Accertamento sintetico / redditometrico e il caso
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Accertamento sintetico / redditometrico e il caso
Accertamento sintetico / redditometrico e il caso delle attività detenute all’estero Ferrara 19 febbraio 2014 Dalle ore 15.00 alle ore 19.00 Sala Conferenze della Camera di Commercio di Ferrara Largo Castello, 10 Il caso: attività detenute all’estero Dott. Andrea Alberghini, Dottore Commercialista www.studioservidio.com Redditest Come investimenti, disinvestimenti, uscite e entrate dall'estero influenzano il nuovo redditometro. Gli investimenti e i disinvestimenti esteri non erano stati previsti nella prima versione del redditest preparato dall'Agenzia delle Entrate. RW come quadro che riassume i beni e le attività possedute all'estero, compresi i beni mobili ● Nel quadro RW della dichiarazione dei redditi delle persone fisiche, previsto dalla normativa sul monitoraggio fiscale, vengono indicati i beni che il contribuente possiede all'estero e che possono influenzare l'eventuale accertamento sintetico/redditometrico. Lo Spesometro e i beni all'estero Ovviamente all'estero non è prevista nessuna segnalazione al fisco italiano delle spese sostenute. Può venire il dubbio che si debba segnalare ai fini dello spesometro l'utilizzo di beni messi a disposizione di soci e amministratori da società estere. La norma non lo prevede. Però c'è il caso di viaggi,alloggio, cene e auto pagati da società estere a soci e amministratori italiani che potrebbe rientrare nel calcolo delle spese rilevanti ai fini del redditometro Documentazione relativa a spese sostenute all'estero nel caso di accertamento sintetico/redditometrico La documentazione è sempre difficile nel caso di spese sostenute all'estero a causa delle diversità di lingua e del sistema giuridico e fiscale spesso differente. In caso di verifica è comunque sempre buona norma presentarsi al contraddittorio con una documentazione chiara ed esauriente, non necessariamente tradotta in italiano. Trasferimento di denaro all'estero e dall'estero Sugli ordini di bonifico, occorre indicare causali non equivoche, in italiano e in inglese, che rispettino esattamente l'operazione a cui si riferiscono e i relativi documenti di supporto. Immobili esteri: differenza tra vecchio e nuovo redditometro ● ● Con il vecchio redditometro il valore era di euro 16,13 annui al mq con coefficiente 8. In pratica un appartamento di 100 mq comportava un reddito annuo di euro 12.904 .Questo a prescindere che l'immobile fosse ubicato a Montecarlo o in un paesino africano. Nel caso di un mutuo di 15.000 euro si verificava il paradosso di un reddito presunto di 116.291 euro. Il nuovo redditometro appare molto più equo Immobili esteri Gli immobili esteri necessitano di normali spese di mantenimento. La dimostrazione dell'origine dei flussi di cassa è facile per quelli affittati, dove si dichiara l'affitto. Diventa difficile per quelli dove l'affitto non si dichiara perchè utilizzati in proprio o perchè affittati saltuariamente o tramite siti internet specializzati. (maggioranza dei casi) Mutui contratti per l'acquisto di immobili all'estero Accade spesso che vengano contratti mutui per l'acquisto di immobili all'estero. Il servizio del debito abbatte il reddito estero. Si crea quindi all'estero una disponibilità non imponibile che riduce l'importo residuo del mutuo. Non è chiaro se questa disponibilità influenzi il redditometro e in che modo. Occorre capire bene il meccanismo per poterlo spiegare in occasione di un eventuale contraddittorio con l'Agenzia delle Entrate. Flussi di spese correnti verso l'estero I flussi di spese correnti verso l'estero riguardano spese che non comportano l'incremento delle attività detenute all'estero. Esempi tipici sono vacanze, spese studio, spese mediche, costi per tasse locali e spese condominiali degli immobili. Anche se non vanno indicati nel quadro RW, rilevano ai fini del redditometro. Se sono residente estero e spendo in Italia, può essere una causa di disconoscimento della residenza estera e accertamento sintetico in Italia? Si tratta di un caso un tempo raro, ma che è diventato di attualità con l'aumento dei trasferimenti di residenza all'estero. La posizione degli italiani iscritti all' AIRE che percepiscono redditi italiani e sostengono spese in Italia va valutata con attenzione in base anche alle convenzioni esistenti contro le doppie imposizioni. Infatti il redditometro sembra applicabile anche al residente estero e potrebbe innescare dubbi circa l'effettiva residenza del contribuente. Distorsioni create dal redditometro Purtroppo il redditometro ha creato una certa apprensione nei contribuenti che devono sostenere delle spese per lo più voluttuarie e ha comportato un forte incentivo a fare acquisti all'estero come, ad esempio, la vacanza o Rolex comprati in Svizzera, il noleggio della barca in Francia, ecc. Banche italiane e intermediari: segnalazione movimenti da e verso l'estero Tutte le banche, gli intermediari finanziari e le fiduciarie segnalano all'anagrafe tributaria i movimenti da e verso l'estero. E' praticamente impossibile sottrarsi al monitoraggio, che può essere utilizzato anche ai fini del redditometro. Gli scambi automatici di informazioni L' OCSE ha stabilito nel febbraio 2014, lo standard globale per lo scambio automatico di informazioni. Fa seguito alle direttive del G20 contro i paradisi fiscali del 2012. I paesi OCSE eseguiranno il censimento dei residenti esteri dal 2016 e dei loro conti e depositi bancari. Dal 2017 ci sarà la segnalazione automatica dei codici fiscali delle persone non residenti che aprono un conto in banca. Anche Svizzera e Austria sono paesi OCSE, quindi anche loro comunicheranno in automatico i nomi e i conti dei residenti italiani all'Agenzia delle Entrate. Lo scambio automatico di infomazioni con gli USA Per quanto riguarda gli USA, è già in vigore il FATCA (foreign account tax compliance act), scambio automatico con gli USA di informazioni sui conti personali. Dall'1 Luglio 2014 verranno forniti in automatico nomi e dati dei conti degli italiani che hanno un conto in banca negli USA e viceversa. E' il primo assaggio di una normativa di scambio di informazioni che, almeno a livello europeo, sarà seguita da informazioni circa il possesso di immobili e partecipazioni in altro stato. E' indubbio che questa mole di dati arricchirà il materiale disponibile per l'accertamento sintetico/redditometrico. Scopo dissuasorio del redditometro Al redditometro si è interessato addirittura “The New York Times” , il più importante quotidiano di New York. In un interessante articolo del 27 gennaio 2013 hanno sottolineato come il redditometro possa scoraggiare i consumi e creare tensione nei contribuenti, ma anche come l'intenzione dell'Agenzia delle Entrate sia in realtà quella di utilizzarlo come un dissuasore per coloro che abitualmente cercano scappatoie per evadere le imposte. Nuovi strumenti utilizzabili dal fisco per reperire informazioni all'estero utili per l'accertamento sintetico/redditometrico. Siti internet e social network si sono rivelati fonti inesauribili di informazioni utili per un eventuale accertamento. Non occorre un gran lavoro di intelligence, basta un funzionario del fisco che sappia usare internet e che, senza costi, chieda spiegazioni su informazioni che a volte sono state date dagli stessi soggetti (ho fatto una festa a Formentera, ho noleggiato una Ferrari a Dubai, ho noleggiato una barca in Corsica, ho comprato una casa a Miami,ecc.). Per non parlare poi di siti che hanno fatto della lotta all'opacità fiscale la loro missione. Il più noto è Offshoreleaks che ha divulgato elenchi anche di italiani con attività offshore poi pubblicati da diffusi settimanali italiani di informazione.