Formazione_Olivicoltura

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Formazione_Olivicoltura
SERVAGRI 045
Modello de “progetto pilota”
C.I.A. SIRACUSA
Via Tripoli 10 – 96100 SIRACUSA – Tel.: +39 0931 60868
E-mail: [email protected]
sito ufficiale WEB: www.ciasiracusa.it
PROGETTO PILOTA “OLIVICOLTURA“
Data 15/11/2012
Programma ENPI CBC “Italia-Tunisia” 2007-2013 – Projet SERVAGRI 045
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Partner CIA SR
Progetto pilota “Olivicoltura”
Indice
Finalità e obiettivi..............................................................................................................................3 Articolazione del progetto in fasi, descrizione sintetica delle attività e contenuti operativi.............3 Modalità di integrazione degli interventi...........................................................................................5 Modalità di attuazione .......................................................................................................................6 Risultati attesi e indicatori.................................................................................................................6 Modalità di gestione...........................................................................................................................7 2
Partner CIA SR
Progetto pilota “Olivicoltura”
Finalità e obiettivi
Finalità del progetto pilota sono :
1. Accrescere la capacità produttiva olivicola dell'area di interesse del progetto, sia in termini
di quantità che di qualità, attraverso la formazione in ambito olivicolo di tecnici,
olivicoltori, frantoiani.
Obiettivi specifici:
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Delineare attraverso una ricerca specifica un quadro della qualità degli oli vergini di oliva
nell'area di intervento. Tale ricerca (analisi fisico – chimica - organolettica) sarà strumento
per focalizzare gli ambiti tematici oggetto del trasferimento di know-how.
Formare in olivicoltura tecnici e frantoiani. Produttori che operano in strutture private e
pubbliche nell’ambito della formazione olivicola - olearia e dell’assistenza tecnica.
Formare neo olivicoltori sulla gestione pratica di un oliveto, sulla razionale gestione di un
impianto di trasformazione.
Migliorare le rese unitarie e lo standard qualitativo delle produzioni olivicole.
Migliorare le condizioni igieniche dei frantoi e lo stoccaggio dell’olio.
Promuovere la qualità degli oli tunisini presso strutture alberghiere nell’area d’intervento
Una migliore valorizzazione delle esportazioni tunisine sotto forma condizionata che
assicuri un valore aggiunto più forte.
Articolazione del progetto in fasi, descrizione sintetica delle attività e contenuti operativi
Il progetto pilota si articola in due fasi (sviluppo e implementazione).
A) Fase di sviluppo: attività propedeutiche, ricognitive e di monitoraggio. La prima fase del
progetto pilota consiste in attività di mappatura volte a definire lo stato dell'arte dell'attività
olivicola nell'area del progetto pilota con l'obiettivo di centrare e orientare in itinere il focus
dell'attività formativa e di raccogliere informazioni su punti critici dell'attività olivicola in loco da
restituire nel corso dell'attività formativa.
Le azioni della prima fase consistono in:
• A.1 ricognizione in campo da parte del responsabile tecnico del progetto pilota e raccolta dati
tramite questionario sui punti critici dell'attività olivicola ed olearia;
• A.2 studio degli oli dell'area del progetto con lo scopo di raccogliere informazioni di base
sulla qualità dei oli prodotti nell'area interessata dall'azione, individuandone peculiarità e
punti critici. In loco quest’azione si concretizzerà con la raccolta di un numero
rappresentativo di campioni di oli (20 campioni) e nella compilazione di una scheda per ogni
campione raccolto. In Italia gli oli raccolti verranno analizzati ( acidità, perossidi, polifenoli
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ed esame organolettico, ecc ). Lo studio degli oli dell'area ci darà la possibilità di individuare
anche eventuali difetti e quindi di indicare le correzioni gestionali da apportare. Questo studio
sarà divulgato con un incontro formativo specifico in loco e ci darà indicazioni sulle
caratteristiche e sulla qualità degli oli prodotti nell’area oggetto dell'azione al fine di valutarne
la rispondenza ai criteri di qualità, identificarne le specificità e stimare le potenzialità
produttive e di valorizzazione;
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A.3 monitoraggio sulle condizioni sanitarie dei frantoi campione dell'area del progetto:
indagine da effettuare su tre frantoi campione dell'area dell'azione per verificare modalità di
trasformazione e conservazione dell’olio. Infine un’ulteriore indagine sarà svolta presso
alcune catene alberghiere per valutare le modalità di utilizzo degli oli in cucina.
Fruitori delle due azioni saranno i tecnici, gli olivicoltori, i frantoiani locali.
Esse saranno condotte dal responsabile tecnico del progetto, da esperti italiani nelle tematiche
dell’olio, e da personale locale.
Le voci di spesa individuate per le due azioni sono: personale (locale ed italiano), viaggi e
soggiorni, analisi chimico fisiche ed organolettiche.
B) Fase d’implementazione: attività formative e di trasferimento di know-how. La seconda
fase del progetto pilota riguarda le attività formative e il trasferimento di know-how.
Le azioni della seconda fase consistono in attività di formazione teorica e pratica, che si
realizzeranno ove possibile in stretta correlazione temporale.
Fruitori dell'attività formativa saranno tecnici provenienti dal settore privato (ONG, aziende,...) e
dai servizi pubblici del territorio (scuole di formazione agraria, servizi di assistenza tecnica…)
olivicoltori, frantoiani le cui attività insistono nell'area del progetto pilota. Particolare privilegio, a
parità di motivazione, sarà data alle donne nella fase di selezione dei corsisti.
Obiettivo primario dell'attività formativa è quello di dare ai fruitori strumenti di conoscenza
teorico-pratica per introdurre elementi di innovazione nel sistema tecnico gestionale dell'
olivicoltura allo scopo di accrescere la capacità produttiva sia in termini di quantità che di qualità.
B.1 attività di formazione teorica
Si tratta di una attività di formazione teorico pratica per complessive 40 ore articolata in quattro
incontri destinata a tecnici, olivicoltori, frantoiani.
In particolare per quanto riguarda i tecnici, l’obiettivo primario di quest’attività formativa è di
fargli acquisire competenze nell’ambito della gestione dell’azienda olivicola e di sensibilizzarli
verso le potenzialità di produzione di reddito della pratica dell’olivicoltura nell’area.
In merito ai contenuti dell'attività formativa teorica esse saranno meglio definite con il contributo
del partner locale e delle attività di monitoraggio della prima fase del progetto.
Un altro obiettivo è d’incoraggiare il consumo d’olio d’oliva condizionato, il condizionamento
sotto marchio, il rafforzamento del marketing per far conoscere meglio l’olio d’oliva tunisino.
Altre tematiche come la l’attività olearia di trasformazione verranno approfondite in presenza di
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richieste locali e sufficienti condizioni di base.
 Interessante potrebbe risultare poi l'approfondimento di tematiche relative la
valorizzazione dei prodotti dell’olivicoltura, a partire dalle esperienze delle città dell’olio
in Italia e da quanto già effettuato in Sicilia e in Tunisia (sagre, concorsi,...).
B.2 Attività di formazione pratica
Si tratta di un’attività didattica della durata di 32 ore articolata in tre incontri .
Due giornate di stage conoscitivo/applicativo saranno dedicate alla conoscenza di due o più
aziende olivicole professionali presenti nel Paese.
L'attiva di formazione pratica avrà come tema le principali operazioni olivicole da realizzarsi nel
corso dell'anno per la gestione dell’oliveto e del frantoio.
Per la realizzazione delle attività di formazione pratica si provvederà alla gestione di un oliveto e
di un frantoio dimostrativo/didattico presso idonee strutture pubbliche o private.. Le attività di
formazione pratica saranno eventualmente svolte presso oliveti e frantoi dei corsisti che ne
daranno occasionale disponibilità e che siano ubicati in luoghi dalla facile logistica.
 L’attività didattica in Tunisia sarà effettuata innanzitutto da esperti italiani del settore e da
un tecnico olivicoltore e frantoiano tunisino, in particolare per quelle attività pratiche che
fungeranno anche da assistenza tecnica. Il personale italiano sarà composto da agronomi
siciliani di grande esperienza e da professionisti operanti nel settore pubblico o privato
della ricerca scientifica. Questi ultimi saranno anche coinvolti nelle attività di
monitoraggio e saranno in grado di restituire durante l'attività formativa le informazioni
apprese in loco e successivamente elaborate. Con il coinvolgimento nell'attività di
professionisti siciliani, si avrà una trasmissione di know-how; le attività formative
serviranno anche a raccogliere“le buone pratiche” in merito alla gestione dell’oliveto e del
frantoio sia siciliani che di quelli tunisini che saranno compendiate nel “ vademecum delle
buone pratiche agricole” che sarà uno dei prodotti dell'azione pilota e verrà messo a
disposizione dei corsisti e dei partner tunisini.
 Le voci di spesa individuate per le attività formative sono: personale (locale ed italiano),
viaggi e soggiorni, materiali e piccole attrezzature, mezzi tecnici, materiale didattico,
spostamenti e vitto per attività di stage, kit diagnostici di campo.
Modalità di integrazione degli interventi
Il progetto pilota “olivicoltura” prevede tra i suoi obiettivi e azioni la formazione di una
rete informale tra olivicoltori siciliani e tunisini, coinvolgendo nella rete i soggetti pubblici e
privati che si occupano a diverso titolo di olivicoltura in Sicilia e nell’area del progetto in Tunisia.
Il progetto ha anche fra i suoi obiettivi l’avvio di forme di collaborazione e associazionismo fra gli
olivicoltori dell’area. Importante coinvolgimento, in particolare nell'attività formativa, avrà la
Società Cooperativa Agricola Produttori Olivicoli a rl di Catania.
Eventuali altri soggetti da coinvolgere per la realizzazione delle attività e nella costituzione della
rete potrebbero essere:
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Partner CIA SR
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Progetto pilota “Olivicoltura”
L’Assessorato Risorse Agricole ed Alimentari della Sicilia
Università degli Studi di Catania
Università degli Studi di Palermo
l’ASCA
Modalità di attuazione
Per la realizzazione delle varie azioni si privilegerà un approccio partecipativo e in quella che sarà
l'attività principale del progetto pilota, cioè l'attività formativa, si utilizzeranno metodi di didattica
attiva e si darà grande enfasi alla dimostrazione pratica. Strumenti che si utilizzeranno per la
realizzazione delle attività sono: seminari teorici con utilizzo di mezzi audiovisivi,
sperimentazioni in campo, dimostrazioni pratiche in oliveti, osservazione in campo e analisi
organolettiche sensoriali, …
Risultati attesi e indicatori
Tabella di quantificazione degli indicatori
Tipo di
indicatore
Descrizione
Indicatore di
risultato
Diminuzione del numero dei
difetti
Indicatore di
risultato
Innalzamento dei parametri
qualitativi in modo particolare
dell'acidità e dei perossidi
Indicatore di
successo
Olio di qualità imbottigliato per
la vendita nella filiera corta
Unità di
misura
Valori
Obiettivo
Valore
obiettivo
indicato nel
Progetto
SERVAGRI
20 campioni di
olio
20 campioni di
olio prelevato
dagli oliveti degli
allievi
partecipanti al
corso
Litri di olio
imbottigliato x 5
allievi
partecipanti al
corso
Panel test
maggiore del 10%
5 punti in meno
Riduzione del
parametro
dell’acidità di 0,3
punti per
campione
15 punti in meno
dei parametro
dell’acidità (*)
Litri 50 di olio x
allievo
Litri 250 di olio di
qualità
imbottigliato
(*) esempio un olio tunisino attuale ha un’acidità di 0.8 si intende abbassare tali parametro a 0.5.
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Progetto pilota “Olivicoltura”
Modalità di gestione
L'Azione A, concernente la prima fase del progetto pilota, consiste in attività di ricerca in loco, in
particolare per quanto riguarda la qualità complessiva e la caratterizzazione degli oli dell'area e per
quanto riguarda i difetti e la presenza di contaminanti nel territorio.
I risultati di queste indagini serviranno a meglio orientare il focus delle attività formative.
Tali risultati inoltre verranno restituiti al territorio sotto forma di brevi studi sistematizzati, che
includono tutte le analisi effettuate, e attraverso attività seminariali da realizzarsi nell'area del
progetto tenute dagli stessi ricercatori che avranno condotto le indagini.
Il Responsabile del partner esecutore
Dott. Mohammed SALAH MANSOURI
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Il presente Progetto pilota è stato approvato dal Partner coordinatore CIA Siracusa in data 13/11/2012.
Il referente tecnico del Progetto pilota nei rapporti con il beneficiario e l’AGC del Programma
IEVP CT “Italie-Tunisie” è:
Dott. Ercole ALOE, Tel. +39 3337315902, fax +39 0931472416, e-mail: [email protected]
Il Responsabile del Partner coordinatore
Dott. Sebastiano AGLIECO
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