Note Operative

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Note Operative
SCHEDA DI SINTESI
A CURA DEL SUPPORTO NORMATIVO SVILUPPO SOFTWARE WOLTERS KLUWER ITALIA
Redditometro 2012
Premessa
La rettifica delle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche segue le regole dell’art. 38
dpr 600/73 modificato dal DL 31/5/2010, n.78, in base al quale l’Agenzia Entrate
interviene sulle dichiarazioni presentate se il reddito complessivo dichiarato risulta
inferiore a quello effettivo.
Il redditometro riguarda esclusivamente il reddito complessivo delle persone fisiche e
trova applicazione quando si sia in presenza di indici di capacità contributiva che facciano
presumere che il contribuente sia in possesso di redditi superiori a quelli dichiarati.
Opportunità per il Professionista
Può essere opportuno acquisire i dati e le informazioni indispensabili al fine di poter
calcolare il reddito presunto e verificare la congruità della posizione dei propri clienti in
relazione al reddito sinteticamente attribuibile in base al citato “redditometro”.
Il monitoraggio e l’elaborazione dei dati acquisiti consentirà di segnalare le eventuali
posizioni anomale al fine di valutare con attenzione le operazioni da porre in essere
evitando un accertamento del Fisco.
Redditometro
L’accertamento può essere basato oltre che sulla base delle spese sostenute nel periodo
d’imposta, può essere determinato mediante l’analisi di campioni significativi di
contribuenti, differenziati anche in funzione del nucleo familiare e dell’area territoriale di
appartenenza.
Il possesso di immobili, auto, barche e di altri beni o il sostenimento di significative spese
in un solo anno, può quindi consentire all’Agenzia delle Entrate di determinare un maggior
reddito a carico del contribuente, qualora quello indicato nella dichiarazione dei redditi
non sia in linea con quello determinato dalla stessa (scostamento maggiore del 20% tra
reddito dichiarato e reddito determinato dall’Agenzia).
Si tratta di una sorta di studio di settore per le famiglie. Diventa quindi indispensabile
monitorare le spese effettuate già a partire dal 2009, in quanto da tale anno verrà
applicato il nuovo strumento del redditometro.
Sulla base del software di raccolta dati vengono prese in considerazione oltre 100 voci che
si possono aggregare in categorie e che sostituisce la tabella delle voci del D.M.
10/09/1992 e successive modifiche.
Nel nuovo redditometro non è più presente il riferimento alla spesa per incrementi
patrimoniali nella determinazione sintetica del reddito; tale spesa si presumeva sostenuta
con redditi conseguiti nell’anno e nei 4 anni precedenti, salvo prova contraria.
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Scheda di Sintesi Normativa: Redditometro
Presupposti per l’accertamento
L’accertamento è ammesso a condizione che il reddito complessivo accertabile ecceda di
almeno 1/5 (20%) quello dichiarato.
Nella versione precedente (redditi fino al 2008) l’eccedenza prevista era di almeno ¼
(25%).
L’accertamento è possibile anche in presenza di uno scostamento per una sola annualità
Nella versione precedente, il reddito doveva discostarsi per 2 o più periodi d’imposta.
Confronto tra precedente e nuova disciplina
Descrizione
Applicazione
temporale
Scostamento
tra
reddito
dichiarato e
accertabile
Periodicità
dello
scostamento
Disciplina previgente
Periodi d’imposta
2005,2006,2007,2008
Nuova disciplina
Periodi d’imposta
2009 e successivi
25%
20%
Due o più periodi d’imposta
con
Un periodo d’imposta
Indicatori di
capacità
contributiva
Elenco beni individuati
10/9/1992 e successivi
DM
Elenco beni da individuare con DM
futuro, da rapportare ad area
territoriale e nucleo familiare
Spesa
per
incrementi
patrimoniali
Rilevanza nel periodo d’imposta di
sostenimento della spesa e nei 4
precedenti
Rilevanza nel periodo d’imposta di
sostenimento della spesa
Deduzione
oneri
Non conteggiati
Conteggiati
Detrazioni
d’imposta
Non conteggiate
Conteggiate
Procedura
accertamento
Facoltà
per
l’amministrazione
finanziaria
di
richiedere
il
contraddittorio
Obbligo
per
l’amministrazione
finanziaria
di
richiedere
il
contraddittorio preventivo
Il nuovo redditometro prevede 11 tipi di nuclei familiari e circa 100 voci di spesa,
articolate in sette categorie:
1. abitazione
2. mezzi di trasporto
3. contributi e assicurazioni
4. istruzione
5. attività sportive e ricreative e cura della persona
6. altre spese significative
7. investimenti immobiliari e mobiliari netti
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Categoria
Abitazione
Mezzi di trasporto
Assicurazioni
Contributi previdenziali
Istruzione
Attività sportive e ricreative.
Cura della persona
Altre spese significative
Spese
abitazione principale,
altre abitazioni,
mutui,
ristrutturazioni,
intermediazioni immobiliari,
elettrodomestici,
apparecchiature elettroniche,
arredi,
energia elettrica,
telefonia fissa e mobile,
gas
automobili,
mincar,
caravan,
moto,
natanti e imbarcazioni,
aeromobili,
mezzi di trasporto in leasing e noleggio
responsabilità civile,
incendio e furto,
vita,
danni,
infortuni,
malattia,
altro
obbligatori,
volontari,
previdenza complementare
asili nido,
scuola dell'infanzia,
scuola primaria,
scuola secondaria,
corsi di lingua straniere,
soggiorni studio all'estero,
corsi universitari,
tutoraggio, corsi di preparazione agli esami
scuole di specializzazione,
master,
canoni di locazione per studenti universitari
attività sportive,
circoli culturali,
circoli ricreativi,
cavalli,
abbonamento pay tv,
giochi online,
abbonamenti eventi sportivi,
viaggi organizzati,
centri benessere,
altri servizi per la cura della persona
oggetti d'arte o antiquariato,
gioielli e preziosi,
veterinarie
donazioni in denaro a favore di onlus e simili,
assegni periodici corrisposti al coniuge,
donazioni effettuate
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Investimenti immobiliari
mobiliari netti
e
fabbricati,
terreni,
natanti e imbarcazioni,
autoveicoli,
motoveicoli,
caravan,
minicar,
aeromobili,
azioni,
obbligazioni,
conferimenti,
quote di partecipazione,
fondi d'investimento,
derivati,
certificati di deposito,
pronti contro termine,
buoni postali fruttiferi,
conti di deposito veicolati,
altri prodotti finanziari,
valuta estera,
oro,
numismatica
A questa lista, si aggiunge l’incrocio dei dati relativi alle pay TV e il canone RAI allo
scopo di individuare gli evasori del canone TV.
Domande frequenti
Di seguito 8 domande ricorrenti sul redditometro e le relative risposte.
#
Categoria
1.
Che cos'è il
redditometro?
2.
Come funziona io
redditometro?
3.
A chi viene
applicato il
redditometro?
Spese
Il redditometro è solo uno dei svariati sistemi in uso al Fisco
per controllare e individuare i contribuenti che non
dichiarano parte dei loro redditi.
Sulla base di dati conosciuti e disponibili al Fisco tramite
specifiche banche dati, l'amministrazione finanziaria stima,
con il redditometro, il reddito o i compensi percepiti dal
contribuente sulla base del suo tenore di vita e dunque delle
spese sostenute per mantenere il suo nucleo familiare.
Il nuovo redditometro mette in relazione al reddito del
contribuente almeno 100 voci di spesa in grado di pesare la
capacità contributiva del soggetto. Per determinare questa
relazione il Fisco ha messo a punto una metodologia
statistico matematica che si applica in relazione a precisi
gruppi di famiglie differenziati per aree geografiche. In
pratica, nel valutare le spese sostenute da un contribuente il
software del fisco riuscirà a calibrare diversamente il peso di
un acquisto fatto a Trapani rispetto a quello fatto a Milano,
così le spese sostenute in un anno da un single rispetto a un
nucleo di quattro persone.
Il redditometro si applica alle persone fisiche tra cui:
professionisti
commercianti
artigiani
imprenditori individuali
dipendenti
pensionati
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4.
5.
Il redditometro è
applicato alle
società?
Il redditometro
viene applicato
automaticamente?
Il redditometro non viene applicato alle società in quanto per
queste il fisco utilizza altri strumenti in grado di stimare i
ricavi e i compensi. Per le piccole e medie società si
applicano gli studi di settore per le grandi società oggi esiste
il "tutoraggio".
Il nuovo redditometro viene attivato dagli uffici delle Entrate
che, sulla base delle informazioni disponibili, si accorgono
che gli scostamenti tra redditi dichiarati in dichiarazione e
speso per il suo tenore di vita nel corso dello stesso anno
supera il 20%; in questo caso l’AdE chiede spiegazioni al
contribuente che viene convocato per un contraddittorio, nel
corso del quale il cittadino può spiegare e giustificare gli
scostamenti evidenziati dal redditometro tra spese sostenute
e redditi dichiarati.
Se lo scostamento è notevolmente superiore al 20%, il Fisco
attiva controlli mirati e fa scattare un accertamento vero e
proprio.
Se lo scostamento è lieve il Fisco non interviene.
6.
Da quando verrà
utilizzato il nuovo
redditometro?
La sperimentazione si è conclusa a fine febbraio. Da febbraio
in poi i contribuenti hanno la possibilità di utilizzare un
programma per conoscere i dati monitorati. La
sperimentazione non vedrà coinvolti direttamente i cittadini
ma soltanto le associazioni di categoria che sono state
invitate dalle Entrate a inviare alla Società degli studi di
settore (Sose) una serie di casi concreti, rigorosamente
anonimi, per consentire all'amministrazione di testare al
meglio il software messo a punto e le modalità di stima dei
redditi presunti.
Il redditometro confronta spese sostenute e reddito anche
attraverso calcoli statistici.
7.
8.
Qual è la differenza
tra redditometro e
spesometro?
Gli investimenti
sono inclusi nei
controlli del
redditometro?
Invece lo spesometro indica il meccanismo di
comunicazione del codice fiscale o della partita Iva in caso di
acquisti in contante superiori a 3.000 euro, Iva esclusa. Lo
spesometro è già operativo e, per acquisti di questa portata,
vengono richiesti codice fiscale o partita Iva che vengono poi
trasmessi all'Agenzia delle Entrate. Lo spesometro è uno
degli strumenti di monitoraggio che alimentano il
redditometro. Lo spesometro può essere anche usato
direttamente (con il cosiddetto accertamento sintetico)
quando le spese eseguite superano il reddito dichiarato dal
contribuente.
Tra le cento voci monitorate compaiono anche gli
investimenti (azioni, obbligazioni, derivati, certificati di
deposito, conti vincolati eccetera).
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