A Di Luisa serve il match della vita contro Lucian Bute!

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A Di Luisa serve il match della vita contro Lucian Bute!
A Di Luisa serve il match della vita contro Lucian Bute!
BOXENEWS
Scritto da Mario Salomone
Creato: venerdì, 14 agosto 2015
Domani notte, presso il Bell Centre di Montreal, in Canada, il nostro portacolori Andrea Di Luisa (17-2-0, 13 KO) cercherà
di compiere l'impresa della vita affrontando il noto pugile rumeno Lucian "Le Tombeur" Bute (31-2-0, 24 KO) in
un match sulle dieci riprese senza titoli in palio.
Sulla carta la differenza tra i due, soprattutto in termini di esperienza, è abissale. Bute ha difeso in passato per
ben nove volte il titolo mondiale di sigla (IBF) dei supermedi conquistato nel 2007, tanto da essere considerato
da alcuni, prima della terribile batosta patita contro Carl Froch, il miglior pugile della categoria. Più alto e
dotato di maggiore allungo, il rumeno ha dalla sua l'ulteriore risorsa della guardia mancina, caratteristiche che
lo rendono un rivale difficile da decifrare. Ben più limitato il palmares del pugile italiano che combatterà per la prima volta all'estero da quando è passato
professionista, benché in questo specifico aspetto Bute gli somigli non essendo quasi mai uscito dai confini del
suo paese di adozione (il Canada) da pro. Fin qui il napoletano residente a Viterbo ha messo in cascina il titolo
nazionale e quello dell'Unione Europea, conquistato a dicembre dopo due tentativi falliti.
I bookmakers non sembrano temere sorprese tanto che la vittoria di Di Luisa è pagata ben 11 volte la posta;
l'evento stesso d'altronde viene presentato in Canada come "Il ritorno di Bute" come se il nostro atleta non
facesse neppure parte dello show. Occorre riconoscere in effetti che lo scenario più probabile sia quello di una
vittoria dell'idolo di casa che dopo aver contenuto le presumibili sfuriate iniziali del rivale dovrebbe riuscire a
trovare il varco per il suo mortifero montante sinistro.
Tuttavia, dal momento che gli incontri non si vincono sulla carta, andiamo ad analizzare quegli elementi che
conferiscono comunque a Di Luisa qualche flebile possibilità di effettuare il colpaccio e di lasciare Montreal a
bocca aperta. Tanto per cominciare, il confronto anagrafico sorride al nostro pugile, non tanto per i due anni di
differenza, quanto per il fatto che Bute, oltre ad aver superato le 35 primavere, sia stato anche maggiormente
spremuto sul ring, avendo quasi il doppio dei match. A ciò occorre aggiungere che il grande favorito viene da
ben 19 mesi di inattività che potrebbero averlo arrugginito ed averne appannato i riflessi. Infine, essendo nel
pugilato la grande sorpresa solitamente frutto di un KO, possiamo sottolineare che la mascella di Bute non sia
propriamente di granito e che quindi la potenza di Di Luisa potrebbe far danni in caso di scambi ravvicinati.
Nella speranza che qualcuno di questi aspetti possa rivelarsi decisivo regalando agli appassionati italiani la
gioia del colpaccio auguriamo a Di Luisa le migliori fortune per l'ardua sfida che lo attende.
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