n. 109 - 17 ottobre 2011

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n. 109 - 17 ottobre 2011
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ACCADE AL PE
Bollettino d’informazione sulle attività delle Istituzioni Comunitarie
n. 109, 10 – 21 ottobre 2011
SETTIMANA DAL 17 AL 21 OTTOBRE
1. Accade in Parlamento
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AMBIENTE
ENERGIA
MERCATO INTERNO
AFFARI ECONOMICI E MONETARI
2. Accade in Consiglio
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RIUNIONI DEL CONSIGLIO
3. Accade in Commissione
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COMUNICAZIONI DELLA COMMISSIONE
RIUNIONI ED EVENTI
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Business forum italo – tedesco organizzato da Confindustria e BDI
Eventi e conferenze della settimana
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SETTIMANA DAL 10 AL 14 OTTOBRE
HANNO CONTRIBUITO: ANPAM
1. Accade in Parlamento
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ARI
COMMERCIO INTERNAZIONALE
- Regolamento di attuazione articolo 10 protocollo ONU
- Accordo di partenariato e cooperazione UE/Uzbekistan
- Sistema di preferenze tariffarie generalizzate
- Relazioni commerciali Ue – Canada
- Modernizzazione dei servizi doganali
- Negoziati relativi all’accordo di associazione Ue – Ucraina
- Discussione con la Commissione europea sulle future adesioni all’OMC
TRASPORTI
- Recast del 1° pacchetto ferroviario
AFFARI ECONOMICI E MONETARI
- CRD IV
2. Accade in Consiglio
 AMBIENTE
2. Accade in Commissione
 COMUNICAZIONE SULLA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVIÀ EUROPEA DEI SINGOLI STATI
MEMBRI
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SETTIMANA DAL 17 AL 21 OTTOBRE
1. Accade in Parlamento
AMBIENTE
Il prossimo 17 ottobre la commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare
(ENVI) – clicca qui per l’ordine del giorno completo - esaminerà un’interrogazione orale sulle
sovvenzioni dell’Ue a favore di pratiche inquinanti e insostenibili. Inoltre, terrà uno scambio di
opinioni con i rappresentanti della Commissione europea sull’attuazione della normativa europea in
materia di ambiente.
La commissione ENVI organizza il 19 ottobre un seminario dal titolo “Roadmap per un’economia
competitiva a basse emissioni al 2050”.
Il 18 ottobre due deputati finlandesi Onn. Liisa Jaakonsaari (S&D) e Ville Itälä (PPE) organizzano un
seminario dal titolo “Proposta di revisione della Direttiva sul contenuto di zolfo dei combustibili
marittimi”.
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ENERGIA
Il prossimo 20 ottobre il Commissario Oettinger presenterà alla commissione industria, ricerca e
energia (ITRE) – clicca qui per l’ordine del giorno completo - gli orientamenti per la realizzazione
delle priorità infrastrutturali energetiche europee.
La commissione ITRE avrà uno scambio di informazioni con il relatore On. Turmes (Verdi,
Lussemburgo) sulla proposta di Direttiva sull’Efficienza Energetica. La presentazione ufficiale della
relazione Turmes è prevista per il 19 ottobre.
La commissione ITRE organizza il 17 ottobre un seminario dal titolo “Proposta di Direttiva
sull’efficienza energetica con specifico riferimento a “Obblighi di risparmio, obiettivi per gli edifici
pubblici, promozione della cogenerazione”.
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MERCATO INTERNO
Lunedì 17 ottobre la commissione mercato interno e protezione dei consumatori (IMCO) –
clicca qui per l’ordine del giorno completo – discuterà, collegato in video conferenza con il
Bundestag tedesco, in merito alla relazione (emendamenti) dell’On. Mcclarkin (ECR, Regno
Unito) su “Attuazione della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche
professionali. A seguire vi sarà l’approvazione del progetto di relazione.
Nel medesimo giorno, la commissione IMCO dovrebbe approvare a seguito di discussione la
relazione dell’On. Triantaphyllides (GUE, Cipro) su “Nuova strategia per la politica dei
consumatori”.
Nel pomeriggio la commissione IMCO terrà uno scambio di opinioni sul progetto di relazione
dell’On. Busuttil (PPE, Malta) su “Tabella sul mercato interno”.
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AFFARI ECONOMICI E MONETARI
RIFORMA DELLE NORME UE IN MATERIA DI AIUTI DI STATO RELATIVAMENTE AI SERVIZI DI INTERESSE
ECONOMICO GENERALE
Lunedì 17 ottobre la commissione affari economici e monetari (ECON) – clicca qui per l’ordine
del giorno completo - voterà gli emendamenti al progetto di relazione dell’On. Peter Simon (S&D,
Germania) sulla riforma delle norme Ue in materia di aiuti di Stato relativamente ai servizi di
interesse economico generale (SIEG), il testo approvato sarà poi votato in Parlamento riunito in
plenaria nella sessione di novembre.
Sempre lunedì 17 in commissione ECON vi sarà un’audizione pubblica dal titolo “La Governance
Economica e Gestione della Crisi nell’UE”. Al dibattito parteciperanno esponenti accademici e delle
istituzioni tra cui anche Jürgen Stark, membro uscente del Board esecutivo della BCE. L’udienza è
organizzata nel contesto del nuovo ruolo del Parlamento europeo nel quadro della governance
economica e dell’urgente bisogno di prendere azioni decisive per affrontare la crisi. Argomenti della
discussione saranno: la situazione nei paesi in difficoltà finanziaria (Grecia, Portogallo, Irlanda), il
rafforzamento dell’European Financial Stability Facility (EFSF) e dell’European Stability Mechanism
(ESM) e il follow up del pacchetto sulla governance economica (ruolo del Parlamento nel dialogo
economico e semestre europeo).
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2. Accade in Consiglio
RIUNIONI DEL CONSIGLIO
Il Consiglio europeo si riunirà a Bruxelles in data 23 ottobre. La riunione dei Capi di Stato e di
Governo sarà incentrata su i temi di politica economica.
I leader europei analizzeranno i progressi fatti nel rafforzamento della governance economica e nel
rafforzamento della regolamentazione finanziaria. Saranno discussi aspetti esterni della politica
economica, in particolar modo come il commercio e gli investimenti possano meglio essere utilizzati
per creare crescita e lavoro. Obiettivo sarà il rilancio della competitività dell’Europa nel mondo. Il
Consiglio deciderà poi la posizione dell’Unione per il prossimo vertice del G20, in programma a
Cannes il 3 e 4 novembre e finalizzerà la posizione europea in vista del vertice di Durban sul
cambiamento climatico (28 novembre – 9 dicembre 2011).
Il 17 ottobre si riunirà a Bruxelles il Vertice Sociale Tripartito per discutere su come rafforzare la
fiducia ed il dialogo sociale al fine di sostenere la crescita nel quadro delle discussioni del Consiglio
europeo sulle misure di rafforzamento alla crescita attraverso la finalizzazione del pacchetto
legislativo in materia di governance economica. Al vertice parteciperanno i Capi di Stato e di
Governo di Polonia, Danimarca e Cipro (il trio di Presidenza del Consiglio dell’Unione europea),
accompagnati dai rispettivi ministri del lavoro, il Presidente del Consiglio europeo, il Presidente della
Commissione europea ed il Commissario all’occupazione, insieme ai Presidenti/Segretari Generali di
BusinessEurope e di ETUC.
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3. Accade in Commissione
COMUNICAZIONI DELLA COMMISSIONE
Mercoledì 19 ottobre la Commissione europea dovrebbe presentare I seguenti documenti:
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Communication innovative financial instruments for the new MFF + regulation on
granting Community aid in trans-European transport and energy networks (Rehn)
Regulation on energy infrastructure (Oettinger)
Regulation establishing ‘connecting Europe facility’ (Kallas, Kroes and Oettinger)
Guidelines for development trans-European transport network (Kallas)
Regulation on trans-European telecommunications networks (Kroes)
Review of Markets in Financial Instruments Directive (MiFID) (Barnier)
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RIUNIONI ED EVENTI
BUSINESS FORUM ITALO - TEDESCO
Confindustria e BDI (la Confederazione dell’industria tedesca) organizzano a Bolzano nei giorni 20 e
21 ottobre il business forum italo – tedesco. L’evento, che vedrà gli interventi della Presidente di
Confindustria Emma Marcegaglia e del Presidente di BDI Hans-Peter Keitel, sarà diviso in 4 panel di
discussione che vedranno la partecipazione di Ministri e imprenditori:
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LA CRISI DEL DEBITO NELLA ZONA EURO (parteciperanno al dibattito il Ministro
dell’economia Giulio Tremonti e Martin Blessing, CEO di Commerzbank);
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CONSEGUENZE PER L’EUROPA DEGLI ATTUALI SVILUPPI IN NORD AFRICA:
IMMIGRAZIONE ED ENERGIA (parteciperanno al dibattito il Ministro degli esteri Franco
Frattini, Volker Perthes, Direttore di Stiftung Wissenschaft und Politik ( SWP) e Stefano
Silvestri, Presidente Istituto Affari Internazionali);
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IL RILANCIO DELLA POLITICA INDUSTRIALE EUROPEA: L’ASPETTATIVA
ITALIANA E QUELLA TEDESCA (Partecipano al dibattito il Ministro per lo sviluppo
economico Paolo Romani e il Ministro tedesco per l’economia e la tecnologia Philipp
Rösler)
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EUROPA 2020 - QUALI POLITICHE PER LA CRESCITA DELL’UNIONE EUROPEA?
(partecipa al dibattito il Ministro per le politiche europee Anna Maria Bernini)
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EVENTI E CONFERENZE DELLA SETTIMANA
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Bruxelles, 18/10 Public hearing on a digital single market for all
Bruxelles, 19 – 20/10 Conference on the future of European ICT research and
development
Bruxelles 20 – 21/10 Conference on the next multiannual financial framework
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SETTIMANA DAL 10 AL 14 OTTOBRE
1. Accade in Parlamento
COMMERCIO INTERNAZIONALE
REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE ART. 10 PROTOCOLLO ONU
In data 13 ottobre 2010 il Parlamento Europeo, riunito in sessione di Mini Plenaria a Bruxelles ha
approvato, con 624 voti a favore, 17 contrari il Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio
(relazione On. Iacolino, PPE) che attua l'articolo 10 del protocollo delle Nazioni Unite sulle armi da
fuoco e dispone autorizzazioni di esportazione e misure di importazione e transito per le armi da
fuoco, loro parti e componenti e munizioni. Il testo approvato è stato ampiamente condiviso con le
parti interessate e frutto di negoziazioni tra Commissione, Consiglio e Parlamento.
L’obbligo di tale Regolamento deriva dalla firma e ratifica da parte della Commissione Europea della
Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità transnazionale organizzata ed in particolare in
relazione al Protocollo contro la fabbricazione illecita e traffico illegale di armi. Esso si applica nei
rapporti con paesi terzi al di fuori dell’Unione Europea.
Tra le procedure del Regolamento appaiono di particolare importanza le seguenti:
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Procedure semplificate per cacciatori e tiratori nel pieno rispetto della sicurezza e dei
controlli previsti per l’esportazione delle armi.
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Per i permessi di transito, è possibile applicare il principio del silenzio-assenso qualora
lo stato al quale venga inviata la richiesta non risponda entro 20 gg lavorativi.
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Il permesso di transito non si applica ai trasporti via aerea e nave che sorvolino uno
stato terzo o attraversino le sue acque territoriali. Il permesso di transito non è
necessario per le esportazioni temporanee, per fiere e mostre, valutazioni e
riparazioni.
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Il termine massimo entro il quale l’amministrazione deve concedere una licenza di
esportazione non può essere superiore a 60 gg lavorativi.

la durata minima di una licenza non può essere inferiore a 9 mesi.
ANPAM, l’associazione di categoria che raggruppa i maggiori produttori di armi civili e sportive
nazionali, congiuntamente a Confindustria, hanno seguito i lavori a livello Europeo ed esprimono
soddisfazione per il lavoro che è stato svolto, ritenendo che il testo finale sia equilibrato e non
contenga elementi che pregiudicano l’operatività del settore rappresentato.
ACCORDO DI PARTENARIATO E COOPERAZIONE UE/UZBEKISTAN
Martedì 11 ottobre la commissione per il commercio internazionale (INTA) del Parlamento
europeo ha discusso il progetto di relazione interlocutoria predisposto dall’On. Cutas (S&D,
Romania) sull’estensione ai prodotti tessili dell’accordo di partenariato e cooperazione UeUzbekistan. La commissione INTA sembra orientata a negare tale estensione a fronte delle
persistenti problematiche legate allo sfruttamento del lavoro minorile nel paese asiatico. La
relazione e i relativi emendamenti verranno sottoposti al voto martedì 22 novembre.
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SISTEMA DI PREFERENZE TARIFFARIE GENERALIZZATE
Sempre martedì 11 ottobre, la commissione INTA ha discusso il documento di lavoro dell’On.
Fjellner (PPE, Svezia) sulla proposta di riforma del sistema di preferenze tariffarie generalizzate
(SPG) presentata dalla Commissione europea lo scorso maggio. L’On. Fjellner ha presentato in
maniera generale gli aspetti della proposta che, a suo avviso, dovranno essere esaminati con
particolare attenzione, ossia: la drastica riduzione nel numero di paesi beneficiari; la copertura
merceologica; le modifiche ai meccanismi di graduazione; ed infine la durata del nuovo
regolamento. Il relatore intende predisporre il proprio progetto di rapporto entro fine novembre in
modo che possa essere discusso nel corso della riunione della commissione INTA che si terrà il
prossimo 8 dicembre.
RELAZIONI COMMERCIALI UE - CANADA
A seguire, la commissione INTA ha tenuto uno scambio di opinioni con H. David Plunket,
Ambasciatore del Canada presso l’Ue, sulle relazioni commerciali tra Canada ed Ue. Durante il
dibattito è stata confermata la volontà di concludere entro la prima metà del 2012 un ambizioso
accordo di libero scambio, ma sono altresì emerse le principali questioni politiche che rallentano i
progressi nei negoziati attualmente in corso, legate alla protezione dei diritti di proprietà
intellettuale, alle regole di origine, al commercio dei prodotti petroliferi derivanti dalle sabbie
bituminose nonché al commercio dei prodotti derivati dalle foche.
MODERNIZZAZIONE DEI SERVIZI DOGANALI
Nel pomeriggio dello stesso giorno, la commissione INTA ha approvato, con 22 voti a favore, 3
contrari e 2 astensioni, il progetto di parere redatto dall'On. Muscardini (PPE) relativo alla
modernizzazione dei servizi doganali. L'opinione andrà ad integrare il rapporto sullo stesso
argomento attualmente in discussione in seno alla commissione competente per materia, la
commissione IMCO, di cui è relatore l'On. Salvini (EFD).
NEGOZIATI RELATIVI ALL’ACCORDO DI ASSOCIAZIONE UE – UCRAINA
Il voto sul progetto di parere redatto dall’On. Zalewski (PPE, Polonia) sul negoziato per un
accordo di libero scambio Ue – Ucraina è stato rinviato a data da destinarsi a causa della recente
condanna a sette anni di carcere dell’ex Premier ucraina Yulia Tymoshenko, duramente criticata
dall’Unione europea.
DISCUSSIONE CON LA COMMISSIONE EUROPEA SULLE FUTURE ADESIONI ALL’OMC
Infine, la Commissione europea ha esposto agli eurodeputati gli ultimi sviluppi relativi ai negoziati di
adesione all’OMC. In particolare, per quanto concerne la Russia, la Commissione europea ha
confermato che, pur essendo praticamente terminati i lavori a livello tecnico – cosa che
permetterebbe alla Russia di aderire già entro fine anno, continua a permanere l’opposizione di
natura politica da parte della Georgia.
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TRASPORTI
RECAST DEL 1° PACCHETTO FERROVIARIO
La commissione per i trasporti e il turismo (TRAN) ha approvato l’11 ottobre, dopo circa un
anno di lavoro e oltre 700 emendamenti, la proposta di relazione dell’On. Serracchiani (S&D, Italia)
sul Recast del 1° Pacchetto Ferroviario.
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Tra le novità più importanti ci sono un rafforzamento dei poteri dei regolatori nazionali e un loro
coordinamento a livello europeo che dovrebbe portare, entro due anni dalla pubblicazione della
direttiva, alla costituzione di un Regolatore europeo.
Rispetto al testo della Commissione europea è stata allungata a 7 anni la durata dei contratti multi
annuali tra i gestori dell’infrastruttura e i Paesi membri, con l’obbligo di copertura dei costi del
Gestore da parte degli stessi Stati.
Infine viene inserito nel testo la richiesta alla Commissione europea di presentare entro la fine del
2012 una proposta sulla separazione tra gestore dell’infrastruttura e operatore ferroviario così come
una proposta sull’apertura dei mercati domestici per il trasporto passeggeri.
Il voto in Plenaria è previsto durante la sessione del 14-17 novembre.
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AFFARI ECONOMICI E MONETARI
CRD IV
Martedì 11 ottobre in commissione affari economici e monetari (ECON) si è tenuta
un’audizione pubblica (programma) sulla CRD IV dal titolo: “Trarre le giuste conclusioni dalle
turbolenze finanziarie, il quadro appropriato per la vigilanza europea?”. In questo contesto gli
europarlamentari della commissione ECON hanno discusso delle norme contenute nel pacchetto di
proposte della Commissione europea (CRD IV, CRR I) con rappresentanti dell’industria, accademici
ed esponenti di vertice della European Banking Authority (EBA). Durante la discussione, il relatore
in ECON per il dossier, Othmar Karas (Austria, PPE), ha sottolineato la necessità di sviluppare la
proposta della Commissione non solo per reagire all’attuale crisi economico finanziaria, ma anche
per sfruttarne i benefici una volta che la crisi sia passata.
I rappresentanti del settore bancario, invece, hanno dipinto uno scenario catastrofico, rilevando che
le nuove regole porteranno ad un innalzamento dei costi per l’ottenimento del credito, i quali
ricadranno sulle imprese con inevitabili conseguenze negative. Inoltre le imprese di altri continenti
che hanno regimi meno severi, hanno sottolineato i rappresentanti delle banche, saranno
avvantaggiati poiché potranno accedere a finanziamenti in modo più semplice e meno costoso. Il
progetto di relazione che modifica la proposta della Commissione, relatore Othmar Karras (PPE,
Austria) dovrebbe essere presentato a fine gennaio 2012, per essere poi votata in commissione
ECON per la fine di aprile. Si auspica il raggiungimento di un accordo entro l’estate 2012.
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2. Accade in Consiglio
AMBIENTE
Il Consiglio dei Ministri Ue dell’Ambiente, che si è tenuto lo scorso 10 ottobre, ha raggiunto
Conclusioni politiche sui seguenti argomenti:
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Conferenza sui Cambiamenti Climatici di Durban
Settimo Programma di Azione per l’Ambiente
Summit Rio + 20 sullo Sviluppo Sostenibile
Convenzione di Basilea sul Controllo Transfrontalieri di Rifiuti Tossici e loro
Smaltimento
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Riguardo ad un eventuale Kyoto II, i Ministri hanno espresso massima cautela dichiarando che sono
“aperti” a considerare un secondo periodo di impegno post-2012 solo se gli altri Paesi adotteranno
una tabella di marcia per un accordo globale vincolante. Gli elementi chiave del Protocollo di Kyoto
dovranno essere mantenuti e la sua integrità ambientale rafforzata, limitando la possibilità di
utilizzare il surplus di titoli scambiabili (AAU) nel secondo periodo.
I Ministri hanno anche insistito sulla necessità di adottare solide regole di calcolo delle emissioni
dagli usi agricoli e forestali (LULUCF). I meccanismi flessibili previsti dal Protocollo (CDM, JI)
dovranno essere migliorati e dovranno essere creati nuovi meccanismi, come i “crediti settoriali”.
Su Kyoto II, la posizione del Consiglio sembra essere in linea con quella espressa nelle recenti
settimane dalla Commissione europea, sia dalla Commissaria Hedegaard che dal Presidente
Barroso, che hanno confermato che l’Ue è disposta a considerare un Kyoto II solo nel contesto di
impegni precisi da parte dei Paesi emettitori.
Il Consiglio ha reiterato l’invito alla Commissione europea a presentare un Settimo Programma
d’Azione sull’Ambiente, che tenga conto delle raccomandazioni emerse nella valutazione del Sesto
Programma, presentata nei mesi scorsi dalla Commissione europea, che ha identificato le
inefficienze del quadro normativo attuale e la necessità di ulteriori rafforzamenti.
I Ministri hanno adottato una risoluzione sul summit Rio+20, chiedendo che tutti i Paesi adottino
una “roadmap per un’economia verde” con obiettivi specifici e un pacchetto di riforme che
comprenda un rafforzamento della governance ambientale.
Riguardo alla Convenzione di Basilea sul Controllo Transfrontalieri di Rifiuti Tossici e il loro
Smaltimento, i Ministri hanno sostenuto una proposta di soluzione (avanzata da Indonesia e
Svizzera) all’impasse che blocca l’adozione di un divieto sulle esportazioni di rifiuti tossici dai Paesi
OCSE ai Paesi non OCSE.
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3. Accade in Commissione
COMUNICAZIONE SULLA POLITICA INDUSTRIALE E LA
COMPETITIVITÀ EUROPEA E DEI SINGOLI STATI MEMBRI
Venerdì 14 ottobre la Commissione europea ha adottato – in procedura scritta – una
comunicazione sulla politica industriale volta ad esaminare nel dettaglio i risultati dell'industria
in termini di competitività nei singoli Stati membri. La comunicazione è corredata della "Relazione
2011 sulla competitività europea " e della “Relazione sui risultati e le politiche degli Stati membri in
materia di competitività 2011".
Questi documenti rientrano nell’esercizio di monitoraggio delle politiche degli Stati membri a
sostegno della competitività previsto tra le azioni annunciate nell’iniziativa faro su una nuova
politica industriale integrata adottata nell’ottobre 2010.
Le due relazioni contribuiranno a valutare gli Stati membri nel contesto più ampio del semestre
europeo e della strategia Europa 2020.
Nei documenti viene posto l’accento sul fatto che nonostante la crisi e la fragilità della ripresa
economica europea, l’industria dell’Ue continua ad apparire sana e con le potenzialità per riportare
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l'economia europea sui binari della crescita (il 75% delle esportazioni dell'UE è ascrivibile al settore
manifatturiero che assicura anche l'80% della R&S dell'industria); il potenziamento della
competitività globale dell'industria europea rappresenta pertanto un elemento essenziale.
Tra gli Stati membri si riscontrano tuttavia notevoli differenze: ad esempio, la percentuale delle
imprese innovatrici varia dall'80% in Germania al 25% in Lettonia. Le regolamentazioni businessfriendly sono maggiormente sviluppate in Finlandia, mentre l'Italia si situa all'ultimo posto.
Gli Stati membri sono quindi invitati ad attuare politiche forti e coordinate a favore dell'industria e
delle PMI. In particolare, la comunicazione identifica alcuni ambiti chiave in cui si potrebbe
ulteriormente rafforzare la competitività dell'UE:
(1) incoraggiare i cambiamenti strutturali nell'economia, per passare a settori più innovativi e
basati sulle conoscenze che presentano una maggiore produttività e risentono meno della
concorrenza globale (come, ad esempio, le ecoindustrie, il settore delle apparecchiature elettriche e
ottiche);
(2) incoraggiare l'innovazione nelle industrie, in particolare mettendo in comune le risorse
altrimenti limitate, riducendo la frammentazione dei sistemi a sostegno dell'innovazione e
concentrando maggiormente i progetti di ricerca sugli sbocchi di mercato. I mercati per le
tecnologie abilitanti fondamentali (ad esempio, le nanotecnologie, i materiali avanzati, la
biotecnologia industriale), ad esempio, dovrebbero crescere addirittura del 50% entro il 2015,
creando migliaia di nuovi posti di lavoro ad elevato valore aggiunto;
(3) promuovere la sostenibilità e l'efficienza nell'uso delle risorse, in particolare dando
impulso all'innovazione e all'uso delle tecnologie pulite, assicurando un accesso equo alle materie
prime e all'energia senza che vi siano distorsioni nei prezzi nonché assicurando il potenziamento e
l'interconnessione delle reti di distribuzione dell'energia;
(4) migliorare il contesto imprenditoriale, in particolare riducendo gli oneri amministrativi che
gravano sulle imprese e promuovendo la concorrenza tra i fornitori di servizi che usano la banda
larga, l'infrastruttura energetica e quella dei trasporti;
(5) valorizzare le potenzialità offerte dal mercato unico, sostenendo i servizi innovativi e
attuando appieno il regolamento sul mercato unico, in particolare la direttiva "Servizi". La piena
attuazione della direttiva "Servizi" potrebbe produrre su scala UE un beneficio economico pari a 140
miliardi di euro corrispondente a un potenziale di crescita dell'1,5% del PIL;
(6) sostenere le piccole e medie imprese (PMI), in particolare favorendo l'accesso ai
finanziamenti, agevolando l'internazionalizzazione e l'accesso ai mercati e assicurando che le
amministrazioni pubbliche riducano i tempi per i pagamenti.
Con riferimento specifico all’Italia, nella relazione sulla competitività degli Stati membri, si
sottolinea come, sebbene permanga una base industriale diversificata e in alcune circostanze
capace di compere a livello globale, in generale il potenziale di crescita dell’Italia sia fonte di
preoccupazione. Sul fronte politico, sono stati fatti degli sforzi significativi per migliorare il contesto
imprenditoriale o per assicurare più coerenza nelle strategia per la ricerca, ma molto deve ancora
essere fatto in numerose aree, come promuovere l’eco-innovazione, rafforzare la concorrenza nel
mercato dei servizi, rafforzare la crescita dimensionale delle imprese. Non ci sono miglioramenti nel
superamento del divario Nord/Sud, evidente in un ampio numero di settori, il che significa che c’è
ancora molto da fare per il rilancio del Mezzogiorno, fondamentale per la ripresa generale della
competitività italiana. Alcuni interventi politici appaiono poco coordinati e frammentati mentre
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alcune misure promettenti sono state attuate solo parzialmente anche per la mancanza delle risorse
necessarie o per la complessità delle procedure decisionali. Tenuto conto dell’importanza del settore
industriale, secondo la Commissione, l’Italia trarrebbe quindi grande beneficio da una politica
industriale di ampia portata e focalizzata sulla competitività delle proprie imprese.
A cura di Matteo Carlo Borsani e Giacomo Cavalli
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