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Paradossi della sanita Con l'impegnativa della mutua l'analisi costa di più La ricetta rossa prevede una quota fissa di 10 curo, per l'esame del sangue si spendono 24 euro (ticket compreso), da privato solo 10 ROBERTA CATANIA NEE L'amara sorpresa dell'impegnativa la scopri alla cassa. Prima fai la gimcana burocratica necessaria ad avere la prescrizione delle analisi, aspettando che il tuo medico di base sia di turno, che trovi il tempo per te dopo mille emergenze e ipocondriaci allarmati che affollano lo studio, e infine arriva la beffa. Quando vittorioso, con la ricetta rossa in mano arrivi al Cup dell'ospedale, scopri infatti che chiedere di fare le analisi con l'impegnativa costa di più. Perchè, per chi non lo sapesse, esiste la quota fissa di 10 euro per ogni ricetta, che su esami "economici" fa raddoppiare il conto da pagare. Il ticket sanitario fu definito «truffaldino» già nel 2011, quando era stato creato per le Regioni più spendaccio ne (Lazio, Campania, Liguria, Molise, Piemonte, Puglia, Abruzzo, Calabria, Sicilia e Sardegna) figuriamoci quando poco dopo era stato esteso a tutta Italia. L'alibi dello Stato per questa tassa è dichiarato nel nome che le è stato dato: «compartecipazione alla spesa sanitaria». La nostra partecipazione alla spesa della gestione della ricetta, però, rischia di essere ben al di fuori di un costo di mercato, e di diventare infatti un salasso sproporzionato. Per spiegare meglio, ecco un esempio: ricevute in mano, fare un elettrocardiogramma al Policlinico Gemelli, a Roma, costerebbe 18 euro. Con la ricetta in mano invece se ne pagano 25,62. Il prezzo dell'esame scende infatti a 11,62 euro, ma vanno sommati i 10 euro del ticket e altri 4 di «quota fissa ricetta». Insomma, costano più i «bolli» della sostan- za. Pochi glomi dopo, eccoci in un altro ospedale. Al San Pietro Fatebenefratelli di via Cassia, il nosocomio dove nel giugno scorso ha partorito il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sono più misericordiosi. Alla cassa del Cup, con la ricetta rossa in mano, l'anima pia al di là del vetro dà la dritta «di mettere via la prescrizione, altrimenti costa il doppio». Ed è proprio così, tanto è vero che senza impegnativa, un'analisi del sangue specifica viene a costare 10 euro, più 2,50 di diritti amministrativi. Ebbene, con la prescrizione del Servizio sanitario nazionale il costo sarebbe lievitato a 24 euro. La seconda informazione utile, che forse in molti non sanno, è che non è obbligatorio avere la ricetta rossa per andare in ospedale a chiedere un esame o una visita medica. Baste- TICKET SANITARIO il ticket sanitario fu definito «truffaldino» già nel 2011 , quando era stato creato per le Regioni più spendaccione (Lazio, Campania, Liguria, Molise, Piemonte, Puglia, Abruzzo, Calabria, Sicilia e Sardegna ), poi è stato esteso a tutta Italia. ATTENTI ALLE RICETTE ROSSE Fare un elettrocardiogramma al Policlinico Gemelli, a Roma, costerebbe 18 euro. Con la prescrizione invece se ne pagano 25,62. II prezzo dell'esame scende a 11 ,62 euro, ma vanno sommate le 10 euro del ticket e altri quattro di «quota fissa ricetta». Al San Pietro Fatebenefratelli di via Cassia senza impegnativa, un'analisi del sangue specifica viene a costare 10 euro, più 2,50 di diritti amministrativi. Con la prescrizione del Servizio sanitario nazionale il costo raddoppia : 24euro. rebbe anche la prescrizione del medico su un foglio bianco, timbrato e firmato dal dottore. Con però tutti i dati del paziente, compresi indirizzo, data di nascita e codice fiscale. Con questo piccolo escamotage il risparmio è assicurato anche per tutti quegli esami di routine che periodicamente tutti facciamo: glicemia, colesterolo, emocromo, trigliceridi, ecc. Infatti se anche con l'impegnativa si possono chiedere fino a otto prestazioni, la cifra massima di 36,15 euro di ticket più la quota fissa di 10 euro fanno lievitare il costo a un importo che "privatamente" non si arriverebbe a spendere. L'esempio non calza su esami medici costosi, come ad esempio i marcatori tumorali, perchè a fronte di centinaia di euro conviene di certo spendere quei 46,15 euro dei ticket sanitari. Il paradosso creato dal Sistema sanitario nazionale forse un giomo sarà rivisto e aggiustato, nel frattempo conviene farsi due conti prima di tirare fuori la ricetta. Oppure, chiedere misericordia al cassiere del Cup e risparmiare come minimo 10 euro.