POF vico 2012_2013 - I progetti della Scuola Primaria e dell
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POF vico 2012_2013 - I progetti della Scuola Primaria e dell
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “ De Filippo / Vico” VIA DEL CENTENARIO, 7 – 80022 ARZANO (NA) – TELEFAX 0817316556 EMAIL [email protected] SITO WEB www.scuolamediavico.it Piano dell’ Offerta F ormativa Per approvazione CDD, data Per approvazione CDI, data Per validazione CDD, data / / . ANNO SCOLASTICO 2012/2013. INTRODUZIONE La scuola secondaria di I° grado De Filippo-Vico di Arzano risponde ai bisogni di una comunità come quella del nucleo storico della cittadina che presenta molteplici aspetti problematici sotto il profilo occupazionale, sociale, urbanistico, culturale e ricreativo. Le problematiche legate alle attività economiche del territorio si legano inoltre ad un tessuto sociale deprivato, con la conseguenza di favorire una proliferazione di situazioni ad alto rischio di esclusione sociale o di coinvolgimento in attività criminose che portano i minori alla frequenza saltuaria, all’insuccesso scolastico, ad atteggiamenti di aggressività e provocazione, alla dispersione e all’intervento dei servizi sociali. La scuola secondaria di I° grado De Filippo-Vico ha pertanto una chiara consapevolezza del difficile compito che la attende nel dover coniugare il dettato istituzionale prescritto dall’obbligo d’istruzione con la problematicità di una parte dell’utenza variegata che ad essa fa riferimento. Ciononostante la scuola sa di poter far leva su alcuni punti di forza, da un lato la sua struttura e dall’altro le risorse umane, che le semplificano il lavoro. La comunità aggregata, che in passato si è espressa in un contesto scolastico quasi fatiscente, dal 1997 è dotata di una struttura moderna e dalle grandi potenzialità, che hanno contribuito a farne emergere le sue qualità e quelle dei propri alunni. Inoltre dal 2004 ha sviluppato e mantenuto un SGQ certificato promuovendo una mentalità orientata al miglioramento continuo, all’individuazione delle esigenze dell’utenza, alla crescita del livello medio di apprendimento degli alunni integrando quelli in difficoltà. A tal fine la scuola ha riorientato la propria progettazione didattica, affiancando all’aggiornamento dell’analisi del territorio il monitoraggio della soddisfazione, mantenendo aperto il confronto con la scuola elementare e superiore mediante continuità e orientamento, registrando puntualmente reclami e suggerimenti all’interno dello sportello di dialogo e ascolto, potenziando l’offerta formativa attraverso l’adesione ai PON. Molto ancora bisogna fare tenuto conto del contesto sociale di appartenenza, ma esistono le premesse per tale salto qualitativo come fondamento per la crescita globale della comunità. E’ necessario tuttavia fissare delle direttrici che abbiano come unico fine il futuro dei nostri ragazzi: Pof. a.s. 2012/13 Pagina 2 di 54 Assoluto bisogno di cogliere le potenziali qualità espresse e non di ciascuno, al fine di dare ad ognuno un indirizzo preciso per il domani, Pieno supporto e disponibilità ad offrire un sostegno psicologico e operativo in considerazione della diffusa assenza di uno stabile ausilio familiare e della modesta offerta di servizi sul territorio, Assoluta fiducia verso le potenzialità dei ragazzi e attenzione vigile verso la strada e le sfide che questa spesso impone di affrontare Coinvolgimento totale degli alunni in qualsiasi attività e a livelli differenziati in modo che ognuno possa trarne gli stimoli necessari per una crescita sociale e culturale prima, professionale poi che gli corrisponda. Pertanto, come è sottolineato nell’Analisi del territorio, la nostra scuola definisce le sue opportunità di graduale e continuo sviluppo rispondendo ai seguenti bisogni formativi: Socializzazione primaria e secondaria Alfabetizzazione di base Alfabetizzazione culturale (come capacità di decodificazione, fruizione,rielaborazione della realtà circostante) Motivazione del senso di appartenenza e di identità Motivazione allo studio come condizione di riscatto socioeconomico Fiducia nell’istituzione scolastica e disponibilità ad esserne aiutati e guidati Consapevolezza del diritto-dovere di cittadinanza attiva In risposta pertanto a tali bisogni, forti della consapevolezza di dover perseguire le finalità proprie della Scuola Secondaria di primo grado espressamente indicate in: Regolamento in materia di Autonomia (DPR 8-3-1999, n.275) Norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni ( Legge 28-03-2003, n.53) Indicazioni nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nella scuola secondaria di 1° (DL 19-02-2004, n.59 Allegati C, D) Indicazioni per il curricolo (DM 31-07-2007, e Direttiva n.68 ) Riforma Brunetta (Art.64 L.6-08-2008) Regolamento in materia di valutazione (DPR 22 06 2009, n.122) Pof. a.s. 2012/13 Pagina 3 di 54 Introduzione di Cittadinanza e Costituzione (L.30-10-2008, n.169 e C.M. 127-10-2010, n.86), la scuola intende coniugare finalità istituzionali e esigenze specifiche del contesto, mettendo in campo una progettualità didattica incentrata sul perseguimento delle seguenti priorità: a) congruenza tra l’offerta formativa e i bisogni del territorio; b) integrazione nel gruppo classe degli allievi in difficoltà, nel rispetto della legalità; c) flessibilità didattica, trasversale funzione del successo formativo. ed extracurricolare in All’impegno profuso dalla scuola nel coniugare tali dimensioni gli allievi e le famiglie hanno risposto positivamente, ripagando degli sforzi profusi e stimolando a proseguire con ancora maggiore determinazione. L’istituto pertanto allo scopo di dimostrare la sua capacità di fornire con regolarità, efficacia ed efficienza un servizio che ottemperi ai requisiti degli utenti ed a quelli previsti dalla legge, ha scelto di certificare il suo Sistema di Gestione Qualità e di sottoporsi annualmente ad ispezioni da parte di un Ente di Certificazione accreditato. In tal modo la scuola ha costruito la sua opportunità di graduale e continuo sviluppo ispirandosi ai valori menzionati in alto e definendo standard ottimali da raggiungere in tutti i processi necessari ad erogare l’offerta formativa, come esplicitato nella seguente Politica della Qualità. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 4 di 54 POLITICA DELLA QUALITA’ Pof. a.s. 2012/13 Pagina 5 di 54 La nostra scuola ha costruito la sua opportunità di graduale ma continuo sviluppo ispirandosi ai seguenti valori: Centralità dell’alunno Collaborazione costante tra tutte le componenti scolastiche Responsabilità individuale di tutti gli operatori rispetto ad attività e risultati Trasparenza nelle decisioni Attenzione verso il territorio in cui opera Siamo coscienti che questi valori possono totalmente concretizzarsi attraverso l’ottimizzazione del rendimento e della efficienza del nostro lavoro ed attraverso la definizione ed il raggiungimento di standard ottimali in tutti i nostri processi. Per il raggiungimento di questi obiettivi la nostra scuola si propone di promuovere, sviluppare e mantenere le seguenti attività: Progettazione, implementazione e sostentamento di un Sistema di Gestione per la Qualità in accordo con la norma UNI EN ISO 9001:2008 riconosciuta in ambito europeo ed internazionale. Coinvolgimento di tutto il personale in una Politica di Qualità Totale Raggiungimento di un elevato livello di preparazione professionale del personale attraverso una adeguata e continua attività di formazione ed aggiornamento. Promozione e diffusione di una mentalità orientata al graduale ma continuo miglioramento all’interno dell’istituto. Orientamento dello stesso rivolto all’individuazione delle esigenze dell’utente, sia esplicite che implicite. Miglioramento del livello medio di apprendimento degli alunni. Riesame annuale da parte della Direzione dell’efficacia del Sistema Qualità implementato e definizione di obiettivi numerici da perseguire. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 6 di 54 Siamo convinti che la soddisfazione completa degli utenti rappresenti la condizione essenziale per la continuità e la crescita dell’istituto scolastico e quindi anche la strada per il raggiungimento della piena soddisfazione per tutti i dipendenti. Tali obiettivi sono ovviamente raggiungibili solo con il completo e incondizionato impegno di ciascuno di noi. Il Dirigente Scolastico (prof. Gerardo Santorelli ) Pof. a.s. 2012/13 Pagina 7 di 54 Parte prima ORGANIZZAZIONE Pof. a.s. 2012/13 Pagina 8 di 54 CAPITOLO 1 LE RISORSE UMANE IMPIEGATE Pof. a.s. 2012/13 Pagina 9 di 54 I rapporti di autorità all’interno della Scuola Secondaria di I° grado De Filippo Vico, definiti dalle disposizioni legislative in materia di istruzione e dai contratti nazionali, sono esercitati, per le specifiche competenze, dal Dirigente scolastico, prof. Gerardo Santorelli, dal Direttore dei Servizi Amministrativi, dott.ssa Paola Cerbone, dal Collegio dei Docenti, dal Consiglio d’Istituto, dalla Giunta Esecutiva. Il Dirigente scolastico è coadiuvato nei suoi compiti di direzione e coordinamento dal docente Vicario prof. Antonio Incoronato, dal Collaboratore prof. Michele Franceschini e dal Comitato Qualità costituito dalle prof.sse Annamaria Nardiello e Rosa Vitagliano. Il Dirigente scolastico sovrintende anche ai compiti della sicurezza svolti dal prof. Vitiello al fine di rendere la struttura scolastica corrispondente ai parametri stabiliti per legge. Il Collegio Docenti seleziona i responsabili delle 5 Aree strumentali individuate come funzionali alla gestione dell’Istituto per le attività didattiche, per l’utenza, la qualità, la scuola in ospedale. Alla organizzazione della didattica è deputato il Comitato Processo Didattico, mentre in materia di formazione del personale docente decide il Comitato per la valutazione del servizio; infine per quanto riguarda il percorso formativo e di crescita dei vari gruppi classe rispondono i rispettivi Consigli di classe. Tale organizzazione viene riportata di seguito nell’organigramma d’Istituto, portato a conoscenza della struttura mediante riunione collegiale ed esposto in bacheca. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 10 di 54 ORGANIGRAMMA Pof. a.s. 2012/13 Pagina 11 di 54 Presentazione degli organi collegiali La scuola è strutturata per la sua gestione interna in organi collegiali che, con ruolo, competenze, modalità diverse di partecipazione, deliberano su tutto ciò che concerne le attività didattiche e organizzative dell’Istituto. Essi sono: 1. 2. 3. 4. Consiglio d’istituto Giunta esecutiva Collegio dei docenti Consiglio di classe 1. Il Consiglio d’Istituto delibera il bilancio preventivo e consuntivo; dispone il funzionamento amministrativo e didattico della scuola; ha il potere deliberante in merito all’adozione del regolamento interno, all’acquisto, al rinnovo e alla conservazione delle attrezzature; delibera i criteri generali per la programmazione e l’attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche. Componenti: Dirigente Scolastico: prof Gerardo Santorelli. Genitori: Bianco Concetta, Coppola Loredana Piscopo Antonietta, ( vice presidente ). Quaranta Daniela, Riscetti Concetta, Tufo Angela ( presidente ). Docenti: D’Auria Patrizia, Fusco Sigismondo ( segretario ), Gioia Cristina, Incoronato Antonio, Piscopo Giuseppina, Turco Annamaria. A.T.A.: Ceraso Giuseppina. 2. La Giunta esecutiva predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo, prepara i lavori del Consiglio d’Istituto e cura l’esecuzione delle relative delibere. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 12 di 54 Componenti: Gerardo Santorelli (D.S.), Paola Cerbone (D.S.A.), D’auria (com.Consiglio d’Istituto), Ceraso Giuseppina (A.T.A) Riscetti Concetta ( Genitore ). 3. Il Collegio dei Docenti riesamina ed approva la programmazione educativa, didattica e il P.O.F., delibera il funzionamento didattico della scuola; cura la programmazione dell’azione educativa al fine di adeguare i programmi di insegnamento e di favorire il coordinamento pluridisciplinare; formula proposte per la formazione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti; delibera la suddivisione dell’anno scolastico; valuta l’andamento dell’azione didattica e propone opportune misure per migliorare l’attività scolastica; provvede all’adozione dei libri di testo; adotta iniziative di sperimentazione; promuove iniziative di aggiornamento per i docenti; elegge il Comitato di Valutazione del servizio del personale; identifica le funzioni strumentali e vi assegna i docenti; individua i criteri per attivare idonee forme di recupero. 4. Il Consiglio di classe (costituito dai docenti, di cui uno funge da coordinatore, e dai rappresentanti dei genitori) opera per una puntuale conoscenza della personalità e dell’ambiente familiare dello studente; verifica la situazione di partenza degli alunni; realizza il coordinamento didattico; comunica alle famiglie (tramite colloqui generali e settimanali) l’andamento didattico e disciplinare degli alunni; individua le attività di recupero e/o consolidamento; verifica in itinere la programmazione didattica; valuta periodicamente e alla fine dell’anno scolastico gli alunni; formula proposte in ordine alle iniziative di sperimentazione; propone con la presenza dei rappresentanti dei genitori, l’adozione dei libri di testo; programma le visite guidate e i viaggi di istruzione. Il Consiglio di classe presenta la programmazione didattica ordinaria entro e non oltre l’incontro di dicembre. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 13 di 54 Presentazione delle Funzioni Strumentali Il Collegio dei docenti, per meglio rispondere alle esigenze degli alunni e del territorio, ha identificato 5 Funzioni Strumentali che collaborano alla gestione della Scuola sia da un punto di vista organizzativo sia didattico e operano in stretta connessione con gli altri organismi. Il Collegio dei docenti designa i seguenti professori e attribuisce a ciascuno una specifica area di competenza: Area 1: Gestione POF (FS1) - prof.sse Erminia Cipriano e Anna Maria Turco. Cura, in collaborazione con i componenti del CPD, l’analisi dei bisogni formativi degli allievi con particolare riferimento a quelli curricolari legati alla quota oraria obbligatoria al fine di predisporre idonee risposte funzionali operative. Coordina l’attività del CPD per la redazione della “Curriculazione disciplinare” documento che raccoglie le Unità di Apprendimento disciplinari condivise, e che rappresenta il documento di formalizzazione dell’analisi di cui al paragrafo precedente. Coordina l’attività del CPD per la definizione delle modalità di monitoraggio del raggiungimento degli standard individuati, attraverso la redazione di prove di ingresso e di uscita. Coordina l’attività del CPD per la definizione dei criteri e delle modalità di valutazione degli apprendimenti. E’ responsabile del coordinamento e gestione delle risorse umane coinvolte nell’emissione annuale (inclusi altri eventuali aggiornamenti) del “Piano di Offerta Formativa”. Collabora con FS3 nella pianificazione e gestione delle attività di continuità, di orientamento e di monitoraggio del grado di soddisfazione degli utenti. Collabora con FS3 nella progettazione dei percorsi finalizzati alla prevenzione e riduzione del disagio scolastico e della dispersione. Coordina in collaborazione con FS3 ed il docente referente del gruppo H la progettazione didattica degli alunni diversamente abili. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 14 di 54 Area 2: Coordinamento docenti (FS2) - prof.ssa Giuseppina Piscopo Coordina la progettazione di tutte le attività legate alla quota oraria aggiuntiva facoltativa, fornendo ogni utile supporto ai responsabili dei laboratori ed ai titolari delle attività di insegnamento al fine di garantire il normale svolgimento delle stesse. Coordina le funzioni di accoglienza dei nuovi docenti. Definisce, supportato da QUA, SIC e DSA un piano di formazione del personale che sottopone all’approvazione di DS. Coordina attraverso il dialogo con i referenti e/o i componenti il CPD, la produzione dei materiali didattici e cura la documentazione educativa della scuola. Cura e registra l’informativa docenti (circolari, convegni, concorsi…). Area 3: Servizi agli studenti (FS3) - prof.ssa Patrizia D’Auria Coordina e gestisce le attività di continuità, in collaborazione con FS1 e CPD, orientamento e tutoraggio degli alunni nonché monitoraggio del grado di soddisfazione degli utenti. Coordina e cura l’esecuzione di tutte le attività di integrazione e di recupero, individuando anche eventuali soluzioni organizzative innovative e sperimentali. Coordina e cura la raccolta presso i CDC di tutte le informazioni legate al disagio degli studenti, collaborando con FS1 nella progettazione di percorsi didattico-educativi alternativi finalizzati alla prevenzione e riduzione del disagio e della dispersione. Promuove e coordina la comunicazione tra alunni, genitori ed operatori sociali in caso di situazioni di rischio per il successo formativo. Cura la segnalazione ai servizi competenti di tutte le informazioni utili al monitoraggio dell’evasione e della dispersione scolastica ai fini della garanzia dell’assolvimento dell’obbligo scolastico. Attiva e cura uno spazio d’ascolto destinato agli utenti con problematiche suscettibili di essere trattate preliminarmente con un counseling specialistico presso le strutture dell’ASL NA3. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 15 di 54 Coordina i rapporti con enti esterni (pubblici e privati) finalizzati alla stipula di accordi di rete e di programmi, di protocolli d’intesa, di conferenze dei servizi. Cura, in collaborazione con FS1 e con il docente Referente del gruppo h, l’integrazione degli alunni diversamente abili e le attività di progettazione didattica ad essi relative. Area 4: Coordinamento SGQ – prof.ssa Annamaria Nardiello Coordina le attività relative al SGQ in qualità di Responsabile. Assicura che tutte le attività di pianificazione ed esecuzione dei progetti interni siano svolte secondo quanto previsto dal SGQ. Assicura che tutte le attività legate ad accordi di rete e di programmi, di protocolli d’intesa, di conferenze dei servizi siano eseguite conformemente a quanto previsto dal SGQ. Cura gli atti propedeutici al conseguimento e mantenimento della certificazione di conformità del Sistema di Qualità alla norma UNI EN ISO 9001:2008. E’ tenuto a collaborare con la Direzione qualora non vi sia coincidenza con il Rappresentante della Direzione Area 5: Coordinam. Scuola in Ospedale (FS5) - prof.ssa Cristina Gioia Coordina la sezione di Scuola in Ospedale. Provvede ad assicurare le necessarie informazioni a DS circa l’andamento delle attività didattiche programmate e realizzate nella scuola. Cura i rapporti di collaborazione con le scuole di provenienza e le famiglie degli alunni già ospedalizzati, nonché con i medici referenti del reparto ospedaliero. Coordina e cura l’erogazione del servizio di istruzione domiciliare e altre problematiche relative alla salute degli alunni su segnalazione della FS3, interessando l’ente competente ASL NA3 Coordina e cura le iniziative proposte dalla scuola in tema di Promozione e Educazione alla Salute e Ambiente. Sostituisce il Dirigente Scolastico in sua assenza nelle riunioni presso l’ASL o il Comune nell’ambito delle argomentazioni sanitarie. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 16 di 54 Collaboratori del D.S. Docente Vicario (VCR) – prof. Antonio Incoronato Sostituisce il Dirigente scolastico, in caso di assenza, esercitandone tutte le funzioni anche negli Organi Collegiali, redigendo atti, firmando documenti, curando i rapporti con l’esterno. Assicura la gestione della sede, controlla e misura le necessità strutturali e didattiche, riferisce alla direzione del suo andamento. Collabora con il Dirigente scolastico, per la formulazione dell’o.d.g. del Collegio dei Docenti e verifica le presenze. Svolge le funzioni di Segretario verbalizzante del Collegio docenti. Elabora il calendario scolastico annuale, sulla base delle indicazioni del DS, della definizione degli organici delle classi e del parere del CDD. Collabora nella predisposizione delle circolari ed ordini di servizio. Partecipa alle riunioni di coordinamento indette dal Dirigente scolastico. Coordina l’organizzazione e l’attuazione del P.O.F. Svolge azione promozionale delle iniziative poste in essere nell’Istituto. Collabora con il Dirigente scolastico nell’organizzazione di eventi, manifestazioni e investimenti in strutture didattiche dell’Istituto. Collabora con le varie Funzioni Strumentali. Collabora con il D.S.A., per quanto di sua competenza, a scelte di carattere operativo riguardanti la gestione economica e finanziaria dell’Istituto. Coordina l’organizzazione interna della scuola, la gestione dell’orario, l’uso delle aule e dei laboratori. Cura le attività dell’ INVALSI. 1° Collaboratore del Dirigente (CLD) – prof. Michele Franceschini Svolge funzioni di sostegno e coordinamento alla Presidenza. Collabora alla formazione delle classi secondo i parametri stabiliti dal CDD. Fornisce ai docenti documentazione e materiale inerente la gestione interna dell’Istituto. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 17 di 54 Collabora nel controllo dei materiali inerenti la didattica: registri di classe, personali, dei verbali dei cdc, ecc. Collabora con FS2 e FS3 nella distribuzione e raccolta dei questionari di soddisfazione. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 18 di 54 Attività di aggiornamento del personale lavorativo Per l’anno scolastico 2012/2013 è stato proposto un aggiornamento mirato all’applicazione delle DISPOSIZIONI URGENTI PER LA REVISIONE DELLA SPESA PUBBLICA D-L. 95/2012 -Articolo 7 , commi 27-32: NORME RIGUARDANTI LA SCUOLA, la dematerializzazione delle procedure amministrative in materia di istruzione, università e ricerca e dei rapporti con le comunità dei docenti, del personale, studenti e famiglie. Infatti , a decorrere dall’anno scolastico 2012-2013 sono previste in modalità on line e in formato elettronico: Iscrizioni Pagella degli alunni ( che avrà la stessa validità legale del documento cartaceo e sarà resa disponibile sul web o tramite posta elettronica o altra modalità digitale ) Registri e comunicazioni agli alunni e alle famiglie Esso è uno strumento metodologico che sostituisce il nostro vecchio registro cartaceo, è in formato digitale ed è on-line, a detta dei rivenditori, permette di potenziare e ottimizzare aspetti organizzativi e didattici del registro scolastico. Questo strumento consente al docente di snellire le procedure burocratiche del nostro lavoro, e anche di comunicare in tempo reale con le famiglie che possono accedere a specifici campi assegnati con password date dalla scuola per consultare le assenze del proprio ragazzo, le valutazioni degli apprendimenti e le comunicazioni dei docenti. Allo stesso tempo permette di condividere con gli altri docenti criteri di verifica dei risultati, di ottimizzare delle procedure di progettazione didattica e di fornire ai docenti strumenti di interpretazione dei risultati. Uno dei vantaggi di questo registro digitale è che tutti i dati anagrafici degli alunni vengono direttamente inseriti dal sistema senza inutili trascrizioni e che le valutazioni vengono inviate direttamente al coordinatore di classe che ha una panoramica globale del ragazzo e molto più semplice risulta poi lo scrutinio. La segreteria inoltre, può inviare circolari direttamente on-line sul registro ed avere un riscontro in tempo reale sulla lettura o meno della circolare Pof. a.s. 2012/13 Pagina 19 di 54 CAPITOLO 2 IL TEMPO SCUOLA Pof. a.s. 2012/13 Pagina 20 di 54 ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO SCUOLA Tempo scuola per tutti gli alunni di tutte le classi Per effetto dell’art.25 del D.L. n°226/2005 e successive modifiche del D.M.n°37 del 26/03/2009 art.2 comma 1, il quadro orario settimanale delle discipline, tenendo conto dei nuovi piani di studio, è così determinato: Orario settimanale in tutte le classi n. ore ITALIANO 5 INGLESE 3 FRANCESE 2 STORIA 2 GEOGRAFIA 2 MATEMATICA 4 SCIENZE 2 TECNOLOGIA 2 MUSICA 2 ARTE E IMMAGINE 2 SCIENZE MOTORIE 2 APPROFONDIMENTO (materie letterarie) 1 RELIGIONE 1 totale orario obbligatorio settimanale 30 In questo prospetto la composizione delle cattedre per l’insegnamento di materie letterarie è composto da nove ore settimanali per classe. L’approfondimento di materie letterarie è affidato ad un altro docente che, in stretta sinergia con il titolare della classe, svolgerà attività di recupero o di potenziamento utilizzando le metodologie e le strategie, concordate nel C.d.C., più appropriate e più consone al raggiungimento dello scopo. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 21 di 54 Monte ore annuale per tutti gli alunni di tutte le classi minimo giorni 200 DM 37 del 26/ 03/ 09; Settimane 33 990 monte orario annuale di riferimento Schema orario di riferimento Ore lun mar mer gio ven sab 08 – 09 ita ita ita ita ita approfond 09 –10 sto sto geo geo mat mat 10 – 11 mat mat sci sci ing ing 11 – 12 fra fra tec tec mus mus 12 – 13 ing art art fis fis 13 - 14 rel Tutte le attività extracurriculari e i progetti finanziati dagli enti locali, dal ministero e dai F.S.E. si svolgeranno in orario pomeridiano dopo le ore 14:00. Classi con alunni iscritti alla sperimentazione di indirizzo musicale Dall’anno scolastico 2012/2013 questa scuola ha ottenuto dal Ministero, ai sensi dell’art 11, c 9 della legge 124/99 e del successivo DM 201/99, 4 corsi sperimentali a indirizzo musicale per pianoforte, chitarra, clarinetto e violino, destinati a 24 alunni delle classi prime. Nell’arco di tre anni il ciclo sperimentale andrà a regime nelle tre classi. Gli alunni delle prime classi selezionati per la sperimentazione, da un’apposita commissione ai sensi del DM citato, sono stati inseriti nelle classi 1C e 1D. Le lezioni sperimentali si svolgono in orario pomeridiano secondo la seguente tabella: Pof. a.s. 2012/13 Pagina 22 di 54 strumento CHITARRA CLARINETTO PIANOFORTE VIOLINO nr.alunni 6 6 6 6 Lunedì 13.30 – 16.30 Martedì 14.00 – 17.00 Giovedì 13.30 – 16.30 X X X X X X X X Modalità di definizione dei calendari Il capitolo IV del CCNCS del quadriennio giuridico 2006-2009 ( in particolare gli art.26,27,28,29 ) regola la funzione docente e le attività ad esse funzionali. Quanto qui stabilito trova applicazione nel calendario delle attività collegiali della scuola, integrato dal calendario scolastico regionale che è la fonte del calendario delle attività didattiche. Il calendario delle attività collegiali viene redatto nel mese di giugno del precedente anno scolastico e approvato nella prima seduta dell’anno in corso dal Collegio dei Docenti. Stabilisce le date dei Consigli di classe e le date degli incontri scuola famiglia; per queste date è prevista un’alternanza tra i giorni della settimana e le ore di convocazione. Questo calendario stabilisce anche le date del primo e dell’ultimo Collegio dei docenti. Il calendario delle attività didattiche individua l’inizio dell’anno scolastico che, per la nostra scuola, così come deliberato dal Consiglio d’Istituto, viene anticipato al 10 settembre mentre la fine delle attività viene fissata il giorno 8 giugno 2013, come da calendario regionale; definisce le settimane dedicate alle verifiche d’ingresso (17/09 - 22/09) e d’uscita (aprile-maggio); le attività aggiuntive facoltative invece saranno programmate in un secondo momento. Sempre dopo i primi incontri collegiali saranno programmate le destinazioni delle visite guidate (classi prime: oasi del WWF, fattorie didattiche, siti archeologici; classi seconde: musei, borghi medievali; classi terze: musei, siti vulcanici, aziende), definito il viaggio di istruzione (Sicilia o Spagna) e delineate le altre attività parascolastiche. Il calendario con entrambe le attività è affisso in bacheca nella sala docenti e pubblicato sul sito web. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 23 di 54 Il calendario degli incontri tra genitori e CDC Gli incontri dei docenti con i genitori degli alunni ai sensi dell’art. 42 del CCNL del 4 agosto 1995, del c. 5 del CCNL del 26 maggio 1999 e dell’art. 27 del CCNCS del 14 agosto 2003, sono un appuntamento periodico fissato nel calendario delle attività collegiali e sono previsti a conclusione dei Consigli di classe mensili. La prima seduta coincide con l’elezione dei 4 genitori rappresentanti nei Consigli di classe, le successive si susseguono ad intervalli mensili. Inoltre, nel mese di febbraio è previsto l’incontro con i genitori degli alunni delle classi terze per la comunicazione del consiglio orientativo in vista della formalizzazione dell’iscrizione dei propri figli alla scuola media superiore; infine nel mese di febbraio è programmata la consegna delle valutazioni quadrimestrali e nel mese di giugno la consegna della scheda personale dell’alunno con le valutazioni finali. Modalità di iscrizione all’istituto Le iscrizioni al nostro istituto seguono le procedure stabilite dalle Leggi n°40 del 02/04/2007, n°133 del 06/08/2008 e n°169 del 30/10/2008; modalità riconfermate di anno in anno con apposita circolare ministeriale che dispongono la procedura d’ufficio dell’atto. Gli alunni alle classi successive vengono iscritti d’ufficio. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 24 di 54 CAPITOLO 3 SPAZI DI LAVORO Pof. a.s. 2012/13 Pagina 25 di 54 Descrizione della struttura L’edificio scolastico, ultimato nel 1997, è ubicato nella zona periferica del Comune di Arzano, in via del Centenario e si sviluppa su tre livelli. Un ampio piazzale antistante, nonché cortili e camminamenti, lo isolano dalla strada pubblica e dalle proprietà circostanti. Il piano rialzato ha accesso dal piazzale antistante; a mezzo di rampante scala e da scivolo per portatori di handicap; a destra entrando sono ubicati gli uffici amministrativi, l’ufficio del Dirigente scolastico, la sala informatica e la sala professori; sempre al piano rialzato al centro si accede alla sala conferenze e alla palestra con i relativi sevizi; sulla sinistra un ampio corridoio porta alle 9 aule, al laboratorio linguistico, ad un gruppo di servizi per i ragazzi, ad un gruppo di servizi per le ragazze, che affiancano due bagni per i portatori di handicap. Il piano è servito da tre uscite di sicurezza. Il primo piano è raggiungibile da scala a due rampanti che parte dal corridoio entrando a sinistra e porta sino al lastrico solare. Su questo piano vi sono 12 aule, di cui 9 sono utilizzate dalla scuola elementare “V. Tiberio “, nonché un gruppo di servizi per i ragazzi, un gruppo di servizi per le ragazze e due bagni per portatori di handicap. È munito di un’uscita di sicurezza. Il piano seminterrato, destinato parzialmente ad attività scolastiche, è accessibile da rampanti che partono dalla corte circostante. E’ suddiviso in ambienti, muniti di servizi, destinato all’incontro occasionale per lo svolgimento di alcune attività scolastiche quali allestimento del presepe, allestimento di scene per spettacoli teatrali, museo del mare e un cantiere per il ripristino di una imbarcazione. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 26 di 54 Gestione della sicurezza degli alunni e dei lavoratori La gestione della sicurezza dell’Istituto è affidata al prof. Giovanni Vitiello che ha anche il compito di coordinamento delle attività di prevenzione e protezione. Nell’ambito della RSU viene individuato un responsabile per la sicurezza del personale. Ritenendo di estrema importanza promuovere nella scuola la cultura della prevenzione a tutti i livelli e seguendo le indicazioni contenute nel D.Lgs. 81/08, a sua volta integrato nel D.Lgs.del 3 agosto 2009 ed entrato in vigore il 20 agosto 2009, il Dirigente Scolastico nomina il Responsabile della Sicurezza a cui spetta la redazione e l’aggiornamento annuale del documento relativo alla valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza dei dipendenti. Allo stesso compete la gestione di Interventi di adeguamento e miglioria, dalla Verifica della Gestione della Sicurezza alla Verifica dell’Attività di In-Formazione, nonché la compilazione del Registro delle verifiche periodiche in quanto i Responsabili delle attività soggette a controllo di prevenzione incendi da parte dei Vigili del Fuoco, inserite nell’elenco di cui al D.M. 16.02.82 e quelle soggette all’applicazione delle disposizioni di sicurezza di cui al D.Lgs. 81/2008, devono mantenere costantemente sotto controllo la sicurezza della propria attività. Per favorire il raggiungimento di tali obiettivi il Dirigente Scolastico per la nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione si è avvalso della collaborazione di un tecnico interno all’istituto in possesso di opportune conoscenze professionali, così come previsto dal suddetto decreto. Pertanto sotto la guida del Prof. Vitiello si è provveduto ad individuare i fattori di rischio, a procedere alla loro valutazione e a specificare le relative misure di prevenzione e protezione in relazione alle tipologie di rischio così suddivise: RISCHI PER LA SICUREZZA ( natura infortunistica ) : strutturali; meccanici; elettrici; Pof. a.s. 2012/13 Pagina 27 di 54 sostanze pericolose; incendi-esplosioni. Tali sono i rischi responsabili del potenziale verificarsi di incidenti o infortuni subiti dalle persone addette alle varie attività lavorative, in conseguenza del non idoneo ambiente di lavoro, delle macchine e/o delle apparecchiature utilizzate, delle modalità operative e dell’organizzazione del lavoro. RISCHI PER LA SALUTE ( natura igienico-ambientale ) : agenti chimici; agenti fisici; agenti biologici. Tali sono i rischi responsabili della potenziale compromissione dell’equilibrio biologico del personale addetto ad operazioni o a lavori che comportano l’emissione nell’ambiente di fattori ambientali di rischio, di natura chimica, fisica e biologica, in conseguenza di non idonee condizioni igienico-ambientali dovute alla presenza di fattori ambientali di rischio generati dalle lavorazioni e da modalità operative. RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE : organizzazione del lavoro; fattori psicologici; fattori ergonomici; condizioni di lavoro difficili. Tali sono i rischi individuabili all’interno della complessa articolazione che caratterizza il rapporto tra l’operatore, l’organizzazione del lavoro e l’ambiente in cui si svolge l’attività lavorativa. A questi vanno aggiunti i: FATTORI DI RISCHIO IN AMBIENTE SCOLASTICO Cioè quei fattori che possono insidiare il benessere degli alunni e/o personale scolastico producendo in taluni casi uno stato di malattia Si classificano in: Fisici Chimici Biologici Pof. a.s. 2012/13 Pagina 28 di 54 FATTORI FISICI: traumi e incidenti, spesso per inosservanza delle regole -> educazione civica (in questo caso ha scopo preventivo sanitario). Microclima inadeguato, difetti di illuminazione, eccesso di rumore FATTORI CHIMICI E BIOLOGICI: CHIMICI : detergenti, candeggina, ecc., riposti in modo inadeguato BIOLOGICI :trasmissione di microorganismi patogeni per via: - AEREA : influenza, morbillo etc. - ORALE : epatite A, ossiuri etc. Ma che sono facilmente prevedibili PATOLOGIE IN ETA’ SCOLARE Carie; scoliosi; sovrappeso; disturbi di vista e udito; disturbi della condotta alimentare; parassitosi. In particolare: CARIE DENTALE : è un processo irreversibile di distruzione dello smalto dei denti, di origine multifattoriale : Alimenti ricchi di zucchero Carenza di fluoro nella dieta e nell’acqua Insufficiente igiene orale PREVENZIONE: igiene orale, igiene alimentare, fluoro profilassi. PARASSITOSI : si distinguono: ENDOPARASSITOSI : causata da parassiti che infestano l’interno del corpo ( ossiuri, tenia ) ECTOPARASSITOSI : causata da parassiti che infestano l’esterno del corpo ( cimici, pulci, pidocchi ). Oggi il rischio si limita al pidocchio del capo. Le endoparassitosi, frequenti nel passato, legate alla diffusa carenza di igiene personale (mani sporche, cibi contaminati). PREVENZIONE : far lavare sempre le mani dopo l’uso del WC e prima di mangiare. La pediculosi è un’infestazione da artropodi ematofagi, parassiti obbligati e permanenti (che quindi muoiono in breve tempo lontano dall’ospite). In particolare il Pediculus. capitis infesta il capo con preferenza per le zone retroauricolarei e occipitali. Ogni femmina depone 3-4 uova al giorno (lendini) cementandole alla base dei capelli, vicino al cuoio capelluto. L’uovo rimane attaccato Pof. a.s. 2012/13 Pagina 29 di 54 al capello e si sposta seguendone la crescita (circa 1 mm al giorno). La pediculosi del capo si manifesta con focolai epidemici La trasmissione si verifica di solito per contatto diretto, più raramente in modo indiretto a causa dell’uso promiscuo di pettini, spazzole per capelli e copricapo La metodologia adottata durante le verifiche e i controlli resta allineata alla prassi preventiva che vuole che ogni intervento debba essere finalizzato alla valutazione del rischio e debba seguire delle linee guida che devono portare alla identificazione delle sorgenti di rischio, alla individuazione dei potenziali rischi di esposizione in relazione alle diverse modalità operative seguite ed infine alla stima dei rischi da esposizione. A tal fine sono programmati controlli periodici delle situazioni di rischio per prevenire e mantenere o implementare il livello di sicurezza in atto. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 30 di 54 CAPITOLO 4 MATERIALI E SUSSIDI DIDATTICI Pof. a.s. 2012/13 Pagina 31 di 54 Presentazione dei materiali e dei sussidi didattici in dotazione dell’istituto La nostra scuola si avvale di una serie di ausili didattici e tecnologici che sono andati aumentando nel corso degli anni. L’utilizzo di tali strumenti favorisce i processi di apprendimento degli alunni, costituisce un valido supporto per le attività laboratoriali e per la formazione del personale in servizio, infine permette un più agevole espletamento dei progetti elaborati nel corso degli anni scolastici. Responsabile dei sussidi didattici è il prof. Sigismondo Fusco, il quale gestisce e cura la conservazione di materiali e sussidi didattici,verifica le richieste di materiali e ne propone al DSA il fabbisogno per procedere all’approvvigionamento. ELENCO SUSSIDI DIDATTICI Aula di informatica: laboratorio linguistico: postazione docente + 12 postazioni alunni bi-posto, servite di cuffie autonome e indipendenti, software didattico dedicato e collegamento ad internet; laboratorio informatico: postazione docente + 12 postazioni alunni bi-posto, servite di software teachnet di rete e didattico collegate ad internet; copertura wireless per il collegamento ad internet dell’intero istituto 3 stampanti laser A4 di cui 2 a colori 2 Work Station: carrello, un video proiettore Hitachi, lavagna interattiva Server di Istituto 3 PC portatili IBM (progetto HSH @ network) 15 lavagne interattive multimediali in dotazione di 15 aule 1 lavagna interattiva+ PC + CA in segreteria 2 televisori: 1 in presidenza, 1 nella hall 1 LIM + pC auditorium Pof. a.s. 2012/13 Pagina 32 di 54 Auditorium: impianto audio con 2 casse, un mixer Yamaha 24 canali, 3 microfoni Scure, una piastra Tascam, un amplificatore impianto audio cineforum con video proiettore Shara e amplificatore Pioneer impianto audio con amplificatore solo voce e 2 microfoni con base mixer LTO 8 canali 2 casse amplificate Yamaha MSR400 2 DXTLORER per batterie elettronica 1 bongo latino 2 amplificatori 10 Watt per chitarra Eco 1 sediolino per batteria 4 tammore 2 flauti traversi 2 chitarre elettriche 14 violini 7 leggii 2 batterie elettroniche Yamaha 3 chitarre classiche Eco 1 piano digitale Yamaha 1 tastiera digitale Yamaha 2 conga 4 radioregistratori JWC RD-EZ16 Parabola Rai con decoder 1 DVD/DVX Un microscopio elettronico con telecamera Laboratorio scientifico : 5 microscopi Vetreria da laboratorio ( becker, beute e cilindri graduati di varia misura , provette per soluzioni) Vetrini ( già preparati e da preparare ) per microscopio 1 bilancia con pesi 2 sfingomanometri 2 termometri Modello a grandezza naturale di scheletro umano 3 colonne vertebrali con relativi bacini (da donna e da uomo) Modello di corpo umano con organi interni Pof. a.s. 2012/13 Pagina 33 di 54 Modelli di organi umani : cuore, rene, cervello, occhio, orecchio Modello per la divisione cellulare (mitosi e meiosi) 1 PC completo 2 set per giardinaggio 2 Kits per pronto soccorso 4 circuiti elettrici 14 DVD Modello della struttura del fiore Kit didattici per la costruzione dei solidi 2 modelli di sistema solare 1 modello di vulcano Rocce di vario tipo Altro: 2 2 2 1 1 2 1 2 biliardini canestri mobili tavoli da ping pong macchina per cucire BROTHer LS-2125 macchina per cucire XL-5070 fotocamere Nikon coolpix L21 telecamera Toshiba Camileo P10 Life cam VX2000 Pof. a.s. 2012/13 Pagina 34 di 54 Parte seconda OFFERTA FORMATIVA Pof. a.s. 2012/13 Pagina 35 di 54 CAPITOLO 5 QUOTA ORARIA OBBLIGATORIA Pof. a.s. 2012/13 Pagina 36 di 54 Analisi del territorio La progettazione didattica prende le mosse in primo luogo dall’Analisi del territorio, ma tiene conto degli esiti del monitoraggio della soddisfazione, della relazione della continuità, nonché della registrazione di reclami e suggerimenti recepiti all’interno dello sportello di dialogo e ascolto. Dal documento redatto ogni tre anni sul nostro territorio risulta quanto segue: La città di Arzano ha origini molto antiche, il suo nome e'collocabile in eta' etrusca. Nella zona detta Squillace ad Arzano nel 1978 durante dei lavori di sbancamento venne alla luce una necropoli formata da tredici tombe con corredi funerari formati da coppe, anfore, ghirlande dipinte e monete, resti andati poi persi. In epoca normanna, angioina, spagnola ecc. il villaggio di Arzano viene costantemente chiamato Arczanum ovvero Arzanum. Al nome del paese che diverra' Arzano sono stati attribuite varie interpretazioni inteso come Aersano da Aer Sania cioe' luogo di aria sana, Diviene Arzano nel 1600 circa quando da villaggio sviluppa la sua struttura di casale; i nuclei abitativi nascono compatti con una struttura di case a corte che si dispongono intorno ad una “chiazza” o ad un edificio sacro. Nascono luoghi denominati “in mezzo Arzano”, “casa Piscopo”, “Arzaniello”, “Lavinaio”, “Piazza Nova o Chiazza Nova”, luoghi specifici del paese ancora esistenti. Oggi la Città di Arzano si estende su una superficie di 4,7 km2 e conta il 35.629 abitanti circa . E’ rilevante la tradizione sportiva della città: la locale squadra di calcio l'Arzanese che gioca nel campionato di Eccellenza della Campania; la squadra femminile di pallavolo, l'Original Marines Arzano, che nel 2005, ha disputato il campionato di Serie A1 nazionale e nel 2006 il campionato di A2. Il livello di sviluppo culturale raggiunto dalla città è testimoniato dalla presenza di molteplici scuole di ogni ordine e grado: sei scuole elementari e materne, tre scuole medie, un liceo polispecialistico comprendente i corsi del liceo scientifico, linguistico e delle scienze umane ed un istituto professionale per il commercio ed il turismo in cui sono attivi i corsi di Tecnico della gestione aziendale, Tecnico dei servizi turistici, Tecnico dei servizi sociali, Tecnico dell'abbigliamento e della moda e Tecnico della grafica pubblicitaria. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 37 di 54 Arzano è anche un grosso polo industriale nel settore cartario, in quello delle telecomunicazioni, metalmeccanico, tessile, calzaturiero. Infatti c’è ad Arzano un attivo stabilimento della SEDA, società di packaging presieduta da Antonio D'Amato, predecessore di Luca Cordero di Montezemolo alla presidenza di Confindustria, nonché una unità produttiva della casa di prodotti elettronici ST Microelectronics, la prestigiosissima Kiton (impresa tessile che si vanta di cucire gli abiti più cari del mondo e di avere clienti quali i Windsor o, in passato, Gianni Agnelli) e la Starlet (nota per la produzione di eleganti calzature). Si constata la grande contraddizione di questo paese, spesso agli abitanti del luogo sono riservate opportunità di lavoro occasionali, che non avvalendosi di canali ufficiali di reclutamento, alimentano il mercato nero e\o quello del lavoro minorile A ciò va aggiunto il dato della disoccupazione che è preoccupante e non sempre evidenziabile per la consolidata abitudine a non iscriversi al collocamento o per la necessità di non poter dichiarare il proprio stato. Questa analisi riconduce ad elementi fortemente connessi tra loro : accanto ad un livello culturale di tutto rispetto e ad un discreto numero di genitori in possesso del diploma di scuola media inferiore, è presente una bassa percentuale della popolazione con un livello culturale piuttosto basso e che vive una situazione socioeconomica deprivata. Ciò comporta un divario culturale che si determina all’interno della popolazione scolastica influenzando la relazione insegnamentoapprendimento. Appare evidente come gli effetti di questa situazione, nel solco del disagio socio–familiare, producano un senso di frustrazione che si traduce talvolta in atteggiamenti di aggressività, di disinteresse nei confronti della scuola e, in alcuni casi limite, in comportamenti deviati. Le precarie condizioni economiche, le carenze socio culturali, la presenza di attività illegali e criminose in famiglia e di detenuti tra i genitori, lo spaccio ed il consumo di stupefacenti, di alcol, l'alto tasso di dispersione scolastica e continuano ad essere gli elementi più significativi che accompagnano la crescita di molti ragazzi e giovani del territorio dove è situata la nostra scuola. Il meccanismo di “esclusione sociale” caratterizzato, come già detto, dal sistema ambientale e familiare, trova nella scuola, uno Pof. a.s. 2012/13 Pagina 38 di 54 strumento di prevenzione e di sostegno nello sviluppo del ragazzo. Infatti la scuola, ha come obiettivo privilegiato l’integrazione dei “ragazzi difficili” nel gruppo classe . La scuola pertanto, attraverso vari progetti, ha potenziato gli interventi, tanto sui minori portatori di situazioni difficili, quanto sulle loro famiglie multiproblematiche, attivando una presa in carico integrata con i diversi servizi attivi nell’ambito territoriale. Vari sono, nel nostro istituto, i minori problematici, che hanno difficoltà ad integrarsi nel gruppo classe, ad accettare le regole condivise, ad impegnarsi e mostrare interesse nei confronti delle attività della scuola. Formazione classi Relativamente alla formazione delle classi prime la De Filippo Vico conferma, anche per l’anno scolastico 2012/13, i seguenti criteri: - Eterogeneità del gruppo classe. - Suddivisione in fasce di livello: gli alunni vengono suddivisi in fasce di livello in base al rendimento complessivo della precedente carriera scolastica e distribuiti equamente nelle classi, considerando anche una distribuzione equa di genere. - Presa in considerazione delle preferenze espresse dal genitore all’atto dell’iscrizione, sempre che queste non contrastino con i precedenti criteri. - Affido degli alunni diversamente abili ai docenti di sostegno e inserimento nei vari corsi da parte del Dirigente scolastico, tenuto conto dei criteri e dei rilievi espressi dalla apposita commissione gruppo H. Per quanto riguarda le classi in cui viene impartito l’insegnamento di strumento musicale, esse sono formate previa apposita prova orientativo - attitudinale predisposta dalla scuola per gli alunni che all’atto dell’iscrizione abbiano manifestato la volontà di frequentare i corsi . Pof. a.s. 2012/13 Pagina 39 di 54 Programmazione didattica La scuola ogni anno affronta il suo compito reimpostando il suo lavoro in considerazione d’una utenza sempre nuova e dei suoi bisogni, che registra affiancando all’Analisi del territorio il Monitoraggio della soddisfazione e la recezione di reclami e suggerimenti attraverso lo Sportello di dialogo e ascolto. Essa si concentra perciò sul difficile obiettivo di coniugare il dettato istituzionale prescritto dall’obbligo d’istruzione con la problematicità di una parte dell’utenza variegata che ad essa fa riferimento. Pertanto mette in campo una progettualità didattica incentrata sul perseguimento delle seguenti priorità: a) congruenza tra l’offerta formativa e i bisogni del territorio; b) integrazione nel gruppo classe degli allievi in difficoltà, nel rispetto della legalità; c) flessibilità didattica, trasversale funzione del successo formativo. ed extracurricolare in Provvede poi a saggiare la validità della sua offerta formativa assegnando alle funzioni di sistema l’analisi e il giudizio in merito alla congruenza delle attività programmate con le aspettative e i requisiti dei portatori d’interesse di tutti i progetti curricolari trasversali e extracurricolari presentati e messi in campo. La condivisione degli stessi, in fase di riesame, sigilla la bontà riconosciuta delle iniziative che potranno essere così anche riproposte nelle successive annualità. In sintesi, la risposta all’analisi dei bisogni può dirsi formalizzata nei documenti di Programmazione Didattica e di Curricolazione delle Unità di Apprendimento. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 40 di 54 Presentazione del documento di “Curriculazione disciplinare“ Le Unità di Apprendimento Le Unità di Apprendimento, come si evince dalla L. 53/03, e come chiariscono l’Allegato C e le Raccomandazioni per l’attuazione delle Indicazioni Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati nella Scuola Primaria, sono costituite dalla “progettazione : a) di uno o più obiettivi formativi tra loro integrati con i relativi standard di apprendimento, riferiti alle conoscenze e alle abilità coinvolte; b) delle attività educative e didattiche, dei metodi, delle soluzioni organizzative ritenute necessarie per concretizzare gli obiettivi formativi formulati; c) delle modalità con cui verificare sia i livelli delle conoscenze e delle abilità acquisite, sia se e quanto tali conoscenze e abilità si sono trasformate in competenze personali di ciascuno”. Esse sono state elaborate inizialmente al termine di un corso di formazione diretto a tutti i docenti e formalmente redatte nel 2004 nella prima versione dal Comitato Processo Didattico per essere poi annualmente corrette e integrate dai Dipartimenti Disciplinari. Esse sono così confluite nel documento della “Curriculazione Disciplinare” dove per ogni materia e per ogni classe le U.A. sono state titolate, numerate e uniformate allo stesso modello di riferimento che prevede le seguenti informazioni: finalità da raggiungere; obiettivi formativi; eventuali raccordi interdisciplinari; tempi e metodologie di insegnamento; verifiche; valutazione delle competenze. Ad ogni inizio anno poi i docenti, sulla scorta delle esperienze maturate in sede di valutazione (1° e 2°quadrimestre) in termini di traguardi raggiunti dagli studenti e prove superate con maggiore e minor successo, rivedono le U.A. delle classi prime, seconde e terze riunendosi per Dipartimenti Disciplinari. Le rettifiche e le integrazioni da loro proposte vengono recepite nel nuovo fascicolo Pof. a.s. 2012/13 Pagina 41 di 54 della Curricolazione, la redazione del quale avviene secondo quanto prescritto dalla L. 53/03, dal D.Lvo 59/04 e relativi allegati, nonché della CM 29/04. Copia della Curricolazione è a disposizione dell’utenza in Segreteria, mentre la versione digitale è consultabile sul sito web: www.scuolamediavico.it ; in esse quest’anno sono stati evidenziati e/o aggiunti gli standard da valutare nelle singole prove d’uscita. Modalità di elaborazione della “Curricolazione disciplinare” Il documento di Curriculazione, elaborato in forma di bozza dai Dipartimenti Disciplinari, viene rivisto e redatto in tre volumi (classi I II III) dal CPD coordinato da FS1; quindi, prima della sua presentazione in pubblico a novembre, viene valutato in una riunione congiunta da DS, CPD e FS1 per verificare che gli elementi in uscita siano formalmente corretti e completi, infine approvato con la firma in calce del DS. La “Curriculazione Disciplinare” così delineata diviene il documento in base al quale i CDC si conformeranno nella programmazione didattica specifica di ogni classe. Definita infatti la situazione di partenza degli alunni, ogni docente sceglie le U.A. da sviluppare e propone la loro successione nella propria prassi didattica, quindi integra, semplifica o amplia la programmazione condivisa articolandola in percorsi formativi adeguati ai diversi contesti e alle specifiche caratteristiche dei soggetti coinvolti, dopo di che monitora l’acquisizione di conoscenze e competenze. Gli strumenti e le modalità di verifica e valutazione sono liberamente scelti dal docente tra varie strategie e tipologie di prove (scritte, pratiche, grafiche e orali) o sono concordati collegialmente, ma in ogni caso mirano a saggiare le competenze raggiunte, tenendo sempre presenti gli standard minimi e di eccellenza indicati nelle Unità di Apprendimento. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 42 di 54 Presentazione del Documento di programmazione differenziata a favore degli alunni diversamente abili Il gruppo di sostegno anche per il presente anno scolastico ha redatto una programmazione generale di Istituto, delineando obiettivi minimi nelle varie aree di apprendimento per gli alunni diversamente abili. Ogni insegnante di sostegno seguirà tale programmazione nelle sue linee generali, ma sulla base dell’analisi delle potenzialità del singolo alunno affidatogli e in linea con quanto concordato con il Consiglio di classe, stilerà un Piano Educativo Individualizzato. In tale piano saranno descritti puntualmente gli interventi individualizzati predisposti per l’alunno in situazione di handicap e le modalità della loro articolazione e integrazione per meglio rispondere alla realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione. Per gli alunni che presentano difficoltà di apprendimento meno gravi, la programmazione farà riferimento agli obiettivi formativi indicati nelle U.A. della Curricolazione, ma questi, i contenuti e le metodologie saranno rivisti, eventualmente ridotti e semplificati per favorire il successo formativo dello studente diversamente abile. Anche per gli alunni cui sono diretti interventi ancora più scarnificati e semplificati, la programmazione non potrà esulare da quella di classe almeno per ciò che attiene ad obiettivi e contenuti, mentre in riferimento ai differenti handicap segnalati nelle diagnosi funzionali di ogni alunno, i docenti di sostegno giudicano per il momento impossibile definire degli standard generali e univoci per gli alunni con patologie e difficoltà così diverse tra loro. Per tale motivo le prove di uscita saranno molteplici e verranno elaborate di volta in volta dall’insegnante di sostegno in collaborazione con il Consiglio di classe. Anche le prove concepite sulla falsariga delle prove INVALSI saranno distinte per area funzionale e ritagliate su specifiche tipologie di handicap. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 43 di 54 Presentazione delle Attività Educative All’interno della quota oraria obbligatoria sono erogate anche attività educazionali (alla salute, alla legalità, ecc.). Tali attività vengono svolte o attraverso una progettazione specifica oppure sono integrate nelle Unità di Apprendimento, dove sono opportunamente indicate nella sezione “Raccordi interdisciplinari”. Si deve dire però che da oltre un triennio tali discipline hanno trovato ampio spazio nella progettualità della nostra scuola, in considerazione di quanto evidenziato dalla nostra analisi dei bisogni in termini di platea problematica sotto vari profili, sociali, culturali e di integrazione. Con progetti specifici infatti si è dato ampio spazio ad iniziative che mirano allo sviluppo e alla interiorizzazione di sani principi di democrazia, tolleranza, solidarietà e all’acquisizione di atteggiamenti responsabili e consapevoli nei confronti dell’ambiente, della salute e della legalità. Anche per quanto riguarda le attività attinenti alla Continuità e all’Orientamento scolastico, si è preferito mantenere una progettazione specifica. Per la Continuità la FS3 presenta ad inizio anno un progetto in collaborazione con i docenti della Scuola Primaria e ne cura l’attuazione nelle classi prime, allo scopo di costruire per gli allievi dei due ordini di scuola un’apertura al confronto e allo scambio tra metodi, materie e rapporti differenti da un lato e rendere possibile dall’altro un’esperienza costruttiva in cui i ragazzi di prima, che da poco sono entrati a far parte della scuola media, si sentano parte attiva e scoprano di essere capaci di fare gli onori di casa accogliendo gli allievi di 5a elementare. Per l’Orientamento la FS3 elabora un progetto triennale che aggiorna annualmente mediante un piano di lavoro e un elenco di appuntamenti con i docenti delle scuole superiori per gli alunni delle classi terze, nonché una serie di iniziative tese a sviluppare negli allievi la capacità di scelta e di progettare il futuro. Si tratta infatti di una progettualità tesa a costruire occasioni di riflessione e consapevolezza di sé da un lato e a far conoscere dall’altro il variegato panorama degli studi superiori, così che i ragazzi possano affrontare la scelta dell’istituto superiore con maturità. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 44 di 54 Definizione delle modalità di verifica degli apprendimenti curricolari e criteri di valutazione Il monitoraggio delle competenze acquisite prevede la somministrazione di prove orali, scritte, strutturate e di produzione personali al termine delle Unità di Apprendimento svolte. Al termine del II° quadrimestre vengono somministrate le prove di uscita condivise e uniformi per le classi prime, seconde e terze tese alla verifica del raggiungimento degli standard minimi indicati nelle U.A., che vengono aggiornate annualmente e inserite in una banca dati. I risultati di tali prove sono tabulati e pubblicati agli atti della scuola e incidono per un 20% sulla valutazione finale degli studenti. Questo perchè obiettivo principale del monitoraggio finale degli standard di apprendimento è in realtà la valutazione del processo didattico; secondariamente tale monitoraggio è però ritenuto un utile strumento di valutazione capace di saggiare il livello di apprendimento dei singoli alunni accanto agli altri liberamente scelti dai docenti, che restano prioritari; infatti, il peso dei risultati di tali prove incide sulla valutazione disciplinare per il restante 80%. Ad ogni modo, la valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli studenti è effettuata interpretando i risultati raggiunti nelle prove, alla luce della declinazione delle competenze disciplinari e degli standard comportamentali indicati in calce, mentre la valutazione è espressa in decimi. Infatti, secondo la normativa vigente, dall'anno scolastico 2008/2009 nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite e' espressa in decimi e sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline. Sono confermati i criteri circa le modalità di valutazione stabiliti nella seduta del giorno 8 del mese di settembre 2011 con delibera n. 6 bis. Pertanto per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione i criteri di valutazione individuati dal nostro istituto e così confermati sono i seguenti: Pof. a.s. 2012/13 Pagina 45 di 54 A) Valutazione del comportamento: Ogni docente riempirà la scheda relativa al comportamento degli allievi dando un punteggio da 1 a 5 per ogni indicatore: cura di sé e degli arredi scolastici; rispetto per i compagni, i docenti e gli operatori; impegno e responsabilità nel portare a termine le consegne assegnate; quindi, ne calcolerà la somma e tradurrà l’esito ottenuto nei decimali in legenda. Tale voto sarà riportato poi in una seconda scheda che presenta il riepilogo dei seguenti indicatori: comportamento, standard di uscita e valutazione degli apprendimenti. Il tutto sarà poi trascritto in excel per ottenere il quadro complessivo delle valutazioni dei docenti del Consiglio e il calcolo della relativa media aritmetica; eventuali decimali saranno approssimati all’intero per eccesso o per difetto, se superiori o inferiori allo 0,5. Tale voto sarà infine riportato nella Scheda personale dell’alunno alla voce “COMPORTAMENTO”. (per la declinazione del comportamento si rimanda al mod 202/1) B) Valutazione disciplinare intermedia e finale: Al termine del 1° quadrimestre, ciascun docente riporterà il voto assegnato per la propria disciplina ad ogni alunno sulla griglia di valutazione che riepiloga anche i dati relativi al comportamento, per i quali un’applicazione informatica automatica determinerà la media da trascrivere sulla scheda personale; al termine del 2° quadrimestre il voto disciplinare assegnato da ciascun docente per la propria disciplina sarà affiancato dal voto ottenuto da ogni alunno per il superamento degli standard di uscita (che nel nostro istituto sono uniformi per classe e condivise per Dipartimento) una media ponderale tra i due valori, gli standard, pari al 20% e il disciplinare pari al 80%, formerà la valutazione finale per ciascuna disciplina Nel caso in cui dai risultati delle prove emerga che un alunno non abbia conseguito gli standard minimi o comunque la sua valutazione in una data disciplina sia inferiore al 6, si provvederà alla registrazione di tale insufficienza nei verbali del Consiglio di classe e se ne darà comunicazione alla famiglia del debito formativo contratto; durante il II° quadrimestre il Consiglio di classe attiverà strategie ed Pof. a.s. 2012/13 Pagina 46 di 54 opportune iniziative didattiche per il recupero degli apprendimenti, mentre al termine dell’anno scolastico in caso di ammissione alla classe successiva per decisione del Consiglio si affiderà necessariamente alla famiglia la responsabilità del recupero del debito formativo contratto e solo eventualmente si rimanderà il possibile recupero delle abilità all’attivazione di corsi di recupero in presenza di fondi europei (PON) nel successivo a.s. (per la declinazione dei livelli di competenza si rimanda al mod,203/1). C) Voto di idoneità all’esame di stato: Ai sensi nel D.M. n°122 del 19/08/09, i voti delle singole discipline, trascritti al termine del 2° quadrimestre sulla scheda di valutazione, saranno riportati sull’ applicativo excel per ricavare, la media aritmetica delle sole discipline, arrotondata come di consueto, costituirà il voto di idoneità all’esame di stato. Al calcolo del voto di ammissione all’esame di stato non concorre il voto del comportamento. D) Valutazione finale esame di stato: L’esito della valutazione finale d’esame sarà il risultato della media aritmetica di 7 valutazioni. Si sommerà cioè il voto di ammissione, il voto delle singole prove scritte (italiano, inglese, francese, matematica) il voto delle prove INVALSI e il voto del colloquio pluridisciplinare e si inseriranno i dati nell’apposito modulo excel che elaborerà la media aritmetica. Eventuali decimali saranno approssimati all’intero per eccesso o per difetto. Il voto che ne risulterà costituirà la valutazione finale dell’esame di stato. Qualora durante il corso dell’anno si registrino in sede ministeriale cambiamenti da apportare alla valutazione, il nostro istituto si riserva di modificare o integrare i criteri e/o le modalità di valutazione suddette. I nostri utenti ne saranno prontamente informati mediante il nostro sito web al quale rimandiamo anche per qualsiasi Pof. a.s. 2012/13 Pagina 47 di 54 informazione relativa ad attività promosse dalla scuola, per la lettura in versione integrale della documentazione in uso nella didattica, per l’organizzazione dei calendari e per lo stesso POF : www.scuolamediavico.it Pof. a.s. 2012/13 Pagina 48 di 54 CAPITOLO 6 PROGETTI FORMATIVI INTERNI ED ESTERNI Pof. a.s. 2012/13 Pagina 49 di 54 Presentazione dei Progetti formativi da realizzare nell’anno o a cui aderirà l’Istituto durante l’anno Un’ulteriore integrazione al piano dell’offerta formativa è fornita dai progetti interni, cioè proposti dalla nostra scuola, o esterni, ovvero presentati da altri Enti ma a cui il nostro istituto intende aderire. Tali progetti, interpretando i bisogni degli allievi, costituiscono un potenziamento della didattica curricolare in quanto, proponendo attività diversificate o avvalendosi di metodologie innovative, mirano all’acquisizione di specifiche competenze, al consolidamento e potenziamento di abilità e conoscenze e favoriscono un migliore inserimento nel contesto socio-culturale in cui si opera. Essi vengono presentati dai docenti entro novembre o, se proposti da altri Enti, sono condivisi dai nostri docenti nell’arco dell’anno; una volta approvati dal Collegio dei Docenti, possono essere realizzati con il contributo dei fondi di Istituto oppure degli Enti proponenti e possono avvalersi sia di risorse interne che di esperti esterni. Delle attività messe in campo in orario extracurricolare o, se trattasi di attività educazionali trasversali alla didattica ordinaria, in orario curricolare sono debitamente informati alunni, genitori e territorio; quindi, una volta partite le varie iniziative, gli allievi vengono seguiti, preparati e valutati dai docenti o dai formatori, che a loro volta devono rispondere al Dirigente o al Valutatore dell’andamento dell’attività, del grado del successo formativo raggiunto, della soddisfazione dei soggetti coinvolti. Per quanto riguarda i progetti formativi che saranno svolti nell’anno scolastico 2012/2013 si rimanda alla documentazione corrispondente in possesso della FS 2. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 50 di 54 CAPITOLO 7 CONTROLLO PROGETTI Pof. a.s. 2012/13 Pagina 51 di 54 Compilazione registro dei progetti formativi Come abbiamo già detto, il nostro istituto propone ai propri iscritti la partecipazione a corsi e attività laboratoriali in orario extracurricolare o, se trattasi di attività educazionali, in orario curricolare. Questi corsi rispondono ad esigenze specifiche esplicitate dagli utenti o recepite implicitamente dai docenti; le tematiche sviluppate sono fortemente improntate all’acquisizione di conoscenze e competenze operative, artistiche, musicali in campi quali il teatro, l’arte, il lavoro artigianale, il giornalismo, l’informatica. La pianificazione dei singoli corsi viene sviluppata utilizzando uno specifico modulo, “Scheda progetto”, che dopo la consegna a FS2, l’approvazione del Collegio, il ritiro delle adesioni dei genitori, va tradotto in un cronoprogramma operativo. Le attività messe in campo possono portare alla realizzazione di un prodotto finale, ad una certificazione di competenze, al recupero di debiti formativi o alla messa in scena di uno spettacolo, in ogni caso vanno monitorate e validate. La validazione dei progetti sviluppati è legata alla valutazione finale eseguita dal DS e formalizzata sulla relativa “Scheda Progetto”, successivamente alla presa d’atto dei risultati raggiunti, relativamente ai tre criteri di valutazione stabiliti: indice di frequenza, grado di soddisfazione, prodotto finale e/o superamento test di uscita. Nel caso di valutazioni positive il progetto può ritenersi validato e quindi può essere ripresentato successivamente. Spetta ad FS4 raccogliere e registrare tutti i dati necessari a consentire la validazione del progetto, presentarne a DS un prospetto sintetico e compilare il Registro progetti così da monitorarne l’andamento e renderne pubblici gli esiti relativamente agli indicatori di cui sopra. Tale registro, redatto a novembre, viene aggiornato a gennaio e a giugno per seguire lo stato dei progetti dalla fase iniziale alla messa in atto alla verifica dei risultati. La copia del Registro aggiornato viene solitamente affissa in bacheca a febbraio e giugno, mentre la versione in digitale è visionabile sul sito della scuola. Infine, nella seduta finale del Collegio Docenti DS e DSA presentano la rendicontazione delle attività svolte durante l’anno e informano sull’efficacia o meno delle stesse, non solo in considerazione degli investimenti promossi ma del successo formativo fatto registrare dai partecipanti. Pof. a.s. 2012/13 Pagina 52 di 54 INDICE Pof. a.s. 2012/13 Pagina 53 di 54 Introduzione 2 Politica della qualità 5 Parte I Organizzazione 8 Cap.1 Le risorse umane impiegate 9 Cap.2 Il tempo scuola 20 Cap.3 Spazi di lavoro 25 Cap.4 Materiali e sussidi didattici 31 Parte II Offerta formativa 35 Cap.5 Quota oraria obbligatoria 36 Cap.6 Progetti formativi interni e esterni 49 Cap.7 Controllo progetti 54 Indice Pof. a.s. 2012/13 53 Pagina 54 di 54