Autorimesse - Finanza e Fisco

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Metodologia di controllo
AUTORIMESSE (III edizione)
Codice attività: 63.21.0
Indice
1. PREMESSA........................................................................................................................... 2
2. ATTIVITÀ PREPARATORIA AL CONTROLLO..................................................................... 3
2.1 Interrogazioni dell’Anagrafe Tributaria ......................................................................... 3
2.2 Altre interrogazioni e ricerche preliminari all’accesso ................................................ 3
2.2.1 - Controllo delle informazioni relative al soggetto presenti in Internet.................................... 4
3. METODOLOGIA DEL CONTROLLO..................................................................................... 6
3.1 L’accesso ........................................................................................................................ 6
3.2 Controllo del volume d’affari ......................................................................................... 8
3.2.1 - Tipologie di evasione ......................................................................................................... 8
3.2.2 - Ricerca e valutazione degli indizi di evasione..................................................................... 8
3.2.3 - Ricostruzione del volume d’affari ....................................................................................... 9
3.3 Altri controlli e riscontri ............................................................................................... 10
3.4 Le indagini bancarie ..................................................................................................... 11
3.4.1 - Richiesta al contribuente degli estremi identificativi dei conti ............................................ 12
3.4.2 - Richiesta della copia dei conti agli istituti di credito e finanziari......................................... 12
SCHEMA ALLEGATO ............................................................................................................. 13
CHECK LIST ........................................................................................................................... 14
Aggiornamento: Settembre 2002
Altre attività connesse ai trasporti terrestri (autorimesse)
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1. PREMESSA
La presente metodologia si rivolge ai soggetti che svolgono l’attività di autorimessa e garage; usualmente
l’attività è individuata dal codice 63.21.0 Altre attività connesse ai trasporti terrestri. Tale attività può essere
svolta sia in forma individuale che societaria e riveste particolare rilevanza in aree urbane caratterizzate da
un’elevata concentrazione di autoveicoli e con scarsa possibilità di parcheggio.
I servizi tipici forniti sono:
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parcheggio in abbonamento;
parcheggio ad ore;
autolavaggio;
assistenza meccanica ed elettronica;
revisioni e lavori di carrozzeria.
Per l’esercizio dell’attività è necessaria un’autorizzazione comunale di durata annuale, che dal 1 gennaio
1998 si rinnova con una semplice dichiarazione da parte dell’esercente. Per le attività collaterali viene
rilasciata una distinta autorizzazione.
Per l’attività di autorimessaggio i Vigili del Fuoco rilasciano un certificato di prevenzione incendi, nel quale
è indicato anche il numero dei posti auto utilizzabili dall’esercente.
I gestori di autorimesse, per quanto concerne i corrispettivi riscossi, hanno l’obbligo della certificazione
fiscale stabilito dall’art. 12, comma 1, della Legge del 30 dicembre 1991, n. 413. Tale obbligo può essere
adempiuto, in virtù dell’art. 1 del D.P.R. del 21 dicembre 1996, n. 696, indipendentemente dall’esercizio di
apposita opzione, mediante il rilascio di ricevuta fiscale oppure di scontrino fiscale. In precedenza, per tale
attività era prevista l’emissione della sola ricevuta fiscale.
Si precisa, inoltre, che qualora la determinazione oppure il pagamento del corrispettivo venga effettuato
mediante apparecchiature funzionanti a monete, gettoni, tessere, biglietti, tessere magnetiche o strumenti
similari, il contribuente è esonerato dall’obbligo di certificazione fiscale, a norma dell’art. 2, lett. g) del citato
D.P.R. n. 696/96.
I gestori di autorimesse sono tenuti alla registrazione dei corrispettivi giornalieri (entro il giorno successivo
non festivo) ai sensi dell’art. 24 del D.P.R. n. 633/72 (trattandosi di prestazioni di servizi rese nell’esercizio
d’impresa in locali aperti al pubblico).
Hanno, inoltre, l’obbligo della tenuta di un registro vidimato dalla Questura, ai sensi dell’art. 196 del Regio
Decreto del 6 maggio 1940, n. 635 (Regolamento del Testo Unico di Pubblica Sicurezza), in cui devono
essere annotati, anche per il posteggio diurno e ad ore, all’atto dell’ingresso dell’autovettura, i seguenti dati:
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cognome e nome del conducente;
targa e tipo dell’autoveicolo;
ora dell’entrata e dell’uscita dello stesso.
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2. ATTIVITÀ PREPARATORIA AL CONTROLLO
2.1 Interrogazioni dell’Anagrafe Tributaria
L’attività di controllo dovrà essere preceduta dalla raccolta dei dati e delle informazioni riguardanti il
soggetto da verificare. Si dovranno acquisire notizie in ordine alle eventuali segnalazioni da parte di altri
Uffici Finanziari o Comandi della Guardia di Finanza per irregolarità fiscali a carico del contribuente da
verificare, nonché elementi di accertamento.
Al riguardo, una prima fonte di notizie può essere acquisita dal sistema informativo dell’Anagrafe
Tributaria, sia in ambiente tradizionale che web, dal quale possono essere tratte le seguenti informazioni:
se trattasi di società:
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principali soci;
notizie sui comportamenti dell’organo amministrativo;
redditi dichiarati dalla società e dai soci (categoria e importo);
esistenze di partite I.V.A., anche cessate, intestate ai soci;
elementi indicatori della capacità contributiva dei soci;
bilancio civilistico e relativi indici contabili;
se trattasi di persona fisica:
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reddito complessivo dichiarato negli ultimi anni;
reddito d’impresa dichiarato negli ultimi anni;
esistenze di partite I.V.A. cessate;
elementi indicatori di capacità contributiva;
per tutte le tipologie di soggetti:
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data di inizio dell’attività;
luogo di conservazione delle scritture contabili;
posizione fiscale e dati relativi alle ultime dichiarazioni;
precedenti fiscali: controlli già effettuati a qualunque titolo, segnalazioni, ecc.;
notizie sulla sede legale e amministrativa;
eventuali incrementi patrimoniali o altre manifestazioni di capacità contributiva del contribuente e dei
suoi familiari o dei soci della società (possesso di auto, imbarcazioni, residenze secondarie, ecc.);
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atti registrati relativi a compravendite di immobili, sottoscrizioni di aumenti di capitale, appalti, ecc.;
precedenti controlli effettuati dall’ufficio o da altri soggetti;
elementi rilevanti ai fini dell’accertamento in possesso dell’ufficio.
2.2 Altre interrogazioni e ricerche preliminari all’accesso
E’ opportuno riscontrare le informazioni acquisite dall’interrogazione all’A.T. con quelle desumibili dalla
banca dati della Camera di Commercio, dell’I.N.A.I.L. e dell’I.N.P.S., relativamente a:
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tipologia delle attività esercitate dal soggetto;
luogo o luoghi di esercizio dell’attività;
generalità del/i rappresentante/i legale/i della società;
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situazione giuridica del soggetto: normale attività, soggetto estinto, soggetto in liquidazione/fallito, ecc.;
eventuale presenza di protesti a carico dell’impresa, sia nella provincia di residenza che nel resto d’Italia,
per valutare sia lo “stato di salute” dell’azienda che la prevedibile proficuità dell’azione accertatrice.
Un altro sintomo sullo “stato di salute” dell’esercizio può essere rappresentato dalla “visibilità”
pubblicitaria del soggetto, in quanto il relativo onere normalmente risulta proporzionale alle aspettative di
crescita dei ricavi.
Nella fase preparatoria al controllo può risultare utile verificare le inserzioni pubblicitarie presenti su
“Pagine Gialle” e “Pagine Utili”, al fine di acquisire notizie relative all’oggetto caratteristico dell’attività, alla
presenza di sedi decentrate, all’ambito territoriale entro il quale l’impresa svolge l’attività, ecc..
2.2.1 - Controllo delle informazioni relative al soggetto presenti in Internet
Al fine di raccogliere maggiori informazioni sul soggetto da sottoporre a controllo sarà utile verificare la
sua presenza in Internet.
Tale presenza potrà manifestarsi in vari modi: dalla semplice “pagina” con poche indicazioni, al “sito”
completo di cataloghi, listini, informazioni tecniche, ecc..
Per effettuare la ricerca è sempre opportuno partire da un indirizzo specifico del soggetto (dominio) e ci si
potrà avvalere dei cosiddetti “motori di ricerca”.
Il dominio in genere si identifica con la denominazione del contribuente seguita dall’estensione ad
esempio (.it), (.com), (.org).
I motori di ricerca contengono una finestra in cui è possibile digitare una o più parole per avviare una
ricerca sulla rete; il verificatore potrà digitare il nome/denominazione del soggetto e cliccare su “cerca”,
ottenendo una serie di collegamenti (link) e di pagine web contenenti la parola da lui cercata.
La presenza su internet riguarda soprattutto aziende strutturate ed articolate nell’offerta di servizi,
comunque, la mancata individuazione di un dominio specifico non significa, necessariamente, che il
contribuente è assente dalla rete, in quanto molte piccole aziende tendono a far “ospitare” le proprie pagine
in apposite aree di siti di grandi dimensioni generalmente gestiti da Internet Provider, i fornitori di accesso
alla rete, o società che specificamente curano tali servizi, ideando, costruendo e mantenendo i siti per conto
terzi.
In questo caso si potrà tentare l'individuazione del soggetto mediante consultazione della banca dati della
Registration Authority del CNR di Pisa, che ha la gestione centralizzata dei domini “.it”; tale database è
consultabile dal sito www.nic.it.
La ricerca sarà effettuata con le diverse modalità consentite (consigliabile quella per nome e testo libero):
inserendo il nome/denominazione del soggetto da individuare, si potrà ottenere il nome di dominio
corrispondente.
Tra le informazioni consultabili vi sono quelle relative al soggetto che ha richiesto la registrazione del
nome di dominio, all’eventuale amministratore ed una breve descrizione dell’attività.
Si segnala, inoltre, che nel sito www.infoimprese.it è presente una banca dati contenente, per i soggetti
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interrogati, alcune informazioni tratte dal registro imprese e l’eventuale link con cui operare la connessione.
E’ possibile accedere ad un motore di ricerca dei siti italiani con dominio, tramite il link di connessione
www.dominitaliani.it.
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3. METODOLOGIA DEL CONTROLLO
3.1 L’accesso
Le modalità dell’accesso dovranno essere differenziate a seconda delle caratteristiche dei servizi di
autorimessaggio: notturno o diurno.
Nel primo caso sarà infatti utile eseguire l’accesso durante le prime ore del mattino (6-7) e/o tarda sera
(20-22). Nel secondo caso sarà invece utile eseguirlo nel corso della giornata, negli orari di più intenso
movimento; è opportuno, inoltre, ripetere l’accesso anche in giorni successivi, in orari diversi, al fine di
stabilire la giacenza media in sosta oraria.
Tutte le operazioni di seguito descritte necessitano, per essere realmente efficaci ai fini delle indagini, di
un elevato grado di riservatezza, determinante per acquisire ogni elemento o documento utile per la
ricostruzione del reale giro d’affari.
I verificatori dopo aver adempiuto alle formalità di rito, procederanno a:
i
reperire ed acquisire agli atti della verifica tutte le registrazioni ed i documenti contabili ed extracontabili
rilevanti ai fini del controllo (blocchetti numerici per registrare le vetture in accesso, schedari dei clienti,
quietanze, corrispondenza, indirizzi, agende, appunti, preventivi di spesa, contratti o altra
documentazione inerente “pacchetti di prestazioni”, tariffe relative ai diversi servizi offerti, ecc.);
i
acquisire i “floppy disk” e gli altri supporti magnetici rinvenuti. Se l'azienda si avvale di mezzi informatici,
si provvederà a visionare il programma di gestione ed a richiedere la stampa dell'elenco clienti. La lettura
di detti supporti magnetici potrà consentire la rilevazione di clienti, fornitori, incassi e pagamenti non
presenti in contabilità. Debita attenzione va riservata ai dati registrati nell'hard disk del personal
computer, utilizzato dal titolare dell'impresa o da soggetti aventi particolari responsabilità gestionali.
Si rammenta che se la parte non consente l’utilizzazione dei propri impianti e del proprio personale, i
funzionari che procedono all’accesso possono, ai sensi dell’art. 52, comma 9, del D.P.R. n. 633/72,
provvedere con mezzi propri alla elaborazione e lettura dei supporti magnetici (dischetti, CD ROM, ecc.)
fuori dai locali aziendali.
Qualora vengano utilizzate chiavi di accesso o codici particolari a tutela del contenuto dei supporti
magnetici si potrà chiedere al titolare dell’azienda di eseguire le operazioni necessarie per accedere alle
informazioni in esso contenute.
Con la larga diffusione delle nuove tecnologie è sempre più frequente lo scambio di dati ed informazioni
tramite posta elettronica (E-mail). Tali informazioni desunte dalla casella di posta elettronica dell’azienda
possono avere rilevanza ai fini del controllo. A questo proposito si fa presente che i messaggi già
“aperti”, come per la normale corrispondenza attinente l’attività, sono direttamente acquisibili, mentre
quelli non ancora letti sono da trattare secondo quanto previsto dall’art. 52, comma 3, del D.P.R.
n. 633/72 (si evidenzia che in molti programmi di gestione della posta elettronica i messaggi aperti sono
contraddistinti da una icona raffigurante una busta aperta, mentre quelli non ancora letti da un titolo in
grassetto);
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controllare l’esistenza di un eventuale sito internet non rilevato durante la fase preparatoria al controllo
dell’azienda, attraverso l’esame della documentazione reperita;
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rilevare il personale presente in azienda, individuando, oltre ai dati anagrafici, la data di inizio dell’attività,
il tipo di rapporto di lavoro, le mansioni svolte ed il tipo di specializzazione; tale rilevazione potrà rivelarsi
particolarmente proficua anche al fine di individuare professionalità sintomatiche della presenza di
servizi collaterali. I dati rilevati saranno confrontati con i libri obbligatori in materia previdenziale e del
lavoro;
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rilevare l’eventuale svolgimento di altre attività (officina, lavaggio, carrozzeria) al fine di accertare la
tipologia dei servizi offerti. Nel caso in cui, ad esempio, venga svolta attività anche di lavaggio si rileverà
la presenza di eventuali macchinari ed il loro costo nonché l’ammontare delle spese correnti
direttamente riferibili alla stessa (consumo di acqua, detersivi, energia elettrica) e quelle relative alla
manodopera. Per il controllo di tali attività si rinvia comunque alle rispettive metodologie;
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rilevare il periodo e l’orario di apertura al pubblico;
inventariare le auto parcheggiate, rilevando per ciascuna di esse il tipo e la targa;
controllare la cassa per verificare se i valori rinvenuti (denaro, assegni, ricevute di carte di credito)
trovano riscontro con gli incassi complessivi e parziali certificati (scontrini, ricevute fiscali, fatture);
i
rilevare la tipologia dei servizi resi con particolare riguardo alle modalità di parcheggio: a ore (per
esempio autorimessa ubicata in zona commerciale della città) e/o in abbonamento (per esempio
autorimesse ubicate in quartieri a destinazione abitativa);
i
rilevare le tariffe eventualmente esposte al pubblico o desumibili dalla documentazione rinvenuta,
appurando l’esistenza di eventuali tariffe differenziate in dipendenza del tipo o del valore delle auto
parcheggiate; a tal fine, potranno essere acquisite informazioni direttamente dai clienti presenti
nell’autorimessa in ordine ai corrispettivi effettivamente pagati, nonché, in caso di contratti di
abbonamento, alla cadenza periodica dei pagamenti e alla decorrenza iniziale del contratto, secondo lo
schema allegato;
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rilevare l’eventuale presenza di un sistema informatico per il controllo degli automezzi in parcheggio
orario;
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rilevare la presenza di un eventuale misuratore che prevede l’emissione di uno scontrino non fiscale con
l’indicazione del numero di accesso, che può essere progressivo o sostitutivo di una vettura uscente, e
dell’orario di ingresso dell’autovettura;
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inventariare le tessere da utilizzare per gli ingressi degli abbonati e di altro materiale utilizzato per il
parcheggio ad ore;
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acquisire eventuali convenzioni con pubbliche amministrazioni, società ed enti, ecc.;
riscontrare le annotazioni operate sul registro di Pubblica Sicurezza, previsto dal citato art. 196 del Regio
Decreto n. 635/1940; eventuali divergenze tra il numero delle presenze registrate ed i servizi
contabilizzati, potranno costituire elementi utili per l’accertamento;
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controllare l’esistenza e la corretta tenuta della contabilità;
richiedere alla parte, con contestuale verbalizzazione delle dichiarazioni rese, notizie relative a:
x
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tipologia di prestazioni rese alla clientela;
tariffe praticate alla clientela;
eventuali convenzioni con enti pubblici o privati.
Le seguenti ulteriori rilevazioni potranno essere utili al fine di inquadrare la potenzialità reddituale
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dell’esercizio:
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anno d’inizio dell’attività;
titolo di possesso dell’esercizio;
costi sostenuti per l’utilizzo dei locali;
capitale complessivamente investito, valutando tra l’altro gli impegni finanziari assunti per gli investimenti
effettuati in macchinari per le eventuali attività collaterali;
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potenzialità ricettiva in termini di posti auto disponibili;
ubicazione (se in zona centrale o periferica; se in zona servizi o in zona a destinazione abitativa) ed
ampiezza dei locali;
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premi di assicurazione contro i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività;
esistenza in zone vicine di altre autorimesse o di parcometri. Dette indicazioni consentiranno al
verificatore di accertare se l’autorimessa insiste in un’area caratterizzata da un’elevata concentrazione di
autoveicoli e da scarse possibilità di parcheggio; sarà, inoltre, possibile constatare se la stessa abbia un
veloce “turn over” delle auto in sosta (come nel caso di parcheggio al servizio di un’area destinata ad
uffici, negozi, servizi) oppure soste di una certa durata.
3.2 Controllo del volume d’affari
3.2.1 - Tipologie di evasione
La verifica dei ricavi dichiarati muoverà dai dati e dalle notizie acquisite nel corso del controllo e tenderà a
ricostruire l’effettiva entità, quantità e qualità, delle prestazioni rese dall’azienda.
Si possono ipotizzare i seguenti comportamenti, adottati spesso congiuntamente, strumentali
all’occultamento dei corrispettivi:
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i
totale occultamento dei corrispettivi conseguiti;
sottofatturazione delle prestazioni rese.
3.2.2 - Ricerca e valutazione degli indizi di evasione
L’obiettivo del controllo è quello di ricostruire credibilmente i ricavi corrispondenti ai servizi effettivamente
resi a fronte di quelli annotati in contabilità e dichiarati, sia ai fini I.V.A. che delle imposte sui redditi.
Allo scopo di verificare l’attendibilità delle risultanze contabili si procederà in primo luogo a:
i
controllare la cassa, confrontando il denaro e gli altri valori rinvenuti con gli incassi certificati a partire dal
giorno dell’ultimo versamento in banca. Si tenga al riguardo presente che una piccola differenza può
essere giustificata da esigenze di funzionamento della cassa che richiedono una giacenza minima (per
dare il resto, per esigenze improvvise, ecc.);
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riscontrare che tutta l’attrezzatura e la manodopera rilevata al momento dell’accesso sia stata
regolarmente contabilizzata;
i
esaminare le fatture di acquisto per accertare l’eventuale omessa contabilizzazione dei costi relativi ai
consumi essenziali (assicurazioni, energia elettrica, carte computerizzate, gettoni, telefono, ecc.); tale
circostanza consente di presumere un’impostazione contabile poco aderente alla realtà aziendale;
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riscontrare che tutti gli elementi rilevati da documentazione extracontabile e da supporti elettronici
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trovino corrispondenza nelle scritture contabili e documentali (brogliacci, schedari, ecc.).
Può inoltre essere utile suddividere i ricavi dichiarati per periodi e per singola tipologia di servizi offerti, al
fine di esaminarne l’andamento e verificarne separatamente la congruità; ingiustificati incrementi dei
corrispettivi annotati (ad esempio in prossimità delle liquidazioni I.V.A.) possono infatti essere indicativi di
contabilizzazioni scarsamente veritiere, presumibilmente effettuate a “posteriori”.
3.2.3 - Ricostruzione del volume d’affari
Si suggeriscono alcuni percorsi utili per la ricostruzione del volume d’affari.
Percentuale di utilizzo della capacità ricettiva
Per una prima valutazione della sostanziale attendibilità delle scritture contabili, sarà utile accertare la
potenziale capacità ricettiva della struttura. Indicazioni sul numero dei posti disponibili possono essere tratte
oltre che dalla osservazione diretta anche dagli elementi contenuti nel certificato rilasciato dai Vigili del
Fuoco.
La percentuale di utilizzazione della capacità ricettiva su base annua sarà quindi determinata raffrontando
i posti auto a disposizione con i dati scaturenti dalla contabilità.
Occorre tener presente che, in questo particolare settore il rapporto di utilizzazione della capacità ricettiva
dovrebbe essere molto prossimo al 100%; scostamenti notevoli possono essere quindi indizio di ricavi non
contabilizzati.
Servizi di parcheggio in abbonamento
L’effettivo numero degli abbonati potrà essere determinato avvalendosi degli elementi desumibili dalla
documentazione
extracontabile
acquisita
nel
corso dell’accesso (schede clienti,
corrispondenza
commerciale, ecc.) e dai dati desumibili dai “floppy disk” e “hard disk”. Sovente gli abbonamenti prevedono il
rilascio di tessere per l’ingresso; in tal caso il numero degli abbonamenti può essere attendibilmente
determinato per differenza tra il numero delle tessere acquistate e quelle non ancora utilizzate e giacenti al
momento dell’accesso. Si tenga presente in proposito, tuttavia, che le tessere magnetiche restituite dai
clienti possono essere riutilizzate per nuovi abbonamenti.
Nel valutare la congruità dei ricavi dichiarati occorre tener conto che i corrispettivi relativi ad abbonamenti
dovrebbero avere una distribuzione uniforme nel tempo, con l’unica eccezione del periodo estivo.
Servizi di sosta oraria
Per tali servizi l’effettivo giro d’affari potrà essere valutato sulla base degli elementi desumibili dalla
documentazione extracontabile e soprattutto dai dati contenuti nel registro di Pubblica Sicurezza tenuto ai
sensi dell’art. 196 del Regio Decreto n. 635/1940, nel quale sono annotati oltre ai dati identificativi del
conducente e dell’autoveicolo, anche gli orari di entrata ed uscita dall’autorimessa. Da tali ultimi elementi
potrà desumersi il numero delle prestazioni rese che andranno confrontate con quelle documentate dagli
scontrini/ricevute fiscali emessi.
La presenza di un sistema informatico di rilevazione in entrata ed in uscita consentirà ovviamente al
verificatore di acquisire direttamente i dati utili al controllo dei servizi in abbonamento e di sosta oraria.
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La presenza di un misuratore che prevede l’emissione di uno scontrino non fiscale con l’indicazione del
numero di accesso, che può essere progressivo o sostitutivo di una vettura uscente, e dell’orario di ingresso
dell’autovettura, consentirà il controllo dell’affluenza giornaliera e della permanenza delle autovetture
nell’autorimessa.
Il confronto tra il numero delle prestazioni determinate e quelle risultanti dalla documentazione contabile
consente di verificare la coerenza dei dati.
L’eventuale quantificazione dei servizi non contabilizzati può essere eseguita sulla base delle tariffe
esposte o di quelle risultanti dalla modulistica di abbonamento eventualmente acquisita in fase di accesso; in
mancanza di tali elementi la valorizzazione potrà essere operata sulla scorta dei prezzi indicati sulle ricevute
fiscali emesse.
Occorrerà, altresì, tener conto delle informazioni che possono essere direttamente assunte dai clienti,
attraverso questionari con cui vengano richiesti gli importi pagati e notizie relative ai servizi accessori forniti.
Altri servizi offerti
In presenza di una pluralità di servizi resi (ad esempio, autolavaggio e/o officina) potrà essere proficuo un
preliminare esame disaggregato dei corrispettivi che concorrono a realizzare il volume d’affari dichiarato,
verificando la reciproca attendibilità del rapporto esistente tra i ricavi relativi alle varie attività esercitate.
L’analisi dei dati così scomposti potrà far emergere incoerenze tra il livello di utilizzo dei vari servizi e le
potenzialità della struttura (presenza di personale specializzato, valore delle attrezzature, ecc.).
La ricostruzione del giro d’affari potrà avere maggiore valenza probatoria se operata con riferimento ai
ricavi relativi ad ogni singola tipologia di servizio prestato.
I relativi controlli saranno effettuati sulla base delle metodologie previste per le specifiche attività
esercitate.
Per l’autolavaggio, la determinazione del numero delle prestazioni effettuate sarà operata sulla base dei
consumi di acqua, sapone e di energia, nonché della manodopera impiegata. La quantità di prodotto
utilizzato per ciascuna prestazione sarà determinata in contraddittorio con la parte o sulla base della
osservazione diretta.
L’analisi dei costi
L’analisi dei costi sarà limitata a quelli che influenzano maggiormente il volume d’affari, quali:
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costi per il personale dipendente;
costi per attrezzature per la rilevazione automatica delle entrate e delle uscite;
costi per l’acquisizione dei locali (sia in proprietà che in locazione).
Potrà, inoltre, risultare utile valutare l’ampiezza del rischio coperto dall’assicurazione; un’eventuale
sproporzione tra il capitale assicurato e l’entità dei servizi da esso desumibili (numero medio delle auto in
sosta), può costituire ulteriore indizio di occultamento dei corrispettivi.
3.3 Altri controlli e riscontri
Un’ultima serie di indizi può essere considerata al solo fine di valutare l’attendibilità della dichiarazione
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Altre attività connesse ai trasporti terrestri (autorimesse)
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ovvero la congruità minima di quanto accertato in base agli elementi in precedenza descritti.
Il capitale investito nell’azienda, il possesso a titolo di proprietà dei locali utilizzati per l’esercizio
dell’attività e la retribuzione figurativa del titolare e degli eventuali soci impegnati a tempo pieno nell’azienda,
costituiscono altrettanti elementi aventi un carattere indiziario. Si può infatti porre a confronto il reddito
dell’impresa con quello conseguibile da un impiego alternativo dei fattori produttivi che concorrono a
realizzarlo.
In altri termini il reddito dichiarato non dovrebbe mai collocarsi (quantomeno in modo ricorrente e
tendenziale) al di sotto di quello costituito dalla somma:
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dei proventi ottenibili ad un impiego alternativo (ad esempio in titoli di stato) del capitale investito
nell’azienda;
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del fitto figurativo dei locali (ovviamente se in proprietà) ove si volge l’attività;
della retribuzione conseguibile, in posizione di lavoro dipendente, nello stesso settore di attività.
Eventuali scostamenti negativi perduranti nel tempo devono essere considerati contrari ad ogni logica
economica e contribuiscono a rafforzare il giudizio di inattendibilità sostanziale delle risultanze contabili,
ovvero convalidare la ricostruzione dei ricavi operata con i controlli descritti nei precedenti paragrafi.
Altri elementi indiziari, come specificato nella parte dedicata alle attività preliminari, possono essere
costituiti da manifestazioni di capacità contributiva (possesso di auto, imbarcazioni, acquisto di immobili,
ecc.), riferibili al titolare dell’impresa e/o ai soci, particolarmente stridenti con l’ammontare del reddito
dichiarato.
In tale caso, soprattutto qualora non sia stato possibile effettuare una convincente ricostruzione del
volume d’affari, si potrà procedere, sia pure ai soli fini dell’imposizione diretta, all’accertamento sintetico del
reddito complessivo delle persone fisiche in vario modo coinvolte nella gestione dell’impresa, secondo la
procedura di cui all’art. 38, comma 4, del D.P.R. n. 600/73.
3.4 Le indagini bancarie
Gli accertamenti bancari costituiscono uno strumento molto incisivo per l’esame della posizione fiscale
del contribuente, in particolare delle persone fisiche, delle associazioni tra professionisti, delle società di
persone e delle società di capitale a ristretta base azionaria.
Il loro impiego deve rispondere a principi di economicità e di prevedibile proficuità dell’azione di controllo.
L’indagine bancaria è certamente consigliabile in presenza di gravi indizi di evasione, ovvero qualora
permanga un significativo divario tra il volume d’affari ed i redditi determinati in base alla metodologia in
precedenza descritta e quanto fondatamente attribuibile al contribuente sulla base delle condizioni di
esercizio dell’attività, della sua potenziale capacità reddituale, della consistenza del suo patrimonio ovvero di
altri elementi di valutazione.
Peraltro, la Legge 28 dicembre 1995, n. 549 consente di graduare l’indagine in relazione sia all’entità
degli indizi di evasione riscontrati che alle esigenze di progressivo approfondimento del controllo
eventualmente scaturite dall’analisi degli elementi acquisiti nel corso della verifica.
Sono quindi delineabili diversificati percorsi d’indagine, che potranno essere seguiti anche in via
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alternativa.
3.4.1 - Richiesta al contribuente degli estremi identificativi dei conti
(artt. 32, 1° comma n. 6 bis del D.P.R. 600/73 e 51, 2° comma n. 6 bis del D.P.R. n. 633/72)
In tal caso viene richiesta alla parte, previa autorizzazione del Direttore Regionale dell’Agenzia delle
Entrate, la dichiarazione della natura, del numero e degli estremi identificativi dei rapporti intrattenuti con
aziende di credito, con l’amministrazione postale, con società fiduciarie ed ogni altro intermediario
finanziario.
Di conseguenza agli operatori finanziari segnalati dovrà essere richiesta la copia dei conti denunziati dal
contribuente e l’indicazione di tutti gli altri eventuali rapporti con lui intrattenuti.
3.4.2 - Richiesta della copia dei conti agli istituti di credito e finanziari
(artt. 32, 1° comma n. 7 del D.P.R. n. 600/73 e 51, 2° comma n. 7 del D.P.R. n. 633/72)
Indipendentemente dall’esercizio della facoltà di cui al punto precedente, i verificatori possono richiedere,
sempre previa autorizzazione del Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate, la copia dei conti
direttamente agli istituti di credito ed agli intermediari finanziari.
Tale modalità d’indagine appare particolarmente opportuna quando siano stati frapposti ostacoli
all’azione dei verificatori o dell’ufficio, ovvero quando le violazioni e le omissioni e le false indicazioni
contabili siano così gravi e i dati a disposizione così scarsi, da rendere difficile la ricostruzione degli
imponibili fiscali.
Le indagini dovranno comunque essere condotte secondo selezionate opzioni investigative che
restringano la forbice costi-benefici dell’azione di accertamento (banche che hanno sportelli nella città ove
operano il contribuente e i suoi familiari più stretti, nelle province contigue, nel luogo di nascita, nella località
ove possiede residenze secondarie o comunque dove si supponga l’esistenza di conti).
L’indagine può coinvolgere anche altri soggetti (familiari e non) motivatamente sospettati di essere
intestatari di comodo di conti riferibili al contribuente o di cui il medesimo abbia la disponibilità.
Aggiornamento: Settembre 2002
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Altre attività connesse ai trasporti terrestri (autorimesse)
63.21.0
SCHEMA ALLEGATO
RICHIESTA DI NOTIZIE AI CLIENTI DELL’AUTORIMESSA
1) Cognome e nome del conducente
2) Estremi dell’autoveicolo (targa e tipo)
3) Tipo di contratto di posteggio (annuale, mensile, settimanale, diurno, a ore)
4) Periodicità nel pagamento (annuale, mensile, trimestrale, ecc.)
5) Importo
Verbalizzante/i
------------------------------------
Firma dell’interessato
---------------------------------------------
Data _________________
Aggiornamento: Settembre 2002
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Altre attività connesse ai trasporti terrestri (autorimesse)
63.21.0
Check List
N° processo
verbale
Codice Ufficio
Anno
Da compilare manualmente dopo l’acquisizione del Processo Verbale
Categoria Economica - AUTORIMESSE Codice Attività:
DATI VERIFICATORI
Verificatore 1 - Nome e Cognome
Ente Verificatore
Verificatore 2 - Nome e Cognome
Cod. Ufficio I.V.A.
Cod. Ufficio II.DD.
DATI GENERALI
DATA INIZIO VERIFICA
(gg/mm/aaaa)
Cod. Fisc. Contribuente
Aggiornamento: Settembre 2002
DATA FINE VERIFICA
(gg/mm/aaaa)
Part. IVA Contribuente
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Altre attività connesse ai trasporti terrestri (autorimesse)
63.21.0
SI: Controllo effettuato anche se con esito negativo
NO1: Controllo non effettuato per mancanza del presupposto da accertare
NO2: Controllo non effettuato perché non ritenuto proficuo
CONTROLLO
SI
NO1
NO2
Nota
SI
NO1
NO2
Nota
ATTIVITÀ PREPARATORIA AL CONTROLLO
Attraverso il sistema informativo dell'A.T.:
1
è stata effettuata un'interrogazione contabile completa?
2
sono state acquisite le ultime dichiarazioni disponibili?
3
si è proceduto ad accertare l'esistenza di precedenti controlli e
l'inclusione in liste di segnalazione?
è stata rilevata l'ubicazione della sede e degli altri locali utilizzati
4
per l'esercizio dell’attività?
è stato rilevato il luogo di conservazione delle scritture contabili e
5
l'eventuale soggetto depositario?
sono stati individuati gli elementi indicatori di capacità
6
contributiva (compresi gli atti del Registro) del soggetto verificato,
dei familiari conviventi, di eventuali associati nonché nel caso di
società, dei soci e dei loro familiari conviventi?
si è proceduto a verificare la presenza di protesti attraverso la
7
banca dati della Camera di Commercio?
è stata rilevata l’esistenza di partite I.V.A. cessate (anche
8
intestate ai soci)?
Sono stati acquisiti tutti gli elementi d'accertamento in possesso
dell'ufficio?
9
10*
Sono stati accertati i canali pubblicitari utilizzati?
ATTIVITÀ DI CONTROLLO
ACCESSO
Si è proceduto a:
11
effettuare la ricerca della documentazione extracontabile
(schedari, agende, quietanze, corrispondenza, ecc.)?
12*
verificare la presenza in Internet del soggetto?
13
acquisire i “floppy disk” e gli altri supporti magnetici rinvenuti?
14
acquisire i dati presenti nell'hard-disk dei PC rinvenuti?
15
rilevare il numero, la qualifica e le mansioni dei dipendenti
presenti al momento dell'accesso?
16
rilevare il numero dei soci, dei familiari e degli altri collaboratori
che prestano la loro opera nell'impresa?
17
rilevare l’eventuale svolgimento di attività collaterali per accertare
la tipologia di servizi offerti?
18
acquisire eventuali fascicoli o schedari intestati ai clienti?
19
inventariare le auto parcheggiate?
Aggiornamento: Settembre 2002
15
Altre attività connesse ai trasporti terrestri (autorimesse)
20
63.21.0
rilevare la presenza di un sistema informatico per il controllo
degli automezzi in parcheggio orario?
21
rilevare la presenza di un eventuale misuratore per l’emissione di
uno scontrino non fiscale per il controllo dell’affluenza giornaliera
e della permanenza degli automezzi nell’autorimessa?
22
inventariare le tessere per l’ingresso e l’altro materiale utilizzato
per il parcheggio ad ore?
23
rilevare il denaro e gli altri valori in cassa?
24
rilevare le carte di credito accettate in pagamento?
25
accertare il periodo e gli orari di apertura al pubblico?
26
rilevare le tariffe praticate?
27
acquisire i dati relativi alla potenzialità ricettiva in termini di posti
auto disponibili (dal certificato rilasciato dai Vigili del Fuoco)?
28
acquisire
29
acquisire i contratti di assicurazione per rilevare l’ammontare del
le
eventuali
convenzioni
Amministrazioni, società ed enti?
con
Pubbliche
capitale assicurato e il relativo premio?
30
rilevare la tipologia dei servizi resi e lo svolgimento di attività
collaterali (officina, lavaggio, carrozzeria, ecc.)?
31
acquisire il listino delle tariffe applicate?
32*
acquisire informazioni relative all’esistenza di altre autorimesse e
parcometri in zone vicine?
33
controllare l’esistenza della contabilità e la sua corretta tenuta?
34
Si è proceduto a rilevare, anche in contraddittorio con la parte:
35
la tipologia di prestazioni rese alla clientela?
36
le tariffe praticate ed eventuali forme di convenzioni con la
clientela?
CONTROLLO DEL VOLUME D’AFFARI
SI
NO1
NO2
Nota
Si è proceduto a:
37
accertare se i dati rilevati dalla documentazione extracontabile
trovano riscontro nella contabilità e nei documenti emessi?
38
effettuare la lettura dei dati contenuti nei supporti magnetici ed al
loro riscontro con le scritture e la documentazione contabile?
39
riscontrare se il personale rilevato al momento dell’accesso o
comunque risultante in forza all’impresa è regolarmente
registrato nei libri previsti in materia del lavoro?
40
rilevare le auto annotate nel registro di P.S. ed effettuare il
riscontro tra le registrazioni ed i servizi contabilizzati?
41
verificare se i valori rinvenuti in cassa trovano riscontro nei
corrispettivi complessivi e parziali certificati?
42
scomporre i corrispettivi dichiarati per ciascuno dei servizi offerti?
Aggiornamento: Settembre 2002
16
Altre attività connesse ai trasporti terrestri (autorimesse)
43
63.21.0
verificare la coerenza, per limitati periodi di tempo, tra i
corrispettivi dei diversi servizi resi?
44
accertare la percentuale di utilizzazione della capacità ricettiva su
base annua?
45
determinare l’effettivo numero degli abbonamenti?
46
determinare il numero delle prestazioni rese relative a servizi di
sosta oraria?
47
verificare la coerenza tra il numero delle prestazioni come sopra
determinate e quelle risultanti dalla documentazione contabile?
48
valorizzare i servizi non contabilizzati sulla base delle tariffe
esposte o di quelli risultanti della modulistica di abbonamento o,
in assenza, dei prezzi praticati per prestazioni similari?
49
effettuare un esame delle fatture d’acquisto per accertare
l’eventuale omessa contabilizzazione dei costi relativi ai consumi
essenziali?
50
controllare le principali voci di costo?
51*
inviare i questionari ai clienti?
ALTRI CONTROLLI E RISCONTRI
SI
NO1
NO2
Nota
SI
NO1
NO2
Nota
Si è proceduto a:
52
accertare il titolo di possesso dei locali utilizzati per l'esercizio
dell’attività?
53
calcolare il capitale investito nell'azienda (impianti, attrezzature,
ecc.)?
Si è proceduto a valutare il reddito ritraibile da:
54
un impiego alternativo del capitale proprio investito?
55
l’affitto di locali di proprietà utilizzati per l'esercizio dell'attività?
56
lo svolgimento di un'attività di lavoro dipendente nel settore?
57
Si è proceduto a calcolare il reddito accertabile in via sintetica (al
titolare o ai soci) sulla base delle manifestazioni di capacità
contributiva accertate?
INDAGINI BANCARIE
58
(1)
Vi sono gravi indizi di evasione ovvero indizi tali da far ritenere che
quanto accertato diverga significativamente dall’effettiva capacità
contributiva del soggetto verificato?
Si è proceduto a:
59*
richiedere al contribuente l'indicazione dei conti intrattenuti con
banche e istituti finanziari?
60*
acquisire ed esaminare la copia dei conti segnalati ed esibiti dal
contribuente?
61*
richiedere copia dei conti agli istituti di credito e finanziari?
62*
interessare istituti bancari operanti in località diverse da quelle di
residenza?
Aggiornamento: Settembre 2002
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Altre attività connesse ai trasporti terrestri (autorimesse)
63*
63.21.0
estendere le indagini bancarie ad altri soggetti?
*Controllo facoltativo.
(1)
NOTA: in caso di risposta affermativa, i successivi controlli rivestiranno carattere obbligatorio.
Aggiornamento: Settembre 2002
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