una lezione particolare

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una lezione particolare
Una lezione particolare
Ho proposto, come lettura estiva facoltativa, alla quarta i, classe
frequentata anche da un’alunna di origini cinesi, ma nata in Italia, la
lettura di un romanzo del ‘900 Balzac e la piccola sarta cinese dello
scrittore, tuttora vivente, Dae Sije, ambientato ai tempi della
rivoluzione culturale maoista. Nessuno dei ragazzi conosceva il
romanzo.
Il 18 novembre, i ragazzi hanno presentato il libro alla classe; la
presentazione è stata preparata dalla ragazza insieme ad un compagno.
La trama è stata raccontata da lui, aiutato dai compagni che avevano letto l’opera; la presentazione
della trama è stata preparata prima con me, in modo che il ragazzo evitasse di fare spoiling, suscitando
curiosità in chi ancora non avesse letto il romanzo.
L’approfondimento storico è stato fatto dalla compagna che, su sua iniziativa, aveva approfittato della
tematica trattata per intervistare il nonno che vive qui a Roma e che aveva vissuto negli anni di Mao.
Il nonno, per sua fortuna, scampò alla “rieducazione”, perché era un
artista del vetro e poté portare avanti la sua attività per il regime. Così
non fu per lo zio, il fratello più giovane del nonno, che visse le
stesse atrocità toccate al protagonista del romanzo.
Questo è stato un colpo di scena e un vero regalo, considerata la
riservatezza dell‘alunna dovuta al suo carattere, ma anche alla
educazione ricevuta in famiglia.
I compagni dal posto facevano a gara nel fare domande non solo sul
romanzo, peraltro autobiografico, ma anche sulla vita vissuta dalla
famiglia della compagna cinese: la dittatura, la rieducazione, la
rivoluzione culturale, la figura di Mao…
Alunne di religione ebraica hanno fatto riflessioni sul concetto di
segregazione: il ghetto e il lager a confronto con i villaggi sperduti fra le
montagne cinesi dove avveniva la “rieducazione” culturale.
I ragazzi hanno discusso volentieri i motivi per cui i romanzi occidentali fossero proibiti e gli intellettuali
fossero perseguitati.
Al termine dell’esposizione, l’alunna protagonista ha messo a confronto la versione originale con la
traduzione italiana e ha letto un passo in entrambe le lingue.
Il tempo è volato, la partecipazione è stata totale e profonda, anche da parte mia che ho compiuto un
processo di apprendimento insieme agli studenti.
Tutti leggeranno o rileggeranno il romanzo con una consapevolezza diversa.
Gli alunni che hanno esposto si sono messi alla prova, hanno ricercato da soli prima e con i compagni poi,
nuove vie da esplorare, assumendo un ruolo attivo nella valutazione dei propri progressi .
Si prevede una prova scritta a domande aperte , ma la prova più importante, superata a pieni voti, è
stata quella di riuscire a riempire di senso il tempo trascorso in classe.
Maria Teresa Laudenzi