Le attività connesse di servizi
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Le attività connesse di servizi
LE ATTIVITÀ DI SERVIZI CONNESSE ALL’AGRICOLTURA (aggiornato a marzo 2017) LE ATTIVITÀ DI SERVIZI CONNESSE ALL’AGRICOLTURA - I servizi agromeccanici In aggiunta alle tradizionali attività di coltivazione del fondo, selvicoltura e allevamento, l’impresa agricola può sfruttare, da qualche anno, nuove opportunità sia nell’ambito della trasformazione e commercializzazione dei prodotti e conseguente vendita diretta, sia nella fornitura di servizi. Secondo l’art. 2135 c.c. - 3 comma, dopo le modifiche introdotte dalla c.d. legge di orientamento, “si intendono comunque connesse le attività, esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate nell’attività agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge”. L’inserimento tra le attività connesse della fornitura di servizi è una delle novità più importanti (quelle di manipolazione e trasformazione erano in certo qual modo già presenti nel vecchio art. 2135) della riforma del 2001. L’imprenditore agricolo può fornire servizi a chiunque, senza limiti, e senza perdere la sua qualifica, a condizione che tali attività vengano svolte utilizzando prevalentemente attrezzature o risorse normalmente impiegate nell’attività agricola principale. ASPETTI FISCALI A seguito della riforma del 2001, la normativa fiscale è stata modificata ed è stata in gran parte riallineata sui principi del nuovo 2135, stabilendo nuovi regimi fiscali per le imprese agricole multifunzionali. Sono stati introdotti due regimi forfetari: - il primo riguarda l’I.V.A. (Art. 34-bis) e prevede una detrazione forfetaria del 50% dell’IVA applicata sui corrispettivi percepiti per la fornitura dei servizi il secondo riguarda le imposte sul reddito (56-bis). Esso prevede che il reddito delle forniture di servizi sia considerato al 25% dei corrispettivi IVA Sono regimi fiscali che facilitano la determinazione delle imposte e semplificano gli adempimenti contabili. Sono, pertanto, un incentivo anche per le piccole imprese che non potrebbero permettersi di tenere contabilità complesse. Pagina 2 di 4