Accade all`UE - Confindustria

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Accade all`UE - Confindustria
Accade all’UE
Bollettino d’informazione sulle attività delle Istituzioni Comunitarie
n. 180, dal 6 al 17 maggio 2013
EDITORIALE
JE T’AIME MOI NON PLUS
In un momento in cui le inchieste di opinione mostrano un tasso di disaffezione
crescente sull’Unione Europea ed il suo ruolo nell’economia e nelle società dei
paesi membri, con risultati spettacolari soprattutto in Francia, dove i due terzi del
campione interrogato giudica “negativamente” il progetto europeo, un’ulteriore
radicalizzazione viene dal Regno Unito, dove settori importanti del partito
Conservatore al governo sono pronti a seguire le sirene del Partito “per
l’indipendenza della Gran Bretagna dall’UE” e a chiedere di uscire dall’Unione
Europea.
Mai membri di un governo in carica avevano cavalcato così apertamente questo
“fantasma” com’è accaduto questi giorni, con la presa di posizione di due
autorevoli ministri del governo Cameron, obbligando quest’ultimo a lanciarsi in
dichiarazioni che hanno gettato altra benzina sul fuoco.
La verità è che non si può dire a priori che tutte le critiche mosse all’Unione da
parte inglese siano completamente a vuoto.
E’ indubbio ad esempio che il Mercato Unico è lungi dall’aver raggiunto i suoi
obiettivi e mai come durante questa lunga e apparentemente interminabile crisi
sono apparse così evidenti le barriere e le differenze fra paesi membri, alle prese
con una fiscalità, un accesso al credito, un prezzo dell’energia e un’efficienza
dell’amministrazione pubblica estremamente disparate.
Nella visione britannica, che aggiunge una puntuale critica a meccanismi
decisionali europei estremamente opachi e poco “democratici”, a una volontà
regolatoria eccessiva e una “eurocrazia”, prima ancora che pletorica,
eccessivamente ripiegata su se stessa, manca tuttavia il valore di fondo e la
ragion d’essere dello stare insieme, che era poi il principio della solidarietà fra
popoli, prima ancora che fra Stati, e che presupponeva la condivisione di un
progetto comune.
Nei padri fondatori era forte soprattutto la volontà di creare una comunità di
destino più che quella di tirare il massimo profitto dall’unire settori via via
crescenti della propria economia.
E l’errore di fondo è stato forse quello di aver perso per strada questo concetto
fondamentale sull’altare di un’Unione sempre più grande numericamente, ma
sempre meno convinta delle ragioni profonde del suo essere e quindi sempre più
attenta soprattutto al “giusto ritorno” per ciascuno.
La California destina il 35% del suo bilancio a beneficio di Stati USA meno
fortunati, senza che il suo governatore rivendichi il famoso “I want my money
back”. Da noi, come sappiamo, lo stesso bilancio europeo del periodo 20142020, su cui oggi si svolgerà un importante riunione fra Consiglio e Parlamento,
è compromesso per la poca volontà di sborsare i miliardi necessari ad onorare gli
impegni già assunti ma non coperti finanziariamente.
Fino alle elezioni tedesche del 13 settembre prossimo, poco o nulla potrà
accadere davvero. Ma in occasione dei due importanti Consigli Europei in
programma fra maggio e giugno (specie al secondo in realtà) forse è venuto il
momento d’interrogarsi, prima che sia troppo tardi, sulle vere ragioni dello stare
insieme e del modo con il quale affrontare la sfida che nessun consiglio ECOFIN
potrà risolvere: quella di ritrovare le ragioni del progetto comune europeo e di
renderle convincenti per tutti i cittadini.
Gianfranco Dell’Alba
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ACCADE ALL’UE N. 180
SETTIMANA DAL
13 AL 17 MAGGIO
La Settimana
Per una volta, non é tanto il Parlamento a essere protagonista della settimana,
ma il Consiglio : ci saranno, infatti, ben tre Consigli nel giro di pochi giorni.
Cominciamo con il Consiglio ECOFIN, dove i ministri delle Finanze discuteranno la
proposta di direttiva che istituisce un quadro di risanamento e di risoluzione delle
crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento, e affronteranno anche i
temi dell’evasione fiscale e della frode, per migliorare il coordinamento tra gli
Stati membri.
Parallelamente si riunirà il Consiglio agricoltura e pesca, dove si parlerà dei
negoziati in corso con il Parlamento europeo sulla riforma dell’OCM pesca, dove
rimangono aperti un paio di punti di particolare importanza per l’industria del
settore.
Infine, il 16 e 17 maggio si riunirà il Consiglio istruzione, gioventù e sport, che
discuterà la dimensione sociale dei modelli di educazione superiore e di
formazione professionale.
Al Parlamento europeo, i gruppi saranno impegnati a preparare la plenaria di
Strasburgo della settimana prossima, ma un focus particolare lo merita anche la
commissione Bilancio, che si riunirà per continuare a esaminare il bilancio
rettificativo del 2013, che vede relatore l’italiano Giovanni la Via (PPE).
Last, but not least, durante la settimana si terrà l’annuale appuntamento con lo
European Business Summit (EBS) organizzato da BusinessEurope, che vedrà la
partecipazione di varie personalità del mondo delle imprese e di vari commissari
europei, nonché del Presidente della Commissione Barroso e del Presidente del
Consiglio Europeo Van Rompuy.
Matteo Carlo Borsani
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ACCADE ALL’UE N. 180
1. Accade in Parlamento
RIUNIONI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI:
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BILANCI
2. Accade in Consiglio
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CONSIGLIO AGRICOLTURA E PESCA
CONSIGLIO ISTRUZIONE, GIOVENTÙ, CULTURA E SPORT
ECOFIN
3. Accade in Commissione
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PRESENTAZIONE
DELLA RELAZIONE ANNUALE
RAPEX
SUI
PRODOTTI
DI
CONSUMO PERICOLOSI
RIUNIONI ED EVENTI
EUROPEAN BUSINESS SUMMIT 2013
Mercoledì 15 e giovedì 16 maggio avrà luogo a Bruxelles l’European Business
Summit 2013, che tratterà il tema “Sbloccare le opportunità industriali – Una
strategia europea per la competitività”.
E’ prevista la partecipazione di Herman Van Rompuy, Presidente del Consiglio
europeo, José Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea, Lazslo
Andor, commissario per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione, Antonio
Tajani, commissario per l’industria e l’imprenditoria, Connie Hedegaars,
commissario per l’azione per il clima, e Karel De Gucht, commissario per il
commercio.
L’EBS 2013 affronterà le aspettative delle imprese europee rispetto alle politiche
dell’UE e cercherà di costruire un dialogo tra il mondo del business e le
istituzioni.
Sul sito internet dell’evento sono disponibili il programma e il link per la
registrazione.
CONFERENZA: “LA
COMPETITOR?”
REINDUSTRIALIZZAZIONE
DELL’EUROPA:
IMPARARE
DAI
NOSTRI
Il 15 maggio il Parlamento europeo ospiterà una conferenza dal titolo “La
reindustrializzazione dell’Europa: imparare dai nostri competitor?”, organizzata
dal gruppo Verdi/Alleanza Libera Europea.
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ACCADE ALL’UE N. 180
I lavori si apriranno con l’intervento dell’On. Butikofer, relatore del parlamento
europeo per la politica industriale. Seguirà un confronto sui possibili modelli di
industrializzazione, attraverso la discussione degli esempi di Stati Uniti, Corea del
Sud e Giappone.
Sul sito internet dell’evento sono disponibili il programma e il link per la
registrazione.
CONFERENZA: “INVESTIRE SULLE REGIONI E LE CITTÀ EUROPEE”
Il Comitato delle Regioni e la Banca Europea degli Investimenti organizzano per il
13 maggio la conferenza: “Investire sulle regioni e le città europee:
massimizzare l’impatto della spesa pubblica europea locale e regionale e il
budget 2014-2020”.
L’obiettivo dell’evento è discutere l’attuale situazione finanziaria e le prospettive
per un investimento di qualità di lungo periodo a livello locale e regionale.
La conferenza offrirà una piattaforma di confronto alle parti interessate, che
affronteranno i temi della governance europea rispetto agli obiettivi Europa
2020, dell’utilizzo degli strumenti finanziari della BEI e dei fondi strutturali e delle
possibili forme di sinergia e di partenariato pubblico-privato.
SEMINARIO: “TOWARDS HARMONISED AND EFFECTIVE DATA PROTECTION RULES: INNOVATING
FOR CONSUMERS AND BUSINESS”
Martedì 14 maggio, il Parlamento europeo ospiterà un seminario dal titolo
“Towards harmonised and effective data protection rules: innovating for
consumers and business”, organizzato dall’eurodeputato Seán Kelly (ALDE,
Irlanda), cui prenderà parte anche la Vicepresidente della Commissione europea
Viviane Reding.
Altri interventi di rilievo saranno quelli del vice amministratore delegato e
segretario generale di Orange Pierre Louette, dell’amministratore delegato di
Telefónica nel Regno Unito Ronan Dunne e del Presidente Esecutivo di Cable
Europe Matthias Kurth.
BREAKFAST MEETING: “DATA PROTECTION: LA PROSPETTIVA DELLE PMI”
Mercoledì 15 maggio, si terrà, al Parlamento europeo, una colazione di lavoro con
una tavola rotonda sulla proposta di Regolamento sulla protezione dei dati
personali, organizzata dall’eurodeputato Seán Kelly (ALDE, Irlanda) e dall’ESBA
(European Small Business Alliance). La discussione si concentrerà sulle
implicazioni del Regolamento sulle micro e piccole imprese e su come perseguire
un approccio equilibrato, che offra un'adeguata protezione dei consumatori, pur
mantenendo al minimo gli oneri amministrativi e normativi per le piccole imprese
europee.
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ACCADE ALL’UE N. 180
BANDI
E’ del 13 maggio la pubblicazione del bando “CIP Eco-Innovation- First
Application and Market Replication Projects” nell’ambito del programma EIPEntrepreneurship and Innovation Programme, il programma europeo che
supporta la competitività e l’innovazione delle imprese, in particolare delle PMI.
Il programma CIP Eco-Innovation supporta progetti di prima applicazione o di
commercializzazione di tecniche, prodotti, servizi o pratiche eco-innovative di
rilevanza europea, già tecnicamente validati ma che non si sono ancora inseriti
nel mercato.
Gli obiettivi principali del bando 2013 sono:
 Promuovere l’adozione di approcci nuovi e integrati all’eco-innovazione
nella gestione ambientale e nella creazione di prodotti, processi e servizi
eco-compatibili.
 Incoraggiare l’inserimento nel mercato di soluzioni ambientali rimuovendo
le barriere all’ingresso e aumentando la quota di mercato.
 Incrementare le capacità innovative delle PMI.
Il bando finanzierà progetti che perseguono tali obiettivi, dando priorità al
coinvolgimento delle piccole e medie imprese e alle aree nelle quali si può
ottenere un maggiore impatto ambientale:
 Riciclaggio dei materiali
 Prodotti sostenibili per le costruzioni
 Alimentari e bevande
 Acqua
 Imprese ecologiche
Le candidature devono essere presentate da persone giuridiche.
Le proposte di progetto possono essere presentate da uno o più enti. Tuttavia,
dato che nella valutazione dei progetti verrà dato particolare rilievo al valore
aggiunto europeo, viene incoraggiata la collaborazione con partners europei.
I progetti avranno una durata massima di 36 mesi.
Il budget totale disponibile è di 31.585.000 euro e la percentuale massima del
co-finanziamento europeo è del 50% del totale dei costi eleggibili.
Le candidature vanno presentate in modalità elettronica entro il 5 Settembre
2013.
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ACCADE ALL’UE N. 180
Si segnala che il 27 Maggio 2013 si terrà a Bruxelles l’Info Day in cui la
Commissione europea fornirà utili informazioni sul bando.
È possibile effettuare la registrazione all’evento entro il 23 Maggio 2013
accedendo al seguente link.
Sarà possibile seguire l’evento anche in web streaming accedendo al sito di
pubblicazione del bando.
Ulteriori informazioni relative al bando e alle modalità di presentazione delle
candidature sono disponibili sul sito web della Delegazione di Confindustria a
Bruxelles.
Per maggiori informazioni: Leonardo Pinna ([email protected])
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ACCADE ALL’UE N. 180
SETTIMANA DAL
6 AL 10 MAGGIO
1. Accade in Parlamento
RIUNIONI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI:
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AMBIENTE
BILANCI
PROBLEMI ECONOMICI E MONETARI
OCCUPAZIONE E AFFARI SOCIALI
LIBERTÀ CIVILI, GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI
MERCATO INTERNO E PROTEZIONE DEI CONSUMATORI
TURISMO E TRASPORTI
CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
2. Accade in Commissione
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AGENDA DIGITALE
DIRETTIVA SUI CONTI BANCARI
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ACCADE ALL’UE N. 180
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SETTIMANA DAL
13 AL 18 MAGGIO
1. Accade in Parlamento
RIUNIONI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI:
BILANCI
Giovedì 16 maggio la commissione parlamentare BUDG affronterà uno scambio di
opinioni sul progetto di bilancio rettificativo 2013 (tutte le sezioni) di cui l’On. La
Via è relatore.
Per maggiori informazioni: Maria Cristina Scarfia ([email protected])
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2. Accade in Consiglio
CONSIGLIO AGRICOLTURA E PESCA
Lunedì 13 e martedì 14 maggio i Ministri dell'Agricoltura dell'UE si incontreranno
a Bruxelles per discutere le riforme dell'OCM Pesca e della Politica Agricola
Comune, entrambi dossier in fase di negoziato in sede di trilogo
interistituzionale.
Se sul fronte della Politica Agricola Comune il Consiglio verrà chiamato a fare il
punto sull'andamento dei negoziati, affrontando temi come la definizione
dell'agricoltore attivo e gli aiuti ai giovani e piccoli produttori, sul fronte dell'OCM
Pesca le discussioni saranno invece maggiormente impegnative. La presidenza
irlandese ha infatti annunciato la necessità di ridefinire il mandato negoziale
nell'ottica di un'auspicata intesa finale con il Parlamento europeo da raggiungersi
entro giugno.
Restano infatti due i nodi principali da sciogliere: la gestione degli stock secondo
il principio del rendimento massimo sostenibile, che fissa le quantità pescabili in
maniera tale da consentire alle risorse di riportarsi ai livelli auspicabili, e il divieto
dei rigetti in mare. Nel primo caso, il Consiglio ha previsto l'inizio della
pianificazione a partire dal 2015 e non oltre il 2020. Il Parlamento europeo
invece propone un calendario piu' ravvicinato con obiettivi piu' ambiziosi in
termini di protezione delle risorse ittiche. Sulla questione dei rigetti del pescato
in mare, invece, il Parlamento non sembra al momento intenzionato ad accettare
la soglia di tolleranza concordata dal Consiglio.
La giornata di martedi' potrebbe risultare decisiva in seguito agli incontri della
Presidenza e della Commissione con le delegazioni degli Stati membri al fine
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ACCADE ALL’UE N. 180
di mettere a punto una bozza di compromesso di revisione del mandato
negoziale.
Il Consiglio sarà il primo appuntamento europeo del neo Ministro Nunzia De
Girolamo.
Per maggiori informazioni: Paolo Patruno ([email protected])
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CONSIGLIO ISTRUZIONE, GIOVENTÙ, CULTURA E SPORT
Il 16 e il 17 maggio si riunirà il Consiglio istruzione, gioventù, cultura e sport.
Il Consiglio è chiamato ad esprimersi sulla dimensione sociale dei modelli di
educazione superiore e di formazione professionale, per cercare di costruire
sistemi equi e di alta qualità. Il Consiglio interverrà inoltre sul tema delle
politiche giovanili, concentrandosi sulle relative forme di collaborazione tra le
istituzioni e tra gli Stati membri in vista del raggiungimento degli obiettivi della
strategia Europa 2020.
Per maggiori informazioni: Gaia Della Rocca ([email protected])
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ECOFIN
Il 14 maggio 2013 avrà luogo l’incontro dei ministri delle finanze dei ventisette
Stati membri, sotto la Presidenza del ministro irlandese Michael Noonan. Tra i
punti in agenda verranno adottati i seguenti punti:
 Raccomandazione per una decisione del Consiglio che autorizza la
Commissione a negoziare un emendamento agli accordi firmati nel 2004
con la Confederazione elvetica, il Principato di Liechtenstein, il Principato di
Monaco, il Principato di Andorra e la Repubblica di San Marino che
stabilisce misure equivalenti a quelle definite nella direttiva 2003/48/CE
del Consiglio del 3 giugno 2003 in materia di tassazione dei redditi da
risparmio sotto forma di pagamenti di interessi. La finalità della proposta è
assicurarsi che i cinque paesi in questione applichino misure equivalenti a
una direttiva in corso di emendamento (si veda sotto);
 Bozza di conclusioni del Consiglio sull’evasione fiscale e la frode fiscale,
nella quale i ministri ribadiranno l’importanza di coordinare gli sforzi a
livello nazionale, europeo e globale per combattere l’evasione fiscale, la
frode fiscale e la pianificazione fiscale aggressiva.
I ministri cercheranno poi di trovare un accordo politico su:
 Direttiva che modifica la Direttiva 2003/48/CE del Consiglio del 3 giugno
2003 in materia di tassazione dei redditi da risparmio sotto forma di
pagamenti di interessi;
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ACCADE ALL’UE N. 180
 Seconda bozza di Bilancio che modifica il Bilancio generale 2013.
In seguito verrà discusso lo stato di avanzamento della Proposta di direttiva del
Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e di
risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento e che
modifica le direttive del Consiglio 77/91/CEE e 82/891/CE, le direttive
2001/24/CE, 2002/47/CE, 2004/25/CE, 2005/56/CE, 2007/36/CE e 2011/35/UE
e il regolamento (UE) n. 1093/2010.
La proposta intende fornire alle autorità nazionali i poteri e gli strumenti per
prevenire le crisi bancarie e risolvere in maniera ordinata le crisi delle istituzioni
finanziarie, preservando le operazioni bancarie essenziali e minimizzando
l’esposizione dei contribuenti verso le perdite.
La direttiva, proposta dalla Commissione nel giugno 2012, è precursore di future
proposte per un meccanismo di risoluzione unico, elemento chiave dei piani per
l’Unione bancaria.
Il Consiglio discuterà poi le conclusioni sulle revisioni approfondite della
procedura per squilibri macroeconomici eccessivi, concentrando l’attenzione sui
casi di Spagna e Slovenia, e assisterà alla presentazione da parte della
Commissione della proposta di introdurre uno strumento di convergenza e
competitività e il coordinamento ex-ante dei piani per riforme economiche
rilevanti nel contesto del blueprint “verso un’autentica unione economica e
monetaria”.
Infine, il Consiglio verrà aggiornato sull’esito del G20 di Ministri delle finanze e
Governatori del 18-19 aprile, e degli incontri del 19-21 aprile di FMI e Banca
Mondiale a Washington D.C.
A margine dell’ECOFIN si riunirà, come di consueto, l’Eurogruppo, che riunisce i
Ministri delle finanze dei paesi della zona Euro.
Per maggiori informazioni: Viviana Padelli ([email protected])
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3. Accade in Commissione
PRESENTAZIONE
DELLA
RELAZIONE
ANNUALE
RAPEX
SUI
PRODOTTI
DI
CONSUMO PERICOLOSI
Il 16 maggio Tonio Borg, commissario europeo per la salute e la politica dei
consumatori, presenterà i principali elementi della relazione annuale RAPEX sui
prodotti di consumo pericolosi.
RAPEX è il sistema europeo di allerta rapida per i prodotti pericolosi che, grazie a
un meccanismo di collaborazione fra gli Stati, consente una rapida circolazione
delle informazioni riguardanti i prodotti venduti sul mercato europeo che
presentano seri rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori. Attualmente
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ACCADE ALL’UE N. 180
partecipano al sistema trenta paesi, ovvero gli Stati membri dell’UE più Islanda,
Liechtenstein e Norvegia.
La relazione fornirà informazioni sul numero di prodotti segnalati attraverso il
sistema, sulle categorie di prodotto colpite dalle notifiche, sui loro paesi di origine
e sugli Stati che presentano il maggior numero di segnalazioni.
Per maggiori informazioni: Matteo Borsani ([email protected])
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ACCADE ALL’UE N. 180
SETTIMANA DAL
6 AL 10 MAGGIO
1. Accade in Parlamento
RIUNIONI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI:
AMBIENTE
DIRETTIVA SULLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE
Lo scorso 6 maggio, l’On. Zanoni (ALDE, Italia) ha presentato il suo progetto di
relazione sulla proposta di revisione della Direttiva sulla Valutazione di Impatto
Ambientale COM (2012) 0628.
La proposta di Direttiva ha l’obiettivo di rafforzare le disposizioni relative alla
qualità della VIA, migliorare la coerenza delle politiche in materia, le sinergie con
gli altri strumenti di diritto comunitario e semplificare le procedure, al fine di
ridurre gli oneri amministrative e burocratici. Le misure proposte dalla
Commissione europea allargano il campo di applicazione della VIA e introducono
numerose disposizioni, sia per le autorità competenti che per gli sviluppatori di
progetto.
Il relatore rafforza ulteriormente il quadro proposto della Commissione europea e
introduce numerose modifiche sotto i seguenti aspetti:
 Coinvolgimento del pubblico in tutte le fasi del processo decisionale
 Conflitto di interessi
 Azione correttiva
 Elaborazione e verifica dei rapporti ambientali
 Rafforzamento del monitoraggio
 Certezza giuridica
 Inserimento dell’estrazione di idrocarburi (con particolare riferimento allo
shale gas) nel campo di applicazione
L’unico elemento evidente nel quale il relatore alleggerisce le disposizioni della
proposta originaria riguarda l’eliminazione della richiesta di esperti accreditati per
la verifica delle informazioni contenute nel rapporto ambientale.
Il relatore ombra del PPE (Gutierrez) ha osservato che i nuovi Allegati proposti
dalla Commissione europea allungano eccessivamente il campo di applicazione e
rischiano di aumentare in modo incontrollato gli oneri burocratici e i costi. Il
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ACCADE ALL’UE N. 180
relatore del gruppo dei Verdi (Belier) accoglie invece con favore l’approccio rigido
proposto dal relatore, soprattutto in merito all’accreditamento degli esperti e
all’inclusione dello sfruttamento del gas di scisto nella VIA, e propone di
aggiungere nel campo di applicazione anche la fase di esplorazione. Inoltre,
chiede che la nuova Direttiva preveda l’interruzione dei lavori in caso di
procedura giuridica in corso. Il gruppo dei Conservatori (ECR) ha riposto in tono
critico alle richieste del relatore, osservando che molte delle proposte avanzate
non hanno alcun beneficio ambientale. Inoltre, l’incertezza delle definizioni e di
molte parti del testo aumenta notevolmente il rischio di incertezza giuridica.
L’On. Seeber (PPE, Austria) ha criticato soprattutto la proposta di creare nuove
autorità (“one stop shop”) e ha sottolineato la necessità che la normativa non
interferisca con il quadro giuridico già applicato negli Stati Membri.
La Commissione europea ha accolto con favore il sostegno del relatore On.
Zanoni, apprezzandone i suggerimenti di miglioramento, ma ha osservato che
sotto alcuni aspetti la relazione dell’On. Zanoni va oltre quanto previsto
dall’Esecutivo. Mentre sono positivi alcuni considerando inseriti dall’On. Zanoni
(emendamenti 20,40), la Commissione non trova accettabile la richiesta di
eliminare gli esperti accreditati (28, 29, 30). Anche in merito al coinvolgimento
del pubblico nelle diverse fasi del processo decisionale, in particolare nella fase di
screening (22), le proposte del relatore meritano un’ulteriore riflessione, anche
perché la Direttiva attuale copre già tale aspetto. Anche sull’introduzione della
previsione di misure correttive a seguito del monitoraggio (41) la Commissione
ha espresso perplessità. Infine, ha osservato che alcuni emendamenti vanno ben
oltre la proposta originaria, ad esempio la definizione di biodiversità (13) e le
previsioni sulla tempistica, che introducono arbitrarietà e incertezza giuridica
sulla possibilità di deroghe (7) e sulle diposizioni normative vigenti (Convezione
di Aarhus) al riguardo. Gli Stati Membri devono avere la possibilità di deroghe e
queste devono essere regolate secondo criteri non arbitrari. In merito allo shale
gas, la Commissione fa notare che prima di intraprendere qualsiasi azione, è
necessario stabilire un quadro di riferimento a livello europeo. A tale proposito, la
Commissione ha ricordato che ha in programma di presentare uno studio di
impatto nel 2014.
Si possono presentare emendamenti alla relazione dell’On Zanoni entro il 22
maggio. La considerazione degli emendamenti è prevista per il 19-20 giugno, il
voto in Commissione Ambiente per il 10 luglio. Sono previsti pareri delle
Commissioni Petizioni e Trasporti.
Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected])
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BIOCOMBUSTIBILI
Lo scorso 6 maggio i deputati della Commissione ambiente hanno avuto uno
scambio di opinioni sul progetto di relazione dell’On. Lepage (ALDE, Francia) sulla
proposta di emendamento alla Direttiva sulla qualità dei combustibili e alla
direttiva sulle energie rinnovabili (Proposta ILUC). In sintesi, la proposta della
Commissione europea introduce due principali elementi di criticità:
 un tetto del 5% al quantitativo di biocarburanti di prima generazione, cioè
da materie prime agricole, e di bioliquidi utilizzabile ai fini del
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ACCADE ALL’UE N. 180
raggiungimento dell’obiettivo del 10% di produzione di energia da fonti
rinnovabili nel settore dei trasporti al 2020, previsto dalla Direttiva
2009/28/CE sulle Fonti Rinnovabili
 incentivi di mercato per i biocarburanti con un fattore basso o nullo di
emissioni associate al cambiamento indiretto della destinazione dei terreni
(ILUC), in particolare dei biocarburanti di seconda e terza generazione
prodotti da materie prime agricole che non richiedono un uso aggiuntivo di
terreni agricoli. Tali biocarburanti potranno contare fino a due e quattro
volte nel raggiungimento dell’obiettivo del 10%. A tal fine, la
Commissione europea ha predisposto in modo una lista di queste materie
prime, tra le quali rientrano molti prodotti utilizzati dall’industria del legno.
Il primo punto potrebbe rendere quasi impossibile per il settore dei trasporti
raggiungere l’obiettivo del 10% al 2002, mentre il secondo, di fatto, crea per
alcuni prodotti inseriti nella lista una concorrenza distorta tra l’utilizzo nella filiera
industriale (ad esempio il legno) e a fini energetici.
Pertanto, la proposta ha riacceso le polemiche sulla competizione perversa creata
dalla promozione dei biocarburanti tra produzione agricola e produzione di
energia per i trasporti.
In merito al calcolo del fattore ILUC, la proposta della Commissione europea, ha
tenuto conto delle scarse conoscenze scientifiche, e ha introdotto solo un obbligo
di rendicontazione (Art. 1 par. 6) per gli Stati membri. Pertanto, non ha incluso
l’impatto del fattore ILUC nei criteri di sostenibilità almeno fino al 2012, e i
fornitori di carburanti non dovranno tenere conto del fattore ILUC per rispettare
l’obbligo di riduzione dei gas serra del 6% imposto dalla Direttiva sulla Qualità
della benzina e del combustibile diesel 98/70/CE.
L’On. Lepage sostiene, invece, che gli attuali metodi di calcolo consentono di
determinare il fattore ILUC ai fini di stabilire criteri di sostenibilità dei
biocombustibili pertanto, chiede che si tenga conto del fattore di emissioni
associate al cambiamento indiretto della destinazione dei terreni (fattore ILUC)
nella legislazione.
D’altra parte, la Lepage propone una serie di concessioni allo scopo di proteggere
l’occupazione nel settore dei biocombustibili di prima generazione, e propone
quanto segue:
 una certa quantità di biocarburanti convenzionali equivalente ai valori di
produzione del 2012 non dovrà essere sottoposta ai valori ILUC
 i produttori di biocombustibili convenzionali (soprattutto biodiesel) non
dovranno rispettare i valori proposti dalla Commissione europea (13g e
12g di CO2eq/MJ per lo zucchero e i cereali) fino al 2020, cioè 3 anni più
tardi della scadenza proposta dalla Commissione europea
 I fornitori di carburanti avrebbero altri 5 anni per adeguarsi all’obiettivo di
riduzione di gas serra
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ACCADE ALL’UE N. 180
 la relatrice sostiene gli incentivi ai biocarburanti di seconda generazione,
ma sottolinea che devono essere introdotte delle garanzia di integrità. Per
questo propone un nuovo allegato che chiarisce i vari tipi di rifiuti e residui
 introduce un obiettivo separato dell’1.5% per i veicoli elettrici e un
obiettivo del 12% di efficienza energetica per il settore dei trasporti.
Il relatore ombra On. Klass (Germania, PPE) ha dichiarato che il dossier ha
complessi risvolti economici, sociali e tecnici, non ci sono sufficienti conoscenze
scientifiche sulle emissioni associate al cambiamento indiretto della destinazione
dei terreni (ILUC), non ci sono alternative tecnologiche sufficienti a sostituire i
biocarburanti di prima generazione. Alcuni deputati hanno dichiarato che alla luce
delle numerose criticità create da biocarburanti, sarebbe opportuno eliminare
l’obiettivo per i trasporti al 2020.
Si possono presentare emendamenti alla relazione dell’On Lepage entro il 27
maggio. La considerazione degli emendamenti è prevista per il 19-20 luglio e il
voto in Commissione Ambiente il 10 luglio. Il voto in plenaria è fissato per
settembre.
Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected])
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EMISSIONI VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI
Lo scorso 6 maggio la Commissione Ambiente ha approvato con 53 voti a favore
e 4 contrari il progetto di relazione dell’On Krahmer, (ALDE, Germania) sulla
proposta che modifica il regolamento (UE) n. 510/2011 che definisce le modalità
di conseguimento dell'obiettivo del 2020 per la riduzione delle emissioni di CO2
dei nuovi veicoli commerciali leggeri.
In sintesi, a seguito di un compromesso raggiunto tra i diversi gruppi politici, la
relazione dell’On. Krahmer chiede la definizione di un obiettivo indicativo di
emissioni per i veicoli commerciali leggeri di 105-120gCO2/Km al 2025.
Inoltre, i deputati chiedono che la Commissione definisca entro il 2017 le
modalità per raggiungere tale obiettivo, sulla base di uno studio di impatto per il
settore automobilistico e gli altri settori industriali ad esso collegati. Sono stati
approvati compromessi anche in merito ai test di prova delle auto e alla
concessione di super-crediti. Infine, è stato approvato un emendamento che
prevede un limite di velocità 120km/ora per i nuovi veicoli commerciali leggeri a
partire dal 2014. Il relatore ha ricevuto il mandato per iniziare il negoziato interistituzionale (trilogo).
Per maggiori informazioni: Barbara Mariani ([email protected])
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BILANCI
Il 7 maggio si è riunita la commissione Bilanci (BUDG) del Parlamento europeo.
Tra i punti affrontati si segnalano lo scambio di opinioni con il Vicepresidente
della Commissione Olli Rehn e il Presidente della Banca Europea per gli
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Investimenti Werner Hoyer sull’aumento di 10 miliardi del capitale della BEI e lo
scambio di opinioni con l’On. Jensen (ALDE, Danimarca) sul mandato negoziale
per i triloghi sul bilancio 2014.
Per maggiori informazioni: Maria Cristina Scarfia ([email protected])
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PROBLEMI ECONOMICI E MONETARI
Martedì 7 maggio si è riunita la commissione per i problemi economici e monetari
(ECON) del Parlamento europeo. Sono stati discussi i seguenti temi di interesse
per il sistema di Confindustria:
 Esame degli emendamenti alla relazione dell’On. Herbert Dorfmann (PPE,
Italia) sulla modifica del regolamento (CE) n. 994/98 sull’applicazione degli
articoli 92 e 93 del trattato che istituisce la Comunità europea a
determinate categorie di aiuti di stato orizzontali e del regolamento (CE) n.
1370/2007 relativo ai servizi pubblici di trasporto di passeggeri su strada e
per ferrovia. Al momento sulla relazione non sembrano sussistere
particolari divergenze tra i gruppi (il voto è previsto per il 6 giugno);
 Esame degli emendamenti alla relazione dell’On. Sirpa Pietikäinen (PPE,
Finlandia) sulla modifica del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio
recante modalità di applicazione dell'articolo 93 del trattato CE. Anche su
questo dossier si registra un sostanziale consenso da parte dei diversi
gruppi politici, in particolare riguardo alle finalità della revisione del
“regolamento di procedura” (maggiore efficienza nell’erogazione e nel
controllo da parte della Commissione), e ciò nonostante le molteplici
criticità per le imprese. Il voto è previsto per il 6 giugno;
 Esame degli emendamenti sul Quadro di risanamento e di risoluzione delle
crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento e modifica delle
direttive del Consiglio 77/91/CEE, 82/891/CE, delle direttive 2001/24/CE,
2002/47/CE, 2004/25/CE, 2005/56/CE, 2007/36/CE e 2011/35/UE e del
regolamento (UE) n. 1093/2010 (relazione dell’On. Gunnar Hökmark, PPE,
Svezia). Il quadro di risanamento è un primo tassello dell’Unione bancaria;
 Nello scambio di opinioni con la commissione ECON il Presidente
dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, ha presentato il lavoro svolto nei
giorni della crisi cipriota e il programma di assistenza finanziaria
concordato con le autorità del paese. Molte delle misure inerenti al settore
bancario sono già in corso di implementazione, ed è sulla base di questo
impegno che l’UE e il FMI hanno finanziato parte del pacchetto di
salvataggio, che ha pesato quasi interamente su azionisti e depositanti
sopra i 100.000 euro di due banche in condizioni particolarmente
problematiche. Il caso cipriota, secondo Dijsselbloem, ha mostrato
l’importanza di procedere speditamente con l’Unione bancaria, in
particolare per quanto concerne il meccanismo di supervisione unico e al
fondo di risoluzione ad esso collegato, oltre ad auspicare una piena
operatività dell’ESM una volta che la Banca centrale europea avrà preso
piena responsabilità della supervisione degli istituti finanziari a rischio
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sistemico. Solo in questo modo l’Europa avrà strumenti adeguati per
affrontare le crisi del sistema creditizio;
 Anche Algirdas Šemeta, commissario responsabile per la fiscalità e l'unione
doganale, l'audit e la lotta antifrode ha preso parte ad uno scambio di
vedute con i deputati. Nel suo intervento, Šemeta ha parlato della tassa
sulle transazioni finanziarie, incoraggiando gli undici Stati membri che
implementano la cooperazione rafforzata a trovare un accordo sui punti
rimasti aperti, e degli sforzi per combattere l’evasione, la frode fiscale e la
pianificazione fiscale aggressiva, salutando con favore i progressi compiuti
nel convincere le autorità degli Stati membri dell’importanza di
intraprendere azioni concrete su questi punti ai fini di una maggiore equità
fiscale. Il Commissario ha espressamente citato l’importanza dei lavori
sulla Base imponibile consolidata comune per l'imposta sulle società
(CCCTB), ai fini di contrastare la pianificazione fiscale aggressiva, e
l’importanza della trasparenza e degli scambi d’informazione tra autorità
fiscali.
Il voto sulla proposta di risoluzione su future proposte legislative sull'Unione
economica e monetaria (UEM) è stato rimandato a data da destinarsi, così come
lo scambio di vedute con Michael Barnier, commissario responsabile il mercato
interno e i servizi.
Il giorno successivo, mercoledì 8 maggio, ha avuto luogo una sessione
straordinaria nella quale si è discusso con i membri della troika sull'assistenza
finanziaria a Cipro.
Per maggiori informazioni: Viviana Padelli ([email protected])
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OCCUPAZIONE E AFFARI SOCIALI
Martedì 7 maggio la commissione parlamentare EMPL ha esaminato gli
emendamenti al progetto di proposta di risoluzione dell’On. Berès (S&D, Francia)
sul Social Investment Package. Il Social Investment Package contiene le misure
proposte dalla Commissione europea per lottare contro la povertà e le forme di
esclusione sociale.
L’esame degli emendamenti di compromesso e il voto sul testo sono fissati
rispettivamente per il 29 e il 30 maggio. Il voto in plenaria è previsto per il mese
di giugno.
Per maggiori informazioni: Gaia Della Rocca ([email protected])
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LIBERTÀ CIVILI, GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI
DATA PROTECTION
Lunedì 6 giugno, la commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni
(LIBE) si è riunita per l’esame dei 3133 emendamenti del relatore Jan Philipp
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ACCADE ALL’UE N. 180
Albrecht (Verdi, Germania) alla proposta di Regolamento sulla “tutela delle
persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali e libera circolazione
di tali dati”.
A causa del continuo rinvio della riunione, all’incontro non hanno potuto
partecipare alcuni relatori ombra, con i quali si è tenuta una riunione sui
compromessi il giorno successivo, martedì 7 giugno.
Nel suo intervento, il relatore ha premesso che non si è riusciti a procedere nei
lavori come sperato: il voto in commissione LIBE sarà pertanto rimandato dal 29
maggio a una data antecedente la pausa estiva (da stabilire). Tuttavia, rimane
l’obiettivo del Parlamento di ottenere un mandato negoziale entro l’estate.
Scopo del documento predisposto dal relatore non è quello di stravolgere le
regole della normativa sulla privacy Ue risalente al 1995, ma di accorparle in un
unico corpo legislativo tenendo conto dell’evoluzione digitale odierna.
Da parte sua, invece, il gruppo PPE ha chiesto:
 Snellimento burocratico degli obblighi di documentazione per le Pmi;
 Chiarimento circa le responsabilità di chi controlla i dati e di chi li tratta;
 Di consentire l’uso dei dati per:
o i modelli di business esistenti;
o per le compagnie d’assicurazione;
o fini di ricerca.
 Di incoraggiare l’autoregolamentazione delle imprese e di non introdurre
procedure macchinose coinvolgendo l’autorità garante;
 Di limitare il diritto all’oblio e alla portabilità dei dati a quanto
tecnicamente attuabile.
Il gruppo S&D si è invece soffermato sulla necessità di:
 Far sì che si possa ritirare l’assenso all’uso dei dati con la stessa facilità
con cui si può dare tale assenso (em. 979);
 Chiedere che le imprese che immagazzinano grosse quantità di dati
dispongano di un incaricato alla protezione dei dati e che gli stessi
obblighi normativi del Regolamento riguardino anche le imprese
subappaltate;
 Assicurare massima “coerenza” nel caso in cui un’impresa disponga di più
filiali: qualora vi fosse un ricorso verso tale impresa, bisogna permettere
che ci si rivolga solo all’autorità di controllo in cui l’impresa ha la sede
principale.
È intervenuta al dibattito anche la Presidente della commissione LIBE, avanzando
alcuni dubbi circa il campo di applicazione del Regolamento e circa l’approccio “a
pacchetto” con la direttiva che – a suo avviso – sarebbe ormai stato
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abbandonato. Infine, dubbi sono stati sollevati anche sul trattamento dei dati
anonimi.
Per la Commissione europea è intervenuto il direttore della DG Giustizia
responsabile del dossier, che ha parlato della volontà della commissaria Reding di
assicurare un’evoluzione delle norme in materia di privacy, non di una
“rivoluzione”. A proposito di “anonimato” ha fatto notare come gli Stati Uniti
abbiano dimostrato che attraverso dati quali l’età, il CAP, il sesso sia possibile
identificare il 95% della popolazione: per tale ragione – conclude - bisogna
discutere con cautela eventuali possibilità di “sconti” nella protezione di dati
anonimi.
È quindi intervenuto un rappresentante della Presidenza di turno dell’Ue che ha
aggiornato il Parlamento sullo stato dei lavori in Consiglio. Si terranno 26 riunioni
entro la fine della Presidenza, la discussione in Consiglio avverrà il 6 giugno per
dirimere alcune questioni fondamentali (capitoli da 1 a 4) su sui è necessaria una
rapida decisione dei ministri. Al momento si stanno affrontando le seguenti
questioni: libertà d’espressione e di opinione, campo di applicazione materiale e
territoriale, definizione di assenso. Gli Stati membri, infine, auspicano maggiore
flessibilità nell’applicazione del Regolamento per il settore pubblico, argomento
su cui sarà difficile trovare un accordo entro la fine della Presidenza irlandese.
A conclusione, il relatore Albrecht ha informato che sulle richieste del PPE si è già
raggiunto un discreto grado di consenso e tali punti saranno sicuramente recepiti
dai compromessi. Inoltre, secondo il relatore, il suo rapporto snellisce già le
proposte avanzate dalla Commissione europea sulla portabilità dei dati e sul
diritto all’oblio. Per quel che riguarda il coordinamento delle autorità di controllo
ha assicurato che si chiederà, per le imprese con delle filiali, la creazione di uno
sportello unico che fungerà da coordinatore. Ha infine confermato che i lavori
proseguono secondo un approccio a pacchetto e che dal campo di applicazione
del Regolamento non verrà chiesta l’esclusione delle autorità pubbliche. Per quel
che riguarda la forma giuridica, la commissione LIBE ha accettato quanto
proposto della Commissione e non sarà disposta ad accettare cambiamenti.
L’obiettivo è quello di concludere la procedura legislativa prima delle prossime
elezioni del Parlamento europeo.
Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected])
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CYBER SECURITY
Lunedì 6 giugno, la commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni
(LIBE) avrebbe dovuto esaminare il progetto di proposta di risoluzione della
commissione IMCO sulla “Strategia dell'Unione europea per la cibersicurezza: un
ciberspazio aperto e sicuro”. Tuttavia, il testo non era ancora stato finalizzato
dalla commissione IMCO. La riunione è stata quindi rinviata. La scadenza per la
presentazione degli emendamenti in commissione LIBE è prevista per il 14
maggio alle ore 12:00, mentre il voto per il 29/30 maggio.
Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected])
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MERCATO INTERNO E PROTEZIONE DEI CONSUMATORI
SICUREZZA DEI PRODOTTI E SORVEGLIANZA DI MERCATO
Il 7 maggio scorso si é svolto, presso la commissione IMCO, il primo scambio di
opinioni sulla proposta di regolamento sulla sicurezza dei prodotti al consumo e
sulla proposta di regolamento sulla sorveglianza di mercato.
Dopo una presentazione della Commissione europea delle due proposte, la parola
è passata alle due relatrici, rispettivamente l’on. Shaldemose (S&D, Danimarca)
e l’on. Pietikainen (PPE, Finlandia), e poi ai vari relatori ombra e agli altri membri
della commissione.
Il giudizio unanime dei deputati rispetto alle due proposte è complessivamente
molto positivo. La perplessità maggiore ha riguardato le risorse alle quali gli Stati
membri dovrebbero attingere per realizzare le misure descritte nelle due
proposte e migliorare la sorveglianza di mercato. Il punto più sensibile e sul
quale le opinioni dei membri sono divergenti è emerso essere l’art. 7
sull’indicazione d’origine, della cui utilità le relatrici sono sembrate scettiche,
mentre i due deputati italiani intervenuti, l’on. Cofferati e l’on. Baldassarre
(quest’ultimo relatore ombra del PPE sulla proposta) si sono espressi a favore.
Il 29 maggio la commissione organizzerà un’audizione sul tema.
Per maggiori informazioni: Matteo Borsani ([email protected])
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CYBER SECURITY
Martedì 7 maggio, la commissione per il mercato interno e la protezione dei
consumatori (IMCO) si è riunita per l’esame del progetto di proposta di
risoluzione sulla “Strategia dell'Unione europea per la cibersicurezza: un
ciberspazio aperto e sicuro”.
Gli obiettivi principali che la Commissione europea intende raggiungere tramite
questa strategia sono:
 la creazione di standard minimi per la protezione delle infrastrutture più
critiche;
 la creazione di una rete di sicurezza che protegga sia i fornitori che i
consumatori dei servizi;
 la formulazione di linee guida per combattere la criminalità cibernetica;
 il potenziamento della collaborazione,
responsabili politici e la NATO;
 la creazione di una collaborazione
combattere gli attacchi informatici.
a
in
questo
livello
campo,
tra
internazionale
i
per
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ACCADE ALL’UE N. 180
Gli eurodeputati presenti al dibattito hanno accolto positivamente l’iniziativa della
Commissione, sottolineando la necessità di formulare una strategia di ampio
respiro che coinvolga sia i soggetti pubblici che i privati, affinché sia possibile
combattere efficacemente il fenomeno degli attacchi cibernetici, ormai in
costante crescita.
Allo stesso tempo sarebbe, però, necessario garantire un buon equilibrio tra il
livello di sicurezza e il rispetto delle libertà fondamentali degli individui, tra cui il
sempre più dibattuto diritto alla privacy.
Infine, per il Parlamento, è indispensabile creare un partenariato efficace tra tutti
i soggetti coinvolti per rafforzare il livello di resilienza e assicurare un livello
minimo di standard comuni che possa colmare il gap oggi esistente tra i paesi più
avanzati e quelli che non hanno ancora previsto alcuna strategia a tal riguardo.
Da parte sua, il capo Unità “Trust and Security” della DG Connect Giuseppe
Abbamonte ha affermato che la tutela del diritto alla privacy sarà garantita in
quanto non sussiste alcuna dicotomia tra sicurezza informatica e tutela dei diritti
fondamentali. Ha poi evidenziato l’importanza del ruolo che può essere svolto
dall’ENISA (European Network and Information Security Agency) nel coordinare
tutte le autorità coinvolte e la Commissione stessa al fine di confrontarsi sulle
migliori prassi e colmare quindi le lacune dei paesi più arretrati.
Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected])
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TURISMO E TRASPORTI
Lunedì 6 maggio la commissione per i Trasporti e il Turismo (TRAN) del
Parlamento europeo ha affrontato un primo scambio di opinioni sulla proposta di
direttiva per la “Realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi”,
di cui è relatore l’eurodeputato italiano Carlo Fidanza (PPE).
Con l’eccezione del gruppo ECR, i deputati si sono espressi in termini
generalmente favorevoli alla proposta, che mira ad un sistema di trasporti meno
dipendente dal petrolio. Restano invece forti i dubbi rispetto ai tempi di
realizzazione, alla gestione della fase di transizione e, soprattutto, alle modalità
di finanziamento.
Il 7 maggio si sono inoltre svolte in TRAN due audizioni relative al Quarto
pacchetto ferroviario: una su apertura del mercato del trasporto interno di
passeggeri e governance e l’altra su interoperabilità, sicurezza e Agenzia
ferroviaria europea.
Sul primo punto c’è stato l’intervento della Federazione europea dei lavoratori dei
trasporti, che si è espressa contro la liberalizzazione. Le perplessità sui possibili
effetti di aggiustamento sui costi del personale sono state raccolte dal gruppo
S&D, che tuttavia non è in linea di principio contrario all’apertura del mercato.
L’opposizione alla liberalizzazione rimane dunque limitata (Verdi/Alleanza Libera
Europea).
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Sul secondo punto, continua il dibattito sulla semplificazione delle procedure di
omologazione e sul ruolo da assegnare all’Agenzia ferroviaria europea nella
gestione delle autorizzazioni di immissione dei veicoli ferroviari sul mercato e
delle certificazioni di sicurezza. L’industria preme per una centralizzazione e uno
snellimento delle procedure, attualmente di competenza degli Stati membri.
Per maggiori informazioni: Maria Cristina Scarfia ([email protected])
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CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
Lo scorso 7 maggio, la commissione speciale sul crimine organizzato, la
corruzione e il riciclaggio di denaro (CRIM), ha votato gli emendamenti presentati
all’on. Jacolino (PPE, Italia) relatore della commissione.
In particolare, la commissione ha approvato l’emendamento 355 paragrafo 10,
proposto dall’on. Jacolino, grazie al quale si auspica, in vista di una migliore
tracciabilità dei prodotti, l’implementazione da parte degli stati membri e delle
aziende, di misure concrete, come ad esempio la marcatura CIP per le armi da
fuoco, al fine di contrastare più efficacemente i traffici illeciti.
La relazione dovrà ora essere approvata dall’assemblea plenaria, in una delle
prossime sessioni.
Per maggiori informazioni: Eleonora Lago ([email protected])
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2. Accade in Commissione
AGENDA DIGITALE
Venerdì 10 maggio, la DG Connect della Commissione europea ha pubblicato le
risposte alla consultazione pubblica “Indicazioni per l’innovazione del settore
pubblico europeo basato sulle Tecnologie dell’informazione e della
comunicazione." La Commissione utilizzerà i risultati di questa consultazione per
la definizione dei programmi di lavoro di Horizon 2020.
Per maggiori informazioni: Cinzia Guido ([email protected])
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DIRETTIVA SUI CONTI BANCARI
La Commissione ha adottato l’8 maggio 2013 una proposta di Direttiva sui conti
bancari riguardante tre ambiti: l’accesso a un conto di pagamento di base, il
trasferimento del conto e la trasparenza e la comparabilità delle spese applicate
ai conti.
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La finalità della proposta è ovviare ad un’incompiutezza del mercato unico, per la
quale mentre la normativa europea garantisce che le banche possano operare in
tutta l’Unione e offrire i loro servizi a livello transfrontaliero, una mobilità analoga
non è prevista per i cittadini, i quali spesso non sono in grado di aprire un conto
in un altro Stato membro o di passare agevolmente da una banca all’altra.
Inoltre, sovente i consumatori debbono pagare costi eccessivi per i servizi che
ricevono dalla loro banca e faticano a formarsi un quadro chiaro sulle varie spese
loro applicate.
Il miglioramento della trasparenza e della comparabilità delle spese e
l’agevolazione del trasferimento del conto dovrebbero consentire ai consumatori
di beneficiare di offerte migliori e spese inferiori per i conti bancari. Al tempo
stesso, secondo la Commissione, il settore dei servizi finanziari trarrà vantaggio
da una maggiore mobilità dei clienti e dalla riduzione degli ostacoli all’ingresso,
anche a livello transfrontaliero.
La direttiva sarà ora oggetto di procedura ordinaria presso il Parlamento europeo
ed il consiglio. Il testo è disponibile online.
Per maggiori informazioni: Viviana Padelli ([email protected])
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A cura di Matteo Borsani e Giulia Picano
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