Dove richiedere assistenza socio-sanitaria Quando il sudore diventa
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Dove richiedere assistenza socio-sanitaria Quando il sudore diventa
INSERTI_02012013_16.pdf - Cremona - Stampato da: mteschi - 22/06/2015 19:40:02 Bimbi a bordo senza mal d’auto Tanti consigli pratici per conoscere e prevenire i rischi di un’estate bollente Solo il bello del caldo............. I pericoli più frequenti 1) Calore eccessivo: l’alta temperatura, anche senza esposizione ai raggi solari, è una possibile causa di disturbi. Conseguenza: Edemi da calore. Sintomi e segni: senso di pesantezza e gonfiore agli arti inferiori. Cosa fare: liberarsi di vestiti e calzature troppo strette. Sdraiarsi, tenere le gambe sollevate, più alte rispetto alla testa, dormire con un cuscino sotto i piedi. In viaggio fare frequenti soste e passeggiare. Al mare camminare a lungo nell’acqua. Cosa non fare: non bere alcolici 2) Esposizione diretta al sole: esporsi in modo diretto e prolungato ai raggi solari può essere fonte di disturbi da non sottovalutare. Conseguenza: Colpo di sole. Sintomi e segni: rossore al viso, malessere generale improvviso, mal di testa, nausea, sensazione di vertigine, possibile fastidio alla luce, aumento rapido della temperatura corporea (febbre). Si può verificare perdita di coscienza. Cosa fare: chiedere assistenza medica. Nell’attesa: distendere la persona in un posto fresco e ventilato con le gambe sollevate rispetto al corpo. Fare impacchi di acqua fresca. Dare da bere acqua fresca, anche con aggiunta di sali minerali. Eventualmente coprire gli occhi. Cosa non fare: Non provocare raffreddamenti troppo rapidi. Non bere alcolici. Non somministrare alcuna bevanda se c’è perdita di coscienza. 3) Alta umidità: umidità oltre il 60-70%, ridotta ventilazione e temperature superiori ai 25 gradi possono dare luogo a diversi disturbi. Conseguenza: colpo di calore. Si può verificare soprattutto in luoghi chiusi. Sintomi e segni: volto arrossato o pallido, pelle secca e calda, aumento della temperatura corporea (febbre), aumento della frequenza cardiaca (tachicardia), aumento della respirazione (tachip- nea), pupille dilatate. Si può verificare shock e perdita di coscienza. Cosa fare: chiedere assistenza medica. Nell’attesa: portare la persona in un posto fresco e ventilato con le gambe sollevate rispetto al corpo (se pallido) o in posizione semiseduta (se rosso in viso). Liberare la persona dagli indumenti. Raffreddare il corpo con acqua fresca, anche avvolgendolo in lenzuola o asciugamani umidi o utilizzando borse di ghiaccio da posizionare sotto le ascelle, ai polsi, all’inguine, alle caviglie, ai lati del collo. Dare da bere acqua fresca, eventualmente con sali minerali. Cosa non fare: Non bere alcolici. Non bere alcuna bevanda se c’è perdita di coscienza. Conseguenza: Crampi muscolari da calore: si verificano soprattutto durante una intensa attività fisica in ambiente caldo. Sintomi e segni: sudorazione abbondante con perdita di liquidi e sali minerali, spasmi muscolari. Cosa fare: portare la persona in un posto fresco e ventilato. Somministrare acqua, eventualmente con sali minerali. Se i crampi persistono, chiedere assistenza medica. Cosa non fare: non bere alcolici. Conseguenza: Spossatezza o collasso da calore dovuto a una esposizione prolungata al sole e alla perdita massiccia di acqua e sali. Sintomi e segni: Aumento della respirazione (tachipnea), pressione bassa, cute fredda, pallida e umida, nausea, mal di testa. Cosa fare: chiedere assistenza medica. Nell’attesa: portare la persona in un posto fresco e ventilato e mantenerla a riposo. Togliere gli indumenti più pesanti. Bere bevande, eventualmente con sali minerali. Cosa non fare: non bere alcolici Le dieci regole d’oro 1) Evita di uscire e di svolgere attività fisica nelle ore più calde del giorno (dalle 11.00 alle 17.00). 2) Apri le finestre dell’abitazione al mattino e abbassa le tapparelle o socchiudi le imposte. 3) Rinfresca l’ambiente in cui soggiorni. 4) Copriti quando passi da un ambiente molto caldo a uno con aria condizionata. 5) Quando esci, proteggiti con cappellino e occhiali scuri; in auto, accendi il climatizzatore, se disponibile e in ogni caso usa le tendine parasole, specie nelle ore centrali della giornata. 6) Indossa indumenti chiari, non aderenti, di fibre naturali, come ad esempio lino e cotone; evita le fibre sintetiche che impediscono la traspirazione e possono provocare irritazioni, pruriti e arrossamenti. 7) Bagnati subito con acqua fresca in caso di mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore, per abbassare la temperatura corporea. 8) Consulta il medico se soffri di pressione alta (ipertensione arteriosa) e non interrompere o sostituire di tua iniziativa la terapia. 9) Non assumere regolarmente integratori salini senza consultare il tuo medico curante. 10) Ricordati di bere spesso. C le, contattandole direttamente. Sul sito www.aslcremona.it sono inoltre disponibili le previsioni meteo del Servizio Meteorologico Regionale. - DISTRETTO DI CREMONA (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 11): U.O. Cure Primarie. Tel.0372.497372 – 497637 – fax 0372.497406 e-mail: [email protected] U.O. Cure Sociosanitarie – Via S. Sebastiano 14 – Cremona. Tel.0372.497800 – e-mail: [email protected] - DISTRETTO DI CREMA (dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30): U.O. Cure Sociosanitarie – Via Gramsci 13 – Crema. Tel.0373.899337 - 899352 – fax 0373.899357 – e-mail: [email protected] Cinetosi, di cosa si tratta La cinetosi/chinetosi definisce il malessere da movimento che si esprime con un insieme di sintomi gastro-intestinali, autonomici e a carico del sistema nervoso centrale in risposta ad un movimento reale o percepito. Sostanzialmente assente nei bambini al di sotto dei 2 anni, ha invece un’incidenza estremamente alta tra i 2 e 12 anni per poi diminuire, fino a risolversi nella maggioranza dei casi, nell’età adulta. Ecco un piccolo vademecum per una corretta alimentazione anti-caldo. 4 Bere frequentemente: dovresti bere almeno 2 litri d’acqua nel corso della giornata, anche se hai poca sete: se vuoi alternare, va bene anche il tè. I succhi di frutta e le bevande gassate vanno assunti con moderazione, perché ricchi di calorie e poco dissetanti. Preferisci inoltre le bevande fresche, evita quelle ghiacciate. 4 Fare pasti leggeri e frequenti. L’ideale è consumare 5 pasti al giorno: colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, merenda e cena. 4 Cibi e bevande da assumere con moderazione Fritti, insaccati, intingoli, cibi piccanti poiché sono cibi elaborati, molto salati e ricchi in grassi; birra e alcolici poiché aumentano la sudorazione e la sensazione di calore, contribuendo alla disidratazione; caffè. 4 Cibi e bevande da preferire Frutta e verdura: consumane in abbondanza perché apportano acqua, vitamine e sali minerali. Pesce: il consumo del pesce è sempre auspicabile. Pasta e riso: saziano senza appesantire, consumali regolarmente, ma sempre in quantità moderata. Gelati: preferisci quelli al gusto di frutta, più ricchi in acqua. - DISTRETTO DI CASALMAGGIORE (dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 11): Assistenza Integrativa e Protesica: Tel.0375.284170 – fax 0375.284171 - e-mail: [email protected] Ufficio Cure Sociosanitarie – Via Azzo Porzio 73 – Casalmaggiore. Tel.0375.284146 – e-mail: [email protected] Servizio Cure Sociosanitarie – Dipartimento ASSI: Tel.0372.497616 – fax 0372.497594. e-mail: [email protected] Servizio Fragilità Sociale – Dipartimento ASSI: Tel. 0372.497684 - e-mail: [email protected] Azienda Sanitaria Locale della provincia di Cremona Buone pratiche - sistemarsi sul punto più stabile del veicolo - mantenere un’andatura costante - concedere pause durante il tragitto - sfruttare il buio notturno, che dà al cervello l’impressione che il panorama non stia cambiando, oltre a permettere al bambino di dormire per la maggior parte del viaggio - coinvolgere il bambino in giochi come “contare le macchine di un certo colore” - evitare nel veicolo aria viziata, fumo, sovraffollamento, odori forti, deodoranti e temperature troppo alte - evitare alimenti pesanti o liquidi prima della partenza offrire, durante il viaggio alimenti secchi (cracker) - offrire al bambino uno stimolo continuo per distrarlo dai fastidi fisici Centralino: Tel. 0372-4971 e-mail: [email protected] www.aslcremona.it presentare un vantaggio. Prima di somministrare qualsiasi medicinale ad un bambino è necessario consultare il Pediatra per stabilirne il rapporto rischio-beneficio. Molti prodotti da banco sono ampiamente pubblicizzati dai media, ciò può indurre a considerarli “innocui” e ad incentivarne l’uso secondo autoprescrizione e autogestione. In assenza di una normativa che ne regoli l’acquisto, sarebbero utili maggiori informazioni sia sui possibili rischi dell’auto-somministrazione sia sulla necessità di attenersi alle dosi consigliate, oltre al consiglio di contattare il medico in caso di comparsa di effetti collaterali. CHE COSA SONO, QUANDO E PERCHÈ ASSUMERLI E videnze cliniche mettono in risalto come una dieta ricca in antiossidanti naturali (abbondantemente contenuti nella frutta e nella verdura di stagione) protegge dall’insorgenza di malattie cronico degenerative rendendo superfluo l'uso di qualsiasi integratore. Integratori alimentari A domanda risponde Antonio La Russa, Responsabile Servizio di nutrizione clinica Integratori alimentari: cosa sono? Si definiscono integratori alimentari i prodotti che apportano determinati nutrienti assenti in una alimentazione evidentemente con adeguata. Non hanno proprietà curative, ma servono a integrare la dieta, completandola. Quali “is truzioni per l’uso”? Per le loro proprietà nutrizionali, vanno assunti entro limiti di sicurezza tenendo conto delle RDA (recommended dietary allowances), ossia le raccomandazioni degli specialisti. Le confezioni a norma di legge sono validate dal Ministero e devono riportare in etichetta le dosi raccomandate. Il Ministero della Salute in- terviene con l’emanazione di norme per regolamentarne il commercio. Per la tutela del consumatore che rischia di scegliere prodotti non controllati, reperibili nella grande distribuzione o venduti a domicilio. Gli integratori possono sostituire una corretta alimentazione? Una alimentazione varia ed equilibrata fornisce certamente un apporto adeguato e bilanciato che non può essere sostituito da supplementi in pillole. Non dimentichiamo, inoltre, che nessun integratore può “sostituire” la convivialità e la ritualità associata al cibo. Il cibo è e deve essere il migliore alleato della salute. Quando e perché vanno assunti? Ovviamente sotto controllo medico. Ci sono delle condizioni in cui l'uso di un integratore alimentare può essere consigliato. E ciò si verifica tutte le volte che la sola alimentazione non riesce a soddisfare il fabbisogno di un determinato nutriente. Questo si può verificare in alcune fasi della vita in cui si instaura una aumentata richiesta o una minore capacità di assorbimento da parte dell'organismo o a causa di una ridotta introduzione a seguito di scelte alimentari particolari. Possono essere assunti anche senza controllo medico? E' assolutamente sconsigliato il “fai da te”. E’ sempre meglio consultare il medico piuttosto che seguire il consiglio di un amico o di un conoscente o peggio di uno dei tanti “falsi esperti” che diffondono informazioni poco corrette e quindi potenzialmente dannose. Chi quando e perché assumere integratori alimentari Le persone anziane in cui determinate condizioni psicofisiche non permettono un apporto adeguato di tutti i nutrienti; le donne in gravidanza e/o durante l'allattamento; le persone che seguono una dieta vegana rigida, ossia che non introducono nessun alimento o derivato di origine animale (questo perché possono instaurarsi carenze di ferro, calcio , zinco e vitamina B12); le persone in cui vi è un limitato apporto di cibo per molto tempo come pazienti sottoposti a chirurgia bariatrica o diete ipocaloriche (sotto le 1200 Kcal die); le persone affette da allergie alimentari che non possono assumere determinati alimenti o gruppi di alimenti. Diete Attenzione alle pillole che promettono miracoli. E’ importantissimo diffidare dalle proposte di soluzioni miracolistiche per il dimagrimento attraverso l’assunzione di pillole o integratori. Chiunque vorrebbe mangiare ‘a piacere’ e in quantità senza ingrassare, ma ovviamente è impossibile: non esistono pillole in grado di realizzare un sogno simile. La ricerca, invece, pone in evidenza che a essere efficace per il controllo del peso corporeo è una dieta bilanciata associata ad una attività fisica regolare. Quando il sudore diventa un problema I l sudore ha numerosi benefici: raffredda la cute d’estate, migliora l’irrorazione dei tessuti, permette l’eliminazione di scorie e tossine. Quando la sua produzione è eccessivamente abbondante può assumere connotazioni patologiche. Alcuni suggerimenti per non sentirsi a disagio e affrontare il problema in modo scientifico. A domanda risponde Elisabetta Domaneschi, UO Dermatologia Ospedale di Cremona La sudorazione è un fenomeno fisiologico, atto a mantenere costante la temperatura corporea. Quando può essere definita patologia? Se è normale che la sudorazione aumenti quando fa caldo (si può espellere fino a 2 litri di sudore/ora), talvolta la produzione di abbondante sudore può assumere connotati “patologici”: in tal caso si parla di iperidrosi, generalizzata se è estesa all’intera superficie corporea, localizzata se circoscritta ad alcuni distretti, quali cavi ascellari, regioni palmo-plantari, cuoio capelluto e fronte. Quali i fattori che determinano l’iperidrosi? Fattori emozionali, stimoli endocrino-metabolici (ipoglicemia, ipertiroidismo) e farmacologici (antipiretici, antidepressivi, colinergici) sono solitamente le cause dell’iperidrosi reattiva, mentre rimane senza causa quella primaria o idiopatica. Quali gli effetti collaterali di tale Chiunque vorrebbe mangiare ‘a piacere’ e in quantità senza ingrassare, ma è impossibile. Attenzione alle pillole che promettono miracoli: solo dieta bilanciata e attività fisica regolare controllano il peso problematica? La sudorazione eccessiva può, in molti soggetti, essere fonte di notevole disagio e condizionare le relazioni sociali o le attività lavorative, soprattutto quando si accompagna a cattivo odore. Fenomeno, questo, noto come bromidrosi, è indotto dall’aumentata decomposizione del sudore, ad opera della flora batterica cutanea. Per questi motivi è importante stabilire un rapporto terapeutico. Quali i rimedi “fai da te”? Oltre alle normali pratiche igieniche con detergenti delicati ed antibatterici, vanno evitati gli indumenti sintetici e troppo stretti. Si possono utilizzare prodotti con attività antiodorante, assorbente ed antitraspiran- te; i più tollerabili contengono sostanze naturali quali salvia, timo, rosmarino, acido citrico; i sali di alluminio, a fronte di una discreta attività antitraspirante, sono talvolta responsabili di reazioni irritative locali e sensibilizzazioni. Esiste un rimedio farmacologico efficace? Merita particolare attenzione l’impiego della tossina botulinica nella cura dell’iperidrosi ascellare: microiniezioni a opportuna diluizione hanno lo scopo di impedire la secrezione sudorale: i risultati, visibili dopo 7/10 giorni, si protraggono mediamente per 4-6 mesi; dopo tale periodo ci sarà una graduale ripresa dell’attività secretiva delle ghiandole sudoripare. Azienda Ospedaliera Istituti Ospitalieri di Cremona Viale Concordia, 1 - Cremona Centralino: Tel. 0372-405111 Emergenza Sanitaria tel. 118 - URP tel. 0372-405550 e-mail: [email protected] CUP - Prenotazioni Prestazioni Ambulatoriali numero verde 800 638 638 s Direzione Generale - Via S. Sebastiano, 14 - CREMONA Quando ricorre ai farmaci Se i sintomi sono importanti si può ricorrere al farmaco. L’unico utilizzabile in età pediatrica è il dimenidrinato, antistaminico con concomitante attività sulla trasmissione colinergica (in compresse o chewingum). Il dimenidrinato è ben tollerato; l’unico effetto collaterale è la sonnolenza che, tuttavia, potrebbe rap- Semplici accorgimenti possono prevenire o alleviare i sintomi della cinetosi. Per esempio, se siamo su una nave, è meglio osservare dal ponte oggetti lontani e fissi all’orizzonte piuttosto che oggetti all’interno della cabina. Allo stesso modo, chi si trova in macchina, dovrebbe sedere sul sedile anteriore e guardare la strada attraverso il parabrezza. Se questi provvedimenti non sono sufficienti, si può ricorrere a metodi DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE - e-mail: [email protected] non farmacologici: posizionamento di braccialetti da polso sul punto di acupressione Neiguam o P6. zenzero, i cui principi attivi sembrano avere un effetto positivo sul controllo dei sintomi sia a livello centrale che gastrointestinale. I principali sintomi sono: irrequietezza, nausea, vertigini, pallore, sudorazione, aumento della salivazione, eruttazioni, sbadigli frequenti, sensazione di generale malessere che culmina nel vomito. Consigli per una corretta alimentazione s Cosa fare e soprattutto cosa non fare per trascorrere un’estate in salute e in sicurezza Tanti piccoli accorgimenti validi per tutti, ma rivolti in particolare alle persone della terza età, ai disabili e ai bambini Di Renata Delmiglio Responsabile UO Pediatria Ospedale di Cremona QUALI SONO I CIBI E LE BEVANDE ANTI CALDO Dove richiedere assistenza socio-sanitaria ome ogni anno l’ASL di Cremona intraprende una pianificazione preventiva degli interventi per la gestione di eventuali periodi di emergenza conseguenti ad ondate di calore su indicazioni della Regione Lombardia. L’ASL ha attivato anche quest’anno una collaborazione con l’Associazione di Volontariato AUSER con la disponibilità di Numero Verde AUSER 800995988 in funzione dalle ore 8 alle ore 22 sette giorni su sette. Il Call Center informativo fornisce informazioni utili a fronteggiare il disagio climatico, utilizzando le indicazioni pubblicate sul sito dell'ASL; fornisce e se necessario contatta direttamente, i numeri telefonici di servizi per interventi di emergenza e costituisce un registro delle chiamate contenente dati anagrafici del chiamante, data e ora del contatto, motivazioni della chiamata e intervento effettuato dall'operatore. L'AUSER provvederà anche ad effettuare un monitoraggio della condizione delle persone so- L a chinetosi è un disturbo fastidioso che c o l p i s c e s oprattutto i bambini (30%-60%) con prevalenza nelle femmine e può rendere problematici gli spostamenti. Buone pratiche, accorgimenti e rimedi farmacologici possono essere di grande aiuto. Il prossimo numero con La Provincia di mercoledì 30 settembre 2015 C aldo, caldo, caldo….. e con l’umidità in aumento… ancora più caldo. Noi di pianura conosciamo bene il disagio che può accompagnare le pur piacevoli giornate estive, ancor più benvenute se trascorse in vacanza. Talvolta non riconosciamo però i pericoli per la salute che queste giornate comportano, se non si pongono in atto alcuni accorgimenti. Ecco una serie di consigli pratici per prevenire e affrontare i pericoli del caldo estivo. Questi consigli, validi per tutti, sono rivolti in particolare alle persone della terza età e ai disabili che, per la loro condizione fisica, sono più esposti ai disturbi provocati dalle temperature eccessive. Ed una specifica attenzione va posta ai bambini: la temperatura corporea di un bambino sale da 3 a 5 volte più velocemente rispetto a quella di un adulto e sono ogni anno oggetto di cronaca episodi di decessi di piccoli lasciati in macchina, anche per poche decine di minuti. Conoscere il rischio è sempre il primo passo per prevenirlo. Il caldo è un pericolo se: - la temperatura esterna supera i 32–35 gradi - l’alta umidità impedisce la regolare sudorazione - la temperatura in casa è superiore a quella esterna (locali poco ventilati, tetti e solai non ben isolati). La chinetosi: sintomi, accorgimenti e rimedi farmacologici www.ospedale.cremona.it