depilan spazio cinema
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EVENTO SPECIALE: SERATA A SOSTEGNO DI JAFAR PANAHI PROIEZIONI NELLA STESSA SERATA DI OFFSIDE di Jafar Panahi, Iran 2006, con Sima Mobarak Shahi, Safar Samandar, Shayesteh Irani, Ida Sadeghi, Golnaz Farmani. Mahnaz Zabihi, Nazanin Sediq-zadeh, Mohammad Kheir-abadi, Masoud Kheymehkabood, Ali Baradari, Mohsen Tabandeh, Reza Khayeri, Karim Khodabandeh THIS IS NOT A FILM (IN FILM NIST) di Jafar Panahi, Mojtaba Mirtahmasb, Iran 2011, Documentario con Jafar Panahi ORARI E PREZZI Spettacoli: venerdì ore 21.00 sabato ore 19 - 21 (salvo orari particolari) domenica ore 17 - 19 - 21 (salvo orari particolari) martedì ore 21.00 Biglietti: intero: € 6,00 - ridotto: € 4,00 Parcheggio gratuito nel cortile interno del palazzo Scroffa. Accesso dal cancello di fianco al cinema Abbonamento ai 17 film: € 40,00 Per tutte le proiezioni è possibile acquistare anche il biglietto. Vendita tessere: Edicola San Lorenzo, C.so Fogazzaro 110 - tel. 0444 326200 Tabaccheria Cristina, B.go Scroffa 85 - tel. 0444 511190 Cassa del cinema in orari di apertura - tel. 0444 514253 visita il sito: www.araceli.it/cinema per trovare la programmazione e iscriviti sul nostro profilo monosala araceli ARACELI CINEMA di CITTÀ Questo cinema aderisce alla Federazione Italiana Cinema d’Essai Verificare titoli e orari sul sito web o alla segreteria vocale. La programmazione potrebbe subire variazioni a causa dei continui riposizionamenti dei film da parte della distribuzione. Vicenza, borgo Scroffa 20 tel. 0444 514253 www.araceli.it/cinema [email protected] PROGRAMMAZIONE settembre 2011 - gennaio 2012 «Ci sono tre modi di fare le cose qui: il modo giusto, il modo sbagliato e il modo in cui le faccio io» (da Casinò di Martin Scorsese) Amiamo Eastwood e Scorsese. Bellocchio e Sorrentino. I Coen e Michael Mann. E Cronenberg, Nolan, Miyazaki, Lynch. Ma questo lo sapete già. Perché in fondo siamo gli stessi di prima. Quelli a cui piace invertire la prospettiva, scambiare i punti di vista, scovare collegamenti inaspettati. Detestiamo l’omologazione, il pensiero unico, il cerchiobottismo, la cialtroneria, la brutta televisione. Questo AGORÀ SPAZIOCINEMA è di chi lo ha pensato e di chi lo realizza, ma soprattutto di chi lo frequenta. Vorremmo che vedendo i film che proponiamo vi ci perdeste, come nei veri capolavori. Potremo anche sembrare complicati, ma solo perché la semplificazione a tutti i costi non sempre può essere la via migliore per riflettere e comprendere. Il nostro metodo di lavoro è inclusivo, nel senso che cerchiamo di allargare il più possibile i nostri orizzonti, mai esclusivo. Non aut aut, ma et et. Lo dimostra l’ambizione di far coesistere film dall’aspetto apparentemente commerciale con altri che richiedono un approccio e una sensibilità spiccatamente cinefila. Quello che consideriamo imprescindibile è però allargare sempre l’inquadratura, connettendo il cinema con i diversi scenari della contemporaneità, perseguendo un orientamento multimediale, utilizzando i moderni strumenti di comunicazione. Quando si cambia, qualcosa si perde e qualcosa si acquista. Sarà così anche stavolta. Abbiamo appreso da coloro che ci hanno preceduto e dall’esperienza della scorsa stagione. E continueremo a imparare. Quello che non potrà mutare è la nostra natura fieramente indipendente. PROGRAMMA A DANGEROUS METHOD di David Cronenberg, Canada/USA 2011, con Viggo Mortensen, Michael Fassbender, Keira Knightley, Vincent Cassel, Sarah Gadon, Katharina Palm, Christian Serritiello MIRACOLO A LE HAVRE (LE HAVRE) di Aki Kaurismäki, Germania/Francia/Finlandia 2011, con André Wilms, Kati Outinen, Jean-Pierre Darroussin, Elina Salo, Evelyne Didi, Quoc Dung Nguyen ONE DAY di Lone Sherfig, Gran Bretagna 2011, con Anne Hathaway, Jim Sturgess, Patricia Clarkson, Romola Garai, Jodie Whittaker, Georgia King EMOTIVI ANONIMI (LES ÉMOTIFS ANONYMES) di Jean-Pierre Améris, Belgio/Francia 2010, con Isabelle Carré, Benoît Poelvoorde, Lorella Cravotta, Lise Lametrie, Swann Arlaud, Pierre Niney LA BELLA GENTE di Ivano De Matteo, Italia 2011, con Elio Germano, Monica Guerritore, Antonio Catania, Victoria Larchenko, Iaia Forte, Giorgio Gobbi, Myriam Catania LA BELLA GENTE di Ivano De Matteo, Italia 2011, con Elio Germano, Monica Guerritore, Antonio Catania, Victoria Larchenko, Iaia Forte, Giorgio Gobbi, Myriam Catania PIAZZA GARIBALDI di Davide Ferrario, documentario road movie con la partecipazione straordinaria di Marco Paolini, Luciana Littizzetto, Filippo Timi e Salvatore Cantalupo LA KRYPTONITE NELLA BORSA di Ivan Cotroneo, Italia 2011, con Valeria Golino, Cristiana Capotondi, Luca Zingaretti, Libero De Rienzo, Luigi Catani, Fabrizio Gifuni. SETTE OPERE DI MISERICORDIA di ARRIETTY (KARI-GURASHI NO ARIETTI) di GLI SFIORATI di Matteo Rovere, Italia 2011, Hiromasa Yonebayashi, Giappone 2011 PINA di Wim Wenders, Germania/Francia/UK 2011, documentario biografico sulla vita e l’arte di Pina Bausch è la sezione più squisitamente d’essai di IO SONO LI di Andrea Segre, Italia/Francia 2011, con Zhao Tao, Rade Sherbedgia, Marco Paolini, Roberto Citran, Giuseppe Battiston HYSTERIA di Tanya Wexler, Gran Bretagna 2011, con Maggie Gyllenhaal, Hugh Dancy, Rupert Everett, Jonathan Pryce, Felicity Jones, Anna Chancellor, Gemma Jones, Tobias Menzies, Kate Linder Programma film d’essai in prima visione per la città di Vicenza ogni venerdì. Le proiezioni dello stesso film si estenderanno, per la maggior parte dei 17 titoli previsti, anche al sabato, alla domenica e al martedì immediatamente successivi. Diciamo per la maggior parte perché potrebbe capitare che il successo di un film possa far richiedere la sua programmazione nel week end successivo. In tal caso, in quel venerdì, per dare continuità alla Rassegna, sarà programmato un film diverso che sarà replicato anche il martedì per dare modo a tutti i tesserati di organizzarsi per la visione di questi pochissimi film (saranno 2 o al massimo 3 su 17!!!) a tenitura ridotta a due giorni. MELANCHOLIA di Lars Von Trier, Danimarca/Francia 2011, con Charlotte Gainsbourg, Kiefer Sutherland, Kirsten Dunst, Charlotte Rampling, Udo Kier, Stellan Skarsgård, Alexander Skarsgård, John Hurt, Brady Corbet I 17 film che fanno parte della Rassegna saranno selezionati tra quelli della lista o, a causa del continuo riposizionamento delle date d’uscita da parte dei Distributori, anche fra altri purchè in linea con i parametri di qualità che ci siamo dettati. SHAME di Steve McQueen, Gran Bretagna 2011, con Michael Fassbender, Carey Mulligan, James Badge Dale, Nicole Beharie, Hannah Ware, Elizabeth Masucci, Lucy Walters, Robert Montano THE ARTIST di Michel Hazanavicius, Francia 2011, con Jean Dujardin, Bérénice Bejo, John Goodman, James Cromwell, Missi Pyle, Penelope Ann Miller Gianluca e Massimiliano De Serio, Italia/Romania 2011, con Roberto Herlitzka, Ignazio Oliva, Stefano Cassetti, Olimpia Melinte con Andrea Bosca, Miriam Giovanelli, Asia Argento, Claudio Santamaria, Michele Riondino, Massimo Popolizio ON THE ROAD di Walter Salles, USA 2011, con Sam Riley, Garrett Hedlund, Kristen Stewart, Kirsten Dunst, Viggo Mortensen, Amy Adams, Steve Buscami, Alice Braga LA FAIDA (THE FORGIVENESS OF BLOOD), di Joshua Marston, USA 2011, con Tristan Halilaj, Sindi Laçej, Refet Abazi, Ilire Vinca Çelaj, Çun Lajçi IL PAESE DELLE SPOSE INFELICI di Pippo Mezzapesa, Italia 2011, con Aylin Prandi, Rolando Ravello, Teresa Saponangelo, Nicola Rignanese, Valentina Carnelutti, Antonio Gerardi IL SENTIERO (NA PUTU) di Jasmila Žbanić, Austria, Germania, Croazia, BosniaErzegovina 2010, con Zrinka Cvitešic, Leon Lučev, Ermin Bravo, Mirjana Karanovic, Nina Violic, Sebastian Cavazza TOMBOY di Céline Sciamma, Francia 2010, con Zoé Héran, Malonn Lévana, Jeanne Disson, Sophie Cattani, Mathieu Demy, Ryan Boubekri AGORÀ SPAZIOCINEMA 2011-12 Volume 1 Inaugurazione venerdì 23 settembre 2011 ore 21 si prosegue sabato 24 e domenica 25 alle ore 17 – 19 – 21 e martedì 27 alle ore 21 con il film di Andrea Segre IO SONO LI di Andrea Segre, Italia/Francia 2011, con Zhao Tao, Rade Sherbedgia, Marco Paolini, Roberto Citran, Giuseppe Battiston Shun Li lavora in un laboratorio tessile della periferia romana per ottenere i documenti e riuscire a far venire in Italia suo figlio di otto anni. All’improvviso viene trasferita a Chioggia, una piccola città isola della laguna veneta per lavorare come barista in un’osteria. Bepi, pescatore di origini slave, soprannominato dagli amici “il Poeta”, da anni frequenta quella piccola osteria. Il loro incontro è una fuga poetica dalla solitudine, un dialogo silenzioso tra culture diverse, ma non più lontane. È un viaggio nel cuore profondo di una laguna, che sa essere madre e culla di identità mai immobili. Ma l’amicizia tra Shun Li e Bepi turba le due comunità, quella cinese e quella chioggiotta, che ostacolano questo nuovo viaggio, di cui forse hanno semplicemente ancora troppa paura... A DANGEROUS METHOD di David Cronenberg, Canada/USA 2011, con Viggo Mortensen, Michael Fassbender, Keira Knightley, Vincent Cassel, Sarah Gadon, Katharina Palm, Christian Serritiello Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, Zurigo e Vienna sono lo scenario di una torbida storia di avvincenti scoperte in nuovi territori della sessualità e dell'intelletto. Ispirato a fatti realmente accaduti, A Dangerous Method getta lo sguardo sulla turbolenta relazione fra il giovane psichiatra Carl Gustav Jung, il suo mentore Sigmund Freud e Sabina Spielrein, la bella e tormentata giovane donna che viene a interporsi tra loro e diviene una delle prime donne analiste. Nell'intreccio è coinvolto anche Otto Gross, un paziente incline alla depravazione e determinato a spingersi ben oltre i confini della morale comune. In questa esplorazione della sensualità, l'ambizione e l'inganno preparano la scena per il momento cruciale in cui Jung, Freud e Sabina si incontrano e si separano, cambiando per sempre il corso del pensiero moderno. MIRACOLO A LE HAVRE (LE HAVRE), di Aki Kaurismäki, Germania/Francia/Finlandia 2011, con André Wilms, Kati Outinen, Jean-Pierre Darroussin, Elina Salo, Evelyne Didi, Quoc Dung Nguyen Marcel Marx, un ex scrittore rinomato e bohemien, volontariamente si trasferisce in esilio nella città portuale di Le Havre, dove la sua professione onorevole, ma non redditizia, di lustrascarpe, gli dona la sensazione di essere più vicino alla gente. Mantiene viva la sua ambizione letteraria e conduce una vita soddisfacente nel triangolo formato dal pub dell'angolo, il suo lavoro e sua moglie Arletty, quando il destino mette improvvisamente nella sua vita un bambino immigrato proveniente dall'Africa nera. ONE DAY di Lone Sherfig, Gran Bretagna 2011, con Anne Hathaway, Jim Sturgess, Patricia Clarkson, Romola Garai, Jodie Whittaker, Georgia King Una commedia romantica incentrata su Dexter ed Emma, che si incontrano nella notte dei festeggiamenti per la loro laurea - 15 luglio 1988 e proseguono a vedersi un giorno all'anno per i successivi vent'anni. Solo alla fine i due capiranno di essere fatti per stare insieme... EMOTIVI ANONIMI (LES ÉMOTIFS ANONYMES) di Jean-Pierre Améris, Belgio/Francia 2010, con Isabelle Carré, Benoît Poelvoorde, Lorella Cravotta, Lise Lametrie, Swann Arlaud, Pierre Niney Jean-René, direttore di una fabbrica di cioccolato e Angélique, cioccolataia di gran talento, sono due persone molto timide. E' la loro passione per il cioccolato che li accomuna. Si innamorano l'uno dell'altro senza avere il coraggio di confessarlo. La loro timidezza tende a tenerli lontani. Ma supererà la loro mancanza di fiducia in se stessi, il rischio di rivelare i propri sentimenti. PICCOLE BUGIE TRA AMICI (LES PETITS MOUCHOIRS) di Guillaime Canet, Francia 2010, con François Cluzet, Marion Cotillard, Benoît Magimel, Gilles Lellouche, Jean Dujardin, Laurent Lafitte La consueta estate nella grande casa sul mare, per un gruppo di amici parigini, ciascuno con il proprio stress, ciascuno con le proprie piccole bugie. E per tutti il dolore di una mancanza, l'amico rimasto solo a Parigi in ospedale dopo un gravissimo incidente. Ci pensano e non ci pensano, la vita (e le vacanze) vanno avanti. Ma stavolta l'estate è per tutti un grande freddo: Vincent non ama più sua moglie e prova qualcosa per l'amico Max, che la rivelazione rende ancor più nervoso e insopportabile, Eric non smette di provarci con tutte, mentre l'abbandonata Marie consuma storie di sesso senza gusto e futuro. Fra tutti questi disperati della vita branché, s'aggira un solo idealista, il tenero Antoine che vive appeso agli sms della ex di cui è ancora innamorato. LA KRYPTONITE NELLA BORSA di Ivan Cotroneo, Italia 2011, con Valeria Golino, Cristiana Capotondi, Luca Zingaretti, Libero De Rienzo, Luigi Catani, Fabrizio Gifuni. Dall'omonimo libro dello stesso Cotroneo. Peppino ha sette anni, e vive in quella che oggi verrebbe definita una famiglia disfunzionale. Ma siccome siamo a Napoli, nel 1973, la sua agli occhi del mondo è solo una famiglia un po' scombinata. Quando la madre Rosaria va in depressione dopo avere scoperto che il marito la tradisce usando come alcova la Fiat 850 azzurro avion, Peppino viene adottato dai suoi zii ventenni che lo conducono in giro per la Swingin' Naples, tra feste in scantinati, collettivi femministi, comunità greche che ballano in piazza, molte nudità, sigarette di contrabbando, qualche acido e parecchio alcool... La nonna Carmela, sarta specializzata, cuce pantaloni a zampa d'elefante e accorcia minigonne, il nonno “IO SONO LI” Pasquale alleva in casa una nidiata di pulcini che sottopone a torture d'amore, mentre Gennaro, che crede di essere Superman e va in giro con una mantellina rosa da parrucchiere sulle spalle, è ossessionato dalla kryptonite e cerca di fermare gli autobus in corsa verso piazza Municipio... ARRIETTY (KARI-GURASHI NO ARIETTI) di Hiromasa Yonebayashi, Giappone 2011 Prodotto dal leggendario Studio Ghibli e diretto dal miglior allievo di Hayao Miyazaki, è un adattamento dei racconti dell'autrice inglese Mary Norton "The Borrowers", pubblicati a partire dagli anni '50. Protagonista della vicenda una famiglia alta poco più di 10 cm che vive sotto le assi del pavimento "prendendo in prestito" dalle case oggetti di uso comune. Ma un giorno la piccolissima quattordicenne Arrietty incontra casualmente il giovane Sho, l'umano che è andato a trascorrere la convalescenza nella casa dell'anziana nonna, e tra i due giovani scoppia la scintilla, nonostante le diverse dimensioni sembrino rendere impossibile il loro amore. PINA di Wim Wenders, Germania/Francia 2011, documentario biografico sulla vita e l’arte di Pina Bausch Pina è un film di Wim Wenders dedicato a Pina Bausch, una delle più importanti coreografe della Storia recente, nome di punta di quel teatro-danza che, a partire dagli anni Settanta, ha rivoluzionato la concezione della danza contemporanea. Il regista ci guida in un viaggio sensuale e di grande impatto visivo, seguendo gli artisti della leggendaria compagnia Tanztheater Wuppertal sulla scena e fuori, nella città di Wuppertal, il luogo che per 35 anni è stato la casa e il cuore della creatività di Pina Bausch. HYSTERIA di Tanya Wexler, Gran Bretagna 2011, con Maggie Gyllenhaal, Hugh Dancy, Rupert Everett, Jonathan Pryce, Felicity Jones, Anna Chancellor, Gemma Jones, Tobias Menzies, Kate Linder Dimenticatevi definitivamente l’immagine tipica che avevate delle attempate donne inglesi tutte prese da giardinaggio, tè e biscottini al burro. Dopo L’erba di Grace (dove una compita casalinga si mette a coltivare piante di marijuana) e Calendar Girls (dove canute signore posane nude per un calendario di beneficenza), due film che hanno contribuito a cambiare l’immaginario e il ruolo della donna nella società anglosassone, è in arrivo “Hysteria” una nuova commedia ispirata da fatti realmente accaduti, decisa a scardinare un altro retaggio british: il puritanesimo femminile nell’epoca vittoriana. Una pellicola intrisa di humor, la cui trama ruota attorno alla storia, dall’ideazione al consumo, di un solo oggetto: il vibratore. L’idea viene avanzata da un medico londinese, nel tentativo più o meno misogino di combattere ‘elettricamente’ la presunta isteria insita nelle sue pazienti donne. Il progetto sollecita l’inventiva di due scienziati, che in poco tempo trasformano un prototipo nato come uno strumento di cura, in uno straordinario arnese-dona-piacere... MELANCHOLIA di Lars Von Trier, Danimarca/Francia 2011, con Charlotte Gainsbourg, Kiefer Sutherland, Kirsten Dunst, Charlotte Rampling, Udo Kier, Stellan Skarsgård, Alexander Skarsgård, John Hurt, Brady Corbet Justine arriva con il neomarito alla festa delle nozze che il cognato e la sorella Claire le hanno organizzato con un ritmato protocollo. Justine sorride molto ma dentro di sé prova un disagio profondo che la spingerà ad allontanarsi in più occasioni dai festeggiamenti provocando lo sconcerto di molti, marito compreso. Non si tratta però solo di un malessere esistenziale privato. Una grave minaccia incombe sulla Terra: il pianeta Melancholia si sta avvicinando e, benché il mondo scientifico inviti all'ottimismo, il rischio di collisione e di distruzione totale del globo terrestre è più che mai realistico. Tempo dopo, con Melancholia sempre più vicino, sarà Claire a invitare a casa sua la sorella. Dopo il harakiri a tutto schermo di Antichrist Lars Von Trier decide di rinunciare ai colpi bassi nei confronti dello spettatore offrendogli, in versione apocalittica, la sua visione delle sorti dell'umanità su questa Terra. THE ARTIST di Michel Hazanavicius, Francia 2011, con Jean Dujardin, Bérénice Bejo, John Goodman, James Cromwell, Missi Pyle, Penelope Ann Miller Hollywood 1927. Georges Valentin è un divo del cinema muto. La vita sembra sorridergli finché l'avvento del film sonori lo condannerà all'oblio. Peppy Miller, giovane comparsa, sta invece per esssere lanciata nel firmamento delle star. Il film racconta i loro destini incrociati. SHAME di Steve McQueen, Gran Bretagna 2011, con Michael Fassbender, Carey Mulligan, James Badge Dale, Nicole Beharie, Hannah Ware, Elizabeth Masucci, Lucy Walters, Robert Montano Brandon è un uomo di circa trent'anni che vive a New York e che non è in grado di gestire la propria vita sessuale. Quando la ribelle sorella minore si trasferisce a vivere nel suo appartamento, gli equilibri del mondo di Brandon vanno fuori controllo. LA BELLA GENTE di Ivano De Matteo, Italia 2011, con Elio Germano, Monica Guerritore, Antonio Catania, Victoria Larchenko, Iaia Forte, Giorgio Gobbi, Myriam Catania Alfredo è un architetto. Susanna una psicologa. Gente di cultura, gente di ampie vedute. Cinquantenni dall’aria giovanile, dalla battuta pronta e lo sguardo intelligente. Vivono a Roma ma trascorrono i fine settimana e parte dell’estate nella loro casa di campagna all’interno di una tenuta privata. Un giorno Susanna, andando in paese, resta colpita da una giovanissima prostituta che viene umiliata e picchiata da un uomo sulla stradina che porta alla statale. Da allora la vita di Susanna cambia, ha deciso che vuole salvare quella ragazza. Salvarla per salvare i propri ideali. PIAZZA GARIBALDI di Davide Ferrario, documentario road movie con la partecipazione straordinaria di Marco Paolini, Luciana Littizzetto, Filippo Timi e Salvatore Cantalupo Piazza Garibaldi“ è un toponimo che si incontra in qualsiasi città italiana. È la metafora della nazione e della sua storia. Come nel fortunato e premiato La strada di Levi, Ferrario si mette in viaggio: stavolta sulle orme della spedizione dei Mille. L’obiettivo: verificare il rapporto tra passato e presente, partendo da Bergamo, una volta “Città dei Mille“ e oggi roccaforte padana, per arrivare fino a Teano. Il viaggio è pieno di sorprese, incontri, riflessioni: un grande road movie attraverso la storia e la geografia del paese, cercando di rispondere a una domanda assillante: perché noi italiani non riusciamo più a immaginarci un futuro? SETTE OPERE DI MISERICORDIA di Gianluca e Massimiliano De Serio, Italia/Romania 2011, con Roberto Herlitzka, Ignazio Oliva, Stefano Cassetti, Olimpia Melinte Torino. Luminita è una giovane clandestina romena che sopravvive grazie al borseggio di cui deve poi dare i frutti ai suoi 'padroni'. Luminita ha però un piano per sfuggire al loro controllo e ottenere dei documenti falsi. Inizia a metterlo in atto scegliendosi una vittima a caso. La vittima è Antonio, un uomo anziano e malato che vive in una situazione di semidegrado ed è costretto periodicamente a farsi ricoverare in ospedale. È lì che la ragazza lo incontra e inizia a seguirne le mosse. Se vivessimo nell'area francofona in cui la passione cinefila è ancora intensamente vissuta si potrebbe paragonare l’esordio nel lungometraggio di finzione dei fratelli De Serio a quello dei Dardenne con La Promesse. Temiamo invece (sperando ovviamente di essere smentiti) che questo film non riceva l'attenzione che invece merita. Perché la rilettura delle cristiane opere di misericordia non ha nulla di confessionale e invece ha moltissimo di quel cinema che sa scavare a fondo nell’animo umano tout court. Nel deserto delle vite dei due protagonisti sembra non esserci spazio per un sentimento che vada al di là del sopravvivere a se stessi. GLI SFIORATI di Matteo Rovere, Italia 2011, con Andrea Bosca, Miriam Giovanelli, Asia Argento, Claudio Santamaria, Michele Riondino, Massimo Popolizio Il film racconta i giovanissimi eroi di una generazione che cerca di vivere ogni cosa, di afferrare tutto quello che scorre intorno: lo sperpero, il caos allo stato fluido, le rincorse metropolitane, il televisore perennemente acceso che lancia i suoi riflessi azzurri in stanze piene di fumo. La storia mette in campo gli sbandati fratelli minori degli anni duemila, fissandone il carattere liquido e accelerandone il destino. Sono loro gli "Sfiorati". Dall’omonimo romanzo di Sandro Veronesi una nuova e audace commedia d’autore. ON THE ROAD di Walter Salles, USA 2011, con Sam Riley, Garrett Hedlund, Kristen Stewart, Kirsten Dunst, Viggo Mortensen, Amy Adams, Steve Buscami, Alice Braga Adattamento dell'omonimo romanzo culto del 1957, manifesto della beat generation, di Jack Kerouac, pubblicato in Italia con il titolo "Sulla strada". Il film è prodotto da Francis Ford Coppola che detiene i diritti di adattamento del romanzo fin dal 1968. LA FAIDA (THE FORGIVENESS OF BLOOD) di Joshua Marston, USA 2011, con Tristan Halilaj, Sindi Laçej, Refet Abazi, Ilire Vinca Çelaj, Çun Lajçi Il film racconta di un 17enne alle prese con l'ultimo anno di liceo in una cittadina del nord dell'Albania, tra una relazione con una compagna di classe e il sogno di aprire un internet café terminati gli studi superiori; di sua sorella 15enne che aspira ad andare all'Università; della spirale di sangue e violenza che li vede coinvolti loro malgrado quando il padre viene accusato d'omicidio. Dal regista di “Maria full of grace” il film Orso d’argento all’ultimo Festival di Berlino, cronaca di una terribile e sanguinosa faida tra due famiglie scatenata da un omicidio… IL PAESE DELLE SPOSE INFELICI di Pippo Mezzapesa, Italia 2011, con Aylin Prandi, Rolando Ravello, Teresa Saponangelo, Nicola Rignanese, Valentina Carnelutti, Antonio Gerardi Il film è liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Mario Desiati. Puglia anni Ottanta, Domenico e Francesco, chiamati da tutti Zazà e Veleno, sono due ragazzini che giocano tra gravine e trulli con una banda di personaggi memorabili insieme a cui cresceranno. I due vengono da famiglie molto diverse: Zazà vive in un quartiere popolare, Veleno è un figlio di papà. Negli anni si imbatteranno in Annalisa, una ragazza dalla vita poco ordinaria e dalla bellezza fuori dal comune. Annalisa frequenta i matti del paese, si veste fuori moda, chiacchiera soltanto con uomini molto anziani e si porta addosso terribili dicerie che gli eventi paiono confermare drammaticamente con il passare del tempo. Eppure il suo fascino unico sembra perseguitare come una maledizione i due amici, cui la vita serba disavventure e svolte clamorose. Dopo innumerevoli riconoscimenti per i suoi corti e i suoi documentari, Pippo Mezzapesa esordisce bel lungometraggio, con la trasposizione del romanzo di Desiati. IL SENTIERO (NA PUTU) di Jasmila Žbanić, Austria, Germania, Croazia, Bosnia -Erzegovina 2010, con Zrinka Cvitešic, Leon Lučev, Ermin Bravo, Mirjana Karanovic, Nina Violic, Sebastian Cavazza Luna e Amar sono una coppia. Il loro rapporto è messo a dura prova. Amar viene licenziato perché si è presentato ubriaco al lavoro. Luna è molto preoccupata; si domanda se il suo sogno di avere un bambino con Amar è ancora realizzabile. Le sue preoccupazioni riguardo al loro futuro aumentano quando Amar accetta un lavoro ben pagato presso una comunità musulmana a molti chilometri di distanza da casa. È solo dopo un lungo periodo di separazione che finalmente Luna è autorizzata ad andare a trovare Amar in questa comunità wahabita conservatrice, sui bordi di un lago idilliaco TOMBOY di Céline Sciamma, Francia 2010, con Zoé Héran, Malonn Lévana, Jeanne Disson, Sophie Cattani, Mathieu Demy, Ryan Boubekri Protagonista del film è Laure, 10 anni, appena arrivata in un nuovo quartiere di Parigi con i genitori e la sorella più piccola, Jeanne. Un po' per gioco, un po' per realizzare un sogno segreto, Laure decide di presentarsi ai nuovi amici come fosse un maschio, Mickaël: il modo in cui si veste e si pettina, l'impeto con cui si azzuffa e gioca a calcio, non sembrano lasciar dubbi sulla sua identità e Mickaël è accettato nella comitiva. L'inizio della scuola però è dietro l'angolo e il gioco dei travestimenti si complica, tanto più che i genitori sono all’oscuro di tutto e Laure/Mickaël ha stretto un legame speciale con la coetanea Lisa. EVENTO SPECIALE: SERATA A SOSTEGNO DI JAFAR PANAHI PROIEZIONI NELLA STESSA SERATA DI THIS IS NOT A FILM (IN FILM NIST) di Jafar Panahi, Mojtaba Mirtahmasb, Iran 2011, Documentario con Jafar Panahi Per mesi, Jafar Panahi è rimasto in attesa del verdetto della corte d'appello. Attraverso la rappresentazione di una giornata nella vita di Panahi, e un altro regista iraniano, Mojtaba Mirtahmasb, offrono una panoramica della situazione attuale del cinema iraniano. Il film è stato presentato nella Selezione ufficiale al Festival di Cannes 2011. OFFSIDE di Jafar Panahi, Iran 2006, con Sima Mobarak Shahi, Safar Samandar, Shayesteh Irani, Ida Sadeghi, Golnaz Farmani. Mahnaz Zabihi, Nazanin Sediq-zadeh, Mohammad Kheir-abadi, Masoud Kheymeh-kabood, Ali Baradari, Mohsen Tabandeh, Reza Khayeri, Karim Khodabandeh Nel giorno della partita di qualificazione per i Mondiali di calcio fra Iran e Bahrain, una ragazza cerca di mimetizzarsi in mezzo a un pullman di tifosi per riuscire ad entrare allo stadio, dove le iraniane non sono ammesse per questioni di buoncostume. Dopo aver acquistato a caro prezzo un biglietto da un bagarino, la ragazza osserva le varie strategie adottate dalle tante altre donne presenti per riuscire a eludere la sicurezza. Solo che, una volta varcati i cancelli, viene presa dal panico e riconosciuta dai militari che la conducono in una zona di detenzione situata nell'ultimo anello dello stadio, dove anche altre ragazze smascherate sono in attesa di essere prelevate dalla polizia. Dal Cerchio di una giornata qualunque di varie donne a Teheran alla forma più ovale e squadrata della planimetria di uno stadio di calcio, Jafar Panahi porta avanti la sua mappatura della cultura contemporanea iraniana attraverso l'esplorazione della condizione femminile. La geometria delle forme rende l'idea della differente configurazione dei due film. Il Cerchio esigeva una struttura a circuito chiuso, perfettamente calibrata in funzione di una storia articolata come un continuo passaggio di testimone e di testimonianze dal quale era impossibile uscire. Offside, al contrario, si colloca realmente all'interno del caos di quella giornata in cui Teheran ha ospitato la partita di qualificazione ai Mondiali di Germania 2006, per individuare le possibili vie d'uscita e cogliere qualche segnale di speranza non atteso. Con un atteggiamento più fiducioso e sfrontato, di chi ha intenzione di sfruttare ogni “fuori gioco” della realtà per cercare di segnare a suo vantaggio, Panahi stavolta abbandona presto l'ottica del pedinamento errante affinché siano più le sorti della partita a muoversi attorno al suo gruppo di giovani attrici-tifose, anziché il contrario. Non è una questione tanto di improvvisazione quanto di imprevedibilità. A Panahi, più che gli ideali della poetica neorealista interessa far interagire fiduciosamente l'alea con l'attualità, la cecità della fortuna con la chiarezza di una narrazione quasi didattica. Il fuori gioco, quindi, oltre ad essere allegoria del carattere marginale della donna all'interno della società, diviene anche il campo dove Panahi vuole giocare la sua vera partita: quella fra condizione dettata (la sceneggiatura del film) e movimento dell'incertezza (il risultato della partita). L'incontro si gioca perciò ai margini del campo della realtà e coinvolge proprio la forza strutturata della narrazione contro quella aleatoria e non conoscibile del caso. Da una parte, una sceneggiatura ben congegnata in cui ognuno dei caratteri maschili e femminili identifica un pezzo preciso della società (l'emancipazione, il retaggio familiare, la leva obbligatoria) e serve a richiamare eventi veri e propri (la morte dei sette iraniani avvenuta durante la precedente partita contro il Giappone). Dall'altra, il principio che “la palla è rotonda” e che nella vita, come nello sport, ogni situazione, anche la più reazionaria e repressiva, è sempre soggetta al cambiamento. Il risultato finale del match gli permette di chiudere questo incontro fra reale e simulato con un'esplosione di ottimismo comunitario. Speriamo si possa dire presto lo stesso anche per quanto riguarda la sua condanna da parte del Tribunale di Teheran.