A TU PER TU CON IL CT
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42 A TU PER TU CON IL CT a cura di LUCIANA ROTA IL CICLISMO (DA PEDALARE) SECONDO DAVIDE CASSANI È È stato il commentatore televisivo RAI, ex ciclista su strada e dirigente sportivo italiano, professionista dal 1982 al 1996, vinse due tappe al Giro d’Italia. Ora è impegnato tutte le settimane in radio con il programma DeeJay Training Center – su DJ – ogni domenica alle 12, per un’ora, dispensa consigli e aneddoti nel corso del programma ideato per chi “lo sport lo fa”, condotto da Linus con l’olimpionico della maratona Stefano Baldini. Un programma sponsored by Enervit. Davide Cassani non è solo il ct della Nazionale, che nel 2015 vedrà Enervit fornitore ufficiale, è anche e soprattutto uno di noi che va in bici (e corre a piedi) per piacere e per soddisfazione personale. E’ aggiornato sulle tecniche di allenamento, sul ciclismo professionale e quello amatoriale, sa tutto di preparazione, strumenti, mezzi e anche integrazione sportiva. Non a caso è ambasciatore di Enervit insieme con Stefano Baldini. I due seguono strategie e metodi suggeriti in anni e anni di Ricerca dalla Equipe Enervit, che ha collezionato grandi risultati nello sport azzurro e messo a punto prodotti innovativi. Ecco un’intervista su come si affronta una gran fondo secondo Davide che ci guida in questo nuovo 2015. Sarà un anno decisamente “In Bici” per passione. Per sport. Quando ha iniziato a pedalare? «Il colpo di fulmine l’ho avuto all’età di 7 anni, mio padre mi portò a vedere i mondiali di Ciclismo ad Imola, vinti da Vittorio Adorni. Quel giorno, nonostante la giovane età, decisi fermamente che avrei fatto il ciclista. Mio padre mi vietò di correre fino all’età di 14 anni, nonostante ciò quando la gente mi chiedeva cosa avrei fatto da grande ho sempre risposto che avrei corso in bicicletta. Fu una vera e propria folgorazione.» Come si alimenta la settimana prima della gara? «In questa settimana mi alleno meno proprio per ricaricare le batterie in vista della gara. E anche a tavola non serve esagerare: il rischio è quello di ingolfarsi. Bisogna mantenere una dieta equilibrata e varia evitando le abbuffate.» Come va gestito il giorno prima di una granfondo? Tempo di lettura 7 min Davide Cassani salutato dal pubblico alla partenza di una tappa del Giro d’Italia 2014 foto BETTINIPHOTO «È una giornata che andrebbe dedicata al riposo, con la sola eccezione di quella che in gergo ciclistico chiamiamo “sgambata”, utile soprattutto se avete passato qualche ora in auto per recarvi nel luogo dell’evento.» In cosa consiste la sgambata? «Si tratta di un’uscita in bicicletta che ha la funzione di un rodaggio in vista della gara. Il miglior modo per interpretarla è quello di fare un’ora su percorso ondulato, magari con una salita di un paio di km, da affrontare in progressione fino ad arrivare alla frequenza cardiaca di soglia. Il resto dell’uscita può essere condotto in agilità.» Quali consigli si sente di dare a un cicloamatore che deve partecipare ad una granfondo? «Qualunque sia il suo livello di preparazione, suggerisco di studiarsi bene il percorso e di gestire lo sforzo in base a questo; pianificando i momenti di recupero ma anche dove e come assumere gli integratori.» Ci spiega meglio questo concetto? «I percorsi delle granfondo sono molto diversi tra loro: spesso presentano altimetrie con dislivelli importanti. Sarà quindi utilissimo capire quanto dureranno le salite, la difficoltà delle discese, quali e quanti tratti di pianura ci sono. In base a queste informazioni possiamo pianificare dove tirare il fiato per recuperare, dove avremo la possibilità di mangiare, quanto tempo trascorrerà tra una salita e l’altra.» Informazioni preziose per arrivare al traguardo con ancora energie disponibili e Il Ct della nazionale Davide Cassani con Linus e Stefano Baldini Davide Cassani durante la conferenza stampa ai campionati del Mondo Ponferrada 2014 43 il recupero. Noi non abbiamo tutte quelle possibilità e le gare non sono così ravvicinate, ma qualche segreto possiamo rubarlo.» Come va gestito l’allenamento? «Io vedo tanti cicloamatori che si allenano sempre a tutta: in ogni allenamento profondono il massimo dello sforzo, non conoscono l’importanza del recupero e poi magari la domenica sono svuotati! Basta seguire alcune regole fondamentali: allenamento, recupero, riposo e alimentazione vanno gestiti con la stessa importanza, molti si concentrano solo sull’allenamento.» Per la bicicletta quali suggerimenti si sente di dare? «Se si possiede già una bicicletta o si deve procedere all’acquisto, consiglio di prevedere una visita da un biomeccanico. Non esiste una posizione valida per tutti. Saranno le nostre caratteristiche fisiche a dettare la nostra posizione in sella. Anche la scelta della componentistica ci potrà essere di aiuto. Queste informazioni, considerando il tipo di attività che intenderemo fare, ci daranno la nostra posizione ottimale in bicicletta.» La famigerata crisi di fame, come si può combattere? «Solo chi l’ha provata sa di cosa si tratta. Quando arriva la crisi è sempre troppo tardi: la prestazione è ormai compromessa! Anche i professionisti ogni tanto ancora ci cascano, dimenticandosi foto BETTINIPHOTO magari col sorriso… Detta da te sembra facile, ma per i non professionisti? «Con gli strumenti oggi a disposizione di un ciclista, è facile studiare un percorso che non si è mai affrontato e, allo stesso tempo, monitorare lo sforzo durante la gara. A questo punto si potrà impostare preventivamente la nostra strategia di integrazione, adattandola al percorso; questo ci permetterà di ritardare l’esaurimento delle nostre energie.» Ci fa qualche esempio? «Nei primissimi minuti, entro la prima mezz’ora, integriamo con soluzioni liquide a base di carboidrati, vitamine e aminoacidi. Poi pensiamo al riposo e al recupero delle energie. Durante la doccia possiamo tonificare le gambe alternando getti di acqua fredda e calda per foto BETTINIPHOTO velocizzare l’eliminazione delle tossine dai muscoli. In una seconda fase un’alimentazione di mangiare. Oggi nel plotone con le radioline, sono i direttori sportivi che ricordano ai con una quota di proteine sarà utile per il corridori di bere e mangiare con costanza.» recupero muscolare. Alcuni corridori integrano con proteine in polvere, magari prima di andare a dormire. Un buona dormiE per un cicloamatore che non ha il direttore sportivo? ta completa il recupero verso il prossimo «La regola è semplice: bere un sorso di allenamento.» acqua o sali minerali ogni 15/20 minuti, e La pratica della mountain bike ha esinon lasciar mai passare più di 45/60 minuti genze diverse? senza mangiare. Nelle prime ore suggerisco alimenti solidi: si possono preparare le «Per chi partecipa alle granfondo in MTB, barrette aprendole prima. Nelle ultime ore le regole sono sostanzialmente le stesse. di corsa è bene passare a un’integrazione Visto il maggior impegno nelle discese per liquida a base di carboidrati: si tratta di mivia di percorsi più tecnici, forse è preferibiscele di pronto utilizzo, solo chi le ha prole un’integrazione liquida. In questo caso, vate sa quanto siano utili in certi momenti.» una delle due borracce potrebbe essere dedicata ai sali minerali e l’altra a una soCome va gestito il recupero? luzione di carboidrati come i cheerpack o «I professionisti che vediamo nei grandi Giri, le maltodestrine sciolti in acqua. In questo dal primo minuto in cui scendono dalla bimodo se non riusciremo a mangiare le cicletta, compiono barrette, avremo comunque carboidrati tutta una serie di disponibili.» azioni volte a velocizzare ed ottimizzare Il CT Davide Cassani con il campione Vincenzo Nibali durante un allenamento della nazionale