torre di mosto (ve) cerimonia patriottica

Transcript

torre di mosto (ve) cerimonia patriottica
Anno LVIII
Gennaio
N. 1
TORRE DI MOSTO (VE)
CERIMONIA PATRIOTTICA
PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI
Gennaio 2016 - Mensile - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1 comma 1 - DRCB - Roma - Viale Castro Pretorio, 116 - Roma
ASSOCIAZIONE
NAZIONALE
COMBATTENTI
E REDUCI
NOTIZIARIO MENSILE
Anno LVIII - N. 1
Gennaio 2016
SOMMARIO
2016. Un anno particolarmente importante
per la nostra associazione
La Battaglia di Valibona
Pag. 2
Addio A...
Pag. 12
Cronache Associative
Associato all’Unione
Stampa Periodica Italiana
Direttore
Dott. Giorgio Dissera Bragadin
Direzione, Redazione
e Amministrazione
Pag. 1
Discorso del dott. Tosoni Gradenigo Francesco
durante la messa funebre del dott. Giorgio Dissera Bragadin
Pag. 5
Pag. 13
00185 Roma
Viale Castro Pretorio, 116
Piano V - Interno 13
Tel. 06.68.13.45.66
Fax 06.68.19.57.09
e-mail: [email protected]
o [email protected]
Abbonamenti:
Soci, Sezioni
e Federazioni
e 20,00 annue
Soci, Sezioni
e Federazioni
all’estero
e 20,00 annue
Sostenitore
e 25,00 annue
Benemerito
e 30,00 annue
Versamento C/C 37279007
Periodico mensile:
Autorizzazione del Tribunale
di Roma N. 6704 del 29-1-1959
L’Associazione Nazionale Combattenti e
Reduci editrice del Notiziario Mensile è
iscritta nel Registro Nazionale della Stampa
di cui alla Legge 5 agosto 1981, n. 416,
art. 11 con n. 00170, vol. 2,
foglio 553 in data 25 agosto 1982.
Progetto grafico, impaginazione e stampa:
Servizi Tipografici Carlo Colombo s.r.l.
Vicolo della Guardiola, 22
00186 Roma - Tel. 06.67.91.788
www.stcc.it
Finito di stampare nel gennaio 2016
In copertina: Torre di Mosto (VE)
Cerimonia patriottica.
Il «Notiziario» è l’organo ufficiale dell’A.N.C.R. Da anni riproduce fedelmente la vita della nostra
Associazione; dà ampio resoconto alle attività che svolgono il Centro associativo, le Federazioni
provinciali e le varie Sezioni; agita i grandi problemi rivendicativi, sia generali che di categoria;
risponde esaurientemente ai vari quesiti dei lettori; rievoca sovente pagine di storia patria.
Il «Notiziario» vuole essere, pertanto, uno strumento di collegamento tra Centro e periferia, tra
commilitoni e commilitoni.
Ecco perché è necessario diffonderlo e abbonarsi.
2016
UN ANNO PARTICOLARMENTE IMPORTANTE PER LA
NOSTRA ASSOCIAZIONE
Cari colleghi ed amici,
permettetemi, prima di tutto, di augurare a Voi e alle vostre famiglie un 2016 pieno di salute e di
serenità.
Il 2016 rappresenta un anno molto importante per la nostra Associazione che, spero, saprà trovare le forme ed i modi per continuare il suo impegno con rinnovata passione. A questo scopo è importantissima l’attività delle Federazioni/Sezioni al fine di aumentare le adesioni soprattutto fra i giovani
a cui spetterà il compito di proseguire sulla strada tracciata da coloro che, oggi ultranovantenni, vissero quei momenti terribili della guerra e di far sopravvivere l’Associazione nel ricordo di coloro che
diedero la vita per la Libertà e la Democrazia, oltre a 70 anni di Pace.
L’anno 2015 si è concluso con un importante riconoscimento, la consegna della medaglia della
Liberazione, che il Ministro Pinotti ha consegnata ai labari di 12 associazioni combattentistiche e partigiane fra cui l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci. L’iniziativa ha voluto riaffermare
come la Lotta di Liberazione sia stata un movimento collettivo volto a ristabilire i principi di libertà
e indipendenza e nello stesso tempo riconoscere il ruolo fondamentale delle realtà associazionistiche che da allora si impegnano per mantenere viva la memoria di quelle vicende fondanti della
Repubblica e trasmetterne i valori alle nuove generazioni.
Di seguito è riportato il discorso breve ma significativo che il Col. Pasquale Zucca, intervenuto alla
cerimonia quale mio delegato, ha tenuto, all’interno pubblichiamo la cronaca dell’evento inviataci
dal Colonnello Zucca:
“Sig. Ministro,
a nome del Presidente Nazionale Comm. Sergio Paolieri, che per motivi privati non ha potuto partecipare alla cerimonia, di tutti i soci, ma in modo particolare degli anziani combattenti e reduci
ancora viventi, mi permetta di esprimerLe il profondo ringraziamento per l’attenzione che Ella ha
voluto dimostrare verso il nostro Sodalizio che, fondato nel 1917, si impegna nella testimonianza viva
della memoria dei Caduti in tutte le guerre.
Cento anni fa, gli ex combattenti del primo conflitto mondiale diedero vita alla nostra
Associazione.
Gli ex combattenti del secondo conflitto mondiale sono la continuità storica di quella entità, e
altresì custodi gelosi del suo lascito, ricco di ideali e di passioni.
L’obiettivo dell’Associazione è di poter rappresentare i sacrifici e gli eroismi dei combattenti, custodendo la memoria storica e preservandola intatta per le nuove generazioni.
In tale ottica l’Associazione, che conta oltre 60.000 soci, organizzati in 80 Federazioni provinciali in Italia e 5 all’estero, ha promosso la realizzazione di musei i cui contenuti vengono costantemente incrementati da donazioni da parte dei soci o loro eredi.
Tutto ciò con l’obiettivo di divulgare alle giovani generazioni anche la memoria di tutti quei soldati che
sono stati dimenticati dalle ricostruzioni storiche più importanti e significative e che invece, a nostro
modo di vedere, sono parte importante della nostra storia recente e che alla pari di tante altre figure maggiormente divulgate, meritano il ricordo, la stima, la riconoscenza della Nazione.
Grazie Sig. Ministro, La consegna di questo riconoscimento per noi significa il suggello per l’importante ruolo svolto dai Combattenti e Reduci a beneficio della nostra Nazione. “
Il Presidente Nazionale
Comm. Sergio Paolieri
P. Z.
1
STORIA
CALUNZANO - PRATO
LA BATTAGLIA DI VALIBONA
Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 si era costituita sul Monte Morello una formazione partigiana.
Quando divenne troppo numerosa, fu deciso dal CLN
(Comitato di Liberazione Nazionale) di dividerla in due
gruppi.
Uno di questi era comandato da Lanciotto Ballerini
di Campi Bisenzio, al quale con il gruppo dei Lupi Neri
formato da 17 uomini, fu ordinato di spostarsi nella
zona del pistoiese.
La mattina del 26 dicembre del 1943 i Lupi Neri
discesero dal Monte Morello e giunsero in serata nel
villaggio di Valibona, costituito da poche case di contadini, che li accolsero molto bene e dove si attestarono in un fienile.
Erano tutti armati con moschetti, pistole, bombe a
mano e un fucile mitragliatore.
Nei giorni che rimasero nel villaggio fecero piccole incursioni nella zona, sopratutto per
approvigionarsi di viveri e durante una di queste ebbero uno scontro a fuoco con dei fascisti, in
località il Cornocchio.
Cominciò così a circolare la voce della presenza di un gruppo di partigiani che operava nell'area, che misero in allarme i comandi militari, tanto che fu deciso di fare un rastrellamento
nella zona con il battaglione Muti e la Guardia nazionale repubblicana, formata da numerosi
fascisti provenienti da diverse località.
La mattina del 3 gennaio 1944 il villaggio di Valibona fu circondato da circa 150 uomini e
intorno alle 6 del mattino fu intimata la resa ai partigiani che subito risposero con le armi.
Iniziò così una battaglia che infuriò per diverse ore.
Il comandante Ballerini cercò di rompere l'accerchiamento nel tentativo di prendere la mitragliatrice di un nemico ma rimase ucciso, mentre Barinci, che era accanto a lui, fu gravemente
ferito.
Ventroni, che aveva il fucile mitragliatore, riuscì a tenere a bada i fascisti per diverso tempo
ma terminate le munizioni, dovette ritirarsi nel vicino fienile che venne incendiato e dove in
seguito fu ritrovato carbonizzato.
I partigiani, a corto di munizioni, cercarono di fuggire dalla zona del combattimento, che era
durato circa tre ore.
Il russo Vladimiro fu catturato e ucciso.
Nello scontro rimasero uccisi tre partigiani, cinque furono catturati vivi e trasferiti in carcere,
gli altri si salvarono riuscendo a sfuggire all'assedio e infliggendo anche gravi perdite al nemico.
Pe questa azione Lanciotto Ballerini fu poi insignito della Medaglia D’Oro al valor Militare.
2
MIRANO (VE) - Commemorazione del 4 novembre 2015, un’inseme delle autorità e rappresentanti presenti alla cerimonia.
Zurigo (Svizzera) - La nostra Federazione ANCRI ricorda
i Caduti.
Torre di Mosto (VE).
3
Poppi (AR). - Presentazione volumi “Poppi 1994” e “Poppi un paese tra due guerre”.
La Sezione di Salzano ha festeggiato il suo socio Preo Emilio
per il suo secolo di vita. La Federazione di Venezia partecipa ai festeggiamenti.
Poppi (AR) - Il discorso del Sindaco.
4
CRONACHE ASSOCIATIVE
a cura di Barbara Alò
tutte le Guerre hanno visitato il Museo Storico della
Prima Guerra Mondiale a Rovereto che ha visto
anche un’escursione sulle trincee di Val di Gresta.
PENSANDO
DI FARVI COSA GRADITA
PUBBLICHIAMO STORIA E CONTATTI
DEL SACRARIO DI CASTEL DANTE
TELGATE (BG) - Gli allievi della Scuola Secondaria di
I grado in visita al Sacrario Militare di Castel Dante a
Rovereto.
TELGATE - BG
MANIFESTAZIONI PER IL
CENTENARIO DELLA GRANDE
GUERRA
La storia:
Sul colle di Castel Dante, a pochi chilometri
dal centro storico di Rovereto, venne promosso
a partire dal 1922 e realizzato negli anni immediatamente successivi un cimitero di guerra a
ricordo dei caduti della Prima Guerra Mondiale.
Vi erano ospitate 3.000 tombe di caduti,
costellate da monumenti di varia tipologia,
spesso realizzati assemblando materiali bellici
di varia tipologia.
Venne realizzato nei pressi delle poche rovine rimaste del castello medievale dei Signori di
Lizzana (Castel Dante). Dalla sua sommità era
possibile osservare numerosi campi di battaglia
della Vallagarina.
Alla fine degli anni ‘20 fu decisa, da parte del
Regime, la sua sostituzione con un monumentale Sacrario Militare.
I lavori iniziarono nel 1933 e, dopo un percorso costellato di difficoltà, il Sacrario venne
inaugurato il 4 novembre 1938. Progettista dell'imponente opera fu l'architetto Fernando
Biscaccianti.
Oggi ospita le spoglie di più di 20.000 caduti di nazionalità italiana, austriaca, cecoslovac-
N
el quadro delle manifestazioni indette per il
centenario della Grande Guerra anche la
nostra Sezione di telgate ha partecipato a questo
importante anniversario con tutto l’ardore possibile e con l’intento di rinnovare nelle giovani
generazioni lo spirito e l’amore di Patria che
animò i nostri padri durante quella terribile
prova.
Oltre alla manifestazioni patriottiche e civili
del 25 Aprile e del 4 Novembre, ricorrenze che
la nostra Sezione da sempre celebra con solenne fervore, quest’anno si è predisposta una cerimonia d’Onore ai Caduti, con la partecipazione
di autorità militari e civili e grande partecipazione di popolazione.
In questa occasione, grazie all’interessamento
della locale Associazione Alpini è stata promossa una gita studio sui luoghi del primo conflitto
mondiale; i destinatari di tale iniziativa sono
stati gli allievi di seconda e terza media di
Telgate, accompagnati dai loro insegnanti.
I ragazzi hanno visitato il Mausoleo di Castel
Dante a Rovereto e dopo visita alla Campana di
5
CRONACHE ASSOCIATIVE
ca e ungherese, noti e ignoti; le cui salme furono traslate dai più disparati cimiteri di guerra.
te della Prima Armata italiana che arginò l'offensiva austriaca del 1916, G. Pecori Girardi.
Nel piano superiore si trovano l'altare e le
spoglie di Damiano Chiesa e Fabio Filzi noti
martiri irredentisti trentini posti in questo luogo
della memoria nel secondo dopoguerra.
Attorno ad uno spoglio altare troviamo la Via
Crucis in bronzo dello scultore G. Castiglioni.
Nel 1967 venne estesa la zona monumentale
andando a comprendere oltre all'Ossario di
Castel Dante anche la Strada degli artiglieri con 120 lapidi dedicate a artiglieri Medaglie
d'Oro, Costa Violina e la Grotta di Damiano
Chiesa, dove questi venne fatto prigioniero,
nella quale si trova un pezzo di artiglieria da
149 G.
Curiosità: la località deve il suo nome ad una
leggenda secondo la quale il “Sommo Poeta”:
Dante Alighieri fu ospite del Castello dei
Castelbarco di Lizzana attorno al 1310 e qui
prese spunto per la sua Divina Commedia.
Rimangono, sul lato Est dell'ossario, alcuni
ruderi.
L’opera:
Si accede al parco ed al Sacrario Militare
attraverso un cancello metallico posto sul lato
Nord del parco.
L'accesso avviene attraverso una stradina
asfaltata che passa tra l'Ossario e la casa del
custode.
Ai margini della strada di accesso (sinistra)
sono visibili alcune opere militari (trincee) ottimamente conservate, costruite dai fanti della
Brigata Mantova dopo aver conquistato la posizione sul colle nel dicembre 1915.
Superate le trincee si passa nei pressi della
casa del custode e di un vecchio rovere che
ricorda il simbolo araldico della città di
Rovereto come si può notare dalla targa ai suoi
piedi.
Si accede cosà al piazzale Sud posto alla base
dell'ampia scala panoramica che permette l'accesso alla costruzione.
Nel piazzale sono presenti alcuni pezzi di
artiglieria da 105 puntati in direzione Sud ed un
pennone portabandiera.
Dallo spiazzo che è sulla sommità del colle,
si possono individuare quote e località riferite a
memorabili eventi bellici infatti il Sacrario
Militare sorge sulla sommità di un colle dal
quale è possibile godere di un'invidiabile vista
panoramica sulla città , i dintorni e le vie di
accesso.
Alcune rovine del più antico Castel Dante si
trovano sul lato opposto dell'ingresso e possono
essere raggiunte aggirando l'imponente costruzione.
Nel complesso il sacrario si presenta come
una monumentale e massiccia costruzione a
corpo cilindrico, a due piani collegati da scale
interne e con una grande scalinata panoramica
sul lato Sud che permette l'accesso alla costruzione ed è ricoperto da una cupola di metallo.
La costruzione si rifà all'architettura classica.
Al piano terra, dopo una scala panoramica, è
posizionata una lapide che ricorda le medaglie
d'oro della Legione Trentina presso cui arde una
lampada perenne a ricordo dei tristi eventi e
nella cripta è conservato il busto del comandan-
Recapiti:
via Castel Dante - Rovereto TN
tel. 0464 432480 (custode)
fax 0464 463088
Orari:
Telefonare per avere conferma degli orari.
9.00-16.00 da lunedì a sabato (da aprile a
ottobre) con pausa pranzo
9.00-12.00 / 14.00-18.00 domenica e festivi
(da aprile a ottobre)
8.00-14.00 da lunedì a sabato (dopo la prima
domenica di novembre a marzo)
Chiuso domenica e festivi
INGRESSO LIBERO.
Gestione:
Ministero Difesa, Commissariato generale
onoranze caduti in guerra
Note:
si raccomanda l'osservanza delle norme di
comportamento per l'accesso al sacrario militare. Luogo della memoria.
Tra le varie norme:
6
CRONACHE ASSOCIATIVE
ria e che questi bambini, anche in futuro, non
dimentichino i loro familiari ed i loro cari.”
• accedere con abiti adeguati;
• non consumare pasti all'interno dell’area;
• non introdurre cani anche se al guinzaglio.
Alcuni cartelli avvisano della possibile presenza di vipere all'interno delle trincee, fare
attenzione.
MORBEGNO (SO) - Intervento dell’ANCR Morbegno.
SANDIGLIANO (BI) - Commemorazione dei Caduti.
SANDIGLIANO - BI
OMAGGIO AI CADUTI
A
nche quest’anno la nostra Sezione ha reso
omaggio, in occasione della giornata della
Vittoria, a tutti i caduti nei campi di battaglia e
nei campi di concentramento, caduti che erano
amici, padri, figli e fratelli di nostri concittadini.
Il Nostro Presidente Matteo Loro, durante il
suo discorso, ha sottolineato il dovere dei
sopravvissuti di ricordare con una simbolica
corona di alloro i fratelli che hanno immolato la
propria vita ed ha sottolineato il dovere da parte
dei combattenti sopravvissuti di essere in prima
linea nella conservazione della memoria collettiva.
“Sono tanti i miei coscritti che non sono più
tornati e tanti colleghi di categoria… io per
esempio ero Carabiniere – ha detto il Presidente
Loro – e mi ritengo fortunato ad essere qui a raccontarvi di quei momenti.
Vedo qui presenti tanti bambini e studenti più
grandi, per onorare i nostri caduti e questo mi
commuove.
Spero che la commemorazione d ciò che è
stato serva ad evitare che le nuove generazioni
rivivano i momenti drammatici della nostra sto-
MORBEGNO (SO) - Cerimonia del IV novembre 2015.
MORBEGNO - SO
MANIFESTAZIONE PATRIOTTICA
F
igure di primo piano del mondo politico
nazionale in questi giorni in bassa valle.
In occasione delle celebrazioni per il 4
novembre era presente il Senatore Mauro Del
Barba assieme alle autorità cittadine, militari,
ecclesiastiche, alle Associazioni d’Arma, alle
scuole ed alle Onlus.
La cerimonia è stata impreziosita dal Gruppo
Musicale della Scuola Media Vanoni e dagli
scolari delle primarie cittadine Spini e Damiani.
Le autorità hanno preso la parola, assieme
alle delegazioni scolastiche offrendo riflessioni
sulla pace e rievocando il primo ed il secondo
conflitto mondiale.
È stato sottolineato l’impegno profuso dalle
Forze Armate sugli scenari bellici e nei conflitti
7
CRONACHE ASSOCIATIVE
internazionali ma anche prestando soccorso
durante le criticità nazionali. La sequenza di
interventi ha visto il contributo di Paolo Sironi,
rappresentante della nostra Federazione: “Siamo
nel centenario della Prima Guerra mondiale, fu
una guerra voluta dall’Austria che vedeva inizialmente l’Italia in una posizione neutrale.
Entrammo in guerra impreparati, con dotazioni
e arsenali datati, il conflitto ci vide spesso nelle
mani di alti comandi incompetenti e in quel “tritacarne umano” morirono 600mila italiani”.
Sironi ha inoltre voluto ricordare i 1000 italiani uccisi dai plotoni di esecuzione amici
“Perché si erano arresi o si erano opposti ad
ordini dei superiori che ritenevano ingiusti o,
ancor più, insensati”.
Ha preso poi la parola il senatore Del Barba:
“Porto i saluti del Governo italiano, sono stato
nominato dal Premier Renzi “Consigliere per la
Grande Guerra”. Giro l’Italia per presenziare a
manifestazioni come la vostra e raccolgo, percorrendo le strade della penisola, il sentimento
patriottico che ancora alberga nella popolazione. I segnali più forti, l’impegno più importante,
è fornito dai bambini che, come qui a
Morbegno, ci invitano ad essere espressione,
con la musica, con la poesia, di una cultura di
pace”.
Ha preso poi la parola il Sindaco Andrea
Ruggeri che ha posto l’attenzione sui giovani al
fronte ed ha detto: “Quella della Grande Guerra
è una triste celebrazione, penso a quei giovani
che si trovavano in un conflitto di cui non realizzavano motivi, contesti, scrivevano alle
madri, alle famiglie, pensavano agli affetti a cui
erano stati strappati, vivevano nel dolore”.
Grande la partecipazione della cittadinanza.
Piozzano (PI) - Restaurato il monumento.
Nel corso della manifestazione provinciale
della Associazione tenutasi a Piozzano è stato
infatti presentati i risultati del lavoro di ristrutturazione del monumento ai caduti in piazza Tigli
che la locale Sezione (che quest’anno celebrava
anche il sessantesimo della fondazione) ha promosso e coordinato con il contributo del
Comune e di alcuni imprenditori locali.
Al Presidente sezionale Fabrizio Zanetti sono
andati i ringraziamenti del Sindaco Giuseppe
Burgazzoli, che ha tenuto a sottolineare come “La
memoria storica di una comunità rappresenta un
patrimonio da preservare ad ogni costo e la cura
dei simboli è aspetto che non può essere sottovalutato. Siamo chiamati a tramandare alle generazioni future i valori e gli ideali che gli uomini del
nostro paese che qui sono ricordati hanno scelto
di difendere anche a costo della vita”.
Il monumento ricorda gli 88 caduti di
Piozzano e nel corso della cerimonia che ha
caratterizzato la Festa dell’Unità Nazionale e
della Federazione piacentina, i loro nomi sono
stati letti dagli scolari del paese.
La commemorazione ufficiale è stata tenuta
dal Presidente provinciale Generale Raffaele
Campus che ha sottolineato il significato del
recupero dei monumenti ai caduti troppo spesso trascurati e lasciati nell’incuria dalle istituzioni, ma recuperati solo laddove c’è l’impegno
delle associazioni e del volontariato.
E ancora il nostro Presidente, Generale Campus
ha
voluto
ricordare,
intervenendo
a
Cortemaggiore, l’impegno che ha portato a creazione di nuovo “parco della memoria” realizzato
in un vasto appezzamento accanto al cimitero
della borgata: “Dobbiamo questa bella iniziativa
all’impegno dei volontari delle varie associazioni
PIOZZANO E CORTEMAGGIORE - PI
RESTAURO DEL MONUMENTO AI CADUTI
U
n monumento restaurato e l’inaugurazione
di un nuovo “parco della memoria” hanno
caratterizzato le commemorazioni delle Sezioni
piacentine dell’ANCR.
8
CRONACHE ASSOCIATIVE
che qui hanno collaborato fattivamente ottenendo
anche l’appoggio dell’ente locale”.
La cerimonia di Cortemaggiore, organizzata e
condotta con cura da Fabrizio Devoti, dopo gli
onori a caduti di fronte al monumento nei giardini comunali e la messa officiata da don Giancarlo
Plessi, è culminata con la inaugurazione del
nuovo parco, che in uno stile “anglosassone” raccoglie le 144 croci dei caduti delle due guerre del
secolo scorso, 100 per la grande guerra e 44 per
il secondo conflitto mondiale. Croci bianche allineate che riportano la targhetta con il nome dei
caduti; il “parco” è completato da una stele commemorativa e dal pennone per l’alzabandiera per
le cerimonie che di qui in poi vi si terranno.
All’emozionante manifestazione a cui hanno
partecipato tutte le Associazioni Combattentistiche con numerosi gruppi Alpini guidati dal
Presidente Roberto Lupi, è intervenuto per l’orazione ufficiale il Generale Italico Cauteruccio, ex
comandante della Brigata Alpina Cadore. “Noi
non celebriamo la vittoria delle armi – ha detto
Cauteruccio – ma ci inchiniamo davanti a tutti i
sacrari, ricordiamo i soldati di ieri e di oggi i quali
portano ammirazione alla nostra nazione; celebriamo le virtù civili come solidarietà e senso del
dovere che affiorano nel dramma della guerra e
siamo qui per chiederci se siamo degni del sacrificio fatto da questi ragazzi”; sottolineando poi il
piacere di aver trovato “un paese che fa ben sperare in un’Italia migliore”.
Il sindaco Gabriele Girometta, dal canto suo
aveva espresso l’orgoglio per un paese che
anche “da un evento deplorevole come una
guerra “ aveva saputo trovare “uno spirito di
solidarietà e fratellanza”.
ROMA - Il Colonnello Zucca.
ROMA - Il Colonnello Zucca durante il suo intervento a Palazzo Barberini.
ROMA
‘I
l giorno 15 dicembre, a Palazzo Barberini, si
è svolta la cerimonia di consegna della
medaglia della Liberazione ai labari di 12 associazioni combattentistiche e partigiane - tra cui
l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci in memoria dei loro caduti.
L’iniziativa ha voluto riaffermare come la
Lotta di Liberazione sia stata un movimento collettivo volto a ristabilire i principi di libertà e
indipendenza, e al contempo riconoscere il
ROMA - La dottoressa
Nazionale.
9
Fioravanti con il Labaro
CRONACHE ASSOCIATIVE
La medaglia, che riporta un dettaglio della
monumentale della cancellata in bronzo del
Mausoleo delle Fosse Ardeatine, realizzata dallo
scultore Mirko Basaldella, fu consegnata lo
scorso 22 aprile alle sei associazioni combattentistiche che raccolgono quanti parteciparono
alla Liberazione, e a 51 reduci scelti e segnalati
dalle stesse associazioni. Analogo riconoscimento è stato poi assegnato anche ai reduci
della Liberazione attraverso singole cerimonie
organizzate in tutta Italia dalle autorità locali.
La cerimonia del 15 dicembre ha portato a
compimento questo atto di riconoscimento da
parte dello Stato ed, come lo stesso Ministro
Pinotti e il Presidente della Confederazione italiana tra le associazioni combattentistiche e
Partigiane Claudio Betti hanno voluto ricordare
durante l'evento.
Non va infatti mai dimenticato che la
Seconda Guerra Mondiale ha segnato in maniera irrevocabile un punto di svolta nella storia
umana: a partire da essa le vittime civili causate
dalla Seconda Guerra Mondiale (oltre 48 milioni nel mondo), hanno superato nel numero le
vittime militari e questo fenomeno è andato
sempre più aumentando, con le conseguenze
che oggi sono sotto gli occhi di tutti noi.
La consegna della medaglia al labaro
dell'Associazione Nazionale Combattenti e
Reduci è un riconoscimento che simbolicamente è indirizzato a tutti i Combattenti e Reduci,
per questo grande contributo che hanno offerto
alla storia dell'Italia repubblicana.
ROMA - Il Ministro della Difesa.
ruolo fondamentale delle realtà associazionistiche che da allora si impegnano per mantenere
viva la memoria di quelle vicende fondanti della
Repubblica e trasmetterne i valori alle nuove
generazioni.
Alla presenza, tra gli altri, del Sottosegretario di
Stato alla Difesa, Domenico Rossi, del Capo di
Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio
Graziano, e del Presidente della confederazione
italiana tra le associazioni combattentistiche e
Partigiane, Claudio Betti, il Ministro Pinotti ha
consegnato la medaglia ai Labari di 12 associazioni:
• Associazione italiana ciechi di Guerra (AICG);
• Associazione italiani combattenti interalleati
(AICI);
• Associazione nazionale combattenti e reduci
(ANCR);
• Associazione nazionale famiglie dei Caduti e
dispersi in guerra (ANFCDG);
• Associazione nazionale tra le famiglie italiane
dei martiri caduti per la libertà della patria
(ANFIM);
• Associazione nazionale fra mutilati ed invalidi di guerra (ANMIG);
• Associazione nazionale veterani e reduci
garibaldini (ANVRG);
• Associazione nazionale ex internati (ANEI);
• Federazione italiana dei combattenti alleati
(FIDCA);
• Associazione nazionale perseguitati politici
italiani antifascisti (ANPPIA);
• Associazione nazionale deportati politici nei
campi nazisti (ANED);
• Associazione nazionale vittime civili di guerra (ANVCG).
Col. Pasquale Zucca
MIGNANO MONTELUNGO - CE
RICORDATA LA BATTAGLIA DI MIGNANO
I
l 7 dicembre 2015 a Montelungo comune di
Mignano Montelungo (CE) si è svolta la manifestazione per celebrare e ricordare il 72° anniversario della battaglia di Montelungo.
Durante la giornata commemorativa si è svolta anche una parata che ha visto la partecipazione di alcuni figuranti che hanno sfilato indossando divise dell'epoca, per poi concludersi
con la deposizione di una corona di alloro offerta dal capo dello Stato Sergio Mattarella.
10
CRONACHE ASSOCIATIVE
La giornata si è aperta con la Santa Messa celebrata da don Gennaro Barbieri nella chiesa
Arcipretale il quale, durante l’omelia, ha ampiamente trattato ed approfondito i temi della guerra.
Al termine del rito religioso il Sindaco, i
Carabinieri della locale Stazione, il nostro
Presidente Pasquale Gallo, la Dirigente
Scolastica dell’Istituto Comprensivo, rappresentanze delle scuole di ogni ordine e grado con il
corpo docente, assieme a Soci, Simpatizzanti e
tanti semplici cittadini, si sono mossi in corteo
fino al Monumento ai Caduti dove è stata deposta una corona di alloro.
Hanno quindi preso la parola succedendosi il
nostro Presidente Gallo il Comandante dei
Carabinieri, uno studente ed il Sindaco.
MONTELUNGO - CE. Celebrati i 72 anni dalla battaglia di Mignano Montelungo. 7 dicembre 2015.
Al termine della cerimonia è stata celebrata
una Santa Messa in suffragio dei Caduti di quella battaglia.
L'evento ha visto la presenza delle
Associazioni di Bersaglieri dell'Emila Romagna,
di Bologna e Firenze e di una delegazione dei
Bersaglieri nonché di alcuni Sindaci dei comuni
del comprensorio e zone Limitrofe; la nostra
Associazione era rappresentata da Carlo
D'Onofrio, e l'ANMIG di Sessa Aurunca dal
Presidente Marcello di Stasio.
OLIVETO - IM. Scoperta la lapide ai Caduti.
Cortemaggiore - PC.
4 novembre 2014. Manifestazione Patriottica.
IMPERIA
INAUGURATA LA LAPIDE AI CADUTI
DUGENTA – BN
I
COMMEMORAZIONE DEI CADUTI
n Piazza Bernardo Berio ad Oliveto di Imperia è
stata inaugurata, alla presenza delle massime
autorità civili e militari, una lapide ai Caduti di
tutte le guerre. La scopertura è avvenuta da parte
dei congiunti dei caduti.
L’Orazione Ufficiale è stata tenuta dal
Presidente sezionale ANA Vincenzo Daprelà.
S
i è tenuta a Dugenta la commemorazione dei
Caduti di tutte le guerre voluta dalla nostra
Sezione
locale
con
il
patrocinio
dell’Amministrazione Comunale e la preziosa
collaborazione della Pro Loco Dugenta.
11
CAPOSILE (VE) - Tempio ai Caduti della Grande Guerra.
Cerimonia per il centenario inizio della prima guerra
mondiale. Foto dopo l’alza bandiera.
MARCON (VE) - Riunnione Annuale Presidenti di
Sezione, Federazione veneziana. Momendo del cerimniale, inizio riunione.
ADDIO A...
PAVIA
Diamo il triste annuncio della scomparsa dell nostro Presidente Provinciale Cav.Uff. Giuseppe De
Blasi, classe 1918
Il nostro prezioso collaboratore, Reduci di Russi, aveva ricevuto 2 Croci al Merito di Guerra ed era
anche Presidente dell’UNIRR Pavia.
La famiglia combattentistica si stringe attorno al dolore dei parenti e degli amici tutti.
VENEZIA
Il giorno 8 gennaio u.s. è improvvisamente venuto a mancare il nostro Presidente Nazionale
Benemerito Cavaliere di Gran Croce Giorgio Dissera Bragadin.
I funerali s si sono tenuti in Venezia presso la Basilica di S. Giovanni e Paolo martedì 12 gennaio.
TELEGRAMMI
A nome mio personale e dell’Associazione tutta esprimo il mio profondo cordoglio per l’improvvisa
scomparsa dell’amico Giorgio e ricordo commosso il suo impegno di appassionato dirigente associativo.
Persona stimata da tutti e di grande rappresentanza per l’Associazione, sarà ricordato con grande
affetto da tutta la famiglia combattentistica.
Il Presidente Nazionale A.N.C.R.
Comm. Sergio Paolieri
***
Esprimiamo profondo cordoglio per la scomparsa del dott. Giorgio Dissera Bragadin che ricorderemo
sempre per il suo appassionato impegno come dirigente associativo e come uomo di grande cultura.
Un fraterno abbraccio
Paola Fioravanti, Antonello Melinelli, Rita Valenzi, Barbara Alò
12
DISCORSO DEL DOTT. TOSONI GRADENIGO FRANCESCO
DURANTE LA MESSA FUNEBRE DEL DOTT. GIORGIO DISSERA BRAGADIN
n questo grandioso Tempio, sacro
alla Storia Veneziana, ci troviamo
oggi riuniti per dare l’ultimo partecipato e sofferto saluto al Cavaliere di
Gran Croce, Dott. Giorgio Dissera
Bragadin, Capitano di Fregata che l'ineludibile Sorte ha sottratto a Noi ed ai
Suoi Cari.
Doverosamente esprimo i sentimenti
di partecipazione del Presidente
Nazionale Sergio Paolieri impossibilitato d'intervenire personalmente per difficoltà deambulatorie legate anche alle incognite idro meteorologiche Veneziane di questi
giorni.
Rappresentano fisicamente La Presidenza Nazionale la Dott.ssa Paola Fioravanti e il
Dott. Antonello Melinelli.
Per decenni Giorgio Dissera Bragadin diresse la Federazione Provinciale Veneziana
dell’ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMBATTENTI E REDUCI, con impegno encomiabile,
con invidiabile capacità, con infinita passione, facendone quasi una sua creatura.
Della stessa Associazione si, per breve periodo, interrotto dalla malattia, PRESIDENTE
NAZIONALE.
Ricordiamo i suoi meriti di Combattente nella Marina Italiana, durante il secondo
Conflitto Mondiale.
In tale ruolo, a bordo dell’Incrociatore Trieste, nel 1941 partecipò alla Battaglia Navale
di CAPO MATAPAN nella quale fu anche seriamente ferito.
Rammentiamo la sua instancabile
personalità di scrittore che lo vide
autore di circa cinquanta pubblicazioni, nelle quali trattò, con lucida e
documentato sapere, temi riguardanti
la storia della Sua Amatissima Venezia,
ed appunto, la di Lui partecipazione
bellica.
Quale suo successore nel non facile
ruolo di Presidente della Federazione
Veneziana, sopratutto perché preceduto
dalla sua Notevole Personalità, rinnovo
I
13
qui l’impegno di farsì che la Federazione stessa, seguendo il Suo
esempio, accettando la Sua eredità, venga protetta, assistita e
potenziata nel modo migliore seppure nelle difficoltà di oggi, sostenendo cosi la vita dell’Associazione tutta.
Quale Suo amico, mi preme ricordare i Nostri sogni di studenti universitari sia pure in discipline diverse e le iniziative, forse allora valutarie ed ma
cronistiche, che cercammo di attivare al fine di prevenire gli intravisti problemi di degrado
di questa nostra Città che iniziando da allora (ultimi anni quaranta del secolo scoro) si sono
via via, accentuati fino ad oggi.
Caro Giorgio, Tu avesti altri incarichi,
Fummo assieme Soci del prestigioso
Ateneo Veneto.
Numerosi sono stati i tuoi interventi
giornalistici in argomenti di problematica
attualità.
Quindi, accanto a quelli Ufficiali, abbiti il mio personale, addolorato Saluto,
stendendo ai tuoi Cari la mia partecipazione perché: “sunt lacrimae rerum” (Le cose
umane sono lacrime).
Rimarrai nel Nostro animo per sempre!
Destino permettendo!
Ciao Giorgio.
Francesco Tosoni Gradenigo
Venezia, li 12 gennaio 2016
14