Accade all`UE - Confindustria
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Accade all’UE Bollettino d’informazione sulle attività delle Istituzioni Comunitarie n. 180, dal 6 al 17 maggio 2013 EDITORIALE JE T’AIME MOI NON PLUS In un momento in cui le inchieste di opinione mostrano un tasso di disaffezione crescente sull’Unione Europea ed il suo ruolo nell’economia e nelle società dei paesi membri, con risultati spettacolari soprattutto in Francia, dove i due terzi del campione interrogato giudica “negativamente” il progetto europeo, un’ulteriore radicalizzazione viene dal Regno Unito, dove settori importanti del partito Conservatore al governo sono pronti a seguire le sirene del Partito “per l’indipendenza della Gran Bretagna dall’UE” e a chiedere di uscire dall’Unione Europea. Mai membri di un governo in carica avevano cavalcato così apertamente questo “fantasma” com’è accaduto questi giorni, con la presa di posizione di due autorevoli ministri del governo Cameron, obbligando quest’ultimo a lanciarsi in dichiarazioni che hanno gettato altra benzina sul fuoco. La verità è che non si può dire a priori che tutte le critiche mosse all’Unione da parte inglese siano completamente a vuoto. E’ indubbio ad esempio che il Mercato Unico è lungi dall’aver raggiunto i suoi obiettivi e mai come durante questa lunga e apparentemente interminabile crisi sono apparse così evidenti le barriere e le differenze fra paesi membri, alle prese con una fiscalità, un accesso al credito, un prezzo dell’energia e un’efficienza dell’amministrazione pubblica estremamente disparate. Nella visione britannica, che aggiunge una puntuale critica a meccanismi decisionali europei estremamente opachi e poco “democratici”, a una volontà regolatoria eccessiva e una “eurocrazia”, prima ancora che pletorica, eccessivamente ripiegata su se stessa, manca tuttavia il valore di fondo e la ragion d’essere dello stare insieme, che era poi il principio della solidarietà fra popoli, prima ancora che fra Stati, e che presupponeva la condivisione di un progetto comune. Nei padri fondatori era forte soprattutto la volontà di creare una comunità di destino più che quella di tirare il massimo profitto dall’unire settori via via crescenti della propria economia. E l’errore di fondo è stato forse quello di aver perso per strada questo concetto fondamentale sull’altare di un’Unione sempre più grande numericamente, ma sempre meno convinta delle ragioni profonde del suo essere e quindi sempre più attenta soprattutto al “giusto ritorno” per ciascuno. La California destina il 35% del suo bilancio a beneficio di Stati USA meno fortunati, senza che il suo governatore rivendichi il famoso “I want my money back”. Da noi, come sappiamo, lo stesso bilancio europeo del periodo 20142020, su cui oggi si svolgerà un importante riunione fra Consiglio e Parlamento, è compromesso per la poca volontà di sborsare i miliardi necessari ad onorare gli impegni già assunti ma non coperti finanziariamente. Fino alle elezioni tedesche del 13 settembre prossimo, poco o nulla potrà accadere davvero. Ma in occasione dei due importanti Consigli Europei in programma fra maggio e giugno (specie al secondo in realtà) forse è venuto il momento d’interrogarsi, prima che sia troppo tardi, sulle vere ragioni dello stare insieme e del modo con il quale affrontare la sfida che nessun consiglio ECOFIN potrà risolvere: quella di ritrovare le ragioni del progetto comune europeo e di renderle convincenti per tutti i cittadini. Gianfranco Dell’Alba 2 ACCADE ALL’UE N. 180 SETTIMANA DAL 13 AL 17 MAGGIO La Settimana Per una volta, non é tanto il Parlamento a essere protagonista della settimana, ma il Consiglio : ci saranno, infatti, ben tre Consigli nel giro di pochi giorni. Cominciamo con il Consiglio ECOFIN, dove i ministri delle Finanze discuteranno la proposta di direttiva che istituisce un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento, e affronteranno anche i temi dell’evasione fiscale e della frode, per migliorare il coordinamento tra gli Stati membri. Parallelamente si riunirà il Consiglio agricoltura e pesca, dove si parlerà dei negoziati in corso con il Parlamento europeo sulla riforma dell’OCM pesca, dove rimangono aperti un paio di punti di particolare importanza per l’industria del settore. Infine, il 16 e 17 maggio si riunirà il Consiglio istruzione, gioventù e sport, che discuterà la dimensione sociale dei modelli di educazione superiore e di formazione professionale. Al Parlamento europeo, i gruppi saranno impegnati a preparare la plenaria di Strasburgo della settimana prossima, ma un focus particolare lo merita anche la commissione Bilancio, che si riunirà per continuare a esaminare il bilancio rettificativo del 2013, che vede relatore l’italiano Giovanni la Via (PPE). Last, but not least, durante la settimana si terrà l’annuale appuntamento con lo European Business Summit (EBS) organizzato da BusinessEurope, che vedrà la partecipazione di varie personalità del mondo delle imprese e di vari commissari europei, nonché del Presidente della Commissione Barroso e del Presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy. Matteo Carlo Borsani 3 ACCADE ALL’UE N. 180 1. Accade in Parlamento RIUNIONI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI: BILANCI 2. Accade in Consiglio CONSIGLIO AGRICOLTURA E PESCA CONSIGLIO ISTRUZIONE, GIOVENTÙ, CULTURA E SPORT ECOFIN 3. Accade in Commissione PRESENTAZIONE DELLA RELAZIONE ANNUALE RAPEX SUI PRODOTTI DI CONSUMO PERICOLOSI RIUNIONI ED EVENTI EUROPEAN BUSINESS SUMMIT 2013 Mercoledì 15 e giovedì 16 maggio avrà luogo a Bruxelles l’European Business Summit 2013, che tratterà il tema “Sbloccare le opportunità industriali – Una strategia europea per la competitività”. E’ prevista la partecipazione di Herman Van Rompuy, Presidente del Consiglio europeo, José Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea, Lazslo Andor, commissario per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione, Antonio Tajani, commissario per l’industria e l’imprenditoria, Connie Hedegaars, commissario per l’azione per il clima, e Karel De Gucht, commissario per il commercio. L’EBS 2013 affronterà le aspettative delle imprese europee rispetto alle politiche dell’UE e cercherà di costruire un dialogo tra il mondo del business e le istituzioni. Sul sito internet dell’evento sono disponibili il programma e il link per la registrazione. CONFERENZA: “LA COMPETITOR?” REINDUSTRIALIZZAZIONE DELL’EUROPA: IMPARARE DAI NOSTRI Il 15 maggio il Parlamento europeo ospiterà una conferenza dal titolo “La reindustrializzazione dell’Europa: imparare dai nostri competitor?”, organizzata dal gruppo Verdi/Alleanza Libera Europea. 4 ACCADE ALL’UE N. 180 I lavori si apriranno con l’intervento dell’On. Butikofer, relatore del parlamento europeo per la politica industriale. Seguirà un confronto sui possibili modelli di industrializzazione, attraverso la discussione degli esempi di Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone. Sul sito internet dell’evento sono disponibili il programma e il link per la registrazione. CONFERENZA: “INVESTIRE SULLE REGIONI E LE CITTÀ EUROPEE” Il Comitato delle Regioni e la Banca Europea degli Investimenti organizzano per il 13 maggio la conferenza: “Investire sulle regioni e le città europee: massimizzare l’impatto della spesa pubblica europea locale e regionale e il budget 2014-2020”. L’obiettivo dell’evento è discutere l’attuale situazione finanziaria e le prospettive per un investimento di qualità di lungo periodo a livello locale e regionale. La conferenza offrirà una piattaforma di confronto alle parti interessate, che affronteranno i temi della governance europea rispetto agli obiettivi Europa 2020, dell’utilizzo degli strumenti finanziari della BEI e dei fondi strutturali e delle possibili forme di sinergia e di partenariato pubblico-privato. SEMINARIO: “TOWARDS HARMONISED AND EFFECTIVE DATA PROTECTION RULES: INNOVATING FOR CONSUMERS AND BUSINESS” Martedì 14 maggio, il Parlamento europeo ospiterà un seminario dal titolo “Towards harmonised and effective data protection rules: innovating for consumers and business”, organizzato dall’eurodeputato Seán Kelly (ALDE, Irlanda), cui prenderà parte anche la Vicepresidente della Commissione europea Viviane Reding. Altri interventi di rilievo saranno quelli del vice amministratore delegato e segretario generale di Orange Pierre Louette, dell’amministratore delegato di Telefónica nel Regno Unito Ronan Dunne e del Presidente Esecutivo di Cable Europe Matthias Kurth. BREAKFAST MEETING: “DATA PROTECTION: LA PROSPETTIVA DELLE PMI” Mercoledì 15 maggio, si terrà, al Parlamento europeo, una colazione di lavoro con una tavola rotonda sulla proposta di Regolamento sulla protezione dei dati personali, organizzata dall’eurodeputato Seán Kelly (ALDE, Irlanda) e dall’ESBA (European Small Business Alliance). La discussione si concentrerà sulle implicazioni del Regolamento sulle micro e piccole imprese e su come perseguire un approccio equilibrato, che offra un'adeguata protezione dei consumatori, pur mantenendo al minimo gli oneri amministrativi e normativi per le piccole imprese europee. 5 ACCADE ALL’UE N. 180 BANDI E’ del 13 maggio la pubblicazione del bando “CIP Eco-Innovation- First Application and Market Replication Projects” nell’ambito del programma EIPEntrepreneurship and Innovation Programme, il programma europeo che supporta la competitività e l’innovazione delle imprese, in particolare delle PMI. Il programma CIP Eco-Innovation supporta progetti di prima applicazione o di commercializzazione di tecniche, prodotti, servizi o pratiche eco-innovative di rilevanza europea, già tecnicamente validati ma che non si sono ancora inseriti nel mercato. Gli obiettivi principali del bando 2013 sono: Promuovere l’adozione di approcci nuovi e integrati all’eco-innovazione nella gestione ambientale e nella creazione di prodotti, processi e servizi eco-compatibili. Incoraggiare l’inserimento nel mercato di soluzioni ambientali rimuovendo le barriere all’ingresso e aumentando la quota di mercato. Incrementare le capacità innovative delle PMI. Il bando finanzierà progetti che perseguono tali obiettivi, dando priorità al coinvolgimento delle piccole e medie imprese e alle aree nelle quali si può ottenere un maggiore impatto ambientale: Riciclaggio dei materiali Prodotti sostenibili per le costruzioni Alimentari e bevande Acqua Imprese ecologiche Le candidature devono essere presentate da persone giuridiche. Le proposte di progetto possono essere presentate da uno o più enti. Tuttavia, dato che nella valutazione dei progetti verrà dato particolare rilievo al valore aggiunto europeo, viene incoraggiata la collaborazione con partners europei. I progetti avranno una durata massima di 36 mesi. Il budget totale disponibile è di 31.585.000 euro e la percentuale massima del co-finanziamento europeo è del 50% del totale dei costi eleggibili. Le candidature vanno presentate in modalità elettronica entro il 5 Settembre 2013. 6 ACCADE ALL’UE N. 180 Si segnala che il 27 Maggio 2013 si terrà a Bruxelles l’Info Day in cui la Commissione europea fornirà utili informazioni sul bando. È possibile effettuare la registrazione all’evento entro il 23 Maggio 2013 accedendo al seguente link. Sarà possibile seguire l’evento anche in web streaming accedendo al sito di pubblicazione del bando. Ulteriori informazioni relative al bando e alle modalità di presentazione delle candidature sono disponibili sul sito web della Delegazione di Confindustria a Bruxelles. Per maggiori informazioni: Leonardo Pinna ([email protected]) 7 ACCADE ALL’UE N. 180 SETTIMANA DAL 6 AL 10 MAGGIO 1. Accade in Parlamento RIUNIONI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI: AMBIENTE BILANCI PROBLEMI ECONOMICI E MONETARI OCCUPAZIONE E AFFARI SOCIALI LIBERTÀ CIVILI, GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI MERCATO INTERNO E PROTEZIONE DEI CONSUMATORI TURISMO E TRASPORTI CRIMINALITÀ ORGANIZZATA 2. Accade in Commissione AGENDA DIGITALE DIRETTIVA SUI CONTI BANCARI 8 ACCADE ALL’UE N. 180 SETTIMANA DAL 13 AL 18 MAGGIO 1. Accade in Parlamento RIUNIONI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI: BILANCI Giovedì 16 maggio la commissione parlamentare BUDG affronterà uno scambio di opinioni sul progetto di bilancio rettificativo 2013 (tutte le sezioni) di cui l’On. La Via è relatore. Per maggiori informazioni: Maria Cristina Scarfia ([email protected]) [Torna su] 2. Accade in Consiglio CONSIGLIO AGRICOLTURA E PESCA Lunedì 13 e martedì 14 maggio i Ministri dell'Agricoltura dell'UE si incontreranno a Bruxelles per discutere le riforme dell'OCM Pesca e della Politica Agricola Comune, entrambi dossier in fase di negoziato in sede di trilogo interistituzionale. Se sul fronte della Politica Agricola Comune il Consiglio verrà chiamato a fare il punto sull'andamento dei negoziati, affrontando temi come la definizione dell'agricoltore attivo e gli aiuti ai giovani e piccoli produttori, sul fronte dell'OCM Pesca le discussioni saranno invece maggiormente impegnative. La presidenza irlandese ha infatti annunciato la necessità di ridefinire il mandato negoziale nell'ottica di un'auspicata intesa finale con il Parlamento europeo da raggiungersi entro giugno. Restano infatti due i nodi principali da sciogliere: la gestione degli stock secondo il principio del rendimento massimo sostenibile, che fissa le quantità pescabili in maniera tale da consentire alle risorse di riportarsi ai livelli auspicabili, e il divieto dei rigetti in mare. Nel primo caso, il Consiglio ha previsto l'inizio della pianificazione a partire dal 2015 e non oltre il 2020. Il Parlamento europeo invece propone un calendario piu' ravvicinato con obiettivi piu' ambiziosi in termini di protezione delle risorse ittiche. Sulla questione dei rigetti del pescato in mare, invece, il Parlamento non sembra al momento intenzionato ad accettare la soglia di tolleranza concordata dal Consiglio. La giornata di martedi' potrebbe risultare decisiva in seguito agli incontri della Presidenza e della Commissione con le delegazioni degli Stati membri al fine 9 ACCADE ALL’UE N. 180 di mettere a punto una bozza di compromesso di revisione del mandato negoziale. Il Consiglio sarà il primo appuntamento europeo del neo Ministro Nunzia De Girolamo. Per maggiori informazioni: Paolo Patruno ([email protected]) [Torna su] CONSIGLIO ISTRUZIONE, GIOVENTÙ, CULTURA E SPORT Il 16 e il 17 maggio si riunirà il Consiglio istruzione, gioventù, cultura e sport. Il Consiglio è chiamato ad esprimersi sulla dimensione sociale dei modelli di educazione superiore e di formazione professionale, per cercare di costruire sistemi equi e di alta qualità. Il Consiglio interverrà inoltre sul tema delle politiche giovanili, concentrandosi sulle relative forme di collaborazione tra le istituzioni e tra gli Stati membri in vista del raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020. Per maggiori informazioni: Gaia Della Rocca ([email protected]) [Torna su] ECOFIN Il 14 maggio 2013 avrà luogo l’incontro dei ministri delle finanze dei ventisette Stati membri, sotto la Presidenza del ministro irlandese Michael Noonan. Tra i punti in agenda verranno adottati i seguenti punti: Raccomandazione per una decisione del Consiglio che autorizza la Commissione a negoziare un emendamento agli accordi firmati nel 2004 con la Confederazione elvetica, il Principato di Liechtenstein, il Principato di Monaco, il Principato di Andorra e la Repubblica di San Marino che stabilisce misure equivalenti a quelle definite nella direttiva 2003/48/CE del Consiglio del 3 giugno 2003 in materia di tassazione dei redditi da risparmio sotto forma di pagamenti di interessi. La finalità della proposta è assicurarsi che i cinque paesi in questione applichino misure equivalenti a una direttiva in corso di emendamento (si veda sotto); Bozza di conclusioni del Consiglio sull’evasione fiscale e la frode fiscale, nella quale i ministri ribadiranno l’importanza di coordinare gli sforzi a livello nazionale, europeo e globale per combattere l’evasione fiscale, la frode fiscale e la pianificazione fiscale aggressiva. I ministri cercheranno poi di trovare un accordo politico su: Direttiva che modifica la Direttiva 2003/48/CE del Consiglio del 3 giugno 2003 in materia di tassazione dei redditi da risparmio sotto forma di pagamenti di interessi; 10 ACCADE ALL’UE N. 180 Seconda bozza di Bilancio che modifica il Bilancio generale 2013. In seguito verrà discusso lo stato di avanzamento della Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento e che modifica le direttive del Consiglio 77/91/CEE e 82/891/CE, le direttive 2001/24/CE, 2002/47/CE, 2004/25/CE, 2005/56/CE, 2007/36/CE e 2011/35/UE e il regolamento (UE) n. 1093/2010. La proposta intende fornire alle autorità nazionali i poteri e gli strumenti per prevenire le crisi bancarie e risolvere in maniera ordinata le crisi delle istituzioni finanziarie, preservando le operazioni bancarie essenziali e minimizzando l’esposizione dei contribuenti verso le perdite. La direttiva, proposta dalla Commissione nel giugno 2012, è precursore di future proposte per un meccanismo di risoluzione unico, elemento chiave dei piani per l’Unione bancaria. Il Consiglio discuterà poi le conclusioni sulle revisioni approfondite della procedura per squilibri macroeconomici eccessivi, concentrando l’attenzione sui casi di Spagna e Slovenia, e assisterà alla presentazione da parte della Commissione della proposta di introdurre uno strumento di convergenza e competitività e il coordinamento ex-ante dei piani per riforme economiche rilevanti nel contesto del blueprint “verso un’autentica unione economica e monetaria”. Infine, il Consiglio verrà aggiornato sull’esito del G20 di Ministri delle finanze e Governatori del 18-19 aprile, e degli incontri del 19-21 aprile di FMI e Banca Mondiale a Washington D.C. A margine dell’ECOFIN si riunirà, come di consueto, l’Eurogruppo, che riunisce i Ministri delle finanze dei paesi della zona Euro. Per maggiori informazioni: Viviana Padelli ([email protected]) [Torna su] 3. Accade in Commissione PRESENTAZIONE DELLA RELAZIONE ANNUALE RAPEX SUI PRODOTTI DI CONSUMO PERICOLOSI Il 16 maggio Tonio Borg, commissario europeo per la salute e la politica dei consumatori, presenterà i principali elementi della relazione annuale RAPEX sui prodotti di consumo pericolosi. RAPEX è il sistema europeo di allerta rapida per i prodotti pericolosi che, grazie a un meccanismo di collaborazione fra gli Stati, consente una rapida circolazione delle informazioni riguardanti i prodotti venduti sul mercato europeo che presentano seri rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori. Attualmente 11 ACCADE ALL’UE N. 180 partecipano al sistema trenta paesi, ovvero gli Stati membri dell’UE più Islanda, Liechtenstein e Norvegia. La relazione fornirà informazioni sul numero di prodotti segnalati attraverso il sistema, sulle categorie di prodotto colpite dalle notifiche, sui loro paesi di origine e sugli Stati che presentano il maggior numero di segnalazioni. Per maggiori informazioni: Matteo Borsani ([email protected]) [Torna su] 12 ACCADE ALL’UE N. 180 SETTIMANA DAL 6 AL 10 MAGGIO 1. Accade in Parlamento RIUNIONI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI: AMBIENTE DIRETTIVA SULLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE Lo scorso 6 maggio, l’On. Zanoni (ALDE, Italia) ha presentato il suo progetto di relazione sulla proposta di revisione della Direttiva sulla Valutazione di Impatto Ambientale COM (2012) 0628. La proposta di Direttiva ha l’obiettivo di rafforzare le disposizioni relative alla qualità della VIA, migliorare la coerenza delle politiche in materia, le sinergie con gli altri strumenti di diritto comunitario e semplificare le procedure, al fine di ridurre gli oneri amministrative e burocratici. Le misure proposte dalla Commissione europea allargano il campo di applicazione della VIA e introducono numerose disposizioni, sia per le autorità competenti che per gli sviluppatori di progetto. Il relatore rafforza ulteriormente il quadro proposto della Commissione europea e introduce numerose modifiche sotto i seguenti aspetti: Coinvolgimento del pubblico in tutte le fasi del processo decisionale Conflitto di interessi Azione correttiva Elaborazione e verifica dei rapporti ambientali Rafforzamento del monitoraggio Certezza giuridica Inserimento dell’estrazione di idrocarburi (con particolare riferimento allo shale gas) nel campo di applicazione L’unico elemento evidente nel quale il relatore alleggerisce le disposizioni della proposta originaria riguarda l’eliminazione della richiesta di esperti accreditati per la verifica delle informazioni contenute nel rapporto ambientale. Il relatore ombra del PPE (Gutierrez) ha osservato che i nuovi Allegati proposti dalla Commissione europea allungano eccessivamente il campo di applicazione e rischiano di aumentare in modo incontrollato gli oneri burocratici e i costi. Il 13 ACCADE ALL’UE N. 180 relatore del gruppo dei Verdi (Belier) accoglie invece con favore l’approccio rigido proposto dal relatore, soprattutto in merito all’accreditamento degli esperti e all’inclusione dello sfruttamento del gas di scisto nella VIA, e propone di aggiungere nel campo di applicazione anche la fase di esplorazione. Inoltre, chiede che la nuova Direttiva preveda l’interruzione dei lavori in caso di procedura giuridica in corso. Il gruppo dei Conservatori (ECR) ha riposto in tono critico alle richieste del relatore, osservando che molte delle proposte avanzate non hanno alcun beneficio ambientale. Inoltre, l’incertezza delle definizioni e di molte parti del testo aumenta notevolmente il rischio di incertezza giuridica. L’On. Seeber (PPE, Austria) ha criticato soprattutto la proposta di creare nuove autorità (“one stop shop”) e ha sottolineato la necessità che la normativa non interferisca con il quadro giuridico già applicato negli Stati Membri. La Commissione europea ha accolto con favore il sostegno del relatore On. Zanoni, apprezzandone i suggerimenti di miglioramento, ma ha osservato che sotto alcuni aspetti la relazione dell’On. Zanoni va oltre quanto previsto dall’Esecutivo. Mentre sono positivi alcuni considerando inseriti dall’On. Zanoni (emendamenti 20,40), la Commissione non trova accettabile la richiesta di eliminare gli esperti accreditati (28, 29, 30). Anche in merito al coinvolgimento del pubblico nelle diverse fasi del processo decisionale, in particolare nella fase di screening (22), le proposte del relatore meritano un’ulteriore riflessione, anche perché la Direttiva attuale copre già tale aspetto. Anche sull’introduzione della previsione di misure correttive a seguito del monitoraggio (41) la Commissione ha espresso perplessità. Infine, ha osservato che alcuni emendamenti vanno ben oltre la proposta originaria, ad esempio la definizione di biodiversità (13) e le previsioni sulla tempistica, che introducono arbitrarietà e incertezza giuridica sulla possibilità di deroghe (7) e sulle diposizioni normative vigenti (Convezione di Aarhus) al riguardo. Gli Stati Membri devono avere la possibilità di deroghe e queste devono essere regolate secondo criteri non arbitrari. In merito allo shale gas, la Commissione fa notare che prima di intraprendere qualsiasi azione, è necessario stabilire un quadro di riferimento a livello europeo. A tale proposito, la Commissione ha ricordato che ha in programma di presentare uno studio di impatto nel 2014. Si possono presentare emendamenti alla relazione dell’On Zanoni entro il 22 maggio. La considerazione degli emendamenti è prevista per il 19-20 giugno, il voto in Commissione Ambiente per il 10 luglio. Sono previsti pareri delle Commissioni Petizioni e Trasporti. Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected]) [Torna su] BIOCOMBUSTIBILI Lo scorso 6 maggio i deputati della Commissione ambiente hanno avuto uno scambio di opinioni sul progetto di relazione dell’On. Lepage (ALDE, Francia) sulla proposta di emendamento alla Direttiva sulla qualità dei combustibili e alla direttiva sulle energie rinnovabili (Proposta ILUC). In sintesi, la proposta della Commissione europea introduce due principali elementi di criticità: un tetto del 5% al quantitativo di biocarburanti di prima generazione, cioè da materie prime agricole, e di bioliquidi utilizzabile ai fini del 14 ACCADE ALL’UE N. 180 raggiungimento dell’obiettivo del 10% di produzione di energia da fonti rinnovabili nel settore dei trasporti al 2020, previsto dalla Direttiva 2009/28/CE sulle Fonti Rinnovabili incentivi di mercato per i biocarburanti con un fattore basso o nullo di emissioni associate al cambiamento indiretto della destinazione dei terreni (ILUC), in particolare dei biocarburanti di seconda e terza generazione prodotti da materie prime agricole che non richiedono un uso aggiuntivo di terreni agricoli. Tali biocarburanti potranno contare fino a due e quattro volte nel raggiungimento dell’obiettivo del 10%. A tal fine, la Commissione europea ha predisposto in modo una lista di queste materie prime, tra le quali rientrano molti prodotti utilizzati dall’industria del legno. Il primo punto potrebbe rendere quasi impossibile per il settore dei trasporti raggiungere l’obiettivo del 10% al 2002, mentre il secondo, di fatto, crea per alcuni prodotti inseriti nella lista una concorrenza distorta tra l’utilizzo nella filiera industriale (ad esempio il legno) e a fini energetici. Pertanto, la proposta ha riacceso le polemiche sulla competizione perversa creata dalla promozione dei biocarburanti tra produzione agricola e produzione di energia per i trasporti. In merito al calcolo del fattore ILUC, la proposta della Commissione europea, ha tenuto conto delle scarse conoscenze scientifiche, e ha introdotto solo un obbligo di rendicontazione (Art. 1 par. 6) per gli Stati membri. Pertanto, non ha incluso l’impatto del fattore ILUC nei criteri di sostenibilità almeno fino al 2012, e i fornitori di carburanti non dovranno tenere conto del fattore ILUC per rispettare l’obbligo di riduzione dei gas serra del 6% imposto dalla Direttiva sulla Qualità della benzina e del combustibile diesel 98/70/CE. L’On. Lepage sostiene, invece, che gli attuali metodi di calcolo consentono di determinare il fattore ILUC ai fini di stabilire criteri di sostenibilità dei biocombustibili pertanto, chiede che si tenga conto del fattore di emissioni associate al cambiamento indiretto della destinazione dei terreni (fattore ILUC) nella legislazione. D’altra parte, la Lepage propone una serie di concessioni allo scopo di proteggere l’occupazione nel settore dei biocombustibili di prima generazione, e propone quanto segue: una certa quantità di biocarburanti convenzionali equivalente ai valori di produzione del 2012 non dovrà essere sottoposta ai valori ILUC i produttori di biocombustibili convenzionali (soprattutto biodiesel) non dovranno rispettare i valori proposti dalla Commissione europea (13g e 12g di CO2eq/MJ per lo zucchero e i cereali) fino al 2020, cioè 3 anni più tardi della scadenza proposta dalla Commissione europea I fornitori di carburanti avrebbero altri 5 anni per adeguarsi all’obiettivo di riduzione di gas serra 15 ACCADE ALL’UE N. 180 la relatrice sostiene gli incentivi ai biocarburanti di seconda generazione, ma sottolinea che devono essere introdotte delle garanzia di integrità. Per questo propone un nuovo allegato che chiarisce i vari tipi di rifiuti e residui introduce un obiettivo separato dell’1.5% per i veicoli elettrici e un obiettivo del 12% di efficienza energetica per il settore dei trasporti. Il relatore ombra On. Klass (Germania, PPE) ha dichiarato che il dossier ha complessi risvolti economici, sociali e tecnici, non ci sono sufficienti conoscenze scientifiche sulle emissioni associate al cambiamento indiretto della destinazione dei terreni (ILUC), non ci sono alternative tecnologiche sufficienti a sostituire i biocarburanti di prima generazione. Alcuni deputati hanno dichiarato che alla luce delle numerose criticità create da biocarburanti, sarebbe opportuno eliminare l’obiettivo per i trasporti al 2020. Si possono presentare emendamenti alla relazione dell’On Lepage entro il 27 maggio. La considerazione degli emendamenti è prevista per il 19-20 luglio e il voto in Commissione Ambiente il 10 luglio. Il voto in plenaria è fissato per settembre. Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected]) [Torna su] EMISSIONI VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI Lo scorso 6 maggio la Commissione Ambiente ha approvato con 53 voti a favore e 4 contrari il progetto di relazione dell’On Krahmer, (ALDE, Germania) sulla proposta che modifica il regolamento (UE) n. 510/2011 che definisce le modalità di conseguimento dell'obiettivo del 2020 per la riduzione delle emissioni di CO2 dei nuovi veicoli commerciali leggeri. In sintesi, a seguito di un compromesso raggiunto tra i diversi gruppi politici, la relazione dell’On. Krahmer chiede la definizione di un obiettivo indicativo di emissioni per i veicoli commerciali leggeri di 105-120gCO2/Km al 2025. Inoltre, i deputati chiedono che la Commissione definisca entro il 2017 le modalità per raggiungere tale obiettivo, sulla base di uno studio di impatto per il settore automobilistico e gli altri settori industriali ad esso collegati. Sono stati approvati compromessi anche in merito ai test di prova delle auto e alla concessione di super-crediti. Infine, è stato approvato un emendamento che prevede un limite di velocità 120km/ora per i nuovi veicoli commerciali leggeri a partire dal 2014. Il relatore ha ricevuto il mandato per iniziare il negoziato interistituzionale (trilogo). Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected]) [Torna su] BILANCI Il 7 maggio si è riunita la commissione Bilanci (BUDG) del Parlamento europeo. Tra i punti affrontati si segnalano lo scambio di opinioni con il Vicepresidente della Commissione Olli Rehn e il Presidente della Banca Europea per gli 16 ACCADE ALL’UE N. 180 Investimenti Werner Hoyer sull’aumento di 10 miliardi del capitale della BEI e lo scambio di opinioni con l’On. Jensen (ALDE, Danimarca) sul mandato negoziale per i triloghi sul bilancio 2014. Per maggiori informazioni: Maria Cristina Scarfia ([email protected]) [Torna su] PROBLEMI ECONOMICI E MONETARI Martedì 7 maggio si è riunita la commissione per i problemi economici e monetari (ECON) del Parlamento europeo. Sono stati discussi i seguenti temi di interesse per il sistema di Confindustria: Esame degli emendamenti alla relazione dell’On. Herbert Dorfmann (PPE, Italia) sulla modifica del regolamento (CE) n. 994/98 sull’applicazione degli articoli 92 e 93 del trattato che istituisce la Comunità europea a determinate categorie di aiuti di stato orizzontali e del regolamento (CE) n. 1370/2007 relativo ai servizi pubblici di trasporto di passeggeri su strada e per ferrovia. Al momento sulla relazione non sembrano sussistere particolari divergenze tra i gruppi (il voto è previsto per il 6 giugno); Esame degli emendamenti alla relazione dell’On. Sirpa Pietikäinen (PPE, Finlandia) sulla modifica del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio recante modalità di applicazione dell'articolo 93 del trattato CE. Anche su questo dossier si registra un sostanziale consenso da parte dei diversi gruppi politici, in particolare riguardo alle finalità della revisione del “regolamento di procedura” (maggiore efficienza nell’erogazione e nel controllo da parte della Commissione), e ciò nonostante le molteplici criticità per le imprese. Il voto è previsto per il 6 giugno; Esame degli emendamenti sul Quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento e modifica delle direttive del Consiglio 77/91/CEE, 82/891/CE, delle direttive 2001/24/CE, 2002/47/CE, 2004/25/CE, 2005/56/CE, 2007/36/CE e 2011/35/UE e del regolamento (UE) n. 1093/2010 (relazione dell’On. Gunnar Hökmark, PPE, Svezia). Il quadro di risanamento è un primo tassello dell’Unione bancaria; Nello scambio di opinioni con la commissione ECON il Presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha presentato il lavoro svolto nei giorni della crisi cipriota e il programma di assistenza finanziaria concordato con le autorità del paese. Molte delle misure inerenti al settore bancario sono già in corso di implementazione, ed è sulla base di questo impegno che l’UE e il FMI hanno finanziato parte del pacchetto di salvataggio, che ha pesato quasi interamente su azionisti e depositanti sopra i 100.000 euro di due banche in condizioni particolarmente problematiche. Il caso cipriota, secondo Dijsselbloem, ha mostrato l’importanza di procedere speditamente con l’Unione bancaria, in particolare per quanto concerne il meccanismo di supervisione unico e al fondo di risoluzione ad esso collegato, oltre ad auspicare una piena operatività dell’ESM una volta che la Banca centrale europea avrà preso piena responsabilità della supervisione degli istituti finanziari a rischio 17 ACCADE ALL’UE N. 180 sistemico. Solo in questo modo l’Europa avrà strumenti adeguati per affrontare le crisi del sistema creditizio; Anche Algirdas Šemeta, commissario responsabile per la fiscalità e l'unione doganale, l'audit e la lotta antifrode ha preso parte ad uno scambio di vedute con i deputati. Nel suo intervento, Šemeta ha parlato della tassa sulle transazioni finanziarie, incoraggiando gli undici Stati membri che implementano la cooperazione rafforzata a trovare un accordo sui punti rimasti aperti, e degli sforzi per combattere l’evasione, la frode fiscale e la pianificazione fiscale aggressiva, salutando con favore i progressi compiuti nel convincere le autorità degli Stati membri dell’importanza di intraprendere azioni concrete su questi punti ai fini di una maggiore equità fiscale. Il Commissario ha espressamente citato l’importanza dei lavori sulla Base imponibile consolidata comune per l'imposta sulle società (CCCTB), ai fini di contrastare la pianificazione fiscale aggressiva, e l’importanza della trasparenza e degli scambi d’informazione tra autorità fiscali. Il voto sulla proposta di risoluzione su future proposte legislative sull'Unione economica e monetaria (UEM) è stato rimandato a data da destinarsi, così come lo scambio di vedute con Michael Barnier, commissario responsabile il mercato interno e i servizi. Il giorno successivo, mercoledì 8 maggio, ha avuto luogo una sessione straordinaria nella quale si è discusso con i membri della troika sull'assistenza finanziaria a Cipro. Per maggiori informazioni: Viviana Padelli ([email protected]) [Torna su] OCCUPAZIONE E AFFARI SOCIALI Martedì 7 maggio la commissione parlamentare EMPL ha esaminato gli emendamenti al progetto di proposta di risoluzione dell’On. Berès (S&D, Francia) sul Social Investment Package. Il Social Investment Package contiene le misure proposte dalla Commissione europea per lottare contro la povertà e le forme di esclusione sociale. L’esame degli emendamenti di compromesso e il voto sul testo sono fissati rispettivamente per il 29 e il 30 maggio. Il voto in plenaria è previsto per il mese di giugno. Per maggiori informazioni: Gaia Della Rocca ([email protected]) [Torna su] LIBERTÀ CIVILI, GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI DATA PROTECTION Lunedì 6 giugno, la commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE) si è riunita per l’esame dei 3133 emendamenti del relatore Jan Philipp 18 ACCADE ALL’UE N. 180 Albrecht (Verdi, Germania) alla proposta di Regolamento sulla “tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali e libera circolazione di tali dati”. A causa del continuo rinvio della riunione, all’incontro non hanno potuto partecipare alcuni relatori ombra, con i quali si è tenuta una riunione sui compromessi il giorno successivo, martedì 7 giugno. Nel suo intervento, il relatore ha premesso che non si è riusciti a procedere nei lavori come sperato: il voto in commissione LIBE sarà pertanto rimandato dal 29 maggio a una data antecedente la pausa estiva (da stabilire). Tuttavia, rimane l’obiettivo del Parlamento di ottenere un mandato negoziale entro l’estate. Scopo del documento predisposto dal relatore non è quello di stravolgere le regole della normativa sulla privacy Ue risalente al 1995, ma di accorparle in un unico corpo legislativo tenendo conto dell’evoluzione digitale odierna. Da parte sua, invece, il gruppo PPE ha chiesto: Snellimento burocratico degli obblighi di documentazione per le Pmi; Chiarimento circa le responsabilità di chi controlla i dati e di chi li tratta; Di consentire l’uso dei dati per: o i modelli di business esistenti; o per le compagnie d’assicurazione; o fini di ricerca. Di incoraggiare l’autoregolamentazione delle imprese e di non introdurre procedure macchinose coinvolgendo l’autorità garante; Di limitare il diritto all’oblio e alla portabilità dei dati a quanto tecnicamente attuabile. Il gruppo S&D si è invece soffermato sulla necessità di: Far sì che si possa ritirare l’assenso all’uso dei dati con la stessa facilità con cui si può dare tale assenso (em. 979); Chiedere che le imprese che immagazzinano grosse quantità di dati dispongano di un incaricato alla protezione dei dati e che gli stessi obblighi normativi del Regolamento riguardino anche le imprese subappaltate; Assicurare massima “coerenza” nel caso in cui un’impresa disponga di più filiali: qualora vi fosse un ricorso verso tale impresa, bisogna permettere che ci si rivolga solo all’autorità di controllo in cui l’impresa ha la sede principale. È intervenuta al dibattito anche la Presidente della commissione LIBE, avanzando alcuni dubbi circa il campo di applicazione del Regolamento e circa l’approccio “a pacchetto” con la direttiva che – a suo avviso – sarebbe ormai stato 19 ACCADE ALL’UE N. 180 abbandonato. Infine, dubbi sono stati sollevati anche sul trattamento dei dati anonimi. Per la Commissione europea è intervenuto il direttore della DG Giustizia responsabile del dossier, che ha parlato della volontà della commissaria Reding di assicurare un’evoluzione delle norme in materia di privacy, non di una “rivoluzione”. A proposito di “anonimato” ha fatto notare come gli Stati Uniti abbiano dimostrato che attraverso dati quali l’età, il CAP, il sesso sia possibile identificare il 95% della popolazione: per tale ragione – conclude - bisogna discutere con cautela eventuali possibilità di “sconti” nella protezione di dati anonimi. È quindi intervenuto un rappresentante della Presidenza di turno dell’Ue che ha aggiornato il Parlamento sullo stato dei lavori in Consiglio. Si terranno 26 riunioni entro la fine della Presidenza, la discussione in Consiglio avverrà il 6 giugno per dirimere alcune questioni fondamentali (capitoli da 1 a 4) su sui è necessaria una rapida decisione dei ministri. Al momento si stanno affrontando le seguenti questioni: libertà d’espressione e di opinione, campo di applicazione materiale e territoriale, definizione di assenso. Gli Stati membri, infine, auspicano maggiore flessibilità nell’applicazione del Regolamento per il settore pubblico, argomento su cui sarà difficile trovare un accordo entro la fine della Presidenza irlandese. A conclusione, il relatore Albrecht ha informato che sulle richieste del PPE si è già raggiunto un discreto grado di consenso e tali punti saranno sicuramente recepiti dai compromessi. Inoltre, secondo il relatore, il suo rapporto snellisce già le proposte avanzate dalla Commissione europea sulla portabilità dei dati e sul diritto all’oblio. Per quel che riguarda il coordinamento delle autorità di controllo ha assicurato che si chiederà, per le imprese con delle filiali, la creazione di uno sportello unico che fungerà da coordinatore. Ha infine confermato che i lavori proseguono secondo un approccio a pacchetto e che dal campo di applicazione del Regolamento non verrà chiesta l’esclusione delle autorità pubbliche. Per quel che riguarda la forma giuridica, la commissione LIBE ha accettato quanto proposto della Commissione e non sarà disposta ad accettare cambiamenti. L’obiettivo è quello di concludere la procedura legislativa prima delle prossime elezioni del Parlamento europeo. Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected]) [Torna su] CYBER SECURITY Lunedì 6 giugno, la commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE) avrebbe dovuto esaminare il progetto di proposta di risoluzione della commissione IMCO sulla “Strategia dell'Unione europea per la cibersicurezza: un ciberspazio aperto e sicuro”. Tuttavia, il testo non era ancora stato finalizzato dalla commissione IMCO. La riunione è stata quindi rinviata. La scadenza per la presentazione degli emendamenti in commissione LIBE è prevista per il 14 maggio alle ore 12:00, mentre il voto per il 29/30 maggio. Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected]) [Torna su] 20 ACCADE ALL’UE N. 180 MERCATO INTERNO E PROTEZIONE DEI CONSUMATORI SICUREZZA DEI PRODOTTI E SORVEGLIANZA DI MERCATO Il 7 maggio scorso si é svolto, presso la commissione IMCO, il primo scambio di opinioni sulla proposta di regolamento sulla sicurezza dei prodotti al consumo e sulla proposta di regolamento sulla sorveglianza di mercato. Dopo una presentazione della Commissione europea delle due proposte, la parola è passata alle due relatrici, rispettivamente l’on. Shaldemose (S&D, Danimarca) e l’on. Pietikainen (PPE, Finlandia), e poi ai vari relatori ombra e agli altri membri della commissione. Il giudizio unanime dei deputati rispetto alle due proposte è complessivamente molto positivo. La perplessità maggiore ha riguardato le risorse alle quali gli Stati membri dovrebbero attingere per realizzare le misure descritte nelle due proposte e migliorare la sorveglianza di mercato. Il punto più sensibile e sul quale le opinioni dei membri sono divergenti è emerso essere l’art. 7 sull’indicazione d’origine, della cui utilità le relatrici sono sembrate scettiche, mentre i due deputati italiani intervenuti, l’on. Cofferati e l’on. Baldassarre (quest’ultimo relatore ombra del PPE sulla proposta) si sono espressi a favore. Il 29 maggio la commissione organizzerà un’audizione sul tema. Per maggiori informazioni: Matteo Borsani ([email protected]) [Torna su] CYBER SECURITY Martedì 7 maggio, la commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori (IMCO) si è riunita per l’esame del progetto di proposta di risoluzione sulla “Strategia dell'Unione europea per la cibersicurezza: un ciberspazio aperto e sicuro”. Gli obiettivi principali che la Commissione europea intende raggiungere tramite questa strategia sono: la creazione di standard minimi per la protezione delle infrastrutture più critiche; la creazione di una rete di sicurezza che protegga sia i fornitori che i consumatori dei servizi; la formulazione di linee guida per combattere la criminalità cibernetica; il potenziamento della collaborazione, responsabili politici e la NATO; la creazione di una collaborazione combattere gli attacchi informatici. a in questo livello campo, tra internazionale i per 21 ACCADE ALL’UE N. 180 Gli eurodeputati presenti al dibattito hanno accolto positivamente l’iniziativa della Commissione, sottolineando la necessità di formulare una strategia di ampio respiro che coinvolga sia i soggetti pubblici che i privati, affinché sia possibile combattere efficacemente il fenomeno degli attacchi cibernetici, ormai in costante crescita. Allo stesso tempo sarebbe, però, necessario garantire un buon equilibrio tra il livello di sicurezza e il rispetto delle libertà fondamentali degli individui, tra cui il sempre più dibattuto diritto alla privacy. Infine, per il Parlamento, è indispensabile creare un partenariato efficace tra tutti i soggetti coinvolti per rafforzare il livello di resilienza e assicurare un livello minimo di standard comuni che possa colmare il gap oggi esistente tra i paesi più avanzati e quelli che non hanno ancora previsto alcuna strategia a tal riguardo. Da parte sua, il capo Unità “Trust and Security” della DG Connect Giuseppe Abbamonte ha affermato che la tutela del diritto alla privacy sarà garantita in quanto non sussiste alcuna dicotomia tra sicurezza informatica e tutela dei diritti fondamentali. Ha poi evidenziato l’importanza del ruolo che può essere svolto dall’ENISA (European Network and Information Security Agency) nel coordinare tutte le autorità coinvolte e la Commissione stessa al fine di confrontarsi sulle migliori prassi e colmare quindi le lacune dei paesi più arretrati. Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected]) [Torna su] TURISMO E TRASPORTI Lunedì 6 maggio la commissione per i Trasporti e il Turismo (TRAN) del Parlamento europeo ha affrontato un primo scambio di opinioni sulla proposta di direttiva per la “Realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi”, di cui è relatore l’eurodeputato italiano Carlo Fidanza (PPE). Con l’eccezione del gruppo ECR, i deputati si sono espressi in termini generalmente favorevoli alla proposta, che mira ad un sistema di trasporti meno dipendente dal petrolio. Restano invece forti i dubbi rispetto ai tempi di realizzazione, alla gestione della fase di transizione e, soprattutto, alle modalità di finanziamento. Il 7 maggio si sono inoltre svolte in TRAN due audizioni relative al Quarto pacchetto ferroviario: una su apertura del mercato del trasporto interno di passeggeri e governance e l’altra su interoperabilità, sicurezza e Agenzia ferroviaria europea. Sul primo punto c’è stato l’intervento della Federazione europea dei lavoratori dei trasporti, che si è espressa contro la liberalizzazione. Le perplessità sui possibili effetti di aggiustamento sui costi del personale sono state raccolte dal gruppo S&D, che tuttavia non è in linea di principio contrario all’apertura del mercato. L’opposizione alla liberalizzazione rimane dunque limitata (Verdi/Alleanza Libera Europea). 22 ACCADE ALL’UE N. 180 Sul secondo punto, continua il dibattito sulla semplificazione delle procedure di omologazione e sul ruolo da assegnare all’Agenzia ferroviaria europea nella gestione delle autorizzazioni di immissione dei veicoli ferroviari sul mercato e delle certificazioni di sicurezza. L’industria preme per una centralizzazione e uno snellimento delle procedure, attualmente di competenza degli Stati membri. Per maggiori informazioni: Maria Cristina Scarfia ([email protected]) [Torna su] CRIMINALITÀ ORGANIZZATA Lo scorso 7 maggio, la commissione speciale sul crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro (CRIM), ha votato gli emendamenti presentati all’on. Jacolino (PPE, Italia) relatore della commissione. In particolare, la commissione ha approvato l’emendamento 355 paragrafo 10, proposto dall’on. Jacolino, grazie al quale si auspica, in vista di una migliore tracciabilità dei prodotti, l’implementazione da parte degli stati membri e delle aziende, di misure concrete, come ad esempio la marcatura CIP per le armi da fuoco, al fine di contrastare più efficacemente i traffici illeciti. La relazione dovrà ora essere approvata dall’assemblea plenaria, in una delle prossime sessioni. Per maggiori informazioni: Eleonora Lago ([email protected]) [Torna su] 2. Accade in Commissione AGENDA DIGITALE Venerdì 10 maggio, la DG Connect della Commissione europea ha pubblicato le risposte alla consultazione pubblica “Indicazioni per l’innovazione del settore pubblico europeo basato sulle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione." La Commissione utilizzerà i risultati di questa consultazione per la definizione dei programmi di lavoro di Horizon 2020. Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected]) [Torna su] DIRETTIVA SUI CONTI BANCARI La Commissione ha adottato l’8 maggio 2013 una proposta di Direttiva sui conti bancari riguardante tre ambiti: l’accesso a un conto di pagamento di base, il trasferimento del conto e la trasparenza e la comparabilità delle spese applicate ai conti. 23 ACCADE ALL’UE N. 180 La finalità della proposta è ovviare ad un’incompiutezza del mercato unico, per la quale mentre la normativa europea garantisce che le banche possano operare in tutta l’Unione e offrire i loro servizi a livello transfrontaliero, una mobilità analoga non è prevista per i cittadini, i quali spesso non sono in grado di aprire un conto in un altro Stato membro o di passare agevolmente da una banca all’altra. Inoltre, sovente i consumatori debbono pagare costi eccessivi per i servizi che ricevono dalla loro banca e faticano a formarsi un quadro chiaro sulle varie spese loro applicate. Il miglioramento della trasparenza e della comparabilità delle spese e l’agevolazione del trasferimento del conto dovrebbero consentire ai consumatori di beneficiare di offerte migliori e spese inferiori per i conti bancari. Al tempo stesso, secondo la Commissione, il settore dei servizi finanziari trarrà vantaggio da una maggiore mobilità dei clienti e dalla riduzione degli ostacoli all’ingresso, anche a livello transfrontaliero. La direttiva sarà ora oggetto di procedura ordinaria presso il Parlamento europeo ed il consiglio. Il testo è disponibile online. Per maggiori informazioni: Viviana Padelli ([email protected]) [Torna su] A cura di Matteo Borsani e Giulia Picano 24 ACCADE ALL’UE N. 180