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Association between high temperature
and work-related injuries in Adelaide,
South Australia, 2001-2010
Occupational and Environmental Medicine
2014 71: 246-252
Osvaldo Pasqualini - Journal Club 3 giugno 2014
PREMESSA
La relazione tra alte temperature e salute è documentata da
aumenti di morbosità e mortalità, in particolare tra pazienti
anziani, malati cronici e utilizzatori di alcuni farmaci
Ondate di calore costituiscono un problema in Australia e si
prevede un grosso aumento di giornate pericolose (quando
la temperatura corporea sale di 2,5°C in meno di due ore)
In ultimi anni, interesse crescente per l’impatto di ondate di
calore sulla salute dei lavoratori (4° report IPCC), ma assenza
di evidenza scientifica su quali siano le categorie più esposte
OBIETTIVO
Esaminare l’associazione tra caldo e infortuni lavorativi
in Australia Meridionale
Individuare comparti, mansioni e età più vulnerabili per fornire
evidenze utili agli stakeholder affinché adottino le necessarie
contromisure
MATERIALI E METODI (1)
Adelaide, capitale di
Australia meridionale
1,23 milioni di abitanti
0,58 milioni forza lavoro
clima mediterraneo (caldo
secco da nord e fresco
umido da ovest e sud)
estate con piogge scarse
e temperature fino a 46°C
MATERIALI E METODI (2)
Denunce di infortunio da luglio 2001 a giugno 2010 di dipendenti e
autonomi dell’area metropolitana di Adelaide con informazioni su
infortunato (età, genere, comparto, mansione) e infortunio (data,
luogo, sede lesione, natura lesione, cause, assenza dal lavoro, spese)
Temperatura massima come indicatore di calore per migliorare
la comprensione (analogo di altri indicatori: temperatura
percepita, indice di temperatura con bulbo umido WGBT)
Modello con equazioni generalizzate di stima (GEE) con distribuzione
binomiale negativa per tener conto di sovra dispersione (assunzione
che le osservazioni siano indipendenti tra estati diverse e correlate
nella stessa estate)
MATERIALI E METODI (3)
Introduzione di una “temperatura soglia” stimata con un modello
a mazza da hockey per tener conto della non linearità della
relazione tra temperature e outcome di salute (forme a U, V, J, …)
Esclusione:
• fine settimana e festività
• autunno, inverno, primavera
• comparto minerario
Aggiustamento per fattori di confondimento: giorno della settimana,
mese, trend di lunga durata
Stratificazione per genere, età, comparto, professione, dimensione
aziendale (piccola 1-19, media 20-199, grande >199), attività
all’aperto (agricoltura-silvicoltura-pesca, costruzioni, elettricitàgas-acqua), attività al chiuso (comparti rimanenti)
MATERIALI E METODI (4)
Calcolo di IRR (incidence rate ratios) con intervalli di confidenza
al 95%: si interpreta come la percentuale di cambiamento delle
denunce giornaliere per ogni aumento di un 1°C della
temperatura massima sopra o sotto la soglia
RISULTATI (1)
252.183 denunce di infortunio (più di ¾ delle denunce dell’Australia
meridionale)
RISULTATI (2)
RISULTATI (3)
37,7°C temperatura soglia da modello a mazza da hockey
(variabile nei diversi sottogruppi: da 31,8 a 38,9°C)
RISULTATI (4)
CONCLUSIONI (1)
Rischio di infortunio correlato positivamente con la temperatura
massima fino alla soglia di 37,7°C ; al di sopra scende grazie
alle misure protettive adottate in Australia meridionale
Aumento del rischio sopra la soglia di 37,2°C per il comparto
elettricità-gas-acqua in quanto servizi di pubblica utilità
(manutenzione di reti e linee)
CONCLUSIONI (2)
Più vulnerabili:
• uomini (attività intrinsecamente a maggior rischio)
• giovani <25 anni (compiti più faticosi, minor formazione ed
esperienza, incapacità di riconoscere i rischi e di adottare misure
preventive, pressione dei pari e dei capi per continuare a lavorare)
• piccole e medie imprese
• commercianti e trasportatori (ambienti lavorativi non ventilati o
raffreddati)
• manovali (attività più fisica e all’esterno)
• agricoltura-silvicoltura-pesca (attività più fisica e all’esterno,
mancanza di procedure e linee guida)
• costruzioni (attività più fisica e all’esterno, uso di macchinari che
generano calore, lavoro in altezza, carichi di lavoro pesanti,
subappalti con pagamento giornaliero)
LIMITI
Sottostima denunce
Scarso numero di denunce in alcuni sottogruppi
Perdita di informazioni perché dati aggregati a livello giornaliero
Possibile variazione della forza lavoro nel periodo in studio
(minor numero di lavoratori presenti a causa delle ferie, comparti
diversi con vari profili di forza lavoro)
Fattori inquinanti non considerati come confondenti
Dati climatici provenienti da un’unica centralina
CONCLUSIONI
Adozione di politiche per il contenimento delle esposizioni
Diffusione di sistemi di allerta caldo
Miglioramento della percezione del rischio
Ricerca di strategie per la riduzione del danno nei gruppi vulnerabili
Rinforzo delle capacità di autotutela con informazione e formazione
Sviluppi sull’ergonomia dei luoghi di lavoro
Ulteriori ricerche per valutare carico di salute e perdita di produttività