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REDDITOMETRO
Cos'è Il Redditometro
Il Redditometro (o "accertamento sintetico di tipo induttivo") è lo strumento attraverso il quale il Fisco può stimare il
reddito presunto di un contribuente, sulla base delle spese che quest'ultimo ha effettuato, grazie ad una serie di indici
fissati a priori, e successivamente convocarlo, per chiedergli di giustificare lo scostamento tra spese effettuate e reddito
dichiarato.
Un aspetto peculiare di questo strumento riguarda l’ampio raggio di applicabilità, considerato che ne possono essere
destinatari i contribuenti persone fisiche indipendentemente dal fatto che siano o meno soggetti obbligati alla tenuta
delle scritture contabili.
Il redditometro, presente già dal 1973, è stato potenziato nel 2010, con il Decreto legge n. 78 del 2010, in vigore nel
2011.
In sostanza, i contribuenti da sottoporre a controllo vengono selezionati, innanzitutto, in base alle “spese certe”, ovvero
quelle la cui entità emerge in maniera diretta dalle banche dati dell’Anagrafe tributaria e alle cosiddette “spese per
elementi certi”, ovvero quelle individuate in maniera induttivo-statistica ma ancorate al possesso certo di beni, come
l’automobile o la casa di abitazione.
Viene effettuata, inoltre, una verifica preventiva per evitare scostamenti tra la “famiglia fiscale” presente in Anagrafe
tributaria rispetto a quella anagrafica, che comprende i figli maggiorenni ma anche i conviventi (il caso tipico è quello
della famiglia di fatto).
Cosa prevede la norma
L'Agenzia delle Entrate può sempre determinare sinteticamente il reddito complessivo del contribuente, sulla base delle
spese di qualsiasi genere sostenute nel corso del periodo d'imposta.
Il procedimento di accertamento non è privo di tutele nei confronti del contribuente, in quanto il destinatario del
controllo fiscale ha la facoltà di dimostrare, con idonea documentazione e nell’ottica di inversione dell’onere della
prova, che il reddito sinteticamente determinato o determinabile dagli uffici finanziari è “costituito in tutto o in parte
da redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta” oppure che esso possa giustificarsi sulla base di
altri fatti e circostanze.
Inoltre, va sottolineato che il legislatore ha riconosciuto una maggior tutela del contribuente controllato, considerato
che gli uffici operativi sono normativamente obbligati a “invitare il contribuente… a fornire notizie rilevanti ai fini
dell’accertamento e, successivamente, di avviare il procedimento di accertamento con adesione…”.
REDDITOMETRO
Come funziona
L'accertamento sintetico è ammesso solo quando il reddito complessivo accertabile (reddito presunto) risulta
superiore di almeno il 20 per cento rispetto a quello dichiarato (nella versione precedente del redditometro tale
percentuale era pari al 25 per cento).
La determinazione sintetica del reddito viene effettuata mediante un calcolo basato su alcuni "indicatori di capacità
contributiva". In pratica, vengono considerate tutte le spese di un certo tipo che sono a conoscenza del fisco le quali
vengono moltiplicate per dei coefficienti legati alla "classe" attribuita al contribuente, sulla base di tre caratteristiche:
-
composizione familiare (single, coppie con e senza figli, monoparentali);
-
età (fino a 35 anni; 35-64 anni; oltre 65 anni);
-
area geografica (Nord, Centro, Sud).
Redditometro - Le voci di spesa
Il percorso metodologico previsto dal decreto è quello di individuare una nutrita serie di spese per beni e servizi
sostenute in un anno da una famiglia-tipo.
Alcune di queste spese sono determinate monetariamente, in quanto i relativi importi sono disponibili nelle banche dati
dell’Amministrazione finanziaria, mentre altre sono determinate utilizzando le medie ISTAT.
L'Agenzia, tuttavia, recependo il parere del Garante della privacy sulla possibile violazione della riservatezza del
soggetto da parte dello strumento redditometro, ha chiarito nella recente circolare n. 6/E del 2014 che non utilizzerà
nel nuovo accertamento sintetico, né in fase di selezione, né in sede di contraddittorio, le spese correnti determinate
solo con la media ISTAT (ad esempio, alimentari e bevande, abbigliamento e calzature, alberghi e viaggi organizzati).
Solo nel caso in cui gli importi corrisposti per tali spese dovessero essere individuati puntualmente dall'ufficio potranno
essere oggetto di contraddittorio e concorrere quindi alla ricostruzione sintetica del reddito.
In effetti, la dimostrazione contraria da parte del contribuente, rispetto ai dati medi nazionali di spesa, avrebbe dovuto
necessariamente svelare la preferenze di vita del soggetto accertato. Cioè, ad esempio, il fatto che un soggetto
preferisce risparmiare sul cibo per potersi permettere l'abbonamento alla palestra, oppure che compera mobili usati e,
con il denaro risparmiato, acquista lo smartphone di ultima generazione, e via discorrendo.
Le fonti utilizzate dall’Agenzia delle Entrate sono varie: invio di questionari, comunicazioni effettuate con lo
"spesometro", accesso a diverse banche dati, come il Pubblico Registro Automobilistico, le dichiarazioni dei redditi,
l'Anagrafe tributaria, etc.
Di seguito le spese che l'Agenzia delle Entrate prende in considerazione per stimare il reddito dei contribuenti, in base al
nuovo redditometro.
-
Abitazione: Abitazione principale, Altre abitazioni, Apparecchiature elettroniche, Ristrutturazioni,
Collaboratori domestici, Interm. Immobiliari, Elettrodomestici, Mutui, Arredi, Energia elettrica, Telefonia fissa
REDDITOMETRO
e mobile, Gas;
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Mezzi di trasporto: Automobili, Minicar, Caravan, Moto Aeromobili, Imbarcazioni, Mezzi di trasporto in
leasing o noleggio;
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Assicurazioni: Responsabilità civile, Incendio e furto, Vita, Danni, Malattia, Infortuni, Altro;
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Contributi previdenziali: Contributi obbligatori e volontari, Previdenza complementare;
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Istruzione: Asili nido, Scuola per l’infanzia, Scuola primaria e secondaria, Soggiorni studio all’estero, Corsi di
lingue straniere, Corsi universitari, Corsi di preparazione agli esami, Scuole di specializzazione, Master, Canoni
di locazione per studenti università;
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Attività sportive e ricreative: Attività sportive, Circoli culturali e ricreativi, Cavalli, Giochi on-line,
Abbonamenti pay-tv, Abbonamenti eventi, Viaggi organizzati;
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Cura della persona: Alberghi, Centri benessere, Altri servizi per la cura della persona;
-
Altre spese significative: Spese veterinarie, Donazioni effettuate, Gioielli e preziosi, Oggetti d’arte o
antiquariato, Donazioni in denaro in favore di onlus e simili, Assegni periodici corrisposti al coniuge;
-
Investimenti immobiliari netti: Fabbricati, Terreni, Natanti ed imbarcazioni, Autoveicoli, Caravan,
Motoveicoli, Minicar, Aerei, Obbligazioni, Conferimenti, Quote di partecipazione, Fondi d’investimento,
Certificati di deposito, Derivati, Pronti contro termine, Buoni postali fruttiferi, Conti deposito vincolati, Altri
prodotti finanziari, Valuta estera, Oro, Numismatica, Azioni.
Infine, nel computo della stima delle uscite reali dei contribuenti, sarà considerato anche l’eventuale “fitto figurativo”,
ossia la spesa attribuita al contribuente che non risulta, nel comune di residenza, in possesso di un immobile a titolo di
proprietà o altro diritto reale, di locazione o di leasing immobiliare, oppure a uso gratuito presumendo che il soggetto in
questione debba pur abitare da qualche parte.
Si evidenzia che i contribuenti possono prevenire gli effetti del redditometro utilizzando "Redditest", un software
dell'Agenzia delle Entrate che serve a scoprire se il proprio tenore di vita è coerente con quanto dichiarato al Fisco. Il
Redditest è completamente anonimo, pertanto il suo uso non comporta alcuna acquisizione di informazioni da parte
dell’Agenzia delle Entrate.
Spese certe e medie ISTAT
Va sottolineato che in fase di definizione del redditometro, grazie all’incrocio con lo spesometro, eventuali spese
consistenti non potranno che emergere chiaramente. Discorso analogo varrà per quanto concerne la anagrafe dei conti
correnti. Tutto ciò che avverrà in banca, dai movimenti di conto agli acquisti di certificati di deposito o di buoni
fruttiferi, e ancora dalla contrattazione di derivati fino ai trasferimenti effettuati in qualche cassetta di sicurezza, dovrà
essere dichiarato.
A tutto ciò inoltre si aggiungono le recenti disposizioni riguardanti la circolazione di denaro contante. Aver imposto
REDDITOMETRO
sistemi tracciabili per pagamenti superiori ai 999,99 euro, permetterà al fisco di avere a disposizione una terza
efficacissima arma da utilizzare per verificare quanto emergerà ancora una volta dal redditometro.
Ciò premesso, si deve evidenziare che le spese che rilevano ai fini del redditometro sono solo le spese certe e quelle
relative ad elementi certi.
Ciò significa che le spese per alimenti, vestiti, medicinali, libri, tasse scolastiche, trasporto, viaggi cura della persona,
giocattoli, hi fi, computer, apparecchi per telefonia, animali domestici, etc. non possono essere considerate come spese
certe e non si possono utilizzare nemmeno le spese medie che ricostruisce, sulla base di statistiche, l’ISTAT. In sostanza,
non si può fare una stima esatta di quanto per tali beni e servizi possono spendere il contribuente e la sua famiglia
perché non ci sono elementi certi a cui riferirsi.
Tuttavia ci possono essere delle eccezioni. Si pensi, ad esempio, alle spese per l’acquisto di elettrodomestici e arredi per
la casa. Se l’importo speso è presente infatti negli archivi del Fisco perché pagato con carte di credito o strumenti
tracciabili, tali importi potranno essere utilizzati per ricostruire il reddito del contribuente e verificare l’incongruenza o
meno.
Al contrario, le spese medie ISTAT che possono essere utilizzate ai fini del redditometro sono le spese per la
manutenzione ordinaria di immobili e per acqua e condominio, nonché le spese per l’uso di auto, moto, etc. ritenendo
possibile una stima certa di quanto il contribuente può spendere per la bolletta dell’acqua o per le spese condominiali
ad esempio sulla base dei metri quadri della sua abitazione.
Così come le spese per mantenere auto e moto possono essere ricostruite in maniera certa grazie alle spese medie
ISTAT perché il riferimento è ai chilometri percorsi.