Relazione progetto pilota Olivicoltura

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Relazione progetto pilota Olivicoltura
Al coordinatore generale del progetto SERVAGRI
Sergio Campanella
Al coordinatore locale CIA SR (progetto SERVAGRI)
Enzo Aglieco
Alla responsabile comunicazione CIA SR (progetto SERVAGRI)
Luciana Vermiglia
RELAZIONE BREVE E ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLE ATTIVITÀ REALIZZATE
DALL’ÉQUIPE DI ESPERTI ITALIANI NELL’AMBITO DELLE ATTIVITÀ DEL
PROGETTO PILOTA OLIVICOLTURA
Nefza (Tunisia), 26-30 novembre 2012
Le attività si sono realizzate come da programma precedentemente inviato.
Esse si sono sviluppate in quattro giornate ed hanno riguardato le seguenti attività:
a) raccolta dati e prelievo dei tamponi di monitoraggio presso due frantoi
b) acquisizione dati strutturali olivicoltura di Beja e Bizerta
c) attività didattica in aula
d) attività pratica con la raccolta delle olive presso due aziende olivicole
e) attività pratica con la molitura delle olive presso due frantoi
Sotto, un quadro sintetico delle attività realizzate e del personale coinvolto.
Data
27-11-12
Attività realizzate
Personale
Riunione c/o la sede regionale di APEL a
Equipe esperti italiani (Ercole Aloe, Euplio
Nefza tra équipe esperti italiani,
Vitello),
rappresentanti di APEL ed il responsabile
APEL (Mohamed Salah Mansouri, Moumni
del CRDA di Nefza, in merito alle attività da
Najet )
realizzare.
CRDA (Moussa Salhi)
Prelievo tamponi presso frantoi situati a
Mediatrice culturale (M.me Abir Zribi).
Nefza e Amdoun
28-11-12
Presentazione del corso e delle attività
Interventi di Mohamed Salah Mansouri,
progettuali.
Hilioui Marwen, Moussa Salhi, Aloe Ercole,
Attività didattica in aula presso sede di
Pennino Giuseppe, Vitello Euplio, Abir Zribi.
APEL di Nefza
Argomenti specifici trattati:
L’olivicoltura nel governatorato di Bizerta;
L’olivicoltura a Nefza
Le tecniche di produzione della moderna
olivicoltura
Attività pratica in azienda presso l’azienda
Interventi di:
di Noureddine Khouildi in c.da Cap Bon -
Aloe Ercole,
Nefza
Pennino Giuseppe,
Attività svolta: raccolta e conservazione
Vitello Euplio,
delle olive.
Abir Zribi.
Attività pratica in frantoio presso il frantoio
oleario di Youssef Bellasud - Nefza
29-11-12
Attività svolta: Razionale gestione di un
frantoio, prelievo dei tamponi nei punti di
controllo e molitura delle olive raccolte.
Attività teorica in aula presso la sede di
APEL di Nefza
Argomenti specifici trattati:
La conservazione dell’olio
La gestione dei punti critici in un impianto
oleario
30-11-12
Attività pratica in azienda presso l’azienda
Interventi di
di Chaker Boughdiri in c.da Tebaba - Nefza
Aloe Ercole,
Attività svolta: raccolta e conservazione
Pennino Giuseppe,
delle olive.
Vitello Euplio,
Abir Zribi.
Attività pratica in frantoio presso il frantoio
oleario di Kaled Mhamdi - Amdoun
Attività svolta: Razionale gestione di un
frantoio, prelievo dei tamponi nei punti di
controllo e molitura delle olive raccolte.
1. Considerazioni sulle attività realizzate
In generale, la percezione delle attività realizzate è molto positiva. Pur non avendo utilizzato alcun
strumento di valutazione obiettivo, ci sono diversi segnali che ci inducono a tale affermazione:
-
Alto grado di attenzione in aula.
-
Alto livello di partecipazione attiva dei corsisti.
-
Ampia disponibilità ad accoglierci presso le aziende olivicole ed i frantoi.
Il numero di partecipanti per ognuna delle quattro giornate dedicate alla formazione in aula è stato
mediamente di 20 fra tecnici, olivicoltori e frantoiani.
Con l’équipe di lavoro italiana si è da subito sviluppata una relazione di fiducia, dovuta probabilmente alla
competenza mostrata nell’approccio sistematico, sia nelle attività di prelievo dei tamponi ai frantoi che
nella gestione del corso, mettendo a confronto contemporaneamente le esperienze dei tecnici, degli
olivicoltori e dei frantoiani che era poi una delle peculiarità metodologiche della proposta formativa.
Per tutte le presentazioni si è partiti sempre da immagini, normalmente organizzate in un power point, che
sono state molto apprezzate dai partecipanti al corso.
L’equipe degli esperti ha fatto rilevare come cambiando in maniera radicale la gestione del frantoio rispetto
ad una partita di olive precedentemente molita, l’olio che veniva estratto assumeva profumi che prima
erano sconosciuti a tutti i partecipanti del corso.
La presenza di questi odori primari, caratteristici della varietà di olive Chetoui (sentori erbacei, molto
complessi, e di frutta a bacca bianca) sono stati molto apprezzati dai tecnici. I produttori hanno toccato con
mano come un miglioramento della qualità dei loro oli si realizza già nella fase di raccolta e conservazione
delle olive, che non deve assolutamente protrarsi oltre le 48 ore e non devono assolutamente essere
miscelate olive raccolte dall’albero con quelle cadute a terra. Infine i frantoiani, molto disponibili a questa
nuova gestione del frantoio, hanno potuto constatare come diventa indispensabile una razionale gestione
del frantoio in termini di pulizia dei punti sensibili di controllo per poter ottenere oli di qualità.
La raccolta di tamponi presso i frantoi e di olio è stata occasione di conoscenza e confronto e ulteriore
elemento per indirizzare il focus formativo delle nostre attività.
Alcune criticità rilevate in seno alle attività effettuate:
-
La totale assenza al corso dei tecnici dei frantoi pilota coinvolti, che secondo me ed i miei colleghi
avrebbero potuto ricevere delle importanti informazioni per poter successivamente predisporre i
loro frantoi per la produzione di un olio di qualità.
-
L’assenza della maggior parte delle aziende coinvolte nel progetto (su 10 crediamo che siano state
presenti nei tre giorni 4 o 5 produttori). Per garantire maggior successo del progetto pilota è
opportuno coinvolgere tutti i produttori che hanno fornito i campioni di olio.
-
Il ritardo nella effettuazione delle analisi dei tamponi dei frantoi prelevati il 27, arrivati per tempo a
Tunisi, ma conservati in frigo, per immotivati disguidi.
-
La mancanza di un registro con l’elenco dei partecipanti, delle firme di entrata e di uscita dal corso,
delle ore svolte, degli argomenti delle lezioni, e dei docenti che sono intervenuti firmando in calce il
registro.
-
La logistica dei locali del corso non è stata all’altezza delle esigenze della didattica, in particolare si
rileva una pessima gestione dell’aula che si presentava piccola e fredda; il proiettore messo a
disposizione da APEL spezzo non funzionava.
-
Nessuna eco nei media locali, che sarebbe stata utile anche per il prosieguo delle attività del
progetto pilota olivicoltura.
-
Assolutamente inadeguata l’attività di mediazione culturale e di interpretariato. Le attività
didattiche si sono potute realizzare con successo solo grazie alla presenza di un tecnico del CRDA
(M. Hiliou Marwen) che ha efficacemente e gratuitamente prestato la sua opera di interprete
(francese/arabo).
-
E’ stato disatteso da parte di APEL l’impegno di preparazione e sottoscrizione delle lettere
d’incarico per il personale italiano.
Infine, soddisfacenti sono risultati:
-
L’ospitalità, sulla quale all’inizio avevamo delle perplessità dovute alla mancanza di informazioni da
parte del Sig. Mansouri, ma alla fine dobbiamo riconoscere nel Sig. Mansouri per quel poco tempo
che ci ha potuto dedicare, e nel gentilissimo Sig. Kamel, una perfetta organizzazione del nostro
arrivo, dei nostri trasferimenti a Nefza, nei frantoi, nelle aziende, ecc.
-
Ottima anche l’accoglienza da parte della delegazione di APEL di Nefza, che è stata sempre pronta a
soddisfare tutte le nostre esigenze, per la realizzazione del corso.
-
La perfetta organizzazione delle pause caffè e dei pranzi nella sede del corso, che è servita a
recuperare tempo prezioso da dedicare al corso.
-
L’ubicazione dell’Hotel Al Rawabi di Nefza, molto dignitoso e funzionale, che ci ha consentito di
raggiungere in pochi minuti la sede del corso.
-
L’adeguata ed importantissima partecipazione dei tecnici di Bizerta e Nefza, senza i quali la nostra
azione formativa sarebbe stata difficilmente apprezzata. Ritengo sicuramente che il successo del
progetto pilota debba sicuramente fare riferimento a questi tecnici, che ci hanno reso più facile la
divulgazione di nozioni tecniche.
2. RACCOMANDAZIONI per il prosieguo delle attività del progetto pilota olivicoltura.
Il progetto è solo all’inizio, io ed i miei colleghi abbiamo bisogno degli otto campioni di olio dei produttori
che già hanno consegnato il campione di olio dell’anno 2011, sui quali dovremmo lavorare con le analisi
chimiche e successivamente con la tipicizzazione degli oli.
Al fine di evitare disguidi invio i nominativi:
Azienda
1. Habech Mahjoub
2. JALEL BOU KATFA
3. Hédi Ben Mabrouk Machrigui
4. Hichem Louati
5. Habib Romdani
6. Noureddine Khouildi (campione prelevato il 29/11/2012)
7. Kamel Ouchtati
8. Chaker Boughdiri (campione prelevato il 30/11/2012)
9. Abdelmagid Zarrai
10. Abdellaziz Khenis Salhi
Inoltre, chiediamo appena è possibile di ricevere le analisi relative ai tamponi (20) prelevati il 27 ed il 30 nei
due frantoi pilota.
Per quanto riguarda il nostro lavoro in Sicilia, stiamo provvedendo ad elaborare, sulla base delle
informazioni ricevute nei quattro giorni a Nefza, due questionari.
Questi questionari in lingua francese dovrebbero essere compilati con l’ausilio di qualche tecnico (es.
Moussa Salhi e Hilioui Marwen) ed è rivolto alle 2 aziende pilota, agli 8 produttori agricoli ed ai 2 frantoiani
pilota ed altri frantoiani della zona.
I questionari ci permetteranno di avere maggiori notizie per la stesura del “Manuale di buona pratica
agricola in olivicoltura” da distribuire alla fine del corso ai produttori agricoli ed il “Manuale della corretta
prassi igienico-sanitaria nei frantoi” da distribuire ai frantoiani.
Infine sto programmando il corso di due giorni sulla razionale coltivazione dell’olivo e la prova pratica di
potatura: per questo mi avvalgo da diversi anni di un potatore esperto, che in questi giorni si trova in
Australia, ma mi ha manifestato tutto il suo entusiasmo per il progetto e mi ha assicurato la sua
partecipazione.
Per quanto riguarda i 12 campioni già in nostro possesso, stiamo organizzando delle riunioni con
assaggiatori esperti al fine di caratterizzare questi oli per gli errori avvenuti nella fase di raccolta e
trasformazione delle olive e conservazione dell’olio. Tali dati saranno utilizzati nel 3° corso di formazione.
Al coordinatore generale del progetto SERVAGRI
Sergio Campanella
Al coordinatore locale CIA SR (progetto SERVAGRI)
Enzo Aglieco
Alla responsabile comunicazione CIA SR (progetto SERVAGRI)
Luciana Vermiglia
RELAZIONE SUL SECONDO INTERVENTO FORMATIVO NELL’AMBITO DELLE
ATTIVITÀ DEL PROGETTO PILOTA OLIVICOLTURA
Nefza (Tunisia), 4-5 febbraio 2013
Le attività si sono realizzate come da programma precedentemente inviato.
Esse si sono sviluppate in due giornate ed hanno riguardato le seguenti attività:
f)
Illustrazione primi dati sui tamponi di monitoraggio presso due frantoi
g) Illustrazione primi dati sui campioni di oli di oliva
h) attività didattica in aula
i)
attività pratica di potatura presso due aziende olivicole
Sotto, un quadro sintetico delle attività realizzate e del personale coinvolto.
Data
Attività realizzate
Personale
Illustrazione dei primi risultati sulle analisi
Equipe esperti italiani (Dr. Aloe Ercole, Sig.
dei tamponi di monitoraggio prelevati
Carmelo Lizio), APEL (Mohamed Salah
presso i frantoi e dei campioni di oli di oliva
Mansouri, Moumni Najet )
c/o la sede regionale di APEL a Nefza tra
CRDA (Moussa Salhi - Hilioui Marwen )
équipe esperti italiani, rappresentanti di
APEL ed il responsabile del CRDA di Nefza,
04-02-13
e di Bizerte
Mediatore culturale ( Dott. Abdelbaki
Rouabeh).
Attività Didattica – teorica
Argomenti trattati:
o La coltivazione dell’olivo
o Le tecniche di potatura
o La pratica degli innesti
Attività pratica presso due aziende
olivicole:
Attività pratica svolta dal Maestro potatore
1 – Abdel Aziz Attouane
Carmelo Lizio
2 - Mohamed Kamel Ouchtati
Attività svolta:
05-02-13
La potatura di formazione, la potatura di
Interventi di
produzione, la potaura di rinnovamento
Aloe Ercole
Hilioui Marwen Moussa Salhi.
Attività Didattica pratica in aula c/o la sede
regionale di APEL - Nefza
Attività svolta:
Mediatore culturale ( Dott. Abdelbaki
Rouabeh).
Gli innesti in olivicoltura
3. Considerazioni sulle attività realizzate
Anche in questa seconda fase dell’intervento formativo la percezione delle attività realizzate è molto
positiva. Molti sono stati segnali oggettivi che ci inducono a tale affermazione:
-
Alto grado di attenzione in aula.
-
Alto livello di partecipazione attiva dei corsisti.
-
Ampia disponibilità ad accoglierci presso le aziende olivicole.
Il numero di partecipanti per ognuna delle due giornate dedicate alla formazione in aula ed all’attività
pratica in azienda è stato mediamente di 20 fra tecnici, olivicoltori .
Con l’équipe di docenza italiana si è confermata la stima e la fiducia, dovuta alla competenza mostrata nelle
attività svolta in precedenza e continuata in questa seconda attività formativa.
Per tutte le presentazioni si è partiti sempre da immagini, normalmente organizzate in un power point, che
sono state molto apprezzate dai partecipanti al corso e consegnate ai tecnici del CRDA.
Alcune criticità rilevate in seno alle attività effettuate:
-
Continua il completo disinteresse dei media locali, che potrebbe essere utile anche per il prosieguo
delle attività del progetto pilota olivicoltura.
Infine, soddisfacenti sono risultati :
-
viene confermata la perfetta ospitalità ed organizzazione degli spostamenti, infatti, grazie al
gentilissimo Sig. Kamel, si sono potuti organizzare spostamenti e trasferte .
-
Ottima l’attività di mediazione culturale e di interpretariato mediante la quale le attività didattiche
sono state particolarmente apprezzate.
-
Ottima anche l’accoglienza da parte della delegazione di APEL di Nefza, che sono stati sempre
pronti a soddisfare tutte le nostre esigenze, per la realizzazione del corso.
-
La perfetta organizzazione delle pause caffè e dei pranzi nella sede del corso, che è servita a
recuperare tempo prezioso da dedicare al corso.
-
L’adeguata ed importantissima partecipazione dei tecnici di Bizerta e Nefza, senza i quali la nostra
azione formativa sarebbe stata difficilmente apprezzata.
Al coordinatore generale del progetto SERVAGRI
Sergio Campanella
Al coordinatore locale CIA SR del progetto SERVAGRI
Enzo Aglieco
Alla responsabile comunicazione CIA SR del progetto SERVAGRI
Luciana Vermiglia
RELAZIONE E CONSIDERAZIONI SULLE ATTIVITÀ REALIZZATE NELL’AMBITO
DELLE ATTIVITÀ DEI PROGETTI PILOTA OLIVICOLTURA E AGRICOLTURA
BIOLOGICA
Tunisia, Nefza 3-4-5 - 27-28-29 Marzo 2014
Le attività sono state realizzate come da programma precedentemente inviato e concordato.
Esse si sono sviluppate in sei giornate ed hanno riguardato le seguenti attività:
PROGETTO PILOTA OLIVICOLTURA
j)
Attività didattica in aula
k) Attività pratica su tutti i campioni di olio provenienti dalle aziende coinvolte
l)
Attività pratica di confronto su alcuni oli provenienti dal Mediterraneo (Italia-Spagna)
Data
03/03/2014
Attività realizzate
Personale
Attività didattica in aula presso l’albergo Al
Equipe esperti italiani
Rawabi
(Aloe Ercole, Vitello Euplio, Pennino
Argomenti trattati
Giuseppe),
Trasformazione delle olive in olio
APEL (Boutheina Omrani, Moumni Najet )
Principi di analisi sensoriale e fisiologia
Temnya 21 ( Imen Ayadi)
dell’assaggio degli oli vergini
CRDA (Moussa Salhi, Hilioui Marwen )
Verifica dei Campioni di olio raccolte
Mediatore culturale (Abdelbaki Rouabeh).
durante le precedenti fasi progettuali
Attività pratica in aula presso l’albergo Al
04/03/2014 Rawabi
Argomenti trattati
Equipe esperti italiani
(Aloe Ercole, Vitello Euplio, Pennino
Giuseppe),
Prove pratiche di assaggio di oli che sono APEL (Boutheina Omrani, Moumni Najet )
stati prelevati in Tunisia e sottoposti ad Temnya 21 ( Imen Ayadi)
analisi chimica ed organolettica in Italia Osservatorio Servagri (Habiba El Ghoul)
confrontando
le
analisi
chimiche
ed CRDA (Moussa Salhi, Hilioui Marwen )
organolettiche che sono state effettuate in Mediatore culturale (Abdelbaki Rouabeh).
Tunisia ed in Sicilia
PROGETTO PILOTA AGRICOLTURA BIOLOGICA
a) Raccolta dati e prelievo dei campioni di terreno presso due aziende pilota
b) Acquisizione dati strutturali Agricoltura Biologica del comprensorio di Beja e Bizerte
c) Attività formativa in aula sulle tecniche del biologico
d) Attività pratica in azienda sulle tecniche di compostaggio e di gestione dell’azienda
Riunione c/o l’Albergo Al Rawabi a Nefza
Partecipanti:
tra equipe esperti italiani, tecnici esperti
Esperti Italiani (Aloe Ercole, Vitello Euplio)
dell’Osservatorio Servagri in merito alle
Mediatore culturale (Abdelbaki Rouabeh)
04/03/2014 attività da realizzare.
 Visita aziendale presso un’azienda
agricola nei pressi di Nefza
APEL (Boutheina Omrani, Moumni Najet )
Esperti Osservatorio SERVAGRI
(Amor MTIMET, Abdessattar GUIZANI)
Imprenditore agricolo (Kaled Mhamdi)
Riunione c/o l’Albergo Al Rawabi a Nefza
Partecipanti:
tra equipe esperti italiani, tecnici esperti
Esperti Italiani (Aloe Ercole, Vitello Euplio)
dell’Osservatorio Servagri in merito alle
Mediatore culturale (Abdelbaki Rouabeh)
attività da realizzare.
APEL (Boutheina Omrani, Moumni Najet )
05/03/2014  Visita presso l’azienda biologica nella
regione di Cap Negro
Esperti Osservatorio SERVAGRI
(Amor MTIMET, Abdessattar GUIZANI)
Visita aziendale presso l’azienda
CRDA di Beja (Aloui Hassen, Moussa Salhi)
convenzionale nei pressi di Ouichtata
Imprenditore agricolo (Mastouri Ali
Naïma Hasnaoui)
Attività didattica in aula presso l’albergo Al Partecipanti:
Rawabi
27/03/2014 Argomenti trattati
Principi di Agricoltura Biologica applicata
all’allevamento apicolo
Esperti Italiani (Nino Coco)
Mediatore culturale (Abdelbaki Rouabeh)
Attività didattica in aula presso l’albergo
Partecipanti:
Al Rawabi
Esperti Italiani (Aloe Ercole, Giuseppe
Argomenti trattati
Pennino, Vitello Euplio)
28/03/2014 L’agricoltura Biologica nel Governatorato
di Beja,
Mediatore culturale (Abdelbaki Rouabeh)
CRDA di Beja (Aloui Hassen)
L’agrumicoltura Biologica
L’olivicoltura Biologica
29/03/2014
Attività pratica presso l’azienda Groupe
Partecipanti:
Aim Msoum presso Oued Maden
Esperti Italiani (Aloe Ercole, Giuseppe
Argomenti trattati
Pennino)
La tecnica del compostaggio
Mediatore culturale (Abdelbaki Rouabeh)
Problematiche nella gestione di
CRDA (Hilioui Marwen )
un’azienda biologica
Attività didattica in aula presso l’albergo
Al Rawabi
Argomenti trattati
I controllo in Agricoltura Biologica
Considerazioni sulle attività realizzate
Progetto Pilota “Olivicoltura “
Le attività realizzate hanno chiuso in maniera efficace tutta l’attività del progetto pilota “olivicoltura “
che ha avuto inizio con il prelievo di campioni di olio realizzato secondo le loro consuetudini e tecniche
colturali confrontandoli con quelli estratti utilizzando le corrette prassi estrattive per ottenere un olio di
qualità
Questa attività di verifica ha avuto il supporto sia delle analisi chimiche dei campioni di olio, ma anche
dei tamponi effettuati presso i frantoi coinvolti nel Progetto.
Da tutto questo ne è scaturita una puntuale verifica che: sia le tecniche colturali che quelle estrattive
delle olive in olio sono delle forti ipoteche nella qualità dell’olio.
Come nelle altre attività didattiche svolte. L’esperienza è stata molto positiva. Pur non avendo utilizzato
alcun strumento di valutazione obiettivo, ci sono diversi segnali che ci inducono a tale affermazione:
-
Alto grado di attenzione in aula.
-
Alto livello di partecipazione attiva dei corsisti.
Il numero di partecipanti per ognuna delle due giornate dedicate alla formazione in aula è stato
mediamente di 20 fra tecnici, olivicoltori e frantoiani ed operatori agricoli in generale.).
Con l’équipe di lavoro italiana si è da subito sviluppata una relazione di fiducia, dovuta probabilmente alla
competenza, mettendo a confronto contemporaneamente le esperienze dei tecnici, degli olivicoltori e dei
frantoiani che era poi una delle peculiarità metodologiche della proposta formativa.
Per tutte le presentazioni si è partiti sempre da immagini, normalmente organizzate in power point, che
sono state molto apprezzate dai partecipanti al corso.
L’equipe degli esperti ha sottolineato l’estrema importanza della corretta prassi igienica nei frantoio al fine
di ottenere oli di qualità e come cambiando in maniera radicale la gestione del frantoio rispetto ad una
partita di olive precedentemente molita, l’olio che veniva estratto assumeva profumi che prima erano
sconosciuti a tutti i partecipanti del corso.
La presenza di questi odori primari, caratteristici della varietà di olive Chetoui ( sentori erbacei, molto
complessi, e di frutta a bacca bianca) sono stati molto apprezzati dai tecnici. I produttori hanno potuto
verificare, come un miglioramento della qualità dei loro oli si realizza già nella fase di raccolta e
conservazione delle olive, che non deve assolutamente protrarsi oltre le 48 ore e non devono
assolutamente essere miscelate olive raccolte dall’albero con quelle cadute a terra.
Progetto Pilota “Agricoltura Biologica”
Questo progetto pilota ha avuto il compito di chiudere l’attività formativa nell’ambito di SERVAGRI e
pertanto ha dovuto fare da sintesi agli altri progetti visti sotto una specifica tecnica colturale che è il
biologico. Pertanto al fine di evidenziare l’importanza di questa tecnica colturale e per rendere sostenibile
sia lo sviluppo economico che la salvaguardia dell’ambiente, abbiamo voluto evidenziare alcuni aspetti che
la caratterizzano.
A cominciare dalla salvaguardia delle fertilità del suolo, con particolare riguardo alle concimazioni chimiche
che vanno viste non solo nel reintegro degli elementi che vengono asportati dalle colture ma come
salvaguardia e “nutrizione “ del terreno; mantenere la fertilità del terreno deve essere il primo obiettivo di
un agricoltore.
Per tale scopo si è preferito prendere a modello due tipi di agricoltura, una convenzionale e l’altra organica,
prelevare due campioni di terreno e sul confronto innescare un nuovo modo di approccio all’agricoltura.
Importante è stata la collaborazione con il CRDA di Beja sia nell’individuare le due aziende che nella
partecipazione alla fase formativa in aula.
Anche per questo progetto pilota si è registrata una partecipazione degli agricoltori in quanto sicuramente
hanno gradito l’approccio alle problematiche evidenziate nel fase della formazione in aula e
successivamente nella fase pratica di gestione di un’azienda in bio.
Fondamentali sono state le analisi del terreno, che messe a confronto evidenziavano quanto in teoria
veniva evidenziato nelle presentazioni in aula.
Con la collaborazione degli esperti dell’Osservatorio è stato predisposto un questionario, che si è rivelato
utile al fine di poter acquisire degli elementi conoscitivi dell’agricoltura biologica del comprensorio ed
evidenziare quelle problematiche che poi troveranno una più ampia trattazione nel Vademecum
dell’Agricoltura Biologica che è previsto alla fine del Progetto pilota.
CONSIDERAZIONI FINALI
In definitiva, soddisfacenti sono risultati :
-
La presenza al corso dei tecnici di frantoi pilota coinvolti, che hanno ricevuto dalla partecipazione al
corso importanti informazioni per continuare ad operare correttamente nella gestione del frantoio
-
La presenzsa della maggior parte delle aziende coinvolte nel progetto. Per garantire maggior
successo del progetto pilota è opportuno continuare a coinvolgere tutti i produttori che hanno
partecipato al progetto pilota.
-
La logistica dei locali del corso è stato sicuramente all’altezza delle esigenze della didattica, e della
logistica nella preparazione dei campioni da sottoporre all’assaggio
-
La collaudata presenza del mediatore culturale che avendo seguito tutte le precedenti fasi della
formazione è stato in grado di comunicare ai partecipanti tutte quelle informazioni di carattere
tecnico che volevamo dare.
-
La logistica degli spostamenti, oramai collaudati alla perfezione ed assicurati dall’instancabile e
gentilissimo Sig. Kamel a cominciare dal nostro arrivo a Tunisi, nostri trasferimenti a Nefza, nelle
nelle aziende, ecc.
-
Così come la perfetta organizzazione del corso da parte della delegazione di APEL di Nefza, che
sono stati sempre pronti a soddisfare tutte le nostre esigenze, per la realizzazione del corso.
-
La perfetta organizzazione delle pausa caffè e dei pranzi nella sede del corso, che è servita a
recuperare tempo prezioso da dedicare al corso.
-
L’ubicazione dell’Hotel Al Rawabi di Nefza, molto funzionale che ha consentito ai paretecipanti di
raggiungere la sede del corso.
-
L’adeguata ed importantissima partecipazione dei tecnici di Bizerte e Nefza, senza i quali la nostra
azione formativa sarebbe stata difficilmente apprezzata. Ritengo sicuramente che il successo dei
progetti pilota debba sicuramente fare riferimento a questi tecnici, che ci hanno reso più facile la
divulgazione di nozioni tecniche, in particolare i tecnici del CRDA (M. Hiliou Marwen e Moussa
Salhi) hanno efficacemente collaborato nel sottolineare alcuni concetti prettamente tecnici
(francese/arabo).
Siracusa lì 05/05/2014
Il referente tecnico dei Progetti Pilota:
“Olivicoltura” e “Agricoltura Biologica”
Dott. Agronomo Ercole Aloe