PRINCIPIO

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PRINCIPIO
Angiobelli
COLLANA:
I SEGRETI RIVELATI
DELLA BIBBIA
RIASSUNTO PARZIALE DELLA SACRA BIBBIA
INTERCALATO DA UN NUOVO E ORIGINALE COMMENTO
BASATO SUL CALCOLO DELLE DATE BIBLICHE PROFETICHE E STORICHE
DALL’INIZIO DELLA CREAZIONE FINO ALLA FINE DEL MONDO
III VOLUME
IL
PRINCIPIO
FU
GRANDIOSO
III PARTE
I 4 PROFETI MAGGIORI
E
I 12 PROFETI MINORI
AGOSTO 2010: I REVISIONE
CENTRO STAMPA CRISTIANA
BOLOGNA
( copia ad uso interno e non commerciabile – pag. 396 - € 8,50 )
1
L’AUTORE
Il nome dell’autore è uno pseudonimo.
Molto giovane ha avuto un forte interesse per lo studio delle Sacre Scritture, seguito da sensazionali scoperte che gli
hanno radicalmente cambiato la vita. Il traguardo della conversione alla fede lo distinguerà ogni giorno nel servizio
della sua testimonianza. Da allora, crescendo poco alla volta, ha ricevuto dal Signore la grazia dei doni spirituali.
L’autore può essere considerato come un moderno profeta, nel senso odierno di questa parola: cioè un uomo di Dio
che comunica il pensiero di Dio, non nuove rivelazioni, ma semplicemente quelle già trasmesse tramite le Sacre
Scritture.
Lo scopo è la promozione della lettura biblica e l’avvertimento delle persone che ancora non conoscono Dio, che
ignorano completamente il suo pensiero, ma anche la crescita spirituale delle anime che già lo conoscono.
Scrivendo questa collana, l’autore non pretende di avere fatto un lavoro completo e perfetto, ma spera di fornire un
importante contributo per la conoscenza del pensiero di Dio. Con la consapevolezza che qualunque opera umana,
contiene immancabilmente l’impronta della sua fallacità1, chiede scusa ai suoi lettori per ciò che, anche
involontariamente, possa avere scritto di esagerato, sbagliato o, peggio ancora, non veritiero. Confida per contro, che
tutto ciò che invece ha scritto secondo Verità, sia illuminante, di aiuto e di incoraggiamento per i suoi lettori nello
studio delle Sacre Scritture.
della Collana “I SEGRETI RIVELATI DELLA BIBBIA”: (pagg. 2.128 con Note)
1. I Volume: “Il principio fu Grandioso – Prima parte: Misteri contenuti nei Libri di Mosè”: Genesi, Esodo,
Levitico, Numeri e Deuteronomio. (pagg. 473)
2. II Volume: “Il principio fu Grandioso – Seconda parte: Misteri contenuti nei Libri Storici e Poetici” (pagg.
701)
3. III Volume: “Il principio fu Grandioso – Terza parte: Misteri contenuti nei Libri dei Profeti Maggiori e
Minori” (pagg. 353)
4. IV Volume: “Il seguito fu Luminoso - I 4 Vangeli” – Prima parte: Lettura sinottica, cronologica e storica dei
quattro Vangeli (pagg. 262)
5. V Volume: “Il seguito fu Luminoso - I 4 Vangeli” - Seconda parte: Misteri contenuti nei quattro Vangeli. –
Ipotesi sulle date del ritorno di Cristo (pagg. 137)
6. VI Volume: “Il presente è Rivelato”: I misteri contenuti nel libro degli Atti e nelle lettere apostoliche. (pagg.
202)
7. VII Volume: “La fine sarà Meravigliosa”: I misteri relativi all’Apocalisse e ai tempi della fine. (pagg. 147)
8. “Allegati” :
1. Tavola cronologica e storica degli avvenimenti principali passati e futuri, riguardanti il Popolo d’Israele e la
Palestina;
2. Cartina della Palestina contenente i luoghi visitati dal Messia Gesù Cristo e annotati con passi biblici;
3. Schema grafico in unico foglio contenente tutto il messaggio biblico, dalla Genesi all’Apocalisse, con
annotazioni storiche;
4. Tabella riassuntiva dei Papi e Antipapi (6 pagg.);
Disegni vari relativi:
1. alla genealogia dei primi 10 Patriarchi (fig. 1);
2. alla storia dei Re d’Israele e dei Re di Giuda (fig. 2);
3. alla struttura del Campo d’Israele quando attraversò il deserto per recarsi nella Terra promessa (fig. 3, 4);
4. alla struttura del Tabernacolo e della Tenda di convegno(fig. 5, 6);
5. agli arredi relativi (fig. 7);
6. agli abiti sacerdotali(fig. 8);
7. albero genealogico principale della tribù di Giuda(fig. 9);
8. analisi dello spettro solare e sua relazione con la Divina Trinità (fig. 10);
9. il Tempio costruito dal Re Salomone (fig. 11, 12, 13, 14);
10. la città di Gerusalemme ricostruita da Neemia (fig. 15);
11. il nuovo Israele del Regno millenario (fig. 16);
12. la nuova Gerusalemme del Regno millenario (fig. 17);
13. il nuovo Tempio di Gerusalemme nel Regno millenario (fig. 18).
ANNOTAZIONI:
Le annotazioni bibliche, le etimologie ebraiche/aramaiche e le notizie di carattere scientifico/storico sono ricavate da
questo testo e anche dai seguenti altri:
dall’ enciclopedia: “LA PICCOLA TRECCANI”,
da “Revisione della cronologia egizia” dall’egittologo Antonio Crasto per le Dinastie XII-XIX;
da “Tabella cronologica delle Dinastie Egizie” a cura di Margherita Campaniolo per la XX in poi;
1
lettera di Giacomo Cap. 3 vv. 1 e 2;
2
da “DIZIONARIO BIBLICO” a cura di Giovanni Miegge, 2° ed. riveduta e aggiornata da B. Corsani, J. A. Soggin e G.
Tourn – Feltrinelli Editore;
da “L’IMPRONTA DI DIO” Alla ricerca delle reliquie di Cristo – Capitolo I - Pierluigi Baima Bollone – Editore LE
SCIE - Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. Milano – I Edizione- aprile 1985.
ALTRE VERSIONI IN NOTA
L’autore ha inserito nei casi più significativi, le varianti proposte dalle seguenti altre versioni, generalmente secondo
questo ordine:
Nuova Riveduta, dalla versione originale del dott. Luzzi;
Versione della C.E.I.;
Versione originale del dott. Diodati;
Nuova Versione, dall’originale del dott. Diodati;
Riveduta, del dott. Luzzi.
SEGNI E ABBREVIAZIONI
L’ asterisco * davanti i capoversi, indicano una divisione del soggetto più marcata rispetto agli altri; essi possono
contenere anche più Capitoli.
Il doppio asterisco ** indica una divisione ancora più marcata.
Nelle parti poetiche scritte in rime, un asterisco * più piccolo indica i capoversi.
Nell’Antico Testamento, le tre forme ebraiche Elohim, Elohah, El, sono resi in italiano con Dio. El, é preceduta da un
asterisco (* Dio); Elohah é preceduta da una croce (+ Dio); Elohim, che è la forma ordinaria, non é preceduta da alcun
segno (Dio).
La forma ebraica Elohim (plurale di Eloah, il Dio supremo) indica la deità in senso assoluto, ha El, il forte, é sempre
distinto da Elhoim (Dii) ed Eloah (Dio).
La forma ebraica Jéhovah o secondo altri Jahveh o Jahoh, in italiano è resa con Eterno; la forma ebraica Jah è
un’abbreviazione del nome di Jéhovah e indica la sua esistenza assoluta, piuttosto che l’eternità del suo essere (vedere
Salmo 68 v. 4); n. d. t. : è questa forma abbreviata che entra nell’onomatopeica ebraica.
Nel Nuovo Testamento, l’asterisco * messo davanti la parola Eterno, corrisponde a Eterno dell’Antico Testamento.
Le parole aggiunte dal traduttore, per esigenze grammaticali della lingua italiana o per chiarezza, sono inserite tra []due
parentesi quadre.
Così pure, nell’Antico Testamento, le parti del testo originale di dubbia interpretazione sono inserite tra due parentesi
quadre e preceduteun asterisco *[ ].
I discorsi diretti in prima persona sono evidenziati con carattere corsivo, fra due virgolette, ad esempio:
«Salirò contro i Filistei? Li darai nelle mie mani?»
I discorsi riportati in seconda persona sono evidenziati con carattere normale, fra due virgolette, ad esempio:
«Così dice l’Eterno degli eserciti: "Io ti presi dagli ovili, presso il minuto bestiame, perché tu fossi principe sul mio
popolo Israele".»
Le parole evidenziate col carattere neretto, sono segnalate per una maggiore importanza e per meglio memorizzare.
Le parti del testo originale in forma prosaica, sono a margine sinistro pieno.
Le parti del testo originale in forma poetica rimata, sono evidenziate con il margine rientrato.
N.B. La suddivisione del testo è in Capitoli; questi in Sezioni; queste in paragrafi §A, §B, §C. Questi sono
ulteriormente suddivisi in punti 1, 2, 3, ecc. I §A comprendono un riassunto del testo biblico; i §B danno una
spiegazione storica; i §C una interpretazione allegorica.
Il traduttore ha inserito dei titoli e sottotitoli ad evidenziare l’argomento trattato nel seguito del testo biblico.
Le annotazioni bibliche, riportate alla fine di ciascun Volume, sono ricavate dalla seguente Edizione delle Sacre
Scritture:
“LA SACRA BIBBIA”, Nuova Riveduta, Edizione 1997 - © “Società Biblica di Ginevra – CH 1211 Ginevra”
Le annotazioni bibliche riportate in nota ma precedute da un * non sono riportate in appendice.
LEGENDA
Cap.
sta per Capitolo;
v.
sta per versetto;
A. C. sta per indicare una data Avanti Cristo;
LXX sta per versione dell’A.T. in lingua greca detta dei settanta;
R.
sta per indicare il testo degli Elzeviri del 1.633, comunemente detto Testo Ricevuto; poiché nell’Apocalisse
questo è troppo difettoso, è parso inutile al traduttore segnalare le sue varianti rispetto al manoscritto da lui seguito.
Generalmente pure, non sono segnalate le varianti di una traduzione quando si tratta di differenze poco apprezzabili, di
carattere tecnico o critico.
N.d.T. sta per indicare una nota aggiunta dal traduttore del testo francese.
3
SCOPO DELL’OPERA
Si tratta di un RIASSUNTO della SACRA BIBBIA, traduzione in lingua italiana della versione in lingua francese
di “La Sainte Bible“ di J. N. DARBY (1886) Edizione - 1966 Oxford (Inghilterra) libera da diritti d’autore,
intercalata da un originale commento dell’autore, diretto principalmente a persone di cultura media, semplici, che
hanno scarsa conoscenza della Sacra Bibbia ma desiderano conoscerla e comprenderne i fatti descritti. Il commento
risulta una nuova interpretazione delle Scritture, ben diversa da quella tradizionalmente conosciuta, specialmente
nell’ambiente cattolico. Lo scopo del commento è quello di spiegare i fatti raccontati nel testo sacro, in particolare
quelli più misteriosi e incomprensibili, secondo la ragione umana. Si tratta di avvenimenti misteriosi che possono
essere spiegati solamente dalle stesse Sacre Scritture, in particolare quelle relative al Nuovo Testamento. Ma in questo
progetto, apparentemente presuntuoso, occorre la guida che viene dall’Alto, senza la quale l’impresa sarebbe vana2.
Infatti lo spirito di Dio è ben diverso dallo spirito umano3.
SINTESI DEL COMMENTO DELL’AUTORE
Tutti gli esseri viventi hanno un preciso compito nel tempo e nello spazio in cui vivono, come singoli tasselli di un
grande unico mosaico.
Non siamo in vita grazie ad una combinazione di fattori casuali inspiegabili, ma al contrario, siamo frutto di una
volontà e di un progetto di vita molto più grande, più singolare e più perfetto di quanto possiamo immaginare.
Qualcuno ci ha creati e ci ha messi nel tempo e nello spazio come ha voluto, ma non senza uno scopo benefico.
Il suo progetto comincia con la Creazione di una grandissima varietà di esseri fatti di spirito immateriale e di corpi
materiali multiformi. Finisce con la condivisione della grandezza della Gloria e della Beatitudine Eterna del Creatore
con le sue creature, ma non di tutte. Questa destinazione finale sarà vissuta dalle creature materiali con la mutazione
dei corpi fisici, soggetti alla corruzione, in corpi spirituali incorruttibili eterni. Questa sarà la seconda Creazione.
Fra le creature spirituali (gli angeli) vi sono quelle che riconoscono giusto il loro ruolo di fronte a Dio, il rispetto, la
fedeltà e l’obbedienza dovuta, come quella di un piccolo figlio al cospetto del suo padre affettuoso. Gli angeli ribelli che
rifiutano questo ruolo naturale, per il loro orgoglio e libera scelta, non per predestinazione, sono giudicati da Dio ad
essere esclusi dalla Beatitudine, ed espieranno alla fine la loro colpa nel tormento del rimorso, lontano da Dio
eternamente, senza rimedio.
Fra le svariate creature materiali, quelle coscientemente responsabili (gli esseri umani consapevoli, non i neonati e
similari) vi sono similmente quelli che si riconoscono piccole e umili creature di fronte al grande Dio Creatore e in più
riconoscono anche la loro condizione naturale incline alla disubbidienza, cioè al peccato e succube degli angeli ribelli,
molto più potenti di loro.
Questa condizione differenzia tutti gli uomini, nessuno escluso, dalle creature angeliche, e implica necessariamente
un perdono e un riscatto dal Giudizio finale di Dio, altrimenti tutti sarebbero inevitabilmente esclusi dalla Beatitudine
finale del suo progetto. Gli uomini ribelli che rifiuteranno il perdono e il riscatto per il loro orgoglio e libera scelta, non
per predestinazione, come gli angeli saranno esclusi da quella Beatitudine, ed espieranno alla fine la loro colpa nel
tormento del rimorso, lontano da Dio eternamente, senza rimedio. Questo fatto spaventoso servirà ad accrescere la
prosperità (o riconoscenza) dei Beati, i quali apprezzeranno maggiormente la Grazia di Dio che ha loro offerto il
perdono che non meritavano, come gli altri.
Fra la prima Creazione e la seconda finale, vi sta tutto il tempo passato e futuro, lo spazio nostro e dell’intero Universo,
e tutta la storia dell’umanità. La scienza moderna stima che il tempo passato sia di circa 15,5 miliardi di anni e quello
futuro forse altrettanto, e forse dopo ricomincerà tutto da capo, all’infinito. Ma questo Libro di Dio dice invece che
rimangono ancora solamente pochi anni al riscatto e circa mille anni alla seconda Creazione! La Sacra Bibbia dunque
racconta e descrive le fasi del progetto di Dio nel tempo che sta fra le due Creazioni.
Nella prima parte è raccontata la prima Creazione e in particolare è sviluppata la storia dell’uomo dalle sue origini, ma
in ogni singolo tassello è nascosto il mistero del savio Architetto che risulta essere tutto concentrato in una
promessa divina, è la venuta di un solo Uomo, unico senza difetto, senza peccato, nel cui corpo Santo abiterà lo stesso
Dio Creatore. Egli avrà il compito di riscattare, salvare e perdonare gli uomini peccatori. C’è una sola condizione per
l’essere umano, a qualunque razza o religione appartenga: ognuno deve riconoscere il bisogno di salvezza, e invocare il
perdono e la Grazia di Dio. Chiunque è in piena facoltà di intendere e volere lo può e lo deve fare, senza bisogno del
Libro di Dio.
Ma la Sacra Bibbia va più oltre e rivela che Colui che è stato promesso fin dal principio della storia umana è il Cristo,
Gesù di Nazaret, l’Eterno dei suoi discepoli, il Salvatore di tutti i peccatori pentiti.
Nell’Antico Testamento è rivelata la promessa della sua venuta, e ogni storia, ogni rituale, racconta in forma ermetica
e allegorica, questo progetto di Dio, che si sviluppa in sette tempi, come sette sono i tempi della formazione della Terra.
La Legge stessa data a Mosè e al suo popolo Israele che aveva eletto come Testimone di Dio tra le Nazioni ribelli, non
era un mezzo di salvezza, ma al contrario ne risaltava la sua endemica incapacità di praticare la giustizia divina.
2
3
Giovanni Cap. 16 vv. da 13 a 16;
1a lettera ai Corinzi Cap. 2 vv. da 6 a 16;
4
In tutto l’Antico Testamento si apprezza la grande pazienza del Creatore anche verso il suo Popolo, incapace di
compiere il bene che conosce e saprebbe fare, ma è incorreggibile. Le profezie scandiscono i tempi della sua venuta e il
tempo finale del suo Regno promesso ai Padri d’Israele, Abraamo, Isacco e Giacobbe. Il Regno che fu concesso ai
discendenti di Giuda, a Davide e ai suoi figli, infatti fu loro strappato per la reiterata disobbedienza e per loro infedeltà,
ma la promessa rimarrà ferma e sicura. Nei tempi futuri questa promessa sarà mantenuta. La congruità delle
interpretazioni delle antiche profezie circa i tempi degli avvenimenti messianici, con le date storiche accertate, conferma
la loro correttezza e inconfutabilità.
Nella sua seconda parte, il Nuovo Testamento, è rivelata la sua venuta tra il suo Popolo, circa duemila anni fa, il suo
messaggio, i suoi miracoli che dimostravano l’adempimento della nota promessa di Dio nella sua persona, che
culminerà con la sua morte espiatoria per il suo Popolo: questo fu il suo vero obiettivo. Egli visse circa 45 anni, dei
quali gli ultimi 12 li dedicò alla sua testimonianza pubblica, ma solamente gli ultimi 2 anni e mezzo circa sono stati
registrati dai 4 evangelisti. Attraverso la sua testimonianza e poi di quella dei suoi discepoli che completarono gli
scritti neotestamentari, è possibile capire i misteri delle antiche allegorie e delle profezie veterotestamentarie. Ma è
possibile anche capire la storia contemporanea e prevedere gli avvenimenti futuri che il mondo attende. Il mondo
che rifiuta di sottomettersi a Dio, è inconsapevolmente succube della potenza degli angeli ribelli. Come fu al tempo di
Gesù, sia il potere politico-militare che quello religioso, anche quello depositario della stessa Parola di Dio, queste
potenze combattono la Verità che è rivelata in Cristo e perseguitano i suoi discepoli, i quali sono sempre una piccola
minoranza visibile degli unici veri testimoni della Verità. Una voce soffocata ancora oggi dal clero imperante, che
risulta essere una istituzione umana e diabolica, estranea alla rivelazione neotestamentaria, perché è falsificata. Il re
della Città del Vaticano è l’illegittimo e sedicente unico rappresentante di Cristo in terra, che fino a un passato non
remoto, fece strage del piccolo popolo testimone della Verità di Cristo. Ma fra non molto tempo questo piccolo popolo
di Cristo sarà rapito in cielo assieme ai santi risuscitati che oggi sono nelle tombe. Nessuno vedrà questo incredibile
evento, ma tutto il mondo ne scoprirà gli effetti in ogni famiglia, ogni razza e ogni religione. Dopo inizieranno i sette
anni apocalittici, nei quali, un suo futuro successore diventerà la Bestia che capeggerà il nuovo potere politico-militare
che si affaccerà sulla scena mondiale (incredibilmente sarà una sorta di risurrezione dell’antico Impero Romano).
Roma fu l’ultima delle grandi potenze che dominò sui Giudei di Gerusalemme e al suo tempo essi furono espulsi dalla
loro terra e diasporati (i dominatori che governarono la Palestina dopo i Romani fino al 1.948, non governarono sopra i
Giudei). In quel tempo, paradossalmente e incredibilmente, quel capo si rivolterà contro la Città del Vaticano
(chiamato “la grande Babilonia”) da cui proverrà, e lo spoglierà di tutte le sue tradizionali prerogative di autorevolezza
dottrinale e delle sue ricchezze. Egli imporrà la sua nuova religione e si farà proclamare il “vero Dio”, sia da quelli
che furono Cristiani, e dai Musulmani e dagli Ebrei. In quei giorni la Palestina, sarà al centro dell’interesse mondiale a
causa delle contese territoriali tra Giudei e Arabi-Palestinesi, come già oggi è ben prevedibile, e saranno la causa di un
terzo conflitto mondiale che scoppierà in quel Paese. Per le atroci prove, un piccolo residuo di Giudei, fra i capi e fra il
popolo, alla fine si convertirà a Gesù Cristo e lo riconoscerà suo vero Re, umiliandosi per il trattamento a Lui riservato
duemila anni fa. Allora i tempi saranno maturati per l’avvento del Regno di Cristo l’Eterno, cha da una Gerusalemme
ricostruita e rigenerata, governerà sopra tutti i popoli e i regni della terra per circa mille anni. Durante tutto questo
tempo la terra godrà di pace, riposo, abbondanza, sicurezza, benessere, sia per gli uomini, sia per gli animali sia per i
vegetali. Non si farà alcun male sulla faccia della terra perché chi peccherà sarà tolto immediatamente dai santi che
governeranno con Cristo dal cielo, per assicurare il benessere a tutte le creature (anche il leone mangerà l’erba).
Il Diavolo e i suoi angeli saranno resi impotenti. Dopo di ché saranno giudicati tutti gli uomini ribelli (il Giudizio
finale) che nel frattempo saranno morti e risuscitati con corpi spirituali pure loro.
Alla fine del suo progetto Dio creerà nuovi cieli e nuova terra, e tutte le cose terrene saranno mutate in corpi spirituali
mentre la vecchia creazione materiale si consumerà nel fuoco. I sopravvissuti ai mille anni entreranno con corpi
spirituali nella nuova terra e i santi che abitavano già in cielo, insieme agli angeli, a Cristo, e a Dio, scenderanno sulla
terra per essere una sola cosa in eterno.
La piena congruità delle interpretazioni relative ai fatti descritti nel Nuovo Testamento, in particolare in Apocalisse, con
le numerose allegorie contenute ermeticamente nell’Antico Testamento, conferma la loro veridicità inconfutabile.
PROLOGO
La dizione Antico e Nuovo Testamento, che sta ad indicare le due principali parti che costituiscono le Sacre Scritture
cristiane, è tratta proprio da uno dei libri neotestamentari.4
1. APPROCCIO ALLA LETTURA DELLA SACRA BIBBIA
La prima parte, detta Antico Testamento, costituisce per i cristiani la prima parte delle Sacre Scritture, quella
che più direttamente è rivolta al popolo d’Israele. Per questo popolo è il solo Sacro Libro.
Esso fu scritto originariamente in lingua Ebraica e, per alcune brevi parti, in lingua aramaica. Queste lingue
comportavano la scrittura da destra a sinistra, al contrario della scrittura greca, lingua originale con cui fu scritto il
Nuovo Testamento. Questo particolare rivela già un primo mistero allegorico: che il Vecchio va letto al contrario del
Nuovo Testamento. Questo perché la lettera dell’Antico Testamento uccide, mentre lo Spirito di Grazia del Nuovo
4
lettera agli Ebrei Cap. 9:15 - 18;
5
vivifica, rivelando la vita eterna. Non è straordinario? Quando i Giudei capiranno questo? Quando sarà terminato il
tempo attuale della Chiesa di Cristo; allora lo Spirito della Grazia toglierà il velo che oggi copre la loro mente
incredula! 5
Tutte le Sacre Scritture sono divinamente ispirate6 e quindi degne di essere sostanzialmente accettate e credute
come veritiere. Tuttavia per coloro che cercano dei punti da contestare, la Parola di Dio contiene anche degli errori7
dovuti, alcune volte, alle diversità delle fonti del materiale storico, altre volte alla sovrapposizione delle numerose
trascrizioni fatte nei millenni passati, quando la stampa non era ancora stata inventata (il primo libro stampato fu
proprio una Bibbia). L’Eterno, che veglia sempre sulla sua Parola, ha così riservato alcune “trappole” (appositamente
preparate per quelli) poiché la verità può essere trovata e conosciuta soltanto nell’umiltà più autentica, non certamente
attraverso l’orgogliosa contestazione.
Anche Gesù Cristo riserverà delle “trappole” per i contestatori, per gl’increduli; infatti, parlerà per via di “parabole”
perché chi non voleva capire non avrebbe potuto capire, mentre ai suoi discepoli spiegava ogni cosa in privato. 8
Ormai da molti anni gli studiosi delle Sacre Scritture cristiane, hanno un approccio eccessivamente critico, non basato
sulla sola fede, ma sulla sapienza umana.
Questo atteggiamento impedisce di cogliere il vero messaggio che Dio ha voluto inviare all’umanità, e produce
inevitabilmente interpretazioni basate sulla logica, sulla filosofia, sull’esperienza umana, ecc.9. Questo però, benché
piacevolmente condiviso da molti lettori fuorviati dall’errore, non potrà mai centrare l’obiettivo, perché la natura
umana, ancorché supportata da pregevole cultura e da notevole esperienza storica e scientifica, non potrà mai ricevere le
cose comunicate dallo Spirito di Dio, perché esse sono rivelate all’uomo spirituale, non a quel ragionatore10.
I fatti raccontati dallo Spirito di Dio, non potendo essere compresi con la sola scienza umana, passano come
racconti allegorici, non reali; storie fantastiche raccontate dagli antichi patriarchi e tramandate oralmente di generazione
in generazione. Queste, a loro dire, furono poi raccolte nel divenire dei secoli, da sconosciuti redattori che cominciarono
a registrarle onde conservarne la memoria; grazie a loro sono arrivate fino a noi oggi.
Per i critici quei fatti hanno lo scopo di dare al Popolo eletto (Israele), originariamente popolo nomade di
pastori senza una Patria, una prospettiva e una speranza di vita, un giorno non lontano, in una propria terra, come le
altre Nazioni circonvicine. Questa è la spiegazione data dalla logica umana, che non può ricevere le cose rivelate dallo
Spirito di Dio. Anche ai bambini sono raccontate le storie bibliche come si raccontano le favolette11. Egli scoprirà, forse
con sua grande meraviglia, che tutto quello che è scritto nell’Antico Testamento, è per l’ammaestramento dei credenti, e
che la persona e l’opera del Cristo Gesù, nostro Eterno, è nascosta nelle sue Sacre pagine12.
E’ però fondamentale, prima d'ogni altra cosa, credere alle Sacre Scritture in modo semplice, quasi infantile, perché
bisogna assumere l’atteggiamento simile a quello di un piccolo fanciullo, che ascolta e crede ciò che il Padre celeste gli
vuole rivelare13. Bisogna abbandonarsi nelle mani di Dio, per essere da Lui guidati passo dopo passo, non rinunciando
alla ragione umana, ma sottomettendola alla giuda dello Spirito Santo: è Lui che guiderà la mente del lettore a
comprendere poco a poco, le cose che appartengono al regno dello Spirito14.
La preghiera, cioè la richiesta fatta a Dio con proprie parole, semplici e sincere, per essere aiutati in questa ricerca15, è
altrettanto indispensabile per conoscere il grande e meraviglioso piano di Dio. Egli ha lo scopo di condurre gli uomini,
anche attraverso esperienze dolorose, al ravvedimento, alla conversione, al riconoscimento dello stato di perdizione di
ognuno di noi16.
Dio ha stabilito un giorno in cui sarà tenuto il Giudizio di tutti i viventi, e nessuno scamperebbe senza la fede nel
Salvatore, perché tutti sono peccatori agli occhi puri del Santissimo. Bisogna quindi incontrare ora, prima che sia troppo
tardi, l’unico Salvatore che Dio ha donato all’umanità intera, l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.17
Questo è il vero segreto per ricevere il perdono e la grazia della Vita Eterna.
1.
L’ANTICO TESTAMENTO
5
2a lettera ai Corinzi Cap. 3:4 - 17; lettera ai Romani Cap. 11:6 - 15;
2a lettera di Pietro Cap. 1:21;
7
nel II libro, è stata redatta una Tavola riassuntiva di tutti gli errori principali contenuti sia nell’A. T. che nel N.T.;
8
Matteo Cap. 13:34 - 36;
9 a
1 lettera ai Corinzi Cap. 1:17 -31;
10 a
1 lettera ai Corinzi Cap. 2:12 - 16;
11 a
2 lettera a Timoteo Cap. 4:3, 4;
12 a
2 lettera a Timoteo Cap. 3:14 - 17; lettera ai Romani Cap. 14:4; 2a lettera di Pietro Cap. 1:19 - 21; Giovanni Cap. 5:
39, 40; 1a lettera ai Corinzi Cap. 10:1 - 7;
13
Matteo Cap. 11:25, 26;
14
Giovanni Cap. 14:26; Cap. 15:26; Cap. 16:12 -15;
15
Matteo Cap. 6:5 - 8; Cap. 7:7 - 11;
16
lettera ai Romani Cap. 11: 25 - 36;
17
lettera agli Ebrei Cap. 2:1 - 4; 1a lettera di Giovanni Cap. 2:1, 2;
6
6
Comincia con la mirabile narrazione della Creazione dei cieli e della terra e prosegue con il racconto della storia
umana, dei progenitori ingannati subito dal demonio, dei loro figli e delle generazioni successive; questa storia
dimostrerà con i fatti, l’immancabile trasmissione generazionale di tale diabolica impronta. La promessa di Dio,
che il diavolo sarà vinto e la sua opera ingannevole distrutta, è subito annunciata. Questo compito sarà affidato al
Messia, il Salvatore, che verrà a suo tempo. Nell’attesa messianica, Dio sceglie dei testimoni, fedeli custodi di
questa promessa, ai quali affida il compito di ricordarla alle generazioni future. Comanda loro anche di
comportarsi in modo degno, come veri suoi servitori, ad esempio per le Nazioni vicine, che invece il loro Creatore
lo abbandonarono da molto tempo. Per questa ragione affida loro la custodia della sua Parola rivelata. Dapprima
Dio sceglie un uomo: Noè. Poi una famiglia: Abramo. Poi un popolo: Israele. Ma poiché questo popolo si
dimostrò sempre infedele, non all’altezza del suo compito ricevuto all’inizio, dopo avere lungamente pazientato e
rivolto molti avvertimenti tramite i profeti (430 anni 18), Dio lo giudica togliendogli il regno del Paese promesso
(la Palestina) e trasferendolo alle Nazioni. Così è ancora oggi, benché siano già iniziati dei segnali di
restaurazione. La grande maggioranza del popolo (dieci tribù) fu distrutta e la restante parte deportata dagli Assiri
fra le Nazioni nell’anno 721 (e. V.). Da allora quelle tribù non ritornarono mai più, salvo casi sporadici.
Le rimanenti due tribù (Giuda e Beniamino) dopo essere state deportate a Babilonia dai Caldei, i quali distrussero
Gerusalemme e il Tempio, soggiornarono in cattività a Babilonia per 70 anni.
Ma con la fine del regno Caldeo, ebbero il permesso di tornare in Palestina per ricostruire la città di Gerusalemme
ed il Tempio di Dio, nell’attesa dell’avvento messianico.
Persistendo nella sua generale incredulità, il popolo continuò ad essere angariato dalle Nazioni, così sopraggiunse
l’impero Medo-Persiano dopo l’impero Caldeo-Babilonese, poi il Greco-Macedone e infine l’impero Romano, che
risultò essere il più terribile di tutti, perché distrusse di nuovo la città di Gerusalemme, il Tempio e deportò lontano
dalla Palestina il residuo giudaico, per più di XIX secoli, cioè fino al 1948.
Il culmine della sua ostinata caparbietà, avverrà quando il residuo del popolo respingerà anche la testimonianza di
Gesù, il loro Messia tanto atteso e desiderato, finalmente giunto per ridare il regno ad Israele.
Il popolo però preferì Barabba al suo Re, e come allora, ancora oggi aspetta l’adempimento di quella promessa, che
invece è già stata adempiuta. Ma questo appartiene già alla storia neotestamentaria.
Tutto ciò è contenuto in 39 libri, scritti da circa 40 diversi autori vissuti nell’arco di circa 1.200 anni. Il primo fu
Mosè, l’ultimo il profeta Malachia, tutti ispirati dallo Spirito di Dio19.
2.
IL NUOVO TESTAMENTO
La seconda parte, chiamata Nuovo Testamento, è quella indirizzata più direttamente ai cristiani ed è rifiutata dal
popolo eletto, perché esso ha respinto Gesù di Nazaret, il Cristo, Figlio di Dio.
Questa annuncia l’avvento del Messia promesso nella prima parte della Bibbia, elenca la sua genealogia a
dimostrazione delle sue autentiche credenziali, descrive la sua vita, le sue opere e il suo insegnamento.
I 4 Vangeli sono stati scritti, due dagli Apostoli Matteo e Giovanni, e due dai discepoli Marco e Luca, per
testimoniare delle cose da Lui fatte e insegnate.
Negli altri 23 libri sono sviluppate importantissime testimonianze di altri 2 Apostoli del Eterno (Pietro e Paolo) e 2
profeti (Giacomo e Giuda). Tutti hanno raccolto il suo messaggio e ubbidito al preciso mandato da Lui ricevuto.
Conoscere bene il Nuovo Testamento è presupposto indispensabile per comprendere bene il messaggio spirituale
nascosto nell’Antico Testamento.
DEDICA
“Amen!
Alle matrici che m’hanno amato,
e ai tesori che m’hanno figliato,
questo cimento l’ho dedicato,
e il Padre, in Gesù Cristo, ho lodato!
Amen! Amen!”
Questi sono i comandamenti, le leggi e le prescrizioni che l’Eterno, il vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi, perché li
mettiate in pratica nel paese nel quale vi preparate a entrare per prenderne possesso, così che tu tema il tuo Dio,
l’Eterno, osservando, tutti i giorni della tua vita, tu, tuo figlio e il figlio di tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi
comandamenti che io ti do, affinché i tuoi giorni siano prolungati. (Deuteronomio 6:1-2)
“Tu amerai dunque l’Eterno, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima tua e con tutte le tue forze.
Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando te ne starai
seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un
segno, te li metterai sulla fronte in mezzo agli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle porte della tua
città”. (Deuteronomio 6:5-9)
18
19
Ezechiele Cap. 4 vv. da 1 a 6;
2a lettera di Pietro Cap. 1 vv. 20, 21; 1a lettera di Pietro Cap. 1 vv. 10,11,12;
7
I N D I C E 1° volume (Pagg. 473)
CAP. 1 - IL PROLOGO
DAI CINQUE LIBRI DEL PENTATEUCO
CAP. 2 – GENESI
Sez. 1a La Creazione
Sez. 2a I primi figli di Adamo ed Eva: inizio della storia umana
Sez. 3a La Torre di Babele
Sez. 4a Abramo
Sez. 5a Isacco
Sez. 6a Giacobbe
Sez. 7a Giuseppe
CAP. 3 – ESODO; CAP. 4 – LEVITICO; CAP. 5 – NUMERI; CAP. 6 – DEUTERONOMIO
Sez. 8a Mosè
APPENDICE CON STRALCI DEI TESTI BIBLICI REFERENZIATI IN NOTA
I N D I C E 2° volume (Pagg. 442)
DAI DODICI LIBRI STORICI (secondo il canone cristiano ante sec. XV)
CAP. 7 – GIOSUE’
CAP. 8 – GIUDICI
CAP. 9 – RUT
CAP. 10 – 1o SAMUELE
Sez. 1a Samuele
Sez. 2a Saul
CAP. 11 – 2o SAMUELE – 1o CRONACHE
Sez. 1a Davide
CAP. 12 – 2o CRO NACHE - 1o RE - 2o RE
Sez. 1a - Salomone 3° ed ultimo Re su tutto Israele
Sez. 2a – Roboamo Re di Giuda, Geroboamo Re d’Israele e i rimanenti Re di Giuda e Re d’Israele
CAP. 13 – ESDRA
CAP. 14 – NEEMIA
CAP. 15 – ESTER
DAI CINQUE LIBRI POETICI (secondo il canone cristiano ante sec. XV)
CAP. 16 – GIOBBE
CAP. 17 – SALMI
CAP. 18 – PROVERBI
CAP. 19 – ECCLESIASTE
CAP. 20 – CANTICO DEI CANTICI
APPENDICE CON STRALCI DEI TESTI BIBLICI REFERENZIATI IN NOTA
I N D I C E 3° volume (Pagg. 255)
CAP. 21 – DAI QUATTRO PROFETI MAGGIORI (secondo il canone cristiano ante sec. XV)
Sez. 1a – ISAIA
Parte 1a. AVVENIMENTI STORICI
Parte 2a. PRIMI GIUDIZI CONTRO ISRAELE E GIUDA. INIZIO DELLA DIASPORA
Parte 3a. ANNUNZIO DELLA PRIMA VENUTA DEL MESSIA
Parte 4a. ANNUNZIO DI UN NUOVO POPOLO PRESO TRA LE NAZIONI (LA CHIESA)
Parte5a. I GRANDI GIUDIZI APOCALITTICI CHE PRECEDE RANNO IL REGNO MILLENARIO
Parte 6a. RITORNO DEL MESSIA: GIUDIZIO DEI NEMICI E POI IL REGNO MILLENARIO
Parte 7a. GIUDIZIO CONTRO I NEMICI DEGLI ULTIMI TEMPI
Parte 8a. LA GIOIA FUTURA
Parte 9a. LA GLORIA FUTURA NEL REGNO MILLENARIO
Parte 10a. LA GLORIA NELLA FUTURA NUOVA CREAZIONE
Sez. 2a – GEREMIA
Parte 1a. AVVENIMENTI STORICI
Parte 2a.. PROFEZIE SULLE NAZIONI CONFINANTI NEMICHE DI GIUDA
Parte 3a. PECCATI DEL POPOLO DI GIUDA
Parte 4a. GIUDIZI CHE PRECEDERANNO IL REGNO
Parte 5a. GLORIA FUTURA NEL REGNO MILLENARIO
Parte 6a. GIUDIZIO DELLE NAZIONI
Sez. 3a – LAMENTAZIONI DI GEREMIA
Sez. 4a – EZECHIELE
Parte 1a. AVVENIMENTI STORICI
Parte 2a. ANNUNCI RIPETUTI DELLA FINE DI GIUDA E DI GERUSALEMME
8
Parte 3a. MINACCE CONTRO I RESPONSABILI DEL POPOLO
Parte 4a. MINACCE ANCHE CONTRO LE NAZIONI VICINE
Parte 5a. PROMESSE DELLA FUTURA RESTAURAZIONE DI GIUDA E DI GERUSALEMME
Parte 6a. LA FUTURA RESTAURAZIONE DI ISRAELE, DI GIUDA E DI GERUSALEMME
Parte 7a. LE NAZIONI RIBELLI AL REGNO D’ISRAELE SARANNO GIUDICATE
Sez. 5a – DANIELE
Parte 1a. AVVENIMENTI STORICI
Parte 2a. PROFEZIE E VISIONI VARIE
CAP. 22 – DAI DODICI PROFETI MINORI (secondo il canone cristiano ante sec. XV)
Sez. 1a – OSEA
Parte 1a. AVVENIMENTI STORICI
Parte 2a. PROFEZIE E VISIONI VARIE
Sez. 2a – GIOELE
Sez. 3a – AMOS
Sez. 4a – ABDIA
Sez. 5a – GIONA
Sez. 6a – MICHEA
Sez. 7a – NAUM
Sez. 8a – ABACUC
Sez. 9a – SOFONIA
Sez. 10a – AGGEO
Sez. 11a – ZACCARIA
Sez. 12a – MALACHIA
CAP. 23 – SEI TAVOLE DI CONFRONTO DELLE PRINCIPALI PROFEZIE:
1 – MESSIANICHE; 2 – DELLA DIASPORA; 3 - DELLA CHIESA; 4 - DEI SETTE ANNI
DELL’APOCALISSE; 5 - DEL REGNO MILLENARIO; 6 – DELLO STATO ETERNO;
CAP. 24 – TABELLE VARIE RIASSUNTIVE
1 – SCRITTI SACRI CITATI COME FONTI ISPIRATE; AUTORI MATERIALI DELLA SACRA BIBBIA;
PRINCIPALI ERRORI DELLA SACRA BIBBIA; ETIMOLOGIA;
APPENDICE CON STRALCI DEI TESTI BIBLICI REFERENZIATI IN NOTA
9
21 – I QUATTRO PROFETI MAGGIORI
Sez. 1a ISAIA
Il profeta Isaia20 fu chiamato al suo ministero dall’Eterno l’anno 758 A.C., il primo anno del re Iotam, figlio di Uzzia
(Azaria). La data della sua morte non è conosciuta, ma risale sicuramente tra il 712 e il 697 A.C., che è la data della
morte del re di Giuda Ezechia. Il suo servizio profetico durò più di 60 anni. Sposò una profetessa di Gerusalemme dalla
quale ebbe tre figli maschi: Emmanuele fu il suo primogenito.
Egli assistette alla distruzione del regno d’Israele e profetizzò interamente il futuro del popolo, così nell’ordine:
1. la distruzione del regno di Giuda,
2. il suo ritorno nel paese per merito di Ciro il Persiano,
3. la nascita del Messia e della sua opera non riconosciuta da Giuda,
4. il giudizio di Dio e la successiva lunga deportazione di questo popolo duro a credere,
5. il secondo e definitivo ritorno nel paese di Giuda,
6. i giudizi apocalittici e la conversione del popolo a Cristo Gesù, l’Eterno ,
7. il suo ritorno e l’avvento del Regno,
8. il ritorno anche delle altre tribù disperse tra le Nazioni,
9. il giudizio finale dei nemici,
10. infine la seconda e definitiva Creazione.
Questo libro dunque ha un contenuto straordinariamente importante per comprendere il futuro del popolo di Dio e del
mondo intero. Ma è sorprendente anche per la sua struttura, composta da 66 Capitoli, suddivisibile per contenuto in due
parti:
1. i primi 39 Capitoli contengono profezie di giudizi contro Israele, Giuda e le Nazioni loro nemiche e gli ultimi
4 fatti storici relativi;
2. gli altri 27 Capitoli trattano le promesse di liberazione e di restaurazione del Regno.
Per questa ragione alcuni critici moderni, ritengono, ingiustamente, che la seconda parte sia stata scritta non da Isaia ma
da un altro imprecisato autore (secondo Isaia).
La suddivisione in Capitoli di tutta la Bibbia, fu introdotta per ragioni di praticità, la prima volta con la Vulgata Latina
dall’arcivescovo di Canterbury Stefano Langton, nel XII° secolo d.C. Molto prima il Pentatueco era già suddiviso in
154 sezioni e in Babilonia le sezioni erano 54, indicate con tre P e tre S; queste a loro volta erano suddivise in 669 parti
minori, indicate con 1P o 1S. Esisteva anche una suddivisione in versetti che passò poi alle nostre versioni moderne
dell’Antico Testamento.
La sorpresa, che testimonia come lo Spirito Santo ha guidato anche questo lavoro di suddivisione fatto nel XII secolo, è
questa:
1. i 66 Capitoli corrispondono al numero totale dei libri dell’intera Bibbia non cattolica
2. dei quali i primi 39 corrispondono al numero dei libri dell’Antico Testamento
3. e i secondi 27 sono quelli del Nuovo Testamento.
Di seguito il libro di Isaia è riscritto in ordine di argomento.
Parte 1a .
AVVENIMENTI STORICI
§ A1 - IL RACCONTO BIBLICO (Trascrizione in ordine di argomento)
Vocazione e missione d'Isaia21
Nell'anno della morte del re Uzzia22, io vidi il Signore seduto sopra un trono grande, elevato e i lembi del suo mantello
riempivano il Tempio23. Sopra di lui stavano dei serafini24, ognuno dei quali aveva sei ali; con due si coprivano la
faccia, con due si coprivano i piedi, e con due essi volavano. L'uno gridava all'altro e diceva: «Santo, santo, santo è
l’Eterno degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria!» Le fondamenta delle porte furono scosse dalla voce di
colui che gridava, e la casa fu piena di fumo. Allora io dissi: «Guai a me, perché sono perduto! Perché io, io sono un
uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; perché i miei occhi hanno visto il Re,
l’Eterno degli eserciti!»
Ma uno dei serafini volò verso di me, con in mano un carbone ardente, tolto con le molle da sopra l'altare. Mi toccò con
esso la bocca e disse: «Ecco, questo ti ha toccato le labbra, la tua iniquità è tolta e la propiziazione è fatta per il tuo
peccato».
Poi udii la voce dell’Eterno che diceva:
20
Dall’ebraico yesayahu, che significa Dio è salvezza;
* Isaia Cap. 6:1-13;
22
A.C. 758;
23
Tempio cioè il Tempio di Gerusalemme;
24
n. d. t. : che significa infiammati, cioè angeli infuocati; il termine ebraico potrebbe significare anche serpenti alati;
21
10
«Chi manderò? E chi andrà per noi?»
Allora io risposi: «Eccomi, manda me!»
Profezia del futuro d'Israele e suoi castighi
Ed egli disse: «Va', e di' a questo popolo: "Ascoltando, voi udrete ma non capirete;
guardando, voi vedrete ma non riconoscerete!"
Ingrassa25 il cuore di questo popolo, rendi le sue orecchie gravi, chiudigli gli occhi,
che non veda con i suoi occhi, non comprenda con i suoi orecchi, non capisca con il cuore,
non si converta e non sia guarito!»
Io dissi: «Fino a quando, Signore?»
Egli rispose: «Finché le città siano devastate, senza abitanti, non vi sia più nessuno nelle case, e il paese sia
ridotto a intera desolazione; finché l’Eterno abbia allontanato gli uomini, e la solitudine sia grande in mezzo
al paese. Ma vi sarà ancora là un decimo,
esso ritornerà e sarà brucato; ma, come al terebinto e alla quercia, quando sono abbattuti, [rimane il ceppo],
così rimarrà al popolo un ceppo, la discendenza santa».
§C1 – SIGNIFICATO ALLEGORICO
E’ nel tempio di Gerusalemme che Isaia ha questa visione, perché le sue porte sono scosse e la casa fu piena di
fumo.
La visione dell’Eterno che sovrasta le sue creature, la cui parte inferiore del mantello riempie il tempio, vuole
evidenziare che sulla terra c’è un punto d’incontro fra Lui e la sua creatura.
Con la loro posizione, e con le loro parole, gli angeli alludono alla perfetta e ineguagliabile santità
dell’Altissimo. Infatti, le ali coprenti la faccia e i piedi alludono alla impurità che il Creatore, tre volte Santo,
scopre anche nei suoi angeli più santi.26 Tanto più il profeta, che si sente perduto a causa della sua e della
impurità del popolo col quale è solidale.
Ma il carbone tolto dall’altare, anziché bruciare le labbra di Isaia, lo purifica del suo peccato, perché allude al
sacrificio espiatorio della vittima innocente, cioè Gesù Cristo.
Poi riceve il mandato apostolico verso la sua nazione, la quale, nel suo insieme, confermerà la sua incredulità.
Anzi, questa aumenterà, finché il paese vomiterà i suoi abitanti e resterà deserto fino agli ultimi giorni, perché il
popolo continuerà a rifiutare gli appelli del suo Dio.
Allora, un residuo fedele convertito ne prenderà finalmente possesso per sempre.
Anche Gesù Cristo, l’Apostolo per eccellenza, , per lo stesso motivo, parlerà in parabole ai Giudei del suo tempo.
§A2 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
La Siria e la Filistia contro Israele 27
Il Signore manda una parola a Giacobbe, ed essa cade sopra Israele, e il popolo tutto intero la conoscerà,
Efraim e chi abita nella Samaria, che dicono con orgoglio e nella superbia del loro cuore: "I mattoni sono
caduti, ma noi costruiremo con pietre squadrate; i sicomori sono stati tagliati, ma noi li sostituiremo con cedri".
Per questo l’Eterno susciterà gli avversari di Resin contro di loro, ed armerà28 i suoi nemici:
i Siri da oriente, i Filistei da occidente29; essi divoreranno Israele a bocca spalancata.
Con tutto ciò, la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa.
Ma il popolo non torna a colui che lo colpisce, non cerca l’Eterno degli eserciti.
Perciò l’Eterno reciderà da Israele il capo e la coda, il ramo di palma e il giunco, in uno stesso giorno.
L'anziano e il notabile sono il capo, e il profeta che insegna la menzogna è la coda. Perché quelli che guidano
questo popolo lo sviano, e quelli che si lasciano guidare vanno in rovina30. Perciò il Signore non si compiacerà
delle giovani generazioni, né avrà compassione dei loro orfani e delle loro vedove; perché tutti quanti sono dei
profani e dei malfattori, ogni bocca proferisce l’empietà. Con tutto ciò, la sua ira non si calma e la sua mano
rimane distesa. Perché la malvagità arde come un fuoco, che divora i rovi e le spine;
divampa nel folto della foresta e s'innalzano in vortice colonne di fumo. Per l'ira dell’Eterno degli eserciti il
paese è in fiamme e il popolo è ciò che alimenta il31 fuoco; l’uno non risparmia l’altro. Si saccheggia a destra e
si ha fame; si divora a sinistra e non si è saziati; ognuno divora la carne del proprio braccio:
Manasse [divora]32 Efraim, Efraim Manasse; e insieme piombano su Giuda. Con tutto ciò, la sua ira non si
calma e la sua mano rimane distesa.
25
n. d. t. : Ingrassa che significa cuore insensibile; l’invito è probabilmente rivolto allo Spirito;
Abacuc Cap. 1 v. 13; Giobbe Cap. 4 v. 18; Cap. 15 v. 15;
27
* Isaia Cap. 9:8-21;
28
o : ecciterà;
29
esattamente : per davanti … per di dietro;
30
esattamente : sono inghiottiti;
31
n. d. t. altri : in preda al;
32
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
26
11
L’Assiria invade la Siria, Israele e Giuda33
L’Eterno mi disse: «Prenditi una grande tavoletta e scrivici sopra con uno stiletto d’uomo34: "Affrettate il saccheggio,
presto, al bottino"!»
Mi presi dei fedeli testimoni per testimoniare, il sacerdote Uria e Zaccaria, figlio di Ieberechia. Poi mi accostai alla
profetessa e lei concepì e partorì un figlio. Allora l’Eterno mi disse: «Chiamalo col nome: "Affrettate il saccheggio,
presto, al bottino35"; poiché prima che il bambino sappia chiamare: "padre mio e madre mia", la potenza36 di Damasco
e il bottino di Samaria saranno portati davanti al re d'Assiria».
L’Eterno mi parlò ancora e mi disse:
«Siccome questo popolo disprezza le acque di Siloe che scorrono placide, e si compiace di Resin e del figlio di
Remalia, ecco, il Signore fa salire su di loro le acque del fiume, potenti e grandi, il re d'Assiria e tutta la sua
gloria; esso s'innalzerà dappertutto sopra il suo livello, esonderà per tutte le sue sponde.Passerà sopra Giuda,
inonderà e passerà oltre; arriverà fino al collo e le sue ali spiegate copriranno tutta la larghezza del tuo
paese, o Emmanuele!»
Guerra dei regni di Siria e d'Israele contro Giuda37
Ai giorni di Acaz, figlio di Iotam, figlio di Uzzia, re di Giuda, avvenne che Resin, re di Siria38 e Peca, figlio di Remalia,
re d'Israele, salirono contro Gerusalemme per farle guerra39; ma non riuscirono ad assediarla. Fu riferita alla casa di
Davide questa notizia: «La Siria è venuta a prestare appoggio ad40 Efraim». Il cuore [di Acaz] e il cuore del suo popolo
furono agitati, come gli alberi della foresta sono agitati dal vento. Allora l’Eterno disse a Isaia: «Esci incontro ad Acaz,
tu con Sear-Iasub41, tuo figlio, verso l'estremità dell'acquedotto della vasca superiore, sulla strada del campo del
lavandaio, e tu gli dirai: "Guarda di startene calmo e tranquillo, non temere e il tuo cuore non vacilli a causa di questi
due pezzi42 di tizzoni fumanti, davanti all'ardore della collera di Resin di Siria e di [Peca] il figlio di Remalia. Siccome
la Siria, Efraim e il figlio di Remalia meditano del male a tuo danno, essi dicono: "Saliamo contro Giuda,
terrorizziamolo, apriamo una breccia e proclamiamo re in mezzo ad esso il figlio di Tabbeel". Così dice il Signore,
l’Eterno:
«Questo non si compirà; non avrà luogo! Poiché Damasco è la capitale della Siria e Resin è il capo di
Damasco, fra sessantacinque anni43, Efraim cesserà44 d’essere un popolo. Samaria è la capitale di Efraim e il
figlio di Remalia è il capo di Samaria. Se voi non crederete,voi non potrete sussistere».
Sennacherib marcia contro Gerusalemme45
Giudizio contro Israele per opera del re d’Assiria, chiamato dall’Eterno
L’Eterno farà venire su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre dei giorni, come non se ne ebbero mai dal
giorno che Efraim si è separato da Giuda: vale a dire il re d'Assiria.
In quel giorno l’Eterno fischierà alle mosche che sono all'estremità dei fiumi46 d'Egitto e alle api che sono nel
paese d'Assiria. Esse verranno e si poseranno tutte nelle valli deserte, nelle fessure delle rocce, su tutti i
cespugli e su tutti i pascoli. In quel giorno, il Signore, con un rasoio preso a nolo di là dal fiume, con il re
d'Assiria, raderà la testa, i peli dei piedi e egli47 porterà via anche la barba. In quel giorno avverrà che un uomo
nutrirà una giovenca e due pecore, ed esse daranno tale abbondanza di latte, che egli mangerà del [latte]48
cagliato49;
poiché mangerà del [latte]50 cagliato e miele chiunque sarà rimasto superstite nel paese. In quel giorno, ogni
luogo contenente mille viti, del valore di mille sicli d'argento, sarà [abbandonato] in balìa dei rovi e dei pruni.
33
* Isaia Cap. 8:1-8;
n. d. t. altri : in caratteri leggibili;
35
n. d. t. : il suo nome ebraico è Maher salhal hash baz che significa appunto affrettate il saccheggio presto al bottino;
36
o : le ricchezze;
37
* Isaia Cap. 7:1-9;
38
Siria cioè Aram; come Cap. 9 v. 12;
39
A. C. 741;
40
esattamente : s’è posata su;
41
n. d. t. : questo nome in ebraico significa il residuo ritornerà;
42
esattamente : code;
43
n. d. t. : questo è un errore, perché avrebbe dovuto essere l’anno 786 A. C., cioè il tempo del re di Giuda Uzzia e del
re d’Israele Geroboamo II; invece era l’anno 741, quando regnavano rispettivamente Acaz a Gerusalemme e Peca
a Samaria e la profezia si avvererà nell’anno 721 A. C., quindi la data corretta dovrebbe essere fra venti anni, non
sessantacinque;
44
esattamente : sarà distrutta;
45
* Isaia Cap. 7:17-25; Cap. 10:28-34; Cap. 36:1-22;
46
vedere la nota in Esodo Cap. 7 v. 19 ;
47
cioè : il rasoio è il re d’Assiria;
48
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
49
o : panna ;
50
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
34
12
Vi si entrerà con le frecce e con l'arco, perché tutto il paese non sarà che rovi e pruni. Tutti i colli che si
dissodavano con la vanga, non saranno più frequentati per timore dei rovi e dei pruni; e saranno un luogo per
mandarvi il bue, le pecore lo calpesteranno».
[L'Assiro]51 è giunto ad Aiat, ha attraversato Migron, ha lasciato i suoi bagagli a Micmas, hanno valicato il
passo, hanno rizzato il campo52 a Gheba; Rama53 trema, Ghibea di Saul è in fuga. Grida forte, o figlia di
Gallim! Fa attenzione Lais! Povera Anatot! Madmen è in fuga, gli abitanti di Ghebim si salvano54.
Ancora un giorno di sosta a Nob, egli minaccia con la mano il monte della figlia di Sion,
contro la collina di Gerusalemme … Ecco, il Signore, l’Eterno degli eserciti, tronca i grandi rami con violenza;
quelli che sono più in alto saranno tagliati, e quelli che sono elevati saranno atterrati. Egli abbatte con il ferro il
folto della foresta, e il Libano cadrà per un potente55.
Il quattordicesimo anno del re Ezechia56, Sennacherib57, re d'Assiria, salì contro tutte le città fortificate di Giuda e le
conquistò. Il re d'Assiria mandò il Rabsaché58, da Lachis a Gerusalemme, al re Ezechia59, con grandi forze e Rabsaché
si fermò presso l'acquedotto dello stagno superiore, sulla strada del campo del lavandaio. Allora Eliachim, figlio di
Chilchia, che era [preposto] sul palazzo [del re], Sebna, lo scriba60 e Ioa, figlio d'Asaf, il cronista61, uscirono verso di
lui. Rabsaché disse loro: «Dite a Ezechia: "Così parla il gran re, il re d'Assiria: Che fiducia è questa che tu hai? Tu dici62
(non sono che parole delle labbra): "Il consiglio e la forza [ci vogliono] per la guerra"; ora, in chi confidi e perché ti
vuoi ribellare contro di me? Ecco, tu confidi nell'Egitto, in quel bastone di canna rotta, nell'Egitto, che penetra nella
mano di chi vi si appoggia e gliela fora; così è di Faraone, re d’Egitto, per tutti quelli che confidano in lui. Se tu mi
dici: "Noi confidiamo nell’Eterno, nel nostro Dio"... ma non è quello di cui Ezechia ha soppresso i luoghi sacri63 e gli
altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme "Voi vi prostrerete davanti a questo altare?" Ora fa' una scommessa con il re
d'Assiria, il mio signore: - io ti darò duemila cavalli se tu puoi fornire altrettanti cavalieri da cavalcarli -. Come
potresti tu far voltare le spalle a un solo capitano64, fra i minimi servitori del mio signore? Ma tu confidi nell'Egitto per
dei carri e dei cavalieri ... Sono salito, adesso, forse senza il volere dell’Eterno, contro questo paese, per distruggerlo?
E’ l’Eterno mi ha detto: "Sali contro questo paese e distruggilo!"»
Allora Eliachim, Sebna e Ioa dissero a Rabsaché: «Ti preghiamo, parla ai tuoi servi in siriaco, poiché noi lo
comprendiamo; non parlarci in [lingua] giudaica alle orecchie del popolo che sta sulle mura». Ma Rabsaché rispose:
«Il mio signore mi ha forse mandato a dire queste parole al tuo signore e a te solamente? Non è agli uomini che stanno
sulle mura che mangeranno i loro escrementi e che berranno la loro urina con voi?»
Allora Rabsaché, stando in piedi, gridò ad alta voce e disse in [lingua] giudaica: «Ascoltate le parole del gran re, del re
d'Assiria! Così parla il re: - Non v'inganni Ezechia, poiché egli non potrà liberarvi; né vi faccia Ezechia riporre la
vostra fiducia nell’Eterno, dicendo: "L’Eterno ci libererà di certo; questa città non sarà data nelle mani del re d'Assiria"
-. Non date retta a Ezechia, perché così dice il re d'Assiria: "Fate la pace65 con me, uscite verso di me e ognuno di voi
mangerà il frutto della sua vite e del suo fico e berrà l'acqua della sua cisterna, finché io venga e vi porti66 in un paese
simile al vostro: paese di grano e di vino, paese di pane e di vigne". Non vi seduca Ezechia dicendovi: "L’Eterno ci
libererà". Qualcuno degli dèi delle nazioni ha forse liberato il suo paese dalle mani del re d'Assiria? Dove sono gli dèi
di Camat e di Arpad? Dove sono gli dèi di Sefarvaim? Hanno forse liberato Samaria dalla mia mano67? Fra tutti gli dèi
di questi paesi, quali sono quelli che hanno liberato il loro paese dalla mia mano? L’Eterno potrà liberare
Gerusalemme dalla mia mano?»
51
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
n. d. t. altri : trascorrono la notte;
53
vedere Giudici Cap. 19 v. 13;
54
n. d. t. altri : cercano un rifugio;
55
n. d. t. altri : sotto i colpi del Potente;
56
A. C. 713; n. d. t. : fu il 16° re di Giuda, e regnò del 726 al 697 A. C.;
57
n. d. t. : Questo re d’Assiria Sennacherib (705-681 A. C.), fu il successore di Sargon II°, distrusse Babilonia nel 700
A. C. ed estese il suo regno oltre alla Samaria anche alla Filistia, all’Egitto, al tempo della dinastia etiopica, e fino
all’Etiopia;
58
titolo onorifico del gran coppiere, responsabile della somministrazione del vino alla tavola del re;
59
n. d. t. : cfr. 2° Re Cap. 18 v. 13-37;
60
n. d. t. altri : il segretario; sempre in questo passo;
61
n. d. t. altri : l'archivista; sempre in questo passo;
62
o : Io dico [Tu dici];
63
n. d. t. : altri alti luoghi;
64
altri : governatore, comandante;
65
esattamente : la benedizione ( al presente );
66
esattamente : vi prenda;
67
n. d. t. : Samaria fu presa dal re d’Assiria Sargon II°, nel 721 A. C.;
52
13
Quelli tacquero e non risposero una parola, perché il re aveva dato quest'ordine: "Non gli rispondete". Eliachim, figlio
di Chilchia, che era [preposto] sul palazzo [del re], Sebna, lo scriba e Ioa, figlio d'Asaf, il cronista, andarono da Ezechia
con le vesti stracciate e gli riferirono le parole di Rabsaché.
Preghiera di Ezechia. Liberazione di Gerusalemme68
Quando il re Ezechia ebbe udito [queste cose], si stracciò le vesti, si coprì di un sacco ed entrò nella casa dell’Eterno.
Mandò Eliachim [preposto] sul palazzo, Sebna, lo scriba e i più anziani sacerdoti, coperti di sacchi, dal profeta Isaia,
figlio di Amots. Essi gli dissero: «Così parla Ezechia: "Oggi è giorno d'angoscia, di castigo e d’obbrobrio69; poiché i
figli stanno per nascere, però manca la forza per partorirli. Forse l’Eterno, il tuo Dio, ha udito le parole di Rabsaché, che
il re di Assiria, suo signore, ha mandato per insultare il Dio vivente; e forse l’Eterno, il tuo Dio, punirà le parole che ha
udite. Fa dunque salire una preghiera per il residuo [del popolo]70che rimane ancora"».
I servi del re Ezechia andarono dunque da Isaia. E Isaia disse loro: «Voi direte così al vostro signore: Così dice
l’Eterno, "Non temere le parole che hai udite, con le quali i servi del re d'Assiria mi hanno bestemmiato. Ecco, io
metterò in lui uno spirito, che all'udire una certa notizia, egli tornerà nel suo paese e io lo farò cadere di spada nel suo
paese"».
Il re d’Assiria manda una lettera ad Ezechia
Rabsaché tornò dal re d'Assiria e lo trovò che assediava Libna (poiché aveva saputo che il suo signore era partito da
Lachis). [Il re d'Assiria] ricevette questa notizia concernente Tiraca, re d'Etiopia: "Egli si è mosso per farti guerra".
Udito questo, inviò dei messaggeri a Ezechia, con questo messaggio: «Dite così ad Ezechia, re di Giuda: Il tuo Dio, nel
quale confidi, non t'inganni dicendo: "Gerusalemme non sarà data nelle mani del re d'Assiria". Ecco, tu hai udito quello
che i re d'Assiria hanno fatto a tutti i paesi, come li hanno interamente distrutti; e tu, tu sarai preso! Gli dèi delle
nazioni che i miei padri distrussero, gli dèi di Gozan, di Caran, di Resef, e dei figli di Eden che sono a Telassar,
riuscirono forse a liberarle? Dove sono il re di Camat, il re di Arpad, e il re della città di Sefarvaim, di Ena e d'Ivva?»
Preghiera d’Ezechia
Ezechia prese la lettera71 dalle mani dei messaggeri e la lesse; poi salì alla casa dell’Eterno e la spiegò davanti
all’Eterno. Ezechia pregò l’Eterno, dicendo: «Eterno degli eserciti, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini! Tu il
Medesimo72, tu solo sei il Dio di tutti i regni della terra; tu, tu hai fatto il cielo e la terra. Eterno, porgi l'orecchio e
ascolta! Eterno, apri i tuoi occhi e guarda! Ascolta tutte le parole che Sennacherib ha mandate per insultare il Dio
vivente! È vero, Eterno; i re d'Assiria hanno devastato tutte quelle nazioni e i loro paesi, e hanno dato alle fiamme i
loro dèi; ma quelli non erano dèi; erano opera di mano d'uomo: legno e pietra; e li hanno distrutti. Ora, Eterno, Dio
nostro, salvaci dalla sua mano, affinché tutti i regni della terra conoscano che tu solo, tu sei l’Eterno!»
Profezia d’Isaia
Allora Isaia, figlio di Amots, mandò a dire a Ezechia: «Così dice l’Eterno, Dio d'Israele: Quanto alla preghiera che mi
hai rivolta riguardo a Sennacherib, re d'Assiria, questa è la parola che l’Eterno ha pronunziata contro di lui:
"La vergine, figlia di Sion, ti disprezza e si fa beffe di te;
la figlia di Gerusalemme scrolla il capo dietro a te.
Chi hai insultato e bestemmiato? Contro chi hai alzato la voce?
Contro il Santo d'Israele hai levato in alto i tuoi occhi.
Per i tuoi servi tu hai insultato il Signore, e hai detto:
- Con la moltitudine dei miei carri io ho scalato la cima delle montagne,
le parti spaziose del Libano; io abbatterò i suoi cedri più alti
e i suoi cipressi più belli; arriverò fino alla sua ultima vetta73,
alla foresta del suo Carmel74.
Io ho scavato, e io bevuto dell'acqua; con la pianta dei miei piedi io ho prosciugato
tutti i fiumi75 di Matsor76 -…
Non hai udito quel che io ho fatto da lungo tempo; che dai tempi antichi ne ho ideato77 il progetto?
Ora io ho fatto in modo che si compia: che tu riduca in mucchi di rovine delle città fortificate.
I loro abitanti sono stati senza forza78, sono terrificati e coperti di vergogna; sono stati [come] l'erba dei campi e l’erba
verde, come l'erbetta dei tetti, come la messe riarsa prima che metta la spiga. Ma io conosco dove abiti, quando esci,
68
* Isaia Cap. 37:1-38;
esattamente : reiezione;
70
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
71
esattamente: le lettere; (forse si trattava di più fogli scritti);
72
vedere la nota sulla parola nel Salmo102 v. 27 – Esodo Cap. 41 v. 4 - 2° Samuele Cap. 7 v. 28;
73
n. d. t. altri : più remoto nascondiglio;
74
o : campo fertile;
75
vedere la nota del Cap. 7 v. 18;
76
o : dell’Egitto; vedere Cap. 19 v. 6;
77
o : risoluto;
69
14
quando entri e quando t'infuri contro di me. Poiché ti sei infuriato contro di me, e perché la tua insolenza è salita alle
mie orecchie, io ti metterò il mio anello al tuo naso, il mio morso nella tua bocca e ti farò tornare per la via dalla quale
sei venuto.
Questo servirà di segno per [Ezechia]79: quest'anno si mangerà il frutto del grano caduto; il secondo anno, quello che
cresce da sé; ma il terzo anno seminerete e mieterete; pianterete vigne e ne mangerete il frutto. Il resto della casa di
Giuda, che sarà scampato, metterà ancora radici in basso e porterà frutto in alto. Poiché da Gerusalemme uscirà un
residuo e dal monte di Sion usciranno degli scampati. La gelosia dell’Eterno degli eserciti farà questo.
Perciò così parla l’Eterno riguardo al re d'Assiria:
Egli non entrerà in questa città, non vi lancerà freccia, né gli alzerà contro lo scudo,
non costruirà terrapieno contro di essa. Egli se ne tornerà per la via dalla quale è venuto,
non entrerà in questa città, dice l’Eterno. Io proteggerò questa città per salvarla,
per me stesso e per Davide, mio servo"».
Liberazione di Gerusalemme
Poi un angelo dell’Eterno uscì e colpì nel campo degli Assiri, centottantacinquemila [uomini] e quando si alzarono la
mattina, ecco quelli erano tanti cadaveri. Allora Sennacherib, re di Assiria, tolse l'accampamento partì, se ne andò per
tornare a Ninive, e vi rimase. Mentre stava prostrato nella casa di Nisroc, suo Dio, Adrammelec e Sareser, suoi figli, lo
uccisero con la spada, poi si salvarono nel paese di Ararat. Esaraddon, suo figlio, regnò al suo posto.
Malattia, guarigione e cantico del re Ezechia80
In quel tempo81, Ezechia si ammalò a morte, e il profeta Isaia, figlio di Amots, andò da lui, e gli disse: «Così parla
l’Eterno: Dà i tuoi ordini alla tua casa, perché morirai, tu non vivrai».
Allora Ezechia voltò la faccia verso il muro, pregò l’Eterno dicendo: «Ah, Eterno, ricordati ti prego, che io ho
camminato davanti a te con fedeltà e con cuore sincero, che ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Ed Ezechia versò
molte lacrime.
Dopo la parola dell’Eterno fu rivolta a Isaia, in questi termini: «Va', e di' a Ezechia: "Così parla l’Eterno Dio di Davide,
tuo padre: Io ho udito la tua preghiera, io ho visto le tue lacrime; ecco, io aggiungerò quindici anni ai tuoi giorni, io
libererò te e questa città dalle mani del re d'Assiria e proteggerò questa città. Questo servirà di segno per te, da parte
dell’Eterno, perché l’Eterno adempirà la parola da lui pronunziata: ecco, io farò retrocedere di dieci gradini l'ombra dei
gradini, che per effetto del sole, si è allungata sui dieci gradini sulla meridiana d’Acaz"».
Il sole retrocedette di dieci gradini sui gradini dov'era disceso.
Cantico scritto da Ezechia
Scritto di Ezechia, re di Giuda, quando, essendo stato malato, egli fu guarito.
Io dicevo: "Al pomeriggio82 dei miei giorni io andrò alle porte di Shéol83;
io sono privato del resto dei miei anni!" Io dicevo: - Non vedrò più Jah84,
Jah sulla terra dei viventi; [io andrò] 85 con gli abitanti del luogo dove tutto è finito86,
non vedrò più nessun uomo. La mia permanenza se n’è andata, portata via lontano da me,
come una tenda di pastore. Io, come fa il tessitore, ho la mia vita tagliata87 …
egli mi separerà dal subbio88; dal giorno alla notte tu avrai finito con me.
Io ho domato l’anima mia89 fino al mattino ... come un leone, così egli mi spezzava tutte le ossa; [ma adesso] 90
dal giorno alla notte tu avrai finito con me ... come una rondine, come una gru io borbottavo,io gemevo come
la colomba: i miei occhi si sono consumati [guardando] in alto. Signore91, io sono oppresso: garantiscimi -.
Che dirò? Egli mi ha parlato, ed lui l'ha fatto; io camminerò sommessamente durante i miei anni,
nell'amarezza92 della mia anima. Signore, per queste cose si vive e in tutte queste93 cose è la vita del mio
78
esattamente : corti di mano;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
80
* Isaia Cap. 38:1-22;
81
A. C. 713;
82
esattamente : riposo; altri : declino;
83
vedere Genesi Cap. 37 v. 35; n. d. t. altri : nel soggiorno dei morti;
84
vedere Cap. 12 v. 2;
85
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
86
n. d. t. altri : mondo dei trapassati;
87
o : arrotolata;
88
n. d. t. : J. N. Darby ha cima di palo; altri egli mi taglia via dalla trama; o Egli mi ha tagliato, mentre io era sol
mezzo tessuto;
89
n. d. t. altri: Io speravo;
90
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
91
altri: Eterno;
92
o : a causa della;
79
15
spirito; e tu mi hai reso la salute e tu m’hai fatto vivere94! Ecco, in luogo della pace95 io ho avuto grande
amarezza; ma tu, tu hai amato l’anima mia [ritirandola] dalla fossa della distruzione, perché tu hai gettato tutti i
miei peccati dietro alle tue spalle. Poiché non è Shéol che ti loderà, né la morte che ti celebrerà; quelli che
scendono nella fossa non sperano più nella tua verità. Il vivente, il vivente è quello che ti loderà,
come faccio io quest'oggi; il padre farà conoscere ai suoi figli la tua verità. L’Eterno ha voluto salvarmi! Noi
suoneremo con gli strumenti a corda, tutti i giorni della nostra vita,
nella casa dell’Eterno".
Isaia aveva detto: «Si prenda una massa di fichi secchi, lo si applichi come impiastro sull'ulcera e lui si ristabilirà».
Ezechia aveva detto: «Da quale segno riconoscerò che io salirò alla casa dell’Eterno?»
L'ambasciata babilonese96
In quel tempo, Merodac - Baladan, figlio di Baladan, re di Babilonia, mandò una lettera e un dono a Ezechia, perché
aveva sentito che egli era stato malato ed era ristabilito.
Ezechia si rallegrò [della loro venuta] e mostrò loro la casa [dove teneva custoditi] i suoi oggetti preziosi, l'argento e
l'oro, gli aromi, gli oli finissimi, tutto il suo arsenale, e tutto quello che si trovava nei suoi tesori97; non vi fu cosa, nel
suo palazzo e in tutti i suoi domini, che Ezechia non mostrò a loro.
Allora il profeta Isaia andò dal re Ezechia e gli disse: «Che hanno detto quegli uomini? Da dove ti sono venuti?»
Ezechia rispose: «Sono venuti da me da un paese lontano, da Babilonia». Isaia disse: «Che hanno visto in casa tua?»
Ezechia rispose: «Hanno visto tutto quello che c'è in casa mia; non c'è nulla nei miei tesori che io non abbia mostrato
loro». Allora Isaia disse a Ezechia: «Ascolta la parola dell’Eterno degli eserciti: "Ecco, verranno giorni in cui tutto
quello che c'è in casa tua, tutto quello che i tuoi padri hanno accumulato fino a oggi, sarà trasportato a Babilonia e non
ne rimarrà nulla", dice l’Eterno. "Saranno presi dei tuoi figli, che usciranno da te, che tu avrai generato, per farne degli
eunuchi nel palazzo del re di Babilonia"».
Ezechia rispose a Isaia: «La parola dell’Eterno che tu hai pronunziata, è buona». Poi aggiunse: «Perché ci sarà pace e
stabilità98 durante i miei giorni».
Gli Egiziani e gli Etiopi, schiavi di Sargon re d'Assiria99
L'anno in cui il Tartan100 fu mandato da Sargon101, re d'Assiria, contro Asdod (e la cinse d'assedio e la prese) in quel
tempo, l’Eterno parlò per mezzo d'Isaia, figlio di Amots, e gli disse: «Va', sciogliti il sacco dai fianchi e togliti i calzari
dai piedi». Questi fece così e camminò nudo e scalzo.
L’Eterno disse: «Come il mio servo Isaia ha camminato nudo e scalzo, per tre anni, [per essere] un segno e presagio102,
contro l'Egitto e contro l'Etiopia, così il re d'Assiria condurrà via i prigionieri dall'Egitto e i deportati dall'Etiopia,
giovani e vecchi, nudi e scalzi, con le natiche scoperte, a vergogna dell'Egitto. Essi saranno costernati e confusi, a
causa dell'Etiopia in cui avevano riposto la loro speranza, a causa dell'Egitto di cui si vantavano. L’abitante di questa
costa103 dirà in quel giorno: «Ecco la nostra fiducia, quelli in cui speravamo, ai quali avevamo sperato aiuto, per
essere liberati dal re d'Assiria! Ora noi come faremo a scampare?»104
Profezia contro la Filistia105
L'anno della morte del re Acaz106 fu [pronunciato] questo oracolo:
Non ti rallegrare, o Filistia tutta quanta, perché la verga che ti colpiva è spezzata.
Poiché dalla radice del serpente uscirà una vipera e il suo frutto sarà un serpente velenoso107 che vola. I
primogeniti108 dei miserabili pastureranno e i poveri riposeranno al sicuro; ma io farò morir di fame la tua
radice e il tuo residuo sarà ucciso. Urla, o porta! Città, lancia delle grida! Dissolviti, o Filistia tutta quanta!
93
o : in ogni maniera in queste;
n. d. t. : altri guariscimi dunque, e rendimi la vita;
95
n. d. t. : altri è per la mia pace che;
96
* Isaia Cap. 39:1-8;
97
n. d. t. : altri magazzini;
98
o : verità;
99
* Isaia Cap. 20:1-6;
100
titolo di generale in capo dell’esercito d’Assiria;
101
n. d. t. : Questo re d’Assiria fu Sargon II° (722-705 A. C.), fu il successore di Salmaneser IV;
102
altri : miracolo, prodigio;
103
senza dubbio la costa della Palestina;
104
n. d. t. : questo fatto fu profetizzato anche da Geremia Cap. 25:20, Amos Cap. 1:8, Cap. 3:9, Sofonia Cap. 2:4,
Zaccaria Cap. 9 v. 6;
105
* Isaia Cap. 14:28-32;
106
A. C. 726;
107
n. d. t. altri : drago;
108
n. d. t. altri : I più poveri;
94
16
Poiché un polverone avanza da nord e nessuno rimane indietro109 dallo schieramento dell’esercito. Che cosa si
risponderà ai messaggeri delle nazioni?
«Che l’Eterno ha fondato Sion,
e che i poveri110 del suo popolo vi trovano un rifugio».
Profezia contro la Siria111
Oracolo contro Damasco
«Ecco, Damasco non sarà più una città essa diverrà un ammasso di rovine. Le città d'Aroer sono
abbandonate; sono lasciate alle mandrie che vi si riposano, e nessuno le spaventa.
Come la fortezza non è più in Efraim, il reame non sarà più in Damasco112; del residuo di Siria sarà come
gloria dei figli d'Israele», dice l’Eterno degli eserciti.
Il residuo eletto
«In quel giorno, avverrà che la gloria di Giacobbe sarà debole e il grasso del suo corpo dimagrirà. Avverrà
come quando il mietitore raccoglie il grano in piedi, con il braccio falcia le spighe; avverrà come quando si
raccolgono le spighe nella valle di Refaim. Ma ne rimarrà un residuo, come quando si scuote l'olivo, restano
due o tre bacche nelle cime più alte, quattro o cinque nei rami più carichi», dice l’Eterno, il Dio d'Israele.
La conversione dei popoli nel giorno del Signore
In quel giorno, l'uomo volgerà lo sguardo verso il suo Creatore e i suoi occhi vedranno al Santo d'Israele, e non
volgerà più lo sguardo verso gli altari, all’opera delle sue mani; non guarderà più a ciò che le sue dita hanno
fatto, alle Astarti113, né alle stele consacrate al sole.
Ancora sulla Siria
In quel giorno, le sue città fortificate saranno come i luoghi deserti di un fitto bosco in alto [sul monte]114, che
furono abbandonate davanti ai figli d'Israele: tutto sarà una desolazione.
10 Poiché hai dimenticato il Dio della tua salvezza e non ti sei ricordato della rocca della tua forza, per questo
tu pianterai piantagioni piacevoli, e pianterai tralci stranieri. Il giorno stesso che li pianterai li farai crescere115 e
la mattina farai germogliare la tua semina116, [ma] nel giorno del raccolto, la tua messe sarà [ridotta a]117 un
mucchio, e il dolore incurabile118.
La sconfitta dei popoli nel giorno del Signore
Guai alla moltitudine119 di popoli numerosi! Essi rumoreggiano, come rimbombano i mari,
e tuonano le nazioni! Esse rintronano come il tuono di grandi acque. Le nazioni rintronano come il tuono di
grandi acque, ma [Dio] le minaccia ed esse fuggono lontano, come la pula dei monti cacciata dal vento, come
la stoppia davanti al turbine. Alla sera, ecco il terrore; prima del mattino, esse non sono più. Ecco la fine di
quanti ci spogliano, ecco la sorte di chi ci saccheggia!
Profezia contro Moab120
Oracolo su Moab
Sì, nella notte in cui è devastata, Ar di Moab è distrutta! Sì, nella notte in cui è devastata,
Chir di Moab è distrutta … Lui121 sale al tempio e a Baith122, e a Dibon ai luoghi sacri123, per piangere; Moab
urla su Nebo e su Medeba: tutte le teste sono rasate, tutte le barbe sono tagliate. Per le sue strade tutti
indossano sacchi, sopra i tetti e per le piazze ognuno geme, si scioglie in pianti. Chesbon ed Eleale alzano delle
grida; la loro voce si ode fino a Iaas; perciò la gente di guerra di Moab urla, la sua anima trema dentro di lui. Il
109
o : manca;
o : gli afflitti;
111
* Isaia Cap. 17:1-14;
112
n. d. t. : altri Non ci sarà più fortezza in Efraim né reame in Damasco;
113
o le Ashoreth; nome generico di idoli femminili;
114
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
115
altri : circondasti di una siepe;
116
n. d. t. : altri ben presto facesti fiorire le tue piante;
117
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
118
altri : ma svanirà il raccolto in un giorno di malattia e di dolore insanabile; o ma i rami ne saranno scossi al giorno
del fiaccamento, e della doglia incurabile;
119
altri : Oh, che rumore;
120
* Isaia Cap. 15:1-9;
121
n. d. t. : cioè il popolo di Moab;
122
qualcuno prende Baith come il nome di casa, o tempio [del loro dio];
123
n. d. t. : altri alti luoghi;
110
17
mio cuore manda grida per Moab, i cui fuggiaschi [corrono] fino a Soar, [fino] a Eglat-Selisia124; perché
salgono la salita di Luchit, piangendo e mandano grida d'angoscia sulla via di Coronaim;
perché le acque di Nimrim saranno desolate, il foraggio è seccato, l'erbetta verde è perita,
non c'è più verdura; perciò i beni che hanno raccolto, le loro provviste di scorta, essi le trasportano al torrente
dei salici. Perché un grido circonda la frontiera di Moab, il suo urlo rimbalza fino a Eglaim, il suo urlo rintrona
fino a Beer - Elim. Ma le acque di Dimon sono piene di sangue, perché io farò venire su Dimon altro ancora: il
leone contro gli scampati di Moab e contro quel che resta del paese.
Giudizio su Moab125
Mandate l’agnello [del] dominatore del paese, dalla roccia verso il deserto126, al monte della figlia di Sion!
Come un uccello che fugge, come una nidiata dispersa, così saranno le figlie di Moab ai guadi dell'Arnon. Dai
un consiglio, fa' ciò ch’è giusto127! stendi su di noi la tua ombra fitta come la notte, in pieno mezzogiorno,
nascondi gli esuli, non scoprire i fuggitivi.
Tempi messianici
Lascia che i miei esuli soggiornino con te, o Moab128, sii per loro un rifugio contro il distruttore! L'oppressore
infatti è svanito, la devastazione è cessata, colui che ci calpesta scomparirà dal paese, e un trono sarà stabilito
per la bontà e sul trono uno si siederà con fedeltà, nella tenda di Davide, giudicando e ricercando il diritto e
pronto a far giustizia.
Ancora sull’angoscia di Moab
Noi abbiano visto l'orgoglio di Moab, la sua grande arroganza, la sua alterigia, la sua superbia, la sua
presunzione, il suo vanto non è che vanità! Perciò Moab urlerà su Moab, tutti insieme urleranno! Voi
piangerete sulle fondamenta129 di Chir-Areset, tutti afflitti! Poiché le campagne di Chesbon e i vigneti di Sibma
languono. I padroni delle nazioni hanno guastato130 le viti squisite, esse s’estendevano fino a Iazer, erravano
per il deserto, i loro tralci si espandevano lontano, attraversavano il mare. Piangerò dunque, come piange Iazer
i vigneti di Sibma; io vi inonderò delle mie lacrime, o Chesbon, o Eleale! Poiché un grido di guerra è caduto
sul vostro raccolto e sulla vostra messe. La gioia, l'esultanza sono scomparse dalla fertile campagna131; e nelle
vigne non ci sono più canti, né grida di gioia; il pigiatore non calca più l'uva nel pressatoio; io ho fatto cessare
la canzone [dei vendemmiatori]. Perciò la mie viscere mormorano per Moab, come un'arpa e il mio intimo
geme per Chir-Eres. Quando Moab si presenterà, quando s’impegnerà sul suo luogo sacro ed entrerà nel suo
santuario a pregare, non ne avrà alcun profitto.
Questa è la parola che l’Eterno già da tempo ha detto su Moab. Ora l’Eterno ha parlato, aggiungendo:
«Fra tre anni, contati come quelli di un salariato, la gloria di Moab sarà ridotta a nulla,
con tutta la sua grande moltitudine132; e ciò che ne resterà sarà piccolo, senza forza, poca cosa ».
Giudizio contro Edom e l'Arabia133
Oracolo riguardante Duma134.
Mi si grida da Seir: «Sentinella, a che punto è la notte? Sentinella, a che punto è la notte?»
La sentinella risponde: «Viene la mattina, viene anche la notte. Se volete interrogare, interrogate; ritornate,
venite».
Oracolo riguardante l'Arabia.
Voi passerete la notte nella foresta135 dell’Arabia, o carovane dei Dedaniti! Venite incontro all'assetato con
acqua! Gli abitanti del paese di Tema vengono incontro ai fuggiaschi col loro pane, poiché essi fuggono
davanti alle spade, davanti alla spada sguainata, davanti all'arco teso, davanti alla violenza della guerra. Poiché
così mi ha detto l’Eterno:
«Ancora un anno, contato come quello di un salariato, e tutta la gloria di Chedar sarà svanita; e il resto del
numero dei valorosi arcieri di Chedar sarà piccolo»;
poiché l’Eterno, Dio d'Israele, l'ha detto.
124
o : una giovenca di tre anni;
* Isaia Cap. 16:1-14;
126
o : da Sela; n. d. t. : altri mandateli da Sela, per la via del deserto;
127
o : prendi una decisione;
128
n. d. t. : altri lascia abitare presso di te gli esuli di Moab;
129
n. d. t. : altri sui grappoli d'uva;
130
n. d. t. : altri che inebriavano;
131
esattamente : dal Carmel;
132
n. d. t. : altri nonostante i suoi numerosi abitanti;
133
* Isaia Cap. 21:11-17;
134
n. d. t. : nome poetico di Edom;
135
o : i luoghi incolti;
125
18
Giudizio contro Tiro distrutta dai Caldei136
Oracolo su Tiro
Urlate, navigli di Tarsis137! Perché essa è distrutta, talché non vi sono più case! Non c'è più nessuno che vi
entra! Dal paese di Chittim138 questo è stato loro rivelato. State in silenzio, o abitanti dell’isola139, I mercanti di
Sidone che passano per il mare, t’affollano! Attraverso le grandi acque, la semenza di Shicor, la messe del
Nilo, era la sua entrata; essa era il mercato delle nazioni. Vergognati, o Sidone! Poiché il mare ha parlato, la
forza del mare: «Io non sono stata in doglie, non ho partorito, non ho nutrito giovani, non ho allevato vergini».
Quando il mormorio è giunto in Egitto, tutti sono stati angosciati a [sentir le] notizie di Tiro140. Passate a
Tarsis, urlate, o abitanti dell’isola! È questa la vostra città allegra, la cui origine è dai giorni antichi? I suoi
piedi la condurranno141 a soggiornare da stranieri in terre lontane. Chi mai ha deliberato questo contro Tiro, la
dispensatrice di corone, i cui mercanti erano prìncipi, i cui negozianti erano dei nobili142 della terra? L'ha
decretato l’Eterno degli eserciti, per profanare l'orgoglio di ogni gloria, per annientare tutti i nobili della terra.
Spanditi liberamente sul tuo paese, come fa il Nilo, figlia di Tarsis! Non c'è nulla che ti trattiene! Egli ha steso
la sua mano sul mare, ha fatto tremare i regni, l’Eterno ha ordinato contro Canaan che siano distrutte le
fortezze, e ha detto: «Tu non gioirai più, o figlia di Sidone, vergine oppressa143! Alzati, passa a Chittim!
Neppure là troverai riposo».
Ecco il paese dei Caldei, di questo popolo che già non esisteva, Assur l'ha fondato per gli abitanti del deserto.
Essi hanno innalzato le loro torri [d'assedio]144, distruggono i suoi palazzi, ne fanno un monte di rovine. Urlate,
o navigli di Tarsis, perché la vostra fortezza è distrutta.
In quel giorno, Tiro sarà nell'oblio per settant'anni, come sono i giorni di un re. Dopo settant'anni, avverrà di
Tiro ciò che dice la canzone della prostituta: «Prendi la tua arpa, va' attorno per la città, o prostituta
dimenticata; pizzica abilmente le corde, moltiplica le canzoni, perché qualcuno si ricordi di te».
Dopo settant'anni, l’Eterno visiterà Tiro ed essa ritornerà ai suoi profitti; si prostituirà con tutti i regni del
mondo sulla faccia della terra. Ma le sue mercanzie e i suoi profitti saranno santi, consacrati all’Eterno; essi
non saranno accumulati non saranno ammassati; perché la sua mercanzia sarà per quelli che stanno davanti
all’Eterno, perch’essi mangino, siano saziati e abbiano dei vestiti magnifici145.
L'Assiria umiliata e sconfitta da Nabucodonosor re di Babilonia146
«Ha!147 l'Assiria, verga della mia ira! E’ il mio bastone nella loro mano, è la mia indignazione! Io mando
contro di loro una nazione profana che avrà un mandato contro il popolo [a causa]148 del mio furore, per farne
un bottino e per saccheggiarlo149, di calpestarlo coi piedi come il fango delle strade».
Ma essa non giudica così; non così pensa in cuor suo; essa ha in cuore di distruggere, di stroncare nazioni non
in piccolo numero. Perché dice: "I miei principi non sono tutti dei re? Forse Calno150 non è come Carchemis?
Camat non è come Arpad? Samaria non è come Damasco? Come la mia mano ha raggiunto i regni degl’idoli (e
le loro immagini erano più di quelle di Gerusalemme e a Samaria), non farò a Gerusalemme e alle sue
immagini,
come ho fatto a Samaria e ai suoi idoli?"
Io l'ho risvegliato dal settentrione ed egli viene; dall'oriente, ed egli invoca il mio nome;
egli calpesterà i prìncipi come fango, come il vasaio che calca l'argilla. Chi ha annunziato questo fin dal
principio perché lo sapessimo?Già da molto prima perché dicessimo: "È giusto?" No, nessuno che l'abbia
annunziato, no, nessuno che l'abbia predetto, no, nessuno che l'abbia udito dai vostri discorsi. Io per primo ho
detto a Sion: "Ecco, eccoli!" a Gerusalemme : "Io manderò un messaggero di buone notizie", ho guardato... e
non c'è nessuno; - anche tra di loro - nessun consigliere, per chiedere e avere una risposta. Ecco, tutti quanti
costoro sono vanità; le loro opere non sono nulla, le loro immagini di getto sono vento e cose da nulla.
136
* Isaia Cap. 23:1-18;
n. d. t. : vedere la nota in 1° Re Cap. 10 v. 22;
138
Chittim : è Cipro;
139
o : della costa; anche al v. 26;
140
o : Come tutti sono stati angosciati a [sentire] il mormorio dell’Egitto così lo saranno a [sentire] mormorio di Tiro;
141
n. d. t. altri : portavano;
142
o : onorati;
143
altri : disonorata ;
144
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
145
o : durevoli ;
146
* Isaia Cap. 10:5-11; Cap. 41:25-29; Cap. 46:1-13;
147
n. d. t. altri : Guai;
148
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
149
esattamente: per prendere un bottino e prendere un saccheggio;
150
Calno: vedere in Genesi Cap. 10 v. 10;
137
19
Bel s’è affossato, Nebo151 si curva; i loro idoli sono [messi] sopra animali, su bestiame [da soma]152; quelli che
voi portavate sono fardelli; un peso per la [bestia] stanca! Sono affossati, sono curvati assieme, non possono
salvare il fardello, essi pure se ne vanno in esilio. «Ascoltatemi, o casa di Giacobbe, voi tutti, residuo della
casa d'Israele, voi che mi sono fatto carico dal ventre materno, [e] che siete stati portati dalla matrice! Fino
alla vostra vecchiaia io sono il Medesimo153, fino alla vostra canizie io vi porterò; io, io vi ho fatti, e io, io vi
sosterrò; io, io vi porterò e vi salverò. A chi mi assomigliereste, a chi mi eguagliereste, a chi mi paragonereste
voi, come fossimo uguali? Costoro prelevano l'oro dalla loro borsa, pesano l'argento nella bilancia, pagano
un orefice perché ne faccia un *dio, poi gli si prostrano davanti ed essi lo adorano. Se lo caricano sulle
spalle, lo trasportano, lo mettono al suo posto; esso sta in piedi e non si muove di là; si grida forte a lui, ma
esso non risponde né salva dalla sua afflizione. Ricordatevi di questo e mostratevi uomini! Rammentatelo al
vostro spirito154, trasgressori! Ricordatevi delle cose di prima, del passato; perché io, io sono *Dio, e non ce
n'è alcun altro; io sono Dio, e nessuno è simile a me. Io annunzio la fine sin dal principio, molto tempo prima
dico le cose non ancora avvenute; dicendo: "Il mio piano sussisterà, e farò tutta la mia volontà; chiamando
dall’oriente un uccello da preda, da una terra lontana l'uomo del mio disegno. Sì, io l'ho detto e lo farò
avvenire; me lo sono proposto e io l'eseguirò". Ascoltatemi, o gente dal cuore duro, che siete lontani dalla
giustizia! Io faccio avvicinare la mia giustizia; essa non sarà allontanata, la mia salvezza non tarderà; io
metto in Sion la salvezza [e] sopra Israele la mia gloria.
La caduta di Babilonia conquistata dai Medi155
Ecco, io spingo contro di loro i Medi, i quali non fanno alcun caso dell'argento e non prendono alcun piacere
nell'oro. I loro archi atterreranno i giovani figli ed essi non avranno compassione del frutto del seno: l'occhio
loro non risparmierà i figli. Babilonia, il gioiello dei regni, la gloria e l’orgoglio dei Caldei, sarà come Sodoma
e Gomorra quando Dio le distrusse. Essa non sarà mai più abitata156, di generazione in generazione nessuno vi
dimorerà più; l'Arabo non vi pianterà più la sua tenda, né i pastori vi faranno più riposare [le loro greggi]; ma
le bestie del deserto vi avranno rifugio e i gufi riempiranno le sue case; gli struzzi vi faranno dimora, le capre
selvatiche vi salteranno, gli sciacalli si ringhieranno nei suoi palazzi, i cani selvatici nelle sue ville lussuose. Il
suo tempo sta per venire, i suoi giorni non saranno prolungati.
Oracolo contro il deserto del mare
Come gli uragani, quando si scatenano, nella regione meridionale, egli viene dal deserto, da un paese
spaventoso. Una crudele visione mi è stata data: il perfido agisce con perfidia, il devastatore distrugge. Sali,
Elam! Metti l'assedio, Media! Io faccio cessare ogni suo gemito. Perciò i miei reni sono pieni di dolori; delle
doglie mi hanno còlto, come le doglie di una partoriente; io sono curvato poiché non comprendo157; sono
spaventato poiché non vedo158. Il mio cuore batte159, il tremore s'impossessa di me; la notte che mi dava
piacere, s’è cambiata per me in spavento. Apparecchia la mensa, sta in guardia, mangia, bevi ... Principi,
ungete lo scudo! Poiché così mi ha parlato l’Eterno: «Va', metti una sentinella; che essa annunzi quanto vede!
Essa vede un carro, una coppia di cavalieri, un carro [attaccato] ad asini, un carro [attaccato] a cammelli; essa
ascolta diligentemente, con grande attenzione160». Poi essa gridò [come] un leone: «Signore, di giorno io sto
costantemente sulla torre di vedetta, tutte le notti sono in piedi nel mio posto di guardia … ed ecco venire un
carro d’uomini, una coppia di cavalieri. Quello gridava questo: "Babilonia è caduta, è caduta161 e tutte le
immagini dei suoi dèi sono frantumate al suolo"»!
O voi 162, mio grano che sei trebbiato, il frutto163 della mia aia! Ciò che ho udito dall’Eterno degli eserciti, il Dio
d'Israele, io ve l'ho annunziato!
151
n. d. t. : Bel…Nebo : nomi di divinità pagane;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
153
vedere la nota sulla parola nel Salmo102 v. 27 – Esodo Cap. 41 v. 4 - 2° Samuele Cap. 7 v. 28;
154
esattamente : cuore;
155
* Isaia Cap. 13:17-22; Cap. 21:1-10; Cap. 43:14-19; Cap. 44:28; Cap. 45:1-8; Cap. 48:12-22;
156
n. d. t. : questo avverrà molto tempo dopo: nel 2° secolo A. C. sarà distrutta per sempre, ed ora al suo posto c’è ora
una collina desolata, residuo delle macerie dell’antico splendore della città;
157
o : a forza d’ascoltare; n. d. t. altri : contorco, per quello che sento;
158
o : a forza d’avere visto; n. d. t. altri : per quello che vedo;
159
esattamente : erra; o : è inquieto; n. d. t. altri : si smarrisce;
160
n. d. t. altri : Vedrà carri, cavalieri a due a due, truppa a dorso d'asini, truppa a dorso di cammelli; osservi, osservi
attentamente; o Se vede cavalleria, coppie di cavalieri, gente che cavalca asini, gente che cavalca cammelli,
osservi attentamente, con grande attenzione; o Ed egli vide carri, coppie di cavalieri, carri tirati da asini, e carri
tirati da cammelli; e considerò tutto ciò molto attentamente;
161
n. d. t. : questa profezia contiene un’allusione allegorica alla gran città che sta sui sette monti e che impera sui re
della terra, (cfr. Apocalisse Cap. 18:1-2);
162
cioè : il popolo d’Israele e di Giuda, ma alcuni lo applicano invece a Babilonia;
163
esattamente : il figlio;
152
20
Così parla l’Eterno, il vostro redentore, il Santo d'Israele: «Per cagione vostra io ho mandato [Ciro]164 a
Babilonia; vi voglio [liberare]165 e farvi tutti scendere nei vascelli come dei fuggiaschi, e anche i Caldei [vi]166
acclameranno.167 Io sono l’Eterno, il vostro Santo,
il creatore d'Israele, il vostro re». Così parla l’Eterno, che apre una strada nel mare e un sentiero fra le
acque potenti, che fa uscire il carro e il cavallo, l’esercito e i prodi guerrieri;
essi sono atterrati insieme e mai più si rialzeranno; essi s’estinguono, spenti come uno stoppino. Non ricordate
più le cose passate, non considerate più le cose antiche: perché, io faccio una cosa nuova, ora essa germoglia;
non la riconoscerete? Sì, io aprirò una strada nel deserto, dei fiumi nel luogo desolato.
Io dico di Ciro168: "Egli è il mio pastore; egli adempirà tutta la mia volontà, dicendo a Gerusalemme: "sarai
ricostruita!" e al tempio: "le tue fondamenta saranno gettate! "
Così parla l’Eterno al suo unto, a Ciro, che io ho tenuto alla destra, per sottomettere davanti a lui delle
nazioni … per sciogliere [le cinture ai fianchi] dei re, per aprire davanti a lui i due battenti, in modo che
nessuna porta gli resti chiusa.
Io, io camminerò davanti a te, e appianerò gli ostacoli169; frantumerò le porte di bronzo,
spezzerò le sbarre di ferro; io ti darò i tesori nascosti nelle tenebre, le ricchezze riposte in luoghi segreti,
affinché tu riconosca che io sono l’Eterno che ti chiama per nome, il Dio d'Israele. Per causa di Giacobbe,
mio servo, e d'Israele, mio eletto, io ti ho chiamato col tuo nome, ti ho dato un nome170, quando tu non mi
conoscevi. Io, io sono l’Eterno, e non ce n'è alcun altro; fuori di me non c'è altro Dio! Io ti ho prestabilito,
sebbene non mi conoscevi … perché si riconosca, da oriente a occidente, che non c'è altro Dio fuori di me. Io
sono l’Eterno e non ce n'è alcun altro.
Prerogative uniche del Creatore
[Io], che ho formato la luce, che ho creato le tenebre, che formo la prosperità e che creo l'avversità; io,
l’Eterno, faccio tutte queste cose. Cieli, stillate dall'alto e che le nuvole facciano grondare la giustizia! Che
s’apra la terra e al tempo stesso produca salvezza e germogli la giustizia. Io, l’Eterno, l’ho creata.
Esortazione ad ascoltare Dio
Ascoltami, Giacobbe e tu, Israele, che io ho chiamato. Io, io sono il Medesimo171
Io, il primo e io, l'ultimo. La mia mano ha fondato pure la terra, la mia destra ha spiegato i cieli; io li chiamo,
essi si presentano assieme. Adunatevi tutti quanti e ascoltate! Chi fra loro ha annunziato queste cose? Colui
che l’Eterno ha amato eseguirà il suo volere contro Babilonia, e il suo braccio [sarà sui] Caldei. Io, io ho
parlato, io, io l'ho pure chiamato; io l'ho fatto venire e la sua marcia prospererà. Avvicinatevi a me, ascoltate
questo: Fin dal principio io non ho parlato in segreto; da quando queste cose esistono, io sono presente; ora,
il Signore, l’Eterno, il suo Spirito, mi ha mandato172. Così parla l’Eterno, il tuo redentore, il Santo d'Israele:
Io, io sono l’Eterno, il tuo Dio, che t'insegna per il tuo bene,
che ti guida per la via [per la quale] devi camminare. Oh! Se tu fossi stato attento ai miei comandamenti la tua
pace sarebbe stata come un fiume, la tua giustizia, come le onde del mare, la tua discendenza sarebbe stata
come la sabbia, quelli che escono dalle tue viscere come la ghiaia del mare173; il suo nome non sarebbe stato
stroncato, né distrutto davanti a me». Uscite da Babilonia,174 fuggite lontano dai Caldei! Con una voce di canti
di gioia, dichiaratelo, fatelo sapere, diffondetelo fino alle estremità della terra! Dite: "L’Eterno ha riscattato il
suo servo Giacobbe. Essi non hanno avuto sete quando egli li fece camminare nei deserti; dalla roccia egli ha
fatto scaturire acqua per loro; ha spaccato la roccia e le acque sono colate". Non c'è pace per gli empi», dice
l’Eterno.
164
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; cioè i deportati d’Israele;
166
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
167
n. d. t. altri : io mando il nemico contro Babilonia; volgerò tutti in fuga e i Caldei scenderanno sulle navi di cui sono
così fieri; o l'ho mandato contro Babilonia e farò scendere tutte le loro spranghe, e quanto ai Caldei muterò i
loro clamori in lutto;
168
esattamente : Koresh; per le notizie storiche vedere la nota in Esdra Cap. 1 v. 1;
169
altri : i luoghi montuosi o impervi;
170
la parola ebraica implica l’interesse di Dio;
171
vedere la nota sulla parola nel Salmo 102 v. 27 – Esodo Cap. 41 v. 4 - 2° Samuele Cap. 7 v. 28;
172
n. d. t. : a questo punto il “mandato” non si riferisce più a Ciro, ma al futuro uomo Messia Gesù Cristo; il Signore,
l’Eterno e il suo Spirito mi ha mandato, sono un’allusione alla Trinità;
173
esattamente : la sua ghiaia ; altri : come il frutto delle sue viscere ( cioè i pesci);
174
cfr Apocalisse Cap. 18 v. 4;
165
21
Potenza di Dio e vanità degli idoli175
«Fate silenzio davanti a me, isole176! Riprendano vigore i popoli! Che si accostino… e poi parlino! Veniamo
assieme in giudizio! Chi risveglia dall'oriente [colui177] che la giustizia accompagna i suoi passi? Gli dà in
balìa le nazioni davanti a lui e gli sottomette i re; gli dà in balìa della sua spada come la polvere e al suo
arco178 come stoppia portata via [dal vento]. Egli li insegue e passa in sicurezza per una via che i suoi piedi
non hanno mai calcato. Chi ha operato, chi ha fatto [questo], chiamando fin dal principio le generazioni alla
vita? Io, l’Eterno, il primo, [ma sono]179 con gli ultimi, io sono il Medesimo180».
Le isole lo vedranno e saranno prese da paura; le estremità della terra tremeranno. Essi si avvicineranno, e
arriveranno! Si aiuteranno l’un l’altro, ognuno dice al suo fratello: "Sii forte!" L’operaio incoraggia il
fonditore; colui che pulisce il martello [incoraggia] colui che batte sull'incudine, dicendo della saldatura: "È
buona! "… e l’ha fissata [all'idolo]181 con dei chiodi, perché non si smuova.
Parte 2a . PRIMI GIUDIZI CONTRO IL POPOLO D’ISRAELE E GIUDA. INIZIO
DELLA DIASPORA
§A2 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
Peccati di Giuda e castigo182
La visione d’Isaia183, figlio di Amots, che vide riguardo a Giuda e a Gerusalemme ai giorni di Uzzia, di Iotam, di Acaz e
di Ezechia, re di Giuda. 184
Udite, o cieli! E tu, terra, presta orecchio! Poiché l’Eterno ha parlato:
«Io ho nutrito dei figli e li ho allevati, ma essi si sono ribellati a me. Il bue conosce il suo signore e l'asino la
greppia del suo padrone, ma Israele non ha conoscenza, il mio popolo non ha discernimento».
Ha!185 Nazione peccatrice, popolo carico d'iniquità, razza186 di gente malvagia, figli che si corrompono! Essi
hanno abbandonato l’Eterno, hanno disprezzato il Santo d'Israele, si sono ritirati in dietro. Perché colpirvi
ancora? Aggiungereste altre rivolte! Tutto il capo è malato,
tutto il cuore fallisce. Dalla pianta del piede, fino alla testa, non c'è nulla di sano in lui: [tutto è] ferito, contuso,
con piaghe aperte, che non sono state curate, né fasciate, né lenite con olio. Il vostro paese è devastato, le vostre
città sono consumate dal fuoco, la vostra terra è divorata dagli estranei, sotto i vostri occhi; essa è devastata,
come uno sconvolgimento di selvaggi. La figlia di Sion è rimasta come una baracca in una vigna, come una
capanna in un campo di cocomeri, come una città assediata. Se l’Eterno degli eserciti non ci avesse lasciato un
ben piccolo residuo, noi saremmo stati come Sodoma, noi somiglieremmo a Gomorra.
Ascoltate la parola dell’Eterno, capi di Sodoma!
Prestate orecchio alla legge del nostro Dio, popolo di Gomorra!
«A che mi serve la moltitudine dei vostri sacrifici?» dice l’Eterno;
«Io sono sazio dell’olocausto di montoni e del grasso di bestie ingrassate; io non gradisco il sangue dei tori,
degli agnelli e dei capri. Quando venite a presentarvi davanti la mia faccia,
a calpestare187 i miei cortili, chi vi ha richiesto questo dalle vostre mani? Smettete di portare offerte inutili;
l'incenso io l’ho in abominio; - il novilunio, il sabato, la convocazione delle assemblee: io non posso
sopportare l'iniquità con la festa188 solenne. Le vostre nuove lune e le vostre assemblee189 l'anima mia le odia;
esse mi sono un peso e sono stanco di sopportarle. Quando stenderete le mani, io distoglierò gli occhi da voi;
anche quando moltiplicherete le preghiere, io non ascolterò; le vostre mani sono piene di sangue. Lavatevi,
175
* Isaia Cap. 41:1-7;
n. d. t. : le numerose isole del mare ad occidente della Palestina, erano considerate come gli estremi confini del
mondo, abitati da popolazioni idolatre;
177
n. d. t. : qui è anticipato l’annuncio della venuta dall’oriente, dalla Persia, di Ciro il Grande, il distruttore
dell’impero Babilonese e il liberatore dei Giudei esuli e prigionieri (vedere dal Cap. 45 in poi);
178
n. d. t. altri : loro spada … loro arco;
179
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
180
vedere la nota sulla parola nel Salmo102 v. 27 – Esodo Cap. 41 v. 4 - 2° Samuele Cap. 7 v. 28;
181
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
182
* Isaia Cap. 1:1-24;
183
n. d. t. : Dall’ebraico yesa-yahu, che significa Dio è salvezza;
184
n. d. t. : rispettivamente 13°, 14° 15° e 16° re di Giuda; dal 810 al 697° A. C.;
185
altri : Guai; anche al v. 24;
186
esattamente. : semenza;
187
n. d. t. altri : contaminare;
188
n. d. t. altri : assemblea;
189
n. d. t. altri : feste stabilite;
176
22
purificatevi, togliete davanti ai miei occhi il male delle vostre azioni; smettete di fare il male; imparate a fare
il bene; cercate il giusto giudizio, rendete felice190 l'oppresso, fate giustizia all'orfano, difendete la causa della
vedova!
Poi venite, e contendiamo», dice l’Eterno: «Se i vostri peccati sono come il rosso vivo191, diventeranno bianchi
come la neve; se sono rossi come lo scarlatto, essi saranno come la lana. Se sarete di buona volontà e
ubbidirete, mangerete il meglio del paese; ma se rifiutate e siete ribelli, sarete consumati dalla spada»; poiché
la bocca dell’Eterno ha parlato.
Come mai la città fedele è diventata una prostituta? Era piena di rettitudine, la giustizia vi abitava e ora invece
[è un covo di]192 assassini! Il tuo argento è diventato scoria, tuo vino è mescolato con l’acqua. I tuoi prìncipi
sono ribelli e compagni di ladri; tutti amano i regali [iniqui]193 e corrono dietro alle ricompense; non fanno
giustizia all'orfano e la causa della vedova non accede a loro. Perciò il Signore, l’Eterno degli eserciti, il
Potente d'Israele, dice194: «Ha! Io avrò soddisfazione dai miei avversari, e mi vendicherò dei miei nemici!
Giudizio contro Israele e Giuda195
Guai a quelli che fanno decreti iniqui e a quelli che prescrivono arresti di sopraffazione196,
per negare la giustizia ai poveri, per spogliare del loro197 diritto gli afflitti del mio popolo,
per far delle vedove la loro preda e degli orfani il loro bottino! Che farete il giorno della visitazione e della
distruzione, che viene da lontano? Presso chi fuggirete in cerca di soccorso, dove lascerete la vostra gloria?
Non rimarrà loro che curvarsi198 sotto i vinti, ed essi cadranno sotto quelli che sono massacrati. Con tutto ciò,
la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa.
Il digiuno vero e quello falso199
«Grida a piena gola, non ti trattenere, alza la tua voce come una tromba, dichiara al mio popolo le sue
trasgressioni, alla casa di Giacobbe i loro peccati. Nonostante mi cerchino tutti i giorni e trovino il piacere a
conoscere le mie vie, come una nazione che avesse praticato la giustizia e non avesse abbandonato il giusto
giudizio del suo Dio; essi mi domandano le ordinanze della giustizia e prendono piacere ad accostarsi a Dio.
"Perché", dicono essi, "quando abbiamo digiunato, non ci hai visti? Abbiamo afflitto l’anima nostra e tu non lo
hai notato?" Ecco, nel giorno del vostro digiuno voi cercate il vostro piacere ed esigete duramente tutti i vostri
lavori che vi sono dovuti200. Ecco, voi digiunate per litigare, per querelare e colpire con un pugno maligno;
così, voi non digiunate in modo da far ascoltare la vostra voce in alto. È forse questo il digiuno che desidero,
il giorno in cui un uomo affligge l’anima sua?Curvare la testa come un giunco, sdraiarsi sul sacco e sulla
cenere, è dunque questo ciò che chiami digiuno, un giorno gradito all’Eterno? Non è questo [invece] il digiuno
che io gradisco: che si spezzino201 le catene della malvagità, che si sciolgano i legami del giogo, che si
mandino liberi gli oppressi e che rompiate ogni violenza? Non è che tu divida il tuo pane con chi ha fame, che
tu conduca a casa tua gli infelici privi di asilo, che quando vedi uno nudo tu lo copra e che tu non ti nasconda
alla tua carne?
Le promesse per il giudeo giusto
Allora la tua luce brillerà come l'aurora, la tua salute germoglierà prontamente; la tua giustizia ti precederà,
la gloria dell’Eterno sarà la tua retroguardia. Allora tu chiamerai e l’Eterno ti risponderà; tu griderai, ed egli
dirà: "Eccomi!" Se tu togli di mezzo a te il giogo,
il mostrare il dito202 e il dire delle vanità; 203 se tu prodighi la tua anima all'affamato, se sazi l'anima
dell’afflitto, la tua luce spunterà nelle tenebre, la tua oscurità sarà come il mezzogiorno; l’Eterno ti condurrà
continuamente, sazierà la tua anima nelle ristrettezze, darà agilità alle tue ossa204; tu sarai come un giardino
annaffiato, come una sorgente la cui acqua non manca mai. Quelli che [usciranno] da te ricostruiranno le
antiche rovine; tu rialzerai le fondamenta [che erano distrutte], di generazione in generazione, e sarai
190
o : dirigete, conducete;
J. N. Darby : il cremisi;
192
n. d. t. altri : parentesi aggiunta per chiarezza;
193
n. d. t. altri : parentesi aggiunta per chiarezza;
194
esattamente : dire nel senso di oracolo, qui e in generale dappertutto nei profeti;
195
* Isaia Cap. 10:1-4;
196
esattamente: scrivani che scrivono la sopraffazione;
197
esattamente: il;
198
o: Senza di me essi si curveranno;
199
* Isaia Cap. 58:1-14;
200
altri : tutto ciò che vi è dovuto;
201
esattamente: apra;
202
esattamente: di stendere il dito;
203
o: iniquità;
204
o: fortificherà le tue ossa;
191
23
chiamato: "riparatore delle brecce, restauratore dei sentieri frequentati205". Se tu trattieni206 il piede dal
[profanare] il sabato, facendo il tuo piacere nel mio santo giorno; se chiami il sabato [tua] delizia [e]
onorabile il santo [giorno] dell’Eterno207; se tu l’onorerai anziché seguire208 le tue vie e fare il tuo piacere e
dire delle parole [vane], allora troverai le tue delizie nell’Eterno; io ti farò cavalcare sulle alture del paese209,
ti nutrirò dell’eredità di Giacobbe tuo padre», poiché la bocca dell’Eterno ha parlato.
Giudizio contro gli idolatri e i capi210
Perché tu [Eterno]211, hai abbandonato il tuo popolo, la casa di Giacobbe, perché sono pieni di ciò che viene
dall’oriente212, sono dei pronosticatori213 come i Filistei, fanno alleanza con i figli degli stranieri. Il loro paese è
pieno d'argento e d'oro e di tesori a non finire; il loro paese è pieno di cavalli e di carri a non finire. Il loro
paese è pieno d'idoli: si prostrano davanti all'opera delle loro mani, davanti a ciò che le loro dita hanno fatto.
Perciò ognuno sarà piegato, l'uomo potente sarà umiliato e tu non lo perdoni.
Quelli che fabbricano un’immagine scolpita sono tutti un nulla214; i loro idoli più cari non sono d’alcun
profitto; essi ne sono loro stessi i testimoni: essi non vedono, non capiscono nulla215, perciò loro sono coperti
di vergogna. Chi fabbrica un *dio o fonde un'immagine
che non è d’alcun profitto? Ecco, tutti i loro collaboratori saranno svergognati, e gli operai non sono che
uomini! Si radunino tutti, si presentino! ... Saranno spaventati e coperti di vergogna tutti insieme. Il fabbro [ha
il ferro in] un’impugnatura216, lo mette nel fuoco sui carboni, forma l'immagine a colpi di martello e lo lavora
con braccio vigoroso; soffre perfino la fame e la forza gli viene meno; non beve acqua ed è stanco. Il
falegname misura con la sua corda, traccia la sua forma con la creta rossa217, la lavora con lo scalpello, la
misura con il compasso, ne fa una figura umana, una bella forma secondo l'uomo, perché dimori in una casa.
Si tagliano dei cedri, si prende un rovere218, una quercia, li sceglierà219 fra gli alberi della foresta. Si pianta un
pino220 che la pioggia fa crescere e un uomo ne userà per accendere un fuoco, egli ne prende per riscaldarsi,
ne accende anche il forno per cuocere il pane; ma ne fa pure un *dio e l’adora, ne scolpisce un'immagine, e si
inginocchia davanti ad essa. Ne brucia la metà nel fuoco, con la metà cuoce la carne, la fa arrostire, e si
sazia. Poi si scalda e dice: "Ah! Ah! mi riscaldo, mi piace vedere questa fiamma221!" Ma con l'avanzo si fa un
*dio, la sua immagine scolpita, gli si prostra davanti, l’adora, le rivolge la preghiera e le dice: "Salvami,
perché tu sei il mio *dio!" Non sanno nulla, non capiscono nulla; perché [Dio]222 ha foderato di malta i loro
occhi perché non vedano, [e] il loro cuore perché non comprendano.
Nessuno rientra in sé stesso, non c’é conoscimento, non c’é intelligenza per dire: "Ne ho bruciato la metà nel
fuoco, sui suoi carboni ho fatto cuocere il pane, vi ho arrostito la carne che ho mangiata; e di ciò che resta ne
farei un’abominazione? Mi inginocchierò davanti a ciò che proviene da un albero?" Un tal uomo si nutre di
cenere, un cuore abusato l’ha sviato, e non può liberare l’anima sua e dire: "Ciò che ho nella mia mano destra
non è forse una menzogna?"
Le profezie vengono dal Signore
«Presentate la vostra causa», dice l’Eterno; «portate qua i vostri argomenti», dice il re di Giacobbe. «Che li
espongano essi e ci dichiarino quel che avverrà. Dichiarate le predizioni di prima223. Quali sono, perché
possiamo porvi mente, e riconoscerne il compimento; oppure fateci sapere le cose che verranno. Annunziateci
le cose che devono avvenire in seguito e sapremo che siete degli dèi; sì, fate del bene o fate del male, affinché
noi lo vediamo e lo consideriamo assieme. Ecco, voi siete meno di niente, l'opera vostra, che voi avete scelto,
205
o: d’abitazione;
esattamente: distogli;
207
n. d. t. : altri le cose sante;
208
esattamente: fare;
209
o: della terra;
210
* Isaia Cap. 2:6-9; Cap. 44:9-20; Cap. 56:9-11; Cap. 41:21-29; Cap. 57:1-13;
211
n. d. t. altri : parentesi aggiunta per chiarezza;
212
n. d. t. altri : pratiche divinatorie;
213
n. d. t. altri : praticano le arti occulte;
214
altri : il vuoto;
215
altri : si, esse sono dei testimoni contro di lor, esse non vedono…;
216
altri : un’ascia, o una lima;
217
altri : punzone, o matita;
218
n. d. t. altri : degli elci; o un cipresso;
219
esattamente : sceglierà (o fortifica) per lui;
220
o : lauro(?), o frassino (selvatico);
221
esattamente : la luce;
222
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
223
o: le cose passate;
206
24
non vale nulla, è una abominazione….!224 Io l'ho risvegliato dal settentrione ed egli viene; dall'oriente, ed egli
invoca il mio nome; egli calpesterà i prìncipi come fango, come il vasaio che calca l'argilla. Chi ha
annunziato questo fin dal principio perché lo sapessimo? Già da molto prima perché dicessimo: "È giusto?"
No, nessuno che l'abbia annunziato, no, nessuno che l'abbia predetto, no, nessuno che l'abbia udito dai vostri
discorsi. Io per primo ho detto a Sion: "Ecco, eccoli!" e a Gerusalemme : "Io manderò un messaggero di buone
notizie", ho guardato... e non c'è nessuno; - anche tra di loro - nessun consigliere, per chiedere e avere una
risposta. Ecco, tutti quanti costoro sono vanità; le loro opere non sono nulla, le loro immagini di getto sono
vento e cose da nulla.
O voi tutte, bestie dei campi, venite a mangiare, venite, o voi tutte, bestie della foresta225! Le sentinelle
[d'Israele]226 sono tutti ciechi, senza conoscenza; sono tutti dei cani muti, incapaci di abbaiare; sognano,
stanno sdraiati, amano sonnecchiare. Sono cani ingordi, che non sanno essere saziati; sono pastori che non
capiscono nulla; sono tutti rivolti alla propria via, ognuno mira al proprio interesse particolare, dal primo
all'ultimo. "Venite" [dicono] "io andrò a prendere del vino e c'inebrieremo di bevande forti! Il giorno di
domani sarà come oggi, [e] sarà ancora meglio! "
Il riposo dei giusti e la condanna di Gerusalemme e i suoi amanti idolatri
«Il giusto perisce e nessuno lo prende a cuore; gli uomini buoni sono raccolti227, senza che nessuno
comprenda che il giusto è raccolto davanti al male [che viene]228. Egli è entrato nella pace; quelli che hanno
camminato per la retta via riposano sui loro letti.
Ma voi, avvicinatevi qua, figli dell’incantatrice, discendenza dell'adultero e della prostituta! Di chi voi vi
deridete? Contro chi allungate la bocca [e] cacciate fuori la lingua? Non siete voi dei figli di ribellione,
progenie della menzogna, voi, che v'infiammate con gl’idoli229 sotto ogni albero ombroso, che scannate i figli
nelle valli nelle fessure delle rocce? La tua sorte [Gerusalemme]230, è fra le pietre lisce231 del torrente; quelle,
quelle sono la tua fine; pure a quelle tu hai sparso una libazione, tu hai offerto una pasta di farina. Mi
compiacerò di queste cose? Tu hai posto il tuo letto sopra un monte alto, elevato, là pure sei salita per
sacrificare dei sacrifici. Hai messo la tua memoria dietro la porta e gli stipiti; poiché, allontanandoti da me, tu
ti sei scoperta, sei salita, hai allargato il tuo letto e tu li hai obbligati a un accordo con te; tu hai amato il loro
letto e tu hai guardato la loro nudità232. Tu ti sei arresa presso il re con dell'olio moltiplicando i tuoi profumi;
mandi lontano i tuoi ambasciatori e ti sei abbassata fino a Shéol233. Poi ti sei stancata per la moltitudine dei
viaggi234, [ma] tu non dici: "È inutile!" Tu trovi ancora il vigore nella tua forza235, perciò non ti senti esausta.
Di chi dunque hai timore? Di chi hai paura per mentire così, per non ricordarti più di me [e] non prendertelo
a cuore?Non sono rimasto in silenzio e [questo] da molto tempo, ma tu non m’hai temuto? Io dichiarerò la tua
giustizia, le tue opere non ti gioveranno a nulla. Quando tu gridi, la moltitudine dei tuoi idoli236 venga a
salvarti! Il vento li porterà via tutti, un soffio li toglierà di mezzo; ma chi si confida in me possederà il paese,
erediterà il mio monte santo.
Le colpe di Giuda237
Ecco, la mano dell’Eterno non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo lento per udire; ma le
vostre iniquità hanno fatto separazione tra voi e il vostro Dio; i vostri peccati hanno fatto sì [ch’egli ha]
nascosto la sua faccia da voi, per non darvi più ascolto. Perché le vostre mani sono sporche di sangue, le
vostre dita dall'iniquità; le vostre labbra hanno detto delle menzogne, la vostra lingua sussurra l’iniquità.
Nessuno che invochi la giustizia, nessuno che discute in giudizio con integrità; si confida su ciò che è un
nulla238, si dicono menzogne, si concepisce l’oppressione, si partorisce l'iniquità. Essi covano delle uova di
serpente, tessono tele di ragno; chi mangia le loro uova muore, e dall'uovo che uno schiaccia, ne esce una
vipera. Le loro tele non diventeranno vestiti, né si copriranno delle loro opere; le loro opere sono opere
224
n. d. t. : altri È una cosa abominevole scegliere voi;
n. d. t. : le bestie selvatiche sono un’immagine degli uomini feroci delle Nazioni pagane (cfr. Salmo 22:12-18);
226
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
227
n. d. t. : altri tolti di mezzo;
228
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
229
o : presso dei terebinti;
230
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
231
o : nei luoghi spianati;
232
n. d. t. : altri in esso ti scegli un posto;
233
vedere Genesi Cap. 37 v. 35; n. d. t. altri : nel soggiorno dei morti;
234
o : tuo lungo cammino;
235
n. d. t. : altri rinnovato vigore nella tua mano;
236
o : quelli che tu hai radunati;
237
* Isaia Cap. 59:1-15;
238
altri : il vuoto;
225
25
d'iniquità, nelle loro mani vi sono atti di violenza. I loro piedi corrono al male, essi si affrettano a spargere
sangue innocente; i loro pensieri sono pensieri d’iniquità, la desolazione e la rovina sono sulla loro strada. La
via della pace non la conoscono, non c'è equità nelle loro vie; essi hanno pervertito i loro sentieri, chiunque vi
cammina non conosce la pace.
Perciò il giusto giudizio è lontano da noi, e la giustizia non arriva fino a noi; noi aspettiamo la luce, ma ecco le
tenebre; aspettiamo il chiarore [e] camminiamo nel buio. Andiamo tastando la239 parete come i ciechi, andiamo
a tastoni come chi non ha occhi; noi abbiamo inciampato in pieno mezzogiorno come nel crepuscolo, fra quelli
che sono in salute240 sembriamo dei morti. Tutti quanti ruggiamo come orsi, e non cessiamo di gemere come
colombe; aspettiamo il giusto giudizio, ma non ve n’é; la salvezza [ed] essa é lontana da noi.
Poiché le nostre trasgressioni si sono moltiplicate davanti a te e i nostri peccati testimoniano contro di noi;
perché i nostri peccati ci stanno addosso e le nostre iniquità le conosciamo: ribellarsi e mentire contro241
l’Eterno, distogliersi dal242 nostro Dio, parlare di oppressione e di rivolta, concepire e meditare in cuore parole
di menzogna: [con tutto questo]243 la rettitudine si è ritirata indietro, la giustizia si è tenuta lontana; perché la
verità ha inciampato sulla piazza pubblica, la rettitudine non può entrare; la verità è sconfitta, chi si ritira dal
male diventa una preda. L’Eterno l’ha visto e fu cattivo ai suoi occhi che non vi fosse più giusto giudizio.
Peccati d' Israele, la vigna dell’Eterno e suoi castighi244
Io canterò al mio diletto un cantico del mio diletto sulla sua vigna: Il mio diletto aveva una vigna sopra una
fertile collinetta245. La vangò, ne tolse via le pietre, la piantumò di ceppi selezionati, vi costruì in mezzo una
torre, e vi scavò un pigiatoio. Egli si aspettava che facesse dei buoni grappoli, invece fece grappoli selvatici.
Ora, abitanti di Gerusalemme e voi, uomini di Giuda, giudicate, vi prego, fra me e la mia vigna! Che cosa si
sarebbe potuto fare alla mia vigna più di quanto ho fatto per essa? Perché, mentre mi aspettavo che facesse uva,
ha fatto uva selvatica? Ebbene, ora vi farò conoscere ciò che io farò alla mia vigna: le toglierò la siepe e sarà
brucata; abbatterò il suo recinto e sarà calpestata. Ne farò un deserto; non sarà più potata né zappata, vi
cresceranno i rovi e le spine; darò ordine alle nuvole che non lascino cadere pioggia su di essa. Perché la vigna
dell’Eterno degli eserciti è la casa d'Israele, gli uomini di Giuda sono la sua piantagione prediletta; egli si
aspettava giusto giudizio ed ecco spargimento di sangue; giustizia ed ecco un’invocazione!
Peccati d'Israele e suoi castighi
Guai a quelli che aggiungono casa a casa, che uniscono campo a campo, finché non rimanga più spazio, e
abitiate solo voi in mezzo al paese! Questo mi [ha detto] all'orecchio l’Eterno degli eserciti: «Mentre molte
case sono desolate, [mentre] case grandi e belle sono private d'abitanti;
dieci iugeri246 di vigna non daranno che un bato,
e un omer di seme non darà che un efa247».
Guai a quelli che si alzano presto per correre dietro alle bevande alcoliche e fanno tardi la sera, finché il vino li
infiammi! L’arpa, il liuto, il tamburello, il flauto e il vino [abbondano nei] loro festini! Ma non pongono mente
a ciò che fa l’Eterno, e non considerano l'opera delle sue mani. Perciò il mio popolo è andato prigioniero in
esilio248, perché non ha conoscenza; i suoi grandi muoiono di fame, e la sua moltitudine è inaridita dalla sete.
Perciò lo Shéol 249 si è aperto bramoso, e ha spalancato la bocca oltremisura; la magnificenza di
Gerusalemme250 vi discenderà, con la sua moltitudine, il suo tumulto e la sua gioia251. L'uomo del popolo si
piegherà, il grande si umilierà, gli sguardi alteri saranno abbassati; ma l’Eterno degli eserciti sarà esaltato nel
giudizio, il *Dio252 santo sarà santificato in giustizia. Gli agnelli vi pascoleranno come nei loro pascoli e gli
stranieri divoreranno i campi vuoti degli [uomini] opulenti!
239
o : il lungo della;
n. d. t. : altri in mezzo all'abbondanza; o tra i vivi e vegeti;
241
o : rinnegare;
242
esattamente : dappresso;
243
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
244
* Isaia Cap. 5:1-24;
245
o sopra un corno di figlio dell’olio;
246
parte di campo che una coppia di buoi poteva arare in una giornata di lavoro;
247
n. d. t. : un omer è pari a litri 3,644; un bato (o un efa ) è pari litri 36,440;
248
n. d. t. altri : sarà deportato ; si tratta di una visione profetica futura, come dice l’inizio di questo libro, perché
Gerusalemme sarà deportata a partire dal 605 A. C. (circa un secolo dopo ), cioè il 4° anno di Ioiachim, terzultimo
re di Giuda, che fu il 1° anno di Nabucodonosor; tuttavia il popolo d’Israele (le dieci tribù) furono deportate nel
721 A. C., cioè già al tempo di Isaia;
249
vedere Genesi Cap. 37 v. 35; n. d. t. altri : nel soggiorno dei morti;
250
esattamente : la sua magnificenza;
251
esattamente : ciò che si rallegra in essa;
252
esattamente El; vedere la nota in Genesi Cap. 14 v. 18;
240
26
Guai a quelli che tirano l'iniquità con le corde della vanità253, il peccato come con le corde di un cocchio, ma
dicono: «Faccia presto, acceleri l'opera sua, che noi la vediamo! Venga e si esegua il proposito del Santo
d'Israele, affinché noi lo conosciamo!» Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che
scambiano le tenebre per luce e la luce per tenebre, che scambiano l'amaro per dolce e il dolce per l’amaro!
Guai a quelli che sono saggi ai propri occhi e si stimano intelligenti! Guai a quelli che sono forti nel bere il
vino, uomini abili per tagliare le bevande alcoliche; che assolvono il malvagio per un regalo e privano i giusti
del loro diritto! Perciò, come una lingua di fuoco divora la stoppia e come l'erba secca si consuma nella
fiamma, così la loro radice sarà come marciume, il loro fiore sarà portato in alto come polvere, perché hanno
disprezzato la legge dell’Eterno degli eserciti, e hanno rifiutato con disprezzo la parola del Santo d'Israele.
Annunzio del castigo di Efraim254
Guai alla corona d’orgoglio degli ubriachi di Efraim, al fiore appassito del suo bell’ornamento, che sta sulla
cima della ricca valle, di quelli che sono storditi dal vino! Ecco, l’Eterno ha uno [strumento], forte e potente,
come una tempesta di grandine, un uragano distruttore, come una piena di grandi acque che straripano; egli la
getterà a terra con forza255. La corona d’orgoglio degli ubriachi di Efraim sarà calpestata coi piedi; il fiore
appassito del suo bell’ornamento che sta sulla cima della ricca valle, sarà come il fico primaticcio che precede
l'estate; appena uno lo scorge, l'ha in mano, e lo ingoia.
In quel giorno l’Eterno degli eserciti sarà una corona di bellezza, un diadema d'ornamento256
al residuo del suo popolo, uno spirito di giustizia per colui che siede per giudicare, e la forza di quelli che
respingono il nemico fino alle sue porte. Ma anche questi hanno errato257 per il vino, si sono sviati per le
bevande forti; il sacerdote e il profeta hanno errato per le bevande inebrianti, essi sono divorati dal vino, si
sono sviati per le bevande forti, hanno errato nelle [loro] visioni; hanno inciampato nei loro giudizi. Poiché
tutte le tavole sono piene di vomito, di lordure, tanto che non c'è più posto. A chi insegnerà la conoscenza? A
chi farà capire ciò ch’è annunziato? A dei bambini divezzati dal latte, staccati dalle mammelle. Perché
[insegnate]258 precetto dopo precetto, precetto dopo precetto, riga dopo riga, riga dopo riga,
un poco qui, un poco là… 259» Ebbene, sarà per delle labbra balbuzienti e per una lingua straniera che
[l’Eterno]260 parlerà a questo popolo, al quale aveva detto loro: «Questo è il riposo: lasciar riposare lo stanco;
questo è il refrigerio!» Ma quelli non hanno voluto capire. La parola dell’Eterno è stata per loro precetto dopo
precetto, precetto dopo precetto, riga dopo riga, riga dopo riga, un poco qui, un poco là, affinché essi andassero
a cadere all’indietro, fossero fiaccati, còlti al laccio, e presi!»
Poiché l’Eterno sorgerà come al monte Perazim, sarà pieno di collera come nella valle di Gabaon, per fare il
suo compito, il suo compito inconsueto, per compiere il suo lavoro, lavoro inaudito. «Ora non fate gli
schernitori, affinché le vostre catene non abbiano a rafforzarsi! Poiché io ho udito, da parte del Signore,
l’Eterno degli eserciti, che v’è uno sterminio, una distruzione è decretata su tutto il paese».
Porgete orecchio, date ascolto alla mia voce! State attenti, ascoltate la mia parola! «L'agricoltore ara tutto il
giorno per seminare? Rompe ed erpica [tutto il giorno] la sua terra? Quando ne ha appianata la superficie,
non vi semina l'aneto, non vi sparge il comino,
non vi mette il frumento a file261, l'orzo nel luogo stabilito, e la spelta entro i suoi limiti? Il suo Dio lo dirige
nel suo [giudizio] e lo istruisce, poiché non pesta l'aneto trascinando la trebbia, né si fa passare la ruota del
carro sul comino; ma l'aneto si batte con il bastone, e il comino con la verga. Si pesta il grano, per il pane,
tuttavia non lo si trebbia molto; non si maciulla passandoci sopra la ruota del suo carro e dei suoi cavalli»262.
Anche questo procede dall’Eterno degli eserciti; meravigliosi sono i suoi disegni, grande è la sua saggezza.
253
n. d. t. altri : vizio;
* Isaia Cap. 28:1-13 e 21-29;
255
o con mano;
256
n. d. t. : altri d’onore;
257
n. d. t. : altri barcollano; in tutto il passo;
258
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
259
n. d. t. : modo di fare tipico dello spirito legalista e farisaico; il rispetto formale della legge scritta, presa fuori dal
suo contesto generale, e la negazione del suo scopo spirituale che è l’amore di Dio e del prossimo;
260
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
261
o : grano eccellente;
262
n. d. t. : altri Si trebbia il grano, tuttavia non lo si trebbia sempre; vi si fanno passare sopra la ruota del carro e i
cavalli, ma non si schiaccia; o Il frumento vien forse schiacciato? Certo, non lo si pesta senza fine, ma vi si spinge
sopra il rullo e gli zoccoli delle bestie senza schiacciarlo; o Ma il frumento è trebbiato; perciocchè altrimenti egli
non lo batterebbe giammai abbastanza. Così lo trebbia con le ruote del suo carro, ma non lo frange già coi denti
del suo rastrello;
254
27
Annunzio del castigo di Giuda263
Dice l’Eterno: «Guai ai figli che si ribellano, che fanno progetti, ma senza di me, che fanno alleanze264, ma
non [per] il mio Spirito, per aggiungere peccato su peccato; che vanno giù in Egitto senza consultare la mia
bocca, per rifugiarsi sotto la protezione di Faraone, e cercare protezione all'ombra dell'Egitto! La protezione
di Faraone vi tornerà a confusione,
e la protezione dell'ombra dell'Egitto, a vostra vergogna». I suoi principi265 sono già a Soan266 e i suoi
ambasciatori sono già arrivati a Canes267; ma tutti saranno delusi di un popolo che a nulla giova loro, né aiuto,
né giovamento alcuno, ma è la loro infamia e la loro vergogna. Preparano il carico268 delle bestie del
meridione, essi portano le loro ricchezze sul dorso degli asini e i loro tesori sulla gobba dei cammelli, per un
popolo che non gioverà loro nulla, attraverso un paese di pericoli e angoscia, da cui vengono la leonessa e il
leone, la vipera e il serpente velenoso che vola. Poiché il soccorso dell'Egitto è inutile, una vanità; per questo io
lo chiamo: "Arroganza269 che non fa niente".
Profezia contro i ribelli
Ora vieni e scrivi [questo]270 sopra una tavola davanti a loro, e scrivilo in un libro (perché rimanga per i giorni
futuri, una testimonianza271, per sempre) che questo è un popolo ribelle,
sono figli bugiardi, figli che non vogliono capire la legge dell’Eterno, che dicono ai veggenti: «Non vedete!» e
a quelli che hanno visioni: «Non ci annunziate visioni di cose vere! Diteci cose piacevoli, vedete cose
sbagliate! Cambiate il cammino, abbandonate il sentiero, togliete dinanzi a noi il Santo d'Israele!» Perciò così
dice il Santo d'Israele: «Poiché voi disprezzate questa parola e confidate nell'oppressione e nella perversione,
e ne fate il vostro appoggio, questa iniquità sarà per voi come una breccia che crolla, un rigonfiamento sopra
un alto muro, che crolla a un tratto, in un istante». E lui li spezzerà come si spezza un vaso del vasaio, che uno
butta senza considerazione, e tra i suoi frammenti non si trova un pezzo che serva a prendere fuoco dal focolare
o ad attingere acqua dalla cisterna. Poiché così aveva detto il Signore, l’Eterno, il Santo d'Israele: «E’ tornando
[a me]272 e nello stare tranquilli, che voi sarete salvati; nella calma e nella fiducia starà la vostra forza; ma
voi non lo volete!» Avete detto: "No, perché noi fuggiremo sui nostri cavalli!" Per questo fuggirete!
"Cavalcheremo su veloci [corridori]!" Per questo quelli che v'inseguiranno saranno veloci! Un migliaio
[fuggirà] alla minaccia di uno solo; alla minaccia di cinque vi darete alla fuga, finché rimarrete come un palo in
vetta a un monte, come uno stendardo sopra un colle».
Profezia contro Gerusalemme273
Oracolo riguardante la Valle della Visione.
Che hai tu dunque che sei tutta quanta salita sui tetti, tu che eri piena di agitazione, città tumultuante, città
festante? I tuoi uccisi non sono uccisi di spada né morti in battaglia. Tutti i tuoi capi sono fuggiti assieme, sono
fatti prigionieri senza [il tiro]274 dell'arco275; tutti quelli dei tuoi che sono trovati sono fatti prigionieri, erano
fuggiti lontano276. Perciò dico: «Distoglietevi da me, poiché io piango amaramente! Non insistete a volermi
consolare del disastro della figlia del mio popolo!»
Perché [questo è] un giorno di turbamento, di schiacciamento, di costernazione, [da parte] del Signore,
l’Eterno degli eserciti, nella valle della visione. Si abbattono le mura, e le grida [risuonano] fino ai monti. Elam
porta la faretra con dei carri d’uomini [e] dei cavalieri; Chir scopre lo scudo. Avverrà che le migliori277 tue
valli saranno piene di carri, la cavalleria si posizionerà davanti alla porta. La copertura di Giuda è stata tolta278;
in quel giorno, voi avete guardato verso l'arsenale della casa della Foresta, avete visto le brecce della città di
Davide, che sono numerose, avete raccolto le acque del serbatoio di sotto; avete contato le case di
Gerusalemme avete demolito le case per rinforzare le mura; avete fatto un serbatoio fra le due mura per le
263
* Isaia Cap. 30:1-17;
o : coprono con una coperta;
265
cioè di Giuda;
266
o : Tanis;
267
città del medio Egitto;
268
J. N. Darby ha : Oracolo;
269
esattamente : Rahab;
270
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
271
cfr. Deuteronomio Cap. 31 v. 26;
272
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
273
* Isaia Cap. 22:1-25;
274
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
275
altri : fatti prigionieri per gl’archi;
276
n. d. t. : cfr. 2° Re Cap. 25 v. 1-7;
277
esattamente : la scelta;
278
n. d. t. : cfr. 2a lettera ai Corinzi Cap. 3 v. 14-16;
264
28
acque del vecchio stagno, però voi non avete guardato a colui che ha fatto [queste cose] né vedete colui che le
ha preparate279 da lungo tempo.
Il Signore, l’Eterno degli eserciti, vi chiama in quel giorno a piangere, a fare lamento, a radervi il capo, a
cingere il sacco; invece, ecco fate gioia, fate festa! Si ammazzano buoi, si scannano montoni, si mangia carne,
si beve vino. «Mangiamo e beviamo, poiché domani morremo!» Ma l’Eterno degli eserciti l'ha rivelato alle mie
orecchie: «Se mai questa iniquità vi è perdonata280, soltanto con la vostra morte281», dice il Signore, l’Eterno
degli eserciti.
Così parla l’Eterno, Dio degli eserciti: «Va', entra da questo intendente282, Sebna283, che è stabilito sopra la
casa e digli: Che hai tu qui, e chi hai tu qui, che ti scavi qui un sepolcro?
Come chi scava un sepolcro onorabile284 ... che si taglia una dimora nella roccia ... ! Ecco, l’Eterno ti lancerà
lontano, con forza285, e ti coprirà interamente286, ti farà rotolare come una palla, ti farà rotolare come una
boccia sopra una terra spaziosa. Laggiù morirai, laggiù saranno i tuoi carri superbi, o vergogna287 della casa
del tuo signore! Io ti scaccerò dal tuo ufficio e tu sarai rovesciato288 dal tuo posto! In quel giorno, io chiamerò
il mio servo Eliachim, figlio di Chilchia289; lo vestirò della tua tunica, lo fortificherò con la tua cintura290,
metterò la tua intendenza nelle sue mani; egli sarà per padre agli abitanti di Gerusalemme e per la casa di
Giuda. Metterò la chiave della casa di Davide sulla sua spalla; egli aprirà, e nessuno chiuderà; egli chiuderà,
e nessuno aprirà291. Lo fisserò come un chiodo in un punto solido; egli sarà un trono di gloria per la casa di
suo padre, a cui si sospenderà tutta la gloria della casa di suo padre: i discendenti e i rampolli, tutti i piccoli
vasi, tanto le coppe che tutte le anfore292».
«In quel giorno» dice l’Eterno degli eserciti, «il chiodo piantato in punto solido sarà tolto, sarà strappato,
cadrà; tutto ciò che vi era appeso sarà distrutto»,293 poiché l’Eterno l'ha detto.
Il giudizio dell’Eterno294
L’Eterno si è compiaciuto [in lui], a causa della sua giustizia, egli ha reso la sua legge grande e onorabile; ma
questo è un popolo saccheggiato e spogliato; sono tutti nelle fosse, legati295, essi sono rinchiusi nelle prigioni.
Sono abbandonati al saccheggio, non c'è chi li liberi; spogliati e non c'è chi dica: "Restituisci!" Chi di voi
presterà orecchio a questo? Chi starà attento e ascolterà ciò che sta per venire296?» Chi ha abbandonato
Giacobbe al saccheggio e Israele in balia dei predoni? Non è stato forse l’Eterno? Colui contro il quale
abbiamo peccato, nelle cui vie non si è voluto camminare e alla cui legge non si è ubbidito? Perciò egli ha
riversato su Israele l’ardore della sua ira e la forza della guerra, questa l'ha avvolto da ogni lato, ed egli non ha
capito; l'ha consumato nelle sue fiamme, ma egli non se l'è preso a cuore.
Ritorno di Giuda dopo la cattività babilonese297
Ricòrdati di queste cose, o Giacobbe, o Israele, perché tu sei mio servo; io ti ho formato, tu sei il mio servo
Israele, tu non sarai da me dimenticato. Io ho dissipato come una densa nube le tue trasgressioni, come una
nuvola i tuoi peccati; torna a me, perché io ti ho riscattato. Esultate, o cieli, poiché l’Eterno l’ha fatto!
Gridate, voi profondità della terra! Prorompete in canti di trionfo montagne, foreste e tutti gli alberi vostri!
279
esattamente : con il getto di un uomo forte;
altri: espiata;
281
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico ha un senso minaccioso, di riprovazione; altri com’è vero che l’Eterno vive;
qui e in generale sempre;
282
n. d. t. altri: cortigiano;
283
n. d. t. : Sebna è una figura allegorica di quello conosciuto da Isaia, scriba del re Ezechia (cfr. 2° Re Cap. 18 v. 37);
284
n. d. t. altri: sull’altura;
285
esattamente : con il getto di un uomo forte;
286
n. d. t. altri: farà di te un gomitolo;
287
o : essi saranno l’obbrobrio della casa del Signore;
288
esattamente: egli [Dio] ti rovescerà;
289
n. d. t. : Eliachim, figlio di Chilchia è una figura allegorica di quello conosciuto da Isaia, preposto sul palazzo del re
Ezechia (cfr. 2° Re Cap. 18 v. 18);
290
o : gli attaccherò fortemente;
291
n. d. t. : Eliachim, figlio di Chilchia è una figura allegorica di Cristo (cfr. Apocalisse Cap. 3 v. 7);
292
n. d. t. : altri i suoi rampolli nobili e ignobili, tutti i vasi più piccoli, dalle coppe alle bottiglie; o discendenti e nipoti,
ogni vaso anche piccolo, dalle tazze alle anfore; o rampolli, e piantoni; tutti gli arredi minori, da' vasellamenti
delle coppe fino a tutti i vasellamenti delle guastate;
293
n. d. t. : questo chiodo non è la figura del Cristo (il chiodo precedente del v. 23) , ma è il re Sedechia, colui che
conoscerà il giorno del giudizio di Dio Cap. 22 v. 3;
294
* Isaia Cap. 42:21-25;
295
altri: sono legati tutti i giovani scelti;
296
n. d. t. altri: ascolterà in avvenire;
297
* Isaia Cap. 44:21-27;
280
29
Poiché l’Eterno ha riscattato Giacobbe e manifesta la sua gloria in Israele! Così parla l’Eterno, il tuo
redentore, colui che ti ha formato fin dalla matrice: sono io, l’Eterno, che ha fatto tutte le cose; io solo ho
spiegato i cieli, che, per me stesso298, ho disteso la terra; che rendo vani i segni dei mentitori che offusco lo
spirito dei divinatori; che faccio indietreggiare i saggi e muto la loro scienza in follia; che confermo la parola
del mio servo che realizzo il consiglio dei miei messaggeri; che dico di Gerusalemme: "Tu sarai abitata!" e alle
città di Giuda: "Saranno ricostruite e io ne rialzerò le rovine". [Io] che dico all'abisso: "Fatti asciutto. Io
prosciugherò i tuoi fiumi!"
Parte 3a.
ANNUNZIO DELLA PRIMA VENUTA DEL MESSIA
§A3 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
Annunzio della nascita di Emmanuele299
L’Eterno parlò di nuovo ad Acaz, e gli disse: «Chiedi un segno all’Eterno, al tuo Dio! Chiedilo giù nei luoghi sottoterra
o nei luoghi eccelsi!» Acaz rispose: «Non chiederò nulla; non tenterò l’Eterno». Isaia disse:
«Ora ascoltate, o casa di Davide! È forse poca cosa per voi lo stancar gli uomini, che volete stancare anche il
mio Dio? Perciò l’Eterno stesso vi darà un segno: Ecco, la giovane300 concepirà, partorirà un figlio, e lo
chiamerà Emmanuele301. Egli mangerà latte cagliato302 e miele finché sappia rigettare il male e scegliere il
bene. Ma prima che il bambino sappia rigettare il male e scegliere il bene, il paese del quale tu temi303 i due
re, sarà devastato».304
Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il governo sarà sulle sue spalle; sarà chiamato col suo
nome: Meraviglioso305, Consigliere306, *Dio potente, Padre secolare307, Principe di pace. 308 All’incremento del
[suo] impero e alla pace, sul trono di Davide e nel suo regno, non ci sarà fine, per stabilirlo e sostenerlo in
giudizio e in giustizia, da ora e per sempre: questo farà la gelosia dell’Eterno degli eserciti309
Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il governo sarà sulle sue spalle; sarà chiamato col suo
nome: Meraviglioso310, Consigliere311, *Dio potente, Padre secolare312, Principe di pace. 313 All’incremento del
[suo] impero e alla pace, sul trono di Davide e nel suo regno, non ci sarà fine, per stabilirlo e sostenerlo in
giudizio e in giustizia, da ora e per sempre: questo farà la gelosia dell’Eterno degli eserciti.
Tempi messianici della predicazione del Messia a Nazaret e nella Galilea314
Tuttavia, l’oscurità non sarà come l'angoscia fu sulla terra316, quando al principio egli la gravò leggermente sul paese
di Zabulon e sul paese di Neftali, e più tardi l’appesantì [sul paese] …. dal lato del mare, di là dal Giordano, la Galilea
dei Gentili:317
315
298
altri : senza che vi fosse nessuno con me;
* Isaia Cap. 7:10-16; Cap. 9:6-7; Cap. 11:1-5;
300
n. d. t. : il testo ebraico allude ad una ragazza nella sua condizione di verginità;
301
esattamente : il nome ebraico ‘immànùèl *Dio con noi ; questo bambino, oltre ad essere un segno profetico del futuro
Messia, è forse figlio primogenito di Isaia e di una non ben precisata vergine, forse quella stessa profetessa che Isaia
sposò, e dalla quale ebbe tre figli maschi, Emmanuele, Sear-Iasub (Cap. 7: 3) e Maher salhal hash baz (Cap. 8: 4) ;
302
o : della crema ;
303
con l’idea : d’avversione ;
304
questo figlio chiamato Emmanuele non è il Messia, però ne è una figura allegorica, come rivelato nel passo
seguente; forse si tratta del figlio primogenito di Isaia avuto dalla profetessa alla quale si unì;
305
n. d. t. : cfr. Giudici Cap. 13:18 - Salmo 45 v. 2 – Colossesi Cap. 1:15-20;
306
n. d. t. altri : Consigliere meraviglioso;
307
o : d’eternità;
308
n. d. t. : qui sono elencati i cinque caratteri che saranno racchiusi nella persona di Cristo: La supremazia sulla
Creazione, Lo Spirito Santo, il Figlio di Dio, Dio Padre e il figlio dell’uomo Re e Principe della Pace del mondo
futuro;
309
qui sono elencati i quattro caratteri che saranno racchiusi nella persona di Cristo: Lo Spirito Santo, il Figlio di Dio,
Dio Padre e il figlio dell’uomo Re e Principe della Pace del mondo futuro;
310
n. d. t. : cfr. Giudici Cap. 13:18 - Salmo 45 v. 2 – Colossesi Cap. 1:15-20;
311
n. d. t. altri : Consigliere meraviglioso;
312
o : d’eternità;
313
n. d. t. : qui sono elencati i cinque caratteri che saranno racchiusi nella persona di Cristo: La supremazia sulla
Creazione, Lo Spirito Santo, il Figlio di Dio, Dio Padre e il figlio dell’uomo Re e Principe della Pace del mondo
futuro;
314
* Isaia Cap. 9:1- 4;
315
n. d. t. : J. N. Darby pone questo passo come v. 1 del Cap. 9, mentre per altre versioni è il v. 23 del Cap. 8;
316
esattamente: su di lei;
299
30
[Perché]318 il popolo che camminava nelle tenebre, ha visto una gran luce; per quelli che abitavano il paese
dell'ombra della morte…, la luce brilla su di loro319. Tu hai moltiplicato la nazione, tu gli hai aumentato la
gioia; essi si rallegrano dinanzi a te come è la gioia al tempo della mietitura, come si esulta quando si
spartisce il bottino, perché tu hai allontanato il giogo che pesava su lei, la verga dalla sua spalla, il bastone
del suo oppressore, come nel giorno di Madian.
Tu moltiplichi il popolo, tu gli largisci una gran gioia; esso si rallegra in tua presenza come uno si rallegra al
tempo della mietitura, come uno esulta quando spartisce il bottino. Infatti il giogo che gravava su di lui, il
bastone che gli percoteva il dorso, la verga di chi l'opprimeva tu li spezzi, come nel giorno di Madian. Difatti
ogni calzatura portata dal guerriero nella mischia, ogni mantello sporco di sangue, saranno dati alle fiamme,
saranno divorati dal fuoco.
Gesù, il Messia è il servo dell’Eterno320
Ecco il mio servo che io sostengo; il mio eletto [in cui] si compiace l’anima mia; io metterò il mio Spirito su di
lui, egli farà valere321 la giustizia sulle nazioni. Egli non griderà, non alzerà la sua voce, non la farà udire
nella strada. Non frantumerà la canna rotta e non spegnerà lo stoppino che brucia appena; farà valere la
giustizia in favore della verità. Egli non si stancherà e non s’affretterà322 finché abbia stabilito il giusto
giudizio sulla terra; e le isole spereranno nella sua legge».
Così dice *Dio, l’Eterno, che ha creato i cieli e li ha spiegati, che ha disteso la terra con i suoi prodotti, che dà
il respiro al popolo [che c'è] sopra e uno spirito a quelli che vi camminano.
Giudizio dell’Eterno sugl’increduli
Ascoltate, sordi, e voi, ciechi, guardate e vedete! Chi è cieco, se non il mio domestico, e sordo come il
messaggero che io ho inviato? Chi è cieco come colui in cui mi confido323, e cieco come il domestico
dell’Eterno? Tu hai visto molte cose, ma non vi hai posto mente;
gli orecchi erano aperti, ma [hai finto]324 di non udire nulla».
Il servo dell’Eterno e la sua opera espiatoria, non riconosciuta da Giuda325
Chi ha creduto a quello che abbiamo annunziato e a chi è stato rivelato il braccio dell’Eterno? Egli326 cresce
davanti a lui come un germoglio, come una radice [che spunta] da una terra arida; non ha né aspetto né
rumore327: a guardarlo, non v’è [in lui] bellezza da farcelo desiderare. Egli è disprezzato e abbandonato dagli
uomini, uomo di dolore, esperto nella sofferenza, come qualcuno dal quale ci si nasconde la faccia, è denigrato,
noi non abbiamo avuto alcuna stima di lui.
Certamente egli ha portato le nostre infermità e si è caricato dei nostri dolori e noi, noi l’abbiamo ritenuto
colpito, percosso da Dio e afflitto! Ma egli è stato ferito per le nostre trasgressioni, è stato contuso per le nostre
iniquità; il castigo per la nostra pace, è stato su di lui, è grazie alle sue contusioni che noi siamo stati guariti.
Noi eravamo tutti smarriti come pecore, noi ci siamo distolti [da Dio, andando]328 ciascuno per la propria via;
ma l’Eterno ha fatto ricadere su di lui [quest’]329iniquità di noi tutti.
Egli è stato oppresso330, afflitto e non ha aperto la bocca. Egli è stato condotto come l'agnello al mattatoio, è
stato come una pecora muta davanti a quelli che la tosano: egli non ha aperto la bocca. Egli è tolto con
l’angoscia331 e con il giudizio e della sua generazione chi lo racconterà? Perché egli è stato strappato dalla332
317
n. d. t. altri : Ma le tenebre non dureranno sempre sulla terra che è ora nell'angoscia. Come nei tempi passati Dio
coprì di obbrobrio il paese di Zabulon e il paese di Neftali, così nei tempi a venire coprirà di gloria la terra vicina al
mare, di là dal Giordano, la Galilea dei Gentili ; o poiché non ci sarà più oscurità dove ora è angoscia. In passato
umiliò la terra di Zabulon e la terra di Neftali, ma in futuro renderà gloriosa la via del mare, oltre il Giordano e la
curva di Goim; o Perciocchè colei che fu afflitta, non sarà più ravvolta in tenebre. Come al tempo di prima Iddio
avvilì il paese di Zabulon, e il paese di Neftali, così, nel tempo posteriore, egli riempirà di gloria il paese dalla parte
del mare, di là dal Giordano, la Galilea de' Gentili;
318
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
319
n. d. t. : cfr. Matteo Cap. 4:12-16;
320
* Isaia Cap. 42:1-5; Cap. 42:18-20;
321
esattamente : farà uscire; anche al v. 3;
322
o : non sarà infranto;
323
o : colui che è perfetto; n. d. t. : altri che è mio amico;
324
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
325
* Isaia Cap. 53:1-12;
326
esattamente: E lui;
327
n. d. t. : altri bellezza;
328
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
329
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
330
esattamente: tormentato, maltrattato;
331
piuttosto: dalla distretta; n. d. t. : altri dopo la condanna e l’arresto fu tolto di mezzo di mezzo; o Con oppressione e
ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; o Egli è stato assunto fuor di distretta, e di giudicio;
31
terra dei viventi a causa dei peccati del mio popolo, [perciò]333 lui è stato colpito. Gli si assegnò la sepoltura fra
i malvagi, ma nella sua morte, egli è stato con il ricco, perché non aveva fatto alcuna violenza e non c'era
inganno nella sua bocca.
Ma è piaciuto all’Eterno di batterlo, lui l’ha sottoposto alla sofferenza. Offrendo la sua anima334 in sacrificio
per il peccato335, egli vedrà una discendenza, egli prolungherà i suoi giorni, e il piacere336 dell’Eterno
prospererà nelle sue mani. Egli vedrà [del frutto] del travaglio dell’anima sua [e] sarà soddisfatto. «Per la sua
conoscenza, il mio servo giusto, insegnerà la giustizia a337 molti338, e lui, lui porterà le loro iniquità. Perciò io
gli assegnerò una parte con i grandi, egli dividerà il bottino con i potenti, perché ha offerto la sua anima alla
morte339, ed è stato contato fra i malfattori; perché egli ha portato i peccati dei molti e ha interceduto per i
trasgressori» [dice l’Eterno]340.
Il servo dell’Eterno oltraggiato e soccorso341
Il Signore, l’Eterno, mi342 ha dato la lingua dei sapienti343, perché io sappia sostenere con la parola344 colui ch’è
stanco; egli [mi] risveglia ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perché io ascolti, come quelli che sono
istruiti345. Il Signore, l’Eterno, mi ha aperto l'orecchio e io, io non sono stato ribelle, non mi sono tirato
indietro. Io ho dato il mio dorso a quelli che mi colpivano, le mie guance a quelli che mi strappavano la barba;
io non ho nascosto il mio volto agli insulti e agli sputi. Ma il Signore, l’Eterno, mi soccorrerà, perciò non sarò
confuso; perciò ho indurito la mia faccia come il sasso e io so che non sarò turbato.
Vicino è colui che mi giustifica; chi mi potrà accusare? Compariamo assieme [in giudizio]346! Chi è il mio
avversario? Mi venga vicino! Ecco, il Signore, l’Eterno, mi verrà in aiuto, chi mi condannerà? Ecco, essi
invecchieranno tutti come un vestito, la tigna li roderà.
Chi di voi teme l’Eterno, che ascolta la voce del suo servo c cammina nelle tenebre, privo di luce, confidi nel
nome dell’Eterno e si appoggi al suo Dio! Ecco, voi tutti che accendete un fuoco, che vi circondate di
scintille347, camminate alla luce del vostro fuoco e delle scintille che avete accese348! E’ questo che voi avrete
dalla mia mano: voi vi coricherete nel dolore!
Preghiera349
«Guarda dai cieli e osserva dalla dimora della tua santità e dalla tua magnificenza. Dove sono la tua gelosia
e la tua potenza? Il fremito delle tue viscere e le tue compassioni non si fanno più sentire per me. Tuttavia, tu
sei nostro padre; se Abraamo non ci ha conosciuto e se Israele ci ignora, tu, Eterno, tu sei nostro padre, il tuo
nome, in ogni tempo è: Salvatore nostro. Perché ci fai peregrinare, Eterno, lontano dalle tue vie [e] rendi duro
il nostro cuore perché non ti tema? Ritorna, a motivo dei tuoi servi, delle tribù della tua eredità! Per poco
[tempo] il tuo popolo santo ha posseduto [il paese]350; i nostri nemici hanno calpestato coi piedi il tuo
santuario. Noi siamo diventati [come quelli] che tu non hai mai governati,
e che non sono chiamati col tuo nome!
Oh, se tu squarciassi i cieli! Se tu volessi scendere e davanti a te i monti fondessero351! [Scenderesti] come il
fuoco che brucia le sterpaglie352, come il fuoco che fa bollire l'acqua, tu faresti conoscere il tuo nome ai tuoi
332
altri: e chi, della sua generazione, avrà pensato ch’egli era strappato dalla..;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
334
n. d. t. : altri dopo aver dato la sua vita; o Dopo il suo intimo tormento; o Dopo che l'anima sua si sarà posta per
sacrificio per la colpa;
335
parola tradotta per : delitto, nel Levitico;
336
n. d. t. altri: l’opera;
337
n. d. t. altri: renderà giusti i;
338
esattamente: ai più; cioè a coloro che sono in relazione con lui;
339
n. d. t. : Cristo non sarà ucciso, ma Lui stesso offrirà la sua vita (confr. Giovanni Cap. 10:17, 18);
340
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
341
* Isaia Cap. 50:4-11;
342
n. d. t. : a questo punto il “servo”, il futuro uomo Messia Gesù Cristo, con un progressivo avvicinamento, parla in
prima persona;
343
esattamente : istruiti, oratori;
344
qualcuno : sappia dire una parola al tempo giusto, a;
345
o : i discepoli; più ancora i sapienti;
346
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
347
n. d. t. : altri nelle fiamme del vostro fuoco e fra i tizzoni che avete accesi;
348
n. d. t. : altri armati di tizzoni;
349
* Isaia Cap. 63:15-19; Cap. 64:1-12;
350
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
351
altri : tremassero, tremerebbero; anche al v. 3;
352
o : la paglia;
333
32
avversari e le nazioni tremerebbero davanti a te. Quando facesti le cose tremende che noi non ci aspettavamo,
tu discendesti e davanti a te i monti si fusero. Mai si era udito, mai orecchio aveva sentito dire, [mai] occhio
aveva visto, all'infuori di te, o Dio, ciò che un altro [Dio] ha preparato353 per chi spera in lui. Tu vieni
incontro a chi si compiace nel praticare la giustizia, [di quelli] che si ricordano di te e delle tue vie; ma tu ti
sei adirato perché abbiamo peccato … [camminando]354 nelle tue vie355 è l’eternità, e noi saremo salvati.Tutti
quanti siamo diventati come una cosa356 impura, tutta la nostra giustizia come un abito sporco357; tutti quanti
appassiamo come foglie e la nostra iniquità ci porta via come il vento. Non c'è più nessuno che invochi il tuo
nome, che si risvegli per attaccarsi a te; poiché tu ci hai nascosto la tua faccia e ci lasci consumare dalle358
nostre iniquità. Tuttavia, Eterno, tu sei nostro padre; noi siamo l'argilla e tu colui che ci ha formato; noi
siamo tutti opera delle tue mani. Non adirarti fino all'estremo, o Eterno! Non ricordarti per sempre
dell'iniquità; ecco, guarda: noi siamo tutti tuo popolo. Le tue città sante sono un deserto; Sion è un deserto,
Gerusalemme è una desolazione359. La nostra santa e magnifica casa, dove i nostri padri ti celebrarono, è
bruciata dalle fiamme, quanto avevamo di più caro è stato devastato. Te ne resterai immobile davanti a queste
cose, o Eterno? Tacerai e ci affliggerai fino all'estremo?
La salvezza proviene da Dio soltanto360
Guai a quelli che scendono in Egitto per [avere] del soccorso, che s’appoggiano su dei cavalli, confidano nei
carri, perché sono numerosi, e nei cavalieri, perché sono molto potenti, ma non guardano al Santo d'Israele e
non cercano l’Eterno!
Eppure, anch'egli è saggio; fa venire la sventura e non revoca le sue parole; ma insorge contro la casa dei
malvagi e contro il soccorso degl’iniqui361.
Gli Egiziani sono uomini, e non *Dio; i loro cavalli sono carne, e non spirito; quando l’Eterno stenderà la sua
mano, il protettore inciamperà, [anche]362 il protetto cadrà, e periranno tutti assieme.
Poiché così mi ha detto l’Eterno: "Come il leone, il leoncello ruggisce alla sua preda, benché una folla di
pastori gli sia raccolta contro, non si spaventa alla loro voce, né cede davanti al loro numero363, così scenderà
l’Eterno degli eserciti a combattere sul monte Sion e sul suo colle. Come gli uccelli spiegano le ali [sul loro
nido]364, così l’Eterno degli eserciti proteggerà Gerusalemme; proteggendola la libererà, risparmiandola la
salverà". Figli d'Israele, ritornate a colui dal quale vi siete così tanto distolti! Poiché, in quel giorno, ognuno
butterà i suoi idoli d'argento e i suoi idoli d'oro, che le vostre mani inique hanno fatto per voi stessi 365. "Assur
cadrà per la spada; non di un uomo importante, non di un uomo comune, la spada lo divorerà366; egli fuggirà
davanti alla spada e i suoi giovani servi saranno sottomessi al tributo367. Per il terrore fuggirà verso la sua
rocca368, e i suoi prìncipi saranno atterriti a causa dello stendardo", dice l’Eterno che ha il suo fuoco369 in Sion
e la sua fornace in Gerusalemme.
Alleatevi370, o popoli e voi sarete frantumati! Prestate orecchio, o voi tutti che abitate nei paesi lontani!
Cingetevi per la lotta e voi sarete frantumati! Cingetevi per la lotta e voi sarete frantumati! 10 Prendete
consiglio e non servirà a nulla! Dite la parola371 e rimarrà senza effetto, perché *Dio è con noi372! Perché così
353
altri : non ha visto, oltre a te, un Dio che agisce…;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
355
esattamente : in esse;
356
n. d. t. altri : l’uomo;
357
n. d. t. : questo passo è molto significativo, a dimostrazione che non esistono opere meritorie, che il perdono dei
peccati non può essere barattato con buone opere, perché queste diverrebbero come panni sporchi;
358
altri : ci hai consumato sotto la potenza delle…;
359
n. d. t. : Isaia morì circa un secolo prima della distruzione di Gerusalemme fatta da Nabucodonosor; qui si tratta di
una visione profetica del futuro di Gerusalemme;
360
* Isaia Cap. 31:1-9; Cap. 8:9-22;
361
altri : artefici d'iniquità;
362
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
363
n. d. t. altri : né si lascia intimidire dallo strepito che fanno;
364
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
365
o : che le vostre mani hanno fatto per peccare;
366
n. d. t. : cfr. Apocalisse Cap. 19:15, 21; altri : allora l'Assiro cadrà, non per una spada d'uomo; una spada, che non
è d'uomo, lo divorerà;
367
o : perderanno ogni coraggio;
368
o : oltrepasserà la sua rocca; o La sua rocca fuggirà spaventata;
369
esattamente : luce;
370
o : Mandate pure grida di guerra; qualcuno : siate malvagi;
371
esattamente : Dite parole;
372
esattamente: Emmanuele;
354
33
mi ha detto l’Eterno, [afferrandomi]373 con la sua mano forte, egli m'ha avvertito di non camminare per la via
di questo popolo e mi ha detto:
L’Eterno è la pietra d’intoppo
«Non chiamate "congiura" quello che il popolo chiama "congiura"; non temete quello che esso teme e non vi
spaventate. Santificate l’Eterno degli eserciti! Sia lui quello che temete e paventate! Egli sarà come un
santuario, pure come una pietra d'intoppo, una roccia di caduta per le due case d'Israele, per trappola e un
laccio per gli abitanti di Gerusalemme. Molti di loro inciamperanno, cadranno, saranno infranti, rimarranno
nel laccio e saranno presi. Chiudi questa testimonianza, sigilla questa legge tra i miei discepoli374».
L’Eterno è degno di fiducia
Io avrò fiducia nell’Eterno, anche se nasconde la sua faccia alla casa di Giacobbe: io l’aspetterò.
Ecco, io, con i figli che l’Eterno mi ha dati375, siamo dei segni e dei presagi in Israele da parte dell’Eterno degli eserciti,
che abita sul monte Sion. Se vi si dice:
«Consultate quelli che evocano gli spiriti e predicano la fortuna,
quelli che mormorano e bisbigliano» ….
un popolo non deve forse consultare il suo Dio?
Si rivolgerà ai morti per i vivi?376
Alla legge! Alla testimonianza! Se [il popolo] non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora!
Andrà in giro affranto, affamato; quando avrà fame, s’irriterà, maledirà il suo re e il suo Dio; volgerà lo sguardo in alto,
poi lo volgerà verso terra, ed ecco, non vedrà che difficoltà, tenebre, oscurità piena d'angoscia; sarà cacciato in fitte
tenebre.
La terra promessa è giudicata e svuotata del suo popolo, dopo il rifiuto del Messia377
Ecco, l’Eterno rende il paese378 vuoto e lo devasta; ne sconvolge la faccia e disperde i suoi abitanti. Avverrà
così sia al popolo che al sacerdote; al servo così che al suo padrone; alla serva così che alla sua padrona; al
compratore così che al venditore; a chi prende in prestito così che al prestatore; all’usuraio così che al debitore.
Il paese sarà interamente vuotato, del tutto saccheggiato, poiché l’Eterno ha pronunziato questa parola. Il paese
è in lutto e appassisce, il mondo langue e appassisce, i grandi fra il popolo pure. Il paese è insudiciato sotto i
suoi abitanti, perché essi hanno trasgredito le leggi, hanno cambiato il comandamento, hanno violato il patto
eterno379. Perciò la maledizione ha divorato il paese e i suoi abitanti subiscono la pena del loro peccato380;
perciò gli abitanti del paese sono consumati e pochi sono gli uomini rimasti. Il mosto è in lutto, la vigna
langue, tutti quelli che avevano gioia nel cuore, sospirano. L'allegria dei tamburelli è cessata, il baccano della
gente in festa è finito, il [suono]381 allegro dell'arpa è cessato. Non si beve più vino con canzoni, le bevande
forti sono amare ai bevitori. La città della desolazione è in rovina; ogni casa è serrata, e nessuno più vi entra.
Per le strade si ode un grido, per [la mancanza]382 di vino; ogni gioia è tramontata, l'allegrezza è bandita dal
paese. Nella città non resta che la desolazione e la sua porta è sfondata, è una rovina. Poiché avviene in mezzo
al paese, fra i popoli, come avviene quando si scuotono l’olivo, come si racimola dopo la vendemmia.
Rimproveri dell’Eterno al suo popolo383
Così dice l’Eterno: «Dov'è la lettera di divorzio di vostra madre che io ho ripudiata? O chi è quel mio
creditore al quale io vi ho venduti? Ecco, voi vi siete venduti384 per le vostre iniquità, per i vostri misfatti
vostra madre è stata ripudiata. Perché io sono venuto e nessuno mi ha accolto? [Perché] io ho chiamato e
nessuno mi ha risposto? La mia mano è diventata troppo corta perché io possa riscattare e non ho la forza di
poter salvare? Ecco, con la mia minaccia io prosciugo il mare, io cambio dei fiumi in deserto; il loro pesce
diventa fetido senz’acqua e muore di sete. Io rivesto i cieli di scuro, do loro un sacco per coperta».
373
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
n. d. t. : questo passo dimostra ulteriormente che l’Eterno degli eserciti è Gesù Cristo, il Geova del N. T. (cfr. Matteo
Cap. 21:42-46), è Lui la pietra d’intoppo nella quale i Giudei sarebbero inciampati, perciò questa testimonianza è
rimasta sigillata per i Giudei, cioè incompresa; ma non soltanto per i Giudei, anche per i sedicenti Cristiani che lo
negano pure loro;
375
n. d. t. : vedere la nota al Cap. 7 v. 14;
376
n. d. t. : anche questo passo chiarisce che i medium non consultano i morti, ma gli spiriti diabolici;
377
* Isaia Cap. 24:1-13;
378
o : la terra; in generale sempre in questo passo; n. d. t. : nelle profezie il suolo palestinese è considerato in senso
assoluto la terra e i suoi abitanti e tutti i popoli circostanti il mare;
379
n. d. t. : cfr. Ebrei Cap. 13 v. 20;
380
o : sono devastati ;
381
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
382
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
383
* Isaia Cap. 50:1-3;
384
n. d. t. : altri siete stati venduti;
374
34
Ricordo del passato385
Io ricorderò le bontà dell’Eterno, le lodi dell’Eterno, tutto quello che l’Eterno ci ha elargito, i grandi benefici
fatti alla casa d'Israele, secondo le sue compassioni e secondo l'abbondanza della sua bontà. Egli disse: «Certo,
essi sono il mio popolo, i figli che non mi mentiranno» ed egli divenne il loro salvatore. In tutte le loro
angosce, lui è stato angustiato e l’Angelo della sua faccia li ha salvati386; nel suo amore e nella sua misericordia
egli li riscattò se li prese sulle spalle e li portò tutti i giorni del passato. Ma essi furono ribelli, contristarono lo
Spirito della sua santità, perciò egli si mutò in loro nemico, egli stesso combatté contro di loro.
Ma egli si ricordò387 dei giorni antichi, di Mosè, del suo popolo: «Dov'è colui che li fece salire dal mare con i
pastori388 del suo gregge? Dov'è colui che mise lo Spirito della sua santità, dentro [Mosè], che fece andare il
suo braccio glorioso alla destra di lui, che divise le acque davanti a loro, per acquistarsi una fama eterna, che
li condusse attraverso gli abissi, come un cavallo nel deserto, senza che inciampassero? Come una bestia
discende nella valle, lo Spirito dell’Eterno gli donò del riposo. Così tu guidasti il tuo popolo, per acquistarti
una fama magnifica».
Parte 4a. ANNUNZIO DI UN NUOVO POPOLO PRESO TRA LE NAZIONI
§A4 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
Il Messia annuncerà la buona notizia alle Nazioni389
«Io, l’Eterno, ti ho chiamato in giustizia e ti prenderò per la mano; e ti custodirò e ti darò per [essere]
un'alleanza del popolo, per [essere] una luce delle nazioni, per aprire gli occhi dei ciechi, per far uscire dal
carcere i prigionieri [e] dalle segrete quelli che siedono nelle tenebre. Io sono l’Eterno; questo è il mio nome;
io non darò la mia gloria ad un altro, né la mia lode a delle immagini scolpite. Ecco, le cose di prima sono
avvenute e io vi annunzio le cose nuove; prima che germoglino, ve le rendo note».
Cantate all’Eterno un cantico nuovo, le sue lodi all'estremità della terra, voi che scendete sul mare, e quel che
esso contiene, le isole e i loro abitanti! Che il deserto e le sue città alzino [la voce]! I villaggi occupati da
Chedar! Esultino gli abitanti di Sela390, dall’alto dei monti si mandino delle grida [di gioia]391! Che si dia
gloria all’Eterno, si proclami la sua lode nelle isole392!
Quanto sono belli, sui monti, i piedi di colui che porta buone notizie, che annunzia la pace, che porta delle
notizie di gioia, che annunzia la salvezza, che dice a Sion: "Il tuo Dio regna!" [E’]393 la voce delle tue
sentinelle! Esse alzano la voce, prorompono tutte assieme in canti di trionfo; perché esse vedranno faccia a
faccia394
quando l’Eterno restaurerà395 Sion. Esultate di gioia, gridate assieme, luoghi deserti di
Gerusalemme! Poiché l’Eterno consola il suo popolo, ha riscattato Gerusalemme. L’Eterno ha snudato il
braccio della sua santità agli occhi di tutte le nazioni, tutte le estremità della terra vedranno la salvezza del
nostro Dio. Partite, partite, uscite di là! Non toccate nulla d'impuro! Uscite di mezzo a lei! Purificatevi, voi che
portate i vasi396 dell’Eterno!397 Perché voi non partirete con precipitazione, non ve ne andrete come dei
fuggitivi; poiché l’Eterno camminerà davanti a voi, il Dio d'Israele sarà la vostra retroguardia.
La prima venuta del Messia, il servo dell’Eterno, e la sua opera espiatoria
«Ecco, il mio servo agirà con saggezza, sarà esaltato, innalzato, e [posto] molto in alto. Come molti sono
rimasti stupefatti, vedendoti398 (tanto il suo viso era cambiato più di quello d’alcun uomo, e il suo aspetto più
di quello d’un figlio d'uomo)399, così egli farà sussultare di stupore molte nazioni; dei re chiuderanno la bocca
385
* Isaia Cap. 63:7-14;
n. d. t. : altri Non fu un inviato, un angelo ma lui stesso a salvarli;
387
n. d. t. : altri Allora il suo popolo si ricordò;
388
altri : il pastore;
389
* Isaia Cap. 42:6-12; Cap. 52:7-15;
390
esattamente : Sela;
391
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
392
n. d. t. : Luca Cap. 4 v. 18;
393
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
394
esattamente : occhio ad occhio; n. d. t. : altri con i propri occhi;
395
n. d. t. : altri che ritorna a;
396
altri : gli utensili;
397
n. d. t. : lettera agli Ebrei Cap. 13 vv. da 10 a 15;
398
esattamente: di te;
399
n. d. t. : il corpo spirituale di Cristo, frutto della sua risurrezione, è costituito da materia spirituale ben diversa da
quella fisica di prima; perciò la natura umana dei discepoli non poteva riconoscere il corpo di Gesù risorto; era Lui
che si faceva riconoscere (Luca Cap. 24 vv. 15, 16 e 31);
386
35
vedendolo400, poiché vedranno quello che non era loro mai stato narrato, ed essi mediteranno401 quello che
non avevano udito».
Il nuovo popolo di Dio. Retribuzioni di Dio per i Giudei infedeli 402
«Io sono ricercato da quelli che non chiedevano [di me], io sono stato trovato da quelli che non mi cercavano;
ho detto: "Eccomi, eccomi", a una nazione che non portava il mio nome403. Ho steso tutto il giorno la mano
verso un popolo ribelle, che cammina per una via non buona, seguendo i loro propri pensieri; verso un popolo
che mi provoca continuamente in faccia, che offre sacrifici nei giardini, e brucia dell’incenso su degli [altari
di] mattoni; che abita fra i sepolcri e passa le notti nei luoghi nascosti, che mangia carne di maiale e ha nei
suoi vasi il succo di cibi impuri; che dice: "Fatti in là, non ti avvicinare perché io sono più santo di te". Cose
simili sono come un fumo nelle mie narici, un fuoco che arde tutto il giorno. Ecco, tutto ciò sta scritto davanti
a me; io non tacerò, ma vi darò la retribuzione, sì, io verserò a suo tempo nel seno la retribuzione delle
iniquità vostre», dice l’Eterno, «e le iniquità dei vostri padri, che hanno fatto fumare dell’incenso sui monti e
mi hanno insultato sui colli; io misurerò nel loro seno il salario della loro condotta passata».
Parte 5a. I GRANDI GIUDIZI APOCALITTICI CHE PRECEDERANNO IL REGNO
MILLENARIO
§A5 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
Giudizio contro i Giudei404
Io rivolgerò la mia mano addosso a te, ti purificherò delle tue scorie, come fa la potassa405, e toglierò tutto il
tuo stagno406. Ristabilirò i tuoi giudici com'era all’inizio, e i tuoi consiglieri com'era al principio. Dopo
questo, sarai chiamata “città della giustizia”, “città fedele”».
Sion sarà riscattata con il giudizio e i suoi che si ravvedranno, con la giustizia; ma la rovina dei trasgressori e
dei peccatori arriverà improvvisa, quelli che abbandonano l’Eterno saranno distrutti. Allora avrete vergogna
dei terebinti che avete amati, e arrossirete dei giardini che vi siete scelti407, perché sarete come un terebinto
dalle foglie appassite, come un giardino senz'acqua. L'uomo forte sarà come stoppa e l'opera sua come scintilla;
entrambe bruceranno assieme e non vi sarà alcuno che spenga.
Perché ecco, il Signore, l’Eterno degli eserciti, toglie a Gerusalemme e a Giuda il sostegno e l’appoggio, ogni
sostegno di pane e ogni sostegno d'acqua, l’uomo potente e l’uomo di guerra, il giudice e il profeta, l'indovino
e l'anziano, il capo di cinquantina e il notabile, il consigliere, l'artefice esperto, e colui che pratica incantesimi.
Io darò loro dei piccoli come prìncipi, dei bambini domineranno su di essi. Il popolo sarà oppresso, l’uomo
dall’uomo, ciascuno dal suo prossimo; il giovane sarà arrogante con il vecchio, l’uomo da nulla contro colui
che è onorato. Allora se un uomo prenderà il fratello, nella sua casa paterna, [dicendo]: «Tu hai un mantello, tu
sarai nostro capo, prendi in mano queste rovine», giurando408, egli in quel giorno dirà: «Io non sarò vostro
medico409, nella mia casa non c'è né pane, né mantello; voi non mi farete capo del popolo!» Perché
Gerusalemme vacilla e Giuda crolla, perché la loro lingua e le loro opere sono contro l’Eterno, per sfidare
gl’occhi della sua gloria. L'aspetto del loro volto testimonia contro di loro, dimostrano il loro peccato, come
Sodoma; non lo nascondono. Guai alla loro anima, perché procurano del male a sé stessi. Ditelo al giusto che
[avrà] del bene, perché egli mangerà il frutto delle sue opere! Guai all'empio! Il male [ricadrà su lui], perché gli
sarà reso l’opera delle sue mani. Il mio popolo ha dei bambini che l’opprimono e delle donne lo dominano.
Popolo mio, coloro che ti guidano, ti sviano e distruggono410 la via per cui devi passare!
L’Eterno si presenta per discutere la causa, e sta in piedi per giudicare i popoli. L’Eterno entrerà in giudizio
con gli anziani del suo popolo e con i suoi prìncipi: «Voi siete quelli che hanno devastato la vigna! Le spoglie
del povero sono nelle vostre case! Con quale diritto calpestate il mio popolo e tritate la faccia ai poveri?»
Dice l’Eterno, l’Eterno degli eserciti.
400
esattamente: su lui;
o: percepiranno;
402
* Isaia Cap. 65:1-7;
403
n. d. t. : si tratta della nazione formata da discepoli di Cristo provenienti da tutti i popoli della terra, che Lui chiamerà
“la mia Chiesa”;
404
* Isaia Cap. 1:25-31; Cap. 3:1-26; Cap. 4:1; Cap. 5:25-30; Cap. 28:11-20;
405
o : purificherò perfettamente dalle tue scorie;
406
o : piombo; ciò che è il minerale unito all’argento;
407
n. d. t. : si tratta di vari luoghi ombrosi, scelti come luoghi di culto, altrimenti detti alti luoghi, luoghi sacri, invece
dell’unico luogo stabilito da Dio;
408
esattamente : alzerà [la mano]; altri: alzerà la voce;
409
esattamente : colui che fascia;
410
esattamente : inghiottire; anche al Cap. 19 v. 3,
401
36
L’Eterno dice: «Poiché le figlie di Sion sono altere,
camminano con il collo teso,
con gli sguardi pieni di concupiscenza,
camminando a piccoli passi
e facendo tintinnare [gli anelli dei]411 loro piedi,
renderà calve le teste delle figlie di Sion,
ed esporrà la loro nudità».
In quel giorno, l’Eterno toglierà l’ornamento degli anelli dei piedi,
i piccoli sonagli e le piccole lune412,
i pendagli di perle413, i braccialetti, i veli,
i diademi, le catenelle dei piedi, le cinture,
i vasetti di profumo, gli amuleti,
le fedi, gli anelli da naso,
gli abiti da festa, le tuniche414,
i mantelli, gli scialli, le borse,
gli specchi415, le camicette,
L’Eterno dice: «Poiché le figlie di Sion sono altere, camminano con il collo teso, con gli sguardi pieni di
concupiscenza, camminando a piccoli passi e facendo tintinnare [gli anelli dei]416 loro piedi, renderà calve le
teste delle figlie di Sion, ed esporrà la loro nudità». In quel giorno, l’Eterno toglierà l’ornamento degli anelli
dei piedi, i piccoli sonagli e le piccole lune417, i pendagli di perle418, i braccialetti, i veli, i diademi, le catenelle
dei piedi, le cinture,
i vasetti di profumo, gli amuleti, le fedi, gli anelli da naso, gli abiti da festa, le tuniche419, i mantelli, gli scialli,
le borse, gli specchi420, le camicette, i turbanti e i veli di garza421. Invece del profumo si avrà fetore; invece di
cintura, una corda; invece di capelli intrecciati, calvizie;
invece di vistoso mantello, un grembiule di tela di sacco; un marchio d’infamia422 invece di bellezza. I tuoi
uomini cadranno di spada, e i tuoi prodi in battaglia. Le porte [di Gerusalemme]423 gemeranno e saranno in
lutto; desolata424 siederà a terra.
In quel giorno, sette donne afferreranno un solo uomo dicendo: «Noi mangeremo il nostro proprio pane, ci
vestiremo delle nostre proprie vesti; facci solo portare il tuo nome! Togli via da noi il nostro disonore!»
Per questo l'ira dell’Eterno s’è accesa contro il suo popolo; egli ha steso la sua mano su di lui e l’ha colpito; i
monti tremano, i cadaveri sono come spazzatura in mezzo alle strade e con tutto ciò, la sua ira non s’è calmata
e la sua mano è ancora distesa. Egli alzerà un’insegna davanti alle nazioni lontane; fischierà a una ch’è
all'estremità della terra; ed eccola che arriverà, rapida [e] leggera. In essa nessuno è stanco o vacilla, nessuno
sonnecchia, né dorme; nessuno ha la cintura dei fianchi slacciata, o ha il legaccio dei calzari strappato. Le sue
frecce sono aguzze, tutti i suoi archi sono tesi; gli zoccoli dei suoi cavalli sono come pietre, le ruote [dei suoi
carri]425 come un turbine. Il suo ruggito è come quello di un leone; essa ruggisce come il leoncello; essa
ringhia, afferra la preda, se la porta via, senza che nessuno la liberi. In quel giorno, essa muggirà contro
[Gerusalemme]426 come muggisce il mare; si guarderà sulla terra, ed ecco le tenebre e l’angoscia, la luce è
oscurata nel suo cielo427.
411
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
n. d. t. altri delle reti e delle mezzelune;
413
n. d. t. altri degli orecchini;
414
n. d. t. altri le mantelline;
415
o : le vesti trasparenti;
416
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
417
n. d. t. altri delle reti e delle mezzelune;
418
n. d. t. altri degli orecchini;
419
n. d. t. altri le mantelline;
420
o : le vesti trasparenti;
421
n. d. t. altri : delle mantiglie;
422
n. d. t. altri : di fuoco;
423
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
424
esattamente : svuotata;
425
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
426
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
427
suo cielo cioè il cielo di Gerusalemme; cfr. Apocalisse Cap. 8 v. 12;
412
37
Ebbene, sarà per delle labbra balbuzienti e per una lingua straniera che [l’Eterno]428 parlerà a questo popolo, al
quale aveva detto loro: «Questo è il riposo: lasciar riposare lo stanco; questo è il refrigerio!»
Ma quelli non hanno voluto capire. La parola dell’Eterno è stata per loro precetto dopo precetto, precetto dopo
precetto, riga dopo riga, riga dopo riga, un poco qui, un poco là, affinché essi andassero a cadere all’indietro,
fossero fiaccati, còlti al laccio, e presi! Perciò ascoltate dunque la parola dell’Eterno, voi schernitori, che
dominate questo popolo di Gerusalemme! Poiché avete detto: «Noi abbiamo fatto alleanza con la morte,
abbiamo fatto un patto con Shéol429; se il flagello che inonda passa430, non giungerà fino a noi perché abbiamo
fatto della menzogna il nostro rifugio e ci siamo nascosti sotto l'inganno». Perciò così parla il Signore,
l’Eterno: «Ecco, io pongo come fondamento in Sion una pietra,
una pietra provata, una preziosa [pietra] angolare, un fondamento solido431;
chi confiderà [in essa]432 non s’affretterà [a fuggire]433.
Io metterò il diritto per corda [da misurare]434,
e la giustizia per piombo;
la grandine spazzerà via il rifugio di menzogna,
e le acque inonderanno il vostro rifugio nascosto,
la vostra alleanza con la morte sarà annullata,
e il vostro patto con Shéol non reggerà;
quando flagello che inonda passerà,
voi sarete da lui calpestati,
allora passerà e vi afferrerà,
poiché passerà mattina dopo mattina, di giorno e di notte;
e sarà spaventoso udirne435 il rumore436!»
Perciò così parla il Signore, l’Eterno: «Ecco, io pongo come fondamento in Sion una pietra,
una pietra provata, una preziosa [pietra] angolare, un fondamento solido437; chi confiderà [in essa]438 non
s’affretterà [a fuggire]439. Io metterò il diritto per corda [da misurare]440, e la giustizia per piombo; la grandine
spazzerà via il rifugio di menzogna, e le acque inonderanno il vostro rifugio nascosto, la vostra alleanza con
la morte sarà annullata, e il vostro patto con Shéol non reggerà; quando flagello che inonda passerà, voi
sarete da lui calpestati, allora passerà e vi afferrerà, poiché passerà mattina dopo mattina, di giorno e di
notte; e sarà spaventoso udirne441 il rumore442!» Poiché il letto sarà troppo corto per distendervisi, e la coperta
troppo stretta per avvolgervisi.
Giudizio contro gli idolatri e gli orgogliosi 443
Entra nella roccia, e nasconditi nella polvere davanti al terrore dell’Eterno, davanti alla magnificenza della sua
maestà. Gli occhi alteri dell'uomo saranno umiliati, l'orgoglio degli uomini sarà abbassato; l’Eterno solo sarà
esaltato in quel giorno.
Perché vi è un giorno dell’Eterno degli eserciti, contro tutto ciò che è altero e orgoglioso, contro chiunque
s'innalza e saranno abbassati444; contro tutti i cedri del Libano, alti, elevati,
contro tutte le querce di Basan; contro tutti i monti alti, contro tutti i colli elevati; contro ogni alta torre, contro
ogni muro fortificato; contro tutte le navi di Tarsis, contro tutti gli oggetti d’arte apprezzati. L'alterigia
dell'uomo sarà umiliata, e l'orgoglio di ognuno sarà abbassato: l’Eterno solo sarà esaltato in quel giorno. Gli
428
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
vedere Genesi Cap. 37 v. 35; n. d. t. altri : nel soggiorno dei morti;
430
altri : deborda;
431
o ben fondato;
432
n. d. t. : questo passo è ulteriore dimostrazione che Cristo, è lui la pietra d’intoppo nella quale i Giudei sarebbero
inciampati (vedere Isaia Cap. 8 vv. da 14 a 16);
433
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
434
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
435
o : capirne;
436
n. d. t. : altri imparare una tale lezione;
437
o ben fondato;
438
n. d. t. : questo passo è ulteriore dimostrazione che Cristo, è lui la pietra d’intoppo nella quale i Giudei sarebbero
inciampati (vedere Isaia Cap. 8 vv. da 14 a 16);
439
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
440
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
441
o : capirne;
442
n. d. t. : altri imparare una tale lezione;
443
* Isaia Cap. 2:10-22;
444
n. d. t. : l’orgoglio è l’unico peccato che conduce al giudizio della morte eterna, perché impedisce di accettare il
perdono dei peccati;
429
38
idoli scompariranno completamente. Si entrerà nelle caverne delle rocce e negli antri della terra445, di fronte al
terrore dell’Eterno e alla magnificenza della sua maestà, quando egli sorgerà per colpire di spavento il mondo.
In quel giorno, gli uomini getteranno gl’idoli d'argento e d'oro che si erano fatti per prostrarsi [davanti a loro],
ai ratti e ai pipistrelli, entreranno nelle fessure delle rocce e nei crepacci delle rupi, di fronte al terrore
dell’Eterno e alla magnificenza della sua maestà, quando egli sorgerà per colpire di spavento la terra.
Smettetela [di confidarvi] nell'uomo, nelle cui narici c'è [soltanto]446 un soffio; perché quale fiducia si deve
avere in lui?
Profezia contro Gerusalemme447
«Guai ad Ariel448, ad Ariel, la città dove Davide abitò449! Aggiungete anno ad anno, compiano le feste il loro
ciclo, ma io circonderò Ariel; vi saranno sospiri e gemiti, ed essa mi sarà come un Ariel. Io accamperò contro
di te come un cerchio, io ti assedierò per mezzo di fortini [armati]450, eleverò contro di te dei terrapieni. Sarai
abbassata, parlerai da terra
e la tua parola uscirà sommessamente dalla polvere; la tua voce uscendo dal suolo, sarà come quella di un
evocatore di spiriti451 e la tua parola uscirà dalla polvere come un bisbiglio.
5 Ma la moltitudine dei tuoi nemici diventerà come polvere minuta
e la folla di quei terribili, come la pula che vola;
e [ciò] avverrà a un tratto, in un attimo. Sarai visitata dall’Eterno degli eserciti con tuoni, terremoti e una
grande voce, con turbine, tempesta, e con fiamma di fuoco divorante. La moltitudine di tutte le nazioni che
fanno la guerra contro Ariel, di tutti quelli che attaccano lei e i suoi bastioni e la circondano, saranno come
un sogno, come una visione notturna. Come un affamato sogna di mangiare, poi si sveglia e l’anima sua è
vuota; come uno che ha sete sogna di bere, poi si sveglia ed eccolo stanco e l’anima è alterata, così avverrà
della folla di tutte le nazioni che fanno la guerra contro il monte Sion».
Siate sorpresi e siate stupiti! Chiudete gli occhi e siate ciechi! Essi sono ubriachi, ma non di vino; barcollano,
ma non per bevande forti, perché l’Eterno che ha sparso su di voi uno spirito di sonno profondo; ha fasciato i
vostri occhi, i profeti, ha velato i vostri capi, i veggenti. Ogni visione sarà per voi come le parole di un libro
sigillato che si dà a uno che sa leggere, dicendo: «Ti prego, leggi questo» e lui risponde: «Non posso leggere,
perché è sigillato!» Oppure come uno scritto che si dà a uno che non sa leggere, dicendo: «Ti prego, leggi
questo!» e lui risponde: «Non so leggere». Il Signore dice: «Poiché questo popolo si avvicina a me con la
bocca e mi onora con le labbra, mentre il loro cuore è lontano da me
e il timore che hanno di me non è che un comandamento d’uomini accettato452, per questo, ecco, io agirò
ancora sorprendentemente e farò un’opera inconsueta in mezzo a questo popolo, la saggezza dei suoi saggi
perirà e l'intelligenza dei suoi intelligenti sparirà».
Guai a quelli che si nascondono lontano dall’Eterno, per fare progetti e azioni occultate dalle tenebre, dicendo:
«Chi ci vede? Chi ci conosce?» Che perversità è la vostra! Il vasaio sarà considerato uguale all'argilla perché la
cosa fatta dica di colui che l’ha fatta: «Egli non mi ha fatto?» O che il vaso dica del vasaio: «Non ha
intelletto?»
Parte 6a. IL RITORNO DEL MESSIA: GIUDIZIO DEI NEMICI E POI IL REGNO
MILLENARIO
§A6 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
Il futuro regno preceduto dalla rovina453
O donne che siete a vostro agio, alzatevi e ascoltate la mia voce! Voi figlie che vivete in sicurezza, porgete
orecchio alla mia parola! Fra un anno e alcuni giorni, voi sarete agitate, voi che siete in sicurezza, poiché la
vendemmia è mancata, e la raccolta non si farà più. Tremate, o donne che siete a vostro agio! siate agitate, voi
che vivete in sicurezza! Spogliatevi, mettetevi a nudo, e cingete [il sacco] sulle vostri reni. Ci si batta il petto454
a motivo dei campi gradevoli, e delle vigne fertili [poiché ora]455 sulla terra del mio popolo, crescono spine e
rovi; pure su tutte le case deliziose della gaia città.
I caratteri del futuro regno di pace e di giustizia
445
esattamente : della polvere;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
447
* Isaia Cap. 29:1-16;
448
esattamente : leone di *Dio; nome allegorico dato a Gerusalemme;
449
esattamente : rizzò il suo campo;
450
o : macchine da guerra;
451
n. d. t. : altri spettro;
452
o : appreso, insegnato;
453
* Isaia Cap. 32:9-20;
454
o : ci si lamenta a causa delle mammelle; n. d. t. altri : picchiandovi il seno ;
455
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
446
39
Il palazzo infatti è abbandonato, il tumulto della città è cessato, Ofel456 e la torre della sentinella, saranno per
sempre delle caverne, uno diletto per gli onagri e pascolo per greggi, finché lo Spirito sia sparso dall'alto su di
noi, e il deserto divenga un campo fertile457, e il campo fertile sia considerato una foresta. Allora la rettitudine
abiterà nel deserto, e la giustizia abiterà nel campo fertile. L'opera della giustizia sarà la pace e il frutto della
giustizia, riposo e sicurezza per sempre. Il mio popolo abiterà in una dimora di pace, e di abitazioni sicure, in
tranquilli luoghi di riposo. Ma la foresta cadrà sotto la grandine e la città sarà profondamente abbassata458.
Beati voi che seminate in riva a tutte le acque lasciando andare libero il piede del bue e dell'asino!
Gerusalemme salvata459
Guai a te [Assur]460 che distruggi e non sei stato devastato, a te che sei perfido e non t'è stata usata perfidia!
Quando avrai finito di distruggere sarai devastato; quando avrai finito di essere perfido, ti sarà usata perfidia.
Eterno, facci grazia! Noi abbiamo sperato in te. Sii tu il braccio del popolo ogni mattina, la nostra salvezza in
tempo di angoscia! Al rumore del tumulto461 fuggono i popoli; quando tu ti sei levato, sono state disperse le
nazioni. Il vostro bottino sarà mietuto, come mietono le locuste462; come si precipita la cavalletta, altri vi si
precipiteranno su di lui.
L’Eterno è esaltato perché abita in alto ed ha riempito Sion di equità e di giustizia, lui463 renderà sicuri i tuoi
giorni, il tesoro di salvezza, saggezza e conoscenza464; il timore dell’Eterno sarà il vostro465 tesoro.
Profezia contro l’Assiro invasore
Ecco, i loro campioni gridano là fuori; i messaggeri di pace piangono amaramente. Le strade sono deserte,
nessuno passa più per le vie. [Assur]466 ha rotto il patto, umilia le città, non ha riguardo per nessuno. Il paese è
nel lutto e langue; il Libano si vergogna e si avvilisce; Saron è diventato un deserto, Basan e il Carmelo si
defogliano. «Ora mi leverò», dice l’Eterno, «ora sarò esaltato, ora mi innalzerò. Voi concepirete erba secca,
voi partorirete stoppia; la vostra collera467 è un fuoco che vi divorerà. I popoli saranno come la pietra cotta
nell’ardore della fornace468, come spine tagliate, essi saranno consumati dal fuoco. O voi che siete lontani,
udite quello che ho fatto! E voi che siete vicini, riconoscete la mia potenza! »
Promesse per Gerusalemme
I peccatori sono spaventati in Sion, un tremito si è impadronito degli empi469: «Chi di noi rimarrà nel fuoco
divorante? Chi di noi resisterà alle fiamme eterne?» Colui che cammina nella giustizia, e colui che parla
sinceramente, colui che disprezza i guadagni estorti, che scuote le mani per non accettar regali, che si tura gli
orecchi per non udire parole sanguinarie e chiude gli occhi per non vedere il male. Quello abiterà in alto, le
fortezze delle rocce saranno il suo rifugio; il suo pane gli sarà dato, la sua acqua gli sarà assicurata. Gli occhi
tuoi vedranno il re nella sua bellezza, contempleranno il vasto paese. Il tuo cuore mediterà quella paura:
«Dov'è il contabile470? Dov'è chi riscuote i tributi? Dov'è chi censisce le torri?» Tu non lo vedrai più il popolo
audace471, quel popolo dal linguaggio troppo oscuro da comprendere, che balbetta una lingua che non si
capisce. Guarda Sion, la città delle nostre assemblee solenni! I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, una dimora
tranquilla, una tenda che non sarà più trasportata, i cui picchetti non saranno più divelti e le sue corde non
saranno più strappate, ma là l’Eterno è per noi magnifico, in luogo di fiumi e di larghi ruscelli, dove non
passerà nave472 a remi, dove non passerà elegante vascello. Poiché l’Eterno è il nostro giudice, l’Eterno è il
nostro legislatore, l’Eterno è il nostro Re, lui ci salverà. I tuoi cordami, [Assur]473, si sono allentati, non
tengono più fermo in piedi l'albero, non spiegano più le vele. Allora si spartirà la preda di un ricco bottino; gli
zoppi prenderanno parte alle spoglie. Nessun abitante dirà: “Io sono malato”. L’iniquità del popolo che abita
456
o : la collina; o : torre fortificata ;
o : Carmel; n. d. t. altri : frutteto; anche al v. 16;
458
o : in basso stato;
459
* Isaia Cap. 33:1-24;
460
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
461
n. d. t. altri : tua voce tonante;
462
n. d. t. altri : bruco;
463
o : e questo;
464
o : la salvezza e la conoscenza saranno la sicurezza dei tuoi giorni, un tesoro di salvezza;
465
o : suo;
466
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
467
n. d. t. altri : il vostro fiato;
468
n. d. t. altri : come fornaci da calce;
469
o : ipocriti;
470
altri: scriba;
471
o: duro, feroce;
472
altri: flotta;
473
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
457
40
Sion sarà perdonata.
L’Eterno è il solo aiuto d’Israele474
Non c’è che un brevissimo tempo, e il Libano sarà trasformato in un campo fertile475, e il campo fertile, potrà
considerarsi come una foresta. In quel giorno, i sordi udranno le parole del libro e gli occhi dei ciechi,
[liberati] dall'oscurità e dalle tenebre, vedranno; i semplici avranno abbondanza di gioia nell’Eterno e i più
poveri tra gli uomini esulteranno nel Santo d'Israele; poiché il prepotente sarà scomparso, il beffardo non sarà
più, tutti quelli che cercano l’iniquità, saranno strappati, che condannano un uomo per una parola, [quelli] che
colpevolizzano un uomo per una parola che tendono tranelli a chi difende le cause alla porta e pervertono il
diritto del giusto per cose futili. Perciò, così dice l’Eterno, che riscattò Abraamo, alla casa di Giacobbe: «Ora
Giacobbe non avrà più da vergognarsi e ora la sua faccia non impallidirà più. Poiché quando vedrà i suoi
figli, l'opera delle mie mani in mezzo a lui476, essi santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di
Giacobbe, essi temeranno il Dio d'Israele; i fuorviati di spirito avranno intelligenza e i contestatori
accetteranno la buona dottrina».
Tuttavia l’Eterno desidera farvi grazia, per questo diventerà grande per avere477 misericordia di voi; poiché
l’Eterno è un Dio di giustizia: Beati quelli che sperano in lui! Perché il popolo abiterà in Sion, a Gerusalemme,
e tu non piangerai più! All'udire il tuo grido egli ti farà grazia in abbondanza, appena ti avrà udito, ti
risponderà. Il Signore vi darà il pane d'angoscia e dell'acqua d'oppressione, ma quelli che ti insegnano non
dovranno più nascondersi; e i tuoi occhi vedranno chi ti insegna. Quando andrete a destra o quando andrete a
sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una voce che dirà: «Questa è la via; andate!» Contaminerete le
placche d’argento delle vostre immagini scolpite, e il rivestimento478 d'oro delle vostre immagini fuse; le
getterete via come biancheria impura, «Fuori di qui!» Direte loro.
Egli manderà la pioggia alla479 semenza con cui avrai seminato il suolo, il pane, che il suolo produrrà sarà
nutriente480 e abbondante; in quel giorno, il tuo bestiame pascolerà in vasti pascoli; i buoi e gli asini che
lavorano la terra mangeranno foraggi salati, ventilati con la pala e il ventilabro. Sopra ogni alto monte e sopra
ogni colle elevato ci saranno ruscelli, acque correnti, nel giorno del gran massacro, quando le torri cadranno.
La luce della luna sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte più forte, come la luce di sette
giorni assieme, nel giorno che l’Eterno fascerà la ferita del suo popolo e guarirà la ferita delle sue piaghe481.
Ma tu, Israele, mio servo, Giacobbe che io ho scelto, discendenza di Abraamo, l'amico mio, tu che ho preso
dalle estremità della terra, che ho chiamato dalle sue regioni più remote482,
a cui ho detto: "Tu sei il mio servo, ti ho scelto e non ti ho rigettato", tu, non temere, perché io sono con te;
non inquietarti, perché io, io sono il tuo Dio; io ti fortificherò, si, io ti aiuterò, si, io ti sosterrò con la destra
della mia giustizia. Ecco, tutti quelli che s’irritano contro di te saranno svergognati e confusi; essi saranno
ridotti a nulla, gli uomini che contestano contro di te periranno; tu li cercherai e non li troverai più. Quelli che
litigavano con te, saranno come nulla, quelli che ti facevano guerra, saranno come nulla, perché io, l’Eterno,
il tuo Dio, io tengo la tua mano destra e ti dico: Non temere, io ti aiuterò!
Non temere, tu Giacobbe, vermiciattolo, [e anche voi] uomini d’Israele!483 Io ti aiuterò», dice l’Eterno tuo
redentore, il Santo d'Israele. «Ecco, io faccio di te un erpice nuovo, dirompente, dai denti doppi484; tu
erpicherai i monti e li ridurrai in polvere, e renderai le colline simili alla pula. Tu li ventilerai e il vento li
porterà via; il turbine li disperderà; ma tu esulterai nell’Eterno e ti glorierai del Santo d'Israele.
Altri caratteri del futuro regno di pace e di giustizia
Gli afflitti e i bisognosi cercheranno acqua, ma non ce n'è; la loro lingua è secca dalla sete.
Io, l’Eterno, li esaudirò, [io], il Dio d'Israele, non li abbandonerò. Io farò colare485 dei fiumi sulle alture486,
474
* Isaia Cap. 29:17-24; Cap. 30:18-26; Cap. 41:8-20; Cap. 42:13-17;
o : Carmelo, qui e altrove; altri frutteto;
476
altri : quando i suoi figli vedranno l'opera delle mie mani in mezzo a loro;
477
o : si allontanerà finché egli abbia;
478
o : l’efod;
479
esattamente : della;
480
esattamente : grasso;
481
n. d. t. . il sole è figura del Re Gesù Cristo e la luna è la figura del Principe della tribù di Giuseppe (cfr. Genesi
Cap. 49:26 - Deuteronomio Cap. 33:16 - Ezechiele Cap. 44:3 e seguenti) che sederà sul trono di Gerusalemme;
questi due governi avranno uno splendore di gran lunga più grande dei precedenti governi che regnarono sui
popoli della terra;
482
o : di fra i suoi principali;
483
n. d. t. altri aggiungono : povera larva;
484
n. d. t. altri: appuntiti;
485
o : Io aprirò;
475
41
delle fonti in mezzo alle valli; io cambierò il deserto in uno stagno, e la terra arida in sorgenti zampillanti; io
farò crescere nel deserto il cedro, l'acacia487, il mirto e l'olivo488; metterò nei luoghi sterili il cipresso, il pino e
il bosso tutti assieme,489 affinché quelli vedano, sappiano, considerino e capiscano tutti quanti, che la mano
dell’Eterno ha fatto questo, e che il Santo d'Israele ne è il creatore»490.
L’Eterno avanzerà come un prode, ecciterà la gelosia come un guerriero; egli griderà, si, manderà delle grida
contro i suoi nemici e si comporterà da valoroso. [dice l’Eterno:] 491 «Per lungo tempo sono rimasto quieto, mi
sono taciuto, mi sono trattenuto; [ma ora]492 griderò come una donna che partorisce, a suo tempo io ansimerò
e mi solleciterò493. Io devasterò montagne e colline, ne farò seccare tutta la vegetazione; io cambierò i fiumi in
isole, asciugherò gli stagni. Farò camminare i ciechi per una via che ignorano, li guiderò per sentieri che non
hanno conosciuto; cambierò davanti a loro le tenebre in luce, e le vie tortuose in ciò che è dritto494. Sono
queste le cose che io farò e non li abbandonerò. Quelli che confidano in una immagine scolpita, che dicono
all’immagine fusa: "voi siete i nostri dèi!" si tireranno indietro, coperti d'infamia.
L’Eterno solo è colui che salva Israele 495
Ma ora così parla l’Eterno che t’ha creato, o Giacobbe, colui che ti ha formato, o Israele: «Non temere, perché
io ti ho riscattato, t’ho chiamato col tuo nome; tu sei mio! Quando passerai delle acque, io sarò con te; o dei
fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti
consumerà, perché io sono l’Eterno, il tuo Dio, il Santo d'Israele, il tuo salvatore; io ho dato l'Egitto come tuo
riscatto,
Cus e Seba496 al tuo posto. Perché tu sei diventato prezioso ai miei occhi, tu sei stato apprezzato e io, io t’ho
amato, e io darò degli uomini al tuo posto, e dei popoli497 in cambio della tua vita. Non temere, perché io sono
con te; io ricondurrò da oriente la tua discendenza, e ti raccoglierò da occidente. Dirò al settentrione: "Da'!" e
al mezzogiorno: "Non trattenere"; riconduci i miei figli da lontano e le mie figlie dalle estremità della terra:
coloro che portano il mio nome, che io ho creati per la mia gloria, che ho formati, si, che ho fatti498. Fa' uscire
il popolo cieco che ha occhi, e i sordi che hanno orecchi! Si adunino tutte assieme le nazioni, si riuniscano i
popoli! Chi tra di loro può annunziare queste cose e farci udire delle previsioni? Procurino i loro testimoni e
si giustifichino, oppure, ch’essi capiscano e dicano: "Questa è la verità!" I miei testimoni siete voi», dice
l’Eterno, «[voi] e il mio servo che io ho scelto, affinché voi lo sappiate, voi mi crediate e voi riconosciate che
io sono il Medesimo499. Prima di me nessun *Dio fu formato, dopo di me, non ve ne sarà nessuno. Io, io sono
l’Eterno e fuori di me non c'è salvatore. Io, io ho parlato, ho salvato, ho fatto capire, quando non c’era alcun
[dio] straniero in mezzo a voi; voi siete i miei testimoni, che sono io *Dio», dice l’Eterno. «Pure da che fu [il
primo]500 giorno, io sono il Medesimo; nessuno può liberare dalla mia mano; io opererò; chi potrà
impedirmelo? »
Non ricordate più le cose passate, non considerate più le cose antiche: perché, io faccio una cosa nuova, ora
essa germoglia; non la riconoscerete? Sì, io aprirò una strada nel deserto, dei fiumi nel luogo desolato. Le
bestie dei campi, gli sciacalli e gli struzzi, mi glorificheranno, perché avrò dato l'acqua al deserto, dei fiumi
nel luogo desolato, per abbeverare il mio popolo, il mio eletto. Io ho formato questo popolo per me stesso, essi
proclameranno le mie lodi.
Giudizio dell’Eterno sugl’increduli
486
esattamente : alture aride;
esattamente : sitta; al plurale sittim;
488
esattamente : albero d’olio;
489
parola ebraica di difficile interpretazione; n. d. t. altri: il cipresso, il platano e il larice tutti assieme; o olmi insieme
con abeti; o l'abete, l'olmo, e il busso insieme;
490
il Regno di Cristo porterà sia abbondanza di acqua per la vegetazione delle areee desertiche, che tra gli abitanti
della Palestina e non solo;
491
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
492
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
493
altri : distruggerò e inghiottirò;
494
n. d. t. altri : renderò pianeggianti i luoghi impervi;
495
* Isaia Cap. 43:1-13 e 18-28; Cap. 44:1-8;
496
esattamente : Mèroé, il paese e la città ; in Etiopia;
497
altri : popolazioni; anche al v. 9;
498
n.d.t.: il ritorno in Palestina dei discendenti dei Giudei è iniziato dal 15 maggio 1948 e continua tuttora, ma il grosso
del ritorno avverrà nel tempo dell’Apocalisse, negli ultimi sette anni della profezia di Daniele (Cap. 9:27) ;
499
vedere la nota sulla parola nel Salmo102 v. 27 – Esodo Cap. 41 v. 4 - 2° Samuele Cap. 7 v. 28;
500
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
487
42
Ma tu non mi hai invocato, o Giacobbe, ti sei stancato di me, Israele! Tu non mi hai portato il minuto bestiame
dei tuoi olocausti e non mi hai glorificato con i tuoi sacrifici; io non ti ho obbligato alle offerte di pasta, né ti
ho stancato per l’incenso. Tu non hai comprato con denaro canna aromatica per me e non mi hai saziato con
il grasso dei tuoi sacrifici; ma tu mi hai obbligato con i tuoi peccati, mi hai stancato con le tue iniquità. Sono
io, io sono che, per me stesso, cancello le tue trasgressioni e non mi ricorderò più dei tuoi peccati. Risveglia
la mia memoria, discutiamo assieme, parla tu stesso per giustificarti! Il tuo primo padre ha peccato, e i tuoi
mediatori501 si sono ribellati a me; perciò io ho profanato i capi del santuario, ho dato Giacobbe allo
sterminio, ho abbandonato Israele all'obbrobrio.
Ora ascolta, Giacobbe, mio servo, o Israele, che io ho scelto! Così parla l’Eterno che ti ha fatto, formato fin
dalla matrice, colui che t’aiuta: Non temere, Giacobbe mio servo, tu Iesurun502, che io ho scelto! Perché io
verserò dell’acqua su colui che ha sete e dei ruscelli d’acqua sull'arida terra; io verserò il mio Spirito sulla
tua discendenza e la mia benedizione sui tuoi figli; essi germoglieranno in mezzo all'erba, come salici in riva a
corsi d'acqua. L'uno dirà: "Io sono dell’Eterno"; l'altro si chiamerà di nome Giacobbe, un altro scriverà sulla
sua mano: "Dell’Eterno", si chiamerà503 col nome d’Israele.
L’Eterno contrapposto alla vanità degl’idoli
Così parla l’Eterno, re d'Israele e suo redentore, l’Eterno degli eserciti: «Io sono il primo e sono l'ultimo, e
fuori di me non c'è Dio504. Chi come me, chiamerà, e chi lo dichiarerà e lo preciserà fin da quando fondai
questo popolo antico? Che dicano quel che è avvenuto e quel che avverrà! Non vi spaventate, non temete! Non
te l'ho io annunziato e dichiarato fin da quel tempo? Voi me ne siete testimoni. C'è forse un +Dio505 fuori di
me? Non c'è altra Ròcca; io non ne conosco un’altra.
Promessa di un redentore e d’un nuovo patto eterno506
Giudizio contro Giuda
L’Eterno l’ha visto e fu cattivo ai suoi occhi che non vi fosse più giusto giudizio. E vedendo che non c'era
nessun uomo [retto]507 e stupito che non vi fosse un intercessore, il suo braccio lo salva, la sua giustizia lo
sorregge; egli si riveste di giustizia come di una corazza, [mette] in capo un elmo di salvezza, indossa, come
un abito, le vesti della vendetta, si è avvolto di gelosia come d’un mantello508. Egli renderà a ciascuno secondo
le sue opere; il furore ai suoi avversari, il contraccambio ai suoi nemici; alle isole darà la loro retribuzione.
Promessa del Redentore
Così si temerà il nome dell’Eterno dall'occidente, e la sua gloria dall'oriente; quando l'avversario verrà come
una fiumana, lo Spirito dell’Eterno alzerà una bandiera contro di lui509. «Ma il Redentore verrà per Sion e per
quelli di Giacobbe che si convertiranno dalla loro rivolta», dice l’Eterno. «Quanto a me», dice l’Eterno,
«questo è il patto che io stabilirò con loro: il mio Spirito che è su di te e le mie parole che ho messe nella tua
bocca non si allontaneranno mai dalla tua bocca, né dalla bocca della tua discendenza, né dalla bocca della
discendenza della tua discendenza»,
dice l’Eterno, «da ora e per sempre510».
Promessa del Regno e della nuova Creazione eterna511
L’invito a tutti i popoli delle Nazioni
«Oh! Chiunque ha sete, venga alle acque, e voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate! Si, venite,
comprate senza denaro, senza pagare, del vino e del latte! Perché spendete512 il denaro per ciò che non è pane
e le vostre fatiche per ciò che non sazia? Ascoltatemi attentamente e mangiate ciò che è buono, che la vostra
anima si rallegri gustando cibi grassi! Porgete l'orecchio e venite a me ascoltate e la vostra anima vivrà; io
farò con voi un patto eterno, [cioè]513 le grazie assicurate a Davide.
501
esattamente : interpreti [di Dio]; cfr. Giobbe Cap. 33 v. 23;
[popolo] retto, giusto; vedere Deuteronomio Cap. 32 v. 15;
503
come la nota al Cap. 45 v. 4;
504
n. d. t. : anche questo passo è molto chiaro sulla vera identità di Gesù Cristo (cfr. Apocalisse Cap. 2:8; Cap. 22:13);
505
esattamente : Eloah ; vedere Salmo 43 v. 31;
506
* Isaia Cap. 59:15-21;
507
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
508
altri : veste; vedere Cap. 61 v. 10;
509
n. d. t. : altri lo metterà in fuga; (cfr. Apocalisse Cap. 12 vv. da 14 a 17);
510
n.d.t. : vedere la nota in Genesi Cap. 13 v. 15;
511
* Isaia Cap. 55:1-5; Cap. 51:2-5 e 9-23;
512
esattamente: pesate;
513
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
502
43
Ecco, io ho dato [il mio servo]514 per testimonianza ai popoli, come capo e comandante dei popoli515. Ecco, tu
chiamerai una nazione che non hai conosciuto, una nazione che non ti conosce accorrerà516 a te, a motivo
dell’Eterno, del tuo Dio, del Santo d'Israele, perché egli t’ha glorificato».
Riguardate ad Abraamo vostro padre e Sara che vi partorì517; poiché, quand'egli era solo, io lo chiamai lo
benedissi e lo moltiplicai. Così l’Eterno consolerà Sion, consolerà tutti i suoi luoghi aridi, farà del suo deserto
un Eden, del suo luogo arido un giardino dell’Eterno.
L’allegrezza e la gioia si troveranno in lei, rendimento di grazie [insieme ad]518 inni di lode. Prestami
attenzione, popolo mio! Porgimi l’orecchio, mia nazione519! Poiché una legge uscirà da me
e io porrò il mio diritto come luce dei popoli. La mia giustizia è vicina, la mia salvezza è uscita, le mie braccia
giudicheranno i popoli; le isole spereranno in me, confideranno nel mio braccio.
Risvégliati, risvégliati, rivéstiti di forza, braccio dell’Eterno! Risvégliati come nei giorni di una volta, [come
nelle] generazioni dei secoli passati! Non sei tu che facesti a pezzi Raab520, che trafiggesti il mostro521 [delle
acque]? Non sei tu che prosciugasti il mare, le acque del grande abisso, che facesti nelle profondità del mare
una strada per il passaggio dei redenti? Quelli che l’Eterno ha liberato, torneranno e verranno a Sion con canti
di trionfo; una gioia eterna coronerà il loro capo, otterranno allegrezza e gioia il dolore e il gemito fuggiranno.
«Sono io, sono io che vi consola; chi sei tu che temi l'uomo che morirà, il figlio dell'uomo che diventerà come
l'erba? Che hai dimenticato l’Eterno che ti ha fatto, che ha disteso i cieli e fondato la terra? Tu tremi
continuamente, tutto il giorno, davanti al furore dell'oppressore, quando si prepara a distruggere. Ma dov'è il
furore dell'oppressore? Colui che è curvo [sotto le catene] sarà presto liberato: non morirà nella fossa, non gli
mancherà il pane. Ma io, io sono l’Eterno, il tuo Dio, che sollevo il mare e ne faccio muggire le onde;
il suo nome è l’Eterno degli eserciti. Io ho messo le mie parole nella tua bocca e ti ho coperto con l'ombra
della mia mano per stabilire522 i cieli e fondare la terra, per dire a Sion: "Tu sei il mio popolo"».
Risvégliati, risvégliati, àlzati, Gerusalemme, che hai bevuto dalla mano dell’Eterno la coppa del suo furore,
che hai bevuto e hai vuotato sino in fondo il vino della coppa di stordimento! Fra tutti i figli da lei partoriti non
c'è nessuno che la guidi; fra tutti i figli da lei allevati non c'è nessuno che la prenda per mano. Queste due
[cose] ti sono avvenute: - chi ti compiangerà? - Desolazione e rovina, fame e spada; - da chi523 sarai consolata?
- I tuoi figli hanno languito, sdraiati a ogni angolo524 di strada, come un bue selvatico525 nella rete, essi sono
pieni del furore dell’Eterno, della riprensione del tuo Dio. Perciò, ascolta ora questo, o afflitta e ubriaca, ma
non di vino! Così parla il tuo Signore, l’Eterno, il tuo Dio, che difende la causa del suo popolo: «Ecco, io ti
tolgo di mano la coppa di stordimento, il vino della coppa del mio furore; tu non lo berrai più! Io la metto in
mano a quelli che t’affliggono, che hanno detto all’anima tua: "Chinati, che ti passiamo addosso!" Tu davi il
tuo corpo526 come il suolo, e come una strada per i passanti!»
Promessa della restaurazione d'Israele; visione di Gerusalemme527
Risvégliati, risvégliati, rivéstiti della tua forza, Sion! Mettiti le tue vesti più sgargianti, Gerusalemme, città
santa! Poiché l'incirconciso e l'impuro da ora in poi non entreranno più in te. Scuoti la polvere di dosso a te,
àlzati, mettiti seduta, Gerusalemme! Sciogliti le catene dal collo, figlia di Sion che sei esule in schiavitù!
Infatti così parla l’Eterno: «Voi vi siete528 venduti per nulla e sarete riscattati senza denaro». Poiché così parla
il Signore, l’Eterno: «Il mio popolo discese in Egitto al principio, per abitarvi; poi l'Assiro lo oppresse senza
motivo. Ora che ho da fare qui», dice l’Eterno, «quando il mio popolo è stato deportato per nulla? Quelli che
lo dominano lo fanno urlare529», dice l’Eterno, «e il mio nome è del continuo bestemmiato tutti i giorni; perciò
514
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
altri: popolazioni;
516
esattamente: che non ti conoscono accorreranno;
517
o : che fu in travaglio di voi;
518
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
519
altri: popolazione;
520
n. d. t. : in ebraico ràhàbh (Raab) è superbia, nome allegorico dato da Isaia all’Egitto, come il dragone è dato al
faraone;
521
n. d. t. : altri dragone;
522
esattamente : piantare;
523
o : come cfr. Amos Cap. 7 v. 2;
524
esattamente : alla testa;
525
o : un'antilope, un orice;
526
o : dorso;
527
* Isaia Cap. 52:1-6; Cap. 57:14-21;
528
n. d. t. : altri siete stati;
529
n. d. t. : altri lanciano urli;
515
44
[esso conoscerà] il mio nome; perciò in quel giorno saprà, che sono io stesso; che530 dico: "Eccomi!"»
Divine promesse
Si dirà: "Alzate, alzate la [carreggiata] preparate la via, togliete ogni pietra che ostacoli il cammino del mio
popolo!"» Perché così parla colui che è l’Altissimo, che abita l'eternità e il cui nome è il Santo: «Io dimoro nel
luogo molto elevato e santo, [ma anche]531 con chi è oppresso e contrito di spirito per ravvivare lo spirito degli
umiliati, per ravvivare il cuore degli oppressi. Perché io non contenderò per sempre né sarò adirato in eterno,
affinché gli spiriti e le anime532 che io ho fatte, non spariscano davanti a me. Per l'iniquità della sua cupidigia
io mi sono adirato e l'ho colpito; mi sono nascosto, mi sono indignato; e lui [il mio popolo]533 s’è sviato, ha
seguito la via del suo cuore. Io ho visto le sue vie, e lo guarirò;
lo guiderò e ridarò la consolazione a lui e a quelli dei suoi che sono afflitti. Io ho creato il frutto sulle sue
labbra. Pace, pace a chi è lontano e a chi è vicino», dice l’Eterno, «io lo guarirò!» Ma i malvagi sono come il
mare agitato, che non si può calmare, e le sue acque cacciano fuori fango e pantano. «Non c'è pace per i
malvagi », dice il mio Dio.
Il ritorno dell’Eterno; fragilità della creatura; l’idolo è una follia 534
«Consolate, consolate il mio popolo», dice il vostro Dio. «Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che il
suo tempo di distretta535 è compiuto; che la sua iniquità è pagata, che essa ha ricevuto dalla mano dell’Eterno
il doppio per tutti i suoi peccati». La voce di uno grida: «Preparate536 la via dell’Eterno, appianate nel luogo
sterile una strada per il nostro Dio! Ogni valle sia colmata, ogni monte e [ogni] colle siano abbassati; i luoghi
scoscesi siano livellati, ciò che è storto sia raddrizzato e i luoghi scabri diventino pianeggianti. Allora la
gloria dell’Eterno sarà rivelata, e ogni carne, allo stesso tempo, la vedrà; perché la bocca dell’Eterno l'ha
detto».
La fragilità della creatura umana
Una voce dice: «Grida!» Si risponde: «Che griderò?» «Che ogni carne è come erba e che tutta la sua bellezza
è come il fiore del campo. L'erba è seccata, il fiore appassisce, perché lo Spirito537 dell’Eterno vi ha soffiato
sopra; certo, il popolo è come l'erba, l'erba è seccata, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio dura per
sempre».
Sion annuncia la venuta del Signore
Sion, messaggera di buone notizie538, sali sopra un alto monte! Alza con forza la tua voce, Gerusalemme, Tu
che porti la buona notizia, messaggera di buone notizie! Alzala, non temere! Di' alle città di Giuda: «Ecco il
vostro Dio!» Ecco il Signore, l’Eterno, verrà con potenza, il suo braccio dominerà per lui. Ecco, il suo salario è
con lui, e la sua ricompensa539 lo precede. Come un pastore, egli pascerà il suo gregge: col suo braccio egli
raccoglierà gli agnelli e li porterà sul suo petto; egli condurrà dolcemente le pecore che allattano.
La maestà dell’Eterno contrapposta agl’idoli
Chi ha misurato le acque nel cavo della sua mano o fissato i cieli con la spanna, o raccolto540 in un moggio541
la polvere della terra? Chi ha pesato le montagne con la stadera o i colli con la bilancia? Chi ha guidato lo
Spirito dell’Eterno542 e l’ha istruito con i consigli umani? Con chi si è egli consultato, gli ha dato intelligenza
gli ha insegnato il sentiero del giusto giudizio, gli ha insegnato la conoscenza e gli ha fatto conoscere la via
dell’intelligenza? Ecco, le nazioni sono reputate come una goccia in un secchio, come la polvere d’una
bilancia; ecco, egli solleva le isole come un microbo543. Il [legname del]544 Libano non basta per il fuoco e i
suoi animali non bastano per l'olocausto. Tutte le nazioni sono come nulla davanti a lui; egli le reputa meno
che nulla, una vanità.
530
o : io sono il Medesimo, colui che;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
532
esattamente : i soffi;
533
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
534
* Isaia Cap. 40:1-31;
535
esattamente : il suo servizio penoso; vedere la nota in Numeri Cap. 4 v. 3;
536
o : Una voce grida: preparate;
537
o : il soffio;
538
n. d. t. : altri Tu che porti la buona notizia a Sion;
539
o : opera;
540
o : rinchiuso;
541
n. d. t. : antica misura di capacità;
542
n. d. t. : altri preso le dimensioni;
543
n. d. t. : altri pulviscolo che vola; o un granello di polvere;
544
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
531
45
A chi dunque vorreste paragonare *Dio? Con quale immagine lo rappresentereste? L’operaio fonde
un’immagine, l'orafo lo ricopre d'oro e vi salda delle catenelle d'argento. Colui che è troppo povero per fare
un’offerta, sceglie un legno che non marcisca, e si procura un abile operaio, per fare un’immagine scolpita che
non vacilli. Non lo sapete? Non l'avete udito? Non vi è stato annunziato fin dal principio? Non avete compreso
la creazione della terra…? Lui, che è seduto sopra il circolo della terra545, che i suoi abitanti gli appaiono come
cavallette; egli che distende i cieli come un velo leggero546 e che li spiega come una tenda per abitarvi; egli che
riduce i prìncipi a nulla, e che i giudici della terra sono un niente; appena piantati, appena seminati, appena
mettono radici in terra, egli vi soffierà547 contro e quelli saranno seccati e l'uragano li porterà via come stoppia.
«A chi dunque mi vorreste assomigliare, a chi sarei io uguale?» dice il Santo.
La forza dell’Eterno soccorre i suoi fedeli
Levate gli occhi in alto e guardate: Chi ha creato queste cose, che le fa uscire e conta il loro esercito
chiamandole tutte per nome? Per la grandezza del suo potere e per la potenza della sua forza, non ne manca
una548. Perché dici tu, Giacobbe e perché parli così, Israele:
"La mia via è occulta all’Eterno e la mia causa549 è passata, non percepita dal mio Dio?" Non lo sai tu? Non
l'hai mai udito? Il Dio d’eternità, l’Eterno, creatore degli estremi confini della terra; non si stanca e non si
affatica; la sua intelligenza è imperscrutabile. Egli dà forza allo stanco e accresce il vigore a colui che è
spossato. I giovani saranno affaticati e stanchi;
i ragazzi diventeranno vacillanti550; ma quelli che sperano nell’Eterno rinnoveranno le loro forze, si
alzeranno con delle ali come delle aquile, essi correranno e non si stancheranno, cammineranno e non si
affaticheranno.
Sovranità del Creatore551
Guai a colui che contesta con colui che l’ha fatto; che un rottame [contesti] con i rottami della terra!552…
L'argilla dirà a colui che la lavora: "Che fai?" L'opera sua dirà: "Egli non ha mani?" Guai a colui che dice a
suo padre: "perché generi?" e a sua madre553: "perché partorisci?" Così parla l’Eterno, il Santo d'Israele, colui
che l'ha formato: Voi m'interrogate sulle cose future! Mi date degli ordini a proposito dei miei figli e
dell'opera delle mie mani! Io ho fatto la terra e ho creato l'uomo su di essa; io, con le mie mani, ho spiegato i
cieli e ho ordinato tutto il loro esercito.
Il Salvatore d'Israele e delle Nazioni554
«Isole, ascoltatemi! Popoli lontani, state attenti! L’Eterno mi ha chiamato fin dal seno materno, ha pronunziato il mio
nome fin dal grembo di mia madre. Egli ha reso la mia bocca come una spada tagliente, mi ha nascosto nell'ombra
della sua mano; ha fatto di me una freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra, e mi ha detto: “Tu sei il mio
servo, Israele, per mezzo di te io manifesterò la mia gloria”. Ma io dicevo: “Invano ho faticato; inutilmente e per nulla
ho consumato la mia forza; ma certo, il mio diritto è presso l’Eterno, la mia ricompensa è presso il mio Dio”.
Ora parla l’Eterno che mi ha formato fin dal seno materno per essere suo servo, per ricondurgli Giacobbe, per
raccogliere intorno a lui Israele; io sono onorato agli occhi dell’Eterno, il mio Dio è la mia forza. Egli dice: “È troppo
poco che tu sia mio servo per rialzare le tribù di Giacobbe e per ricondurre gli scampati d'Israele; voglio fare di
te la luce delle nazioni, lo strumento della mia salvezza fino alle estremità della terra”.
Così parla l’Eterno, il Salvatore, il Santo d'Israele, a colui che è disprezzato dagli uomini, detestato dalla nazione,
schiavo dei potenti: “Dei re lo vedranno e si alzeranno; dei prìncipi pure e si prostreranno, a causa dell’Eterno che è
fedele, del Santo d'Israele che ti ha scelto”».
Così parla l’Eterno: «Nel tempo della grazia io ti esaudirò, nel giorno della salvezza ti aiuterò; ti preserverò e farò di
te l'alleanza del popolo, per rialzare il paese, per rimetterli in possesso delle eredità devastate, per dire ai prigionieri:
"Uscite", e a quelli che sono nelle tenebre: "Mostratevi!" Essi pasceranno lungo le vie e troveranno il loro pascolo su
tutte le alture; non avranno fame né sete, né miraggio né sole li colpirà più; poiché colui che ha pietà di loro li guiderà,
li condurrà alle sorgenti d'acqua. Io trasformerò tutte le mie montagne in vie, le mie strade saranno elevate. Guardate!
545
n. d. t. : altri Egli è assiso sulla volta della terra; o Egli è quel che siede sopra il globo della terra;
n. d. t. : infatti Dio fece costruire a Mosè il Tabernacolo, dove una cortina (o velo) separava il luogo Santissimo dal
luogo Santo: il primo era figura dell’abitazione di Dio nel cielo, il secondo era figura della Casa di Dio sulla
terra; se Dio togliesse questa cortina dai nostri occhi, noi vedremmo il Creatore seduto sul suo trono celeste
(confr. Atti Cap. 7:54-56;
547
o : che egli vi soffia;
548
n. d. t. : confronta Ebrei Cap. 1:1-3;
549
altri : giudizio, diritto;
550
esattamente : inciampano, inciamperanno;
551
* Isaia Cap. 45:9-12;
552
qualcuno : fatto; un rottame fra i rottami;
553
esattamente : alla donna;
554
* Isaia Cap. 49:1-26;
546
46
Questi vengono da lontano; ecco, questi altri vengono da settentrione e da occidente, e questi dal paese dei Sinim».
Esultate, cieli, e tu, terra, festeggia! Prorompete in grida di gioia, monti, poiché l’Eterno consola il suo popolo e ha pietà
dei suoi afflitti. «Ma Sion ha detto: “L’Eterno mi ha abbandonata, l’Eterno mi ha dimenticata”. Una donna può forse
dimenticare il bimbo che allatta, smettere di avere pietà del frutto delle sue viscere? Anche se le madri dimenticassero,
non io dimenticherò te. Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani; le tue mura mi stanno sempre davanti agli
occhi. I tuoi figli accorrono; i tuoi distruttori, i tuoi devastatori si allontanano da te. Volgi lo sguardo intorno, e
guarda: essi si radunano tutti e vengono da te. “Com'è vero che io vivo”, dice l’Eterno, “tu ti rivestirai di essi come di
un ornamento, te ne adornerai come una sposa. Nelle tue rovine, nei tuoi luoghi desolati, nel tuo paese distrutto, sarai
ora troppo allo stretto per i tuoi abitanti; quelli che ti divoravano si allontaneranno da te». «I figli di cui fosti privata ti
diranno ancora all'orecchio: "Questo posto è troppo stretto per me; fammi spazio, perché io possa stabilirmi". Tu dirai
in cuor tuo: "Questi, chi me li ha generati? Infatti io ero privata dei miei figli, sterile, esule, scacciata. Questi chi li ha
allevati? Ecco, io ero rimasta sola; questi, dov'erano?"» Così parla l’Eterno, Dio: «Ecco, io alzerò la mia mano verso le
nazioni, innalzerò la mia bandiera verso i popoli, ed essi ti ricondurranno i tuoi figli in braccio, ti riporteranno le tue
figlie sulle spalle. I re saranno i tuoi precettori e le loro regine saranno le tue balie; essi si inchineranno davanti a te
con la faccia a terra, lambiranno la polvere dei tuoi piedi; tu riconoscerai che io sono l’Eterno, che coloro che
sperano in me non saranno delusi».
Si potrà forse strappare il bottino al forte? I giusti, una volta prigionieri, potranno fuggire? «Sì»; così dice l’Eterno:
«Anche i prigionieri del forte verranno liberati, e il bottino del tiranno fuggirà; io combatterò contro chi ti combatte e
salverò i tuoi figli. Farò mangiare ai tuoi oppressori la propria carne, s'inebrieranno con il proprio sangue, come con
il mosto; ogni carne riconoscerà che io, l’Eterno, sono il tuo salvatore, il tuo redentore, il Potente di Giacobbe».
Antiche e nuove predizioni555
«Ascoltate questo, casa di Giacobbe, voi che siete chiamati con il nome d'Israele e che siete usciti dalla sorgente di
Giuda; voi che giurate per il nome dell’Eterno e menzionate il Dio d'Israele, ma senza sincerità; senza giustizia!
Poiché prendono il loro nome dalla città santa, si appoggiano sul Dio d'Israele, che si chiama Signore degli eserciti!
Già anticamente io annunziai le cose verificatesi; esse uscirono dalla mia bocca, io le feci sapere; a un tratto io le
effettuai, ed esse avvennero. Siccome io sapevo, Israele, che tu sei ostinato, che il tuo collo ha muscoli di ferro e che la
tua fronte è di bronzo, io ti annunziai queste cose anticamente; te le feci sapere prima che avvenissero, perché tu non
avessi a dire: "Le ha fatte il mio idolo, le ha ordinate la mia immagine scolpita, la mia immagine fusa". Tu hai udito e
visto tutto. Non dovreste forse testimoniarlo voi stessi? Ora io ti annunzio cose nuove, cose occulte, a te ignote. Esse
vengono create ora, non risalgono ai tempi antichi; prima di oggi, non ne avevi udito parlare, perché tu non abbia a
dire: "Ecco, io le sapevo". No, tu non ne hai udito nulla, non ne hai saputo nulla, nulla in passato te ne è mai venuto
alle orecchie, perché sapevo che ti saresti comportato perfidamente e che ti chiami Ribelle fin dal seno materno. Per
amore del mio nome io rinvierò la mia ira, e per amor della mia gloria io mi freno per non sterminarti. Ecco, io ti ho
voluto affinare, ma senza ottenere argento; ti ho provato nel crogiuolo dell'afflizione. Per amor di me stesso, per amor
di me stesso io voglio agire; perché infatti dovrei lasciare profanare il mio nome?
Io non darò la mia gloria a un altro».
Parte 7a. GIUDIZIO CONTRO I NEMICI DEGLI ULTIMI TEMPI
§A7 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
L'Assiria umiliata e sconfitta556
«Ma quando il Signore avrà compiuto tutta la sua opera
contro il monte Sion e contro Gerusalemme…
io punirò il frutto dell'arroganza del cuore del re d'Assiria
e per il vanto della fierezza dei suoi occhi».
Infatti egli dice: "Io l'ho fatto per la forza della mia mano
e per la mia saggezza, perché sono intelligente;
ho rimosso i confini dei popoli, ho saccheggiato i loro tesori;
e, potente come sono, ho fatto scendere quelli [seduti sui troni].
La mia mano ha trovato, come un nido, le ricchezze dei popoli;
e come uno raccoglie delle uova abbandonate,
io ho raccolto tutta la terra;
e nessuno ha mosso l'ala
o aperto il becco o mandato un grido".
La scure si vanta forse contro colui che se ne serve?557
La sega s’inorgoglisce contro colui che la maneggia?
Come se la verga facesse muovere colui che l'alza,
555
* Isaia Cap. 48:1-11;
* Isaia Cap. 10:12-27;
557
esattamente : chi ne taglia;
556
47
come se il bastone alzasse colui che non è di legno!558
Perciò il Signore, l’Eterno559 degli eserciti,
manderà la deperimento tra i suoi più corpulenti;
e sotto la gloria di lui560 accenderà un fuoco,
come il fuoco di un incendio.
La luce d'Israele diventerà un fuoco,
e il suo Santo una fiamma,
che arderà e divorerà le sue spine e i suoi rovi
in un solo giorno,
consumerà la gloria della sua foresta e della sua fertile campagna561
dall’anima alla carne562;
sarà come di un uomo malato che deperisce.
Il resto degli alberi della sua foresta sarà così minimo
che un bambino lo conterebbe.
Promesse future
In quel giorno
il residuo d'Israele e gli scampati della casa di Giacobbe
smetteranno di appoggiarsi su colui che li colpiva,
ma si appoggeranno con sincerità sull’Eterno, sul Santo d'Israele.
Il residuo tornerà563, il residuo di Giacobbe,
al *Dio potente,
benché il tuo popolo Israele fu come la sabbia del mare,
[soltanto] un residuo ritornerà e
lo sterminio decretato traboccherà in giustizia.
Poiché il Signore, l’Eterno degli eserciti,
ha decretato uno [sterminio]
e lo effettuerà in mezzo a tutto il paese564.
Perciò così dice il Signore, l’Eterno degli eserciti:
«Popolo mio, che abiti a Sion, non temere l'Assiro
che ti batterà con la verga
e alzerà su di te il bastone, come fece l'Egitto,
perché, ancora un brevissimo tempo
e la mia indignazione sarà finita,
la mia ira [sarà]565 per la loro distruzione».
L’Eterno degli eserciti alzerà contro di lui una frusta,
(come Madian fu colpito alla roccia di Oreb
e il suo bastone [fu] sul mare)
così l'alzerà ancora, come in Egitto.566
In quel giorno, il suo carico ti cadrà dalle spalle,
e il suo giogo dal collo;
il giogo sarà distrutto a motivo dell’unzione567….
Giudizio contro l’Assiro568
L’Eterno degli eserciti l'ha giurato, dicendo:
«Per certo, come io ho pensato, così avverrà;
come ho deciso, così si compirà.
Frantumerò l'Assiro nel mio paese,
lo calpesterò coi piedi sui miei monti;
558
o : si levasse [come se non fosse] di legno;
qualcuno : il Signore;
560
cioè : dell’Assiro;
561
o : del suo Carmel;
562
n. d. t. altri : egli la consumerà, anima e corpo;
563
ebraico : Sear-Iasub ( è il nome del primo figlio d’Isaia cfr. Cap. 7 v. 3);
564
queste parole hanno un significato allegorico che allude all’ultimo giudizio di Dio che precederà il futuro regno del
Messia; n. d. t. : lo stesso per i vv. successivi fino alla fine del Capitolo;
565
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
566
n. d. t. altri : come alzò il suo bastone sul mare, così l'alzerà ancora, come in Egitto;
567
esattamente : l’olio; qualcuno traduce, continuando l’allegoria il grasso, la prosperità ; n. d. t. : cioè a motivo dello
Spirito Santo che unge il Messia che verrà; altri tua forza rigogliosa;
568
* Isaia Cap. 14:24-27; Cap. 30:27-33;
559
48
il suo giogo sarà tolto da sopra di loro,
e il suo carico sarà tolto dalle loro spalle»569.
Questo è il piano deciso contro tutta la terra;
questa è la mano stesa contro tutte le nazioni.
Poiché l’Eterno degli eserciti ha fatto questo piano; chi potrà frustrarlo?
La sua mano è stesa; chi gliela farà ritirare?
Ecco, il nome dell’Eterno viene da lontano;
la sua ira è ardente, in incendio violento;
le sue labbra sono piene d'indignazione,
la sua lingua è come un fuoco divorante;
il suo fiato è come un torrente che straripa, che arriva fino al collo.
Egli viene a vagliare le nazioni con il vaglio della vanità e distruzione570,
[per mettere] tra le mascelle dei popoli
un morso che li faccia fuorviare.
Allora intonerete un canto, come la notte quando si santifica una festa;
avrete la gioia nel cuore, come colui che cammina al suono del flauto
per andare al monte dell’Eterno, alla Rocca d'Israele.
L’Eterno farà udire la sua voce maestosa
e mostrerà il colpo571 del suo braccio,
nel furore della sua ira,
tra le fiamme di un fuoco divorante,
tromba d’acqua, tempesta, e una gragnuola di sassi572.
Poiché, alla voce dell’Eterno, Assur sarà rovesciato;
egli lo colpirà con la sua verga573;
ogni dove passerà il bastone destinatogli,
che l’Eterno appesantirà su di lui,
sarà con tamburelli ed arpe;
e gli farà la guerra con furiosi combattimenti.
Poiché Tofet è preparato da lungo tempo;
è preparato anche per il re574;
l’ha fatto profondo e ampio;
il suo compito è fare fuoco con legna in abbondanza;
il soffio dell’Eterno, come un torrente di zolfo, l’accende.
Profezia contro Babilonia575
Oracolo per Babilonia576, che ha visto Isaia, figlio di Amots.
Sopra un nudo577 monte, innalzate un vessillo,
chiamateli a gran voce,
fate segno con la mano,
e ch’essi entrino per le porte dei nobili!
Io ho dato ordine ai miei santi,
ho chiamato per la mia collera i miei prodi,
quelli che esultano nella mia grandezza.
La voce di una moltitudine sui monti,
è simile a quella di un popolo immenso,
alla voce di un tumulto di reami di nazioni radunate…
l’Eterno degli eserciti passa in rivista l'esercito per la battaglia.
569
n. d. t. : questo Assiro è la bestia che sale dal mare, Capo della confederazione delle Nazioni che farà guerra ad
Israele negli ultimi giorni (cfr. Apocalisse Cap. 13:1-10 - Cap. 19:11-21);
570
n. d. t. : cfr. Matteo Cap. 3:12 - Apocalisse Cap. 9:17-18;
571
esattamente : la discesa;
572
n. d. t. : cfr. Apocalisse Cap. 8:7 - Cap. 16:21;
573
esattamente : lui che colpisce con la sua verga;
574
vedere 2° Re Cap. 23:10; n. d. t. : Tofet era un luogo nella valle di Innom, subito fuori dalle mura a sud di
Gerusalemme, destinato a bruciare perennemente le immondizie della città; questo re è il Capo dei Giudei,
l’Anticristo, la bestia che sale dalla terra (cfr. Apocalisse Cap. 13:1 e segg.); entrambi saranno gettati nel luogo del
fuoco inestinguibile (cfr. Apocalisse Cap. 19:20);
575
* Isaia Cap. 13:1-16;
576
n. d. t. : questa profezia contiene un’allusione allegorica alla gran città che sta sui sette monti e che impera sui re
della terra, (cfr. Apocalisse Cap. 17 e Cap. 18);
577
o : alto;
49
Vengono da un paese lontano,
dall'estremità dei cieli,
[sono]578 l’Eterno e gli strumenti del suo sdegno,
per distruggere tutto il paese.
Urlate, poiché il giorno dell’Eterno è vicino,
esso verrà come una devastazione dell'Onnipotente.
Perciò, tutte le mani diventano fiacche,
ogni cuor d'uomo si struggerà,
essi saranno terrificati,
gli spasimi e le doglie s’impossesseranno di loro;
si contorceranno come colei che partorisce,
si guarderanno l'un l'altro stupefatti,
le loro facce saranno infuocate.
Il giorno dell’Eterno
Ecco il giorno dell’Eterno giunge:
giorno crudele, di sdegno e d'ira furente,
per ridurre la terra in desolazione
e per sterminare i peccatori.
Poiché le stelle dei cieli e le loro costellazioni
non faranno più brillare la loro luce;
il sole si oscurerà al suo levare,
la luna non farà più risplendere il suo chiarore.
Io punirò il mondo per la sua malizia579
e i malvagi per la loro iniquità;
io farò cessare l'orgoglio degli arroganti
e abbatterò la superbia degli uomini prepotenti.
Farò che il mortale sarà più prezioso dell'oro fino,
un uomo sarà più raro dell'oro di Ofir.
Perciò farò tremare i cieli,
e la terra sarà rimossa dal suo luogo580
per il furore dell’Eterno degli eserciti,
nel giorno dell’ardore della sua collera.
Avverrà581 come alla gazzella incalzata,
o come al gregge che nessuno raccoglie,
che ognuno si volgerà verso il suo popolo,
ognuno fuggirà al proprio paese.
Chiunque sarà trovato, sarà trafitto,
chiunque s’unirà [a loro]582, cadrà di spada.
I loro bimbi saranno schiacciati davanti ai loro occhi,
le loro case saranno saccheggiate, le loro mogli saranno violentate.
La caduta di Babilonia 583
Scendi e siedi nella polvere,
vergine figlia di Babilonia!
Siediti in terra, senza trono,
figlia dei Caldei!
Perché non sarai più chiamata: "tenera" e "delicata".
Metti mano alla mola e macina farina;
levati il velo, alzati il vestito,
scopriti la gamba e passa i fiumi!
578
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
esattamente : male;
580
n. d. t. : queste stelle sono i grandi personaggi e i potenti della terra, che al ritorno dell’Eterno saranno giudicati e
destituiti della loro autorità; perciò la loro luce sarà spenta e il governo del mondo subirà uno sconquasso mai
accaduto prima d’allora;
581
n. d. t. : il passo che segue si riferisce al fatto storicamente già avvenuto, la conquista di Babilonia per opera del
persiano Ciro il Grande e di Dario il Medo nel 536 A. C., ponendo fine alla supremazia Caldeo-Babilonese; altro
passo parallelo: Cap. 21:1-10;
582
o : sarà preso;
583
* Isaia Cap. 47:1-15;
579
50
La tua nudità sarà scoperta,
si, la tua vergogna sarà vista;
io farò vendetta
e non incontrerò nessuno [che mi fermi584]… »
Il nostro redentore si chiama Eterno degli eserciti,
il Santo d'Israele…
«Siediti in silenzio ed entra nelle tenebre, figlia dei Caldei,
poiché non sarai più chiamata "signora dei regni".
Io mi sono adirato contro il mio popolo, ho profanato la mia eredità
e li ho dati in mano tua;
tu non hai avuto per essi alcuna pietà;
sul vecchio hai fatto gravare duramente il tuo giogo,
e tu hai detto: "Io sarò signora per sempre"…
fino a non prendere a cuore tutto questo
e tu non ti sei ricordata che questo verrà alla fine.
Ora ascolta questo, o voluttuosa,
che abiti al sicuro
e dici in cuor tuo:
"Sono io e nessun altra all'infuori di me;
io non rimarrò mai vedova
e non saprò che significa essere privata dei figli";
ma queste due cose ti avverranno in un attimo, in uno stesso giorno:
privazione di figli e vedovanza;
ti piomberanno addosso tutte assieme585,
malgrado586 la moltitudine dei tuoi incantesimi
malgrado il grande numero dei tuoi sortilegi.
Tu ti fidavi della tua iniquità
e dicevi: "Nessuno mi vede",
ti hanno fatto errare la tua saggezza e la tua scienza
e tu hai detto in cuor tuo:
"Sono io e nessun altra all'infuori di me ".
Ma un male verrà sopra di te,
che non vedrai più l’alba;
una calamità ti piomberà addosso,
che non saprai come evitare587:
una rovina imprevedibile ti cadrà improvvisamente addosso.
Sta' pure con i tuoi sortilegi
e con i tuoi numerosi incantesimi,
nei quali ti sei affaticata fin dalla tua giovinezza!
Forse potrai trarne profitto?
Forse riuscirai a incutere terrore?
Tu sei stanca di tutte le tue consultazioni;
si alzino e ti salvino gli astrologi,
che consultano le stelle,
che fanno pronostici a ogni novilunio
delle cose che ti accadranno!
Ecco, essi sono come stoppia; il fuoco li consumerà;
non salveranno la loro anima dalla forza588 della fiamma;
non ne [rimarrà] né brace a cui scaldarsi,
né fuoco589 davanti al quale sedersi590.
Così sarà la sorte di quelli che ti hanno stancata,
quelli che hanno trafficato con te fin dalla tua giovinezza.
Andranno senza meta ognuno per conto suo
e non ci sarà nessuno che ti salvi.
584
o : risparmierò nessuno o anima viva;
cfr. Apocalisse Cap. 18 v. 7, 8;
586
o : a causa di; due volte;
587
esattamente : trovare il mezzo di espiazione;
588
esattamente : mano;
589
o : questo non sarà un braciere… né un fuoco;
590
altri : cuocere il pane;
585
51
Il disastro degli Assiri annunziato all'Etiopia591
Ah, paese che fai ombra con le592 tue ali,
[tu] che sei oltre i fiumi d’Etiopia593,
che mandi dei messaggeri per mare
su navicelle di papiro, sulla faccia delle acque,
[dicendo]: «Andate, veloci messaggeri,
verso una nazione dispersa lontano e guastata,
verso il popolo temuto da ora e in poi,
verso una nazione che attende, attende ed è calpestata,
il cui paese è devastato dai fiumi! »594
Voi tutti, abitanti del mondo, voi tutti che abitate sulla terra,
quando lo stendardo sarà issato sui monti, guardate,
e quando la tromba suonerà, ascoltate!
Poiché così mi ha detto l’Eterno:
«Io me ne starò tranquillo e guarderò dalla mia dimora,
come un calore sereno sulla verdura595,
come una nube di rugiada nel calore della mietitura.
Ma prima della mietitura, quando la fioritura sarà passata
e il fiore sarà divenuto grappolo verde che matura,
egli taglierà i pampini con le roncole,
taglierà [e] reciderà i tralci».
Essi saranno tutti assieme abbandonati agli uccelli rapaci dei monti
e alle bestie della terra:
gli uccelli rapaci passeranno l'estate sui loro cadaveri
e le bestie della terra vi passeranno l'inverno596.
In quel tempo, un’offerta sarà portata all’Eterno degli eserciti,
da un popolo disperso lontano e guastato,
da parte di un popolo temuto da ora e in poi,
da parte di una nazione che attende, attende ed è calpestata,
il cui paese è devastato dai fiumi…
[sarà portata]597 al luogo dov'è il nome dell’Eterno degli eserciti,
al monte di Sion.
Giudizio finale contro l'Egitto. Conversione finale dell’Egitto, dell’Assiria e d’Israele598
Oracolo sull'Egitto.
Ecco l’Eterno che viene su una nuvola rapida, viene in Egitto:
gl’idoli d'Egitto tremano a motivo della sua presenza,
e il cuore dell'Egitto si scioglie nel suo petto599.
«Io inciterò l’egiziano contro l’egiziano,
combatteranno ciascuno contro il fratello,
ciascuno contro il vicino, città contro città, regno contro regno.
Lo spirito dell'Egitto svanirà dal suo mezzo,
io annullerò i suoi progetti;
e quelli consulteranno gl’idoli, i negromanti,
gli evocatori di spiriti e i predicatori di buona fortuna.
Io darò l'Egitto in mano di un signore duro,
591
* Isaia Cap. 18:1-7;
altri : che fai sentire il battito delle; n. d. t. altri : dagli insetti ronzanti;
593
esattamente : di Cus;
594
altri : slanciata e depilata, verso il popolo temuto fin nelle regioni lontane, nazione potente che calpesta tutto, il cui
paese è solcato da fiumi!; o verso un popolo alto e abbronzato, verso un popolo temuto ora e sempre, un popolo
potente e vittorioso; o alla gente di lunga statura, e dipelata; al popolo spaventevole, che è più oltre di quella; alla
gente sparsa qua e là, e calpestata, la cui terra i fiumi predano;
595
altri : per la luce; n. d. t. altri : alla luce del sole; o a guisa di un calor chiaro più che il sole;
596
n. d. t. : gli uccelli rapaci e le bestie carnivore della terra sono animali impuri che alludono agli angeli ribelli che
spoglieranno della carne i corpi degli uomini ribelli e li condurranno, con corpi spirituali, nel luogo dei tormenti
eterni (cfr. Apocalisse Cap. 19:11 a 21);
597
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
598
* Isaia Cap. 19:1-25;
599
n. d. t. : l’Egitto è qui la figura delle numerose Nazioni pagane che adorano i loro svariati idoli;
592
52
un re crudele dominerà su di loro»,
dice il Signore, l’Eterno degli eserciti.
Le acque verranno meno al mare600,
il fiume diverrà secco, arido;
i fiumi diventeranno inquinati,
i fiumi601 d'Egitto602 scemeranno, seccheranno,
le canne e i giunchi si svigoriranno.
Le praterie lungo il Nilo e sulle sponde del Nilo,
tutti i seminati presso il Nilo seccheranno,
diverranno polvere, spariranno.
I pescatori gemeranno,
tutti quelli che gettano l'amo nel Nilo saranno in lutto;
quelli che stendono le reti sulle acque languiranno.
Coloro che lavorano il lino pettinato
e i tessitori di cotone603 saranno confusi.
Le colonne [del paese] saranno infrante,
l’anima di tutti quelli che vivono di un salario sarà rattristata.
I prìncipi di Soan non sono che degli stolti;
i saggi consiglieri di Faraone danno dei consigli stupidi.
Come dite a Faraone:
«Io sono figlio dei saggi, figlio degli antichi re?»
Dove sono dunque i tuoi saggi?
Te lo annunzino, ti prego, te lo facciano sapere loro
ciò che l’Eterno degli eserciti ha deciso contro l'Egitto!
I prìncipi di Soan604 sono diventati folli,
i prìncipi di Nof605 s'ingannano;
e i capi606 delle sue tribù hanno traviato l'Egitto.
L’Eterno ha messo in loro uno spirito di menzogna
ed essi fanno barcollare l'Egitto in ogni sua iniziativa,
come l'ubriaco, che barcolla vomitando.
Non vi sarà alcuna iniziativa per l'Egitto
che potranno fare [colui che è]607 il capo o la coda,
il ramo di palma o il giunco.
In quel giorno, l'Egitto sarà come le donne:
tremerà, sarà spaventato,
vedendo la mano agitata dell’Eterno degli eserciti,
che si agita minacciosa contro di lui.
Il paese di Giuda sarà il terrore dell'Egitto;
chiunque se lo ricorderà, ne sarà spaventato,
a causa della decisione presa dall’Eterno degli eserciti, contro di lui.
In quel giorno, vi saranno nel paese d'Egitto cinque città
che parleranno la lingua di Canaan,
e che giureranno per l’Eterno degli eserciti;
una di esse si chiamerà: Città di distruzione608.
In quel giorno, in mezzo al paese d'Egitto,
ci sarà un altare [eretto] all’Eterno;
e pure presso la frontiera, una colonna [dedicata] all’Eterno.
Sarà un segno e una testimonianza per l’Eterno degli eserciti, nel paese d'Egitto;
quand'essi grideranno all’Eterno a motivo dei loro oppressori,
egli manderà loro un salvatore e un difensore a liberarli.
L’Eterno si farà conoscere agli Egiziani
e in quel giorno gli Egiziani conosceranno l’Eterno,
600
esattamente : la parola mare è qui riferita ad una grande fiume, il Nilo;
o : canali;
602
esattamente: Matsor;
603
o : di stoffe bianche;
604
Tanis;
605
Menfis;
606
esattamente : la pietra angolare;
607
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
608
esattamente : Ir – ha - Erés; che significa città di distruzione, o, secondo altri città del Sole (Elio polis);
601
53
ed essi lo serviranno con sacrificio e offerta,
faranno un voto all’Eterno e lo adempiranno.
Così l’Eterno colpirà l’Egitto: colpirà e guarirà;
essi si convertiranno all’Eterno,
egli sarà loro propizio e li guarirà.
In quel giorno, ci sarà una strada battuta dall'Egitto in Assiria;
l’Assiria verrà in Egitto, e l’Egitto in Assiria;
e l’Egitto servirà l’Eterno con l’Assiria.
In quel giorno, Israele sarà il terzo con l'Egitto e con l'Assiria,
e tutti e tre saranno una benedizione in mezzo alla terra.
L’Eterno degli eserciti li benedirà, dicendo:
«Benedetto sia l'Egitto, mio popolo,
l'Assiria, opera delle mie mani,
e Israele, mia eredità!»
Giudizio finale contro Edom609
Avvicinatevi, nazioni, per ascoltare!
Voi, popoli610, state attenti!
Ascolti la terra con tutto ciò che contiene611,
e il mondo con tutto ciò che produce!
Poiché l’Eterno è indignato contro tutte le nazioni,
è infuriato contro tutti i loro eserciti;
egli li ha votati allo sterminio,
li ha dati in balia della carneficina.
I loro uccisi saranno gettati lontano,
il fetore dei loro cadaveri sarà forte,
e i monti saranno sciolti nel loro sangue.
Tutto l'esercito dei cieli si fonderà;
i cieli saranno arrotolati come un libro612
e tutto il loro esercito cadrà,
come una foglia cade dalla vite,
come cade dal fico.
La mia spada613 sarà inebriata nei cieli;
ecco, essa cadrà su Edom,
sul popolo che ho votato allo sterminio, per fare giustizia.
La spada dell’Eterno è piena di sangue, è coperta di grasso,
di sangue d'agnelli e di capri,
di grasso di reni dei montoni;
poiché l’Eterno fa un sacrificio a Bosra
un grande macello nel paese di Edom.
Cadono con quelli i bufali,
i vitelli e i tori;
il loro suolo sarà bagnato di sangue,
la loro polvere sarà impregnata di grasso.
Poiché questo è il giorno della vendetta dell’Eterno,
l'anno della retribuzione per la causa di Sion.
I torrenti di Edom614 saranno mutati in pece
e la sua polvere in zolfo;
la sua terra diventerà pece ardente.
Non si spegnerà né notte né giorno,
il suo fumo salirà per sempre;
di generazione in generazione rimarrà deserta,
nessuno vi passerà mai più.
Il pellicano e il porcospino l’erediteranno,
la civetta e il corvo vi abiteranno;
609
* Isaia Cap. 34:1-17; Cap. 25:10-12;
altri: popolazioni;
611
esattamente: la sua pienezza;
612
n. d. t. : cfr. Apocalisse Cap. 6 v. 14;
613
n. d. t. : cfr. Apocalisse Cap. 19 v. 15;
614
altri: i suoi fiumi;
610
54
l’Eterno vi stenderà la corda della desolazione,
il piombo615 della solitudine.
I nobili che sostengono il suo regno … saranno scomparsi;
tutti i suoi prìncipi saranno ridotti a nulla.
Nei suoi palazzi cresceranno le spine;
nelle sue fortezze, le ortiche e i rovi616;
diventerà riparo di sciacalli,
un luogo per gli struzzi.
Le bestie del deserto vi incontreranno gli sciacalli,
le capre selvatiche vi chiameranno i compagni;
là Lilit617 farà la sua abitazione,
e vi troverà il suo luogo di riposo.
Là il serpente velenoso farà il suo nido, vi deporrà le sue uova,
le coverà e raccoglierà [i suoi piccoli] alla sua ombra;
là si raccoglieranno gli avvoltoi, l'uno con l'altro.
«Cercate nel libro dell’Eterno e leggete;
nessuna di quelle vi mancherà;
nessuna dovrà cercare l’altra;
poiché la mia bocca l'ha comandato
e il mio Spirito le radunerà», [dice l’Eterno ]618.
Egli stesso ha tirato a sorte per essi,
la sua mano ha spartito tra di loro [quel paese] con la corda;
quelle ne avranno il possesso per sempre619,
vi abiteranno di generazione in generazione.
Poiché la mano dell’Eterno riposerà su questo monte,
mentre Moab sarà calpestato sotto i suoi piedi
come si pigia la paglia nel letamaio;
lui stenderà le mani in mezzo a Moab620,
come il nuotatore le stende per nuotare,
ma il suo orgoglio sarà umiliato
così come621 le opere delle sue mani.
Demolirà l'alta fortificazione delle tue mura,
l'abbatterà in terra622 fin nella polvere.
Giudizio finale del mondo prima del Regno623
I [superstiti della dispersione]624 alzeranno la voce, esulteranno,
manderanno grida di gioia oltre il mare, per la maestà dell’Eterno.
Per questo glorificate l’Eterno nel paese dell'aurora625,
il nome dell’Eterno, il Dio d'Israele, nelle isole dell’occidente!
Dall'estremità del paese abbiamo udito cantare: «Gloria al Giusto!»
Ma io dico: « Ahimè! Ahimè! 626 Guai a me! »
I perfidi hanno agito perfidamente, i perfidi hanno agito con somma perfidia.
Spavento, fossa, trappola,
sono sopra di te, o abitante del paese!
Avverrà che chi fuggirà davanti alle grida di spavento cadrà nella fossa;
chi risalirà dalla fossa resterà preso nella trappola.
615
esattamente: le pietre;
o: cardi;
617
esattamente : la notturna ; è un nome di significato incerto, come alcuni degli altri animali qui citati, ma dal contesto,
con Lilit sembra si voglia indicare lo spirito o gli spiriti di ribellione che Edom, cioè Esaù, il fratello gemello di
Giacobbe, rappresenta idealmente;
618
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
619
n.d.t. : vedere la nota in Genesi Cap. 13 v. 15;
620
esattamente: da lui;
621
qualcuno: malgrado;
622
esattamente: farà toccare in terra;
623
* Isaia Cap. 24:14-23;
624
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
625
dell'aurora : parola ebraica di difficile interpretazione; n. d. t. : altri dell’Oriente; o degli Urei;
626
n. d. t. : J. N. Darby ha : Mia magrezza! Mia magrezza! Altri hanno: Mio segreto!; o Lasso me!; è un’esclamazione
di sventura di dubbia traduzione!
616
55
Poiché le finestre in alto sono aperte,
e le fondamenta della terra sono smosse.
La terra è interamente distrutta:
la terra si dissolve,
la terra è violentemente scossa.
La terra vacilla, vacilla come un ubriaco,
essa è scossa di qua e di là come una capanna per la notte.
Il suo peccato grava su di essa;
essa cade e non si rialzerà mai più.
Il giudizio degl’angeli ribelli e degli abitanti del paese
In quel giorno l’Eterno visiterà627 l'esercito di lassù, lassù628,
e giù sulla terra i re della terra;
ed essi saranno riuniti assieme nella fossa, come si fa dei prigionieri;
saranno rinchiusi nella prigione
e dopo molti giorni saranno visitati629.
La luna arrossirà
e il sole pure avrà vergogna;
poiché l’Eterno degli eserciti regnerà sul monte Sion e a Gerusalemme,
davanti ai suoi anziani in gloria 630.
Il giorno della vendetta di Cristo sui nemici del Regno631
Chi è questo che giunge da Edom,
da Bosra, con degl’abiti tinti di rosso brillante632?
Questo, che è magnifico nel suo aspetto633,
che cammina nella grandezza della sua forza?
«Sono io, che parlo con verità,
e potente per salvare».
Perché questo rosso sui tuoi abiti?
Perché le tue vesti sono come quelle di chi calca l'uva nel tino?
«Io sono stato solo a calcare nel pressatorio,
e nessun uomo di fra i popoli è stato con me;
io ho calcato [i popoli]634 nella mia ira,
li ho schiacciati nel mio furore;
il loro sangue635 è spruzzato sui miei abiti,
e ho macchiato tutti i miei vestiti.
Poiché il giorno della vendetta, che era nel mio cuore,
l’anno dei miei redenti era giunto.
Io guardai, ma non c'era chi mi aiutasse;
fui stupito che nessuno [mi] sostenesse;
allora il mio braccio mi ha salvato,
e il mio furore mi ha sostenuto,
ho calpestato i popoli nella mia ira,
li ho ubriacati nel mio furore,
ho fatto scorrere il loro sangue sulla terra»636.
627
altri: punirà; anche al v. 22;
n. d. t. : due volte lassù (il cielo) allude agl’angeli ribelli che abitano il secondo cielo; il terzo cielo è l’abitazione di
Dio e dei suoi servitori; il carcere è il soggiorno degli angeli ribelli e dei defunti increduli (1a lettera di Pietro Cap. 3
v. 19), dal quale questi usciranno nell’ultimo giorno, quello del giudizio finale che li condurrà alla sofferenza eterna;
cfr. Apocalisse Cap. 20 v. 1-10;
629
n. d. t. : il carcere è il soggiorno degli angeli ribelli e dei defunti increduli (1a lettera di Pietro Cap. 3 v. 19), dal quale
questi usciranno nell’ultimo giorno, quello del giudizio finale che li condurrà alla sofferenza eterna; cfr. Apocalisse
Cap. 20 v. 1-10;
630
o : ed egli avrà gloria davanti ai suoi anziani; n. d. t. : cfr. Apocalisse Cap. 6 v. 12-17;
631
* Isaia Cap. 63:1-6;
632
n. d. t. : altri vestito splendidamente;
633
o : che è a testa alta;
634
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
635
esattamente : succo; riferito all’uva; anche al v. 6;
636
n. d. t. : è una descrizione allegorica del giudizio dei viventi, divisi tra pecore e capri, che Gesù Cristo farà nel giorno
del suo ritorno ( cfr. Matteo Cap. 25:31-46); la stessa descrizione si trova anche in Apocalisse Cap. 14:17 - 20;
628
56
Parte 8a. LA GIOIA FUTURA
§A8 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
Gioia d'Israele dopo la sconfitta del re di Babilonia, figura di Satana637
Poiché l’Eterno avrà compassione di Giacobbe,
preferirà ancora Israele,
e li ristabilirà a riposare sulla loro terra;
lo straniero si unirà a loro
e si unirà alla casa di Giacobbe.
I popoli li prenderanno e li ricondurranno al loro luogo,
e la casa d'Israele li possederà sulla terra dell’Eterno
come servi e come serve;
essi condurranno prigionieri quelli che li avevano fatti prigionieri
e domineranno sui loro oppressori.
Profezia del giudizio sul re di Babilonia e di Lucifero
Avverrà nel giorno che l’Eterno ti avrà dato riposo
dal tuo affanno, dalle tue agitazioni
e dalla dura schiavitù alla quale eri stato asservito,
che tu pronunzierai questo canto sul re di Babilonia638
e dirai:
«Come! L’oppressore ha cessato?
Come l’esattrice [di tributi]639 ha cessato? 640
L’Eterno ha spezzato il bastone degli empi,
lo scettro dei dittatori.
Colui che furiosamente percoteva i popoli
con colpi senza tregua,
che dominava rabbiosamente sulle nazioni,
è inseguito senza tregua.
Tutta la terra [ora]641 è in riposo, tranquilla,
essa esulta con grida di trionfo.
Perfino i cipressi e i cedri del Libano si rallegrano a motivo di te.
"Da quando tu sei atterrato" [essi dicono]642 "il tagliaboschi non sale più contro di noi".
Lo Shéol 643, laggiù, si è commosso per te,
venendoti incontro al tuo arrivo;
risvegliando per te i trapassati, tutti i capri644 della terra;
spodestando dai loro troni tutti i re delle nazioni.
Tutti prenderanno la parola e ti diranno:
«Anche tu dunque sei stato fiaccato come noi,
sei divenuto simile a noi».
Il tuo orgoglio e il suono dei tuoi liuti è sceso a Shéol;
sotto di te sta un letto di vermi,
e le larve sono la tua coperta.
637
* Isaia Cap. 14:1-23;
n. d. t. : questo passaggio contiene una mirabile allegoria e rivela un antico mistero; si tratta della spiegazione della
creazione fatta ancora prima dell’uomo, e delle tenebre che coprivano la terra originale, quando essa era ancora
completamente coperta dalle acque (cfr. Genesi Cap. 1:1-2 – Colossesi Cap. 1:18-23); i cieli creati all’inizio
comprendevano questo angelo, che è la principale creatura di puro spirito, ma che poi, caduto nel peccato
d’orgoglio, divenne il dominatore degli uomini e dei regni della terra; questo perché, cominciando da Adamo ed
Eva in poi, l’uomo ha scelto di non ubbidire al suo Creatore ma, a causa della sua concupiscenza, ubbidisce a
questo angelo ribelle chiamato Satana o Diavolo ( cfr. Luca Cap. 4:5-8 );
639
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
640
n. d. t. altri : Come! Il tiranno è finito? È finito il tormento?; o Allora intonerai questa canzone sul re di Babilonia e
dirai: «Ah, come è finito l'aguzzino, è finita l'arroganza; o tu proverbierai così il re di Babilonia, e dirai: Come è
restato l'esattore? come è cessato il tributo?;
641
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
642
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
643
vedere Genesi Cap. 37 v. 35; n. d. t. altri : nel soggiorno dei morti;
644
n. d. t. : capri come capi del gregge sono un’immagine allegorica dei capi del popolo; altri le ombre, tutti i prìncipi
della terra;
638
57
Come mai sei caduto dai cieli,
Lucifero645, figlio dell'aurora?646
Tu sei abbattuto fino a terra,
tu che soggiogavi le nazioni.
Tu hai detto in cuor tuo: "Io salirò ai cieli,
innalzerò il mio trono al di sopra delle stelle di *Dio;
mi siederò sul monte dell'assemblea,
nell’estremità del settentrione;
salirò sulle sommità delle nubi,
sarò simile all'Altissimo647".
Invece ti hanno fatto discendere a Shéol,
nelle profondità della fossa!
Coloro che ti vedono fissano in te lo sguardo,
ti considerano [dicendo]:
«È questo l'uomo che faceva tremare la terra,
che scuoteva i regni,
che riduceva il mondo in un deserto,
ne distruggeva le città?»
Non rimandava mai liberi a casa i suoi prigionieri.
Tutti i re delle nazioni,
tutti quanti riposano nella loro gloria, ciascuno nella propria casa;
ma tu sei stato gettato lontano dalla tua tomba
come un ramo abominevole
coperto di uccisi trafitti con la spada,
calati fino ai sassi d’una fossa…
come un cadavere calpestato.
Tu non sarai riunito con loro nel sepolcro648,
perché hai distrutto il tuo paese, hai ucciso il tuo popolo;
della razza649 dei malfattori non si parlerà mai più.
Seguito della profezia contro Babilonia
Preparate il massacro dei suoi figli,
a causa dell’iniquità dei loro padri!
Che non si rialzino più a conquistare la terra,
a riempire di città la faccia del mondo!
«Io sorgerò contro di loro»,
dice l’Eterno degli eserciti;
«io sterminerò di Babilonia il nome, i superstiti,
i figli e la discendenza», dice l’Eterno.
«Ne farò dominio del tarabuso650,
e di paludi d’acqua,
la spazzerò con la scopa della distruzione»,
dice l’Eterno degli eserciti.
Lode all’Eterno per la vittoria sulla morte651
Eterno, tu sei il mio Dio;
io ti esalterò, celebrerò il tuo nome,
perché hai fatto cose meravigliose;
645
esattamente : astro brillante; cfr. Luca Cap. 10 v. 18 - Apocalisse Cap. 12:7-9 ;
n. d. t. : questo figlio dell’aurora, astro del mattino che cade dal cielo è Satana, il principe della creazione
primordiale che anticipò quella di Adamo, all’alba della storia del Creato; egli sarà il Capo invisibile della futura
Babilonia, a Capo della quale sarà la Bestia che sale dal mare; infatti la donna che l’apostolo Giovanni chiama
Babilonia, la vedrà seduta sopra la Bestia di colore scarlatto, il colore e la descrizione della Bestia sono uguali a
quelli di Satana (cfr. Apocalisse Cap. 12:3, 4; Cap. 13:1 a 4; Cap. 17:3, 4, 5, 9 e 18);
647
esattamente : Elion;
648
n. d. t. : la sepoltura di Satana non può essere uguale alla sepoltura degli uomini infedeli morti, perché lui è uno
spirito non un uomo di carne; però lo stato finale, dopo il giudizio, sarà il medesimo: lo stagno di fuoco e di zolfo;
649
esattamente : semenza;
650
n. d. t. altri : porcospino; o ricci; o civette;
651
* Isaia Cap. 25:1-9;
646
58
i tuoi progetti [concepiti] da tempo, che sono fedeltà [e] verità.
Poiché tu hai ridotto una città in mucchio di pietre,
la città fortificata in rovine;
un palazzo straniero non è più una città652,
non sarà mai più ricostruito.
Perciò il popolo forte ti glorifica,
le città delle nazioni terribili ti temerà,
perché tu sei stato una fortezza per il misero,
una fortezza per il povero nella sua angoscia,
un rifugio contro la tempesta,
un'ombra contro l'arsura;
poiché la tempesta653 dei tiranni
[è stata] come una pioggia scrosciante [contro] un muro.
Ma tu hai domato il tumulto degli stranieri,
come il calore è domato in una terra arida,
[e] come il calore dall'ombra d'una nuvola,
così il canto dei terribili è passato.
L’Eterno degli eserciti preparerà per tutti i popoli su questo monte
un convito di carni grasse,
un festino di vini vecchi654,
di carni grasse col midollo,
di vini vecchi ben depurati.
Distruggerà655 su quel monte la faccia del velo656 che copre di tutti i popoli
e la coperta che è stesa su tutte le nazioni.
Inghiottirà la morte in vittoria;
il Signore, l’Eterno, asciugherà le lacrime da ogni viso657
e toglierà via la vergogna del suo popolo da tutta la terra,
perché l’Eterno ha parlato.
In quel giorno, si dirà:
«Ecco, questo è il nostro Dio; noi lo abbiamo atteso658,
ed egli ci salverà.
Questo è l’Eterno noi lo abbiamo atteso;
esultiamo, rallegriamoci per la sua liberazione!»
Cantico dei redenti659
In quel giorno si canterà questo cantico nel paese di Giuda:
"Noi abbiamo una città forte;
egli vi pone la salvezza per mura e per bastioni.
Aprite le porte
ed entri la nazione giusta, che mantiene la fedeltà!
Tu conserverai con una pace perfetta660,
lo spirito che s’appoggia [su te],
perché egli in te confida.
Confidate nell’Eterno per sempre,
perché in Jah, Geova661, è la roccia dei secoli.
Poiché egli abbatte quelli che stanno in alto;
egli abbassa la città molto elevata,
l'abbassa fino a terra,
la fa scendere662 fin nella polvere;
652
n. d. t. : un palazzo straniero non è più una città : cfr. Apocalisse Cap. 17:18, 19 - Cap. 18:10, 16, 18, 19, 21;
altri: il vento;
654
vino spogliato della sua feccia;
655
esattamente: inghiottirà;
656
n. d. t. : velo è la morte; cfr. 1a lettera ai Corinzi Cap. 15:53-57;
657
n. d. t. : cfr. Apocalisse Cap. 21 v. 4;
658
n. d. t. altri : in lui abbiamo sperato; due volte;
659
* Isaia Cap. 26:1-14;
660
esattamente: in pace, pace;
661
vedere Cap. 12 v. 2;
662
esattamente: fatto toccare;
653
59
i piedi la calpesteranno,
i piedi dell'oppresso; i passi dei miseri.
La via del giusto è la giustizia;
tu che sei giusto, tu appiani663 il sentiero del giusto.
Sì, nella via dei tuoi giudizi, o Eterno, noi ti abbiamo aspettato!
Il desiderio dell'anima nostra è per il tuo nome e per il tuo ricordo664.
Con l'anima ti desidero di notte;
sì, lo spirito che è dentro di me, ti cerca diligentemente;
poiché, quando i tuoi giudizi si compiono sulla terra,
gli abitanti del mondo imparano la giustizia.
Se si fa grazia all'empio, egli non impara la giustizia;
nel paese della rettitudine egli fa il male,
e non considera la maestà dell’Eterno.
O Eterno, la tua mano è alzata,
ma quelli non la vedono!
[Ma] essi vedranno la [tua] gelosia per il popolo e saranno confusi 665;
sì, il fuoco che attende i tuoi nemici, li divorerà.
Eterno, tu stabilirai la pace per noi;
poiché anche le nostre opere
tu le hai compiute per noi.
Eterno, Dio nostro, altri signori, in vece tua, hanno dominato su di noi;
ma per te solo noi annunceremo il tuo nome.
I morti non vivranno, i trapassati non rivivranno più;
perché tu li hai visitati, li hai distrutti,
ne hai fatto perire ogni loro memoria.
Parte 9a. LA GLORIA FUTURA NEL REGNO MILLENARIO
§A8 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
La salvezza proclamata666
Lo Spirito del Signore, l’Eterno, è su di me,
perché l’Eterno mi ha unto per recare una buona notizia ai semplici;
mi ha inviato per medicare quelli che hanno il cuore rotto,
per proclamare agli esuli la libertà,
l'apertura del carcere ai prigionieri,
per proclamare l'anno favorevole dell’Eterno,
e il giorno di vendetta del nostro Dio;
per consolare tutti quelli che sono in lutto;
per mettere, per dare a quelli di Sion che sono in lutto,
l’ornamento invece di cenere,
l’olio di gioia invece del lutto,
il vestito della lode invece di uno spirito abbattuto,
affinché siano chiamati: Terebinti667 di giustizia,
le piante dell’Eterno, per mostrare la sua gloria.
La futura gloria di Gerusalemme
Essi ricostruiranno quel ch’è stato da lungo tempo rovinato,
rialzeranno le antiche desolazioni,
rinnoveranno le città devastate,
i luoghi desolati delle passate generazioni.
Là gli stranieri pascoleranno le vostre greggi,
i figli dello straniero saranno i vostri agricoltori e i vostri viticultori.
Ma voi, voi sarete chiamati: i Sacerdoti dell’Eterno,
si dirà di voi: i Ministri del nostro Dio;
663
o: soppesi;
o: memoriale;
665
o: essi vedranno e avranno vergogna della [loro] gelosia per il popolo;
666
* Isaia Cap. 61:1-11;
667
immagine usata per indicare degli uomini potenti;
664
60
voi mangerete le ricchezze delle nazioni,
e voi vi rivestirete della668 loro gloria.
Invece della vostra vergogna [voi avrete] il doppio;
invece di essere confusi, essi celebreranno con gioia la loro porzione.
E’ per questo, nel loro paese, essi possederanno il doppio:
essi avranno una felicità eterna.
Poiché io, l’Eterno, amo il giusto giudizio,
odio la rapina degl’iniqui;
io darò loro la ricompensa con verità
e stabilirò con loro un patto eterno.
La loro razza sarà conosciuta fra le nazioni,
la loro discendenza, fra i popoli;
tutti quelli che li vedranno riconosceranno
che sono la razza che l’Eterno ha benedetto.
Io esulterò con gioia nell’Eterno,
l'anima mia si rallegrerà nel mio Dio;
poiché egli mi ha rivestito delle vesti della salvezza,
mi ha coperto col vestito669 della giustizia,
come un fidanzato si adorna del670 il suo turbante,
e come una sposa che si adorna dei suoi gioielli.
Perché, come la terra produce il suo germoglio
e come un giardino fa germogliare le sue semenze,
così il Signore, l’Eterno, farà germogliare la giustizia e la lode
davanti a tutte le nazioni.
Il ritorno del Messia dopo la prova. Purificazione e gloria di Gerusalemme671
In quel giorno, vi sarà un germoglio dell’Eterno,
il frutto della terra, per splendore e per gloria,
per magnificenza e per ornamento,
per i rifugiati d'Israele,
e il residuo in Sion e i superstiti in Gerusalemme,
sarà chiamato santo:
chiunque sarà iscritto tra i vivi, in Gerusalemme,
quando l’Eterno avrà lavato il sudiciume delle figlie di Sion,
e avrà lavato il sangue di Gerusalemme in mezzo ad essa,
per lo spirito672 del giudizio e per lo spirito di sterminio.
L’Eterno creerà su ogni dimora673 del monte Sion
e sulle sue assemblee una nuvola di fumo per il giorno
e uno splendore di fiamma di fuoco per la notte;
perché su tutta la gloria vi sarà una copertura.
Ci sarà un tabernacolo674 per far ombra di giorno e contro il caldo,
e per rifugio contro la tempesta e la pioggia.
Tu hai aumentato la nazione, o Eterno!
Hai aumentato la nazione, tu sei stato glorificato,
tu l’avevi allontanata fino a tutti gli angoli della terra675.
Eterno, nell'angoscia essi ti hanno cercato;
essi hanno sparso sotto voce la [loro] preghiera, quando li hai castigati.
Come una donna incinta che sta per partorire
è nelle doglie e grida durante le sue pene,
così siamo stati noi davanti a te, o Eterno.
Abbiamo concepito, noi siamo stati in doglie,
668
esattamente : e voi prenderete il loro posto nella;
il largo manto esterno degli Orientali;
670
esattamente : mette, alla maniera dei sacerdoti;
671
* Isaia Cap. 4:2-6; Cap. 26:15-21;
672
n. d. t. altri : con il soffio; due volte;
673
n. d. t. altri : tutta la distesa;
674
n. d. t. altri : riparo;
675
o : hai allargato tutti i confini del paese;
669
61
noi abbiamo come partorito del vento;
non abbiamo portato nessuna salvezza al paese
e gli abitanti del mondo non sono caduti... "676
Annunzio della risurrezione dei corpi morti dei credenti
[Ma l’Eterno m’ha detto]677 : «I tuoi morti vivranno!
I miei corpi morti678 si rialzeranno!
Svegliatevi ed esultate con canti di trionfo, o voi che abitate nella polvere!
Perché la tua rugiada è la rugiada dell’aurora679
e la terra spingerà fuori i trapassati.680
Vieni o popolo mio, entra nelle tue camere,
chiudi le tue porte, dietro a te;
nasconditi per un istante,
finché sia passata l'indignazione.
Poiché ecco che l’Eterno esce dal suo luogo
per visitare l'iniquità degli abitanti della terra su di loro;
la terrà mostrerà il suo sangue [che ha bevuto]681
e non terrà più nascosti i suoi uccisi».
L'avvenire glorioso d'Israele682
«Esulta sterile, che non partorivi!
Esclama canti di trionfo e manda grida di gioia,
tu che non sei stata in travaglio!
Perché i figli dell'abbandonata sono più numerosi
dei figli della donna maritata»,683 dice l’Eterno.
«Allarga il luogo della tua tenda,
si spieghino i teli dei tuoi tabernacoli,
senza risparmio, allunga i tuoi cordami,
rafforza i tuoi picchetti!
Poiché ti spanderai a destra e a sinistra;
la tua discendenza possederà le nazioni e popolerà le città disabitate.
Non temere, perché tu non sarai più confusa;
non avere vergogna, perché non dovrai più arrossire;
perché tu dimenticherai la vergogna della tua giovinezza,
non ricorderai più l'infamia della tua vedovanza.
Poiché colui che ti ha fatto è il tuo marito;
il suo nome è: l’Eterno degli eserciti;
il tuo redentore è il Santo d'Israele:
egli sarà chiamato Dio di tutta la terra.
Poiché l’Eterno ti richiama come una donna abbandonata,
e afflitta di spirito, [e] come la sposa della giovinezza,
che è stata disprezzata», dice il tuo Dio.
«Per un breve istante io ti ho abbandonata,
ma con immensa compassione io ti raccoglierò.
In un accesso d'ira, ti ho nascosto la mia faccia per un momento,
ma con bontà eterna io avrò compassione di te»,
676
n. d. t. altri : nati;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
678
secondo alcuni altri : [con] il mio corpo morto, essi;
679
o : di luce;
680
n. d. t. : la rugiada dell’aurora è un’allusione al momento che precederà il giorno del Signore, quando i corpi di tutti
i credenti morti usciranno dai sepolcri ( cfr. 2a lettera di Pietro Cap. 1 v. 19 - Apocalisse Cap. 2 v. 28, Cap. 22 v. 16 1a lettera ai Corinzi Cap. 15:51-53 - 1Tessalonicesi Cap. 4:13-18);
681
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
682
* Isaia Cap. 54:1-17;
683
n. d. t. : il popolo d’Israele abbandonato alla diaspora è paragonato ad una moglie abbandonata; mentre il popolo
precedente che abitava in Palestina, prima della dispersione, è paragonato a una moglie che aveva ancora
marito, che si mostrava paziente verso di lei; nel Regno futuro, il residuo fedele d’Israele sarà ancora
un’immagine allegorica di sposa di Dio sulla terra, mentre la Chiesa di Cristo sarà la sua vera sposa in cielo (cfr.
Apocalisse Cap. 19:6-9); non saranno quindi due mogli, ma semplicemente la terrena sarà l’immagine della
celeste (cfr. 1a lettera ai Corinzi Cap. 15 vv. 40,49 );
677
62
dice l’Eterno, il tuo redentore.
«Avverrà per me come delle acque di Noè;
come io giurai che le acque di Noè non sarebbero più passate sopra la terra,
così io giuro di non irritarmi più contro di te,
di non minacciarti più.
Anche se i monti si ritirassero
e i colli fossero rimossi,
la mia bontà non si ritirerà da te,
né il mio patto di pace sarà rimosso»,
dice l’Eterno, che ha compassione di te.
«O afflitta, sbattuta dalla tempesta, che non trova consolazioni,
eccomi, io incasso le tue pietre nell'antimonio,
e ti fondo sopra gli zaffiri.
Farò i tuoi merli di rubini
e le tue porte di carbonchi,
tutto il tuo recinto di pietre preziose684.
Tutti i tuoi figli [saranno] discepoli dell’Eterno
e sarà grande la pace dei tuoi figli.
Tu sarai stabilita in giustizia;
sarai lontana dall'oppressione, perché non avrai più paura
e dalla rovina, perché non si avvicinerà a te.
Ecco [i tuoi nemici]685 si raduneranno, ma senza di me.
Chiunque si raduna contro di te, cadrà a causa di te.
Ecco io, io ho creato il fabbro che soffia nel fuoco sui carboni
e forgia uno strumento col suo lavoro;
e io, io pure ho creato il distruttore per devastare.
Nessuno strumento fabbricato contro di te riuscirà;
ogni lingua che sorgerà in giudizio contro di te,
tu la condannerai.
Questa è l'eredità dei servi dell’Eterno,
e la loro giustizia è da parte mia686»,
dice l’Eterno.
I caratteri del Regno millenario, gli esuli portati dalle Nazioni nella terra promessa 687
Il lupo abiterà con l'agnello,
il leopardo si sdraierà col capretto,
il vitello, il leoncello e l’animale ingrassato, pascoleranno assieme,
un bambino li condurrà.
La mucca pascolerà con l'orsa,
i loro piccoli si sdraieranno assieme,
e il leone mangerà il foraggio come il bue.
Il lattante giocherà sul nido dell’aspide,
il bambino divezzato stenderà la mano sulla buca della vipera.
«Non si farà né torto né rovina
su tutto il mio monte santo», [dice l’Eterno]688
poiché la terra689 sarà ripiena della conoscenza dell’Eterno,
come le acque coprono [il fondo] del mare.
Il secondo riscatto del popolo di Giuda, quello dall’esilio attuale
In quel giorno, vi sarà una radice d'Isai,
rizzata là come una bandiera690 dei popoli,
le nazioni la cercheranno,
e il suo riposo sarà glorioso.
684
n. d. t. : cfr. Apocalisse Cap. 21 vv. 9-20 ;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
686
n. d. t. : altri la giusta ricompensa che verrà loro da me;
687
* Isaia Cap. 11:6-16; Cap. 35:1-10;
688
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
689
o : il paese;
690
esattamente : per bandiera;
685
63
In quel giorno, l’Eterno stenderà una seconda volta la mano
per riscattare il residuo del suo popolo
rimasto in Assiria e in Egitto,
a Patros691 e a Cus692,
a Elam693, a Scinear, a Camat
e nelle isole del mare.
Egli alzerà un vessillo davanti le nazioni,
raccoglierà gli esuli d'Israele,
raccoglierà i dispersi di Giuda
dai quattro canti della terra.
La gelosia di Efraim cesserà,
gli avversari di Giuda saranno stroncati;
Efraim non sarà più pieno d’invidia contro Giuda
e Giuda non sarà più avversario d’Efraim,
ma essi voleranno alle spalle dei Filistei a occidente,
insieme saccheggeranno i figli dell'oriente;
Edom e a Moab saranno preda delle loro mani
e i figli di Ammon saranno loro sottomessi.
L’Eterno asciugherà la lingua del mar d'Egitto;
agiterà la mano sul fiume e, con il suo soffio impetuoso,
lo colpirà [per farne] sette ruscelli,
in modo che lo si passi con i sandali.
Ci sarà una strada battuta per il residuo del suo popolo
rimasto in Assiria,
come ce ne fu una per Israele
il giorno che uscì dal paese d'Egitto.
Il deserto e la terra arida si rallegreranno,
il luogo sterile694 gioirà e fiorirà come la rosa695;
fiorirà abbondantemente,
sarà nell’allegrezza, sì, sarà nella gioia ed esulterà;
gli sarà data la gloria del Libano,
la magnificenza del Carmelo e di Saron.
Essi vedranno la gloria dell’Eterno,
la magnificenza del nostro Dio.
Fortificate le mani infiacchite,
rafforzate le ginocchia vacillanti!
Dite a quelli che hanno il cuore intimorito:
«Siate forti, non temete!
Ecco il vostro Dio! Viene la vendetta,
la retribuzione di Dio;
egli stesso verrà, e vi salverà».
Allora gli occhi dei ciechi si apriranno,
e gli orecchi dei sordi saranno aperti;
allora lo zoppo salterà come il cervo
e la lingua del muto canterà di gioia;
perché delle acque sgorgheranno nel deserto
e dei fiumi nel luogo sterile;
il miraggio696 si trasformerà in uno stagno,
il suolo arido produrrà sorgenti d'acqua;
nel luogo dove si coricano gli sciacalli
vi sarà un giardino con canne e giunchi697.
691
Patros : l’attuale Sudan;
Cus : l’attuale Etiopia;
693
Elam : l’attuale Persia;
694
n. d. t. altri : la solitudine;
695
secondo alcuni altri : il narciso;
696
fenomeno di vibrazione dell’aria scaldata dal sole, che fa apparire l’estremità del deserto come un luogo coperto
d’acqua;
692
64
Là vi sarà una grande strada, una via
che sarà chiamata “la Via della Santità”;
(nessun impuro vi passerà, ma essa sarà soltanto per quelli);
quelli che vi andranno, anche gli insensati, non si smarriranno.
In quella via non ci sarà il leone;
nessuna bestia che sbrana vi salirà
né vi sarà trovata,
ma vi cammineranno [solamente]698 i riscattati.
Quelli che l’Eterno ha liberato ritorneranno,
e verranno a Sion con canti di trionfo;
una gioia eterna coronerà il loro capo,
otterranno l’allegrezza e la gioia
e il dolore e il gemito scompariranno.
Giudizio di Satana. Annunzio della restaurazione d'Israele 699
In quel giorno, l’Eterno visiterà con la sua spada, dura, grande e forte,
il Leviatano700, il serpente sfuggente701,
il Leviatano, il serpente tortuoso,
ucciderà il mostro che è nel mare! 702
In quel giorno, [vi sarà] una vigna di vino puro703
cantategli [un cantico]704 con suo soggetto!
Io, l’Eterno, ne prendo cura,
a ogni momento io la irrigherò;
affinché nessuno la visiti.
la custodirò notte e giorno,
Nessuna ira è in me.
Oh! Se avessi rovi e spine in guerra contro di me,
io marcerei contro di loro e li brucerei tutti assieme!
Ebbene, ch’essi provino la mia forza,
[oppure]705 che si faccia la pace con me,
ch’essi facciano la pace con me.
In avvenire, Giacobbe706 metterà radice,
Israele fiorirà, germoglierà
e riempirà di frutti la faccia del mondo.
[L’Eterno]707 ha colpito [il suo popolo]708 con i colpi di quelli che lo colpivano?
L'ha ucciso come l’uccisione di quelli che lui stesso ha ucciso?
E’ con misura che tu hai contestato con lei709, quando tu l’hai ripudiata,
portandola via con vento impetuoso, in un giorno di vento orientale.
In questo modo è stata espiata l'iniquità di Giacobbe
e questo è il frutto della rimozione del suo peccato:
quando egli ridurrà tutte le pietre degli altari
come pietre di calce frantumate,
le Astarti710 e le colonne solari, non risorgeranno più.
697
altri : papiri; n. d. t. : la descrizione di queste benedizioni, non è soltanto allegorica, ma anche reale e concreta,
poiché Dio può tutto!;
698
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
699
* Isaia Cap. 27:1-13;
700
n. d. t. : questa descrizione è una chiara allegoria che vuole identificare il leviatano con Satana; che domina nel seno
delle Nazioni (cfr. Isaia Cap. 27 v. 1 – Salmo 74 vv. 13,14 - Salmo 104:25, 26);
701
o : astuto, guizzante, agile;
702
vedere la nota al Cap. 19 v. 5 e al Cap. 24:21, 22;
703
altri : una vigna eccellente;
704
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
705
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
706
altri : Quelli che vengono da Giacobbe;
707
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
708
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
709
Israele è qui visto come una donna infedele al suo sposo;
710
o le Ashoreth; nome generico di idoli femminili;
65
Infatti la città fortificata711 è deserta,
una dimora abbandonata e disabitata come il deserto;
il vitello vi pascolerà e vi si coricherà, ne divorerà gli arbusti.
Quando i suoi rami seccheranno, saranno rotti;
verranno le donne per bruciarli;
poiché questo è un popolo senza intelligenza;
perciò colui che l'ha fatto non ne avrà compassione,
colui che l'ha formato non gli farà grazia.
In quel giorno
l’Eterno batterà [le mani]712 al flagello713,
dal corso del fiume [Eufrate]714 fino al torrente d'Egitto,
e voi sarete raccolti715 a uno a uno, o figli d'Israele.
In quel giorno si suonerà una gran tromba;
quelli che erano perduti nel paese d'Assiria,
quelli che erano esiliati nel paese d'Egitto,
verranno e si prostreranno davanti all’Eterno,
sul monte santo, a Gerusalemme.
Futuro Regno millenario di pace e di giustizia716
Ecco, un re regnerà secondo giustizia
e dei principi governeranno con equità.
Vi sarà un uomo come riparo contro il vento,
e come un rifugio contro l'uragano,
come ruscelli d'acqua in luogo arido,
come l'ombra di una gran roccia per una terra riarsa.
Gli occhi di quelli che vedono non saranno più accecati
e gli orecchi di quelli che capiscono ascolteranno.
Il cuore di quelli che vogliono stordimento,
sarà intelligente in conoscenza
e la lingua dei balbuzienti sarà veloce e distinta717.
L’uomo ignobile non sarà più chiamato nobile,
e l’avaro non sarà più chiamato generoso718.
Poiché l’uomo ignobile proferisce infamie
e il suo cuore si dà all'iniquità
per commettere l’empietà719
e dire il falso contro l’Eterno;
per rendere vuota l’anima di colui che ha fame,
e far mancare da bere a chi ha sete.
Le armi dell'avaro sono malvagie;
egli forma criminosi progetti
per distruggere il semplice con discorsi bugiardi,
anche quando il povero parla correttamente.
Ma l'uomo nobile forma progetti nobili
ed egli si impegnerà720 per cose nobili.
La salvezza di Gerusalemme721
A causa di Sion io non tacerò,
a causa di Gerusalemme io non starò tranquillo,
finché la sua giustizia non spunti722 come il chiarore della luce,
711
n. d. t. : vedere Isaia Cap. 25 v. 2;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
713
n. d. t. : altri scrollerà i suoi frutti;
714
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
715
o : spigolati, racimolati;
716
* Isaia Cap. 32:1-8;
717
esattamente : si affretterà a parlare chiaramente;
718
n. d. t. altri : l'impostore non sarà più chiamato magnanimo; o né l'imbroglione sarà detto gentiluomo;
719
o : ipocrisia;
720
o : persisterà nel;
721
* Isaia Cap. 62:1-12;
712
66
la sua salvezza come una fiaccola fiammeggiante.
Allora le nazioni vedranno la tua giustizia,
e tutti i re la tua gloria;
sarai chiamata con un nome nuovo,
che la bocca dell’Eterno pronunzierà;
sarai una corona di bellezza in mano all’Eterno,
una tiara regale nel palmo del tuo Dio.
Non sarai più chiamata: l’Abbandonata,
la tua terra non sarà più detta: la Desolata,
perché tu sarai chiamata: il mio Piacere è in lei
e la tua terra: la Maritata;
poiché il piacere dell’Eterno è in te,
la tua terra avrà uno sposo.
Perché, [come] un ragazzo sposa una vergine,
così i tuoi figli sposeranno te;
come la fidanzata è la gioia del fidanzato,
così tu sarai la gioia del tuo Dio.
Sulle tue mura, Gerusalemme, io ho stabilito delle sentinelle;
non taceranno mai, per tutto il giorno e per tutta la notte.
Voi che fate ricordare l’Eterno,
non state in silenzio,
non dategli riposo,
finché egli non ristabilisca Gerusalemme,
finché non abbia fatto di lei l’oggetto di lode per tutta la terra.
L’Eterno l'ha giurato per la sua destra e per il suo braccio potente:
«Se io do ancora il tuo frumento per cibo ai tuoi nemici;
se i figli dello straniero berranno ancora il tuo vino,
frutto delle tue fatiche! 723
Perché quelli che avranno raccolto il frumento lo mangeranno
e loderanno l’Eterno;
quelli che avranno vendemmiato berranno il vino
nei cortili del mio santuario».
Passate, passate per le porte!
Preparate la via per il popolo!
Alzate, alzate la [carreggiata] preparate la via,
togliete ogni pietra,
alzate una bandiera davanti ai popoli!
Ecco, l’Eterno proclama fino agli estremi confini della terra:
«Dite alla figlia di Sion:
"Ecco la tua salvezza giunge;
ecco egli ha con sé il suo salario,
la sua retribuzione724 lo precede"».
Quelli saranno chiamati: il Popolo santo, i Redenti dell’Eterno,
e tu, tu sarai chiamata: la Ricercata, la Città non abbandonata.
Gloria di Gerusalemme nel futuro Regno millenario725
Parola che Isaia, figlio di Amots, vide
riguardo a Giuda e a Gerusalemme.
Avverrà, alla fine dei giorni,
che il monte della casa dell’Eterno
s’innalzerà sulla vetta dei monti,
sarà elevato al di sopra dei colli;
tutte le nazioni vi affluiranno,
molti popoli vi accorreranno e diranno:
«Venite, saliamo al monte dell’Eterno,
722
esattamente : esca;
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico è giuramento, forse accompagnata da un gesto, fatto col senso di negazione;
724
o : opera;
725
* Isaia Cap. 2:1-5; Cap. 60:1-22;
723
67
alla casa del Dio di Giacobbe;
egli ci insegnerà le sue vie e noi cammineremo per i suoi sentieri».
Perché da Sion uscirà la legge, da Gerusalemme la parola dell’Eterno.
Egli giudicherà tra le nazioni
e pronuncerà il diritto a726 molti popoli;
delle loro spade forgeranno dei vomeri d'aratro,
delle loro lance, delle falci;
una nazione non alzerà più la spada contro [un'altra] nazione
e non impareranno più la guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
e camminiamo alla luce dell’Eterno!
«Levati727, risplendi, poiché la tua luce è giunta,
la gloria dell’Eterno è spuntata su te!
Perché, ecco, le tenebre copriranno la terra
e una fitta oscurità i popoli728;
ma su di te sorgerà l’Eterno
e la sua gloria apparirà su di te.
Le nazioni cammineranno alla729 tua luce,
i re allo splendore del tuo levare.
Alza gli occhi e guardati attorno;
tutti si radunano e vengono da te;
i tuoi figli giungono da lontano,
arrivano le tue figlie, portate in braccio730.
Allora guarderai e sarai raggiante,
il tuo cuore palpiterà e si allargherà,
poiché l'abbondanza del mare si volgerà verso di te,
le ricchezze delle nazioni verranno da te.
Una moltitudine di cammelli ti coprirà,
dromedari731 di Madian e di Efa
tutti quelli verranno da Seba,
portando oro e incenso,
proclamando con gioia le lodi dell’Eterno.
Tutte le greggi di Chedar si raduneranno presso di te,
i montoni di Nebaiot ti serviranno;
un’offerta gradita, che salirà sul mio altare
e io onorerò la casa della mia magnificenza.
Chi mai sono questi che volano come una nuvola,
come colombi verso le loro colombaie?
Sono le isole che spereranno in me
e le navi di Tarsis [vengono] alla loro testa,
per ricondurre i tuoi figli da lontano
con argento e con oro,
al732 nome dell’Eterno, tuo Dio,
del Santo d'Israele, perché ti avrà glorificata.
I figli dello straniero ricostruiranno le tue mura,
i loro re saranno al tuo servizio;
poiché io ti ho colpita nel mio sdegno,
ma nella mia benevolenza ho avuto pietà di te.
Le tue porte saranno continuamente aperte
(non saranno chiuse né giorno né notte),
726
n. d. t. altri : sarà arbitro tra;
n. d. t. : la Gerusalemme di Palestina, durante il millennio avrà dei caratteri molto simili a quelli della Gerusalemme
spirituale, quella celeste; ma la prima sorge dalla terra, la seconda scenderà dal cielo sulla terra, nel giorno
senza fine (cfr. Apocalisse Cap. 21 vv. 9-27);
728
altri : popolazioni;
729
altri : verranno verso;
730
esattamente : sulle costole; anche al Cap. 66 v. 12;
731
o : i giovani cammelli;
732
con il senso di : verso al;
727
68
perché ti siano portate in te le ricchezze delle nazioni
e perché i loro re ti siano condotti.
Poiché la nazione e il regno che non ti serviranno, periranno;
quelle nazioni saranno completamente desolate.
La gloria del Libano verrà a te,
il cipresso, il pino e il bosso733 verranno assieme
per ornare il luogo del mio santuario
e io renderò glorioso il luogo dei miei piedi.
I figli dei tuoi oppressori verranno da te e s’inchineranno;
tutti quelli che ti avranno disprezzata si prostreranno alla pianta dei tuoi piedi
e ti chiameranno la città dell’Eterno,
la Sion del Santo d'Israele734.
Invece di essere abbandonata, odiata
al punto che nessuno più passava [da te],
io ti metterò in onore per sempre735,
la gioia di tutte le generazioni.
Tu succhierai il latte delle nazioni,
succhierai le mammelle dei re,
e riconoscerai che io, io l’Eterno, sono il tuo salvatore
e il tuo redentore, il Potente di Giacobbe.
Invece di rame, farò arrivare oro;
invece di ferro, farò arrivare argento;
invece di legno, rame;
invece di pietre, ferro;
io ti darò736 per governatore la pace,
per magistrato la giustizia.
Non si udrà più [parlare] di violenza nel tuo paese,
di devastazione e di rovina entro i tuoi confini;
ma chiamerai le tue mura: Salvezza,
e le tue porte: Lode.
Non più il sole sarà la tua luce del giorno;
e non più la luna t'illuminerà con il suo chiarore;
ma l’Eterno sarà la tua luce perenne,
il tuo Dio sarà la tua gloria.
Il tuo sole non tramonterà più,
la tua luna non si oscurerà più;
poiché l’Eterno sarà la tua luce perenne
e i giorni del tuo lutto saranno finiti737.
Il tuo popolo, tutto quanto, sarà un popolo di giusti;
essi possederanno il paese per sempre738,
il germoglio da me piantato, l'opera delle mie mani,
per manifestare la mia gloria.
Il più piccolo diventerà un migliaio;
il minimo, una nazione potente.
Io, l’Eterno, affretterò le cose a suo tempo».
Le infedeltà dei Giudei e la nuova Gerusalemme 739
Così parla l’Eterno:
«I cieli sono il mio trono
e la terra è lo sgabello dei miei piedi;
733
n. d. t. : altri : platano, larice;
n. d. t. : le mura della Gerusalemme di Palestina, saranno ricostruite dalle Nazioni convertite, che si sottometteranno
al governo di Giuda; ma le Nazioni che si ribelleranno saranno giudicate (cfr. Apocalisse Cap. 19:17-21);
735
n.d.t. : vedere la nota in Genesi Cap. 13 v. 15;
736
esattamente : metterò;
737
n. d. t. : l’opulenza e la gloria della Gerusalemme di Palestina, illuminata dalla gloria del Signore, sarà prolungata
nello stato eterno, quando la Gerusalemme celeste prenderà il posto di quella terrestre (cfr. Apocalisse Cap. 21:927);
738
n.d.t. : vedere la nota in Genesi Cap. 13 v. 15;
739
* Isaia Cap. 66:1-24;
734
69
quale casa potreste costruirmi?
Quale potrebbe essere il luogo del mio riposo?
Tutte queste cose le ha fatte la mia mano
e [per me]740 tutte queste cose esistono»,
dice l’Eterno.
«Eppure, ecco colui che io guarderò:
colui che è umile, che ha lo spirito afflitto
e trema alla mia parola.
Il giorno della vendetta dell’Eterno
[Invece per me]741 chi scanna un bue, colpisce un uomo;
chi sacrifica un agnello, accoppa un cane;
chi offre pasta di farina, offre sangue di porco;
chi offre un memoriale d'incenso [è come] chi benedice un idolo.
Come costoro hanno scelto le proprie vie
e prendono piacere nelle loro abominazioni,
così io pure, io sceglierò la loro sventura,
e farò piombare loro addosso ciò che temono;
poiché io ho chiamato e nessuno ha risposto;
ho parlato ed essi non hanno ascoltato;
ma hanno fatto ciò che è male agli occhi miei
e hanno preferito ciò che mi da dispiacere»742.
Ascoltate la parola dell’Eterno,
voi che tremate alla sua parola.
«I vostri fratelli, che vi odiano
e vi scacciano a causa del mio nome,
dicono: "Che l’Eterno sia glorificato,
e che noi vediamo la vostra gioia!" 743
Ma essi744 saranno svergognati.
La nuova Gerusalemme
Isaia 66
Uno frastuono [viene] dalla città,
un clamore viene dal tempio.
È la voce dell’Eterno,
che dà la retribuzione ai suoi nemici.
Prima di entrare in travaglio,
essa ha partorito;
prima che le venissero i dolori,
ha dato alla luce un [figlio] maschio.
Chi ha udito mai una cosa simile?
Chi ha visto mai tali cose?
Un paese nasce forse in un sol giorno?
Una nazione viene forse alla luce in una sola volta?
Ma appena Sion ha sentito le doglie, ha subito partorito i suoi figli.
Favorirei la nascita fino al momento del parto,
poi io non farei partorire?» dice l’Eterno.
«Io che faccio partorire,
chiuderei [la matrice]?» dice il tuo Dio.
«Gioite con Gerusalemme
ed rallegratevi a motivo d’essa,
voi tutti che l'amate!
Esultate di gioia con essa,
voi tutti che siete in lutto per essa,
740
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
742
n. d. t. : cfr. Cap. 65 v. 12;
743
n. d. t. : altri Si mostri l’Eterno nella sua gloria, affinché noi vediamo la vostra gioia;
744
o : ma egli apparirà a vostra gioia, e loro;
741
70
perché tetterete e sarete saziati
al seno delle sue consolazioni;
perché voi succhierete e vi delizierete
dell'abbondanza della sua gloria».
Poiché così parla l’Eterno:
«Ecco, io dirigerò la pace verso di lei come un fiume,
la gloria delle nazioni come un torrente che straripa, 745
e voi sarete allattati,
sarete portati in braccio,
accarezzati sulle ginocchia.
Come uno che sua madre consola
così io consolerò voi
e sarete consolati in Gerusalemme.
Voi lo vedrete; il vostro cuore gioirà,
le vostre ossa riprenderanno vigore, come l'erba;
la mano dell’Eterno si farà conoscere nei suoi servi,
e la sua indignazione, contro i suoi nemici».
Il giudizio degli empi
Poiché ecco, l’Eterno verrà nel fuoco,
e i suoi carri saranno come l'uragano,
per la retribuzione della sua ira furente
e per minacciare con fiamme di fuoco.
Poiché l’Eterno entrerà in giudizio contro ogni carne
per il fuoco e per la sua spada;
e gli uccisi dall’Eterno saranno in grande numero746.
«Quelli che si santificano e si purificano nei giardini [d’idoli]747
seguendo solo quello [che è] là in mezzo,
che mangiano carne di porco,
cose abominevoli e topi,
periranno tutti insieme», dice l’Eterno.
«E io… le loro opere e i loro pensieri [stanno davanti a me];
è giunto [il tempo] per raccogliere tutte le nazioni
e tutte le lingue;
esse verranno e vedranno la mia gloria.
Io metterò un segnale tra di loro,
e manderò degli scampati [d’Israele]748 alle nazioni, 749
a Tarsis, a Pul e a Lud che tirano d'arco, a Tubal e a Iavan,
alle isole lontane750,
che non hanno mai udito parlare di me751
e non hanno mai visto la mia gloria;
essi proclameranno la mia gloria tra le nazioni.
E loro ricondurranno tutti i vostri fratelli, da tutte le nazioni,
in offerta all’Eterno,
su dei cavalli, su dei carri, su lettighe752,
su dei muli e su dei dromedari,
al mio monte santo,
a Gerusalemme», dice l’Eterno,
«nel modo in cui i figli d'Israele portano le loro offerte
in un vaso puro
alla casa dell’Eterno.
745
n. d. t. : cfr. Apocalisse Cap. 21:24-26;
n. d. t. : cfr. Apocalisse Cap. 19:11-21;
747
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
748
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
749
n. d. t. : cfr. Apocalisse Cap. 7;
750
n. d. t. : questi nomi sono le località più lontane conosciute a quel tempo da Isaia; esse rappresentano quindi le
Nazioni e tutti i popoli della terra;
751
esattamente : la mia fama;
752
esattamente : vetture coperte e confortevoli;
746
71
Fra di loro sceglierò
dei sacerdoti e dei Leviti», dice l’Eterno.
«Perché come i nuovi cieli
e la nuova terra che io faccio
sussisteranno stabili davanti a me», dice l’Eterno,
«così sussisteranno la vostra discendenza e il vostro nome.
Avverrà che, di novilunio in novilunio e di sabato
in sabato, ogni carne verrà a prostrarsi davanti a me», dice l’Eterno.
«Ma essi usciranno, e vedranno
i cadaveri degli uomini che si sono ribellati a me;
poiché il loro verme non morirà e il loro fuoco non si estinguerà;
e saranno in orrore a ogni carne».
Lode all’Eterno753
In quel giorno dirai:
«Io ti celebrerò, Eterno!
perché tu eri adirato con me,
[ma] la tua collera è cessata e tu mi hai consolato.
Ecco, *Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia e non avrò più paura di nulla;
poiché Jah754, Geova755 è la mia forza e il mio cantico;
egli è stato la mia salvezza756.
Voi attingerete con gioia l'acqua
alle fonti della salvezza».
In quel giorno voi direte:
«Celebrate l’Eterno, invocate il suo nome,
fate conoscere le sue opere tra i popoli,
proclamate il suo nome impareggiabile!
Cantate all’Eterno, perché ha fatto cose magnifiche;
siano conosciute757 in tutta la terra!
Abitante di Sion, manda grida di esultanza,
poiché il Santo d'Israele è grande in mezzo a te».
Annuncio del giorno del giudizio alle nazioni vicine a Israele
Profezia contro Babilonia
Oracolo per Babilonia758, che ha visto Isaia, figlio di Amots.
Sopra un nudo759 monte, innalzate un vessillo,
chiamateli a gran voce,
fate segno con la mano,
e ch’essi entrino per le porte dei nobili!
Io ho dato ordine ai miei santi,
ho chiamato per la mia collera i miei prodi,
quelli che esultano nella mia grandezza.
La voce di una moltitudine sui monti,
è simile a quella di un popolo immenso,
alla voce di un tumulto di reami di nazioni radunate …
l’Eterno degli eserciti passa in rivista l'esercito per la battaglia.
Vengono da un paese lontano,
dall'estremità dei cieli,
[sono]760 l’Eterno e gli strumenti del suo sdegno,
per distruggere tutto il paese.
753
* Isaia Cap. 12:1-6;
vedere la nota in Esodo Cap. 15 v. 2 e Salmo 68 v. 4;
755
altri : l’Eterno;
756
o : la mia liberazione;
757
o : questo è conosciuto;
758
n. d. t. : questa profezia contiene un’allusione allegorica alla gran città che sta sui sette monti e che impera sui re
della terra, (cfr. Apocalisse Cap. 17 e Cap. 18);
759
o : alto;
760
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
754
72
Urlate, poiché il giorno dell’Eterno è vicino,
esso verrà come una devastazione dell'Onnipotente.
Benedizioni del Regno d’Israele. Benedizioni universali761
parla l’Eterno:
«Il frutto delle fatiche dell'Egitto e dei guadagni dell'Etiopia762
e dei Sabei dalla grande statura
passerà a te, e ti apparterrà;
essi cammineranno dietro a te
passeranno incatenati,
si prostreranno davanti a te,
e ti supplicheranno dicendo:
"Certo *Dio è in mezzo a te e non ce n'è alcun altro;
non c'è altro Dio"…»
In verità tu sei un *Dio che ti nascondi,
il Dio d'Israele, il Salvatore …
I fabbricanti d'idoli saranno svergognati,
sì, tutti quanti delusi;
se ne andranno tutti assieme coperti di vergogna,
ma Israele sarà salvato dall’Eterno
mediante una salvezza eterna;
voi non sarete più svergognati né mai più delusi,
per i secoli dei secoli.
Altre prerogative uniche del Creatore
Infatti così parla l’Eterno
che ha creato i cieli,
il Dio che ha formato la terra, che l'ha fatta, l'ha stabilita,
non l'ha creata [per essere] vuota,763
ma l'ha formata perché fosse abitata:
«Io e, io sono l’Eterno, non ce n'è alcun altro.
Io non ho parlato in segreto
in un luogo tenebroso della terra;
io non ho detto alla discendenza di Giacobbe:
"Cercatemi invano!"
Io, l’Eterno, parlo con verità,
dichiaro le cose che sono rette.
Ultimo invito dell’Eterno
Adunatevi, venite, avvicinatevi tutti assieme,
gli scampati dalle nazioni!
Non hanno intelletto quelli che portano il legno delle loro immagini scolpite
e presentano le loro suppliche a un *dio che non può salvare.
Proclamatelo, fateli avvicinare!
Si, che si consiglino pure assieme!
Chi ha annunziato queste cose dai tempi antichi
e le ha predette da lungo tempo?
Non sono forse io, l’Eterno?
Fuori di me non c'è altro Dio, un *Dio giusto,
non c'è Salvatore fuori di me.
Volgetevi a me e siate salvati,
voi tutte le estremità della terra!
Poiché io sono *Dio e non ce n'è alcun altro.
L'ho giurato per me stesso;
la parola è uscita dalla mia bocca
è [in] giustizia (e non sarà revocata):
Ogni ginocchio si piegherà,
761
* Isaia Cap. 45:14-25;
esattamente : Cush;
763
cfr. Genesi Cap. 1 v. 1 e, con una descrizione allegorica, Ezechiele Cap. 31 v. 15 : la terra anche in origine non era
vuota, ma era frequentata dalle creature angeliche (Colossesi cap. 1 v. 16);
762
73
[per me] ogni lingua giurerà764.
"Solo nell’Eterno io ho giustizia765 e forza" si dirà di me».
A lui verranno, pieni di vergogna,
quanti si erano adirati contro di lui.
Nell’Eterno sarà giustificata e si glorierà
tutta la discendenza d'Israele.
Il Messia è testimone e salvezza è per tutti766
«Oh! Chiunque ha sete, venga alle acque,
e voi che non avete denaro
venite, comprate e mangiate!
Si, venite, comprate senza denaro, senza pagare, del vino e del latte!
Perché spendete767 il denaro per ciò che non è pane
e le vostre fatiche per ciò che non sazia?
Ascoltatemi attentamente e mangiate ciò che è buono,
che la vostra anima si rallegri gustando cibi grassi!
Porgete l'orecchio e venite a me
ascoltate e la vostra anima vivrà;
io farò con voi un patto eterno,
[cioè]768 le grazie assicurate a Davide.
Ecco, io ho dato [il mio servo]769 per testimonianza ai popoli,
come capo e comandante dei popoli770.
Ecco, tu chiamerai una nazione che non hai conosciuto,
una nazione che non ti conosce accorrerà771 a te,
a motivo dell’Eterno, del tuo Dio,
del Santo d'Israele, perché egli t’ha glorificato».
Cercate l’Eterno, laddove si trova;
invocatelo, mentre è vicino.
Che il malvagio abbandoni la sua via
e l'uomo iniquo i suoi pensieri;
ch’egli ritorni all’Eterno che avrà compassione di lui,
al nostro Dio, che perdona in abbondanza.
«Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
e le vostre vie non sono le mie vie»,
dice l’Eterno.
«Perché [come] i cieli sono alti al di sopra della terra,
così le mie vie sono alte al di sopra delle vostre vie,
e i miei pensieri al di sopra dei vostri pensieri.
Perché come la pioggia e la neve scendono dai cieli
e non vi ritornano sena irrigare la terra,
per farla produrre e germogliare,
e donare il seme al seminatore
e del pane da mangiare,
così è la mia parola che esce dalla mia bocca:
essa non torna a me senza effetto,
ma farà il piacere che io voglio
e compirà772 ciò per cui l'ho mandata.
764
n. d. t. : tutte le Nazioni che si convertiranno a Cristo, in seguito alla grande predicazione che avverrà nei sette anni
dell’Apocalisse, entreranno nel Regno millenario e ne godranno i benefici; quelle che rifiuteranno la
sottomissione a cristo saranno condannate; coloro che nasceranno durante il Regno e disubbidiranno alle leggi
emanate da Gerusalemme, saranno puniti o esclusi immediatamente;
765
esattamente : giustizie;
766
* Isaia Cap. 55:1-13; Cap. 56:1-8;
767
esattamente: pesate;
768
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
769
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
770
altri: popolazioni;
771
esattamente: che non ti conoscono accorreranno;
772
esattamente: farà prosperare;
74
L'avvenire glorioso del Regno d'Israele
Poiché, voi uscirete [dalle nazioni]773 con gioia
e sarete ricondotti in pace;
i monti e i colli esclameranno davanti a voi canti di trionfo,
e tutti gli alberi della campagna batteranno le mani.
Nel luogo dello spino774 crescerà il cipresso,
nel luogo dell’ortica crescerà il mirto;
ciò sarà per l’Eterno una fama775,
un segno perenne che non sarà distrutto».
Così dice l’Eterno:
«Osservate il diritto e fate ciò che è giusto;
poiché la mia salvezza sta per venire,
la mia giustizia sta per essere rivelata.
Beato l'uomo che fa questo,
e il figlio dell'uomo che ubbidisce,
che osserva il sabato per non profanarlo,
che trattiene la mano dal fare alcun male!»
Lo straniero che si è unito all’Eterno non dica:
"L’Eterno mi ha completamente escluso dal suo popolo!"
Né dica l'eunuco:
"Ecco, io sono un albero secco! "
Infatti così parla l’Eterno
circa gli eunuchi che osservano i suoi sabati,
che sceglieranno le cose che gli fanno piacere,
e che tengono fermo il suo patto:
«Io darò loro, nella mia casa e dentro le mie mura, un posto e un nome,
migliore che dei figli e delle figlie;
darò loro un nome eterno,
che non sarà mai strappato.
Anche gli stranieri che si saranno uniti all’Eterno per servirlo,
per amare il nome dell’Eterno,
per essere suoi servi,
chiunque osserva il sabato astenendosi dal profanarlo
e che tiene fermamente al mio patto,
io li condurrò sul mio monte santo
e li rallegrerò nella mia casa di preghiera;
i loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare,
perché la mia casa sarà chiamata una casa di preghiera per tutti i popoli».
Il Signore, l’Eterno, che raccoglie gli esuli d'Israele, dice:
«Io ne raccoglierò intorno a lui anche degli altri,
con i suoi che sono già raccolti.
Parte 10a. LA GLORIA NELLA FUTURA NUOVA CREAZIONE
§A10 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
Il residuo fedele di Giuda premiato col possesso del paese. Il Regno millenario e la nuova Creazione 776
Così parla l’Eterno:
«Come quando si trova del succo in un grappolo,
si dice: "Non lo distruggere
perché lì c'è una benedizione",
così farò io, a motivo dei miei servi,
e non li distruggerò del tutto.
Io farò uscire da Giacobbe una discendenza
e da Giuda un erede dei miei monti;
i miei eletti possederanno il paese777,
773
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
o: cespuglio;
775
n. d. t. : altri motivo di gloria;
776
* Isaia Cap. 65:8-25; Cap. 51:6-8;
777
esattamente : lo possederanno;
774
75
i miei servi vi abiteranno.
Saron sarà una dimora di minuto bestiame,
la valle d'Acor un luogo di riposo al grosso bestiame,
per il mio popolo che mi avrà cercato.
Il giorno della vendetta del Messia
Ma voi, che abbandonate l’Eterno,
voi che dimenticate il mio monte santo,
che apparecchiate la mensa a Gad778
e riempite [la coppa] di vino profumato a Meni779,
io vi ho destinati780 alla spada
e voi cadrete tutti nel macello;
poiché io ho chiamato e voi non avete risposto;
ho parlato e voi non avete dato ascolto;
perché voi fate ciò che è male ai miei occhi
e avete preferito ciò che mi fa dispiacere».
Perciò, così parla il Signore, l’Eterno:
«Ecco, i miei servi mangeranno, ma voi avrete fame;
ecco, i miei servi berranno, ma voi avrete sete;
ecco, i miei servi gioiranno, ma voi sarete confusi;
ecco, i miei servi canteranno per la gioia del [loro] cuore,
ma voi griderete per l'angoscia del cuor vostro
e urlerete perché avrete lo spirito [vostro] affranto.
Lascerete il vostro nome come una imprecazione fra i miei eletti,
perché il Signore, l’Eterno, ti metterà a morte,
egli darà ai suoi servi un altro nome,
in modo che, chi si benedirà nel paese,
si benedirà per il Dio di verità,
colui che giurerà nel paese,
giurerà per il Dio di verità;
perché le afflizioni di prima saranno dimenticate,
e saranno nascoste ai miei occhi.
Il nuovo mondo creato dall’Eterno
Poiché ecco, io creo nuovi cieli
e una nuova terra781;
non ci si ricorderà più delle cose di prima;
esse non torneranno più in memoria.
Allora gioite, esultate in eterno
di questo che io creo;
poiché ecco, io creo Gerusalemme [per] il giubilo,
e il suo popolo [per] la gioia.
Io esulterò per Gerusalemme
e gioirò nel mio popolo;
e non vi s’udranno più
voci di pianto né grida d'angoscia;
non ci sarà più, da allora, bimbo nato per pochi giorni, né vecchio
che non compia il numero dei suoi anni;
perché il peccatore che morirà maledetto a cent'anni
a cent'anni sarà [ancora] un ragazzo782.
Essi costruiranno case e le abiteranno;
pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto.
778
esattamente : la Fortuna; o: il pianeta Giove;
esattamente : il Destino (?); o: il pianeta Venere;
780
Per un’allusione a Meni : il Destino (?);
781
n. d. t. : questa nuova creazione non è da confondere con la seconda Creazione citata da Giovanni apostolo in
Apocalisse Cap. 22, ma si tratta della nuova vita che la Gerusalemme di Palestina conoscerà durante il Regno
millenario, cosa così straordinaria, stupefacente e nuova da sembrare una nuova creazione;
782
n. d. t. : la durata della vita dei fedeli sarà di mille anni, cioè non moriranno; dopo i mille anni questi fedeli saranno
mutati in corpi spirituali e prolungheranno la loro esistenza nell’eternità, similmente a quanto avverrà ai santi morti
e risuscitati prima dell’Apocalisse;
779
76
Non costruiranno più perché vi abiti un altro,
non pianteranno più perché ne mangi un altro;
poiché i giorni del mio popolo saranno come i giorni degli alberi;
i miei eletti godranno [loro stessi] l'opera delle loro mani.
Non si affaticheranno invano,
non figlieranno per il terrore;
poiché sono la razza dei benedetti dell’Eterno
e i loro discendenti saranno con essi.
Avverrà che, prima che m'invochino, io risponderò;
parleranno ancora, che già li avrò esauditi.
Il lupo e l'agnello pascoleranno assieme,
il leone mangerà il foraggio come il bue,
e il serpente si nutrirà di polvere.
Non si farà del male e non si distruggerà più
su tutto il mio monte santo»,
dice l’Eterno.
Alzate i vostri occhi ai cieli e guardate in basso sulla terra!
Perché i cieli si dilegueranno come fumo,
la terra invecchierà come un vestito;
e i suoi abitanti moriranno insieme;
ma la mia salvezza durerà in eterno,
la mia giustizia non verrà mai meno.
Ascoltatemi, voi che conoscete la giustizia,
popolo che hai nel cuore la mia legge!
Non temete gli insulti degli uomini,
né siate sgomenti per i loro oltraggi.
Infatti la tigna li divorerà come un vestito,
e la tarma li roderà come la lana;
ma la mia giustizia rimarrà in eterno,
la mia salvezza, di generazione in generazione»783.
!
783
!
!
!
!
altri: come mosche; n. d. t. : cfr 2Pietro Cap. 3 v. 1-11; Apocalisse Cap. 20 v. 11, Cap. 21 v. 1;
77
Sez. 2a GEREMIA
Il profeta Geremia784 fu chiamato al suo ministero l’anno 13° del 19° re di Giuda Giosia, cioè il 627 a.C. Suo padre
Chilchia era sacerdote ed abitava ad Anatot, a circa 7 km nord-est di Gerusalemme. Profetò fino dopo la distruzione di
Gerusalemme, quando fu trascinato con sé da Ghedalia in Egitto, intorno al 580 a.C., quindi quasi 50 anni.
Il libro ebbe due redazioni:
1. la prima da lui dettata al discepolo Baruc, fu bruciata dal re di Giuda Ioachim per disprezzo;
2. la seconda, analoga alla precedente ma ampliata ed arricchita è quella pervenuta a noi.
I periodi storici della sua attività si possono dividere in tre tempi:
1. Capp. da 1 a 6, sotto il re Giosia;
2. Capp. da 7 a 25, sotto Ioachim, per lo più;
3. Capp. da 26 a 52, dal re Sedechia a Ghedalia.
Per il contenuto questo libro si può suddividere in quattro parti:
1. Capp. da 1 a 36 profezie varie;
2. Capp. da 37 a 45 narrazioni storiche;
3. Capp. da 46 a 51 profezie contro popoli nemici;
4. Cap. 52 appendice storica della distruzione di Gerusalemme.
Di seguito il libro di Geremia è riscritto in ordine di argomento.
Parte 1a.
AVVENIMENTI STORICI
§ A1 - IL RACCONTO BIBLICO (Trascrizione in ordine di argomento)
Vocazione e missione di Geremia785
Parole di Geremia786, figlio di Chilchia787, fra i sacerdoti che stavano ad Anatot, nel paese di Beniamino,
al quale venne788 la parola dell’Eterno ai giorni di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, l'anno tredicesimo del suo
regno;
venne pure ancora [a lui] al tempo di Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda, sino alla fine dell'anno undicesimo di
Sedechia, figlio di Giosia789, re di Giuda, fino a quando Gerusalemme fu deportata, al quinto mese790.
La parola dell’Eterno venne a me dicendomi:
«Prima che io t’avessi formato nel ventre [di tua madre] io t’ho conosciuto;
prima che tu uscissi dal [suo] seno io t’ho santificato
e ti ho stabilito791 profeta per le nazioni».
Io dissi: «Ah, Signore, Eterno, ecco io non so parlare,
perché sono un bambino».
Ma l’Eterno mi disse: «Non dire: "Sono un bambino",
perché tu andrai da tutti quelli ai quali ti manderò,
dirai tutto quello che io ti comanderò.
Non li temere, perché io sono con te per liberarti», dice l’Eterno.
Poi l’Eterno stese la mano e mi toccò la bocca
e l’Eterno mi disse: «Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca.
Guarda, io t’ho stabilito in questo giorno sulle nazioni e sopra i regni,
per sradicare, per demolire, per abbattere,
per distruggere, per costruire e per piantare».
Poi la parola dell’Eterno venne a me dicendomi:
«Geremia, che cosa vedi?» Io risposi: «Vedo un bastone di mandorlo792».
784
in ebraico Yirmeyahu, che significa Dio innalzi;
* Geremia Cap. 1:1-19;
786
in ebraico Yirmeyahu, che significa Dio innalzi;
787
n. d. t. : è un caso di omonimia con quel Chilchia preposto del palazzo del re Ezechia (cfr. Isaia Cap. 36 v. 3);
788
esattamente : fu;
789
n. d. t. : cfr. 2° Re Cap. 24 v. 17;
790
n. d. t. : cfr. 2° Re Cap. 25:8-11; questa fu l’ultima fase della deportazione del popolo, la prima avvenne il 3° anno
del re Ioiachim (cfr. 2° Re Cap. 24 v. 1- Daniele Cap. 1:1-4) nel 606 A. C.;
791
esattamente : donato;
785
78
L’Eterno mi disse: «Hai visto bene,
poiché io vigilo sulla mia parola per farla realizzare».
La parola dell’Eterno venne a me per la seconda volta, dicendomi:
«Che cosa vedi?»
Io risposi: «Vedo una pentola che bolle
e ha la bocca rivolta dal lato settentrionale».
L’Eterno mi disse:
«Dal settentrione verrà il male su tutti gli abitanti del paese.
Poiché, ecco, io chiamo tutte le famiglie dei regni del settentrione»,
dice l’Eterno «ed essi verranno e porranno ognuno il suo trono
all'ingresso delle porte di Gerusalemme,
contro tutte le sue mura all'intorno e contro tutte le città di Giuda.
Pronunzierò i miei giudizi contro di loro,
a causa di tutte le loro iniquità, per le quali essi m’hanno abbandonato,
bruciando l’incenso ad altri dèi,
e prostrandosi davanti all'opera delle loro mani.
Tu dunque, cingiti i fianchi, alzati
e di' loro tutto ciò che io ti comanderò.
Non lasciarti spaventare da loro,
affinché io non ti spaventi in loro presenza.
Io, oggi ti stabilisco come una città fortificata,
come una colonna di ferro e come un muro di bronzo
contro tutto il paese, contro i re di Giuda,
contro i suoi principi, contro i suoi sacerdoti e contro il popolo del paese.
Essi combatteranno contro a te, ma non prevarranno su di te,
perché io sono con te per liberarti», dice l’Eterno.
Congiura contro Geremia ad opera dei suoi concittadini793
L’Eterno me l'ha fatto sapere, e io l'ho capito;
allora tu mi hai mostrato le loro azioni.
Io ero come un agnello domestico che si conduce al macello;
io non sapevo che tramavano complotti contro di me [dicendo]:
«Distruggiamo l'albero con il suo frutto794,
sradichiamolo dalla terra dei viventi;
affinché il suo nome non sia più ricordato».
Ma tu, Eterno degli eserciti, che giudichi giustamente,
che provi le reni e i cuori, fammi vedere la tua vendetta su di loro,
poiché a te io rimetto la mia causa.
Perciò, così parla l’Eterno:
«Riguardo a quelli di Anatot che cercano la tua vita
e dicono: "Non profetare nel nome dell’Eterno,
se non vuoi morire per mano nostra".
Perciò, così parla l’Eterno degli eserciti:
«Ecco, io li punisco:
i giovani moriranno per la spada,
i loro figli e le loro figlie moriranno di fame;
non resterà nessun di loro,
poiché io farò venire il male su quelli di Anatot,
nell'anno della loro visitazione».
Ed essi hanno detto: "Venite, facciamo un complotto contro Geremia; poiché la legge non mancherà ai sacerdoti, né il
consiglio per mancanza di saggi, né la parola per mancanza di profeti. Venite, attacchiamolo con la lingua e non diamo
retta a nessuna delle sue parole".
«Eterno, volgi a me la tua attenzione
e odi le parole dei miei contestatori.
Il male sarà reso in cambio del bene?
792
albero che veglia o che vigila essendo il primo a fiorire dopo l’inverno;
* Geremia Cap. 11:18-23; Cap. 18:18-23;
794
esattamente : pane;
793
79
Perché loro hanno scavato una fossa per me.
Ricordati che io mi sono presentato davanti alla tua faccia
per parlare in loro favore
e per distogliere la tua ira da loro.
Perciò abbandona i loro figli alla fame,
dalli in balia della spada;
che le loro mogli siano private dei figli e vedove;
che i loro mariti siano destinati795 alla morte;
[che] i loro giovani siano colpiti dalla spada in battaglia.
Un grido si oda uscire dalle loro case,
quando all'improvviso tu farai venire su di loro le truppe nemiche;
poiché hanno scavato una fossa per catturarmi,
hanno teso delle insidie ai miei piedi.
Tu, o Eterno, conosci tutti i loro progetti contro di me per farmi morire;
non perdonare la loro iniquità,
non cancellare il loro peccato davanti ai tuoi occhi!
Siano essi abbattuti davanti a te!
Agisci contro di loro nel giorno della tua ira»!
Profezia sulla distruzione di Gerusalemme; Geremia minacciato di morte796
Nel principio del regno di Ioiachim797 figlio di Giosia, re di Giuda, fu pronunziata un parola da parte dell’Eterno,
dicendo:
«Così dice l’Eterno: Va' nel cortile della casa dell’Eterno, di' a tutte le città di Giuda che vengono a prostrarsi nella
casa dell’Eterno, tutte le parole che io t’ho comandato di dir loro; non omettere una parola.
Forse daranno ascolto e si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia e io mi pentirò del male che penso di far loro
per la malvagità delle loro azioni.
Tu dirai loro: "Così dice l’Eterno: Se voi non mi ascoltate, se non camminate secondo la mia legge, che vi ho posta
davanti,
se non date ascolto alle parole dei miei servitori, i profeti che io vi mando, che vi ho mandato levandomi di buon’ora,
ma voi non li avete ascoltati,
io ridurrò questa casa come Silo, darò questa città per maledizione di tutte le nazioni della terra"».
I sacerdoti, i profeti e tutto il popolo, udirono Geremia dire queste parole nella casa dell’Eterno.
Appena Geremia finì di dire a tutto il popolo tutto quello che l’Eterno gli aveva comandato, i sacerdoti, i profeti e tutto
il popolo lo presero dicendo: «Tu morirai certamente!
Perché profetizzi nel nome dell’Eterno dicendo: "Questa casa sarà come Silo e questa città sarà desolata e sarà priva di
abitanti"» Tutto il popolo si radunò contro Geremia nella casa dell’Eterno.
I principali di Giuda udirono queste cose, salirono dal palazzo del re al tempio dell’Eterno e si sedettero all'ingresso
della porta nuova [del tempio]798 dell’Eterno.
I sacerdoti e i profeti parlarono ai principali e a tutto il popolo, dicendo: «Quest'uomo merita la morte, perché ha
profetizzato contro questa città, nel modo che avete udito con le vostre orecchie».
Allora Geremia parlò a tutti i principali e a tutto il popolo, dicendo: «L’Eterno mi ha mandato a profetizzare contro
questo tempio e contro questa città tutte le cose che avete udite.
Ora, cambiate le vostre vie e le vostre azioni, date ascolto alla voce dell’Eterno, del vostro Dio e l’Eterno si pentirà del
male che ha pronunziato contro di voi.
Quanto a me, eccomi nelle vostre mani; fate di me quello che vi parrà buono e giusto.
Soltanto sappiate per certo che, se mi ucciderete, metterete del sangue innocente addosso a voi, a questa città e ai suoi
abitanti, perché l’Eterno mi ha veramente mandato da voi per farvi udire tutte queste parole».
Allora i principali e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: «Quest'uomo non merita la morte, perché ci ha
parlato nel nome dell’Eterno, del nostro Dio».
Alcuni degli anziani del paese si alzarono e parlarono così a tutta l'assemblea del popolo:
«Michea, il Morasita, profetizzò ai giorni di Ezechia, re di Giuda, parlò a tutto il popolo di Giuda in questi termini:
"Così dice l’Eterno degli eserciti: Sion sarà arata come un campo, Gerusalemme diventerà un mucchio di macerie, e la
montagna del tempio, un'altura boscosa"799.
795
esattamente : uccisi;
* Geremia Cap. 26:1-24;
797
A. C. 609;
798
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
799
n. d. t. : vedi il Libro di Michea, tra i Profeti minori Cap. 3 v. 16;
796
80
Ezechia, re di Giuda, e tutto Giuda lo misero a morte? Ezechia non temette forse l’Eterno, non supplicò l’Eterno al
punto che l’Eterno si pentì del male che aveva pronunziato contro di loro? Ma noi faremmo un male gravissimo contro
le nostre anime».
Vi fu anche un altro uomo che profetizzò nel nome dell’Eterno: Uria, figlio di Semaia di Chiriat-Iearim, il quale
profetizzò contro questa città e contro questo paese, secondo tutte le parole di Geremia.
Il re Ioiachim, tutti i suoi uomini prodi e tutti i suoi principali udirono le sue parole; il re cercò di farlo morire; ma Uria
lo seppe, ebbe paura, fuggì e andò in Egitto.
Il re Ioiachim mandò degli uomini in Egitto, cioè Elnatan, figlio di Acbor, e degli uomini con lui.
Questi trassero Uria fuori d'Egitto, lo condussero al re Ioiachim, il quale lo colpì con la spada, e gettò il suo cadavere
fra le sepolture dei figli del popolo.
Tuttavia la mano di Aicam, figlio di Safan, fu con Geremia e impedì che fosse dato in mano del popolo per farlo morire.
Sottomissione a Nabucodonosor consigliata da Geremia800
Nel principio del regno di Sedechia801, figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta dall’Eterno a Geremia802
dicendo:
Così mi ha detto l’Eterno: «Fatti delle catene e dei gioghi, e mettiteli sul collo;
poi mandali al re di Edom, al re di Moab, al re dei figli di Ammon, al re di Tiro e al re di Sidone, mediante gli
ambasciatori che sono venuti a Gerusalemme da Sedechia, re di Giuda;
ordina loro che dicano ai loro signori: "Così parla l’Eterno degli eserciti, Dio d'Israele, direte questo ai vostri signori:
– Io, io ho fatto la terra, l’uomo e la bestia che sono sulla faccia della terra, con la mia gran potenza e con il mio braccio
steso e io li ho dati a chi è stato buono ai miei occhi.
Ora io ho dato tutti questi paesi in mano a Nabucodonosor, re di Babilonia, mio servitore e gli ho dato pure gli animali
della campagna per servirlo.
Tutte le nazioni lo serviranno, lui, suo figlio e il figlio di suo figlio, finché giunga il tempo anche per il suo paese; allora
molte nazioni e grandi re lo asserviranno.
La nazione o il regno che non vorrà sottomettersi a lui, a Nabucodonosor re di Babilonia, e non vorrà piegare il
collo sotto il giogo del re di Babilonia, io visiterò803 quella nazione, dice l’Eterno, con la spada, con la fame, con la
peste, finché io non l'abbia sterminata per la sua mano.
Voi dunque non ascoltate i vostri profeti, né i vostri indovini, né i vostri sognatori, né i vostri pronosticatori, né i vostri
maghi che vi dicono: "Non sarete sottomessi al re di Babilonia!"
Essi infatti vi profetizzano menzogna, per allontanarvi dal vostro paese, perché io vi getti di fuori804 e voi periate.
Ma la nazione che piegherà il suo collo sotto il giogo del re di Babilonia e gli sarà sottomessa, io la lascerò nella sua
terra, - dice l’Eterno - ed essa lo coltiverà e vi abiterà"».
Io parlai dunque a Sedechia, re di Giuda, secondo tutte queste parole, e dissi: «Piegate il collo sotto il giogo del re di
Babilonia, sottomettetevi a lui e al suo popolo e voi vivrete.
Perché morireste, tu e il tuo popolo, di spada, di fame e di peste, come l’Eterno ha detto contro la nazione che non
servirà il re di Babilonia?
Non date ascolto alle parole dei profeti che vi dicono: "Voi non servirete il re di Babilonia!" perché vi profetizzano
menzogna.
"Io infatti non li ho mandati" dice l’Eterno" e profetizzano falsamente nel mio nome, perché io vi getti di fuori e voi
periate: voi e i profeti che vi profetizzano"».
Parlai pure ai sacerdoti e a tutto questo popolo, dicendo così parla l’Eterno: «Non date ascolto alle parole dei vostri
profeti i quali vi profetizzano, dicendo: "Ecco, gli arredi della casa dell’Eterno saranno tra poco riportati da Babilonia",
perché vi profetizzano menzogna.
Non date loro ascolto; servite il re di Babilonia, e vivrete. Perché questa città dovrebbe essere ridotta in deserto?
Se sono profeti, e se la parola dell’Eterno è con loro, intercedano ora presso l’Eterno degli eserciti perché gli arredi
rimasti nella casa dell’Eterno, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme, non vadano a Babilonia.
Perché così parla l’Eterno degli eserciti riguardo alle colonne, al mare, alle basi e al resto degli arredi rimasti in
questa città,
che non furono presi da Nabucodonosor, re di Babilonia, quando deportò da Gerusalemme a Babilonia Ieconia, figlio
di Ioiachim, re di Giuda, e tutti i nobili di Giuda e di Gerusalemme;
perché così parla l’Eterno degli eserciti, Dio d'Israele, riguardo agli arredi che rimangono nella casa dell’Eterno,
nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme:
800
* Geremia Cap. 27:1-22;
esattamente : Ioiachim; probabilmente è un errore dei copisti (vedere il v. 3 e seguenti);
802
A. C. 596;
803
altri : punirò;
804
altri : cacci; anche al v. 15;
801
81
"essi saranno portati a Babilonia, e là rimarranno, finché io me ne occuperò" dice l’Eterno, "e li farò risalire e ritornare
in questo luogo"».
I settant'anni di deportazione805
Ecco la parola che venne a Geremia riguardo a tutto il popolo di Giuda, nel quarto anno di Ioiachim, figlio di Giosia,
re di Giuda (che era il primo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia),
che Geremia il profeta disse a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme:
«Dal tredicesimo anno di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, sino a oggi, sono già ventitré anni che la parola
dell’Eterno mi è venuta, che io vi ho parlato levandomi di buon’ora, ma voi non avete dato ascolto.
L’Eterno vi ha pure mandato tutti i suoi servitori, i profeti, e ve [li] ha mandati levandosi di buon’ora, ma voi non avete
ubbidito, non avete inclinato l'orecchio per ascoltare,
quand’essi dicevano: “Si converta ciascuno di voi dalla sua cattiva via e dall’iniquità delle vostre azioni e voi abiterete
di secolo in secolo sul suolo che l’Eterno ha dato a voi e ai vostri padri;
non andate dietro ad altri dèi per servirli e per prostrarvi davanti a loro, non mi provocate con l'opera delle vostre mani e
io non vi farò nessun male”.
«Ma voi non mi avete ascoltato» dice l’Eterno, «per provocarmi con l'opera delle vostre mani, a vostra disgrazia ».
Perciò, così dice l’Eterno degli eserciti: «Poiché non avete ubbidito alle mie parole,
ecco, io manderò a prendere tutte le famiglie del nord» dice l’Eterno «e Nabucodonosor re di Babilonia, mio servitore,
le farò venire contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni circostanti; li voterò allo sterminio e
li farò una desolazione, un oggetto di fischio, dei deserti perenni.
Farò cessare in mezzo a loro il grido di gioia e il grido d'esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa, il rumore
della macina e la luce della lampada.
Tutto questo paese sarà un deserto, una desolazione e queste nazioni serviranno il re di Babilonia per settant'anni.806
Ma quando saranno compiuti [i] settant'anni, io visiterò sul re di Babilonia e sul paese dei Caldei, su quella nazione,
la loro iniquità» dice l’Eterno «e io la ridurrò in una desolazione perenne.
Farò venire su quel paese tutte le mie parole che ho detto contro di lui, tutto ciò che è scritto in questo libro, ciò che
Geremia ha profetizzato contro tutte le nazioni.
Perché molte nazioni e re potenti, si asserviranno i Caldei stessi e io renderò loro secondo le loro azioni, secondo
l'opera delle loro mani».
I Recabiti807
Ecco la parola che venne a Geremia da parte dell’Eterno, al tempo di Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda:
«Va' alla casa dei Recabiti, e parla loro; conducili nella casa dell’Eterno, in una delle camere, e versa loro del vino».
Allora io presi Iaazania, figlio di Geremia, figlio di Cabazzinia, tutti i suoi figli, tutti i suoi fratelli, e tutta la casa dei
Recabiti,
li condussi nella casa dell’Eterno, nella camera dei figli di Anan, figlio d'Igdalia, uomo di Dio, la quale era vicino alla
camera dei principi, sopra la camera di Maaseia, figlio di Sallum, guardiano della soglia;
misi davanti ai figli della casa dei Recabiti delle brocche piene di vino e delle coppe, e dissi loro: «Bevete del vino».
Ma quelli risposero: «Noi non beviamo vino; perché Ionadab, figlio di Recab, nostro padre, ce l'ha proibito, dicendo:
"Non berrete mai vino, né voi né i vostri figli per sempre;
non costruirete case, non seminerete nessuna semenza, non pianterete vigne e non ne possederete nessuna, ma abiterete
in tende tutti i giorni della vostra vita, affinché viviate lungamente nel paese dove state come forestieri".
Noi abbiamo ubbidito alla voce di Ionadab, figlio di Recab, nostro padre, in tutto quello che ci ha comandato: non
beviamo vino durante tutti i nostri giorni, tanto noi, che le nostre mogli, i nostri figli e le nostre figlie;
non costruiamo case per abitarvi, non abbiamo vigna, né campo, né semente;
abitiamo in tende e abbiamo ubbidito e fatto tutto quello che Gionadab, nostro padre, ci ha comandato.
Ma quando Nabucodonosor, re di Babilonia, è salito contro il paese, abbiamo detto: "Venite, ritiriamoci a
Gerusalemme, per paura dell'esercito dei Caldei e dell'esercito di Siria". Così ci siamo stabiliti a Gerusalemme».
Allora la parola dell’Eterno venne a Geremia così:
Così parla l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele: «Va' e di' agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: "Non
riceverete dunque voi istruzione, imparando a ubbidire alle mie parole?" dice l’Eterno.
Le parole di Ionadab, figlio di Recab, che comandò ai suoi figli di non bere vino, sono state ascoltate; ed essi fino a
oggi non hanno bevuto vino, in ubbidienza all'ordine del padre loro; ma io, io vi ho parlato, levandomi di buon’ora e
voi non mi avete dato ascolto;
805
* Geremia Cap. 25:1-14;
questa profezia è stata pronunciata 18 anni prima della distruzione della città; il 4° anno del re Ioiachim (Eliachim o
Sallum) fu il 1° anno di Nabucodonosor e corrisponde al 1° dei 70 anni della cattività di Giuda perché in quell’anno
furono deportati i primi Giudei, tra i quali Daniele; era il 605 A. C.;
807
* Geremia Cap. 35:1-19;
806
82
io vi ho mandato tutti i miei servitori, i profeti, levandomi di buon’ora, per dirvi: "Convertitevi ciascuno dalla sua via
malvagia, emendate le vostre azioni, non andate dietro ad altri dèi per servirli e abiterete nel paese che ho dato a voi e ai
vostri padri", ma voi non avete inclinato l’orecchio, e non mi avete ubbidito.
Sì, i figli di Ionadab, figlio di Recab, hanno messo in pratica l'ordine dato dal padre loro, ma questo popolo non mi ha
ubbidito! »
Perciò, così parla l’Eterno, Dio degli eserciti, il Dio d'Israele: «Ecco, io faccio venire su Giuda e su tutti gli abitanti di
Gerusalemme tutto il male che ho pronunziato contro di loro, perché ho parlato loro ed essi non hanno ascoltato;
perché li ho chiamati, ed essi non hanno risposto».
Alla casa dei Recabiti Geremia disse: «Così parla l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele: Poiché avete ubbidito
all'ordine di Ionadab, vostro padre e avete osservato tutti i suoi precetti e avete fatto tutto quello che egli vi aveva
prescritto,
così parla l’L’Eterno degli eserciti, Dio d'Israele, a Ionadab, figlio di Recab, non verranno mai a mancare discendenti
che stiano davanti a me».
Promessa a Baruc808
Ecco la parola che il profeta Geremia rivolse a Baruc, figlio di Neria, quando questi scrisse queste parole in un libro, a
dettatura809 di Geremia, l'anno quarto di Ioiachim810, figlio di Giosia, re di Giuda. Egli disse:
«Così parla l’Eterno, Dio d'Israele, riguardo a te, Baruc: Tu dici: "Guai a me! poiché l’Eterno aggiunge tristezza al
mio dolore; io mi consumo tra i gemiti e non trovo riposo"».
«Digli così: "Così parla l’Eterno: Ecco, ciò che avevo costruito, io lo distruggerò; ciò che avevo piantato, io lo
sradicherò; questo farò in tutto il paese
e tu, tu cercheresti grandi cose per te? Non le cercare! poiché, ecco, io farò venire del male sopra ogni carne, dice
l’Eterno, ma a te darò la vita come bottino, in tutti i luoghi dove tu andrai"».
Profezia sull'Egitto811
Parola dell’Eterno che venne a Geremia riguardo alle nazioni.
Riguardo all'Egitto. Circa l'esercito del faraone Neco, re d'Egitto, che era presso il fiume Eufrate a Carchemis, e che
Nabucodonosor, re di Babilonia, sconfisse il quarto anno di Ioiachim, figlio di Giosia, re di Giuda812.
«Preparate lo scudo grande e quello leggero;
avvicinatevi per la battaglia,
attaccate i cavalli; cavalieri, montate.
Presentatevi con gli elmi in testa,
lucidate le lance, indossate le cotte di maglia …!
Perché li vedo terrificati,
ritirandosi indietro?
[Perché] i loro prodi sono sconfitti,
si danno alla fuga senza volgersi indietro;
tutto intorno è lo spavento813», dice l’Eterno.
«Che l’uomo veloce non fugga,
il prode non scampi!
Al nord, presso il fiume Eufrate
Essi sono vacillati e sono caduti.
Chi è colui che sale come il Nilo,
[e] le cui acque si agitano come quelle dei fiumi?
È l'Egitto, che sale come il Nilo,
le cui acque si agitano come quelle dei fiumi.
Egli dice: "Io salirò, ricoprirò il paese,
distruggerò le città e i loro abitanti".
All'assalto, cavalli! al galoppo, carri!
Si facciano avanti i prodi di Cus e di Put814 che portano lo scudo, quelli di Lud815 che portano [e] tendono
l'arco.
808
* Geremia Cap. 45:1-5;
esattamente : dalla bocca;
810
A. C. 605;
811
* Geremia Cap. 46:1-28;
812
n. d. t. : 605 A. C.; si tratta di faraone Neco 2° (610 – 595 A. C.); si tratta dello stesso faraone contro il quale
combattè il re di Giuda Giosia episodio non è raccontato in 2° Cronache Cap. 35:20-25 e in tale occasione Geremia
compose un lamento;
813
o : terrore; come altrove;
809
83
Perché questo giorno è [il giorno] del Signore,
l’Eterno degli eserciti,
un giorno di vendetta,
per vendicarsi dei suoi nemici.
La spada divorerà, si sazierà,
berrà abbondantemente del loro sangue;
poiché il Signore, l’Eterno degli eserciti,
immola le vittime nel paese del nord,
presso il fiume Eufrate.
Sali a Galaad, prendi del balsamo,
o vergine, figlia d'Egitto!
Invano moltiplichi le medicine,
ma non c'è guarigione che valga per te.
Le nazioni hanno udito il tuo strepito
e il tuo grido ha riempito la terra;
poiché il prode ha vacillato con il prode,
e tutti e due cadono assieme».
La parola che l’Eterno disse al profeta Geremia per Nabucodonosor, re di Babilonia, quando colpì il paese
d'Egitto.
«Annunziatelo in Egitto,
ditelo a Migdol, ditelo a Nof e a Tafanes!
Dite: "Coraggio e preparati,
poiché la spada divora tutto intorno a te!"
Perché i tuoi prodi sono stati vinti?
Non possono resistere perché l’Eterno li ha abbattuti.
Egli moltiplica quelli che vacillano;
essi cadono l'uno sopra l'altro e dicono:
"Levatevi, torniamo al nostro popolo
e al nostro paese natìo,
lontano dalla spada micidiale".
Là essi hanno gridato:
“Il faraone, re d'Egitto, non è che un vano rumore816,
ha lasciato passare il tempo [favorevole]817”.
Io sono vivente818», dice il Re
che ha nome “Eterno degli eserciti”,
«come il Tabor, fra le montagne,
come il Carmelo sul mare
così egli verrà!
Fatti un bagaglio per la deportazione
o figlia che abiti l'Egitto!
Poiché Nof sarà una desolazione,
e sarà devastata, tanto che nessuno vi abiterà più.
L'Egitto è una giovenca bellissima,
ma viene un tafano819, viene dal nord.
Anche i mercenari d’esso
sono come vitelli da ingrasso;
anch'essi volgono il dorso,
fuggono tutti assieme, non resistono;
poiché il giorno della loro calamità,
il tempo del loro castigo, piomba su di loro.
La sua voce sarà820 come quella di un serpente;
814
o : Etiopia; Libia;
esattamente : Ludim sono i Lidi d’Africa;
816
o secondo altri: è distrutto;
817
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
818
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico ha un senso di giuramento; altri Com'è vero che io vivo; qui e in generale
sempre;
819
o: la distruzione;
820
esattamente: andrà;
815
84
poiché essi verranno armati,
marciano contro di lui con asce,
come coloro che tagliano gli alberi.
Essi abbattono la sua foresta»,
dice l’Eterno, «sebbene sia impenetrabile,
perché quelli sono più numerosi delle locuste,
non si possono contare.
La figlia dell'Egitto è coperta di vergogna,
è data in mano del popolo del nord».
L’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele, dice:
«Ecco, io punirò l’Amon di No821,
il faraone, l'Egitto, i suoi dèi, i suoi re,
il faraone e quelli che confidano in lui;
li darò in mano di quelli che cercano la loro vita,
in mano di Nabucodonosor, re di Babilonia,
in mano dei suoi servitori, ma, dopo questo,
l'Egitto sarà abitato come ai giorni di prima», dice l’Eterno.
prima», dice l’Eterno.
Promessa per i figli di Giacobbe
«Tu dunque non temere, Giacobbe mio servitore, non ti sgomentare, Israele!
Poiché, ecco, io ti salverò da un [paese] lontano,
salverò la tua discendenza dalla terra della tua deportazione;
Giacobbe ritornerà, sarà in riposo, sarà tranquillo;
nessuno più lo spaventerà.
Tu non temere, Giacobbe, mio servitore»,
dice l’Eterno «poiché io sono con te,
io distruggerò interamente822 tutte le nazioni fra le quali ti ho cacciato,
ma te non distruggerò interamente;
però ti castigherò con misura823
e non ti lascerò del tutto impunito».
Il libro delle profezie di Geremia bruciato dal re Ioiachim824
Avvenne che, l'anno quarto di Ioiachim825, figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta dall’Eterno a
Geremia, così:
«Prenditi un rotolo di libro e scrivici tutte le parole che ti ho dette contro Israele, contro Giuda e contro tutte le
nazioni, dal giorno che ti ho parlato, dal tempo di Giosia, fino a oggi.
Forse la casa di Giuda, udendo tutto il male che io penso di far loro, si convertirà, ciascuno dalla sua via malvagia, e
io perdonerò la loro iniquità e il loro peccato».
Allora Geremia chiamò Baruc, figlio di Neria, e Baruc scrisse su di un rotolo di libro, dalla bocca di Geremia, tutte le
parole che gli disse l’Eterno.
Poi Geremia diede quest'ordine a Baruc: «Io sono infermo e non posso entrare nella casa dell’Eterno;
ma tu, tu vi entrerai e leggerai dal rotolo che hai scritto dalla mia bocca, le parole dell’Eterno, alle orecchie del
popolo, nella casa dell’Eterno, il giorno del digiuno; leggile anche alle orecchie di tutti quelli di Giuda che verranno
dalle loro città.
Forse, la loro supplica sarà presentata826 all’Eterno e si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia; perché sono
grandi l'ira e il furore che l’Eterno ha detto contro questo popolo».
Baruc, figlio di Neria, fece tutto quello che gli aveva ordinato il profeta Geremia, per leggere nel libro le parole
dell’Eterno, nella casa dell’Eterno.
E avvenne, l'anno quinto di Ioiachim827, figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, che fu pubblicato un digiuno in
presenza dell’Eterno, per tutto il popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo venuto dalle città di Giuda a
Gerusalemme.
821
cioè : il dio Amon di Tebe;
vedere la nota al Cap. 4 v. 27;
823
esattamente : giudizio;
824
* Geremia Cap. 36:1-32;
825
A. C. 605;
826
o : ricevuta; letteralmente : cadrà; qui e altrove in Geremia;
827
A. C. 604;
822
85
Baruc lesse dal libro le parole di Geremia, nella casa dell’Eterno, nella camera di Guemaria, figlio di Safan, lo scriba828,
nel cortile superiore, all'ingresso della porta nuova della casa dell’Eterno, alle orecchie di tutto il popolo.
Micaia, figlio di Guemaria, figlio di Safan, udì dal libro tutte le parole dell’Eterno;
egli scese nella casa del re, nella camera dello scriba, ed ecco che là stavano seduti tutti i principi: Elisama lo scriba,
Delaia figlio di Semaia, Elnatan figlio di Acbor, Guemaria figlio di Safan, Sedechia figlio di Anania e tutti gli altri
principi.
Micaia riferì loro tutte le parole che aveva udite mentre Baruc leggeva il libro alle orecchie del popolo.
Allora tutti i principi mandarono Ieudi, figlio di Netania, figlio di Selemia, figlio di Cusci, a Baruc per dirgli: «Prendi
in mano il rotolo dal quale tu hai letto alle orecchie del popolo e vieni». Baruc, figlio di Neria, prese in mano il rotolo e
andò da loro.
Essi gli dissero: «Siediti e leggilo qui alle nostre orecchie ». Baruc lo lesse alle loro orecchie.
Quando essi udirono tutte quelle parole, essi furono spaventati [si guardarono] l’un l’altro e dissero a Baruc: «Non
mancheremo di riferire tutte queste parole al re».
Poi chiesero a Baruc: «Dicci ora come hai scritto tutte queste parole, sotto la sua dettatura829»?
Baruc rispose loro: «Egli mi ha dettato di bocca sua tutte queste parole e io le ho scritte con inchiostro nel libro».
Allora i principi dissero a Baruc: «Vatti a nascondere, tu e Geremia; e nessuno sappia dove siete».
Poi andarono dal re, nel cortile, riposero il rotolo nella camera di Elisama, lo scriba, e riferirono alle orecchie del re tutte
quelle parole.
Il re mandò Ieudi a prendere il rotolo; ed egli lo prese dalla camera di Elisama, lo scriba. Ieudi lo lesse alle orecchie del
re e alle orecchie di tutti i principi che stavano in piedi a fianco del re.
Il re stava seduto nel suo palazzo d'inverno, era il nono mese, e il braciere ardeva davanti a lui.
Appena Ieudi leggeva tre o quattro pagine830, [il re] le tagliò con il temperino da scriba e le gettò nel fuoco del
braciere, finché tutto il rotolo fu consumato dal fuoco del braciere.
Ed essi non temettero, non si stracciarono le vesti, né il re, né alcuno dei suoi servitori che udirono tutte quelle parole.
Eppure Elnatan, Delaia e Guemaria intercedettero presso il re perché non bruciasse il rotolo, ma egli non volle dar
loro ascolto.
Il re ordinò a Ierameel, figlio d’Hammelec831, a Sesaia figlio di Azriel, e a Selemia figlio di Adbeel, di prendere
Baruc, lo scriba e il profeta Geremia, ma l’Eterno li nascose.
Il libro delle profezie di Geremia riscritto
Dopo che il re ebbe bruciato il rotolo e le parole che Baruc aveva scritte a dettatura di Geremia, la parola dell’Eterno
venne a Geremia in questi termini:
«Prenditi ancora un altro rotolo, scrivici tutte le parole di prima che erano nel primo rotolo, che Ioiachim re di Giuda
ha bruciato.
Riguardo a Ioiachim, re di Giuda, tu dirai, così parla l’Eterno: Tu hai bruciato quel rotolo dicendo: "Perché hai scritto
in esso che il re di Babilonia verrà certamente e distruggerà questo paese, tanto che non vi sarà più né uomo né bestia? "
Perciò così parla l’Eterno riguardo a Ioiachim re di Giuda: Egli non avrà nessuno che sieda sul trono di Davide832, e il
suo cadavere sarà gettato fuori, al caldo del giorno e al gelo della notte.
Io punirò lui, la sua discendenza e i suoi servitori per la loro iniquità, e farò venire su di loro, sugli abitanti di
Gerusalemme e sugli uomini di Giuda, tutto il male che ho pronunziato contro di loro, anche se essi non mi danno
ascolto».
Geremia prese un altro rotolo e lo diede a Baruc, figlio di Neria, lo scriba, il quale vi scrisse, dalla bocca di Geremia,
tutte le parole del libro che Ioiachim, re di Giuda, aveva bruciato nel fuoco; e vi furono aggiunte molte altre parole
simili a quelle.833
828
n. d. t. altri : il segretario;
esattamente : uscite dalla sua bocca;
830
o : colonne;
831
o : figlio del re; anche al Cap. 38 v. 3;
832
n. d. t. : Dalla linea genealogica discente dal re Ioiachim, venne Zorobabele, che è detto figlio di Pedaia, ma c’è un
altro Zorobabel neotestamentario, detto figlio di Sealtiel e nipote di Neri, non del re Ieconia e padre anche di
Abiud e Resa, che originano i due rami genealogici del Cristo, di Matteo e Luca. Questo Zorobabele era
considerato come nipote del re Ieconia e pertanto di stirpe reale. Probabilmente si tratta della stessa persona, se
Abiud e Resa sono Abdia e Refaia, figli di Anania, e nipoti di Zorobabele. Infatti a Sealtiel non è data una sua
discendenza naturale, perciò, se lui avesse adottato Zorobabele, divenuto orfano del padre Pedaia, come suo
nipote erede al trono, oppure con un matrimonio levitico, sarebbe diventato anche suo figlio. Zorobabele dunque
assumerebbe due valenze contrastanti:
1. la continuità genealogica secondo la stirpe regale, come figlio adottivo non naturale di Sealtiel figlio del re;
2. e quella secondo la stirpe senza diritto al trono come nipote naturale di Neri che non fu discendente regale, ma
solamente genero del re Ieconia.
829
86
Giudizio contro la casa reale di Giuda834
Così parla l’Eterno: «Scendi nella casa del re di Giuda, e là pronunzia questa parola:
"Ascolta la parola dell’Eterno, o re di Giuda, che siedi sul trono di Davide: tu, i tuoi servitori e il tuo popolo, che entrate
per queste porte!
Così parla l’Eterno: Giudicate con diritto e con giustizia; liberate dalla mano dell'oppressore colui al quale predate; non
fate torto né violenza allo straniero, all'orfano e alla vedova; non spargete sangue innocente in questo luogo.
Perché, se metterete fedelmente in pratica questa parola, dei re a cui appartiene il trono di Davide entreranno per le
porte di questa casa su carri e su cavalli: entreranno essi, i loro servitori e il loro popolo.
Ma, se non date ascolto a queste parole, io giuro per me stesso, dice l’Eterno, che questa casa sarà ridotta in
desolazione.
Poiché così parla l’Eterno riguardo alla casa del re di Giuda:
Tu sei per me un Galaad, la vetta del Libano …
Se io non ti riduco in deserto, in città disabitate! 835
E io preparerò contro di te dei distruttori,
ciascuno con le sue armi,
essi abbatteranno i tuoi cedri più belli e li getteranno nel fuoco.
Molte nazioni passeranno presso questa città,
e ognuno dirà al suo compagno:
"Perché l’Eterno ha fatto così a questa grande città?"
Si risponderà:
"Perché hanno abbandonato il patto dell’Eterno, del loro Dio;
perché si sono prostrati davanti ad altri dèi e li hanno serviti"».
Non piangete per colui ch’è morto,
non vi affliggete per lui, ma piangete,
piangete per colui che se ne va,
perché non tornerà più e non vedrà più il suo paese natìo.
Poiché così dice l’Eterno, riguardo a Sallum,836
figlio di Giosia, re di Giuda, che regnava al posto di Giosia suo padre,
e che è uscito da questo luogo: Egli non vi ritornerà più,
ma morirà nel luogo dove l'hanno deportato; non vedrà più questo paese".
Guai a colui che costruisce la sua casa con l’iniquità
e le sue camere alte senza equità;
che fa lavorare il prossimo per nulla, non gli paga il suo salario
e dice: "Mi costruirò una casa grande
con camere spaziose al piano di sopra".
Egli vi fa delle finestre, la riveste di legno di cedro
e la dipinge di vermiglio!
Regnerai tu perché rivaleggi col cedro?
Tuo padre non ha mangiato e bevuto?
Però faceva ciò che è retto e giusto e tutto gli andava bene.
Egli giudicava la causa del povero e del bisognoso,
allora questo è ben fatto.
Questo non significa forse conoscermi?» dice l’Eterno.
«Ma tu hai occhi e cuore per la tua cupidigia,
per spargere sangue innocente,
per fare oppressione e violenza».
Perciò, così parla l’Eterno riguardo a Ioiachim,
figlio di Giosia, re di Giuda837: «Non lo si compiangerà, dicendo:
"Ahimè, fratello mio, ahimè sorella!"
Non si farà cordoglio per lui, dicendo: "Ahimè, signore, ahimè, maestà!"
833
n. d. t. : si tratta di questo stesso testo che è giunto fino a noi;
*Geremia Cap. 22:1-30;
835
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico funge da giuramento; cfr. 2° Samuele Cap. 11 v. 11;
836
n. d. t. : Sallum, è il quarto figlio del re Giosia (cfr. 1° Cronache Cap. 3 v. 15) deportato forse con il re Ieconia
(Ioachin) suo nipote nel 598 A. C. (cfr. 2° Re Cap. 23 v. 34); Sallum non fu re ma forse ebbe una parte importante
nel brevissimo regno del nipote, che aveva soltanto 18 anni; J. N. Darby lo identifica con il re Ioacaz primogenito
di Giosia;
837
n. d. t. : (cfr. 2° Re Cap. 24 v. 15);
834
87
Sarà sepolto come si seppellisce un asino,
trascinato e gettato fuori dalle porte di Gerusalemme838».
«Sali sul Libano e grida, da Basan fa udire la tua voce,
e grida dalle [cime] dell'Abarim,
perché tutti i tuoi [idoli]839 amati sono distrutti.
Io ti ho parlato al tempo della tua prosperità,
[ma] tu hai detto: "Io non ascolterò".
Questo è stato il tuo comportamento sin dalla tua giovinezza;
tu non hai mai dato ascolto alla mia voce.
Tutti i tuoi pastori saranno pastura del vento
e i tuoi amanti saranno deportati;
allora sarai svergognata, confusa,
per tutta la tua malvagità.
Abitante del Libano che ti annidi fra i cedri,
come farai pietà840 quando ti coglieranno i dolori,
le doglie come quelle di donna che partorisce!
Io sono vivente841», dice l’Eterno,
«quando pure Conia842, figlio di Ioiachim, re di Giuda,
fosse un sigillo nella mia destra, io ti strapperò di là.
Io ti darò in mano di quelli che cercano la tua vita,
in mano di quelli dei quali hai paura,
in mano di Nabucodonosor, re di Babilonia,
in mano dei Caldei.
Caccerò te e tua madre che ti ha partorito,
in un paese straniero dove non siete nati,
e là morirete.
Ma quanto al paese in cui desiderano ardentemente843 tornare,
essi non vi torneranno».
Quest’uomo, Conia, è un vaso d’argilla disprezzato e infranto?
È un arnese che non fa più alcun piacere?
Perché sono dunque cacciati, lui e la sua discendenza844,
gettati in un paese che non conoscono?
O paese, o paese, o paese, ascolta la parola dell’Eterno!
Così dice l’Eterno:
«Iscrivete quest'uomo come privato di figli,
come un uomo che non prospererà durante i suoi giorni;
perché nessuno della sua discendenza
giungerà a sedersi sul trono di Davide,
e a regnare ancora su Giuda».
Visione dei due canestri di fichi; annunzio del ritorno di Giuda 845
L’Eterno mi fece vedere [una visione] e due panieri di fichi posti davanti al tempio dell’Eterno, dopo che
Nabucodonosor, re di Babilonia, ebbe deportato da Gerusalemme a Babilonia Ieconia, figlio di Ioiachim, re di
Giuda, i capi di Giuda, i carpentieri e i fonditori846.
838
n. d. t. : Ioiachim probabilmente morì a Gerusalemme al tempo della presa di Gerusalemme, perché è scritto che si
addormentò coi suoi padri (cfr. 2° Re Cap. 24 v. 6); dopo 11 anni di regno quando si ribellò l’ultima volta,
Nabucodonosor lo fece incatenare per trasportarlo a Babilonia, ma non è detto che poi fu veramente esiliato (cfr.
2° Cronache Cap. 36 vv. 6-7) e questo passo di Geremia ne dà la dimostrazione;
839
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
840
altri : tu gemerai;
841
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico ha un senso di giuramento; altri com’è vero che io vivo; qui e in generale
sempre;
842
o : Ieconia, Ioachin, nipote di Giosia, che regnò a 18 anni di età per soli 3 mesi; fu fatto prigioniero da
Nabucodonosor e trasportato a Babilonia (forse insieme allo zio Sallum), nel 598 A. C.; poi, Evilmerodac, re di
Babilonia lo liberò nel 562 A. C., nel primo anno del suo regno, ma rimarrà a Babilonia; al tempo di questa profezia
Conia era già stato esiliato a Babilonia con sua madre;
843
esattamente : essi elevano l’anima loro;
844
altri : semenza;
845
*Geremia Cap. 24:1-10;
846
vedere la nota al Cap. 7 v. 23;
88
Uno dei panieri conteneva dei fichi molto buoni, come sono i fichi di prima stagione; l'altro paniere conteneva dei fichi
molto cattivi, che non si potevano mangiare, tanto erano cattivi.
L’Eterno mi disse: «Che vedi Geremia?» Io risposi: «Dei fichi; quelli buoni, molto buoni, e quelli cattivi, molto cattivi,
da non potersi mangiare, tanto sono cattivi».
La parola dell’Eterno venne a me dicendo:
Così parla l’Eterno, Dio d'Israele: «Come [tu vedi] questi fichi buoni, così io mi ricorderò degli esiliati di Giuda che ho
mandato via da questo luogo nel paese dei Caldei per fare del bene;
io metterò i miei occhi su di loro per [il loro] bene; li ricondurrò in questo paese; li stabilirò fermamente e non li
distruggerò; li pianterò e non li sradicherò.
Darò loro un cuore per conoscermi, perché847 io sono l’Eterno; saranno mio popolo e io sarò loro Dio848, perché si
convertiranno a me con tutto il loro cuore.
Come invece si trattano i fichi cattivi che non si possono mangiare, tanto sono cattivi … si» dice l’Eterno, «così io
tratterò Sedechia, il re di Giuda, i suoi prìncipi, e il residuo di quelli di Gerusalemme, che sono rimasti nel paese e
quelli che abitano nel paese d'Egitto;
io li darò per essere cacciati qua e là849 per tutti i regni della terra per loro disgrazia per essere un obbrobrio, un
proverbio, di scherno e di maledizione in tutti i luoghi dove li caccerò.
Manderò contro di loro la spada, la fame e la peste, finché siano scomparsi dal suolo che avevo dato a loro e ai loro
padri».
Lettera di Geremia agli esuli di Babilonia850
Queste sono le parole della lettera che il profeta Geremia mandò da Gerusalemme al residuo degli anziani esiliati,
ai sacerdoti, ai profeti e a tutto il popolo che Nabucodonosor aveva deportato da Gerusalemme a Babilonia,
(dopo che furono usciti da Gerusalemme il re Ieconia, la regina, gli eunuchi, i prìncipi di Giuda e di Gerusalemme, i
carpentieri e i fabbri851),
per mano di Elasa, figlio di Safan, e di Guemaria, figlio di Chilchia, che Sedechia, re di Giuda, mandava a Babilonia da
Nabucodonosor, re di Babilonia. Essa diceva:
Così dice l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele, a tutti i deportati che io ho fatto trasportare da Gerusalemme a
Babilonia:
«Costruite delle case e abitatele; piantate dei giardini e mangiatene il frutto;
prendete mogli e generate figli e figlie; prendete mogli per i vostri figli, date marito alle vostre figlie perché facciano
figli e figlie; moltiplicate là dove siete, non diminuite.
Cercate la pace della città dove io vi ho fatti deportare e pregate l’Eterno per essa; poiché dalla sua pace dipende la
vostra pace».
Infatti così dice l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele: «Che i vostri profeti che sono in mezzo a voi, i vostri indovini,
non v'ingannino e non ascoltate i vostri sogni che vi piacciono di sognare.
Poiché quelli vi profetizzano falsamente nel mio nome: io non li ho mandati», dice l’Eterno.
Poiché così parla l’Eterno: «Quando settant'anni saranno compiuti per Babilonia, io vi visiterò e manderò a effetto
per voi la mia buona parola facendovi tornare in questo luogo.
Infatti io conosco i pensieri che medito per voi» dice l’Eterno: «pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e
una speranza.
Voi m'invocherete, verrete a pregarmi e io vi ascolterò.
Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore;
io mi lascerò trovare da voi» dice l’Eterno; «io farò ritornare i vostri prigionieri852 vi raccoglierò da tutte le nazioni e
da tutti i luoghi dove vi ho cacciati» dice l’Eterno «e vi ricondurrò nel luogo da cui vi ho fatti deportare».
Voi dite: «L’Eterno ci ha suscitato dei profeti in Babilonia».
Sì, dice l’Eterno riguardo al re che è seduto sul trono di Davide, riguardo a tutto il popolo che abita in questa città, ai
vostri fratelli che non sono stati deportati con voi:
Così parla l’Eterno degli eserciti: «Ecco, io manderò contro di loro la spada, la fame, la peste, e li renderò come questi
fichi orribili che non si possono mangiare, tanto sono cattivi.
Li inseguirò con la spada, con la fame, con la peste; per essere cacciati qua e là853 fra tutti i regni della terra,
all’esecrazione, allo stupore, ai fischi e al vituperio fra tutte le nazioni dove li caccerò perché» dice l’Eterno, «non
847
o : che;
o : artigiani e i fabbri ;n. d. t. : cfr. 2° Re Cap. 24:14-15; A. C. 598;
849
o : consegnati alla vessazione;
850
*Geremia Cap. 29:1-32;
851
vedere al Cap. 24 v. 1;
852
qui e altrove, come Deuteronomio Cap. 30 v. 3;
853
o : dati alla vessazione;
848
89
hanno dato ascolto alle mie parole che io ho mandate a dire loro dai miei servitori i profeti, levandomi di buon’ora a
mandarli; voi non avete dato loro ascolto» dice l’Eterno.
Ma voi, tutti i deportati che ho trasportato da Gerusalemme a Babilonia, ascoltate dunque la parola dell’Eterno!
Così dice l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele, riguardo ad Acab, figlio di Colaia, e riguardo a Sedechia, figlio di
Maaseia, che vi profetizzano la menzogna nel mio nome: «Ecco, io li do in mano di Nabucodonosor, re di Babilonia, ed
egli li metterà a morte davanti ai vostri occhi;
e di essi si servirà come d’una maledizione fra tutti i deportati di Giuda in Babilonia, e si dirà: "L’Eterno ti tratti come
Sedechia e come Acab, che il re di Babilonia ha fatti arrostire al fuoco!"
Perché essi hanno compiuto infamie in Israele, hanno commesso adulterio con le mogli del loro prossimo e hanno
pronunziato in mio nome parole di menzogna, che io non avevo loro comandato e io, io lo so e ne sono testimone» dice
l’Eterno.
«Quindi parla a Semaia, il Nechelamita, dicendo,
così dice l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele: "Perché tu hai mandato in tuo nome delle lettere a tutto il popolo
residente a Gerusalemme, a Sofonia, figlio di Maaseia, il sacerdote e a tutti i sacerdoti, per dire:
- L’Eterno ti ha costituito sacerdote al posto del sacerdote Ieoiada, perché vi siano nella casa dell’Eterno dei
sovrintendenti per sorvegliare ogni uomo che fa l’ispirato854 e che profetizza, e perché tu lo metta nei ceppi e alla
berlina.
Ora perché non hai represso Geremia l’Anatotita, che vi profetizza?
Perché ha mandato a dire a noi qui a Babilonia: - L'esilio sarà lungo; costruitevi case e abitatele; piantate giardini e
mangiatene il frutto-"»
Il sacerdote Sofonia lesse questa lettera alle orecchie del profeta Geremia.
La parola dell’Eterno fu rivolta a Geremia, dicendo:
«Manda a dire a tutti quelli che sono deportati: "Così parla l’Eterno riguardo a Semaia il Neelamita: - Poiché Semaia vi
ha profetizzato, sebbene io non l'abbia mandato e vi ha fatto confidare nella menzogna, per questo motivo, così parla
l’Eterno: - Ecco, io punirò Semaia, il Neelamita e la sua discendenza; non ci sarà nessun uomo che abiti in mezzo a
questo popolo, egli non vedrà il bene che io faccio al mio popolo, poiché egli ha parlato di ribellione contro l’Eterno-"».
Annunzio del ritorno e della vittoria dei Caldei855
Il re Sedechia, figlio di Giosia, regnò al posto di Conia856, figlio di Ioiachim, e fu costituito re nel paese di Giuda da
Nabucodonosor, re di Babilonia.
Ma né egli, né i suoi servitori, né il popolo del paese diedero ascolto alle parole che l’Eterno aveva pronunziate per
mezzo del profeta Geremia.
Il re Sedechia mandò Ieucal, figlio di Selemia, e Sofonia, figlio di Maaseia, il sacerdote, dal profeta Geremia, per dirgli:
«Intercedi857 per noi, ti prego, davanti l’Eterno, nostro Dio».
Geremia entrava e usciva in mezzo al popolo e non era ancora stato messo in prigione.
L'esercito del faraone era uscito d'Egitto e quando i Caldei che assediavano Gerusalemme ne ebbero la notizia, tolsero
l'assedio a Gerusalemme.858
Allora la parola dell’Eterno venne al profeta Geremia, in questi termini:
«Così dice l’Eterno, il Dio d'Israele: Dite così al re di Giuda che vi ha mandati da me per consultarmi. Ecco, l'esercito
del faraone, che è uscito in vostro soccorso, ritornerà nel suo paese, in Egitto,
e i Caldei ritorneranno e combatteranno contro questa città, la conquisteranno e la daranno alle fiamme.
Così dice l’Eterno: Non ingannate voi stessi dicendo: "Certo, i Caldei se ne sono andati da noi, tutto va bene", perché
non se ne andranno.
Anzi, anche se voi sconfiggeste tutto l'esercito dei Caldei che combatte contro di voi e non rimanessero che degli
uomini feriti, questi si alzerebbero, ciascuno dalla sua tenda, e darebbero questa città alle fiamme».
Geremia in prigione la prima volta, nella casa di Gionatan859
Quando l'esercito dei Caldei si ritirò davanti a Gerusalemme a causa dell'esercito del faraone,
Geremia uscì da Gerusalemme per andare nel paese di Beniamino e ricevervi la sua porzione in mezzo al popolo.
Ma quando fu alla porta di Beniamino, c'era là un capitano della guardia (di nome Ieria figlio di Selemia, figlio di
Anania), il quale arrestò il profeta Geremia, dicendo: «Tu vai ad arrenderti ai Caldei».
854
o : che fa il profeta; n. d. t. altri : che è pazzo, che fa il profeta;
*Geremia Cap. 37:1-10;
856
n. d. t. : un altro nome di Ioiachin (Ieconia), nipote di Sedechia (Mattania) un figlio di Giosia (Sedechia e Ioiachim
erano fratelli);
857
o : Prega;
858
n. d. t. : 594 A. C.; si tratta di faraone Psammetico 2° (595 – 589 A. C.); questo episodio non è raccontato nei libri
storici dei Re e delle Cronache;
859
*Geremia Cap. 37:11-21;
855
90
Geremia rispose: «È falso, io non vado ad arrendermi ai Caldei»; ma l'altro non gli diede ascolto arrestò Geremia e lo
condusse dai principi.
I principi si adirarono contro Geremia, lo percossero e lo misero in prigione nella casa di Gionatan, lo scriba, perché
ne avevano fatto un carcere.
Quando Geremia fu entrato nella fossa della casa, nelle celle, dove vi rimase molti giorni,
il re Sedechia lo mandò a prendere, lo interrogò in casa sua, di nascosto e gli disse: «C'è qualche parola da parte
dell’Eterno?» Geremia rispose: «Sì, ce n’è una» e aggiunse: «Tu sarai dato in mano del re di Babilonia».
Geremia disse inoltre al re Sedechia: «Che peccato ho commesso contro di te, contro i tuoi servitori, contro questo
popolo, perché mi abbiate messo in prigione?
Dove sono i vostri profeti che vi profetizzavano dicendo: "Il re di Babilonia non verrà contro di voi, né contro questo
paese?"
Ora ascolta, ti prego, o re, mio signore, che la mia richiesta sia ricevuta dinanzi a te: non mi far tornare nella casa di
Gionatan lo scriba, perché io vi muoia».
Allora il re Sedechia ordinò che Geremia fosse custodito nel cortile della prigione, gli fosse dato ogni giorno un pane
dalla via dei fornai, finché tutto il pane della città fosse consumato. Così Geremia rimase nel cortile della prigione.
Geremia gettato nella cisterna di Malchia, che era nel cortile della prigione; l’etiope Ebed-Melec lo tira fuori860
Sefatia figlio di Mattan, Guedalia figlio di Pascur, Ucal figlio di Selemia, e Pascur figlio di Malchia, udirono le parole
che Geremia rivolgeva a tutto il popolo, dicendo:
Così dice l’Eterno: «Chi rimarrà in questa città morirà di spada, di fame, o di peste; ma chi andrà ad arrendersi ai
Caldei avrà salva la vita; la vita sarà il suo bottino e vivrà.
Così dice l’Eterno: Questa città sarà certamente data in mano dell'esercito del re di Babilonia, che la prenderà».
I principi dissero al re: «Che si faccia dunque morire quest’uomo! Ma perché rende fiacche le mani degli uomini di
guerra, che rimangono in questa città e le mani di tutto il popolo, con tali parole? Quest'uomo non cerca il bene, ma il
male di questo popolo».
Allora il re Sedechia disse: «Ecco, egli è in mano vostra poiché il re non può nulla contro di voi».
Allora essi presero Geremia e lo gettarono nella fossa di Malchia, figlio di Hammelec che era nel cortile della
prigione; vi calarono Geremia con delle funi. Nella cisterna non c'era acqua ma solo fango, e Geremia affondò nel
fango.
L’etiope Ebed-Melec lo tira fuori
Ebed-Melec, l’Etiope861, un eunuco che stava nella casa del re, udì che avevano messo Geremia nella fossa. Il re stava
seduto alla porta di Beniamino.
Ebed-Melec uscì dalla casa del re e parlò al re, dicendo:
«O re, mio signore, questi uomini hanno fatto male per tutto quello che hanno fatto al profeta Geremia, gettandolo
nella cisterna; egli morirà di fame là dov'è, poiché non c'è più pane in città».
Il re diede quest'ordine a Ebed-Melec, l'Etiope: «Prendi trenta uomini di qui, sotto i tuoi ordini, e tira su il profeta
Geremia dalla cisterna prima che muoia».
Ebed-Melec prese quegli uomini sotto i suoi ordini, entrò nella casa del re, sotto il Tesoro; prese di là dei pezzi di stoffa
vecchi e dei vecchi stracci e li calò a Geremia, nella cisterna, con delle funi.
Ebed-Melec, l'Etiope, disse a Geremia: «Mettiti ora questi pezzi di stoffa e questi stracci vecchi sotto le ascelle delle tue
braccia, sotto le funi». Geremia fece così.
Quelli tirarono fuori Geremia con delle funi e lo fecero salir fuori dalla fossa. Geremia rimase nel cortile della prigione.
Profezia della conquista di Gerusalemme per mano di Nabucodonosor862
Ecco la parola che venne a Geremia da parte dell’Eterno, quando il re Sedechia gli mandò Pascur, figlio di Malchia, e
Sefania, figlio di Maaseia, il sacerdote, per dirgli:
«Ti prego, consulta per noi l’Eterno; poiché Nabucodonosor, re di Babilonia, ci fa la guerra; forse l’Eterno farà per
noi qualcuna delle sue meraviglie, in modo che [Nabucodonosor] si ritiri da noi».
Allora Geremia disse loro: «Direte così a Sedechia:
"Così dice l’Eterno, Dio d'Israele: Ecco, io farò rientrare nella città gli strumenti di guerra che sono nelle vostre mani e
con le quali voi combattete fuori delle mura, contro il re di Babilonia e contro i Caldei che vi assediano e le raccoglierò
in mezzo a questa città.
Io stesso combatterò contro di voi con mano distesa e con braccio potente, con ira, con furore, con grande indignazione.
Colpirò gli abitanti di questa città, sia gli uomini che le bestie, e moriranno di una grande peste.
Dopo questo, dice l’Eterno, Sedechia, re di Giuda, i suoi servitori, il popolo, cioè coloro che in questa città saranno
scampati alla peste, alla spada e alla fame, io li darò in mano di Nabucodonosor re di Babilonia, in mano dei loro
860
*Geremia Cap. 38:1-13;
o : il Cuscita;
862
*Geremia Cap. 21:1-14;
861
91
nemici, in mano di quelli che cercano la loro vita. Nabucodonosor li passerà a fil di spada; non li risparmierà, non avrà
né compassione né pietà ".
E a questo popolo tu dirai: "Così parla l’Eterno: Ecco, io metto davanti a voi la via della vita e la via della morte.
Colui che rimarrà in questa città morirà di spada, di fame o di peste, colui che uscirà per arrendersi ai Caldei che vi
assediano vivrà, avrà la vita come suo bottino.
Perché io metto la mia faccia contro questa città per farle del male e non del bene, dice l’Eterno; essa sarà data in mano
al re di Babilonia, ed egli la darà alle fiamme".
E quanto alla casa dei re di Giuda [dirai]863: "Ascoltate la parola dell’Eterno:
Casa di Davide, così dice l’Eterno: Giudicate con giustizia fin dal mattino, liberate dalla mano dell'oppressore colui che
è predato, affinché l'ira mia non divampi come un fuoco che brucia, senza che nessuno la possa spegnere, per la
malvagità delle vostre azioni.
Eccomi contro di te, che abiti nella valle, roccia della pianura864, dice l’Eterno, contro voi che dite: "Chi scenderà contro
di noi? Chi potrà entrare nelle nostre abitazioni? "
Io vi punirò secondo il frutto delle vostre azioni, dice l’Eterno, appiccherò il fuoco nella sua foresta ed esso divorerà
tutto quello che sta attorno a lei».
Geremia e il falso profeta Anania865
In quello stesso anno, al principio del regno di Sedechia, re di Giuda, nel quarto anno866, il quinto mese, avvenne
che Anania, figlio di Azzur, profeta, nativo di Gabaon, mi parlò nella casa dell’Eterno, in presenza dei sacerdoti e di
tutto il popolo, dicendo:
«Così ha parla l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele: "Io ho spezzato il giogo del re di Babilonia.
Ancora due anni e io farò ritornare in questo luogo tutti gli arredi della casa dell’Eterno, che Nabucodonosor, re di
Babilonia, ha tolti da questo luogo e ha portati a Babilonia;
ricondurrò in questo luogo" dice l’Eterno, "Ieconia, figlio di Ioiachim, re di Giuda e tutti quelli di Giuda che sono
deportati a Babilonia; perché spezzerò il giogo del re di Babilonia"».
Geremia il profeta, rispose ad Anania il profeta, in presenza dei sacerdoti e in presenza di tutto il popolo che si trovava
nella casa dell’Eterno.
Il profeta Geremia disse: «Amen! Così faccia l’Eterno! L’Eterno confermi le tue parole che tu hai profetizzato, faccia
tornare da Babilonia in questo luogo gli arredi della casa dell’Eterno e tutti gli esiliati867!
Però, ascolta ora ti prego, questa parola che io dico alle tue orecchie e alle orecchie di tutto il popolo.
I profeti che sono stati prima di me e prima di te, fin dai tempi antichi, profetarono contro molti paesi e contro grandi
regni, la guerra, la sventura, la peste.
Quanto al profeta che profetizza la pace, una volta che si sarà adempiuta la sua parola, egli sarà riconosciuto come un
profeta che veramente l’Eterno ha inviato ».
Allora il profeta Anania prese il giogo dal collo del profeta Geremia e lo spezzò.
Anania parlò agli occhi di tutto il popolo, dicendo: «Così dice l’Eterno: " Ancora due anni e così io spezzerò il giogo di
Nabucodonosor, re di Babilonia togliendolo dal collo di tutte le nazioni"». Il profeta Geremia se ne andò per la sua
strada.
Allora la parola dell’Eterno venne a Geremia, dopo che il profeta Anania ebbe spezzato il giogo togliendolo dal collo
del profeta Geremia e disse:
«Va', parla ad Anania dicendo così parla l’Eterno: "Tu hai spezzato i gioghi di legno e hai fatto, al loro posto, dei
gioghi di ferro".
Perché così parla l’Eterno degli eserciti, Dio d'Israele: "Io metto un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni
perché siano sottomesse a Nabucodonosor, re di Babilonia ed esse gli serviranno e gli do pure gli animali della
campagna"».
Il profeta Geremia disse al profeta Anania: «Ascolta, Anania! L’Eterno non ti ha mandato, tu hai fatto che questo
popolo confidi nella menzogna.
Perciò, così parla l’Eterno: "Ecco, io ti caccio dalla faccia della terra; quest'anno morirai, perché hai parlato di
ribellione contro l’Eterno"».
Il profeta Anania morì quello stesso anno, nel settimo mese.
863
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
altri : altopiano; allusione a Gerusalemme;
865
*Geremia Cap. 28:1-17;
866
A. C. 596;
867
esattamente : tutta la deportazione; anche al Cap. 29 vv. 1, 20;
864
92
Il vaso infranto e la rovina di Gerusalemme nella valle del massacro868
Così dice l’Eterno: «Va', compra un vaso da un vasaio e [prendi] alcuni degli anziani del popolo e degli anziani dei
sacerdoti
ed esci verso la valle del figlio d'Innom, che è all'ingresso della porta dei Vasai, e là proclama le parole che io ti dirò.
Dirai così:
"Ascoltate la parola dell’Eterno,
o re di Giuda e abitanti di Gerusalemme!
Così parla l’Eterno degli eserciti, Dio d'Israele:
Ecco, io faccio venire sopra questo luogo un tale male,
che intronerà gli orecchi di chi ne sentirà parlare;
poiché m’hanno abbandonato,
hanno profanato questo luogo
e vi hanno bruciato l’incenso ad altri dèi,
che non hanno conosciuto né essi, né i loro padri, né i re di Giuda
e hanno riempito questo luogo di sangue d'innocenti;
hanno costruito luoghi sacri869 a Baal
per bruciare nel fuoco i loro figli in olocausto a Baal;
cosa che io non avevo comandata, di cui non avevo parlato mai,
che non mi era mai venuta in cuore.
Perciò, ecco, i giorni vengono, dice l’Eterno,
in cui questo luogo non sarà più chiamato Tofet,
né la valle del figlio d'Innom, ma: - Valle del Massacro -870.
Io renderò vani871 i progetti di Giuda e di Gerusalemme in questo luogo,
li farò cadere per la spada davanti ai loro nemici
per mano di quelli che cercano la loro vita;
darò i loro cadaveri in pasto agli uccelli dei cieli e alle bestie della terra.
Farò di questa città un oggetto di stupore e di scherno;
chiunque passerà presso di lei rimarrà stupito
e si metterà a fischiare per tutte le sue piaghe.
Farò loro mangiare
la carne dei propri figli e la carne delle proprie figlie;
mangeranno la carne degli uni e degli altri
durante l'assedio, nell'angoscia in cui li stringeranno i loro nemici
e quelli che cercano la loro vita".
Poi tu spezzerai la brocca in presenza di quegli uomini che saranno venuti con te e dirai loro:
"Così parla l’Eterno degli eserciti:
Così spezzerò questo popolo e questa città,
come si spezza un vaso di vasaio
che non si può più riparare;
si seppelliranno i morti a Tofet,
per mancanza di luogo da sepoltura.
Così farò, dice l’Eterno,
a questo luogo e ai suoi abitanti:
renderò questa città simile a Tofet.
Le case di Gerusalemme e le case dei re di Giuda,
saranno come il luogo di Tofet, immonde;
tutte quelle case sui cui tetti essi hanno offerto
profumi a tutto l'esercito del cielo e fatto libagioni ad altri dèi"».
Geremia imprigionato la seconda volta, nella prigione del Tempio872
Geremia tornò da Tofet, dove l’Eterno l'aveva mandato a profetizzare e si fermò nel cortile della casa dell’Eterno e
disse a tutto il popolo:
«Così parla l’Eterno degli eserciti, Dio d'Israele: "Ecco, io faccio venire sopra questa città e sopra tutte le città che da
lei dipendono, tutto il male che ho annunziato contro di lei, perché hanno irrigidito il collo, per non dare ascolto alle mie
868
*Geremia Cap. 19:1-13;
n. d. t. : altri alti luoghi;
870
n. d. t. : cfr. Cap. 7 v. 32;
871
esattamente : vuoti; in rapporto alla figura allegorica del vaso;
872
*Geremia Cap. 19:14-15; Cap. 20:1-6;
869
93
parole"».
Pascur, figlio d'Immer, il sacerdote (egli era il primo sovrintendente della casa dell’Eterno) udì Geremia che
profetizzava queste cose.
Pascur percosse il profeta Geremia e lo mise nei ceppi [nella prigione che era]873 presso la porta superiore di
Beniamino, nella casa dell’Eterno.
Il giorno seguente, Pascur liberò Geremia dai ceppi. Geremia gli disse: «L’Eterno non ti chiama più Pascur, ma
Magor-Missabib.874
Poiché così parla l’Eterno: "Io ti farò un oggetto di terrore a te stesso e a tutti quelli che t’amano; essi cadranno per la
spada dei loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno; darò tutto Giuda in mano al re di Babilonia, che li deporterà a
Babilonia e li colpirà con la spada.
Darò tutte le ricchezze di questa città, tutto i suoi averi e tutte le sue cose preziose, tutti i tesori dei re di Giuda in mano
dei loro nemici, che ne faranno loro preda, li piglieranno e li porteranno via a Babilonia.
Tu, Pascur e tutti quelli che abitano in casa tua, sarete deportati; tu andrai a Babilonia e là morirai; là sarai sepolto, tu e
tutti quelli che t’amano, ai quali hai profetizzato la menzogna"».
Lamento di Geremia 875
Tu mi hai attirato, o Eterno, e io mi sono lasciato attirare,
tu mi hai afferrato e tu sei stato più forte;
io sono ogni giorno un oggetto di scherno,
ognuno si fa beffe di me.
Perché ogni volta che io parlo, grido,
proclamo la violenza e la devastazione,
e la parola dell’Eterno mi procura un obbrobrio,
uno scherno ogni giorno.
Se dico: "Io non lo menzionerò più,
non parlerò più nel suo nome",
nel mio cuore c'è come un fuoco ardente,
chiuso nelle mie ossa;
sono stanco di contenerlo876, non posso.
Poiché odo le diffamazioni della maggioranza,
lo spavento mi viene da ogni lato.
Mi dicono: «Denunziatelo877, noi lo accuseremo».
Tutti i miei familiari mi spiano dicendo:
«Forse si lascerà sedurre,
noi prevarremo contro di lui e ci vendicheremo di lui».
Ma l’Eterno è con me come un forte guerriero;
perciò i miei persecutori inciamperanno
e non prevarranno, saranno molto sconvolti,
perciò essi non vi riusciranno;
la loro confusione sarà eterna, non sarà dimenticata.
Eterno degli eserciti, che provi il giusto,
che provi le reni e il cuore,
fa ch’io veda la tua vendetta su loro,
poiché a te io ho dichiarato la mia causa!
Cantate all’Eterno, lodate l’Eterno,
perché egli libera il povero dalla mano dei malfattori!
Maledetto sia il giorno che io nacqui!
Che il giorno in cui mia madre mi partorì non sia benedetto!
Maledetto sia l'uomo che portò a mio padre la notizia:
«Ti è nato un maschio» e lo colmò di gioia!
Sia quell'uomo come le città che l’Eterno
ha distrutte senza pentirsene!
Ch’egli oda delle grida al mattino
e dei clamori a mezzogiorno.
Infatti [l’Eterno]878 non m’ha fatto morire nel ventre,
873
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
in ebraico questo nome significa paura di tutto;
875
*Geremia Cap. 20:7-18; Cap. 51:59-64;
876
o : di sopportarlo;
877
o : rapportate;
874
94
mia madre non è stata la mia tomba
e il suo ventre non m’ha portato per sempre.
Perché sono uscito dal grembo materno
per vedere tormento e dolore,
per finire i miei giorni nella vergogna?
Ordine dato dal profeta Geremia a Seraia, figlio di Neria, figlio di Maaseia, quando si recò a Babilonia con Sedechia,
re di Giuda, il quarto anno del regno di Sedechia. Seraia era primo ciambellano.879
Geremia scrisse in un libro tutto il male che doveva accadere a Babilonia, cioè tutte queste parole che sono scritte
riguardo a Babilonia.
Geremia disse a Seraia: «Quando sarai arrivato a Babilonia, avrai cura di leggere tutte queste parole e dirai: "Eterno,
tu hai parlato contro questo luogo per distruggerlo, al punto che non sarebbe stato più abitato né da uomo, né da bestia,
che sarebbe stato ridotto in una desolazione perenne".
Quando avrai finito di leggere questo libro, tu vi legherai una pietra, lo getterai in mezzo all'Eufrate e dirai: "Così
affonderà Babilonia e non si rialzerà più, a causa del male che io faccio venire su di lei ed essi saranno scoraggiati"».
Fin qui, le parole di Geremia.
Profezia sulla sorte di Sedechia880
Ecco la parola che venne a Geremia da parte dell’Eterno, quando Nabucodonosor, re di Babilonia, tutto il suo esercito e
tutti i regni della terra sottoposti alla sua mano, tutti i popoli combattevano contro Gerusalemme e contro tutte le sue
città, dicendo:
Così parla l’Eterno, il Dio d'Israele: «Va', parla a Sedechia, re di Giuda e digli, così parla l’Eterno: "Ecco, io do questa
città in mano del re di Babilonia, il quale la darà alle fiamme;
tu, tu non scamperai dalla sua mano, ma sarai certamente catturato, sarai dato in sua mano; i tuoi occhi vedranno gli
occhi del re di Babilonia; egli ti parlerà da bocca a bocca e tu andrai a Babilonia.
Soltanto, Sedechia, re di Giuda, ascolta la parola dell’Eterno: Così parla l’Eterno, riguardo a te: Tu non morirai di
spada;
tu morirai in pace; come si bruciarono [degli aromi] per i tuoi padri, i re tuoi predecessori, così se ne arderanno per te; si
farà il lutto per te [dicendo]: - Ahimè, Eterno!... - poiché sono io che pronunzio questa parola", dice l’Eterno».
Il profeta Geremia disse tutte queste parole a Sedechia, re di Giuda, in Gerusalemme,
mentre l'esercito del re di Babilonia combatteva contro Gerusalemme e contro tutte le città di Giuda che resistevano
ancora, cioè contro Lachis e Azeca, che erano tutto quello che rimaneva delle fortezze, fra le città di Giuda.
Asservimento degli schiavi affrancati dal re Sedechia. Rinnovo delle minacce di giudizio881
Ecco la parola che venne a Geremia da parte dell’Eterno dopo che il re Sedechia ebbe fatto un patto con tutto il popolo
di Gerusalemme per proclamare la libertà,
perché ognuno rimandasse in libertà il suo servo e la sua serva, ebreo ed ebrea, perché nessuno facesse più servire il suo
fratello giudeo.
Tutti i principi e tutto il popolo che erano entrati nel patto ubbidirono e rimandarono in libertà ciascuno il proprio servo
e la propria serva e non li obbligarono più a servire; essi ubbidirono e li rimandarono liberi.
Ma in seguito tornarono indietro, fecero ritornare i servi e le serve che avevano rimandati liberi e li sottomisero per
essere loro servi e serve.882
La parola dell’Eterno venne a Geremia dall’Eterno, in questi termini:
Così dice l’Eterno, Dio d'Israele: «Io feci un patto con i vostri padri il giorno che li feci uscire dal paese d'Egitto, dalla
casa di servitù883, dicendo:
Al termine di sette anni, ciascuno di voi rimandi libero il suo fratello, l’ebreo che si sarà venduto a te884; egli ti servirà
sei anni, poi lo rimanderai libero da casa tua; ma i vostri padri non ubbidirono e non inclinarono l’orecchio.
Voi vi eravate ravveduti oggi, facendo ciò che è retto ai miei occhi, proclamando la libertà ciascuno al suo prossimo,
avevate fatto un patto in mia presenza, nella casa sulla quale è invocato il mio nome;
ma siete tornati indietro e avete profanato il mio nome; ciascuno di voi ha fatto ritornare il suo servo e la sua serva
che avevate rimandato in libertà [per agire] a loro piacere, e di nuovo li avete assoggettati a essere vostri servi e serve.
Perciò, così parla l’Eterno: Voi non mi avete ubbidito proclamando la libertà ciascuno di suo fratello e ciascuno del
878
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
parola di significato incerto, esattamente : principe del riposo; n. d. t. altri : responsabile delle soste ; questo
episodio non è raccontato nei libri storici dei Re e delle Cronache;
880
*Geremia Cap. 34:1-7;
881
*Geremia Cap. 34:8-22;
882
n. d. t. : anche questo episodio non è raccontato nei libri storici dei Re e delle Cronache;
883
esattamente : di servitori; vedere Esodo Cap. 13: 3;
884
o : che ti sarà stato venduto;
879
95
suo prossimo; ecco, dice l’Eterno, io proclamo contro di voi la libertà della spada, della peste e della fame, vi darò per
essere cacciati qua e là885 per tutti i regni della terra.
Darò gli uomini che hanno trasgredito il mio patto e non hanno messo in pratica le parole del patto che avevano
stabilito in mia presenza (il vitello che avevano tagliato in due, passando in mezzo ai due pezzi),
i principi di Giuda e i principi di Gerusalemme, gli eunuchi, i sacerdoti e tutto il popolo del paese, che passarono in
mezzo ai due pezzi del vitello,
li darò in mano dei loro nemici, in mano di quelli che cercano la loro vita; i loro cadaveri serviranno di pasto agli
uccelli dei cieli e alle bestie della terra.
Darò Sedechia, re di Giuda e i suoi principi, in mano dei loro nemici, in mano di quelli che cercano la loro vita, in
mano dell'esercito del re di Babilonia, che si è allontanato da voi.
Ecco, io darò l'ordine, dice l’Eterno, li farò ritornare contro questa città; essi combatteranno contro di lei, la
conquisteranno, la daranno alle fiamme; io farò delle città di Giuda una desolazione senza abitanti».
Geremia a colloquio da Sedechia886
Allora il re Sedechia mandò a prendere il profeta Geremia, se lo fece condurre al terzo ingresso della casa
dell’Eterno e il re disse a Geremia: «Io ti domanderò una cosa, non mi nascondere nulla».
Geremia rispose a Sedechia: «Se io te la dico, non mi farai morire? Se ti do qualche consiglio, non mi darai ascolto».
Il re Sedechia giurò in segreto a Geremia, dicendo: «L’Eterno è vivente887, che ha fatto la nostra anima, io non ti farò
morire e non ti darò in mano di questi uomini che cercano la tua vita».
Allora Geremia disse a Sedechia: Così dice l’Eterno, il Dio degli eserciti, il Dio d'Israele: «Se tu esci liberamente verso
i principi del re di Babilonia, avrai salva la vita; questa città non sarà data alle fiamme, e vivrai tu e quelli di casa tua;
ma se non esci liberamente verso i principi del re di Babilonia, questa città sarà data in mano ai Caldei che la daranno
alle fiamme e tu non scamperai dalle loro mani».
Il re Sedechia disse a Geremia: «Io temo quei Giudei che si sono arresi ai Caldei. Ho paura di essere dato nelle loro
mani e che essi mi maltrattino!»
Ma Geremia disse: «Tu non sarai dato nelle loro mani. Ascolta ti prego, la voce dell’Eterno in questo che ti dico e tutto
andrà bene per te, e tu vivrai.
Ma se rifiuti d'uscire, ecco quello che l’Eterno mi ha fatto vedere:
tutte le donne rimaste nella casa del re di Giuda saranno condotte fuori ai principi del re di Babilonia; ed esse diranno:
"I tuoi amici ti hanno persuaso,
e hanno prevalso su te;
ora i tuoi piedi sono affondati nel fango,
ma quelli sono passati oltre"888.
Tutte le tue mogli con i tuoi figli saranno condotte fuori ai Caldei; tu non scamperai dalle loro mani, ma sarai preso e
dato in mano del re di Babilonia e, per causa tua, questa città sarà data alle fiamme889».
Sedechia disse a Geremia: «Nessuno sappia nulla di queste parole e tu non morirai.
Se i principi sapranno che io ho parlato con te e vengono da te a dirti: "Dichiaraci quello che tu hai detto al re, non ce
lo nascondere, noi non ti faremo morire; il re che ti ha detto?"...
rispondi loro: "Io ho presentato la mia supplica dinanzi al re, che egli non mi facesse ritornare nella casa di Gionatan,
per morirvi"».
Tutti i principi vennero da Geremia e lo interrogarono, ed egli riportò [la cosa] secondo tutte le parole che il re gli aveva
comandate e quelli si tacquero e lo lasciarono, perché la cosa non si divulgò.
Geremia rimase nel cortile della prigione fino al giorno che Gerusalemme fu presa.
La parola dell’Eterno venne a Geremia, mentr'egli era rinchiuso nel cortile della prigione, in questi termini:
«Va' e parla a Ebed-Melec, l'Etiope e digli: Così parla l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele: "Ecco, io faccio venire
su questa città le mie parole, per il suo male e non per il suo bene, e in quel giorno esse si adempiranno in tua presenza.
Ma in quel giorno io ti libererò, dice l’Eterno; tu non sarai dato in mano degli uomini che temi;
poiché certamente io ti scamperò e tu non cadrai per la spada e la tua vita sarà il tuo bottino, poiché hai posto la tua
fiducia in me"», dice l’Eterno.
885
o : vi darò alla vessazione;
*Geremia Cap. 38:14-28; Cap. 39:15-18;
887
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico funge da giuramento; cfr. 2° Samuele Cap. 11 v. 11; altri: Com'è vero che
l’Eterno vive!;
888
n. d. t. : I tuoi amici ti hanno incitato, ti hanno vinto; i tuoi piedi sono affondati nel fango, e quelli si sono ritirati; o
Ti hanno abbindolato e ingannato gli uomini di tua fiducia. I tuoi piedi si sono affondati nella melma, mentre essi
sono spariti; o I tuoi confidenti ti han persuaso e vinto; i tuoi piedi sono stati fitti nel fango, ed essi si son tratti
addietro;
889
o : tu brucerai questa città;
886
96
Geremia dalla prigione acquista da uno zio un campo ad Anatot. Conferma della restaurazione d'Israele890
Ecco la parola che fu rivolta a Geremia da parte dell’Eterno nel decimo anno di Sedechia, re di Giuda, (che fu l'anno
diciottesimo di Nabucodonosor)891.
L'esercito del re di Babilonia assediava allora Gerusalemme e il profeta Geremia era rinchiuso nel cortile della
prigione che era nella casa del re di Giuda.
Sedechia, re di Giuda, là892 lo aveva fatto rinchiudere, dicendogli: «E’ perché profetizzi e hai detto queste cose: "Così
dice l’Eterno: - Ecco, io do questa città in mano del re di Babilonia, ed egli la prenderà;
Sedechia, re di Giuda, non scamperà dalle mani dei Caldei, ma sarà per certo dato in mano del re di Babilonia, parlerà
con lui bocca a bocca, i suoi occhi vedranno gli occhi suoi;
Nabucodonosor deporterà Sedechia a Babilonia, ed egli resterà là finché io lo visiti - dice l’Eterno; se combattete contro
i Caldei voi non riuscirete a nulla"»
Geremia acquista un campo da un cugino
Geremia disse: «La parola dell’Eterno mi venne dicendomi:
"Ecco, Canameel, figlio di Sallum, tuo zio, viene da te per dirti: - Comprati il mio campo che è ad Anatot, poiché tu
hai il diritto di riscatto per comprarlo"».
Canameel, figlio di mio zio, venne da me, secondo la parola dell’Eterno, nel cortile della prigione, mi disse: «Ti prego,
compra il mio campo che è ad Anatot, nel territorio di Beniamino; poiché tu hai il diritto di successione e il diritto di
riscatto, compratelo!» Allora riconobbi che questa era parola dell’Eterno.
Io comprai da Canameel, figlio di mio zio, il campo che era ad Anatot, gli pesai il denaro, diciassette sicli d'argento.
Scrissi tutto questo in un documento, lo sigillai, chiamai i testimoni, pesai il denaro nella bilancia.
Poi presi l'atto d'acquisto, quello sigillato [secondo] i comandamenti e gli statuti893, e quello aperto,
e consegnai l'atto di acquisto a Baruc, figlio di Neria, figlio di Maaseia, in presenza di Canameel figlio di mio zio, in
presenza dei testimoni che avevano sottoscritto l'atto d'acquisto, in presenza di tutti i Giudei che sedevano nel cortile
della prigione.
Poi comandai a Baruc, sotto i loro occhi:
Così dice l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele: «Prendi questi atti, l'atto d'acquisto, sia quello sigillato, sia quello
aperto e mettili in un vaso di terra, perché si conservino a lungo».
Perché così dice l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele: «Si compreranno ancora case, campi e vigne, in questo
paese».
Allora la parola dell’Eterno venne a Geremia in questi termini:
«Ecco, io sono l’Eterno, Dio di ogni carne; c'è forse qualcosa di troppo difficile per me? »
Perciò, così parla l’Eterno: «Ecco, io do questa città in mano ai Caldei, in mano a Nabucodonosor, re di Babilonia, il
quale la prenderà;
i Caldei che combattono contro questa città vi entreranno, vi appiccheranno il fuoco e incendieranno le case, sui tetti
delle quali, essi hanno offerto profumi a Baal e fatto libagioni ad altri dèi, per provocare la mia ira.
Poiché i figli d'Israele e i figli di Giuda, hanno fatto, sin dalla loro adolescenza, ciò che è male ai miei occhi; poiché i
figli d'Israele non hanno fatto che provocare la mia ira con l'opera delle loro mani», dice l’Eterno.
«Infatti questa città, dal giorno che fu costruita sino a oggi, è stata [una provocazione] alla mia ira e al mio furore, al
punto che la voglio togliere via dalla mia presenza,
a causa di tutto il male che i figli d'Israele e i figli di Giuda hanno fatto per provocare la mia ira: essi, i loro re, i loro
prìncipi, i loro sacerdoti, i loro profeti, gli uomini di Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme.
Mi hanno voltato le spalle, non la faccia; io li ho avvertiti, levandomi di buon’ora, ma essi non hanno dato ascolto per
ricevere l’istruzione.
Essi hanno messo le loro abominazioni nella casa sulla quale è invocato il mio nome, per renderla impura894.
Hanno costruito i luoghi sacri895 di Baal che sono nella valle dei figli di Innom, per far passare [per il fuoco] i loro figli
e le loro figlie offrendoli a Moloc (cosa che io non avevo comandata loro e non mi è venuto in cuore che facessero una
tale abominazione), per far peccare Giuda.
Preghiera di Geremia896
Dopo che io ebbi consegnato l'atto d'acquisto a Baruc, figlio di Neria, pregai l’Eterno, dicendo:
«Ah, Signore, Eterno! Ecco, tu hai fatto il cielo e la terra con la tua gran potenza e con il tuo braccio disteso; non c'è
890
*Geremia Cap. 32:1-15 e 26-35;
A. C. 588;
892
o : perché;
893
n. d. t. altri : contenente i termini e le condizioni; o secondo le prescrizioni della legge; o secondo la legge e gli
statuti;
894
n. d. t. altri : profanarla; o per contaminarla; o per contaminarla;
895
n. d. t. : altri alti luoghi;
896
*Geremia Cap. 32:16-25;
891
97
nulla di troppo difficile per te;
tu usi bontà verso migliaia [di generazioni], tu retribuirai l'iniquità dei padri in seno ai figli, dopo di loro; tu, il *Dio
grande e forte (l’Eterno degli eserciti è il suo nome);
grande in consigli e potente in opere; i cui occhi sono aperti su tutte le vie dei figli degli uomini, per rendere a ciascuno
secondo le sue opere e secondo il frutto delle sue azioni;
tu hai fatto dei segni e dei prodigi nel paese d'Egitto, in Israele e fra gli altri uomini, fino a questo giorno, ti sei
acquistato un nome qual’esso è oggi;
tu hai fatto uscire il tuo popolo fuori dal paese d'Egitto con miracoli e prodigi, con mano potente e braccio disteso, con
gran terrore;
desti loro questo paese che avevi giurato ai loro padri di dar loro: un paese dove scorre il latte e il miele.
Essi vi sono entrati e l’hanno posseduto, ma non hanno ubbidito alla tua voce e non hanno camminato secondo la tua
legge; tutto quello che avevi loro comandato di fare essi non l'hanno fatto; perciò tu hai riversato su di essi tutto questo
male.
Ecco, i terrazzamenti d'assedio giungono fino alla città per prenderla; la città è data alla spada, alla fame e alla peste,
è data in mano dei Caldei che combattono contro di lei. Quello che tu hai detto è avvenuto, ed ecco, tu lo vedi e tu
Signore, Eterno, tu mi hai detto: "Comprati con denaro il campo, e chiama dei testimoni... ma la città è data in mano dei
Caldei!"».
Rinnovo della promessa della restaurazione d'Israele897
Ma ora, in seguito a tutto questo, l’Eterno, Dio d'Israele, dice così riguardo a questa città, della quale voi dite che essa
è data in mano del re di Babilonia, per la spada, per la fame e per la peste:
"Ecco, li raccoglierò da tutti i paesi dove li ho cacciati nella mia ira, nel mio furore, nella mia grande indignazione; li
farò tornare in questo luogo e ve li farò abitare al sicuro;
essi saranno mio popolo e io sarò loro Dio;
darò loro un solo cuore, una sola via, perché mi temano per sempre, per il loro bene e per [il bene] dei loro figli dopo di
loro.
Farò con loro un patto eterno: io non mi ritirerò più da loro per cessare di far loro del bene e metterò il mio timore nel
loro cuore, perché non si ritirino da me.
Io mi rallegrerò in essi per far loro del bene, li pianterò in questo paese, sicuramente898, con tutto il mio cuore, con tutta
l'anima mia".
Poiché così parla l’Eterno: "Come ho fatto venire su questo popolo tutto questo gran male, così farò venire su di lui
tutto il bene che gli prometto.
Si compreranno dei campi in questo paese del quale voi dite: - È desolato; non c'è più né uomo né bestia; è dato in
mano dei Caldei -.
Si compreranno dei campi con denaro, se ne scriveranno gli atti, si sigilleranno, si chiameranno testimoni, nel paese di
Beniamino e nei luoghi circostanti Gerusalemme, nelle città di Giuda, nelle città della regione montuosa, nelle città
dell’altopiano, nelle città della regione meridionale; poiché io farò tornare quelli che sono deportati", dice l’Eterno».
La parola dell’Eterno venne per la seconda volta a Geremia in questi termini, mentre egli era ancora rinchiuso nel
cortile della prigione:
Così parla l’Eterno, che fa questo; l’Eterno che lo concepisce per mandarlo ad effetto: l’Eterno è il suo nome:
«Invocami, io ti risponderò e ti annunzierò cose grandi e nascoste che tu non conosci».
Infatti così parla l’Eterno, il Dio d'Israele, riguardo alle case di questa città e riguardo alle case del re di Giuda che sono
diroccate a causa dei terrapieni e della spada del nemico:
«Essi se ne vanno a combattere contro i Caldei, per riempire [le case] di cadaveri d’uomini, che io colpirò nella mia ira
e nel mio furore, per le cui malvagità io ho nascosto la mia faccia a questa città.
Ecco, io le applicherò un medicamento per curarla e delle medicine, io guarirò i suoi abitanti e aprirò loro un tesoro di
pace e di verità.
Farò tornare i prigionieri di Giuda e i prigionieri d’Israele, io li ristabilirò com'erano prima;
li purificherò di tutta l'iniquità, [per] la quale hanno peccato contro di me; perdonerò tutte le loro iniquità [per] cui
hanno peccato contro di me e [per] cui si sono ribellati a me.
[Questa città]899 sarà per me un motivo di gioia, di lode e di gloria fra tutte le nazioni della terra, esse udranno tutta la
bontà che io faccio a loro; esse temeranno e tremeranno a causa di tutto il bene e di tutta la prosperità della quale io la
farò gioire».
Così dice l’Eterno: «In questo luogo, del quale voi dite: "È un deserto, non c'è più uomo né bestia", nelle città di Giuda,
e per le strade di Gerusalemme che sono desolate e dove non v’è più né uomo, né abitante, né bestia, si udrà ancora il
grido di gioia e il grido d'esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa, la voce di quelli che dicono: "Celebrate
897
*Geremia Cap. 32:36-44; Cap. 33:1-13; Cap. 33:23-26; Cap. 50:18-20;
n. d. t. : altri con fedeltà;
899
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
898
98
l’Eterno degli eserciti, poiché l’Eterno è buono, poiché la sua bontà dura per sempre", che portano offerte di
ringraziamento nella casa dell’Eterno. Poiché io farò tornare i deportati nel paese, li ristabilirò com'erano prima900»
dice l’Eterno.
Così parla l’Eterno degli eserciti: In questo luogo che è deserto, dove non c'è più né uomo né bestia, in tutte le sue città
ci sarà ancora una dimora di pastori che faranno riposare le loro greggi,
nelle città sui monti, nelle città dell’altopiano, nelle città del mezzogiorno, nel paese di Beniamino, nei dintorni di
Gerusalemme e nelle città di Giuda, le pecore passeranno ancora sotto la mano di chi le conta» dice l’Eterno.
La parola dell’Eterno fu rivolta a Geremia così:
«Non hai posto mente alle parole di questo popolo quando va dicendo: "Le due famiglie che l’Eterno aveva scelte, le ha
rigettate …"? Ed essi hanno disprezzato il mio popolo, che agli occhi loro non è più una nazione.
Così parla l’Eterno: Se il mio patto con il giorno e con la notte, non è [stabile] e se non ho fissato le leggi del cielo e
della terra,
allora rigetterò anche la progenie di Giacobbe e di Davide mio servitore, non prenderò più dai suoi discendenti coloro
che domineranno la discendenza d'Abraamo, d'Isacco e di Giacobbe, poiché io farò tornare i loro prigionieri e avrò
compassione di loro».
Perciò così parla l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele:
«Ecco, io visito il re di Babilonia e il suo paese,
come ho visitato il re di Assiria,
poi io ricondurrò Israele ai suoi pascoli;
egli pascolerà sul Carmelo e in Basan,
l’anima sua si sazierà sui colli di Efraim e in Galaad.
In quei giorni là e in quel tempo là», dice l’Eterno,
«si cercherà l'iniquità d'Israele,
ma essa non sarà più,
si cercheranno i peccati di Giuda,
ma non si troveranno;
poiché io perdonerò a quelli che avrò lasciati di resto.
Presa di Gerusalemme; Sedechia deportato a Babilonia 901
Gerusalemme fu presa nel nono anno di Sedechia, re di Giuda, il decimo mese, quando Nabucodonosor re di Babilonia
venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme e l’assediò.
L'undicesimo anno di Sedechia, il quarto mese, il nono [giorno], una breccia fu fatta nella città902,
tutti i capi del re di Babilonia entrarono e si sedettero alla porta interiore: Nergal - Sareser, Samgar - Nebu,
Sarsechim, capo degli eunuchi903, Nergal - Sareser, capo dei magi904, e il resto dei principi del re di Babilonia.
Quando Sedechia, re di Giuda e tutta la gente di guerra li videro, fuggirono, uscirono di notte dalla città per la via del
giardino del re, per la porta che era fra le due mura, e presero la via della pianura.
Ma l'esercito dei Caldei li inseguì e raggiunse Sedechia nelle pianure di Gerico. Lo catturarono, lo condussero su da
Nabucodonosor, re di Babilonia, a Ribla, nel paese di Camat, dove il re pronunziò la sua sentenza su di lui.
Il re di Babilonia fece sgozzare i figli di Sedechia a Ribla, sotto i suoi occhi; il re di Babilonia fece pure sgozzare tutti i
notabili di Giuda;
poi cavò gli occhi a Sedechia e lo legò con delle catene di bronzo per condurlo a Babilonia.
I Caldei diedero alle fiamme il palazzo del re, le case del popolo e abbatterono le mura di Gerusalemme;
il resto del popolo che era ancora nella città, i fuggitivi che erano andati ad arrendersi a lui e il resto del popolo,
Nebuzaradan, capo delle guardie, li deportò a Babilonia.
Ma fra il popolo, Nebuzaradan, capo delle guardie, lasciò nel paese di Giuda alcuni dei più poveri i quali non
avevano nulla e, in quel giorno, diede loro vigne e campi.
Assedio e conquista di Gerusalemme905
Sedechia aveva ventun anni quando cominciò a regnare906, e regnò a Gerusalemme undici anni. Sua madre si
chiamava Camutal, figlia di Geremia da Libna.
Egli fece ciò che è male agli occhi dell’Eterno in tutto e per tutto, come aveva fatto Ioiachim.
Poiché l'ira dell’Eterno contro Gerusalemme e Giuda, arrivò al punto da scacciarli dalla sua presenza, avvenne che
900
esattamente : perché io farò tornare la prigionia del paese, coma al principio;
*Geremia Cap. 39:1-10;
902
A. C. 587;
903
o : Rab - Saris;
904
o : Rab - Mag;
905
*Geremia Cap. 52:1-30;
906
A. C. 597;
901
99
Sedechia si ribellò al re di Babilonia.
L'anno nono del regno di Sedechia907, il decimo giorno del decimo mese, Nabucodonosor, re di Babilonia, venne con
tutto il suo esercito contro Gerusalemme; si accampò contro di lei e la circondò di un terrapieno.
La città fu assediata908 fino all'undicesimo anno del re Sedechia.
Il nono giorno del quarto mese, la carestia si appesantì nella città e non c'era più pane per il popolo del paese.
Allora fu fatta una breccia alla città e tutta la gente di guerra fuggì, uscirono di notte dalla città, per la via della porta fra
le due mura, in prossimità del giardino del re (i Caldei stringevano la città da ogni parte) e poi presero la via della
pianura909.
Ma l'esercito dei Caldei inseguì il re, raggiunse Sedechia nella piana di Gerico, e tutto l'esercito di lui si disperse e
l'abbandonò.
Allora i Caldei presero il re e lo condussero al re di Babilonia a Ribla nel paese di Camat, che pronunziò il suo giudizio.
Il re di Babilonia fece sgozzare i figli di Sedechia sotto i suoi occhi; a Ribla fece pure sgozzare tutti i capi di Giuda.
Poi il re di Babilonia fece cavar gli occhi a Sedechia; lo fece incatenare con una catena di bronzo910 e lo deportò a
Babilonia, lo mise sotto guardia in prigione, dove rimase fino al giorno della sua morte.
Il decimo giorno del quinto mese (era il diciannovesimo anno di Nabucodonosor, re di Babilonia911) Nebuzaradan,
capitano della guardia del corpo, al servizio del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme,
incendiò il tempio dell’Eterno e il palazzo del re, diede alle fiamme tutte le case di Gerusalemme e arse tutti i
palazzi.
Tutto l'esercito dei Caldei, che era con il capitano della guardia, demolì tutte le mura, all’intorno di Gerusalemme.
Nebuzaradan, capitano della guardia, deportò dei più poveri del popolo, i superstiti che erano rimasti nella città, i
fuggiaschi che si erano arresi al re di Babilonia e il resto della popolazione,
ma Nebuzaradan, capitano della guardia, lasciò alcuni dei più poveri del paese a coltivare le vigne e i campi.
I Caldei spezzarono le colonne di bronzo che erano nel tempio dell’Eterno, le basi, il mare di bronzo che era nel tempio
dell’Eterno e ne portarono via il bronzo a Babilonia.
Presero i vasi [delle ceneri], le palette, i coltelli, le bacinelle, le coppe, e tutti gli utensili di bronzo con i quali si faceva
il servizio.
Il capo della guardia prese pure le coppe, i bracieri, le bacinelle, le pignatte, i candelabri, le tazze e i calici, l'oro di ciò
che era d'oro e l'argento di ciò che era d'argento.
Le due colonne, il mare e ai dodici buoi di bronzo che servivano di base e che Salomone aveva fatti per il tempio
dell’Eterno, il bronzo di tutti questi oggetti aveva un peso incalcolabile.
Quanto alle due colonne, l'altezza di una di queste colonne era di diciotto cubiti, a misurarla in giro ci voleva un filo di
dodici cubiti; aveva uno spessore di quattro dita, ed era cava;
sopra c'era un capitello di bronzo; l'altezza di ogni capitello era di cinque cubiti; attorno al capitello c'erano un reticolato
e delle melagrane, tutto di bronzo, lo stesso era della seconda colonna, [essa aveva] pure delle melagrane.
C'erano novantasei melagrane ai [quattro] lati912, e tutte le melagrane attorno al reticolato ammontavano a cento.
Il capitano della guardia prese Seraia, il sommo sacerdote, Sofonia, il secondo sacerdote, e i tre custodi della soglia,
prese nella città un eunuco che ispezionava la gente di guerra, sette uomini che vedevano la faccia del re che furono
trovati nella città, lo scriba del capo913 dell'esercito che arruolava il popolo del paese e sessanta privati che furono
anch'essi trovati nella città.
Nebuzaradan, capitano della guardia, li prese e li condusse al re di Babilonia a Ribla,
il re di Babilonia li fece colpire e mettere a morte a Ribla, nel paese di Camat.
Così Giuda fu deportato lontano dal suo paese.
Questo è il popolo che Nabucodonosor condusse in esilio: il settimo anno [del suo regno] 914, tremila ventitré Giudei;
il diciottesimo anno del suo regno, deportò da Gerusalemme ottocentotrentadue persone;
il ventitreesimo anno di Nabucodonosor, Nebuzaradan, capitano della guardia, deportò settecentoquarantacinque
Giudei: in tutto, quattromilaseicento persone.915
Geremia liberato dalla prigione916
Nabucodonosor, re di Babilonia, aveva dato quest'ordine a Nebuzaradan, capo delle guardie, riguardo a Geremia:
«Prendilo, veglia su di lui, non gli far del male, ma com'egli ti dirà, così agisci con lui».
907
A. C. 589;
esattamente : entrò in assedio;
909
esattamente : l’Araba;
910
esattamente : con due catene;
911
A. C. 587;
912
esattamente : verso il vento;
913
o : in capo;
914
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
915
n. d. t. : dall’elenco mancano i deportati del 1° anno di Nabucodonosor, probabilmente perché furono solo pochi
giovani;
916
*Geremia Cap. 39:11-14; Cap. 40:1-6;
908
100
Così Nebuzaradan, capo delle guardie, Nebusazban, capo degli eunuchi, Nergal - Sareser, capo dei magi, e tutti i capi
del re di Babilonia,
mandarono a prendere Geremia e lo fecero uscire dal cortile della prigione lo consegnarono a Ghedalia figlio di
Aicam, figlio di Safan, perché fosse condotto a casa; così egli abitò fra il popolo.
Ecco la parola che venne dall’Eterno a Geremia, dopo che Nebuzaradan, capo delle guardie, l'ebbe rimandato libero da
Rama, quando lo ebbe preso, essendo incatenato in mezzo a tutti i prigionieri917 di Gerusalemme e di Giuda, che
dovevano essere deportati a Babilonia.
Il capo delle guardie prese Geremia, e gli disse: «L’Eterno, il tuo Dio, aveva pronunziato questo male contro questo
luogo;
l’Eterno l'ha fatto venire e ha fatto come aveva detto, perché voi avete peccato contro l’Eterno e voi non avete dato
ascolto alla sua voce; perciò questo vi è avvenuto.
Ora ecco, oggi io ti libero dalle catene che hai alle mani; se è buono ai tuoi occhi di venire con me a Babilonia, vieni,
io avrò cura di te; ma se non è buono ai tuoi occhi di venire con me a Babilonia, non venire918; guarda, tutto il paese ti
sta davanti; va' dove è buono ai tuoi occhi di andare».
Poiché Geremia non rispondeva919, [Nebuzaradan gli disse]: «Torna da Ghedalia, figlio di Aicam, figlio di Safan, che il
re di Babilonia ha stabilito sulle città di Giuda e abita con lui in mezzo al popolo; oppure va' dovunque è buono ai tuoi
occhi d’andare». Il capo delle guardie gli diede delle provviste e un regalo, poi lo accomiatò.
Geremia andò da Ghedalia, figlio di Aicam, a Mispa, e abitò con lui in mezzo al popolo che era rimasto nel paese.
Ghedalia, governatore di Giuda 920
Quando tutti i capi degli uomini armati, che erano per le campagne, ebbero saputo, essi e i loro uomini, che il re di
Babilonia aveva stabilito sul paese Ghedalia, figlio di Aicam, che gli aveva affidato gli uomini, le donne, i bambini e
quelli tra i poveri del paese che non erano stati deportati a Babilonia,
si recarono da Ghedalia a Mispa, essi e i loro uomini: cioè Ismael, figlio di Netania, Iocanan e Gionatan, figli di
Carea, Seraia, figlio di Tanumet, i figli di Efai il Netofaita, e Iezania, figlio di un Maacatita.
Ghedalia, figlio di Aicam, figlio di Safan, giurò loro e alla loro gente, dicendo: «Non temete di servire i Caldei; abitate
nel paese, servite il re di Babilonia e tutto andrà bene per voi.
Quanto a me, ecco, io abito a Mispa per tenermi là davanti ai Caldei che verranno da noi; voi raccogliete il vino, la
frutta d'estate e l'olio; metteteli nei vostri vasi e abitate nelle città di cui avete preso possesso».
Anche tutti i Giudei che erano in Moab, fra gli Ammoniti, nel paese di Edom e in tutti i paesi, quando udirono che il re
di Babilonia aveva lasciato un residuo in Giuda e che aveva stabilito su di loro Ghedalia, figlio di Aicam, figlio di
Safan,
se ne tornarono da tutti i luoghi dov'erano stati cacciati e si recarono nel paese di Giuda, da Ghedalia, a Mispa;
raccolsero vino e frutta d'estate in grande abbondanza.
Complotto di Iocanan
Ma Iocanan, figlio di Carea, e tutti i capi degli uomini armati, che erano per la campagna, andarono da Ghedalia a
Mispa, e gli dissero:
«Sai tu che Baalis, re degli Ammoniti, ha mandato Ismael, figlio di Netania, per ucciderti?» Ma Ghedalia, figlio di
Aicam, non credette loro.
Iocanan, figlio di Carea, disse segretamente a Ghedalia, a Mispa: «Lasciami andare a uccidere Ismael, figlio di
Netania; nessuno lo saprà; perché dovrebbe toglierti la vita? Tutti i Giudei che si sono raccolti presso di te andrebbero
dispersi, e il residuo di Giuda dovrebbe perire?»
Ma Ghedalia, figlio di Aicam, disse a Iocanan, figlio di Carea: «Non farlo, perché quello che tu dici d'Ismael è falso».
Assassinio di Ghedalia921
Il settimo mese922, Ismael figlio di Netania, figlio di Elisama, della stirpe reale, [uno] dei grandi del re e con lui dieci
uomini, andò da Ghedalia, figlio di Aicam, a Mispa; là mangiarono assieme del pane a Mispa.
Poi Ismael, figlio di Netania, si alzò con i dieci uomini che erano con lui e colpirono con la spada Ghedalia, figlio di
Aicam, figlio di Safan. Così fecero morire colui che il re di Babilonia aveva stabilito sul paese.
Ismael uccise pure tutti i Giudei che erano con quello a Mispa, pure gli uomini di guerra Caldei, che si trovavano là.
Ismael uccide anche altri ottanta Giudei poi fugge dagli Ammoniti
Il giorno dopo che egli ebbe ucciso Ghedalia, quando nessuno lo sapeva,
917
esattamente : la deportazione;
esattamente : astieniti;
919
esattamente : non se ne ritornava o non si decideva ad andare con lui;
920
*Geremia Cap. 40:7-16;
921
*Geremia Cap. 41:1-18;
922
A. C. 587, mese di settembre - ottobre;
918
101
giunsero da Sichem, da Silo e da Samaria, ottanta uomini con la barba rasa, le vesti stracciate e delle incisioni sul
corpo; essi avevano nelle loro mani delle offerte e dell'incenso per presentarli nella casa dell’Eterno.
Ismael, figlio di Netania, uscì loro incontro da Mispa e mentre andava, piangeva; come li ebbe incontrati, disse loro:
«Venite da Ghedalia, figlio di Aicam».
Quando furono entrati in mezzo alla città, Ismael figlio di Netania (lui e gli uomini che aveva con sé) li scannò e li gettò
nella fossa.
Fra quelli, ci furono dieci uomini che dissero a Ismael: «Non ci uccidere, perché abbiamo nei campi provviste nascoste:
grano, orzo, olio e miele». Allora egli si trattenne, non li mise a morte con i loro fratelli.
La fossa nella quale Ismael gettò tutti i cadaveri degli uomini che egli uccise insieme a Ghedalia, è quella che il re Asa
aveva fatta923 fare per timore di Baasa, re d'Israele; Ismael, figlio di Netania, la riempì di uccisi.
Poi Ismael condusse via prigionieri tutto il rimanente del popolo che si trovava a Mispa: le figlie del re e tutto il popolo
che era rimasto a Mispa, che Nebuzaradan, capo delle guardie, aveva affidato a Ghedalia, figlio di Aicam; Ismael, figlio
di Netania, li condusse via prigionieri e partì per recarsi dagli Ammoniti.
Iocanan sconfigge Ismael poi fugge in Egitto
Ma quando Iocanan figlio di Carea e tutti i capi degli uomini armati, che erano con lui seppero tutto il male che Ismael,
figlio di Netania, aveva fatto,
presero tutti gli uomini e andarono a combattere contro Ismael, figlio di Netania, e lo trovarono presso le grandi acque
che sono a Gabaon.
Quando tutto il popolo che era con Ismael vide Iocanan, figlio di Carea, e tutti i capi degli uomini armati che erano con
lui, si rallegrò,
ma tutto il popolo che Ismael aveva condotto prigioniero da Mispa, fece voltafaccia e andò a unirsi a Iocanan, figlio di
Carea.
Allora Ismael, figlio di Netania, scappò con otto uomini davanti a Iocanan e se ne andò fra gli Ammoniti.
Iocanan, figlio di Carea, e tutti i capi degli uomini armati, che erano con lui, presero tutto il rimanente del popolo, che
Ismael, figlio di Netania, aveva condotto via da Mispa, dopo che egli ebbe ucciso Ghedalia, figlio d'Aicam: uomini,
gente di guerra, donne, bambini, eunuchi, e li condussero via da Gabaon.
Partirono e soggiornarono alla locanda924 che è presso Betlemme, per poi ritirarsi in Egitto,
a causa dei Caldei dei quali avevano paura, perché Ismael, figlio di Netania, aveva ucciso Ghedalia, figlio di Aicam, che
il re di Babilonia aveva stabilito sul paese.
Geremia si oppone ai Giudei che vogliono ritirarsi in Egitto925
Tutti i capi degli uomini armati, Iocanan, figlio di Carea, Iezania, figlio di Osaia e tutto il popolo dal più piccolo al più
grande, si avvicinarono
e dissero al profeta Geremia: «Ti sia accetta la nostra supplica, prega l’Eterno, il tuo Dio per noi, per tutto questo
residuo (poiché, di molti che eravamo, siamo rimasti pochi, come lo vedono i tuoi occhi)
affinché l’Eterno Dio tuo, ci mostri la via per la quale dobbiamo camminare e che cosa dobbiamo fare».
Il profeta Geremia disse loro: «Ho inteso; ecco, io pregherò l’Eterno, il vostro Dio, come avete detto; tutto quello che
l’Eterno vi risponderà ve lo farò conoscere, non vi nasconderò926 nulla».
Quelli dissero a Geremia: «L’Eterno sia un testimone verace e fedele contro di noi, se non facciamo tutto quello che
l’Eterno, il tuo Dio, ti manderà a dirci.
Sia bene, sia male, noi ubbidiremo alla voce dell’Eterno nostro Dio, al quale ti mandiamo, affinché ci faccia del bene,
per aver ubbidito alla voce dell’Eterno nostro Dio».
L’Eterno fa conoscere la sua volontà per i superstiti
Dopo dieci giorni, la parola dell’Eterno venne a Geremia.
Geremia chiamò Iocanan, figlio di Carea e tutti i capi degli uomini armati, che erano con lui, e tutto il popolo, dal più
piccolo al più grande,
e disse loro: Così dice l’Eterno, il Dio d'Israele, al quale m'avete mandato perché io gli presentassi la vostra supplica:
«Se continuate ad abitare in questo paese, io vi farò prosperare e non vi distruggerò; vi pianterò e non vi sradicherò;
perché mi pento del male che vi ho fatto.
Non temete il re di Babilonia, del quale avete paura; non lo temete, dice l’Eterno, perché io sono con voi per salvarvi e
per liberarvi dalla sua mano;
io avrò compassione di voi egli avrà pietà di voi e vi farà tornare nel vostro paese.
Ma se dite: "Noi non rimarremo in questo paese" e non ubbidite alla voce dell’Eterno vostro Dio,
e dite: "No, andremo nel paese d'Egitto, dove non vedremo la guerra, non udremo suono di tromba, dove non avremo
923
n. d. t. : confronta 1° Re Cap. 15 v. 22;
n. d. t. : Gerut - Chimam; confronta Luca Cap. 2 v. 7 dove il residuo giudeo (Giuseppe e Maria) fecero il cammino
inverso;
925
*Geremia Cap. 42:1-22;
926
esattamente : riterrò;
924
102
più fame di pane e abiteremo laggiù …",
ebbene, ascoltate allora la parola dell’Eterno, o superstiti di Giuda! Così parla l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele:
Se voi girate la vostra faccia per recarvi in Egitto, se andate ad abitarvi927,
la spada che temete vi raggiungerà laggiù, nel paese d'Egitto; la fame che paventate vi starà alle calcagna laggiù in
Egitto e là morirete.
Tutti quelli che avranno girato la loro faccia per andare in Egitto per abitarvi, vi moriranno di spada, di fame o di
peste; nessuno di loro scamperà, non sfuggirà al male che io farò venire su di loro.
Infatti così parla l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele: Come la mia ira e il mio furore si sono riversati sugli abitanti
di Gerusalemme, così il mio furore si riverserà su di voi, se voi andate in Egitto; sarete un’esecrazione, una
desolazione, una maledizione e un'infamia; non vedrete mai più questo luogo.
Geremia si oppone ai Giudei che vogliono ritirarsi in Egitto
O superstiti di Giuda! L’Eterno vi dice: Non andate in Egitto! Sappiate bene che quest'oggi io vi ho avvertiti.
Voi avete ingannato voi stessi, le vostre anime, quando avete mandato a consultare l’Eterno il vostro Dio, dicendo:
"Prega l’Eterno, il nostro Dio, per noi; tutto quello che l’Eterno il nostro Dio dirà, faccelo sapere esattamente, e noi lo
faremo".
Io ve l'ho dichiarato oggi, io so che voi non ubbidirete alla voce dell’Eterno, del vostro Dio, né a nulla di quanto egli
mi ha mandato a dirvi.
Ora sappiate bene che voi morirete di spada, di fame e di peste, nel luogo dove desiderate andare per soggiornarvi».
Disubbidienza dei Giudei; Geremia trascinato in Egitto928
Quando Geremia ebbe finito di dire al popolo tutte le parole dell’Eterno loro Dio, tutte le parole che l’Eterno loro Dio,
l'aveva incaricato di dir loro,
Azaria, figlio di Osaia, e Iocanan, figlio di Carea, tutti uomini orgogliosi, dissero a Geremia: «Tu dici una menzogna;
l’Eterno, il nostro Dio, non ti ha mandato a dire: "Non andate in Egitto per soggiornarvi ",
ma Baruc, figlio di Neria, ti incita contro di noi per darci in mano dei Caldei, per farci morire e per farci deportare a
Babilonia».
Così Iocanan, figlio di Carea, tutti i capi degli uomini armati e tutto il popolo non ubbidirono alla voce dell’Eterno, che
diceva loro di abitare nel paese di Giuda.
Iocanan, figlio di Carea, e tutti i capi degli uomini armati presero tutti i superstiti di Giuda i quali, da tutte le nazioni
dov'erano stati dispersi, erano ritornati per abitare nel paese di Giuda:
gli uomini, le donne, i bambini, le figlie del re e tutte le persone che Nebuzaradan, capo delle guardie, aveva lasciate
con Ghedalia, figlio di Aicam, figlio di Safan, come pure il profeta Geremia, e Baruc, figlio di Neria,
e andarono nel paese d'Egitto, perché non ubbidirono alla voce dell’Eterno e giunsero a Tafanes.
Profezia sulla conquista dell'Egitto per mano di Nabucodonosor929
La parola dell’Eterno fu rivolta a Geremia a Tafanes in questi termini:
«Prendi nelle tue mani delle grosse pietre e nascondile nell'argilla della fornace da mattoni che è all'ingresso del
palazzo del faraone, a Tafanes, sotto gl’occhi dei Giudei930.
Dirai loro: Così parla l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele: "Ecco, io manderò a prendere Nabucodonosor re di
Babilonia, mio servitore, e metterò il suo trono su queste pietre che io ho nascoste; egli stenderà su di esse la sua
splendida tenda;
verrà e colpirà il paese d'Egitto: chi per la morte, andrà alla morte; chi per la deportazione, andrà alla deportazione;
chi per la spada, cadrà di spada.
Appiccherà il fuoco alle case degli dèi d'Egitto, li brucerà e li deporterà, si avvolgerà del paese d'Egitto come il pastore
si avvolge nella sua veste e ne uscirà in pace.
Frantumerà pure le stele di Bet-Semes931, che è nel paese d'Egitto, e darà alle fiamme le case degli dèi d'Egitto"».
Peccati e giudizio contro i Giudei rifugiati in Egitto932
Ecco la parola che fu rivolta a Geremia, riguardo a tutti i Giudei che abitavano nel paese d'Egitto, residenti a
Migdol, a Tafanes, a Nof e nel paese di Patros:
Così dice l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele: «Voi avete visto tutto il male che io ho fatto venire sopra Gerusalemme
e sopra tutte le città di Giuda ed ecco, oggi sono un deserto e non c'è chi abiti in esse,
a causa della malvagità che essi hanno commessa per provocare la mia ira, andando a offrire incenso per servire altri
dèi, i quali né essi, né voi, né i vostri padri avete mai conosciuti.
927
altri : soggiornare;
*Geremia Cap. 43:1-7;
929
*Geremia Cap. 43:8-13;
930
esattamente : uomini di Giuda;
931
esattamente : gli obelischi del tempio del sole;
932
*Geremia Cap. 44:1-30;
928
103
Io vi ho mandato tutti i miei servitori, i profeti, ve li ho mandati alzandomi di buon’ora a dirvi: "Non fate questa cosa
abominevole che io detesto";
ma essi non hanno ubbidito, non hanno inclinato l’orecchio, non si sono distolti dalla loro malvagità e non hanno
smesso di offrire dell’incenso ad altri dèi.
Allora il mio furore e la mia collera si sono riversati [su di loro], hanno divampato nelle città di Giuda e nelle vie di
Gerusalemme, che sono ridotte deserte e desolate, come oggi si vede.
Ora così parla l’Eterno, Dio degli eserciti, il Dio d'Israele: Perché fate questo gran male contro le anime vostre, per
farvi sterminare in mezzo a Giuda, uomini e donne, bambini e lattanti, al punto che non rimanga di voi nessun residuo?
Perché provocare la mia ira con l'opera delle vostre mani, offrendo dell’incenso ad altri dèi nel paese d'Egitto dove
siete venuti a soggiornare? Così vi farete sterminare e sarete abbandonati alla maledizione e all'infamia fra tutte le
nazioni della terra.
Avete forse dimenticato le malvagità dei vostri padri, le malvagità dei re di Giuda, le malvagità delle loro mogli, le
malvagità vostre e le malvagità commesse dalle vostre mogli nel paese di Giuda e per le vie di Gerusalemme?
Essi non si sono umiliati fino a oggi, e non hanno avuto timore, non hanno camminato nella mia legge e nei miei statuti
che io avevo messo davanti a voi e davanti ai vostri padri.
Perciò così parla l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele: Ecco, io metto la mia faccia contro di voi per il vostro male, e
per distruggere tutto Giuda.
Prenderò il resto di Giuda che ha girato la sua faccia per venire nel paese d'Egitto per soggiornarvi, saranno tutti
consumati, cadranno nel paese d'Egitto, saranno consumati dalla spada [e] dalla fame, dal più piccolo al più grande,
moriranno per la spada e per la fame, saranno un'esecrazione, una desolazione, una maledizione e un'infamia.
Punirò quelli che abitano nel paese d'Egitto, come ho punito Gerusalemme con la spada, con la fame e con la peste
e del resto di Giuda che è venuto nel paese d'Egitto per soggiornarvi, non vi sarà né scampato né residuo per ritornare
nel paese di Giuda, dove avevano il desiderio di rientrare per abitarvi; essi non vi ritorneranno, salvo [qualche]
fuggiasco ».
Le donne giudee vogliono adorare la regina dei cieli
Allora tutti gli uomini che sapevano che le loro mogli offrivano profumi ad altri dèi, tutte le donne che si trovavano là
riunite in gran numero, tutto il popolo residente nel paese d'Egitto a Patros, risposero a Geremia, dicendo:
«Quanto alla parola che ci hai detta nel nome dell’Eterno, noi non ti ubbidiremo,
ma vogliamo mettere interamente in pratica tutto quello che la nostra bocca ha espresso: bruceremo dell’incenso alla
regina dei cieli933, farle delle libagioni come già abbiamo fatto noi, i nostri padri, i nostri re, i nostri principi, nelle
città di Giuda e per le vie di Gerusalemme; allora avevamo abbondanza di pane, stavamo bene e non vedevamo
nessuna calamità.
Ma da quando abbiamo smesso di offrire dell’incenso alla regina dei cieli e di farle delle libagioni, abbiamo avuto
mancanza di ogni cosa; siamo stati consumati dalla spada e dalla fame.
Quando noi offriamo dell’incenso alla regina dei cieli e le facciamo delle libagioni, è forse senza il consenso dei nostri
mariti che le facciamo delle focacce a sua immagine e le offriamo delle libagioni?»
Geremia parlò a tutto il popolo, agli uomini, alle donne e a tutto il popolo che gli aveva risposto [a quel modo] e disse:
«Non sono forse i profumi che avete offerti nelle città di Giuda e per le vie di Gerusalemme, voi, i vostri padri, i vostri
re, i vostri principi e il popolo del paese, quelli che l’Eterno ha ricordato e che gli sono venuti in cuore?
L’Eterno non può più sopportarlo, a causa della malvagità delle vostre azioni, a causa delle cose abominevoli che
avete fatto; perciò il vostro paese è diventato un deserto e una maledizione, senza che vi sia più chi l'abiti, come oggi
[si vede].
Poiché voi avete bruciato quell’incenso934, voi avete peccato contro l’Eterno, non ubbidendo alla voce dell’Eterno e
non camminando secondo la sua legge, i suoi statuti e le sue testimonianze: per questo vi è avvenuto il male che oggi si
vede».
Poi Geremia disse a tutto il popolo e a tutte le donne: «Ascoltate la parola dell’Eterno, voi tutti di Giuda che siete nel
paese d'Egitto!
Così parla l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele: Voi e le vostre mogli lo avete detto con la vostra bocca e lo fate con
le vostre mani, dicendo: "Certamente adempiremo i nostri voti che abbiamo fatto, per bruciare dell’incenso alla regina
dei cieli e facendole delle libagioni". Sì, sicuramente adempite i vostri voti; sì, sicuramente compirete i vostri voti;
perciò ascoltate la parola dell’Eterno, voi tutti di Giuda che abitate nel paese d'Egitto! Ecco, io ho giurato per il mio
gran nome, dice l’Eterno, che in tutto il paese d'Egitto il mio nome non sarà più invocato dalla bocca di nessun uomo
di Giuda che dica: "L’Eterno, è vivente! 935 "
933
n. d. t. : il culto di parte femminile ha un’origine endemica nella natura umana;
confronta 2° Cronache Cap. 28 v. 3;
935
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico ha un senso di giuramento; altri com’è vero che io vivo; qui e in generale
sempre;
934
104
Ecco, io vigilo su di loro per il loro male, e non per il loro bene; tutti gli uomini di Giuda che sono nel paese d'Egitto
saranno consumati dalla spada e dalla fame, finché non ve ne siano più di resto.
Quelli che scamperanno alla spada e che ritorneranno dal paese d'Egitto nel paese di Giuda, saranno un piccolo
numero; tutto il rimanente di Giuda, quelli che sono venuti nel paese d'Egitto per abitarvi, riconosceranno qual è la
parola che si compie, la mia o la loro.
Questo vi servirà di segno, dice l’Eterno, che io vi punirò in questo luogo, affinché riconosciate che le mie parole
contro di voi saranno certamente adempiute, per il vostro male».
Così parla l’Eterno: «Ecco, io darò il faraone Cofra, re d'Egitto,936 in mano dei suoi nemici, in mano di quelli che
cercano la sua vita, come ho dato Sedechia, re di Giuda, in mano di Nabucodonosor, re di Babilonia, suo nemico, che
cercava la vita di lui».
Ioiachin graziato dal re di Babilonia 937
Il trentasettesimo anno938 della deportazione di Ioiachin, re di Giuda, il venticinquesimo giorno del dodicesimo mese,
Evil- Merodac, re di Babilonia, l'anno stesso che cominciò a regnare939, fece grazia a Ioiachin, re di Giuda, e lo fece
uscire di prigione;
gli parlò con bontà e mise il trono di lui più in alto di quello degli altri re che erano con lui a Babilonia.
Gli fece cambiare i suoi vestiti di prigione; [Ioiachin] mangiò sempre a tavola con lui per tutto il tempo che egli visse.
Quanto al suo mantenimento, durante tutto il tempo che visse, esso gli fu dato sempre da parte del re di Babilonia,
giorno per giorno, fino al giorno della sua morte.
Parte 2a. PROFEZIE SULLE NAZIONI CONFINANTI NEMICHE DI GIUDA
Profezia sui Filistei940
La parola dell’Eterno che venne al profeta Geremia riguardo ai Filistei,
prima che il faraone colpisse Gaza.
Così parla l’Eterno: «Ecco, delle acque salgono dal nord;
formano un torrente che straripa;
esse inondano il paese e tutto ciò che contiene,
le città e i loro abitanti;
gli uomini gridano, tutti gli abitanti del paese urlano.
Per lo strepito degli zoccoli dei suoi potenti [cavalli],
per il fracasso dei suoi carri e il tumulto delle ruote.
I padri non ritornano verso i figli,
tanto le loro mani sono divenute fiacche,
a causa del giorno che viene
in cui tutti i Filistei saranno devastati,
in cui saranno soppressi a Tiro e a Sidone,
i restanti loro soccorritori
poiché l’Eterno devasterà i Filistei,
e ciò che resta dell'isola941 di Caftor.
Gaza è divenuta calva,
Ascalon è distrutta [con] il resto della piana942….
fino a quando ti farai tu delle incisioni?
O spada dell’Eterno, quando ti riposerai?
Rientra nel tuo fodero, férmati e rimani tranquilla!
Come starà tranquilla?
Poiché l’Eterno le dà l’ordine,
contro Ascalon e contro la riva del mare
là Egli l’ha inviata».
Profezia sui Moabiti943
Riguardo a Moab. Così parla l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele:
936
n. d. t. : si tratta del faraone Apries (589-570), della XXVI dinastia, la Saitica, che fu alleato del re di Giuda Sedechia
contro Nabucodonosor;
937
*Geremia Cap. 52:31-34;
938
A. C. 562;
939
n. d. t. : si tratta del successore di Nabucodonosor (562-560 A. C.) ;
940
*Geremia Cap. 47:1-7;
941
o, forse : la contrada marittima;
942
n. d. t. altri : ridotta al silenzio con i resti degli Anachim;
943
*Geremia Cap. 48:1-47;
105
«Guai a Nebo! poiché è devastata;
Chiriataim è coperta di vergogna e conquistata;
Misgab944 è coperta di vergogna e terrificata.
Il vanto di Moab è cessato.
In Chesbon tramano del male contro di lui:
"Venite, distruggiamolo, e non sia più nazione".
Tu pure, o Madmen, sarai distrutta945, la spada t'inseguirà.
Delle grida vengono dai Coronaim:
"Devastazione e gran rovina!"
Moab è rovinato,
i suoi piccoli figli fanno udire i loro strilli …
infatti dalla salita di Luchit si piange,
si sale piangendo perché giù per la discesa di Coronai
si ode il grido angoscioso di rovina.
Fuggite, salvate le vostre vite,
e voi sarete come la brughiera946 nel deserto!
Perché, siccome ti sei confidato
nelle tue opere e nei tuoi tesori,
anche tu sarai preso
e Chemos sarà deportato prigioniero
con i suoi sacerdoti e con i suoi principi.
Il devastatore verrà contro ogni città,
nessuna città scamperà,
la vallata perirà e l’altopiano sarà distrutto,
come947 l’Eterno ha detto.
Date delle ali a Moab, poiché egli partirà in volo;
le sue città saranno una desolazione,
senza che nessuno le abiterà.
Maledetto colui che farà l'opera dell’Eterno in malafede948,
maledetto colui che trattiene la spada dallo spargere il sangue!
Moab era a suo agio fin dalla sua giovinezza,
e tranquillo sulla sua feccia [come il vino] 949,
non è stato travasato da vaso a vaso,
e non è andato in esilio;
per questo ha conservato il suo sapore,
il suo profumo non è cambiato.
Perciò ecco, i giorni vengono», dice l’Eterno,
«in cui io gli manderò dei travasatori, che lo travaseranno;
vuoteranno i suoi vasi, frantumeranno le sue brocche950.
Moab avrà vergogna di Chemos,
come la casa d'Israele ha avuto vergogna di Betel,
in cui aveva riposto la sua fiducia.
Come potete dire: "Noi siamo uomini prodi,
valorosi in battaglia?"
Moab è devastato, le sue città salgono in fumo951,
il fiore dei suoi giovani scende al macello»,
dice il Re, che ha nome “l’Eterno degli eserciti”.
La calamità di Moab sta per giungere
e la sua sciagura giunge veloce.
Fate lamenti per lui voi tutti che lo circondate;
voi tutti, che conoscete il suo nome, dite:
944
o : l’alto rifugio;
n. d. t. altri : ridotta al silenzio;
946
o : un denudato; come Cap. 16 v. 6; n. d. t. altri : città di Aroer ;
947
o : perché;
948
o : fiaccamente;
949
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
950
o : otri;
951
o secondo qualcuno: il devastatore di Moab e delle sue città è salito;
945
106
"Come s’è spezzato quel forte scettro,
quel bastone di magnificenza?"
Lascia la tua gloria,
siediti nell’arsura952,
tu, o figlia che abiti in Dibon,
poiché il devastatore di Moab
è salito contro di te,
ha distrutto le tue fortezze.
Sta in piedi sulla la strada
e vigila, o tu che abiti in Aroer,
interroga il fuggiasco e colei che è scampata
e di': "Che cos'è successo?"
Moab è coperto di vergogna,
perché è infranto953;
urlate, gridate! annunziate sull'Arnon
che Moab è devastato!
Un giudizio è venuto sul paese dell’altopiano,
sopra Colon, sopra Iaas, su Mefaat,
su Dibon, su Nebo, su Bet-Diblataim,
su Chiriataim, su Bet - Gamul, su Bet-Meon,
su Cheriot, su Bosra, su tutte le città
del paese di Moab lontane e vicine.
Il corno di Moab è tagliato,
il suo braccio è spezzato», dice l’Eterno.
Ubriacatelo, poich'egli si è innalzato contro l’Eterno,
e Moab si rotolerà nel suo vomito
e diventerà anch'egli un oggetto di scherno!
Israele non è forse stato per te un oggetto di scherno?
E’ stato trovato fra i ladri,
che ogni volta che tu parlavi di lui
tu scuotevi [la testa]?
Abbandonate le città e abitate tra le rocce,
o abitanti di Moab, siate come la colomba
che fa il nido all’ingresso d’una caverna954.
Noi abbiamo udito l'orgoglio di Moab,
l'orgogliosissimo, la sua arroganza, la sua superbia,
la fierezza del suo cuore altezzoso.
Io conosco la sua rabbia», dice l’Eterno;
«le sue vanterie non sono che vanità,
essi non fanno mai quello [che dicono].
Perciò, io urlerò a Moab,
per tutto Moab io griderò;
si gemerà per quelli di Chir-Eres.
Più che dei pianti per Iazer
io piango per te, o vigna di Sibma;
i tuoi tralci son passati oltre il mare,
sono arrivati fino al mare di Iazer;
il devastatore è piombato sui tuoi frutti d'estate
e sulla tua vendemmia.
La gioia e l'esultanza
sono scomparse dai fertili campi
e dal paese di Moab;
io ho fatto mancare il vino dai tini;
non si pigia più l'uva con grida di gioia;
il grido non è più il grido di gioia.
A causa del grido955 di Chesbon
952
o: aridità;
o: terrificato;
954
n. d. t. altri : sull'orlo dei precipizi;
955
o : Dopo il grido ; n. d. t. altri : Gli alti lamenti;
953
107
Essi hanno fatto risuonare la loro voce fino a Eleale;
si fanno udire fin verso Iaas; da Soar fino a Coronaim,
[fino] a Eglat-Selisia;
perfino le acque di Nimrim sono desolate.
Io farò cessare in Moab», dice l’Eterno,
«chi sale al luogo sacro
e chi brucia incenso ai suoi dèi.
Perciò il mio cuore freme per Moab
come gemono i flauti,
il mio cuore fremerà come i flauti
per gli uomini di Chir-Eres,
perché i beni che avevano raccolto è perduto.
Perciò tutte le teste saranno rasate,
tutte le barbe saranno tagliate,
su tutte le mani ci saranno incisioni,
e i sacchi saranno sui fianchi.
Su tutti i tetti di Moab e nelle sue piazze,
è tutto un lamento, poiché io ho frantumato Moab,
come un vaso di nessun valore», dice l’Eterno.
Urleranno956: Com'è stato infranto!
Come Moab ha voltato ignobilmente le spalle!
Moab sarà lo scherno e lo spavento
di tutti quelli che gli stanno intorno!»
Infatti così parla l’Eterno:
«Ecco, egli volerà come l'aquila,
spiegherà le sue ali sopra Moab.
Cheriot è presa957,
sono state occupate le fortezze;
il cuore dei prodi di Moab, in quel giorno,
sarà come il cuore d'una donna in doglie di parto.
Moab sarà distrutto in modo che non sarà più popolo,
perché si è innalzato contro l’Eterno.
Lo spavento, la fossa, il laccio
Sono su te, o abitante di Moab!» dice l’Eterno.
Chi fugge davanti allo spavento, cadrà nella fossa;
chi risale dalla fossa, sarà preso al laccio;
perché io faccio venire su di lui, su Moab,
l'anno della sua visitazione», dice l’Eterno.
All'ombra di Chesbon si sono fermati
quelli che fuggivano davanti alla forza958;
perché un fuoco è uscito da Chesbon,
e una fiamma di mezzo a Sicon,
che divora le tempie di Moab,
e il cranio dei figli del tumulto.
Guai a te, Moab!
Il popolo di Chemos è perduto!
poiché i tuoi figli sono portati via prigionieri,
e le tue figlie in schiavitù.
Ma io ristabilirò gli esuli di Moab alla fine dei giorni», dice l’Eterno.
Fin qui il giudizio su Moab.
Profezia sugli Ammoniti959
Riguardo ai figli di Ammon. Così parla l’Eterno:
«Israele non ha forse figli?
Non ha forse eredi?
Perché il loro re960 possiede [parte] 961 di Gad,
956
o : Urlate!;
o : Le città sono prese!;
958
o : spossati;
959
*Geremia Cap. 49:1-39;
957
108
e il suo popolo abita nelle città di questo?
Perciò ecco, i giorni vengono», dice l’Eterno,
«in cui farò udire il grido di guerra
contro Rabba dei figli di Ammon;
essa diventerà un mucchio di macerie,
le sue città962 saranno consumate dal fuoco;
allora Israele erediterà963 ciò che era la sua eredità», dice l’Eterno.
Urla, o Chesbon, poiché Ai è devastata;
gridate, o figlie di Rabba, vestitevi di sacchi,
spandete lamenti, correte qua e là lungo le mura,
poiché il loro re Malcam va in esilio,
insieme con i suoi sacerdoti e con i suoi principi.
Perché ti vanti delle tue valli,
la tua valle svuoterà964, o figlia infedele,
che confidavi nei tuoi tesori e [dicevi]: "Chi verrà contro di me?"
Ecco, io ti faccio venire addosso
il terrore da tutti i tuoi dintorni»,
dice il Signore, l’Eterno degli eserciti;
«voi sarete scacciati ciascuno davanti a sé965
e non vi sarà chi raduni i fuggiaschi.
Ma, dopo questo, io ristabilirò i figli di Ammon», dice l’Eterno.
Profezia sugli Edomiti
Riguardo a Edom. Così parla l’Eterno degli eserciti:
«Non c'è più saggezza in Teman?
Il consiglio degl’intelligenti è sparito?
La loro saggezza è dunque svanita?
Fuggite, voltate le spalle,
nascondetevi in profondità,
o abitanti di Dedan!
Poiché io farò venire la calamità sopra Esaù,
il tempo della sua visitazione.
Se dei vendemmiatori venissero da te,
non lascerebbero dei grappoli966?
Se fossero dei ladri di notte,
non guasterebbero che ciò che gli basta967.
Ma io, io ho spogliato Esaù,
io ho scoperto i suoi nascondigli,
ed egli non potrà nascondersi;
la sua discendenza, i suoi fratelli,
i suoi vicini saranno distrutti, ed egli non sarà più.
Lascia i tuoi orfani, io li farò vivere,
e le tue vedove confidino in me!»
Infatti così parla l’Eterno:
«Ecco, quelli che non erano destinati
a bere la coppa la dovranno bere;
e tu andresti del tutto impunito?
Tu non resterai impunito968,
ma tu la berrai certamente.
Perché io ho giurato per me stesso», dice l’Eterno,
«Bosra sarà una desolazione, un obbrobrio,
un deserto, una maledizione;
960
o secondo qualcuno: Malcam; il nome del loro Dio; anche al Cap. 49 v. 3;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
962
esattamente: figlie;
963
ereditare, erede; altri : possedere, possessore; n. d. t. : spodesterà quelli che l'avevano spodestato;
964
n. d. t. altri : valle fertile;
965
n. d. t. altri : in tutte le direzioni;
966
n. d. t. altri : niente da racimolare;
967
n. d. t. altri : guasterebbero a loro piacimento;
968
vedere la nota al Cap. 25 v. 29;
961
109
tutte le sue città saranno solitudini eterne».
Io ho udito un rumore dall’Eterno,
un ambasciatore è stato inviato fra le nazioni:
«Adunatevi, venite contro di lei, alzatevi per la battaglia!
Infatti, ecco, io ti ho fatto piccolo fra le nazioni,
disprezzato fra gli uomini.
La tua fierezza969, l'orgoglio del tuo cuore,
ti hanno ingannato, o tu che abiti nei crepacci delle rocce,
che ti sei preso la cima delle colline;
ma quando tu elevassi il tuo nido come l'aquila,
io ti farò precipitar di lassù», dice l’Eterno.
«Edom sarà una desolazione;
chiunque vi passerà vicino rimarrà stupito
e si metterà a fischiare a causa di tutte le sue piaghe.
Come nella distruzione di Sodoma,
di Gomorra e di tutte le città a loro vicine970», dice l’Eterno,
«nessuno più abiterà in questo luogo,
non vi risiederà più nessun figlio d'uomo.
Ecco che come un leone egli sale
dal folto del Giordano contro la dimora forte;
io ne caccerò a un tratto [Edom] 971
e chi è colui che io ho scelto e stabilirò su di lui?
Infatti chi è simile a me?
Chi mi conterà il tempo? 972
Qual è il pastore che possa starmi di fronte?»
Perciò, ascoltate il piano
che l’Eterno ha concepito contro Edom,
i pensieri che ha meditato contro gli abitanti di Teman!
Certo, i più piccoli del gregge saranno trascinati via;
certo, la loro abitazione sarà devastata.
Al rumore della loro caduta trema la terra,
si ode un grido! Il rumore giunge fino al mar Rosso.
Ecco, egli sale come l'aquila, egli vola
e spiega le sue ali verso Bosra;
il cuore dei prodi di Edom, in quel giorno,
sarà come il cuore d'una donna in doglie di parto».
Profezia su Damasco
«Camat e Arpad sono confuse,
poiché hanno udito una cattiva notizia;
perdono i sensi; c’è un'agitazione
come quella del mare, che non può calmarsi.
Damasco diventa fiacca, si volta per fuggire,
un tremito l'ha colta;
l’angoscia e la distretta si sono impadroniti di lei,
come di donna che partorisce.
Perché non è stata risparmiata la città lodata,
la città della mia gioia?
Pure i suoi giovani sono caduti nelle sue piazze,
e tutti i suoi uomini di guerra periranno in quel giorno»,
dice l’Eterno degli eserciti.
«Io appiccherò il fuoco alle mura di Damasco,
ed esso divorerà i palazzi di Ben-Adad».
Profezia su Chedar e Asor
Riguardo a Chedar e ai regni di Asor, che Nabucodonosor, re di Babilonia, sconfisse.
969
cioè : la coscienza che avevi di spargere il terrore; n. d. t. altri : Lo spavento che ispiravi;
esattamente : dei loro vicini;
971
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
972
n. d. t. : altri ordinerà di comparire in giudizio?;
970
110
Così parla l’Eterno: «Alzatevi, salite contro Chedar,
distruggete i figli dell'oriente!
Le loro tende, il loro minuto bestiame sarà predato;
saranno portati via i loro tappeti,
tutti i loro bagagli, i loro cammelli;
si griderà loro: "Tutto intorno è terrore!"
Fuggite, dileguatevi molto lontano,
nascondetevi in profondità, o abitanti di Asor», dice l’Eterno ,
«poiché Nabucodonosor, re di Babilonia,
ha un progetto contro di voi,
ha concepito un pensiero contro di voi.
Alzatevi, salite contro una nazione
che gode pace e abita al sicuro», dice l’Eterno,
«che non ha né porte né sbarre e abita solitaria.
I loro cammelli saranno un bottino,
la moltitudine del loro bestiame diventa una preda!
Io disperderò a tutti i venti quelli che si radono le tempie,
e farò venire la loro calamità da tutte le parti», dice l’Eterno.
«Asor diventerà un riparo di sciacalli,
una desolazione perenne;
nessuno più vi abiterà,
non vi risiederà più nessun figlio d'uomo».
Profezia sugli Elamiti
Ecco la parola dell’Eterno che venne al profeta Geremia riguardo a Elam, al principio del regno di Sedechia, re di
Giuda:
Così dice l’Eterno degli eserciti:
«Ecco, io spezzo l'arco di Elam, le primizie della sua forza.
Io farò venire contro Elam i quattro venti
dalle quattro estremità dei cieli;
li disperderò a tutti quei venti
e non ci sarà nazione dove non arrivino i fuggiaschi973 di Elam.
Io farò tremare gli Elamiti974
spaventati davanti ai loro nemici,
davanti a quelli che cercano la loro vita;
farò piombare su di loro la calamità,
la mia ira ardente», dice l’Eterno,
«manderò la spada a inseguirli,
finché io non li abbia consumati.
Metterò il mio trono in Elam
e ne farò perire i re e i principi», dice l’Eterno.
Ma negli ultimi giorni
avverrà che io ricondurrò Elam dall'esilio», dice l’Eterno.
Profezia su Babilonia975
Ecco la parola che l’Eterno dice riguardo a Babilonia, riguardo al paese dei Caldei, per mezzo del profeta Geremia:
«Annunziatelo fra le nazioni, proclamatelo,
issate una bandiera, proclamatelo, non tenetelo nascosto!
Dite: "Babilonia è presa!
Bel è coperto di vergogna,
Merodac è infranto!
i suoi idoli, infranti.
Le sue immagini sono coperte di vergogna!"
Infatti una nazione è salita dal nord contro di lei
che ha reso il suo paese in una desolazione
973
esattamente : i cacciati;
esattamente : Elam;
975
*Geremia Cap. 50:1-46; Cap. 51:1-58;
974
111
e non vi sarà più nessuno che abiti in lei;
sia gli uomini che bestie sono fuggite, se ne sono andate. 976
In quei giorni e in quel tempo», dice l’Eterno,
«i figli d'Israele torneranno,
essi e i figli di Giuda insieme;
cammineranno piangendo,
cercheranno l’Eterno, il loro Dio.
Essi domanderanno di Sion,
volgeranno le loro facce (si convertiranno)
e diranno: "Venite, uniamoci all’Eterno con un patto eterno,
che non sarà più dimenticato!"
Il mio popolo è un gregge smarrito;
i loro pastori le hanno sviate sui monti;
esse sono andate di monte in colle,
dimenticando il luogo del loro riposo.
Tutti quelli che le hanno trovate, le hanno divorate;
i loro nemici dicono:
"Noi non siamo colpevoli,
poiché essi hanno peccato contro l’Eterno!
Contro la dimora della giustizia
contro l’Eterno, la speranza dei loro padri".
Fuggite di mezzo a Babilonia,
uscite dal paese dei Caldei,
siate come i capri [che vanno] davanti al gregge!
Poiché, io suscito e faccio salire contro Babilonia
una moltitudine di grandi nazioni dal paese del nord;
esse si schiereranno contro di lei e di là sarà presa.977
Le loro frecce sono come quelle di un abile prode;
non una d’esse ritorna a vuoto.
La Caldea sarà saccheggiata;
tutti quelli che la saccheggiano saranno saziati», dice l’Eterno.
«Perché voi avete gioito, perché voi avete esultato,
voi che avete saccheggiato la mia eredità;
avete saltato come una giovenca che trebbia il grano978,
avete nitrito come possenti cavalli!
Vostra madre è nella vergogna,
colei che vi ha partoriti è nell’obbrobrio;
perché essa è [diventata] 979 l'ultima delle nazioni,
un deserto, una terra arida, una solitudine.
A causa dell'ira dell’Eterno non sarà più abitata,
sarà una completa solitudine;
chiunque passerà da Babilonia rimarrà stupito,
e fischierà per tutte le sue piaghe.
Schieratevi in battaglia contro Babilonia tutto intorno,
o voi tutti che tirate d'arco! Tirate contro di lei,
non risparmiate le frecce!
poiché essa ha peccato contro l’Eterno.
Alzate contro di lei il grido di guerra, tutto intorno;
essa si è arresa980; i suoi bastioni cadono,
le sue mura crollano,
perché questa è la vendetta dell’Eterno!
Vendicatevi di lei! Fatele com’essa ha fatto!
976
n. d. t. : confronta Apocalisse Cap. 9:13-16;
n. d. t. : questa profezia si riferisce agli ultimi giorni (confronta Apocalisse Capp. 17-18) ma storicamente si lega
anche alla capitolazione del Regno Babilonese ad opera dei Persiani e dei Medi;
978
altri : che sta nell’erba;
979
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
980
esattamente : ha dato la sua mano;
977
112
Sterminate da Babilonia colui che semina
e colui che maneggia la falce al tempo della mietitura.
A causa della spada micidiale
ritorni ogni [straniero] 981 al suo popolo,
fugga ciascuno verso il proprio paese!
Promessa per Israele
Israele è una pecora cacciata qua e là,
i leoni gli hanno dato la caccia;
il re di Assiria, per primo, l'ha divorata,
e quest'ultimo, Nabucodonosor, re di Babilonia,
le ha frantumato le ossa».
Perciò così parla l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele:
«Ecco, io visito il re di Babilonia e il suo paese,
come ho visitato il re di Assiria,
poi io ricondurrò Israele ai suoi pascoli;
egli pascolerà sul Carmelo e in Basan,
l’anima sua si sazierà sui colli di Efraim e in Galaad.
In quei giorni là e in quel tempo là», dice l’Eterno,
«si cercherà l'iniquità d'Israele,
ma essa non sarà più,
si cercheranno i peccati di Giuda,
ma non si troveranno;
poiché io perdonerò a quelli che avrò lasciati di resto.
Sali contro il paese doppiamente ribelle982
e contro gli abitanti destinati alla visitazione!983
Devasta e distruggi interamente dietro di loro984», dice l’Eterno,
«e fa' esattamente come io ti ho comandato!
Nel paese sale un grido di guerra e un grande disastro.
Come mai si è rotto, si è spezzato
il martello di tutta la terra?
Come mai Babilonia è ridotta a una desolazione985 fra le nazioni?
Io ti ho teso un laccio e tu sei stata presa, Babilonia,
senza che te ne accorgessi; sei stata trovata e sei stata presa,
perché ti sei messa in guerra contro l’Eterno.
L’Eterno ha aperto il suo scrigno,
ha tirato fuori le armi della sua indignazione;
poiché questa è un'opera del Signore,
l’Eterno degli eserciti, nel paese dei Caldei.
Venite contro di lei da tutte le parti,
aprite i suoi granai, ammucchiatela come le mannelle,
votatela allo sterminio, che nulla ne resti!
Uccidete tutti i suoi tori,
fateli scendere al macello! Guai a loro!
poiché il loro giorno è giunto,
il giorno della loro visitazione.
Si ode la voce di quelli che fuggono,
che sono scampati dal paese di Babilonia,
per annunziare in Sion,
la vendetta dell’Eterno, del nostro Dio,
la vendetta del suo tempio.
Convocate degli arcieri contro Babilonia,
tutti quelli che tirano d'arco;
accampatevi contro di lei tutto intorno,
che di essa nessuno ne scampi;
rendetele secondo le sue opere,
981
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
n. d. t. : altri di Merataim;
983
esattamente : della visitazione; n. d. t. : altri di Pekod;
984
n. d. t. : altri Inseguili con la spada, votali allo sterminio;
985
o : soggetto di stupore;
982
113
fatele come essa ha fatto;
poiché essa è stata arrogante contro l’Eterno,
contro il Santo d'Israele.
Perciò i suoi giovani cadranno nelle sue piazze,
e tutti i suoi uomini di guerra
periranno in quel giorno», dice l’Eterno.
«Eccomi [io vengo] a te, orgogliosa986», dice il Signore,
l’Eterno degli eserciti;
«poiché il tuo giorno è giunto,
il tempo in cui io ti visito.
L'orgogliosa ha vacillato, è caduta
e non v’è chi la rialzi;
io appiccherò un fuoco alle sue città,
ed esso divorerà tutti i suoi dintorni».
Così parla l’Eterno degli eserciti:
«I figli d'Israele e i figli di Giuda sono stati oppressi insieme;
tutti quelli che li hanno deportati li trattengono
e rifiutano di lasciarli andare.
Il loro Redentore è forte;
il suo nome è “l’Eterno degli eserciti”;
certo egli prenderà in mano la loro causa,
dando riposo al paese
e scompigliare gli abitanti di Babilonia.
La spada è sopra i Caldei», dice l’Eterno,
«sopra gli abitanti di Babilonia, sui suoi principi e saggi.
La spada è sopra i mentitori,
ed essi diverranno insensati;
la spada è sopra i suoi prodi, che saranno terrificati;
La spada è sopra i suoi cavalli, i suoi carri,
sopra tutta la mescolanza di gente che è in mezzo a lei,
che diventerà come le donne;
la spada è sopra i suoi tesori, che saranno saccheggiati.
L’arsura è sopra le sue acque,
ed esse saranno prosciugate;
poiché è un paese d'immagini scolpite,
ed essi sono pazzi dei loro idoli immondi.
Perciò le bestie del deserto, con gli sciacalli, l'abiteranno,
e vi si stabiliranno gli struzzi,
ed essa non sarà mai più abitata,
non sarà più popolata di generazione in generazione.
Come Dio distrusse Sodoma e Gomorra,
e le città circostanti987», dice l’Eterno,
«nessuno più vi abiterà,
non vi soggiornerà più nessun figlio d'uomo.
Ecco, un popolo viene dal nord;
una grande nazione e molti re
sorgono dalle estremità della terra.
Essi impugnano l'arco e la freccia;
sono crudeli, non hanno pietà;
la loro voce è come il muggito del mare;
montano cavalli, pronti a combattere come un solo guerriero,
contro di te, o figlia di Babilonia!
Il re di Babilonia ne ode il rumore,
e le sue mani diventano fiacche;
l'angoscia lo coglie, come di donna che partorisce.
Ecco, egli sale come un leone
dal folto del Giordano contro il forte paese;
io ne caccerò all'improvviso gli abitanti988
986
987
988
esattamente : orgoglio; anche al v. 32;
esattamente : loro vicini;
altri : io li farò correre su di lei;
114
e chi è colui che io ho scelto e stabilirò su di lui?
Infatti chi è simile a me?
Chi mi conterà il tempo? 989
Qual è il pastore che possa starmi di fronte?»
Perciò, ascoltate il piano che l’Eterno ha concepito contro Babilonia,
i pensieri che medita contro il paese dei Caldei!
Certo, i più piccoli del gregge saranno trascinati via;
certo, la loro abitazione sarà devastata...
Al rumore della conquista di Babilonia
trema la terra e se ne ode il grido fra le nazioni.
Così dice l’Eterno:
«Ecco, io faccio levare un vento990 distruttore
contro Babilonia e contro [gli uomini] di questo paese,
al cuore di quelli che si levano contro di me991;
mando contro Babilonia degli stranieri992
che la ventileranno e vuoteranno il suo paese;
poiché piomberanno su di lei
da tutte le parti nel giorno della calamità.
Che si prenda l’arco contro chi tende l'arco
e contro chi si eleva con la sua corazza!
Non risparmiate i suoi giovani,
votate allo sterminio tutto il suo esercito!
Gli uccisi cadranno nel paese dei Caldei,
e i trafitti per le vie di Babilonia!
Perché Israele e Giuda non sono privati993 del loro Dio, l’Eterno degli eserciti;
il paese994 è pieno di colpe contro il Santo d'Israele.
Fuggite di mezzo a Babilonia,
salvi ognuno la sua vita,
non perite per l'iniquità di lei!
Poiché questo è il tempo della vendetta dell’Eterno;
egli le dà la sua retribuzione».
Babilonia era nelle mani dell’Eterno una coppa d'oro,
che ubriacava tutta la terra;
le nazioni hanno bevuto il suo vino,
perciò le nazioni sono diventate insensate.
Improvvisamente Babilonia è caduta, ed è frantumata.
Lamentatevi su di lei,
prendete del balsamo per il suo dolore; forse guarirà!
Noi abbiamo curato Babilonia, ma essa non è guarita;
abbandonatela, andiamocene ognuno al nostro paese;
poiché il suo giudizio arriva fino ai cieli,
s'innalza fino alle nuvole.
L’Eterno ha manifestato i nostri diritti995;
venite, raccontiamo in Sion l'opera dell’Eterno nostro Dio.
Profezia dei Medi, i vincitori di Babilonia
Aguzzate le frecce, imbracciate996 gli scudi!
L’Eterno ha risvegliato lo spirito dei re dei Medi,
perché il suo disegno contro Babilonia è di distruggerla;
poiché questa è la vendetta dell’Eterno,
la vendetta del suo tempio.
989
n. d. t. : confronta Cap. 49 v. 19; altri ordinerà di comparire in giudizio?;
altri : uno spirito;
991
o : che abitano in Leb - Camai; (forse un nome enigmatico per la Caldea, confronta Cap. 25 v. 26);
992
o : ventilatori;
993
esattamente : vedove;
994
il paese dei Caldei; secondo altri : benché il loro paese (quello d’Israele);
995
esattamente : ha fatto uscire i nostri giudizi; come Esodo Cap. 64 v. 6;
996
esattamente : riempite;
990
115
Alzate la bandiera sulle mura di Babilonia!
Rinforzate le guardie, mettete le sentinelle, preparate gli agguati!
Poiché l’Eterno ha deciso e già mette in pratica
ciò che ha detto contro gli abitanti di Babilonia.
O tu che abiti in riva alle grandi acque,
tu che abbondi di tesori,
la tua fine è giunta, è il termine delle tue rapine!
L’Eterno degli eserciti l'ha giurato per sé stesso997:
[dicendo]: «Se io non ti riempirò di uomini come di locuste998
ed essi alzeranno contro di te grida di trionfo».
Egli, per la sua potenza, ha fatto la terra,
per la sua saggezza ha stabilito fermamente il mondo;
per la sua intelligenza ha disteso i cieli.
Quando fa udire la sua voce,
c'è un tumulto d'acque nel cielo,
egli fa salire i vapori dalle estremità della terra,
fa dei lampi per la pioggia
e sprigiona il vento dai suoi tesori;
ogni uomo allora diventa stupido, privo di conoscenza,
ogni fonditore ha vergogna delle sue immagini fuse
perché le sue immagini sono menzogna e non c'è respiro in loro.
Sono vanità, lavoro d'inganno999;
nel giorno della visitazione periranno.
La parte di Giacobbe non somiglia a loro,
Colui che ha formato tutte le cose,
e Israele è la verga1000 della sua eredità.
Il suo nome è: “L’Eterno degli eserciti”.
«[O Babilonia], tu sei il mio martello, uno strumento di guerra;
per tuo mezzo io schiaccerò le nazioni,
per te io distruggerò dei regni;
per te io schiaccerò il cavallo e il cavaliere,
per te io schiaccerò i carri e chi li conduce;
per te io schiaccerò uomini e donne,
per te io schiaccerò il vecchio e il bambino,
per te io schiaccerò il giovane e la vergine;
per te io schiaccerò il pastore e il loro greggi,
per te io schiaccerò l’aratore e il suo giogo,
per te io schiaccerò i governatori e i capi1001.
Ma io renderò a Babilonia
e a tutti gli abitanti della Caldea, sotto i vostri occhi,
tutto il male che hanno fatto a Sion», dice l’Eterno.
«Ecco,[io vengo] a te, o monte di distruzione1002», dice l’Eterno;
«che distruggi tutta la terra!
Io stenderò la mia mano contro di te,
ti rotolerò giù dall’alto delle rocce
e farò di te una montagna bruciante.
Da te non si trarrà più una pietra angolare,
né una pietra da fondamenta;
ma tu sarai una desolazione perenne», dice l’Eterno.
«Alzate la bandiera nel paese,
suonate la tromba fra le nazioni,
997
esattamente : per la sua anima;
n. d. t. : confronta Apocalisse Cap. 9:1-11;
999
o : di beffa;
1000
o : tribù; vedere Cap. 10:12-16;
1001
come Esdra Cap. 9 v. 2; n. d. t. altri : magistrati; anche al v. 28;
1002
o : di corruzione;
998
116
preparate1003 le nazioni contro di lei,
convocate contro di lei i regni d'Ararat, di Minni e d'Aschenaz,
eleggete contro di lei un capitano,
fate salire dei cavalli come locuste rizzate!
Preparate1004 contro di lei le nazioni,
i re di Media, i loro capitani,
tutti i loro capi e tutti i paesi dei suoi domini.
La terra trema, è in doglie,
perché i disegni dell’Eterno contro
Babilonia si compiono:
ridurre il paese di Babilonia in un deserto senza abitanti.
I prodi di Babilonia hanno cessato di combattere;
se ne stanno nelle loro fortezze;
la loro bravura è cessata, sono come donne;
le sue abitazioni sono in fiamme,
le sbarre [delle sue porte] sonospezzate.
Un corriere corre verso un corriere,
un messaggero corre verso un messaggero,
per annunziare al re di Babilonia
che la sua città è presa da ogni lato,
che i guadi sono presi,
che le paludi1005 sono in preda alle
fiamme,
che gli uomini di guerra sono spaventati».
Poiché così dice l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele:
«La figlia di Babilonia è come un'aia al tempo in cui si trebbia;
ancora un poco e verrà per lei il tempo della mietitura.
Nabucodonosor, re di Babilonia, mi ha divorato,
mi ha schiacciato, mi ha posto là come un vaso vuoto;
come un dragone mi ha inghiottito;
ha riempito il suo ventre delle mie delizie, mi ha cacciato lontano.
Che la violenza che è stata fatta
sulla mia carne, ricada su Babilonia!» dirà l'abitante di Sion;
«Il mio sangue ricada sugli abitanti di Caldea!» dirà Gerusalemme.
Perciò, così parla l’Eterno:
«Ecco, io difenderò la tua causa ed eserciterò la tua1006 vendetta!
Io prosciugherò il suo mare1007,
e io asciugherò la sua sorgente.
Babilonia diventerà [un mucchio] di macerie,
un covo di sciacalli, un oggetto di stupore1008 e di fischio,
un luogo senza abitanti.
Essi ruggiranno tutti come leoncelli,
ringhieranno come piccoli dei leoni.
Quando [i Caldei]1009 saranno eccitati,
io preparerò loro da bere,
li ubriacherò perché stiano allegri,
poi si addormentino di un sonno perenne
e non si risveglino più», dice l’Eterno.
«Io li farò scendere al macello come agnelli,
come montoni, come capri.
Come mai è stata presa Sesac1010,
ed è stata conquistata colei che era il vanto di tutta la terra?
Come mai Babilonia è ridotta a una desolazione1011, fra le nazioni?
1003
esattamente : fate uscire;
esattamente : santificate; come Cap. 6 v. 4; Cap. 12 v. 7;
1005
esattamente : le giuncaie delle paludi ;
1006
confronta Esodo Cap. 34 v. 8;
1007
vedere la nota in Esodo Cap. 19 v. 5;
1008
o : una desolazione;
1009
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1010
confronta Cap. 25 v. 26;
1011
o : soggetto di stupore;
1004
117
Il mare è salito su Babilonia;
essa è stata coperta dal tumulto dei suoi flutti.
Le sue città sono diventate una desolazione,
un paese riarso, una landa arida,
un paese dove non abita più nessuno,
dove non passa più nessun figlio d'uomo.
Io punirò Bel a Babilonia,
gli toglierò dalla gola ciò che ha inghiottito,
le nazioni non affluiranno più a lui;
perfino le mura di Babilonia sono cadute.
O popolo mio, uscite di mezzo a lei,
salvi ciascuno la sua anima dall'ardente ira dell’Eterno,
il vostro cuore non si avvilisca,
non vi spaventate dal rumore che si udrà nel paese;
poiché un anno verrà un rumore
e un [altro] anno correrà un [altro] rumore;
ci sarà violenza nel paese,
dominatore contro dominatore.
Perciò, ecco, vengono i giorni
in cui io punirò le immagini scolpite di Babilonia:
tutto il suo paese sarà nella vergogna,
tutti i suoi uccisi cadranno in mezzo a lei.
I cieli, la terra, e tutto ciò che è in essi,
esulteranno su Babilonia,
perché dal nord piomberanno su di lei i devastatori », dice l’Eterno.
«Come Babilonia ha fatto cadere gli uccisi d'Israele,
così in Babilonia cadranno gli uccisi di tutto il paese».
O voi che siete scampati dalla spada, andate,
non vi fermate, mentre siete lontani, ricordatevi dell’Eterno,
e vi ritorni in cuore Gerusalemme!
Noi siamo confusi perché abbiamo udito gli insulti,
la vergogna ci copre la faccia,
perché gli stranieri sono entrati nel1012 santuario della casa dell’Eterno».
«Perciò, ecco, i giorni vengono», dice l’Eterno,
«in cui io punirò le sue immagini scolpite
e in tutto il suo paese gemeranno i feriti a morte.
Anche se Babilonia salisse fino ai cieli,
anche se aumentasse l’altezza delle fortezze,
contro di lei manderò dei devastatori», dice l’Eterno.
«Ecco una voce [che viene] da Babilonia,
il grido di un gran disastro dalla terra dei Caldei.
L’Eterno devasta Babilonia e fa cessare il suo grande strepito;
le loro onde muggiscono come il mare,
se ne ode il rumore perché il devastatore è sopra di lei,
contro Babilonia, i suoi prodi sono presi,
i loro archi sono spezzati,
poiché l’Eterno è il *Dio delle retribuzioni,
non manca di rendere ciò che è dovuto.
Io ubriacherò i suoi principi e i suoi saggi,
i suoi governatori, i suoi capi, i suoi prodi,
essi si addormenteranno di un sonno perenne
e non si risveglieranno più», dice il Re :
”L’Eterno degli eserciti” è il suo nome.
Così dice l’Eterno degli eserciti:
«Le larghe mura di Babilonia saranno spianate,
le sue alte porte saranno incendiate;
così i popoli avranno lavorato per nulla,
le nazioni [avranno lavorato] 1013 per il fuoco,
ed esse si saranno stancate».
1012
1013
o : venuti contro;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
118
Parte 3a. PECCATI DEL POPOLO DI GIUDA
Rimproveri al popolo di Giuda 1014
La parola dell’Eterno venne a me, dicendomi:
«Va', e grida alle orecchie di Gerusalemme dicendo,
così dice l’Eterno: "Io mi ricordo di te,
della grazia della tua giovinezza,
dell’amore dei tuoi fidanzati1015,
quando mi seguivi nel deserto,
in una terra non seminata.
Israele era santo1016 all’Eterno,
le primizie dei suoi frutti1017;
tutti quelli che lo divorano sono colpevoli,
e il male verrà su di loro", dice l’Eterno».
Ascoltate la parola dell’Eterno, o casa di Giacobbe e [voi] tutte le famiglie della casa d'Israele!
Così parla l’Eterno:
«Quale iniquità hanno trovato i vostri padri in me,
che si sono allontanati da me,
sono andati dietro alla vanità
e sono diventati vani?
Essi non hanno detto:
"Dov'è l’Eterno che ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto,
che ci ha condotti per il deserto,
per un paese sterile e pieno di fosse,
per un paese arido e di ombra di morte,
per un paese dove nessuno passa
e dove non abita nessuno?"
Io vi ho condotti in un paese fertile1018,
perché ne mangiaste i frutti e i beni
e voi siete entrati, avete reso impuro il mio paese
e avete fatto della mia eredità un'abominazione.
Non hanno detto i sacerdoti: "Dov'è l’Eterno?"
e quelli che si occupano della legge non mi hanno conosciuto,
i pastori si sono ribellati a me,
i profeti hanno profetato per Baal
e sono andati dietro a cose che non giovano a nulla.
Perciò io contesterò ancora con voi», dice l’Eterno,
«e contesterò con i figli dei vostri figli.
Poiché, passate per le isole di Chittim1019 e guardate!
Mandate a Chedar e osservate bene,
guardate se avvenne mai qualcosa di simile!
C'è forse una nazione che abbia cambiato i suoi dèi,
sebbene non siano dèi?
Ma il mio popolo ha cambiato la sua gloria
per ciò che non giova a nulla.
O cieli, siate stupiti di questo;
fremete e siate confusi», dice l’Eterno
«poiché il mio popolo, infatti ha fatto due mali:
essi m’hanno abbandonato, me, la sorgente d'acqua viva,
per scavarsi delle cisterne, delle cisterne screpolate che non tengono l'acqua».
Israele è forse un servo? È forse uno [schiavo] nato in casa?
Perché dunque è egli predato?
I leoncelli hanno ruggito contro di lui,
fanno udire la loro voce,
1014
*Geremia Cap. 2:1-37; Cap. 3:1-5; Cap. 7:1-34;
n. d. t. altri : del tuo amore da fidanzata;
1016
esattamente : santità; n. d. t. altri consacrato;
1017
n. d. t. altri : della sua rendita;
1018
esattamente : Carmel; vedere Cap. 4 v. 26;
1019
esattamente : le isole e le coste marittime;
1015
119
hanno ridotto il suo paese in una desolazione;
le sue città sono bruciate e non ci sono più abitanti.
Persino i figli di Nof e di Tafanes
ti divorano1020 il cranio.
Tutto questo non ti succede
perché hai abbandonato l’Eterno, il tuo Dio,
mentre egli ti conduceva per la via?
Ora, perché vai in Egitto,
per andare a bere le acque del Nilo1021?
Perché vai in Assiria1022, per andare a bere l'acqua dell'Eufrate1023?
La tua iniquità è quella che ti castiga;
le tue ribellioni ti riprendono,
riconosci e vedi che cosa malvagia e amara
è abbandonare l’Eterno, il tuo Dio
e non aver di me nessun timore»,
dice il Signore l’Eterno degli eserciti.
Idolatria del popolo di Giuda
«Già da lungo tempo tu hai spezzato1024 il tuo giogo,
rotto i tuoi legami e hai detto: "Io non servirò! 1025"
Poiché sopra ogni alto colle e sotto ogni albero verdeggiante,
tu ti inchini, tu ti prostituisci.
Eppure, io ti avevo piantata, un ceppo squisito,
una vera e originale semenza;
come mai ti sei trasformata per me,
in tralci degenerati di una vigna straniera?
Anche se ti lavassi con il nitro e usassi molta potassa,
la tua iniquità lascerebbe una macchia davanti a me»,
dice il Signore l’Eterno.
«Come puoi dire: "Io non mi sono contaminata,
non sono andata dietro ai Baali"?
Guarda i tuoi passi nella valle,
riconosci quello che hai fatto,
dromedaria leggera e vagabonda!
Asina selvatica, abituata al deserto,
nel desiderio dell’anima sua essa aspira l’aria,
e dal suo ardore chi la distoglierà?
Tutti quelli che la cercano
non hanno da affaticarsi:
la trovano nel suo mese.
Guarda che il tuo piede non si scalzi
e che la tua gola non abbia sete!
Ma tu dici: "Questo è inutile; no,
perché io amo gli stranieri e andrò dietro a loro!"
Come un ladro è confuso quand'è sorpreso,
così sarà confusa la casa d'Israele:
essi, i loro re, i loro principi, i loro sacerdoti e i loro profeti,
che dicono a un legno: "Tu sei mio padre",
e alla pietra: "Tu mi hai generato!"
Poiché essi mi hanno voltato le spalle e non la faccia;
ma nel tempo della loro sventura essi diranno: "Levati e salvaci!"
Dove sono i tuoi dèi che ti sei fatti?
Si alzino quelli, se ti possono salvare nel tempo della tua sventura!
Poiché, o Giuda, i tuoi dèi sono tanti quante sono le tue città.
Perché contestate con me?
Voi vi siete tutti ribellati a me», dice l’Eterno.
1020
altri : rompono;
o : Shicor;
1022
esattamente : fiume;
1023
esattamente : Assur;
1024
o : io ho rotto;
1025
altri : io non trasgredirò;
1021
120
«Invano ho colpito i vostri figli;
essi non ne hanno ricevuto correzione;
la vostra spada ha divorato i vostri profeti come un leone distruttore.
O generazione, ascoltate la parola dell’Eterno!
Io sono stato un deserto o un paese di fitte tenebre per Israele?
Perché il mio popolo ha detto:
"Noi siamo padroni, non vogliamo più tornare da te"?
La vergine dimentica il suo fregio,
o la sposa il suo ornamento?
Ma il mio popolo m’ha dimenticato da giorni innumerevoli.
Come sei abile per andare a cercare l'amore!
Perciò ti sei pure abituata camminando in cose inique1026!
Anche nei panni della tua veste
è stato trovato il sangue di1027 poveri innocenti,
che tu non avevi sorpreso in flagranza;
e [vi è stato trovato] a causa di tutte quelle cose1028.
Tu dici: "Si, io sono innocente;
certo l'ira sua si distoglierà da me".
Ecco, io ti condannerò in giudizio
perché hai detto: "Non ho peccato".
Perché hai tanta premura di cambiare strada?
Anche dall'Egitto riceverai confusione,
come già l'hai ricevuta dall'Assiria.
Anche di là uscirai con le mani sulla testa,
perché l’Eterno rigetta quelli nei quali tu hai fiducia1029
e tu non ti salverai col loro aiuto».
Si dice: «Se un uomo ripudia sua moglie
e questa lo lascia e sposa un altro uomo,
quello ritornerà da lei?
Il paese non ne sarebbe interamente sporcato?
Ora tu, tu ti sei prostituita con molti amanti,
tuttavia ritorni da me1030» dice l’Eterno.
«Alza gli occhi verso le alture1031 e guarda.
Dove non ti sei prostituita?
Tu ti sei seduta per loro sulle strade,
come [fa] un Arabo nel deserto,
hai sporcato il paese
con le tue prostituzioni e con le tue malvagità.
Perciò le piogge impetuose sono state trattenute
e non c'è stata la pioggia dell’ultima stagione1032;
ma tu hai una fronte da prostituta e rifiuti la vergogna.
Non mi griderai d’ora innanzi:
"Padre mio, tu sei il conduttore1033 dalla mia giovinezza!
Egli sarà adirato ognora?
Serberà la sua ira per sempre?"
Ecco, tu l’hai detto, tu hai fatto quelle cose malvagie
e tu hai voluto compierle!»
Poi fu rivolta a Geremia questa parola, da parte dell’Eterno:
1026
n. d. t. altri : Hai di che insegnare persino alle donne malvagie; o Per questo hai insegnato i tuoi costumi anche alle
donne peggiori; o laonde tu hai insegnati i tuoi costumi, eziandio alle malvagie femmine;
1027
esattamente : sangue di anime;
1028
o : io non l’ho trovato [penetrando con violenza] in luoghi nascosti, ma in tutte queste cose; n. d. t. altri : Perfino
sugli orli delle tue vesti si trova il sangue di poveri innocenti, da te non sorpresi nell'atto di scassinare, ma presso
ogni quercia; o i quali tu non avevi colti sconficcando; anzi li hai uccisi per tutte queste cose;
1029
esattamente : tue fiducie;
1030
n. d. t. : cfr. v. 10;
1031
esattamente : alture nude;
1032
n. d. t. altri : di primavera;
1033
n. d. t. altri : amico;
121
«Fermati alla porta della casa dell’Eterno e là grida questa parola: Ascoltate la parola dell’Eterno, voi tutti, uomini di
Giuda, che entrate per queste porte per prostrarvi davanti all’Eterno!
Così parla l’Eterno degli eserciti, Dio d'Israele: "Cambiate i vostri pensieri e le vostre azioni e io vi farò abitare in
questo luogo.
Non ponete la vostra fiducia in parole false, dicendo: - Questo è il tempio dell’Eterno, il tempio dell’Eterno, il tempio
dell’Eterno! Ma se cambiate veramente i vostri pensieri e le vostre azioni, se praticate sul serio la giustizia fra un uomo e il suo
prossimo,
se non opprimete lo straniero, l'orfano e la vedova, se non spargete sangue innocente in questo luogo e non andate per
vostra sciagura dietro ad altri dèi,
allora io vi farò abitare in questo luogo, nel paese che allora diedi ai vostri padri per i secoli dei secoli1034.
Ecco, voi mettete la vostra fiducia in parole bugiarde, che non giovano a nulla.
Quali? Rubare, uccidere, commettere adulteri, giurare il falso, offrire incenso a Baal, andare dietro ad altri dèi che prima
non conoscevate …,
e poi venite, voi vi presentate davanti a me, in questa casa sulla quale è invocato il mio nome, dicendo: "Siamo liberi di
commettere tutte queste abominazioni!"
È forse questa casa sulla quale è invocato il mio nome, una spelonca di ladri, agli occhi vostri? Ecco, tutto questo io
pure l'ho visto, dice l’Eterno.
Andate al mio luogo che era a Silo, dove una volta avevo messo il mio nome e guardate come l'ho trattato a causa
dell’iniquità del mio popolo d'Israele1035.
Ora, poiché avete commesso tutte queste cose, dice l’Eterno, poiché vi ho parlato, alzandomi fin dal mattino a parlare,
ma voi non avete ascoltato, poiché vi ho chiamato e voi non avete risposto,
io tratterò questa casa, sulla quale è invocato il mio nome, nella quale riponete la vostra fiducia, luogo che ho dato a
voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo:
vi caccerò dalla mia presenza, come ho cacciato tutti i vostri fratelli, tutta la discendenza di Efraim1036".
Tu non intercedere per questo popolo, non innalzare per essi né suppliche né preghiere, non insistere presso di me,
perché non ti esaudirò».
I peccati di Giuda e l’ira dell’Eterno
«Non vedi ciò che fanno nelle città di Giuda e nelle vie di Gerusalemme?
I figli raccolgono legna, i padri accendono il fuoco, le donne impastano la farina per fare delle focacce alla regina dei
cieli e per spandere libagioni ad altri dèi, per provocarmi alla collera1037.
È proprio me che provocano alla collera», dice l’Eterno, «non è per loro stessi, per la vergogna della loro faccia?»
Perciò così parla il Signore, l’Eterno: «Ecco, la mia ira, il mio furore, si riverserà su questo luogo, sugli uomini e sulle
bestie, sugli alberi della campagna e sui frutti della terra; essa consumerà ogni cosa e non si estinguerà».
Così parla l’Eterno degli eserciti, Dio d'Israele: «Aggiungete i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la carne!
Poiché io non ho mai parlato ai vostri padri e non ho mai dato loro alcun comandamento, circa olocausti e sacrifici,
nel giorno che io li feci uscire dal paese d'Egitto;
ma questo comandai loro: "Ascoltate la mia voce e io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate in tutte
le vie che io vi comando affinché troviate il bene".
Ma essi non ascoltarono, non inclinarono l’orecchio, ma camminarono nei consigli e nella ostinazione del loro cuore
malvagio e si sono voltati indietro invece di andare avanti.
Dal giorno che i vostri padri uscirono dal paese d'Egitto fino a oggi, io vi ho mandato tutti i miei servi, i profeti,
alzandomi fin dal mattino ogni giorno, ve li ho mandati;
ma essi non mi hanno ascoltato, non hanno inclinato l’orecchio; hanno irrigidito il collo; hanno fatto peggio dei loro
padri.
Tu dirai loro tutte queste parole, ma essi non ti ascolteranno; chiamali, ma essi non ti risponderanno.
Perciò dirai loro: "Questa è la nazione che non ha mai ascoltato la voce dell’Eterno, del suo Dio, e che non ha mai
accettato la correzione; la fedeltà è perita, è sparita dalla loro bocca"».
«Raditi i capelli e buttali lontano, spandi un lamento sulle alture1038, poiché l’Eterno rigetta e abbandona la
generazione che è oggetto della sua collera1039.
I figli di Giuda hanno fatto ciò che è male ai miei occhi», dice l’Eterno, «hanno collocato le loro abominazioni nella
casa sulla quale è invocato il mio nome, per renderla impura.
Hanno costruito i luoghi sacri1040 di Tofet nella valle del figlio di Innom1041, per bruciarvi nel fuoco i loro figli e le loro
figlie; cosa che io non ho mai comandato e che non mi era venuta in mente.
1034
n. d. t. : vedere la nota in Genesi Cap. 13 v. 15;
n. d. t. : vedere in 1° Samuele Cap. 4;
1036
n. d. t. : vedere in 2° Re Cap. 17;
1037
n. d. t. : altri per offendermi;
1038
esattamente : alture nude; in generale;
1039
o : furore;
1035
122
Perciò, ecco, i giorni vengono», dice l’Eterno, «che non si chiamerà più Tofet né la valle del figlio di Innom, ma la
Valle del Massacro, e si seppelliranno i cadaveri a Tofet, finché non vi sarà più posto1042.
I cadaveri di questo popolo serviranno di pasto agli uccelli dei cieli e alle bestie della terra e non ci sarà nessuno che li
scacci.
Farò cessare nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme il grido di gioia e il grido di esultanza, il canto dello
sposo e il canto della sposa, perché il paese diverrà un deserto.
Peccati di Giuda; annunzio del castigo1043
«Figli di Beniamino, fuggite lontano da Gerusalemme;
suonate la tromba in Tecoa,
innalzate un segnale su Bet-Cherem,
perché dal nord avanza il male, una grande rovina.
La bella, la delicata figlia di Sion, io la distruggo!»
I pastori con le loro greggi vengono contro di lei;
essi piantano le loro tende intorno a lei;
ognuno d'essi bruca il suo quartiere.
Preparate l'attacco contro di lei [dicono i pastori]1044,
alzatevi, saliamo in pieno mezzogiorno!
- Guai a noi [dicono gli assediati]1045 perché il giorno declina
e le ombre della sera si allungano! Alzatevi, saliamo di notte e distruggiamo i suoi palazzi!»
Infatti così parla l’Eterno degli eserciti:
«Tagliate degl’alberi ed elevate un terrapieno contro Gerusalemme;
quella è la città che deve essere punita1046;
dappertutto, in mezzo a lei, non c'è che oppressione.
Come un pozzo fa scaturire le sue acque,
così essa fa uscire la sua malvagità;
in lei si ascolta la violenza e la devastazione;
davanti a me stanno continuamente sofferenze e ferite.
Correggiti, Gerusalemme,
affinché l’anima mia non mi allontani da te,
e non faccia di te un deserto, una terra disabitata!»
La racimolatura di Giuda
Così parla l’Eterno degli eserciti:
«Il resto d'Israele si racimolerà completamente come una vigna;
rimettine [con]1047 la tua mano nel paniere
come fa il vendemmiatore1048.
A chi parlerò, chi avvertirò perché mi capiscano?
Ecco, il loro orecchio è incirconciso1049,
essi non possono prestare attenzione;
ecco, la parola dell’Eterno è diventata per loro un obbrobrio,
non vi trovano alcun piacere.
Ma io sono pieno del furore dell’Eterno;
sono stanco di contenermi.
Riversalo1050 sui bambini per la strada
e sui giovani figli riuniti assieme;
poiché il marito e la moglie,
saranno presi insieme al vecchio e l'uomo colmo d'anni.
Le loro case passeranno ad altri,
1040
n. d. t. : altri alti luoghi;
vedere la nota in Isaia Cap. 30 v. 33;
1042
o : non sarà fatto un altro posto;
1043
*Geremia Cap. 6:1-30; Cap. 10:17-25; Cap. 31:15-22 e 35, 36;
1044
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1045
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1046
o : visitata ;
1047
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1048
n. d. t. : riferito a Nabucodonosor; altri ripassa con la mano, come fa il vendemmiatore sui tralci;
1049
n. d. t. : vedere la nota al Cap. 4 v. 4;
1050
altri : Io lo verserò;
1041
123
così pure i loro campi e le loro mogli,
poiché io stenderò la mia mano sugli abitanti del paese», dice l’Eterno.
«Poiché dal più piccolo al più grande,
sono tutti quanti avidi di guadagno,
e dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna.
Essi hanno curato poco la piaga del mio popolo;
dicendo: "Pace, pace", mentre pace non ve n'era.
Avranno vergogna delle abominazioni?
Non hanno avuto alcuna vergogna,
non hanno conosciuto l’imbarazzo;
perciò cadranno fra quelli che cadono,
nel tempo che io li visiterò, saranno abbattuti», dice l’Eterno.
Appello al ravvedimento
Così dice l’Eterno: «Fermatevi sulle vie e controllate,
domandatevi quali sono i sentieri antichi,
dove sia la buona strada e incamminatevi per essa,
voi troverete riposo alle anime vostre!
Ma quelli rispondono: "Non c'incammineremo per essa!"
Io ho pure stabilito delle sentinelle su voi
[che vi hanno detto]1051: "State attenti al suono della tromba!"
Ma quelli risposero: "Non staremo attenti".
Perciò, ascoltate, nazioni
e tu, assemblea, sappi ciò che1052 ne sarà del loro [popolo]1053.
Ascolta, terra!
Ecco, io faccio venire su questo popolo un male,
il frutto dei loro pensieri,
perché non sono stati attenti alle mie parole
e hanno rigettato la mia legge.
Inutilità dei sacrifici
Che mi serve l'incenso che viene da Seba,
e la canna odorosa che viene dal paese lontano?
I vostri olocausti non mi sono graditi,
i vostri sacrifici non mi piacciono».
Perciò così parla l’Eterno:
«Ecco, io metto davanti a questo popolo delle pietre d'intoppo
che faranno inciampare padri e figli,
assieme a vicini e amici, periranno».
Ancora l’annunzio dell’invasione del paese
Così parla l’Eterno:
«Ecco un popolo viene dal paese di settentrione,
una grande nazione si risveglia dall’estremità della terra.
Essi impugnano l'arco e il giavellotto;
sono crudeli, non hanno compassione;
la loro voce rintrona come il muggito del mare;
montano cavalli pronti come un uomo a combattere,
contro di te, figlia di Sion».
Noi ne abbiamo udito il rumore
e le nostre mani si sono infiacchite,
la distretta ci coglie
e l'angoscia, come di donna partoriente.
Non uscite nei campi, non camminate per le vie,
perché la spada del nemico e il terrore è tutto intorno.
Ancora appello al ravvedimento di Gerusalemme
«Figlia del mio popolo, cingiti con un sacco,
e rotolati nella cenere,
piangi per il lutto come per un figlio unico,
1051
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
o : e tu, sappi la testimonianza che ;
1053
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1052
124
[manda] un amaro lamento,
perché il devastatore improvvisamente ci piomba addosso.
Io t’ho stabilito come controllore1054 in mezzo al mio popolo,
una fortezza, affinché tu conoscessi e controllassi la loro via.
Essi sono tutti ribelli fra i ribelli,
camminano nelle calunnie,
essi sono di bronzo e di ferro,
sono tutti corrotti.
Il mantice soffia sul fuoco e il piombo non è consumato;
invano si cerca di raffinare, perché le scorie non sono tolte.
Saranno chiamati: "argento di rifiuto", perché l’Eterno li ha rigettati».
Raccogli [e porta fuori] dal paese ciò che t’appartiene,
tu che abiti nella fortezza1055!
Perché così parla l’Eterno:
«Ecco, questa volta io scaglierò, come con la fionda,
gli abitanti del paese,
e li metterò nella distretta affinché la provino».
Guai a me a causa della mia rovina1056!
La mia piaga è dolorosa1057;
ma io ho detto:
«Questo è il mio male e io lo sopporterò».
Le mie tende sono devastaste,
tutto il mio cordame è rotto;
i miei figli sono andati lontano da me e non sono più;
non c'è più nessuno che stenda la mia tenda,
e che distenda i miei teli.
Perché i pastori sono stati stupidi
e non hanno cercato l’Eterno;
perciò non hanno agito con saggezza1058
e tutto il loro gregge è stato disperso.
Ecco, giunge l’eco d’un rumore,
un gran tumulto del paese arriva dal settentrione
per ridurre le città di Giuda in desolazione,
in un riparo di sciacalli.
Io so, Eterno, che la via dell'uomo non è in suo potere
e che non è in potere dell'uomo che cammina dirigere i suoi passi.
Eterno, correggimi, ma con misura1059;
non nella tua ira, perché tu non mi renda avvilito1060!
Riversa la tua ira sulle nazioni che non ti conoscono,
sulle famiglie che non invocano il tuo nome;
poiché hanno divorato Giacobbe;
l’hanno divorato, l'hanno consumato,
e hanno desolato la sua abitazione.
Così dice l’Eterno: «Si è udita una voce a Rama, un lamento, dei pianti amari; Rachele, piangente i suoi figli, rifiuta di
essere consolata dei suoi figli, perché non sono più1061».
Così dice l’Eterno: «Trattieni la tua voce dal piangere, i tuoi occhi [dal versare lacrime]; poiché c’è una ricompensa
per l'opera tua» dice l’Eterno; «essi ritorneranno dal paese del nemico;
c'è una speranza per la tua fine» dice l’Eterno; «i tuoi figli ritorneranno entro le loro frontiere».
Io ho udito molto bene Efraim affliggersi così: "Tu mi hai corretto1062, come un vitello indomito; convertimi, io mi
convertirò,1063 poiché tu sei l’Eterno, il mio Dio.
1054
o : una torre ;
o : nell’angoscia; o : nell’assedio;
1056
esattamente : breccia; o : ferita;
1057
o : difficile da guarire;
1058
o : essi non sono prosperati;
1059
esattamente : giudizio; come Cap. 30 v. 11- Cap. 46 v. 28;
1060
n. d. t. : altri poca cosa;
1061
n. d. t. confronta Matteo Cap. 2 v. 18, dove il passo è applicato alla strage dei neonati di Betlemme, dov’era la
tomba di Rachele (Genesi Cap. 35 v. 19);
1055
125
Perché dopo che io sono stato convertito1064 io mi sono pentito; mi sono battuto l'anca, confuso, perché porto l'infamia
della mia giovinezza".
Efraim è dunque per me un figlio così caro, un figlio prediletto? Da quando ho parlato contro di lui, è continuo il
ricordo che ne ho; perciò le mie viscere si sono commosse per lui e io certo ne avrò compassione», dice l’Eterno.
«Mettiti dei segnali, piantati dei pali, metti il tuo cuore alla strada battuta1065, alla via che hai seguita. Ritorna, vergine
d'Israele, torna a queste tue città!
Fino a quando te ne andrai vagabonda, figlia infedele? Poiché l’Eterno ha creato una cosa nuova sulla terra: una
donna corteggerà l'uomo».
Così dice l’Eterno, che ha dato il sole come luce del giorno e i moti della luna e delle stelle, perché siano luce alla notte;
che solleva il mare e le onde muggiscono; colui che ha nome: l’Eterno degli eserciti.
«Se quelle regole verranno a mancare davanti a me» dice l’Eterno, «allora anche io rigetterò tutta la discendenza
d'Israele a non essere una nazione in mia presenza, per sempre».
Esortazione al ravvedimento1066
L’Eterno mi disse nei giorni del re Giosia1067:
«Hai visto ciò che ha fatto Israele, l'infedele?
È andata sopra ogni alto monte
e sotto ogni albero verdeggiante,
ed essa s'è prostituita.
Io ho detto: Dopo che ha fatto tutte queste cose,
essa tornerà a me; ma non è ritornata;
e sua sorella, Giuda, la perfida, l'ha visto.
Io ho visto tuttavia che [quando] ho ripudiato
e ho dato la sua lettera di divorzio all'infedele Israele,
a causa di tutti i suoi adulteri, sua sorella,
Giuda, la perfida, non ha avuto alcun timore,
ma è andata a prostituirsi anche lei.
Con la leggerezza1068 delle sue prostituzioni
Israele ha sporcato il paese;
ha commesso adulterio con la pietra e con il legno;
nonostante tutto questo,
sua sorella, Giuda, la perfida,
non è tornata da me con tutto il suo cuore,
ma con finzione», dice l’Eterno.
L’Eterno mi disse:
« Israele, l'infedele, si è mostrata più giusta
di Giuda, la perfida ».
Esortazione al ravvedimento e alla conversione
Va' e grida queste parole verso il settentrione,
e di': "Ritorna, o Israele, l’infedele ", dice l’Eterno;
"io non vi mostrerò un viso irritato,
poiché io sono buono", dice l’Eterno,
" non serbo l'ira per sempre.
Soltanto riconosci la tua iniquità,
poiché tu ti sei ribellata all’Eterno, al tuo Dio,
sei andata di qua e di là con gli stranieri,
sotto ogni albero verdeggiante,
e non hai dato ascolto alla mia voce", dice l’Eterno».
«Tornate, o figli infedeli», dice l’Eterno, «poiché io, io v’ho sposato1069; io vi prenderò, uno da una città, due da una
famiglia e vi ricondurrò a Sion;
1062
n. d. t. altri : punito;
altri : fammi ritornare;
1064
altri : dopo il mio ritorno; n. d. t. altri : mi sono sviato, dopo che ho riconosciuto il mio stato ;
1065
o : strada praticata o rialzata;
1066
*Geremia Cap. 3:6-25; Cap. 4:1-4;
1067
n. d. t. : vedere 2° Re Capp. 22-23;
1068
o : il rumore;
1069
n. d. t. vedi nota in Isaia Cap. 54 v. 1; altri : poiché io sono il vostro Signore; o perché io sono il vostro padrone; o
perciocchè io vi ho sposati;
1063
126
vi darò dei pastori che, secondo il mio cuore, vi pasceranno con conoscenza e intelligenza.
Promessa di un Regno futuro di prosperità e di conversione delle nazioni del mondo
Quando sarete moltiplicati e avrete fruttato nel paese», dice l’Eterno, «in quel giorno non si dirà più: "L'arca del patto
dell’Eterno!" Essa non vi starà più a cuore, non la si ricorderà più, non la si visiterà più, questo non si farà più1070.
In quel tempo Gerusalemme sarà chiamata il trono dell’Eterno; tutte le nazioni si raduneranno in essa nel nome
dell’Eterno, a Gerusalemme, non cammineranno più secondo il pensiero ostinato del loro cuore malvagio.
In quel giorno, la casa di Giuda camminerà con la casa d'Israele; esse verranno assieme dal paese del settentrione, al
paese che io diedi in eredità ai vostri padri.
Altra esortazione al ravvedimento e alla conversione
Io dissi: "Come potrò collocarti tra i figli, darti un paese delizioso,
la bella eredità delle schiere1071 delle nazioni?"
Io dissi: "Voi mi chiamerete: - Padre mio! - e non smetterete di seguirmi"...
Ma proprio come una donna perfida [abbandona] il suo amante,
così voi avete agito perfidamente con me, casa d'Israele!» dice l’Eterno.
Una voce s’è udita sulle alture;
sono i pianti, le suppliche dei figli d'Israele,
perché hanno pervertito la loro via
e hanno dimenticato l’Eterno, il loro Dio.
«Tornate, figli infedeli, io guarirò le vostre infedeltà!»
… «Eccoci, noi veniamo da te, perché tu sei l’Eterno, il nostro Dio.
Certo, è invano il soccorso [che ci si aspetta] dalle alture,
dalla moltitudine delle montagne1072;
certo, nell’Eterno, nel nostro Dio, sta la salvezza d'Israele.
Ma questa vergogna1073, dalla nostra giovinezza
ha divorato il prodotto della fatica dei nostri padri:
il loro minuto e il loro grosso bestiame,
i loro figli e le loro figlie.
Noi ci corichiamo nella nostra vergogna
e la nostra confusione ci copre,
poiché noi abbiamo peccato contro l’Eterno, il nostro Dio:
noi e i nostri padri, dalla nostra giovinezza sino a questo giorno;
non abbiamo dato ascolto alla voce dell’Eterno, il nostro Dio».
«Se tu torni, o Israele», dice l’L’Eterno,
«ritorna a me; se togli dinanzi a me le tue abominazioni,
tu non sarai più vagabondo,
e tu giurerai “l’Eterno è vivente!1074”,
con sincerità, con rettitudine e con giustizia,
allora le nazioni saranno benedette in lui
e in lui si glorieranno».
Poiché così parla l’Eterno alla gente di Giuda e di Gerusalemme:
«Dissodatevi un campo nuovo, non seminate tra le spine!
Circoncidetevi per l’Eterno, togliete il prepuzio dai vostri cuori1075,
uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme,
affinché il mio furore non s'accenda come un fuoco,
non divampi al punto che nessuno possa spegnerlo,
a causa della malvagità delle vostre azioni!»
I pastori infedeli 1076
«Guai ai pastori che distruggono e disperdono
1070
n. d. t. : cfr. Apocalisse Cap. 21:22-26;
o : la più bella eredità;
1072
n. d. t. altri : feste strepitose sui monti;
1073
la vergogna della prostituzione idolatrica;
1074
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico ha un senso minaccioso, di riprovazione; altri com’è vero che l’Eterno
vive; qui e in generale sempre;
1075
n. d. t. : espressione che significa togliere dal cuore l’orgoglio, l’impedimento alla conversione;
1076
*Geremia Cap. 23:1-4;
1071
127
il gregge del mio pascolo!» dice l’Eterno.
Perciò così dice l’Eterno, Dio d'Israele,
riguardo ai pastori che pascolano il mio popolo:
«Voi avete disperso il mio gregge,
le avete scacciate, e non le avete curate;
ecco, io mi curerò della malvagità delle vostre azioni», dice l’Eterno.
«Raccoglierò il residuo delle mie pecore
da tutti i paesi dove le avrò cacciate,
le ricondurrò ai loro pascoli,
ed esse saranno feconde e si moltiplicheranno.
Poi costituirò su di loro dei pastori che le pascoleranno,
ed esse non avranno più paura né spavento,
e non ne mancherà nessuna», dice l’Eterno.
Parte 4a. GIUDIZI CHE PRECEDERANNO IL REGNO
Annunzio di un'invasione straniera1077
Annunziate in Giuda,
proclamate in Gerusalemme, e dite questo …
suonate le trombe nel paese,
gridate a piena gola e dite:
«Adunatevi ed entriamo nelle città fortificate!
Alzate la bandiera verso Sion,
fuggite e non vi fermate,
perché io faccio venire dal nord il male e una grande rovina».
Il leone è uscito dalla sua boscaglia,
il distruttore di nazioni si è messo in marcia,
è uscito dal suo luogo,
per ridurre il tuo paese in desolazione,
le tue città saranno devastate
e non vi rimarranno più abitanti.
Perciò, cingetevi di sacchi,
lamentatevi e urlate,
perché l'ardore dell’ira dell’Eterno
non si è distolta da noi.
«In quel giorno avverrà», dice l’Eterno,
«che il cuore del re e il cuore dei principi si consumerà,
i sacerdoti saranno attoniti, i profeti stupefatti».
Allora io dissi: «Ah! Signore, Eterno,
tu hai certamente ingannato questo popolo e Gerusalemme!
Hai detto: "Voi avrete pace"…
e invece la spada penetra fino all’anima!»
In quel tempo si dirà a questo popolo e a Gerusalemme:
«Un vento secco [viene] dalle alture del deserto
verso la figlia del mio popolo,
non per vagliare, non per purificare;
un vento più impetuoso di quello verrà da parte mia1078;
ora anch'io pronunzierò la sentenza contro di loro».
Ecco, egli sale come fanno le nuvole;
i suoi carri sono come un turbine;
i suoi cavalli sono più rapidi delle aquile.
Guai a noi! poiché siamo devastati!
Gerusalemme, purifica il tuo cuore dalla malvagità,
affinché tu sia salvata.
Fino a quando dimoreranno in te i tuoi pensieri iniqui?
Poiché una voce annunzia da Dan
e dai colli di Efraim,
che proclama l’afflizione.
«Avvertitene le nazioni, fatelo sapere a Gerusalemme;
1077
1078
*Geremia Cap. 4:5-31;
n. d. t. : un’altra invasione più tremenda di quella, verrà ripetuta nel tempo della fine (cfr. Apocalisse Cap. 9:13-21);
128
degli assedianti vengono da un paese lontano,
lanciano le loro grida contro le città di Giuda.
Si sono disposti intorno Gerusalemme da ogni lato,
come guardie di un accampamento,
perché essa si è ribellata contro di me», dice l’Eterno.
«Il tuo procedere e le tue azioni ti hanno attirato queste cose;
questo è il frutto della tua iniquità;
sì, è [una cosa] amara;
sì, è una cosa che penetra fino al tuo cuore».
Lamento di Geremia
Le mie viscere! Le mie viscere!
Io sono nel dolore! Le pareti del mio cuore!
Il mio cuore mi freme nel petto!
Io non posso tacere;
poiché, anima mia,
tu odi il suono della tromba,
il grido di guerra.
Si annunzia rovina sopra rovina,
poiché tutto il paese è devastato.
Le mie tende sono distrutte all'improvviso,
i miei teli in un attimo.
Fino a quando vedrò la bandiera
e udrò il suono della tromba?
Perché il mio popolo è folle,
essi non m’hanno conosciuto;
sono figli insensati, non hanno intelligenza;
sono saggi1079 per fare il male,
ma il bene non lo sanno fare.
Io ho guardato la terra, ed ecco era desolata e vuota;
e verso i cieli, e la loro luce era scomparsa1080.
Ho guardato i monti, ed ecco si agitano,
e tutti i colli sono brancolanti1081.
Ho guardato, ed ecco non c'era uomo1082
e tutti gli uccelli dei cieli erano fuggiti1083.
Ho guardato ed ecco il Carmelo1084 era un deserto;
tutte le sue città erano abbattute davanti all’Eterno,
davanti all’ardore della sua collera.
Poiché così parla l’Eterno:
«Tutto il paese sarà desolato,
ma io non lo distruggerò interamente1085.
A causa di questo, la terra sarà in lutto1086
e di sopra, i cieli saranno bui1087;
perché io l'ho detto, l'ho voluto,
io non mi pento, e non ritratterò.
Al rumore dei cavalieri e degli arcieri
ogni città1088 è in fuga:
tutti entrano nel folto dei boschi e montano sulle rocce;
ogni città è abbandonata, nessun uomo vi abita.
Tu, devastata, che farai tu?
Hai un bel vestirti di scarlatto,
1079
o : abili;
n. d. t. : vedere Genesi Cap. 1 v. 2;
1081
n. d. t. : vedere Isaia Cap. 2:12-17;
1082
n. d. t. : vedere Cap. 5 v. 1;
1083
n. d. t. : vedere Cap. 18 v. 6;
1084
esattamente : [paese] fertile;
1085
esattamente : fare [una] consunzione; cfr. Esodo Cap. 10 v. 23;
1086
n. d. t. : vedere Cap. 25 v. 33;
1087
n. d. t. : vedere Isaia Cap. 13:9-13;
1088
o : tutta la;
1080
129
metterti ornamenti d'oro,
dilatarti gli occhi con il belletto!
Invano ti abbellisci;
i tuoi amanti ti disprezzano, cercano la tua vita.
Poiché ho udito un grido
come di donna che è in travaglio;
un'angoscia come quella di donna nel suo primo parto;
è la voce della figlia di Sion,
essa sospira e stende le mani [e dice]1089:
"Guai a me, perché l’anima mia è preda degli assassini! "
Le cause del giudizio1090
Correte qua e là per le vie di Gerusalemme:
guardate, informatevi, cercate per le sue piazze
se vi trovate un uomo,
se ve n'è uno solo che pratichi la giustizia,
che cerchi la fedeltà
e io perdonerò alla città1091.
Se essi dicono: "L’Eterno è vivente"1092,
è certo che giurano falsamente».
Eterno, i tuoi occhi non [apprezzano] la fedeltà?
Tu li hai colpiti e quelli non sentono il dolore;
tu li hai consumati e quelli rifiutano di ricevere la correzione;
essi hanno reso il loro volto più duro della roccia,
rifiutano di convertirsi.
Io dicevo: "Questi sono gente miserabile,
questi sono dei folli che non conoscono
la via dell’Eterno, il giudizio del loro Dio".
Io me ne andrò dai grandi e parlerò loro,
perché essi conoscono la via dell’Eterno, il giudizio del loro Dio;
ma questi, hanno tutti insieme1093 spezzato il giogo, hanno rotto i legami.
Perciò un leone della foresta li colpirà,
il lupo della sera li rapirà1094,
il leopardo sta in agguato presso le loro città;
chiunque ne uscirà sarà sbranato,
perché le loro trasgressioni sono numerose,
le loro infedeltà sono aumentate.
«Perché ti dovrei perdonare?
I tuoi figli mi hanno abbandonato,
giurano per degli dèi che non esistono.
Io li ho saziati1095 ed essi si danno all'adulterio
e vanno in massa nella casa della prostituta.
Come stalloni ben pasciuti,
essi corrono qua e là e ciascuno nitrisce
dietro la moglie del prossimo.
Non li punirò per queste cose», dice l’Eterno,
«e l’anima mia non si vendicherà di una simile nazione?
Salite sulle sue mura e distruggete,
ma non la distruggerete interamente1096;
portate via i suoi merli1097, perché non sono dell’Eterno!
Poiché la casa d'Israele e la casa di Giuda
1089
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
*Geremia Cap. 5:1-31;
1091
esattamente : a lei;
1092
n. d. t. : vedere la nota al Cap. 4 v. 2;
1093
o : questi hanno interamente;
1094
n. d. t. altri : del deserto li distrugge;
1095
n. d. t. altri : li ho fatti giurare;
1096
esattamente : fare [una] consunzione; cfr. Esodo Cap. 10 v. 23;
1097
altri : tralci; per usare la figura della vigna;
1090
130
hanno agito perfidamente con me», dice l’Eterno.
Hanno rinnegato l’Eterno, dicendo:
"Non esiste1098; nessun male ci verrà addosso,
noi non vedremo né la spada né la fame;
i profeti non sono che vento,
e nessuno parla in essi.
Quel che minacciano sia fatto a loro!"
Ancora l’annunzio dell’invasione del paese
Perciò così parla l’Eterno, Dio degli eserciti:
«Poiché avete detto quelle parole, ecco,
io farò in modo che la mia parola nella tua bocca sia come fuoco,
che questo popolo sia un legno e che [il fuoco] lo consumerà.
Ecco, io faccio venire da lontano
una nazione contro di voi, casa d'Israele», dice l’Eterno;
«una nazione potente, una nazione antica,
una nazione della quale tu
non ne conosci la lingua e non ne capisci le parole.
La sua faretra è un sepolcro aperto;
essi sono tutti quanti uomini valorosi.
Essa divorerà la tua messe e il tuo pane,
divorerà i tuoi figli e le tue figlie,
divorerà il tuo minuto e il tuo grosso bestiame,
divorerà le tue vigne e i tuoi fichi;
abbatterà con la spada le tue città fortificate nelle quali confidi.
Ma anche in quei giorni», dice l’Eterno,
«io non ti distruggerò interamente1099.
Ancora sulle cause del giudizio
Quando direte: "Perché l’Eterno, il nostro Dio, ci ha fatto tutto questo?"
tu risponderai loro: "Come voi mi avete abbandonato
e avete servito dèi stranieri nel vostro paese,
così servirete gli stranieri in un paese che non è il vostro"».
«Annunziate questo alla casa di Giacobbe,
proclamatelo in Giuda, dicendo: Ascoltate ora questo, popolo stolto e senza cuore,
che avete occhi, ma non vedete,
che avete orecchi, ma non udite.
Voi non mi temerete», dice l’Eterno,
«non temerete davanti a me,
che ho posto la sabbia come limite al mare,
limite eterno che esso non oltrepasserà mai?
I suoi flutti si sollevano, ma essi non prevarranno,
rimbombano, ma non l’oltrepasseranno.
Ma questo popolo ha un cuore indocile e ribelle;
si voltano indietro e se ne vanno,
ed essi non dicono in cuor loro:
"Temiamo l’Eterno, il nostro Dio,
che dà la pioggia a suo tempo,
la pioggia della prima stagione e dell'ultima stagione,
[e] che ci mantiene le settimane stabilite per la mietitura".
Le vostre iniquità hanno sconvolto queste cose;
i vostri peccati hanno impedito il vostro bene.
Poiché si trovano dei malvagi fra il mio popolo,
essi spiano come il cacciatore che si sdraia in agguato;
tendono tranelli, rapiscono uomini.
Come una gabbia è piena di uccelli,
così le loro case sono piene di frode;
perciò sono diventati grandi e si sono arricchiti.
Essi sono diventati grassi e splendenti,
fanno il male oltre ogni limite:
1098
1099
o : non è lui;
esattamente : fare [una] consunzione; cfr. Esodo Cap. 10 v. 23;
131
Non giudicano la causa, la causa dell'orfano,
eppure prosperano;
non fanno giustizia ai1100 poveri.
Non li punirò per queste cose», dice l’Eterno,
«e l’anima mia non si vendicherà di una simile nazione?
Cose sorprendenti e orribili accadono nel paese:
i profeti profetano la menzogna,
i sacerdoti signoreggiano per loro mezzo1101,
e al mio popolo piace così.
Che cosa farete voi [per porvi]1102 fine? »
Incoscienza riguardo al peccato1103
«In quel tempo», dice l’Eterno, «si toglieranno dai loro sepolcri le ossa dei re di Giuda, le ossa dei suoi principi, le
ossa dei sacerdoti, le ossa dei profeti, le ossa degli abitanti di Gerusalemme,
le si esporrà davanti al sole, davanti alla luna e davanti a tutto l'esercito dei cieli, che essi hanno amato, hanno servito,
hanno seguito, hanno consultato, e davanti a cui si sono prostrati; non si raccoglieranno, non si seppelliranno, ma
saranno come letame sulla faccia del suolo.
La morte sarà preferibile alla vita per tutto il residuo che rimarrà di questa famiglia malvagia, in tutti i luoghi dove li
avrò scacciati, dice l’Eterno degli eserciti».
«Tu dirai loro: Così parla l’Eterno:
"Se uno cade non si rialza forse?
Se uno sbaglia strada, non torna egli indietro?
Perché dunque questo popolo di Gerusalemme
si è sviato di uno sviamento perenne?
Essi persistono nell’inganno
e rifiutano di convertirsi".
Io ho fatto attenzione e ho ascoltato:
essi non parlano con rettitudine;
nessuno si pente della sua iniquità e dice: "Che ho fatto?"
Ognuno riprende la sua corsa,
come il cavallo che si precipita alla battaglia.
Anche la cicogna nei cieli conosce la sua stagione;
la tortora, la rondine e la gru
osservano il tempo quando debbono venire,
ma il mio popolo non osserva quel che l’Eterno ha ordinato.
Come potete dire:
"Noi siamo saggi e la legge dell’Eterno è con noi! "
Ma ecco, la penna bugiarda degli scribi
[ne] ha fatto una menzogna.
I saggi sono coperti di vergogna,
sono afferrati dalla paura;
ecco, hanno contraffatto la parola dell’Eterno,
quale saggezza possono avere?
Perciò io darò le loro mogli ad altri,
i loro campi a quelli che li possederanno;
poiché dal più piccolo al più grande,
sono tutti avidi di guadagno disonesto;
dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna.
Essi hanno poco curato la piaga del mio popolo,
dicendo: "Pace, pace", ma pace non ce n'era.
Avevano vergogna perché avevano commesso l’abominazione?
Non hanno avuto alcuna vergogna,
non hanno conosciuto l’imbarazzo;
perciò cadranno fra quelli che cadono,
nel tempo che io li visiterò, saranno abbattuti», dice l’Eterno1104.
«Io li caccerò interamente», dice l’Eterno.
1100
esattamente: non giudicano il giudizio dei;
esattamente: loro mani;
1102
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza; J. N. Darby ha : alla ;
1103
*Geremia Cap. 8:1-22; Cap. 9:1-26;
1104
n. d. t. : cfr. Cap. 6 vv. 14-15;
1101
132
«Non c'è più uva sulla vite,
non più fichi sul fico,
e le foglie sono appassite!
Io li ho dati a dei nemici che passeranno sui loro corpi"».
[Dicono gli assediati]1105: «Perché ce ne stiamo là seduti?
Adunatevi, entriamo nelle città fortificate,
e là noi staremo in silenzio1106!
Poiché l’Eterno, il nostro Dio,
ci ha ridotti al silenzio1107, ci fa bere acque amare,
perché abbiamo peccato contro l’Eterno.
Si attende la pace, ma non v’è nulla di buono;
aspettavamo la guarigione, ed ecco il terrore!
Da Dan noi abbiamo udito l’ansimare dei suoi cavalli;
al nitrito dei suoi possenti [destrieri] tutto il paese trema;
sono venuti e hanno divorato il paese
e tutto ciò che contiene, la città e i suoi abitanti».
Dice l’Eterno:
«Infatti, ecco, io mando tra di voi dei serpenti, delle vipere,
contro cui non c'è incantesimo,
ed essi vi morderanno».
Lamento su Gerusalemme
O mia consolazione nel mio dolore!
Il cuore si scioglie nel mio petto.
Ecco il grido della figlia del mio popolo
[viene] da un paese lontano:
«L’Eterno non è più in Sion?
Il suo Re non è più in mezzo a lei?»
[Risponde l’Eterno]1108:
«Perché m’hanno provocato
con le loro immagini scolpite
e con vanità straniere?»
«La mietitura è finita,
l'estate è trascorsa,
e noi non siamo salvati».
Io sono costernato per la rovina della figlia del mio popolo;
sono in lutto, sono in preda allo spavento.
Non c'è balsamo in Galaad?
Non c'è là alcun medico?
Perché dunque la piaga non è stata medicata
alla figlia del mio popolo?
I peccati di Giuda e l’ira dell’Eterno
Oh, la mia testa, fosse piena d'acqua,
e i miei occhi una fonte di lacrime!
Io piangerei giorno e notte
i feriti a morte della figlia del mio popolo!
Oh, chi mi darà nel deserto un rifugio da viandanti!
Io abbandonerei il mio popolo
e me n'andrei lontano da loro,
perché sono tutti adulteri,
un'assemblea di perfidi.
Dice l’Eterno:
«Tendono la lingua, il loro arco di menzogna;
non sono valorosi nel paese in fedeltà,
poiché passano di malvagità in malvagità e non conoscono me».
Guardatevi ciascuno dal suo amico,
1105
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
n. d. t. : altri noi periamo;
1107
n. d. t. : altri condanna a perire;
1108
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1106
133
nessuno si fidi del suo fratello,
poiché ogni fratello non fa che ingannare,
ogni amico va spargendo calunnie.
Ciascuno inganna l'amico, non gli dice la verità,
esercitano la loro lingua a mentire,
si affannano a fare il male.
La tua abitazione è in mezzo all’inganno;
per frode costoro rifiutano di conoscermi».
Perciò, così parla l’Eterno degli eserciti:
«Ecco, io li affinerò e li proverò;
poiché che altro dovrei fare
per la figlia del mio popolo?
La loro lingua è una freccia micidiale
che parla con frode;
con la bocca ognuno parla di pace al suo amico,
ma nel cuore gli tende insidie.
Non dovrei punirli per queste cose», dice l’Eterno,
«l’anima mia non si vendicherà di una simile nazione?»
Lamento di Geremia su Gerusalemme
Io alzerò sui monti una voce di pianto1109 e una lamentazione;
voglio spandere un compianto per i pascoli del deserto,
perché sono bruciati, al punto che nessuno più vi passa,
non vi si ode più voce di mandrie;
tanto gli uccelli dei cieli che le bestie sono fuggite,
se ne sono andate.
Il pesante giudizio della famiglia di Giuda
[Dice l’Eterno]1110:
«Io ridurrò Gerusalemme in un mucchio [di macerie],
un riparo per sciacalli,
e farò delle città di Giuda una desolazione senza abitanti».
Chi è il saggio che capisca queste cose?
A colui che la bocca dell’Eterno ha parlato, lo dica!
Perché il paese perisce, è desolato come un deserto
al punto che non vi passa più nessuno?
L’Eterno risponde: «Perché costoro hanno abbandonato la mia legge che io avevo loro messa davanti, non hanno dato
ascolto alla mia voce, perché non l'hanno osservata nella loro condotta,
ma hanno camminato seguendo il pensiero ostinato del loro cuore e sono andati dietro ai Baali, come i loro padri
hanno loro insegnato ».
Perciò, ha detto l’Eterno degli eserciti, Dio d'Israele: «Ecco, io farò mangiare assenzio a questo popolo, e gli farò bere
acqua con fiele.
Io li disperderò fra le nazioni che né loro né i loro padri hanno conosciuto; manderò dietro a loro la spada, finché io li
abbia consumati».
Così parla l’Eterno degli eserciti:
«Mandate a chiamare delle piagnone,
che esse vengano!
Invitate le donne sagge, che esse vengano
e si affrettino ad alzare [una voce] di lamento su di noi,
che i nostri occhi si sciolgano in lacrime,
l'acqua fluisca dalle nostre palpebre,
perché una voce di lamento si fa udire da Sion:
"Come siamo devastati! Siamo coperti di vergogna,
ora dobbiamo abbandonare il paese,
perché hanno abbattuto le nostre case"».
Voi donne, ascoltate dunque la parola dell’Eterno,
le vostre orecchie ricevano la parola della sua bocca!
Insegnate alle vostre figlie il lamento,
ognuna insegni alla sua amica il compianto!
1109
1110
o : dei pianti;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
134
Poiché la morte è salita per le nostre finestre,
è entrata nei nostri palazzi
per strappare dei fanciulli dalle strade
[e] dei giovani dalle piazze.
Di': «Così parla l’Eterno:
"Sì, il cadavere dell’uomo cadrà
come letame sulla faccia dei campi,
come la spiga che il mietitore si lascia indietro,
e che nessuno raccoglie"».
Il giusto compiacimento
Così parla l’Eterno:
«Che il saggio non si vanti della sua saggezza,
che il forte non si vanti della sua forza,
che il ricco non si vanti della sua ricchezza:
ma chi si vanta si vanti di questo:
che ha intelligenza e conosce me,
perché io sono l’Eterno, che uso la bontà,
il diritto e la giustizia sulla terra,
perché sono queste le cose in cui mi compiaccio», dice l’Eterno.
Il pesante giudizio della famiglia di Giuda
«Ecco, i giorni vengono», dice l’Eterno,
«in cui punirò tutti i circoncisi, come gli incirconcisi:
l'Egitto, Giuda, Edom, i figli di Ammon, Moab,
tutti quelli che si radono le tempie1111 e abitano nel deserto;
poiché tutte le nazioni sono incirconcise,
e tutta la casa d'Israele è incirconcisa di cuore»1112.
L’Eterno e gli idoli1113
Ascoltate la parola che l’Eterno vi rivolge, casa d'Israele!
Così parla l’Eterno:
«Non imparate a camminare nella via delle nazioni,
non abbiate paura dei segni del cielo,
perché sono le nazioni che li temono.
Perché le tradizioni dei popoli sono vanità;
poiché [l’idolo è] un legno tagliato nel bosco
lavorato con lo scalpello dalle mani d’un artigiano;
adornato con l’argento e con l'oro,
fissato con chiodi e col martello,
perché non si muova.
Essi sono come una colonna fatta a torre1114, non parlano;
bisogna portarli perché non possono camminare.
Non li temete! perché non possono fare nessun male
e non è in loro potere di far del bene».
Non c'è nessuno pari a te, o Eterno;
tu sei grande, e il tuo nome è grande in potenza.
Chi non ti temerebbe, o Re delle nazioni?
Poiché questo ti è dovuto;
poiché fra tutti i saggi delle nazioni
in tutti i loro regni, non c'è nessuno pari a te.
Ma fino all’ultimo, tutti sono stupidi e folli;
l’insegnamento delle vanità non è altro che legno1115.
L’argento in lastre è portato da Tarsis,
e l’oro battuto è venuto da Ufaz,
sono opera di artigiano e di mano di fonditore;
sono rivestiti di blu e di porpora,
1111
esattamente : i lati della loro barba ; vedere Levitico Cap. 19 v. 27;
n. d. t. : vedere la nota al Cap. 4 v. 4;
1113
*Geremia Cap. 10:1-16;
1114
o : una palma ; n. d. t. : spauracchi in un campo di cocomeri; o Son tratti diritti, a guisa di palma; o son come pali
in un orto di cocomeri;
1115
o : il legno è un insegnamento di vanità;
1112
135
ognuno d’essi è opera d'abili artisti.
Ma è l’Eterno il vero Dio,
egli è il Dio vivente, il Re d’eternità;
per la sua ira la terra trema,
e le nazioni non possono [resistere] alla sua indignazione.
«Così direte loro:
"Gli dèi che non hanno fatto i cieli e la terra
scompariranno dalla terra e da sotto il cielo"».
E’ lui che ha fatto la terra con la sua potenza;
con la sua saggezza ha stabilito il mondo
e che, con la sua intelligenza, ha disteso i cieli.
Quando fa udire la sua voce, c'è un frastuono d'acque nei cieli;
egli fa salire i vapori dall’estremità della terra,
fa i lampi per la pioggia
e dai suoi tesori scaturisce il vento;
ogni uomo allora diventa stupido, perché non ha conoscenza;
ogni fonditore ha vergogna dell’immagine scolpita,
perché la sua immagine fusa è menzogna
e non c'è respiro in lei.
Sono vanità, un lavoro d'inganno1116;
nel giorno della loro visitazione, periranno.
La parte di Giacobbe non è come loro,
perché Egli è colui che ha formato tutte le cose,
e Israele è la verga1117 tribù della sua eredità.
Il suo nome è: l’Eterno degli eserciti.
Il patto violato1118
La parola che fu rivolta a Geremia da parte dell’Eterno, dicendo:
«Ascoltate le parole di questo patto e parlate agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme!
Di' loro: Così parla l’Eterno, Dio d'Israele: "Maledetto l'uomo che non ascolta le parole di questo patto
che io comandai ai vostri padri, il giorno che li feci uscire dal paese d'Egitto, dalla fornace di ferro", dicendo: "Se
ascoltate la mia voce e fate questo [che vi comando], voi sarete mio popolo e io sarò vostro Dio1119,
affinché io mantenga il giuramento che feci ai vostri padri, di dar loro un paese dove scorre il latte e il miele", come [si
vede] oggi ». Allora io risposi: «Amen, o Eterno!»
L’Eterno mi disse: «Proclama tutte queste parole nelle città di Giuda e per le strade di Gerusalemme, dicendo:
"Ascoltate le parole di questo patto e mettetele in pratica! "
Io infatti ho scongiurato i vostri padri dal giorno che li feci uscire dal paese d'Egitto fino a questo giorno, li ho
scongiurati levandomi fin dal mattino, dicendo: "Ascoltate la mia voce! "
Ma essi non l'hanno ascoltata, non hanno inclinato l’orecchio, e hanno camminato seguendo ciascuno nell’ostinazione
del loro cuore malvagio; perciò io ho fatto venir su di loro tutte queste parole del patto che io avevo comandato loro di
osservare, e che essi non hanno osservato».
Poi l’Eterno mi disse: «Ho visto una congiura tra gli uomini di Giuda e tra gli abitanti di Gerusalemme.
Sono tornati alle iniquità dei loro primi padri, i quali rifiutarono di ascoltare le mie parole, e sono andati dietro ad
altri dèi per servirli; la casa d'Israele e la casa di Giuda hanno rotto il patto che io avevo fatto con i loro padri.
Perciò, così parla l’Eterno, ecco, io faccio venir su di loro un male che non potranno evitare. Essi grideranno a me, ma
io non li ascolterò.
Allora le città di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme andranno a gridare agli dèi a cui offrono incenso; ma essi non li
salveranno nel tempo della loro calamità!
Poiché hanno tanti dèi quante sono le città; quante sono le strade di Gerusalemme, tanti sono gli altari eretti a questi
vergognosi [idoli], degli altari per bruciare incenso ai Baali".
Tu non pregare per questo popolo, non mandarmi né grido, né preghiera per loro; perché io non li esaudirò quando
grideranno a me a causa della loro calamità1120.
1116
o : una beffa;
o : tribù;
1118
*Geremia Cap. 11:1-17;
1119
vedere la nota al Cap. 7 v. 23;
1120
n. d. t. : cfr. Cap. 7 v. 16;
1117
136
Che vieni a fare, mio diletto, nella mia casa,
quando la maggioranza pratica i suoi malvagi propositi,
e la carne consacrata t’è sconosciuta?
Quando hai fatto il male, allora ti rallegri.» 1121
L’Eterno ti aveva chiamato:
"Ulivo verdeggiante", bello dei suoi frutti eccellenti.
Al rumore di un gran tumulto,
egli ha acceso un fuoco contro esso,
e i suoi rami sono cacciati;
e l’Eterno degli eserciti che t’ha piantato
ha pronunziato del male contro di te,
a causa dell’iniquità della casa d'Israele e della casa di Giuda,
commessa a loro danno provocando la sua ira,
bruciando dell’incenso ai Baali.
Perplessità di Geremia e risposta di Dio1122
Tu sei giusto, o Eterno, quando io discuto con te;
tuttavia io parlerò con te dei [tuoi] giudizi.
Perché prospera la via dei malvagi?
[Perché] quelli che agiscono in grande malafede,
se ne stanno in pace?
Tu li hai piantati e anche hanno messo radici,
crescono e anche portano frutto;
tu sei vicino alla loro bocca,
ma lontano dalle loro reni.
Ma tu Eterno, tu mi conosci, tu mi vedi,
tu provi quale sia il mio cuore verso di te.
Trascinali al macello come pecore,
e mettili a parte per il giorno del massacro!
Fino a quando sarà in lutto il paese
e si seccherà l'erba di tutta la campagna?
Per la malvagità dei suoi abitanti le bestie e gli uccelli periscono.
Poiché quelli dicono: "Egli non vedrà la nostra fine".
«Se tu gareggi con dei corridori e questi ti stancano» [risponde l’Eterno]1123,
«come potrai gareggiare con i cavalli?
Se in terra di pace ti senti al sicuro,
che farai quando il Giordano sarà in piena? 1124
Perché persino i tuoi fratelli
e la casa di tuo padre ti tradiscono;
anch'essi ti gridano dietro a squarcia gola;
non li credere anche se ti dicono delle buone [parole].
«Avrai tu rigettato Giuda definitivamente?
L’anima tua avrà preso in disgusto Sion?
Perché ci colpisci senza che ci sia guarigione per noi?
Si attende la pace, ma non v’è nulla di buono;
aspettavamo la guarigione, ed ecco il terrore! 1125
Noi riconosciamo la nostra malvagità,
o Eterno, l'iniquità dei nostri padri,
poiché noi abbiamo peccato contro di te.
Per il tuo nome, non ci disdegnare,
non avvilire il trono della tua gloria;
1121
o : quando il tuo male verrà, allora ti rallegrerai; n. d. t. : altri Lei ha commesso molte scelleratezze. Forse che dei
voti e della carne consacrata allontaneranno da te la calamità, perché tu possa rallegrarti?; o con la sua perversa
condotta? Voti e carne di sacrifici allontanano forse da te la tua sventura, e così potrai ancora schiamazzare di
gioia?; o poiché i maggiori l'impiegano a scelleratezza? Or le carni sacre trapasseranno via da te; perciocché
allora che tu commetti il tuo male, tu festeggi;
1122
*Geremia Cap. 12:1-6; Cap. 14:19-22;
1123
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1124
o : Se ti senti al sicuro in terra di pace, che farai nell’orgoglio del Giordano;
1125
n. d. t. : cfr. Cap. 8 v. 15;
137
ricordati, non annullare il tuo patto fatto con noi!
Fra gl’[idoli]1126 vani delle nazioni,
ve ne sono che daranno la pioggia?
o i cieli daranno gli acquazzoni?
Non sei tu, il Medesimo1127, il nostro Dio?
Perciò noi speriamo in te,
poiché tu hai fatto tutte queste cose».
Il paese di Giuda devastato; profezia contro i devastatori1128
Io ho lasciato la mia casa,
io ho abbandonato la mia eredità,
io ho dato il diletto dell’anima mia
nelle mani dei suoi nemici.
La mia eredità m’è divenuta come un leone nella foresta;
ha ruggito contro di me, perciò io l'ho odiata.
La mia eredità m’è come l'uccello rapace screziato1129;
gli uccelli rapaci si gettano contro di lui da ogni lato.
Venite, radunate tutte le bestie della campagna,
fatele venire a divorare!
Molti pastori hanno guastato la mia vigna,
hanno calpestato il lotto che mi è toccato,
riducono il lotto della mia delizia in un deserto arido,
lo riducono in una desolazione:
tutta desolata, è in cordoglio davanti a me;
tutta la terra è devastata perché nessuno la prende a cuore.
Su tutte le alture del deserto giungono devastatori,
perché la spada dell’Eterno divora il paese da un'estremità all'altra;
non c'è pace per nessuna carne.
Hanno seminato grano e raccoglieranno delle spine;
si sono affannati ma senza alcun profitto.
Vergognatevi del raccolto dei vostri [campi]
a causa dell'ardore della collera dell’Eterno!»
Il paese dei devastatori è pure devastato, promessa di benedizione
Così dice l’Eterno contro tutti i miei malvagi vicini, che toccano l'eredità che io ho fatto possedere al mio popolo
Israele: «Ecco, io li sradicherò dal loro suolo [come]1130 sradicherò la casa di Giuda di mezzo a loro;
ma, dopo che li avrò sradicati, avrò di nuovo compassione di loro e li ricondurrò ciascuno nella sua eredità,
ciascuno nel suo paese.
Avverrà che, se [i vicini]1131 impareranno diligentemente le leggi del mio popolo e giureranno per il mio nome dicendo:
"L’Eterno è vivente!", come hanno insegnato al mio popolo a giurare per Baal, [anch’]1132 essi saranno saldamente
stabiliti in mezzo al mio popolo.
Ma, se una nazione non darà ascolto, io la sradicherò; la sradicherò e la distruggerò», dice l’Eterno.
La parabola della cintura di lino1133
Così mi ha detto l’Eterno: «Va', comprati una cintura di lino, mettitela attorno ai fianchi, ma non la porre nell'acqua».
Così io comprai la cintura, secondo la parola dell’Eterno e me la misi attorno ai fianchi.
La parola dell’Eterno mi venne per la seconda volta, in questi termini:
«Prendi la cintura che hai comprata, che hai attorno ai fianchi e va' verso l'Eufrate e nascondila là, nella fessura d'una
roccia».
Io andai e la nascosi presso l'Eufrate, come l’Eterno mi aveva comandato.
Dopo molti giorni, l’Eterno mi disse: «Alzati, va' verso l'Eufrate e togli di là la cintura che io ti avevo comandato di
nascondervi».
1126
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
vedere la nota sulla parola nel Salmo102 v. 27 – Esodo Cap. 41 v. 4 - 2° Samuele Cap. 7 v. 28;
1128
*Geremia Cap. 12:7-17;
1129
esattamente : dai diversi colori;
1130
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1131
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1132
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1133
*Geremia Cap. 13:1-11;
1127
138
Io andai verso l'Eufrate, scavai e tolsi la cintura dal luogo dove l'avevo nascosta. Ecco, la cintura era marcita, non era
più buona a nulla.
Allora la parola dell’Eterno venne a me dicendo:
«Così dice l’Eterno:
In questo modo io distruggerò l'orgoglio di Giuda
e il grande orgoglio di Gerusalemme,
di questo popolo malvagio che rifiuta di ascoltare le mie parole,
che cammina nell’ostinazione del suo cuore
e va dietro ad altri dèi per servirli e prostrarsi davanti a loro,
esso diventerà come questa cintura, che non è più buona a nulla.
Infatti, come la cintura aderisce ai fianchi dell'uomo,
così io mi ero unito a me tutta la casa d'Israele e tutta la casa di Giuda,
per essere mio popolo, mia fama,
mia lode e mia gloria;
ma essi non m’hanno ascoltato.
Avvertimenti1134
Tu dirai loro questa parola:
Così dice l’Eterno, Dio d'Israele:
"Ogni brocca 1135 sarà riempita di vino",
ed essi ti diranno:
"Non lo sappiamo bene che ogni brocca si riempie di vino?"
Allora tu risponderai:
"Così parla l’Eterno:
Ecco, io riempirò di ubriachezza tutti gli abitanti di questo paese,
i re [usciti] da Davide, seduti sul suo trono,
i sacerdoti, i profeti e tutti gli abitanti di Gerusalemme;
li sbatterò l'uno contro l'altro, padri e figli assieme",
dice l’Eterno, "io non avrò compassione
e non risparmierò, non avrò pietà per non distruggerli"».
Ascoltate, porgete orecchio!
Non v’innalzate, perché l’Eterno ha parlato.
Date gloria all’Eterno, al vostro Dio,
prima che egli faccia venir le tenebre,
prima che i vostri piedi inciampino
sui monti avvolti nel crepuscolo,
voi aspetterete la luce ed egli ne farà un'ombra di morte,
la muterà in oscurità profonda.
Ma se voi non ascoltate questo,
l’anima mia piangerà in segreto,
a causa del vostro orgoglio,
l’occhio mio piangerà amaramente e si scioglierà in lacrime,
perché il gregge dell’Eterno sarà deportato.
Parla al re e alla regina:
«Umiliatevi, sedetevi [per terra]!
perché la vostra magnifica corona, vi cade dalla testa».
Le città del mezzogiorno sono chiuse,
non c'è più chi le apra: tutto Giuda è deportato,
è condotto in esilio tutto quanto.
Alzate gli occhi, guardate quelli che vengono dal settentrione;
dov'è il gregge che ti era stato dato, il gregge del tuo vanto?
Che dirai tu quand’egli ti punirà?
Ma tu stessa hai loro insegnato come essere principi e capi su di te1136.
Non ti prenderanno i dolori,
come alla donna che sta per partorire?
Se tu dici in cuor tuo:
«Perché m'avvengono queste cose?»
Per la moltitudine delle tue iniquità
1134
*Geremia Cap. 13:12-27;
o : otre;
1136
o : Che dirai tu quand’egli stabilirà su te come capi quelli che tu stessa hai insegnato ad essere tuoi familiari?;
1135
139
la tua veste viene sollevata e i tuoi calcagni sono scalzati.
L’Etiope1137 può cambiare la sua pelle,
o un leopardo le sue macchie?
Allora anche voi potrete fare il bene,
che siete abituati a fare il male.
Dice l’Eterno «Io li disperderò,
come stoppia portata via dal vento del deserto.
Questa è la tua sorte, la parte che io ti misuro,
perché tu mi hai dimenticato e hai confidato nella menzogna.
Io pure solleverò la tua veste sul tuo viso,
così si vedrà la tua vergogna.
I tuoi adulteri, i tuoi nitriti,
l'infamia della tua prostituzione sulle colline
e per i campi, le tue abominazioni io le ho viste.
Guai a te, Gerusalemme!
Non ti purificherai tu… ancora per quanto tempo?»
La siccità1138
La parola dell’Eterno che venne a Geremia in occasione della siccità.
«Giuda è in lutto,
le porte [delle sue città]1139 languiscono,
giacciono per terra in lutto,
è salito il grido di Gerusalemme.
I suoi nobili mandano i loro piccoli a cercare acqua;
essi vanno alle cisterne, non trovano acqua,
tornano con i loro vasi vuoti;
sono pieni di vergogna, di confusione,
si coprono il capo.
Poiché la terra è crepata, perché non c'è stata pioggia nel paese;
i coltivatori sono pieni di confusione e si coprono il capo.
Persino la cerva ha figliato nella campagna
e ha abbandonato [il suo parto], perché non c'è erba verde;
gli onagri si fermano sulle alture,
soffiano aria come gli sciacalli,
i loro occhi sono spenti, perché non c'è foraggio».
Rimproveri al popolo di Giuda1140
La parola dell’Eterno venne a me, dicendomi:
«Va', e grida alle orecchie di Gerusalemme dicendo,
così dice l’Eterno: "Io mi ricordo di te,
della grazia della tua giovinezza,
dell’amore dei tuoi fidanzati1141,
quando mi seguivi nel deserto,
in una terra non seminata.
Israele era santo1142 all’Eterno,
le primizie dei suoi frutti1143;
tutti quelli che lo divorano sono colpevoli,
e il male verrà su di loro", dice l’Eterno».
Ascoltate la parola dell’Eterno, o casa di Giacobbe e [voi] tutte le famiglie della casa d'Israele!
Così parla l’Eterno:
«Quale iniquità hanno trovato i vostri padri in me,
che si sono allontanati da me,
sono andati dietro alla vanità
e sono diventati vani?
1137
esattamente : il Cuscita;
*Geremia Cap. 14:1-6;
1139
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1140
*Geremia Cap. 2:1-37; Cap.14:10-18; Cap. 23:9-40;
1141
n. d. t. altri : del tuo amore da fidanzata;
1142
esattamente : santità; n. d. t. altri consacrato;
1143
n. d. t. altri : della sua rendita;
1138
140
Essi non hanno detto:
"Dov'è l’Eterno che ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto,
che ci ha condotti per il deserto,
per un paese sterile e pieno di fosse,
per un paese arido e di ombra di morte,
per un paese dove nessuno passa
e dove non abita nessuno?"
Io vi ho condotti in un paese fertile1144,
perché ne mangiaste i frutti e i beni
e voi siete entrati, avete reso impuro il mio paese
e avete fatto della mia eredità un'abominazione.
Non hanno detto i sacerdoti: "Dov'è l’Eterno?"
e quelli che si occupano della legge non mi hanno conosciuto,
i pastori si sono ribellati a me,
i profeti hanno profetato per Baal
e sono andati dietro a cose che non giovano a nulla.
Perciò io contesterò ancora con voi», dice l’Eterno,
«e contesterò con i figli dei vostri figli.
Poiché, passate per le isole di Chittim1145 e guardate!
Mandate a Chedar e osservate bene,
guardate se avvenne mai qualcosa di simile!
C'è forse una nazione che abbia cambiato i suoi dèi,
sebbene non siano dèi?
Ma il mio popolo ha cambiato la sua gloria
per ciò che non giova a nulla.
O cieli, siate stupiti di questo;
fremete e siate confusi», dice l’Eterno
«poiché il mio popolo, infatti ha fatto due mali:
essi m’hanno abbandonato, me, la sorgente d'acqua viva,
per scavarsi delle cisterne, delle cisterne screpolate che non tengono l'acqua».
Israele è forse un servo? È forse uno [schiavo] nato in casa?
Perché dunque è egli predato?
I leoncelli hanno ruggito contro di lui,
fanno udire la loro voce,
hanno ridotto il suo paese in una desolazione;
le sue città sono bruciate e non ci sono più abitanti.
Persino i figli di Nof e di Tafanes
ti divorano1146 il cranio.
Tutto questo non ti succede
perché hai abbandonato l’Eterno, il tuo Dio,
mentre egli ti conduceva per la via?
Ora, perché vai in Egitto,
per andare a bere le acque del Nilo1147?
Perché vai in Assiria1148, per andare a bere l'acqua dell'Eufrate1149?
La tua iniquità è quella che ti castiga;
le tue ribellioni ti riprendono,
riconosci e vedi che cosa malvagia e amara
è abbandonare l’Eterno, il tuo Dio
e non aver di me nessun timore»,
dice il Signore l’Eterno degli eserciti.
Idolatria del popolo di Giuda
«Già da lungo tempo tu hai spezzato1150 il tuo giogo,
rotto i tuoi legami e hai detto: "Io non servirò! 1151"
1144
esattamente : Carmel; vedere Cap. 4 v. 26;
esattamente : le isole e le coste marittime;
1146
altri : rompono;
1147
o : Shicor;
1148
esattamente : fiume;
1149
esattamente : Assur;
1150
o : io ho rotto;
1151
altri : io non trasgredirò;
1145
141
Poiché sopra ogni alto colle e sotto ogni albero verdeggiante,
tu ti inchini, tu ti prostituisci.
Eppure, io ti avevo piantata, un ceppo squisito,
una vera e originale semenza;
come mai ti sei trasformata per me,
in tralci degenerati di una vigna straniera?
Anche se ti lavassi con il nitro e usassi molta potassa,
la tua iniquità lascerebbe una macchia davanti a me»,
dice il Signore l’Eterno.
«Come puoi dire: "Io non mi sono contaminata,
non sono andata dietro ai Baali"?
Guarda i tuoi passi nella valle,
riconosci quello che hai fatto,
dromedaria leggera e vagabonda!
Asina selvatica, abituata al deserto,
nel desiderio dell’anima sua essa aspira l’aria,
e dal suo ardore chi la distoglierà?
Tutti quelli che la cercano
non hanno da affaticarsi:
la trovano nel suo mese.
Guarda che il tuo piede non si scalzi
e che la tua gola non abbia sete!
Ma tu dici: "Questo è inutile; no,
perché io amo gli stranieri e andrò dietro a loro!"
Come un ladro è confuso quand'è sorpreso,
così sarà confusa la casa d'Israele:
essi, i loro re, i loro principi, i loro sacerdoti e i loro profeti,
che dicono a un legno: "Tu sei mio padre",
e alla pietra: "Tu mi hai generato!"
Poiché essi mi hanno voltato le spalle e non la faccia;
ma nel tempo della loro sventura essi diranno: "Levati e salvaci!"
Dove sono i tuoi dèi che ti sei fatti?
Si alzino quelli, se ti possono salvare nel tempo della tua sventura!
Poiché, o Giuda, i tuoi dèi sono tanti quante sono le tue città.
Perché contestate con me?
Voi vi siete tutti ribellati a me», dice l’Eterno.
«Invano ho colpito i vostri figli;
essi non ne hanno ricevuto correzione;
la vostra spada ha divorato i vostri profeti come un leone distruttore.
O generazione, ascoltate la parola dell’Eterno!
Io sono stato un deserto o un paese di fitte tenebre per Israele?
Perché il mio popolo ha detto:
"Noi siamo padroni, non vogliamo più tornare da te"?
La vergine dimentica il suo fregio,
o la sposa il suo ornamento?
Ma il mio popolo m’ha dimenticato da giorni innumerevoli.
Come sei abile per andare a cercare l'amore!
Perciò ti sei pure abituata camminando in cose inique1152!
Anche nei panni della tua veste
è stato trovato il sangue di1153 poveri innocenti,
che tu non avevi sorpreso in flagranza;
e [vi è stato trovato] a causa di tutte quelle cose1154.
Tu dici: "Si, io sono innocente;
certo l'ira sua si distoglierà da me".
Ecco, io ti condannerò in giudizio
1152
n. d. t. altri : Hai di che insegnare persino alle donne malvagie; o Per questo hai insegnato i tuoi costumi anche alle
donne peggiori; o laonde tu hai insegnati i tuoi costumi, eziandio alle malvagie femmine;
1153
esattamente : sangue di anime;
1154
o : io non l’ho trovato [penetrando con violenza] in luoghi nascosti, ma in tutte queste cose; n. d. t. altri : Perfino
sugli orli delle tue vesti si trova il sangue di poveri innocenti, da te non sorpresi nell'atto di scassinare, ma presso
ogni quercia; o i quali tu non avevi colti sconficcando; anzi li hai uccisi per tutte queste cose;
142
perché hai detto: "Non ho peccato".
Perché hai tanta premura di cambiare strada?
Anche dall'Egitto riceverai confusione,
come già l'hai ricevuta dall'Assiria.
Anche di là uscirai con le mani sulla testa,
perché l’Eterno rigetta quelli nei quali tu hai fiducia1155
e tu non ti salverai col loro aiuto».
I falsi profeti
Così dice l’Eterno a questo popolo: «E’ così ch’essi hanno amato andare qua e là, non hanno trattenuto i loro piedi;
perciò l’Eterno non li gradisce, ora si ricorderà della loro iniquità e punirà i loro peccati».
L’Eterno mi disse: «Non pregare per questo popolo, per il suo bene.
Se digiunano, non ascolterò il loro grido; se offrono un olocausto e un’offerta di pasta, non li gradirò, ma io li
consumerò con la spada, con la fame, con la peste».
Allora io dissi: «Ah, Signore, Eterno! ecco, i profeti dicono loro: "Voi non vedrete la spada e la fame non verrà1156 su
voi; ma io vi darò una pace sicura in questo luogo"».
L’Eterno mi disse: «I profeti profetizzano menzogne nel mio nome; io non li ho mandati, non li ho comandati, non ho
parlato loro; essi vi profetizzano visioni menzognere, la divinazione è la vanità, l’inganno del proprio cuore.
Perciò così parla l’Eterno riguardo ai profeti che profetizzano nel mio nome, che io non li ho mandati e dicono: "Non ci
sarà spada né fame in questo paese"; «quei profeti saranno consumati dalla spada e dalla fame
e quelli ai quali essi profetizzano, saranno gettati per le vie di Gerusalemme, morti di fame e di spada, essi, le loro
mogli, i loro figli e le loro figlie, né vi sarà chi dia loro sepoltura e riverserò su di loro la loro iniquità.
Di' loro dunque questa parola:
"Che i miei occhi si sciolgano in lacrime
giorno e notte, senza posa,
poiché la vergine, figlia del mio popolo,
è stata stroncata rovinosamente,
con un colpo molto doloroso.
Se esco per i campi, ecco dei figli uccisi con la spada;
se entro in città, ecco dei figli consumanti dalla fame;
perché profeta e sacerdote se ne andranno in un paese che non conoscono1157"».
Ancora contro i falsi profeti
A causa dei profeti, il mio cuore1158 mi si spezza nel petto,
tutte le mie ossa tremano, io sono come un ubriaco,
come un uomo ubriaco, come un uomo sopraffatto dal vino,
a causa dell’Eterno e a causa delle sue sante parole.
Poiché il paese è pieno di adulteri,
poiché il paese è in lutto a causa dell’esecrazione;
i pascoli del deserto sono inariditi.
La corsa di costoro è malvagia e la loro forza è iniqua.
«Poiché tanto il profeta che il sacerdote sono profani,
nella mia casa stessa ho trovato la loro iniquità» dice l’Eterno.
«Perciò la loro via sarà per essi
come luogo sdrucciolevole nelle tenebre;
essi vi saranno spinti e vi cadranno;
poiché io farò venire su di loro del male,
l'anno della loro visitazione» dice l’Eterno.
«Tra i profeti di Samaria io vidi della follia;
profetizzavano per Baal e traviavano il mio popolo Israele.
Ma tra i profeti di Gerusalemme ho visto cose orribili:
commettere adulterio, agiscono con menzogna,
essi fortificano la mano ai malfattori,
al punto che nessuno si converte dalla sua iniquità1159;
tutti quanti sono per me come Sodoma
e gli abitanti [di Gerusalemme]1160, come quelli di Gomorra».
1155
esattamente : tue fiducie;
esattamente : sarà;
1157
o : vanno per il paese e non sanno [che fare];
1158
altri : Sui profeti. Il mio cuore…;
1159
esattamente : male, malvagità;
1160
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1156
143
Perciò così dice l’Eterno degli eserciti riguardo ai profeti:
«Ecco, io farò loro mangiare assenzio,
farò loro bere acqua di fiele,
poiché è dai profeti di Gerusalemme
che l'empietà si è sparsa per tutto il paese».
Così dice l’Eterno degli eserciti:
«Non ascoltate le parole dei profeti che vi profetizzano;
essi vi trascinano in cose vane;
vi dicono le visioni del proprio cuore
e non ciò che proviene dalla bocca dell’Eterno.
Dicono continuamente, a quelli che mi disprezzano:
"L’Eterno ha detto: Avrete pace";
a tutti quelli che camminano nell’ostinazione del proprio cuore:
"Nessun male vi colpirà";
poiché chi ha assistito al consiglio dell’Eterno,
che ha visto e ha udito la sua parola?
Chi è stato attento alla sua parola e l'ha ascoltata?
Ecco, una tempesta dell’Eterno, il furore è uscito,
una tempesta turbinante diluvia sul capo dei malvagi.
L'ira dell’Eterno non si placherà,
finché non abbia eseguito e compiuto
i propositi del suo cuore.
Negl’ultimi giorni lo capirete pienamente1161.
Non sono io che ho mandato quei profeti, ma essi corrono;
io non ho parlato a loro, ma essi profetizzano,
se avessero assistito al mio consiglio,
avrebbero fatto udire le mie parole al mio popolo;
li avrebbero distolti dalla loro cattiva via
e dall’iniquità delle loro azioni.
Sono io un Dio che sta vicino», dice l’Eterno,
«e non un Dio che sta lontano?
Un uomo si nasconderà in luogo occulto
dove io non possa vederlo?» dice l’Eterno.
«Non sono io colui che riempie i cieli e la terra?» dice l’Eterno.
«Io ho udito ciò che dicono i profeti
che profetizzano menzogne nel mio nome, dicendo:
"Ho avuto un sogno! ho avuto un sogno!"
Fino a quando [questo] sarà nel cuore di questi profeti
che profetizzano menzogne,
che sono dei profeti dell'inganno del loro cuore,
che pensano di far dimenticare il mio nome al mio popolo
con i loro sogni, che ciascuno racconta al suo compagno,
come i loro padri hanno dimenticato il mio nome per Baal?
Che il profeta che ha avuto un sogno, racconti il suo sogno,
ma colui che ha udito la mia parola, riferisca la mia parola fedelmente.
Cos’è la paglia paragonata al frumento?» dice l’Eterno.
«La mia parola non è forse come un fuoco» dice l’Eterno,
«come un martello che spezza il sasso?
Perciò, eccomi» dice l’Eterno,
«contro i profeti che rubano le mie parole, ciascuno al suo prossimo.
Eccomi» dice l’Eterno,
«contro i profeti che usano la loro propria lingua,
e dicono: "Egli dice questo".
«Eccomi», dice l’Eterno,
«contro quelli che profetizzano dei sogni falsi,
che li raccontano e traviano il mio popolo con le loro menzogne
e con la loro audacia, ma io, io non li ho mandati
e non ho dato loro alcun’ordine,
essi non faranno alcun bene a questo popolo» dice l’Eterno.
«Se questo popolo, o un profeta, o un sacerdote
1161
n. d. t. : questi giudizi si ripeteranno negl’ultimi tempi (cfr. Daniele Cap. 12 );
144
ti domandano: "Qual è l'oracolo dell’Eterno?"
Tu risponderai loro: "Quale oracolo? Io vi abbandonerò1162, dice l’Eterno".
Quanto al profeta, al sacerdote o al popolo
che dice: "Oracolo dell’Eterno", io punirò quest’uomo e la sua casa.
Direte così, ognuno al suo compagno,
ognuno al suo fratello: "Che ha risposto l’Eterno? - Che ha detto l’Eterno?"
Ma l'oracolo dell’Eterno non lo nominerete più;
perché la parola di ciascuno sarà per lui il suo oracolo,
poiché avete falsato le parole del Dio vivente,
dell’Eterno degli eserciti, nostro Dio.
Tu dirai così al profeta: "Che t’ha risposto l’Eterno? Che ha detto l’Eterno?"
Se dite ancora: "Oracolo dell’Eterno",
allora l’Eterno parla così:
Siccome avete detto questa parola: "Oracolo dell’Eterno",
sebbene io vi avessi mandato a dire: "Non dite più: Oracolo dell’Eterno",
ecco, io vi dimenticherò completamente,
vi rigetterò lontano dalla mia faccia,
voi e la città che ho dato a voi e ai vostri padri,
vi coprirò di un'infamia eterna
e un’eterna vergogna, che non sarà mai dimenticata».
Giudizio ineluttabile1163
L’Eterno mi disse:
«Anche se Mosè e Samuele
si presentassero davanti a me,
l’anima mia non si piegherebbe verso questo popolo;
caccialo via dalla mia presenza
e che se ne vada fuori!
Se anche ti dicono: "Dove ce ne andremo?"
tu risponderai loro: "Così dice l’Eterno:
Alla morte, quelli per la morte;
alla spada, quelli per la spada;
alla fame, quelli per la fame;
all’esilio, quelli per l’esilio ".
Io manderò su di loro quattro specie di punizioni1164»
- dice l’Eterno - : «la spada, per uccidere;
i cani, per trascinare;
gli uccelli dei cieli
e le bestie della terra,
per divorare e per distruggere.
Io li consegnerò per essere cacciati qua e là1165
per tutti i regni della terra,
a causa di Manasse, figlio di Ezechia, re di Giuda,
per quanto egli ha fatto in Gerusalemme.
Infatti chi avrebbe compassione di te, Gerusalemme?
Chi ti compiangerebbe?
Chi s'informerebbe per domandarti se stai in pace?
Tu mi hai abbandonato», dice l’Eterno;
«ti sei tirata indietro e io ho steso la mano su di te e ti distruggo;
sono stanco di pentirmi.
Io ti vaglierò con un vaglio alle porte del paese,
priverò di figli [e] farò perire il mio popolo:
esso non si converte dalle sue vie.
Le vedove sono moltiplicate dinanzi a me
più della sabbia dei mari;
io faccio venire contro di loro,
contro le madri dei ragazzi,
1162
altri : lascerò, rigetterò;
*Geremia Cap. 15:1-21;
1164
esattamente : io visiterò su di loro quattro famiglie;
1165
o : io li consegnerò alla vessazione;
1163
145
un devastatore in pieno mezzogiorno;
faccio piombare su di loro, all'improvviso, angoscia e terrore.
Colei che aveva partorito sette volte
è languente e rende l’anima;
il suo sole è tramontato mentre è giorno ancora;
è coperta di vergogna e di obbrobrio;
e il rimanente di loro io lo darò in balìa
della spada dei loro nemici», dice l’Eterno.
Lamentazione di Geremia
Guai a me! madre mia,
perché mi hai fatto nascere
uomo di lite e di contesa per tutto il paese!
Io non ho prestato a usura,
nessuno mi ha prestato a usura
[e] ciascuno mi maledice!
L’Eterno m’ha giurato: «Se, io non ti riservo per il bene;
se io non farò inchinare davanti a te il nemico
nel tempo dell'avversità, nel tempo dell'angoscia!1166
Il ferro si spezzerà? il ferro del nord e il bronzo?
I tuoi beni e i tuoi tesori [Gerusalemme]1167
io li darò gratuitamente in preda,
a causa di tutti i tuoi peccati,
e dentro tutti i tuoi confini.
Li1168farò andare con i tuoi nemici in un paese che non conosci;
perché un fuoco si è acceso nella mia ira, che brucerà contro di voi».
Tu sai, Eterno! Ricòrdati di me, visitami
e vendicami dei miei persecutori;
nella tua longanimità non portarmi via!
Vedi che per te io porto l'infamia.
Le tue parole, come le ho ascoltate, io le ho mangiate;
le tue parole sono state la mia gioia, l’allegrezza del mio cuore,
perché io sono chiamato col tuo nome1169,
o Eterno, Dio degli eserciti.
Io non mi sono seduto nell’assemblea1170 degli schernitori,
né mi sono rallegrato [con loro]1171;
a causa della tua mano mi sono seduto solitario,
perché tu m’hai riempito d’indignazione.
Perché il mio dolore è continuo,
la mia piaga è incurabile e rifiuta di guarire.
Mi sarai tu come una sorgente ingannevole,
come delle acque che non durano?
Per questo, dice l’Eterno:
«Se tu ti converti, io ti ricondurrò, tu rimarrai davanti a me;
e se tu separi ciò che è prezioso da ciò che è vile,
tu sarai come la mia bocca.
Che essi ritornino a te, ma tu non tornare da loro.
Io ti farò essere un grande muro di bronzo, per questo popolo;
essi combatteranno contro di te, ma non prevarranno,
perché io sarò con te per salvarti e per liberarti», dice l’Eterno.
«Io ti libererò dalla mano degl’iniqui,
e ti salverò dalla mano dei violenti».
1166
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico funge da giuramento; cfr. 2° Samuele Cap. 11 v. 11;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1168
o : [ ti ];
1169
o : il tuo nome è invocato su di me;
1170
altri : consiglio segreto;
1171
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1167
146
Flagelli e deportazione1172
La parola dell’Eterno mi fu rivolta in questi termini:
«Tu non ti prenderai moglie
e non avrai né figli né figlie in questo luogo».
Infatti così parla l’Eterno riguardo ai figli e alle figlie
che nascono in questo paese, alle madri che li partoriscono
e ai padri che li generano in questo luogo:
«Essi moriranno consumati dalle malattie,
non saranno rimpianti e non avranno sepoltura;
serviranno di letame sulla faccia del suolo;
saranno finiti dalla spada e dalla fame
e i loro cadaveri saranno pasto
per gli uccelli dei cieli e per le bestie della terra».
Poiché così parla l’Eterno:
«Non entrare nella casa del lutto,
non andare a piangere con loro
né a fare cordoglio, perché», dice l’Eterno,
«io ho ritirato da questo popolo la mia pace,
la bontà, la compassione
e grandi e piccoli moriranno in questo paese;
non avranno sepoltura,
non si farà lutto per loro,
nessuno si farà incisioni addosso
né si raderà per loro;
non si spezzerà per loro il pane del lutto per consolarli di un morto,
non si offrirà loro da bere la coppa della consolazione per un padre o per una madre.
Non entrerai in una casa di convito per sederti con loro a mangiare e a bere».
Infatti così parla l’Eterno degli eserciti, Dio d'Israele:
«Ecco, io farò cessare in questo luogo,
davanti ai vostri occhi, ai giorni vostri,
il grido di gioia, il grido d'esultanza,
il canto dello sposo e il canto della sposa.
Quando tu annunzierai a questo popolo tutte queste parole,
essi ti diranno: "Perché l’Eterno dice contro di noi tutto questo grande male?
Qual è la nostra iniquità? Qual è il peccato
che abbiamo commesso contro l’Eterno, il nostro Dio?"
Allora tu risponderai loro:
"Perché i vostri padri mi hanno abbandonato" dice l’Eterno,
"sono andati dietro ad altri dèi,
li hanno serviti e si sono prostrati davanti a loro,
hanno abbandonato me e non hanno osservato la mia legge.
E voi, voi avete fatto peggio ancora dei vostri padri;
voi, ecco, ciascuno cammina seguendo
il pensiero ostinato del suo cuore malvagio,
per non dare ascolto a me;
io vi caccerò da questo paese in un paese
che né voi né i vostri padri avete conosciuto;
là servirete giorno e notte altri dèi, perché io non vi farò grazia"».
Il peccato scolpito sul cuore1173
«Il peccato di Giuda è scritto con uno stilo di ferro,
dalla punta di diamante;
è inciso sulla tavola del loro cuore
e sui corni dei loro altari.
Come i loro figli si ricordano dei loro altari
e delle loro Astarti1174 presso gli alberi verdeggianti sugli alti colli.
O mia montagna, i tuoi beni dei campi,1175
1172
*Geremia Cap. 16:1-13;
*Geremia Cap. 17:1-27;
1174
o le Ashoreth; nome generico di idoli femminili; vedere Giudici Cap. 2 v. 13; in generale dappertutto;
1173
147
tutti i tuoi tesori, i tuoi alti luoghi, io li darò in preda
a causa dei [tuoi] peccati, entro tutti i tuoi confini!
Tu, per colpa tua perderai l'eredità che io ti avevo data,
ti farò servire i tuoi nemici in un paese che non conosci,
perché avete acceso il fuoco della mia ira, esso brucerà per sempre».
Alcune sentenze
Così parla l’Eterno: «Maledetto l'uomo che confida nell'uomo
e fa della carne il suo braccio e il cui cuore si ritira dall’Eterno!
Egli sarà come uno sprovveduto1176 nel deserto:
quando giunge il bene, egli non lo vedrà;
abita in luoghi aridi, nel deserto,
in terra salata e inabitata.
Benedetto l'uomo che confida nell’Eterno,
per il quale l’Eterno è la sua fiducia.
Egli sarà come un albero piantato vicino all'acqua,
egli allungherà le sue radici verso il suo corso,
egli non s’accorgerà1177 quando verrà l’arsura
e il suo fogliame sarà [sempre] verde;
nell'anno della siccità non temerà
e non cesserà di portar frutto».
Il cuore è ingannevole e più di tutto,
insanabile, chi lo conosce?1178
Io, l’Eterno, io investigo il cuore
e metto alla prova le reni,
per rendere a ciascuno secondo le sue vie,
secondo il frutto delle sue azioni».
Come la pernice che cova uova che non ha fatte,
chi acquista ricchezze, ma senza giustizia,
le lascerà nel bel mezzo dei suoi giorni
e, quando arriva la sua fine, sarà uno stolto.
Il luogo del nostro santuario è un trono di gloria,
un luogo eccelso fin dal principio.
Lamentazione di Geremia
Speranza d'Israele, Eterno,
tutti quelli che ti abbandonano saranno svergognati;
«quelli che si allontanano da me saranno iscritti sulla polvere1179,
perché essi hanno abbandonato la sorgente delle acque vive», dice l’Eterno.
Guariscimi Eterno e sarò guarito;
salvami e sarò salvo;
poiché tu sei la mia lode.
Ecco, essi mi dicono: "Dov'è la parola dell’Eterno?
Che essa si compia, dunque!”
Quanto a me,
io non ho cessato d’essere il loro pastore mandato da te,
né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai;
quanto è uscito dalle mie labbra, l’ho fatto davanti alla tua faccia.
Non spaventarmi;
tu sei il mio rifugio nel giorno malvagio.
Siano confusi coloro che mi perseguitano;
ma fa io non sia confuso;
siano spaventati loro, non io sia spaventato;
fa' venire su di loro il giorno malvagio,
e rovinali con doppia distruzione!
1175
n. d. t. : altri O mia montagna che domini la campagna; o sui monti e in aperta campagna; o montanaro, scendi
nella campagna;
1176
n. d. t. : altri tamerice;
1177
altri : non temerà;
1178
n. d. t. : questo passo non è forse molto istruttivo sulla presunta bontà innata delle natura umana?;
1179
n. d. t. : questo passo rivela il mistero dell’atteggiamento che Gesù prese quando i farisei gli chiesero se era lecito
lapidare la donna adultera: scriveva forse i loro nomi nella polvere?
148
La santificazione del sabato
Così mi ha detto l’Eterno: «Va' e fermati alla porta dei figli del popolo per la quale entrano ed escono i re1180 di Giuda
e a tutte le porte di Gerusalemme, poi di' loro:
"Ascoltate la parola dell’Eterno voi, re di Giuda e tutto Giuda,
voi tutti gli abitanti di Gerusalemme che entrate per queste porte!
Così dice l’Eterno: - Per riguardo delle vostre anime,
non portate nessun carico in giorno di sabato
e non fatelo passare per le porte di Gerusalemme;
non portate fuori dalle vostre case nessun carico
e non fate nessun lavoro in giorno di sabato,
ma santificate il giorno del sabato,
come io comandai ai vostri padri.
Ma essi non diedero ascolto, non inclinarono l’orecchio,
ma irrigidirono il collo per non ascoltare, per non ricevere istruzione.
Se voi mi ascoltate attentamente, dice l’Eterno,
se non fate entrare nessun carico per le porte di questa città, in giorno di sabato,
per santificate il giorno del sabato, se non fate in quel giorno nessun lavoro,
allora entreranno per le porte di questa città,
i re e i principi che siedono sul trono di Davide, montati su carri e su cavalli:
essi, i loro prìncipi, gli uomini di Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme
e questa città sarà abitata per sempre1181.
Si verrà dalle città di Giuda, dai dintorni di Gerusalemme,
dal paese di Beniamino, dalla pianura, dal monte e dal sud,
portando degli olocausti, dei sacrifici, delle offerte di pasta, dell’incenso
e a offrire ringraziamenti nella casa dell’Eterno.
Ma se non mi date ascolto per santificate il giorno di sabato
e portate carichi entrando per le porte di Gerusalemme il giorno di sabato,
io accenderò un fuoco dentro le porte della città,
esso divorerà i palazzi di Gerusalemme e non sarà spento"».
La santificazione del sabato
Così mi ha detto l’Eterno: «Va' e férmati alla porta dei figli del popolo per la quale entrano ed escono i figli di Giuda, e
a tutte le porte di Gerusalemme, e di' loro: "Ascoltate la parola dell’Eterno, o re di Giuda, e tutto Giuda, e voi tutti gli
abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte! Così parla l’Eterno: Per amore della vostra stessa vita, guardatevi
dal portare nessun carico e dal farlo passare per le porte di Gerusalemme, in giorno di sabato; non tirate fuori dalle
vostre case nessun carico e non fate nessun lavoro in giorno di sabato; ma santificate il giorno del sabato, come io
comandai ai vostri padri. Essi, però, non diedero ascolto, non prestarono orecchio, ma irrigidirono il collo per non
ascoltare, e per non ricevere istruzione. Se voi mi ascoltate attentamente, dice l’Eterno, se non fate entrare nessun carico
per le porte di questa città in giorno di sabato, ma santificate il giorno del sabato e non fate in esso nessun lavoro, i re e i
prìncipi che siedono sul trono di Davide entreranno per le porte di questa città su carri e su cavalli: entreranno essi, i
loro prìncipi, gli uomini di Giuda, gli abitanti di Gerusalemme; e questa città sarà abitata per sempre. Dalle città di
Giuda, dai luoghi circostanti di Gerusalemme, dal paese di Beniamino, dalla pianura, dal monte e dalla regione
meridionale, si verrà a portare olocausti, vittime, offerte, incenso, e a offrire sacrifici di ringraziamento nella casa
dell’Eterno. Ma, se non mi date ascolto e non santificate il giorno del sabato e non vi astenete dal portare carichi e
dall'introdurne per le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle porte della città, ed esso
divorerà i palazzi di Gerusalemme, e non si estinguerà"».
Il vaso del vasaio1182
Ecco la parola che venne a Geremia da parte dell’Eterno:
«Alzati, scendi in casa del vasaio,
e là ti farò udire le mie parole».
Allora io scesi in casa del vasaio
ed ecco egli stava lavorando al suo tornio;
il vaso che faceva si guastò,
come succede all'argilla in mano del vasaio;
ma da capo ne fece un altro come a lui parve bene di farlo.
La parola dell’Eterno mi venne dicendo:
1180
n. d. t. : altri figli;
n.d.t. : vedere la nota in Genesi Cap. 13 v. 15;
1182
*Geremia Cap. 18:1-17;
1181
149
«Non posso io far di voi, o casa d'Israele,
quello che fa questo vasaio?» Dice l’Eterno.
«Ecco, come è l'argilla in mano al vasaio,
così siete voi in mano mia, o casa d'Israele!
Nel momento che io parlo riguardo a una nazione, riguardo a un regno,
di sradicare, di abbattere, di distruggere;
se quella nazione contro la quale ho parlato,
si converte dal male che ha fatto,
io mi pentirò del male che pensavo di farle.
Nel momento che io parlo riguardo a una nazione, a un regno,
di costruire e di piantare,
se quella nazione fa ciò che è male ai miei occhi,
senza dare ascolto alla mia voce,
io mi pentirò del bene che io avevo detto di farle».
L’ostinazione di Giuda
«Ora parla agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme, dicendo:
"Così parla l’Eterno: Ecco io, io preparo contro di voi del male,
e formo contro di voi un progetto.
Si converta ora ciascuno di voi dalla sua via malvagia,
cambiate le vostre vie e le vostre azioni!"
Ma costoro dicono:
"È inutile; noi cammineremo seguendo i nostri pensieri,
noi faremo ciascuno [secondo] l’ostinazione del nostro cuore malvagio"».
Perciò, così parla l’Eterno:
«Chiedete alle nazioni chi ha udito tali cose!
La vergine d'Israele ha fatto una cosa tanto orribile.
La neve del Libano lascerebbe le rocce dei campi?
O le [sue]1183 acque, fresche [e] fluenti, che vengono di lontano,
si asciugherebbero?
Eppure il mio popolo mi ha dimenticato,
brucia incenso agli [idoli]1184 vani;
lo hanno fatto inciampare nelle sue vie, i sentieri antichi,
per seguire dei sentieri di una via non appianata,
per fare del loro paese un soggetto di stupore1185, di continuo scherno;
chiunque vi passa accanto ne rimane stupito e scuote il capo.
Come fa il vento orientale, io li disperderò davanti al nemico,
io volterò loro le spalle e non la faccia nel giorno della loro calamità».
Parte 5a. GLORIA FUTURA NEL REGNO MILLENARIO
Promessa di restaurazione1186
«Perciò, ecco, i giorni vengono» dice l’Eterno,
«in cui non si dirà più: "L’Eterno è vivente1187,
che ha fatto salire i figli d'Israele dal paese d'Egitto",
ma: " L’Eterno è vivente,
che ha fatto salire i figli d'Israele fuori dal paese del nord
e da tutti gli altri paesi nei quali li aveva esiliati".
Io li ricondurrò nella loro terra, che avevo dato ai loro padri.
Ecco, io mando molti pescatori che li pescheranno» dice l’Eterno;
« dopo questo manderò molti cacciatori che li prenderanno
come selvaggina, sopra ogni monte,
sopra ogni collina e nelle fessure delle rocce.
1183
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1185
o : una desolazione;
1186
*Geremia Cap. 16:14-16;
1187
n. d. t. : come Giudici Cap. 8 v. 19; altri com’è vero che l’Eterno vive; due volte;
1184
150
Il ritorno della diaspora negli ultimi giorni, ristabilimento di Giuda e d’Israele1188
Ecco la parola che venne a Geremia da parte dell’Eterno, dicendo:
«Così parla l’Eterno, il Dio d'Israele: "Scriviti in un libro tutte le parole che ti ho dette:
poiché ecco, i giorni vengono" dice l’Eterno, "in cui io riporterò dall'esilio il mio popolo d'Israele e di Giuda" dice
l’Eterno "e li ricondurrò nel paese che diedi ai loro padri ed essi lo possederanno"».
Queste sono le parole che l’Eterno ha pronunziato riguardo a Israele e a Giuda.
Così parla l’Eterno: «Noi udiamo il grido di terrore: vi è lo spavento, non la pace.
Domandate, vi prego, guardate se un maschio partorisce! Perché vedo ogni uomo con le mani sui fianchi, come donna
che partorisce? Perché tutte le facce sono impallidite?
Ahimè, perché quel giorno è grande; non ce n’è un altro di simile è un tempo di angoscia per Giacobbe; ma egli sarà
salvato. In quel giorno" dice l’Eterno degli eserciti, "io spezzerò il suo giogo dal tuo collo, romperò le tue catene e gli
stranieri non si serviranno più di te; ma tu servirai l’Eterno, il tuo Dio e Davide tuo re, che io ti susciterò.
Tu dunque, mio servitore Giacobbe, non temere" dice l’Eterno, "non ti sgomentare, Israele; poiché ecco, io ti salvo da
un lontano [paese] e la tua discendenza dalla terra di prigionia; Giacobbe ritornerà, sarà in riposo, starà tranquillo,
nessuno più lo spaventerà.
Infatti io sono con te" dice l’Eterno, "per salvarti; perché io annienterò interamente1189 tutte le nazioni fra le quali ti
ho disperso, ma quanto a te, io non ti annienterò, ma ti correggerò con misura1190 e non ti lascerò per innocente».
Il peccato di Giuda
Così parla l’Eterno: «La tua ferita1191 è incurabile, la tua piaga è difficile da guarire.
Nessuno difende la tua causa, per fasciare [la tua piaga] non vi è rimedio1192, non c'è guarigione per te.
Tutti i tuoi amanti ti hanno dimenticata, non ti cercheranno mai; poiché io ti ho percossa come un nemico, ti ho
corretto come un uomo crudele, per la tua grande iniquità, perché i tuoi peccati sono accresciuti.
Perché gridi a causa della tua ferita? Il tuo dolore è insanabile. Io ti ho fatto queste cose per la tua grande iniquità,
perché i tuoi peccati sono accresciuti.
Il ritorno dalla diaspora, ristabilimento di Giuda e d’Israele negli ultimi giorni
Perciò tutti coloro che ti divorano saranno divorati, tutti i tuoi nemici, sì tutti quanti, saranno deportati; quelli che ti
spogliano saranno spogliati, tutti quelli che ti saccheggiano li abbandonerò al saccheggio.
Perché io ti applicherò un medicamento1193, ti guarirò dalle tue piaghe" dice l’Eterno, "poiché essi ti chiamano "la
Scacciata", questa è la Sion che nessuno ricerca"».
Così dice l’Eterno: «Ecco, io ristabilirò i prigionieri delle tende di Giacobbe, ho compassione delle sue abitazioni; la
città sarà ricostruita sulle sue macerie, il palazzo sarà abitato come di consueto.
Di là uscirà la lode, la voce di gente festante e io li moltiplicherò e non saranno più ridotti a pochi; li renderò onorati e
non saranno più avviliti.
I suoi figli saranno come furono un tempo, la sua assemblea sarà stabile davanti a me e io punirò tutti i loro
oppressori.
Il suo capo sarà uno di loro e il suo dominatore uscirà di mezzo a loro; io lo farò avvicinare, ed egli verrà a me;
poiché chi è colui che può obbligare il suo cuore ad avvicinarsi a me?" dice l’Eterno:
Voi sarete mio popolo e io, io sarò il vostro Dio».
Ecco una tempesta dell’Eterno, un furore è uscito, una tempesta continua1194 scroscerà sul capo degli empi.
L'ardente ira dell’Eterno non si placherà, finché non abbia eseguito compiutamente i pensieri del suo cuore; alla fine
dei giorni, lo capirete.
Così dice l’Eterno, che ha dato il sole come luce del giorno e i moti della luna e delle stelle, perché siano luce alla notte;
che solleva il mare e le onde muggiscono; colui che ha nome: l’Eterno degli eserciti.
«Se quelle regole verranno a mancare davanti a me» dice l’Eterno, «allora anche io rigetterò tutta la discendenza
d'Israele a non essere una nazione in mia presenza, per sempre».
Così dice l’Eterno: «Se i cieli di sopra possono essere misurati e, di sotto, le fondamenta della terra scoperte, allora
anch'io rigetterò tutta la razza d'Israele per tutto quello che essi hanno fatto», dice l’Eterno.
«Ecco, i giorni vengono» dice l’Eterno, «che questa città sarà ricostruita in onore dell’Eterno, dalla torre di Cananeel
alla porta dell'Angolo.
Di là la corda per misurare sarà tirata ancora di fronte ad essa, fino al colle di Gareb e farà il giro fino a Goa.
1188
*Geremia Cap. 30:1-24; Cap. 31:35-40;
vedere la nota al Cap. 4 v. 27;
1190
esattamente : giudizio;
1191
esattamente : breccia; anche al v. 15;
1192
n. d. t. altri : medicine;
1193
n. d. t. altri : Ma io medicherò le tue ferite;
1194
o : che spazza tutto;
1189
151
Tutta la valle dei cadaveri e delle ceneri1195 e tutti i campi fino al torrente Chidron, fino all'angolo della porta dei
Cavalli verso oriente, saranno consacrati all’Eterno: non saranno più sconvolti né distrutti, per sempre».
Il Messia Re di giustizia nel suo Regno millenario1196
«Ecco, i giorni vengono», dice l’Eterno,
«che io susciterò a Davide un Germoglio giusto,
il quale regnerà da re e prospererà,
lui eserciterà il diritto e la giustizia nel paese.
Nei suoi giorni Giuda sarà salvato
e Israele starà sicuro nella sua dimora
e questo sarà il nome con il quale sarà chiamato:
"L’Eterno nostra - giustizia"1197.
Perciò ecco, i giorni vengono» dice l’Eterno,
«in cui non si dirà più: "l’Eterno è vivente1198 "
che condusse i figli d'Israele fuori dal paese d'Egitto",
ma: " L’Eterno è vivente,
che ha fatto salire i figli d'Israele fuori dal paese del nord
e da tutti gli altri paesi nei quali li aveva cacciati",
ed essi abiteranno nel loro paese»1199.
Il re di giustizia che sorgerà in Israele
Ecco, i giorni vengono» dice l’Eterno, «in cui io compirò la buona parola che ho pronunziata riguardo alla casa
d'Israele e riguardo alla casa di Giuda».
In quei giorni là, e in quel tempo là, io farò germogliare a Davide un germoglio di giustizia, ed esso eserciterà il
giudizio e la giustizia nel paese.
In quei giorni là, Giuda sarà salvato e Gerusalemme abiterà al sicuro; questo è il nome con cui sarà chiamata:
"l’Eterno nostra giustizia".
Poiché così parla l’Eterno: Non verrà mai meno, a Davide, chi sieda sul trono della casa d'Israele,
ai sacerdoti levitici non verrà mai meno, davanti a me, chi offra olocausti, chi faccia fumare le offerte, chi faccia i
sacrifici tutti i giorni».
Rinnovo della promessa della restaurazione d'Israele
La parola dell’Eterno fu rivolta a Geremia in questi termini:
«Così parla l’Eterno: Se voi potete rompere il mio patto con il giorno e il mio patto con la notte, in maniera che il
giorno e la notte non vengano al tempo loro,
allora sarà rotto il mio patto con Davide mio servitore, in modo che egli non abbia più figlio che regni sul suo trono e
con i sacerdoti levitici miei ministri.
Come non si può contare l'esercito dei cieli, né misurare la sabbia del mare, così io moltiplicherò la discendenza di
Davide, mio servitore, e i Leviti che mi servono».
La parola dell’Eterno fu rivolta a Geremia così:
«Non hai posto mente alle parole di questo popolo quando va dicendo: "Le due famiglie che l’Eterno aveva scelte, le ha
rigettate …"? Ed essi hanno disprezzato il mio popolo, che agli occhi loro non è più una nazione.
Così parla l’Eterno: Se il mio patto con il giorno e con la notte, non è [stabile] e se non ho fissato le leggi del cielo e
della terra, allora rigetterò anche la progenie di Giacobbe e di Davide mio servitore, non prenderò più dai suoi
discendenti coloro che domineranno la discendenza d'Abraamo, d'Isacco e di Giacobbe, poiché io farò tornare i loro
prigionieri e avrò compassione di loro».
Il Regno millenario1200
«In quel tempo» dice l’Eterno, «io sarò il Dio di tutte le famiglie d'Israele ed esse saranno il mio popolo».
Così dice l’Eterno: «Il popolo scampato dalla spada ha trovato grazia nel deserto; io sto per dar riposo a Israele».
L’Eterno mi è apparso da lontano1201. «Sì, io ti amo di un amore eterno; perciò io ti attiro con bontà 1202.
1195
vedere la nota in Levitico al Cap. 6 v. 3;
*Geremia Cap. 23:5-8; Cap. 33:14-26;
1197
n. d. t. : quando venne la prima volta, fu nelle vesti dell’agnello espiatorio, perciò non fu accolto dal suo popolo e il
suo Regno fu rimandato al tempo della sua seconda venuta, quando verrà nelle vesti, appunto, del Re di gloria, a
cui si riferisce questo passo; si tratta di un’altra dimostrazione della identificazione in un sol Dio, del Dio d’Israele
con il suo Figlio Gesù Cristo, il Re di gloria;
1198
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico funge da giuramento; cfr. 2° Samuele Cap. 11 v. 11;
1199
n. d. t. : cfr. Cap. 16 v. 15;
1200
*Geremia Cap. 31:1-14 e 23-34;
1196
152
Io ti ricostruirò ancora, tu sarai ricostruita, vergine d'Israele! Tu ti adornerai di nuovo dei tuoi tamburelli, tu uscirai
nelle danze di quelli che gioiscono.
Tu pianterai ancora delle vigne sui monti di Samaria; i piantatori le pianteranno e ne raccoglieranno il frutto1203.
Perché c’è un giorno in cui le guardie grideranno sul monte di Efraim: "Alzatevi, noi saliremo a Sion, all’Eterno,
nostro Dio"».
Infatti così dice l’Eterno: «Esultate d’allegrezza per Giacobbe, mandate grida di gioia alla testa1204 delle nazioni; fate
eclatare la lode e dite: "Eterno, salva il tuo popolo, il residuo d'Israele!"
Ecco, io li riconduco dal paese del nord, li raccolgo dalle estremità della terra; tra di loro sono il cieco e lo zoppo, la
donna incinta e quella che partorisce: una grande assemblea che ritorna qua.
Verranno con lacrime e io li condurrò con suppliche; li farò camminare verso dei torrenti, per una via diritta; non
inciamperanno mai, perché io sarò per padre ad Israele, ed Efraim sarà il mio primogenito1205.
Voi nazioni, ascoltate la parola dell’Eterno, proclamatela alle isole lontane e dite: "Colui che ha disperso Israele lo
raccoglierà, lo custodirà come fa il pastore col suo gregge",
perché l’Eterno ha riscattato Giacobbe, l'ha salvato dalla mano d'uno più forte di lui.
Quelli verranno e canteranno di gioia sulle alture di Sion, affluiranno verso i beni dell’Eterno: al frumento, al mosto,
all'olio, al frutto del minuto e del grosso bestiame le loro anime saranno come un giardino annaffiato ed essi non
continueranno più a languire.
Allora la vergine si rallegrerà nella danza, i giovani gioiranno insieme ai vecchi; io muterò il loro lutto in gioia, io li
consolerò, li rallegrerò [liberandoli] dal loro dolore.
Sazierò di grasso l’anima dei sacerdoti e il mio popolo sarà saziato dei miei beni», dice l’Eterno.
Così dice l’Eterno degli eserciti, il Dio d'Israele: «Si dirà pure questa parola nel paese di Giuda e nelle sue città,
quando avrò ristabilito i loro prigionieri: “L’Eterno ti benedica, dimora di giustizia, monte di santità”!
Giuda al completo vi abiterà, in tutte le sue città, con gli agricoltori e quelli che guidano le greggi.
Poiché io ho ristorato l'anima stanca, io ho saziato ogni anima languente».
Là sopra1206 mi sono svegliato, ho guardato e il mio sonno mi è stato dolce.
«Ecco, i giorni vengono» dice l’Eterno, «in cui io seminerò la casa d'Israele e la casa di Giuda di semenza d'uomini e
di semenza d'animali.
Avverrà che, come ho vegliato su di loro per sradicare, per demolire, per abbattere, per distruggere e per danneggiare,
così veglierò su di loro per costruire e per piantare», dice l’Eterno.
«In quei giorni non si dirà più: "I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati",
perché ognuno morirà per la propria iniquità; chiunque mangerà l'uva acerba avrà i denti allegati».
Il nuovo patto, la rinascita spirituale
«Ecco, i giorni vengono» dice l’Eterno, «in cui io farò un nuovo patto con la casa d'Israele e con la casa di Giuda;
non come il patto che feci con i loro padri il giorno che li presi per mano per condurli fuori dal paese d'Egitto: il patto
che essi violarono1207, sebbene io li avessi sposati1208», dice l’Eterno;
«perché questo è il patto che farò con la casa d'Israele, dopo quei giorni» dice l’Eterno: «io metterò la mia legge
dentro di loro, la scriverò sul loro cuore, io sarò loro Dio ed essi saranno mio popolo1209.
Essi non istruiranno più ciascuno il suo prossimo o ciascuno il proprio fratello, dicendo: "Conoscete l’Eterno!" poiché
tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande» dice l’Eterno, «poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi
ricorderò del loro peccato».
Parte 6a. GIUDIZIO DELLE NAZIONI
Castigo di tutte le nazioni1210
Infatti così mi ha detto l’Eterno, Dio d'Israele: «Prendi dalla mia mano la coppa del vino di questo furore e tu ne farai
bere a tutte le nazioni a cui ti mando.
Esse berranno, saranno stordite, saranno come pazze, a causa della spada che io manderò in mezzo a loro».
Io presi la coppa dalla mano dell’Eterno e ne diedi da bere a tutte le nazioni alle quali l’Eterno mi mandava: 1211
1201
n. d. t. altri : Da lontano gli è apparso il Signore:; o Anticamente avvenne che il Signore mi appariva; o Molto
tempo fa l'Eterno mi è apparso, dicendo:;
1202
n. d. t. altri : prolungo la mia; o ti conservo ancora pietà; o perciò anche ho usata continua benignità inverso te;
1203
esattamente : e le profaneranno; vedere Deuteronomio Cap. 20 v. 6;
1204
altri : sul capo; o la principale; n. d. t. altri : per la prima delle nazioni; o strillate in capo delle genti;
1205
n. d. t. confronta Genesi Cap. 48 vv. 14-20;
1206
n. d. t. altri : A questo punto; o Per questo io mi sono svegliato;
1207
o : perché essi hanno rotto il mio patto;
1208
n. d. t. altri : io fossi loro signore; o onde io li ho avuti a schifo;
1209
vedere la nota al Cap. 7 v. 23;
1210
*Geremia Cap. 25:15-38;
1211
Apocalisse Cap. 15; Cap. 16 v. 1;
153
1. a Gerusalemme e alle città di Giuda, ai suoi re e ai suoi prìncipi, per darli alla sterilità, alla desolazione, ai
fischi, alla maledizione (come si vede) oggi;
2. al faraone, re d'Egitto, ai suoi servitori, ai suoi prìncipi, a tutto il suo popolo;
3. a tutta la mescolanza di popoli1212,
4. a tutti i re del paese di Uts,
5. a tutti i re del paese dei Filistei,
6. e ad Ascalon,
7. e a Gaza,
8. e a Ecron,
9. e al residuo di Asdod;
10. a Edom,
11. e a Moab,
12. e ai figli di Ammon;
13. a tutti i re di Tiro,
14. a tutti i re di Sidone
15. e ai re delle isole1213 che sono di là dal mare;
16. a Dedan,
17. a Tema,
18. a Buz e a tutti quelli che si radono gli angoli [della barba];
19. a tutti i re d'Arabia,
20. a tutti i re del popolo mescolato che abita nel deserto;
21. a tutti i re di Zimri,
22. a tutti i re di Elam,
23. a tutti i re di Media,
24. a tutti i re del nord, vicini e lontani, agli uni e agli altri,
25. a tutti i regni della terra che sono sulla faccia del suolo,
26. e il re di Sesac1214 ne berrà dopo di loro.
«Tu dirai loro: "Così dice l’Eterno degli eserciti, Dio d'Israele: Bevete e siate ubriachi, vomitate, cadete senza rialzarvi
più, davanti alla spada che io mando in mezzo a voi".
Se rifiutano di prendere dalla tua mano la coppa per bere, di' loro: "Così dice l’Eterno degli eserciti: Voi berrete
certamente!
Poiché ecco, io comincio a punire la città sulla quale è invocato il mio nome e voi rimarreste del tutto impuniti?
Voi non rimarrete impuniti1215; poiché io chiamo la spada su tutti gli abitanti della terra, dice l’Eterno degli eserciti".
«E tu, profetizza loro tutte queste parole e di' loro: "L’Eterno ruggirà dall'alto, farà udire la sua voce dalla sua santa
abitazione; egli ruggirà, ruggirà contro la sua abitazione lancerà un grido contro tutti gli abitanti della terra, come quelli
che pestano l'uva.
Il suono eclatante giunge fino alle estremità della terra, poiché l’Eterno ha una lite con le nazioni, egli entra in giudizio
contro ogni carne; gli empi li dà in balìa della spada"» dice l’Eterno.
Così dice l’Eterno degli eserciti: «Ecco, una catastrofe passa da nazione a nazione, e una grande tempesta si alzerà
dalle estremità della terra.
In quel giorno, gli uccisi dell’Eterno saranno da una estremità all'altra della terra. Non saranno rimpianti, né raccolti,
né seppelliti; serviranno di letame sulla faccia del suolo.
Voi pastori, urlate,1216 gridate; voi, i nobili del gregge, rotolatevi per terra! Poiché ho fissato il tempo per uccidervi; io
vi disperderò e voi cadrete come un vaso apprezzato.
Ai pastori mancherà [ogni] rifugio, i nobili del gregge non avranno via di scampo.
Si udrà il grido dei pastori, l'urlo dei nobili del gregge; poiché l’Eterno devasta il loro pascolo;
gli ovili di pace sono desolati a causa dell'ardente ira dell’Eterno.
Egli ha abbandonato il suo tabernacolo1217 come un leoncello la sua tana, perché il loro paese sarà una desolazione,
davanti l’ardore dell’oppressore, l'ardore della sua collera ».
O O O
1212
O O
o d’Arabia; anche al v. 24;
o delle contrade marittime;
1214
nome enigmatico per Babilonia;
1215
o : voi sareste del tutto innocenti? Voi non sarete innocenti!
1216
n. d. t. : in questo caso, i pastori sono i re e i capi delle diverse nazioni, popoli e lingue;
1217
n. d. t. altri : Fuggono;
1213
154
Sez. 3a LAMENTAZIONI
La tradizione antica, attribuisce il libro delle Lamentazioni al Profeta Geremia, ma per gli stili letterari diversi e per il
contenuto, è probabile invece, che si tratti di composizioni di alcuni autori sconosciuti, risalenti all’epoca della cattività
babilonese.
Gli ebrei lo chiamano qinòt, corrispondente al lemma italiano nenia o lamento. Essi leggono ancora questo Libro il
giorno 9 del quinto mese, Ab (luglio/agosto) cioè nello stesso giorno della distruzione di Gerusalemme.
Il nome Lamentazioni fu dato da S. Girolamo con la sua versione latina (Lamentationes).
Esso è composto da 5 Canti, uno per Capitolo, composti in forma poetica ritmata, sull’evento catastrofico menzionato.
I versetti corrispondono alle strofe. Nel 1°, nel 2° e nel 4° Canto, ogni strofa si compone di 4 versi, nel 3° e nel 5° di 2
versi. Questi 2 Canti presentano una cadenza metrica tipica dello stile ebraico dei qinòt: cioè ogni verso è composto di
due parti di lunghezza diversa, la prima parte ha tre accenti, la seconda due accenti.
Nel 1°, 2° e 4° Canto, ogni strofa nel testo ebraico inizia con la successione delle 22 lettere ebraiche in ordine
alfabetico.
Il 5° Canto, diversamente dai precedenti, si compone di 22 versi cadenzati con una forma poetica diversa e non
presenta la stessa successione alfabetica.
Purtroppo, come accade per tutte le composizioni bibliche poetiche ritmate, la versione italiana comporta la distruzione
della ritmica.
Di seguito sono trascritti nell’ordine.
1° Canto
Lamento del profeta su Gerusalemme1218
‫ א‬Alef
1 Come è desolata la città tanto popolosa, nel suo seggio!
Colei che era grande fra le nazioni
è diventata come una vedova,
la principessa fra le provincie è stata ridotta tributaria!
‫ ב‬Bet 2 Essa piange, piange durante la notte,
le sue lacrime le solcano le gote;
fra tutti i suoi amanti, non ve n’è uno che la consoli;
tutti i suoi amici le hanno usato perfidia e sono per lei dei nemici.
‫ ג‬Gimel 3 Giuda è in esilio,
sotto l’oppressione e dura schiavitù;
abita fra le nazioni, ma non ha trovato riposo;
tutti i suoi persecutori l'hanno spinto nei suoi luoghi confinati1219.
‫ ד‬Dalet 4 Le vie di Sion sono in lutto
perché sono deserte le feste solenni;tutte le sue porte sono desolate;
i suoi sacerdoti sospirano,le sue vergini sono addolorate
ed essa stessa è nell'amarezza.
‫ ה‬He
5 I suoi avversari dominano1220, i suoi nemici prosperano;
poiché l’Eterno l'ha afflitta
per le sue numerose trasgressioni;
i suoi bambini hanno camminato prigionieri, davanti all’avversario.
‫ ו‬Vav 6 Dalla figlia di Sion se n'è andato tutto il suo splendore;
i suoi principi sono come cervi
che non trovano pastura
e che fuggono spossati, davanti a colui che li insegue.
‫ ז‬Zajn 7 Nei giorni della sua afflizione, del suo esilio1221,
ora che il suo popolo è caduto nelle1222 mani dell'avversario e nessuno la soccorre,
1218
*Lamentazioni Cap. 1:1-22;
n. d. t. altri : l'hanno raggiunto mentre si trovava nell'angoscia; o l'hanno sorpresa nelle distrette;
1220
esattamente : sono alla testa;
1221
o : la sua miseria;
1222
o : per;
1219
155
Gerusalemme si è ricordata di tutte le cose buone che possedeva fin dai giorni antichi;
i suoi avversari la guardano e ridono della sua rovina1223.
‫ ח‬Keth 8 Gerusalemme ha gravemente peccato;
è perciò che è [rifiutata] come una cosa impura;
tutti quelli che la onoravano l’hanno disprezzata,
perché hanno visto la sua nudità; lei
stessa sospira, ma si è girata indietro.
‫ ט‬Tet
‫ י‬Jod
9 La sua sozzura era nelle pieghe della sua veste;
lei non ha pensato alla sua fine;
è caduta sorprendentemente e non c’è nessuno che la consola.
«Osserva o Eterno, la mia afflizione, perché il nemico mi domina con orgoglio!»
10 L'avversario ha steso la mano
su quanto lei aveva di più caro;
perché ha visto entrare nel tuo santuario le nazioni;
delle quali tu avevi comandato che non entrassero nella tua assemblea.
‫ ך כ‬Kaf 11 Tutto il suo popolo sospira, essi cercano pane;
danno le cose sue più preziose in cambio di cibo,
per sostenere la [loro] anima.
«Osserva, o Eterno, contempla come sono ridotta in misero stato!»
‫ ל‬Lamed 12 Questo è niente per voi che
passate per la via1224?
Osservate, guardate, se c'è dolore
simile al dolore che m’è sopraggiunto,
a me, che l’Eterno ha afflitta nel giorno della sua ardente ira.
‫ ם מ‬Mem 13 Egli ha scagliato dall'alto un fuoco
nelle mie ossa, che le ha consumate1225;
ha teso una rete ai miei piedi, mi ha rovesciata all’indietro;
mi ha gettata nella desolazione, nel languore, ogni giorno.
‫ ן נ‬Nun 14 Il giogo dei miei peccati è legato dalla sua mano,
essi sono intrecciati, gravosi sopra il mio collo;
egli ha fatto scomparire la mia forza;
il Signore mi ha dato in tali mani, dalle quali non posso rialzarmi.
‫ ס‬Samekh 15 Il Signore ha abbattuto in me tutti i miei prodi;
ha raccolto contro di me una
moltitudine
per schiacciare i miei giovani;
il Signore ha calcato come nel pressatoio, la vergine figlia di Giuda.
‫ ע‬Ajin 16 Per queste cose io piango;
i miei occhi, i miei occhi si sciolgono in lacrime,
perché è lontano da me il consolatore,
che ristorerebbe la mia anima. I miei figli sono periti, perché il nemico ha trionfato.
‫ ף פ‬Fe17 Sion stende le sue mani ... non c'è nessuno che la consoli;
L’Eterno ha comandato per Giacobbe
che i suoi nemici lo circondino.
Gerusalemme è in mezzo a loro, come una cosa impura.
‫ ע‬Tsadi 18 L’Eterno è giusto,
poiché io mi sono ribellata contro il suo comandamento.
Ascoltate vi prego, o popoli tutti,
vedete il mio dolore! Le mie vergini e i miei giovani sono stati andati in esilio.
‫ ק‬Kuf
19 Io ho chiamato i miei amanti,
ma essi mi hanno ingannata;
i miei sacerdoti e i miei anziani sono spirati nella città,
mentre cercavano il nutrimento per poter sopravvivere.
1223
o : suoi [giorni] riposo;
n. d. t. altri : Nulla di simile vi accada, o voi che passate di qui!;
1225
n. d. t. altri : l'ha fatto discendere nelle mie ossa; o nelle mie ossa lo ha fatto penetrare; o Il quale si è appreso in
esse;
1224
156
‫ ר‬Res 20 Guarda, o Eterno, perché io sono in distretta!
Le mie viscere si commuovono, il mio cuore è sconvolto nel mio seno,
perché io mi sono gravemente ribellata.
Fuori, la spada mi priva dei figli al di dentro, è come la morte.
‫ ש‬Sin
21 Mi sentono sospirare ... ma non c'è chi mi consoli.
Tutti i miei nemici hanno udito la mia sciagura
e si sono rallegrati di ciò che tu hai fatto;
ma tu farai venire il giorno che hai annunziato e allora saranno come me.
‫ ת‬Tau 22 Che tutta la loro malvagità venga davanti a te,
fa a loro come hai trattato me
a causa di tutti i miei peccati.
I miei sospiri sono numerosi e il mio cuore è languente.
2° Canto
La rovina di Gerusalemme
Lamentazioni 2
‫ א‬Alef
1 Nella sua ira, il Signore ha coperto
di una nube oscura la figlia di Sion!
Egli ha gettato dal cielo in terra la gloria d'Israele,
e non si è ricordato dello sgabello dei suoi piedi, nel giorno della sua ira!
‫ ב‬Bet 2 Il Signore ha inghiottito senza risparmio
tutte le abitazioni di Giacobbe;
nella sua ira, ha rovesciato,
le fortezze della figlia di Giuda, ha profanato il regno e i suoi principi.
‫ ג‬Gimel
‫ ד‬Dalet
‫ ה‬He
‫ ו‬Vav
‫ ז‬Zajn
3 Nella sua ira ardente,
ha infranto tutta la potenza1226 d'Israele;
ha ritirato la propria destra davanti il nemico;
ha consumato Giacobbe come fuoco fiammeggiante che divora tutto intorno.
4 Ha teso il suo arco come un
nemico;
si è alzato con la sua destra come un avversario;
ha distrutto tutto quello che era bello a vedersi
nella tenda della figlia di Sion; ha riversato il suo furore come un fuoco.
5 Il Signore è stato come un nemico; ha inghiottito Israele;
ha inghiottito tutti i suoi palazzi;
ha distrutto le sue fortezze;
ha moltiplicato alla figlia di Giuda i lamenti e i gemiti.
6 Ha razziato il suo ricovero come un giardino;
ha distrutto il luogo della sua assemblea;
l’Eterno ha fatto dimenticare in Sion il giorno solenne e il sabato,
e nell'indignazione della sua ira, ha disprezzato re e sacerdote.
7 Il Signore ha rigettato il suo altare;
ha ripudiato il suo santuario;
ha dato in mano dei nemici i muri dei suoi palazzi,
essi hanno alzato grida nella casa dell’Eterno, come in un giorno di festa solenne.
‫ ח‬Keth 8 L’Eterno ha deciso di distruggere
le mura della figlia di Sion; ha steso la corda,
non ha ritirato la mano, per smettere di distruggere1227;
ha coperto di lutto bastioni e mura; essi languiscono insieme.
‫ ט‬Tet
1226
1227
9 Le sue porte sono sprofondate in
terra;
egli ha distrutto, spezzato le sue sbarre;
il suo re e i suoi principi sono fra le nazioni;
la legge non c'è più e anche i suoi profeti non ricevono più visioni dall’Eterno.
esattamente: il corno;
esattamente: inghiottire;
157
‫ י‬Jod
10 Gli anziani della figlia di Sion
stanno per terra in silenzio;
si sono gettati della polvere sul capo,
si sono vestiti di sacchi; le vergini di Gerusalemme abbassano la testa a terra.
‫ ך כ‬Kaf 11 I miei occhi si consumano in
lacrime,
le mie viscere si commuovono,
il mio fegato si spande in terra
per il disastro della figlia del mio popolo,
perché i bambini e i lattanti morivano dalle piazze della città.
‫ ל‬Lamed 12 Essi chiedevano alle loro madri:
«Dov'è il pane, dov'è il vino?...»
Intanto morivano come dei feriti a morte nelle piazze della città,
ed spiravano sul seno delle loro madri.
‫ ם מ‬Mem 13 Che ti testimonierò? A che ti paragonerò, o figlia di Gerusalemme?
Chi è che troverò simile a te, per consolarti,
vergine figlia di Gerusalemme?
Infatti la tua rovina è grande quanto il mare; chi potrà guarirti?
‫ ן נ‬Nun 14 I tuoi profeti hanno avuto per te visioni vane e folli;
non hanno messo a nudo la tua iniquità
per distogliere da te la deportazione; le profezie che hanno fatto a tuo riguardo
non erano che oracoli di vanità e seduzione.1228
‫ ס‬Samekh 15 Tutti i passanti battono le mani per te;
fischiano, scuotono il capo e dicono:
«È questa la città di cui la gente diceva : - è la perfetta in bellezza,
è la gioia di tutta la terra -?»
‫ ע‬Ajin 16 Tutti i tuoi nemici aprono larga la bocca contro di te;
fischiano, digrignano i denti,
dicono: «L'abbiamo inghiottita!
Sì, questo è il giorno che aspettavamo; ci siamo giunti, lo vediamo!»
‫ ף פ‬Fe 17 L’Eterno ha fatto quanto si era proposto;
ha adempiuto la parola che aveva comandata fin dai giorni antichi;1229
ha distrutto senza risparmio; ha fatto di te la gioia del nemico;
ha ingrandito la potenza1230 dei tuoi avversari.
‫ ע‬Tsadi 18 Il loro cuore ha gridato al Signore:
«O mura della figlia di Sion, spandete lacrime come un torrente,
giorno e notte! Non vi date pace,
non abbiano riposo le pupille degli occhi vostri!
‫ ק‬Kuf
19 Alzatevi, gridate di notte, al principio di ogni veglia!
Spandete come acqua il vostro cuore davanti alla faccia dell’Eterno!
Alzate le mani verso di lui per la vita dei vostri bambini,
che vengono meno per la fame agli angoli di tutte le strade!
‫ ר‬Res 20 Guarda, o Eterno, considera a chi
tu hai fatto così.
Le donne divoreranno il frutto del loro seno,
i piccoli bambini che allevano?
Sacerdoti e profeti saranno massacrati nel santuario del Signore?
‫ ש‬Sin
21 Il bambino e il vecchio giacciono a terra nelle vie;
le mie vergini e i miei giovani sono caduti per la spada;
tu li hai uccisi nel giorno della tua ira,
tu hai sgozzato senza risparmio.
‫ ת‬Tau 22 Tu hai convocato, come a un giorno di festa solenne,
i miei terrori da tutte le parti;
1228
o : di causa d’esilio; n. d. t. : solo Geremia profetò secondo la Parola che Dio gli rivolse;
n. d. t. : confronta Deuteronomio Cap. 28 vv. 15 - 69;
1230
esattamente: il corno;
1229
158
nel giorno dell'ira dell’Eterno non c'è stato né superstite né fuggiasco;
quelli che io avevo accarezzati e allevati,il mio nemico li ha consumati!»
3° Canto
Dolori e conforti
Lamentazioni 3
Io sono l'uomo che ha visto l'afflizione sotto la verga del suo furore.
Egli mi ha condotto, e portato nelle tenebre e non nella luce.
Certo, è contro di me che gira e rigira la sua mano tutto il giorno.
Egli ha fatto invecchiare la mia carne e la mia pelle, ha spezzato le mie ossa.
Ha costruito contro di me e mi ha circondato di fiele e di pene.
Mi ha fatto abitare in luoghi oscuri, come quelli che sono morti da lungo tempo.
Egli ha fatto un recinto intorno a me perché io non possa uscire; mi ha appesantito le mie catene.
Anche quando grido e chiamo aiuto, egli chiude l'accesso alla mia preghiera.
Egli ha sbarrato la mia via con pietre tagliate, ha sconvolto i miei sentieri.
È stato per me come un orso in agguato, e un leone in luoghi nascosti.
Mi ha fatto deviare dalle mie vie e mi ha sbranato, mi ha reso desolato.
Ha teso il suo arco, mi ha posto come bersaglio delle sue frecce.
Mi ha trafitto le reni con le frecce1231 del suo turcasso.
Io sono lo scherno di tutto il mio popolo, la loro canzone di tutto il giorno.
Egli mi ha saziato d'amarezza, mi ha abbeverato d'assenzio.
Mi ha spezzato i denti con la ghiaia, mi ha coperto di cenere.
Tu mi hai rigettato l’anima mia lontano dalla pace, io ho dimenticato il benessere.
Io ho detto: «È sparita la mia fiducia,non ho più speranza nell’Eterno!»
L’atteggiamento del fedele quando è nell’afflizione
Ricòrdati della mia afflizione, della mia vita errante1232, dell'assenzio e del fiele!
La mia anima se ne ricorda sempre, ed essa è abbattuta dentro di me.
Io ricordo questo al mio cuore, e perciò che io ho speranza:
è per le bontà dell’Eterno che non siamo consumati perché le sue compassioni
ma si rinnovano ogni mattina. Grande è la tua fedeltà!
«L’Eterno è la mia parte», dice l’anima mia, «perciò io spererò in lui».
L’Eterno è buono con quelli che sperano in lui, con l’anima di chi lo cerca.
È buona cosa aspettare in silenzio la salvezza dell’Eterno.
È bene per l'uomo di portare il giogo della sua giovinezza.
Si sieda solitario e stia in silenzio quando l’Eterno glielo impone!
Metta la sua bocca nella polvere, forse c'è ancora qualche speranza!
Porga la guancia a chi lo percuote, si sazi pure di offese!
Poiché il Signore non respinge per sempre;
ma, se affligge, ha pure compassione, secondo la grandezza della sua bontà;
poiché non è volentieri che egli affligge e contrista i figli degli uomini.
Quando si schiacciano sotto i piedi tutti i prigionieri della terra,
quando uno calpesta i diritti di un uomo davanti la faccia dell'Altissimo,
quando si fa torto a qualcuno nella sua causa, il Signore non lo vede forse1233?
Chi mai dice una cosa che si avveri, quando il Signore non l'ha comandato?
non è dalla bocca dell'Altissimo che vengono i mali e i beni?
Perché si lagnerebbe un uomo vivente a causa della pena dei suoi peccati1234?
non cessano:
Il ravvedimento
Esaminiamo le nostre vie, valutiamole, e torniamo all’Eterno!
Eleviamo i nostri cuori e le nostre mani al *Dio nei cieli!
«Noi abbiamo disobbedito, siamo stati ribelli e tu non hai perdonato.
Ti sei avvolto nella tua ira, e ci hai inseguiti; tu hai ucciso e non hai risparmiato;
ti sei avvolto in una nuvola, perché la preghiera non potesse raggiungerti;
tu hai fatto di noi delle spazzature, dei rifiuti, in mezzo ai popoli.
Tutti i nostri nemici hanno aperto la bocca contro di noi.
1231
esattamente: i figli;
o: mia miseria;
1233
qualcuno: il Signore non lo vede [con favore];
1234
n. d. t. altri : L'uomo vive malgrado i suoi peccati; o per i castighi dei suoi peccati; o della pena del suo peccato;
1232
159
Son caduti su di noi il terrore, la fossa, la desolazione e la rovina».
I miei occhi si sciolgono in fiumi di lacrime per la rovina della figlia del mio popolo.
Il culmine dell’afflizione
L'occhio mio si fonde in acqua, non cessa e non si dà riposo,
finché dai cieli l’Eterno non guardi e non veda il nostro stato.
L'occhio mio mi tormenta per tutte le figlie della mia città.
Quelli che mi sono nemici senza motivo mi hanno dato la caccia come ad un uccello.
Mi hanno tolto la mia vita nella fossa, mi hanno gettato pietre1235 addosso.
Le acque salivano fin sopra il mio capo; io dicevo: «È finita per me!»
Io ho invocato il tuo nome, o Eterno, dalla fossa degli abissi;
tu hai udito la mia voce; non chiudere l'orecchio al mio sospiro, al mio grido!
Nel giorno che io ti ho invocato ti sei avvicinato; tu hai detto: «Non temere!»
La risposta del L’Eterno
O Signore, tu hai preso in mano la causa1236 dell’anima mia, tu hai redento la mia vita.
Tu hai visto Eterno, il torto che mi è fatto, giudica tu la mia causa!
Tu hai visto tutto la loro vendetta, tutte le loro macchinazioni contro di me.
Tu hai udito i loro insulti, o Eterno, tutte le loro macchinazioni contro di me,
le labbra dei miei avversari e ciò che tramano contro di me tutto il giorno!
Guarda, quando si siedono e quando si alzano, io sono la loro canzone.
Rendigli una retribuzione, o Eterno, secondo l'opera delle loro mani.
Da’ loro un cuore corazzato, la tua maledizione sia su di loro.
Inseguili nella tua ira, e distruggili al di sotto i cieli dell’Eterno.
4° Canto
Lamentazioni sulla sorte del popolo
Lamentazioni 4
‫ א‬Alef
‫ ב‬Bet
1 Quanto l'oro è diventato oscuro, e l'oro più puro s'è alterato!
[Quanto] le pietre del santuario si trovano sparse agli angoli di tutte le strade!1237
2 I figli di Sion, così pregiati stimati
come oro fino,
quanto sono considerati come vasi di terra, opera di mani di vasaio!
‫ ג‬Gimel 3 Perfino gli sciacalli porgono la mammella e allattano i loro piccoli;
ma la figlia del mio popolo è divenuta crudele, come gli struzzi del deserto.
‫ ד‬Dalet 4 La lingua del lattante gli si attacca al palato, per la sete;
i bambini chiedono pane, e nessuno lo rompe per loro.
‫ ה‬He
‫ ו‬Vav
5 Quelli che mangiavano cibi delicati sono là, morti per le strade;
quelli che erano allevati nello scarlatto abbracciano il letamaio.
6 Il castigo dell'iniquità della figlia del mio popolo è più grande di quello del peccato di Sodoma,
che fu distrutta in un attimo, senza che mano d'uomo la colpisse.
‫ ז‬Zajn 7 I suoi nazirei1238 erano più puri
della neve, più bianchi del latte;
il loro corpo era più vermiglio dei rubini1239, la loro statura era uno zaffiro.
‫ ח‬Keth
8 Il loro aspetto [ora]1240 è più cupo del nero; non si riconoscono più per le vie;
1235
esattamente: [una] pietra;
esattamente: le cause;
1237
n. d. t. : allusione profetica alla condizione attuale della Chiesa costruita dal Signore: le singole pietre sono sparse in
ogni denominazione e setta cristiana;
1238
n. d. t. altri : principi;
1239
o : i coralli;
1236
160
la loro pelle è attaccata alle ossa, è secca, è diventata come il legno.
‫ ט‬Tet
‫ י‬Jod
9 Gli uccisi di spada sono stati più felici di quelli che sono morti di fame;
poiché questi deperiscono stremati1241 per mancanza di prodotti dei campi.
10 Le mani di donne delicate, hanno cotto i propri bambini,
sono serviti loro di carne, nella rovina della figlia del mio popolo.
‫ ך כ‬Kaf 11 L’Eterno ha esaurito il suo furore, ha riversato l’ardore della sua ira,
ha acceso in Sion un fuoco che ne ha divorato le fondamenta.
‫ ל‬Lamed 12 I re della terra e tutti gli abitanti del mondo non avrebbero mai creduto
che l'avversario, il nemico, sarebbe entrato nelle porte di Gerusalemme.
‫ ם מ‬Mem 13 Così è a causa dei peccati dei suoi profeti, delle iniquità dei suoi sacerdoti,
che hanno sparso nel mezzo di lei il sangue dei giusti.
‫ ן נ‬Nun 14 Essi vagavano come ciechi per le strade, essi erano sporchi di sangue,
in modo che non si potevano toccare le loro vesti.
‫ ס‬Samekh 15 «Fatevi in là! Un impuro!» si gridava al loro apparire;
«Fatevi in là! Fatevi in là! Non lo toccate!» Quando fuggivano, vagavano qua e là, e si diceva fra le nazioni:
«Non avranno più la loro casa!»
‫ ע‬Ajin 16 La faccia dell’Eterno li ha tagliati in due1242, egli non li vuole più guardare;
essi non hanno rispettato i sacerdoti, non hanno avuto pietà dei vecchi.
‫ ף פ‬Fe 17 A noi si consumavano gli occhi, in vista di un soccorso aspettato invano;
noi abbiamo atteso continuamente una nazione che non poteva salvarci.
‫ ע‬Tsadi 18 Hanno dato la caccia ai nostri
passi, impedendoci di camminare per le nostre piazze.
«La nostra fine è prossima. I nostri giorni sono compiuti, la nostra fine è giunta!»
‫ ק‬Kuf
19 I nostri inseguitori sono stati più rapidi delle aquile nei cieli;
ci hanno dato la caccia su per le montagne, ci hanno teso agguati nel deserto.
‫ ר‬Res 20 Il soffio delle nostre narici, l'unto dell’Eterno è stato preso nelle loro trappole;
Colui del quale diciamo: «Noi viviamo sotto la sua ombra tra le nazioni».
‫ ש‬Sin
‫ ת‬Tau
*21 Esulta [pure]1243, gioisci [pure]1244 o figlia di Edom, che abiti nel paese di Uz!
Anche fino a te passerà la coppa; tu ti ubriacherai e ti metterai a nudo.
22 Il castigo della tua iniquità è finito, o figlia di Sion! Egli non ti manderà più in esilio;
egli [invece]1245, visiterà l'iniquità tua, o figlia di Edom, e metterà allo scoperto i tuoi peccati.
5° Canto
La situazione dopo la conquista di Gerusalemme
Ricòrdati, o Eterno, di quello che ci è avvenuto!
1240
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
o : trapassati;
1242
o : dispersi;
1243
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1244
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1245
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1241
161
Guarda e vedi la nostra infamia!
La nostra eredità è passata a degli stranieri,
le nostre case a degli estranei.
Noi siamo degli orfani, senza padre,
le nostre madri sono come vedove.
Noi beviamo la nostra acqua a pagamento,
la nostra legna noi la compriamo.
Quelli che ci inseguono sono sul nostro collo1246;
siamo sfiancati, non abbiamo riposo.
Abbiamo teso la mano verso l'Egitto e verso l'Assiria,
per saziarci di pane.
I nostri padri hanno peccato e non sono più;
noi portiamo la pena delle loro iniquità.
Degli schiavi dominano su di noi
e nessuno ci libera dalle loro mani.
Noi raccogliamo il nostro pane [a rischio] della nostra vita,
affrontando la spada nel deserto.
La nostra pelle brucia come un forno
a causa dell'arsura della fame.
Essi hanno umiliato le donne in Sion,
le vergini nelle città di Giuda.
Dei principi sono stati appesi per le loro mani,
la persona anziana non è stata onorata.
I giovani hanno portato le macine,
i ragazzi hanno vacillato sotto il carico della legna.
I vecchi non sono più seduti alla1247 porta [della città]1248,
i giovani non vi cantano più1249.
Il nostro cuore ha cessato di rallegrarsi,
la nostra danza è cambiata in lutto.
La corona delle nostre teste ci è caduta;
guai a noi, perché abbiamo peccato!
Per questo è scoraggiato il nostro cuore,
per questo si oscurano i nostri occhi:
perché il monte di Sion è desolato
e vi passeggiano le volpi.
Ma tu, o Eterno, tu dimori per sempre;
il tuo trono dura di generazione in generazione.
Perché ci dimentichi per sempre
e ci abbandoni per lungo tempo?
Facci tornare a te, o Eterno e noi torneremo!
Ridonaci i nostri giorni come [erano] quelli di un tempo!
Ebbene, ci hai forse rigettati interamente?
Sei tu estremamente adirato contro di noi?
'
'
'
1246
'
'
n. d. t. altri : Con il giogo sul collo, siamo inseguiti; o Noi abbiamo sofferta persecuzione sopra il nostro collo;
esattamente : hanno cessato di;
1248
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1249
n. d. t. altri : la musica dei loro strumenti;
1247
162
Sez. 4a EZECHIELE
Il profeta Ezechiele1250 fu deportato a Babilonia insieme al profeta Daniele, più giovane di lui, nell’anno 605 a.C., primo
anno di Nabucodonosor. Aveva una casa a Tell-Abib sul fiume Chebar, dove abitava con sua moglie. Fu chiamato al
ministero profetico dall’Eterno, l’anno 5° della sua cattività, cioè nell’anno 600 a.C., quando aveva 30 anni.
Suo padre si chiamava Buzi ed era sacerdote levita. Egli profetò in cattività fino al 27° anno, cioè fino al 578 a.C.,
quindi quasi 22 anni.
Ezechiele inizia il suo ministero preannunciando il giudizio dell’Eterno su Giuda, Gerusalemme e il Tempio santo,
contemporaneamente al ministero di Geremia che svolgeva in patria. All’inizio la sua testimonianza era costituita
spesso da scene mimiche, perché l’Eterno lo aveva reso muto. Ma gli esuli, suoi consorti, subito non lo accolsero sul
serio, legati alla supertiziosa fiducia nella inviolabilità della Casa di Dio. Ma il 12° anno, quando giunge loro un
fuggiasco che portò la notizia disastrosa dell’incendio della città, la sua lingua fu sciolta, e allora gli esuli cambiarono
atteggiamento, riconoscendo la Parola di Dio pronunciata dalla sua bocca.
Ezechiele allora li incoraggia e li consola pronunciando parole di conforto e di speranza per i tempi a venire.
E’ notevole rilevare che l’Eterno lo chiama per ben 93 volte “figlio d’uomo”, termine che userà Gesù Cristo per
indicare se stesso, in quanto alla sua natura umana e alla promessa fatta in Eden.
Famose sono le sue visioni, in totale 10 visioni, spesso avute in seguito al suo trasporto corporale in alto, come avrà
Gesù durante i 40 giorni di prova nel deserto di Giuda e come anche ebbe Giovanni l’apostolo, da lui descritte in
Apocalisse. Giovanni avrà delle visioni simili a quelle descritte da Ezechiele.
Il libro si può suddividere in quattro parti:
1. Capp. da 1 a 24: avvertimenti e minacce contro i giudei infedeli e la loro patria:
a) Dal Cap. 1 al Cap. 3: visioni varie;
b) Dal Cap. 4 al Cap. 7: dimostrazioni allegoriche varie;
c) Dal Cap. 8 al Cap. 11: ancora visioni varie;
d) Dal Cap. 12 al Cap. 19: annuncio della distruzione di Gerusalemme e della fine del re Sedechia;
e) Dal Cap. 20 al Cap. 24: accuse contro i Giudei annuncio del giudizio divino.
2. Capp. Da 25 a 32:oracoli e giudizi contro le nazioni pagane circonvicine;
a) Cap. 25 contro Ammon, Moab, Edom e Filistia;
b) Capp. 26 a 28 contro la Fenicia;
c) Capp. 29 a 32 contro l’Egitto;
3. Capp. da 33 a 39, mirabile profezia sulla futura restaurazione della Nazione d’Israele, al tempo del Regno
millenario;
4. Capp. da 39 a 48, visione guidata (come avverrà anche a Giovanni, in Apocalisse) del nuovo Tempio
restaurato, al tempo del Regno millenario, con il nuovo rituale e la nuova suddivisione del paese secondo le 12
tribù.
Di seguito il libro di Ezechiele è riscritto in ordine di argomento.
Parte 1a.
AVVENIMENTI STORICI
§ A1 - IL RACCONTO BIBLICO (Trascrizione in ordine di argomento)
1a visione di Ezechiele: l’ immagine della gloria dell’Eterno1251
Nel [mio]1252 trentesimo anno, al quarto [mese] il quinto [giorno], del mese, mentre mi trovavo fra i deportati1253 presso
il fiume Chebar, avvenne che i cieli furono aperti e io vidi delle visioni di Dio.
Il quinto giorno del mese (era il quinto anno della deportazione del re Ioiachin),1254
la parola dell’Eterno venne espressamente al sacerdote Ezechiele1255, figlio di Buzi, nel paese dei Caldei, presso il
fiume Chebar; in quel luogo la mano dell’Eterno fu sopra di lui.
1250
in ebraico Yehezqél, che significa Dio fortifica;
*Ezechiele Cap. 1:1-28;
1252
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1253
o : [quelli della] deportazione;
1254
n. d. t. : A. C. 593, Ezechiele aveva 30 anni, ed era il 5° anno della sua deportazione, (cioè l’8° anno del re di
Babilonia Nabucodonosor); il 5° anno della deportazione del re Ioiachin (o Jeconia o Conia che regnò solamente
tre mesi) era anche il 5° dell’ultimo re di Giuda, cioè Mattania suo figlio, il cui nome fu cambiato in Sedechia;
1255
n. d. t. : in ebraico Yehezqél, che significa Dio fortifica;
1251
163
Io guardai, ed ecco dal nord venire un vento di tempesta, una grossa nuvola con un fuoco che si contorceva 1256 e che
splendeva tutto intorno e nel suo mezzo [brillava] come l’apparenza del bronzo lucente1257 in mezzo al fuoco.
Nel centro la forma di quattro animali1258 e questo era il loro aspetto: essi avevano l’aspetto di un uomo.
Ognuno di essi aveva quattro facce e ognuno quattro ali.
I loro piedi erano dei piedi diritti, la pianta dei loro piedi era come la pianta del piede di un vitello; e brillavano come il
bagliore del bronzo luccicante.
Avevano mani d'uomo sotto le ali, sui loro quattro lati; tutti e quattro avevano le loro facce e le loro ali.
Le loro ali erano unite l'una all'altra; camminando, non si voltavano mai; ognuno camminava diritto davanti a sé.
L'aspetto delle loro facce era la faccia d'uomo e i quattro, avevano la faccia di leone a destra, e i quattro avevano
la faccia di bue a sinistra, e i quattro avevano la faccia di un'aquila.
Le loro facce e le loro ali erano separate nella parte superiore; ognuno aveva due [ali] unite l'una all'altra1259 e due che
coprivano loro il corpo.
Essi andavano ognuno diritto davanti a sé; andavano là dove lo Spirito doveva andare, essi andavano e non si voltavano
mai quando camminavano.
Quanto all’aspetto degli animali, era come di carboni incandescenti, come delle torce; quel fuoco correva fra gli
animali, era un fuoco scintillante e dal fuoco uscivano dei lampi.
Gli animali correvano e ritornavano1260, come il fulmine.
Mentre guardavo gli animali, ecco una ruota sulla terra, a lato degli animali, verso le loro quattro facce.
L'aspetto e la struttura delle ruote era come l’apparenza di un crisolito1261; tutte e quattro avevano la stessa apparenza; il
loro aspetto e la loro struttura erano come se una ruota fosse stata in mezzo a un'altra ruota.
Quando si movevano, andavano sui loro quattro lati e non si voltavano mai quando andavano.
I loro cerchi erano alti e impressionanti; i cerchi di tutte e quattro erano pieni d'occhi tutt'intorno.
Quando gli animali camminavano, le ruote si movevano al loro fianco; quando gli animali si alzavano su da terra, anche
le ruote si alzavano.
Là dove lo Spirito doveva andare, là andavano anch'esse; là il [loro] Spirito tendeva andare, e le ruote si alzavano dopo
di loro, perché lo spirito dell’animale era nelle ruote.
Quando quelli camminavano, anche le ruote andavano; quando quelli si fermavano, anche queste si fermavano; quando
quelli si alzavano su dalla terra, anche queste si alzavano dopo di loro, perché lo spirito dell’animale1262 era nelle ruote.
Sopra le teste degli animali c'era la somiglianza di uno spazio, come l’apparenza di un cristallo meraviglioso che
s’estendeva su in alto, sopra le loro teste1263.
Sotto lo spazio, le loro ali stavano diritte, l'una verso l'altra; ciascuno ne aveva due che coprivano [il loro] corpo, da un
lato, ciascuno ne aveva due che coprivano il loro corpo, dall’altro lato1264.
Io sentivo il rumore delle loro ali quand’essi volavano1265, come il rumore di grandi acque, come la voce1266
dell'Onnipotente: un rumore di gran tumulto, come il rumore di un’armata; quando si fermavano, abbassavano le loro
ali;
c’era una voce che veniva dal di sopra dello spazio che era sopra le loro teste; quando si fermavano, abbassavano le loro
ali1267.
Al di sopra dello spazio che era sopra le loro teste, c'era come una pietra di zaffiro, che aveva l’aspetto di un trono, su
questa somiglianza di trono, [c’era]1268 una somiglianza come l’aspetto di un uomo, sopra, in alto.
Vidi pure come l’apparenza del bronzo lucente, come l’aspetto di un fuoco, al di dentro, tutto intorno. Dalla sembianza
dei suoi fianchi in su e dalla sembianza dei suoi fianchi in giù, vidi come l’aspetto di un fuoco e c’era uno splendore
tutto attorno.
1256
o : che si mescolava; vedere Esodo Cap. 9 v. 24; n. d. t. altri : folgorante;
la parola è di sostanza sconosciuta; forse una lega d’oro e d’argento; n. d. t. altri : di metallo, o di elettro
incandescente; o di fin rame ; o di bronzo incandescente; anche al v. 27;
1258
n. d. t. altri : esseri viventi; o esseri animati;
1259
n. d. t. altri : a quelle dell'altro;
1260
n. d. t. altri : in tutte le direzioni;
1261
n. d. t. altri : topazio; anche al Cap. 10 v. 9;
1262
n. d. t. altri : lo spirito degli esseri viventi;
1263
n. d. t. altri : una volta d'un bagliore come di cristallo di ammirevole splendore; o vi era una specie di firmamento,
simile ad un cristallo splendente; o una distesa del cielo, simile a cristallo in vista, molto spaventevole;
1264
n. d. t. diversi altri : non hanno la seconda coppia di ali;
1265
esattamente : camminavano;
1266
o : il rumore;
1267
n. d. t. diversi altri : questa ripetizione manca;
1268
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1257
164
Come è l'aspetto dell'arco che è nella nuvola in un giorno di pioggia, tal era l'aspetto di quello splendore tutto attorno.
Quello là, era l’aspetto dell’immagine della gloria dell’Eterno. A quella vista caddi sulla mia faccia e udii la voce di
uno che parlava.
§C1 – SIGNIFICATO ALLEGORICO
Questa visione dei quattro cherubini è la descrizione figurata della gloria di Dio. Si tratta di una immagine
della sua sovranità assoluta sulle sue quattro principali creature, rappresentate dalle facce dei cherubini: gli
uomini e gli animali selvatici, gli animali domestici e gli uccelli. Queste facce sono anche un’allegoria degli
uomini credenti e degli increduli, degli uomini che servono l’Eterno e degli angeli che servono Dio, sia nel
cielo che sulla terra. Ma la sua principale creatura, in quanto Figlio dell’uomo, perfetto esecutore della
volontà divina, è il Cristo che sarà manifestato a suo tempo. Quando Lui sarà elevato nella gloria, allora
Giovanni vedrà in mezzo al trono anche la gloria dell’Agnello di Dio che qui è nascosta.. Per questo motivo,
nella sua visione, parallela a questa, gli stessi cherubini avranno una sola faccia invece di quattro ciascuno,
perché questa gloria sarà trasferita per tre quarti su di Lui
I quattro cherubini con le quattro ruote piene di occhi, stanno sotto il trono di Dio, il quale li dirige per
mezzo dello Spirito Santo ovunque Lui vuole. Essi hanno mani e piedi per eseguire soltanto la sua volontà
senza scostarsene mai da una parte né dall’altra. Vedono tutto e vanno dappertutto Lui li diriga.
§ A2 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
Ezechiele elevato ode il fragore delle benedizioni1269
Quindi lo Spirito mi sollevò1270 e io udii dietro a me il suono d'un gran sussulto [che diceva]: «Benedetta sia la gloria
dell’Eterno dal suo luogo!»
Il rumore delle ali degli animali che battevano l'una contro l'altra, il rumore delle ruote accanto a essi e il rumore di un
gran sussulto.
Lo Spirito mi sollevò e mi prese; io me ne andai, pieno di amarezza, nello sdegno del mio spirito; la mano dell’Eterno
era forte su di me.
Vocazione di Ezechiele1271
Egli mi disse: «Figlio d'uomo, alzati in piedi e io parlerò con te».
Mentre egli mi parlava, lo Spirito entrò in me e mi fece alzare in piedi e io udii colui che mi parlava.
Egli mi disse: «Figlio d'uomo, io ti mando ai figli d'Israele e alle nazioni, i ribelli che si sono ribellati contro di me;
essi e i loro padri m’hanno disobbedito1272 anche fino a questo giorno.
Questi sono dei figli dalla faccia sfrontata e dal cuore ostinato. Io ti mando a loro e tu gli dirai: "Così parla il Signore,
l’Eterno"
e loro, sia che ti ascoltino o che loro non ne facciano nulla, poiché sono una casa ribelle, essi sapranno che c'è un
profeta in mezzo a loro.
Tu, figlio d'uomo, non li temere, non temere le loro parole, poiché tu stai in mezzo a rovi e a spine, tu abiti fra gli
scorpioni; non aver paura delle loro parole, non ti spaventare per le loro facce1273, poiché sono una famiglia ribelle.
Ma tu riferirai loro le mie parole, sia che ti ascoltino o che loro non ne facciano nulla, poiché sono ribelli.
Tu, figlio d'uomo, ascolta ciò che io ti dico; non essere ribelle come questa famiglia di ribelli; apri la bocca e mangia
ciò che ti do».
2a visione: il rotolo mangiato
Egli mi disse: «Figlio d'uomo, mangia ciò che trovi, mangia questo rotolo e va' e parla alla casa d'Israele».
Io aprii la bocca ed egli mi fece mangiare quel rotolo,
poi mi disse: «Figlio d'uomo, nutri il tuo ventre e riempiti le viscere di questo rotolo che ti do». Io lo mangiai e in bocca
mi fu dolce come del miele.1274
Egli mi disse: «Figlio d'uomo, va', vai alla famiglia d'Israele, e riferisci loro le mie parole;
poiché tu sei mandato, non a un popolo dal parlare oscuro o dalla lingua incomprensibile, ma alla famiglia d'Israele;
non a molti popoli dal parlare oscuro e dalla lingua incomprensibile, di cui tu non capisca le parole. Se io ti mandassi
a loro, essi non ti darebbero ascolto?
Ma la famiglia d'Israele non ti vorrà ascoltare, perché nessuno di loro vuole ascoltare me; poiché tutta la famiglia
d'Israele ha la fronte dura e il cuore ostinato.
Ecco io ho reso dura la tua faccia, contro la faccia loro e la tua fronte dura, contro la fronte loro;
1269
* Ezechiele Cap. 3:12-14;
altri : portare, elevare; n. d. t. : portò in alto;
1271
* Ezechiele Cap. 2:1-10; Cap. 3:1-11;
1272
n. d. t. altri : si sono rivoltati contro di me;
1273
o : di loro;
1274
n. d. t. : Apocalisse Cap. 10 vv. da 8 a 11;
1270
165
io ho reso la tua fronte come un diamante1275, più dura della roccia; non li temere, non ti spaventare davanti a loro,
perché sono una famiglia ribelle».
Poi mi disse: «Figlio d'uomo, tutte le parole che io ti dirò ascoltale con le tue orecchie e mettile nel tuo cuore.
Va', vai da quelli che sono stati trasportati in esilio, ai figli del tuo popolo, parla loro e di' loro: "Così parla il Signore,
l’Eterno", sia che ti ascoltino o non ne facciano nulla ».
Ezechiele ritorna a casa pronto al suo servizio 1276
Venni a Tel-Abib, da quelli che erano deportati presso il fiume Chebar, là dove essi erano seduti e io mi sedetti
stupefatto in mezzo a loro, sette giorni.
Ezechiele stabilito come sentinella nel suo paese. Predicazione del ravvedimento e della conversione
Dopo sette giorni, la parola dell’Eterno mi venne in questi termini:
«Figlio d'uomo, io ti ho stabilito come sentinella per la famiglia d'Israele; quando tu udrai dalla mia bocca una
parola, tu li avvertirai da parte mia.
Quando io dirò al malvagio: "Tu morirai certamente!" se tu non l'avverti, non parli per avvertire quel malvagio [di
abbandonare] la sua via malvagia e salvargli così la vita, quell'empio morirà nella sua iniquità ma io domanderò del
suo sangue alla tua mano.
Ma se tu avverti il malvagio, ed egli non si ritira dalla sua malvagità e dalla sua via malvagia, egli morirà nella sua
iniquità, ma tu, tu hai liberato la tua anima.
Se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquità e io gli metto una pietra d’inciampo davanti a lui, egli
morirà, perché tu non l'hai avvertito; morirà nel suo peccato e le opere giuste che avrà fatte non saranno ricordate; ma
io domanderò del suo sangue alla tua mano.
Però, se tu avverti il giusto di non peccare, se il giusto non pecca, egli certamente vivrà, perché è stato avvertito e tu, tu
hai liberato l’anima tua».
Di' loro: "Io sono vivente1277! Dice l’Eterno, il Signore, se io prendo piacere della morte del malvagio1278… ma
[piuttosto] che il malvagio si converta dalla sua via e viva! Convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie!
Perché morireste, o casa d'Israele?"
Tu, figlio d'uomo, di' ai figli del tuo popolo: "La giustizia del giusto non lo salverà nel giorno della sua trasgressione; la
malvagità del malvagio non lo farà cadere1279 nel giorno in cui si allontanerà dalla sua malvagità; nello stesso modo, il
giusto non potrà vivere per la sua giustizia1280 nel giorno in cui peccherà".
Quando io avrò detto al giusto che per certo egli vivrà, se egli confida nella propria giustizia e commette l'iniquità, di
tutti i suoi atti giusti, nessuno sarà ricordato, e morirà nell'iniquità che avrà commessa.
Quando avrò detto al malvagio: "Per certo tu morirai", se egli si allontana dal suo peccato e pratica ciò che è conforme
al diritto e alla giustizia,
se rende il pegno, se restituisce ciò che ha rubato, se cammina secondo i precetti che danno la vita,1281 senza
commettere l'iniquità, per certo egli vivrà, non morirà;
tutti i peccati che ha commessi non saranno più ricordati contro di lui; egli ha praticato ciò che è conforme al diritto
e alla giustizia: per certo vivrà.
Però i figli del tuo popolo dicono: "La via del Signore non è ben regolata"; ma è [invece]1282 la via loro che non è ben
regolata.
Quando il giusto si distoglie dalla sua giustizia e commette l'iniquità, egli morrà per questo;
quando il malvagio si distoglie dalla sua malvagità e cammina secondo il diritto e la giustizia, egli vivrà a motivo di
questo.
Ma i figli del tuo popolo dicono: "La via del Signore non è ben regolata!" Io vi giudicherò ciascuno secondo le vostre
vie, o casa d'Israele!»
1275
n. d. t. : Il lemma ebraico è tradotto diamante, ma si tratta di un errore, perché a quel tempo il diamante non era
conosciuto; la scoperta di questa pietra avvenne, storicamente, intorno al X secolo D. C. nell’isola del Borneo, ma
erano piccole quantità di pietre grezze; è dunque più probabile si tratti di una pietra nota al tempo di Mosè, bianca
semi-trasparente come ad esempio il calcedonio (veder la nota in Esodo Cap. 28:18);
1276
* Ezechiele Cap. 3:15-21; Cap. 33:12-20;
1277
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico ha un senso di giuramento; altri com’è vero che io vivo; qui e in generale
sempre; anche al v. 19;
1278
n. d. t. altri: empio; in tutto il passo;
1279
o: in;
1280
esattamente: per essa;
1281
n. d. t. : i precetti che danno la vita sono questi: “ama Dio e ama il prossimo come te stesso”, sempre, ogni istante
della tua vita; cosa teoricamente possibile ma praticamente impossibile per tutti (cfr. Matteo Cap. 22:36 - 40; 1a
lettera di Giovanni Cap. 4 v. 10) ;
1282
n. d. t. parentesi aggiunta per chiarezza;
166
3a visione di Ezechiele: rivede l’immagine della gloria dell’Eterno. Testimonianza muta e parlata1283
Poi la mano dell’Eterno fu là sopra di me, egli mi disse: «Alzati, va' nella vallata1284, e là io parlerò con te».
Io dunque mi alzai, uscii nella vallata ed ecco la gloria dell’Eterno là, gloria simile a quella che avevo vista presso il
fiume Chebar e caddi faccia a terra.
Lo Spirito entrò in me e mi fece alzare in piedi e lui mi parlò e mi disse: «Va', chiuditi in casa tua!
Tu, figlio d'uomo, ecco, ti saranno messe delle corde addosso, sarai legato e tu non uscirai in mezzo a loro
e io incollerò la lingua al tuo palato, tu sarai muto; tu non sarai per essi un uomo che li riprende perché sono una
famiglia ribelle.
Ma quando io ti parlerò, ti aprirò la bocca e dirai loro: "Così parla il Signore, l’Eterno". Chi ascolta, ascolti, e colui
che non ne fa’ nulla, non ne faccia nulla; poiché sono una famiglia ribelle».
4a visione:Ezechiele rivede l’immagine della Gloria sulla soglia del tempio: i sette giudici; il sigillo messo sui giusti
1285
Poi gridò ad alta voce alle mie orecchie e disse: «Avvicinatevi, voi che siete preposti sulla città, e ciascuno abbia in
mano la sua arma di distruzione».
Ed ecco venire sei uomini dal lato della porta superiore che guarda verso il nord, ognuno dei quali aveva in mano la sua
arma di morte. In mezzo a loro c'era un uomo vestito di lino, che aveva un calamaio da scrivano alla cintura; essi
vennero a mettersi di fianco all'altare di bronzo
e la gloria del Dio d'Israele, si alzò sopra il cherubino sul quale stava [e venne] sulla soglia della casa. L’Eterno
disse [all'uomo vestito di lino] 1286:
«Passa in mezzo alla città, in mezzo a Gerusalemme, fa' un segno1287 sulle fronti degli uomini che sospirano e
gemono per tutte le abominazioni che si commettono in mezzo a lei».
A quegli altri [sei]1288, egli disse alle mie orecchie: «Passate per la città dietro a lui e colpite; il vostro occhio sia senza
pietà, non abbiate compassione;
uccidete, sterminate vecchi, giovani, vergini, bambini e donne, ma non vi avvicinate ad alcuno che porti il segno;1289
cominciate dal mio santuario». Essi cominciarono da quegli anziani che stavano davanti alla casa.
Disse loro: «Rendete impura la casa e riempite di cadaveri i cortili! Uscite!» Quelli uscirono, e andarono e colpirono
nella città.
Mentre essi colpivano e io ero rimasto solo, caddi faccia a terra e gridai: «Ahimè, Signore, Eterno, distruggerai tutto ciò
che è rimasto d'Israele, riversando il tuo furore su Gerusalemme?»
Egli mi rispose: «L'iniquità della famiglia d'Israele e di Giuda è troppo grande; il paese è pieno di sangue, la città è
piena d'ingiustizie, poiché dicono: "L’Eterno ha abbandonato il paese, l’Eterno non vede nulla".
Perciò, anche il mio occhio non avrà compassione, io non risparmierò, farò ricadere1290 sul loro capo la loro
condotta».
Ecco, l'uomo vestito di lino, che aveva il calamaio ai suoi reni, venne a fare il suo rapporto, e disse: «Ho fatto come tu
mi hai comandato».
5a visione: descrizione ripetuta della gloria di Dio che abbandona il tempio; Il trono sopra i cherubini; i carboni
sulla città1291
Io guardai, ed ecco, sullo1292 spazio sopra il capo dei cherubini, c'era come l’aspetto di una pietra di zaffiro, come la
somiglianza di un trono che stava sopra di loro.
2 [Colui che vi stava seduto]1293, parlò all'uomo vestito di lino e disse: «Vieni fra le ruote sotto i cherubini, riempiti le
mani di carboni di fuoco, presi di mezzo ai cherubini e spargili sulla città». Egli vi entrò davanti ai miei occhi.
3 I cherubini stavano a destra della casa quando l'uomo entrò là, la nuvola riempì il cortile interno.
4 La gloria dell’Eterno si alzò sopra i cherubini, [e venne] sulla soglia della casa, la casa fu riempita della nuvola e
il cortile fu ricolmo dello splendore della gloria dell’Eterno.
5 Il rumore delle ali dei cherubini si udì fino al cortile esterno, simile alla voce del *Dio Onnipotente1294 quand'egli
parla.
1283
* Ezechiele Cap. 3:22-27;
o : pianura; vedere la nota in Giosuè Cap. 11 v. 8;
1285
* Ezechiele Cap. 9:1-11;
1286
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1287
esattamente : marca un Tau (‫ ; )ת‬nome dell’ultima lettera dell’alfabeto ebraico;
1288
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1289
n. d. t. : confronta Apocalisse Cap. 7;
1290
esattamente : io metterò; come pure al Cap. 22 v. 31 e 1° Re Cap. 8 v. 32;
1291
*Ezechiele Cap. 10:1-22;
1292
esattamente : alla, nella;
1293
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1294
esattamente : alla, El - Shaddai; vedere Genesi Cap. 17 v. 1;
1284
167
6 Quando [Colui]1295 ebbe dato all'uomo vestito di lino l'ordine di prendere del fuoco in mezzo alle ruote che sono tra i
cherubini, quegli venne a fermarsi presso la ruota.
7 Uno dei cherubini stese la mano fra gli altri cherubini, verso il fuoco che era in mezzo ai cherubini, [ne] prese e lo
mise nelle mani [dell'uomo] vestito di lino, che lo prese e uscì.
Vidi che i cherubini avevano una figura di mano d'uomo sotto le ali.
Io guardai, ed ecco quattro ruote a lato dei cherubini, una ruota presso un cherubino e una ruota presso un cherubino e
l’aspetto delle ruote era come l’apparenza di una pietra di crisolito.
Quanto alla loro forma, tutte e quattro avevano la stessa figura, come se una ruota fosse in mezzo ad una ruota.
Quando andavano, si muovevano dai loro quattro lati e, movendosi, non si voltavano, ma loro andavano verso il luogo
dove guardava la testa e non si voltavano.
Tutto il corpo1296 [dei cherubini], i loro dorsi, le loro mani, le loro ali, le loro ruote, erano pieni d'occhi tutto attorno, sia
loro che le ruote di tutti e quattro.
Alle ruote io udii che si gridava: «Ruota!1297».
Ogni cherubino aveva quattro facce: la prima faccia era una faccia d’un cherubino; la seconda faccia, una faccia d’un
uomo; la terza, una faccia d’un leone; la quarta, una faccia d’un aquila.
I cherubini si sollevarono. Era l’animale che avevo visto là presso il fiume Chebar1298.
Quando i cherubini andavano, anche le ruote si movevano accanto a loro; quando i cherubini spiegavano le ali per
sollevarsi da terra, anche le ruote non si scostavano dal loro fianco.
Quando quelli si fermavano, anche queste si fermavano; quando quelli s'innalzavano, anche queste s'innalzavano con
loro, perché lo spirito dell’animale1299 era in esse.
La gloria dell’Eterno uscì dalla soglia della casa e si fermò sui cherubini.
I cherubini alzarono le loro ali e si sollevarono dalla terra; io li vidi partire, con le ruote accanto a loro e si fermarono1300
all'ingresso della porta orientale della casa dell’Eterno; la gloria del Dio d'Israele era sopra di loro, su in alto.
Era l’animale1301 che avevo visto al di sotto il Dio d'Israele, là presso il fiume Chebar; riconobbi che erano dei
cherubini.
Ognuno di essi aveva quattro facce, ognuno quattro ali; sotto le loro ali appariva la forma di mani d'uomo.
Quanto all'aspetto delle loro facce, erano le facce che avevo viste presso il fiume Chebar; erano le stesse sembianze, i
medesimi cherubini. Ognuno andava diritto davanti a sé.
6a visione: i 25 uomini empi giudicati;Pelatia muore subito1302
Poi lo Spirito mi sollevò e mi condusse alla porta orientale della casa dell’Eterno che guarda verso oriente; ed ecco,
all'ingresso della porta, venticinque uomini; in mezzo a essi vidi Iaazania, figlio di Azzur, e Pelatia, figlio di Benaia,
principi del popolo.
L’Eterno mi disse: «Figlio d'uomo, questi sono gli uomini che tramano iniquità, danno cattivi consigli in questa città,
che dicono: "Questo non è il tempo di costruire delle case1303; questa [città]1304 è la pentola e noi siamo la carne".
Perciò profetizza contro di loro, profetizza, figlio d'uomo!»
Lo Spirito dell’Eterno cadde su di me e mi disse: «Parla: Così dice l’Eterno: "Voi parlate a quel modo, casa d'Israele,
io conosco ciò che sale nel vostro spirito1305.
Voi avete moltiplicato il numero dei vostri omicidi in questa città, ne avete riempito di cadaveri le strade".
Perciò così parla il Signore, l’Eterno: "I vostri uccisi, che avete fatto in mezzo a questa città, sono la carne, la [città]1306
è la pentola ma voi, io vi farò uscire da essa.
Voi avete paura della spada e io farò venire su di voi la spada, «dice il Signore, l’Eterno».
Io vi farò uscire fuori dalla città e vi darò in mano degli stranieri; eseguirò su di voi i miei giudizi.
Voi cadrete per la spada, io vi trasporterò ai confini d'Israele e voi conoscerete che io sono l’Eterno.
Questa [città]1307 non sarà per voi una pentola, voi non sarete in mezzo a lei la carne; io vi trasporterò ai confini
d'Israele.
1295
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
esattamente: carne;
1297
qualcuno: Turbine;
1298
n. d. t. confronta Cap. 1;
1299
n. d. t. altri : lo spirito degli esseri viventi;
1300
esattamente: e si fermò;
1301
n. d. t. altri : gli stessi esseri viventi;
1302
* Ezechiele Cap. 11:1-15;
1303
confronta Geremia Cap. 29 v. 5: Turbine; n. d. t. altri : Il tempo non è così vicino! Costruiamo pure delle case!
1304
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1305
n. d. t.: altri per la mente; qui e in generale sempre;
1306
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1307
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1296
168
Voi conoscerete che io sono l’Eterno, che non avete seguito le mie prescrizioni, né messo in pratica le leggi, ma avete
agito secondo le usanze delle nazioni che vi circondano"».
Mentre io profetizzavo, Pelatia, figlio di Benaia morì; io caddi faccia a terra e gridai ad alta voce: «Ahimè, Signore,
Eterno, vuoi tu distruggere interamente al 1308 resto d'Israele?»
Il ritorno d’Israele negli ultimi giorni, il nuovo spirito e il nuovo cuore
La parola dell’Eterno mi venne in questi termini:
«Figlio d'uomo, i tuoi fratelli, i tuoi fratelli, gli uomini del tuo parentado e tutta la famiglia d'Israele, loro tutti, sono
quelli ai quali gli abitanti di Gerusalemme hanno detto: "Statevene lontani dall’Eterno! Questo paese ci è stato dato in
possesso".
7a visione: la Gloria di Dio si ritira sul monte degli Ulivi 1309
Poi i cherubini spiegarono le loro ali e le ruote si mossero accanto a loro; la gloria del Dio d'Israele stava al di sopra di
loro, in alto.
La gloria dell’Eterno si alzò dal mezzo alla città e si fermò sul monte che è a oriente della città1310.
8a visione di Ezechiele, sollevato e trasportato a Gerusalemme per vedere l’idolatria d'Israele1311
Il sesto anno1312, il sesto [mese], il quinto [giorno] del mese, mentre ero seduto in casa mia e gli anziani di Giuda erano
seduti in mia presenza, la mano del Signore, l’Eterno cadde su di me.
Io vidi, ed ecco una somiglianza1313 che aveva l'aspetto del fuoco; dall’aspetto dei fianchi in giù pareva fuoco e dai
fianchi in su aveva un aspetto risplendente, come l’apparenza del bronzo lucente1314.
Egli stese la forma di una mano e mi prese per i capelli della mia testa, lo Spirito mi sollevò fra terra e cieli, mi
trasportò a Gerusalemme, in visioni di Dio, all'ingresso interno della porta che guarda verso il nord, dov'era posto l'idolo
della gelosia, che provoca la gelosia.
Ed ecco, là era la gloria del Dio d'Israele, come nella visione che avevo avuta nella valle1315.
Egli mi disse: «Figlio d'uomo, alza ora gli occhi verso il nord». Io alzai gli occhi verso il nord ed ecco che al nord della
porta dell'altare, stava quell'idolo della gelosia, all'ingresso.
Egli mi disse: «Figlio d'uomo, vedi tu ciò che loro fanno? Le grandi abominazioni che la famiglia d'Israele commette
qui, per farmi allontanare dal mio santuario? Ma tu vedrai altre abominazioni ancora più grandi».
Egli mi condusse all'ingresso del cortile. Io guardai, ed ecco un passaggio nel muro.
Allora egli mi disse: «Figlio d'uomo, perfora il muro» e io perforai il muro ed ecco una porta.
Egli mi disse: «Entra, guarda le infami abominazioni che costoro commettono qui».
Io entrai e guardai; ed ecco ogni [sorta] di figure di rettili e di bestie abominevoli e tutti gli idoli della casa d'Israele
dipinti sul muro tutto attorno;
settanta uomini fra gli anziani della famiglia d'Israele, stavano in piedi davanti a quelli (in mezzo ai quali era Iaazania,
figlio di Safan): ciascuno aveva un incensorio in mano, dal quale saliva una densa nuvola d'incenso.
Egli mi disse: «Figlio d'uomo, hai visto ciò che gli anziani della famiglia d'Israele fanno nelle tenebre, ciascuno alle
sue immagini nelle camere riservate? Infatti dicono: "L’Eterno non ci vede, l’Eterno ha abbandonato il paese1316"».
Poi mi disse: «Tu vedrai altre abominazioni, ancora più grandi, che questi commettono».
1308
o : vuoi tu finirli con;
* Ezechiele Cap. 11:22, 23;
1310
n. d. t. : Questa visione è di una importanza fondamentale per la storia del popolo di Giuda e per le profezie fatte dal
Signore. Il 6° anno della deportazione di Ezechiele, era anche il 6° anno del re Ioiachin, cioè Ieconia (592 A. C.).
L’11° anno (587 A. C.) Nabucodonosor sarebbe andato la 3a volta contro Gerusalemme, e avrebbe spogliato il
Tempio di Dio.
Prima di quel momento la gloria di Dio abbandona il tempio di Gerusalemme e il regno di Giuda, che Dio aveva
dato a Davide come eredità eterna, fu gettato a terra. Questo perché la promessa di Dio era condizionata alla sua
fedeltà, cosa molto rara sia nei re che nel popolo di Giuda.
Da allora cominciarono i tempi delle Nazioni pagane, cioè i tempi in cui la terra promessa sarebbe stata sotto la
dominazione degli stranieri: prima i Caldeo–babilonesi, poi i Medo–Persiani, poi i Greco-Macedoni, poi i Romani.
Dal 70 d.C., i Romani strapparono la terra promessa al residuo Giudeo e li dispersero tra le Nazioni. Questa fu la
seconda volta che i Giudei conobbero la vergogna dell’esilio. Da allora l’esilio dei Giudei prese il posto della
dominazione straniera, e la potenza dell’impero romano ritornerà sorprendentemente alla ribalta internazionale
negli ultimi sette anni della profezia di Daniele. Il tempo è vicino.
1311
* Ezechiele Cap. 8:1-18;
1312
n. d. t. : il 6° anno della deportazione del re Ioiachin era il 592 A. C.;
1313
n. d. t. : altri figura d'uomo;
1314
la parola è di sostanza sconosciuta; forse una lega d’oro e d’argento; n. d. t. altri : di metallo, o di elettro
incandescente; o di fin rame ; o di bronzo incandescente;
1315
o : la piana;
1316
o : la terra; anche al Cap. 9 v. 9;
1309
169
Mi condusse alla porta dell'ingresso della casa dell’Eterno, che è verso nord ed ecco, là sedevano delle donne che
piangevano Tammuz.
Egli mi disse: «Hai tu visto, figlio d'uomo? Tu vedrai abominazioni ancora più grandi di queste».
Mi condusse nel cortile interno della casa dell’Eterno ed ecco, all'ingresso del tempio dell’Eterno, fra il portico e
l'altare, circa venticinque uomini che voltavano le spalle alla casa dell’Eterno e, con la faccia verso l'oriente, essi si
prostravano verso l'oriente, davanti al sole.
Egli mi disse: «Hai tu visto, figlio d'uomo? È forse poca cosa per la famiglia di Giuda commettere le abominazioni che
commette qui, perché debba anche riempire il paese di violenza, e tornare a provocare sempre la mia ira? Ecco, essi
mettono il ramo al loro naso! 1317
Anch'io agirò con furore; il mio occhio sarà senza compassione; io non avrò misericordia; per quanto gridino ad alta
voce ai miei orecchi, io non darò loro ascolto».
§C2– SIGNIFICATO ALLEGORICO
Questa visione è di una importanza fondamentale per la storia del popolo di Giuda e per le profezie fatte
dall’Eterno.
Il 6° anno della deportazione di Ezechiele, era il 10° anno del re Ioiachim. L’anno dopo Nabucodonosor
sarebbe andato la 3a volta contro Gerusalemme, e avrebbe spogliato il Tempio di Dio.
Prima di quel momento la gloria di Dio abbandona il tempio di Gerusalemme e il regno di Giuda, che Dio
aveva dato a Davide come eredità eterna1318, fu gettato a terra.
Questo perché la promessa di Dio era condizionata alla sua fedeltà, cosa molto rara sia nei re che nel popolo
di Giuda.
Da allora cominciarono i tempi delle Nazioni pagane, cioè i tempi in cui la terra promessa sarebbe stata sotto
la dominazione degli stranieri1319: prima i Caldeo–babilonesi, poi i Medo–Persiani, poi i Greco-Macedoni,
poi i Romani. Dal 70 d.C., i Romani strapparono la terra promessa ai Giudei e li dispersero tra le Nazioni.
Da allora la dispersione prese il posto della dominazione straniera, ma la potenza dell’impero romano
ritornerà prepotentemente alla ribalta internazionale negli ultimi sette anni della profezia di Daniele1320. Il
tempo è vicino.
§ A3 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
Infedeltà d'Israele e bontà di Dio1321
Nel settimo anno1322, il decimo [giorno] del quinto [mese], degli uomini tra gli anziani d'Israele vennero a consultare
l’Eterno e si sedettero davanti a me;
la parola dell’Eterno venne a me dicendo:
«Figlio d'uomo, parla agli anziani d'Israele e di' loro: "Così parla l’Eterno, il Signore: Siete venuti per consultarmi? Io
sono vivente1323! Dice l’Eterno, il Signore, se io mi lascerò consultare da voi".
Giudicali tu, figlio d'uomo, giudicali tu! 1324 Fa' loro conoscere le abominazioni dei loro padri, e
di' loro: "Così parla l’Eterno, il Signore: Il giorno che io scelsi Israele e alzai la mano [per fare un giuramento]1325 alla
discendenza della casa di Giacobbe, mi feci loro conoscere nel paese d'Egitto, alzai la mano per loro, dicendo: - Io sono
l’Eterno, il vostro Dio-. Quel giorno alzai la mano,
per farli uscire dal paese d'Egitto [per introdurli] in un paese che i miei occhi avevano visto per loro [paese] dove
scorrono il latte e il miele, che è un gioiello fra tutti i paesi
e dissi loro: - Che ognuno di voi rigetti le abominazioni che guardano1326 i vostri occhi, e non vi rendete impuri con gli
idoli d'Egitto; io sono l’Eterno, il vostro Dio!Ma essi si ribellarono a me e non vollero ascoltarmi; nessuno di essi rigettò le abominazioni che guardano i loro occhi e
non abbandonò gli idoli d'Egitto; allora dissi che riversavo su di loro il mio furore e sfogavo su di loro la mia ira in
mezzo al paese d'Egitto.
Tuttavia io ho agito a causa del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni in mezzo alle quali essi si
trovavano, agli occhi delle quali io mi ero fatto loro conoscere, allo scopo di farli uscire dal paese d'Egitto.
Così li feci uscire fuori dal paese d'Egitto e li condussi nel deserto.
1317
n. d. t. altri : Eccoli, vedi, che si portano il ramoscello sacro alle narici;
2° Samuele Cap. 7 vv. 12 e 13;
1319
Luca Cap. 21 v. 24;
1320
Daniele Cap. 9 vv. da 25 a 27; Apocalisse Cap. 13 vv. da 2 a 4;
1321
* Ezechiele Cap. 20:1:32;
1322
dell’esilio del re Ioiachin, A. C. 592;
1323
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico ha un senso di giuramento; altri com’è vero che io vivo; qui e in generale
sempre; anche al v. 19;
1324
J. N. Darby ha qui la forma interrogativa;
1325
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1326
esattamente : abominazioni dei suoi occhi; anche al v. 8;
1318
170
Diedi loro i mie statuti e feci loro conoscere i miei comandi per i quali l'uomo che li metterà in pratica vivrà.
A loro diedi anche i miei sabati per essere un segno tra me e loro, perché conoscessero che io sono l’Eterno, che li
santifico.
Ma la casa d'Israele si ribellò contro di me nel deserto; non camminarono secondo le mie leggi e rigettarono i miei
comandi, per i quali l'uomo che li metterà in pratica vivrà; profanarono gravemente i miei sabati; perciò io parlai di
riversare su di loro il mio furore nel deserto, per consumarli.
Ma io ho agito a causa del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni, sotto gli occhi delle quali io li
feci uscire fuori dall'Egitto.
Alzai ancora la mano nel deserto, giurando loro che non li avrei fatti entrare nel paese che avevo [loro] dato, paese dove
scorrono il latte e il miele, che è un gioiello fra tutti i paesi,
perché avevano rigettato i miei comandi, non avevano camminato secondo le mie leggi e avevano profanato i miei
sabati, poiché il loro cuore andava dietro ai loro idoli.
Ma l'occhio mio ebbe compassione di loro e non li distrussi, io non li consumai del tutto nel deserto.
Ma dissi ai loro figli nel deserto: "Non camminate secondo i precetti dei vostri padri, non osservate le loro prescrizioni,
non vi rendete impuri mediante i loro idoli!
Io sono l’Eterno, il vostro Dio; camminate secondo le mie leggi, osservate i miei decreti e metteteli in pratica;
santificate i miei sabati e ch’essi siano un segno fra me e voi, affinché voi conosciate1327 che io sono l’Eterno, il vostro
Dio".
Ma i figli si ribellarono contro di me, essi non camminarono secondo le mie leggi e non osservarono i miei
comandamenti per metterli in pratica (per i quali l'uomo che le mette in pratica vivrà). Profanarono i miei sabati e perciò
dissi che riverserò su di loro il mio furore per consumare su di loro la mia collera nel deserto.
Tuttavia ritirai la mia mano e ho agito a causa del mio nome, perché non fosse profanato agli occhi delle nazioni, sotto
gli occhi delle quali li avevo fatti uscire.
Io alzai pure la mano nel deserto [giurando loro]1328 che li avrei dispersi fra le nazioni e li avrei disseminati per tutti i
paesi,
perché non praticavano i miei comandamenti, rigettavano le mie leggi, profanavano i miei sabati e i loro occhi
andavano dietro agli idoli dei loro padri.
Diedi loro io pure delle leggi che non erano buone e dei comandamenti per i quali essi non potevano vivere;
così io li resi impuri nei loro doni 1329, in ciò ce loro consacravano1330 tutto ciò che apriva la matrice, finché li ridussi in
desolazione, perché conoscessero che io sono l’Eterno".
Perciò, figlio d'uomo, parla alla casa d'Israele e di' loro: "Così parla l’Eterno, il Signore; ancora in questo i vostri padri
mi hanno oltraggiato, essendo stati infedeli verso di me.
Quando li ebbi introdotti nel paese che avevo levato la mia mano [e giurato]1331 di dare loro, essi volsero i loro sguardi
verso [gl’idoli da voi posti sopra]1332 ogni alto colle e sotto ogni albero verdeggiante; là essi hanno offerto i loro
sacrifici, hanno presentato la provocazione delle loro offerte1333, misero i loro profumi gradevoli e sparsero le loro
libagioni".
Io dissi loro: "Che cos'è questo luogo sacro dove andate?" Ed è stato chiamato col nome Bama1334 fino a oggi.
Promessa del regno di Dio e d’Israele sulla terra di Palestina
Perciò, di' alla casa d'Israele: "Così parla l’Eterno, il Signore: Non vi rendete impuri [pure voi]1335 seguendo le vie dei
vostri padri? non vi prostituite ai loro idoli abominevoli?
Quando, offrite i vostri doni e fate passare per il fuoco i vostri figli, voi vi siete resi impuri fino a oggi con tutti i vostri
idoli, e io, io sarei consultato da voi, casa d'Israele? Io sono vivente1336! Dice l’Eterno, il Signore, se io sarò consultato
da voi!
Quello che vi passa nel vostro spirito1337 non avverrà affatto quando dite: - Noi saremo come le nazioni, come le
famiglie degli altri paesi e serviremo al legno e alla pietra! -
1327
n. d. t. altri : dal quale si conosca;
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1329
n. d. t.: si tratta di un giudizio dell’Eterno, per la correzione e il ravvedimento del suo popolo, ribelle ed ostinato;
1330
o : quando facevano passare [per il fuoco];
1331
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1332
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1333
esattamente : corban; vedere Levitico Cap. 1 v. 2;
1334
esattamente : alto luogo col significato di : luogo sacro disprezzato da Dio;
1335
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1336
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico ha un senso di giuramento; altri com’è vero che io vivo; qui e in generale
sempre; anche al v. 19;
1337
n. d. t.: altri per la mente; qui e in generale sempre;
1328
171
L’Eterno non permette agl’idolatri di consultarlo; gl’idoli del cuore1338
Degli uomini, fra gli anziani d'Israele, vennero da me e si sedettero davanti a me.
La parola dell’Eterno mi venne dicendo:
«Figlio d'uomo, questi uomini hanno innalzato idoli nel loro cuore e hanno messo davanti alla loro faccia la pietra
d'intoppo della loro iniquità. Sarò io consultato da costoro?
Perciò parla e di' loro: "Così dice il Signore, l’Eterno: chiunque della casa d'Israele avrà innalzato i suoi idoli nel suo
cuore e avrà messo davanti alla sua faccia la pietra d'intoppo della sua iniquità, poi viene al profeta, io, l’Eterno, gli
risponderò secondo questo, secondo la moltitudine dei suoi idoli,
affin di prendere la casa d'Israele per il loro proprio cuore, perché essi si sono allontanati da me per i loro idoli".
Perciò di' alla casa d'Israele: "Così dice il Signore, l’Eterno: tornate, abbandonate i vostri idoli, e distogliete le vostre
facce da tutte le vostre abominazioni.
Poiché chiunque della casa d'Israele o degli stranieri che soggiornano in Israele, si separa da me, e innalza i suoi idoli
nel suo cuore, pone davanti alla sua faccia la pietra d'intoppo della sua iniquità, se verrà al profeta per consultarmi
per suo mezzo, io, l’Eterno, risponderò io stesso.
Io volgerò la mia faccia contro quell'uomo, io lo renderò desolato in tale modo che diverrà un segno e un proverbio, lo
strapperò dal mezzo del mio popolo e voi conoscerete che io sono l’Eterno.
Se il profeta si lascia sedurre e dice qualche parola, io, l’Eterno, avrò sedotto quel profeta, e stenderò la mia mano
contro di lui e lo distruggerò in mezzo al mio popolo d'Israele.
Entrambi porteranno la loro iniquità: la pena dell’iniquità del profeta sarà pari alla pena dell’iniquità di colui che lo
consulta,
affinché quelli della casa d'Israele non s’allontanino più da me, e non si rendano impuri con tutte le loro trasgressioni.
Siano il mio popolo e io sarò il loro Dio1339, dice il Signore, l’Eterno"».
Parabola delle due aquile1340
La parola dell’Eterno mi venne dicendo:
«Figlio d'uomo, proponi un enigma e presenta una parabola alla casa d'Israele e di':
"Così parla l’Eterno, il Signore:
Una grande aquila,
con ampie ali e lunghe penne,
piena di piume di svariati colori,
venne al Libano e strappò la cima a un cedro;
ne spezzò il più alto dei suoi ramoscelli,
lo trasportò in un paese di mercanti1341
e lo mise in una città di commercianti.
Poi prese della semenza1342 del paese
e la mise in un campo da semina;
la mise presso acque abbondanti e la piantò come un salice.
Essa germogliò e diventò una vite estesa,
ma aveva poca altezza, perché i suoi tralci
si allungassero verso di lei1343,
e che le sue radici fossero sotto di lei.
Essa diventò una vite che fece dei pampini e mise delle foglie.
Ma c'era un [altra] grande aquila,
dalle ampie ali, dalle piume abbondanti;
ed ecco, dai solchi della sua piantagione,
che questa vite volse le sue radici verso di lei;
dal suolo dov'era piantata, girò le sue radici1344 verso di lei
e stese i suoi tralci verso questa perché l'annaffiasse.
Essa era piantata in un buon terreno,
presso acque abbondanti, in modo da poter mettere tralci,
e di portar frutto e diventare una vite magnifica".
Di': "Così parla l’Eterno, il Signore:
Potrà essa prosperare?
Non strapperà le sue radici e non taglierà i suoi frutti
1338
* Ezechiele Cap. 14: 1:11;
vedere la nota al Cap. 11 v. 20;
1340
* Ezechiele Cap. 17:1-21;
1341
esattamente: di Canaan;
1342
n. d. t. : altri un germoglio;
1343
n. d. t. : cioè l'aquila;
1344
n. d. t. : altri stese verso l'aquila i suoi tralci;
1339
172
in modo ch’essa si secchi?
Tutte le giovani foglie dei suoi germogli seccheranno,
e non ci sarà bisogno di un forte braccio
né di un popolo numeroso per strapparla dalle radici.
Ecco, essa è piantata. Prospererà?
Quando il vento orientale l'avrà toccata
non si seccherà completamente?
Essa seccherà nei solchi dove essa ha germogliato"».
Spiegazione della parabola delle due aquile e della vite
Poi la parola dell’Eterno mi venne dicendo:
«Di' dunque alla casa ribelle: "Non sapete voi cosa significano queste cose?" Di': "Ecco, il re di Babilonia è venuto a
Gerusalemme, ne ha preso il suo re e i suoi principi e li ha condotti con sé a Babilonia.
Poi ha preso uno della discendenza reale, ha stabilito un patto con lui, e gli ha fatto prestare giuramento [d’esecrazione];
ha deportato pure gli uomini potenti del paese,
perché il regno fosse tenuto basso, che non s’innalzasse, che osservasse il suo patto per sussistere.
Ma invece si è ribellato contro di lui, mandando i suoi ambasciatori in Egitto perché gli dessero dei cavalli e un popolo
numeroso. Colui che fa tali cose potrà prosperare e scampare? Romperà il patto e potrebbe trovare scampo?
Io sono vivente1345! Dice il Signore, l’Eterno, se, nel luogo [stesso] del re che l'ha fatto re, del quale ha disprezzato il
giuramento e ha rotto il patto, egli non morirà vicino a lui, in mezzo a Babilonia.
Il Faraone non farà nulla per soccorrerlo in guerra, con un grande esercito e con molti [uomini], quando si innalzeranno
bastioni e si costruiranno torri per sterminare molta gente [a Gerusalemme]1346.
Egli ha disprezzato il giuramento, rotto il patto, ed ecco, egli ha dato la sua mano… ma ha fatto tutte queste cose: egli
non scamperà affatto.
Perciò così parla l’Eterno, il Signore: Io sono vivente, se io non metto sulla sua testa il mio giuramento che egli ha
disprezzato, il mio patto che egli ha rotto!
Tenderò su di lui la mia rete ed egli rimarrà preso nel mio laccio; lo deporterò a Babilonia e là entrerò in giudizio
con lui, per la sua infedeltà di cui è stato infedele verso di me.
Tutti i fuggiaschi delle sue schiere cadranno per la spada; quelli che rimarranno saranno dispersi a tutti i venti; voi
conoscerete che io, l’Eterno, ho parlato"».
Nabucodonosor marcia contro Gerusalemme; parabola della carne cotta nella pentola1347
La parola dell’Eterno venne a me il nono anno1348, il decimo mese, il decimo [giorno] del mese, dicendo:
«Figlio d'uomo, scrivi per te il nome di questo giorno, di quest'oggi! Oggi stesso, il re di Babilonia s’avvicina contro
Gerusalemme.
Proponi una parabola alla casa ribelle, e di' loro: "Così dice l’Eterno, il Signore: Metti la pentola, mettila sul fuoco e
versaci dentro dell'acqua;
raccoglici dentro i pezzi [di carne]1349, tutti i buoni pezzi, la coscia e la spalla; riempila d'ossa scelte,
prendi il meglio del minuto bestiame, accatasta sotto la pentola la legna per le ossa1350; falla bollire molto, affinché le
ossa cuociano bene.
Perciò, così dice l’Eterno, il Signore: - Guai alla città sanguinaria, la pentola nella quale è la ruggine1351 che non si
stacca mai! Vuotala pezzo per pezzo, senza tirare a sorte!
Poiché il suo sangue è dentro di lei; essa l’ha versato sulla roccia nuda; non l'ha sparso in terra, per coprirlo di polvere.
Per eccitare il furore, per eseguire la vendetta, io ho messo il suo sangue sulla roccia nuda, perché non sia coperto - .
Questo perché, così dice l’Eterno, il Signore: - Guai alla città sanguinaria! Anch'io farò un grande mucchio di legna!
Ammucchia la legna, accendi il fuoco, fa' cuocere molto la carne, insaporiscila bene1352 e fa' cuocere le ossa!
Poi mettila vuota sui carboni ardenti perché si riscaldi e il suo bronzo diventi rovente, affinché la sua impurità si sciolga
dentro ad essa [e] la sua ruggine sia consumata-.
Essa ha consumato gli sforzi, la sua ruggine abbondante non si stacca: al fuoco la sua ruggine!1353
C'è dell’infamia nella tua impurità; perché io ti ho purificato e tu non sei stata pura; tu non sarai più purificata della tua
impurità, finché io non abbia sfogato su di te il mio furore.
1345
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico ha un senso di giuramento; altri com’è vero che io vivo; qui e in generale
sempre; anche al v. 19;
1346
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1347
* Ezechiele Cap. 24:1-14;
1348
dell’esilio del re Ioiachin, A. C. 590;
1349
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1350
o : e anche le ossa ammucchiate nel fondo;
1351
n. d. t. altri: piena di verderame;
1352
o : fa bollire il brodo; n. d. t. altri: fa' sciogliere il grasso;
1353
o : la sua ruggine [resiste] al fuoco;
173
Io, l’Eterno, ho parlato; la cosa avverrà, io la compirò; non indietreggerò, non avrò compassione, non mi pentirò; tu
sarai giudicata secondo le tue vie, secondo le tue azioni, dice l’Eterno, il Signore"».
Ezechiele mima la fuga del re Sedechia attraverso il buco nel muro 1354
La parola dell’Eterno mi venne dicendo:
«Figlio d'uomo, tu abiti in mezzo a una casa ribelle: essi hanno degli occhi per vedere e non vedono, essi hanno degli
orecchi per ascoltare e non ascoltano, perché essi sono una casa ribelle.
Tu, figlio d'uomo, fatti un bagaglio da deportato, va prigioniero di giorno, sotto i loro occhi, va prigioniero dal tuo
luogo, per un altro luogo, sotto i loro occhi; forse loro capiranno; perché sono una casa ribelle.
Metterai fuori di giorno, il tuo bagaglio, come di chi va prigioniero sotto i loro occhi; tu uscirai la sera, davanti i loro
occhi, come quelli che se ne vanno in esilio.
Fa' un foro nel muro, davanti i loro occhi e attraverso di esso porta fuori [il tuo bagaglio].
Portalo sulla spalla, davanti i loro occhi; portalo fuori nell’oscurità; tu coprirai la tua faccia per non vedere il paese;
perché io faccio di te un segno1355 per la casa d'Israele».
Io feci così, come mi era stato comandato; portai fuori di giorno il mio bagaglio, come un bagaglio di esiliato e, sulla
sera, con le mie mani forai il muro; e nell’oscurità portai fuori il bagaglio e me lo misi sulla spalla sotto i loro occhi.
Ezechiele ritrasportato in Caldea e riferisce ciò che ha visto e udito1356
Lo Spirito mi portò in alto, in visione, e mi condusse in Caldea presso i deportati, mediante lo Spirito di Dio e la visione
che avevo avuta scomparve in alto davanti a me.
Io dissi ai deportati tutte le cose che l’Eterno mi aveva fatto vedere 1357.
Ezechiele è invitato a non piangere la morte della moglie, perché così dovrà fare il popolo per Gerusalemme, quando
un fuggiasco porterà la notizia della sua capitolazione1358
La parola dell’Eterno venne a me dicendo:
«Figlio d'uomo, ecco, io ti tolgo con un colpo solo, la delizia dei tuoi occhi1359; ma tu non farai cordoglio, tu non
piangerai, non verserai delle lacrime.
Gemi in silenzio; tu non porterai il lutto per i morti, avvolgiti il capo con il turbante, mettiti i sandali ai piedi, non ti
coprire la barba, e non mangiare il pane degli uomini».
(La mattina parlai al popolo e la sera mia moglie morì. La mattina dopo feci come mi era stato comandato).
Il popolo mi disse: «Non dovrai forse spiegarci che cosa significhi quello che fai?»
Io risposi loro: «La parola dell’Eterno mi è stata rivolta così:
Di' alla casa d'Israele: "Così parla l’Eterno, il Signore: Ecco, io profano il mio santuario, l’orgoglio della vostra forza,
la delizia dei vostri occhi, l’affezione delle vostre anime; i vostri figli e le vostre figlie che avete lasciati indietro [a
Gerusalemme]1360 cadranno per la spada.
Voi farete come ho fatto io: non vi coprirete la barba e non mangerete il pane degli uomini;
avrete i vostri turbanti in capo, i vostri calzari ai piedi; non farete lamento e non piangerete, ma vi consumerete nelle
vostre iniquità e gemerete l'uno in faccia dell'altro.
Ezechiele sarà per voi un simbolo1361; tutto quello che ha fatto lui, lo farete voi; quando questo accadrà voi conoscerete
che io sono l’Eterno, il Signore".
Tu, figlio d'uomo, il giorno che io toglierò loro ciò ch’è stata la loro fiducia1362, la gioia del loro ornamento, il
desiderio dei loro occhi e dell'anima loro, i loro figli e le loro figlie,
in quel giorno là un fuggiasco non verrà da te a portare la notizia alle tue orecchie?
In quel giorno la tua bocca si aprirà con il fuggiasco; tu parlerai, non sarai più muto e sarai per loro un segno; essi
conosceranno che io sono l’Eterno».
Un fuggiasco annuncia la presa di Gerusalemme. Ezechiele non è più muto: parla ed è ascoltato dai Giudei esuli1363
Il dodicesimo anno della nostra deportazione1364, il decimo [mese], il quinto [giorno] del mese, un fuggiasco da
Gerusalemme venne da me e mi disse: «La città è distrutta!1365»
1354
* Ezechiele Cap. 12:1-7;
altri : miracolo, prodigio; anche al v. 11;
1356
* Ezechiele Cap. 11:24, 25;
1357
n. d. t. altri : parole che l’Eterno mi aveva detto in visione;
1358
* Ezechiele Cap. 24:15-27;
1359
n. d. t.: cioè sua moglie; vedere il v. 18;
1360
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1361
come al Cap. 12 v. 6, 11; anche al v. 27;
1362
o : forza, fortezza;
1363
* Ezechiele Cap. 33:21-33;
1355
174
La sera prima della venuta del fuggiasco, la mano dell’Eterno era stata sopra di me ed essa1366 mi aveva aperto la
bocca, prima che quello venisse da me la mattina; la bocca mi fu aperta e io non fui più muto.
I Giudei di Gerusalemme si vantano figli di Abramo
La parola dell’Eterno mi fu rivolta dicendo:
«Figlio d'uomo, gli abitanti di questi luoghi desolati, nel paese d'Israele, dicono: "Abraamo era uno solo, ed ereditò il
paese; noi siamo molti, il paese ci è dato in eredità1367".
Perciò, di' loro: "Così parla il Signore, l’Eterno: Voi mangiate [la carne]1368 con il sangue, voi alzate gli occhi verso i
vostri idoli e voi spargete il sangue: e voi possedereste il paese?
Voi vi irrigidite sulla vostra spada, voi commettete abominazioni, ciascuno di voi rende impura la moglie del prossimo,
e possedereste il paese?"
Di' loro: "Così parla l’Eterno, il Signore: Io sono vivente1369, se quelli che stanno fra quelle rovine non cadranno per la
spada, se quelli che son per i campi non li darò in pasto alle bestie, se quelli che sono nelle fortezze e nelle caserme non
moriranno di peste!
Io ridurrò il paese in una desolazione, in un deserto; l'orgoglio della sua forza finirà, i monti d'Israele saranno devastati,
al punto che nessuno vi passerà più.
Essi conosceranno che io sono l’Eterno, quando avrò ridotto il paese in una desolazione, in un deserto, a causa di tutte
le abominazioni che hanno commesse".
I Giudei esiliati ascoltano Ezechiele ma non credono
E tu, figlio d'uomo, i figli del tuo popolo parlano contro di te presso le mura e sulle porte delle case; parlano l'uno con
l'altro, ognuno con il suo fratello e dicono: "Venite dunque ad ascoltare la parola che proviene dall’Eterno!"
Ed essi vengono da te come una folla; si siedono davanti a te [come essendo mio popolo] e ascolta le tue parole, ma
non le mette in pratica, perché con la bocca dicono cose piacevoli1370, [ma] il loro cuore va dietro a guadagni
disonesti.
Ecco, tu sei per loro come una canzone piacevole, una bella voce e qualcuno che suona bene1371; essi ascoltano le tue
parole, ma non le mettono per nulla in pratica;
ma quando la cosa avverrà (ed ecco che sta per avvenire) essi sapranno che in mezzo a loro c'è stato un profeta».
Parte 2a. ANNUNCI RIPETUTI DELLA FINE DI GIUDA E DI GERUSALEMME
§ A4 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
Allegoria dell'assedio di Gerusalemme e dei peccati d’Israele e di Giuda1372
«Tu, figlio d'uomo, prendi un mattone, mettilo davanti a te e disegnaci sopra una città, Gerusalemme;
cingila d'assedio, costruisci contro di lei delle torri, alza contro di lei un terrapieno, disponi gli accampamenti e metti
contro di lei, tutto intorno, degli arieti.
Tu prendi una piastra di ferro e piazzala come un muro di ferro fra te e la città e volta la tua faccia contro di essa; essa
sarà assediata1373, tu l'assedierai. Questo sarà un segno per la casa d'Israele.
Poi tu sdraiati sul tuo lato sinistro e mettici l'iniquità della casa d'Israele: [così]1374 tu porterai la loro iniquità per il
numero di giorni che starai sdraiato su quel lato.
Io, io ti ho assegnato gli anni della loro iniquità secondo il numero dei giorni: trecentonovanta giorni e tu porterai
così l'iniquità della casa d'Israele.1375
1364
dell’esilio del re Ioiachin, A. C. 587; fu l’anno della presa di Gerusalemme il quinto mese, il settimo giorno del
mese; questo passo stabilisce con chiarezza che Ezechiele fu deportato insieme al re Ioiachin, che fu il 9° anno del
re Nabucodonosor;
1365
vedere 2° Cronache Cap. 36 v. 19 – 2° Re Cap. 25 v. 8;
1366
esattamente: egli;
1367
esattamente: ereditare, eredità; come Geremia Cap. 49 vv. 1, 2;
1368
n. d. t. parentesi aggiunta per chiarezza;
1369
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico ha un senso di giuramento; altri com’è vero che io vivo; qui e in generale
sempre; anche al v. 19 e al Cap. 34 v. 8;
1370
n. d. t. altri: perché con la bocca fa mostra di molto amore; o perché si compiacciono di parole; o perciocchè egli
ne fa de' ragionamenti d'amori nella sua bocca;
1371
n. d. t. altri: Ecco, tu sei per loro come la canzone d'amore di uno che ha una bella voce e sa sonare bene; o Ecco,
tu sei per loro come una canzone d'amore: bella è la voce e piacevole l'accompagnamento musicale; o Ed ecco, tu
sei loro a guisa d'una canzone di amori, d'uno che abbia bella voce, e suoni bene;
1372
* Ezechiele Cap. 4:1-17;
1373
esattamente : in assedio;
1374
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1375
n. d. t. : questi 390 anni vanno dal 4° anno del re di Giuda Roboamo, il 975 A. C., fino al 586 a.C.;
175
Quando avrai compiuto quei giorni, ti sdraierai di nuovo sul tuo lato destro e porterai l'iniquità della casa di Giuda per
quaranta giorni: io ti ho assegnato un giorno per ogni anno.1376
Tu volgerai la tua faccia verso l'assedio di Gerusalemme e, col tuo braccio che sarà scoperto, profetizzerai contro di
essa.
Ecco, io metto su di te delle corde e tu non potrai voltarti da un lato sull'altro, finché tu non abbia compiuto i giorni del
tuo assedio.
Poi, prendi del frumento, dell’orzo, delle fave, delle lenticchie, del miglio e della spelta, li metterai in uno stesso vaso,
ne farai del pane sufficiente per il numero dei giorni che starai sdraiato sul tuo lato; ne mangerai per trecentonovanta
giorni.
Il pane che mangerai sarà del peso di venti sicli1377 per giorno; lo mangerai una volta al giorno.
L'acqua la berrai a misura: la sesta parte di un hin1378; la berrai di giorno in giorno.
Mangerai questo [pane]1379 [preparato come] una focaccia d'orzo, che cuocerai davanti ai loro occhi sopra degli
escrementi d'uomo».
L’Eterno disse: «Così i figli d'Israele mangeranno il loro pane impuro, fra le nazioni dove io li caccerò».
Allora io dissi: «Ahimè, Signore, Eterno, ecco, l’anima mia non si è resa impura e dalla mia infanzia a ora, non ho mai
mangiato nulla di morto da sé o sbranato, non m'è mai entrata in bocca nessuna carne impura».
Egli mi disse: «Guarda, io t’ho dato sterco di bestiame, invece di escrementi d'uomo, e tu cuocerai il tuo pane sopra
quello!»
Poi mi disse: «Figlio d'uomo, io farò mancare del tutto il bastone1380 del pane a Gerusalemme; essi mangeranno con
angoscia pane razionato e berranno nel terrore acqua a misura,
perché mancheranno di pane e d'acqua; saranno tutti nel disorientamento, gli uni e gli altri, e si consumeranno a causa
della loro iniquità».
Gerusalemme rasa come un rasoio da barbiere: i tre terzi del popolo1381
«Tu, figlio d'uomo, prendi una lama affilata (prenderai un rasoio da barbiere) e lo passerai sul tuo capo e sulla tua
barba; poi prenderai una bilancia da pesare e dividerai [i peli tagliati]1382.
Tu ne brucerai un terzo nel fuoco1383 in mezzo alla città, quando i giorni dell'assedio saranno compiuti; poi ne
prenderai un terzo [e] percuotilo tutto attorno con la lama; poi disperderai al vento [l'ultimo]1384 terzo, dietro alla
quale io sguainerò la spada.
[Di quest’ultimo]1385 ne prenderai un piccolo numero e chiudili nel lembo della tua veste;
e di questo ne prenderai ancora un po’, e li getterai nel fuoco e li brucerai nel fuoco, e ne uscirà un fuoco contro tutta
la casa d'Israele».
Così parla il Signore, l’Eterno: «E’ così Gerusalemme! Io l'ho posta in mezzo alle nazioni e dei paesi che la
circondano;
ma, nella sua malvagità, si è ribellata alle mie leggi1386 più delle nazioni e ai miei statuti più dei paesi che la
circondano; poiché ha disprezzato le mie leggi, non ha camminato seguendo i miei statuti».
Perciò così parla il Signore, l’Eterno: «Poiché la vostra turbolenza è stata più grande di quella nazioni che vi
circondano, in quanto non avete camminato seguendo i miei statuti, non avete osservato le mie leggi1387 e non avete
[neppure] agito secondo il diritto stabilito dalle nazioni che vi circondano,
a causa di questo», così parla il Signore, l’Eterno: «eccomi, vengo io da te, io pure ed eseguirò in mezzo a te i miei
giudizi, in presenza delle nazioni;
farò in te, a motivo di tutte le tue abominazioni, quello che non ho mai fatto e che non farò mai più così.
Perciò, in mezzo a te, dei padri mangeranno i propri figli e dei figli mangeranno i propri padri; io eseguirò questi
castighi su di te, e disperderò a tutti i venti quelli che rimarranno.
Perciò, io sono vivente1388», dice il Signore, l’Eterno, «perché tu hai reso impuro il mio santuario con tutte le tue
esecrazioni e con tutte le tue abominazioni, anch'io, io ritirerò l'occhio mio e non avrò pietà e non risparmierà nessuno
anch'io.
1376
n. d. t. : questi 40 anni vanno dal 15° anno di Giosia re di Giuda, il 625 A. C., fino al 586 a.C.;
n. d. t. : pari a 291 grammi (20 x 14,55 gr.);
1378
n. d. t. : pari a 1 litro circa (1/6 di 6,074 litri);
1379
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1380
esattamente : sostegno;
1381
* Ezechiele Cap. 5:1-17;
1382
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1383
esattamente : nella luce;
1384
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1385
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1386
esattamente : giudizi, o prescrizioni, o giusti giudizi;
1387
esattamente : diritto stabilito;
1388
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico ha un senso di giuramento; altri com’è vero che io vivo; qui e in generale
sempre;
1377
176
Un terzo di te morirà di peste e sarà consumato dalla fame in mezzo a te; un terzo cadrà per la spada attorno a te e ne
disperderò a tutti i venti un terzo, sguainerò dietro di questo la spada.
Così la mia collera si compirà: io riverserò su di loro il mio furore e sarò soddisfatto; essi conosceranno che io,
l’Eterno, ho parlato nella mia gelosia, quando avrò compiuto su di loro il mio furore.
Farò di te una desolazione, l’obbrobrio delle nazioni che ti circondano, sotto gli occhi di tutti i passanti.
L’obbrobrio e l’insulto saranno di ammonimento e di stupore per le nazioni che ti circondano, quando io avrò eseguito
su di te i miei giudizi con collera, con furore, con furiosi castighi» - io, l’Eterno, ho parlato.
«Quando avrò tirato contro di loro i letali dardi della fame, che io scaglierò per la distruzione, quando avrò aggravato
su di voi la fame e vi avrò rotto il bastone1389 del pane,
quando avrò mandato contro di voi la fame e le bestie feroci che ti priveranno dei figli, quando la peste e il sangue
verranno su te, e quando io avrò fatto venire su di te la spada». Io, l’Eterno, ho parlato.
§C4– SIGNIFICATO ALLEGORICO
Questa visione profetica annuncia:
1. la morte dei Giudei in Gerusalemme (il 1° terzo);
2. la morte dei Giudei in fuga dalla città (il 2° terzo);
3. la cattività dei Giudei a Babilonia (il 3° terzo);
4. il piccolo residuo di quest’ultimo terzo che ritornerà in Gerusalemme (il lembo della veste);
5.
la grande prova simile al fuoco di una fornace in cui sarà gettata questa piccolissima parte (una piccola
parte della piccola parte) annuncia la seconda distruzione che verrà ad opera dai Romani nel 69 d. C. fin qui sono fatti già avvenuti -;
6. l’ultima prova, descritta in Apocalisse, che cadrà su tutto Israele ad opera della futura Bestia, il Capo della
federazione di 10 stati che sorgerà dalla futura ricostituzione dell’impero romano (il fuoco che uscirà dal
primo fuoco). Quest’ultimo fuoco avrà però lo scopo di purificare ed affinare la fede del piccolo
residuo, che sarà condotto a riconoscere il Messia Gesù Cristo, una volta respinto dal suo popolo.
§ A5 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
Annuncio della fame, della spada e della peste ad Israele1390
La parola dell’Eterno mi venne in questi termini:
«Figlio d'uomo, volta la tua faccia contro i monti d'Israele, profetizza contro di loro,
e di': "O monti d'Israele, ascoltate la parola del Signore, l’Eterno! Così parla il Signore, l’Eterno, ai monti, ai colli, ai
burroni e alle valli: Eccomi, io faccio venire su di voi la spada e distruggerò i vostri luoghi sacri1391.
I vostri altari saranno devastati, le vostre colonne consacrate al sole saranno spezzate e farò cadere i vostri feriti a morte
davanti ai vostri idoli1392.
Metterò i cadaveri dei figli d'Israele davanti ai loro idoli, spargerò le vostre ossa attorno ai vostri altari.
Dovunque dimorerete, le città saranno rese desolate, i luoghi sacri1393 devastati, affinché i vostri altari siano avviliti e
desolati, i vostri idoli siano infranti e svaniscano, le vostre colonne solari siano abbattute e tutte le vostre opere siano
annientate.
I vostri feriti a morte cadranno in mezzo a voi e voi conoscerete che io sono l’Eterno.
Il residuo risparmiato.
[Aggiunse ancora:]1394 «Ma io vi lascerò un residuo in mezzo alle nazioni, poiché avrete alcuni scampati dalla spada,
quando sarete dispersi in vari paesi.
I vostri superstiti si ricorderanno di me fra i popoli dove saranno stati deportati, poiché io spezzerò il loro cuore
adultero che si è allontanato da me, per commettere adulterio con i loro idoli e1395 farò piangere i loro occhi; quelli
avranno orrore di loro stessi, per tutte le loro abominazioni.
Conosceranno che io, l’Eterno, non li ho minacciati invano di far loro questo male.
Così parla l’Eterno, il Signore: «Batti le tue mani e anche i tuoi piedi e di': «Ahimè!» per tutte le inique abominazioni
della famiglia d'Israele, perché essi cadranno di spada, di fame e di peste.
Chi sarà lontano morirà di peste; chi sarà vicino cadrà di spada; chi sarà rimasto e sarà assediato, perirà di fame;
così io consumerò il mio furore su di loro.
Voi conoscerete che io sono l’Eterno, quando i loro morti saranno in mezzo ai loro idoli, attorno ai loro altari, sopra
ogni alto colle, su tutte le cime dei monti, sotto ogni albero verdeggiante, sotto ogni folto terebinto, nei luoghi dove essi
1389
esattamente : sostegno;
* Ezechiele Cap. 6:1-14;
1391
n. d. t. : altri alti luoghi;
1392
esattamente : in Ezechiele la parola ebraica usata per idoli ha sempre in senso spregiativo; vedere Levitico Cap.
26:30;
1393
n. d. t. : altri alti luoghi;
1394
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1395
o : perché io sono toccato dal loro cuore…, e per;
1390
177
offrivano a tutti i loro idoli profumi d'odor gradevole.
Io stenderò su di loro la mia mano e renderò il paese più solitario e desolato del deserto di Dibla, dovunque essi
abitano; conosceranno che io sono l’Eterno».
Annuncio delle prossima fine del possesso del paese1396
La parola dell’Eterno mi venne in questi termini:
«Figlio d'uomo, così parla il Signore, l’Eterno, riguardo al paese d'Israele: Una fine!... la fine viene sui quattro lati
del paese!
La tua fine è ora [giunta] su di te; io manderò su di te la mia collera, ti castigherò secondo la tua condotta, ti farò
ricadere addosso tutte le tue abominazioni.
Il mio occhio sarà senza pietà, io non ti risparmierò; ti farò ricadere addosso le tue azioni, le tue abominazioni saranno
in mezzo a te e voi conoscerete che io sono l’Eterno».
Così parla l’Eterno, il Signore: «Sventura! ecco viene una sventura!
La fine viene, viene la fine! Essa si sveglia per te! ecco che viene!
Viene il tuo turno, o abitante del paese! Il tempo viene, il giorno si avvicina: giorno di tumulto, non di grida gioiose su
per i monti.
Ora, tra breve, io spanderò su di te il mio furore, sfogherò su di te la mia ira, ti giudicherò secondo la tua condotta, ti
farò ricadere addosso tutte le tue abominazioni.
Il mio occhio sarà senza pietà, io non avrò compassione; ti farò ricadere addosso la tua condotta, le tue abominazioni
saranno in mezzo a te e voi conoscerete che io, l’Eterno, sono colui che ti colpisce.
Ecco il giorno! ecco è arrivato! Il destino è germogliato1397! La verga è fiorita! L'orgoglio è sbocciato!
La violenza si alza per verga dell'empietà; [non ne rimane] niente di loro, né della loro folla brulicante, né
dell’abbondanza dei loro beni1398, né della magnificenza che sta in mezzo a loro1399!
Il tempo è venuto, il giorno s’è avvicinato! Chi compra non si rallegri, chi vende non se ne dispiaccia, perché un'ira
ardente è sospesa su tutta la loro moltitudine.
Infatti chi vende non tornerà in possesso di ciò che avrà venduto, anche se fosse ancora in vita tra i viventi; poiché la
visione contro tutta la folla brulicante non sarà revocata, nessuno per la sua iniquità fortificherà1400 la propria vita.1401
Essi hanno suonato la tromba e tutto è pronto, ma nessuno va alla battaglia, perché la mia ira ardente è sospesa su
tutta la folla brulicante.
Di fuori, la spada, di dentro, la peste e la fame! Chi è nei campi morirà di spada, chi è in città la fame e la peste lo
divoreranno.
I loro fuggitivi scamperanno su per i monti come le colombe delle valli; tutti quanti gemeranno, ognuno per1402 la
propria iniquità.
Tutte le mani diverranno fiacche, tutte le ginocchia si scioglieranno in acqua.
Si vestiranno di sacchi, il terrore sarà la loro coperta; la vergogna sarà su tutti i volti, tutte le teste saranno rasate.
Getteranno il loro argento per le strade, il loro oro sarà per essi immondizia; il loro argento e il loro oro non li
potranno salvare nel giorno del furore dell’Eterno; non potranno saziare le loro anime1403, né riempirsi le viscere;
perché fu quella la pietra d’inciampo della loro iniquità.
Della bellezza1404 del suo ornamento [il popolo ne]1405 ha fatto il suo vanto; ma essi hanno fatto delle immagini delle
loro abominazioni, delle loro divinità esecrande; perciò di loro ne faccio una cosa immonda;
l’ho data come preda in mano agli stranieri, per bottino in mano ai malvagi della terra ed essi la profaneranno.
Volterò la mia faccia da loro e i nemici profaneranno il mio luogo segreto1406: i violenti vi entreranno e lo
profaneranno.
Fatti la catena! poiché il paese è pieno di colpe di sangue, la città è piena di violenza.
Io farò venire gli iniqui delle nazioni che possederanno le loro case, farò cessare la superbia dei potenti e i loro
santuari saranno profanati1407.
Viene la distruzione! Essi cercheranno la pace, ma non l’avranno.
1396
* Ezechiele Cap. 7:1-27;
esattamente : è uscito;
1398
n. d. t. : altri fracasso;
1399
qualcuno : se ne lamenterà su di loro;
1400
o : confermerà;
1401
n. d. t. : confronta Apocalisse Cap. 22 v. 11;
1402
o : nella;
1403
n. d. t. : altri fame;
1404
n. d. t. : cioè Gerusalemme;
1405
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1406
n. d. t. : altri tesoro;
1407
o : essi erediteranno i loro santuari;
1397
178
Verrà sciagura dopo sciagura, strepito dopo strepito; chiederanno visioni ad un profeta, pure la legge manca al
sacerdote, il consiglio agli anziani.
Il re sarà in lutto, i principi saranno rivestiti di stupore, le mani del popolo del paese tremeranno di spavento. Io farò a
loro secondo il loro contegno, li giudicherò secondo quanto meritano e conosceranno che io sono l’Eterno ».
Conferma della rovinosa distruzione della città e del popolo1408
La parola dell’Eterno mi venne la mattina dicendo:
«Figlio d'uomo, la casa d'Israele, la casa ribelle, non ti ha chiesto: "Che fai?"
Di' loro: "Così dice il Signore, l’Eterno: Quest'oracolo [concerne] il principe che è in Gerusalemme e tutta la casa
d'Israele che è tra loro".
Di': "Io sono per voi un segno, come ho fatto io, così sarà fatto a loro: essi andranno in esilio [e] in schiavitù".
Il principe che è in mezzo a loro porterà [il suo bagaglio] sulla spalla quando farà buio e uscirà; si farà un foro nel
muro, per farlo uscire di là; egli si coprirà la faccia per non vedere con i suoi occhi il paese.
Io stenderò su di lui la mia rete, egli sarà preso nel mio laccio; lo deporterò a Babilonia, nel paese dei Caldei, ma egli
non la vedrà1409 e laggiù morrà.
Tutti quelli che lo circondano per aiutarlo, tutti i suoi soldati, li disperderò ai venti e sguainerò la spada dietro a loro.
Essi conosceranno che io sono l’Eterno, quando li avrò dispersi fra le nazioni e disseminati nei paesi stranieri.
Ma lascerò un residuo di loro, alcuni pochi [scampati] dalla spada, dalla fame e dalla peste, affinché raccontino tutte
le loro abominazioni fra le nazioni dove saranno giunti; conosceranno che io sono l’Eterno ».
Ezechiele mangia e beve con angustia per il popolo
La parola dell’Eterno mi venne dicendo:
«Figlio d'uomo, mangia il tuo pane con turbamento, bevi la tua acqua con tremore e angustia;
di' al popolo del paese: "Così dice il Signore, l’Eterno, riguardo agli abitanti di Gerusalemme sulla terra d'Israele: Mangeranno il loro pane con angustia e berranno la loro acqua con sgomento, poiché il loro paese sarà desolato,
[spogliato] di tutto ciò che contiene, a causa della violenza di tutti quelli che l'abitano.
Le città abitate saranno rese deserte, e il paese sarà una desolazione; e voi conoscerete che io sono l’Eterno-"».
Il proverbio fallace
La parola dell’Eterno mi venne dicendo:
«Figlio d'uomo, che è questo proverbio quando voi dite nel paese d'Israele: "I giorni saranno prolungati e ogni visione è
fallita"?
Perciò di' loro: "Così dice il Signore, l’Eterno: Io farò cessare questo proverbio, non lo si userà più come proverbio in
Israele, ma di' loro: I giorni si sono avvicinati per il compimento di ogni visione,
poiché non vi sarà più visione vana, né vi sarà più divinazione ingannevole in mezzo alla casa d'Israele.
Perché io, io sono l’Eterno; io parlerò e la parola che avrò detta sarà eseguita; non sarà più ritardata;
poiché nei vostri giorni, casa ribelle, io pronunzierò una parola e la eseguirò, dice il Signore, l’Eterno"».
La parola di Dio non sarà più differita
La parola dell’Eterno mi venne dicendo:
«Figlio d'uomo, ecco, quelli della casa d'Israele dicono: "La visione che costui vede, è per dei giorni futuri, per tempi
lontani".
Perciò di' loro: "Così dice il Signore, l’Eterno: Nessuna delle mie parole sarà differita; la parola che avrò
pronunziata sarà eseguita, dice il Signore, l’Eterno "».
L'esempio dei tre uomini giusti Noè, Daniele e Giobbe non salverebbero il popolo dal giudizio1410
La parola dell’Eterno mi venne dicendo:
«Figlio d'uomo, se un paese pecca contro di me commettendo una infedeltà io stendo la mia mano su di lui, gli spezzo il
bastone del pane, gli mando contro la carestia e ne stermino uomini e bestie;
anche se questi tre uomini: Noè, Daniele e Giobbe, fossero in mezzo a esso, questi salverebbero [solamente] le proprie
anime per la loro giustizia1411», dice il Signore, l’Eterno.
«Se io faccio passare delle bestie feroci per quel paese e lo spopolassero al punto da renderlo un deserto, dove nessuno
passa più, a causa di quelle bestie,
se anche in mezzo ad esso vi fossero quei tre uomini, io sono vivente1412», dice il Signore, l’Eterno, «se essi
salverebbero i loro figli o le loro figlie! Essi soltanto sarebbero salvati, e il paese sarebbe desolato!
1408
* Ezechiele Cap. 12:8-28;
n. d. t.: il re Sedechia sarà accecato ( vedere 2° Re Cap. 25 v. 7);
1410
* Ezechiele Cap. 14:12-21;
1411
n. d. t. : questo esempio prova che questi tre uomini non sono immaginari, contrariamente a quanto ipotizzato da
certi odierni commentatori biblici, ma che si tratta di persone storicamente esistite; anche la lettera di Giacomo
Cap. 5 v. 11 lo conferma;
1409
179
O [se] io faccio venire la spada su quel paese e dico: "Spada, passa per il paese" e io stermino uomini e bestie,
se anche in mezzo ad esso si trovassero quei tre uomini, com'è vero che io vivo», dice il Signore, l’Eterno, «se essi
salverebbero i loro figli o le loro figlie! Essi soltanto sarebbero salvati.
O [se] io faccio venire su quel paese la peste, e riverso su di esso il mio furore [facendo scorrere] il sangue, per
sterminare uomini e bestie,
se anche in mezzo ad esso si trovassero Noè, Daniele, Giobbe, io sono vivente», dice il Signore, l’Eterno, «se essi
salverebbero i loro figli o le loro figlie! Essi soltanto sarebbero salvati, per la loro giustizia».
Infatti così dice il Signore, l’Eterno: «Molto di più se io manderò contro Gerusalemme i miei quattro giudizi disastrosi:
la spada, la carestia, le bestie feroci e la peste, per sterminare uomini e bestie!
Parte 3a. MINACCE CONTRO I RESPONSABILI DEL POPOLO
§ A6 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
Contro i falsi profeti;le loro false profezie sono come intonaco che non regge che causa la rovina del muro1413
La parola dell’Eterno mi venne dicendo:
«Figlio d'uomo, profetizza contro i profeti d'Israele che profetizzano e di' a quelli che profetizzano seguendo il proprio
cuore: "Ascoltate la parola dell’Eterno.
Così dice il Signore, l’Eterno: Guai ai profeti stolti, che seguono il loro proprio spirito e non vedono nulla!
O Israele, i tuoi profeti sono stati come delle volpi tra le rovine!
Voi non siete saliti alle brecce, non avete costruito riparo attorno alla casa d'Israele, per poter resistere nella battaglia nel
giorno dell’Eterno.
Hanno delle visioni di vanità, delle divinazioni di menzogna, quelli che dicono: «L’Eterno ha detto!» e l’Eterno non li
ha mandati, facendo sperare che la loro parola sarà compiuta!
Non avete voi visto delle visioni di vanità e non pronunziate delle divinazioni di menzogna, quando dite: «L’Eterno ha
detto!» e io non vi ho per niente parlato?
Perciò, così dice il Signore, l’Eterno: Poiché voi dite delle cose vane e avete avuto delle visioni di menzogna, per questo
eccomi contro di voi, dice il Signore, l’Eterno.
La mia mano sarà sui profeti che hanno delle visioni di vanità, delle divinazioni di menzogna; essi non saranno più
nell’assemblea1414 del mio popolo, non saranno più iscritti nel registro della casa d'Israele, essi non entreranno nella
terra d'Israele e voi conoscerete che io sono il Signore, l’Eterno.
Perché, sì, perché sviano il mio popolo, dicendo: «Pace!» e non c'è pace e se questo costruisce un muro, quello lo
intonaca di cattiva malta che crollerà,1415
e verrà una pioggia torrenziale e voi, pietre di grandine, voi cadrete, un vento di tempesta si scatenerà
ed ecco, quando il muro cadrà, non vi si dirà forse: «Dov'è la malta con cui l'avete intonacato?»
Perciò così dice il Signore, l’Eterno: «Io, nel mio furore, farò scatenare un vento di tempesta, nella mia ira vi sarà una
pioggia torrenziale, nella mia collera, delle pietre di grandine per distruggere interamente.
Rovescerò il muro che voi avete intonacato con cattiva malta, lo getterò a terra e i suoi fondamenti saranno messi allo
scoperto; esso crollerà e voi perirete in mezzo alle sue rovine1416; conoscerete che io sono l’Eterno.
Io sfogherò il mio furore su questo muro e contro quelli che l'hanno intonacato di cattiva malta; vi dirò: “Il muro non è
più, né quelli che lo intonacavano, i profeti d'Israele,
che profetizzavano riguardo a Gerusalemme, che vedevano per lei una visione di pace, ma non vi è alcuna pace, dice il
Signore, l’Eterno"».
Contro le false profetesse che ingannano il popolo
«Tu, figlio d'uomo, volgi la faccia verso le figlie del tuo popolo che profetizzano dietro il loro proprio cuore e
profetizza contro di loro
e di': "Così dice il Signore, l’Eterno: Guai alle donne che cuciono dei cuscinetti per tutte le giunture delle mani, che
fanno dei veli1417 per la testa [di gente] d'ogni altezza, per ingannare delle anime! Volete prendere in trappola le anime
del mio popolo e salvare la vita a voi stesse? 1418
1412
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico ha un senso di giuramento; altri com’è vero che io vivo; qui e in generale
sempre;
1413
* Ezechiele Cap. 13:1-23;
1414
altri : consiglio segreto;
1415
n. d. t. : Atti Cap. 23 v. 3;
1416
esattamente : in mezzo ad esso;
1417
altri: orecchie;
1418
altri : cuciono nastri per tutti i gomiti, e fanno veli per le teste d'ogni altezza, per dar la caccia alle persone; o
cuciono nastri magici a ogni polso e preparano veli per le teste di ogni grandezza per dar la caccia alle persone; o
cuciono de' piumacciuoli a tutte le ascelle, e che fanno de' veli sopra il capo delle persone d'ogni statura, per
cacciare alle anime; o cuciono de' cuscini per tutti i gomiti, e fanno de' guanciali per le teste d'ogni altezza, per
prendere le anime al laccio; n. d. t. : forse si trattava di protezioni magiche delle mani e della testa, contro la peste;
180
Inoltre mi profanerete presso il mio popolo per delle manciate d'orzo e per dei pezzi di pane, facendo morire delle anime
che non devono morire e facendo vivere delle anime che non devono vivere, mentendo al mio popolo, che dà ascolto
alle menzogne?
Perciò, così dice il Signore, l’Eterno: Ecco, io vengo ai vostri cuscinetti per liberare le anime che voi avete preso in
trappola! Io ve li strapperò dalle braccia, farò fuggire le anime che voi avete catturato, quelle anime …. affinché se ne
volino via.
Io strapperò i vostri veli, io libererò il mio popolo dalle vostre mani ed essi non saranno più nelle vostre mani per cadere
in trappola e voi saprete che io sono l’Eterno.
Poiché avete rattristato il cuore del giusto con le menzogne, quando io non l’ho rattristato, e perché voi avete rafforzato
le mani del malvagio, perché non si convertisse dalla sua via malvagia per salvarsi la vita,
voi non avrete più delle visioni di vanità e non praticherete più la divinazione; io libererò il mio popolo dalle vostre
mani e voi conoscerete che io sono l’Eterno"».
Contro i pastori infedeli: i re, i giudici, i capi, i sacerdoti e i profeti d’Israele1419
La parola dell’Eterno mi fu rivolta dicendo:
«Figlio d'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele; profetizza e di' loro, a questi pastori: "Così dice l’Eterno, il
Signore: Guai ai pastori d'Israele che pascono sé stessi! I pastori non devono pascere il gregge?
Voi mangiate la panna, voi vi vestite della lana, sgozzate ciò che è ingrassato, voi non pascete il gregge!
Voi non avete fortificato le [pecore] deboli, non avete guarito quella che era malata, non avete fasciato quella che era
ferita, non avete ricondotto la smarrita1420, non avete cercato quella che era perduta, ma voi le avete governate con
durezza e con rigore.
Esse si sono disperse perché non avevano pastore, esse erano la pastura di tutte le bestie dei campi e sono state
disperse.
Le mie pecore hanno errato per tutti i monti e per ogni alto colle; le mie pecore sono state disperse su tutta la faccia del
paese e non vi fu nessuno che le cercasse, nessuno che si sia curato di loro!
Perciò, pastori, ascoltate la parola dell’Eterno!
Io sono vivente, dice l’Eterno, il Signore, poiché le mie pecore sono state una preda, poiché le mie pecore sono state la
pastura di tutte le bestie dei campi, senza pastore e i miei pastori non hanno cercato le mie pecore, ma i pastori hanno
pasciuto sé stessi e non pascono le mie pecore!...
Perciò, pastori, ascoltate, la parola dell’Eterno!
Così dice l’Eterno, il Signore: Eccomi contro i pastori, io reclamerò le mie pecore dalle loro mani, io li farò cessare
dal pascere le pecore e i pastori non pasceranno più sé stessi; io strapperò le mie pecore dalla loro bocca ed essi non le
mangeranno più.
I pastori infedeli d’Israele maltrattano le pecore dell’Eterno
Quanto a voi, o pecore mie, così dice il Signore, l’Eterno: Ecco, io giudico tra pecora e pecora, fra montoni e capri.
E’ troppo poco per voi di brucare il buon pascolo, perché calpestiate con i piedi ciò che rimane del vostro pascolo? O di
bere le acque limpide1421, perché intorbidiate con i piedi quel che ne resta?
Le mie pecore hanno per pascolo quello che i vostri piedi hanno calpestato; esse bevono ciò che i vostri piedi hanno
intorbidito!
Perciò, così dice loro il Signore, l’Eterno: Eccomi, io giudicherò fra la pecora grassa e la pecora magra.
Poiché voi avete spinto con il fianco e con la spalla e avete cozzato con le corna tutte le [pecore] deboli, finché voi le
avete cacciate fuori e disperse,
io salverò le mie pecore, ed esse non saranno più una preda; io giudicherò tra pecora e pecora.
Il Pastore d'Israele pascerà le sue pecore al tempo del regno millenario
Io susciterò1422 sopra di esse un1423 pastore che le pascolerà: il mio servo Davide 1424; egli le pascolerà e lui sarà il
loro pastore.
Io, l’Eterno, sarò il loro Dio, e il mio servo Davide sarà principe in mezzo a loro. Io, l’Eterno, ho parlato.
E io farò con esse un patto di pace; farò scomparire le bestie selvatiche dal paese; le mie pecore abiteranno nei luoghi
disabitati al sicuro e dormiranno nelle foreste.
Di loro e dei luoghi attorno al mio colle, io farò una benedizione, farò cadere la pioggia a suo tempo e saranno piogge di
benedizione.
L'albero dei campi darà il suo frutto e la terra darà i suoi prodotti. Esse staranno al sicuro nella loro terra e conosceranno
che io sono l’Eterno, quando avrò spezzato i legami1425 del loro giogo e le avrò liberate dalla mano di quelli che le
1419
* Ezechiele Cap. 34:1-10 e 17-31;
esattamente: cacciata;
1421
esattamente: le acque di stagno [profondo];
1422
o: stabilirò;
1423
o: un solo;
1424
n. d. t.: confronta Luca Cap. 1 v. 32;
1420
181
tenevano asservite.
Esse non saranno più preda delle nazioni; le bestie della terra non le divoreranno più, ma abiteranno al sicuro, senza che
nessuno più le spaventi.
Farò di loro una piantagione famosa; non saranno più consumate dalla carestia nel paese e non porteranno più
gl’ignominia fra le nazioni.
Conosceranno che io, l’Eterno, loro Dio, io sono con loro, che esse, la famiglia d'Israele, sono il mio popolo, dice
l’Eterno, il Signore.
Voi, mio gregge, pecore del mio pascolo, voi siete uomini; io, io sono il vostro Dio, dice l’Eterno"».1426
Il popolo infedele paragonato al legno della vite che è inadatto a qualsivoglia lavoro 1427
La parola dell’Eterno mi venne dicendo:
«Figlio d'uomo, il legno della vite forse vale più di qualunque [altro] legno? Il tralcio, è più degli alberi della foresta?
Se ne può prendere il legno per farne un qualunque lavoro? Si può farne un piolo per appendervi un qualche
oggetto?
Ecco, esso è gettato nel fuoco per essere consumato: il fuoco ne consuma i due capi, e il mezzo è bruciato; sarebbe
adatto a farne un lavoro?
Ecco, mentre era intatto, non si poteva lavorare; quanto meno se il fuoco l’avrà consumato e sarà bruciato, non si
potrà lavorare!»
Perciò, così dice il Signore, l’Eterno: «Com'è il legno della vite tra gli alberi della foresta, che io destino al fuoco
perché lo consumi, così farò degli abitanti di Gerusalemme,
io volgerò la mia faccia contro di loro; essi usciranno da un fuoco e un [altro] fuoco li consumerà e voi riconoscerete
che io sono l’Eterno, quando avrò messo la mia faccia contro di loro.
Farò del paese una desolazione, perché hanno commesso il peccato1428», dice il Signore, l’Eterno.
Israele paragonato ad una sposa infedele votata alla prostituzione1429
La parola dell’Eterno mi venne dicendo:
«Figlio d'uomo, fa' conoscere a Gerusalemme le sue abominazioni
e di': "Così dice il Signore, l’Eterno, a Gerusalemme: La tua origine e la tua nascita sono del paese dei Cananei; tuo
padre era un Amoreo, tua madre un'Ittita.
Quanto alla tua nascita, il giorno che nascesti l'ombelico non ti fu tagliato, non fosti lavata con acqua per pulirti, non
fosti sfregata con sale e non fosti fasciata.
Alcun occhio ebbe pietà per te, per farti una sola di queste cose, per avere compassione di te, ma fosti gettata sulla
faccia dei campi, per il disprezzo che si aveva di te il giorno che nascesti.
Gerusalemme paragonata ad una vergine fidanzata a Dio
Io ti passai accanto, ti vidi giacente nel tuo sangue e io ti dissi nel tuo sangue: «Vivi!» 1430
Io ti ho moltiplicato1431 come il germoglio dei campi. Tu crescesti, tu divenisti grande, giungesti al colmo della
bellezza1432, i tuoi seni si formarono, la tua capigliatura si sviluppò, ma tu eri nuda e scoperta.
Io ti passai accanto, ti guardai, ed ecco, il tuo tempo era l’età degli amori; io stesi su di te il lembo della mia veste e io
coprii la tua nudità; ti feci un giuramento, entrai in alleanza con te, dice il Signore, l’Eterno, e tu fosti mia.
Ti lavai con acqua, lavai in abbondanza il sangue che avevi su te e ti unsi con olio.
Ti ho vestito con ricami, ti ho calzato di [pelle di] tasso1433, ti cinsi di lino bianco, ti ricoprii di seta1434.
Ti ornai di gioielli, ti misi dei braccialetti ai polsi e una collana al collo.
Ti misi un anello al naso, dei pendenti alle orecchie e una corona di bellezza in testa.
Così fosti adorna d'oro e d'argento; fosti vestita di lino bianco, di seta e di ricami; tu mangiasti fior di farina, miele e
olio; diventasti estremamente bella e tu prosperasti fino ad essere un reame.
La tua fama si sparse fra le nazioni, per la tua bellezza; essa infatti era perfetta, perché io ti avevo rivestita della mia
magnificenza, dice il Signore, l’Eterno.
1425
o: sbarre;
n. d. t. : Matteo Cap. 9 v. 36; Cap. 25 v. 32; Giovanni Cap. 10:1 - 16; 1a lettera di Pietro Cap. 2 v. 25; Cap. 5 v. 4;
1427
* Ezechiele Cap. 15:1-8;
1428
altri: infedeltà; confrontare Cap. 18 v. 24;
1429
* Ezechiele Cap. 16:1-59;
1430
esattamente: calpestata (o : esposta ad essere calpestata) coi piedi; n. d. t. altri : vidi che ti dibattevi nel sangue e ti
dissi: «Vivi, tu che sei nel sangue!» Ti ripetei: «Vivi, tu che sei nel sangue!»; o ti vidi mentre ti dibattevi nel sangue
e ti dissi: Vivi nel tuo sangue ; o e ti vidi che tu giacevi nel tuo sangue; e ti dissi: Vivi nel tuo sangue; e da capo ti
dissi: Vivi nel tuo sangue; anche al v. 22;
1431
altri: Io ho fatto di te delle miriadi;
1432
esattamente: dell’ornamento degli ornamenti;
1433
n. d. t. altri: delfino;
1434
o: di cotone bianco; anche al v. 13; n. d. t. altri: ti cinsi il capo di lino fino; o ti cinsi il capo di bisso;
1426
182
Gerusalemme paragonata ad una fidanzata prostituta
Ma tu confidasti nella tua bellezza, e ti prostituisti a causa della tua fama, offrendo le tue prostituzioni: ad ogni
passante eri per lui.
Tu prendesti delle tue vesti, ti facesti dei luoghi sacri1435 di vari colori e tu ti prostituisti: cose che non avvennero mai e
non avverranno più.
Prendesti i tuoi gioielli [fatti] col mio oro e col mio argento, che io ti avevo dati e tu ti facesti delle immagini di
maschio e ti prostituisti con quelle.1436
Prendesti le tue vesti ricamate e tu le ricopristi, tu mettesti davanti a quelle il mio olio e il mio profumo;
il mio pane che ti avevo dato, il fior di farina, l'olio e il miele con cui ti nutrivo, tu li mettesti davanti a quelle, come un
profumo gradevole. Così è avvenuto! dice il Signore, l’Eterno.
Prendesti i tuoi figli e le tue figlie, che mi avevi partoriti, li offristi loro in sacrificio, perché li divorassero. Non
bastavano le tue prostituzioni?
Scannasti i miei figli e li hai offerti, consacrati a loro1437.
Con tutte le tue abominazioni e le tue prostituzioni, non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza, quando eri nuda
e scoperta, giacente nel tuo sangue.
Avvenne, dopo tutta la tua malvagità «guai! guai a te!» - dice il Signore, l’Eterno che ti sei costruita un luogo di traviamento1438; ti sei fatta un luogo sacro in ogni piazza:
hai costruito un luogo sacro a ogni capo di strada, hai reso abominevole la tua bellezza, ti sei scoperta a ogni passante;
hai moltiplicato le tue prostituzioni.
Tu hai fornicato con i figli dell’Egitto, i tuoi vicini dal corpo vigoroso, tu hai moltiplicato le tue prostituzioni per
provocare la mia ira.
Perciò ecco, io ho steso la mia mano su di te, ho ristretto quello che ti avevo fissato e ti ho abbandonata alla volontà di
quelle che ti odiano, le figlie dei Filistei, che hanno vergogna della tua condotta infamante.
Tu hai fornicato con i figli di Assur1439, perché tu non potevi essere saziata; tu hai fornicato anche con loro; ma neppure
allora sei stata saziata!
Hai moltiplicato le tue prostituzioni con un paese di mercanti1440, la Caldea, ma neppure con questa sei stata saziata.
Oh, com'è ignobile il tuo cuore, dice il Signore, l’Eterno, esso ti ha fatto fare tutte queste cose, l’opera di una
spudorata prostituta!
Ti sei costruita un luogo di traviamento a ogni capo di strada e ti facevi luoghi sacri1441 in ogni piazza, tu non eri come
una prostituta, poiché disprezzavi il salario1442,
ma una femmina adultera che riceve gli stranieri al posto di suo marito.
A tutte le prostitute si fanno regali; ma tu, tu hai fatto regali a tutti i tuoi amanti e li hai ingaggiati con dei doni perché
venissero a te, da tutte le parti, per le tue prostituzioni.
Con te è avvenuto, nelle tue prostituzioni, il contrario [di ciò che fanno] le altre donne; poiché non eri tu l’ingaggiata,
eri tu che pagavi, invece di essere pagata, hai fatto1443 il contrario delle altre"».
Gerusalemme castigata dai suoi amanti
«"Perciò, prostituta, ascolta la parola dell’Eterno.
Così dice il Signore, l’Eterno: Poiché il tuo denaro1444 è stato dilapidato1445 e la tua nudità è stata scoperta, nelle tue
prostituzioni, dai tuoi amanti1446, per tutti i tuoi idoli abominevoli e a causa del sangue dei tuoi figli che hai dato loro,
a causa di questo ecco, io radunerò tutti i tuoi amanti ai quali ti sei offerta, tutti quelli che hai amati e tutti quelli che hai
odiati; li radunerò da tutte le parti contro di te, scoprirò per loro la tua nudità ed essi vedranno tutta la tua nudità.
Io ti giudicherò col castigo delle donne adultere e di quelle che spargono il sangue; io ti darò al sangue1447 del furore e
della gelosia,
1435
n. d. t. : altri alti luoghi;
n. d. t.: la prostituzione spirituale è il peccato più grave: si tratta di abbandonare l’amore del Signore per coltivare
l’amore di Satana che si nasconde dietro il culto dei vari idoli; il libro dell’Apocalisse utilizzerà quest’immagine
più volte;
1437
o: facendoli lo passare [per il fuoco];
1438
esattamente: di volta; n. d. t. altri: bordello; anche ai v. 31, 39;
1439
esattamente: Assiria;
1440
esattamente: di Canaan;
1441
n. d. t. : altri alti luoghi;
1442
altri: dono, presente;
1443
esattamente: tu sei ;
1444
esattamente: bronzo, rame ;
1445
altri: la tua sozzura ha abbondato;
1446
o: scoperta per le tue prostituzioni con i tuoi amanti, e con;
1436
183
io ti darò nelle loro mani ed essi abbatteranno il tuo luogo di traviamento, distruggeranno i tuoi luoghi sacri1448, essi ti
spoglieranno delle tue vesti, ti prenderanno i gioielli e ti lasceranno nuda e scoperta.
Si farà salire contro di te una moltitudine [d’uomini] che ti lapideranno con pietre e ti trafiggeranno con le loro spade;
daranno alle fiamme le tue case, faranno giustizia di te sotto gli occhi di molte donne. Io farò cessare le tue fornicazioni
e pure i regali tu non li donerai più [a nessuno]1449.
Così io darò sfogo al mio furore su di te, così la mia gelosia si distoglierà da te; mi calmerò e non sarò più corrucciato.
Poiché tu non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza e mi hai irritato con tutte queste cose, ecco, anch'io ti farò
ricadere1450 sulla tua testa la tua condotta, dice il Signore, l’Eterno, e tu non commetterai più infamie, oltre a tutte le tue
abominazioni"».
Gerusalemme paragonata ad una sorella più abominevole di Samaria e di Sodoma
«"Ecco, tutti quelli che fanno dei proverbi faranno un proverbio su te, e diranno: «Quale la madre, tale la figlia».
Tu sei figlia di tua madre, che ha avuto in orrore suo marito e i suoi figli; tu sei la sorella delle tue sorelle, che hanno
avuto in orrore i loro mariti e i loro figli. Vostra madre era un'Ittita, e vostro padre un Amoreo.
Tua sorella maggiore, che ti sta a sinistra, è Samaria, lei con le sue figlie; tua sorella minore, che ti sta a destra, è
Sodoma, lei con le sue figlie.
Tu, non hai camminato nelle loro vie e non hai fatto le stesse loro abominazioni ma, come se fosse troppo poco, ti sei
corrotta più di loro in tutte le tue vie.
Io sono vivente1451! Dice il Signore, l’Eterno, che Sodoma tua sorella, lei e le sue figlie, non hanno fatto ciò che hai
fatto tu e le tue figlie!
Ecco, è questa l'iniquità di Sodoma, tua sorella, lei e le sue figlie: orgoglio, abbondanza di pane, e ozio vizioso erano in
lei e nelle sue figlie e non ha fortificato la mano dell'afflitto e del povero.
Esse si sono inorgoglite ed hanno commesso abominazioni davanti a me; perciò le ho tolte, quando vidi queste cose.
Samaria non ha commesso la metà dei tuoi peccati; tu hai moltiplicato più di quelle le tue abominazioni, tu hai
giustificato le tue sorelle per tutte le abominazioni che hai commesse.
Anche tu, che hai giudicato1452 le tue sorelle, porti l’umiliazione a causa dei tuoi peccati per i quali hai agito più
abominevolmente1453 di loro! Esse sono più giuste di te. Tu anche ti vergogni e ti mortifichi, perché tu hai fatto apparire
giuste le tue sorelle!
Promessa della futura restaurazione per le tre sorelle
Ma io cambierò [in liberazione] la loro deportazione, la deportazione di Sodoma e delle sue figlie, la deportazione di
Samaria e delle sue figlie, e la deportazione dei tuoi prigionieri che sono in mezzo a esse,
affinché tu porti la mortificazione e la vergogna di tutto ciò che hai fatto, per essere così loro di conforto.
Le tue sorelle, Sodoma e le sue figlie, torneranno nella loro antica condizione, Samaria e le sue figlie, torneranno nella
loro antica condizione e tu e le tue figlie tornerete nella vostra antica condizione.
Sodoma, tua sorella, non era stata nominata1454 dalla tua bocca, nel giorno del tuo orgoglio,
prima che la tua iniquità fosse scoperta, come ai tempi degli oltraggi dalle figlie d’Aram1455, da tutte quelle circostanti,
dalle figlie dei Filistei, che ti disprezzavano da tutte le parti.
La tua infamia e le tue abominazioni, tu li porti, dice1456 l’Eterno poiché,
così parla l’Eterno, il Signore: Io farò a te come hai fatto tu, che hai disprezzato il giuramento1457, e rotto il mio patto.
Le due sorelle prostitute Oola e Oholiba: Samaria e Gerusalemme. Questa sarà divorata dai suoi amanti Caldei e
Assiri1458
La parola dell’Eterno venne a me dicendo:
«Figlio d'uomo, c'erano due donne, figlie di una stessa madre,
le quali si prostituirono in Egitto; si prostituirono nella loro giovinezza; là furono palpate le loro mammelle, e là
furono pressati i seni della loro verginità.
1447
confrontare Numeri Cap. 35 v. 19;
n. d. t. : altri alti luoghi;
1449
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1450
esattamente: io metto ; come Cap. 9 v. 10;
1451
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico ha un senso di giuramento; altri com’è vero che io vivo; qui e in generale
sempre;
1452
n. d. t.: altri difendevi;
1453
o: tu ti sei resa più abominevole;
1454
altri: non è stata un insegnamento della;
1455
Siria;
1456
altri: il Signore;
1457
giuramento d’esecrazione; anche al Cap. 17 vv. 16, 17, 19;
1458
* Ezechiele Cap. 23:1-49;
1448
184
I loro nomi [simbolici]1459 erano: Ohola1460 la maggiore; Oholiba1461 la sorella. Esse erano mie e mi partorirono figli e
figlie; i loro nomi [reali]1462: Samaria è Ohola, Gerusalemme è Oholiba.
Ma mentre era mia, Ohola si prostituì, si appassionò per i suoi amanti, gli Assiri, che erano suoi vicini,
vestiti di blu1463, governatori e capi1464, tutti bei1465 ragazzi, cavalieri in groppa ai loro cavalli.
Essa si diede alle sue prostituzioni con loro, che erano il meglio dei figli d'Assur1466 e con tutti quelli per i quali
s'appassionò: si rese impura con tutti i loro idoli,
essa non rinunciò alle prostituzioni [commesse fin] dall’Egitto, quando quelli là si erano uniti a lei nella sua
giovinezza, pressando i seni della sua verginità e gettando su di lei la loro prostituzione.
Perciò io l'abbandonai nella mano dei suoi amanti, nella mano dei figli d'Assur, per i quali si era appassionata.
Essi scoprirono la sua nudità, presero i suoi figli e le sue figlie, e le uccisero con la spada. Essa diventò famosa fra le
donne e su di lei furono eseguiti dei giudizi.
Sua sorella vide [questo] e tuttavia si corruppe più di lei nei suoi amori appassionati; le sue prostituzioni furono più
[grandi] degli eccessi di sua sorella.
Essa si appassionò per i figli d'Assur, che erano suoi vicini, governatori e capi, vestiti magnificamente, cavalieri in
groppa ai loro cavalli, tutti bei ragazzi.
Io vidi che essa si era resa impura; entrambe seguivano la medesima via.
Ma questa superò l'altra nelle sue prostituzioni; essa vide altri uomini, disegnati sui muri, delle immagini di Caldei
dipinte in rosso,
con delle cinture ai fianchi, con varie tiare in capo, dall'aspetto di grandi signori1467, a somiglianza dei figli di
Babel1468, della Caldea, paese di loro nascita;
così si appassionò per loro, come li vide coi suoi occhi e mandò dei messaggeri verso di loro, in Caldea.
I figli di Babel vennero da lei, al letto degli amori, la resero impura con le loro fornicazioni; essa si rese impura con
loro e poi, si allontanò da loro.
Essa scoprì le sue prostituzioni, scoprì la sua nudità, l’anima mia si allontanò da lei, come si era allontanata da sua
sorella.
Essa moltiplicò le sue prostituzioni, ricordandosi dei giorni della sua giovinezza, quando si era prostituita nel paese
d'Egitto;
si appassionò per i suoi amanti, la cui carne è [come] la carne degli asini e i cui flusso è [come] il flusso dei cavalli1469.
Tu ricorderai l'infamia della tua giovinezza, quando gli Egiziani pressavano i tuoi seni a motivo delle mammelle della
tua giovinezza.
Perciò, Oholiba, così dice l’Eterno, il Signore: Ecco, io stimolerò contro di te i tuoi amanti, da cui l’anima tua s’è
allontanata e li farò venire contro di te da tutte le parti:
i figli di Babel e tutti i Caldei, Pekod, Shoa e Koa1470, tutti i figli d'Assur con loro, tutti uomini giovani e belli,
governatori e capi, grandi signori e gente rinomata, tutti in groppa ai loro cavalli.
Essi verranno contro di te con armi, carri con ruote, con una moltitudine di popoli; si schiereranno contro di te tutto
intorno, con scudi e targhe e con elmi; io rimetto in mano loro1471 il giudizio ed essi ti giudicheranno secondo le loro
leggi.
Io metterò la mia gelosia contro di te ed essi ti tratteranno con furore: ti taglieranno il naso e le orecchie, ciò che
rimarrà di te cadrà per la spada; prenderanno i tuoi figli e le tue figlie e ciò che rimarrà di te sarà divorato dal fuoco.
Ti spoglieranno delle tue vesti, porteranno via gli oggetti di cui ti adorni.
Io farò cessare in te la tua infamia e la tua prostituzione, [cominciata] nel paese d'Egitto, tu non alzerai più gli occhi
verso di loro e non ti ricorderai più dell'Egitto.
Infatti così dice l’Eterno, il Signore: Ecco, io ti do in mano di quelli che tu detesti, in mano di quelli da cui l’anima tua
s’è allontanata.
1459
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
esattamente : sua tenda;
1461
esattamente : mia tenda in lei;
1462
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1463
n. d. t.: altri porpora, giacinto;
1464
o: magistrati come Esdra Cap. 9 v. 2; anche ai vv. 12, 23;
1465
o: gradevoli; anche al v. 12;
1466
cioè l’Assiria;
1467
n. d. t.: altri capitani;
1468
altri : Babilonia; anche al v. 17;
1469
n. d. t.: altri s'appassionò per quei fornicatori dalle membra d'asino, dall'ardor di stalloni; o Arse di libidine per
quegli amanti lussuriosi come asini, libidinosi come stalloni; o più che le lor concubine stesse; o perciocchè la lor
carne è carne d'asini, e il lor flusso è flusso di cavalli;
1470
o: governatori e nobili e principi;
1471
esattamente: metterò davanti a loro;
1460
185
Essi ti tratteranno con odio, porteranno via tutto [il frutto del]1472 tuo lavoro e ti lasceranno nuda e scoperta; la nudità
dei tuoi eccessi, la tua infamia e le tue prostituzioni, saranno messe allo scoperto.
Queste cose ti saranno fatte, perché ti sei prostituita dietro [l’esempio delle]1473 nazioni, perché ti sei resa impura con i
loro idoli.
Tu hai camminato per la via di tua sorella e io ti metto in mano la sua coppa.
Così dice l’Eterno, il Signore: Tu berrai la coppa profonda e ampia di tua sorella; sarai esposta alle risa e alle beffe,
perché la coppa è molto capiente.
Tu sarai riempita di ebbrezza e di dolore: sarà una coppa di stupore e di desolazione, è la coppa di tua sorella
Samaria.
Tu la berrai, la vuoterai, ne morderai i bordi e ti squarcerai i seni; poiché io ho parlato, dice l’Eterno, il Signore.
Perciò così dice l’Eterno, il Signore: Poiché tu mi hai dimenticato e mi hai buttato dietro alle spalle, anche tu porterai
la tua infamia e le tue prostituzioni».
L’Eterno mi disse: «Figlio d'uomo, giudicherai tu Ohola e Oholiba? Dichiara dunque loro le loro abominazioni!
Perché esse hanno commesso adulterio, hanno sangue nelle loro mani; hanno commesso adulterio con i loro idoli, gli
stessi figli che mi avevano partorito, li hanno a loro consacrati1474 per essere divorati.
Anche questo mi hanno fatto: in quel giorno là hanno reso impuro il mio santuario e hanno profanato i miei sabati
in quel giorno là, quando hanno sgozzato i loro figli ai loro idoli, sono venute nel mio santuario per profanarlo, ecco
quello che hanno fatto in mezzo alla mia casa.
Per giunta, hanno mandato a cercare uomini che vengono da lontano, a loro hanno inviato un messaggero ed ecco che
sono venuti, per loro ti sei lavata, ti sei imbellettata gli occhi, ti sei coperta di ornamenti;
ti sei messa sopra un letto sontuoso, davanti al quale era messa una tavola; su quella hai messo il mio incenso e il mio
olio.
Là si udiva il trambusto di una folla che si divertiva e, con la folla degli uomini, dal deserto si fecero venire degli
ubriachi1475, che misero ad esse dei braccialetti ai polsi e dei magnifici diademi sul capo. 1476
Io ho detto di1477 quella più abituata agli adulteri: "Ora questa commetterà prostituzioni, anche lei?" 1478
Si viene da lei come si va da una prostituta! Così si viene da Ohola e da Oholiba, da queste donne criminali.
Degli uomini giusti, loro le giudicheranno, come si giudicano le adultere, come si giudicano le donne che spargono il
sangue; perché sono adultere e hanno del sangue nelle mani.
Perciò così dice l’Eterno, il Signore: Sarà fatta salire contro di loro una moltitudine [d’uomini] ed esse saranno date
alla vessazione e al saccheggio
e la moltitudine le lapiderà con le pietre e le trafiggeranno con la loro spada; ucciderà i loro figli e le loro figlie, e
bruceranno le loro case col fuoco.
Io farò cessare l’infamia nel paese e tutte le donne impareranno a non fare più secondo le loro infamie.
Essi vi metteranno la vostra infamia addosso, voi porterete la pena dei vostri idoli e conoscerete che io sono l’Eterno, il
Signore».
Similitudine del popolo d’Israele infedele, con le scorie dell’argento quando è fuso nel crogiuolo1479
La parola dell’Eterno venne a me dicendo:
«Figlio d'uomo, la famiglia d'Israele è diventata per me come le scorie: essi non sono che rame, stagno, ferro, piombo,
in mezzo al crogiuolo; sono tutti scorie d'argento.
Perciò, così dice l’Eterno, il Signore: "Poiché siete tutti diventati delle scorie, per questo motivo ecco, io vi raduno in
mezzo a Gerusalemme.
[Come] si raduna l'argento, il rame, il ferro, il piombo e lo stagno in mezzo al crogiuolo, per soffiare sul fuoco per
fonderli, così io vi radunerò, nella mia ira e nel mio furore, vi metterò là, e vi fonderò.
Vi radunerò, soffierò contro di voi sul fuoco del mio furore e voi sarete fusi in mezzo a Gerusalemme1480.
1472
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1474
come Cap. 16 v. 21 – Cap. 20 v. 26;
1475
altri : della gente di Saba;
1476
n. d. t.: altri Là si udiva il rumore di una folla che si divertiva, e oltre alla gente presa tra la folla degli uomini, sono
stati introdotti degli ubriachi venuti dal deserto, che hanno messo dei braccialetti ai polsi delle due sorelle, e dei
magnifici diademi sul loro capo; o Si udiva lo strepito di una moltitudine festante di uomini venuti dal deserto, i
quali avevano messo braccialetti ai polsi e una corona di gloria sul loro capo; o Quivi è stato uno strepito di
moltitudine sollazzante; ed oltre agli uomini della turba del popolazzo, sono stati introdotti degli ubriachi del
deserto; i quali han poste delle maniglie in su le mani di quelle due donne, ed una corona di gloria sopra le lor
teste;
1477
o : a;
1478
o : Ora commetteranno prostituzioni anche lei? Sì, con lei!;
1479
* Ezechiele Cap. 22:17-22;
1480
esattamente : di lei;
1473
186
Come l'argento è fuso in mezzo al crogiuolo, così voi sarete fusi in mezzo alla città e voi saprete che io, l’Eterno,
riverso il mio furore su di voi"».
Le profezie ermetiche delle parabole; la spada dell’Eterno contro Gerusalemme1481
La parola dell’Eterno venne a me dicendo:
«Figlio d'uomo, volgi la faccia verso il sud, versa [le tue parole] contro il sud1482, profetizza contro la foresta dei campi
meridionali
e di' alla foresta meridionale1483: "Ascolta la parola dell’Eterno! Così dice l’Eterno, il Signore: Ecco, io accendo in te
un fuoco che divorerà in te ogni legno verde e ogni legno secco; il fuoco fiammeggiante non sarà spento e tutto ciò che
esso incontrerà1484 sarà bruciato, dal sud al nord;
ogni carne vedrà che io, l’Eterno, ho acceso il fuoco ed esso non sarà spento"».
Io dissi: «Ahimè, Signore, Eterno! Costoro dicono di me: "Egli non parla che in parabole"».
La spada del Signore contro Gerusalemme
La parola dell’Eterno venne a me dicendo:
«Figlio d'uomo, volgi la faccia verso Gerusalemme, e versa [le tue parole] contro i santuari, profetizza contro la terra
d'Israele
e di' al paese d'Israele: "Così dice l’Eterno: Eccomi a te! Io toglierò la mia spada dal suo fodero e sterminerò in te il
giusto e il malvagio,
per questo la mia spada uscirà dal suo fodero contro ogni carne, sterminerò in te il giusto e il malvagio, dal sud al nord;
ogni carne saprà che io, l’Eterno, ho tolto la mia spada dal suo fodero e non vi sarà più rimessa".
Tu, figlio d'uomo, piangi! Piangi con il cuore rotto1485, piangi nell'amarezza, piangi davanti ai loro occhi.
Quando ti chiederanno: "Perché piangi?" rispondi: "E’ a causa della voce che viene; ogni cuore sarà abbattuto, tutte le
mani diverranno fiacche, gli spiriti verranno meno, tutte le ginocchia si scioglieranno in acqua". Ecco, la cosa viene,
essa è là! dice l’Eterno, il Signore».
La parola dell’Eterno venne a me dicendo:
«Figlio d'uomo, profetizza e di': "Così parla l’Eterno1486, di': La spada, la spada è aguzza; essa è anche forbita:
è per fare un macello che è aguzza; è per scintillare che è forbita. Allora ci rallegreremo dicendo: Lo scettro di mio
figlio disprezza ogni legno1487?
Egli l'ha data a lucidare perché la s'impugni; la spada è aguzza e forbita, per metterla in mano di chi uccide.
Grida e urla, figlio d'uomo, poiché essa sarà contro il mio popolo, essa sarà contro tutti i prìncipi d'Israele; essi sono dati
alla spada con il mio popolo; perciò percuotiti la coscia!
Perché la sentenza [è data] e per che motivo se anche lo scettro disprezzatore non è più? Dice l’Eterno, il Signore".
Tu, figlio d'uomo, profetizza e batti le mani, che [i colpi] della spada raddoppino per tre volte; la spada che fa strage,
la spada che uccide anche il grande [e] che li circonda.
E’ perché il loro cuore si avvilisca e cresca il numero dei caduti, che io ho inviato la spada minacciosa contro tutte le
loro porte. Ah! essa è fatta per brillare come la folgore, è aguzza1488 per uccidere!
Raccogli [le tue forze] volgiti a destra, girati! Volgiti a sinistra, dovunque la tua faccia è diretta!
Anch'io batterò le mani e sfogherò il mio furore! Io, l’Eterno, ho parlato».
Ognuno raccoglie ciò che ha seminato1489
La parola dell’Eterno mi venne dicendo:
«Che significa questo proverbio, voi che dite nel1490 paese d'Israele: "I padri mangiano uva acerba e i denti dei figli si
sono allegati?"
Com'è vero che io vivo, "dice l’Eterno, il Signore", se voi userete ancora questo proverbio in Israele.
Ecco, tutte le anime sono mie; tanto l’anima del padre, così anche quella del figlio è mia; l’anima che peccherà, quella
morirà.
La ricompensa della vita solo per chi è veramente giusto
1481
* Ezechiele Cap. 21:1-22;
esattamente : Darŏm come pure al Cap. 40 v. 24. ecc…; paragonare con Deuteronomio Cap. 33 v. 23;
1483
n. d. t. cioè il popolo d’Israele, vedere la spiegazione data ai vv. 7-10 seguenti;
1484
esattamente : ogni faccia; n. d. t. altri : è sulla faccia del suolo ne;
1485
esattamente : con i reni rotti;
1486
qualcuno ha : il Signore;
1487
o : essa disprezza la verga di mio figlio come ogni [altro] legno; n. d. t. altri: Dovremmo dunque rallegrarci?
ripetendo: Lo scettro di mio figlio disprezza ogni legno. O: ci potremmo noi rallegrare, o scettro del mio figliuolo,
che sprezzi ogni legno?
1488
qualcuno ha : sguainata;
1489
* Ezechiele Cap. 18:1-32;
1490
altri: riguardo il;
1482
187
Se un uomo è giusto e pratica la rettitudine e la giustizia,
se non ha mangiato sui monti e non ha alzato gli occhi verso gli idoli della casa d'Israele, se non ha reso impura la
moglie del suo prossimo, se non s’è accostato ad una donna mentre è impura1491,
se non ha oppresso nessuno, se ha restituito il pegno del suo credito, non ha commesso rapine, ha dato il suo pane a chi
aveva fame e ha coperto di vesti chi è nudo,
se non ha prestato ad interesse e non ha preso ad usura, se ha distolto la sua mano dall'iniquità e giudica secondo
verità1492 fra uomo e uomo,
ha seguito le mie leggi e osservato le mie prescrizioni per agire con fedeltà, quello è giusto e certamente vivrà "dice
l’Eterno, il Signore".
La ricompensa della morte per il figlio ingiusto
Se egli ha generato un figlio che sia un uomo violento, che sparge il sangue e faccia soltanto l’una di queste cose, che
di queste altre cose ne faccia qualcuna:
[cioè]1493 che ha mangiato sui monti, ha reso impura la moglie del suo prossimo,
ha calpestato l'afflitto e il povero, ha commesso rapine, non ha restituito il pegno, ha alzato gli occhi verso gli idoli, ha
commesso delle abominazioni,
ha prestato ad interesse e ha preso ad usura, [questo figlio]1494 vivrà forse? No, non vivrà! Egli ha fatto tutte queste
abominazioni e certamente morrà! Il suo sangue ricadrà su di lui.
La ricompensa della vita per il figlio veramente giusto
Ma se quell’altro ha generato un figlio che vede tutti i peccati che suo padre ha commesso, che stia attento e non faccia
secondo tali cose:
[cioè]1495 che non ha mangiato sui monti, non ha alzato gli occhi verso gli idoli della casa d'Israele, non ha
contaminato la moglie del suo prossimo,
non ha oppresso nessuno, non ha preso nessuno dei pegni, non ha commesso rapine, ma ha dato il suo pane a chi aveva
fame e ha coperto di vesti chi è nudo,
ha distolto la sua mano sull'afflitto, non ha preso interesse né usura, ha seguito le mie leggi e osservato le mie
prescrizioni, [questo figlio]1496 non morrà per l'iniquità del padre; egli certamente vivrà!
La ricompensa della morte per il padre ingiusto
Quanto a suo padre, poiché ha praticato la sopraffazione, ha commesso rapine contro il suo fratello e ha fatto in mezzo
al suo popolo ciò che non è bene, ecco, lui morirà per la sua iniquità».
L’anima che pecca morrà, e non per le colpe del padre
«Se voi direte: "Perché il figlio non porterà l'iniquità del padre?" Ma perché quel figlio ha praticato l'equità e la
giustizia, ha seguito tutte le mie leggi e le ha messe ad effetto. Certamente egli vivrà!
L’anima che pecca è quella che morirà! Il figlio non porterà l'iniquità del padre, e il padre non porterà l'iniquità del
figlio; la giustizia del giusto sarà sul giusto, la malvagità del malvagio sarà sul malvagio.
La ricompensa della vita per colui che converte la sua condotta
Ma il malvagio, se si distoglie da tutti i suoi peccati che ha commesso e osserva tutte le mie leggi e pratica l'equità e la
giustizia, egli certamente vivrà, non morirà!
Di tutte le sue trasgressioni che ha commesse, nessuna sarà più ricordata contro di lui; nella sua giustizia che ha
praticato, egli vivrà!
Il piacere di Dio è per colui che converte la sua condotta, non per la morte del malvagio
Io provo forse piacere della morte dell'empio? "dice l’Eterno, il Signore". Non ne è [piuttosto] quando egli si converte
dalle sue vie e vive?
Se il giusto si distoglie dalla sua giustizia e commette l'iniquità secondo tutte le abominazioni che il malvagio compie,
vivrà egli? Di tutti i suoi atti di giustizia che avrà fatto, nessuno sarà ricordato; nella sua iniquità1497 che avrà fatto e
nel suo peccato che avrà commesso; per tutto questo morirà!
Voi dite: "La via del Signore non è retta." Ascoltate dunque, casa d'Israele! È proprio la mia via quella che non è retta?
Non sono piuttosto le vie vostre quelle che non sono rette?
Quando il giusto si distoglierà dalla sua giustizia e praticherà l'iniquità, per questo morirà, per nell'iniquità che avrà
commessa egli morirà.
1491
n. d. t.: esattamente durante la sua separazione;
esattamente : un giudizio di verità;
1493
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1494
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1495
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1496
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1497
qui : infedeltà; come Cap. 20 v. 27;
1492
188
Quando l'iniquo si distoglierà dalla sua iniquità che avrà commessa e praticherà l'equità e la giustizia, quello farà
vivere la sua anima.
Poiché egli sta attento e si distoglie da tutte le trasgressioni che ha commesse, certamente egli vivrà, e non morirà.
La casa d'Israele dice: "La via del Signore non è retta". Casa d'Israele! Le mie vie non sono rette? Non sono invece le
vie vostre quelle che non sono rette?
Perciò, io vi giudicherò ciascuno secondo le sue vie, casa d'Israele, "dice l’Eterno, il Signore". Tornate, convertitevi da
tutte le vostre trasgressioni e l'iniquità non vi sarà più una pietra d’inciampo!
Gettate lontano da voi tutte le vostre trasgressioni nelle quali voi vi siete ribellati,1498 e fatevi un cuore nuovo e uno
spirito nuovo, perché morireste, casa d'Israele?
Perché io non provo piacere per la morte di colui che muore, "dice l’Eterno, il Signore". Convertitevi dunque, e vivete!
Lamentazione sui prìncipi d'Israele; similitudine con la vigna1499
«E tu innalza un compianto sui principi d'Israele, e di':
"Che cos'era tua madre?
Una leonessa sdraiata fra i leoni
che allevava i suoi piccoli
in mezzo ai leoncelli.
Allevò uno dei suoi piccoli,
che divenne un leoncello e
imparò a sbranare la preda
e divorò degli uomini.
Le nazioni sentirono parlare di lui,
fu preso nella loro fossa;
lo condussero con un anello alle narici1500,
nel paese d'Egitto1501.
Quando essa vide che aspettava invano
[e] che la sua speranza era delusa,
prese un [altro] dei suoi cuccioli
[e] ne fece un leoncino.
Questo correva fra i leoni
e divenne un giovane leone;
imparò a sbranare la preda,
e divorò degli uomini.
Possedette i loro palazzi [desolati]1502,
devastò le loro città1503;
il paese, con tutto ciò che conteneva,
fu atterrito alla voce dei suoi ruggiti.
[Allora] da tutte le provincie
le nazioni circostanti
marciarono contro di lui,
tesero su lui la loro rete
e fu preso nella loro fossa.
Lo misero in una gabbia
con un anello alle narici
e lo condussero al re di Babilonia;
lo chiusero in una fortezza,
perché la sua voce non fosse più udita sui monti d'Israele 1504.
Lamentazione su Israele, paragonata ad una vigna
Tua madre era come una vigna,
piantata presso le acque1505
nel tuo riposo1506;
1498
esattamente : voi avete trasgredito;
* Ezechiele Cap. 19:1-14;
1500
n. d. t. altri : dei ferri alle mascelle;
1501
n. d. t. allegoria del re Ioacaz (vedi 2° Cronache Cap. 36:4);
1502
altri : le loro vedove;
1503
n. d. t. altri : Ed ebbe solo cura de' suoi palazzi, e vuotò le loro città;
1504
n. d. t. allegoria del re Ioachim (vedi 2° Cronache Cap. 36:5, 6);
1505
n. d. t. altri : Tua madre era come te, simile ad una vite piantata vicino alle acque; o La madre tua, quando tu ti
fosti taciuto [divenne] come una vite piantata presso alle acque;
1499
189
era feconda e carica di tralci,
per l'abbondanza delle acque.
Aveva dei rami robusti,
per degli scettri di dominatori
e si elevava alta tra il folto dei tralci;
era appariscente per la sua elevatezza,
per la moltitudine dei suoi rami.
Ma essa fu sradicata
con furore e gettata a terra;
il vento orientale fece seccare i suoi frutti;
i rami robusti sono stati rotti e seccati,
il fuoco li ha consumati.
Ora è piantata nel deserto,
in un suolo arido e secco;
e un fuoco è uscito da un ramo dei suoi tralci
che ha divorato il suo frutto,
e ora in essa non c'è più ramo robusto
di scettro per dominare".
Questo è un compianto, che rimarrà un lamento».
I delitti di Gerusalemme1507
La parola dell’Eterno venne a me dicendo:
«Tu, figlio d'uomo, giudicherai tu, giudicherai tu la città sanguinaria? Le farai conoscere tutte le sue abominazioni?
Tu dirai: "Così parla l’Eterno, il Signore: Città che spandi il sangue in mezzo a te stessa, perché giunga il tempo del tuo
[giudizio]1508, che hai fatto degl’idoli in1509 te, per renderti impura!
Per il sangue che hai sparso ti sei resa colpevole, per gli idoli che hai fatto ti sei resa impura; tu hai fatto avvicinare i
tuoi giorni e sei giunta al termine dei tuoi anni; perciò io ti espongo all'insulto delle nazioni e allo scherno di tutti i
paesi.
Quelli che ti sono vicini e quelli che ti sono lontani si faranno beffe di te, che sei impura di fama e piena di confusione!
Ecco, i principi d'Israele erano in mezzo a te per spargere il sangue, ognuno secondo il suo potere;
essi hanno disprezzato in te il padre e la madre; in te hanno oppresso lo straniero; in te essi hanno calpestato l'orfano e
la vedova.
Tu hai disprezzato le mie cose sante e hai profanato i miei sabati.
In te ci sono uomini calunniatori che spargono il sangue; in te hanno mangiato sui monti1510, in te hanno commesso
delle infamie.
In te hanno scoperto la nudità del padre, in te hanno umiliato la donna separata a motivo delle sue mestruazioni;
in te l’uno ha commesso abominazioni con la moglie del prossimo, un altro ha resa impura la propria nuora, in te un
altro ha umiliato sua sorella, figlia di suo padre.
In te essi accettano regali per spargere il sangue; tu prendi interessi e dai ad usura, tu hai guadagnato disonestamente,
con estorsione, a danno del tuo prossimo e tu mi hai dimenticato" dice l’Eterno, il Signore.
"Ed ecco, io ho battuto le mani contro il disonesto guadagno che hai fatto, contro il sangue da te sparso1511 in mezzo a
te.
Il tuo cuore sarà forse fortificato, o le tue mani saranno rese forti nel giorno che io agirò contro di te? Io, l’Eterno, io ho
parlato e lo farò.
Io ti disperderò fra le nazioni, ti disseminerò nei paesi e toglierò da te tutta la tua impurità;
tu sarai profanata a causa tua, agli occhi delle nazioni e conoscerai che io sono l’Eterno"».
Peccati dei capi, dei sacerdoti e dei profeti del popolo d'Israele1512
La parola dell’Eterno venne a me dicendo:
«Figlio d'uomo, digli1513: "Tu sei un paese che non è stato purificato, che non è stato bagnato di pioggia nel giorno
dell'indignazione.
Vi è una cospirazione dei suoi profeti1514 in mezzo ad esso, come un leone ruggente che sbrana la preda, essi divorano
le anime, predano ricchezze e cose preziose, essi moltiplicano le vedove in mezzo d’esso.
1506
parola ebraica di dubbio significato;
* Ezechiele Cap. 22:1-16;
1508
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1509
o : contro;
1510
cioè mangiato sacrifici idolatri;
1511
o : il tuo sangue che è;
1512
* Ezechiele Cap. 22:23-31;
1513
cioè al paese di Giuda;
1507
190
I suoi sacerdoti vìolano la mia legge e profanano le mie cose sante; essi non distinguono fra ciò ch’è santo e ciò ch’è
profano, non fanno conoscere la differenza che passa fra ciò che è impuro e ciò che è puro, chiudono gli occhi sui miei
sabati, e io sono profanato in mezzo a loro.
I suoi principi, in mezzo ad esso, sono come lupi che sbranano la preda, per spargere il sangue, per divorare le anime,
allo scopo di un guadagno disonesto.
I loro profeti hanno fatto per loro un intonaco di cattiva malta, con delle visioni vane, e pronosticano per loro la
menzogna, dicendo: - Così dice l’Eterno, il Signore - mentre l’Eterno non ha parlato loro affatto.
Il popolo del paese si dà alla violenza, commette rapine, calpesta l'afflitto e il povero, opprime lo straniero, contro ogni
giustizia.
Io ho cercato fra loro un uomo che riparasse il muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perché io
non lo distruggessi; ma non l'ho trovato.
Perciò io riverserò su di loro il mio sdegno; con il fuoco della mia ira, io li consumerò e farò ricadere sul loro capo la
loro condotta", dice l’Eterno, il Signore».
Parte 4a. MINACCE ANCHE CONTRO LE NAZIONI VICINE
§ A7 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
La spada dell’Eterno anche contro Ammon 1515
La parola dell’Eterno venne a me dicendo:
«Tu, figlio d'uomo, fatti due vie per dove viene la spada del re di Babilonia, che giungano entrambe dal medesimo
paese e poni un cartello sulla via all'entrata di un città.
Fatti una via per la quale la spada venga a Rabba, città dei figli di Ammon, e [una via perché venga] a Gerusalemme,
in Giuda, la [città] fortificata.
Infatti il re di Babilonia è sul punto di diramazione1516, a capo delle due strade, per fare la divinazione: egli scuote le
frecce, consulta i théraphim1517, esamina il fegato.
Nella sua destra è la divinazione che sorteggia Gerusalemme, per portarvi degli arieti, perché si apra la bocca per
ordinare il massacro, perché si alzi la voce in grida di guerra, per piazzare gli arieti contro le porte, per alzare
terrapieni, per costruire delle torri».
Ma questo sarà per [i suoi abitanti]1518 una divinazione bugiarda, agli occhi di coloro che si sono impegnati per
giuramento. Perciò lui ricorderà loro l’iniquità per la quale saranno presi».1519
Perciò, così parla l’Eterno, il Signore: «Poiché ricordate la vostra iniquità, in quanto le vostre trasgressioni sono
scoperte, tanto che i vostri peccati sono manifestati in tutte le vostre azioni, poiché voi le ricordate, voi sarete presi
dalla [sua] mano.
La fine del regno di Giuda e la promessa del nuovo Re
Perciò tu, profano, malvagio principe d'Israele, il cui giorno è giunto al tempo della fine dell'iniquità»,
così parla l’Eterno, il Signore: «Togliti la tiara, rimuoviti la corona; queste cose finiranno; rialza ciò che è in basso e
abbassa ciò che è in alto.
Io farò un capovolgimento, un ribaltamento, un sovvertimento! Ma anche questo finirà, finché non venga colui a cui
appartiene il retto giudizio1520 e al quale lo assegnerò.
La spada del Signore contro i figli di Ammon
Tu, figlio d'uomo, profetizza e di': "Così parla l’Eterno, il Signore, riguardo ai figli di Ammon e al loro obbrobrio" e di':
"La spada, la spada è sguainata; è affilata per massacrare, per divorare, per luccicare
(mentre per te1521 ci sono visioni vane, mentre per te ci sono divinazioni bugiarde) per cadere sul collo dei malvagi che
sono uccisi, il cui giorno è giunto al tempo della fine dell'iniquità.
Riponi la [spada] nel fodero1522! Io ti giudicherò1523 nel luogo stesso dove fosti creata, nel paese della tua origine;
1514
altri : principi;
* Ezechiele Cap. 21:23-37;
1516
esattamente : è sulla strada madre;
1517
esattamente : gli idoli domestici;
1518
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1519
n. d. t. altri : essi, a cui sono stati fatti tanti giuramenti! Ma ora egli si ricorderà della loro iniquità, perché siano
presi; o agli occhi di quelli che hanno fatto loro solenni giuramenti. Egli però ricorda loro l'iniquità per cui
saranno catturati; o Ma ciò è parso un augurio vano a quelli che aveano loro fatti molti giuramenti; ma ora egli
rammemorerà loro l'iniquità; acciocché sieno presi;
1520
o : il diritto;
1521
n. d. t.: cioè Rabba;
1522
n. d. t.: cioè il re di Babilonia;
1523
cioè Rabba di Ammon;
1515
191
riverserò su di te la mia indignazione, soffierò su di te nel fuoco della mia rabbia e ti darò in mano di uomini brutali,
autori di distruzione.
Tu sarai data al fuoco per essere divorata, il tuo sangue sarà in mezzo al paese; tu non sarai più ricordata, perché io,
l’Eterno ho parlato"».
Profezie della distruzione di Ammon e Moab ad opera dei Caldei1524
La parola dell’Eterno venne a me dicendo:
«Figlio d'uomo, volgi la faccia verso i figli di Ammon, profetizza contro di loro,
e di' ai figli di Ammon: "Ascoltate la parola dell’Eterno, il Signore. Così parla l’Eterno, il Signore: Poiché tu hai detto Ah! ah! - quando il mio santuario è stato profanato, quando il suolo d'Israele è stato desolato, quando la casa di Giuda è
stata deportata,
per questo, ecco, io ti do in possesso dei figli dell'Oriente, ed essi rizzeranno in te i loro accampamenti e stabiliranno in
mezzo a te le loro dimore; essi mangeranno i tuoi prodotti, essi berranno il tuo latte. Io farò di Rabba un pascolo per i
cammelli, [del paese] dei figli di Ammon un rifugio per le pecore e voi conoscerete che io sono l’Eterno.
«Infatti così dice l’Eterno, il Signore»: "Poiché tu hai battuto le mani e battuto i piedi e ti sei rallegrata con tutto il
disprezzo che avevi nell’anima per la terra d'Israele,
– per questo - ecco, io stenderò la mia mano su di te, ti darò in preda alle nazioni, ti strapperò fra i popoli, ti toglierò fra
i paesi, io ti distruggerò e tu conoscerai che io sono l’Eterno"».
Così dice l’Eterno, il Signore: Poiché Moab e Seir dicono: "Ecco, la casa di Giuda è come tutte le altre nazioni!"
ecco, per questo io aprirò il fianco di Moab [distruggendo le sue]1525 città, dalla prima fino all’ultima, lo splendore del
paese: Bet-Iesimot, Baal-Meon e Chiriataim;
[io l’apro] ai figli dell'Oriente, insieme [al paese] dei figli di Ammon. Darò questi paesi in loro possesso, affinché i figli
di Ammon non siano più nominati fra le nazioni;
eseguirò i miei giudizi su Moab ed essi conosceranno che io sono l’Eterno».
Profezie della distruzione di Edom ad opera d’Israele1526
Così dice l’Eterno, il Signore: «A motivo di quello che Edom ha fatto, quando si sono vendicati crudelmente della casa
di Giuda e si sono resi gravemente colpevoli, vendicandosi di essa,
a causa di ciò, così parla l’Eterno, il Signore: Io stenderò la mia mano anche su Edom, ne sterminerò uomini e bestie,
ne farò un deserto da Teman fino a Dedan; essi cadranno di spada.
Affiderò la mia vendetta contro Edom nelle mani del mio popolo Israele; esso tratterà Edom secondo la mia ira e
secondo il mio furore; essi conosceranno la mia vendetta, dice l’Eterno, il Signore».
Profezia contro gli Edomiti che annuncia la rovina del loro paese, prima del regno millenario1527
La parola dell’Eterno mi fu rivolta dicendo:
«Figlio d'uomo, rivolgi la tua faccia verso il monte Seir, profetizza contro di esso,
e digli: "Così dice l’Eterno, il Signore:
Eccomi a te, monte Seir!
Io stenderò la mia mano contro di te
e ti renderò una desolazione, un deserto.
Io ridurrò le tue città in deserto,
e tu sarai una desolazione,
e conoscerai che io sono l’Eterno.
Poiché tu hai avuto una inimicizia incessante e hai abbandonato i figli d'Israele alla forza della spada nel tempo della
loro calamità, nel giorno della fine dell'iniquità;
per questo (io sono vivente1528, dice l’Eterno, il Signore) io ti metterò nel sangue, e il sangue t'inseguirà, poiché non hai
odiato il sangue, il sangue t'inseguirà.
Ridurrò una desolazione e un deserto il monte Seir, e ne sterminerò chi ci va e chi ne viene.
Io riempirò i suoi monti dei suoi uccisi; gli uccisi dalla spada cadranno sopra i tuoi colli, nelle tue valli, in tutti i tuoi
torrenti.
Io ti ridurrò in una desolazione perenne, le tue città non saranno più abitate e voi conoscerete che io sono l’Eterno.
Poiché hai detto: "Quelle due nazioni e quei due paesi1529 saranno miei, noi ce ne impadroniremo" (e l’Eterno era là),
per questo (io sono vivente, dice l’Eterno, il Signore) io agirò secondo la tua ira e secondo la tua gelosia, come tu hai
agito per questo tuo odio contro di loro; mi farò conoscere in mezzo a loro, quando ti avrò giudicato.
1524
* Ezechiele Cap. 25:1-14;
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1526
* Ezechiele Cap. 25:12-14;
1527
* Ezechiele Cap. 35:1-15;
1528
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico ha un senso di giuramento; altri com’è vero che io vivo; qui e in generale
sempre; anche al v. 19 e al Cap. 34 v. 8;
1529
n. d. t. : cioè Giuda e Israele;
1525
192
Tu conoscerai che io, l’Eterno, ho udito tutti gli oltraggi che hai pronunciati contro i monti d'Israele, dicendo: "Essi
sono desolati; ci sono dati perché li divoriamo".
Voi vi siete innalzati con la vostra bocca contro di me, voi avete moltiplicato contro di me le vostre ciarle. Io, io l'ho
udito!
Così dice il Signore, l’Eterno: Quando tutta la terra si rallegrerà, io ti ridurrò in una desolazione.
Siccome ti sei rallegrato perché l'eredità della casa d'Israele è stata desolata, io farò lo stesso di te: tu sarai una
desolazione, monte di Seir, ed Edom tutto quanto; così essi conosceranno che io sono l’Eterno "».
Profezie della distruzione dei Filistei1530
Così dice l’Eterno, il Signore: «A motivo di quello che i Filistei hanno fatto, quando si sono abbandonati alla vendetta
e si sono crudelmente vendicati, con l’anima piena di disprezzo, dandosi alla distruzione per un’inimicizia perenne»,
così dice l’Eterno, il Signore: «Ecco, io stendo la mia mano sopra i Filistei, sterminerò i Cheretei1531 e farò perire il
rimanente della costa del mare;
eseguirò su di loro grandi vendette, li castigherò con furore ed essi conosceranno che io sono l’Eterno, quando
eseguirò su loro la mia vendetta».
Profezie contro Tiro1532
E avvenne nell'anno undicesimo1533, il primo [giorno] del mese, che la parola dell’Eterno mi fu rivolta così:
«Figlio d'uomo, poiché Tiro ha detto di Gerusalemme: "Ah! ah! è abbattuta la porta dei popoli! Essi si volgono1534
verso di me! Io sarò riempita! Essa è diventata deserta …!"
Perciò così dice l’Eterno, il Signore: Eccomi a te, o Tiro! Io farò salire contro di te nazioni numerose, come il mare fa
salire le proprie onde1535.
Esse distruggeranno le mura di Tiro e abbatteranno le sue torri; io spazzerò via la polvere di lei e farò di lei una roccia
nuda.
Essa sarà un luogo da stendere le reti in mezzo al mare, poiché io ho parlato, dice l’Eterno, il Signore; essa sarà preda
delle nazioni;
le sue figlie1536, che sono nei campi, saranno uccise dalla spada e quelli di Tiro sapranno che io sono l’Eterno».
Nabucodonosor contro Tiro
Infatti così dice l’Eterno, il Signore: «Ecco, io faccio venire dal nord, contro Tiro, Nabucodonosor, re di Babilonia, il
re dei re, con cavalli, carri e cavalieri, uno schieramento di un popolo numeroso.
Egli ucciderà con la spada le tue figlie che sono nei campi, piazzerà contro di te delle torri, innalzerà contro di te dei
terrapieni, farà muovere contro di te gli scudi;
dirigerà contro le tue mura le sue macchine d’assedio e con i suoi picconi demolirà le tue torri.
A causa della moltitudine dei suoi cavalli, la polvere sollevata ti coprirà; le tue mura tremeranno al rombo della
cavalleria e delle ruote dei suoi carri, quando egli entrerà per le tue porte, come si entra in una città per una breccia.
Con gli zoccoli dei suoi cavalli egli calpesterà tutte le tue strade; ucciderà il tuo popolo con la spada e le colonne1537
della tua forza cadranno a terra.
Essi faranno delle tue ricchezze loro preda, saccheggeranno i tuoi beni, abbatteranno le tue mura, abbatteranno le tue
case deliziose, getteranno le tue pietre, il tuo legname, la tua polvere in mezzo al mare.
Io farò cessare la voce dei tuoi canti e il suono delle tue arpe non si udrà più.
Farò di te una roccia nuda; tu sarai un luogo per stendervi le reti; tu non sarai più ricostruita, perché io, l’Eterno, ho
parlato, dice l’Eterno, il Signore.
Così parla l’Eterno, il Signore, a Tiro: Le isole non tremeranno al rumore della tua caduta, al gemito dei tuoi feriti a
morte, al massacro che si farà in mezzo a te?
Tutti i principi del mare scenderanno dai loro troni, si toglieranno i loro mantelli, deporranno le loro vesti ricamate; si
avvolgeranno di spavento, si siederanno per terra, tremeranno a ogni momento, saranno prostrati a causa di te.
Su di te faranno un compianto e ti diranno: "Come mai sei distrutta, tu che eri abitata da gente che veniva dai mari, la
città celebre che era così potente in mare, tu che con i tuoi abitanti provocavi il tuo terrore a tutti quelli che abitano in
esso?1538
Ora le isole tremeranno nel giorno della tua caduta, le isole del mare saranno spaventate per la fine della tua via1539"».
1530
* Ezechiele Cap. 25:15-17;
forse : i Cretesi;
1532
* Ezechiele Cap. 26:1-21;
1533
dell’esilio del re Ioiachin, A. C. 588;
1534
J. N. Darby ha : essa si volge;
1535
n. d. t.: le nazioni circostanti la terra d’Israele sono spesso assimilate al mare, e questa metafora fa capire molte
profezie;
1536
cioè le città dipendenti che stanno nella terra ferma: Tiro sorgeva su un grosso scoglio sul mare;
1537
o : le stele; vedere la nota in 2° Re Cap. 3 v. 2;
1538
o : lei e i suoi abitanti che incutono il loro terrore, a tutti quelli che lo frequentano;
1531
193
Infatti così parla l’Eterno, il Signore: «Quando farò di te una città deserta, come le città che non hanno più abitanti,
quando farò salire su di te l'abisso e le grandi acque ti copriranno,
allora ti farò scendere, con quelli che scendono nella fossa, verso il popolo d'altri tempi; ti farò abitare nei luoghi
profondi della terra, nei luoghi solitari da sempre1540, con quelli che scendono nella fossa, perché tu non sia più
abitata, allora io condurrò la gloria nella terra dei viventi1541.
Io farò di te un terrore1542, quando tu non sarai più; ti si cercherà ma non ti si troverà mai più, dice l’Eterno, il
Signore».
L’orgoglio di Tiro1543
La parola dell’Eterno mi fu rivolta così:
«Tu, figlio d'uomo, alza un lamento su Tiro
e di' a Tiro: "[Tu] che dimori agli approdi del mare, che traffichi con le popolazioni di molte isole1544: Così dice
l’Eterno, il Signore: Tiro, tu hai detto: «Io sono perfetto in bellezza».
I tuoi confini sono nel cuore dei mari; i tuoi costruttori ti hanno fatto di una perfetta bellezza;
di cipresso di Senir essi costruirono tutte le tue doppie bordature; presero il cedro del Libano per fare la tua alberatura;
con le querce di Basan fecero i tuoi remi; fecero i tuoi ponti1545 d'avorio incastonato nel bosso1546 delle isole di Chittim.
Il lino fino ricamato d'Egitto, era la tua vela [e] ti serviva da bandiera; il blu e la porpora delle isole d'Elisa erano la tua
tenda.
Gli abitanti di Sidone e di Arvad erano i tuoi rematori; i tuoi saggi, o Tiro, che erano in te, erano i tuoi piloti;
gli anziani di Guebal e i suoi esperti, erano in te a riparare le tue fessure; tutte le navi del mare con i loro marinai, erano
in te per trafficare con te.
La Persia, e Lud1547, e Put1548 erano uomini di guerra nel tuo esercito; loro sospendevano in mezzo a te lo scudo e
l'elmo, facendo il tuo splendore.
I figli di Arvad e il tuo esercito difendevano tutto intorno le tue mura; i tuoi guerrieri1549 stavano nelle tue torri; essi
sospendevano i loro scudi tutto intorno alle tue mura; essi rendevano perfetta la tua bellezza.
Tarsis commerciava con te, per l’abbondanza dei tuoi beni d'argento, di ferro, di stagno e di piombo, erano pieni i tuoi
mercati.
Iavan1550, Tubal e Mesec erano i tuoi mercanti; essi fornivano ai tuoi traffici anime d’uomini1551 e utensili di bronzo in
cambio delle tue mercanzie.
Dalla casa di Togarma essi fornivano i tuoi mercati di cavalli, di cavalieri1552 e di muli.
I figli di Dedan erano tuoi mercanti; molte isole erano in rapporti commerciali con te; essi scambiavano denti d'avorio
ed ebano.
La Siria commerciava con te, con la moltitudine dei tuoi manufatti; essi fornivano i tuoi mercati di carbonchi, porpora,
stoffe ricamate, lino fino, corallo e rubini.
Giuda e il paese d'Israele erano tuoi mercanti, essi fornivano i tuoi mercati di frumento di Minnit, di pasticcerie, di
miele, di olio e di balsamo.
Damasco commerciava con te, con abbondanza di ogni specie di beni, scambiando i tuoi numerosi prodotti con vino di
Chelbon e con lana candida.
Vedan e Iavan d’Uzal1553 fornivano ai tuoi mercati: ferro lavorato, cassia, canna aromatica, fra i prodotti di scambio.
Dedan commerciava con te in drappi preziosi da cavalcatura.
L'Arabia e tutti i prìncipi di Chedar erano in rapporti commerciali con te, con agnelli, montoni, capri, in queste cose essi
erano tuoi mercanti.
I mercanti di Seba e di Raama commerciano con te; provvedevano i tuoi mercati di tutti i migliori aromi, di ogni tipo di
pietre preziose e d'oro.
Aran, Canné e Eden, i mercanti di Seba, d'Assur, di Chilmad, tuoi mercanti,
1539
o : uscita;
n. d. t. altri: nelle solitudini eterne; o in luoghi desolati da secoli; o ne' luoghi desolati ab antico;
1541
n. d. t. altri: mentre rimetterò lo splendore sulla terra de' viventi; o allora io darò splendore alla terra dei viventi; o
allora rimetterò la gloria nella terra de' viventi; allusione alla gloria del futuro Regno di Dio in Israele;
1542
esattamente : dei terrori;
1543
* Ezechiele Cap. 27:1-36;
1544
o : contrade marittime; qui e ai vv. 6, 7, 15, 35,
1545
o : banchi;
1546
o : larice;
1547
cioè i Lidi d’Africa; vedere Genesi Cap. 10 v. 13;
1548
cioè la Libia;
1549
o : prodi;
1550
cioè la Grecia;
1551
cioè schiavi;
1552
n. d. t. altri: da tiro, con cavalli da corsa;
1553
cioè l’attuale Sanaa dello Yemen;
1540
194
trafficavano con te oggetti di lusso1554, drappi blu, lavori di ricamo, casse di stoffe preziose legate con corde e fatte di
cedro1555.
Le navi di Tarsis erano le carovane per il tuo traffico. E tu sei stata riempita, ti sei grandemente arricchita nel cuore
dei mari.
Lamento sulla rovina di Tiro, simile alla rovina di Babilonia, la grande meretrice di Apocalisse
I tuoi rematori ti hanno condotta sulle grandi acque; il vento d'oriente ti ha spezzato nel cuore dei mari.
Le tue ricchezze, i tuoi scambi1556, i tuoi traffici, i tuoi marinai, i tuoi piloti, i tuoi riparatori di fessure, i tuoi trafficanti,
tutta la tua gente di guerra che è in te e tutta la tua moltitudine1557 che è in mezzo a te, cadranno nel cuore dei mari, il
giorno della tua rovina.
I litorali tremeranno alle grida dei tuoi piloti,
tutti quelli che maneggiano il remo, i marinai e tutti i piloti del mare, scenderanno dalle loro navi sulla terra
e faranno sentire la loro voce su di te gridando amaramente, gettandosi la polvere sul capo, si rotoleranno nella cenere,
si raderanno il capo a motivo di te, si vestiranno di sacchi e per te piangeranno con amarezza d'animo, con un lutto
amaro;
nella loro angoscia alzeranno su di te un lamento, si lamenteranno così riguardo a te: «Chi fu come Tiro, come questa
che ora è distrutta1558 in mezzo al mare?»
Per l'abbondanza dei tuoi mercati al di là dei mari, tu hai saziato molti popoli, per l'abbondanza delle tue ricchezze e del
tuo traffico tu hai arricchito i re della terra.
Ne tempo in cui sei stata infranta dai mari, nelle profondità delle acque, il tuo traffico e tutta la tua moltitudine che era
in mezzo a te, sono cadute.
Tutti gli abitanti delle isole sono sbigottiti a causa di te; i loro re fremono di spavento, il loro aspetto è agitato.
I mercanti in mezzo ai popoli hanno fischiato su di te; tu sei diventato un terrore1559, e tu non esisterai mai più!"»
Profezia contro il re di Tiro, allegoria di Satana, giudicato alla fine del regno millenario1560
La parola dell’Eterno mi fu rivolta così:
«Figlio d'uomo, di' al principe di Tiro:
"Così dice l’Eterno, il Signore:
Poiché il tuo cuore si è insuperbito,
e tu hai detto: «Io sono *Dio1561!
Io sto seduto su un trono di un dio
nel cuore dei mari!»
(mentre sei un uomo e non *Dio)
e hai elevato1562 il tuo cuore come un cuore di dio,
(ecco, tu sei più saggio di Daniele,
nessun mistero è oscuro per te
con la tua saggezza e con la tua intelligenza
ti sei procurato della potenza1563,
hai ammassato oro e argento nei tuoi tesori;
con la grandezza della tua saggezza
e con il tuo commercio,
tu hai moltiplicato le tue ricchezze,
e a motivo delle tue ricchezze,
il tuo cuore si è insuperbito)
Per questo, così dice l’Eterno, il Signore:
"Poiché tu hai elevato il tuo cuore
come un cuore di dio,
ecco, io faccio venire contro di te degli stranieri,
i terribili fra le nazioni;
essi sguaineranno le loro spade
contro la bellezza della tua saggezza
e profaneranno il tuo splendore;
1554
o : abiti preziosi;
o : e rinforzate;
1556
altri : mercati;
1557
altri : radunamento; anche al v. 34;
1558
o : ridotta al silenzio, era tranquilla;
1559
come al Cap. 26 v. 21;
1560
* Ezechiele Cap. 28:1-19;
1561
n. d. t. altri: un dio;
1562
esattamente: messo; anche al v. 6;
1563
n. d. t. altri: ricchezze;
1555
195
essi ti faranno scendere nella fossa
e tu morirai della morte di quelli
che sono uccisi nel cuore dei mari.
Dirai tu forse davanti a colui che ti uccide:
«Io sono *Dio»?
Tu sarai un uomo e non *Dio
nelle mani di chi ti trafigge!
Tu morirai della morte degli incirconcisi,
per mano di stranieri;
poiché io ho parlato, dice l’Eterno, il Signore"».
Lamento sulla rovina del re di Tiro, allegoria di Satana quando sarà giudicato alla fine del regno millenario
La parola dell’Eterno mi fu rivolta così:
«Figlio d'uomo, pronunzia un lamento sul re di Tiro e digli:
"Così parla l’Eterno, il Signore:
Tu, tu eri la forma compiuta della perfezione1564,
pieno di saggezza e perfetto in bellezza;
tu sei stato in Eden, il giardino di Dio;
tutte le pietre preziose ti coprivano:
il sardio, il topazio, e il diamante,
il crisolito, l’onice, e il diaspro,
lo zaffiro, il carbonchio, e lo smeraldo, e l’oro;
il ricco servizio dei tuoi tamburi e dei flauti, erano in te,
preparati il giorno in cui fosti creato.
Tu eri un cherubino unto, che copriva1565.
Io ti avevo stabilito [così],
tu eri sul monte santo di Dio,
tu camminavi fra le pietre di fuoco.
Tu fosti perfetto nelle tue vie
dal giorno che fosti creato,
finché non si trovò in te l’iniquità.
Per l'abbondanza del tuo traffico,
il tuo cuore si è riempito di violenza
e tu hai peccato
e io ti ho precipitato dal monte di Dio,
come una cosa profana,
io ti ho distrutto dal mezzo delle pietre di fuoco,
o cherubino che copriva.
Il tuo cuore si è inorgoglito per la tua bellezza;
tu hai corrotto la tua saggezza a causa del tuo splendore;
io t’ho gettato a terra,
io t’ho messo di fronte ai re
perché ti osservino.
Con la moltitudine delle tue iniquità,
con l’iniquità del tuo traffico
tu hai profanato i tuoi santuari;
io ho fatto uscire un fuoco in mezzo a te che ti ha divorato,
ti riduco in cenere sulla terra,
agli occhi di tutti quelli che ti guardano.
Tutti quelli che ti conoscono fra i popoli
restano stupefatti al vederti;
tu sei diventato un terrore1566,
e tu non esisterai mai più"».
Lamento sulla rovina del re di Tiro, allegoria di Satana quando sarà giudicato alla fine del regno millenario
La parola dell’Eterno mi fu rivolta in questi termini: «Figlio d'uomo, pronunzia un lamento sul re di Tiro e digli: "Così
parla Dio, l’Eterno: Tu mettevi il sigillo alla perfezione, eri pieno di saggezza, di una bellezza perfetta; eri in Eden,
il giardino di Dio; eri coperto di ogni tipo di pietre preziose: rubini, topazi, diamanti, crisoliti, onici, diaspri, zaffiri,
1564
n. d. t. altri: mettevi il sigillo alla perfezione; o Tu eri un modello di perfezione; o Tu eri al sommo;
Che proteggeva; n. d. t. altri: dalle ali distese; anche al v. 17;
1566
esattamente : dei terrori;
1565
196
carbonchi, smeraldi, oro; tamburi e flauti, erano al tuo servizio, preparati il giorno che fosti creato. Eri un cherubino
dalle ali distese, un protettore. Ti avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di
fuoco. Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, finché non si trovò in te la perversità. Per
l'abbondanza del tuo commercio, tutto in te si è riempito di violenza, e tu hai peccato; perciò io ti caccio via,
come un profano, dal monte di Dio e ti farò sparire, o cherubino protettore, di mezzo alle pietre di fuoco. Il tuo
cuore si è insuperbito per la tua bellezza; tu hai corrotto la tua saggezza a causa del tuo splendore; io ti getto a terra, ti
do in spettacolo ai re. Con la moltitudine delle tue iniquità, con la disonestà del tuo commercio tu hai profanato i tuoi
santuari; perciò io faccio uscire in mezzo a te un fuoco che ti divori e ti riduco in cenere sulla terra, in presenza di tutti
quelli che ti guardano. Tutti quelli che ti conoscevano fra i popoli restano stupefatti al vederti; tu sei diventato
oggetto di terrore e non esisterai mai più"».
§C7– SIGNIFICATO ALLEGORICO
Questo passo, insieme a quello precedente di cui al §A8 – Sez. 1a ISAIA, è molto importante per chiarire il
mistero della creazione di Lucifero, cioè Satana, e con lui la creazione di tutti gli angeli. Gli angeli furono creati
prima degli uomini, prima degli animali, delle piante, dell’aria, della luce, ecc.. (v. anche il §C2 del Cap. 2
GENESI - I° Volume). Egli non fu creato malvagio, ma, anzi, come si comprende da questo passo, fu creato
perfetto.
Questo cherubino protettore, che metteva il sigillo alla perfezione, coperto di 10 diverse pietre preziose, onorato
con il suono di strumenti musicali dal suono ritmico e melodioso, che abitava sul monte di Dio nel giardino di
Eden, è colui che diventerà Satana, cioè l’avversario, l’accusatore, il nemico.
Il motivo di questo cambiamento sorprendente è la superbia di questa creatura, che finirà nella corruzione di altri
angeli, prima, e poi dell’uomo, con la violenza, perversione e peccato.
Questo monte di Dio e questo giardino di Eden non sono luoghi fisici terreni, ma è uno stato spirituale che allude
allegoricamente al luogo elevato e delizioso in cui si trova la presenza della Divinità. L’apostolo Paolo lo chiama
il 3° cielo. Gesù Cristo lo chiama Paradiso.
§ A8 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
Profezia contro Sidone1567
La parola dell’Eterno mi fu rivolta così:
«Figlio d'uomo, volgi la faccia verso Sidone, profetizza contro di lei
e di': "Così parla l’Eterno, il Signore:
Eccomi contro di te, Sidone!
Io sarò glorificato in mezzo a te
e si conoscerà che io sono l’Eterno,
quando eseguirò dei miei giudizi contro di lei,
e sarò santificato in lei.
Io manderò contro di lei la peste
e il sangue nelle sue strade;
gli uccisi dalla spada cadranno in mezzo a essa
che piomberà su di lei da tutte le parti,
e si conoscerà che io sono l’Eterno.
Non ci sarà più per la casa d'Israele né aculeo che ferisce, né spina che causa dolore, fra tutti i suoi vicini che la
disprezzano e si conoscerà che io sono l’Eterno, il Signore"».
Promessa di restaurazione per Israele
«Così dice l’Eterno, il Signore: "Quando avrò raccolto la casa d'Israele in mezzo ai popoli fra i quali essa è dispersa e io
sarò santificato in loro agli occhi delle nazioni, allora essi abiteranno1568 il loro paese, che io ho dato al mio servo
Giacobbe;
essi vi abiteranno in sicurezza; costruiranno delle case e pianteranno delle vigne; essi vi abiteranno in sicurezza, quando
io avrò eseguito i miei giudizi su tutti quelli che li circondano e li disprezzano e conosceranno che io sono l’Eterno, il
loro Dio"».
Profezia contro l'Egitto e il faraone. Nabucodonosor strumento del giudizio di Dio1569
L'anno decimo1570, il decimo [mese], il dodicesimo [giorno] del mese, la parola dell’Eterno mi fu rivolta così:
«Figlio d'uomo, volgi la tua faccia contro Faraone, re d'Egitto, profetizza contro di lui e contro tutto l'Egitto; parla e
di':"Così parla l’Eterno, il Signore:
Eccomi contro di te, o Faraone, re d'Egitto,
1567
* Ezechiele Cap. 28:20-26;
o : dispersi, allora io sarò santificato … ed essi abiteranno;
1569
* Ezechiele Cap. 29:1-16; Cap. 30:10-26;
1570
dell’esilio del re Ioiachin, A. C. 589;
1568
197
grande mostro delle acque1571,
coricato in mezzo ai tuoi fiumi1572
e dici: «Il mio fiume è mio e sono io che l'ho fatto!»
Io metterò un anello nelle tue mascelle,
attaccherò alle tue scaglie i pesci dei tuoi fiumi
e ti farò salire dal mezzo dei tuoi fiumi,
con tutti i pesci dei tuoi fiumi attaccati alle tue scaglie.
Ti getterò nel deserto, te e tutti i pesci dei tuoi fiumi,
tu cadrai sulla faccia dei campi;
tu non sarai più raccolto né radunato
e io ti darò in pasto alle bestie della terra e agli uccelli dei cieli.
Tutti gli abitanti dell'Egitto conosceranno che io sono l’Eterno,
perché essi sono stati un sostegno di canna per la casa d'Israele.
Quando ti hanno preso in mano, ti sei rotto
e hai strappato loro tutta la spalla;
quando si sono appoggiati su di te, ti sei spezzato
e hai fatto vacillare a tutti i loro reni1573.
Perciò, così parla l’Eterno, il Signore: Ecco, io farò venire sopra di te la spada e trancerò da te uomini e bestie,
il paese d'Egitto sarà una desolazione e un deserto e si conoscerà che io sono l’Eterno, perché egli ha detto: "Il fiume è
mio e sono io che l'ho fatto!"
Perciò, eccomi contro di te e contro il tuo fiume; ridurrò il paese d'Egitto in un deserto, in una desolazione, da Migdol a
Siene, fino alla frontiera d'Etiopia.
Non vi passerà piede d'uomo, non vi passerà piede di bestia, né sarà più abitato per quarant'anni;
ridurrò il paese d'Egitto in una desolazione in mezzo a campagne desolate; le sue città saranno una desolazione, per
quarant'anni, in mezzo a città devastate; disperderò gli Egiziani fra le nazioni, li disseminerò per tutti i paesi.
Infatti così parla l’Eterno, il Signore: Alla fine dei quarant'anni io raccoglierò gli Egiziani in mezzo ai popoli dove
saranno stati disseminati,
farò tornare gli Egiziani dispersi e ristabilirò i deportati prigionieri1574; li ricondurrò nel paese di Patros, nel loro paese
natìo e là saranno un umile regno.
L'Egitto sarà il più modesto dei regni e non si eleverà più sopra le nazioni; io li umilierò perché non abbiano più il
dominio sulle nazioni;
ed esso non sarà più l’appoggio della casa d'Israele, ricordo dell'iniquità che commetteva quando si rivolgeva a loro; e si
conoscerà che io sono l’Eterno, il Signore"».
Così dice il Signore, l’Eterno: Io metterò fine alla moltitudine dell'Egitto per mano di Nabucodonosor, re di Babilonia.
Egli e il suo popolo con lui, i terribili fra le nazioni, saranno spinti a distruggere il paese; sguaineranno le spade contro
l'Egitto e riempiranno il paese di cadaveri.
Io metterò i fiumi1575 a secco, venderò il paese in mano di malvagi, e per mano di stranieri desolerò il paese e tutto ciò
che contiene. Io, l’Eterno, ho parlato.
Così dice il Signore, l’Eterno:
Io sterminerò pure gl’idoli, metterò fine alle immagini di Nof,
non ci sarà più principe nel paese d'Egitto
e metterò lo spavento nel paese d'Egitto.
Desolerò Patros,
metterò il fuoco in Soan,
io eseguirò i miei giudizi su No,
riverserò il mio furore sopra Sin, la fortezza d'Egitto, sterminerò la moltitudine di No.
Metterò il fuoco in Egitto; Sin sarà in una grande angoscia,
No sarà aperta dalle brecce, in Nof vi saranno dei nemici in pieno giorno.
I ragazzi di Aven1576 e di Pi-Beset cadranno di spada e queste città saranno deportate.
A Tafanes il giorno si oscurerà, quando io vi spezzerò il giogo dell'Egitto
e che l'orgoglio della sua forza avrà fine.
Quanto a questa, una nuvola la coprirà e le sue figlie1577 saranno deportate.
Così eseguirò i miei giudizi sull'Egitto e si conoscerà che io sono l’Eterno "».
1571
n. d. t. altri: coccodrillo;
o: canali; anche ai vv. 4, 5, 10; vedere la nota in Esodo Cap. 7 v. 19;
1573
n. d. t. altri: stare tutti sui loro fianchi;
1574
qui e altrove, come Deuteronomio Cap. 30 v. 3; vedere anche Cap. 16 v. 53;
1575
vedere la nota al Cap. 29 v. 3;
1576
o : On cioè Eliopolis ; vedere Genesi Cap. 41 v. 45 e la nota in Geremia Cap. 43 v. 13;
1577
cioè le città dipendenti;
1572
198
L'anno undicesimo1578, il primo [mese], il settimo [giorno] del mese, la parola dell’Eterno mi fu rivolta così:
«Figlio d'uomo, io ho spezzato il braccio di Faraone re d'Egitto; ed ecco, il suo braccio non è stato fasciato perché
fosse curato, perché fosse rafforzato con fasce da poter maneggiare la spada.
Perciò, così dice il Signore, l’Eterno: Ecco, io vengo contro Faraone, re d'Egitto, io gli spezzerò le braccia, tanto
quello forte, quanto quello che è spezzato e gli farò cadere di mano la spada.
Disperderò gli Egiziani fra le nazioni, li disseminerò per tutti i paesi.
Fortificherò le braccia del re di Babilonia, gli metterò in mano la mia spada, spezzerò le braccia di Faraone. Egli
gemerà davanti a lui, come geme un uomo ferito a morte.
Fortificherò le braccia del re di Babilonia e le braccia di Faraone cadranno e si conoscerà che io sono l’Eterno,
quando avrò messo la mia spada in mano del re di Babilonia ed egli la volgerà contro il paese d'Egitto.
Io disperderò gli Egiziani fra le nazioni, li disseminerò per tutti i paesi e si conoscerà che io sono l’Eterno».
L'Egitto colpito come sarà colpita l'Assiria. Il re d’Assiria come figura allegorica di Satana quando peccò 1579
L'anno undicesimo1580, il terzo [mese], il primo [giorno] del mese, la parola dell’Eterno mi fu rivolta così:
«Figlio d'uomo, di' al faraone re d'Egitto e alla sua moltitudine:
"A chi somigli tu nella tua grandezza?
Ecco, Assur era un cedro sul Libano,
bello per i suoi rami e fronzuto,
che faceva ombra, di grande altezza,
la sua vetta era in mezzo al folto dei rami1581.
Le acque lo hanno sviluppato,
l'abisso lo ha cresciuto in altezza,
i suoi ruscelli scorrevano intorno alle sue piantine1582
e mandava i suoi canali a tutti gli alberi dei campi.
Perciò la sua altezza era superiore
a quella di tutti gli alberi della campagna.
I suoi rami si moltiplicarono,
i suoi ramoscelli si allungarono,
perché si sviluppava a causa delle molte acque.
Tutti gli uccelli dei cieli si annidavano fra i suoi ramoscelli,
tutte le bestie dei campi figliavano sotto i suoi rami,
tutte le numerose nazioni abitavano sotto la sua ombra.
Era bello per la sua grandezza,
per la lunghezza dei suoi rami,
perché la sua radice era presso acque abbondanti.
I cedri nel giardino di Dio non lo coprivano;
i cipressi non uguagliavano i suoi ramoscelli,
gli aceri1583 non erano neppure come i suoi rami;
nessun albero nel giardino di Dio
lo pareggiava in bellezza.
Io l'avevo reso bello per l'abbondanza dei suoi rami,
e tutti gli alberi di Eden, che erano nel giardino di Dio,
gli portavano invidia.
Perciò così parla l’Eterno, il Signore: Perché tu sei salito in altezza e hai rizzato la tua vetta in mezzo al folto dei rami, e
il tuo cuore s'è elevato per la sua altezza,
io t’ho dato in mano del potente1584 delle nazioni che lo ha trattato a suo piacimento; io l’ho cacciato per la sua
iniquità.
Degli stranieri, i terribili fra le nazioni, l'hanno tagliato e l'hanno lasciato là; i suoi rami sono caduti sui monti e in
tutte le valli, i suoi ramoscelli sono stati spezzati in tutti i burroni della terra, tutti i popoli della terra si sono ritirati1585
da sotto la sua ombra e l'hanno lasciato là.
Tutti gli uccelli dei cieli abitano sul suo [tronco] caduto, tutte le bestie dei campi stanno sopra i suoi rami,
1578
dell’esilio del re Ioiachin, A. C. 588;
* Ezechiele Cap. 31:1-18;
1580
dell’esilio del re Ioiachin, A. C. 588;
1581
altri: defogliati;
1582
o: ciò che Ninive aveva piantato attorno di lei; n. d. t. altri: intorno al luogo dov'era piantato;
1583
o: platani;
1584
esattamente : el; o: forte; cioè: il Dio delle nazioni;
1585
esattamente : sono discesi;
1579
199
affinché nessuno degli alberi [piantati presso] delle acque, non si esalti della sua altezza, e non sporga la sua vetta in
mezzo al folto dei rami, e nessuno di quelli che bevono alle acque non si sostengono da soli nella loro altezza, poiché
tutti quanti sono dati alla morte [per andarsene] nei luoghi profondi della terra, in mezzo ai figli degli uomini,
verso quelli che scendono nella fossa.
Così parla l’Eterno, il Signore: Il giorno che egli discese a Shéol1586 io feci fare un lutto; a motivo di lui velai l'abisso,
ne arrestai i fiumi e le grandi acque furono fermate; a motivo di lui io misi in lutto il Libano e tutti gli alberi dei campi
appassirono a motivo di lui.
Dal rumore della sua caduta feci tremare le nazioni, quando lo feci scendere a Shéol con quelli che scendono nella
fossa; tutti gli alberi di Eden, i più scelti e i più belli del Libano, tutti quelli che bevevano alle acque, si
consolarono nei luoghi profondi della terra.
Anch'essi sono discesi con lui a Shéol, verso quelli che sono stati uccisi dalla spada e che [essendo] il suo braccio,
abitavano sotto la sua ombra in mezzo alle nazioni.
- A chi somigli così tu, per gloria e per grandezza, fra gli alberi di Eden? Così tu sarai abbassato con gli alberi di Eden
nelle profondità della terra; tu giacerai in mezzo agli incirconcisi, fra quelli che la spada ha uccisi1587. Là è Faraone con
tutta la sua moltitudine, dice l’Eterno, il Signore"».
Profezia contro il faraone e l'Egitto, figura allegorica di Satana signore del mondo, annientato negli ultimi giorni1588
L'anno dodicesimo1589, il dodicesimo mese, il primo [giorno] del mese, la parola dell’Eterno mi fu rivolta così:
«Figlio d'uomo, pronunzia un lamento su Faraone, re d'Egitto, e digli:
"Tu eri simile a un leoncello fra le nazioni;
tu eri come un mostro nelle acque1590;
ti slanciavi nei tuoi fiumi;
intorbidivi con i tuoi piedi le acque
e rendevi melmosi i suoi canali.
Così parla l’Eterno, il Signore:
Io stenderò su di te la mia rete
per un’adunata di popoli numerosi,
i quali ti tireranno fuori con la mia rete;
ti abbandonerò sulla terra
e ti getterò sulla faccia dei campi;
farò dimorare su te tutti gli uccelli dei cieli
e sazierò di te le bestie di tutta la terra;
metterò la tua carne sui monti
e riempirò le valli dei pezzi delle tue membra;
annaffierò del tuo sangue il paese dove nuoti, fino sui monti;
i burroni saranno ricolmi di te.
Quando ti estinguerò, io velerò i cieli
e ne oscurerò le stelle;
coprirò il sole di nuvole,
e la luna non darà la sua luce.
Tutti gli astri che splendono1591 in cielo,
io li oscurerò a causa di te,
e stenderò le tenebre sul tuo paese", dice il Signore, l’Eterno.
"Sconvolgerò il cuore di molti popoli,
quando farò giungere [la notizia della] tua rovina fra le nazioni,
in paesi che tu non conosci;
io colpirò di stupore molti popoli per causa tua,
i loro re fremeranno d’orrore per causa tua,
quando io brandirò la mia spada davanti a loro;
ognuno di essi tremerà per la sua vita a ogni istante,
nel giorno della tua caduta.
Infatti così parla il Signore, l’Eterno:
La spada del re di Babilonia verrà su di te,
per la spada dei prodi, io farò cadere la tua moltitudine
1586
cioè : nel soggiorno dei morti;
n. d. t. : Il giudizio di Satana sarà come il giudizio degl’infedeli (gl’incirconcisi) che la Parola di Dio (la spada)
condannerà a causa del loro orgoglio, che gl’impedisce di ravvedersi del loro peccato e convertirsi a Dio.
1588
* Ezechiele Cap. 32:1-15;
1589
dell’esilio del re Ioiachin, A. C. 587; fu l’anno della presa di Gerusalemme;
1590
o generalmente: mari; n. d. t. altri: coccodrillo;
1591
esattamente: luminari di luce;
1587
200
tutti, sono i terribili fra le nazioni,
ed essi distruggeranno l’orgoglio dell'Egitto
e tutta la sua moltitudine sarà annientata.
Farò perire tutto il suo bestiame
sulle rive delle grandi acque;
il piede dell'uomo non le intorbiderà più,
l’unghia divisa del bestiame non le intorbiderà più.
Allora renderò le loro acque limpide
e farò scorrere i loro fiumi come olio", dice l’Eterno, il Signore.
"Quando avrò fatto del paese d'Egitto in una desolazione,
il paese sarà desolato [vuoto] di ciò che conteneva,
quando avrò colpito tutti i suoi abitanti
si conoscerà che io sono l’Eterno".
§C8– SIGNIFICATO ALLEGORICO
Questo passo, insieme a quelli precedenti (§A8 – Sez. 3a EZECHIELE e al §A8 – Sez. 1a ISAIA) è molto
importante per chiarire il mistero delle tenebre in cui era caduta la prima creazione nella quale primeggiava
Lucifero, cioè Satana, e con lui la creazione di tutti gli angeli. Gli angeli furono creati prima degli uomini, prima
degli animali, delle piante, dell’aria, della luce, ecc.. (v. anche il §C2 del Cap. 2 GENESI - I° Volume). Egli
non fu creato malvagio, ma lo divenne sorprendentemente è la superbia di questa creatura, che finirà nella
corruzione e nel peccato.
§ A9 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
Lamento sulla rovina dell’Egitto, allegoria delle Nazioni del mondo giudicate alla fine del regno millenario1592
Il dodicesimo anno1593, il quindicesimo [giorno] del mese1594, la parola dell’Eterno mi fu rivolta così:
«Figlio d'uomo, gemi sulla moltitudine dell'Egitto e falla scendere, essa e le figlie delle nazioni magnifiche, nei luoghi
profondi della terra, con quelli che scendono nella fossa.
–
A chi sei tu superiore in gradimento?
Scendi, e giaci con gli incirconcisi! Essi cadranno fra gli uccisi per la spada. La spada vi è data; trascinate l'Egitto1595 e tutta la sua moltitudine!
I più forti fra i prodi e quelli che gli davano soccorso, gli parleranno1596 in mezzo a Shéol: essi sono discesi là, essi
sono coricati, incirconcisi, uccisi dalla spada.
Là è Assur e tutta la sua assemblea1597, attorno a lui i suoi sepolcri; tutti uccisi, caduti per la spada.
I suoi sepolcri sono stati posti nel fondo della fossa, la sua assemblea sta attorno al suo sepolcro; tutti uccisi, caduti
per la spada, essi che spargevano il terrore sulla terra dei viventi.
Là è Elam con tutta la sua moltitudine, attorno al suo sepolcro; tutti uccisi, caduti per la spada, discesi incirconcisi nei
luoghi profondi della terra: essi, che spargevano il loro terrore sulla terra dei viventi e che hanno portato la loro
vergogna, con quelli che sono discesi nella fossa.
Ha messo il suo letto in mezzo agli uccisi, per lui e per la sua moltitudine; attorno a lui sono i suoi sepolcri; tutti sono
incirconcisi, morti per la spada, benché1598 il loro terrore fu sparso sulla terra dei viventi; essi portano la loro
vergogna con quelli che scendono nella fossa; egli1599 è stato messo fra gli uccisi.
Là è Mesec, Tubal e tutta la loro moltitudine; attorno a loro sono i loro sepolcri; tutti sono incirconcisi, uccisi dalla
spada, benché spargessero il loro terrore sulla terra dei viventi.
[Ma]1600 essi non sono stati coricati con i prodi che sono caduti fra gli incirconcisi, che sono scesi a Shéol con le loro
armi da guerra, con sotto il loro capo le loro spade e le cui iniquità sono sulle loro ossa, benché fossero il terrore dei
prodi sulla terra dei viventi1601.
Tu pure sarai abbattuto in mezzo agli incirconcisi e giacerai con gli uccisi dalla spada.
Là è Edom con i suoi re e con tutti i suoi principi, i quali, nel loro valore, sono stati messi con gli uccisi di spada; essi
sono coricati con gli incirconcisi e con quelli che sono discesi nella fossa.
1592
* Ezechiele Cap. 32:17-32;
dell’esilio del re Ioiachin, A. C. 587; fu l’anno della presa di Gerusalemme;
1594
n. d. t. altri: del primo mese;
1595
esattamente: trascinatela;
1596
altri: parleranno di lui;
1597
altri: radunamento;
1598
n. d. t. altri: perché; anche ai vv. 26, 27;
1599
cioè: Elam;
1600
n. d. t. parentesi aggiunta per chiarezza;
1601
n. d. t. altri: ma le loro iniquità stanno sulle loro ossa; o perché tali eroi erano un terrore nella terra dei viventi;
1593
201
Là sono i prìncipi del nord, tutti loro e tutti i Sidoni, che sono discesi con gli uccisi, confusi per il terrore che incuteva
il loro valore; essi sono coricati incirconcisi con quelli che sono uccisi dalla spada e portano la loro vergogna con
quelli che sono discesi nella fossa.
Il Faraone li vedrà e si consolerà riguardo la sua moltitudine; il Faraone e tutto il suo esercito uccisi per la spada,
dice il Signore, l’Eterno,
poiché io ho sparso il mio1602 terrore sulla terra dei viventi; egli sarà coricato in mezzo agli incirconcisi, con quelli che
sono stati uccisi dalla spada, il Faraone e tutta la sua moltitudine, dice l’Eterno, il Signore».
Profezia relativa agli ultimi giorni precedenti il regno millenario, ancora contro l'Egitto e il faraone1603
Il ventisettesimo anno1604, il primo [mese], il primo [giorno] del mese, la parola dell’Eterno mi fu rivolta così:
«Figlio d'uomo, Nabucodonosor, re di Babilonia, ha fatto fare al suo esercito un duro lavoro contro Tiro; ogni testa
n'è divenuta calva, ogni spalla scorticata; né egli né il suo esercito hanno ricavato da Tiro nessun salario dal lavoro
che egli ha fatto contro di essa.
Perciò così dice il Signore, l’Eterno: Ecco, io do a Nabucodonosor, re di Babilonia, il paese d'Egitto; egli ne porterà
via la moltitudine, lo spoglierà del bottino e farà il saccheggio; questo sarà il salario per il suo esercito.
In ricompensa del lavoro che egli ha fatto contro Tiro1605, io gli do il paese d'Egitto, poiché hanno lavorato per me,
dice il Signore, l’Eterno.
In quel giorno io farò rispuntare il corno della1606 casa d'Israele e io ti darò una bocca aperta in mezzo a loro, ed essi
conosceranno che io sono l’Eterno ».
Profezia relativa agli ultimi giorni precedenti il regno millenario, ancora contro l'Egitto e Faraone
La parola dell’Eterno mi fu rivolta così:
«Figlio d'uomo, profetizza e di': "Così dice il Signore, l’Eterno:
Urlate: - Ahi, che giorno! Poiché il giorno è vicino,
sì, è vicino il giorno dell’Eterno:
giorno di nuvole, il tempo delle nazioni.
La spada verrà sull'Egitto e vi sarà terrore in Etiopia,
quando in Egitto cadranno i feriti a morte,
quando si porteranno via la sua moltitudine
e i suoi fondamenti saranno distrutti.
Cus1607, Put1608, e Lud1609, e tutti i popoli meticci,
e Cub e i figli del paese dell'alleanza1610,
cadranno con loro di spada.
Così dice l’Eterno:
Gli appoggi dell'Egitto cadranno
e l'orgoglio della sua forza sarà abbattuto:
cadranno di spada in mezzo ad esso,
da Migdol a Siene, dice l’Eterno, il Signore,
saranno desolati in mezzo a terre desolate;
le loro città saranno devastate in mezzo a città devastate;
conosceranno che io sono l’Eterno,
quando metterò il fuoco in Egitto,
e tutti coloro che lo soccorrono saranno abbattuti.
In quel giorno, da me partiranno messaggeri su navi
per spaventare l'Etiopia, [nella sua] sicurezza,
e regnerà tra di loro il terrore come nel giorno dell'Egitto;
poiché, ecco, lui1611 viene.
1602
altri: suo;
* Ezechiele Cap. 29:17-21; Cap. 30:1-9;
1604
dell’esilio del re Ioiachin, A. C. 572;
1605
esattamente : essa;
1606
esattamente : in corno per; cioè la potenza;
1607
esattamente : L’Etiopia;
1608
cioè la Libia;
1609
cioè i Lidi d’Africa; vedere Genesi Cap. 10 v. 13;
1610
n. d. t. cioè Israele;
1611
esattamente : quello; n. d. t. altri: la cosa sta per avvenire; esattamente è un’allusione al ritorno di Cristo per
regnare;
1603
202
Parte 5a. PROMESSE DELLA FUTURA RESTAURAZIONE DI GIUDA E DI
GERUSALEMME
Il residuo risparmiato 1612
[Aggiunse ancora:]1613 «Ma io vi lascerò un residuo in mezzo alle nazioni, poiché avrete alcuni scampati dalla spada,
quando sarete dispersi in vari paesi.
I vostri superstiti si ricorderanno di me fra i popoli dove saranno stati deportati, poiché io spezzerò il loro cuore
adultero che si è allontanato da me, per commettere adulterio con i loro idoli e1614 farò piangere i loro occhi; quelli
avranno orrore di loro stessi, per tutte le loro abominazioni.
Conosceranno che io, l’Eterno, non li ho minacciati invano di far loro questo male.
Riconferme varie che un residuo del popolo sarà risparmiato1615
Ma ecco, vi sarà in essa un residuo di gente scampata, che ne uscirà, dei figli e delle figlie, che verranno a voi e voi
vedrete la loro condotta e le loro azioni, che vi consoleranno del male che io ho fatto venire su Gerusalemme, di tutto
quello che ho fatto venire su di lei.
Essi vi consoleranno perché vedrete la loro condotta e le loro azioni, e riconoscerete che non è senza ragione, che io
faccio quello che ho fatto in di essa», dice il Signore, l’Eterno.
«"Così dice l’Eterno, il Signore: io, io prenderò dalla vetta del cedro elevato [un ramoscello] e lo pianterò; dal più alto
dei suoi giovani rami strapperò un tenero [germoglio] e lo pianterò sopra un monte alto e imponente.
Lo pianterò sull'alto monte d'Israele; esso metterà dei rami e porterà del frutto, diventerà un cedro magnifico e
tutti gli uccelli di ogni ala dimoreranno sotto di lui; essi abiteranno all'ombra dei suoi rami,
tutti gli alberi della campagna sapranno che io, l’Eterno, abbasso l'albero elevato e innalzo l'albero abbassato, faccio
seccare l'albero verde e faccio germogliare l'albero secco. Io, l’Eterno, l'ho detto e lo farò"».
Io sono vivente, dice l’Eterno, il Signore, se io non regno su di voi, con mano forte, con braccio disteso e con grande
furore.
Se io non vi faccio uscire dai popoli, se non vi raccolgo fuori dai paesi dove sarete stati dispersi, con mano forte, con
braccio disteso e con grande furore;
se [prima]1616 non vi conduco nel deserto dei popoli e vengo in giudizio con voi a faccia a faccia.
Come io sono entrato in giudizio con i vostri padri nel deserto del paese d'Egitto, così entrerò in giudizio con voi, dice
l’Eterno, il Signore;
io vi farò passare sotto la verga e vi introdurrò nei vincoli del patto;
separerò da voi i ribelli e quelli che mi si sono rivoltati contro; io li condurrò fuori dal paese nel quale soggiornano, ma
essi non entreranno nel paese d'Israele e voi conoscerete che io sono l’Eterno.
E voi, casa d'Israele, così dice l’Eterno, il Signore: Andate, servite ognuno ancora i vostri idoli in futuro, se nessuno di
voi vuole ascoltarmi, ma il mio santo nome non lo profanerete più con i vostri doni e con i vostri idoli!
Poiché nel paese, sul mio monte santo, sull'alto monte d'Israele, dice l’Eterno, il Signore, là mi servirà tutta intera la
casa d'Israele; là io mi compiacerò di loro, là io chiederò le vostre offerte elevate e le primizie dei vostri doni in tutte le
vostre cose sante1617.
Io mi compiacerò in voi come di un profumo gradevole, quando vi avrò fatti uscire fra i popoli e vi avrò radunati dai
paesi dove sarete stati dispersi e io sarò santificato in voi agli occhi delle nazioni;
voi conoscerete che io sono l’Eterno, quando vi avrò condotti nella terra d'Israele, paese del quale io alzai la mano
[giurando]1618 di darlo ai vostri padri.
Là vi ricorderete della vostra condotta e di tutte le azioni con le quali vi siete resi impuri, avrete orrore di voi stessi, a
causa di tutte le iniquità che avete commesse,
voi conoscerete che io sono l’Eterno, quando agirò con voi a causa del mio nome e non secondo la vostra condotta
malvagia e non secondo le vostre azioni corrotte, o casa d'Israele! dice l’Eterno, il Signore"».
Il nuovo spirito e il nuovo cuore 1619
Perciò di': "Così parla il Signore, l’Eterno: Sebbene io li abbia allontanati fra le nazioni e li abbia dispersi per i paesi, io
sarò per loro un piccolo santuario nei paesi dove sono andati".
Perciò di': "Così parla il Signore, l’Eterno: Io vi raccoglierò in mezzo ai popoli, vi radunerò dai paesi dove siete stati
dispersi e vi darò la terra d'Israele".
Là essi verranno e toglieranno tutte le cose esecrande e tutte le abominazioni.
1612
* Ezechiele Cap. 6:8-10;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
1614
o : perché io sono toccato dal loro cuore…, e per;
1615
* Ezechiele Cap. 14:22-23; Cap. 17:22-24; Cap. 20:33-44;
1616
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1617
o : quello che mi consacrerete;
1618
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1619
* Ezechiele Cap. 11:16-21;
1613
203
Io darò loro un solo cuore, io metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò dalla loro carne1620 il cuore di pietra, e
metterò in loro un cuore di carne,
perché essi camminino nei miei statuti ed osservino le mie leggi e le mettano in pratica; così essi saranno il mio popolo
e io sarò il loro Dio1621.
Ma quanto a quelli il cui cuore segue le loro cose esecrande e le loro abominazioni, io farò ricadere1622 la loro
condotta sul loro capo, dice il Signore, l’Eterno ».
Promessa di un nuovo patto eterno1623
Ma io mi ricorderò del patto che feci con te nei giorni della tua giovinezza e stabilirò per te un patto eterno.
Tu ti ricorderai della tua condotta e ne avrai vergogna, quando riceverai le tue sorelle, quelle che sono più grandi, con
quelle che sono più piccole di te, io te le darò per figlie, ma non secondo1624 il tuo patto.
Io stabilirò il mio patto con te e tu conoscerai che io sono l’Eterno,
affinché tu ti ricordi, tu ti vergogni e tu non possa più aprir la bocca a motivo della confusione, quando ti avrò
perdonato tutto quello che hai fatto, dice l’Eterno, il Signore"».
§C9– SIGNIFICATO ALLEGORICO
Il nuovo spirito è lo Spirito Santo e il cuore di carne è la nuova natura che tutti i figli di Dio, convertiti,
acquisiscono in seguito alla nascita spirituale.
Questa nuova nascita è ricordata da Gesù a Nicodemo1625.
Il nuovo patto è quello fondato sull’ubbidienza di Cristo e non sulla disubbidienza dell’uomo, il vecchio patto.
Parte 6a. LA FUTURA RESTAURAZIONE DI ISRAELE, DI GIUDA E GERUSALEMME
§ A10 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
Il Pastore d'Israele si metterà al lavoro al tempo del regno millenario1626
Perché così dice l’Eterno, il Signore: Eccomi! io stesso andrò in cerca delle mie pecore e mi prenderò cura di loro.
Come un pastore va in cerca del suo gregge, il giorno che si trova in mezzo alle sue pecore disperse, così io andrò in
cerca delle mie pecore e le ricondurrò da tutti i luoghi dove sono state disperse nel giorno della nuvola e di oscurità
profonda;
le farò uscire dai popoli, le raccoglierò dai paesi e le ricondurrò nella loro terra; le pascerò sui monti d'Israele,
lungo i ruscelli1627 e in tutti i luoghi abitati del paese,
io le pascerò in buoni pascoli e il loro ovile sarà sugli alti monti d'Israele; esse saranno là, sdraiate in buon ovile e
pascoleranno in grassi pascoli sui monti d'Israele.
Io stesso pascerò le mie pecore, io stesso le farò riposare, dice il Signore, l’Eterno.
La perduta, io la cercherò, la smarrita, io la ricondurrò, la ferita, io la fascerò, la malata, io la fortificherò, ma io
distruggerò la grassa e la forte: io le pascerò con giustizia.
Il ristabilimento d'Israele nel futuro regno millenario; la nuova natura divina1628
«Tu, figlio d'uomo, profetizza ai monti d'Israele, e di': «O monti d'Israele, ascoltate la parola dell’Eterno!
Così dice l’Eterno, il Signore: Poiché il nemico ha detto contro di voi: "Ah! ah! le alture eterne sono diventate nostro
possesso …!" perciò tu profetizza, e di':
"Così dice l’Eterno, il Signore: Sì, poiché vi hanno desolati e vi hanno inghiottiti da tutte le parti, perché foste possesso
del resto delle nazioni e perché siete bersaglio delle ciarle delle lingue e dei malvagi propositi della gente1629,
per questo, monti d'Israele, ascoltate la parola dell’Eterno, il Signore! Così parla l’Eterno, il Signore, ai monti e ai colli,
ai torrenti e alle valli, ai luoghi deserti [e] desolati e alle città abbandonate, che sono state la preda e la burla delle altre
nazioni circostanti;
per questo, così dice l’Eterno, il Signore: Sì, io ne parlo nel fuoco della mia gelosia, contro il resto delle altre nazioni e
contro Edom tutto quanto, che si sono attribuiti il mio paese come loro possesso, con tutta la gioia del loro cuore e con il
1620
n. d. t. altri : corpo;
esattamente : per popolo per me, e io, io sarò per Dio; n. d. t. : Il nuovo spirito è lo Spirito Santo e il cuore di carne
è la nuova natura che tutti i figli di Dio, convertiti, acquisiscono in seguito alla nascita spirituale. Questa nuova
nascita è ricordata da Gesù a Nicodemo (Giovanni Cap. 3 v. 10). Il nuovo patto è quello fondato sull’ubbidienza di
Cristo e non sulla disubbidienza dell’uomo, il vecchio patto.
1622
Come Cap. 9 v. 10;
1623
* Ezechiele Cap. 16:60-63;
1624
o: per;
1625
Giovanni Cap. 3 v. 10;
1626
* Ezechiele Cap. 34:11-16;
1627
o: le valli;
1628
* Ezechiele Cap. 36:1-38;
1629
o: del popolo;
1621
204
disprezzo dell'anima, per ridurlo in bottino",
perciò, profetizza alla terra d'Israele, e di' ai monti e ai colli, ai torrenti e alle valli: "Così dice l’Eterno, il Signore:
Ecco, io ho parlato nella mia gelosia e nel mio furore, perché voi avete portato la vergogna delle nazioni,
perciò, così dice l’Eterno, il Signore: Io ho [giurato]1630 alzando la mano, che le nazioni che vi circondano porteranno
anch'esse la loro vergogna!
Ma voi, monti d'Israele, germoglierete i vostri rami e porterete i vostri frutti per il mio popolo Israele, perché
essi1631 stanno per arrivare.
Poiché, ecco [io penso] a voi, io mi volgo verso di voi e voi sarete coltivati e seminati;
io moltiplicherò su di voi gli uomini, tutta quanta la casa d'Israele, le città saranno abitate e le rovine saranno
ricostruite;
io moltiplicherò su di voi uomini e bestie; si moltiplicheranno e cresceranno e farò in modo che sarete abitati
com'eravate prima; io [vi] farò del bene più che al vostro principio, così voi conoscerete che io sono l’Eterno.
Io farò camminare su di voi degli uomini, il mio popolo Israele, loro vi possederanno e voi sarete la loro eredità1632 e
non li priverete più dei loro figli.
Così dice l’Eterno, il Signore: Poiché si dice di voi: "Tu divori gli uomini, tu privi la tua nazione1633 dei suoi figli….",
per questo tu non divorerai più gli uomini, e non priverai più dei suoi figli1634 la tua nazione dice l’Eterno, il Signore.
Io non ti farò più udire gli oltraggi delle nazioni, tu non porterai più il disprezzo dei popoli e non farai più cadere la tua
gente, dice l’Eterno, il Signore"».
La compassione divina verso il popolo ribelle
La parola dell’Eterno mi fu rivolta in questi termini:
«Figlio d'uomo, la casa d'Israele abitava la sua terra, ed essi l’hanno resa impura con la loro condotta e con le loro
azioni; la loro condotta era davanti a me come l'impurità della donna separata a causa dei suoi flussi mensili,
io riversai il mio furore su di loro, a motivo del sangue che avevano versato sul paese e perché l'avevano reso impuro
con i loro idoli;
io li dispersi fra le nazioni ed essi furono disseminati nei paesi, così io li giudicai secondo la loro condotta e secondo le
loro azioni.
Giunti fra le nazioni dove sono andati, essi profanarono il nome mio santo, in quanto si diceva di loro: "Questi sono il
popolo dell’Eterno, e sono scacciati dal loro paese?"
Ma io ho risparmiato il mio nome santo, che la casa d'Israele profanò fra le nazioni dov'è andata.
Perciò, di' alla casa d'Israele: "Così dice l’Eterno, il Signore: Non è a causa di voi, o casa d'Israele, che io lo faccio, ma
a causa del mio nome santo, che voi avete profanato fra le nazioni dove siete andati.
Io santificherò il mio gran nome che è stato profanato fra le nazioni, che voi avete profanato in mezzo ad esse; così le
nazioni conosceranno che io sono l’Eterno, dice il Signore, quando io mi santificherò in voi, sotto i loro occhi1635.
La nuova natura divina
Io vi prenderò fra le nazioni, vi radunerò da tutti i paesi e vi ricondurrò nella vostra terra;
io spanderò1636 su voi delle acque pure e sarete puri; vi purificherò di tutte le vostre impurità e di tutti i vostri idoli.
Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo, io toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra
e vi darò un cuore di carne;
io metterò dentro di voi il mio Spirito e farò che camminiate secondo le mie leggi, osserviate e mettiate in pratica le
mie prescrizioni.
Abiterete nel paese che io diedi ai vostri padri, sarete il mio popolo e io, io sarò il vostro Dio1637.
Io vi libererò1638 da tutte le vostre impurità; io chiamerò il grano e lo moltiplicherò e non invierò più la carestia;
moltiplicherò il frutto degli alberi e i prodotti dei campi, affinché non portiate più l’obbrobrio della fame tra le
nazioni.
Allora vi ricorderete delle vostre vie malvagie e delle vostre azioni che non erano buone, avendo orrore di voi stessi, a
motivo delle vostre iniquità e delle vostre abominazioni.
Non è per voi che faccio questo, dice l’Eterno, il Signore, sappiatelo! Vergognatevi, siate confusi a motivo delle vostre
vie, o casa d'Israele!
La ripopolazione del nuovo paese
1630
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
J. N. Darby: i rami e i frutti; n. d. t.: altri perché egli (il mio popolo) sta per tornare;
1632
n. d. t.: il paese d’Israele;
1633
altri: le tue nazioni; anche ai vv. 14 e 15;
1634
altri: tu non li farai più sparire;
1635
altri: ai vostri occhi;
1636
spandere; altri: fare aspersione;
1637
vedere la nota del Cap. 11 v. 20;
1638
altri: vi salverò;
1631
205
Così dice l’Eterno, il Signore: «Il giorno in cui vi purificherò di tutte le vostre iniquità, farò che le città siano abitate
e che le rovine siano ricostruite;
la terra desolata sarà coltivata, invece d'essere una desolazione agli occhi di tutti i passanti.
Essi diranno: "Questa terra che era desolata, è diventata come il giardino d'Eden1639; e le città che erano deserte,
desolate, rovinate, sono fortificate e abitate".
Le nazioni che saranno rimaste attorno a voi conosceranno che io, l’Eterno, ho ricostruito le [città] distrutte e ho
ripiantato il luogo deserto. Io, l’Eterno, ho parlato, e io lo farò"».
Così parla l’Eterno, il Signore: «Anche in questo mi lascerò implorare dalla casa d'Israele, io lo farò: io moltiplicherò
loro gli uomini come un gregge,
come un gregge santo, come un gregge di Gerusalemme nelle sue feste solenni, così le città rovinate saranno riempite
di greggi d'uomini; così si conoscerà che io sono l’Eterno».
Il progressivo ritorno della Nazione d’Israele nella terra promessa. La rinascita della Nazione d’Israele prodotta
dallo Spirito1640
La mano dell’Eterno fu sopra di me e l’Eterno mi fece uscire in spirito e mi posò in mezzo alla piana1641, ed essa era
riempita d'ossa1642.
Mi fece avvicinare ad esse e passare tutt'attorno; ecco erano numerosissime sulla faccia della piana, ed ecco, erano
molto secche.
Mi disse: «Figlio d'uomo, queste ossa rivivranno?» Io risposi: «Signore, Eterno, tu lo sai».
Egli mi disse: «Profetizza su queste ossa, e di' loro: "Ossa secche, ascoltate la parola dell’Eterno!
Così dice l’Eterno, il Signore, a queste ossa: Ecco, io faccio venire in voi il soffio1643 e voi rivivrete;
metterò su di voi dei nervi, farò venire su di voi della carne, vi coprirò di pelle, metterò in voi il soffio, e rivivrete; in
questo conoscerete che io sono l’Eterno"».
La rinascita della Nazione d’Israele prodotta dallo Spirito
Io profetizzai come mi era stato comandato e come io profetizzavo, si fece un rumore; ecco un movimento: le ossa si
accostarono, un osso al suo osso1644.
Io guardai, ed ecco venire su di esse dei nervi e della carne e della pelle le ricoprì; ma non c'era in esse alcun soffio.
Allora egli mi disse: «Profetizza al soffio, profetizza figlio d'uomo e di' al soffio: "Così parla l’Eterno, il Signore:
Spirito, vieni dai quattro venti, soffia su questi uccisi e ch’essi rivivano!"»
Io profetizzai, com’egli mi aveva comandato e il soffio entrò in essi: rivissero e si alzarono in piedi: era un immenso
esercito.
Egli mi disse: «Figlio d'uomo, queste ossa sono tutta la casa d'Israele. Ecco, essi dicono: "Le nostre ossa sono secche,
la nostra speranza è perita, noi siamo sradicati!"
Perciò, profetizza e di' loro: "Così parla l’Eterno, il Signore: Ecco, io aprirò le vostre tombe, vi farò salire fuori dai
vostri sepolcri, o popolo mio, e vi ricondurrò nel paese d'Israele.
Voi conoscerete che io sono l’Eterno, quando aprirò le vostre tombe e vi farò salire fuori dai vostri sepolcri, o popolo
mio!
Allora metterò in voi il mio Spirito e voi vivrete1645; io vi porrò sulla vostra terra e conoscerete che sono io, l’Eterno,
che ho parlato e l’ho fatto, dice l’Eterno"».
§C10– SIGNIFICATO ALLEGORICO
Questi cadaveri che escono dalle loro tombe, sono l’immagine allegorica della conversione dei figli d’Israele che
avverrà fra le Nazioni dove furono dispersi nei secoli passati, e il conseguente loro ritorno in Palestina per
costituire la Nazione santa, eletta dall’Eterno.
Questo ritorno è già iniziato fin dal 1949, ma senza la conversione e la nuova nascita, perché ancora oggi i
Giudei ritornati non riconoscono Gesù Cristo come loro messia. Questi primi esuli ritornati sono le ossa secche
1639
o: di piacere, pieno di delizie;
* Ezechiele Cap. 37:1-14;
1641
o: vallata; come al Cap. 3 v. 22, 23;
1642
n. d. t.: Questi cadaveri che escono dalle loro tombe, sono l’immagine allegorica della conversione dei figli d’Israele
che avverrà fra le Nazioni dove furono dispersi nei secoli passati, e il conseguente loro ritorno in Palestina per
costituire la Nazione santa, eletta dal Signore.
Questo ritorno è già iniziato fin dal 1948, ma senza la conversione e la nuova nascita, perché ancora oggi i Giudei
ritornati non riconoscono Gesù Cristo come loro Messia. Questi primi esuli ritornati sono le ossa secche che si
alzano dalle loro tombe. Poi sono seguiti altri arrivi, come tuttora avvengono, ma il soffio di Dio che comunica la
vita eterna, seguirà più tardi, dopo che la Chiesa del Signore sarà rapita nel cielo.
1643
Stessa parola di: vento, spirito; anche ai vv. 6, 8, 9, 10;
1644
n. d. t. altri: le une alle altre;
1645
n. d. t.: confronta Giovanni Cap. 3:1 a 10;
1640
206
che si alzano dalle loro tombe. Poi sono seguiti altri arrivi, come tuttora avvengono, ma il soffio di Dio che
comunica la vita eterna, seguirà più tardi, dopo che la Chiesa dell’Eterno sarà rapita nel cielo.1646
§ A11 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
La riunione dei due regni di Giuda e Israele, nel futuro regno millenario e poi nello stato eterno1647
La parola dell’Eterno mi fu rivolta in questi termini:
«Tu, figlio d'uomo, prenditi un legno e scrivici sopra: "Per Giuda e per i figli d'Israele suoi compagni". Poi prenditi un
altro legno e scrivici sopra: "Per Giuseppe, bastone di Efraim e di tutta la casa d'Israele suoi compagni ".
Poi accostali l'uno all'altro per farne un solo legno, perché essi saranno uno1648 nella tua mano.
Quando i figli del tuo popolo ti parleranno e ti diranno: "Non ci spiegherai che cosa significano queste cose?"
tu risponderai loro: "Così parla l’Eterno, il Signore: Ecco, io prenderò il legno di Giuseppe che è in mano di Efraim, e
le tribù d'Israele, suoi compagni, e li unirò a questo, che è il legno di Giuda, e ne farò un solo legno, ed essi saranno uno
nella mia mano".
I legni sui quali tu avrai scritto, saranno in mano tua, sotto i loro occhi
e dirai loro: "Così parla l’Eterno, il Signore: Ecco, io prenderò i figli d'Israele dalle nazioni dove sono andati, li
radunerò da tutte le parti e li farò entrare nella loro terra;
li farò essere una stessa nazione nel paese, sui monti d'Israele; un solo re sarà re di tutti loro; non saranno più
due nazioni e non saranno più divisi in due regni.
Non si renderanno più impuri con i loro idoli e le loro cose esecrabili, con le loro numerose trasgressioni; io li
libererò1649 da tutti i loro luoghi dove essi hanno peccato, li purificherò; essi saranno mio popolo e io sarò loro Dio1650.
Il mio servo Davide sarà re sopra di loro, vi sarà un solo pastore per tutti; cammineranno secondo le mie
prescrizioni, osserveranno le mie leggi e le metteranno in pratica;
abiteranno nel paese che io diedi al mio servo Giacobbe, dove abitarono i vostri padri; vi abiteranno essi, i loro figli e i
figli dei loro figli per sempre; il mio servo Davide sarà loro principe per sempre.
Io farò con loro un patto di pace: sarà un patto perenne; li stabilirò, li moltiplicherò e metterò il mio santuario in
mezzo a loro per sempre,1651
la mia dimora1652 sarà su1653 di loro; io sarò loro Dio ed essi saranno mio popolo.
Le nazioni conosceranno che io sono l’Eterno che santifico Israele, quando il mio santuario sarà in mezzo a loro per
sempre"».
Ristabilimento d'Israele1654
Perciò, così dice l’Eterno, il Signore: Ora io ristabilirò i deportati di Giacobbe e avrò pietà di tutta la casa d'Israele, io
sarò geloso del mio santo nome,
porteranno [in loro stessi]1655 la loro vergogna e tutte le loro infedeltà che hanno commesse contro di me, quando
abiteranno al sicuro nella loro terra e non vi sarà più nessuno che li spaventi,
quando io li avrò raccolti dai popoli e li avrò radunati dai paesi dei loro nemici e mi sarò santificato in loro davanti a
molte nazioni.
Essi conosceranno che io sono l’Eterno, il loro Dio, perché [prima]1656 li avevo condotti prigionieri fra le nazioni,
[poi]1657 li raccoglierò nel loro paese e non lascerò là più nessuno di essi;
non nasconderò più loro la mia faccia, perché avrò sparso il mio Spirito sulla casa d'Israele, dice l’Eterno, il Signore».
Frontiere del paese 1658
Così dice il Signore, l’Eterno: «Questa è la frontiera del paese che voi darete in eredità alle dodici tribù d'Israele.
Giuseppe [avrà due] parti.
Voi erediterete, l'uno come l'altro, [il paese] una parte di questo paese per il quale io alzai la mano [giurando] di darlo
ai vostri padri. Questo paese vi apparterrà in eredità.
Queste sono le frontiere del paese: dalla parte a nord dal mar Grande, la via di Chetlon, quando si va a Sedad;
1646
vedere il Volume VII “La fine sarà meravigliosa”;
* Ezechiele Cap. 37:15-28;
1648
o: ch’essi non siano che uno;
1649
come Cap. 36 v. 29;
1650
vedere la nota del Cap. 11 v. 20;
1651
n. d. t. : Apocalisse Cap. 21 e Cap. 22;
1652
altri: tabernacolo;
1653
o: con;
1654
* Ezechiele Cap. 39:25-29;
1655
altri: quando essi avranno portato; n. d. t.: Essi avranno finito di portare il loro disonore;
1656
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1657
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1658
in fig. 16 è disegnata la pianta geografica di questa divisione; * Ezechiele Cap. 47:13-23;
1647
207
Camat, Berota, Sibraim, che è tra la frontiera di Damasco e la frontiera di Camat; Aser-Atticon1659, che è sulla
frontiera del Cauran.
La frontiera sarà dal mare fino ad Asar - Enon1660, la frontiera di Damasco, e il nord, verso nord, la frontiera di
Camat1661. Questo è il lato settentrionale.
Dalla parte orientale: voi misurerete fra il Cauran e Damasco, e Galaad e il paese d'Israele, lungo il Giordano, dalla
frontiera fino al1662 mare orientale. Questa è la parte orientale.
Il lato di mezzogiorno, si dirigerà verso sud da Tamar fino alle acque di Meriba1663 di Cades, il torrente che va nel mar
Grande. Questa è la il lato sud, verso mezzogiorno.
Il lato occidentale sarà il mar Grande, da quest'ultima frontiera, sino di fronte all'entrata di Camat. Questa è la parte
occidentale.
Dividerete questo paese fra voi, secondo le tribù d'Israele.
Ne spartirete l'eredità per la sorte per voi e per gli stranieri che soggiorneranno in mezzo a voi, che genereranno dei
figli fra di voi. Questi saranno per voi come Israeliti di nascita1664; anch’essi erediteranno per la sorte con voi l'eredità
in mezzo alle tribù d'Israele.
Nella tribù nella quale lo straniero soggiorna, là gli darete la sua parte», dice il Signore, l’Eterno.
Distribuzione del paese nel millennio1665
«Questi sono i nomi delle tribù. Dall'estremità nord, lungo la via di Chetlon quando si va a Camat e Asar - Enan, la
frontiera di Damasco a nord verso Camat: dal lato d’oriente ad ovest, una [parte] per Dan (1a).
Sulla frontiera di Dan, dal confine orientale al confine ovest: per Ascer (2a), una [parte].
Sulla frontiera di Ascer, dal confine orientale al confine ovest: per Neftali (3a), una [parte].
Sulla frontiera di Neftali, dal confine orientale al confine ovest: per Manasse (4a), una [parte].
Sulla frontiera di Manasse, dal confine orientale al confine ovest: per Efraim (5a), una [parte].
Sulla frontiera di Efraim, dal confine orientale al confine ovest: per Ruben (6a), una [parte].
Sulla frontiera di Ruben, dal confine orientale al confine ovest: per Giuda (7a), una [parte].
La parte del paese consacrata al Signore nel millennio
Sulla frontiera di Giuda, dal confine orientale al confine ovest, sarà l’offerta consacrata che preleverete di
venticinquemila [cubiti] di larghezza, e lunga come una delle [altre] parti dal confine orientale al confine ovest; il
santuario sarà là in mezzo.
Dopo la porzione dei Leviti (13a) e il possesso della città, situati in mezzo a quello del Principe, [ciò che è] tra la
frontiera di Giuda e la frontiera di Beniamino, sarà per il Principe.
Quanto al resto delle tribù, dal confine est al confine ovest: per Beniamino (8a), una [parte].
Sulla frontiera di Beniamino, dal confine est al confine ovest: per Simeone (9a), una [parte].
Sulla frontiera di Simeone, dal confine est al confine ovest: per Issacar (10a), una [parte].
Sulla frontiera d'Issacar, dal confine est al confine ovest: per Zabulon (11a), una [parte].
Sulla frontiera di Zabulon, dal confine est al confine ovest: per Gad (12a), una [parte].
Sulla frontiera di Gad, dal lato sud, verso la regione sud, la frontiera sarà da Tamar [fino alle]1666 acque di Meriba di
Cades, fino al torrente che va nel mar Grande.
Questo è il paese che vi spartirete a sorte, come eredità delle tribù d'Israele, e queste ne sono le parti», dice il Signore,
l’Eterno.
La parte riservata al Santuario dell’Eterno e ai Sacerdoti1667
Sulla frontiera di Giuda, dal confine orientale al confine ovest, sarà l’offerta consacrata che preleverete di
venticinquemila [cubiti] di larghezza, e lunga come una delle [altre] parti dal confine orientale al confine ovest; il
santuario sarà là in mezzo.
La parte che preleverete per l’Eterno sarà venticinquemila di lunghezza e diecimila di larghezza.
Questa [porzione] sarà per i sacerdoti: l’offerta consacrata, al nord venticinquemila e all'occidente di larghezza
diecimila, all'oriente di larghezza diecimila, venticinquemila di lunghezza al sud; il santuario dell’Eterno sarà là in
1659
o : Aser di mezzo;
altri : Asar - Enan;
1661
o : la frontiera, Camat;
1662
o : E dal lato orientale fra il Cauran e Damasco, e Galaad e il paese d'Israele, sarà il Giordano, voi misurerete
dalla frontiera fino al;
1663
esattamente: contestazione; anche al Cap. 48 v.28;
1664
esattamente: un indigeno tra i figli d’Israele;
1665
in fig. 17 è disegnata la pianta geografica di questa divisione e della nuova città di Gerusalemme; * Ezechiele Cap.
48:1-8 e 22-29;
1666
vedere Cap. 47 v. 19;
1667
* Ezechiele Cap. 48:8-21 e 17-21 e 30-35;
1660
208
mezzo.
[L’offerta sarà] per i sacerdoti consacrati tra i figli di Sadoc che hanno assunto l’impegno del mio servizio che io ho
loro affidato e non si sono sviati del traviamento dei figli d'Israele, come si sviarono i Leviti.
Questa offerta del paese essi avranno un offerta consacrata, una cosa santissima, verso la frontiera dei Leviti.
La parte riservata ai Leviti
Lungo la frontiera dei sacerdoti, i Leviti avranno una lunghezza di venticinquemila e una larghezza di diecimila: tutta
la lunghezza sarà di venticinquemila, e la larghezza di diecimila.
Essi non ne venderanno nulla, non potrà essere scambiata, non potrà essere alienata la primizia del paese, perché è
santa, consacrata all’Eterno.
La parte riservata alla città di Gerusalemme
I cinquemila che restano di larghezza a fronte dei venticinquemila, formeranno [un'area] profana per la città, per le
abitazioni e per la periferia; la città sarà in mezzo,
ed eccone le dimensioni: dal lato nord, quattromila cinquecento; dal lato sud, quattromila cinquecento; dal lato est,
quattromila cinquecento; dal lato ovest quattromila cinquecento [cubiti].
La sua periferia a nord sarà di duecento cinquanta, a sud di duecento cinquanta; a est di duecento cinquanta, e a
ovest di duecento cinquanta.
Il resto della lunghezza, sul lato dell’offerta consacrata, cioè diecimila a est e diecimila a ovest, a fianco alla parte
santa, con i suoi prodotti servirà al nutrimento dei servitori della città.
I lavoratori della città, di tutte le tribù d'Israele, la serviranno.
Tutta l’offerta consacrata sarà di venticinquemila su venticinquemila; voi offrirete della santa offerta consacrata una
parte quadrata, come possesso della città.
Il rimanente [sarà] per il Principe, da un lato e dall'altro della santa offerta consacrata e del possesso della città, di
fronte ai venticinquemila cubiti dell’offerta consacrata sino alla frontiera d'oriente, e a occidente di fronte ai
venticinquemila cubiti verso la frontiera d'occidente, a lato delle [altre] porzioni; [questo sarà] per il Principe; la santa
offerta consacrata e il santuario della casa saranno in mezzo.
«Queste sono le uscite della città: dal lato nord, una misura di quattromila cinquecento [cubiti];
le porte della città [porteranno] i nomi delle tribù d'Israele; tre porte a nord: la Porta di Ruben, una;la Porta di Giuda,
una; la Porta di Levi, una.
Dal lato est, quattromila cinquecento e tre porte: la Porta di Giuseppe, una; la Porta di Beniamino, una; la Porta di
Dan, una.
Dal lato sud, una misura di quattromila cinquecento [cubiti] e tre porte: la Porta di Simeone, una; la Porta d'Issacar,
una; la Porta di Zabulon, una.
Dal lato ovest, quattromila cinquecento e le loro tre porte: la Porta di Gad, una; la Porta d'Ascer, una; la Porta di
Neftali, una.
Il perimetro era di diciottomila [cubiti]. Da quel giorno, il nome della città: L’Eterno è là1668».
Territorio riservato all’Eterno e al Principe1669
«Quando spartirete a sorte il paese in eredità, voi darete in offerta consacrata all’Eterno una porzione santificata del
paese; la lunghezza: venticinquemila [cubiti] e la larghezza diecimila1670; essa sarà santa entro tutti i suoi confini
all’intorno.
Di questa vi sarà, per il luogo Santo cinquecento [canne] per cinquecento1671, un quadrato e, all’intorno, vi sarà una
periferia di cinquanta cubiti.
Oltre questa misura, tu avrai misurato in lunghezza venticinquemila e in larghezza diecimila e il santuario sarà là [in
mezzo, cioè]1672, il luogo Santissimo.
Questa porzione santificata del paese sarà per i sacerdoti che fanno il servizio del santuario, che s'accostano
all’Eterno per servirlo; sarà un luogo per le loro case e un luogo consacrato per il Santuario.
[Questo spazio di] venticinquemila [cubiti]1673 di lunghezza e diecimila di larghezza sarà per i Leviti che fanno il
servizio della casa, sarà il loro possesso [per i loro] luoghi d’abitazione1674.
1668
esattamente : Geova - Shamma;
* Ezechiele Cap. 45:1-8;
1670
n. d. t.: circa km 12,500 x 5,000;
1671
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1672
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1673
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1674
n. d. t.: circa m 1.600 x 1.600;
1669
209
Per possesso della città voi darete cinquemila [cubiti]1675 di larghezza e venticinquemila di lunghezza, la
[medesima]1676 lunghezza della santa offerta consacrata; questo sarà per [ciascuna delle tribù di]1677 tutta la casa
d'Israele1678.
Vi sarà [anche una porzione] per il principe da un lato e dall’altro lato della santa offerta consacrata e del possesso
della città, a fianco della santa offerta consacrata e a fianco del possesso della città, dal lato occidentale verso
occidente, e dal lato orientale verso oriente; ne sarà di lunghezza uguale a ciascuna delle porzioni [delle Tribù], dal
confine occidentale al confine orientale.
Questa gli apparterrà come suolo, come possesso in Israele; i miei principi non opprimeranno più il mio popolo, ma
lasceranno il paese alla casa d'Israele secondo le sue tribù».
9a visione: La nuova Gerusalemme nel regno millenario. Il nuovo tempio1679
L'anno venticinquesimo della nostra deportazione, al principio dell'anno, il decimo [giorno] del mese, quattordici
anni dopo la presa della città1680, in quello stesso giorno, la mano dell’Eterno fu sopra di me, ed egli mi trasportò là.
In una visione divina mi trasportò nel paese d'Israele e mi posò sopra un monte altissimo e su esso1681 stava come
una città costruita1682, dal lato di mezzogiorno.
Egli mi condusse là, ed ecco un uomo, il cui aspetto era come l'aspetto del bronzo, ed aveva in mano una corda di lino e
una canna per misurare; egli stava in piedi sulla porta.
Quell'uomo mi disse: «Figlio d'uomo, guarda coi tuoi occhi, ascolta con le tue orecchie e applica il tuo cuore a tutto
quello che io ti faccio vedere; perché è allo scopo di fartele vedere che tu sei stato condotto qua. Riferisci alla casa
d'Israele tutto quello che tu vedi».
Dimensioni del recinto del cortile esterno del Tempio
Ed ecco, all’esterno della casa [c’era]1683 un muro tutt'intorno, e l'uomo aveva in mano una canna per misurare
[lunga]1684 sei cubiti, di un cubito e un palmo ciascuno. Egli misurò la larghezza della costruzione: una canna;
l'altezza: una canna.
Quando ebbe finito di misurare la casa interna, egli mi fece uscire per la via della porta che guarda a est, e misurò [il
recinto] tutto intorno.
Misurò il lato orientale con la canna da misurare: cinquecento canne1685 della canna da misurare, tutto intorno.
Misurò il lato settentrionale: cinquecento canne, della canna da misurare, tutto intorno.
Misurò il lato meridionale: cinquecento canne, della canna da misurare.
Si volse al lato occidentale [e] misurò: cinquecento canne, della canna da misurare.
Misurò dai quattro lati: [il recinto]1686 aveva un muro tutto intorno: la lunghezza, cinquecento, e la larghezza,
cinquecento, per separare ciò che è santo da ciò che è profano.
Le tre porte del cortile esterno del Tempio 1687
Poi venne alla porta che guardava verso1688 oriente, ne salì la gradinata, e misurò la soglia della porta, una canna di
larghezza e l’altra soglia, una canna di larghezza:1689
e [ogni] camera [della porta]1690 misurava una canna di lunghezza e una canna di larghezza; fra le camere [c'era uno
spazio di] cinque cubiti. La soglia della porta, dal lato del portico della porta, all’interno, [era]1691 una canna.
Misurò il portico della porta all’interno; era una canna.
Misurò il portico della porta: otto cubiti; i suoi pilastri: due cubiti. Il portico della porta era verso l’interno.
1675
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1677
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1678
n. d. t.: circa km 12,500 x 2,500;
1679
* Ezechiele Cap. 40:1-5; Cap. 42:15-20;
1680
A. C. 573; Ezechiele fu deportato insieme al re Ioachin nell’anno 598; Questo passo è fondamentale per
determinare l’anno della deportazione di Ezechiele;
1681
o: là presso;
1682
o: come la costruzione d'una città;
1683
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1684
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1685
n. d. t. altri: cubiti; la canna era di 6 cubiti e ½ (un palmo) per cui la misura diventa 3.250 cubiti, pari a m 1.800
circa, anziché m 275, se la misura fosse in cubiti; qui e in tutto il passo;
1686
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1687
* Ezechiele Cap. 40:6-16; Cap. 40:20-26;
1688
qui e altrove, esattamente: la cui faccia era rivolta alla via dello;
1689
n. d. t. altri: questa prima soglia aveva la larghezza di una canna;
1690
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1691
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1676
210
Le camere della porta che [guardava] verso l’oriente erano tre di qua e tre di là; tutte e tre avevano una sola misura; i
pilastri, di qua e di là, avevano una sola misura.
Misurò la larghezza dell'ingresso della porta: dieci cubiti [e] la lunghezza della porta: tredici cubiti.
Davanti alle camere c'era un varco1692 d'un cubito [da un lato]1693 e un varco d'un cubito [dall'altro]; ogni camera
aveva sei cubiti da un lato e sei dall'altro.
Misurò la porta dal tetto d'una camera al tetto [di un'altra camera]: una larghezza di venticinque cubiti, da porta a porta.
Misurò sessanta cubiti per i pilastri, dopo i pilastri veniva il cortile tutto intorno alla porta
e dal fronte della porta d'ingresso fino al fronte della porta interna del portico: cinquanta cubiti.
C'erano delle finestre chiuse1694 per le camere, come alle loro colonne, all'interno della porta, tutt'intorno; lo stesso per i
balconi1695; tutt'intorno le finestre guardavano verso l'interno; sopra le colonne c'erano delle palme1696.
Misurò la lunghezza e la larghezza della porta del cortile esterno verso il nord;
le sue camere [erano]1697 tre di qua e tre di là, le sue colonne e i suoi balconi: essa aveva la stessa misura della prima
porta: cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque di larghezza.
Le sue finestre, i suoi balconi e le sue palme, avevano la stessa misura della porta orientale; vi si saliva per sette gradini,
davanti ai quali stavano le sue logge.
La porta del cortile interno stava di fronte alla porta settentrionale e orientale; egli misurò da porta a porta: cento cubiti.
Poi mi condusse verso sud, ed ecco un’altra porta era a sud; egli ne misurò le sue colonne e i suoi balconi che avevano
le [stesse] dimensioni.
C’erano delle finestre alla [porta] e ai suoi balconi tutto intorno, come le altre finestre: cinquanta cubiti di lunghezza e
venticinque cubiti di larghezza.
Vi si saliva per sette gradini, davanti ai quali stavano le sue logge; la porta1698 aveva le sue palme, una di qua, una di là,
sopra le sue colonne.
La camera destinata ai sacrifici1699
C'era una stanzetta1700 con l'ingresso presso le colonne delle porte; là si lavava l’olocausto.
Nel portico della porta c'erano due tavole di qua e due tavole di là, per scannarvi sopra l’olocausto, il sacrificio per il
peccato e per il delitto.
Sul fianco1701 esterno della porta nord, sulla salita, c'erano due tavole; dall'altro lato, verso il portico della porta, c'erano
due tavole:
quattro tavole di qua e quattro tavole di là, ai lati della porta: otto tavole sulle quali si scannavano [i sacrifici]1702;
presso la scalinata [c'erano]1703 quattro tavole di pietra tagliata, lunghe un cubito e mezzo e larghe un cubito e mezzo
e alte un cubito, per porvi su gli arnesi con i quali si scannavano l’olocausto e gli [altri] sacrifici.
Dei doppi uncini1704 di un palmo erano fissati alla casa tutto intorno e sulle tavole si metteva la carne delle offerte.
Le due camere destinate ai sacerdoti1705
Fuori della porta interna, nel cortile interno, c'erano due camerette: una era sul fianco della porta nord e che guardava a
mezzogiorno1706; l'altra era sul fianco della sud e guardava a nord.
Egli mi disse: «Questa cameretta che guarda a sud è per i sacerdoti che sono incaricati del servizio della casa;
1692
n. d. t. altri: una chiusura; o un parapetto;
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1694
o: grate, telaio fissato;
1695
o: contrafforte, sperone;
1696
n. d. t. altri: C'erano delle finestre, con delle grate, alle camere e ai loro pilastri, verso l'interno della porta,
tutt'intorno; lo stesso agli archi; così c'erano delle finestre tutt'intorno, verso l'interno; sopra i pilastri c'erano delle
palme; o Le stanze e i pilastri avevano finestre con grate verso l'interno, intorno alla porta, come anche vi erano
finestre intorno che davano sull'interno dell'atrio. Sui pilastri erano disegnate palme; o E vi erano delle finestre fatte
a cancelli nelle logge, e ne' loro archi di dentro della porta d'ogn'intorno; e così era in tutti i corridori delle porte;
vi erano delle finestre indentro, d'ogn'intorno; e delle palme alle fronti;
1697
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1698
esattamente: essa;
1699
* Ezechiele Cap. 40:38-43;
1700
piccole logge addossate ad un muro, ad una casa;
1701
esattamente: sulla spalla; anche al v. 44;
1702
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1703
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1704
o: pioli;
1705
* Ezechiele Cap. 40:44-46; Cap. 40:48-49;
1706
secondo la versione dei 70 e i critici moderni; L’ebraico dice: c’era nel cortile interno le stanze dei cantori che
stavano sul fianco della porta nord che guarda … una l’una sul lato che guarda ad est;
1693
211
la cameretta che guarda a nord è per i sacerdoti incaricati del servizio dell'altare; sono i figli di Sadoc, tra i figli di
Levi che s'accostano all’Eterno per fare il suo servizio».
Il vestibolo del Tempio
Poi mi condusse nel portico della casa e misurò le colonne del vestibolo: cinque cubiti di qua e cinque di là; la
larghezza della porta era di tre cubiti di qua e tre di là.
La lunghezza del portico era di venti cubiti; la larghezza era di undici cubiti; [questo] per i gradini per i quali vi si
saliva1707; presso le colonne c'erano delle stele, una di qua e una di là.
Descrizione dell’esterno del Tempio1708
Poi misurò il muro della casa: sei cubiti; la larghezza di [ogni] camera laterale, tutto intorno alla casa: quattro cubiti.
L'edificio situato davanti allo spazio libero dal lato ovest di larghezza era settanta cubiti, il muro dell'edificio misurava
cinque cubiti di spessore tutto intorno, ed era lungo novanta cubiti.
Poi misurò la casa: cento cubiti di lunghezza. Lo spazio libero, l'edificio e i suoi muri avevano una lunghezza di cento
cubiti.
La larghezza della facciata della casa e dello spazio libero ad est era di cento cubiti.
Egli misurò la lunghezza dell'edificio davanti allo spazio libero, sul di dietro, e le sue gallerie1709 di qua e di là: cento
cubiti, con l'interno del tempio1710 e i portici del cortile.
Davanti alle soglie c’era un sottile rivestimento di legno, dal suolo fino alle finestre e le finestre erano chiuse [con
inferriate]1711. Le soglie, le finestre chiuse, e tutto attorno alle tre gallerie 1712
[e] il di sopra dell’ingresso, all'esterno, fino alla casa interiore e lungo il muro tutto intorno, all'interno e all'esterno,
tutto [aveva uguali] misure.
Pure [vi] erano scolpiti [sul rivestimento]1713 dei cherubini e delle palme (una palma tra cherubino e cherubino),
ogni cherubino aveva due facce: una faccia d'uomo, rivolta verso la palma di qua, e una faccia di leone, rivolta verso
l'altra palma, di là; così era fatto su tutta la casa, tutto intorno.
Dal suolo fino al di sopra della porta erano scolpiti dei cherubini e delle palme; così pure [sul] muro del tempio.
Gli stipiti [della porta] del tempio erano quadrati, così come [quelli del] del luogo santo; avevano lo stesso aspetto.
L'edificio situato davanti allo spazio vuoto dal lato d'occidente misurava settanta cubiti di larghezza, il muro
dell'edificio misurava cinque cubiti di spessore tutto intorno, ed era lungo novanta cubiti. Poi misurò la casa: era di
cento cubiti di lunghezza. Lo spazio vuoto, l'edificio e i suoi muri avevano una lunghezza di cento cubiti. La larghezza
della facciata della casa e dello spazio vuoto dal lato d'oriente era di cento cubiti. Egli misurò la lunghezza dell'edificio
davanti allo spazio vuoto, sul di dietro, e le sue gallerie da ogni lato: cento cubiti. L'interno del tempio, i vestiboli che
davano sul cortile, gli stipiti, le finestre a grate, le gallerie tutto attorno ai tre piani erano ricoperti, all'altezza degli
stipiti, di legno tutto intorno. Dal pavimento sino alle finestre (le finestre erano sbarrate), fino al di sopra della porta,
l'interno della casa, l'esterno, e tutte le pareti tutto intorno, all'interno e all'esterno, tutto era fatto secondo precise
misure. C'erano degli ornamenti di cherubini e di palme, una palma tra cherubino e cherubino, e ogni cherubino aveva
due facce: una faccia d'uomo, rivolta verso la palma da un lato, e una faccia di leone, rivolta verso l'altra palma,
dall'altro lato. Gli ornamenti erano in tutta la casa, tutto intorno. Dal pavimento fino al di sopra della porta c'erano dei
cherubini e delle palme; così pure sul muro del tempio. Gli stipiti del tempio erano quadrati, e la facciata del santuario
aveva lo stesso aspetto.
L’ingresso del Tempio e misure del Santuario1714
Poi mi condusse nel tempio e misurò le colonne; sei cubiti di larghezza di qua e sei cubiti di larghezza di là, la
larghezza della tenda
e la larghezza dell'ingresso: dieci cubiti; i lati1715 dell'ingresso misuravano cinque cubiti di qua e cinque cubiti di là.
Egli misurò la lunghezza [del tempio]1716: quaranta cubiti e di larghezza: venti cubiti.
Poi entrò nell’interno e misurò le colonne dell'ingresso: due cubiti; l'ingresso: sei cubiti; la larghezza dell'ingresso:
sette cubiti.
Il luogo Santissimo
Misurò la sua lunghezza: venti cubiti e la larghezza: venti cubiti in faccia del tempio e mi disse: «Questo è il luogo
santissimo1717».
1707
o: vi si saliva per dei gradini; meglio secondo la versione dei 70: e vi si saliva per dei gradini;
* Ezechiele Cap. 41:5; Cap. 41:12-21;
1709
esattamente: il significato della parola ebraica è controverso; altri: portici; anche al Cap. 42 v. 3;
1710
o: e il tempio [del cortile] interno:
1711
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; qui e in tutto il passo;
1712
cioè alle tre costruzioni o ai tre portici del cortile:
1713
cioè dove iniziavano le camere laterali; n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1714
* Ezechiele Cap. 41:1-4; Cap. 41:22-26;
1715
esattamente: le spalle;
1716
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1708
212
Descrizione dell'interno del Santuario
L’altare interno
L'altare era di legno era alto tre cubiti, lungo due cubiti; aveva degli angoli e i suoi lati, per tutta la lunghezza, erano di
legno. L'uomo mi disse: «Questa è la tavola che sta davanti all’Eterno».
I battenti delle porte
Il tempio e il santuario avevano due porte [una per ciascuno]1718;
ogni porta aveva due battenti, due battenti pieghevoli; due ad una porta e due battenti all’altra.
Su di esse, sulle porte del tempio, erano scolpiti dei cherubini e delle palme, come erano sui muri. C’era un
cornicione1719 di legno sulla facciata del portico, all'esterno,
e delle finestre chiuse e delle palme, di qua e di là, sui lati1720 del portico, sulle camere laterali della casa e sul
cornicione.
Le camere intorno al Tempio, riservate alle cose santissime1721
Le camere laterali erano tre una sopra l’altra, e questo trenta volte; esse rientravano nel muro che la casa aveva dal lato
delle camere laterali, tutto intorno, affinché vi fossero appoggiate senza appoggiarsi al muro della casa.
E c’era un corridoio per le camere laterali, che saliva girando attorno verso l’alto, poiché la casa aveva un circuito1722
che girava sempre verso l’alto tutto intorno alla casa; perciò la larghezza della casa era [maggiore] verso l’alto, e si
saliva dal piano inferiore al piano superiore passando per quello di mezzo.
Io vidi pure un piano elevato che stava tutto intorno alla casa, sul quale stavano le camere laterali alto una buona
canna, e sei cubiti fino alla giunzione [con la casa]1723.
La larghezza del muro esterno delle camere laterali era di cinque cubiti; come pure quello che era lasciato libero per
tutta la lunghezza delle camere laterali che erano [attigue] alla casa1724.
Fra la stanzette [e la casa] c’era una larghezza di venti cubiti tutto intorno alla casa.
L’accesso delle camere laterali era nello [spazio] lasciato libero: un accesso a nord e un accesso a sud; la larghezza
dello spazio libero era di cinque cubiti tutto intorno.
Poi egli mi fece uscire nel cortile esterno dal lato nord e mi condusse nelle stanzette che stavano davanti allo spazio
separato, e di fronte all'edificio verso nord,
davanti alla sua lunghezza che era di cento cubiti (l’ingresso era a nord) e la larghezza era di cinquanta cubiti,
di fronte ai venti [cubiti] che aveva il cortile interno e di fronte al lastrico che era nel cortile esterno, [le stanzette
erano]1725 come galleria su galleria, a tre piani,
davanti alle stanzette, c'era uno spazio di dieci cubiti di larghezza e, nell'interno, un corridoio lungo cento cubiti1726; le
loro porte stavano a nord.
Le stanzette superiori erano accorciate (perché il corridoio ne toglieva [una porzione]) rispetto a quelle inferiori e a
quelle del piano di mezzo dell'edificio.
Dato che esse erano a tre piani e non avevano colonne come le colonne dei cortili, le stanzette superiori erano più strette
di quelle in basso, e di quelle del piano di mezzo, a partire dal suolo.
Il muro1727 esterno, lungo tutte le stanzette dal lato del cortile esterno, di fronte alle stanzette, era cinquanta cubiti di
lunghezza;
la lunghezza delle stanzette, che [terminavano] sul cortile esterno, era di cinquanta cubiti, mentre di fronte al tempio
era di cento cubiti.
L’ingresso di queste stanzette1728 era in basso dal lato orientale, per chi viene dal cortile esterno.
Nella larghezza del muro del cortile, in direzione sud1729, di fronte allo spazio separato e di fronte all'edificio, c'erano
altre stanzette
1717
esattamente: il Santo dei Santi;
cioè dove iniziavano le camere laterali; n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1719
vedere la nota in 1° Re Cap. 7 v. 6;
1720
esattamente: le spalle;
1721
* Ezechiele Cap. 41:6-11; Cap. 42:1-14; Cap. 46:19-24;
1722
n. d. t. altri: poiché la casa aveva una scala circolare a ogni piano; o si saliva per una scala a lumaca nella casa;
1723
cioè dove iniziavano le camere laterali; n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1724
o: [attigue] di dentro;
1725
cioè dove iniziavano le camere laterali; n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1726
secondo la versione dei 70 e i critici moderni; n. d. t.: c'era un passaggio d'un cubito;
1727
o: la chiusura:
1728
altri: al di sotto d’essa (cioè della chiusura) stavano le celle:
1729
il testo ebraico ha: oriente, ma l’oriente non ha niente a che fare con le stanzette separate poiché il Tempio si
trovava fra le due ali dell’edificio; pertanto la versione dei 70 e altri hanno: sud;
1718
213
11 ed uno spazio davanti a quelle; [le stanzette]1730 erano del tutto simili alle stanzette del lato nord, alla loro lunghezza
alla loro larghezza, alle loro uscite, e alle loro posizioni e quanto alle loro porte d’ingresso;
così erano anche le porte delle stanzette a sud; c'era una porta all'inizio del corridoio: [al] corridoio [che era] davanti al
muro corrispondente, dal lato d'oriente per chi vi andava.
Egli mi disse: «Le stanzette a nord [e] le stanzette a sud, che stanno di fronte allo spazio separato, sono le stanzette
sante nelle quali i sacerdoti che si accostano all’Eterno mangeranno le cose santissime; là deporranno le cose
santissime: le offerte di pasta di farina e le vittime per i sacrifici per il peccato e per il delitto; poiché quel luogo è
santo.
Quando i sacerdoti saranno entrati, non usciranno dal luogo santo nel cortile esterno, ma prima deporranno là i
paramenti con i quali fanno il servizio, perché questi sono santi; indosseranno altre vesti, poi si occuperanno della
parte [dei sacrifici] che è riservata al popolo».
Poi egli1731 mi condusse per il passaggio ch’era a lato1732 della porta, verso le camerette sante dei sacerdoti, che
guardavano a nord; ed ecco che là in fondo, verso occidente, c'era un luogo.
Egli mi disse: «Questo è il luogo dove i sacerdoti faranno bollire il sacrificio per il delitto e per il peccato e dove
cuoceranno l'offerta di pasta, per non farle portare fuori nel cortile esterno, in modo da non santificare il popolo».
I cortili con i forni per la cottura dei sacrifici
Poi mi condusse fuori nel cortile esterno e mi fece passare presso i quattro angoli del cortile; ed ecco, in ciascun angolo
del cortile c'era un cortiletto.
Nei quattro angoli del cortile c'erano dei cortiletti chiusi, di quaranta [cubiti] di lunghezza e di trenta di larghezza;
quei quattro [cortiletti] negli angoli, avevano le stesse dimensioni.
Intorno a tutti e quattro c'era una [muratura] continua e dei fornelli per cuocere, costruiti in basso al recinto, tutto
intorno».
Egli mi disse: «Queste sono le cucine dove quelli che fanno il servizio della casa fanno bollire i sacrifici del popolo».
§C11– SIGNIFICATO ALLEGORICO
Ci sono molte differenze architettoniche tra il Tempio costruito da Salomone e questo Tempio. Eccone le più
significative:
1. L’altezza di questo non è precisata mentre l’altro era di 30 cubiti; La mancanza della misrura dell’altezza di
questo Tempio sta ad indicare che nel millennio non ci sarà una distanza tra il cielo e la terra, perché si
avvererà la visione avuta da Giacobbe a Peniel, quando sognò una scala d’oro che saliva dalla terra al
cielo1733 Il cielo sarà la camera di sopra del Tempio di Gerusalemme.
2. Il luogo Santo e quello Santissimo qui sono costituiti da una tenda mentre nell’altro erano in muratura della
tenda manca qualsiasi indicazione sulla sua composizione; La tenda è un evidente sito simbolico in quanto
nessun luogo fisico può essere adattato all’abitazione di Dio.1734
3. La lunghezza del luogo Santo di questo è di 20 cubiti mentre nell’altro era di 40 cubiti; Il luogo Santo ha qui
le stesse dimensioni di quello Santissimo: 20 x 20 cubiti. Questo indica che nel millennio la comunione degli
uomini con Dio sarà più stretta ed elevata, come la loro santità e la conoscenza dell’Eterno sarà più vasta.1735
4. Nel luogo Santissimo qua non c’è nulla, mentre nell’altro c’era l’Arca di Dio che conteneva la Legge; La
conoscenza sarà così vasta che la legge divina non sarà più scritta su tavole di pietra, ma sarà scritta nei cuori
degli uomini.1736
5. Nel luogo Santo c’è soltanto un altare di legno per l’offerta del profumo, mentre nell’altro c’erano 10
tavole, 10 candelabri e la cortina di separazione; Non ci sarà più separazione tra Dio e gli uomini, perché la
morte di Cristo ha strappato la cortina; perciò non ci sono più tavole per la comunione né luce di lampada per
vedere; rimarrà però l’offerta del profumo su di un semplice altare di legno; questa è la figura
dell’adorazione, della lode degli uomini1737.
6. In questo gli arredi sono fatti con semplice legno, mentre nell’altro tutto era ricoperto d’oro puro e gli
utensili erano d’oro fino; Nel tempio di Salomone, l’oro ricopriva tutti gli oggetti sacri e gli utensili sacri
erano d’oro fino. Queste cose erano figura della Giustizia divina, invariabile e incorruttibile, unico vero
1730
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
n. d. t.: vedere Cap. 43 v. 6;
1732
esattamente : alla spalla; anche al Cap. 47 v. 1;
1733
Genesi Cap. 28 v. 12;
1734
*Isaia Cap. 66 v. 1;
1735
*Ezechiele Cap. 36 v. 25; Salmo 93 v. 5; *Isaia Cap. 11 v. 9; Cap. 53 v. 11;
1736
*Geremia Cap. 31 v. 33;
1737
Salmo 44 v. 8; Salmo. 45 v. 17; Salmo. 79 v. 13;
1731
214
utensile utile per l’Eterno, che riveste l’uomo peccatore. Ma nel millennio, quando Satana sarà reso
impotente1738, gli uomini serviranno l’Eterno in giustizia e santità.1739
7. Le decorazioni in questo sono palme e cherubini a due facce, una d’uomo e una di leone, scolpite sul
rivestimento di legno, nell’altro c’erano cherubini e melagrane; I cherubini sono gli esecutori della volontà
divina e le loro facce d’uomo e di leone, ricordano le due caratteristiche del Cristo vero servo di Dio e vero
Re del mondo. Le melagrane erano frutti che parlavano delle opere fruttuose degli uomini fedeli sospinti
dallo Spirito Santo. Ma questi frutti compositi hanno un rivestimento coriaceo, con l’aspetto della pelle
umana, che nasconde i singoli frutti dolci e brillanti. Nel millennio non ci saranno frutti della fede nascosti,
ma essi saranno compiuti alla luce del sole1740. Le palme sono invece un’immagine del primato che rivestirà
Gerusalemme nel rigoglioso tempo millenario, quando la terra non sarà più desolata e arida.1741
8. Il mare per le abluzioni e le 10 conche per la purificazione in questo non ci sono; Allora non ci sarà più
bisogno di purificazione dai peccati perché questi saranno giudicati immediatamente, senza distrazioni.1742
9. La tribuna in bronzo costruita in mezzo al cortile per parlare al popolo in questo non c’è; Anche
l’insegnamento dei savi e l’istruzione dei profeti non sarà più necessaria.1743
10. Le porte di accesso al cortile interno qui sono tre e sono ben custodite, mentre nell’altro era una sola
semplice porta. Le tre porte che avevano sei camere ciascuna per servire di guardia all’ingresso, evidenziano
la vigilanza dell’Eterno sulla santità della sua futura casa.1744
§ A12 – SEGUITO DEL RACCONTO BIBLICO
L'altare degli olocausti; le offerte 1745
Queste sono le misure dell'altare, in cubiti, ogni cubito è un cubito e un palmo: la base aveva un cubito [d'altezza] e un
cubito di larghezza, l'orlo della sua sporgenza tutto intorno, una spanna; questa è la base1746 dell'altare.
Dalla base, sul suolo1747, fino alla sporgenza inferiore: due cubiti e un cubito di larghezza; dalla piccola sporgenza
fino alla grande sporgenza1748: quattro cubiti e un cubito di larghezza.
Il monte di *Dio aveva quattro cubiti, e dal leone di *Dio1749 in alto, [stavano]1750 le quattro corna.
Il leone di *Dio aveva dodici [cubiti] di lunghezza su dodici di larghezza, un quadrato, sui suoi quattro lati.
La sporgenza: quattordici [cubiti] di lunghezza e quattordici cubiti di larghezza, sui suoi quattro lati; l'orlo che lo
contornava: mezzo cubito; la sua base tutto intorno: un cubito, i suoi scalini erano volti verso oriente».
Egli mi disse: «Figlio d'uomo, così parla il Signore, l’Eterno: Ecco le prescrizioni dell'altare per il giorno che sarà
costruito per offrire degli olocausti e per fare aspersione di sangue su di esso.
Ai sacerdoti Leviti che sono della stirpe di Sadoc, che si accostano a me per fare il mio servizio, dice il Signore,
l’Eterno, darai un giovane toro come sacrificio per il peccato.
Prenderai del suo sangue e tu lo metterai sui quattro corni [dell'altare] e sui quattro angoli della sporgenza e sull'orlo,
tutto intorno; tu lo purificherai1751 e farai la propiziazione per esso.
Prenderai il toro del sacrificio per il peccato e lo si brucerà nel luogo della casa, designato [allo scopo] fuori del
santuario.
Il secondo giorno tu presenterai un capro senza difetto1752 come sacrificio per il peccato; con esso si purificherà
l'altare come lo si è purificato con il toro.
Quando avrai finito di purificare [l'altare], tu presenterai un giovane toro senza difetto, e un montone del bestiame
minuto, senza difetto.
Li presenterai davanti all’Eterno e i sacerdoti getteranno del sale su questi e li offriranno in olocausto all’Eterno.
1738
Apocalisse Cap. 20 vv. da 1 a 3;
*Isaia Cap. 11 v. 9;
1740
Matteo Cap. 10 vv. 26 e 27; Marco Cap. 4 vv. 21 e 22;
1741
*Isaia Cap. 9 v. 13; Cap. 19 v. 15; Salmo 92 v. 12; Cantico Cap. 7 v. 8; Levitico Cap. 23 v. 40;
1742
Matteo Cap. 5 v. 22; Salmo. 101 v. 7 e 8; *Isaia Cap. 65 v. 20; Isaia Cap. 66 v. 24;
1743
*Zaccaria Cap. 13 vv. da 3 a 5;
1744
*Ezechiele Cap. 40 v. 10;
1745
* Ezechiele Cap. 43:13-27;
1746
esattamente : il dorso;
1747
o : di terra; cioè la cui massa interna era di terra;
1748
la base tutta intera del “monte di *Dio (ebraico Har-el)” era divisa in due parti, delle quali la più alta era poggiata
sull’inferiore;
1749
altri: il fornello di *Dio (ebraico Hari-el); n. d. t. altri: La parte superiore dell'altare misura quattro cubiti d'altezza;
o E l'Ariel era alto quattro cubito, e dall'Ariel in su vi erano le quattro corna; l’altare è chiamato “il monte di
*Dio” e il fornello sul quale brucia la vittima è chiamato “il leone di *Dio”:
1750
o : [e per];
1751
purificherai dal peccato; anche al v. 22;
1752
esattamente : perfetto; così dappertutto;
1739
215
Per sette giorni offrirai ogni giorno un capro come sacrificio per il peccato e si offrirà un giovane toro e un montone
del bestiame minuto, senza difetto.
Per sette giorni si farà la propiziazione per l'altare, lo si purificherà e lo si consacrerà.
Quando quei giorni saranno compiuti, l'ottavo giorno e in seguito, i sacerdoti offriranno sull'altare i vostri olocausti e
i vostri sacrifici di prosperità e io vi gradirò, dice il Signore, l’Eterno».
Il personale del santuario1753
Ed egli mi fece ritornare alla porta esterna del santuario che guardava a oriente, ed essa era chiusa.
L’Eterno mi disse: «Questa porta sarà chiusa; essa non sarà aperta e nessuno entrerà per essa; poiché l’Eterno è
entrato per essa, il Dio d'Israele essa rimarrà chiusa.
Quanto al principe1754, lui, il principe vi starà seduto per mangiare il pane davanti all’Eterno. Egli entrerà per la via
del portico di questa porta e uscirà per la medesima1755 via».
Il colmo dell’iniquità
Poi mi condusse, per la via della porta nord, davanti alla casa e io guardai ed ecco, la gloria dell’Eterno riempiva la casa
dell’Eterno: io caddi sulla mia faccia.
L’Eterno mi disse: «Figlio d'uomo, disponi il tuo cuore, guarda coi tuoi occhi e ascolta con le tue orecchie per udire
tutto quello che io ti dico circa tutti i regolamenti della casa dell’Eterno e tutte le sue leggi; disponi il tuo cuore a
[considerare] l'ingresso della casa e tutte le uscite del santuario
e di' ai ribelli, alla casa d'Israele: "Così dice il Signore, l’Eterno": non sono abbastanza tutte le vostre abominazioni,
casa d'Israele?
Poiché avete condotto i figli dello straniero, incirconcisi di cuore e incirconcisi di carne, perché stessero nel mio
santuario - la mia casa - per profanarla quando avete presentato il mio pane, il grasso e il sangue; essi hanno rotto il
mio patto per1756 tutte le vostre abominazioni!
Voi non avete mantenuto il servizio delle mie cose sante1757; ma voi vi siete stabiliti [degli stranieri] per servire nel mio
santuario".
I sacerdoti infedeli
Così dice il Signore, l’Eterno": Nessuno straniero, incirconciso di cuore e incirconciso di carne, entrerà nel mio
santuario: nessuno degli stranieri che sono in mezzo ai figli d'Israele.
I Leviti che si sono allontanati da me, nei traviamenti d’Israele per i quali si sono allontanati da me [andando] dietro i
loro idoli, porteranno la loro iniquità;
essi serviranno nel mio santuario come guardiani alle porte della casa; faranno il servizio della casa: sgozzeranno,
per il popolo, l’olocausto e i sacrifici e si terranno davanti a loro per servirli.
Perché essi li hanno serviti davanti ai loro idoli e sono stati per la casa d'Israele una pietra d’inciampo per l'iniquità,
per questo io ho alzato la mia mano [giurando]1758 contro di loro" dice il Signore, l’Eterno" essi porteranno la loro
iniquità.
Non si accosteranno più a me per esercitare il sacerdozio davanti a me; né per avvicinarsi a tutte le mie cose sante,
quelle che attengono alle cose santissime1759; essi porteranno la loro vergogna per le abominazioni che hanno
commesse;
io li stabilirò per assolvere il peso della casa, per tutto il suo servizio e per tutto ciò che vi sarà fatto.
I sacerdoti fedeli e il loro servizio
Ma i sacerdoti, i leviti figli di Sadoc, che hanno assolto l'incarico del mio santuario quando i figli d'Israele si sono
allontanati da me, loro si accosteranno a me per fare il mio servizio, e si terranno davanti a me per presentarmi il
grasso e il sangue" dice il Signore, l’Eterno.
Essi entreranno nel mio santuario e si accosteranno alla mia tavola per servirmi e assolveranno l’incarico che gli
affido.
Quando entreranno per le porte del cortile interno, loro indosseranno vesti di lino e non avranno addosso vesti di
lana, quando faranno il servizio alle porte del cortile interno e nella casa.
Avranno in capo turbanti di lino e calzoni di lino ai fianchi; non si cingeranno con ciò che fa sudare.
1753
* Ezechiele Cap. 44:1-31;
n. d. t.: è chiamato il principe un discendente della tribù di Giuseppe che reggerà il governo sulla terra nel Regno
millenario, delegato dal Re discendente della tribù di Davide che è Gesù Cristo il Signore, il quale governerà dal
cielo durante il millennio e poi in eterno (confronta Luca Cap. 1 vv. 30-33 - Genesi Cap. 49 v. 26 – Deuteronomio
Cap. 33 v. 16);
1755
esattamente : sua; cioè quella del portico;
1756
secondo altri : oltre;
1757
o : del mio luogo Santo;
1758
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1759
confronta il Cap. 42 v. 13;
1754
216
E quando usciranno nel cortile esterno, nel cortile esterno verso il popolo, si toglieranno le vesti con le quali avranno
fatto il servizio e li deporranno nelle camerette sante; indosseranno altre vesti, per non santificare il popolo1760 con i
loro abiti.
Non si raderanno il capo e non si lasceranno crescere liberamene i capelli; ma avranno cura di tagliare i capelli delle
loro teste.
Nessun sacerdote berrà vino quando entrerà nel cortile interno.
Non prenderanno in moglie una vedova, né una ripudiata, ma prenderanno una vergine della discendenza della casa
d'Israele o una vedova che sarà vedova di un sacerdote.
Insegneranno al mio popolo [a distinguere] ciò che è santo e ciò che è profano e gli faranno conoscere [la differenza]
tra ciò che è impuro e ciò che è puro.
Nelle cause spetterà a loro giudicare; essi giudicheranno secondo i miei giudizi, osserveranno le mie leggi e i miei
statuti in tutte le mie solennità e santificheranno i miei sabati.
Essi non entreranno dov'è un uomo morto, per non rendersi impuri; ma per un padre, o per una madre, o per un figlio,
o per una figlia, per un fratello o per una sorella non sposata, uno potrà rendersi impuro.
Dopo la sua purificazione, si conteranno sette giorni per colui che si è reso impuro1761;
il giorno che entrerà nel luogo Santo, nel cortile interno, per fare il servizio nel luogo Santo, presenterà il suo
sacrificio per il peccato" dice il Signore, l’Eterno.
Il [mio servizio] sarà la loro eredità: Io, io sono la loro eredità e voi non darete loro alcun possesso in Israele: Io, io
sono il loro possesso.
I sacerdoti fedeli e il loro nutrimento
Essi mangeranno le offerte di pasta di farina, e il sacrificio per il peccato e il sacrificio per il delitto e ogni cosa votata
[a Dio] 1762 in Israele apparterrà a loro.
Le primizie di tutti i primi prodotti d'ogni [sorta], tutte le offerte elevate d'ogni [sorta] di tutte le vostre offerte elevate,
apparterranno ai sacerdoti; le primizie della vostra pasta1763 voi le darete al sacerdote, affinché la benedizione riposi
sulla vostra casa.
I sacerdoti non mangeranno nulla di ciò ch’è morto da sé o di ciò ch’è stato sbranato, sia fra gli uccelli, sia fra il
bestiame».
Prescrizioni sui sacrifici1764
Così dice il Signore, l’Eterno: «Basta, principi d'Israele! Smettete la violenza e la rapina, praticate il diritto e la
giustizia; cessate di estorcere la terra del mio popolo! - dice il Signore, l’Eterno -.
Abbiate bilance giuste, efa giusto, bat giusto.
L'efa e il bat avranno la stessa misura, in modo che il bat contenga la decima parte di un omer e l'efa la decima parte
di un omer; la loro misura sarà basata sull'omer.
Il siclo sarà di venti ghere; venti [e]1765 venticinque [e]1766 quindici sicli, formeranno la vostra mina.
Offerte del popolo e del Principe
Questa è l'offerta elevata che offrirete: da un omer di frumento un sesto di efa, e da un omer di orzo un sesto di efa.
La resa in olio: un decimo di bat d'olio per un cor, che è dieci bati, cioè un omer (poiché dieci bati fanno un omer).
Una pecora1767 del bestiame minuto su duecento dei pascoli irrigati d'Israele, per offerta di pasta, per l’olocausto e
sacrificio di prosperità per fare la propiziazione per loro - dice il Signore, l’Eterno -.
Tutto il popolo del paese dovrà prelevare quest'offerta per il principe d'Israele.
Al principe sarà incaricato di [fornire] gli olocausti, le offerte di pasta e le libagioni nei giorni delle feste, nei noviluni,
nei sabati, in tutte le solennità della casa d'Israele. Lui offrirà il sacrificio per il peccato, l'offerta di pasta, l'olocausto e
il sacrificio di prosperità, per fare la propiziazione per la casa d'Israele».
Prescrizioni per le solennità festive di Pasqua e Capanne
Così dice il Signore, l’Eterno: «Il primo [mese] il primo [giorno] del mese, prenderai un giovane toro senza difetto e tu
purificherai1768 il santuario.
Il sacerdote prenderà del sangue del sacrificio per il peccato e ne metterà sugli stipiti della casa, sui quattro angoli
della base dell'altare e sugli stipiti della porta del cortile interno.
1760
confronta il Cap. 46 v. 20; n. d. t.: il popolo nel millennio è già santificato Cap. 20 v. 12;
esattamente: per lui;
1762
n. d. t. altri: allo sterminio;
1763
vedere la nota in Neemia Cap. 10 v. 37;
1764
* Ezechiele Cap. 45:9-25;
1765
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1766
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1767
o : una capra;
1768
esattamente : purificare dal peccato;
1761
217
Farai lo stesso il settimo [giorno] del mese per chi pecca per errore e per il semplice; così farete propiziazione per la
casa.
Il primo [mese], il quattordicesimo giorno del mese sarà per voi la Pasqua, una festa di sette giorni; si mangerà dei
pani senza lievito.
Il Principe offrirà in quel giorno, per sé e per tutto il popolo del paese, un toro in sacrificio per il peccato.
Per i sette giorni della festa, offrirà come olocausto all’Eterno sette tori e sette montoni senza difetto, ogni giorno per
sette giorni e, in sacrificio per il peccato, un capro ogni giorno.
Vi aggiungerà come offerta di pasta un efa per ogni toro e un efa per ogni montone, con un hin d'olio per efa.
Il settimo [mese] il quindicesimo giorno del mese, alla festa [delle Capanne]1769 egli farà secondo questa [prescrizione]
per sette giorni, lo stesso sacrificio per il peccato, lo stesso olocausto, la stessa offerta di pasta e di olio, un hin per
efa».
Prescrizioni per il servizio del Tempio
L’olocausto quotidiano, il Sabato, il Novilunio1770
Così dice il Signore, l’Eterno: «La porta del cortile interno che guarda verso oriente, resterà chiusa durante i sei giorni
di lavoro: ma il giorno di sabato sarà aperta, come pure il giorno del novilunio.
Il Principe verrà da fuori per la via del portico della porta e si fermerà presso gli stipiti della porta; i sacerdoti
offriranno il suo olocausto e i suoi sacrifici di prosperità. Egli renderà il suo culto sulla soglia della porta, poi uscirà;
ma la porta non sarà chiusa fino alla sera.
Anche il popolo del paese renderà il suo culto davanti all’Eterno, all'ingresso della porta, nei giorni di sabato e nei
noviluni.
L'olocausto che il principe presenterà all’Eterno il giorno del sabato, sarà di sei agnelli senza difetto e di un montone
senza difetto;
la sua offerta di pasta sarà un efa per il montone; per gli agnelli l'offerta di pasta sarà quello che la sua mano può
contenere1771 e un hin d'olio per efa.
Il giorno del novilunio un giovane toro senza difetto, sei agnelli e un montone senza difetti;
come offerta di pasta un efa per il toro, un efa per il montone, per gli agnelli, secondo quello che la sua mano può dare
e un hin d'olio per efa.
Quando il Principe entrerà, passerà per la via del portico della porta e uscirà per la stessa1772 via.
Quando il popolo del paese entrerà nelle solennità, per rendere il suo culto davanti all’Eterno, chi entrerà per la via
della porta a nord uscirà per la via della porta a sud; chi entrerà per la via della porta a sud uscirà per la via della
porta a nord; non se ne tornerà per la via della porta per la quale sarà entrato, ma uscirà per la porta di fronte.
Il Principe, quando essi entreranno, entrerà in mezzo a loro; quando essi usciranno, egli uscirà [insieme] a loro.
Nelle feste e nelle solennità, l'offerta di pasta sarà di un efa per il toro, di un efa per il montone, per gli agnelli, quello
che la sua mano può contenere e un hin d'olio per efa.
Ma se il Principe offre un olocausto volontario, o dei sacrifici volontari di prosperità all’Eterno, gli si aprirà la porta
che guarda a oriente e offrirà il suo olocausto e i suoi sacrifici di prosperità come fa nel giorno del sabato; poi uscirà
e, quando sarà uscito, si chiuderà la porta.
Tu offrirai ogni giorno all’Eterno, come olocausto, un agnello di un anno senza difetto; l'offrirai ogni mattina.
Vi aggiungerai ogni mattina, come offerta di pasta, la sesta parte di un efa e la terza parte di un hin d'olio per
stemperare il fior di farina: è un'offerta all’Eterno da offrirsi del continuo a perenne prescrizione.
Si offriranno l'agnello, l'offerta di pasta e l'olio ogni mattina, è un olocausto perenne ».
L’eredità di Dio è inalienabile sia per il Principe che per il popolo
Così dice il Signore, l’Eterno: «Se il Principe fa un dono a uno dei suoi figli, sarà dalla propria eredità per i suoi figli,
sarà loro possesso come eredità.
Ma se egli fa un dono preso dal proprio possesso a uno dei suoi servi, questo dono apparterrà al servo fino all'anno di
libertà, [allora] ritornerà al principe; la sua eredità apparterrà soltanto ai suoi figli.
Il Principe non prenderà nulla dall'eredità del popolo, estorcendolo del suo possesso; quello che darà come eredità ai
suoi figli, lo prenderà da ciò che possiede, affinché nessuno del mio popolo sia scacciato [lontano] dal suo possesso».
10a visione: La gloria dell’Eterno nel nuovo Tempio1773
Poi mi condusse alla porta, la porta che guardava a oriente.
1769
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
* Ezechiele Cap. 46:1-18;
1771
esattamente : il dono della sua mano; confronta Deuteronomio Cap. 16 v. 17; n. d. t.: altri nella misura dei suoi
mezzi; anche ai vv. 7, 11;
1772
esattamente : sua;
1773
* Ezechiele Cap. 43:1-12;
1770
218
Ecco, la gloria del Dio d'Israele veniva dal lato orientale, la sua voce era come il rumore di grandi acque e la terra era
illuminata della sua gloria.
La visione che io vedevo era simile a quella che io avevo visto quando io venni1774 per distruggere la città; le visioni
erano come quella che avevo visto presso il fiume Chebar e io caddi sulla mia faccia.
La gloria dell’Eterno entrò nella casa per la via della porta che guardava a oriente1775.
Lo Spirito mi alzò e mi condusse nel cortile interno ed ecco la gloria dell’Eterno riempiva la casa.
Io udii [qualcuno] che mi parlava dalla casa e un uomo era in piedi vicino a me.
Gerusalemme sarà l’abitazione di Dio nel nuovo Tempio millenario e in eterno
Egli mi disse: «Figlio d'uomo, [questo è] il luogo del mio trono, il luogo della pianta dei miei piedi, dove io vi abiterò
in mezzo ai figli d'Israele per sempre1776; la casa d'Israele non renderà più impuro il mio santo nome, né loro, né i loro
re, con le loro prostituzioni e con i sacrifici dei loro re [sui]1777 loro luoghi sacri1778,
quando mettevano la loro soglia contro la mia soglia, i loro stipiti a lato dei miei stipiti e [c'era solamente] una parete
fra me e quelli. Essi hanno reso impuro il mio santo nome con le abominazioni che hanno commesso e io li ho
consumati, nella mia ira.
Ora, ch’essi allontanino da me le loro prostituzioni e i sacrifici dei loro re, e io abiterò in mezzo a loro per sempre.
Tu, figlio d'uomo, mostra questa casa alla famiglia d'Israele e che si vergognino delle loro iniquità,
che ne considerino il progetto! E se si vergognano di tutto quello che hanno fatto, fa' loro conoscere la struttura di
questa casa, la sua composizione, le sue uscite e i suoi ingressi, tutti i suoi particolari e tutte le sue prescrizioni, tutte le
sue funzioni e tutte le sue leggi; scrivile sotto i loro occhi, affinché osservino tutte le sue prescrizioni, tutti le sue
funzioni e le mettano in pratica.
Questa è la legge della casa: Sulla sommità del monte, [entro]1779 tutti i suoi limiti, tutto intorno, sono un luogo
santissimo. Ecco, tale è la legge della casa.
Il torrente che sgorgherà dal nuovo Tempio 1780
Egli mi ricondusse all'ingresso della casa; ed ecco delle acque uscivano sotto la soglia della casa, dal lato d'oriente;
perché la facciata della casa guardava a oriente; le acque uscite di là scendevano dal lato meridionale della casa, a
mezzogiorno dell'altare. Poi mi condusse fuori per la via della porta settentrionale e mi fece fare il giro, di fuori, fino
alla porta esterna, che guarda a oriente; ed ecco, le acque scendevano dal lato destro. Quando l'uomo fu uscito verso
oriente, aveva in mano una cordicella e misurò mille cubiti; mi fece attraversare le acque, ed esse mi arrivavano alle
calcagna. Misurò altri mille cubiti, e mi fece attraversare le acque, ed esse mi arrivavano alle ginocchia. Misurò altri
mille cubiti, e mi fece attraversare le acque, ed esse mi arrivavano sino ai fianchi. Ne misurò altri mille: era un
torrente che io non potevo attraversare, perché le acque erano ingrossate; erano acque che bisognava attraversare a
nuoto: un torrente, che non si poteva guadare. Egli mi disse: «Hai visto, figlio d'uomo?» Poi mi ricondusse sulla
riva del torrente. Tornato che vi fu, ecco che sulla riva del torrente c'erano moltissimi alberi, da un lato e dall'altro.
Egli mi disse: «Queste acque si dirigono verso la regione orientale, scenderanno nella pianura ed entreranno nel mare;
quando saranno entrate nel mare, le acque del mare saranno rese sane. Avverrà che ogni essere vivente che si muove,
dovunque giungerà il torrente ingrossato, vivrà, e ci sarà grande abbondanza di pesce; poiché queste acque entreranno
là; quelle del mare saranno risanate, e tutto vivrà dovunque arriverà il torrente. Dei pescatori staranno sulle rive del
mare; da Enghedi fino a En-Eglaim si stenderanno le reti; vi sarà pesce di diverse specie come il pesce del mar
Grande, e in grande abbondanza. Ma le sue paludi e le sue lagune non saranno rese sane; saranno abbandonate al
sale. Presso il torrente, sulle sue rive, da un lato e dall'altro, crescerà ogni specie d'alberi fruttiferi le cui foglie non
appassiranno e il cui frutto non verrà mai meno; ogni mese faranno frutti nuovi, perché quelle acque escono dal
santuario; quel loro frutto servirà di cibo, e quelle loro foglie di medicamento».1781
Parte 7a. LE NAZIONI RIBELLI AL REGNO D’ISRAELE SARANNO GIUDICATE
Gog, strumento del giudizio contro Israele1782
La parola dell’Eterno mi fu rivolta in questi termini:
1774
n. d. t. altri: venne;
n. d. t.: questa porta orientale di Gerusalemme, oggi è stata murata dai musulmani in segno di disprezzo a questa
profezia;
1776
n. d. t.: l’abitazione di Dio in mezzo agli uomini comincerà con il Regno millenario e poi sarà prolungata in eterno
in seguito alla nuova Creazione (Apocalisse Cap. 21);
1777
o : [e per];
1778
n. d. t. : altri alti luoghi;
1779
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1780
* Ezechiele Cap. 47:1-12;
1781
Apocalisse Cap. 22 vv. da 1 a 3; questo torrente è figura allegorica dello Spirito di Dio che uscirà dal nuovo Tempio
di Gerusalemme producendo un effetto vitalizzante in tutto il paese;
1782
* Ezechiele Cap. 38:1-23;
1775
219
«Figlio d'uomo, rivolgi la tua faccia verso Gog, il paese di Magog, [il] principe di Rosh, di Mesec e di Tubal1783,
profetizza contro di lui
e di': "Così dice l’Eterno, il Signore: Eccomi da te, o Gog, principe di Rosh, di Mesec e di Tubal!
Io ti farò ritornare, ti metterò un anello1784 nelle mascelle e ti farò uscire, te e tutto il tuo esercito, cavalli e cavalieri, tutti
perfettamente equipaggiati, una gran moltitudine, con scudi, targhe, tutti forniti di spada
e con loro la Persia, Cus e Put1785, tutti con scudi ed elmi.
Gomer e tutte le sue bande, la casa di Togarma del profondo nord e tutte le sue bande (dei popoli numerosi saranno
con te).
Prepàrati e tieniti pronto, tu e tutte le tue moltitudini che s'adunano con te e tu sii loro capo.
Dopo molti giorni tu sarai visitato; alla fine delle annate tu verrai nel paese liberato1786 dalla spada, raccolto fra
molti popoli, sui monti d'Israele, che sono stati una desolazione continua; verso quelli che sono usciti dai popoli,
che abitano tutti in sicurezza.
Tu salirai, verrai come una tempesta; sarai come una nuvola per coprire il paese, tu e tutte le tue bande e con popoli
numerosi con te.
Così parla l’Eterno, il Signore: In quel giorno là, delle cose sorgeranno nel tuo cuore e tu concepirai un malvagio
pensiero
e tu dirai: "Io salirò contro un paese di città aperte, verrò da gente tranquilla che abita al sicuro, che tutta abita là
dove non ci sono mura, né sbarre, né porte,
per fare un bottino e un saccheggio, per voltare la tua mano contro luoghi desolati [di nuovo] ripopolati, contro un
popolo raccolto tra le nazioni, che ha acquisito del bestiame e dei beni e che abita il centro del paese1787".
Seba, Dedan, i mercanti di Tarsis e tutti i suoi leoncelli ti diranno: «Vieni tu per fare un bottino? E’ per saccheggiare
che hai radunato la tua moltitudine [di popoli] per portar via dell'argento e dell'oro, per arraffare bestiame e beni, per
portar via un gran bottino?»
«Perciò, figlio d'uomo, profetizza e di' a Gog: "Così dice il Signore, l’Eterno: In quel giorno là, quando il mio popolo
Israele abiterà al sicuro, tu lo saprai;
verrai dal tuo luogo, dall'estremo nord, tu e molti popoli con te, tutti montati su cavalli, una grande moltitudine, un
numeroso esercito;
tu salirai contro il mio popolo Israele come una nuvola, per coprire il paese. Questo sarà alla fine dei giorni: io ti farò
venire sul mio paese affinché le nazioni mi conoscano, quando io sarò santificato in te, o Gog! Davanti i loro occhi!
Così dice il Signore, l’Eterno: Non sei tu quello di cui io parlai nei giorni antichi mediante i miei servi i profeti d'Israele,
i quali profetizzarono allora, per degli anni, che io ti avrei fatto venire contro di loro?1788
In quel giorno là, nel giorno che Gog verrà contro la terra d'Israele, dice il Signore, l’Eterno, il mio furore mi monterà in
viso
(io parlo nella mia gelosia, nel fuoco della mia ira) sì dico, in quel giorno là vi sarà un grande sconvolgimento nel
paese d'Israele:
i pesci del mare, gli uccelli dei cieli, le bestie dei campi, tremeranno davanti a me [come]1789 tutti i rettili che strisciano
sul suolo e tutti gli uomini che sono sulla faccia della terra; i monti saranno rovesciati, le cime rocciose crolleranno, e
tutte le mura cadranno al suolo.
Io chiamerò contro di lui la spada su tutti i miei monti, dice il Signore, l’Eterno; la spada d'ognuno si volgerà contro il
proprio fratello.
Io entrerò in giudizio con lui, con la peste e con il sangue; io farò piovere una pioggia torrenziale e pietre di
grandine, di fuoco e di zolfo, su di lui e sulle sue bande e sui popoli numerosi che saranno con lui.
E io mi glorificherò e mi santificherò e sarò conosciuto agli occhi di molte nazioni, così esse sapranno che io sono
l’Eterno".1790
1783
n. d. t. altri: Gog del paese di Magog, principe sovrano di Mesec e di Tubal; o Gog nel paese di Magòg, principe
capo di Mesech e Tubal; o Gog, verso il paese di Magog, principe, e capo di Mesec, e di Tubal;
1784
n. d. t. altri: degli uncini;
1785
vedere il Cap. 27 v. 10 – 30 v. 5;
1786
piuttosto: ristabilito;
1787
o: sulle alture del paese; esattamente: l’ombelico;
1788
n. d. t. : confronta Giuda vv. 14, 15; questa profezia di Enoc, il settimo uomo da Adamo, non è compresa nei Libri
canonici delle Sacre Scritture; esistono due libri apocrifi chiamati Apocalisse di Enoc, che non hanno niente a che
vedere con quell’arcaico profeta;
1789
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1790
Questo giudizio avverrà all’inizio del regno millenario; ma si ripeterà ancora alla fine del millennio (cfr. Apocalisse
Cap. 20 vv. da 7 a 10)
220
Giudizio contro Gog1791
«Tu, figlio d'uomo, profetizza contro Gog, e di': "Così dice il Signore, l’Eterno: Eccomi da te, o Gog, principe di Rosh,
di Mesec e di Tubal!
Io ti farò ritornare, ti guiderò, ti farò salire dal profondo nord e ti farò salire sui monti d'Israele;
butterò giù l'arco dalla tua mano sinistra e ti farò cadere le frecce dalla destra.
Tu cadrai sui monti d'Israele, tu e tutte le tue bande e con i popoli che saranno con te; ti darò in pasto agli uccelli rapaci
d'ogni specie di ali e alle bestie dei campi;
tu cadrai sulla faccia dei campi, poiché io, io ho parlato, dice il Signore, l’Eterno.
Io manderò il fuoco su Magog e su quelli che abitano sicuri nelle isole; così conosceranno che io sono l’Eterno.
Farò conoscere il mio santo nome in mezzo al mio popolo Israele, io non [lascerò]1792 più profanare il mio santo nome;
le nazioni conosceranno che io sono l’Eterno, il Santo in Israele.
Ecco, la cosa sta per arrivare e si compirà, dice il Signore, l’Eterno; questo è il giorno di cui io ho parlato.
Gli abitanti delle città d'Israele usciranno e accenderanno dei fuochi, bruciando le armi, gli scudi, le targhe, con gli archi
e le frecce, le lance1793 e le picche; e ne faranno del fuoco per sette anni;
non porteranno legna dai campi, non ne taglieranno nelle foreste; poiché faranno del fuoco con quelle armi;
deprederanno quelli che li depredavano e saccheggeranno quelli che li saccheggiavano, dice il Signore, l’Eterno.
In quel giorno là, io darò a Gog un luogo di sepoltura in Israele, la Valle dei viandanti, a oriente del mare; e la via sarà
chiusa ai viandanti; sarà sepolto là Gog e tutta la sua moltitudine, e si chiamerà Valle di Amon-Gog1794.
La casa d'Israele li sotterrerà durante sette mesi, per purificare il paese,
tutto il popolo del paese li sotterrerà e questo li renderà famosi, il giorno in cui mi glorificherò, dice il Signore, l’Eterno.
Metteranno da parte per un [servizio] continuo, degli uomini che percorreranno il paese e, con l'aiuto dei viandanti,
sotterreranno i cadaveri che saranno rimasti sulla faccia del paese, per purificarlo; ne cercheranno fino alla fine dei sette
mesi1795.
I viandanti che passeranno per il paese, se vedranno delle ossa umane alzeranno a lato un segnale finché i seppellitori
le avranno sotterrate nella Valle di Amon-Gog,
e il nome di una città sarà pure Amona1796. Così purificheranno il paese"».
«Tu, figlio d'uomo, così dice il Signore, l’Eterno: Di' agli uccelli d'ogni specie e a tutte le bestie dei campi: "Riunitevi,
venite! Raccoglietevi da tutte le parti attorno al sacrificio che io sacrifico per voi, un gran sacrificio sui monti d'Israele!
Voi mangerete la carne e berrete il sangue.
Mangerete la carne dei prodi e berrete il sangue dei prìncipi della terra: montoni, agnelli, capri, tori, tutte bestie
ingrassate di Basan.
Mangerete grasso a sazietà e berrete sangue da inebriarvi, al banchetto del sacrificio che io ho sacrificato per voi;
e alla mia mensa sarete saziati di cavalli e di bestie da tiro, di prodi e di guerrieri d'ogni sorta, dice l’Eterno, il
Signore".1797
Io metterò la mia gloria fra le nazioni e tutte le nazioni vedranno il giudizio che io avrò eseguito e la mia mano che io
avrò messo su di loro.
La casa d'Israele conoscerà che io sono l’Eterno, il suo Dio, da quel giorno in poi;
le nazioni sapranno che la casa d'Israele è stata deportata a causa della sua iniquità, perché loro mi sono stati infedeli;
perciò io avevo nascosto loro la mia faccia e li avevo dati in mano dei loro nemici, ma questi sono caduti di spada tutti
quanti.
Io li ho trattati secondo la loro impurità e secondo le loro trasgressioni e ho nascosto loro la mia faccia».
§C12– SIGNIFICATO ALLEGORICO
Questo Gog del paese di Magog, principe sovrano di Mesec e di Tubal, simbolicamente è la figura di un futuro
gran capo di una grandissima coalizione di Nazioni, lontane dalla Palestina, che circonderanno la futura
Gerusalemme per distruggerla.
Questo avverrà all’inizio del Regno millenario, quando l’Eterno avrà già inaugurato il Regno e gli esuli dispersi
tra le Nazioni saranno ricondotti nella Terra promessa.
Quelle Nazioni, invece di sottomettersi a Cristo, si ribelleranno alla sua autorità suprema e si concentreranno a
Gerusalemme con l’intento di sbarazzarsi del Re dei re e Signore dei Signori.
1791
* Ezechiele Cap. 39:1-24;
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1793
esattamente: bastone di mano;
1794
esattamente: amon - Gog significa moltitudine di Gog;
1795
n. d. t. altri: alla fine dei sette mesi faranno questa ricerca;
1796
esattamente: amona significa moltitudine;
1797
n. d. t.: confrontare Apocalisse Cap. 19 vv. da 17 a 18;
1792
221
Anche Giovanni menzionerà questo personaggio simbolico1798, ma non si tratta della stessa circostanza, come si
potrebbe erroneamente capire. Giovanni parlerà di un altro personaggio simbolico, che verrà con lo stesso scopo
del primo Gog citato da Ezechiele, ma alla fine del Regno millenario, prima del grande Giudizio finale degli
uomini ribelli e increduli, prima della seconda Creazione, cioè dello stato Eterno.
w
1798
w
w
Apocalisse Cap. 20 vv. da 7 a 10;
222
w
Sez. 5a DANIELE
Il profeta Daniele1799 nella sua pubertà fu deportato a Babilonia insieme al profeta Ezechiele e tre suoi compagni,
nell’anno 605 a.C., primo anno di Nabucodonosor. Era il 3° anno del re di Giuda Ioiachim quando Nabucodonosor salì
contro Gerusalemme, e l’anno dopo la prese e assoggettò il re Ioiachim.
La lettura critica di questo libro non riconosce l’autenticità storica sia del racconto che dello stesso autore. Essa
attribuisce l’epoca della narrazione intorno al 165 a.C., cioè molto tempo dopo gli avvenimenti descritti da Daniele e
ritiene che Daniele sia da considerarsi un personaggio sconosciuto.
A questo proposito, il profeta Ezechiele, suo contemporaneo, parla della eccezionale saggezza e rettitudine di Daniele,
pari a quella di Noè e Giobbe (Cap.14 vv. 14 e 20) inferiore solamente a quella del principe di Tiro, figura di Satana
(Cap. 28 v.3). Dunque non può essere un personaggio immaginario, né vissuto 350 anni dopo Ezechiele.
La ragione di questa critica, sta nella impossibilità di credere, da parte dei ragionatori, che un uomo possa prevedere in
modo esatto e dettagliato, avvenimenti a lui futuri anche di molti anni. Inoltre, le profezie di Daniele non riguardano
solo le vicende dei re Seleucidi e Tolomei, ma arrivano fino all’apparizione del Cristo e ancora di più, fino al tempo
dell’Apocalisse, che è futuro anche per noi. Se Daniele ha descritto quelle quelle guerre perché le ha conosciute, allora
come mai ha descritto degli avvenimenti non ancora avvenuti?
Si dimentica che a Dio nulla è impossibile, perché davanti a lui tutta la storia del genere umano, passato, presente e
futuro, è come scritta in un libro. Questa storia è stata rivelata a Daniele
Ma la cosa ancor più straordinaria è che, alcuni di questi avvenimenti, saranno ripetuti in un tempo futuro anche a noi,
che riguarderanno il popolo di Giuda e d’Israele dopo il rapimento in cielo della Chiesa di Cristo.
Egli profetò in cattività fino alla caduta di Babilonia, il 1° anno di Ciro re di Persia e di Dario il Medo, che fu fatto
governatore della città, cioè fino al 536 a.C., quindi circa 70 anni.
L’Eterno lo chiama per 2 volte “figlio d’uomo”, come Ezechiele, termine che userà Gesù Cristo per indicare se stesso..
Daniele ebbe il dono divino di conoscere i sogni e di darne la loro precisa interpretazione, come ebbe anche Giuseppe.
Sotto questo aspetto i due personaggi rappresentano lo Spirito Santo che vede ogni cosa, anche le cose nascoste più
segrete.
Il libro si può suddividere in due parti:
1. Capp. da 1 a 6: avvenimenti storici riguardanti lui, i suoi tre amici e i re babilonesi.
2. Capp. da 7 a 12: visioni profetiche di avvenimenti storici a lui vicini, e che si ripeteranno ancora al tempo della
fine.
Una parte del libro è scritta nella lingua aramaica parlata a Babilonia (dal Cap. 2 v. 4b al Cap.7 v. 28), il resto è in
lingua ebraica.
Le versioni cattoliche del libro di Daniele contengono alcune parti dette deuterocanoniche (aggiunte al canone in un
secondo tempo) o anche dette apocrife (nascoste al primo canone), che non sono comprese nell’elenco ebraico dei libri
Sacri. Anche le versioni dette protestanti, non hanno queste parti aggiunte, perché non ritenute ispirate da Dio.
Parte 1a.
AVVENIMENTI STORICI
§ A1 - IL RACCONTO BIBLICO (Trascrizione in ordine di argomento)
Daniele e i suoi compagni a Babilonia1800
Il terzo anno del regno di Ioiachim re di Giuda, Nabucodonosor, re di Babilonia, venne a Gerusalemme e l'assediò1801.
Il Signore diede nella sua mano Ioiachim, re di Giuda e una parte degli utensili della casa di Dio, lui li fece portare nel
paese di Scinear, nella casa del suo dio, li fece portare nella casa del tesoro del suo dio.
Il re disse ad Aspenaz, capo dei suoi eunuchi, di condurgli tra i figli d'Israele di stirpe reale, tra i nobili,
dei ragazzi che fossero senza difetto e belli di viso, istruiti in ogni saggezza, dotati di conoscenza e intelligenti in
scienza, capaci di stare nel palazzo del re, per insegnare a loro la scrittura e la lingua dei Caldei.
Il re assegnò loro, per ogni giorno, una razione di cibi delicati del re e del vino ch’egli beveva e ordinò di istruirli per
tre anni, dopo i quali sarebbero passati al servizio del re.
1799
in ebraico Dànièl significa Dio ha giudicato;
* Daniele Cap. 1:1-7;
1801
n. d. t. : era l’anno 606 a.C., quando Nabucodonosor non era ancora re di Babilonia, ma lo divenne l’anno dopo alla
morte del padre; con l’anno 605 comincia la deportazione in cattività di Daniele;
1800
223
Daniele e i suoi compagni chiedono di non mangiare i cibi della mensa del re, perché vietati dalla legge mosaica
Tra di loro c'erano dei figli di Giuda: Daniele1802, Anania, Misael e Azaria.
Il principe degli eunuchi diede loro dei nomi: a Daniele pose [il nome di] Beltesatsar; ad Anania quello di Sadrac; a
Misael quello di Mesac e ad Azaria quello di Abed-Nego.
Daniele e i suoi compagni chiedono di non mangiare i cibi della mensa del re, perché vietati dalla legge mosaica1803
Daniele stabilì in cuor suo di non contaminarsi con i cibi delicati del re e con il vino ch’egli beveva, ma chiese al
principe degli eunuchi di [permettergli] di non contaminarsi. 1804
Dio fece trovare a Daniele grazia e favore presso il principe degli eunuchi.
Il principe degli eunuchi disse a Daniele: «Io temo il re, mio signore che ha prescritto il vostro nutrimento e la vostra
bevanda; perché vedrebbe il vostro viso più triste1805 di quello dei giovani della vostra età?Voi esporreste la mia testa
presso il re».
Allora Daniele disse all’intendente1806 che il principe degli eunuchi aveva stabilito su Daniele, Anania, Misael e Azaria:
«Prova i tuoi servi, ti prego, per dieci giorni: che ci sia dato da mangiare legumi e da bere acqua;
poi si confronterà in tua presenza il nostro viso con quello dei giovani che mangiano i cibi delicati del re, poi tu agirai
coi tuoi servi [a tuo piacere]1807 dopo che tu avrai visto».
Lui li ascoltò in questa cosa e li mise alla prova per dieci giorni
e, alla fine dei dieci giorni, i loro visi avevano miglior aspetto ed erano più grassi1808 di tutti i giovani che mangiavano
i cibi delicati del re.
Allora l’intendente tolse i cibi delicati e il vino da bere e diede loro dei legumi.
A questi giovani uomini, a tutti e quattro, Dio diede conoscenza ed istruzione in ogni scrittura e ogni saggezza. Daniele
aveva intelligenza di ogni visione e dei sogni.
Al termine dei giorni fissati per la loro presentazione, il principe degli eunuchi li condusse davanti a Nabucodonosor
e il re parlò con loro: fra tutti loro non se ne trovò nessuno come Daniele, Anania, Misael e Azaria, perciò questi si
tennero davanti al re.
In tutte le cose che richiedevano saggezza e intelligenza1809, circa le quali il re li interrogava, egli li trovò dieci volte
superiori a tutti gl’indovini e gl’incantatori1810 che erano in tutto il suo regno.
Daniele rimase là fino al primo anno del re Ciro1811.
Sogno di Nabucodonosor interpretato solo da Daniele, anche se da lui sconosciuto. I quattro regni dominatori1812
Nel secondo anno del suo regno1813, Nabucodonosor sognò dei sogni che turbarono il suo spirito e lo lasciarono
insonne.
Il re comandò di chiamare gli indovini, gli incantatori, i magi e i Caldei per rivelare al re i suoi sogni. Essi vennero e si
presentarono al re.
Egli disse loro: «Io ho sognato un sogno e il mio spirito è turbato perché non lo comprendo».
Allora i Caldei risposero al re in siriaco1814: «O re, vivi per sempre! Racconta il sogno ai tuoi servi e noi ne daremo
l'interpretazione».
Il re rispose e disse ai Caldei: «La cosa è per me decisa: se voi non mi rivelate il sogno e la sua interpretazione, sarete
fatti a pezzi e le vostre case saranno ridotte in mucchi di letame,
ma se mi esporrete il sogno e la sua interpretazione, riceverete da me doni, ricompense e grandi onori. Ditemi dunque
il sogno e la sua interpretazione».
Essi risposero una seconda volta e dissero: «Esponga il re il sogno ai suoi servi e noi ne daremo l'interpretazione».
Il re rispose e disse: «Io so con certezza che voi volete guadagnare del1815 tempo, perché la cosa è per me decisa;
1802
n. d. t. : in ebraico Dànièl significa Dio ha giudicato;
* Daniele Cap. 1:8-21;
1804
n. d. t. : la contaminazione consisteva nella carne di animali che i babilonesi mangiavano normalmente, e che la
legge levitica considerava impuri per gli ebrei, come il maiale;
1805
n. d. t. altri: facce magre;
1806
o: Meltsar;
1807
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1808
esattamente: grassi di carne;
1809
esattamente: tutte cose di saggia intelligenza;
1810
o : scribi come in Genesi Cap. 41 v. 8, 24; n. d. t. altri: astrologi; anche al Cap. 2 v.27
1811
A. C. 536 ; n. d. t. cioè per 68 anni dall’anno 604
1812
* Daniele Cap. 2:1-49;
1813
A. C. 604
1814
o : aramaico
1815
esattamente: acquistare il;
1803
224
se ora non mi esporrete il sogno, per voi non v’è che un solo e medesimo decreto, perché voi vi siete accordati per
dirmi parole bugiarde e perverse, aspettando che il tempo passi. Perciò ditemi il sogno e io saprò se voi potrete
darmene l'interpretazione».
I Caldei risposero davanti al re, e dissero: «Non esiste un uomo sulla terra che possa dire ciò che il re domanda1816;
perciò non c'è mai stato re, per grande e potente che fosse, che abbia domandato una cosa simile ad alcun indovino, o
incantatore, o Caldeo,
poiché la cosa che il re chiede è impossibile; non c'è nessuno che possa esporla al re, eccetto gli dèi1817, la cui dimora
non è con la carne».
Perciò il re s’irritò, si infuriò terribilmente e ordinò di distruggere tutti i saggi di Babilonia.
Un decreto fu promulgato [con l’ordine] che i saggi fossero uccisi e si cercavano Daniele e i suoi compagni per
ucciderli.
Allora Daniele si rivolse con prudenza e con garbo ad Arioc, il capo delle guardie1818 del re, che era uscito per uccidere i
saggi di Babilonia
e così reagì dicendo ad Arioc, il grand’ufficiale del re: «Perché questo decreto così drastico da parte del re?» Allora
Arioc fece conoscere la cosa a Daniele.
Quindi Daniele entrò dal re per chiedergli di dargli tempo per dare al re l'interpretazione.
Allora Daniele andò a casa sua e fece conoscere la cosa ad Anania, Misael e Azaria, suoi compagni,
per implorare le compassioni del Dio1819 dei cieli a proposito di questo segreto, affinché Daniele e i suoi compagni non
fossero sterminati con il resto dei altri saggi di Babilonia.
Allora il segreto fu rivelato a Daniele in una visione notturna, quindi Daniele benedisse il Dio dei cieli e disse:
«Sia benedetto il1820 nome di Dio, d’eternità in eternità, perché a lui appartengono la saggezza e la forza,
è lui che cambia i tempi e le stagioni, che depone i re o che li rende stabili, che dà la saggezza ai saggi e la conoscenza
agli intelligenti.
E’ lui che rivela le cose profonde e segrete; egli sa ciò che è nelle tenebre, perché da lui abita la luce.
Te, Dio dei miei padri, io lodo e celebro, perché tu mi hai dato saggezza e forza, facendomi conoscere quello che ti
abbiamo domandato, avendoci fatto conoscere la cosa che il re pretende».
Quindi Daniele si recò da Arioc, che il re aveva stabilito per distruggere i saggi di Babilonia; egli andò e gli parlò così:
«Non distruggere i saggi di Babilonia! Conducimi davanti al re e io gli darò l'interpretazione».
Allora Arioc introdusse in fretta Daniele davanti al re e gli parlò così: «Ho trovato un uomo tra i figli dei prigionieri di
Giuda che darà al re l'interpretazione».
Il re replicò e disse a Daniele, detto Beltesatsar1821: «Puoi tu farmi conoscere il sogno che ho fatto e dare la sua
interpretazione?»
Daniele, davanti al re rispose e disse: «Il segreto che il re domanda, i saggi, gl’incantatori, gl’indovini, gli auguri non
hanno potuto svelarlo al re,
ma c'è un Dio nei cieli che rivela i segreti e fa conoscere al re Nabucodonosor ciò che avverrà alla fine dei giorni. Il
tuo sogno e le visioni della tua mente sul tuo letto, eccolo:
A te, o re … [quand’eri] sul tuo letto, sono venuti dei pensieri che [riguardano ciò]1822 che deve avvenire da ora in
avanti; colui che rivela i segreti ti fa conoscere quello che avverrà.
Quanto a me, questo segreto mi è stato rivelato non perché la mia saggezza sia superiore a quella di tutti i viventi, ma
perché l'interpretazione sia conosciuta dal re e tu conosca i pensieri del tuo cuore.
Tu, o re, tu guardavi, ed ecco una grande statua1823; essa stava davanti a te, era grande, il suo splendore straordinario
e il suo aspetto era terribile.
La testa di questa statua era d'oro puro; il suo petto e le sue braccia erano d'argento; il suo ventre e le sue cosce di
bronzo;
le sue gambe, di ferro; i suoi piedi, in parte di ferro e in parte d'argilla.
Tu guardavi, finché una pietra si staccò, senza [opera di]1824 mano, colpì i piedi di ferro e d'argilla della statua e li
frantumò.
1816
esattamente: la cosa del re; anche al v. 23
esattamente in caldeo: Elah qui al plurale; vedere la nota in Esdra Cap. 4 v. 24; I Cap. 2 v. 4 fino a / v. 28, sono in
lingua aramaica ed hanno sempre Elah
1818
esattamente: il grand’ufficiale
1819
esattamente: Elah
1820
esattamente: suo
1821
n. d. t. : nome aramaico che significa Bal protegga la sua vita:
1822
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1823
o : immagine; anche al Cap. 2 v.1;
1817
225
Allora si frantumarono insieme il ferro, l'argilla, il bronzo, l'argento e l'oro, divennero come la pula sull’aia
d'estate. Il vento li portò via e non si trovò più luogo per essi1825; ma la pietra che aveva colpito la statua diventò un
gran monte che riempì tutta la terra.
Questo è il sogno e noi ne daremo l'interpretazione al re.
Tu, o re, tu sei il re dei re, al quale il Dio dei cieli ha dato il regno, la potenza, la forza e la gloria;
tutti i luoghi in cui abitano gli uomini, le bestie della campagna e gli uccelli del cielo, li ha messi nelle tue mani1826 e ti
ha fatto dominare su tutti loro: tu, tu sei la testa d'oro.1827
Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore a te1828;
poi un terzo altro regno, di bronzo, che dominerà su tutta la terra1829.
Il quarto regno sarà forte come il ferro poiché, come il ferro spezza tutto, e come il ferro rompe ogni cosa, così quello
spezzerà e romperà1830.
Come tu hai visto i piedi e le dita, in parte d'argilla da vasaio e in parte di ferro, così il regno sarà diviso e vi sarà in
esso della durezza del ferro, poiché tu hai visto il ferro mescolato con la grassa1831 argilla.
Quanto alle dita dei piedi che erano in parte di ferro e in parte d'argilla, così quel regno sarà in parte forte e in parte
fragile.
Come tu hai visto il ferro mescolato con la grassa argilla, essi saranno mescolati alla semenza degl’uomini1832, ma essi
non si uniranno l'uno all'altro, così come il ferro non si unisce con l'argilla.
Al tempo di questi [dieci]1833 re, il Dio dei cieli farà sorgere un regno che non sarà mai distrutto e che non passerà ad
un altro popolo. Spezzerà e annienterà tutti questi regni, ma esso durerà per sempre,1834
proprio come hai visto la pietra staccarsi dal monte, senza mano, che ha spezzato il ferro, il bronzo, l'argilla, l'argento
e l'oro. Il gran Dio fa conoscere al re quello che avverrà d'ora in poi. Il sogno è certo e la sua interpretazione è
sicura».
Allora il re Nabucodonosor, cadde sulla sua faccia e si prostrò davanti a Daniele e ordinò che gli fossero portati
un’offerta e dei profumi.
Il re rispose e disse a Daniele: «In verità il vostro Dio è il Dio degli dèi, il Signore dei re e il rivelatore dei segreti,
poiché tu hai potuto svelare questo segreto».
Allora il re innalzò in dignità Daniele, gli fece molti e ricchi doni, lo stabilì governatore di tutta la provincia di
Babilonia e lo prepose su tutti i saggi di Babilonia.
Daniele chiese al re di stabilire a Sadrac, Mesac e Abed-Nego sui servizi della provincia di Babilonia e Daniele [si
tenne] alla porta del re.
I tre compagni di Daniele gettati nella fornace ardente, ma protetti dall’Eterno stesso e usciti indenni. Figura della
prova che incontrerà il residuo Giudeo nel tempo dell’Apocalisse1835
Il re Nabucodonosor fece una statua d'oro; la sua altezza era di sessanta cubiti, la sua larghezza di sei cubiti e la rizzò
nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia.
Il re Nabucodonosor divulgò [un ordine] per convocare i satrapi, i prefetti, i governatori, i grandi giudici1836, i tesorieri, i
consiglieri1837, i legisti1838 e tutti i magistrati1839 delle provincie, perché venissero alla dedicazione della statua, che il re
Nabucodonosor aveva fatto rizzare.
Allora si radunarono i satrapi, i prefetti, i governatori, i grandi giudici, i tesorieri, i consiglieri, i legisti e tutti i
magistrati, i quali vennero alla dedicazione della statua che il re Nabucodonosor aveva fatto rizzare: tutti stavano in
piedi davanti alla statua che Nabucodonosor aveva fatto rizzare.
Allora un araldo gridò forte: «Vi è ordinato, popoli, nazioni e lingue:
1824
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
n. d. t.: altri traccia;
1826
o : gli uomini, ha messi nelle tue mani le bestie della campagna e gli uccelli del cielo
1827
n. d. t. : cioè l’impero Caldeo che durò 70 anni;
1828
n. d. t. altri: al tuo ; cioè l’impero Medo-Persiano che durò 206 anni;
1829
n. d. t. : cioè l’impero Greco-Macedone che durò 267 anni;
1830
n. d. t. : cioè l’impero Romano che sottomise la terra promessa dal 63 A. C. al 70 D. C., 133 anni;
1831
n. d. t.: altri fragile;
1832
n. d. t. : altre traduzioni hanno mediante matrimonio; il significato non riguarda unioni matrimoniali, come potrebbe
sembrare, ma piuttosto accordi, o compromessi umani, poiché il seme umano è qui un simbolo della natura umana;
1833
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1834
n. d. t. : cioè il regno millenario di Cristo, che porrà fine al tempo del governo delle Nazioni pagane;
1835
* Daniele Cap. 3:1-30;
1836
n. d. t. altri: consiglieri;
1837
n. d. t. altri: giureconsulti;
1838
n. d. t. altri: magistrati;
1839
n. d. t. altri: le autorità;
1825
226
allorché udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpa1840, del saltèrio, della zampogna e di ogni specie di
strumenti, vi inchinerete [e] adorerete la statua d'oro che il re Nabucodonosor ha rizzato
e chiunque non si inchinerà e non adorerà, sarà all’istante gettato in mezzo ad una fornace ardente».
Allora, non appena tutti i popoli ebbero udito il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpa, del saltèrio, della
zampogna e di ogni specie di strumenti, che tutti i popoli, le nazioni e le lingue si inchinarono [e] adorarono la statua
d'oro che il re Nabucodonosor aveva fatto rizzare.
Allora, in quello stesso momento, degli uomini caldei si avvicinarono e accusarono1841 i Giudei.
Essi presero la parola e dissero al re Nabucodonosor: «O re, vivi per sempre! Tu, o re, tu hai dato ordine che ogni uomo
che ha udito il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpa1842, del saltèrio, della zampogna e di ogni specie di
strumenti, si inchini e adori la statua d'oro e che chiunque non s'inchina e non adora sia gettato in mezzo ad una
fornace ardente. Ora ci sono degli uomini giudei, ai quali tu hai affidato l'amministrazione della provincia di
Babilonia, Sadrac, Mesac e Abed-Nego e questi uomini non tengono conto di te, o re, essi non servono i tuoi dèi e
non adorano la statua d'oro che tu hai fatto erigere».
Allora Nabucodonosor, con collera e furore, ordinò di condurgli Sadrac, Mesac e Abed-Nego; questi furono condotti
alla presenza del re.
Nabucodonosor prese la parola e disse loro: «Sadrac, Mesac, Abed-Nego, è vostra intenzione di non servire il mio dio e
di non adorare la statua d'oro che io ho rizzata?
Ora, appena voi udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, dell’arpa1843, del saltèrio, della zampogna e di ogni
specie di strumenti, siate pronti a inchinarvi per adorare la statua che io ho fatta…; ma se non la adorerete, sarete
immediatamente gettati in mezzo ad una fornace ardente e chi è il Dio che vi libererà dalla mia mano?»
Sadrac, Mesac e Abed-Nego risposero e dissero al re: «Nabucodonosor, non è necessario che ti rispondiamo su questo
soggetto.
Se è [come tu dici] il nostro Dio, che noi serviamo, può salvarci dal fuoco della fornace ardente e lui [ci] libererà dalla
tua mano, o re.
Se così non sarà, sappi, o re, che noi non serviremo i tuoi dèi e non adoreremo la statua d'oro che tu hai rizzato».
Allora Nabucodonosor fu pieno di furore e l'espressione del suo viso mutò verso Sadrac, Mesac e Abed-Nego. Egli
prese la parola e ordinò che si scaldasse la fornace sette volte più del solito1844;
poi ordinò agli uomini più vigorosi del suo esercito di legare Sadrac, Mesac e Abed-Nego e di gettarli nella fornace
ardente.
Allora i tre uomini furono legati con i loro calzoni, le loro tuniche, i loro mantelli e i loro vestiti e gettati in mezzo alla
fornace di fuoco ardente.
Poiché l'ordine del re era rigoroso e la fornace era estremamente riscaldata, la fiamma bruciò gli uomini che gettarono
Sadrac, Mesac e Abed-Nego nel fuoco
e questi tre uomini, Sadrac, Mesac e Abed-Nego, caddero legati in mezzo alla fornace ardente.1845
Allora, il re Nabucodonosor, sbalordito, si alzò in gran fretta [e] prendendo la parola disse ai suoi consiglieri: «Non
abbiamo legati e gettati in mezzo al fuoco ardente tre uomini?» Quelli risposero e dissero al re: «Certo, o re!»
Lui replicò e disse ancora: «Ecco, io vedo quattro uomini sciolti che camminano in mezzo al fuoco, senza averne alcun
male e l'aspetto del quarto è simile a un figlio di Dio1846».
Allora Nabucodonosor si avvicinò all’apertura della fornace di fuoco ardente, prese la parola e disse: «Sadrac, Mesac,
Abed-Nego, servi del Dio altissimo, uscite fuori e venite!» Sadrac, Mesac e Abed-Nego uscirono di mezzo al fuoco.
I satrapi, i prefetti, i governatori e i consiglieri del re che erano radunati, videro questi uomini sul corpo dei quali il
fuoco non aveva avuto nessun potere: i capelli del loro capo non erano stati bruciati, i loro calzoni non erano alterati e
non avevano neppure odore di fuoco.
Nabucodonosor prese la parola e disse: «Benedetto sia il Dio di Sadrac, di Mesac, e di Abed-Nego, il quale ha mandato
il suo angelo e ha salvato i suoi servi che si sono confidati in lui, hanno trasgredito l'ordine del re, hanno esposto i
loro corpi per non servire né adorare alcun altro dio che il loro Dio.
Perciò, da parte mia, ordino a tutti i popoli, nazioni e lingue, che chiunque parlerà male del Dio di Sadrac, Mesac e
Abed-Nego, sia fatto a pezzi e la sua casa ridotta in un mucchio d’immondizie, perché non c'è nessun altro Dio che
possa salvare così».
Allora il re innalzò1847 Sadrac, Mesac e Abed-Nego nella provincia di Babilonia.1848
1840
n. d. t. altri: lira;
esattamente: mangiare i pezzi dei; qui e al Cap. 6 v. 24;
1842
n. d. t. altri: lira;
1843
n. d. t. altri: lira;
1844
esattamente: più di quello ch’era stato fatto;
1845
n. d. t. : qui è inserita una prima parte deuterocanonica che comprende una preghiera di Azaria in mezzo al fuoco, e
una lunga benedizione dei tre giovani;
1846
esattamente in caldeo: Elah qui al plurale; vedere la nota del Cap. 2 v. 11;
1841
227
Il grande albero, sogno di Nabucodonosor, spiegato da Daniele. Figura del quarto regno, l’impero romano,
interrotto e rivitalizzato1849
Il re Nabucodonosor, [scrisse una lettera di questo tenore]1850:
«A tutti i popoli, nazioni e lingue che abitano su tutta la terra: Che la vostra pace vi sia moltiplicata.
Mi è parso buono di farvi conoscere i segni e i prodigi che il Dio Altissimo ha operato a mio riguardo.
I suoi segni, come sono grandi! I suoi prodigi, come sono potenti! Il suo regno è un regno eterno e il suo dominio
dura di generazione in generazione.
Io, Nabucodonosor, ero in pace in casa mia e prosperoso nel mio palazzo.
Vidi un sogno che mi spaventò. I pensieri che avevo sul mio letto e le visioni della mia mente mi turbarono1851.
Allora da parte mia ordinai di condurre in mia presenza tutti i saggi di Babilonia perché mi facessero conoscere
l'interpretazione del sogno.
Allora vennero gli indovini, gl'incantatori, i Caldei e gli auguri1852; io raccontai il sogno davanti a loro, ma essi non
poterono darmene l'interpretazione,
ma infine entrò davanti a me Daniele, detto Beltesatsar, dal nome del mio dio, nel quale è lo spirito degli dèi santi e io
raccontai davanti a lui il sogno [dicendogli]1853:
«Beltesatsar, capo degl’indovini, poiché io so che lo spirito degli dèi santi è in te e che nessun segreto t’imbarazza,
dimmi le visioni del sogno che ho visto e la sua interpretazione.
[Queste erano] le visioni della mia mente sul mio letto: Io guardavo, ed ecco un albero in mezzo alla terra molto
grande.
L'albero crebbe e divenne robusto, la sua altezza giungeva fino ai cieli e lo si vedeva da ogni angolo di tutta la terra.
Il suo fogliame era bello, il suo frutto era abbondante e in lui vi era nutrimento per tutti. Sotto la sua ombra stavano le
bestie dei campi, fra i suoi rami abitavano gli uccelli dei cieli e di lui ogni carne si nutriva.1854
Io guardavo nelle visioni della mia mente sul mio letto, ed ecco un vegliante, un santo, scendere dal cielo
gridare con forza dicendo così: "Abbattete l'albero e tagliate i suoi rami, scuotetene le foglie e disperdete il suo frutto;
fuggano gli animali da sotto di lui e gli uccelli dai suoi rami!
Però lasciate in terra il ceppo delle sue radici tra l'erba dei campi, legato con catene di ferro e di bronzo [tutto
attorno]; sia bagnato dalla rugiada dei cieli e abbia la sua parte con gli animali, dell'erba della terra.
Gli sia cambiato il cuore umano con un cuore di bestia e passino su di lui sette tempi.
Questa sentenza è decretata dai veglianti, la cosa è per la parola dei santi, affinché i viventi sappiano che l'Altissimo
domina sul regno degli uomini, egli lo dà a chi vuole e vi può innalzare il più umile degli uomini".
Questo è il sogno che io, il re Nabucodonosor, ho fatto; ora tu, Beltesatsar, dammene l'interpretazione, perché tutti i
saggi del mio regno non hanno potuto darmela; ma tu, tu lo puoi, perché lo spirito degli dèi santi è in te».
Allora Daniele, detto Beltesatsar, rimase sbigottito per un’ora circa1855 e i suoi pensieri lo turbavano. Ma il re prese la
parola e gli disse: «Beltesatsar, che il sogno e l'interpretazione non ti spaventino!» Beltesatsar rispose e disse: «Mio
signore, il sogno sia per quelli che ti odiano, e la sua interpretazione per i tuoi nemici!
L'albero che il re ha visto, che cresceva e divenne robusto, la cui altezza raggiungeva i cieli e che si vedeva dalle
estremità della terra
e il cui fogliame era bello e il frutto abbondante, che aveva del nutrimento per tutti, sotto il quale abitavano le bestie
dei campi e sui cui rami abitavano gli uccelli del cielo,
sei tu, o re! Tu ti sei ingrandito e sei diventato potente, la tua grandezza è cresciuta fino ai cieli e il tuo dominio fino
alle estremità della terra.
Quando il re ha visto un vegliante, un santo scendere dai cieli che diceva: "Abbattete l'albero e distruggetelo, tuttavia
lasciate in terra il ceppo con le sue radici, legato con catene di ferro e di bronzo [tutto attorno], fra l'erba dei campi e che
sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia la sua parte con gli animali della campagna finché siano passati sopra di lui
sette tempi",
questa è l'interpretazione, o re, è la decisione dell'Altissimo che sarà eseguita per il re, mio signore:
tu sarai scacciato di mezzo agli uomini e abiterai con le bestie dei campi; ti daranno da mangiare l'erba come ai buoi;
sarai bagnato dalla rugiada del cielo e sette tempi passeranno su di te finché tu riconoscerai che l'Altissimo domina sul
regno degli uomini e lo dà a chi vuole.
1847
esattamente: elevare a grandi onori;
la statua d’oro idolatrata da tutti i popoli sottomessi da Nabucodonosor è una figura allegorica della Bestia, il Capo
del risorto impero romano, che avverrà nei sette anni descritti in Apocalisse, Cap. 13 vv. da 1 a 10;
1849
* Daniele Cap. 4:1-37;
1850
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1851
n. d. t. : questo sogno e i fatti conseguenti furono resi noti con un bando pubblico nel regno di Nabucodonosor;
1852
n. d. t. altri: maghi…..astrologi;
1853
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1854
n. d. t. : confronta Ezechiele Cap. 31 vv. da 1 a 18;
1855
n. d. t. altri: momento;
1848
228
Quanto poi all'ordine di lasciare il ceppo delle radici dell'albero, ciò significa che il tuo regno ti sarà ristabilito,
quando tu avrai riconosciuto che il dominio è dei cieli.
Perciò, o re, accetta il mio consiglio! Metti fine ai tuoi peccati con la giustizia, alle tue iniquità con la compassione
verso gli afflitti e questo può prolungare la tua pace».
Tutto questo avvenne al re Nabucodonosor.
Alla fine di dodici mesi, mentre passeggiava sul palazzo reale di Babilonia,
il re prese la parola e disse: «Non è questa Babilonia la grande che io ho costruita come residenza reale con la forza
della mia potenza e per la gloria della mia maestà?»
Il re aveva ancora la parola sulle labbra, quando una voce venne dai cieli: «Re Nabucodonosor, odi questo:
il regno ti è tolto e sarai scacciato di mezzo agli uomini e abiterai con le bestie dei campi; ti daranno da mangiare
l’erba come ai buoi e passeranno sette tempi sopra di te, finché tu riconoscerai che è l'Altissimo che domina sul regno
degli uomini e lo dà a chi vuole».
Nello stesso istante quella parola si adempì su Nabucodonosor: fu scacciato di mezzo agli uomini, mangiò l'erba come i
buoi, il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo finché i suoi capelli fossero diventati lunghi come [le penne]
dell’aquila e le sue unghie come quelle degli uccelli.
Alla fine di quei giorni, io, Nabucodonosor, alzai gli occhi ai cieli e l’intelletto1856 tornò in me e benedissi l'Altissimo e
lodai e glorificai colui che vive in eterno, il cui dominio è un dominio eterno e il cui regno è di generazione in
generazione.
Tutti gli abitanti della terra sono reputati come nulla ed egli agisce a suo piacere con l'esercito del cielo e con gli abitanti
della terra; non c'è nessuno che possa fermare la sua mano o dirgli: «Che fai?»
In quel tempo l’intelletto tornò in me; la gloria del mio regno, la mia maestà e il mio splendore mi furono restituiti; i
miei consiglieri e i miei grandi mi cercarono e io fui ristabilito nel mio regno e la mia grandezza fu estremamente
accresciuta.
Ora io, Nabucodonosor, lodo, esalto e glorifico il Re dei cieli, le cui opere sono verità e le cui vie giustizia1857 e che ha il
potere di abbassare quelli che procedono con orgoglio.1858
Il banchetto di Baldassar; Babilonia conquistata1859
Il re Belsatsar1860 fece un grande festino per mille dei suoi grandi e bevve vino in loro presenza.
Mentre beveva 1861 il vino, Belsatsar ordinò che portassero i vasi d'oro e d'argento che suo padre Nabucodonosor aveva
preso dal tempio di Gerusalemme, perché vi bevessero il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine.
Allora furono portati i vasi d'oro che erano stati presi dal tempio, dalla casa di Dio che era a Gerusalemme; il re, i suoi
grandi, le sue mogli e le sue concubine vi bevvero.
Bevvero il vino e lodarono gli dèi d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra.
In quel momento apparvero le dita di una mano d'uomo, che si misero a scrivere di fronte al candeliere, sulle figure
di gesso [che ornavano] il muro1862 del palazzo reale. Il re vide il mozzicone di mano che scriveva.
Allora il re cambiò colore e i suoi pensieri lo turbarono; le giunture dei suoi fianchi si allentarono e le sue ginocchia
sbattevano l'una contro l'altra.
1856
esattamente: conoscenza;
esattamente: giusto giudizio;
1858
Questo albero è anche una figura allegorica, simile a quella dell’albero profetizzato da Ezechiele; l’allegoria qui si
riferisce al dominio dei 4 potenti imperi delle Nazioni succeduti in Palestina, dei quali l’ultimo, quello romano,
risorgerà durante i sette anni dell’Apocalisse; in questa allegoria si nota che quell’impero è stato tagliato, cioè
interrotto, ma il ceppo e le radici sono lasciate; da questo ceppo rinascerà un nuovo grande albero, cioè la Bestia,
Capo della confederazione dei 10 stati che avranno l’autorità sul mondo per 7 anni;
1859
* Daniele Cap. 5:1-31;
1860
n. d. t.: La dominazione Mediorientale del regno Caldeo-Babilonese durò 70 anni, esattamente il tempo della
cattività del popolo di Giuda e di Beniamino. Il suo fondatore fu Nabucodonosor il quale regnò per 43 anni; dopo
di lui venne Evil- Merodac (il malvagio) che governò 2 anni; poi venne Neril-Glissar per 2 anni; poi Nabonide
per 4 anni; infine l’ultimo re fu Belsatsar per 18 anni. Durante questi anni profetarono in cattività tre grandi
uomini di Dio che scrissero le loro memorie, con fatti che si intrecciarono con quelli descritti in questi tre libri
storici: Daniele, Ezechiele e Zaccaria. Belsatsar fu il figlio di Nabonide, il quale si assentò lungamente dalla
capitale e lasciò il governo e l’amministrazione della città, in sua assenza, al figlio; Belsatsar era dunque il viceré
a Babilonia (vedere il v. 7); in questo passo Belsatsar è detto figlio di Nabucodonosor, ma nel senso di suo
discendente, non di figlio diretto; così dicevano anche i Giudei di essere figli di Abraamo, perché erano suoi
discendenti;
1861
esattamente: gustava; n. d. t. altri: stava assaporando;
1862
n. d. t. altri: sulla parete;
1857
229
A voce alta il re gridò che si conducessero gli incantatori, i Caldei e i chiaroveggenti. Il re prese la parola e disse ai
saggi di Babilonia: «Chiunque leggerà questa scrittura e me ne darà l'interpretazione sarà vestito di porpora, [porterà]
una collana d'oro al collo e sarà terzo nel governo del regno».
Allora entrarono tutti i saggi del re; ma non furono capaci di leggere lo scritto né di darne l'interpretazione al re.
Allora il re Belsatsar fu grandemente spaventato, cambiò colore e i suoi grandi furono costernati.
La regina, avendo udito le parole del re e dei suoi grandi, entrò nella sala del banchetto, prese la parola e disse: «O re,
vivi per sempre! I tuoi pensieri non ti turbino e non ti impallidiscano!
C'è un uomo, nel tuo regno, in cui è lo spirito degli dèi santi. Al tempo di tuo padre si trovò in lui una luce,
un'intelligenza e una saggezza pari alla saggezza degli dèi; il re Nabucodonosor, tuo padre, tuo padre o re, lo fece
capo degl’indovini, degli incantatori, dei Caldei e dei chiaroveggenti,
perché fu trovato in lui uno spirito straordinario, una conoscenza, un’intelligenza, una facoltà di interpretare i sogni,
di spiegare enigmi e di risolvere questioni difficili, in Daniele, che il re aveva chiamato Beltesatsar. Si chiami dunque
Daniele ed egli darà l'interpretazione».
Allora Daniele fu introdotto davanti al re; il re prese la parola e gli disse: «Sei tu Daniele, uno dei figli della cattività di
Giuda, che il re mio padre condusse da Giuda?
Io ho sentito dire di te che lo spirito degli dèi è in te, che la luce, l’intelligenza e una saggezza straordinaria si trovano
in te.
Ora, i saggi e gli incantatori sono stati condotti davanti a me per leggere questa scrittura e darmene l'interpretazione,
ma loro non hanno potuto interpretare la cosa1863.
Ma ho sentito dire che tu puoi dare interpretazioni e risolvere questioni difficili. Ora, se puoi leggere la scrittura e
farmene conoscere l'interpretazione, tu sarai vestito di porpora, porterai al collo una collana d'oro e sarai il terzo
governatore nel regno».
Allora Daniele rispose e disse davanti al re: «Tieni i tuoi doni e dà a un altro le tue ricompense! Tuttavia io leggerò la
scrittura al re e gli farò conoscere la sua interpretazione.
O re1864, il Dio altissimo donò a tuo padre Nabucodonosor, il regno, la grandezza, la gloria e la maestà.
Per questa grandezza che Dio gli donò, tutti i popoli, le nazioni e le lingue tremavano alla sua presenza e lo temevano.
Egli faceva morire chi voleva, lasciava in vita chi voleva; innalzava chi voleva, abbassava chi voleva.
Ma quando il suo cuore s’innalzò e il suo spirito s'indurì fino all’orgoglio, il re fu spodestato dal suo trono e gli fu tolta
la sua dignità;
fu scacciato di mezzo agli uomini, il suo cuore fu reso simile a quello delle bestie e abitò con gli asini selvatici; fu
nutrito d’erba come i buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada dei cieli, finché non riconobbe che è il Dio altissimo
che domina sui regni degli uomini, e che vi stabilisce chi vuole.
Tu, Belsatsar, suo figlio, non hai umiliato il tuo cuore, benché tu sapessi tutto questo,
ma ti sei innalzato contro il Signore dei cieli. Ti sono stati portati i vasi della sua casa e tu, i tuoi grandi, le tue mogli e
le tue concubine vi avete bevuto del vino; tu hai lodato gli dèi d'argento, d'oro, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra,
che non vedono, non odono e non comprendono, e il Dio che ha nella sua mano il tuo soffio, a cui appartengono tutte le
tue vie, tu non l’hai glorificato.
Allora è stato mandato da parte sua quel mozzicone di mano, che ha tracciato quella scrittura.
Ecco le parole che sono state scritte: Mené, Mené, Téchel, Uparsin.1865
Questa è l'interpretazione delle parole: Mené: Dio ha contato il tuo regno e gli ha posto fine;
Téchel: tu sei stato pesato con la bilancia e sei stato trovato mancante di peso.
Perès: il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani».1866
Allora, Belsatsar ordinò1867 e Daniele fu vestito di porpora, [gli fu messa] al collo una collana d'oro e fu proclamato
terzo governatore nel regno.
In quella stessa notte Belsatsar, re dei Caldei, fu ucciso
e Dario il Medo1868 ricevette il regno all'età di sessantadue anni.1869
1863
o: le parole;
esattamente: Tu o re;
1865
n. d. t.: si tratta di termini aramaici relativi ai pesi che si usavano al mercato per fare i conti: Mené è il peso della
mina; Téchel e il peso del siclo; Uparsin è il peso di 2 mezze mine, cioè una mina divisa in due; Peres è il
singolare di Parsin; ma i tre pesi avevano anche un significato etimologico: Mené = conto; Téchel = peso; Uparsin
= spezzato;
1866
n. d. t.: la scrittura apparsa sul muro aveva dunque il significato di una resa dei conti del governo del re, che si può
semplificare così: Conto (il primo Mené è il titolo della lista): Contato (il secondo Mené), pesato (Téchel),
spezzato (Peres);
1867
esattamente: disse, parlò;
1864
230
L’invidia dei capi del regno di Dario, suggeriscono al re di promulgare un editto. Daniele nella fossa dei leoni.
Figura delle persecuzioni del residuo fedele Giudeo del tempo dell’Apocalisse1870
Parve bene a Dario di affidare l'amministrazione del suo regno a centoventi satrapi in tutto il regno
e sopra di loro tre preposti, uno dei quali era Daniele, perché i satrapi rendessero conto a loro e il re non dovesse soffrire
alcun danno.
Questo Daniele sorpassava i capi e i satrapi, perché c'era in lui uno spirito straordinario; il re pensava di stabilirlo sopra
tutto il suo regno.
Allora i preposti e i satrapi cercarono di trovare [nell'amministrazione del] regno, un motivo per accusare Daniele, ma
essi non potevano trovare alcun soggetto d’accusa, né alcun fallo, perché egli era fedele e non c'era in lui alcuna
mancanza, né alcun fallo.
Quegli uomini dissero dunque: «Noi non troveremo alcun pretesto per accusare questo Daniele, a meno che non ne
troviamo contro di lui a causa della legge del suo Dio».
Allora quei capi e quei satrapi si radunarono in massa presso il re e gli dissero: «Re Dario, vivi in eterno!
Tutti i preposti del regno, i prefetti e i satrapi, i consiglieri e i governatori si sono accordati per promulgare un decreto
reale e imporre un divieto, che chiunque farà una richiesta a qualche dio o a qualche uomo, tranne che a te, o re, per
un periodo di trenta giorni, sia gettato nella fossa dei leoni.
Ora, o re, promulga il divieto e firma il decreto, perché non sia cambiato, secondo la legge dei Medi e dei Persiani, che
non può essere abrogata».
Per questo motivo il re Dario firmò il decreto e il divieto.
Ora Daniele, quando seppe che il decreto era firmato, andò a casa sua e, tenendo le finestre aperte della sua camera
superiore, dal lato di Gerusalemme, tre volte al giorno si metteva in ginocchio, pregava e ringraziava il suo Dio come
era solito fare anche prima.
Allora questi uomini si radunarono in massa e trovarono Daniele che pregava e supplicava il suo Dio.
Quindi si recarono dal re al riguardo del divieto reale: «Non hai tu firmato un divieto [col quale] per un periodo di
trenta giorni, chiunque farà una richiesta a qualche dio o a qualche uomo, tranne che a te, o re, sia gettato nella fossa
dei leoni?» Il re rispose e disse: «La cosa è certa, secondo la legge dei Medi e dei Persiani, che non può essere
abrogata».
Allora questi risposero e dissero al re: «Daniele, che è uno dei figli della cattività di Giuda, non fa nessun conto di te,
né del divieto che tu hai firmato, o re, ma prega [il suo Dio]1871 tre volte al giorno».
Allora il re, quando udì questo, ne fu molto addolorato; pensò di liberare sollecitamente Daniele e fino al tramonto del
sole tentò di salvarlo.
Ma quegli uomini si radunarono in massa presso il re e gli dissero: «Sappi, o re, che la legge dei Medi e dei Persiani
stabilisce che nessun divieto o decreto promulgato dal re venga revocato».
Allora il re ordinò e Daniele fu preso e gettato nella fossa dei leoni.
Il re prese la parola e disse a Daniele: «Il tuo Dio che tu servi costantemente, sarà lui a liberarti».
Poi fu portata una pietra e fu messa sull'apertura della fossa; il re la sigillò con il suo sigillo e con il sigillo dei suoi
grandi, perché la decisione riguardo a Daniele non fosse revocata.
Poi il re ritornò al suo palazzo e passò tutta la notte in digiuno e non volle la compagnia di nessuna delle concubine e il
suo anfitrione fu allontanato da lui1872.
Poi il re si alzò con l’aurora, appena fu giorno e si recò in fretta alla fossa dei leoni.
Quando fu vicino alla fossa, gridò a Daniele. Il re prese la parola con voce afflitta e disse: «Daniele, servo del Dio
vivente! Il tuo Dio, che tu servi continuamente, ha potuto liberarti dai leoni?»
Allora Daniele rispose al re: «O re, vivi per sempre!
Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso la gola dei leoni ed essi non mi hanno fatto alcun male, perché
davanti a lui sono stato trovato innocente e anche davanti a te, o re, non ho fatto niente di male».
Allora il re fu molto contento e disse che Daniele fosse tirato fuori dalla fossa. Daniele fu tirato fuori dalla fossa e non si
trovò su di lui alcun male, perché aveva avuto fiducia nel suo Dio.
Il re diede ordine che si conducessero quegli uomini che avevano accusato Daniele e che fossero gettati nella fossa dei
leoni, con i loro figli e le loro mogli; loro non erano ancora giunti in fondo alla fossa, che già i leoni si avventarono su
1868
è probabile che questo Dario il Medo, dell’età di 62 anni, del ramo dei re di Media, avesse ricevuto la reggenza di
Babilonia condivisa con Ciro il Grande, che era invece del ramo di Persia; forse si tratta di Ciassarre figlio di
Cambise (Assuero) 1° re del regno di Media in Susa ;
1869
n. d. t.: A.C. 536; è probabile che questo Dario il Medo, dell’età di 62 anni, del ramo dei re di Media, avesse
ricevuto la reggenza di Babilonia condivisa con Ciro il Grande, che era invece del ramo di Persia; forse si tratta
di Ciassarre figlio di Cambise (Assuero) 1° re del regno di Media in Susa;
1870
* Daniele Cap. 6:1-28;
1871
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1872
altri : non volle del nutrimento e non riuscì a dormire;
231
di loro e stritolarono tutte le loro ossa.
Allora il re Dario scrisse [la seguente lettera]1873:
«A tutte le popolazioni, popoli e lingue che abitavano su tutta la terra, la vostra pace vi sia moltiplicata!
Io ho ordinato che in tutto il territorio del mio reame si tremi davanti al Dio di Daniele e lo si temi, perché lui è il Dio
vivente che sussiste in eterno e il suo reame non sarà mai distrutto e il suo dominio durerà sino alla fine.
Egli salva e libera, egli fa segni e prodigi nei cieli e sulla terra. È lui che ha salvato Daniele dal potere1874 dei leoni».
Questo Daniele prosperò durante il regno di Dario e durante il regno di Ciro1875, il Persiano.1876
Parte 2a. PROFEZIE E VISIONI VARIE
1a visione. I quattro animali feroci1877
Nel primo anno di Belsatsar, re di Babilonia, Daniele vide un sogno e delle visioni nella sua mente, mentre era a letto.
Poi [dettò]1878 il sogno [e] raccontò il sunto delle cose.
Daniele prese la parola e disse: «Io guardavo nella mia visione notturna, ed ecco scatenarsi i quattro venti del cielo sul
mar Grande.
Quattro grandi bestie salirono dal mare, una diversa dall'altra.
La prima era simile a un leone e aveva ali d'aquila. Io guardai, finché le furono strappate le ali, fu sollevata da terra,
si rizzò in piedi come un uomo e le fu dato un cuore d’uomo.
Poi vidi un’altra, una seconda bestia simile a un orso che stava eretta da un lato, [aveva] tre costole in bocca, fra i suoi
denti e le fu detto così: "Alzati, mangia molta carne!"
Dopo questo, io guardavo ed eccone un'altra, simile a un leopardo che aveva quattro ali d'uccello sul dorso e la bestia
aveva quattro teste e le fu dato il dominio.
Dopo questo io guardavo nelle visioni notturne, ed ecco una quarta bestia spaventosa, terribile e straordinariamente
potente, che aveva grandi denti di ferro; divorava e distruggeva e calpestava con le zampe ciò che restava; era diversa
da tutte le bestie precedenti ed aveva dieci corna.
Io consideravo le corna, ed ecco un altro piccolo corno spuntare in mezzo a quelle e tre delle prime corna furono
strappate davanti a quello. Ecco [che quello] aveva occhi come quelli di un uomo e una bocca che pronunziava grandi
cose.1879
Io guardavo finché vidi collocare dei troni e l’Antico dei giorni si sedette1880. La sua veste era bianca come la neve e i
capelli del suo capo erano come lana pura1881; il suo trono era fiamme di fuoco e le ruote del trono1882 un fuoco
ardente.
Un fiume di fuoco usciva e colava davanti a lui. Mille migliaia lo servivano e delle miriadi di miriadi gli stavano
davanti. Si tenne il giudizio e i libri furono aperti.
Io guardavo allora, a motivo della voce del corno che pronunziava quelle grandi parole; guardai finché la bestia fu
uccisa e il suo corpo fu distrutto, essa fu gettata nel fuoco per essere arsa.1883
Quanto alle altre bestie, il dominio fu loro tolto, ma fu loro concesso un prolungamento di vita per un tempo
determinato.
Io guardavo nelle visioni notturne, ed ecco [taluno] simile a un figlio d'uomo venne con le nuvole dei cieli e giunse fino
all’Antico dei giorni e fu fatto avvicinare a lui.
Gli furono dati il dominio, la gloria e la regalità, perché tutti i popoli, le nazioni e le lingue lo servissero. Il suo
dominio è un dominio eterno che non passerà, il suo regno [è un regno] che non sarà distrutto.1884
Io, Daniele, io fui turbato nel mio spirito, dentro il mio corpo1885 e le visioni della mia mente mi spaventarono.
1873
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
n. d. t. altri : dalle zampe;
1875
n. d. t.: A.C. 536 - 529 A. C.;
1876
questo episodio risulta un’allegoria profetica messianica, dove il re è figura di Dio, Daniele è figura di Cristo a cui
Dio riserva il primato nel regno, ma che per l’invidia dei suoi fratelli è dato alla morte; dalla sua tomba invece
Cristo risorgerà e nella tomba finiranno al suo posto i suoi nemici;
1877
* Daniele Cap. 7:1-28;
1878
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1879
n. d. t. altri: parole arroganti ; vedere Apocalisse Cap. 13:1 a 6;
1880
n. d. t. altri: un vegliardo sedersi; vedere Apocalisse Cap. 20:4, e 11 a 13;
1881
n. d. t.: Apocalisse Cap. 1:13 e 14;
1882
esattamente: le sue ruote;
1883
n. d. t.: Apocalisse Cap. 19 v. 20;
1884
n. d. t.: Confronta Cap. 2 v.44; Apocalisse Cap. 22:1 a 5;
1874
232
Mi avvicinai a uno di coloro che stavano là e gli chiesi la verità su tutto quello [che avevo visto]1886. Egli me [la] disse
e mi diede l'interpretazione delle cose:
“Queste grandi bestie, che sono quattro, sono quattro re che sorgeranno dalla terra;1887
poi i santi dei [luoghi] altissimi1888 riceveranno il regno e possederanno il regno per sempre, per i secoli dei secoli”.
Allora desiderai sapere la verità circa la quarta bestia che era diversa da tutte le altre, straordinariamente terribile; i
suoi denti erano di ferro, le unghie di bronzo; essa divorava, distruggeva e calpestava il resto con le zampe…
e circa le dieci corna che aveva sul capo, e dell’altro che spuntò e davanti al quale tre erano caduti; quel corno che
aveva degli occhi e una bocca proferente grandi cose, e il cui aspetto era più grande delle altre1889.
Io guardavo1890 e quel corno fece la guerra ai santi e aveva il sopravvento,
finché non giunse l’Antico dei giorni e il potere di giudicare fu dato ai santi dei [luoghi] altissimi, e venne il tempo che i
santi ebbero il regno.
Ed egli disse così: “La quarta bestia sarà un quarto regno sulla terra, diverso da tutti i regni, che divorerà tutta la
terra, la calpesterà coi piedi e la frantumerà.
Le dieci corna … questi sono dieci re che sorgeranno dal regno; dopo quelli, sorgerà un altro re, che sarà diverso dai
precedenti e lui abbatterà tre re1891.
Egli pronuncerà parole contro l'Altissimo, distruggerà1892 i santi dei [luoghi] altissimi, e penserà di cambiare [le]
stagioni1893 e [la] legge; essi saranno dati nelle sue mani per un tempo, [dei] tempi e una metà d'un tempo. 1894
Poi si terrà il giudizio e gli sarà tolto il dominio per distruggerla1895 e farla perire fino in fondo.
Allora il regno, il dominio e la grandezza dei regni sotto tutti i cieli saranno dati al popolo dei santi dei [luoghi]
altissimi; il suo1896 regno è un regno eterno e tutte le dominazioni lo serviranno e gli ubbidiranno”.
Fin qui la fine della cosa 1897. Quanto a me, Daniele, i miei pensieri mi spaventarono molto e mutai di colore. Ma
conservai la cosa nel mio cuore».
2a visione. Il montone e il capro in lotta1898
Nel terzo anno del regno del re Belsatsar, mi apparve una visione a me, Daniele, dopo quella che mi era apparsa al
principio.
1885
esattamente: al di dentro del suo fodero;
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1887
n. d. t. i quattro re sono coloro che hanno fondato 4 regni in successione temporale, uno sovrapposto all’altro;
1888
n. d. t. altri: dell'Altissimo; anche al v. 22, 24, 27;
1889
esattamente: sue compagne;
1890
o: vedevo;
1891
n. d. t.: questa descrizione profetica si sovrappone e si integra con la descrizione fatta da Giovanni in Apocalisse
Cap. 13:1 a 8, e Cap. 17:3 a 18, con l’ampliamento di particolari mancanti nell’una o nell’altra; ma occorre tener
presente che, tra il sorgere della quarta bestia (di Daniele) e le sue dieci corna che non hanno ancora ricevuto il
regno (di Giovanni), c’è una lunga interruzione della sua autorità mondiale; questa è testimoniata dalla ferita
mortale ricevuta e dalla meraviglia del mondo che assiste alla sua risurrezione, come dice Giovanni; vi sono però
anche differenze significative: in Daniele il Capo della confederazione è visto come un piccolo corno che diventa
grande e abbatte tre re, ma in Giovanni è la bestia stessa, la quale sarà un uomo proveniente dalla città di Roma e
dalle ceneri dell’antico impero romano, il cui nome corrisponderà al valore numerico di 666; cioè la somma dei
numeri corrispondenti alle lettere alfabetiche del suo nome, in caratteri greci, quando i numeri si scrivevano ancora
con lettere alfabetiche;
I tre re che saranno abbattuti, sono i tre regni attribuiti al Papa di Roma, che sono simbolizzati nello stemma
papale e nello stemma dalla Città del Vaticano, il piccolo Stato sul quale regna oggi il Papa. Questi regni sono
simbolizzati anche dal copricapo che indossava nel giorno dell’incoronazione il Papa: la Tiara del Triregno. Essa
rappresentava la Chiesa in tre modi: la militante, la sofferente e la trionfante; ma anche rappresentava i tre poteri
del Papa: quale padre dei re, rettore del mondo e vicario di Cristo. Questi sono i tre regni. Benché la tiara non
sia più indossata ufficialmente dal Papa (l’ultimo fu Paolo VI nel 1963) ed è stata venduta per beneficiare i poveri,
il potere temporale e spirituale che essa rappresentava rimane ancora nei documenti legislativi vaticani, che non
sono ancora stati annullati; Questi tre poteri non serviranno più al futuro piccolo corno visto da Daniele, perché il
suo obiettivo sarà esclusivamente di carattere temporale;
1892
o: durerà;
1893
n. d. t. altri: i giorni festivi;
1894
n. d. t.: un tempo, dei tempi e la metà di un tempo, corrispondono a un anno, più due anni, più metà anno, cioè 42
mesi di 30 giorni, cioè 1260 giorni;
1895
n. d. t.: cioè la quarta bestia;
1896
confrontare il v. 14;
1897
o: del discorso;
1898
* Daniele Cap. 8:1-27;
1886
233
Io vidi la visione quando ero a Susa, il palazzo1899 che è nella provincia di Elam. Vidi nella visione che mi trovavo
presso il fiume Ulai.
Alzai gli occhi, guardai, ed ecco un montone che stava in piedi davanti al fiume, che aveva due corna; le due corna
erano grandi, una più grande dell'altra; la più grande era cresciuta per ultima.
Vidi il montone cozzare verso occidente, verso nord e verso mezzogiorno. Nessuna bestia poteva stare davanti a lui1900 e
non c'era nessuno che potesse liberare dalla sua mano; egli faceva quello che voleva e diventò grande.
Stavo meditando, quando ecco un capro venire dall'occidente sulla faccia di tutta la terra, senza toccare il suolo;
questo capro aveva un corno molto grande fra gli occhi.
Egli venne fino al montone che aveva le due corna, che avevo visto in piedi davanti al fiume e gli piombò addosso col
furore della sua forza.
Lo vidi arrivare velocemente al montone, infuriarsi contro di lui, colpire il montone e spezzargli le due corna; il
montone restò senza la forza per stare in piedi e il capro lo gettò a terra e lo calpestò coi piedi; nessuno poté liberare il
montone dalla sua mano.
Il capro divenne molto grande, ma quando fu diventato forte, il suo gran corno si spezzò e quattro corna di grande
apparenza spuntarono al suo posto, verso i quattro venti del cielo.
Da uno di essi uscì un piccolo corno, che si ingrandì enormemente verso il mezzogiorno, l'oriente e verso il [paese]
della bellezza1901.
S’innalzò fino all'esercito dei cieli e fece cadere a terra una parte dell'esercito e delle stelle, e le calpestò coi piedi.
(Si innalzò fino al capo dell'esercito, gli tolse il [sacrificio] continuo e rovesciò il luogo del suo santuario
e un tempo di persecuzioni fu assegnato [a quelli]1902 del [sacrificio] continuo1903, a causa delle trasgressioni). Egli gettò
la verità a terra e agì1904 e prosperò.
Udii un santo che parlava; un altro santo chiese a quello che parlava: «Fin quando [sarà] la visione del [sacrificio]
continuo e della trasgressione devastante, che assegna il luogo santo e l'esercito ad essere calpestati coi piedi?»
Egli mi rispose: «Fino a duemilatrecento sere e mattine; poi il santuario sarà purificato».1905
Mentre io, Daniele, avevo questa visione e cercavo di capirla, ecco l’apparenza come di un uomo, in piedi davanti a
me1906
e udii la voce di un uomo in mezzo al fiume Ulai, che gridò e disse: «Gabriele, fa capire la visione a questi!»
Egli venne vicino al luogo dove stavo io e quando arrivò, io fui spaventato e caddi con la faccia a terra; egli mi disse:
«Comprendi, figlio d'uomo? Giacché la visione riguarda il tempo della fine».
Come egli mi parlava, io ero con la faccia a terra, in profondo sbigottimento1907; ma egli mi toccò e mi fece stare in
piedi nel posto dove ero.
Poi disse: «Ecco, io ti faccio conoscere ciò che avverrà alla fine dell'indignazione, perché la fine è fissata per un tempo
determinato1908.
Il montone che tu hai visto, che aveva due corna, queste sono i re di Media e di Persia1909.
Il capro irsuto è il re di Grecia1910 e il grande corno che era fra i suoi occhi, è il primo re1911.
Le quattro corna, sorte al posto di quello spezzato, sono quattro regni che sorgeranno da questa nazione, ma non con
la stessa sua potenza1912.
Negli ultimi tempi del loro regno, quando i trasgressori avranno colmato la misura, sorgerà un re dall’apparenza
spavalda, esperto in enigmi1913.
1899
o: la capitale; confronta Neemia Cap. 1 v. 1; n. d. t. altri: la residenza reale;
n. d. t.: lui perché quel montone rappresenta un uomo;
1901
confrontare Ezechiele Cap. 20. v. 6, 15;
1902
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1903
n. d. t. altri: Un esercito fu abbandonato, così pure il sacrificio quotidiano;
1904
esattamente: agire, fare grandi cose; qui e al v. 24, al Cap. 11 v. 7; vedere 1° Samuele Cap. 26 v. 25;
1905
o: giustificato; n. d. t. : la profanazione del Tempio operata da Antioco IV Epifane durò 1.150 giorni, cioè 3 anni 2
mesi e 10 giorni, secondo il mese lunare ebraico di 30 giorni;
1906
n. d. t. : è l’angelo Gabriele;
1907
n. d. t. altri: profondamente assopito; o caddi svenuto; o mi addormentai profondamente;
1908
n. d. t. altri: perché la visione riguarda il tempo della fine; o perciocchè vi sarà una fine al tempo ordinato;
1909
n. d. t.: I re delle due dinastie di Media e di Persia furono dieci;
1910
esattamente: Iavan;
1911
n. d. t.: Alessandro il Grande figlio del re Filippo di Macedonia, sconfisse definitivamente il re di Persia Dario III
Codomano ad Isso nel 330 A. C.;
1912
n. d. t.: Alessandro III, il Grande macedone, nel 317 A. C. all’età di 33 anni morì improvvisamente durante la sua
campagna di conquiste; il suo sconfinato regno fu spartito fra quattro suoi generali, chiamati Diadochi: Filippo III
si prende la Macedonia; Lisimaco si prende la Turchia; Seleuco si prende l’Asia Minore con la Palestina; Tolomeo
si prende l’Egitto;
1900
234
Il suo potere si rafforzerà, ma non per la sua propria forza. Egli distruggerà con meraviglia1914, prospererà e agirà,
distruggerà gli [uomini] potenti e il popolo dei santi.
Per la sua intelligenza1915, la frode prospererà nelle sue mani; il suo cuore si inorgoglirà e per la cupidigia
corromperà1916 molte persone. Si leverà pure contro il principe dei prìncipi, ma sarà infranto senza opera di mano.
La visione delle sere e delle mattine, di cui è stato parlato, è vera. Ma tu tieni segreta la visione, perché è per un tempo
lontano».1917
Allora, io, Daniele, svenni e fui malato per qualche giorno; poi mi alzai e mi occupai degli affari del re. Io ero stupito
della visione, ma nessuno la comprese.1918
Daniele scopre la profezia di Ezechiele dei 70 anni di cattività. Preghiera e confessione di Daniele1919
Il primo anno di Dario, figlio di Assuero, della stirpe dei Medi, che fu fatto re sul regno dei Caldei,1920
il primo anno del suo regno, io, Daniele, compresi dai libri che il numero degli anni della desolazione di Gerusalemme,
secondo la parola dell’Eterno che venne al profeta Geremia, era di settant'anni.
Volsi perciò la mia faccia verso Dio, il Signore, per cercar[lo] con la preghiera e la supplicazione, nel digiuno, il sacco e
la cenere.
Pregai l’Eterno, il mio Dio, feci la mia confessione e dissi:
«Io ti supplico il Signore, *Dio1921 grande e tremendo, che mantieni il patto e serbi la misericordia verso quelli che ti
amano e osservano i tuoi comandamenti!
Noi abbiamo peccato, noi abbiamo commesso l’iniquità, noi abbiamo agito malvagiamente, noi ci siamo ribellati e ci
siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue prescrizioni.
Non abbiamo ascoltato i tuoi servi, i profeti, che parlavano in nome tuo ai nostri re, ai nostri principi, ai nostri padri e
a tutto il popolo del paese.
A te, o Signore, la giustizia e a noi la confusione della faccia, come [così è] oggi, agli uomini di Giuda, agli abitanti di
Gerusalemme e a tutto Israele, a quelli che sono vicini e a quelli che sono lontani, in tutti i paesi dove tu li hai cacciati
per le infedeltà che hanno commesse contro di te, Signore1922.
A noi la confusione della faccia, ai nostri re, ai nostri prìncipi e ai nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te.
Al Signore, nostro Dio, sono la compassione e il perdono; poiché noi ci siamo ribellati a lui
e non abbiamo ascoltato la voce dell’Eterno, del nostro Dio, per camminare secondo le sue leggi che egli aveva messo
davanti a noi, mediante i profeti suoi servi.
Tutto Israele ha trasgredito la tua legge, si è sviato per non ubbidire alla tua voce. Allora su di noi sono riversate le
maledizioni e i giuramenti che sono scritti nella legge di Mosè, servo di Dio, perché noi abbiamo peccato contro di lui.
Egli ha messo in pratica le parole che aveva pronunziate contro di noi e contro i nostri giudici che ci giudicavano,
facendo venire su di noi un male così grande, che sotto il cielo non è mai accaduto nulla di simile a quello che è stato
fatto a Gerusalemme.
Come sta scritto nella legge di Mosè, tutto questo male è caduto su noi; ma noi non abbiamo implorato l’Eterno, nostro
Dio, per convertirci dalla nostra iniquità e per comprendere la tua verità.
L’Eterno ha vigilato sul male per farcelo venire addosso, perché l’Eterno, il nostro Dio, è giusto in tutto quello che ha
fatto, ma noi non abbiamo ubbidito alla sua voce.
Ora, o Signore, nostro Dio, tu che facesti uscire il tuo popolo dal paese d'Egitto con mano potente e ti sei fatto una
fama che [così è] ancora oggi, noi abbiamo peccato e noi abbiamo agito malvagiamente.
1913
n. d. t. : sarà Antioco IV Epifane; altri: all'aspetto feroce, ed esperto in intrighi; o un re audace, sfacciato e
intrigante; o un re audace, e sfacciato, ed intendente in sottigliezze;
1914
n. d. t. altri: sarà causa di rovine inaudite; o egli farà di strane ruine;
1915
n. d. t. altri: astuzia; o per lo suo senno;
1916
n. d. t. altri: distruggerà molte persone che si credevano al sicuro; o con inganno farà perire molti; o e in pace ne
distruggerà molti;
1917
il montone è il regno di Media e Persia, dove quest’ultimo superò il primo; il capro è figura del regno di Grecia e il
grande unico corno è Alessandro il Grande che morì improvvisamente al culmine del suo potere; al suo posto
quattro suoi generali si spartirono il regno, i Diadochi; alla fine del loro regno che venne per opera dei Romani, uno
dei re farà la guerra ai Giudei e alla loro tradizione, spingendosi a profanare il Tempio di Gerusalemme: fu Antioco
IV Epifane che regnò sulla Giudea dal 187 al 164 A. C.;
1918
o: la fece comprendere; n. d. t.: o ma nessuno se ne accorse; o perché non la potevo comprendere; o ma niuno se ne
avvide; uno dei re Diadochi perseguitò i Giudei e la loro tradizione, spingendosi a profanare il Tempio di
Gerusalemme: Antioco IV Epifane, che regnò sulla Giudea dal 187 al 164 a.C.; la fine del loro regno venne per
opera dei Romani;
1919
* Daniele Cap. 9:1-27;
1920
n. d. t. : si tratta forse dello stesso Dario o Ciassarre figlio di Cambise (Assuero) 1° re del regno di Media in Susa,
reggente di Babilonia, contemporaneamente a Ciro re di Persia, già visto al Cap. 5:31;
1921
esattamente: El;
1922
altri: Eterno;
235
Signore, per le tue opere di giustizia, che la tua ira e il tuo sdegno si ritirino, ti prego, dalla tua città, da
Gerusalemme, dal tuo monte santo; poiché per i nostri peccati e per le iniquità dei nostri padri, Gerusalemme e il tuo
popolo sono in obbrobrio a tutti quelli che ci stanno intorno.
Ora ascolta, o Dio nostro, la preghiera e le suppliche del tuo servo; per l’amore del Signore, fa' risplendere il tuo volto
sul tuo santuario che è desolato!
Inclina il tuo orecchio, o mio Dio, e ascolta! Apri i tuoi occhi e guarda le nostre desolazioni e la città che è chiamata
con il tuo nome1923, poiché non è per la nostra giustizia che noi presentiamo1924 davanti a te la nostra supplica, ma per
le tue grandi1925 compassioni.
Signore, ascolta! Signore, perdona! Signore, osserva e agisci, non tardare, per te stesso, o mio Dio, perché la tua città
e il tuo popolo sono chiamati col tuo nome».
3a visione. Risposta della preghiera di Daniele: le settanta settimane d’anni
Io parlavo ancora, pregando e confessando il mio peccato e il peccato del mio popolo Israele, presentando la mia
supplica davanti all’Eterno, al mio Dio, per il monte santo del mio Dio,
quando stavo ancora parlando in preghiera, quell'uomo, Gabriele, che avevo visto prima nella visione, volando con
rapidità, mi toccò verso l'ora dell'offerta di pasta della sera.
Egli mi fece comprendere, mi rivolse la parola e disse: «Daniele, io sono uscito ora per illuminare la tua intelligenza.
Al principio delle tue supplicazioni è uscita la risposta e io sono venuto a comunicar[tela], perché tu sei un prediletto.
Comprendi dunque la parola e capisci la visione.
Settanta settimane [d’anni]1926 sono state imposte sul tuo popolo e sulla tua santa città, per finire la trasgressione1927,
per finirla con i peccati, per fare propiziazione per l'iniquità e produrre la giustizia eterna1928, per confermare la
visione e la profezia e per ungere il luogo santissimo1929.
Sappi e comprendi: dall’ordine che uscirà per restaurare e ricostruire Gerusalemme1930, fino al Messia, [il]
principe1931, ci sono sette settimane e sessantadue settimane; la piazza e il fossato1932 saranno ricostruiti, ma [questo]
in tempi angosciosi.
Dopo le sessantadue settimane [il] Messia sarà soppresso e non sarà più1933 e il popolo d'un principe che verrà,
distruggerà la città e il luogo santo; ne sarà la fine con sovrabbondanza1934 e [vi sarà] guerra sino alla fine, un decreto
di devastazioni.1935
Egli, [quando sarà venuto]1936, confermerà un patto con la moltitudine [per] una settimana1937 ma in mezzo alla
settimana farà cessare il sacrificio e l’offerta a motivo della protezione delle abominazioni1938, [poi verrà] un
devastatore, finché la distruzione e [le cose] decretate1939, siano versate sulla [città]1940 desolata»1941.
1923
n. d. t. altri: sulla quale è invocato; anche al v. 19;
esattamente: presentare; qui e al v. 20 come Geremia Cap. 36 v. 7, ecc…;
1925
esattamente: numerose;
1926
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza; si tratta di settenari, di settanta settimane d’anni sabatici (di riposo), cioè di
490 anni, non di giorni (confronta Levitico Cap. 25 v. 8); settanta volte sette è una locuzione ebraica che significa
pienezza sovrabbondante; è usata da Lamec, in modo distorto, per indicare una vendetta sovrabbondante
(settantasette volte Genesi Cap. 4 v. 24 ) e da Cristo, per contrasto, per indicare il perdono sovrabbondante (Matteo
Cap. 18 v. 22);
1927
n. d. t. altri: far cessare la perversità;
1928
esattamente: dei secoli;
1929
n. d. t. altri: Settanta settimane sono fissate per il tuo popolo e per la tua santa città per mettere fine all'empietà,
mettere i sigilli ai peccati, espiare l'iniquità, portare una giustizia eterna, suggellare visione e profezia e ungere il
Santo dei santi; o Vi sono settanta settimane determinate sopra il tuo popolo, e sopra la tua santa città, per
terminare il misfatto, e per far venir meno i peccati, e per far purgamento per l'iniquità, e per addurre la giustizia
eterna, e per suggellar la visione, ed i profeti; e per ungere il Santo de' santi;
1930
n. d. t.: l’ordine della ricostruzione della città di Gerusalemme fu emesso dal re di Persia Artaserse Longimane
nell’anno 445 D. C. (egli regnò dal 465 al 424); le 69 settimane d’anni, cioè 483 anni, terminano con l’anno 38
D.C., quando Gesù Cristo entra acclamato come Re in Gerusalemme e dopo pochi giorni viene crocifisso; dalla fine
delle 69 settimane all’inizio dell’ultima, la 70a , c’è l’interruzione profetica dovuta all’avvento della Chiesa, che qui
è nascosta, perché coperta dal mistero;
1931
altri: capo; come Isaia Cap. 55 v. 4;
1932
altri: le mura ;
1933
n. d. t. altri: nessuno sarà per lui;
1934
n. d. t. altri: come un'inondazione; o la sua fine sarà un'inondazione; o e la fine di essa sarà con inondazione;
1935
n. d. t.: il popolo del capo che verrà è l’esercito romano di Tito che distruggerà Gerusalemme come un’inondazione,
e le guerre in Palestina saranno al suo seguito per molto tempo, fino ai nostri giorni; esse finiranno solamente
quando sarà stabilito il regno millenario di Cristo; il capo che verrà è il piccolo corno che spunterà tra le dieci
corna della quarta bestia;
1936
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1924
236
4a visione. Il figlio di Dio dalle sembianze umane1942
Il terzo anno di Ciro, re di Persia1943, fu rivelata una cosa a Daniele, chiamato col nome di Beltesatsar; la cosa è vera
ma il tempo della prova determinata è lontano1944. Egli comprese la cosa e capì il significato della visione.
In quei giorni, io, Daniele, feci cordoglio per tre settimane intere.
Non mangiai del pane buono, né la carne, né il vino entrarono nella mia bocca e non mi unsi affatto sino alla fine delle
tre settimane.
Il ventiquattresimo giorno del primo mese, io ero sulla sponda del gran fiume, che è il Tigri,
alzai gli occhi e vidi ed ecco un uomo vestito di lino, che aveva ai fianchi una cintura d'oro di Ufaz.
Il suo corpo era come un crisolito, il suo aspetto era come la folgore, i suoi occhi come fiamme di fuoco, le sue braccia
e i suoi piedi come il rame luccicante e il suono delle sue parole era come il rumore d'una moltitudine.1945
Soltanto io, Daniele, vidi la visione; gli uomini che erano con me non la videro, ma un gran terrore piombò su di loro e
fuggirono a nascondersi.
Io rimasi solo a contemplare quella grande visione e in me non rimase più forza; l’aspetto del mio viso giovanile
cambiò in quello di un vecchio e le forze mi abbandonarono1946.
Udii il suono delle sue parole, ma appena le udii caddi1947 in un profondo sbigottimento con la faccia a terra.
Ed ecco, una mano mi toccò, mi scosse [e mi mise] sulle ginocchia e sulle palme delle mani.
Poi mi disse: «Daniele, uomo prediletto, comprendi le parole che ti dico e alzati nel luogo dove stai; perché ora io sono
mandato a te». Quando egli mi disse questo, io mi alzai in piedi, tutto tremante.
Egli mi disse: «Non temere, Daniele, poiché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di capire e d'umiliarti davanti al
tuo Dio, le tue parole sono state udite e io sono venuto a motivo delle tue parole.
Ma il capo del regno di Persia m'ha resistito ventun giorni ma Michele, uno dei primi capi, è venuto in mio soccorso e
io rimasi1948 là presso i re di Persia1949.
Ora sono venuto a farti conoscere ciò che avverrà al tuo popolo negli ultimi giorni, perché la visione è [relativa a
molti] giorni1950 a venire ».
Mentre egli mi rivolgeva queste parole, io abbassai gli occhi a terra e rimasi in silenzio.
Ed ecco uno che aveva l'aspetto di un figlio d'uomo che mi toccò le labbra, io aprii la bocca, parlai e dissi a colui che mi
stava davanti: «Mio Signore, per questa visione i dolori mi hanno colpito, le forze mi hanno abbandonato e non mi è più
rimasto alcun vigore.
Come potrei parlare con te, che sei mio Signore, io che sono tuo servo? Perché ora non ho più alcuna forza in me e
anche mi manca persino il respiro».
Allora uno che aveva l'aspetto d'uomo mi toccò di nuovo e mi fortificò
e disse: «Non temere, o uomo molto amato! La pace sia con te. Coraggio! Sii forte, sì, sii forte!» Alle sue parole ripresi
forza e dissi: «Che il mio signore parli, perché tu mi hai fortificato».
Egli disse: «Sai tu perché sono venuto da te? Ora me ne torno a combattere con il capo della Persia e quando uscirò a
combattere, verrà il principe di Grecia1951
(perciò io ti dichiarerò ciò che è registrato nel libro della verità) ma non c'è nessuno che mi sostenga contro quelli
là1952, tranne Michele vostro capo.
1937
n. d. t.: da questo punto inizia la 70a settimana descritta in Apocalisse; il devastatore è la Bestia, il Capo della quarta
bestia, la confederazione romana dei 10 stati occidentali, il quale farà un patto di pace con i Giudei; ma questi
ricostruiranno il tempio a Gerusalemme e riprenderanno i sacrifici, cosa che farà rompere il patto a metà della
settimana d’anni; allora la Bestia farà la guerra ai fedeli testimoni di Dio e di Cristo, finché verrà per lui la sua fine;
1938
esattamente: idoli;
1939
confronta Isaia Cap. 10 v. 23;
1940
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1941
qualcuno: sul desolatore;
1942
* Daniele Cap. 10:1-21;
1943
A. C. 533
1944
n. d. t. altri: e predice una grande lotta; o e la lotta è grande; o e l'esercito era grande;
1945
n. d. t.: confronta Apocalisse Cap. 1:13 e 14;
1946
n. d. t. altri: il mio viso cambiò colore fino a rimanere sfigurato e le forze mi abbandonarono; o il mio colorito si
fece smorto e mi vennero meno le forze; o e il mio bel colore fu mutato in ismorto, e non ritenni alcun vigore;
1947
esattamente: io fui;
1948
altri: io prevalsi;
1949
n. d. t.: questi passi dimostrano che i governi umani sono dominati da angeli ribelli; confronta Luca Cap. 4:5-8;
Efesini Cap. 6:11-12; Apocalisse Cap. 12:7-9;
1950
o: per questi giorni;
1951
esattamente: Iavan; in tutto il passo;
237
Conflitto fra il regno del nord e quello del sud. La monarchia dei Seleucidi di Siria (re del Nord) contro la dinastia
dei Tolomei d’Egitto(re del Sud). A sua volta questa lotta si ripeterà nell’ultima settimana d’anni1953
Il terzo anno di Ciro, re di Persia1954, fu rivelata una cosa a Daniele, chiamato col nome di Beltesatsar; la cosa è vera
ma il tempo della prova determinata è lontano1955. Egli comprese la cosa e capì il significato della visione.
In quei giorni, io, Daniele, feci cordoglio per tre settimane intere.
Non mangiai del pane buono, né la carne, né il vino entrarono nella mia bocca e non mi unsi affatto sino alla fine delle
tre settimane.
Il ventiquattresimo giorno del primo mese, io ero sulla sponda del gran fiume, che è il Tigri,
alzai gli occhi e vidi ed ecco un uomo vestito di lino, che aveva ai fianchi una cintura d'oro di Ufaz.
Il suo corpo era come un crisolito, il suo aspetto era come la folgore, i suoi occhi come fiamme di fuoco, le sue braccia
e i suoi piedi come il rame luccicante e il suono delle sue parole era come il rumore d'una moltitudine.1956
Soltanto io, Daniele, vidi la visione; gli uomini che erano con me non la videro, ma un gran terrore piombò su di loro e
fuggirono a nascondersi.
Io rimasi solo a contemplare quella grande visione e in me non rimase più forza; l’aspetto del mio viso giovanile
cambiò in quello di un vecchio e le forze mi abbandonarono1957.
Udii il suono delle sue parole, ma appena le udii caddi1958 in un profondo sbigottimento con la faccia a terra.
Ed ecco, una mano mi toccò, mi scosse [e mi mise] sulle ginocchia e sulle palme delle mani.
Poi mi disse: «Daniele, uomo prediletto, comprendi le parole che ti dico e alzati nel luogo dove stai; perché ora io sono
mandato a te». Quando egli mi disse questo, io mi alzai in piedi, tutto tremante.
Egli mi disse: «Non temere, Daniele, poiché dal primo giorno che ti mettesti in cuore di capire e d'umiliarti davanti al
tuo Dio, le tue parole sono state udite e io sono venuto a motivo delle tue parole.
Ma il capo del regno di Persia m'ha resistito ventun giorni ma Michele, uno dei primi capi, è venuto in mio soccorso e
io rimasi1959 là presso i re di Persia1960.
Ora sono venuto a farti conoscere ciò che avverrà al tuo popolo negli ultimi giorni, perché la visione è [relativa a
molti] giorni1961 a venire ».
Mentre egli mi rivolgeva queste parole, io abbassai gli occhi a terra e rimasi in silenzio.
Ed ecco uno che aveva l'aspetto di un figlio d'uomo che mi toccò le labbra, io aprii la bocca, parlai e dissi a colui che mi
stava davanti: «Mio Signore, per questa visione i dolori mi hanno colpito, le forze mi hanno abbandonato e non mi è più
rimasto alcun vigore.
Come potrei parlare con te, che sei mio Signore, io che sono tuo servo? Perché ora non ho più alcuna forza in me e
anche mi manca persino il respiro».
Allora uno che aveva l'aspetto d'uomo mi toccò di nuovo e mi fortificò
e disse: «Non temere, o uomo molto amato! La pace sia con te. Coraggio! Sii forte, sì, sii forte!» Alle sue parole ripresi
forza e dissi: «Che il mio signore parli, perché tu mi hai fortificato».
Egli disse: «Sai tu perché sono venuto da te? Ora me ne torno a combattere con il capo della Persia e quando uscirò a
combattere, verrà il principe di Grecia1962
(perciò io ti dichiarerò ciò che è registrato nel libro della verità) ma non c'è nessuno che mi sostenga contro quelli
là1963, tranne Michele vostro capo.1964
1952
o: per queste cose; n. d. t. : quelli là sono gli angeli ribelli che signoreggiano i troni di Grecia e di Persia; anche al
Cap. 12 v. 4;
1953
* Daniele Cap. 11:1-45;
1954
A. C. 533
1955
n. d. t. altri: e predice una grande lotta; o e la lotta è grande; o e l'esercito era grande;
1956
n. d. t.: confronta Apocalisse Cap. 1:13 e 14;
1957
n. d. t. altri: il mio viso cambiò colore fino a rimanere sfigurato e le forze mi abbandonarono; o il mio colorito si
fece smorto e mi vennero meno le forze; o e il mio bel colore fu mutato in ismorto, e non ritenni alcun vigore;
1958
esattamente: io fui;
1959
altri: io prevalsi;
1960
n. d. t.: questi passi dimostrano che i governi umani sono dominati da angeli ribelli; confronta Luca Cap. 4:5-8;
Efesini Cap. 6:11-12; Apocalisse Cap. 12:7-9;
1961
o: per questi giorni;
1962
esattamente: Iavan; in tutto il passo;
1963
o: per queste cose; n. d. t. : quelli là sono gli angeli ribelli che signoreggiano i troni di Grecia e di Persia; anche al
Cap. 12 v. 4;
1964
questo re fu Seleuco IV;
238
Profanazione del santuario che si ripeterà al tempo della fine
Il re agirà a suo piacimento, s'innalzerà, si esalterà al di sopra di ogni *dio e proferirà cose empie, inaudite contro il
*Dio degli *dèi1965; egli prospererà finché l'indignazione [divina]1966 non sia completa, poiché ciò che è stato deciso si
compirà.
Egli non avrà riguardo agli dèi dei suoi padri; non avrà riguardo all’oggetto del desiderio dalle donne, né ad alcun
+dio, perché si innalzerà al di sopra di tutti.1967
Ma al posto [del suo Dio]1968 onorerà il +dio delle fortezze, con oro, con argento, con pietre preziose e con oggetti di
valore, egli onorerà un dio sconosciuto ai suoi padri.
Egli agirà contro i bastioni delle fortezze, aiutato da un +dio straniero. Quelli1969 che lo riconosceranno,
moltiplicherà1970 la loro gloria, li farà dominare sulla moltitudine e spartirà fra loro il paese come ricompensa.1971
Al tempo della fine,1972 il re del mezzogiorno si scontrerà [anche]1973 con lui; il re del nord gli piomberà addosso come
la tempesta, con carri e cavalieri e con molte navi; entrerà nei paesi inonderà e passerà oltre.
Entrerà nel paese della bellezza e molti soccomberanno; ma questi scamperanno dalle sue mani: Edom, Moab e i
principali dei figli di Ammon.
Egli stenderà la mano anche sui paesi, e il paese d'Egitto non scamperà.
S'impadronirà dei tesori d'oro e d'argento e di tutte le cose preziose dell'Egitto. I Libi e gli Etiopi1974 saranno al suo
seguito.
Ma notizie dall'oriente e dal nord lo spaventeranno ed egli partirà con gran furore, per distruggere e disperdere molti.
Pianterà le sue tende reali fra il mare1975 e il monte della santa bellezza; poi giungerà alla sua fine e nessuno gli
darà aiuto.1976
I tempi della fine. La risurrezione. Il regno terreno e lo stato eterno1977
«In quel tempo sorgerà Michele, il grande capo, il sostenitore dei figli del tuo popolo perché vi sarà un tempo di
angoscia tale, come non ce ne fu mai da quando esiste una nazione fino a quel tempo1978; e in quel tempo, il tuo popolo
sarà salvato; chiunque sarà trovato scritto nel libro.
Molti di quelli che dormono nella polvere della terra risorgeranno1979; gli uni per la vita eterna, gli altri per la
vergogna e per una eterna infamia1980.
I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento e quelli che avranno insegnato la giustizia alla moltitudine,
come le stelle in eterno.
Tu, Daniele, tieni nascoste queste parole e sigilla il libro sino al tempo della fine. Molti correranno qua e là1981 e la
conoscenza sarà aumentata1982».
1965
n. d. t. : Apocalisse Cap. 13:1-18; 2a lettera ai Tessalonicesi Cap. 2:3, 4; dal v. 36 al v. 39 gli avvenimenti
riguardano ancora il re Antioco IV Epifane, ma alludono agli avvenimenti apocalittici; questo re è sia il re de
settentrione che si proclamerà il vero dio atteso dal popolo giudeo, egli non avrà riguardo al Dio dei suoi padri,
dei cristiani, né al Messia atteso dalle donne giudee, né al dio dei Musulmani, ma spingerà tutti questi popoli
all’apostasia; ma anche il re dei Giudei, l’Anticristo, il quale avrà gli stessi pensieri del precedente, perché i due
saranno legati da un patto di solidarietà; è questo che onorerà quell’altro nel tempio di Gerusalemme ricostruito, al
posto del Dio dei suoi padri;
1966
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1967
n. d. t. : distruggerà le loro Sacre Scritture e perseguiterà i Giudei saggi e fedeli che aspetteranno il Re Gesù Cristo;
1968
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1969
n. d. t.: cioè ai Giudei;
1970
o : che egli riconoscerà [e] che moltiplicherà;
1971
n. d. t.: il re dei Giudei, l’Anticristo, adorerà e farà adorare la Bestia che sarà proclamata da lui vero Dio degno di
essere adorato nel Tempio di Gerusalemme, sia dai Giudei, che dai Cristiani, che dai Musulmani;
1972
dal v. 40 abbiamo la descrizione soltanto di fatti che avverranno nel tempo futuro dell’Apocalisse;
1973
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
1974
esattamente: Cusciti;
1975
esattamente: i mari; sta per il Mar Mediterraneo e il Mar Morto, come Giudici Cap. 5 v. 17;
1976
n. d. t. : questo re del nord sarà la Bestia che risorgerà dalle ceneri dell’impero romano, combatterà contro i Giudei
apostati, rompendo l’alleanza fatta con loro e con i Musulmani delle nazioni circostanti la Palestina, con
l’eccezione della Giordania attuale; ma quando si preparerà per la completa distruzione di Gerusalemme, il Signore
lo distruggerà ad Armaghedon;
1977
* Daniele Cap. 12:1-13;
1978
n. d. t. : Matteo Cap. 24 v. 21;
1979
n. d. t.: esattamente di risveglieranno;
1980
n. d. t. : Giovanni Cap. 5 vv. 28, 29;
1981
o : studieranno [tutto]; Matteo Cap. 25 v. 10;
1982
n. d. t. : la conoscenza di queste cose, nascoste e sigillate per Daniele, ma anche per molto tempo dopo di lui,
cominciarono ad essere rivelate dallo Spirito Santo dal secolo XIX, con il movimento spirituale chiamato “il
239
Poi io, Daniele, guardai, ed ecco due altri [personaggi] in piedi: l'uno da questa sponda del fiume
e l'altro di là sulla sponda opposta. Uno di loro disse all'uomo vestito di lino che stava sulle acque del fiume: «Quando
sarà la fine di queste meraviglie?»
Udii l'uomo vestito di lino, che stava sopra le acque del fiume, che alzò la mano destra e la mano sinistra al cielo e giurò
per colui che vive in eterno, che questo sarà per un tempo stabilito1983, e dei tempi stabiliti, e una metà [d'un tempo]1984;
e quando egli1985 avrà finito di rompere1986 la forza del popolo santo, allora tutte queste cose si compiranno.
Io udii, ma non compresi e dissi: «Mio signore, quale sarà il termine di queste cose?»
Egli rispose: «Va' Daniele; perché queste parole sono nascoste e sigillate sino al tempo della fine.
Molti saranno purificati, imbiancati, affinati; ma i malvagi agiranno malvagiamente e nessuno dei malvagi capirà, ma
capiranno i saggi.
Dal tempo in cui il [sacrificio] continuo sarà abolito, quando l'abominazione della desolazione sarà rizzata, [vi
saranno] milleduecentonovanta giorni.
Beato chi attende e giunge a milletrecentotrentacinque giorni!
Tu avviati fino alla fine; tu ti riposerai e ti rialzerai nel tuo lotto di eredità, alla fine dei giorni».1987
4
4
4 4
risveglio”; da allora, col passare del tempo lo studio accurato delle profezie di Daniele e altre ancora, ha aumentato
la conoscenza e nel tempo futuro dell’Apocalisse aumenterà ancor di più; il tempo dell’apparizione della Bestia e
dell’Anticristo fino alla loro distruzione, durerà sette anni; il tempo della grande persecuzione contro i fedeli
Giudei che attenderanno il ritorno di Gesù Cristo durerà tre anni e ½ , cioè 1.260 giorni (un tempo, dei tempi e la
metà di un tempo);
1983
periodo compreso tra una festa e l’anniversario seguente (confronta Levitico Cap. 23 v. 2);
1984
n. d. t. : come Cap. 7 v. 25;
1985
n. d. t.: cioè Dio;
1986
o : annullare;
1987
la conoscenza di queste cose, nascoste e sigillate per Daniele ma anche per molto tempo dopo di lui, cominciarono
ad essere rivelate dallo Spirito Santo dal secolo XIX, con il movimento spirituale chiamato “il risveglio”; da allora,
col passare del tempo lo studio accurato delle profezie di Daniele e altre ancora, ha aumentato la conoscenza e nel
tempo futuro dell’Apocalisse aumenterà ancor di più; il tempo dell’apparizione della Bestia e dell’Anticristo fino
alla loro distruzione durerà sette anni; il tempo della grande persecuzione contro i fedeli Giudei che attenderanno il
ritorno di Gesù Cristo durerà tre anni e ½ , cioè 1.260 giorni (un tempo, dei tempi e la metà di un tempo);
240
22 – I DODICI PROFETI MINORI
Sez. 1a OSEA
Il profeta Osea 1988 profetò durante la massima decadenza del Regno delle 10 tribù d’Israele, dagli ultimi anni del re
Geroboamo II, al re Osea, che vide la fine di questo Regno e la sua definitiva diaspora. Il periodo va dagli anni 782 –
721 a.C. circa 60 anni.
Il suo ministero si rivolge esclusivamente al regno delle 10 tribù, con lo scopo di stornare il popolo dalla sua infedeltà
(prostituzione) verso l’Eterno, unico modo per la salvezza dai suoi nemici.
Egli celebra in modo meraviglioso l’amore di Dio verso questo popolo ribelle, come quello di un padre che disciplina il
figlio per il suo bene futuro. Straordinario anche il paragone dell’uomo innamorato che sposa una donna, prostituta e
infedele che si corrompe dietro i suoi giovani amanti, ma che aspetta il ritorno della sua sposa. Questa fu anche la sua
dolorosa esperienza di vita vissuta. Da quella moglie ebbe almeno tre figli. Per ordine dell’Eterno, ebbe anche un’altra
moglie prostituta.
Il libro si può suddividere in due parti::
1. Capp. da 1 a 3: avvenimenti storici riguardanti la sua vita coniugale;
2. Capp. da 4 a 14: avvertimenti e profezie varie, prevalentemente in forma poetica.
§ A1 - IL RACCONTO BIBLICO (Trascrizione in ordine di argomento)
Parte 1a.
AVVENIMENTI STORICI
Vocazione di Osea1989
Parola dell’Eterno che giunse a Osea1990, figlio di Beeri, ai giorni di Uzzia, di Iotam, di Acaz, di Ezechia, re di Giuda, e
ai giorni di Geroboamo, figlio di Ioas, re d'Israele.
Principio della parola dell’Eterno a Osea. L’Eterno disse a Osea: «Va', prenditi una moglie prostituta e dei figli di
prostituzione; perché il paese s’è interamente prostituito, abbandonando1991 l’Eterno».
Egli andò e prese Gomer, figlia di Diblaim; lei concepì e gli partorì un figlio.
Egli disse: «Chiamalo col nome Izreel1992, perché ancora un po’ di tempo e io visiterò il sangue di Izreel sulla casa di
Ieu e farò cessare il regno della casa d'Israele1993.
Quel giorno io spezzerò l'arco d'Israele nella valle di Izreel».
Lei concepì di nuovo e partorì una figlia. Egli disse: «Chiamala col nome Lo- Ruama1994, perché io non farò più
misericordia alla casa d'Israele, per perdonarla ancora.
Ma farò misericordia alla casa di Giuda e io li salverò per l’Eterno, loro Dio; io non li salverò con l'arco, né con la
spada, né con la guerra, né con dei cavalli, né con dei cavalieri».
Quando lei divezzò Lo- Ruama, concepì e partorì un figlio.
Egli disse: «Chiamalo col nome Lo-Ammi1995, perché voi non siete mio popolo e io non sarò di voi.
Israele e il suo futuro glorioso1996
Tuttavia, il numero dei figli d'Israele sarà come la sabbia del mare, che non si può misurare né contare. Avverrà che
invece di dir loro: "Voi non siete mio popolo", sarà loro detto: "Figli del *Dio vivente".
I figli di Giuda e i figli d'Israele si raduneranno, si daranno un unico capo e saliranno fuori dal paese perché il giorno
di Izreel è grande1997.
1988
Dall’ebraico hoséa, che significa salvezza;
* Osea Cap. 1:1-9;
1990
esattamente: dall’ebraico hòseà, che significa salvezza;
1991
esattamente: lontano da;
1992
dall’ebraico yizréè’l, che significa Dio disperde;
1993
n. d. t. : confronta 2° Re Capp. 9 e 10;
1994
dall’ebraico lò ’rùhàmàh, che significa non graziata; anche al v. 23 del Cap. 2;
1995
dall’ebraico, che significa non mio popolo; anche al v. 23 del Cap. 2;
1996
* Daniele Cap. 1:10-11; Cap. 2:1-23; Cap. 3:1-5;
1997
n. d. t.: Izreel è una città vicina a Meghiddo; queste due località saranno il teatro della battaglia finale di Cristo con
gli eserciti suoi nemici, nello stesso modo che avvenne al tempo del re Giosia, quando morì nello scontro tra il suo
esercito, quello del re d’Egitto Neco e quello del re di Siria (Adad – Rimmon è il nome dell’idolo dei re di Siria);
vedere 2° Cronache Cap. 35:22 – 25; Gioele Cap. 3:2 - 12; Zaccaria Cap. 12 v. 11; Apocalisse Cap. 19:11 – 21;
1989
241
Castigo della madre Israele prostituta
Dite ai vostri fratelli: "Ammi1998!" e alle vostre sorelle: "Ruama1999!"
Contestate vostra madre, contestatela! perché lei non è più mia moglie e io non sono più suo marito! Che tolga le sue
prostituzioni dalla sua faccia e i suoi adulteri di fra i suoi seni;
affinché io non la spogli nuda, non la riponga là, come nel giorno della sua nascita, che non la riduca a un deserto,
come una terra arida e non muoia di sete.
Non farò misericordia ai suoi figli, perché sono figli di prostituzione;
perché la loro madre si è prostituita; colei che li ha concepiti si è disonorata, poiché ha detto: "Io andrò dietro i miei
amanti, che mi danno il mio pane, la mia acqua, la mia lana, il mio lino, il mio olio e la mia bevanda".
Perciò, ecco, io sbarrerò la sua strada con delle spine, la chiuderò in un recinto, e lei non troverà più i suoi sentieri.
Correrà dietro ai suoi amanti, ma non li raggiungerà; li cercherà, ma non li troverà. Allora dirà: "Io andrò e me ne
tornerò dal mio primo marito, perché allora stavo meglio d'adesso".
Lei non sa che sono io che le ho dato il grano, il mosto e l'olio; io le ho moltiplicato pure l'argento e l'oro: ma essi
l’hanno usato per Baal!
Perciò io riprenderò il mio grano a suo tempo e il mio mosto nella sua stagione; le toglierò la mia lana e il mio lino che
dovevano coprire la sua nudità.
Ora io scoprirò la sua vergogna agli occhi dei suoi amanti e nessuno la salverà dalla mia mano.
Farò cessare tutte le sue delizie, le sue feste, la sua nuova luna, il suo sabato e tutte le sue assemblee.
Io devasterò la sua vigna e i suoi fichi dei quali diceva: "Sono il compenso che mi hanno dato i miei amanti". Io ne farò
una foresta e li divoreranno gli animali della campagna.
La visiterò a causa dei giorni dei Baali, quando essa bruciava loro l’incenso, si ornava dei suoi anelli al naso e delle
sue collane, per seguire i suoi amanti, ma dimenticava me», dice l’Eterno.
Ristabilimento d'Israele promesso negli ultimi giorni
«Perciò, ecco, io l'attirerò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore.
Di là le darò le sue vigne e la valle d'Acor come porta di speranza; là lei canterà2000 come ai giorni della sua gioventù,
come ai giorni che uscì dal paese d'Egitto.
In quel giorno avverrà», dice l’Eterno, «che tu mi chiamerai: "Marito mio" e non mi chiamerai più: "Mio Signore2001!"
Io toglierò dalla sua bocca i nomi dei Baali e non sarà più ricordato il loro nome.
In quel giorno io farò per loro un patto con le bestie dei campi, con gli uccelli dei cieli e con i rettili del suolo; spezzerò
e toglierò dal paese l'arco, la spada e la guerra e io li farò riposare al sicuro.
Io ti fidanzerò a me per l'eternità; ti fidanzerò a me in giustizia e in equità, in bontà e in misericordia.
Ti fidanzerò a me in verità e tu conoscerai l’Eterno.
Quel giorno avverrà che io ti esaudirò2002», dice l’Eterno: «esaudirò i cieli, ed essi esaudiranno la terra;
la terra esaudirà al grano, al mosto e all'olio e questi esaudiranno Izreel2003.
Io la seminerò per me nel paese, ed io farò misericordia a Lo- Ruama e dirò a Lo-Ammi: "Tu sei mio popolo" ed egli mi
risponderà: "Mio Dio!"»
Osea e suo secondo matrimonio e ristabilimento d'Israele promesso negli ultimi giorni
L’Eterno mi disse: «Va' ancora, ama una donna amata da un amico2004, adultera, come l’amore dell’Eterno per i figli
d'Israele, poiché loro si volgono ad altri dèi e amano le focacce d'uva».
Allora me la comprai per quindici [pezzi] d'argento, per un omer d'orzo e un lethec2005 d'orzo,
e le dissi: «Aspettami per parecchio tempo: non ti prostituire e non sarai di [alcun] uomo; [io farò] lo stesso a te».
I figli d'Israele infatti
staranno per parecchio tempo senza re,
senza principe, senza sacrificio e senza statua,
senza efod, né idoli domestici.
Poi i figli d'Israele torneranno
a cercare l’Eterno, loro Dio, e Davide, loro re,
si convertiranno con timore all’Eterno
e alla sua bontà, negli ultimi giorni.
1998
esattamente: àmmì, che significa mio popolo; anche al v. 23 del Cap. 2;
esattamente: rùhàmàh, che significa graziata;
2000
o : risponderà;
2001
esattamente: Baal;
2002
n. d. t. altri: risponderò;
2003
esattamente: Dio semina;
2004
n. d. t. altri: altro;
2005
esattamente: un lethec pesa ½ omer;
1999
242
Parte 2a. PROFEZIE E VISIONI VARIE
Giudizio d’Israele e di Giuda per i suoi numerosi peccati e la sua incessante idolatria 2006
Ascoltate la parola dell’Eterno,
o figli d'Israele, perché l’Eterno ha una protesta
con gli abitanti del paese, poiché non c'è verità,
né bontà, né conoscenza di Dio nel paese:
«Esecrazione, menzogna, omicidio, furto e adulterio;
la violenza straripa e si aggiunge sangue a sangue.
Per questo il paese sarà in lutto,
tutti quelli che lo abitano languiranno,
con loro gli animali della campagna
e gli uccelli dei cieli;
perfino i pesci del mare spariranno.
Tuttavia che nessuno [mi]2007 contesti
e che nessuno [mi]2008 riprenda;
infatti il tuo popolo è come quelli che litigano con il sacerdote.
Perciò tu inciamperai2009 di giorno
e anche il profeta inciamperà con te di notte;
e io distruggerò tua madre.
Il mio popolo è distrutto,
manca di conoscenza.
Perché tu, tu hai rigettato la conoscenza,
anch'io ti rigetterò affinché non eserciti più il sacerdozio davanti2010 a me;
poiché tu hai dimenticato la legge del tuo Dio,
anch'io dimenticherò i tuoi figli.
Più si sono moltiplicati,
più hanno peccato contro di me;
io muterò la loro gloria in vergogna.
Si nutrono dei peccati del mio popolo;
la loro anima2011 è avida della loro malvagità.
Come per il popolo, così sarà per il sacerdote:
io li visiterò a causa delle loro opere
e li ripagherò secondo le loro azioni.
Mangeranno, ma non saranno saziati;
si prostituiranno, ma non si riprodurranno,
perché hanno cessato di attenersi all’Eterno.
Fornicazione, vino e mosto tolgono il senno.
Il mio popolo consulta il suo legno,
il suo bastone è il suo oracolo;
poiché lo spirito di fornicazione lo svia,
esso si prostituisce, sottraendosi al suo Dio.
Essi offrono dei sacrifici in cima ai monti,
fanno fumare l’incenso sui colli, sotto una quercia,
un pioppo e un terebinto, perché la loro ombra è buona;
perciò le vostre figlie si prostituiscono
e le vostre nuore commettono adulterio.
Io non punirò le vostre figlie per essersi prostituite,
né le vostre nuore per aver commesso adulterio;
poiché essi stessi si sono appartati con le prostitute
e sacrificano con donne consacrate alla prostituzione;
il popolo, che non ha discernimento,
corre alla sua perdizione2012.
2006
* Daniele Cap. 4:1-19; Cap. 5:1-15; Cap. 6:4-11; Cap. 7:1-16; Cap. 8:8-14; Cap. 10:13-15; Cap. 12:1-3 e 8, 12;
n. d. t. : come Cap. 7 v. 25;
2008
n. d. t. : come Cap. 7 v. 25;
2009
n. d. t. altri: cadrai;
2010
esattamente: a;
2011
n. d. t. altri: cuore;
2007
243
Se tu ti prostituisci, o Israele,
almeno Giuda non si renda colpevole!
Non andate a Ghilgal, non salite a Bet-Aven2013
e non giurate dicendo: "L’Eterno è vivente!"
Poiché Israele è ribelle come una vitella recalcitrante,
ora l’Eterno lo pasturerà come un agnello in luogo spazioso.
Efraim si è unito agli idoli; lascialo fare!
Le loro orge sono degenerate 2014;
si danno alla fornicazione;
i loro capi2015 amano con ardore l'infamia2016.
Il vento ha serrato [Efraim] alle proprie ali,
ed essi sono svergognati per i loro sacrifici.
«Ascoltate questo, sacerdoti!
Stai attenta, casa d'Israele!
Porgi l'orecchio, casa del re!
Questo giudizio è contro di voi,
perché siete stati un laccio per Mispa,
e una rete tesa sul Tabor.
Essi sono affondati nella corruzione dell’apostasia2017
e io li castigherò tutti.
Io conosco Efraim
e Israele non mi è ignoto;
poiché ora, o Efraim, tu ha commesso fornicazione,
Israele si è contaminato.
I misfatti non permettono loro di2018
tornare al loro Dio
perché lo spirito di fornicazione è in loro,
non conoscendo l’Eterno.
Ma l'orgoglio d'Israele testimonia in faccia a lui.
Israele ed Efraim cadranno per la loro iniquità
e anche Giuda cadrà con loro.
Andranno con le loro pecore e con i loro buoi
in cerca dell’Eterno,
ma non lo troveranno:
egli si è ritirato da loro.
Hanno agito perfidamente contro l’Eterno;
perché hanno generato dei figli bastardi,
ora basterà un mese a divorarli con i loro beni.
Sonate il corno a Ghibea
e la tromba a Rama!
Gridate2019 in Bet-Aven!
Dietro a te, Beniamino!
Efraim sarà una desolazione
nel giorno del castigo;
io annunzio alle tribù d'Israele
una cosa certa.
2012
o: tomba; come Proverbi Cap. 10:8, 10; n. d. t. altri: rovina;
esattamente: Casa di vanità o d’iniquità; in opposizione a Betel Casa di Dio; vedere Cap. 10 v. 5;
2014
o: il loro vino è aceto; n. d. t. altri: Quando hanno finito di sbevazzare;
2015
esattamente: scudi;
2016
altri: essi amano [dire]: Date; i loro capi sono un’infamia; n. d. t. altri: Quando hanno finito di sbevazzare si danno
alla prostituzione; i loro capi amano con passione l'infamia; o si accompagna ai beoni; si son dati alla
prostituzione, han preferito il disonore alla loro gloria; o La lor bevanda si è rivolta, hanno fornicato senza fine;
amano il Porgete; i rettori di questa nazione sono vituperosi;
2017
o: gli apostati si danno avidamente ai sacrifici; n. d. t. altri: Con i loro sacrifici rendono più profonde le loro
infedeltà;
2018
o: essi non si applicano, coi loro atti; n. d. t. altri: Con i loro sacrifici rendono più profonde le loro infedeltà;
2019
o: Suonate con fragore; n. d. t. altri: Date l'allarme a;
2013
244
I principi di Giuda sono come coloro che spostano i confini;
io riverserò su di loro la mia ira come acqua.
Efraim è oppresso, schiacciato nel suo diritto,
perché secondo il suo piacere,
ha seguito i comandamenti [degli uomini2020];
io, io sarò come una tignola per Efraim
e come un tarlo per la casa di Giuda.
Efraim ha visto la sua malattia
e Giuda la sua piaga,
Efraim se n’è andato in Assiria
e ha inviato [dei messaggeri]2021 al re Jareb2022
ma egli non ha potuto guarirvi,
né vi ha tolto la vostra piaga.
Perché io sarò come un leone2023 per Efraim
e come un leoncello per la casa di Giuda;
io, io prederò e me ne andrò via;
li porterò via e non vi sarà chi li salvi.
Io me n'andrò e tornerò al mio luogo,
finch'essi non si riconoscano colpevoli
e non cerchino la mia faccia;
nell'angoscia, mi cercheranno fin dal mattino».
[Dice l’Eterno:]2024 «Che ti farò, o Efraim?
Che ti farò, o Giuda?
La vostra pietà è come una nuvola mattutina,
come la rugiada che se ne va di buon’ora.
Per questo li ho tritati mediante i profeti,
li ho uccisi con le parole della mia bocca …
e il mio giudizio esce fuori come la luce.
Poiché io amo la bontà2025, non i sacrifici
e la conoscenza di Dio, più degli olocausti.
Ma essi, come Adamo,
hanno trasgredito [il] patto,
là si sono comportati perfidamente verso di me.
Galaad è una città di operatori di iniquità,
coperta di tracce di sangue.
Come le bande [di ladri]
spiano un uomo,
la banda dei sacerdoti commette assassinio sulla via di Sichem,
perché commettono delle infamie.
Io ho visto cose orribili nella casa d'Israele:
là è la prostituzione d’Efraim!
Israele si è contaminato!
A te pure, o Giuda,
una mietitura è assegnata,
quando io ricondurrò gli esiliati2026 del mio popolo.
Quando ho voluto guarire Israele,
si è scoperta l'iniquità di Efraim
e la malvagità di Samaria,
poiché praticano la falsità; il ladro entra
e la banda dei briganti assalta di fuori.
2020
o: [del re];
n. d. t. : come Cap. 7 v. 25;
2022
esattamente: egli contesterà; n. d. t. altri: un re perché lo difendesse; anche al Cap. 10 v. 6;
2023
esattamente: ruggente;
2024
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
2025
o: la grazia;
2026
vedere Deuteronomio Cap. 30 v. 3;
2021
245
Non dicono in cuor loro
che io ricordo tutta la loro malvagità.
Ora i loro misfatti li circondano;
essi sono davanti la mia faccia.
Essi rallegrano il re con la loro malvagità
e i prìncipi con le loro menzogne.
Tutti loro commettono adulterio;
come un forno acceso dal fornaio
quando smette d'attizzare il fuoco,
dopo che ha impastato la pasta
e aspetta che sia lievitata.
Nel giorno del nostro re,
i principi si sono ammalati per il calore del vino;
egli stende la mano ai beffardi
perché rendono il loro cuore
simile a un forno, nelle loro insidie;
tutta la notte il loro fornaio dorme
e la mattina arde come il fuoco divampante.
Tutti sono ardenti come un forno
e divorano i loro giudici;
tutti i loro re sono caduti,
nessuno di loro m’invoca.
Efraim si è mescolato con i popoli,
Efraim è una focaccia che non è stata impastata.
Gli stranieri hanno consumato la sua forza,
ed egli non lo sa.
Dei capelli grigi sono pure spuntati sul suo capo,
ed egli non se ne accorge.
L'orgoglio d'Israele testimonia contro la faccia di lui,
ma essi non tornano all’Eterno, il loro Dio,
non lo cercano, nonostante tutto questo.
Efraim è diventato come una colomba sciocca, senza giudizio;
essi invocano l'Egitto, vanno in Assiria.
Mentre andranno, io stenderò su di loro la mia rete;
ve li farò cadere come gli uccelli dei cieli;
li castigherò, come è stato annunziato alla loro assemblea.
Guai a loro, perché sono fuggiti lontano da me!
Rovina su di loro, perché si sono ribellati a me!
Io, io volevo redimere,
ma essi dicono2027 menzogne contro di me.
Essi non hanno gridato a me
nel loro cuore, quando urlavano sui loro letti;
si riunivano per del grano e del mosto
ma si sono ritirati da me!
Io, io ho castigato2028; ho fortificato le loro braccia,
ma essi hanno tramato del male contro di me.
Essi ritornano, [ma] non a [chi è in] alto;
sono come un arco ingannevole;
i loro principi cadranno per la spada,
a motivo dell’insolenza della loro lingua;
questo farà di loro un oggetto di scherno
nel paese d'Egitto.
Israele è divorato; essi sono diventati fra le nazioni
come un vaso disprezzato.
Perché essi sono saliti in Assiria,
2027
2028
o: io li ho riscattati, ma loro hanno detto;
n. d. t. altri: io li ho educati;
246
ma un asino selvatico rimane solitario.
Efraim ha fatto regali ai suoi amanti.
Benché distribuiscano dei doni fra le nazioni,
ora io li radunerò ed essi
cominceranno ad essere abbassati
sotto il2029 fardello del re dei principi.
Efraim ha moltiplicato gli altari per peccare
e gli altari saranno il suo peccato.
Io ho scritto per2030 lui le grandi2031 istruzioni2032 della mia legge,
ma esse sono considerate come una cosa estranea2033.
Per sacrificio delle mie offerte
essi offrono della carne e la mangiano;
l’Eterno non li gradisce.
Ora egli si ricorderà della loro iniquità
e punirà i loro peccati;
essi ritorneranno in Egitto.
Israele ha dimenticato colui che l’ha fatto
e ha costruito abitazioni2034
e Giuda ha moltiplicato le città fortificate,
ma io manderò il fuoco nelle loro città
ed esso divorerà i loro edifici.
Voi avete arato la malvagità,
avete mietuto l'iniquità,
avete mangiato il frutto della menzogna;
poiché tu hai confidato nelle tue vie,
nella moltitudine dei tuoi soldati.
Perciò un tumulto si leverà fra il tuo popolo
e tutte le tue fortezze saranno distrutte,
come Salman distrusse Bet-Arbel, il giorno della battaglia,
quando la madre fu schiacciata con i figli.
Così vi farà Betel, a motivo della vostra doppia malvagità:
all'alba del giorno, il re d'Israele avrà cessato d’essere».
«Efraim mi circonda di menzogne
e la casa d'Israele di frode,
ma Giuda cammina ancora con *Dio2035,
con i veri santi.
Efraim si pasce di vento
e va dietro al vento d’oriente;
ogni giorno moltiplica la menzogna e la devastazione;
essi fanno alleanza con l'Assiria
e portano dell’olio in Egitto.
L’Eterno ha pure una contesa con Giuda
e punirà Giacobbe per la sua condotta,
gli renderà secondo le sue azioni.
Altri peccati e giudizi
[Efraim]2036 è un mercante2037 che tiene in mano
una bilancia falsa; egli ama estorcere.
2029
o: essi si riposeranno un po’;
n. d. t. altri: Anche se scrivessi per;
2031
o: numerose, molteplici;
2032
J. N. D. ha: [lui piomba];
2033
o: straniera;
2034
altri: templi;
2035
n. d. t. altri: pure è sempre incostante di fronte a Dio, di fronte al Santo fedele;
2036
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
2037
n. d. t. altri: Cananeo;
2030
247
Se Galaad è una vanità2038,
[Efraim]2039 sarà come un nulla.
A Ghilgal hanno sacrificato buoi,
i loro altari pure saranno ridotti
come mucchi di pietre nei solchi dei campi.
L'annunzio della dispersione d'Israele2040
Non ti rallegrare fino all'esultanza,
o Israele, come i popoli;
perché ti sei prostituito abbandonando il tuo Dio;
hai amato i regali
in tutte le aie da frumento!
L'aia e il frantoio non li nutriranno
e il mosto li ingannerà.
Essi non abiteranno nel paese dell’Eterno,
ma Efraim ritornerà in Egitto e in Assiria
e mangerà in Assiria ciò che è impuro.
Non faranno più libagioni di vino all’Eterno,
i loro sacrifici non gli saranno più graditi;
saranno per essi come il pane del lutto;
chiunque ne mangerà sarà contaminato
poiché il loro pane sarà per loro stessi2041,
e non entrerà nella casa dell’Eterno.
Che farete nei giorni delle solennità
e nei giorni di festa dell’Eterno?
Essi se ne sono andati a motivo della devastazione;
l'Egitto li raccoglierà, Menfi2042 li seppellirà;
quel che hanno di prezioso, di valore,
lo possederanno le ortiche;
le spine cresceranno nelle loro tende.
I giorni della punizione arrivano;
giorni di retribuzione;
Israele lo saprà!
Il profeta è insensato,
l'uomo ispirato2043 è impazzito
a motivo della tua grande iniquità
e della tua grande ostilità.
Efraim è in agguato [contro] il2044 fianco del mio Dio.
Il profeta è una trappola su tutte le sue vie,
un avversario nella casa del suo Dio.
Essi sono affondati nella corruzione
come ai giorni di Ghibea!
Egli si ricorderà della loro iniquità,
punirà i loro peccati.
La gloria di Efraim volerà via come un uccello;
non più partorienti, non più gravidanze, non più concepimenti!
Quand’anche allevassero dei figli,
io li priverò di discendenti,
in modo che non rimanga loro nessun uomo
e anche, guai a loro quando io li abbandonerò!
Efraim, come io l’ho guardato,
è stato un Tiro2045 piantato in un campo gradevole;
2038
o: iniquità;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
2040
* Osea Cap. 9:1-9 e 11-17; Cap. 10:5-11; Cap. 13:1-3 e 9-16;
2041
esattamente: per le loro anime;
2042
esattamente: Mof;
2043
esattamente: l’uomo dello spirito;
2044
J. N. D. ha: [verso altri] al;
2039
248
ma Efraim dovrà condurre i suoi figli all’assassino».
Da' a loro, o Eterno! Che darai?
Da' a loro un seno che abortisce e delle mammelle asciutte.
[Dice l’Eterno:]2046 «Tutta la loro malvagità è a Ghilgal;
là li ho odiati per la malvagità delle loro azioni
e io li caccerò dalla mia casa; non li amerò più;
tutti i loro prìncipi sono ribelli.
Efraim è stato colpito, la sua radice è secca;
essi non faranno più frutto;
anche se generassero,
io farei morire i preziosi frutti del loro seno».
Il mio Dio li ha rigettati, perché non gli hanno dato ascolto; essi saranno erranti fra le nazioni.
L’abitante di Samaria ha paura
per il vitello2047 di Bet-Aven;
perché, il suo popolo sarà in lutto per lui
e i suoi Camarim2048 tremeranno a causa sua,
per la sua gloria, perché essa sarà portata via da lui2049.
Se lo porterà in Assiria,
come un dono al re Jareb;
Efraim sarà saziato di vergogna
e Israele avrà vergogna del suo consiglio.
Samaria [è distrutta], il suo re è morto,
come un fuscello2050 sulla faccia dell'acqua;
i luoghi sacri2051 di Aven, peccato d'Israele,
saranno distrutti. Le spine e i rovi cresceranno sui loro altari;
ed essi diranno ai monti: “Copriteci!” e ai colli: “Cadeteci addosso!”2052
Fin dai giorni2053 di Ghibea tu hai peccato, o Israele!
Là sono rimasti2054 perché la guerra contro i figli d'iniquità,
non li raggiunse a Ghibea.
Io li castigherò secondo il mio volere;
i popoli si raduneranno contro di loro,
quando saranno incatenati per le loro due iniquità.
Efraim è una vitella in piedi che ama trebbiare il grano;
io ho messo [il giogo]2055 sul suo bel collo;
attaccherò al carro Efraim, Giuda arerà, Giacobbe erpicherà.
Quando Efraim parlava, incuteva spavento;
egli si era fatto grande in Israele,
ma si rese colpevole servendo Baal e morì.
Ora continuano a peccare,
si fanno con il loro argento delle immagini fuse,
idoli di loro invenzione, lavoro d'artigiani,
i quali dicono: “Che gli uomini sacrifichino, che bacino i vitelli! 2056”
Perciò essi saranno come la nuvola del mattino,
come la rugiada del mattino che presto scompare,
2045
o: come io l’ho guardato fino a Tiro, è stato;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
2047
altri: vitelli;
2048
vedere 2° Re Cap. 23 v. 5; n. d. t. altri: sacerdoti;
2049
o: che s’erano rallegrati su lui a motivo della sua gloria [faranno cordoglio] perché è stato portato via da noi;
2050
altri: schiuma; bolla d’aria;
2051
n. d. t. : esattamente alti luoghi;
2052
n. d. t. : confronta Apocalisse Cap. 6 vv. 15 -17;
2053
o: Più che dai giorni;
2054
n. d. t. altri: resistettero;
2055
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
2056
n. d. t. altri: Scannano uomini, baciano vitelli!;
2046
249
come la pula che il vento porta via dall'aia,
come il fumo che sale dalla griglia.
È la tua perdizione, Israele,
l'essere stato contro di me, contro il tuo aiuto.
Dov'è dunque il tuo re?
Ti salvi lui in tutte le tue città!
Dove sono i tuoi giudici,
dei quali tu hai detto: "Dammi un re e dei principi!"
Io ti ho dato un re nella mia ira
e te lo riprendo nel mio furore.
L'iniquità di Efraim è legata in fascio,
il suo peccato è tenuto in serbo.
Dolori come di donna che partorisce verranno per lui;
egli è un figlio non saggio perché,
quand'è l’ora per nascere, non si presenta.
Io li riscatterei dalla mano di Shéol2057,
li salverei dalla morte;
o morte, dove sono i tuoi flagelli?
O Shéol dov’è la tua distruzione? 2058
Il loro pentimento è nascosto ai miei occhi!
Poich’egli ha portato del [cattivo]2059 frutto tra i [suoi] fratelli,
un vento orientale verrà,
il vento dell’Eterno, che sale dal deserto
che essiccherà le sue sorgenti,
e prosciugherà le sue fonti.
Egli2060 porterà via il tesoro di tutti i suoi oggetti preziosi.
Samaria porterà la sua colpa2061,
perché si è ribellata contro il suo Dio.
Cadranno di spada, i loro bambini saranno schiacciati,
le loro donne incinte saranno sventrate.
Chi semina vento raccoglie tempesta2062
In bocca la tromba!
Come l'aquila [il giudizio cade]2063 sulla casa dell’Eterno,
perché hanno trasgredito il mio patto
e si sono ribellati alla mia legge.
Essi mi grideranno: "Mio Dio,
noi ti conosciamo, [noi] … Israele!"
Israele ha rigettato il bene;
il nemico lo inseguirà.
Si sono eletti dei re,
ma non da parte mia;
si sono eletti dei principi
ma senza di me;
con il loro argento e oro,
si sono fatti degl'idoli
perché fossero distrutti.
Il tuo vitello ti ha rigettato2064, o Samaria.
La mia ira infiamma contro di loro
2057
n. d. t. altri: soggiorno dei morti;
altri: sarei la tua peste, o morte; sarei la tua distruzione, o soggiorno dei morti; n. d. t.: confronta 1a lettera ai
Corinzi Cap. 15 v. 55;
2059
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
2060
n. d. t.: Salmaneser re d’Assiria, confronta 2° Re Cap. 17;
2061
altri: sarà devastata
2062
* Osea Cap. 8:1-7;
2063
J. N. D. ha: cose;
2064
n. d. t. altri: è un'abominazione;
2058
250
finché potranno essere innocenti2065.
Poiché viene da Israele anche quel [vitello]2066;
un operaio l'ha fatto, non è Dio2067,
infatti il vitello di Samaria sarà [ridotto] in frantumi.
Poiché essi hanno seminato vento
raccoglieranno tempesta;
non v’è uno stelo di grano,
germoglierà ma non darà farina;
quando ne facesse, gli stranieri la divorerebbero.
Israele paragonato alla vite e al fico 2068
Io ho trovato Israele come delle uve nel deserto;
io ho visto i vostri padri, all’inizio,
come il primo frutto di un fico;
ma giunti a Baal-Peor si votarono a questo vergognoso [idolo]
e divennero abominevoli come il loro amante.
«Israele è una vigna rigogliosa,
esso porta frutto per se stesso2069;
come abbondava il suo frutto,
moltiplicava gli altari;
come bello era il suo paese,
così faceva belle le sue statue.
Il loro cuore è ingannatore2070;
ora saranno considerati colpevoli;
lui abbatterà i loro altari,
lui distruggerà le loro statue
perché ora diranno:
“Non abbiamo più re,
perché non abbiamo temuto l’Eterno;
un re che potrebbe fare per noi?”
Essi dicono delle parole,
giurano il falso, essi fanno un patto
perciò il castigo germoglia
come una pianta velenosa nei solchi dei campi.
Dio ama Israele nonostante la sua ingratitudine2071
«Quando Israele era giovane, io l’ho amato
e ho chiamato mio figlio fuori d'Egitto.2072
[I profeti] li chiamavano2073,
e ogni volta essi si allontanavano da loro;
essi sacrificavano ai Baali
e bruciavano incenso a immagini scolpite!
Io, io ho insegnato ad Efraim a camminare
(egli li ha presi sulle sue braccia)
ma essi non hanno riconosciuto che io li guarivo.
Io li attiravo con corde umane, con legami d'amore;
ero per loro come chi solleva il giogo dalle loro mascelle
e porge loro dolcemente da mangiare.
Israele non tornerà nel paese d'Egitto
ma sarà l'Assiro il suo re,
perché hanno rifiutato di convertirsi [a me].
2065
n. d. t. altri: prima che possano essere purificati?;
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
2067
n. d. t. altri: un dio;
2068
* Osea Cap. 9:10; Cap. 10:1-4;
2069
o: del frutto secondo quel che è; n. d. t. altri: era una vigna rigogliosa che portava frutto in abbondanza;
2070
altri: diviso;
2071
* Osea Cap. 11:1-7;
2072
n. d. t. : confronta Matteo Cap. 2 v. 15;
2073
n. d. t. altri: Egli è stato chiamato;
2066
251
La spada farà il giro delle sue città,
spezzerà le sbarre e li divorerà,
a motivo dei loro propositi.
Il mio popolo persiste a sviarsi da me;
lo s'invita a guardare l’Altissimo,
ma nessuno di essi alza lo sguardo.
Ricordo del passato. La supplica di Giacobbe 2074
Nel seno materno egli prese il fratello per il tallone
e nel suo vigore egli lottò con Dio;
sì, lui lottò con l'Angelo e prevalse;
egli pianse e lo supplicò.
A Betel lo trovò e là egli parlò con noi,
e l’Eterno, il Dio degli eserciti,
l’Eterno è il suo memoriale2075.
«Ho parlato ai profeti, ho moltiplicato le visioni
e per mezzo dei profeti ho parlato in parabole.
Giacobbe fuggì nella pianura di Siria2076,
Israele servì per una moglie;
per una moglie custodì [le greggi].
Mediante un profeta l’Eterno
condusse Israele fuori d'Egitto;
Israele fu custodito da un profeta.
Eppure io, io sono l’Eterno, il tuo Dio,
fin dal paese d'Egitto e tu non hai conosciuto2077
[altro] Dio che me,
non c'è altro salvatore all'infuori di me.
Io, io ti ho conosciuto nel deserto,
nella terra dell’aridità.
Come avevano pastura, essi furono saziati;
quand'erano sazi il loro cuore s'inorgogliva,
perciò essi mi hanno dimenticato.
Perciò sarò per loro come un leone2078;
li spierò sulla strada come un leopardo;
li attaccherò come un'orsa privata dei suoi piccini
e squarcerò l'involucro del loro cuore;
li divorerò là come una leonessa,
le belve dei campi li sbraneranno.
Israele esortato a convertirsi all’Eterno.
Profezia della durata della diaspora del popolo e poi del suo ristabilimento2079
[Diranno:]2080 «Venite, torniamo all’Eterno,
perché egli ha predato
ma egli ci guarirà;
ha percosso
ma egli fascerà le nostre piaghe.
In due giorni ci farà vivere,
al terzo giorno ci rimetterà in piedi
e noi vivremo davanti la sua faccia2081
e noi conosceremo, ci applicheremo a conoscere ’Eterno!
2074
* Osea Cap. 12:4-6 e 11,13-14; Cap. 13:4-8;
vedere Esodo Cap. 3 v. 15 – Cap. 6 v. 3;
2076
n. d. t. esattamente: Aram;
2077
n. d. t. altri: devi riconoscere;
2078
esattamente: un ruggente;
2079
* Osea Cap. 6:1-3 ; Cap. 10:12; Cap. 11:8-11; Cap. 12:7 e 10; Cap. 14:1-9;
2080
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
2081
n. d. t. : i due giorni sono profeticamente 2.000 anni e il terzo giorno sono 1.000 anni, secondo la 1a lettera Pietro
Cap. 3 v. 8 e Apocalisse Cap. 20:1 - 4;
2075
252
La sua venuta è sicura,
come l'alba del giorno;
egli verrà a noi come la pioggia,
come la pioggia di primavera2082 annaffia la terra».
Seminate per voi con giustizia,
mietete secondo la pietà2083;
dissodatevi un campo nuovo,
[questo] è il tempo di cercare l’Eterno,
finché egli venga2084 e faccia piovere su di voi la giustizia.
Che ne farò di te2085, o Efraim?
Come potrei abbandonarti, o Israele?
Potrei renderti come Adma
e ridurti come Seboim?
Il mio cuore si commuove in me,
tutte le mie compassioni si accendono.
Io non sfogherò l’ardore della mia ira,
non distruggerò Efraim di nuovo,
perché io sono *Dio e non un uomo,
sono il Santo in mezzo a te
e non verrò con furore2086.
Essi seguiranno l’Eterno.
Egli ruggirà come un leone,
egli ruggirà e i figli accorreranno
con affanno dall'Occidente2087.
Accorreranno con affanno dall'Egitto
come un uccello e come una colomba dal paese d'Assiria;
io li farò abitare nelle loro case», dice l’Eterno.
Tu, dunque, ritorna al tuo Dio,
osserva la pietà e la giustizia
e spera nel tuo Dio continuamente.
«Ma io l’Eterno, il tuo Dio fin dal paese d'Egitto,
io ti farò ancora abitare sotto le tende,
come nei giorni delle feste solenni.
O Israele, torna all’Eterno, al tuo Dio,
poiché tu sei caduto per la tua iniquità.
Prendete delle parole e tornate all’Eterno!
Ditegli: - Perdona tutta l'iniquità
e accetta ciò ch è bene2088
e noi ti offriremo i sacrifici2089 [di lode]2090 delle nostre labbra.
L'Assiria non ci risparmierà,
noi non saliremo più sui cavalli
e non diremo più: "Dio nostro!"
all'opera delle nostre mani
poiché presso di te l'orfano trova misericordia -.
Promesse delle future benedizioni
Io guarirò la loro infedeltà,
2082
esattamente: dell’ultima stagione: nel senso dell’ultima pioggia prima della raccolta;
n. d. t. altri: farete una raccolta di misericordia;
2084
n. d. t. altri: non venga;
2085
n. d. t. altri: Come farei a lasciarti;
2086
altri: nella città;
2087
o: dal mare Grande;
2088
altri: con bontà
2089
esattamente : i tori;
2090
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
2083
253
io li amerò apertamente,
poiché la mia ira si è distolta da loro.
Io sarò per Israele come la rugiada;
egli fiorirà come il giglio
e spanderà le sue radici come il Libano.
I suoi rami si estenderanno;
la sua bellezza sarà come quella dell'ulivo
e la sua fragranza come quella del Libano.
Essi ritorneranno a sedersi alla sua ombra,
faranno crescere il grano e fioriranno come la vite;
la loro fama sarà come il vino del Libano.
Efraim [dirà]: "Che cosa ho io più da fare con gli idoli?"
Io, io lo esaudirò e veglierò su di lui;
io, io sono come un verdeggiante cipresso;
da me verrà il tuo frutto.
Chi è saggio? Comprenda queste cose!
Chi è intelligente?Egli le riconosca!
Poiché le vie dell’Eterno sono rette
e i giusti vi cammineranno,
ma i trasgressori vi cadranno».
' ' ' '
254
Sez. 2a GIOELE
Il profeta Gioele2091 profetò forse durante la massima decadenza del Regno di Giuda, perché previde la fine di questo
Regno e la sua diaspora. Ma non ci sono elementi certi, salvo il suo accenno al ritorno di Giuda e di Gerusalemme
dall’esilio.
Il periodo potrebbe essere dagli anni 620 – 610 a.C.
Il suo ministero si rivolge esclusivamente al popolo di Giuda e Gerusalemme.
Egli prevede l’invasione dei Caldei, con dettagliata precisione, che Giovanni riprenderà con sorprendente somiglianza
nella sua Apocalisse, per descrivere gli avvenimenti che riguarderanno gli ultimi giorni.
Il libro, scritto prevalentemente in forma poetica, si può suddividere in tre parti:
1. Capp. 1 e 2: annuncio dell’invasione del paese e dell’imminente giorno dell’Eterno;
2. Capp. 2 e 3: invito al ravvedimento e promessa del risveglio spirituale seguito dalle benedizioni del millennio;
3. Cap. 3: profezia sulla battaglia della valle di Giosafat, nel giorno dell’Eterno.
§ A1 - IL RACCONTO BIBLICO (Trascrizione in ordine di argomento)
Annunzio dell’imminente giorno del Giudizio dell’Eterno.
Tempi apocalittici che anticiperanno il regno millenario 2092
Parola dell’Eterno che venne a Gioele2093, figlio di Petuel.
Udite questo, o vecchi!
Porgete orecchio, voi tutti abitanti del paese!
È mai avvenuta cosa come questa ai giorni vostri
o ai giorni dei vostri padri?
Raccontatelo ai vostri figli
e i vostri figli ai loro figli
e i loro figli all’altra generazione:
l'avanzo lasciato dal baco2094
l'ha mangiato il bruco;
l'avanzo lasciato dal bruco
l'ha mangiato la cavalletta2095;
l'avanzo lasciato dalla cavalletta,
l'ha mangiato la locusta.
Svegliatevi, ubriachi, e piangete!
Urlate, voi tutti bevitori di vino,
per il mosto che vi è tolto di bocca!
Una nazione forte e innumerevole
è salita contro il mio paese.
I suoi denti sono denti di leone
e ha grossi denti di leonessa2096.
Ha desolato la mia vigna,
il mio fico è un mucchio di legna
l’ha scorticato interamente e l’ha gettato per terra
con i rami tutti bianchi.
Lamentati come una vergine vestita di sacco
che piange lo sposo della sua giovinezza!
L’offerta e la libagione sono scomparse dalla casa dell’Eterno;
i sacerdoti, ministri dell’Eterno, fanno cordoglio.
I campi sono devastati, la terra è in lutto
perché il grano è distrutto, il mosto è scomparso2097 e l'olio è languente.
Siate confusi agricoltori, piangete viticultori,
2091
Dall’ebraico yò é’l, che significa l’Eterno è Dio;
* Gioele Cap. 1:1-20 ; Cap. 2:1-11;
2093
Dall’ebraico Yò é’l, che significa l’Eterno è Dio;
2094
o : la larva della cavalletta che non ha ancora le ali;
2095
esattamente : Yelèk; varietà di cavalletta; da notare che l’ordine degl’insetti citati è proporzionale alle loro
dimensioni;
2096
o : di un leone;
2097
o : seccato; anche al v. 12;
2092
255
a causa del grano e dell'orzo,
perché la messe dei campi è perduta.
La vite è scomparsa, il fico è languente;
il melograno, la palma e il melo, pure,
tutti gli alberi della campagna sono seccati
perché la gioia è inaridita tra i figli degli uomini.
Cingetevi [di sacco]2098 e piangete, o sacerdoti!
Urlate voi che servite l'altare!
Venite, passate la notte sotto il sacco,
voi che servite il mio Dio!
Perché l'offerta e la libagione sono tolte dalla casa del vostro Dio.
Santificate un digiuno,
convocate un’assemblea solenne!
Riunite gli anziani
e tutti gli abitanti del paese,
nella casa dell’Eterno, del vostro Dio,
e gridate all’Eterno!
Ahi, che giorno!
Poiché il giorno dell’Eterno è vicino
e verrà come una devastazione dell'Onnipotente.
Non è forse scomparso il cibo
davanti ai nostri occhi?
La gioia e l'esultanza non sono forse
scomparse dalla casa del nostro Dio?
I semi marciscono sotto le zolle,
i granai sono vuoti, i granai desolati
perché il grano è rinsecchito.
Oh … come geme il bestiame!
Gli armenti sono sconcertati
perché non c'è pastura per loro;
soffrono anche le greggi di pecore.
A te io griderò, o Eterno,
perché il fuoco ha divorato i pascoli deserti,
la fiamma ha bruciato tutti gli alberi della campagna.
Pure le bestie dei campi gridano a te,
perché i corsi d'acqua sono inariditi
e il fuoco ha divorato i pascoli deserti.
Suonate la tromba a Sion!
Suonate forte sul mio monte santo!
Tremino tutti gli abitanti del paese,
perché il giorno dell’Eterno viene, è vicino,
un giorno di tenebre, di oscurità,
un giorno di nubi e di fitta nebbia!
Come l'alba che si sparge sui monti
un popolo numeroso e potente,
quale non se n'è mai visto prima
e non se ne vedrà mai più in appresso
negli anni delle generazioni a venire.
Davanti a lui un fuoco divora,
dietro divampa una fiamma;
davanti a lui il paese è come il giardino dell'Eden;
dopo di lui è un deserto desolato; nulla gli sfugge.
Il loro aspetto è come quello di cavalli,
corrono come dei corsieri.
Essi saltano … sulle vette dei monti, è come un fragore di carri;
come la fiamma che divora la stoppia, essi crepitano;
2098
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
256
come un popolo poderoso schierato in battaglia.
I popoli davanti a loro tremano,
ogni volto impallidisce.
Corrono come prodi,
scalano le mura come guerrieri,
ognuno va diritto davanti a sé
e non devia dal proprio sentiero;
nessuno spinge l’altro,
ognuno avanza per la sua strada,
si precipitano in mezzo alle frecce
e non sono feriti.2099
Invadono la città, corrono sulle mura,
salgono sulle case, entrano per le finestre come ladri.
Davanti a loro la terra trema,
i cieli sono scossi, il sole e la luna sono oscurati,
le stelle ritirano il loro splendore.2100
L’Eterno fa sentire la sua voce
davanti al suo esercito, perché le sue squadre sono grandi,
perché l'esecutore della sua parola è potente,
perché il giorno dell’Eterno è grande,
molto terribile! Chi potrà sopportarlo?
Invito al ravvedimento2101
«Nondimeno, anche adesso “dice l’Eterno”
tornate a me con tutto il vostro cuore,
con digiuni, con pianti e con lamenti!»
Stracciatevi il cuore, non le vesti
e tornate all’Eterno, vostro Dio,
perché egli è pieno di grazia e misericordioso,
lento all'ira e grande in bontà
e si pente del male [che minaccia].
Chi lo sa? Forse egli tornerà e si pentirà2102
e lascerà dietro a sé una benedizione,
un'offerta e una libagione per l’Eterno, vostro Dio.
Suonate la tromba a Sion,
santificate un digiuno,
convocate una solenne assemblea!
Adunate il popolo, santificate l'assemblea!
Adunate i vecchi, i bambini, e quelli che poppano mammelle!
Esca lo sposo dalla sua camera e la sposa dalla camera nuziale!
I sacerdoti, ministri dell’Eterno,
piangano fra il portico e l'altare, e dicano:
«Risparmia il tuo popolo, o Eterno,
non dare la tua eredità all'infamia,
in modo che siano lo zimbello delle nazioni2103!
Perché si direbbe fra i popoli: "Dov'è il loro Dio?"»
Promessa di risveglio spirituale durante i sette anni dell’Apocalisse, prima del regno millenario2104
Dopo questo, avverrà che io
spargerò il mio spirito su ogni carne:2105
i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno,
i vostri vecchi sogneranno dei sogni,
2099
altri: rompono le file; n. d. t.: questa descrizione profetica è simile a quella che farà Giovanni in Apocalisse Cap. 9:1
a 12;
2100
n. d. t.: Apocalisse Cap. 6:12 a 14;
2101
* Gioele Cap. 2:12-17;
2102
o: si pentirà ancora;
2103
altri: in modo che le nazioni dominino su di loro;
2104
* Gioele Cap. 2:28-32;
2105
n. d. t. altri: persona;
257
i vostri giovani vedranno delle visioni.
Anche sui servi e sulle serve
spargerò in quei giorni il mio Spirito.
Io mostrerò2106 dei prodigi2107 nei cieli
e, sulla terra, sangue, fuoco, e colonne di fumo.
Il sole sarà cambiato in tenebre
e la luna in sangue,
prima che venga il grande
e terribile giorno dell’Eterno.
Avverrà che chiunque invocherà
il nome dell’Eterno sarà salvato2108;
poiché sul monte Sion vi sarà salvezza
e a Gerusalemme, come ha detto l’Eterno,
così pure fra i superstiti che l’Eterno chiamerà.
Il giorno del giudizio delle nazioni del sud, alla fine dei sette anni dell’Apocalisse, prima del regno
millenario2109
Infatti ecco, in quei giorni, e in quel tempo,
quando ricondurrò dall'esilio
quelli di Giuda e di Gerusalemme,
io adunerò tutte le nazioni
e le farò scendere nella valle di Giosafat2110.
Là le chiamerò in giudizio a proposito della mia eredità,
il popolo d'Israele, che esse hanno disperso tra le nazioni
e del mio paese, che hanno spartito fra di loro.
Esse hanno tirato la sorte sul mio popolo
hanno dato un ragazzino in cambio di una prostituta,
hanno venduto una ragazzina per del vino
e si sono messi a bere.
Anche voi, che mi volete dare,
Tiro, Sidone e tutta quanta la Filistia?
Volete darmi una retribuzione?
Se volete ricompensarmi subito, in un attimo,
io farò ricadere la vostra retribuzione sul vostro capo,
perché voi avete preso il mio argento e il mio oro,
perché avete portato nei vostri templi i miei tesori più preziosi,
e avete venduto ai figli di Iavan2111
i figli di Giuda e i figli di Gerusalemme,
per allontanarli dai loro confini.
Ecco, io li risveglierò
dal luogo dove voi li avete venduti
e farò ricadere le vostre colpe sul vostro capo.
Io venderò i vostri figli e le vostre figlie
ai figli di Giuda,
i quali li venderanno ai Sabei,
una nazione lontana»; perché l’Eterno ha parlato.
2106
esattamente : donerò;
altri: prodigi, miracoli;
2108
n. d. t.: confronta Atti 2:17 - 21;
2109
* Gioele Cap. 3:1-16;
2110
esattamente: l’Eterno giudica; n. d. t.: la valle di Giosafat è quella nella quale il Signore sconfisse la moltitudine
dell’esercito nemico davanti al re di Giuda Giosafat; senza che il giudei combattessero, i nemici coalizzati,
Ammoniti, Moabiti e Edomiti, si distrussero tra loro e la valle fu ripiena di cadaveri; si trovava tra il Mar Morto e i
monti di Giuda, presso la città di Tekòa; Questo fatto non va confuso con l’altro scontro, avvenuto a Meghiddo, tra
il Re di Giuda Giosia, il faraone Neco e il re d’Assiria; la stessa cosa avverrà nel giorno del giudizio delle Nazioni
agli ordini del re del sud, che saliranno per distruggere definitivamente Gerusalemme e il popolo di Giuda, negli
ultimi giorni dell’apocalisse; similmente, le Nazioni agli ordini del re del nord saranno invece distrutte nella
località di Armaghedon, nella pianura di Izreel, sul fiume Chision, vicino al Carmelo;
2111
esattamente : Javanim; cioè i Greci;
2107
258
«Proclamate questo fra le nazioni!
Preparate2112 la guerra!
Risvegliate i prodi!
Vengano e salgano qua tutti gli uomini di guerra!
Con i vostri vomeri fabbricate spade
e con le vostre roncole lance!
Dica il debole: “Sono forte!”
Accorrete2113 e venite,
voi tutte le nazioni di ogni luogo
e adunatevi! Là, l’Eterno
fa' scendere i tuoi prodi!
Le nazioni si sveglino
e salgano alla valle di Giosafat,
perché là io mi siederò
per giudicare tutte le nazioni di ogni luogo.
Prendete la falce,
perché la mèsse è matura!
Venite, pigiate, poiché il torchio è pieno,
i tini traboccano;
poiché grande è la loro malvagità».
Moltitudini, moltitudini nella valle del Giudizio2114!
Perché il giorno dell’Eterno
s’è avvicinato alla valle del Giudizio.
Il sole e la luna saranno oscurate
e le stelle ritireranno il loro splendore
e l’Eterno ruggirà da Sion
e da Gerusalemme farà sentire la sua voce,
i cieli e la terra tremeranno
e l’Eterno sarà il riparo del suo popolo,
il rifugio dei figli d'Israele.
Promesse di benedizione durante il regno millenario2115
Allora l’Eterno diventerà geloso per il suo paese
e avrà pietà del suo popolo.
L’Eterno risponderà e dirà al suo popolo:
«Ecco, io vi manderò grano, mosto, olio,
e voi ne sarete saziati;
io non vi darò più all'infamia tra le nazioni.
Allontanerò da voi colui che viene dal nord,
lo respingerò in una terra arida e desolata:
la sua avanguardia2116 verso il mare orientale,
la sua retroguardia2117, verso il mare occidentale;
la sua puzza salirà,
aumenterà la sua infezione»,
perché quello si è inorgoglito per fare cose grandi.
Non temere terra,
rallégrati e gioisci,
perché l’Eterno fa cose grandi!
Non temete animali dei campi,
perché i pascoli disabitati rinverdiscono,
perché gli alberi portano il loro frutto,
il fico e la vite danno la loro forza2118!
Voi, figli di Sion, gioite,
2112
esattamente : santificate;
esattamente : Radunatevi;
2114
esattamente : di ciò che è decretato; vedere Esodo Cap. 10 v. 22;
2115
* Gioele Cap. 2:18-27; Cap. 3:17-21;
2116
esattamente: faccia;
2117
esattamente: di dietro; cioè il Mar Mediterraneo, vedere Deuteronomio Cap. 11 v. 24;
2118
o: le loro ricchezze;
2113
259
rallegratevi nell’Eterno, vostro Dio,
perché vi dà la pioggia d'autunno in giusta misura2119
e fa scendere per voi la pioggia d'autunno
e la pioggia di primavera 2120,
all’inizio [delle stagioni] 2121.
Le aie saranno piene di grano,
i tini traboccheranno di vino e d'olio.
«Io vi compenserò delle annate divorate dalla cavalletta2122,
dal bruco, dal baco e dalla locusta,
il mio grande esercito che avevo mandato in mezzo a voi.
Mangerete in abbondanza e sarete saziati
e loderete il nome dell’Eterno, vostro Dio,
che ha fatto delle cose meravigliose per voi
e il mio popolo non sarà mai più nella vergogna.
Conoscerete che io sono in mezzo a Israele
e che io, l’Eterno, sono il vostro Dio
e non ce n'è nessun altro;
il mio popolo non sarà mai più nella vergogna.
«Voi saprete che io, l’Eterno,
io sono il vostro Dio, che dimoro in Sion,
il mio monte santo
e Gerusalemme sarà santa, gli stranieri non vi passeranno più.
In quel giorno avverrà
che le montagne scaturiranno mosto,
dai colli scorrerà latte
e tutti i torrenti di Giuda saranno pieni d'acqua;
una fonte sgorgherà dalla casa dell’Eterno,
che irrigherà la valle di Sittim2123.
L'Egitto sarà desolato,
Edom sarà uno squallido deserto
a causa della violenza contro i figli di Giuda
perché hanno sparso del sangue innocente nel loro paese.
Giuda sarà abitato2124 per sempre
e Gerusalemme di generazione in generazione
e io li purificherò2125 del sangue
che non ho ancora purificato» e l’Eterno dimora in Sion.
| | | |
2119
esattamente : prima pioggia in giustizia;
esattamente : l’ultima pioggia; vedere la nota al Salmo 84 v. 6
2121
o : al primo [mese]; n. d. t. altri: come prima;
2122
esattamente : Yelèk; varietà di cavalletta;
2123
o : la valle delle acacie;
2124
esattamente : abiterà;
2125
esattamente : rendere netti; n. d. t. altri: vendicherò;
2120
260
Sez. 3a AMOS
Il profeta Amos2126 profetò durante il del Regno di Uzzia re di Giuda e di Roboamo II re d’Israele. Prima egli era un
mandriano e coltivatore di sicomori.
Il periodo potrebbe essere dagli anni 810 – 780 a.C.
Il suo ministero si rivolge esclusivamente alle 10 tribù d’Israele.
Il libro, si può suddividere in tre parti:
1. Capp. 1 e 2: oracoli contro Giuda, Israele e sette nazioni vicine;
2. Capp. da 3 a 6: altri oracoli più articolati contro Israele;
3. Cap. da 7 a 9: cinque visioni annunzianti il castigo d’Israele, ma anche la promessa del suo ristabilimento finale.
§ A1 - IL RACCONTO BIBLICO (Trascrizione in ordine di argomento)
Vocazione di Amos 2127
Parole di Amos2128, che fu uno dei pastori di Tecoa, quando egli vide [delle visioni]2129, riguardo a Israele, ai giorni di
Uzzia, re di Giuda, e ai giorni di Geroboamo, figlio di Ioas, re d'Israele, due anni prima del terremoto.
Egli disse: «L’Eterno ruggisce da Sion
e da Gerusalemme fa sentire la sua voce;
i pascoli dei pastori sono in lutto
e la vetta del Carmelo è inaridita».
I profeti rivelano i pensieri di Dio2130
Ascoltate questa parola
che l’Eterno pronunzia per voi, o figli d'Israele,
per tutta la famiglia che io ho fatto salire dal paese d'Egitto:
«Io ho conosciuto voi soli
fra tutte le famiglie della terra
perciò vi visiterò per tutte le vostre iniquità».
Due [uomini] possono camminare insieme,
se non sono d’accordo?
Ruggirà il leone nella foresta,
se non ha una preda?
Il leoncello farà udire la sua voce dalla tana,
se non ha preso nulla?
Cadrà l'uccello nella rete a terra,
se non gli è [tesa] una trappola?
Scatterà la tagliola al suolo,
se non ha niente da prendere?
Si suonerà la tromba in una città,
senza che il popolo tremi?
Accadrà del male sopra una città,
senza che l’Eterno lo permetta2131?
Poiché il Signore, l’Eterno,
non farà nulla senza rivelare
il suo segreto ai suoi servi, i profeti.2132
Il leone ha ruggito,
chi non avrà paura?
Il Signore, l’Eterno ha parlato,
chi non profetizzerà?
2126
Dall’ebraico hamos, che significa portatore d’un peso, facchino;
* Amos Cap. 1:1-2;
2128
n. d. t. : dall’ebraico Hamos, che significa portatore d’un peso, facchino;
2129
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
2130
* Amos Cap. 3:1-8;
2131
o: non avrà agito?;
2132
n. d. t.: questa bella espressione è infatti dimostrata dalle Sacre Scritture a noi pervenute: i profeti rivelano appunto,
per l’aiuto dello Spirito Santo, il pensiero di Dio, il suo progetto che concerne le sue creature, dall’inizio alla fine;
2127
261
Profezie contro le Nazioni vicine, per i loro quattro misfatti:
Damasco2133
Così dice l’Eterno:
«Per tre colpe di Damasco, a causa di quattro2134,
io non revocherò [la mia decisione]:
perché hanno calpestato Galaad con trebbie di ferro,
io manderò un fuoco nella casa di Azael
che divorerà il palazzo di Ben-Adad;
io spezzerò le sbarre2135 di Damasco,
sterminerò ogni abitante della valle di Aven2136
e da Bet -Eden colui che tiene lo scettro;
il popolo di Siria andrà in esilio a Chir», dice l’Eterno.
Gaza
Così dice l’Eterno:
«Per tre colpe di Gaza, a causa di quattro,
io non2137 revocherò [la mia decisione]:
perché hanno condotto in esilio i prigionieri tutti quanti
per metterli nelle mani di Edom,
io manderò un fuoco dentro le mura di Gaza
che ne divorerà i suoi palazzi;
io sterminerò l’abitante di Asdod
e da Ascalon colui che tiene lo scettro;
rivolgerò la mano contro Ecron
e il resto dei Filistei perirà», dice il Signore, l’Eterno.
Tiro
Così dice l’Eterno:
«Per tre colpe di Tiro, a causa di quattro,
io non revocherò [la mia decisione]:
perché essi hanno dato gli esiliati interamente in mano a Edom,
e non si sono ricordati del patto fraterno,
io manderò un fuoco dentro le mura di Tiro
che divorerà i suoi palazzi».
Edom
Così dice l’Eterno:
«Per tre colpe di Edom, a causa di quattro
io non revocherò [la mia decisione]:
perché egli ha inseguito suo fratello con la spada,
sopprimendo la misericordia2138,
perché la sua ira lacera continuamente
e serba la sua collera in perpetuo
io manderò un fuoco in Teman
che divorerà i palazzi di Botsra».
Ammon
Così dice l’Eterno:
«Per tre colpe dei figli di Ammon, a causa di quattro,
io non revocherò [la mia decisione]:
perché hanno tagliato il ventre alle donne incinte
di Galaad per allargare i loro confini,
io accenderò un fuoco dentro le mura di Rabba
che divorerà i suoi palazzi
in mezzo alle grida di un giorno di battaglia,
2133
* Amos Cap. 1:3-15; Cap. 2:1-3;
n. d. t. altri: anzi per quattro; o e per quattro; o né per quattro; così in tutto il passo;
2135
vedere Deuteronomio Cap. 3 v. 5;
2136
o: piana ; vedere la nota in Giosuè Cap. 11 v. 8;
2137
cioè: non fermerò la mia decisione; anche ai v. 9, 11, 13; Cap. 2. vv. 1, 4, 6;
2138
esattamente: distrutto le sue misericordie;
2134
262
in mezzo alla tempesta in un giorno di bufera.
Il loro re sarà esiliato, lui insieme ai suoi principi», dice l’Eterno.
Moab
Così dice l’Eterno:
«Per tre colpe di Moab, e a causa di quattro,
io non revocherò [la mia decisione]:
perché ha bruciato e calcinato le ossa del re di Edom,
io manderò un fuoco in Moab che divorerà i palazzi di Cheriot,
Moab perirà in mezzo al tumulto,
in mezzo alle grida e al suono delle trombe,
io sterminerò il giudice in mezzo ad esso
e ucciderò tutti i suoi principi, con lui», dice l’Eterno.
Profezie contro Giuda 2139
Così dice l’Eterno:
«Per tre colpe di Giuda, a causa di quattro,
io non revocherò [la mia decisione]:
perché hanno disprezzato la legge dell’Eterno
e non hanno osservato i suoi precetti,
perché le loro menzogne2140,
dietro le quali i loro padri avevano camminato,
li hanno fatti errare,
io manderò un fuoco in Giuda
che divorerà i palazzi di Gerusalemme».
Israele
Così dice l’Eterno:
«Per tre colpe d'Israele, a causa di quattro,
io non revocherò [la mia decisione]:
perché essi hanno venduto il giusto per denaro
e il povero a causa di un paio di sandali;
loro che desiderano fortemente [di vedere]
la polvere della terra sulla testa dei deboli,
che pervertono il diritto dei semplici,
che un uomo e suo padre vanno dalla [stessa] ragazza,
per profanare il mio santo nome.
Si stendono accanto ogni altare
su vestiti presi in pegno
e nella casa del loro dio
bevono il vino di chi paga il tributo.
Eppure io, io ho distrutto davanti a loro l'Amoreo,
la cui statura era come l'altezza dei cedri,
che era forte come le querce;
io ho distrutto il suo frutto in alto e le sue radici in basso.
Eppure io, io vi ho fatto salire dal paese d'Egitto,
vi ho guidati nel deserto per quarant'anni,
per darvi il paese dell'Amoreo.
Io ho suscitato dei profeti tra i vostri figli
e dei nazirei tra i vostri giovani.
Non è forse così, o figli d'Israele? “dice l’Eterno”.
Ma voi avete fatto bere del vino ai nazirei
e avete ordinato ai profeti: “ non profetizzare più!”
Ecco, io vi caricherò
come un carro pieno di covoni2141.
La fuga mancherà a colui ch’è agile,
il forte non si servirà della sua forza
e il valoroso non salverà la sua vita;
2139
* Amos Cap. 2:4-16;
n. d. t. cioè: si sono lasciati sviare dai loro falsi dèi;
2141
altri: voi [cioè i vostri peccati] pesate su me come il carro è carico di covoni;
2140
263
chi maneggia l'arco non resisterà,
chi ha il piede veloce non scamperà;
chi monta sul suo cavallo non salverà la sua vita,
il più coraggioso fra i prodi
fuggirà nudo, in quel giorno», dice l’Eterno.
Annuncio del castigo d'Israele per i suoi peccati2142
Fatelo udire nei2143 palazzi di Asdod
e nei palazzi del paese d'Egitto
e dite: «Adunatevi sui monti di Samaria,
vedete la grande confusione che v’è in essa
e le oppressioni [che avvengono] in essa!
Essi non sanno fare ciò che è retto, “dice l’Eterno”
accumulano nei loro palazzi [il frutto]2144 della violenza e della rapina».
“Perciò, così dice il Signore, l’Eterno”
ecco il nemico è tutt'attorno al paese
egli abbatterà la tua forza
e i tuoi palazzi saranno saccheggiati.
“Così dice l’Eterno” :
come il pastore strappa dalla gola del leone
due zampe o un pezzo d'orecchio,
così scamperanno i figli d'Israele
che stanno seduti in Samaria
sull'angolo di un letto
o su un divano di damascato2145.
Ascoltate e testimoniatelo alla casa di Giacobbe,
”dice l’Eterno, il Signore, Dio degli eserciti:”
Il giorno che io visiterò le trasgressioni d’Israele,
colpirò gli altari di Betel,
i corni dell'altare saranno spezzati e cadranno a terra.
Abbatterò la casa d'inverno con la casa d'estate,
le case d'avorio saranno distrutte
e molte case scompariranno, “dice l’Eterno”.
Annuncio del castigo delle donne d'Israele per la loro alterigia
Ascoltate questa parola,
vacche di Basan che state sul monte di Samaria,
che opprimete i deboli, maltrattate i poveri
e dite ai vostri signori: «Portate qua, ché beviamo!»
Il Signore, l’Eterno, l'ha giurato per la sua santità:
«Ecco, verranno per voi dei giorni
in cui sarete tirate fuori con degli uncini
e i vostri figli con gli ami da pesca;
voi uscirete per le brecce,
ognuna davanti a sé,
e sarete scacciate verso l'Armon2146», dice l’Eterno.
Israele decimato
Ascoltate questa parola,
questo lamento che io pronunzio su di voi,
o casa d'Israele!
«La vergine d'Israele è caduta
e non risorgerà più,
giace distesa al suolo
e non c'è chi la rialzi».
2142
* Amos Cap. 3:9-15; Cap. 4:1-3; Cap. 5:1-3;
o: sui;
2144
n. d. t. : parentesi aggiunta per chiarezza;
2145
cioè, il posto migliore di un ricco;
2146
altri: la fortezza;
2143
264
Perché così dice il Signore, l’Eterno:
«La città che aveva in campo mille uomini,
non gliene resteranno che cento;
la città che ne metteva in campo cento2147,
non gliene resteranno che dieci
per la casa d'Israele».
Corruzione e responsabilità dei potenti2148
«Guai a quelli che sono a loro agio in Sion
e a quelli che sono fiduciosi sul monte di Samaria,
i grandi della prima fra le nazioni,
dietro ai quali va la casa d'Israele!
Passate a Calne e guardate
e di là andate fino a Camat la grande,
poi scendete a Gat dei Filistei:
sono esse meglio di questi regni?
I loro confini sono più vasti dei vostri?
Voi che allontanate il giorno del male,
che fate avvicinare il posto della violenza,
che vi coricate su letti d'avorio,
che vi sdraiate mollemente sui vostri divani,
che mangiate gli agnelli del gregge
e i grassi vitelli presi dalla stalla,
che cantate al suono del liuto,
[e] improvvisate come Davide a vostro piacere2149,
con melodie cantate,
che bevete il vino in grandi coppe2150
e vi ungete con olio squisito
e non vi affliggete per la breccia di Giuseppe.
Perciò ora andranno in esilio alla testa dei deportati
e cesserà il gaudio di quelli che si sono così adagiati.
Israele decimato
Il Signore, l’Eterno, ha giurato per sé stesso,
dice l’Eterno, il Dio degli eserciti:
«Io detesto l'orgoglio di Giacobbe,
odio i suoi palazzi e consegnerò la città
con tutto ciò che contiene.
Tanto che, se restano dieci uomini in una casa, essi moriranno;
il parente2151 [di uno di loro], quello che deve bruciarlo,
prenderà il morto2152 per portarne via di casa le ossa
e dirà a chi è rimasto in casa:
"C'è ancora qualcun’altro da te?"
L’altro risponderà: "Nessuno".
Allora dirà: "Fa silenzio! 2153
Perché non possiamo menzionare il nome dell’Eterno".
Poiché ecco, l’Eterno l’ha comandato
e si coprirà la casa grande di brecce
e la piccola casa di fessure.
Corrono i cavalli sulle rocce?
Si ara su queste con i buoi?
Eppure voi avete cambiato il diritto2154 in veleno
2147
esattamente: che uscivano per mille… che uscivano per cento;
* Amos Cap. 6:1-14;
2149
o: per voi;
2150
altri: bacini; vedere 1Re Cap. 7 v. 40;
2151
esattamente: zio;
2152
n. d. t. altri: verrà con il becchino a prendere il morto;
2153
vedere Sofonia Cap. 1 v. 7; anche al Cap. 8 v. 3;
2154
esattamente: giudizio;
2148
265
e il frutto della giustizia in assenzio,
che vi rallegrate per delle barzellette e dite:
"Non è per la nostra bravura che siamo diventati potenti2155?"
Poiché, ecco, o casa d'Israele,
dice l’Eterno, il Dio degli eserciti:
«Io suscito contro di voi una nazione
che vi opprimerà dall'ingresso di Camat
fino al fiume della piana2156 ».
Il sacerdote Amasia contrasta Amos, ma questi gli annuncia il suo giudizio 2157
Allora Amasia, sacerdote di Betel, mandò a Geroboamo, re d'Israele per dirgli: «Amos ha cospirato contro di te in
mezzo alla casa d'Israele, il paese non può sopportare tutte le sue parole,
perché Amos ha detto: "Geroboamo morirà di spada e Israele sarà sicuramente esiliato dal suo paese"».
Allora Amasia disse ad Amos: «Veggente, vattene, fuggi nel paese di Giuda, là mangia il tuo pane e là profetizza;
ma non profetizzare più a Betel, perché è il santuario del re e la residenza del suo regno».
Allora Amos rispose dicendo:
«Io non sono profeta, né figlio di profeta;
poiché io custodivo il bestiame
e coglievo il frutto dei sicomori.
L’Eterno mi prese
quando io seguivo il gregge
e l’Eterno mi disse:
"Va', profetizza al mio popolo Israele".
Ora ascolta la parola dell’Eterno.
Tu mi dici: "Non profetizzare contro Israele
e non proferire delle parole2158 contro la casa d'Isacco!"
Perciò così dice l’Eterno:
"Tua moglie si prostituirà nella città,
i tuoi figli e le tue figlie cadranno per la spada,
la tua terra sarà spartita con la corda,
tu morirai in una terra impura
e Israele sarà certamente esiliato dal suo paese"».
5a visione di Amos. Il castigo d'Israele2159
Io vidi il Signore in piedi sull'altare e diceva:
«Percuoti gli architravi finché le porte siano traballanti,
rompi la testa a tutti e io ucciderò con la spada chi rimane2160!
Nessuno di loro si salverà con la fuga, nessuno scampato si salverà.
Anche se penetrassero nello Shéol2161,
la mia mano li strapperebbe di là;
anche se salissero nei cieli, io li farei discendere.
Anche se si nascondessero in vetta al Carmelo,
io li scoverei lassù e li prenderei;
anche se sfuggissero al mio sguardo in fondo al mare,
laggiù ordinerei al serpente di morderli;
anche se scappassero lontano davanti ai loro nemici,
là ordinerei alla spada di ucciderli;
io fisserò su di loro i miei occhi
per il loro male e non per il loro bene».
Il Signore, l’Eterno degli eserciti,
è colui che tocca la terra ed essa si scioglie
e tutti i suoi abitanti sono in lutto.
Si solleverà interamente come il Nilo
2155
esattamente: dei corni?;
esattamente: Arabà; come 2° Re Cap. 14 v. 25;
2157
* Amos; Cap. 7:10-17;
2158
esattamente: non spargere [le tue parole]; come Ezechiele Cap. 21 vv. 2, 7;
2159
* Amos Cap. 9:1-6;
2160
o: la loro posterità;
2161
vedere Genesi Cap. 37 v. 35; n. d. t. altri : nel soggiorno dei morti;
2156
266
e si abbasserà come il fiume d'Egitto.
Egli ha costruito nei cieli i suoi gradini2162
e ha fondato la sua volta sulla terra;
che chiama le acque del mare
e le riversa sulla faccia della terra;
il suo nome è l’Eterno.
Numerosi tentativi di Dio per indurre il popolo alla conversione2163
«Andate a Betel, e peccate2164,
a Ghilgal e moltiplicate le trasgressioni!
Portate al mattino i vostri sacrifici
e ogni tre giorni2165 le vostre decime!
Fate fumare del pane lievitato
per [sacrificio di] ringraziamento!
Bandite delle offerte volontarie, proclamatele!
Poiché così che voi amate fare, o figli d'Israele», dice il Signore, l’Eterno.
«Io allora, vi ho lasciati
a bocca asciutta in tutte le vostre città,
vi ho fatto mancare il pane in tutte le vostre abitazioni2166,
ma voi non siete tornati a me», dice l’Eterno.
Vi ho anche trattenuto la pioggia
quando non mancavano che tre mesi alla mietitura;
ho fatto piovere sopra una città
e non ho fatto piovere sull'altra;
vi è stata la pioggia su di un campo2167
e il campo su cui non ha piovuto è seccato.
Da due o tre città si cercava acqua da bere
presso un'[altra] città e non potevano dissetarsi,
ma voi non siete tornati a me», dice l’Eterno.
Vi ho colpiti con l’arsura e la ruggine [del grano],
il baco2168 ha divorato i vostri numerosi giardini,
le vostre vigne, i vostri fichi, i vostri ulivi;
ma voi non siete tornati a me», dice l’Eterno.
«Ho mandato in mezzo a voi una piaga come in Egitto;
ho ucciso i vostri giovani con la spada
e ho predato i vostri cavalli2169;
ho fatto salire al vostro naso
il fetore dei vostri accampamenti;
ma voi non siete tornati a me», dice l’Eterno.
«Ho fatto tra voi degli stravolgimenti,
come Dio fece con Sodoma e Gomorra
e siete stati come un tizzone strappato dal fuoco;
ma voi non siete tornati a me», dice l’Eterno.
«Perciò, ti farò come ho detto, o Israele.
Poiché farò questo contro di te,
prepàrati, Israele, a incontrare il tuo Dio!»
Poiché, ecco,
colui che forma i monti,
che crea il vento,
che dichiara all'uomo il suo pensiero,
che dell'aurora fa delle tenebre,
che cammina sulle alture della terra,
il suo nome è l’Eterno, il Dio degli eserciti.
2162
o: camere alte;
* Amos Cap. 4:4-13;
2164
esattamente: trasgredite;
2165
altri: anni;
2166
esattamente: vostri luoghi;
2167
esattamente: una parte;
2168
o : la larva della cavalletta che non ha ancora le ali;
2169
esattamente: con la cattura dei vostri cavalli;
2163
267
Esortazione al ravvedimento2170
Perché così dice l’Eterno alla casa d'Israele:
«Cercatemi e voi vivrete
e non cercate Betel,
non andate a Ghilgal,
non giungete sino a Beer-Seba
perché Ghilgal andrà certamente in esilio
e Betel sarà ridotto a nulla2171».
Cercate l’Eterno e voi vivrete,
affinché egli non avvolga come un fuoco
la casa di Giuseppe e non la consumi
senza che a Betel ci sia chi la spenga.
Voi che cambiate il diritto2172 in assenzio
e gettate a terra la giustizia,
[cercate] colui che ha fatto le Pleiadi e Orione,
che cambia in aurora l'ombra di morte
e il giorno in tenebre notturne,
che chiama le acque del mare
e le riversa sulla faccia della terra:
il suo nome è l’Eterno.
Egli fa sorgere improvvisa la rovina sul potente2173
e la rovina piomba sulle fortezze.
Essi odiano chi li riprende alla porta2174
e detestano chi parla con integrità.
Perciò, visto che coi piedi voi calpestate il povero
ed esigete da lui dei carichi2175 di frumento,
voi fabbricate case di pietre squadrate,
ma non le abiterete,
piantate vigne eccellenti2176,
ma non ne berrete il vino,
poiché io conosco le numerose2177
vostre trasgressioni, i vostri grandi peccati:
voi opprimete il giusto,
e danneggiate il diritto dei poveri per dei regali2178.
Ecco perché in tempi come questi il saggio tace,
perché questo è un tempo malvagio.
Cercate il bene e non il male,
affinché voi viviate,
così l’Eterno, il Dio degli eserciti,
sarà con voi, come dite.
Odiate il male e amate il bene
e alla porta stabilite saldamente il diritto.
Forse l’Eterno, il Dio degli eserciti,
farà grazia al resto di Giuseppe.
Perciò, così dice l’Eterno,
il Dio degli eserciti, il Signore:
«In tutte le piazze è un lamento
e in tutte le strade si dirà: "Ahimè! ahimè!"
Si chiameranno i contadini a fare cordoglio
2170
* Amos Cap. 5:4-27;
esattamente: vuoto; come Osea Cap. 4 v. 15;
2172
esattamente: giudizio;
2173
esattamente: forte;
2174
n. d. t.: cioè la porta della città;
2175
esattamente: tributi;
2176
o: deliziose;
2177
esattamente: forti;
2178
vedere 1° Samuele Cap. 12 v. 3;
2171
268
e al lamento quelli che hanno imparato i canti del lutto.
In tutte le vigne si faranno lamenti,
perché io passerò in mezzo a te», dice l’Eterno.
Guai a voi che desiderate il giorno dell’Eterno!
A che [vi servirà] il giorno dell’Eterno?
Sarà un giorno di tenebre, non di luce.
Come un uomo che fugge davanti a un leone
e s'imbatte in un orso,
o come uno che, entrando in casa
e appoggiando la mano alla parete,
lo morde un serpente.
Il giorno dell’Eterno non è forse tenebre e non luce?
E’ spessa oscurità e non splendore?
«Io odio, io disprezzo le vostre feste, non fiuterò [buon odore] nelle vostre assemblee solenni2179.
Se mi offriste2180 degli olocausti e delle offerte di pasta, io non le gradirei
e non guarderei i sacrifici di prosperità delle bestie grasse.
Togli dinanzi a me il rumore dei tuoi canti
e la musica dei tuoi liuti io non l’ascolterò!
Invece scorra il diritto come acqua
e la giustizia come un fiume che non si prosciuga!
O casa d'Israele, mi avete presentato nel deserto
sacrifici e offerte durante i quarant'anni?
Ma voi avete portato il tabernacolo del vostro Moloc2181
e il Kiun2182 delle vostre immagini,
la stella del vostro dio che vi siete fatti;
e io vi farò andare in esilio al di là di Damasco»,
dice l’Eterno; il suo nome è: il Dio degli eserciti.
Prime tre visioni di Amos e sua intercessione in favore d'Israele2183
Questo mi fece vedere il Signore, l’Eterno: Egli formò delle locuste, quando il foraggio cominciava a germogliare,
quello che spunta dopo la falciatura per il re
e quando esse ebbero divorato l'erba della terra, io dissi: «Signore, Eterno, ti prego perdona! Come potrà Giacobbe
rialzarsi, piccolo com'è?»
L’Eterno si pentì di questo: «Ciò non accadrà», disse l’Eterno.
Questo mi fece vedere il Signore, l’Eterno: ed ecco il Signore, l’Eterno, che chiamava il fuoco per il giudizio2184: il
fuoco divorò il grande abisso e divorò l’eredità [la nostra terra] 2185.
Allora io dissi: «Signore, Eterno, ti prego, smetti! Come potrà Giacobbe rialzarsi, piccolo com'è?»
L’Eterno si pentì di questo: «Neppure ciò accadrà», disse il Signore, l’Eterno.
Ancora mi fece vedere questo: Il Signore in piedi sopra un muro [in costruzione] che aveva in mano un filo a piombo.
L’Eterno mi disse: «Amos, che cosa vedi?» Io risposi: «Un filo a piombo». Il Signore disse: «Ecco, io metto il filo a
piombo in mezzo al mio popolo, Israele e io non lo risparmierò più;
saranno devastati i luoghi sacri2186 d'Isacco, i santuari d'Israele saranno distrutti e io mi leverò con la spada contro la
casa di Geroboamo».
4a visione del paniere di frutti; annunzio della fine d'Israele e annuncio della persecuzione degli ultimi giorni2187
Questo mi fece vedere il Signore, l’Eterno:
ecco un paniere di frutti estivi.
Egli mi disse: «Amos, che cosa vedi?»
Io risposi: «Un paniere di frutti estivi».
L’Eterno mi disse:
«La fine è venuta per il mio popolo Israele;
2179
o: prescritte;
come Levitico Cap. 14 v. 20;
2181
o: re;
2182
parola di dubbia interpretazione, forse : trespolo, piedistallo; altri: idolo;
2183
* Amos Cap.7:1-9;
2184
esattamente: querelare, contestare; come Isaia Cap. 66 v. 16;
2185
esattamente: il lotto, la porzione; n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
2186
n. d. t. : altri alti luoghi;
2187
* Amos Cap. 8:1-14;
2180
269
io non lo risparmierò più.
In quel giorno i canti del palazzo2188 diventeranno urli, "dice il Signore, l’Eterno",
grande sarà il numero dei cadaveri;
saranno gettati dappertutto … Silenzio!
Ascoltate questo, voi che siete stizziti contro il povero
e distruggete i semplici del paese
dicendo: “Quando finirà il novilunio,
perché possiamo vendere il grano?
Anche il sabato, perché possiamo aprire i granai?
Per diminuire l'efa, aumentare il siclo
e usare bilance false per frodare,
per comprare con denaro l'indigente
e il povero per un paio di sandali?
Per vendere [anche lo scarto della] 2189 vagliatura del grano?”
L’Eterno l’ha giurato per [se stesso]2190, lui gloria di Giacobbe:
«Se dimentico mai nessuna delle loro opere! 2191
Il paese non tremerà per questo?
Ogni suo abitante non sarà in lutto?
Si solleverà tutto quanto come il Nilo,
gonfierà i suoi flutti ,
e si abbasserà come il fiume d'Egitto.
Quel giorno, "dice il Signore, l’Eterno",
io farò tramontare il sole in pieno mezzogiorno
e farò oscurare la terra in pieno giorno.
Cambierò le vostre feste in lutto
e tutti i vostri canti in lamenti;
tutti i fianchi io vestirò di sacco
e ogni testa la renderò calva.
Sarà come il lutto per un [figlio] unico,
la fine sarà come un giorno d'amarezza.
Ecco, vengono i giorni, "dice il Signore, l’Eterno",
in cui io manderò la fame nel paese,
non fame di pane o sete d'acqua,
ma di ascoltare la parola dell’Eterno.
Allora, vagheranno da un mare all'altro,
da nord a levante,
correranno qua e là
in cerca della parola dell’Eterno,
ma non la troveranno.
Quel giorno, belle ragazze
e giovani figli mancheranno per la sete.
Quelli che giurano per il peccato di Samaria
e dicono: "O Dan, il tuo Dio è vivente!"
e "La via di Beer-Seba è vivente!"
cadranno e non si rialzeranno più »
Un residuo tornerà dall’esilio negli ultimi giorni per la restaurazione finale d'Israele2192
«Non siete per me come i figli degli Etiopi2193,
o figli d'Israele? "dice l’Eterno".
Non ho fatto uscire Israele dal paese d'Egitto,
i Filistei da Caftor e i Siri da Chir?
Ecco, gli occhi del Signore, l’Eterno,
sono sopra il regno peccatore
e io lo sterminerò dalla faccia della terra;
2188
altri: tempio;
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
2190
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
2191
n. d. t. : espressione che in gergo ebraico ha un senso minaccioso; altri Non dimenticherò mai …; qui e in generale
sempre;
2192
* Amos Cap. 9:8-15;
2193
esattamente: Cusciti;
2189
270
tuttavia, io non distruggerò interamente
la casa di Giacobbe, "dice l’Eterno".
Poiché ecco, io comando e
io scuoterò la casa d'Israele fra tutte le nazioni,
come si scuote un setaccio;
non cadrà in terra nemmeno un granello.
Moriranno di spada tutti i peccatori del mio popolo
che dicono: "La calamità non giungerà fino a noi e non ci toccherà".
Quel giorno io rialzerò
il tabernacolo di Davide che è caduto,
riparerò le sue brecce,
rialzerò le rovine,
lo ricostruirò com'era nei giorni antichi,
affinché possegga il resto di Edom
e tutte le nazioni sulle quali è invocato il mio nome,
"dice l’Eterno che farà questo".
Ecco, vengono i giorni, "dice l’Eterno",
nei quali colui che ara raggiungerà il mietitore
e colui che pigia l'uva, chi sparge il seme;
i monti verseranno mosto
e tutti i colli si scioglieranno.
Io ristabilirò gli esuli2194 del mio popolo Israele;
essi ricostruiranno le città devastate e le abiteranno;
pianteranno delle vigne e ne berranno il vino;
coltiveranno dei giardini e ne mangeranno il frutto.
Io li pianterò nella loro terra
e non saranno più sradicati dalla terra
che io ho dato loro, "dice l’Eterno", il tuo Dio.
N N N N
2194
esattamente: io ritornerò la cattività; mettendo fine all’esilio per la restaurazione del popolo; confronta la nota nel
Salmo 14 v. 7;
271
Sez. 4a ABDIA
Del profeta Abdia2195 non si conosce nulla.
Il suo ministero si rivolge contro il paese di Edom e annuncia che negl’ultimi giorni, prima dell’avvento del regno
millenario promesso, Edom e i paesi delle nazioni vicine saranno posseduti dei figli di Giacobbe.
Il suo libro è il più breve di tutto l’Antico Testamento.
Minacce contro Edom a causa della sua inimicizia2196
Visione di Abdia2197.
Così dice il Signore, l’Eterno, riguardo a Edom:
Noi abbiamo ascoltato una voce da parte dell’Eterno
e un ambasciatore è stato mandato alle nazioni:
«Alzatevi! Alziamoci contro di lui per la guerra!
Ecco, io ti ho fatto piccolo fra le nazioni,
tu sei molto disprezzato.
L'arroganza del tuo cuore ti ha sedotto,
tu che abiti fra i crepacci delle rocce,
che abiti in alto;
che dici in cuor tuo: "Chi mi farà precipitare a terra?"
Se tu ti levassi in alto come l'aquila,
se tu facessi il tuo nido fra le stelle,
io ti farei precipitare di lassù, "dice l’Eterno".
Se dei ladri, se dei rapitori venissero a te di notte
(come saresti rovinato!) ruberebbero più di quanto basta?
Se dei vendemmiatori venissero da te,
non lascerebbero qualcosa da racimolare?
Come è stato rovistato Esaù!
Come sono state scoperte le sue cose nascoste!
Tutti i tuoi alleati2198 ti hanno respinto alla frontiera;
quelli che erano in pace con te2199 ti hanno ingannato,
hanno avuto il sopravvento su di te;
[quelli che mangiavano] il tuo pane
Hanno messo un'insidia su di te!
In te non c’è intelligenza!
Non è in quel giorno, "dice l’Eterno",
che io distruggerò di mezzo Edom i saggi
e l’intelligenza dal monte di Esaù?
I tuoi prodi, o Teman, saranno terrorizzati
e così ognuno sarà stroncato dal monte di Esaù per il massacro.
A causa della violenza [fatta] a tuo fratello Giacobbe,
la vergogna ti coprirà
e tu sarai sterminato per sempre.
Quel giorno tu eri presente a Gerusalemme,
il giorno in cui gli stranieri portavano via le sue ricchezze2200,
i forestieri entravano per le sue porte
e tiravano la sua sorte, anche tu eri come uno di loro.
Ma tu non avresti dovuto guardare il giorno di tuo fratello,
il giorno del suo disastro2201,
tu non avresti dovuto rallegrarti dei figli di Giuda
nel giorno della loro distruzione,
non avresti dovuto aprire la tua bocca arrogante,
nel giorno della distretta.
Non avresti dovuto entrare per la porta del mio popolo
2195
Dall’ebraico hobad-yàh, che significa servo di Dio;
* Abdia Cap.1-16;
2197
Dall’ebraico hobad-yàh, che significa servo di Dio;
2198
esattamente: gli uomini della tua alleanza;
2199
esattamente: gli uomini della tua pace;
2200
o: le sue forze; n. d. t. altri: il suo esercito;
2201
esattamente: cosa strana, straordinaria;
2196
272
nel giorno della loro calamità,
né guardare, anche tu, la sua sofferenza
nel giorno della sua sciagura,
non avresti dovuto mettere [la mano]
sulle sue ricchezze il giorno della sua disgrazia.
Non avresti dovuto appostarti ai crocevia per sterminare i suoi superstiti,
non avresti dovuto consegnare i suoi fuggiaschi nel giorno della sventura!
Perché il giorno dell’Eterno è vicino
contro2202 tutte le nazioni
e come hai fatto tu, così sarà fatto a te:
la tua ricompensa ti ricadrà sul capo.
Come voi avete bevuto sul mio monte santo,
così tutte le nazioni berranno abbondantemente,
esse berranno, esse tracanneranno
e saranno come se non avessero fatto niente.
Un residuo tornerà dall’esilio negli ultimi giorni per la restaurazione finale d'Israele2203
Ma sul monte Sion vi sarà liberazione2204
ed esso sarà santo e la casa di Giacobbe
possederà i suoi possedimenti.
La casa di Giacobbe sarà un fuoco
e la casa di Giuseppe una fiamma
e la casa d'Esaù sarà come stoppia
ed essi vi metteranno il fuoco e la2205 consumeranno,
non rimarrà più alcun residuo della casa di Esaù,
perché l’Eterno ha parlato.
Quelli del mezzogiorno possederanno il monte di Esaù,
quelli del paese piatto [possederanno]2206 i Filistei,
[essi] possederanno la campagna di Efraim e la campagna di Samaria;
Beniamino [possederà] Galaad.
I deportati2207 di questo esercito dei figli d'Israele,
[possederanno] ciò che apparteneva ai Cananei fino a Sarepta2208
e i deportati di Gerusalemme che [erano stati] a Sefarad,
possederanno le città del mezzogiorno.
Dei liberatori saliranno sul monte Sion
per giudicare la montagna di Esaù.
Allora il regno sarà dell’Eterno.
I I I
2202
esattamente: su;
* Abdia 17-21;
2204
o: ci saranno degli scampati;
2205
esattamente: li; cioè i suoi abitanti;
2206
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
2207
esattamente: la deportazione;
2208
esattamente: Tsarephta;
2203
273
I
Sez. 5a GIONA
Il profeta Giona2209 è un personaggio storico.
Questo si deduce dalla citazione fatta nel 2° libro dei Re Cap. 14 v. 25, dove si dice: “Geroboamo, figlio di Nebat,
ristabilì i confini d'Israele dall'ingresso di Camat al mare della pianura, come l’Eterno, Dio d'Israele, aveva detto per
mezzo del suo servitore il profeta Giona, figlio di Amittai, che era di Gat-Efer.” Queste profezie di Giona non ci sono
pervenute
Inoltre il suo racconto non è immaginario, ma realmente accaduto, poiché Gesù Cristo cita l’episodio del pesce come
un fatto storico, che allude profeticamente alla sua morte e alla sua resurrezione: “Ma egli rispose loro: «Questa
generazione malvagia e adultera chiede un segno; e segno non le sarà dato, tranne il segno del profeta Giona. Poiché,
come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell'uomo starà nel cuore della terra tre
giorni e tre notti I Niniviti compariranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si
ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui c'è più che Giona! » (Matteo Cap. 12 vv. da 39 a 41).
Lo spirito scettico dei critici biblici, invece non crede a queste testimonianze, perché occorre la fede!
Egli profetò durante i regni dei predecessori di Roboamo II re d’Israele, forse negli anni 830 – 810 A. C.
Il suo ministero si rivolge prevalentemente alle 10 tribù d’Israele, ma con questo libro anche ai Niniviti. Ninive era la
capitale del regno di Assiria, cioè quello stesso regno che divenne in seguito così potente che Dio lo scelse per diventare
uno strumento della sua ira contro Israele, a causa della sua ribellione.
Lo scopo di questo libro è la dimostrazione che la misericordia dell’Eterno, respinta dal suo popolo eletto, si rivolgerà
allora alle Nazioni pagane. E’ un’anticipazione allegorica del messaggio evangelico che Gesù affiderà ai suoi discepoli
prima di tornare in cielo e dopo essere stato respinto dai Giudei ai quali era stato mandato.
Il libro, si può suddividere in tre parti:
1. Capp. 1 e 2: prima chiamata di Giona ad evangelizzare Ninive e suo rifiuto;
2. Capp. 2: supplicazione di Giona quando si trova nel ventre del pesce;
3. Cap. 3 e 4: seconda chiamata di Giona ad evangelizzare Ninive con successo e sua irritazione finale.
Di seguito il libro di Giona è riscritto in ordine di argomento.
§ A1 - IL RACCONTO BIBLICO (Trascrizione in ordine di argomento)
Vocazione di Giona2210
La parola dell’Eterno [venne] a Giona2211, figlio di Amittai, dicendo:
«Alzati, va' a Ninive, la gran città, grida contro di lei, perché la loro malvagità è salita fino a me».
Fuga e punizione del profeta2212
Ma Giona si levò per fuggirsene a Tarsis, lontano dalla presenza dell’Eterno, quindi scese a Joppe2213, dove trovò una
nave diretta a Tarsis e, pagato il prezzo del suo viaggio, vi salì per andare con loro a Tarsis, lontano dalla presenza
dell’Eterno.
Allora l’Eterno inviò2214 un gran vento sul mare, che vi fu una tempesta sul mare tale, che la barca sembrava volersi
sfasciare.
I marinai ebbero paura e invocarono ciascuno il proprio dio, poi gettarono a mare gli oggetti che erano nella barca, per
alleggerirla. Giona, invece, era sceso nel fondo del vascello, si era coricato e dormiva profondamente.
Il signore dei rematori si avvicinò a lui e gli disse: «Che fai qui dormiglione? Alzati, invoca il tuo Dio! Forse Dio si
darà pensiero di noi e non periremo».
Poi si dissero l'un l'altro: «Venite, tiriamo a sorte per sapere a causa di chi ci capita questa disgrazia». Tirarono la sorte
e la sorte cadde su Giona.
Allora gli dissero: «Spiegaci a causa di chi ci capita questa disgrazia! Qual è il tuo mestiere? Da dove vieni? Qual è il
tuo paese? A quale popolo appartieni?»
Egli rispose loro: «Io sono Ebreo e temo l’Eterno, il Dio dei cieli, che ha fatto il mare e la terra2215».
Allora quegli uomini furono presi da grande spavento e gli domandarono: «Che cosa hai fatto2216?» Quegli uomini
infatti sapevano che egli fuggiva lontano dalla presenza dell’Eterno, perché lui lo aveva detto.
Poi gli dissero: «Che ti faremo perché il mare si calmi per noi?» Il mare infatti si faceva sempre più tempestoso.
2209
Dall’ebraico yònàh, che significa colomba;
* Giona 1:1-2;
2211
n. d. t.: dall’ebraico yònàh, che significa colomba;
2212
* Giona 1:3-16;
2213
esattamente: Japho; l’odierna Giaffa;
2214
esattamente: gettò;
2215
esattamente: l’asciutto, secco;
2216
n. d. t. altri: Perché hai fatto questo;
2210
274
Egli rispose: «Prendetemi e gettatemi in mare e il mare si calmerà per voi, perché io so che è per causa mia che questa
gran tempesta è [venuta] su voi».
Quegli uomini remavano2217 per riguadagnare terra, ma non riuscivano, perché il mare si faceva sempre più tempestoso
e minaccioso.
Allora gridarono all’Eterno e dissero: «Ah, Eterno, ti preghiamo! Non farci morire a causa delle azioni di quest'uomo e
non mettere su noi del sangue innocente, poiché tu, o Eterno, hai fatto come ti è piaciuto».
Poi presero Giona e lo gettarono in mare e il furore del mare si calmò.
Allora quegli uomini furono presi da un grande timore2218 dell’Eterno, offrirono2219 un sacrificio all’Eterno e fecero dei
voti.
Giona nel ventre d'un pesce. Sua preghiera e liberazione2220
L’Eterno preparò un gran pesce2221 per inghiottire Giona e Giona rimase nelle interiora del pesce tre giorni e tre
notti.
Giona pregò l’Eterno, il suo Dio, dal ventre del pesce e disse:
«Io ho gridato all’Eterno, dal fondo della mia angoscia,
ed egli mi ha risposto;
dal seno di Shéol2222 ho gridato e tu hai udito la mia voce.
Tu mi hai gettato nell'abisso, nel cuore dei mari,
la corrente mi ha circondato,
tutte le tue onde e tutti i tuoi flutti sono passati su di me.2223
Io dicevo dentro me:
"Io sono rigettato dinanzi ai tuoi occhi,
tuttavia io guarderò ancora al tempio della tua santità! 2224"
Le acque mi hanno circondato fino all’anima;
l'abisso mi ha attorniato;
le alghe hanno avviluppato la mia testa.
Sono sceso fino alle fondamenta dei monti;
le sbarre della terra si erano chiuse su di me per sempre;
ma, o Eterno, mio Dio, tu hai fatto risalire la mia vita dalla fossa.
Quando l’anima mia mancava in me,
io mi sono ricordato dell’Eterno
e la mia preghiera è giunta fino a te,
nel tempio2225 della tua santità.
Quelli che guardano alle vanità menzognere2226
abbandonano la grazia che è loro data;
ma io, io ti sacrificherò con canti di lode;
io adempirò i voti che ho fatto.
La salvezza viene dall’Eterno».
L’Eterno comandò al pesce e il pesce vomitò Giona sulla terra.2227
Predicazione di Giona a Ninive2228
La parola dell’Eterno [venne] a Giona, per la seconda volta, dicendo:
«Alzati, va' a Ninive, la gran città, e gridale quello che io ti dirò».
2217
esattamente: fendevano;
esattamente: temettero un grande timore;
2219
esattamente: uccisero, sacrificarono;
2220
* Giona 2:1-11;
2221
n. d. t.: probabilmente un capodoglio Phiseter catadon, che si nutre di cefalopodi e pesci, il maschio raggiunge i m.
24, vive nelle profondità marine, tropicali e temperate e, se si avvicina alle coste, spesso finisce sulle spiagge;
anche in Italia questo è avvenuto;
2222
vedere Genesi Cap. 37 v. 35; n. d. t. altri : nel soggiorno dei morti;
2223
n. d. t.: questo racconto è anche un’allusione metaforica del Cristo che nella morte discende nell’Ades, il soggiorno
dei morti e poi ne risale; Atti Cap. 2:25 a 28;
2224
n. d. t. altri: Come potrei vedere ancora il tuo tempio santo?;
2225
o: palazzo;
2226
o: gli idoli vani; vedere Salmo 31 v. 6;
2227
esattamente: l’asciutto, secco; n. d. t.: questo avvenimento sarà il segno della morte e della risurrezione di Gesù
Cristo;
2228
* Giona 3:1-10;
2218
275
Giona si levò e andò a Ninive, secondo la parola dell’Eterno. Ninive era una città molto grande2229, di tre giorni di
cammino.
Giona si inoltrò nella città per una giornata di cammino e gridò dicendo: «Ancora quaranta giorni, e Ninive sarà
distrutta!»
Gli uomini di Ninive credettero a Dio, proclamarono un digiuno, si vestirono di sacchi, dal più grande al più piccolo
fra loro.
Poiché la notizia era giunta al re di Ninive, questi si alzò dal trono, si tolse il mantello di dosso, si coprì di sacco e si
sedette sulla cenere.
Poi egli fece gridare in Ninive, per decreto del re e dei suoi grandi, un editto che diceva: «Che gli uomini e gli animali
del grosso e del minuto bestiame, non mangino nulla, non vadano al pascolo e non bevano acqua;
che gli uomini e gli animali siano coperti di sacco e gridino a Dio con forza; ognuno si ravveda dalla sua malvagità e
dalla violenza delle sue mani.
Chi lo sa? Dio si ricrederà, si pentirà e lascerà l’ardore della sua ira, così che noi non periremo».2230
Dio vide ciò che facevano, che si convertivano dalla loro malvagità, si pentì del male che aveva minacciato di far loro e
non lo fece.
Irritazione di Giona; rimproveri dell’Eterno2231
Giona trovò [questo] molto cattivo2232 e ne fu irritato.
Allora pregò l’Eterno e disse: «O Eterno, ti prego, non era questa la parola detta mentre ero ancora nel mio paese? Per
questo subito ho voluto fuggire a Tarsis, perché sapevo che tu sei un *Dio che fa grazia, che sei pietoso, lento all'ira e
di gran bontà e che ti penti del male [minacciato].
Ora, Eterno, ti prego, prendi la mia vita, poiché meglio mi vale la morte che la vita».
L’Eterno gli disse: «Fai bene ad irritarti?»
Poi Giona uscì dalla città e si mise seduto a oriente della città; là si fece una capanna e si sedette alla sua ombra per
vedere quello che accadrebbe alla città.
L’Eterno Dio, per allontanare la sua debolezza, preparò un ricino2233 che salì al di sopra di Giona per fare ombra al suo
capo. Giona ebbe una grandissima gioia a causa di quel ricino.
Dio preparò un verme che l'indomani, allo spuntar dell'alba, rosicchiò il ricino che seccò.
Quando il sole si alzò, Dio preparò un calmo vento orientale e il sole picchiò sulla testa di Giona da farlo svenire. Allora
egli chiese la morte per la sua anima: «È meglio per me la morte che la vita».
Dio disse a Giona: «Fai bene a irritarti a causa del ricino?» Egli rispose: «Io faccio bene a irritarmi fino alla morte».
L’Eterno disse: «Tu hai pietà del ricino per il quale non hai faticato, che tu non hai fatto crescere, che è nato in una
notte ed è perito in una notte;
e io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale stanno più di centoventimila esseri umani che non sanno
distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e [anche] tanto bestiame?»2234
|
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2229
|
esattamente: una città molto grande a Dio;
n. d. t.: questo avvenimento sarà il segno della conversione delle Nazioni pagane all’evangelo di Cristo; esse
formeranno la sua Chiesa;
2231
* Giona 4:1-11;
2232
n. d. t. altri: ne provò gran dispiacere;
2233
esattamente: kikajon;
2234
n. d. t.: la popolazione di Ninive era molto numerosa, se soltanto i bambini piccoli erano 120.000, forse 400 –
500.000 persone; l’irritazione di Giona è una figura allegorica dell’irritazione dei Giudei di fronte alla predicazione
dell’evangelo di Cristo alle Nazioni pagane (confr. Atti Cap. 4:1 – 31);
2230
276
Sez. 6a MICHEA
Il profeta Michea2235 profetò forse negli anni 750 – 720 a.C.
Il suo ministero si rivolge sia a Giuda che a Israele, con lo scopo di denunziare sia i peccati del popolo che l’inutilità
della sua sicurezza, basata sulla promessa di Dio che proteggerà il suo popolo eletto. Ma esso dimentica che questa
promessa era condizionata alla sua fedeltà, che fu ampiamente rigettata.
Il libro, si può suddividere in quattro parti:
1. Capp. da 1 a 3: prime minacce per Israele;
2. Capp. 4 e 5: promesse;
3. Cap. 6 e 7: seconde minacce contro Giuda e Gerusalemme;
4. Cap. 7 e 8: altre promesse.
§ A1 - IL RACCONTO BIBLICO (Trascrizione in ordine di argomento)
Minacce dell’Eterno contro Israele 2236
La parola dell’Eterno che [venne] a Michea2237, il Morasita, ai giorni di Iotam, di Acaz e di Ezechia, re di Giuda, che
egli ebbe in visione riguardo a Samaria e a Gerusalemme.
Ascoltate voi, popoli tutti!
Presta attenzione, o terra, con tutto quello che è in te!
Che il Signore, l’Eterno, sia testimone contro di voi,
il Signore, dal palazzo2238 della sua santità.
Infatti ecco che l’Eterno esce dal suo luogo,
scenderà e camminerà sui luoghi alti della terra.
I monti si scioglieranno sotto di lui
e le valli si squaglieranno come cera davanti al fuoco,
come le acque versate sopra un pendio.
Tutto questo a causa della trasgressione di Giacobbe
e dei peccati della casa d'Israele.
[Di] chi è la trasgressione di Giacobbe?
Non è [di] Samaria?
[Di] chi gli alti luoghi di Giuda?
Non sono [di] Gerusalemme?
«Perciò io farò di Samaria un mucchio nei campi,
delle colture per le vigne;
ne farò rotolare le pietre giù nella valle,
ne metterò allo scoperto le sue fondamenta.
Tutte le sue immagini scolpite saranno spezzate,
tutte i suoi regali [di prostituzione]2239
saranno arsi con il fuoco,
io ridurrò in desolazione tutti i suoi idoli,
perché è con un regalo [di prostituzione] che essa li ha ammassati
e torneranno a essere prezzo di prostituta».
Per questo mi batterò [il petto]
e griderò, andrò spogliato2240 e nudo
alzerò lamenti come lo sciacallo,
delle grida di lutto come lo struzzo.
Poiché la sua piaga è incurabile,
perché si spande fino a Giuda
e arriva fino alla porta del mio popolo,
fino a Gerusalemme.
Non lo dite a Gat!
2235
Dall’ebraico mìkàyàh, che significa chi è come Dio;
* Michea 1:1-16;
2237
n. d. t.: dall’ebraico mìkàyàh, che significa chi è come Dio;
2238
o: tempio, qui e in Abacuc Cap. 2 v. 20;
2239
n. d. t. altri: agli idoli;
2240
o: scalzo;
2236
277
Non versate più lacrime2241
a Bet-Leafra2242, rotolati nella polvere
e passa oltre, tu, o abitante di Safir2243,
la tua nudità è scoperta2244;
l'abitante di Saanan non è uscito
per il lamento di Bet-Aesel2245,
egli vi priverà della sua protezione2246.
Poiché l'abitante di Marot2247 sperava nel bene2248,
ma il male è sceso da parte dell’Eterno
fino alla porta di Gerusalemme.
Attacca il carro ai corsieri, o abitante di Lachis!
Essa è stata il motivo2249 di peccato per la figlia di Sion,
poiché in te si sono trovate le trasgressioni d'Israele.
Perciò tu darai dei regali2250 a Moreset-Gat2251;
le abitazioni di Aczib2252 saranno una menzogna2253 per i re d'Israele.
A te condurrò ancora l’erede2254, o abitante di Maresa2255;
la gloria d'Israele giungerà fino ad Adullam!
Raditi il capo e tagliati i capelli,
a causa dei figli, le tue delizie!
Allarga la tonsura come ha l'avvoltoio,
perché essi sono andati in esilio, lontani da te!
Malvagità e castigo d'Israele2256
Guai a quelli che meditano l'iniquità
e tramano il male sui loro letti!
Allo spuntar del giorno essi lo eseguiranno,
poiché ne hanno il potere in mano2257!
Essi bramano dei campi e se ne impossessano;
delle case e le ghermiscono;
così opprimono l'uomo e la sua casa,
l'uomo e la sua eredità.
Perciò così dice l’Eterno:
«Ecco, io medito un male contro questa famiglia
a cui non potrete sottrarre il vostro collo;
non camminerete più a testa alta,
perché sarà un tempo malvagio.
In quel giorno si farà un proverbio per voi,
si canterà un lamento e si dirà:
"Noi siamo interamente distrutti!
Lui ha cambiato l'eredità del mio popolo,
eccome me l’ha tolta!
A quello che s’allontana2258 [dall’Eterno]
2241
n. d. t. altri: non piangete ad Acco;
esattamente: in ebraico casa della polvere;
2243
esattamente: in ebraico bella [città];
2244
n. d. t. altri: nuda e piena di vergogna;
2245
esattamente: in ebraico casa del vicinato;
2246
o: uscita;
2247
esattamente: in ebraico amarezza;
2248
n. d. t. altri: trema per la sua salvezza;
2249
n. d. t. altri: causa;
2250
n. d. t. altri: un regalo d'addio; o sarai data in dote; o manda pur presenti;
2251
esattamente: in ebraico possessione di Gat;
2252
esattamente: in ebraico menzogna;
2253
n. d. t. altri: delusione;
2254
o: colui che ti possederà; n. d. t. altri: Io farò venire il tuo nuovo padrone; o Ti farò ancora giungere un
conquistatore; o Ancora ti addurrò un erede;
2255
esattamente: in ebraico possesso;
2256
* Michea 2:1-13;
2257
o: poiché per essi, la loro mano è *Dio; n. d. t. altri: quando ne hanno il potere in mano; o perché in mano loro è il
potere; o perciocchè ne hanno il potere in mano;
2242
278
egli ha distribuito i nostri campi!
Perciò nell'assemblea dell’Eterno
non ci sarà nessuno che misuri con la corda un lotto [di una eredità]2259 "».
"Non profetizzate affatto2260!" «Così profetizzano loro.
Se non si profetizza a questi, non si eviterà l'infamia.
O tu, che sei chiamato casa di Giacobbe,
l’Eterno è forse impaziente2261? È questo il suo modo di fare?
Le mie parole non fanno del bene a chi cammina rettamente?
Poco fa ancora il mio popolo
si è levato come un2262 nemico;
voi strappate il mantello con la tunica2263
a quelli che passano tranquilli,
che si convertono dalla guerra.
Voi avete cacciato le donne del mio popolo
dalle case che sono a loro care;
voi avete tolto da sopra i loro figli la mia gloria, per sempre.
Alzatevi e andatevene!
perché questo non è luogo di riposo;
a causa della impurità che porta la distruzione.
Se v’è un uomo che corre dietro al vento
e la menzogna, che mente dicendo:
"Io ti profetizzerò riguardo al vino e bevande forti!"
egli sarebbe un profeta2264 per questo popolo.
Promessa per il residuo d'Israele
Io ti radunerò per certo, Giacobbe, tutto quanto!
Certo io raccoglierò il residuo d'Israele;
io li metterò assieme come il minuto bestiame di Botsra2265,
come un gregge in mezzo al pascolo.
Ci sarà un tumulto a causa [di una moltitudine] di gente.
Colui che fa la breccia è passato davanti a loro,
essi hanno fatto la breccia e sono passati per la porta
e per essa sono usciti e il loro re sta davanti a loro
e l’Eterno è alla loro testa».
L’Eterno muove causa contro Israele 2266
Ascoltate, vi prego, ciò che dice l’Eterno:
«Alzati, contendi davanti alle montagne,
che i colli ascoltino la tua voce!
Ascoltate, o monti, la causa dell’Eterno!
Anche voi, o stabili fondamenta della terra!
poiché l’Eterno ha una causa con il suo popolo
ed egli discute con Israele.
Popolo mio, che cosa ti ho fatto?
In che cosa ti ho stancato? Rispondimi!
Poiché io ti ho condotto fuori dal paese d'Egitto,
io ti ho riscattato dalla casa di servitù2267,
ho mandato davanti a te Mosè, Aaronne e Maria2268.
Popolo mio ricordati, ti prego,
2258
n. d. t. altri: trasgressori;
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
2260
esattamente: in ebraico distillare [delle parole]; anche al v. 11;
2261
esattamente: lo Spirito dell’Eterno è affabile [letteralmente accorciato]; n. d. t. altri: è forse il SIGNORE pronto
all'ira?; o È forse stanca la pazienza del Signore?; o è lo Spirito del Signore raccorciato?;
2262
n. d. t. altri: trattato da;
2263
altri: da sopra;
2264
altri: indovino;
2265
o: di un pastore; n. d. t. altri: pecore in un ovile;
2266
* Michea Cap. 6:1-16; Cap. 7:1-7;
2267
o: di servitori;
2268
esattamente: Miriam;
2259
279
dei propositi di Balac, re di Moab,
e di cosa gli rispose Balaam, figlio di Beor,
da Sittim a Ghilgal,
affinché riconosciate la giustizia dell’Eterno».
Inutilità dei sacrifici
Con che cosa mi avvicinerò all’Eterno
e mi inchinerò davanti al Dio supremo?
M’avvicinerò a lui con olocausti, con vitelli di un anno?
L’Eterno prenderà piacere a delle migliaia di montoni?
alle miriadi di torrenti d'olio?
Darò il mio primogenito per la mia trasgressione,
il frutto delle mie viscere per il peccato della mia anima?
Egli ti ha fatto conoscere, o uomo, quel che è bene.
Che cosa richiede da te l’Eterno,
se non che tu faccia ciò che è giusto,
che tu ami la bontà
e cammini umilmente con il tuo Dio?
Il Signore giudica Israele
La voce dell’Eterno grida alla città,
e la saggezza ha l’occhio sul tuo nome.
«Ascoltate la verga e colui che l’ha mandata!
Ci sono ancora tesori estorti,
nella casa del malvagio,
e l'efa insufficiente, che è cosa maledetta?
Sarei io puro con una bilancia falsa
e con un sacco di pesi falsi?
Perché i suoi ricchi sono pieni di violenza,
i suoi abitanti dicono le menzogne
e la loro lingua è falsa nella loro bocca
io pure, io ti renderò malato con i miei colpi
e ti renderò desolato a causa dei tuoi peccati.
Tu mangerai, ma non sarai saziato
e il tuo ventre rimarrà vuoto2269;
porterai via ma non salverai
e ciò che salverai lo darò in mano alla spada.
Tu seminerai e non mieterai;
tu spremerai le olive ma non ti ungerai con l'olio;
il mosto, ma non berrai il vino.
Poiché si osservano gli statuti d'Omri
e tutte le pratiche della casa d'Acab;
voi camminate seguendo2270 i loro consigli,
affinché io faccia di te una desolazione2271
e dei suoi2272 abitanti un oggetto di fischi;
voi porterete l'infamia del mio popolo!»
Guai a me! Perché io sono come quando
si fa la raccolta dei frutti d’estate,
come la racimolatura dopo la vendemmia;
non c'è più grappolo da mangiare;
nessun frutto precoce che la mia anima desidererebbe2273!
L'uomo pio è scomparso2274 dal paese;
non c'è più gente retta fra gli uomini;
tutti loro stanno in agguato per spargere il sangue,
2269
o: tu sarai interamente abbattuto;
o: nei;
2271
o: un soggetto di stupore;
2272
o: gli abitanti di Samaria; Confronta Cap. 1 v. 5;
2273
o: la mia anima desidererebbe;
2274
esattamente: perito;
2270
280
ognuno dà la caccia con la rete a suo fratello.
Con le due mani sono pronte al male,
per farlo con ogni cura;
il principe ha delle pretese,
il giudice è là per la corruzione,
il potente manifesta l’avidità dell’anima sua
e [insieme] essi tramano la cosa.
Il migliore di loro è come un rovo;
il più retto è peggiore di una siepe di spine.
Il giorno delle tue sentinelle,
quello della tua visitazione, è arrivato;
ora sarà a loro confusione.
Non fidatevi del compagno,
non riponete fiducia nell'amico;
sorveglia la porta della tua bocca
davanti a colei che riposa sul tuo seno.
Perché il figlio offende il padre,
la figlia insorge contro la madre,
la nuora contro la suocera
e i nemici di un uomo sono quelli di casa sua.
Ma io, io guarderò l’Eterno,
io confiderò nel Dio della mia salvezza;
il mio Dio mi ascolterà.
Falsa speranza di Gerusalemme 2275
Non ti rallegrare per me, o mia nemica!
Se sono caduta, mi rialzerò;
se sono seduta nelle tenebre, l’Eterno sarà la mia luce.
Io sopporterò lo sdegno dell’Eterno,
perché ho peccato contro di lui,
finché egli prenda in mano la mia causa
e mi faccia giustizia2276;
egli mi farà uscire alla luce
io contemplerò la sua giustizia.
Allora la mia nemica lo vedrà
e sarà coperta di vergogna;
lei che mi diceva: «Dov'è l’Eterno, il tuo Dio?»
I miei occhi la vedranno,
ora sarà calpestata come il fango delle strade.
Rimprovero ai capi del popolo e ai falsi profeti2277
Io dissi: «Ascoltate, vi prego, capi di Giacobbe
e voi principi della casa d'Israele:
Non spetta a voi conoscere ciò che è giusto2278?
Voi che odiate il bene e amate il male,
scorticate la pelle del mio popolo
e la carne dalle ossa
che divorate la carne del mio popolo,
gli strappate la pelle di dosso, gli spezzate le ossa,
lo fate a pezzi come per metterlo nella casseruola,
come la carne da mettere nella pentola».
Allora grideranno all’Eterno,
ma egli non risponderà loro,
in quei giorni egli nasconderà loro la sua faccia,
perché le loro azioni sono state malvagie.
Così dice l’Eterno riguardo ai profeti
che sviano il mio popolo,
2275
* Michea Cap. 7:8-10;
esattamente: e faccia il mio giudizio;
2277
* Michea Cap. 3:1-12;
2278
esattamente: conoscere il giudizio;
2276
281
che mordono con i loro denti e gridano: «Pace!»
ma se qualcuno non mette nulla nella loro bocca,
essi preparano2279 la guerra contro di loro:
«Per questo voi non avrete più visioni di notte
vi saranno tenebre senza più divinazioni;
il sole tramonterà sui profeti
e il giorno si oscurerà su di loro.
I veggenti arrossiranno
e gli indovini saranno confusi;
tutti si copriranno la barba,
perché non vi sarà risposta da Dio».
Ma io, io sono pieno di forza per lo Spirito dell’Eterno,
di giustizia e di coraggio, per dichiarare a Giacobbe la sua trasgressione
e a Israele il suo peccato.
Ascoltate questo, vi prego, capi della casa di Giacobbe
e voi principi della casa d'Israele,
che detestate il giusto giudizio
e pervertite tutto ciò che è retto,
che costruite Sion con il sangue
e Gerusalemme con l'ingiustizia!
I suoi capi giudicano per dei regali,
i suoi sacerdoti insegnano per un salario,
i suoi profeti fanno predizioni per denaro
ma si appoggiano all’Eterno dicendo:
«L’Eterno non è in mezzo a noi?
Non ci verrà addosso nessun male!»
Minacce di giudizio per Gerusalemme
Perciò, per causa vostra,
Sion sarà arata come un campo,
Gerusalemme diventerà un mucchio di rovine
e il monte della casa la sommità di un bosco.2280
Schiavitù e liberazione di Giuda2281
Ora, perché gridi così forte?
Non c'è più nessun re in mezzo a te?
Il tuo consigliere è perito?
Perché l'angoscia ti ha colto come a una donna che partorisce.
Angosciati dunque e gemi, figlia di Sion,
come donna che partorisce,
perché ora uscirai dalla città,
abiterai per i campi,
e andrai fino a Babilonia.
Là tu sarai liberata,
là l’Eterno ti riscatterà dalla mano dei tuoi nemici.
Ma il paese2282 sarà una desolazione
a causa dei suoi abitanti, per il frutto delle loro azioni.
Pasci il tuo popolo con il tuo bastone,
il gregge della tua eredità che sta solitario nella foresta,
in mezzo al Carmelo; ch’essi pascolino
in Basan e in Galaad, come nei giorni antichi.
Nascita e regno del Messia2283
Ora, raduna le tue truppe o figlia di schiere!
Egli ha messo l'assedio contro di noi
e colpiscono con la verga la guancia del giudice d'Israele!2284
2279
come Gioele Cap. 3 v. 9;
n. d. t.: confronta Geremia Cap. 26 v. 18; altri: tempio ;
2281
* Michea Cap. 4:9-10; Cap. 7:13-14;
2282
o: la terra;
2283
* Michea Cap. 5:1-14;
2280
282
(Ma da te, o Betlemme, Efrata,
benché sei piccola fra le migliaia di Giuda,
per mio volere da te uscirà colui che deve dominare in Israele,
del quale le origini sono state dai tempi antichi,
dai giorni dell’eternità) 2285.
Perciò egli li darà [in mano ai loro nemici]2286,
fino al tempo in cui la partoriente avrà partorito
poi il resto dei suoi fratelli tornerà ai figli d'Israele.
Egli starà là e pascolerà [il suo gregge]
con la forza dell’Eterno,
con la maestà del nome dell’Eterno, suo Dio.
Essi abiteranno [in sicurezza],
perché allora egli sarà grande
fino all'estremità della terra2287.
E’ lui che sarà la pace.
Quando l'Assiro entrerà nel nostro paese2288
e metterà piede nei nostri palazzi,
noi stabiliremo contro di lui
sette pastori e otto principi del popolo.
Essi devasteranno2289 il paese dell'Assiro con la spada
e il paese di Nimrod dentro porte delle sue città;
egli ci libererà dall'Assiro quando
questi verrà nel nostro paese,
e metterà piede nei nostri confini.
Il residuo di Giacobbe sarà, in mezzo a molti popoli,
come una rugiada che viene dall’Eterno,
come spargimenti sull'erba,
che non provengono dall'uomo
e non dipendono dai figli degli uomini.
Il resto di Giacobbe sarà fra le nazioni,
in mezzo a molti popoli,
come un leone tra le bestie della foresta,
come un leoncello fra le greggi del bestiame minuto che,
quando arriva, calpesta e sbrana, e nessuno può liberare.
La tua mano si leverà sopra i tuoi avversari2290
e tutti i tuoi nemici saranno sterminati!
«Quel giorno, "dice l’Eterno",
io sterminerò i tuoi cavalli in mezzo a te2291
e distruggerò i tuoi carri;
annienterò le città del tuo paese
e abbatterò tutte le tue fortezze;
strapperò dalla tua mano gli incantesimi
e tu non avrai più indovini;
frantumerò in mezzo a te le tue immagini scolpite,
le tue statue, tu non ti prostrerai
più davanti all'opera delle tue mani.
Io estirperò in mezzo a te le tue Astarti,
distruggerò le tue città.
Eseguirò sulle nazioni una vendetta,
con tale ira e furore,
2284
n. d. t.: questo passo in altre versioni è il v. 14 del Capitolo 4; di conseguenza la numerazione del Cap. 5 scala di un
numero;
2285
n. d. t.: cioè il Messia promesso, figlio di Davide secondo la carne e Figlio eterno di Dio;
2286
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
2287
o: del paese;
2288
n. d. t.: questa invasione si riferisce al tempo della fine;
2289
o: pascoleranno;
2290
o: oppressori;
2291
n. d. t.: cioè dell'Assiro;
283
che esse non hanno mai udito parlare2292».
Gloria futura di Gerusalemme nel regno millenario2293
Ma alla fine dei giorni,
avverrà che il monte della casa dell’Eterno
sarà stabilito sulla cima dei monti
e sarà innalzato al di sopra delle colline
e i popoli affluiranno ad esso.
Molte nazioni vi affluiranno e diranno:
«Venite, saliamo al monte dell’Eterno,
alla casa del Dio di Giacobbe;
egli c'istruirà nelle sue vie
e noi cammineremo nei suoi sentieri!»
Poiché da Sion uscirà la legge,
da Gerusalemme la parola dell’Eterno.
Egli sarà giudice fra molti popoli,
pronuncerà il diritto a nazioni grandi e lontane.
Dalle loro spade esse ne faranno dei vomeri,
dalle loro lance, roncole;
una nazione non alzerà più la spada
contro [un'altra] nazione
e non impareranno più la guerra.2294
Ciascuno si siederà sotto la sua vigna e sotto il suo fico,
e nessuno li spaventerà più;
poiché la bocca dell’Eterno degli eserciti ha parlato.
Mentre tutti i popoli camminano ciascuno nel nome del suo dio,
noi cammineremo nel nome dell’Eterno, nostro Dio, per sempre.
«Quel giorno, "dice l’Eterno",
io raccoglierò le [pecore]2295 zoppe,
radunerò quelle che erano state scacciate
e quelle sulle quali io avevo fatto venire del male.
Di quelle zoppe, io ne farò un residuo
e di quelle scacciate lontano, una nazione potente.
L’Eterno regnerà su di loro,
sul monte Sion, da allora e per sempre
e tu, torre del gregge2296,
alto colle della figlia di Sion,
a te verrà e giungerà l'antica dominazione,
il regno [che spetta]2297 alla figlia di Gerusalemme».
Futura supremazia di Giuda2298
Ora, molte nazioni si sono adunate contro di te
e dicono: «Che Sion sia profanata, che i nostri occhi la vedano!»
Ma esse non conoscono i pensieri dell’Eterno,
non comprendono i suoi disegni:
poiché egli le ha ammassati come covoni sull'aia.
«Figlia di Sion, alzati e calpestale!
Perché io farò che il tuo corno sia di ferro
e che i tuoi zoccoli siano di bronzo;
tu triterai molti popoli
e io consacrerò il bottino all’Eterno
e le loro ricchezze al Signore di tutta la terra».
e di Gerusalemme
2292
o: che non hanno ascoltato;
* Michea Cap. 4:1-8;
2294
n. d. t.: confronta Isaia Cap. 2 v. 4;
2295
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
2296
esattamente: torre di Eder ebraico Migdol - Eder;
2297
n. d. t.: parentesi aggiunta per chiarezza;
2298
* Michea Cap. 4:11-13; Cap. 7:15-20;
2293
284
«Come nei giorni in cui uscisti dal paese d'Egitto,
io gli farò vedere cose meravigliose.
Le nazioni vedranno e saranno confuse,
nonostante tutta la loro potenza;
si metteranno la mano sulla bocca
e le loro orecchie saranno sorde.
Leccheranno la polvere come il serpente,
come gli animali che strisciano sulla terra,
usciranno tremanti dai loro ripari2299,
verranno con paura all’Eterno, nostro Dio,
ed esse ti temeranno.»
Qual è un *Dio come te,
che perdoni l'iniquità e passi sopra alle colpe
del residuo della tua eredità?
Egli non serba la sua ira per sempre,
perché prende il suo piacere nella bontà.
Egli avrà ancora una volta compassione di noi,
metterà sotto i suoi piedi le nostre iniquità
e getterà tutti i loro peccati nelle profondità del mare.
Tu adempirai2300, per Giacobbe, la [tua] verità,
ad Abraamo la [tua] bontà,
come giurasti ai nostri padri, fin dai giorni antichi.
v
2299
2300
v v
o: castelli fortificati;
esattamente: donerai;
285
v
Sez. 7a NAUM
Il profeta Naum2301 profetò forse negli anni 660 – 610 A. C. e cioè dopo che Israele fu deportato dal re d’Assiria
Salmaneser, dopo che Assurbanipal, suo successore, distrusse Tebe in Egitto, ma prima della catastrofe di Ninive,
distrutta dal nascente impero Caldeo-Babilonese, per opera di Nabopolassar.
Il suo ministero si rivolge contro Ninive, capitale dell’Assiria, il cui popolo causò la definitiva disfatta delle 10 tribù
d’Israele e la diaspora del popolo di Dio.
Secondo alcuni studiosi, il villaggio di Elcos diventerà Kephar–Nahum, cioè villaggio di Naum, chiamata poi
Capernaum al tempo di Cristo.
Il libro, si può suddividere in quattro parti:
1. Cap. 1 : descrizione dell’Onnipotenza di Dio;
2. Cap. 1: annunzio della restaurazione del regno d’Israele in un tempo futuro;
3. Capp. 1 e 2: annunzio della distruzione di Ninive;
4. Cap. 3: causa dell’ira di Dio su Ninive.
§ A1 - IL RACCONTO BIBLICO (Trascrizione in ordine di argomento)
Carattere e potenza di Dio2302
Oracolo su Ninive; libro della visione di Naum2303 l'Elcosita.
L’Eterno è un Dio geloso e vendicatore;
l’Eterno è vendicatore e pieno di furore;
l’Eterno fa vendetta dei suoi avversari
e serba rancore verso i suoi nemici.
L’Eterno è lento all'ira e grande in potenza,
ma non terrà affatto [il colpevole] per innocente.
L’Eterno cammina nell'uragano e nella tempesta
e la nuvola è la polvere dei suoi piedi.
Egli sgrida il mare e lo prosciuga,
fa prosciugare tutti i fiumi.
Basan e il Carmelo languiscono
e appassisce il fiore del Libano.
I monti tremano davanti a lui,
si sciolgono i colli;
davanti la sua faccia si solleva la terra
e il mondo con tutti i suoi abitanti.
Chi può resistere davanti alla sua indignazione?
Chi può sopportare l'ardore della sua ira?
Il suo furore è versato come il fuoco
e le rocce si schiantano davanti a lui.
L’Eterno è buono;
è un rifugio nel giorno dell'angoscia
e conosce quelli che confidano in lui.
Ma con una inondazione travolgente
egli distruggerà interamente2304 il suo luogo2305
e inseguirà i suoi nemici fin nelle tenebre.
Annunzio della distruzione di Ninive2306
Che cosa premeditate voi contro l’Eterno?
Egli farà una distruzione totale;
la sventura non si abbatterà due volte.
Quand’anche fossero intrecciati come rovi
e come ubriachi del loro vino,
saranno consumati come stoppia secca, interamente.
Da te2307 è uscito colui che ha tramato il male
2301
Dall’ebraico nàhùm, che significa il consolato;
* Naum Cap. 1:1-8;
2303
n. d. t.: dall’ebraico nàhùm, che significa il consolato;
2304
vedere la nota in Geremia Cap. 4 v. 27;
2305
di Ninive; n. d. t. altri: chi l'attacca;
2306
* Naum Cap. 1:9-14; Cap. 2:3-13;
2307
da Ninive;
2302
286
contro l’Eterno, un consigliere di Belial2308 .
Così dice l’Eterno:
«Anche se saranno integri2309, anche se numerosi,
saranno falciati e scompariranno;
e se io ti ho afflitta2310 non ti affliggerò più.
Ora io spezzerò il suo giogo sopra di te
e romperò i tuoi legami».
Per te2311 l’Eterno ha dato quest'ordine:
«Che non ci sia più discendenza2312 con il tuo nome;
dalla casa del tuo dio
io strapperò le immagini scolpite e le immagini fuse;
io preparerò la tua tomba
perché tu sei spregevole».
Lo scudo dei suoi2313 prodi è tinto di rosso,
i suoi guerrieri sono vestiti di scarlatto,
l'acciaio fa scintillare i suoi carri,
nel giorno in cui egli si prepara,
[le lance] di cipresso sono impugnate.
I carri si lanciano furiosamente per le strade,
si precipitano nelle piazze;
il loro aspetto è come di torce,
corrono come dei fulmini.
Egli2314 pensa ai suoi prodi;
essi inciampano nella loro marcia,
si precipitano verso le mura e la difesa è preparata.
Le porte dei fiumi sono aperte e il palazzo affonda.
È finita! Essa2315 sarà messa a nudo e sarà portata via;
le sue ancelle gemeranno come colombe e si batteranno il petto.
Ora, dal giorno in cui essa esiste,
Ninive è stata come un mare d'acqua,
ma ora essi fuggono…
"Fermatevi! fermatevi!" ma nessuno ritorna!
Saccheggiate l'argento, saccheggiate l'oro!
Ci sono tesori senza fine nello splendido tesoro,
d'oggetti preziosi di ogni specie.
Essa è vuotata, spogliata, devastata;
il cuore è languente, le ginocchia tremano,
un pungente dolore a tutte le reni,
tutti i volti impallidiscono.
Dov'è il covo dei leoni,
il luogo dove mangiavano i leoncelli,
dove passeggiavano il leone, la leonessa e i leoncelli,
senza che nessuno li spaventasse?
Là il leone sbranava a sufficienza per i suoi piccoli,
strangolava per le sue leonesse,
riempiva i suoi covi di preda,
di bestie sbranate le sue tane.
«Eccomi a te, "dice l’Eterno, degli eserciti";
io brucerò i suoi carri che andranno in fumo,
la spada divorerà i tuoi leoncelli;
io strapperò dal paese la tua preda
e non si udrà più la voce dei tuoi messaggeri».
2308
o: scelleratezze;
n. d. t. altri: forti e numerosi;
2310
cioè te Giuda;
2311
cioè te l’Assiro, la potenza Assira con i suoi idoli;
2312
n. d. t. esattamente: non si seminerà più [semenza];
2313
cioè dell’Eterno, che li ha inviati;
2314
cioè l’Assiro, il malvagio del Cap. 1 v. 15 o il re del Cap. 3 v. 18;
2315
cioè Ninive;
2309
287
Le pratiche spiritiche sono la causa della distruzione di Ninive 2316
Guai alla città sanguinaria,
tutta piena di menzogna e di violenza,
che non cessa di saccheggiare!
Un rumore di fruste e fracasso di ruote,
un galoppo di cavalli e di carri che sobbalzano...
i cavalieri che caricano e il bagliore delle spade,
luccicano le lance, una moltitudine di uccisi,
mucchi di cadaveri, dei cadaveri senza fine,
si inciampa nei cadaveri!
E’ a causa della moltitudine delle fornicazioni
dell'avvenente prostituta, incantatrice,
che vende le nazioni con le sue fornicazioni
e le famiglie con i suoi incantesimi.
«Eccomi a te, "dice l’Eterno, degli eserciti";
io alzerò i lembi della tua veste sulla tua faccia
e mostrerò alle nazioni la tua nudità,
ai regni la tua vergogna;
getterò su di te delle lordure,
ti umilierò e ti darò in esibizione.
Tutti quelli che ti vedranno,
avverrà che fuggiranno lontano da te
e diranno: "Ninive è distrutta! Chi la compiangerà?
Dove ti cercherò dei consolatori?"»2317
Sei tu migliore di No-Amon2318,
che stava tra i canali2319, circondata dalle acque,
che aveva il mare per baluardo, il mare per mura?
L'Etiopia2320 e l'Egitto erano la sua forza senza limiti;
Put e i Libici erano fra i suoi alleati2321.
Eppure anch'essa fu deportata, andò in esilio;
anche i suoi pargoli furono sfracellati a ogni angolo di strada;
fu gettata la sorte sui suoi nobili
e tutti i suoi grandi furono messi in catene.
Tu2322 pure, tu sarai ubriacata, ti nasconderai;
tu pure cercherai un rifugio davanti al nemico.
Tutte le tue fortezze saranno come dei fichi primaticci che,
se uno li scuote, cadono in bocca a chi li mangia.
Ecco, il tuo popolo in mezzo a te, è [come] le donne;
le porte del tuo paese sono spalancate davanti ai tuoi nemici,
il fuoco divora le tue sbarre.
Attingi pure acqua per l'assedio!
Rinforza le tue fortezze!
Scava la creta e pesta l'argilla!
Ripara la fornace per mattoni!
Là il fuoco ti divorerà,
la spada ti distruggerà;
ti divorerà come la cavalletta2323.
Moltiplicati come le cavallette,
moltiplicati come le locuste.
Tu hai moltiplicato i tuoi mercanti,
2316
* Naum Cap. 3:1-19;
n. d. t.: questo passo è allusivo della fine di Babilonia la grande meretrice descritta da Giovanni in Apocalisse
Capp.17, 18;
2318
Amon fu il dio di No, la città egizia di Tebe, (n. d. t.: conquistata dal re Assiro Assurbanipal nel 633 A. C.);
2319
vedere la nota in Esodo Cap. 7 v. 19;
2320
esattamente: Cus;
2321
esattamente: t’aiutavano;
2322
cioè Ninive;
2323
esattamente : Yelèk; varietà di cavalletta;
2317
288
più delle stelle del cielo;
la cavalletta si spande e poi s’invola.
I tuoi uomini migliori sono come le locuste,
i tuoi capitani sono come sciami di gobs2324,
che si accampano nelle aie nel fresco del giorno,
ma quando spunta il sole, volano via
e non si sa dove vanno2325.
I tuoi pastori, o re d'Assiria, dormono;
i tuoi uomini valorosi sono coricati là;
il tuo popolo è disperso sui monti
e non c'è nessuno che lo riunisca.
Non c'è più sollievo per la tua ferita;
la tua piaga è gravemente maligna;
tutti quelli che sentono parlare di te
batteranno le mani per te;
perché su chi non è passata la tua malvagità incessantemente?
Annunzio della restaurazione d’Israele nel futuro regno millenario2326
Ecco sui monti,
i piedi di colui che porta delle buone notizie,
di colui che annunzia la pace!2327
Celebra le tue feste, o Giuda,
adempi i tuoi voti, perché il malvagio
non passerà più da te; egli è completamente distrutto.
Colui che distrugge è salito contro di te;
custodisci la fortezza, sorveglia la strada,
fortifica le tue reni, raccogli tutta la tua forza!
Poiché l’Eterno ha vendicato la gloria di2328 Giacobbe,
anche la gloria d'Israele2329,
perché quelli che saccheggiavano sono stati saccheggiati,
e hanno danneggiato i loro tralci.
R
R R R
2324
varietà di cavalletta;
n. d. t. altri: che si accampano lungo le siepi nei giorni freddi, e quando spunta il sole, volano via e non si riconosce
più il posto dov'erano; o che si accampano nelle chiusure, in tempo di freddo; e quando il sole è levato, si
dileguano, e non si riconosce più il loro luogo, dove erano;
2326
* Naum Cap. 1:15; Cap. 2:1-3;
2327
n. d. t. : confronta lettera ai Romani Cap. 10 v. 15;
2328
altri : è ritornato alla gloria di;
2329
altri : ha convertito l’orgoglio di Giacobbe, e anche l’orgoglio d’Israele;
2325
289
Sez. 8a ABACUC
Il profeta Abacuc2330 profetò forse negli anni 620 – 610 A. C. e cioè dopo che Israele fu deportato dal re d’Assiria
Salmaneser, dopo che Assurbanipal, suo successore, distrusse Tebe in Egitto, ma prima della catastrofe di Ninive
distrutta dal nascente impero Caldeo-Babilonese.
Di questo profeta non si conosce nulla.
Il libro, si può suddividere in quattro parti:
1. Cap. 1 : preghiera del profeta e risposta dell’Eterno;
2. Capp. 1 e 2: annunzio del castigo dell’Assiro oppressore e cause del suo giudizio; il regno millenario;
3. Cap. 3: cantico.
§ A1 - IL RACCONTO BIBLICO (Trascrizione in ordine di argomento)
Preghiera di Abacuc2331
Oracolo che ebbe in visione Abacuc2332, il profeta.
Fino a quando, o Eterno, io griderò e tu non ascolterai?
Io grido a te: «Violenza!» e tu non salvi.
Perché mi fai vedere l'iniquità
e contempli l’oppressione?
La devastazione e la violenza stanno davanti a me;
c’è la contesa e la discordia aumenta.
Perciò la legge resta impotente,
non viene mai il giorno2333 del giusto giudizio;
perché il malvagio raggira il giusto
e per questo il diritto ne esce pervertito.
Non sei tu o Eterno, in ogni tempo,
il mio Dio, il mio Santo?
Noi non moriremo2334!
O Eterno, tu [questo popolo]2335
lo hai stabilito per eseguire il giudizio;
tu, o Ròcca, lo hai fondato per il castigo.
Tu, che hai gli occhi troppo puri per vedere il male,
tu che non puoi vedere l’oppressione,
perché guardi coloro che agiscono perfidamente e taci
quando vedi che il malvagio inghiottisce l'uomo più giusto di lui?
Tu rendi gli uomini anche simili ai pesci del mare,
come il rettile strisciante che non ha alcuno che lo governa.
Essa li tira su tutti con l'amo, li coglie nella sua rete,
li raccoglie nel suo retino; perciò esulta e si rallegra.
Per questo fa sacrifici alla sua rete e offre profumi al suo retino;
perché per loro mezzo si procura una ricca porzione e un cibo succulento.
Dovrà perciò sempre vuotare la sua rete
e a massacrare le nazioni senza pietà?
La risposta dell’Eterno ad Abacuc2336
Io me ne starò in osservazione, mi metterò sopra la torre
e vigilerò per vedere quello che l’Eterno mi dirà,
per ciò che replicherò quando egli contesterà con me.
L’Eterno mi rispose e disse:
«Scrivi la visione e incidila su delle tavolette,
perché, chi la legge, possa affrettarsi;
perché la visione è ancora fissata per il suo tempo;
essa parla della fine e non mentirà2337;
2330
Il significato di questo nome è incerto, ma forse si può tradurre con colui che abbraccia;
* Abacuc Cap. 1:1-4 e 12-17;
2332
n. d. t.: il significato di questo nome è incerto, ma forse si può tradurre con colui che abbraccia;
2333
esattamente: non esce mai;
2334
n. d. t. altri: Tu non morirai (?);
2335
n. d. t. parentesi aggiunta per chiarezza;
2336
* Abacuc Cap. 2:1-3;
2331
290
se tarda, aspettala
poiché certamente verrà e non sarà differita».
Annunzio del castigo dell’Assiro, il popolo nemico d’Israele2338
«Guardate fra le nazioni, guardate e siate stupefatti!
Poiché io farò ai vostri giorni un'opera,
che voi non credereste se vi fosse raccontata.
Perché, ecco, io suscito i Caldei,
la nazione crudele e impetuosa che invade tutta la terra,
per impadronirsi di dimore che non sono sue.
Essa2339 è formidabile e terribile;
lei si è procurata la sua giustizia e la sua rispettabilità2340.
I suoi cavalli sono più veloci dei leopardi,
più agili dei lupi della sera;
i suoi cavalieri avanzano2341 con fierezza;
i suoi cavalieri vengono da lontano,
volano come l'aquila che è rapida per ghermire.
Tutti vengono per far violenza,
tutte le loro facce2342 sono tutte insieme volte in avanti,
e ammassano prigionieri come sabbia.
Si fanno beffe dei re,
i prìncipi sono da loro beffeggiati;
si burlano di tutte le loro fortezze;
fanno terrapieni con la polvere e le prendono.
Allora essa cambierà pensiero2343 insuperbirà e peccherà; questa sua forza è diventata il suo +dio»!
Cause del giudizio contro l'Assiro2344
Ecco, la sua2345 anima è piena d'orgoglio, non c’è giustizia in lei,
ma il giusto vivrà per la sua fede.2346
Ancor più del vino, è perfido2347,
[questo] uomo arrogante non può stare tranquillo,
egli allarga la sua bramosia come lo Shéol2348
è come la morte, non si può saziare,
ma raduna a sé tutte le nazioni,
raccoglie intorno a sé tutti i popoli.
Tutti questi non lo scherniranno
con un proverbio, un’allegoria, con enigmi?
Diranno: "Guai a chi accumula ciò che non è suo!
Fino a quando?
Guai a chi si carica di un fardello di pegni! 2349"
Non si leveranno subito quelli che ti morderanno?
Non si sveglieranno coloro che ti tormenteranno? 2350
Allora tu diventerai loro preda.
Poiché tu hai saccheggiato molte nazioni,
2337
n. d. t. altri: essa si affretta verso il suo termine; o parla di una scadenza;
* Abacuc Cap. 1:5-11;
2339
cioè la nazione caldea; anche al Cap. 1 v. 11 e 15;
2340
n. d. t. altri: da lui stesso procede il suo diritto e la sua grandezza; o la sua ragione e la sua altezza procede da lei
stessa;
2341
o: si spandono;
2342
esattamente: la folla delle loro facce; altri: il desiderio delle loro facce;
2343
esattamente: spirito; stato d’animo; n. d. t. altri: Poi passano come il vento; riferito alla nazione caldea;
2344
* Abacuc Cap. 2:4-13; Cap. 2:15-20;
2345
cioè la nazione caldea;
2346
n. d. t.: confronta la lettera ai Romani Cap. 1 v. 17; lettera ai Galati Cap. 3 v. 11;
2347
o: insolente; n. d. t. altri: traditore;
2348
vedere Genesi Cap. 37 v. 35; n. d. t. altri : allarga la sua bocca come il soggiorno dei morti;
2349
o: di fango denso; vi è un gioco di parole ebraiche;
2350
n. d. t. altri: I tuoi creditori non spunteranno forse all'improvviso? I tuoi oppressori non si desteranno; o non si
sveglieranno i tuoi esattori; o e non si desteranno eglino di quelli che ti scrolleranno;
2338
291
tutto il resto dei popoli ti saccheggerà,
a causa del sangue umano [sparso]2351,
della violenza [fatta] ai paesi,
alle città e a tutti i loro abitanti.
Guai a colui che fa illecito guadagno per la sua casa,
per mettere il suo nido in alto
per scampare alla mano della sventura!
Tu hai fatto progetti per [coprire di] vergogna la tua casa,
per sterminare molti popoli,
ma hai peccato contro la tua propria anima.
Poiché la pietra grida dal muro
e la trave risponde dal soffitto.
Guai a colui che costruisce la città con il sangue
e fonda una cittadella sull'iniquità!
Non è volere dell’Eterno degli eserciti
che i popoli si affatichino per il fuoco
e le nazioni si stanchino per nulla?
Guai a colui che dà da bere al prossimo,
a te che versi il tuo vino2352, fino ad inebriarlo,
per guardarlo nella sua nudità!
Tu sei saziato d'infamia più che di gloria2353;
bevi anche tu e scopri la tua incirconcisione2354!
La coppa della destra dell’Eterno
si è riversata su di te
e vi sarà un vomito infamante sulla tua gloria.
Poiché la violenza [fatta] al Libano ti scoprirà,
a causa della distruzione che spaventava le bestie,
del sangue umano, e della violenza fatta al paese2355,
alle città e a tutti i loro abitanti.
Quale profitto dà l'immagine scolpita,
che l'artigiano l’abbia scolpita?
[A che serve] l'immagine fusa, che insegna la menzogna,
perché l'artigiano confidi nel suo lavoro
per fare idoli muti?
Guai a chi dice al legno: "Svegliati!"
e alla pietra muta: "Alzati!"
Essa istruirebbe?
Ecco, essa è placcata d'oro e d'argento,
ma non c'è in lei nessuno soffio.
L’Eterno è nel palazzo della sua santità….
tutta la terra faccia silenzio davanti a lui!
Cantico sulla sovranità dell’Eterno dei popoli della terra 2356
Il suo splendore fu come la luce;
dei raggi2357 gli schizzarono dalla mano;
là nascose la sua potenza.
La peste camminò davanti a lui,
una fiamma ardente uscì2358 sotto i suoi passi.
Egli si fermò là e misurò2359 la terra;
2351
n. d. t. parentesi aggiunta per chiarezza;
altri: il furore; n. d. t. altri: tuo veleno fino;
2353
o: invece di gloria; perdendo la gloria;
2354
n. d. t. altri: nudità;
2355
o: la terra;
2356
* Abacuc Cap. 3:4-19;
2357
ebraico: corni; forse : dei lampi;
2358
n. d. t. a