¿Igualdad o desigualdad?: ¿Igualdad o desigualdad?: la eterna

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¿Igualdad o desigualdad?: ¿Igualdad o desigualdad?: la eterna
SSIS Veneto – IX ciclo
Indirizzo Lingue straniere
a.a. 2008-2009
Elaborato finale per la classe di concorso A46 SPAGNOLO
¿Igualdad o desigualdad?:
la eterna polémica
Relatore: prof.ssa Morena Martini
Supervisore di tirocinio: prof.ssa Olivetta Gentilin
Specializzanda: Annamaria Alfano – Matr. R11083
-1-
INDICE
Introduzione
Premessa
p.
3
Lingua e cultura
p.
4
Il progetto didattico
p.
7
Abstract
p.
8
Planificación de la unidad de aprendizaje
p.
10
Bibliografía e sitografía
p.
21
Anexos
p.
22
-2-
INTRODUZIONE
Premessa
Il presente lavoro nasce da una riflessione sul corso di Didattica delle culture della prof.ssa Bottin e
del relativo laboratorio di didattica della cultura spagnola (a.a. 2008/09) che hanno permesso di
riflettere sul profondo legame che esiste tra lingua e cultura e sulla necessità di elaborare una
didattica che tenga conto non solo dei “prodotti” di una società, ma soprattutto di un insieme di
valori, atteggiamenti e convenzioni che la costituiscono. D’altra parte anche il Quadro Comune
Europeo di Riferimento fa riferimento alla “social knowledge”, ossia ad un tipo di conoscenza che
risulta fondamentale per sviluppare una competenza interculturale. Attualmente, infatti, nel contesto
europeo l’nsegnamento/apprendimento delle lingue straniere ha lo scopo di far acquisire agli alunni
gli strumenti fondamentali per estendere le proprie competenze comunicative e porre le basi di
un’educazione interculturale.
Il tema proposto nella presente progettazione, la relazione di genere nella cultura ispanica, riflette
proprio la nuova concezione di cultura come insieme di modi che un popolo usa per esprimere se
stesso e risponde alla necessità di offrire agli studenti delle strategie di coscientizzazione che
mirano allo sviluppo di un atteggiamento privo di pregiudizi verso le differenze. Solo così, infatti,
una persona può arrivare preparato all’incontro con l’Altro, perché l’acquisizione di una seconda
lingua implica anche l’acquisizione di una seconda cultura e questa non può essere compresa se non
si favorisce un processo di apprendimento interculturale che rifugga dagli stereotipi ed eviti i
pregiudizi.
L’unità didattica qui presentata nasce da un'esperienza di progettazione realizzata nell'ambito del
laboratorio di didattica della cultura spagnola, che poi è stata ampliata e rielaborata grazie anche al
contributo dell'esperienza di tirocinio diretto, in particolare quella realizzata presso l’I.T.C.
“G.Piovene” di Vicenza. L’esperienza di tirocinio, che ha avuto come oggetto l’importanza e le
difficoltà della fase di valutazione nel processo di insegnamento/apprendimento, è stata
fondamentale per comprendere l’importanza del momento autovalutativo. Il progetto qui presentato,
infatti, comprende un momento di riflessione metacognitiva sul percorso realizzato in cui gli
studenti avranno la possibilità di riflettere sulle proprie conoscenze e competenze in un’ottica di
accrescimento della propria autonomia e con l’obiettivo di far sentire davvero lo studente partecipe
e costruttore del proprio processo di acquisizione della conoscenza. Lo strumento autovalutativo,
-3-
inoltre, risulta essere anche un utile strumento per l’insegnante che può così verificare quale sia la
percezione degli studenti delle proprie capacità, permettendogli, in questo modo, di verificare,
seppur indirettamente, i risultati della propria attività di insegnamento.1
Lingua e cultura
L’apprendimento di una lingua straniera ha senso, in termini educativi, solo se si insegna una
cultura e ci si pone in una prospettiva interculturale, altrimenti diviene puro “addestramento”.
Lingua e cultura sono due concetti inseparabili, poiché la lingua non è solo un riflesso della cultura
ma ne rappresenta un elemento costitutivo in cui si rispecchiano la struttura della società e le sue
dinamiche sociali.2
Tradizionalmente, invece, la tendenza era quella di considerare la lingua e la cultura due concetti
distinti e quindi nell’insegnamento di una lingua straniera si privilegiava l’aspetto linguistico
mentre per quello culturale ci si limitava ad una trasmissione di fatti storici o quotidiani con
l’intento di far passare insieme alle nozioni linguistiche anche quelle culturali, con risultati,
evidentemente, insoddisfacenti perché l’apprendimento si realizzava attraverso la memorizzazione.
Basti prendere in considerazione, ad esempio, i manuali degli anni ’70 dove all’insegnamento della
lingua viene abbinato quello della civiltà quotidiana (abitudini alimentari, come e dove effettuare
acquisti, come trascorrere il tempo libero ecc…). Si tratta però di informazioni standardizzate e,
spesso, stereotipate, fornite dal manuale che il discente doveva semplicemente acquisire senza
procedere ad un’elaborazione personale.
Grazie anche all’evoluzione della glottodidattica è nata la consapevolezza che gli studenti devono
avere la possibilità di accedere anche ai valori, agli atteggiamenti, a un modo di vedere il mondo
diverso dalla loro cultura, nell’ottica di giungere ad un atteggiamento di relativismo culturale che
porti a riconoscere che la propria cultura non è l’unico sistema di riferimento, e che attraverso la
scoperta di altri sistemi di organizzazione del mondo di giunga ad accettare tutti i sistemi.
1
F. Tessaro utilizza la definizione di azione di riflessione consapevole, e sostiene che l’insegnante , specialemente nel
triennio dovrebbe promuovere azioni didattiche in grado di potenziare nello studente le sue capacità di autonalisi e di
riflettere sul senso del proprio operare. Appunti del corso di “Metodi e tecniche della valutazione”, SSIS, a.a. 2008/09
2
G. Freddi osserva che la lingua codifica “le esperienze storiche del gruppo, i valori in cui questo si riconosce, i suoi
schemi del vivere e del pensare, i modelli culturali che segnano e dirigono il suo cammino nella storia”. Poiché il
termine cultura comprende anche i modelli culturali si evince come la lingua non possa considerarsi solo come prodotto
di una cultura ma anche come “specchio e veicolo dei modelli culturali”. Glottodidattica: fondamenti, metodi e
tecniche, Utet, Torino, 1994.
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Definire il concetto di cultura è abbastanza complesso: “la cultura es un concepto de gran
complejidad. Abarca un amplío número de ideas que delimitan las características que tienen en
común los miembros de una misma comunidad y que los aúna en las visiones del mundo sobre
diversos temas, actitudes, comportamientos, caracterizándolos frente a otras comunidades
culturales”3.
Si può riassumere affermando che il termine cultura indica tutti modelli culturali che per un popolo
assumono valore condiviso. Di conseguenza si possono includere in questa definizione anche 4:
 rapporti tra uomo e natura
 rapporti tra uomo e uomo, (tra cui il rapporto tra uomo e donna oggetto del presente
elaborato)
 aspetti individuali e collettivi
È proprio all’ambito dei rapporti tra uomo e uomo, e in particolare nei rapporti tra uomo e donna
nella società spagnola, a cui fa riferimento la progettazione di questa unità didattica. Si propone,
infatti, un percorso in cui, attraverso l’analisi di diversi testi, l’alunno è portato a riflettere sulla
relazione di genere tra uomo e donna nella cultura ispanica, affrontando concetti determinanti nella
costruzione delle rappresentazioni culturali quali lo stereotipo e il pregiudizio. A questo scopo sono
stati utilizzati materiali autentici quali una canzone, immagini pubblicitarie, articoli presenti in
internet, proprio perché questi rappresentano una sorte di ponte in grado di far avvicinare il mondo
degli studenti e quello oggetto del loro studio.
Inoltre, è importante sottolineare come, oggigiorno le rappresentazioni delle società e delle culture
avvengano principalmente al di fuori delle istituzioni educative, soprattutto nel mondo giovanile, un
mondo in cui il discorso mediatico, o meglio l’influenza dei media sulla percezione che i giovani
hanno di società e culture Altre è notevole.5 Il rischio è che si costruiscano delle rappresentazioni
negative e che queste agiscano come un filtro negativo.
3
Pilar García García, La cultura ¿universo compartido? la didáctica intercultural en la enseñanza de idiomas. in
RedEle, n.0, marzo 2004
4
I modelli culturali proposti nella definizione proposta, che non appartengono alla concezione classica di cultura, sono
suggeriti da G. Freddi, op.cit.
5
L’influenza dei media è tanto più diffusa in una società come la nostra, caratterizzata dalla “mondializzazione”. Come
insegnanti non possiamo non sottovalutarla perchè ciò implica delle conseguenze nelle rappresentazioni di un’altra
cultura, di un altro mondo. Bisogna invece prendere coscienza di queste rappresentazioni ed analizzarle sopratutto in
-5-
Questo meccanismo funziona sia nelle rappresentazioni che un soggetto elabora di un’altra cultura o
società ma anche all’interno di una stessa società o cultura. Nel caso dell’unità didattica qui
progettata, si dimostrerà come le rappresentazioni delle donna nella società spagnola che
continuano ad essere veicolate attraverso i media o le canzoni siano vincolate ad una immagine che
spesso non corrisponde alla realtà. La differenza, quindi, tra la condizione reale della donna
all’interno della società e l’immagine veicolata può far nascere degli stereotipi o addirittura dei
pregiudizi, che rappresentano pericolosi presupposti per creare discriminazioni e disuguaglianze. Da
qui il titolo dell’elaborato: “¿Igualdad o desigualdad?: la eterna polémica” che rimanda ad una
distinzione biologica tra uomo e donna, ma soprattutto ad una differenza di genere, su cui si
costruisce “la eterna polémica”, ossia: le differenze di genere impongono ruoli sociali diversi?
Accettare una simile affermazione significa anche accettare atteggiamenti discriminatori che
nascono da rappresentazioni stereotipate. È proprio su questo che gli studenti sono chiamati a
riflettere, soffermandosi sul concetto di uguaglianza, da intendersi come pari dignità, pari diritti e
doveri sia per l’uomo che per la donna. Questo purtroppo non avviene in tutte le società, e questa
unità didattica ha proprio l’obiettivo di far conoscere agli studenti la situazione della donna in
Spagna e in alcuni paesi del sud America sia nel passato che nell’epoca attuale.
Sensibilizzare gli studenti alle differenze di genere è di fondamentale importanza perché queste
possono influire in maniera negativa sulla difesa e la promozione del concetto di pari dignità tra
uomo e donna. Nonostante attualmente molti progressi siano stati realizzati, il cammino verso una
effettiva parità tra uomo e donna è ancora aperto in molte società, sia in via di sviluppo che non.
Cammino che deve necessariamente partire dal riconoscimento della differenza, perché sono
proprio queste differenze che rendono l’uomo e la donna complementari e che contribuiscono ad
uno sviluppo equilibrato della società.
Attraverso lo studio di alcuni documenti autentici e di altri didatticizzati, gli studenti nel corso di
quest’unità di apprendimento, scopriranno le diverse fasi del processo di costruzione della parità tra
uomo e donna, partendo dallo studio della Spagna in epoca franchista, in cui molti diritti venivano
negati alla donna, fino alla Ley de Igualdad proposta ed approvata dall’attuale presidente del
governo spagnolo José L. R. Zapatero nel 2007.
Gli studenti, infine, potranno scoprire la pericolosità di affidarsi a delle rappresentazioni
stereotipate: ad esempio, nell’epoca franchista l’immagine della donna come “ama de casa” aveva
una classe di “lingua straniera”, che diventa luogo privilegiato per portare i giovani a riflettere sulle influenze alle quali
sono esposti. Appunti del corso di “Didattica delle culture”, prof.ssa C. Bottin, SSIS, a.a. 2008/09.
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relegato la donna all’esclusivo ruolo di moglie e madre, privandola di importanti diritti. Ma anche
nella società attuale, è importante non cedere a delle semplificazioni, è fondamentale non creare
stereotipi (come, invece, spesso fanno i media) in modo da non ostacolare il processo di parità tra
uomo e donna.
Il progetto didattico
L’unità di apprendimento di seguito proposta, è rivolta ad una classe del quarto anno di un liceo
linguistico che studia lo spagnolo come terza lingua. La scelta della tematica e della metodologia è
motivata dalle presenza di due caratteristiche presenti nella classe, classe che la specializzanda ha
incontrato durante l’esperienza di tirocinio. Innanzitutto, la classe è composta da sole alunne;
inoltre si tratta di una classe che dimostra scarsa motivazione e interesse nei confronti della materia
nonché alcune difficoltà nell’uso dei tempi del passato e del futuro. Poiché la motivazione è uno dei
fattori che maggiormente incide sulla qualità del processo di apprendimento di una lingua straniera,
la prima strategia da attivare è recuperare l’interesse verso lo spagnolo riportando l’attività didattica
e i contenuti ad una dimensione più congeniale alla classe. Di qui la scelta del tema, il rapporto
uomo-donna in vari ambiti come, ad esempio, l’amore (tema della canzone proposta nella prima
lezione) e argomento molto vicino all’universo femminile giovanile.
Al contempo, tale percorso offre la possibilità di approfondire alcuni aspetti linguistici, che la classe
trova problematici, attraverso la riflessione sulla lingua.
Per quanto riguarda i materiali, si è privilegiato l’uso di materiali autentici6 che risultano molto
motivanti, poiché “los materiales auténticos son objetos reales destinados a hablantes nativos, lo
cual implica que, normalmente, incluyen muestras de la lengua real tanto orales como escritas, o
son elementos típicamente característicos de esa cultura”7. Inoltre, come ribadisce G. Zarate, il
documento autentico è l’unico che può offrire una visione dinamica della società e che permette agli
studenti di avere molteplici contatti tra il loro mondo e quello di cui studiano la lingua, nel rispetto
6
L’uso di materiale autentico, termine usato per la prima volta da Wilkins e successivamente da Widdowson e Krashen,
è diventato un pilastro dell’approccio comunicativo e soprattutto nel dibattito sul ruolo della cultura nell’insegnamento
delle lingue straniere. Si è passati dalla fase strutturalista, in cui il modello di cultura era legato alla letteratura e quindi
ad un modello statico e oggettivo all’approccio comunicativo ed umanistico in cui si adotta una visione della cultura
sincronica e quindi come un insieme di valori, credenze e pratiche condivise da un gruppo sociale. Grazie a questo
approccio, che dà importanza all’interazione, è nato il concetto di competenza comunicativa e successivamente quello
di competenza interculturale
7
L. Pilar Cancelas Y Ouviña, Realia o material auténtico ¿términos diferentes para el mismo concepto?, in M. Cebrián
de la Serna (cur.) Congreso nuevas tecnologías de la información y comunicación para la educación, Malaga, 1998.
-7-
di un approccio interculturale che punti a integrare i due mondi.8
Uno dei documenti autentici utilizzati nell’unità è la canzone, materiale che di solito è sempre ben
accolto dagli studenti, dato che si tratta di lavorare in un ambito, la musica, che è sempre molto
vicino ai loro interessi, soprattutto se si tratta di adolescenti. Le canzoni in generale, così come
quella utilizzata in questa progettazione si prestano sia ad attività linguistiche perché diventano il
pretesto per ripassare o sviluppare delle funzioni grammaticali e lessicali, sia all’analisi di temi
interessanti, poiché offrono dei messaggi concreti .
L’approccio su cui si basa questa progettazione è quello comunicativo, approccio che si è
sviluppato alla fine degli anni ’70, inizio anni ’80, in seguito alla nascita delle teorie cognitiviste e
che si rifà a una concezione della lingua come atto sociale e strumento di comunicazione che serve
per negoziare significati.9 Di conseguenza le attività in cui saranno coinvolti gli studenti si basano
su tecniche attive cioè su tecniche che rifiutano un ruolo passivo e sostanzialmente ricettivo
dell’allievo e richiedono, invece, il loro coinvolgimento attivo.10
In particolare sono state utilizzate tecniche di produzione cooperativa, come il brainstorming o il
lavoro di gruppo, e tecniche di analisi della complessità basate sul task based approach11, in cui gli
studenti, messi di fronte ad una situazione problematica, ad un compito da portare a termine, sono
obbligati ad attivare gli schemi mentali che possiedono, e a sviluppare abilità comunicative e
decisionali.
Abstract
Gli studenti, nel corso dell’unità di apprendimento proposta, avranno la possibilità di riflettere sul
rapporto tra uomo e donna nella cultura ispanica. Partendo dall’analisi di una canzone di una
cantante messicana, si riflette sull’immagine della donna proposta e sul ruolo della stessa nelle
relazioni di coppia. Si vedrà anche qual è l’immagine proposta dalla maggior parte delle canzoni
8
C. Bottin, appunti del corso “Didattica delle culture”, SSIS, a.a. 2008/09.
Questo tipo di approccio si basa sulla convinzione che la lingua straniera si apprende interagendo comunicativamente
in contesti significativi, in cui il discente è costretto alla negoziazione di significati per superare problemi comunicativi.
Appunti del corso di, “Didattica della lingua spagnola”, prof.ssa E. Sainz González, a.a. 2008/09
9
10
F. Tessaro, appunti del corso “Processi e metodologie dell’insegnamento”, SSIS, a.a. 2007/08
Il compito é qui inteso secondo il modello di task introdotto da Willis (1996), costituito da quattro componenti:
l’obiettivo che é il motivo del task, l’input che é rappresentato da tutti quei materiali che fungono da punto di partenza
per lo svolgimento del compito, l’attività che é tutto ciò che bisogna fare con l’input, l’esito finale che riflette gli
obiettivi posti. Appunti del corso di “Principi di Glottodidattica”, prof.ssa C.M. Coonan, a.a. 2007/08
11
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spagnole e da altri media, quali la pubblicità. Gli studenti potranno quindi confrontare queste
immagini con la condizione reale della donna nella società attuale e valutarne le discrepanze. Ciò
conduce alla definizione del concetto di stereotipo che passa, in questo caso, attraverso una
differenza di genere e quindi porterà gli studenti a scoprire la stretta relazione che esiste tra genere,
cultura, società. Gli studenti scopriranno successivamente la pericolosità del permanere di
rappresentazioni stereotipate nella realizzazione di una società equa ed equilibrata che garantisca
un’effettiva parità tra uomo e donna intesa come parità di diritti, di opportunità e di dignità. Grazie
all’uso delle nuove tecnologie, conosceranno alcuni effetti legati all’influenza di stereotipi e
pregiudizi nella condizione sociale della donna in Spagna e in altri paesi dell’America Latina sia nel
passato che nell’epoca attuale, potendo verificare che ancora sussistono forme di discriminazione.
L’unità si conclude con una verifica scritta in cui gli studenti avranno la possibilità di rielaborare le
conoscenze apprese durante le varie attività proposte e un momento di riflessione metacognitiva
attraverso un questionario autovalutativo.
-9-
PLANIFICACIÓN DE LA UNIDAD DE APRENDIZAJE
Contextualización del proceso de enseñanza-aprendizaje
Clase: cuarto año de un “Liceo Lingüístico”. Estudian español como tercer idioma.
Número de alumnos: La clase está compuesta por 24 alumnas.
Nivel de referencia del Marco Común Europeo: B1.
Tiempo de desarrollo de las actividades: dos clases de una hora (55’) y una clase de dos horas
(110’). Tiempo para la evaluación: una clase de una hora
Época del año: enero
Lugar de desarrollo de las actividades: en clase y en el aula multimedia.
Prerrequisitos
Lingüísticos : que los alumnos conozcan…
•
los tiempos del pasado, del futuro, del presente de subjuntivo
•
el léxico relacionado con estados de ánimo
•
estructuras gramaticales y léxicas para expresar la opinión y argumentarla en un debate;
Culturales : que sepan…
•
reflexionar sobre problemáticas culturales
Informaticos: que los alumnos sepan..
•
buscar y seleccionar informaciones en un sito internet
Objetivos
Lingüísticos:
•
que los alumnos practiquen y mejoren las 4 destrezas: expresión escrita y oral, comprensión
escrita y oral
•
que los alumnos revisen las estructuras gramaticales para expresar acuerdo y desacuerdo
•
que los alumnos mejoren su capacidad de argumentación para defender su opinión y para
expresar valoraciones
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Culturales:
•
que los alumnos conozcan la condición de la mujer en la sociedad española del pasado y en la
actual y en los países de Latinoamérica
•
que los alumnos conozcan el concepto de estereotipo y que se den cuenta de la influencia de los
estereotipos en la imagen de la mujer en la cultura y la sociedad.
•
que los alumnos se den cuenta de cómo los estereotipos afectan y han afectado la vida social y
laboral de la mujer en los países hispanohablantes creando discriminaciones y desigualdades.
Pedagógicos y estratégicos:
•
que los alumnos desarrollen la autonomía y la responsabilidad con sus compañeros
•
que los alumnos aprendan a discutir su propio punto de vista con los demás y a respetar las
opiniones
•
que los alumnos se acostumbren a trabajar en parejas y en grupo para negociar significados
Materiales
Fotocopias, ordenadores con conexión a Internet, cuadernos, pizarra y tiza
Forma de trabajo
Individual, en pareja, en pequeños grupos, toda la clase en plenaria (lluvia de ideas, debate, puesta
en común).
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Desarrollo de la unidad
Fases
Primera clase (55’)
Tiempo
(en el aula multimedia)
Motivación
Se empieza la clase con una actividad de precalientamento: para
5’
crear expectativas y despertar la curiosidad de los alumnos, el
profesor dice a los alumnos que van a ver el video de una canción
que se titula “Me voy” y les pregunta:
•
¿Qué creéis que quiere decir el título?
•
¿De qué tratará la canción?
Lluvia de ideas: el profesor escribe en la pizarra las respuestas de
las alumnas
Presentación
Los alumnos ven el video de la canción sin audio y sucesivamente
del material:
ponen en relación el título con las imágenes para formular hipótesis
comprensión
sobre lo que creen que ha pasado.
15’
Seguidamente se pone el video con el audio y se comparan las
hipótesis anteriores con el contenido de la canción. Los alumnos
escuchan la canción (sin letras) y se establece un breve debate a
partir de las siguientes preguntas:
1) ¿Habéis escuchado esta canción alguna vez?
2) ¿Quién es el/la protagonista de la canción?
3) ¿De qué trata? (el amor, las relaciones de pareja, otro)
4) ¿A quién esta dirigida?
5) ¿Conocéis la cantante Julieta Venegas?
Análisis:
Actividad 1:
10’
ampliación de A continuación el profesor reparte una fotocopia con la letra de la
léxico
gramática
y canción (anexo 1) en el cual se han introducido algunos errores que
los alumnos tienen que corregir. Después escuchan y ven el video
(http://www.youtube.com/watch?v=aVVqdNOaFTk)
para
comprobar. Todos los errores son sobre los tiempos del pasado, por
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lo que se puede aprovechar esta actividad para reflexionar sobre el
uso de estos tiempos.
Actividad 2:
Para conocer algo más sobre Julieta Venegas (pregunta 5 de la fase
10’
anterior) y repasar los tiempos del pasado, el profesor reparte una
biografía de la cantante (anexo 2) en dos fichas (A y B) con
informaciones diferentes. Los alumnos, trabajando en pareja, tienen
que completar la biografía formulando preguntas puesto que a cada
uno le faltan informaciones diferentes.
Puesta en
Al terminar la actividad, se corrige entre todos la biografía de la
común y
cantante. De esta manera los alumnos tienen la posibilidad de
reflexión
reflexionar sobre sus propios errores y las dificultades encontradas
10’
en el uso de los tiempos del pasado y de los interrogativos.
El profesor, por su parte tiene aquí la oportunidad de evaluar las
dificultades que hayan encontrado los estudiantes en la tarea: puede
aclarar dudas y también comentar las interacciones de los alumnos
para llevar a cabo la tarea.
Deberes
Los alumnos tienen que leer el texto (anexo 3) sobre la imagen de la
5’
mujer en la canción española y contestar a las preguntas.
Fase
Motivación
Segunda clase
(55’)
Tiempo
Después de haber trabajado con los aspectos gramaticales que
15’
presenta la canción, durante esa clase se analiza más atentamente su
argumento. Para introducir el tema el profesor pide a los alumnos
que reflexionen sobre la letra de la canción de Julieta Venegas y se
fijen en algunos detalles que se refieren al estado de animo y a los
rasgos del carácter de los protagonistas de la canción. Por eso, les
pregunta:
- 13 -
•
¿Podrías describir cómo se siente Julieta?
•
¿Puedes pensar en cosas que la molestan u odia de su novio?
•
¿Qué características crees que debe tener la persona que
Julieta está buscando?
Los alumnos describen qué tipo de persona es Julieta, el novio que
ha dejado y la persona que quiere encontrar. Pueden encontrar
recursos útiles para realizar la actividad en el anexo 4.
Desde el punto de vista lingüístico la actividad ofrece la posibilidad
de revisar el léxico que se refiere al carácter y a los estados de
animo y al mismo tiempo, de practicar las oraciones subordinadas
con verbos de sentimientos y juicio de valor
Creatividad
A continuación hay dos actividades de expresión escrita. En la
(expresión
primera tienen que imaginar cómo será la vida de la protagonista a
escrita)
partir de ahora y en la segunda inventar la historia de amor de los
20’
protagonistas de la canción. Por tanto, se divide la clase en 6 grupos
de 4 alumnas: tres grupos desarrollan la primera actividad y tres la
segunda.
Grupos 1-2-3:
•
Julieta se despide de su novio, lo deja y empieza una nueva
vida. ¿Cómo será su vida a partir de ahora?
Grupos 4-5-6
•
. ¿Cómo fue la historia de amor entre ellos? (qué pasó y por
qué Julieta decide abandonarlo).
Puesta en común: al terminar, cada grupo lee ante la clase su texto
y se comparan diferencias o coincidencias.
Debate
Después de haber averiguado el carácter, el estado de ánimo, y de
haber formulado hipótesis sobre lo que ha pasado entre la
protagonista de la canción y su novio, las alumnas ya deberían tener
clara que esta canción nos propone la imagen de una mujer fuerte,
emancipada y moderna (que es una imagen opuesta a la que
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20’
transmiten la mayoría de las canciones españolas). Los alumnos
tienen, por lo tanto, la posibilidad de comparar esta imagen con
otras relacionando las actividades realizadas en clase con la tarea
para casa (primera clase) Por lo tanto el profesor pide a los alumnos
que reflexionen sobre el comportamiento de Julieta (una mujer que
decide dejar su novio y el piso que compartían) y les pregunta:
•
¿Cómo es la imagen de mujer que nos ofrece la canción?
(independiente, emancipada, moderna)
•
¿Creéis que el comportamiento de Julieta (una mujer que
abandona a su novio, su piso, su vida habitual es normal en
todas las culturas?
•
¿Pensáis que también en el pasado la mujer podía tomar
esas decisiones?
•
¿Conocéis otras canciones que proponen la misma imagen o
una imagen opuesta? (mujer débil)
Dejamos que los estudiantes expresen su opinión y, a lo mejor,
hagan ejemplos haciendo referencia al texto leído para casa (artículo
sobre la imagen de la mujer en la canción española - anexo 3) y a
otras canciones que habían elegido para realizar la actividad.
También se pueden averiguar los conocimientos previos sobre la
condición de la mujer en otras culturas o en el pasado, y conocer las
opiniones de los alumnos sobre el tema de la canción: los roles del
hombre y de la mujer en las relaciones de pareja en su cultura y en
otras.
A conclusión del debate el profesor puede comentar la condición de
la mujer en España a partir de la dictadura franquista subrayando
como ésta ha evolucionado mucho en los último 40 años haciendo
hincapié en el hecho de que comportamientos que hoy en día
parecen normales no eran así en el pasado en muchos ámbitos
(relación de pareja, laboral, etc…).
- 15 -
Deberes
Por último, el profesor reparte una fotocopia sobre la condición de
la mujer en España y en Hispanoamérica (anexo 5)
que los
alumnos leen en casa (sin contestar a las preguntas).
Fase
Tercera Clase
Tiempo
(110’ en el aula multimedia)
Motivación
Lluvia de ideas: el profesor presenta, con ayuda de Power Point,
15’
algunas imágenes de mujeres (anexo 6) que se refieren a campañas
publicitarias o revistas y formula las siguientes preguntas
• ¿Coincide la imagen de las mujeres con tu imagen y la de las
mujeres que conoces?
• ¿Qué tipos de mujer proponen las imágenes?
• ¿Estáis de acuerdo con las imágenes ofrecidas?
Se anima los estudiantes a expresar su opinión y a comparar las
imágenes propuestas con la efectiva condición de la mujer en la
sociedad actual. Se escribe en la pizarra las distintas imágenes
sugeridas (mujer objeto, mujer frívola, mujer ama de casa, mujer
emancipada, superwoman etc.) y se hacen reflexionar los alumnos
sobre el hecho de que la mayoría de las imágenes no corresponden a
la realidad sino se trata de estereotipos.
Comprensión
El profesor se detiene algunos minutos para explicar qué es un
y expresión
estereotipo, hace hincapié en los tipos de estereotipos que siguen
oral
existiendo sobre las mujeres. Se define también el concepto de
género como producto cultural, a través de una comparativa del
concepto de sexo, que al contrario, es la condición biológica con la
que se nace.
Por último, se hace reflexionar a los alumnos sobre el hecho de que
se sigue mostrando modelos de mujer que rebajan su condición
social y que a causa de esos estereotipos siguen existiendo
discriminaciones y desigualdades sociales entre hombres y mujeres.
- 16 -
15’
Para recoger las ideas respecto al tema, el profesor escribe en la
pizarra:
¿Igualdad o desigualdad?
Y anima los estudiantes a expresar sus propias opiniones pensando
en las desigualdades sociales que ellos consideran siguen existiendo
en la sociedad actual entre hombres y mujeres en su país. Les pide
que hagan una lista de 3 o 4 situaciones que ellos consideran
discriminatorias para la mujer. Para ayudarles puede preguntar:
•
¿Creéis que se aplica la misma escala para valorar a las
mujeres y a los hombres? ¿En qué ámbitos se aplican
diferentes escalas?
(Generalmente las respuestas posibles son: el ámbito laboral, la
política, el trabajo en casa….)
Comprensión
Una vez conocidas las ideas de los alumnos se ofrece la posibilidad
escrita
de
encontrar
más
información
sobre
algunas
situaciones
discriminatorias para la mujer en España respecto a distintos
ámbitos. Para ello los alumnos consultan la pagina web (anexo 7) y
hacen individualmente la actividad de comprensión indicada:
http://cvc.cervantes.es/aula/pasatiempos/pasatiempos2/
Cuando hayan terminado, dejamos que los alumnos busquen en
Internet más información interesante sobre el tema de igualdad en
España visitando los siguientes sitios:
http://www.migualdad.es/
http/polyglot.mit/edu/html/esapanadecerca
http://www.fmujeresprogresistas.org/igualdad1.htm
http://www.mujeresenred.net/
http://www.youtube.com/watch?v=UWmNlUNM2A&feature=related (para ver un video de una campaña
publicitaria de la Concejalía de Igualdad del Ayto)
Los alumnos, en grupos de 3, tienen que responder a las preguntas
del punto 2 del texto “La mujer en España e Hispanoamérica” que el
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45’
profesor había repartido durante la primera clase (anexo 5)
empleando los datos que encuentren las páginas.
Expresión
Puesta en común: a conclusión se comparten los resultados
oral
obtenidos. Los alumnos sintetizan oralmente la información
20’
encontrada. Esta actividad sirve como práctica para expresar
opiniones y juicios de valor y para anticipar el trabajo que los
alumnos harán en casa.
La oportunidad de controlar entre todos la actividad permite a los
alumnos que no hayan encontrado las informaciones pedidas o las
hayan elaborado poco, de corregirlas con la colaboración de los
demás y de las sugerencias del profesor.
Durante esta actividad, los alumnos tienen que tomar nota de la
información más relevante y de las ideas surgidas para prepararse a
la prueba de evaluación final.
Reflexión y
Después de la puesta en común, se lleva a cabo una actividad
10’
autoevaluación conclusiva a manera de reflexión, con la que los alumnos valoran el
modo de trabajo, la consecución de objetivos y los procesos de
aprendizaje. (anexo 8)
Deberes
Los alumnos deben buscar en Internet información y datos sobre el
5’
tema de igualdad entre hombre y mujer en otros países de cultura
hispánica como, por ejemplo: México, Argentina, Chile, Nicaragua,
etc… y redactar un texto de aprox. 200 palabras (anexo 5 – punto 3)
Fase
Prueba final
Cuarta Clase (55’)
En la parte final de la unidad de aprendizaje, se prevé una prueba final para
evaluar los contenidos asimilados. Se trata de una prueba de expresión escrita
en que los alumnos tienen que responder a la siguiente pregunta:
A la luz de los textos estudiados y teniendo en cuenta la información surgida
durante la clase: ¿Crees que hombres y mujeres tienen los mismos derechos y
posibilidades en la sociedad actual? Responde aportando ejemplos de un país
hispánico. (aprox. 280-300 palabras)
- 18 -
Esta actividad permite a los alumnos de presentar sus consideraciones
recordando los contenidos de las clases precedentes, relacionando los conceptos
de género, estereotipo, sociedad, cultura, comparando distintas situaciones de
diversos países, reflexionando sobre el hecho de que los estereotipos de género
afectan la vida social y laboral de hombres y mujeres y alimentan
discriminaciones e incluso violencia.
Evaluación
La evaluación de esta unidad de aprendizaje se entiende como un proceso continuo, basado
fundamentalmente en la observación de los distintos aspectos que se trabajan en las actividades,
como son: la implicación y participación activa del alumnado, la adecuación de los contenidos
trabajados al interés y la maduración de las alumnas, los posibles cambios de actitud que se han
podido percibir…
Respecto a la prueba final, la evaluación se basará en la siguiente parilla:
PAUTAS DE EVALUACION
5
Utilización de los conocimientos adquiridos durante
la UA para el desarrollo del tema propuesto
Corrección gramatical
Corrección léxica
Elaboración personal: capacidad de establecer
conexiones entre los temas estudiados y los
conocimientos personales
Puntuación:
5 puntos = excelente
4 puntos = bastante bueno
3 puntos = suficiente
2 puntos = insuficiente
1 punto = muy escaso
- 19 -
4
3
2
1
NOTAS FINALES
20/19 puntos = 10 ► nota final
18/17 puntos = 9 ► nota final
16/15 puntos = 8 ► nota final
14/13 puntos = 7 ► nota final
12/11 puntos = 6 ► nota final
10/9 puntos = 5 ► nota final
8/7 puntos = 4 ► nota final
6/5 puntos = 3 ► nota final
4/3 puntos = 2 ► nota final
2/1 puntos = 1 ► nota final
- 20 -
SSIS Veneto – IX ciclo
a.a. 2008-2009
Bibliografía e sitografía:
 Balboni P., Tecniche didattiche per l’educazione linguistica, UTET, Torino, 1998.
 Betti S., La canción moderna en la clase de ELE, in Cuadernos Cervantes, n.50, año X, 2004
 Consejo de Europa, Marco común europeo de referencia para las lenguas: aprendizaje, enseñanza,
evaluación. Instituto Cervantes para la traducción en español. Anaya. Madrid, 2002
 Freddi G., Glottodidattica: fondamenti, metodi e tecniche, UTET, Torino, 1994
 García P.G., La cultura, ¿universo compartido? La didáctica intercultural en la enseñanza de
idiomas, in RedELE, n. 0, marzo 2004.
 Lozano Antolín J.G., Música, cultura y gramática en la clase de ELE, in redEle, n. 6, febrero 2006.
 Montalbán F.A., El uso de material auténtico en la enseñanza de ELE, Fiape Congreso
internacional: una lengua, muchas culturas, Granada, 26-29/09/2007.
 Pilar Cancelas Y Ouviña L., Realia o material auténtico ¿términos diferentes para el mismo
concepto?, in M. Cebrián de la Serna (cur.) Congreso nuevas tecnologías de la información y
comunicación para la educación, Malaga, 1998.
 Appunti e materiale on line del corso “Didattica delle culture, prof.ssa Bottin, SSIS, a.a. 2008/2009
 Appunti e materiale on line delle lezioni di tirocinio indiretto, SSIS, a.a. 2008/2009
 Appunti e materiali on line del corso di “Processi e metodologie dell’insegnamento”, prof. F.
Tessaro, SSIS, a.a. 2007/08
 Appunti e materiali on line del corso di “Metodi e tecniche della valutazione”, prof. F. Tessaro,
SSIS, a.a. 2008/09
 Appunti e materiali on line del corso di “Principi di glottodidattica”, prof.ssa C.M. Coonan, SSIS,
a.a. 2007/08
 Appunti e materiali on line del corso di “Didattica della lingua spagnola”, prof.ssa E. Sainz
González, SSIS, a.a. 2008/09
 http://www.mec.es/redele/
 http://cvc.cervantes.es/aula/pasatiempos/pasatiempos2/avanzado/sociocultural/06091999_01.htm
 http://www.fmujeresprogresistas.org/igualdad1.htm
 http://www.migualdad.es/MUJER/
 http://www.mujeresenred.net/
 http://polyglot.mit.edu/html/espanadecerca/view1.html
- 21 -
SSIS Veneto – IX ciclo
a.a. 2008-2009
Anexo 1
ME VOY (Julieta Venegas)
Porque no sabías entender a mi corazón
lo que había en él, porque no tenías el valor
de ver quién soy.
(2)
Porque no escuchaste lo que
está tan cerca de ti,
sólo el ruido de afuera
y yo, que estoy a un lado
desaparezco para ti
(1)
No voy a olvidar y decir, que no merezco esto porque, (1)
Es probable que lo merezco
Pero no lo quiero, por eso...
Me voy, qué lástima pero adiós
me despido de ti y
me voy, qué lástima pero adiós
(0)
me despido de ti.
Porque sé, que me espera algo mejor
alguien que sabe darme amor,
de ese que endulza la sal
y haga que, salga el sol.
Yo que he pensado, nunca me iría de ti,
que es amor del bueno, de toda la vida
pero hoy entendía, que no hay
suficiente para los dos.
(2)
(2)
No voy a olvidar y decir, que no merezco esto porque,
Es probable que lo merezco
Pero no lo quiero, por eso...
Me voy, qué lástima pero adiós
me despido de ti y
me voy, qué lástima pero adiós
me despido de ti.
Me voy, qué lástima pero adiós
me despido de ti y
me voy, qué lástima pero adiós
me despido de ti.
Me voy, qué lástima pero adiós
me despido de ti y
me voy, qué lástima pero adiós
me despido de ti.
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(1)
SSIS Veneto – IX ciclo
a.a. 2008-2009
Anexo 2
¿Conoces a la cantante mexicana Julieta Venegas? Podemos descubrir algo más sobre ella
trabajando en parejas. En el texto que tenéis a continuación hay algunos huecos que tendréis
que completar preguntando a vuestro compañero.
Estudiante A:
Nació el 24 de Noviembre de 1970___________________, pero creció y vivió toda su infancia en Tijuana, México,
donde comenzó sus estudios de música a los ______años de edad. Sus padres son mexicanos, ambos fotógrafos,
tuvieron________hijos, de los cuales solo JULIETA VENEGAS se dedicó a la música,
estudió piano,
_____________________, canto y chelo en la Escuela de Música del Noroeste, así como en el South Western College
de San Diego, California.
Desde adolescente, JULIETA VENEGAS comenzó a componer sus propios temas con un estilo muy personal y
aunque no se escuchen influencias muy marcadas en su música, a Julieta le gustaba escuchar a _______________,
David Bowie, Prince y Charly García.
En 1992 JULIETA VENEGAS participó por primera vez en teatro, realizó los temas musicales de la obra "Sirenas de
Corazón" de Edward Coward durante la Muestra Nacional de Teatro en la ciudad de Monterrey. Posteriormente y a
punto de cumplir 22 años de edad, JULIETA VENEGAS se _____________ a la Ciudad de Méx ico en busca de
nuevas oportunidades que le dieran mayor proyección . Aquí conoció a músicos como Jorge Fratta, Café Tacuba y otros
más quienes le ________________ a mostrar su propuesta.
En 1995 JULIETA VENEGAS volvió a crear música para teatro nuevamente. En ese mismo tiempo formó una banda
llamada ___________ donde comenzó a tocar el acordeón, y componer canciones para este instrumento.
Tiempo después JULIETA VENEGAS forma el grupo “La Milagrosa” proyecto que posteriormente se convirtió en
simplemente JULIETA VENEGAS, que en ____________ grabó su primer disco como solista llamado "AQUÍ". El
disco se editó en _____________, Estados Unidos y varios países Latinoamericanos.
En 1998 La cadena televisora MTV Latino le otorga ______________por LA MEJOR INTERPRETACION
FEMENINA en el video "Como Sé", dirigido por Francisco Franco.
Tras darse a conocer a nivel internacional, Julieta recibe un gran número de invitaciones a colaborar con diferentes
músicos e intérpretes latinoamericanos y participa en festivales internacionales
Este año también marcó la incursión de la joven músico y cantautora en el cine, musicalizando algunas películas.
Todas estas actividades las alternó con la preparación de su segundo disco, en el que trabajó durante un año, iniciando
en _________________. “Bueninvento”, el álbum, fue realizado en la ciudad de Los Angeles, California.
En 2001 fue nominada a dos Grammys Latinos en las categorías de Mejor canción de rock por “Hoy no quiero”, y
mejor disco de rock por “Bueninvento”.
En ___________ es invitada a participar en la música de varias películas, entre ellas: “Asesino en serio” (Méx ico) de
Antonio Urrutia donde canta “El Listón de tu Pelo” a dueto con Pau Dones de “Jarabe de Palo
“Si” es el título de su tercer álbum, que fue grabado mitad en____________________________________.
En marzo 2006 se lanza _________________y a los 2 días de su lanzamiento su disquera le otorga un disco de oro por
más de 50 mil copias vendidas, a la semana se le otorga uno de platino por 100 mil discos en Mexico y dos discos de
oro por 50 mil copias en España y Estados Unidos, días después se le otorga otro disco de oro por más de 50 mil copias
en Italia.
El año 2008 está siendo aún más productivo, puesto que el 6 de marzo grabó su “________________", el cual fue
catalogado como "un gran éxito", además de ser el primero que se graba en México.
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SSIS Veneto – IX ciclo
a.a. 2008-2009
¿Conoces a la cantante mexicana Julieta Venegas? Podemos descubrir algo más sobre ella
trabajando en parejas. En el texto que tenéis a continuación hay algunos huecos que tendréis
que completar preguntando a vuestro compañero.
Estudiante B:
Nació el ______________en Longbeach, California, pero creció́ y vivió toda su infancia en _____________, México,
donde comenzó sus estudios de música a los 8 años de edad. Sus padres son mexicanos, ambos _______________,
tuvieron 5 hijos, de los cuales solo JULIETA VENEGAS _________________ a la música, estudió piano, teoría de la
música, canto y chelo en____________________________, así como en el South Western College de San Diego,
California.
Desde adolescente, JULIETA VENEGAS comenzó a componer ____________________con un estilo muy personal y
aunque no se escuchen influencias muy marcadas en su música, a Julieta le gustaba escuchar a Susan Vega, David
Bowie, Prince y Charly García.
En 1992 JULIETA VENEGAS participó por primera vez _____________ realizó los temas musicales de la obra
"Sirenas de Corazón" de Edward Coward durante la Muestra Nacional de Teatro en la ciudad de Monterrey.
Posteriormente y a punto de cumplir _____________ años de edad, JULIETA VENEGAS se mudó a la Ciudad de
México en busca de nuevas oportunidades que le dieran mayor proyección. Aquí conoció a músicos como Jorge Fratta,
Café Tacuba y otros más quienes le ayudaron a mostrar su propuesta.
En 1995 JULIETA VENEGAS volvió a crear música para teatro nuevamente. En ese mismo tiempo formó una banda
llamada “Lula” donde comenzó a tocar el ____________, y componer canciones para este instrumento.
Tiempo después JULIETA VENEGAS forma el grupo ______________ con Jorge Fratta y Rafael González, proyecto
que posteriormente se convirtió en simplemente JULIETA VENEGAS, que en 1996 grabó su primer disco como
solista llamado _____________. El disco se editó en España, Estados Unidos y varios países Latinoamericanos.
En 1998 La cadena televisora MTV Latino le otorga el Premio por LA MEJOR INTERPRETACION FEMENINA en
el video "Como Sé" , dirigido por_________________.
Tras darse a conocer a nivel internacional, Julieta recibe un gran número de invitaciones a colaborar con diferentes
músicos e intérpretes latinoamericanos y participa en festivales internacionales
Este año también marcó la incursión de la joven músico y cantautora en el cine, musicalizando algunas películas.
Todas estas actividades las alternó con la preparación de su segundo disco, en el que trabajó durante ______________,
iniciando en el verano del 99. “Bueninvento”, el álbum, fue realizado en la ciudad de Los Angeles, California.
En _________ fue nominada a dos Grammys Latinos en las categorías de Mejor canción de rock por “Hoy no quiero”,
y mejor disco de rock por “Bueninvento”.
.
En 2003 es invitada a participar en la música de varias películas, entre ellas: “Asesino en serio” (Méx ico) de Antonio
Urrutia donde canta “El Listón de tu Pelo” a dueto con Pau Dones de “Jarabe de Palo
______________ es el título de su tercer álbum, que fue grabado mitad en Madrid y en Buenos Aires.
En marzo 2006 se lanza " Limon y sal” y a los 2 días de su lanzamiento su disquera le otorga un disco de oro por más
de ___________copias vendidas, a la semana se le otorga uno de platino por 100 mil discos en Mexico y dos discos de
oro por 50 mil copias en España y Estados Unidos, días después se le otorga otro disco de oro por más de 50 mil copias
en Italia.
El año 2008 está siendo aún más productivo, puesto que el ____________grabó su “MTV Unplugged", el cual fue
catalogado como "un gran éxito", además de ser el primero que se graba en México.
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SSIS Veneto – IX ciclo
a.a. 2008-2009
Anexo 3
25 de octubre de 2004 / Madrid (España)
La mayoría de las canciones españolas desvalorizan a las mujeres
Las canciones más escuchadas actualmente en España trasladan a la sociedad una imagen de la
mujer muy cercana a "un cuerpo capaz de hacer perder el sueño del hombre" y a la que solo le
interesa el amor. En ningún momento hablan de capacidad, independencia u otros valores que
muestren a la mujer como algo más que un simple objeto para complacer al hombre.
Así se desprende del estudio "La imagen de la Mujer en las letras de las canciones", llevado a cabo
por la Confederación de Consumidores y Usuarios (CECU), que eligió las 30 canciones más
vendidas o escuchadas en enero, febrero, junio y julio de 2004 según tres listas oficiales de ventas:
Los Cuarenta Principales; del 100 al 1, y la lista AFIVE.
Subvencionado por la Dirección General de la Mujer de la Comunidad de Madrid, el estudio ha
analizado letras de canciones como "Estrella de Mar", que interpreta Amaral; "No tienes corazón"
(Cafè Quijano); "Bulería" (Bisbal"; "Te quise tanto" (Paulina Rubio) "Fuente de energía" (Estopa);
"Hablando en plata" ( Melendi) o "Malo" de Bebe, entre otras.
De casi todas ellas se desprende en las canciones interpretadas por mujeres, las relaciones de amor
suelen ser dolorosas. Si los que cantan son hombres, en cambio, su vocabulario tiene en muchos
casos una carga sexual. Andy & Lucas y Bebe constituyen una excepción en el panorama musical,
al ser los únicos cantantes con sendas canciones sobre los malos tratos.
La responsable del estudio, Itziar Marín, indicó que la mayor parte de las letras (86%) gira entorno
a la temática amor-desamor, "transmitiendo la idea de que las relaciones entre mujeres y hombres se
circunscriben prácticamente y sólo a éste ámbito". Más significativo resulta, según este estudio, que
entre las letras interpretadas por los hombres esta temática (amor-desamor) sea mayoritaria (83%),
mientras que las que son interpretadas por las mujeres abordan otros temas.
IMAGEN FRÍVOLA Y DESPECTIVA
Otro punto de reflexión que destaca el informe y califica de "muy significativo" es el hecho de que
el 20% de las letras interpretadas por los hombres muestre una imagen de la mujer totalmente
despectiva, o de objeto, frívola y prostituta.
Los datos del estudio de CECU indican también que el 42% de las canciones analizadas trasladan
una imagen de mujer de actitud pasiva. En sus consideraciones finales, esta organización señala que
es evidente que los famosos, cantantes y actores son un modelo para muchos jóvenes que imitan su
forma de vestir, sus hobbies y hasta su manera de hablar.
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SSIS Veneto – IX ciclo
a.a. 2008-2009
Actividad: Contesta a las siguientes preguntas:
1) Los siguientes fragmentos corresponden al tema de Sabina y de Café Quijano. Lee sus letras y
analízalas:
“Si quieres te escribo una lista de hombres y camas”. “Mírame a la cara, atrévete a negarme que
conoces tantas camas como historias que contarme”.
“No tienes corazón” de Café Quijano y Joaquín Sabina.
2) ¿Qué grupos de música te gustan? Busca en Internet una canción de ellos que se refiere a la
relación entre hombre y mujer y reflexiona sobre si se asemeja a la expuesta arriba.
3) ¿Qué piensas sobre la discriminación entre sexos?
4) ¿Qué tipo de música le gustaban a tus padres? ¿Crees que sus cantantes favoritos utilizaban la
misma temática en sus letras, que la que se utilizan ahora
- 26 -
SSIS Veneto – IX ciclo
a.a. 2008-2009
Anexo 4
Los adjetivos que aparecen en el cuadro te pueden ayudar:
Fuerte, egoísta, valiente, sensible, egocéntrico, débil,
desilusionado,
comprensivo,
dulce,
incomprensivo,
machista, insensible, determinado
Julieta
su novio
La persona que
Julieta quiere
encontrar
Las siguientes expresiones de sentimientos y juicios de valor te pueden ayudar:
Creo/ pienso que Julieta/su niovio…+ indicativo + amable, inteligente, etc.
Le da miedo/fastidia/molesta…..+ subjuntivo
Necesita una persona que….+ subjuntivo
Quiere encontrar una persona que…..+ subjuntivo
Para expresar la
opinión podemos
decir..
Para mí,
En mi opinión
Desde mi punto de
vista
Según mi criterio
Verbo
me/te/le… Interesa
Molesta
Gusta
Indigna
fastidia
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Adverbio
(op.)
Sujeto
mucho
muchísimo
bastante
un poco
la simpatía
que + subjuntivo
(que sea….)
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a.a. 2008-2009
Anexo 5
LA MUJER EN ESPAÑA E HISPANOAMÉRICA
1) El camino hacia la paridad
España
La dictadura franquista (1939-1975) significó un retroceso para la condición de la mujer en España.
El prestigio de la mujer en aquella época era ser un “ángel del hogar” que cuidaba de su marido y
sus hijos. Esto produjo una reclusión de la mujer en el ámbito del hogar, su sumisión frente a los
padres primero y luego frente al marido, su alejamiento del trabajo extradoméstico y de los foros de
vida pública.
Pero ha habido muchos cambios entre la transición democrática y nuestros días. La integración
laboral y la independencia económica han sido pasos significativos.
Hispanoamérica
La situación de la mujer en Latinoamérica es muy diferente según el país. Argentina o Uruguay
vienen realizando importante progresos desde hace décadas. Pero en muchas sociedades el
machismo y la distribución de roles en función del género están profundamente arraigados. En
algunos países con importantes economías agrarias, como Honduras, la mujer tiene un rol
claramente subordinado con respecto al hombre. En cambio, entre las comunidades indígenas de
hoy, muchas mujeres han adquirido el papel de representantes de sus pueblos ante el mundo
occidental.
2) Responde a las siguientes preguntas:
¿Cómo ha cambiado el papel de la mujer en la sociedad española de hoy?
¿Cuál es la relación entre salario femenino y masculino en España?
¿Cuál es la relación entre desempleo femenino y masculino en España?
¿Qué medidas políticas se han adoptado para la efectiva igualdad entre hombre y mujeres?
¿Cuáles son las desigualdades más importantes en España hoy?
¿En tu opinión, cuáles podrían ser las posibles soluciones?
3)Expresión escrita. Escribe una composición explicando cómo es la situación social y laboral
de las mujeres hoy día en uno de los países de Latinoamérica.
Texto adaptado de Descubrir España y Latinoamérica, Alberto R: Casasayas, Cideb, Genova, 2005.
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SSIS Veneto – IX ciclo
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Anexo 6
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SSIS Veneto – IX ciclo
a.a. 2008-2009
Anexo 7
¿Cómo son las mujeres en comparación con los hombres en España?
IGUALDAD
¿Quieres saber cómo son las mujeres
en comparación con los hombres en
España?
DESIGUALDAD
Te
presentamos
unas
estadísticas
donde aparecen ciertas diferencias,
según varias
fuentes (Ministerio de
Trabajo y Asuntos Sociales, e Instituto
Nacional de Estadística).
Población total:
Mujeres: 19.835.822.
Hombres: 19.036.446
Salud:
La esperanza de vida de los varones se sitúa en los 75,3 años, mientras que la de las mujeres es de
81 años.
Trabajo:
En 1997 el salario medio de los hombres fue de 3,03 millones de pesetas frente a los 2,04 de las
mujeres, un 67% del salario medio masculino.
Tiempo dedicado al trabajo doméstico:
Mujeres: 4,2 horas.
Hombres: 37 minutos.
Estudios universitarios:
Las mujeres han estudiado en mayor medida carreras de primer ciclo (un 5,8% frente a un 4,6% de
hombres) y en menor medida de segundo ciclo (un 3,8% frente a un 5,2%).
Política y sociedad:
En altos cargos, la mayor presencia femenina se produce entre las ministras, el 28,5 %; con cargo
de directoras generales hay un 11,4 % y con cargo de subsecretarias, un 7%.
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SSIS Veneto – IX ciclo
a.a. 2008-2009
EL MUNDO, 7 de marzo de 1999. Texto adaptado
Después de echar un vistazo a las estadísticas anteriores, di si las siguientes afirmaciones son
verdaderas o falsas.
V
F
1. Las mujeres dedican más tiempo que los hombres a las tareas de casa
2. El porcentaje de matriculados en la Universidad es superior al de los hombres
3. Hay más hombres que mujeres
4. El sueldo de una mujer es la mitad que el salario medio masculino
5. Los hombres viven casi seis años menos que las mujeres
6. Las mujeres en política no ocupan altos cargos.
Fuente:
http://cvc.cervantes.es/aula/pasatiempos/pasatiempos2/avanzado/sociocultural/06091999_01.htm
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SSIS Veneto – IX ciclo
a.a. 2008-2009
Anexo 8
Ficha de autoevaluación
Nombre:___________________________
1) ¿Qué ha sido lo que mas te ha gustado?
2) ¿Has terminado las tareas propuestas?
Si no has cumplido siempre las tareas, ¿cuál ha sido la razón?
a. falta de tiempo
b. falta de interés
c. falta de conocimiento
d. dificultades en el grupo
e. otros
3)Has mejorado al:
a. hablar
b. escribir
c. comprender
d. colaborar con los compañeros
4)¿Qué has aprendido a hacer? ¿Y a expresar en español?
__________________________________________________________________________
5) ¿Qué dificultades has encontrado?
_________________________________________________________________________
6) ¿Qué necesitas mejorar?
__________________________________________________________________________
7) ¿Qué te ha parecido la unidad?
a. interesante
b. útil
c. aburrida
d. motivadora
e. inútil
f. provechosa
8) ¿Qué podríamos cambiar?
___________________________________________________________________________
9) A partir de las respuestas dadas hasta aquí, ¿cómo calificarías (de 1 a 5) tu interés por…?
a. terminar las tareas _______________________________
b. colaboración en el grupo___________________________
c. los textos que has escrito__________________________
d. presentación oral de la información___________________
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