I giallumi della vite ei loro vettori

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I giallumi della vite ei loro vettori
I giallumi della vite e i loro vettori.
Agente causale: La Flavescenza dorata.
E’ un giallume tra i più temibili sia per i danni che provoca alla produzione, sia per la rapidità con la quale può
diffondersi, grazie al vettore Scaphoideus titanus Ball. In Italia fu osservata per la prima volta in Lombardia (Oltrepò
Pavese) agli inizi degli anni 70 (Belli et al., 1973) e poco dopo il suo vettore. Da allora – probabilmente in seguito alla
massiccia importazione dalla Francia di materiale di propagazione infetto, durante gli anni 80- si sono registrate
segnalazioni per il Veneto, il Piemonte, l’Emilia – Romagna, il Friuli – Venezia Giulia e la Lombardia, mentre sono
recenti le segnalazioni nelle Marche, in Toscana e in Umbria. Data l’importanza economica della Flavescenza dorata e
considerando i gravi danni provocati, con il Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 31 maggio
2000 è stata resa “obbligatoria la lotta sul territorio nazionale”, in particolare contro il vettore Scaphoideus
titanus.
Sintomi della Flavescenza dorata.
Sintomi precoci. Derivati da infezioni dell’anno
precedente che determinano un ritardo nel germogliamento e
ricacci basali. Provoca la necrosi e la caduta anticipata delle
infiorescenze (foto n ° 1).
Sintomi sulle foglie. Si presentano i
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margini fogliari accartocciati verso il basso,
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Foto n ° 1: in alto, disseccamento anticipato
di un grappolo di Verdea.
con colorazione dorata o rossa a settori o su
tutta la foglia, comprese le nervature (foto
n ° 2, 3, e 5). Consistenza cartacea. Periodo di
maggiore evidenza dei sintomi: agosto –
settembre. Queste colorazioni possono essere
confuse con sintomi di natura virale o
fungina, oppure da carenze nutrizionali
(quali
ferro,
magnesio
e
potassio);
si distinguono dalla Flavescenza dorata perché
le nervature restano verdi o localizzate solo
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in parte sulla foglia.
Foto n ° 2 e 3: in alto a sinistra, sintomi di
FD su foglie di Croatina e a destra su foglie
di Barbera.
Foto n ° 4 e 5: in basso a sinistra, pianta di
Uva rara affetta da LN. In basso a destra,
sintomi di LN su foglie di Verdea.
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Sintomi sui tralci: si presentano cadenti, mentre gli internodi sono corti con andamento a zig – zag. Alla base dei
tralci possono comparire pustole nerastre di aspetto oleoso. Durante l’inverno i tralci possono necrotizzare, presentando
irregolare lignificazione e consistenza gommosa.
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Foto n ° 6 : in alto a sinistra, sintomi di LN su tralcio di
Chardonnay.
Foto n ° 7: in alto al centro, sintomi di FD su tralcio di Barbera.
Foto n ° 8: in alto al destra, particolare di un tralcio di Barbera.
Sintomi sui grappoli: graduale disidratazione degli acini, con
appassimento
dei
grappoli
all’invaiatura,
fino
al
completo
disseccamento.
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Foto n ° 9: a destra, sintomi di LN sui grappoli di Uva rara.
Foto n ° 10: a destra, pianta in fiore di Clematis vitalba.
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Flavescenza dorata su Clematide.
Sono in corso degli studi che metterebbero in luce la possibilità che
il fitoplasma della Flavescenza dorata, fino ad ora individuato solo
su vite, possa essere presente anche su altre piante raccolte dalle
siepi di bordo e da zone adiacenti ai vigneti. In particolare, le piante
di Clematis vitalba con “sintomi da giallumi” (colorazioni
giallognole e rossastre delle foglie) sono risultate per lo più infette
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dal fitoplasma della Flavescenza dorata (positive ai test molecolari
PCR e RFLP).
Biologia dell’insetto vettore.
Lo
Scaphoideus
titanus
Ball
(famiglia
Cicadellidi,
sottofamiglia
Deltocefaline) è una cicalina con forme giovanili bianchicce prive di ali,
con due macchie nere sulla parte addominale e delle screziature brune sul
torace. Lo sviluppo avviene attraverso due stadi di neanide e tre di ninfe
(foto n ° 11 e a pag. 3 la n ° 13). Sverna come uovo sui tralci di due o più
anni; le nascite sono scalari da
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Foto n ° 11: esuvie di Scaphoideus titanus.
Al centro della foto, un’esuvia di ninfa e a
destra di neanidi.
maggio fino alla prima decade di luglio. Gli adulti alati (lunghezza 5 – 6 mm, foto n ° 12), compaiono verso i primi di
luglio e sono presenti fino ad ottobre. Presenta una sola generazione l’anno e si alimenta pungendo le foglie e i germogli
della vite da dove può acquisire il fitoplasma della Flavescenza dorata; in seguito, è in grado di trasmettere la malattia a
tutte le piante che visita. Non vi è trasmissione trans – ovarica da madre a progenie, perciò alla nascita le neanidi non
sono infette.
Foto n ° 12: adulto di
Scaphoideus titanus rinvenuto su
trappola cromotropica.
Foto n ° 13: a sinistra della foto,
un’esuvia di neanide, al centro
una ninfa di 2 ° età e a destra una
ninfa di 3 ° età di Scaphoideus
titanus.
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Agente causale: Legno nero.
E’ un’un’altra forma di giallume della vite, abbastanza diffusa in Italia e nei principali paesi viticoli europei, che
presenta sintomatologie identiche a quelle della Flavescenza dorata, determinando manifestazioni sintomatiche sia su
viti isolate, sia su numerose piante del vigneto, tuttavia è meno temuto, poiché si diffonde con maggior difficoltà,
avendo vettori meno efficienti e non specifici per la vite. Dopo una fase acuta, con perdita delle piante con i sintomi
più gravi, la malattia tende ad assumere un andamento endemico, con attenuazione dei sintomi e fenomeni di
“guarigione”. La trasmissione del fitoplasma del Legno nero non avviene da vite a vite – al momento questo non è
stato ancora accertato -, ma implica la presenza di piante erbacee infette come l’ortica e il convolvolo. Inoltre,
i fitoplasmi del Legno nero e della Flavescenza dorata possono essere in infezione mista nello stesso vigneto e anche
sulla stessa pianta; per distinguere il fitoplasma responsabile dell’infezione è indispensabile ricorrere all’analisi
molecolare. Attualmente questo giallume è presente in tutte le Regioni dell’Italia settentrionali; infezioni di solo LN
sono presenti nelle province più orientali dell’Emilia – Romagna e in Valtellina e in buona parte del Friuli – Venezia
Giulia e del Alto Adige. Nell’Italia centro – meridionale la situazione è in continua evoluzione, con la diffusione di LN
associata alla presenza del vettore Hyalesthes obsoletus.
Biologia dell’insetto vettore.
Hyalesthes obsoletus Signoret (famiglia Cisiidi), è il principale vettore del
giallume “ Legno nero”. L’adulto è di colore nero lucente (lunghezza 4,5 – 5,5
mm), presenta capo con vertice e faccia neri, bordi ai lati (il vertice anche
posteriormente) di bianco – avorio. Le ali sono membranose trasparenti, con
nervature in prevalenza chiare; l’addome nero presenta un fine rivestimento
ceroso bianchiccio. Compie una sola generazione l’anno e sverna
prevalentemente allo stadio di ninfa di 3 ° età (foto n ° 14), sulle radici di
piante spontanee quali l’ortica e il convolvolo ad una profondità di 10 – 15 cm.
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Foto n ° 14: ninfa di 3 ° età di Hyalesthes obsoletus rinvenuta tra
le radici di convolvolo, lungo un filare di viti.
I primi adulti compaiono da metà giugno e rimangono in attività
fino a metà settembre (foto n ° 15 e 16). L’insetto è polifago e gli
adulti che compaiono all’inizio di luglio, frequentano la vite, con
presenze occasionali e limitate nel tempo (per 2 – 3 gg,).
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Foto n ° 15: adulto di Hyalesthes obsoletus
su foglia di vite.
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Foto n ° 16: adulti di Hyalesthes obsoletus rinvenuti
su trappola cromotropica (maschio in alto, femmina in
basso).
Genere Reptalus (Auchenorrhyncha: Cixiidae) le cui specie note
sono il R. quinquecostatus (Dufour, 1833) e il R. panzeri (Low,
1833), i cui ospiti primari sono: il Salix per il primo e Prunus
spinosa e Rosa per il secondo. Da alcuni anni anche nei vigneti
della collina di San Colombano al Lambro sono comparsi sulle
trappole cromotropiche diversi esemplari di questa cicalina (foto
n ° 17, adulto su trappola cromotropica).
In letteratura sono riportate poche notizie riguardanti questo tipo di
cicalina, però sono state condotte delle analisi molecolari su alcuni
esemplari di R. quinquecostatus rinvenuti nei vigneti del lucchese
tra il 2005 e il 2006, risultati positivi al Legno nero.
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Si può ritenere che i Reptalus insieme con altri generi come i
Pentastiridius possano avere un ruolo seppur marginale nella
trasmissione del Legno nero.
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Foto n ° 17: esemplare di cicalina del genere
Reptalus rinvenuta su trappola cromotropica.
Bibliografia.
•
Quaderni della Ricerca 4/2002: La Flavescenza dorata della vite in Lombardia; Autori Giuseppe Belli, Piero Attilio
Bianco, Paola Casati, Giorgio Scattini. Dispensa dell’Istituto di Patologia Vegetale, Facoltà di Agraria, Università
di Milano.
•
La Flavescenza dorata della vite; Autore Giorgio Scattini.
•
Regione Lombardia 2001: Cicaline della vite e del vigneto in Lombardia; Autore Rinaldo Nicoli Aldini.
•
Schede Fitopatologiche, Regione Lombardia, direzione Generale Agricoltura: Flavescenza dorata della vite.
•
Fitopatologia ed Entomologia, Autori Mario Ferrari – Elena Marcon – Andrea Menta, Edagricole: Cicaline della
Flavescenza dorata, pag. 396.
•
Malattie delle piante orticole e arboree, Autore Goidanich; Edagricole: Flavescenza dorata, pag. 168 – 169.
•
Le malattie della vite, Autore Carlo Saracco, Edagricole: Flavescenza dorata pag. 87; Appendice legislativa: lotta
alla Flavescenza dorata e applicazione Reg. Cee n ° 2078/92 pag. 141.
•
Regione Lombardia – Agricoltura e Università Cattolica del Sacro Cuore: Hyalesthes obsoletus e il “legno nero”
della vite - Indicazioni utili ai viticoltori.
Articoli:
•
Informatore Fitopatologico 1-2/2000: Aspetti epidemiologici delle fitoplasmosi delle drupacee e della vite in
Campagna.
•
Informatore Fitopalogico 4/2000: Prove di risanamento di materiale viticolo affetto da Flavescenza dorata mediante
termoterapia.
•
Informatore Fitopatologico 4/2001: Giallume della vite.
•
Informatore Fitopatologico 9/2001: Flavescenza dorata, Legno nero e giallume dell’astro in vitigni del Piemonte
sud orientale.
•
Informatore Fitopatologico 10/2002: Flavescenza dorata e altre fitoplasmosi della vite; il punto sui vettori ed
epidemiologia.
•
Informatore Fitopatologico 10/2002: Diagnosi molecolare delle malattie da fitoplasmosi della vite.
•
Informatore Fitopatologico 10/2002: Malattie da fitoplasmosi della vite. Situazione nell’Italia settentrionale.
•
Informatore Fitopatologico 10/2002: Malattie da fitoplasmosi della vite. Situazione nell’Italia centro - meridionale.
•
Informatore Fitopatologico 10/2002: Interventi di difesa contro la Flavescenza dorata della vite e d altri giallumi.
•
Informatore Agrario 50/2002: La difesa delle colture.
•
Informatore Agrario 17/2003: Identificazione e distribuzione dei giallumi della vite in Trentino.
•
Informatore Agrario 21/2003: Identificazione di fitoplasmi di Flavescenza dorata in un vigneto della Toscana;
Flavescenza dorata e Legno nero in vigneti del Modenese.
•
Informatore Agrario 4/2004: Principali problemi entomologici in vigneto.
•
Informatore Agrario 11/2005: Presenza massiccia di scafoideo in Campagna.
•
Informatore Agrario 15/2005: Bilancio fitosanitario 2004.
•
Informatore Agrario 18/2005: Le cicaline del vigneto in Umbria.
•
Informatore Agrario 24/2006: Nuova cicalina della vite in Italia.
•
Terra e Vita n ° 15/2001: La Flavescenza dorata si può debellare.
•
Terra e Vita n ° 24/2001: Flavescenza dorata, la linea dura non convince.
•
Terra e Vita n ° 27/2001: Timore per i giallumi della vite in Toscana.
•
Terra e Vita n ° 11/2002: La Flavescenza dorata si può combattere?
•
Terra e Vita n ° 9/2003: Legno nero, sintomi identici alla Flavescenza dorata.
•
Terra e Vita n ° 24/2003: Combattere lo scafoideo.
•
Terra e Vita n ° 15/2004: Più Legno nero che Flavescenza dorata; Giallumi e gestione dell’inerbimento.
•
Terra e Vita n ° 15/2005: Più Legno nero, meno Flavescenza dorata.
•
Vignevini n ° 6/2002: La Flavescenza dorata in Piemonte.
•
Vignevini n ° 5/2003: La Flavescenza in Oltrepò.
•
Vignevini n ° 6/2005: La Flavescenza dorata su clematide.
Siti Internet:
http://www.vignaioli.it:”Flavescenza dorata della vite in Piemonte”.
http://www.agricoltura.regione.lombardia:”La Flavescenza dorata della vite in Lombardia”.
http://www.geo3.it/Flavescenza.htm
http://www.tigulliovino.it:”Le malattie della vite – Arricciamento (Fanleaf) – Accartocciamento (Leafroll) –
Stictocephala bisonia - .
http://insects.tamu.edu
http://bionet.stm.it/flave.htm
http://www.bestclematis.nl
http://plant-disease.ippc.orst.edu
http://www.pv.fagro.edu.vy
http://www.torinoscienza.it
http://www.agrimodena.it
http://et2.unipv.it/omp/flavescenza/flavescenza.htm
http://www.ismaa.it/servizi_context.jsp?ID_LINK=206&area=6
http://www.fitosanitario.re.it
http://www.ermes.agricoltura.it
http://wwwfobiotech.org
http://www.agri.gov.il/gilat-molcho/phytoplasma_v_english.html
http://www.chem.bg.ac.yu/~mario/scaphoideus/English/side_5_vectors.htm
http://www.biolib.cz/en/taxon/id100739/
http://www.faunaeur.org/full_results.php?id=152384
www.isza.it
http://www.viticolturasostenibile.it/pages/riassunti/bagnoli2005.html