è inoltre resa possibile dalla ormai consolidata sinergia con i tecnici di campo e di filiera, oltre che con i partner alessandrini come il Cadir Lab e l’Aspropat. Il volume è distribuito gratuitamente presso il Centro sperimentale orticolo del Creso – via Albertasse, 16 – 12012 Boves, CN –, oltre che consultabile e scaricabile on line all’indirizzo www.Cresoricerca.it. EBOOK: ALLERGENI E SOSTANZE CHE PROVOCANO INTOLLERANZE Fonte: Redazione Cibaria La disciplina sulla presentazione del prodotto ai sensi del Regolamento UE 1169/2011 Un’etichetta chiara e facilmente comprensibile è un utile strumento per aiutare i consumatori ad orientarsi consapevolmente nelle proprie scelte alimentari, soprattutto per quelli suscettibili ad allergie e intolleranze. L’importanza di garantire a chi acquista un’adeguata informazione su alimenti e bevande ha spinto il legislatore comunitario e nazionale ad intervenire più volte in tema di etichettatura, sino ad emanare il regolamento UE 1169/2011. Noto anche come FIAC Regulation, il provvedimento ha introdotto numerose novità. In questo testo sono analizzati i contenuti delle etichette degli alimenti ed in particolar modo le indicazioni relative agli allergeni ed agli alimenti o agli ingredienti che in genere provocano intolleranze. La monografia è rivolta alle imprese alimentari, agli operatori del settore, ai ristoratori, alle associazioni dei consumatori, ma anche ai consumatori in generale ed in particolar modo ai consumatori portatori di allergie e intolleranze alimentari, per agevolarli nella comprensione di questa materia tanto complessa quanto di attualità. In vendita al prezzo di 9.90 euro nella sezione eBook di Cibaria. CONVEGNO CONCLUSIVO "SCENARI DI CAMBIAMENTI CLIMATICI PER GLI ALLEVAMENTI ITALIANI, PROSPETTIVE E POTENZIALITÀ" Il 4 giugno 2015 si è tenuto a Roma presso la sede del CRA in via Nazionale 82, il Convegno finale dal titolo: "Scenari di cambiamenti climatici per gli allevamenti italiani, prospettive e potenzialità" organizzato nell'ambito del progetto SCCAI (CRA-INEA), finanziato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Il Convegno aveva la finalità di divulgare i principali risultati ottenuti dallo studio, analizzare le riflessioni emerse dagli incontri effettuati con le Associazioni di Categoria, in particolare sulle opzioni di mitigazione nelle diverse produzioni analizzate. Hanno partecipato al Convegno tutte le associazioni di Categoria e Rappresentanti del Ministero. Download: Documenti seminario: Invito, presentazioni, discussioni COMUNICAZIONE E DIVULGAZIONE È uscito e disponibile in download il numero 88 della rivista "Agricoltura", trimestrale di informazione della Direzione Agricoltura. È inoltre disponibile in download la newsletter "Agricoltura news" di giugno. NB PER SCARICARE AGEVOLMENTE LE PUBBLICAZIONI SI CONSIGLIA DI TENERE APERTO GOOGLE.