EMERGENZA CALDO - Ospedale Cremona
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EMERGENZA CALDO - Ospedale Cremona
SanitàCremona Notiziario a cura di Azienda Sanitaria Locale della provincia di Cremona e Azienda Istituti Ospitalieri di Cremona Sistema Sanitario EMERGENZA CALDO CONOSCERE E PREVENIRE I RISCHI DI UN’ESTATE BOLLENTE Caldo, caldo, caldo… e con l’umidità in aumento… ancora più caldo. Noi di pianura conosciamo bene il disagio che può accompagnare le pur piacevoli giornate estive, ancor più benvenute se trascorse in vacanza. Talvolta non riconosciamo però i pericoli per la salute che queste giornate comportano, se non si pongono in atto alcuni accorgimenti. Ecco una serie di consigli pratici per prevenire e affrontare i pericoli del caldo estivo. Questi consigli, validi per tutti, sono rivolti in particolare alle persone della terza età e ai disabili che, per la loro condizione fisica, sono più esposti ai disturbi provocati dalle temperature eccessive. Ed una specifica attenzione va posta ai bambini: la temperatura corporea di un bambino sale da 3 a 5 volte più velocemente rispetto a quella di un adulto e sono ogni anno oggetto di cronaca episodi di decessi di piccoli lasciati in macchina, anche per poche decine di minuti. Conoscere il rischio è sempre il primo passo per prevenirlo. Il caldo è un pericolo se: • la temperatura esterna supera i 32–35 gradi • l’alta umidità impedisce la regolare sudorazione • la temperatura in casa è superiore a quella esterna (locali poco ventilati, tetti e solai non ben isolati). I PERICOLI PIÙ FREQUENTI CALORE ECCESSIVO L’alta temperatura, anche senza esposizione ai raggi solari, è una possibile causa di disturbi. Conseguenza EDEMI DA CALORE Sintomi e segni • Senso di pesantezza e gonfiore agli arti inferiori. Cosa fare • Liberarsi di vestiti e calzature troppo strette • Sdraiarsi, tenere le gambe sollevate, più alte rispetto alla testa, dormire con un cuscino sotto i piedi • In viaggio fare frequenti soste e passeggiare • Al mare camminare a lungo nell’acqua. Cosa non fare: bere alcolici ESPOSIZIONE DIRETTA AL SOLE Esporsi in modo diretto e prolungato ai raggi solari può essere fonte di disturbi da non sottovalutare. Conseguenza COLPO DI SOLE Sintomi e segni • Rossore al viso, malessere generale improvviso, mal di testa, nausea, sensazione di vertigine, possibile fastidio alla luce, aumento rapido della temperatura corporea (febbre). Si può verificare perdita di coscienza. Cosa fare • Chiedere assistenza medica. Nell’attesa: • Distendere la persona in un posto fresco e ventilato con le gambe sollevate rispetto al corpo • Fare impacchi di acqua fresca • Dare da bere acqua fresca, anche con aggiunta di sali minerali • Eventualmente coprire gli occhi. Cosa non fare: provocare raffreddamenti troppo rapidi, bere alcolici, somministrare bevande se c’è perdita di coscienza ALTA UMIDITÀ Umidità oltre il 60-70%, ridotta ventilazione e temperature superiori ai 25 gradi possono dare luogo a diversi disturbi. Conseguenza COLPO DI CALORE Si può verificare soprattutto in luoghi chiusi. Sintomi e segni • Volto arrossato o pallido, pelle secca e calda, aumento della temperatura corporea (febbre), aumento della frequenza cardiaca (tachicardia), aumento della respirazione (tachipnea), pupille dilatate. Si può verificare shock e perdita di coscienza. Cosa fare • Chiedere assistenza medica. Nell’attesa: • Portare la persona in un posto fresco e ventilato con le gambe sollevate rispetto al corpo (se pallido) o in posizione semiseduta (se rosso in viso) • Liberare la persona dagli indumenti • Raffreddare il corpo con acqua fresca, anche avvolgendolo in lenzuola o asciugamani umidi o utilizzando borse di ghiaccio da posizionare sotto le ascelle, ai polsi, all’inguine, alle caviglie, ai lati del collo • Dare da bere acqua fresca, eventualmente con sali minerali Cosa non fare: bere alcolici, somministrare bevande se c’è perdita di coscienza Conseguenza CRAMPI MUSCOLARI DA CALORE Si verificano soprattutto durante una intensa attività fisica in ambiente caldo. Sintomi e segni • Sudorazione abbondante con perdita di liquidi e sali minerali, spasmi muscolari. Cosa fare • Portare la persona in un posto fresco e ventilato • Somministrare acqua, eventualmente con sali minerali • Se i crampi persistono, chiedere assistenza medica. Cosa non fare: bere alcolici Conseguenza SPOSSATEZZA O COLLASSO DA CALORE Dovuto a una esposizione prolungata al sole e alla perdita massiccia di acqua e sali. Sintomi e segni • Aumento della respirazione (tachipnea), pressione bassa, cute fredda, pallida e umida, nausea, mal di testa. Cosa fare • Chiedere assistenza medica. Nell’attesa: • Portare la persona in un posto fresco e ventilato e mantenerla a riposo • Togliere gli indumenti più pesanti • Bere bevande, eventualmente con sali minerali. Cosa non fare: bere alcolici MARCHIO SISTEMA SANITARIO. 10 REGOLE D’ORO PER UN’ESTATE IN SALUTE 1 Evita di uscire e di svolgere attività fisica nelle ore più calde del giorno (dalle 11.00 alle 17.00). 2 Apri le finestre dell’abitazione al mattino e abbassa le tapparelle o socchiudi le imposte. 3 Rinfresca l’ambiente in cui soggiorni. 4 Copriti quando passi da un ambiente molto caldo a uno con aria condizionata. 5 Quando esci, proteggiti con cappellino e occhiali scuri; in auto, accendi il climatizzatore, se disponibile e in ogni caso usa le tendine parasole, specie nelle ore centrali della giornata. 6 Indossa indumenti chiari, non aderenti, di fibre naturali, come ad esempio lino e cotone; evita le fibre sintetiche che impediscono la traspirazione e possono provocare irritazioni, pruriti e arrossamenti. 7 Bagnati subito con acqua fresca in caso di mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore, per abbassare la temperatura corporea. 8 Consulta il medico se soffri di pressione alta (ipertensione arteriosa) e non interrompere o sostituire di tua iniziativa la terapia. 9 Non assumere regolarmente integratori salini senza consultare il tuo medico curante. 10 Ricordati di bere spesso. CONSIGLI PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE Bere frequentemente Dovresti bere almeno 2 litri d’acqua nel corso della giornata, anche se hai poca sete: se vuoi alternare, va bene anche il tè. I succhi di frutta e le bevande gassate vanno assunti con moderazione, perché ricchi di calorie e poco dissetanti. Preferisci inoltre le bevande fresche, evita quelle ghiacciate. Fare pasti leggeri e frequenti L’ideale è consumare 5 pasti al giorno: colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, merenda e cena. L’epistassi è un disturbo “innocuo” che talvolta può segnalare un problema più serio. EPISTASSI, NO ALLARMISMI In caso di perdite abbondanti o episodi frequenti è necessario consultare lo specialista. A domanda risponde Maurizio Magnani Direttore UO Otorinolaringoiatria Ospedale di Cremona Negli adolescenti invece? Le cause più diffuse nelle adolescenti sono le epistassi cosiddette vicarianti o premestruali, mentre nel resto della popolazione giovanile la causa più frequente è determinata dalla presenza di ectasie (dilatazioni) da rapportare allo sviluppo della struttura cartilaginea e ossea del setto nasale. Cibi e bevande da assumere con moderazione Fritti, insaccati, intingoli, cibi piccanti Poiché sono cibi elaborati, molto salati e ricchi in grassi. Birra e alcolici Poiché aumentano la sudorazione e la sensazione di calore, contribuendo alla disidratazione. Caffè Cibi e bevande da preferire Frutta e verdura Consumane in abbondanza perché apportano acqua, vitamine e sali minerali. Pesce Il consumo del pesce è sempre auspicabile. Pasta e riso Saziano senza appesantire. Consumali regolarmente, ma sempre in quantità moderata. Gelati Preferisci quelli al gusto di frutta, più ricchi in acqua. PER RICHIEDERE ASSISTENZA SOCIO-SANITARIA Come ogni anno l’ASL di Cremona intraprende una pianificazione preventiva degli interventi per la gestione di eventuali periodi di emergenza conseguenti ad ondate di calore su indicazioni della Regione Lombardia. L’ASL ha attivato anche quest’anno una collaborazione con l’Associazione di Volontariato AUSER con la disponibilità di Numero Verde AUSER 800995988 in funzione dalle ore 8 alle ore 22 sette giorni su sette. Il Call Center informativo fornisce informazioni utili a fronteggiare il disagio climatico, utilizzando le indicazioni pubblicate sul sito dell’ASL; fornisce e se necessario contatta direttamente, i numeri telefonici di servizi per interventi di emergenza e costituisce un registro delle chiamate contenente dati anagrafici del chiamante, data e ora del contatto, motivazioni della chiamata e intervento effettuato dall’operatore. L’AUSER provvederà anche ad effettuare un monitoraggio della condizione delle persone sole, contattandole direttamente. Sul sito www.aslcremona.it sono inoltre disponibili le previsioni meteo del Servizio Meteorologico Regionale DISTRETTO DI CREMONA dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 11 Assistenza Integrativa e Protesica Tel.0372.497372 – 497530 – fax 0372.497406 e-mail: [email protected] U.O. Cure Sociosanitarie – Via S. Sebastiano 14 – Cremona Tel.0372.497800 – e-mail: [email protected] DISTRETTO DI CREMA dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle ore 12,30 U.O. Cure Sociosanitarie – Via Gramsci 13 – Crema Tel.0373.899337 - 899352 – fax 0373.899357 – e-mail: [email protected] DISTRETTO DI CASALMAGGIORE dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 11 Assistenza Integrativa e Protesica Tel.0375.284170 – fax 0375.284171 - e-mail: [email protected] Ufficio Cure Sociosanitarie – Via Azzo Porzio 73 – Casalmaggiore Tel.0375.284146 – e-mail: [email protected] Servizio Cure Sociosanitarie – Dipartimento ASSI Tel.0372.497616 – fax 0372.497594 - e-mail: [email protected] Servizio Fragilità Sociale – Dipartimento ASSI Tel. 0372.497684 - e-mail: [email protected] DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE - e-mail: [email protected] In che misura l’esposizione al sole o le elevate temperature estive possono incidere sull’epistassi? Vero è che in estate l’epistassi può verificarsi con maggior frequenza; ciò a causa di fenomeni di vasodilatazione dei vasi provenienti - soprattutto dal territorio della carotide esterna - o per eccessiva attività fisica praticata all’aperto, con temperature elevate. Dott. Maurizio Magnani Quali sono le cause più diffuse riferibili alla popolazione adulta? Occorre distinguere tra cause locali e cause generali. Le cause locali prevalenti sono traumi, dalla piccola contusione alla frattura delle ossa del volto e delle ossa nasali, varici dei capillari del Locus Valsalvae, riniti acute e fenomeni vasomotori del naso. Le cause generali invece sono legate ad alcune patologie quali ipertensione arteriosa, cardiopatie acquisite e congenite, malattie metaboliche, terapie anticoagulanti, malattie infettive virali con rinopatia, malattie renali. Non vanno trascurate anche le espistassi ricorrenti secondarie a tumori delle fosse nasali e delle cavità (seni) paranasali. Esistono persone maggiormente predisposte a tale fenomeno? Ci sono soggetti che hanno delle marcate deviazioni del setto nasale con alterazione del normale scorrimento dell’aria nelle fosse nasali che perde la caratteristica di un flusso laminare per passare a un flusso turbolento. Ciò comporta una continua irritazione di determinate zone della fossa nasale. Sono maggiormente predisposte anche le persone sottoposte a terapia anticoagulante e - a lungo termine - pazienti ipertesi, diabetici, epatopatici. d’argento o acido tricloroacetico nei punti venosi) e tamponamento nasale con materiale idoneo o con garze. Nei casi più impegnativi come si interviene? Una metodica efficace è la cicatrizzazione endoscopica dei rami dell’arteria sfenopalatina in anestesia generale. Nelle varicosità del setto nasale anteriore la procedura di segmentazione dei capillari (capillaroplastica) può essere eseguita in anestesia locale e in regime ambulatoriale. Dal punto di vista farmacologico occorre praticare la corretta terapia per l’ipertensione ed eventualmente rivedere la terapia anticoagulante. Un certo valore hanno i farmaci capillaro-protettori che irrobustiscono le pareti dei vasi. Localmente si possono applicare pomate con funzione idratante e antisettica. Informazioni UO Otorinolaringoiatria Tel 0372 405 284 [email protected] RIMEDI “FAI DA TE” COSA FARE • Mantenere la calma • Flettere la testa (in avanti) • Soffiare forte il naso per espellere il coagulo • Praticare un leggero tamponamento nasale con cotone imbevuto eventualmente di acqua ossigenata. • In caso di esposizione al sole indossare cappelli bianchi (o colori chiarissimi) bagnati d’acqua. RIMEDI “FAI DA TE” COSA NON FARE • Allarmarsi oltre il limite • Iperestendere la testa (all’indietro) • Applicare garze gialle medicate al percloruro di ferro. Quando è necessario consultare il medico? In caso di epistassi massive e non controllabili a domicilio, oppure in caso di epistassi che seppur modeste si ripetono con frequenza da più di tre mesi. Quali le terapie più efficaci? Come pronta urgenza si possono eseguire delle cicatrizzazioni mirate dei punti emorragici evidenti con elettrocausticazioni (mediante pinza bipolare nei punti arteriosi o mediante toccature con nitrato Azienda Ospedaliera Istituti Ospitalieri di Cremona Viale Concordia, 1 - Cremona Centralino tel. 0372 405111 - Emergenza Sanitaria tel. 118 - URP tel. 0372 405550 e-mail: [email protected] CUP - Prenotazioni Prestazioni Ambulatoriali numero verde 800 638 638 www.ospedale.cremona.it 5