Programma di Riqualificazione Urbana Fascia Ferroviaria
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Programma di Riqualificazione Urbana Fascia Ferroviaria
COMUNE DI MODENA PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA FASCIA FERROVIARIA QUADRANTE NORD NORME DI ATTUAZIONE DEL P.R.G. – APPENDICE Variante al P.R.G. approvata con deliberazione del Consiglio comunale n. 187 del 17.12.1998 Variante al P.R.G. approvata con deliberazione della Giunta provinciale n. 311 del 18.5.1999 Testo coordinato – deliberazione del Consiglio Comunale n. 137 del 22.7.1999 Sindaco: dott. Giuliano Barbolini Assessore alla Pianificazione Territoriale: dott.ssa Palma Costi Coordinatore del Programma Di Riqualificazione Urbana: ing. Giovanni Villanti Consulente Generale: prof. ing. Giovanni Crocioni Dirigente Responsabile del Settore Pianificazione Territoriale: arch. Marco Stancari Gruppo di Lavoro: arch. Alessio Ascari ing. Loris Benedetti dott.ssa Claudia Giovanardi ing. Elis Maccagnani Per il Settore Casa e Insediamenti: Dr.ssa Gianfranca Vitale Per il Settore Traffico Viabilità e Trasporti: arch. Giorgio Castelli arch. Pietro Morselli Per il Settore Risorse e Tutela Ambientale: Ing. Alberto Muratori Ing. Adelio Pagotto Per il Settore Patrimonio: dott. Giuseppe Cassatella geom. Massimo Stanzani Per il Settore Urbanizzazioni: Ing. Mario Ciaccia Per le analisi sul Mercato Bestiame: Dr. Giorgio Onesti (Settore Interventi Economici) Dr. Giuliano Orlandi (Settore Interventi Economici) Giugno 1999 SOMMARIO ART. 1 - Contenuti ed obiettivi del Programma di Riqualificazione Urbana (PRU) della Fascia Ferroviaria - Quadrante Nord......................................................................... 4 ART. 2 - Campo di applicazione del PRU e del Programma di Recupero Urbano (PREU) di prima fase ................................................................................................. 5 ART. 3 - Modalità di attuazione del PRU e del PREU.............................................................. 7 ART. 4 - Elaborati costitutivi del Programma di Riqualificazione Urbana e del Programma di Recupero Urbano di prima fase. Delibere separate di adozione del PRU e del PREU................................................................................... 8 ART. 5 - Comparti di attuazione del PREU contenuti essenziali dei programmi urbanistici di comparto e specifiche modalità attuative............................................ 9 ART. 6 - Parametri urbanistici ed edilizi. Edilizia residenziale: specifiche modalità di calcolo della SU, in rapporto alla dimensione degli alloggi................................... 12 ART. 7 - Standards Urbanistici .............................................................................................. 14 ART. 8 - Soggetti attuatori del PREU: soggetti promotori, ruolo del comune, dello IACP, della cooperazione a proprietà indivisa, delle imprese di costruzione, delle proprietà immobiliari dei comparti produttivi dismessi. Futuri soggetti attuatori del PRU. .................................................................................................... 15 ART. 9 - Atti unilaterali d’obbligo, convenzioni urbanistiche di attuazione del PREU, convenzioni di attuazione degli interventi ERP ...................................................... 17 ART. 10 Opere di urbanizzazione primaria, secondaria e generale; interventi di bonifica dei suoli industriali dismessi e di mitigazione ambientale, nei comparti PREU ........................................................................................................ 18 ART. 11 - Specifici programmi di attuazione dei 3 Comparti PREU, per il coordinamento degli interventi pubblici e privati. Possibilità e modalità di adattamento programmatico................................................................................... 19 ART. 12 - Garanzie delle proprietà minori, criteri di perequazione sostitutiva....................... 20 ART. 13 - Specifiche modalità di attuazione del PRU............................................................. 21 ART. 14 - Programma di dismissione del Mercato Bestiame e modalità di riutilizzo del Comparto reso disponibile ...................................................................................... 22 ART. 15 - Comparto Stazione F.S. e nuovo Centro intermodale urbano per il trasporto persone ................................................................................................................... 23 ART. 16 - Comparto Fonderie Modena ................................................................................... 24 ART. 17 - Programmi e modalità di utilizzo dei Comparti Consorzio Agrario, Benfra e Vinacce ................................................................................................................... 25 2 ART. 18 - Programma di Riqualificazione Urbana della Fascia Ferroviaria e Programma Speciale d’Area della Legge Regionale 30/96 .................................... 25 ART. 19 - Inserimento delle presenti norme nelle Norme di Attuazione del P.R.G. vigente .................................................................................................................... 27 3 Art. 1 - Contenuti ed obiettivi del Programma di Riqualificazione Urbana (PRU) della Fascia Ferroviaria - Quadrante Nord 1. Sono soggette a Programma di Riqualificazione Urbana (PRU), come definito dal D.M. LL.PP. 21/12/94, per il loro recupero, trasformazione e riqualificazione, le aree produttive e funzionali, pubbliche e private, dismesse e da dismettere, collocate nell’ambito della cosiddetta Fascia Ferroviaria e del Quadrante Nord, nello specifico campo di applicazione definito al successivo Art. 2. 2. Tale strumento opera in variante rispetto al P.R.G. vigente, ai sensi dell’art. 14 della legge regionale n, 47/78 e s.m.. 3. Nel medesimo ambito urbano, il presente PRU assume altresì il valore di Programma Speciale d’Area, localizzato dalla deliberazione della giunta regionale n. 538/97, ai sensi della Legge Regionale n. 30/96, limitatamente agli ambiti urbanistici di riferimento per il suddetto Programma Speciale. 4 Art. 2 - Campo di applicazione del PRU e del Programma di Recupero Urbano (PREU) di prima fase 1. Il Programma di Riqualificazione Urbana si applica ad un ambito comprendente nove comparti di intervento e ad una serie di isolati esistenti, con destinazione ERP (patrimonio residenziale IACP e Comune di Modena) nonché al fabbricato adiacente all’Unità di attuazione Frigoriferi Generali, facente parte del Comparto delle Acciaierie, oltre all’area ivi destinata a servizi, che ricomprende la casa natale di Enzo Ferrari, tutti immobili da riqualificare; esso si applica altresì ad ulteriori ambiti produttivi adiacenti (Enel, Carbogas, Comate, Maserati, Area Immobiliare Principe) che vengano ricompresi nel P.R.U., pur in una riconferma delle norme di P.R.G.; esso si applica infine al sistema di infrastrutture per la mobilità esistenti e di nuova realizzazione, che rappresentano il fattore di integrazione e ne definiscono la continuità spaziale. 2. I comparti di intervento, individuati nella Tav. 1, sono i seguenti, così denominati così come segue. 3. Sono comparti pubblici: a. Stazione F.S. b. Mercato Bestiame c. Fondazione Pro Latte d. Fonderie Modena; 4. Sono comparti privati: a. Ex Corni b. Acciaierie c. Vinacce d. Consorzio Agrario e. Benfra 5. I comparti Fondazione Pro Latte, Ex Corni, Acciaierie sono altresì ricompresi in un unico Programma di Recupero Urbano (PReU), di cui all’Art. 11 della Legge 493/1993, meglio definito al seguente Art. 3, che rappresenta lo specifico strumento di attuazione del PRU, in prima fase. 6. Il campo di applicazione del PRU é individuato graficamente nelle Tavv. 1.1 e 1.2, che costituiscono parte integrante del presente strumento urbanistico; nelle medesime Tavole sono individuati i 9 comparti di intervento, citati al comma 2, oltre al perimetro del PReU. 7. I nove comparti di cui al comma 2 corrispondono alle Zone elementari 900, 911, 880, 931, 1580, 894, 802, 892, 891 e 821 di cui alle Norme di Zona elementare, Parte X delle Normative del P.R.G. vigente. Pertanto le norme del P.R.G. vigente relative alle suddette Zone elementari sono abrogate e sostituite dalle stesse norme di Zona elementare modificate. Più in generale all’interno del perimetro del citato PRU si applicano le presenti norme, oltre alle norme del P.R.G. vigente, in quanto compatibili. 5 8. Anche ai fini di quanto previsto al punto 7) dell’Allegato A alla Delibera del Consiglio Regionale n° 820 del 22/1/1998 si precisa che il perimetro del presente PRU é ricompreso all’interno del perimetro del Programma di Riqualificazione Urbana deliberato dal Consiglio Comunale in data 22/12/1995, in prima applicazione di quanto previsto dal Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 21/12/1994. Tale ultimo perimetro é riportato nelle medesime Tavv. 1.1 e 1.2, di cui al precedente comma 3. 6 Art. 3 - Modalità di attuazione del PRU e del PREU 1. Il PRU della Fascia Ferroviaria-Quadrante Nord si attua con le seguenti modalità: a. attraverso il Programma di Recupero Urbano di prima fase, esteso ai comparti della Fondazione Pro Latte, della Ex Corni e delle Acciaierie, con le relative infrastrutture stradali di connessione; b. attraverso Piani Particolareggiati di Iniziativa Pubblica e Privata, di cui alla legislazione urbanistica nazionale e regionale, ovvero attraverso Programmi Integrati - nelle loro varie fattispecie - di cui alla Legge 179/92, estesi agli altri Comparti di cui al precedente Art. 2; c. attraverso interventi diretti di recupero, con tutte le varie possibili modalità di legge e normative ammesse dal P.R.G. vigente, relativamente agli isolati ed alle unità immobiliari, in prevalenza a destinazione ERP, che costituiscono parte integrante del Programma di Recupero Urbano di prima fase, a loro volta identificate nelle Tavv. 1.1 e 1.2. Esso si attua altresì attraverso le risorse rese disponibili dal Programma Speciale d’area, di cui alla Legge Regionale 30/96. 2. Quanto al Programma di Recupero Urbano di prima fase, in conformità ed ai sensi di quanto previsto agli Artt. 20 e 21 della Legge Regionale 6/95, secondo la particolare procedura e nei limiti di quanto previsto all’Art. 15, comma 4°, lett. c), Legge Regionale 47/78 e s. m. , esso viene formato, sotto specie di strumento attuativo in diretta Variante al P.R.G. vigente, per l’intero ambito di competenza, come definito all’Art. 2, comma 2. I contenuti dello strumento, con riferimento alla presenza di edilizia residenziale pubblica e privata - esistente e di nuova realizzazione - oltre che con riferimento alla presenza di altri e diversi usi, sono pienamente conformi a quelli individuati dall’Art. 11 della Legge 493/93 e del suo specifico Decreto attuativo (D.M.L.L.P.P. 1/12/94), nonché a quelli di cui alla legislazione ed alla normativa regionale, ed in particolare il comma 2 dell’Art. 20 della Legge Regionale 6/95), . 3. Gli altri strumenti attuativi del PRU, di cui al precedente comma 1 lettera b), verranno formati in seconda fase, ai sensi di legge, anche in corrispondenza con scadenze significative della programmazione regionale, con particolare riferimento all’applicazione della Legge Regionale 30/96 ed all’Accordo di Programma previsto in quella sede per l’attuazione del Programma Speciale d’Area, sulla base dei contenuti programmatici e progettuali fissati ai successivi Artt. 15, 16, 17 e 18. Nell’attuazione del Programma di Recupero Urbano e dei Piani Particolareggiati del PRU possono essere superate, ai sensi dell’art. 3 della Legge Regionale 46/88 e/o dell’art. 15 della Legge Regionale n. 47/78 e s.m., le altezze fissate dal P.R.G. dalla Normativa delle Zone Elementari, fino ad un massimo di ml. 36. 4. I progetti di opera pubblica, relativi alle infrastrutture stradali di supporto, vengono prodotti in questa sede, come parte integrante del PRU, sotto forma di Progetti Preliminari, ai sensi della Legge 109/94, Artt. 16 e 17, ed allegati allo stesso PRU. Tali progetti saranno successivamente sviluppati nelle forme imposte dalla Legge n. 109/94 e successive modificazioni ed integrazioni. 7 Art. 4 - Elaborati costitutivi del Programma di Riqualificazione Urbana e del Programma di Recupero Urbano di prima fase. Delibere separate di adozione del PRU e del PREU 1. In conformità a quanto previsto per le Varianti al P.R.G. dagli Artt. 14, 15, comma 3 e 48, comma 4 punti 2) e 5), della Legge Regionale 47/78 e successive modifiche e integrazioni, gli elaborati costitutivi del PRU sono i seguenti: a. Tavola 1.1. Campo di applicazione del PRU, e definizione dei suoi diversi ambiti attuativi, riportato sulle cartografie del P.R.G. vigente, in scala 1:5.000; b. Tavola 1.2. Campo di applicazione del PRU e definizione dei suoi diversi ambiti attuativi, riportato su cartografia catastale ridotta, in scala 1:5.000; c. Norme di attuazione del PRU e loro inserimento nella normativa di P.R.G.; d. Norme di zona elementare del P.R.G. vigente, sostituite; e. Relazione illustrativa con allegati progetti preliminari delle infrastrutture stradali previste dal Programma. 2. La restante documentazione, di cui all’Art. 13 del D.M. LL.PP. 21/12/94, e di cui alla Legge Regionale 30, verrà prodotta contestualmente alla formazione dell’Accordo di Programma per l’attuazione ed il sostegno economico-finanziario del PRU, previsto dalla stessa Legge Regionale. La presente Variante costituisce il supporto urbanistico generale di riferimento per tale Accordo. 3. Gli elaborati costitutivi del Programma di Recupero Urbano di prima fase, saranno tutti quelli di cui alla Delibera del Consiglio Regionale n° 820 del 22/1/1998, e più precisamente: a. Estratti cartografici e normativi del P.R.G. vigente (in Variante), con identificate le zone oggetto del Programma, nonché il sistema infrastrutturale di supporto - scala 1:5.000; b. Estratto catastale, con indicazione dei limiti di proprietà e relative superfici scala 1:2.000 - nonché elenco catastale delle proprietà; c. Proposte dei privati - Dichiarazioni rese dai proponenti il Programma relativamente alla disponibilità delle aree e degli edifici interessati, corredati dei corrispondenti Atti unilaterali d’obbligo, debitamente sottoscritti dai soggetti attuatori - Proposta IACP; d. Individuazione dei vincoli che riguardano l’intero territorio comunale; e. Individuazione dei vincoli che riguardano il Programma; f. Documentazione fotografica dello stato di fatto; g. Relazione tecnica esplicativa del Programma, con le sistemazioni urbanistiche dei comparti investiti dallo stesso Programma, gli elementi tipomorfologici e la descrizione dei criteri di progettazione. Tale Relazione si articola altresì nei progetti urbanistici dei 3 Comparti di attuazione interessati: Fondazione Pro Latte, Ex Corni ed Acciaierie; h. Relazione di fattibilità tecnica e finanziaria, articolata per categorie di opere, tempi di attuazione, aspetti programmatici e finanziari e ruolo dei Soggetti attuatori pubblici e privati; i. Schemi di convenzione dei 3 Comparti interessati (con riferimento sia alle convenzioni urbanistiche attuative, sia alle convenzioni per gli interventi ERP) e Norme di attuazione del PREU. 8 Art. 5 - Comparti di attuazione del PREU. Contenuti essenziali dei programmi urbanistici di comparto e specifiche modalità attuative 1. Fermo restando quanto contenuto nella Relazione tecnica-esplicativa di cui al punto 7) del precedente Art. 4, comma 3, e nei relativi elaborati grafici, i contenuti essenziali dei programmi di comparto sono quelli di cui alle seguenti Schede; tali contenuti sono meglio definiti nelle Schede delle corrispondenti Zone Elementari variate, di cui alla Parte X delle Norme tecniche del P.R.G. vigente. 2. Comparto Fondazione Pro Latte (Zona elementare 931 Area 07) Capacità insediativa complessiva (compresa residenza pubblica e privata) Su. mq. 10.500 Unità di attuazione 07 Numero alloggi 109 Edilizia libera alloggi 46 (100 mq. medi) mq. 4.600 ERP IACP alloggi 45 (67,7 mq. medi) mq. 3.050 ERP agevolata alloggi 18 (75 mq. medi) mq. 1.350 Totale residenza mq. 9.000 Artigianato di servizio mq. 1.200 Commercio al minuto mq. 300 Totale artigianato e commercio mq. 1.500 Totale mq. 10.500 Opere di urbanizzazione generale comprese nel Comparto: é compreso il tratto della via del Soratore, prospiciente il comparto. U2 minima (al netto dei parcheggi) = mq. 10.500 La superficie é riservata al verde pubblico ed a spazi pedonali e ciclabili. Comparto interamente di proprietà comunale. Il progetto urbanistico intende favorire la permeabilità in senso est-ovest del Quadrante Nord. Comparto Ex Corni (Zona Elementare 894 Aree 02, 03) Capacità insediativa complessiva (compresa residenza pubblica e privata) Su. mq. 50.745 Unità di attuazione 02 (proprietà Fonderedile) Capacità insediativa Su. mq. 43.905 Numero alloggi 200 Edilizia libera 146 (80 mq. medi) mq. 11.680 ERP 54 (75 mq. medi) mq. 4.050 Totale residenza mq. 15.730 Usi previsti oltre alla residenza Caserma Carabinieri e relativi servizi mq. 5.200 Studentato universitario mq. 11.650 Uffici e artigianato di servizio mq. 10.200 Commercio al dettaglio, pubblici esercizi mq. 1.125 U2 minima al netto dei parcheggi mq. 36.275 riservata a verde pubblico e spazi pedonali. Soggetto attuatore: Impresa di costruzioni proprietaria, con Atto Unilaterale d’Obbligo presentato. 9 La caserma dei Carabinieri viene attuata autonomamente, per concessione convenzionata, e la sua Su non contribuisce allo standard. Unità di attuazione 03 (proprietà minori) Capacità insediativa Su. mq. 6.840 Numero alloggi 14 Edilizia libera 14 (100 mq. medi) mq. 1.400 Usi previsti oltre alla residenza Commercio al dettaglio e pubblici esercizi mq. 440 Uffici e artigianato di servizio mq. 5.000 U2 mq. 4.870 per verde pubblico e spazi pedonali, al netto dei parcheggi. Opere di urbanizzazione generale afferenti al Comparto Ex Corni Sono comprese le due aste stradali della Gronda Nord e della via del Soratore per i tratti prospicienti il Comparto. Comparto Acciaierie (Zona elementare 802 Area 02, 04) Capacità insediativa complessiva (compresa residenza pubblica e privata) Su. mq. 32.285 Unità di attuazione 02 (proprietà Acciaierie e Nocciolo) Capacità insediativa Su. mq. 27.425; (di competenza subcomparto Acciaierie mq. 24.190, di competenza Nocciolo mq. 3.235) Numero alloggi 110 (100 Acciaierie + 10 Nocciolo) Edilizia libera 70(60+10) (100 mq. medi) mq. 7.000 ERP 40 (60 mq. medi) mq. 2.400 Totale residenza mq. 9.400 Capacità insediativa S.U. per attività terziarie – albergo, commercio al dettaglio, pubblici esercizi, artigianato di servizio, sala cinematografica, attività sportive private ed uffici mq. 18.025, con un massimo di: mq. 2.400 per commercio al dettaglio; mq. 500 per pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande; mq. 2.500 per sala cinematografica. Le destinazioni d’uso attribuite a “Il Nocciolo” sono le seguenti: A/10, C/2/3 Gli usi di sala cinematografica, attività sportive private, uffici, attivita’ laboratoriali ed artigianato di servizio, albergo, banche, sono intercambiabili tra di loro, fermo restando l’obbligo di reperimento della dotazione obbligatoria di parcheggi e tenuto conto della complementarità d’uso tra le destinazioni ad uffici (A/10) e sala cinematografica (D/3) Soggetto attuatore principale Acciaierie, Società immobiliare con Atto Unilaterale d’Obbligo presentato. Unità di attuazione 04 (proprietà Frigoriferi Generali) Capacità insediativa Su. mq. 4.860 Numero alloggi 30 Edilizia libera 18 (100 mq. medi) mq. 1.800 ERP 12 (75 mq. medi) mq. 900 Totale residenza mq. 2.700 Uffici mq. 1660 Commercio al dettaglio, pubblici esercizi mq. 500 Sono integrati all’Unità delle Acciaierie gli interventi di recupero dei due edifici adiacenti l’unità di attuazione, di proprietà rispettivamente l’uno di Acciaierie, l’altro di Frigoriferi Generali e dell’edificio “casa natale di Enzo Ferrari” destinato a servizi. Opere di urbanizzazione generale comprese nel Comparto. 10 E’ compresa l’asta stradale della Gronda Sud. U2 Acciaierie Nocciolo mq. 21.650 U2 Frigoriferi Generali mq. 4.050 U2 Totale (al netto dei parcheggi) mq. 25.700 riservata a verde pubblico, pista ciclabile e spazi pedonali. Il Capannone esistente nel Subcomparto dei Frigoriferi Generali é riservato ad opere di urbanizzazione secondaria (attività sanitarie di servizio), a fronte di un corrispettivo oneri fissato in Convenzione urbanistica attuativa, come da impegni assunti nell’Atto d’Obbligo proposto dal Soggetto attuatore; in corso di costituzione la Società immobiliare. Il Comune si riserva di valutare la possibilità di un intervento integrato con la destinazione a servizi prevista per l’adiacente casa natale di Enzo Ferrari. Opere di urbanizzazione generale comprese nel Comparto Acciaierie. E’ compreso il tratto iniziale della Gronda Sud, fino al Cavalcaferrovia Menotti. Note particolari: nell’edificio a margine del Comparto, collocato subito a Sud, si opera in regime di disciplina conservativa per usi ad uffici. 3. I progetti urbanistici di comparto, estesi a tutte le aree di proprietà comprese negli stessi comparti, sono articolati in diverse Unità di attuazione, definite graficamente negli stessi progetti urbanistici di cui al precedente Art. 4, comma 3, lett.g, e riprese nelle Schede di progetto, di cui ai precedenti comma 2, 3 e 4 a cui corrisponde una specifica convenzione urbanistica attuativa. Nel rispetto dell’assetto morfologico unitario dell’intero comparto é assicurata una specifica possibilità attuativa autonoma ad ogni soggetto attuatore o a più soggetti attuatori/proprietari, titolari di ogni suddetta convenzione urbanistica, nei limiti di quanto definito per il coordinamento degli interventi, nei Programmi specifici di attuazione dei comparti, di cui al successivo Art. 11. 11 Art. 6 - Parametri urbanistici ed edilizi. Edilizia residenziale: specifiche modalità di calcolo della Su, in rapporto alla dimensione degli alloggi. 1. Nell’attuazione del PRU e del PREU si utilizzano i parametri urbanistici ed edilizi, come definiti dal P.R.G. vigente, sulla base delle prescrizioni contenute nelle corrispondenti Zone elementari di P.R.G.. Gli indici di utilizzazione, per il calcolo della capacità edificatoria dei Comparti privati e delle relative Unità di attuazione, contenuti nel PRU e nel PREU, si ottengono dalla seguente formula parametrica: Su di progetto = 0,25 Sf + 0,5 Su preesistente, con un massimo di Uf = 0,6 mq./mq.. Nei lotti liberi, o qualora la Su di progetto, calcolata come sopra, risulti inferiore a 0,45 mq./mq., si applica un indice di utilizzazione Uf pari a 0,45 mq./mq.. Le capacità edificatorie di cui sopra sono attribuite ad ogni singola proprietà e Unità di attuazione ricompresa nel comparto, con i medesimi criteri di cui sopra. Si fa riferimento alle Zone elementari di P.R.G. ed alle Schede contenute nelle presenti Norme. 2. L’indice di utilizzazione, per il calcolo della capacità edificatoria dei Comparti pubblici del Mercato Bestiame e della Fondazione Pro Latte, é fissato complessivamente in un Ut. = 0,25 mq./mq.. Per i Comparti Stazione F.S. e Fonderie Modena, l’indice di utilizzazione verrà fissato nella sede progettuale del Piano Particolareggiato di attuazione, nei limiti di quanto previsto ai successivi Artt. 16 e 17. 3. Con riferimento agli usi residenziali, limitatamente al solo ambito di applicazione del PRU e del PREU, la Superficie utile media per abitazione, relativa a nuove edificazioni, non può eccedere i 100 mq. per l’edilizia residenziale libera ed i 75 mq. per l’Edilizia Residenziale Pubblica, così come definiti all’Art. 3 del D.M. 10/5/77 n° 801. Qualora vengano realizzati alloggi di Su inferiore a quella media, di cui sopra, le quote residue di Su, già a destinazione residenziale, possono essere recuperate, nei Comparti privati, a favore di usi non residenziali, con l’eccezione degli usi del commercio al dettaglio; nei Comparti pubblici a favore di un eventuale più alto numero di alloggi, rispetto a quello previsto originariamente. 4. Le capacità edificatorie e gli standards urbanistici dei 3 Comparti PREU sono definiti analiticamente per ogni Comparto nei progetti urbanistici allegati alla Relazione Tecnica Esplicativa di cui alla lettera g del comma 3 del precedente Art. 4, oltre che nelle Norme di Zone elementari e nelle Schede di cui all’Art. 6. Tali capacità edificatorie dei comparti PREU sono definite esattamente nei suddetti elaborati grafici. Per i comparti PRU di successiva attuazione, la capacità edificatoria dei singoli proprietari andrà messa a punto in via definitiva, in sede attuativa, sulla base dei necessari riferimenti catastali di Sf ed Su, in base ai criteri parametrici di cui al primo comma. 5. Nei limiti di cui al D.P.R. n. 735/80 e s.m. e D.P.R. n. 495/92 e s.m., in funzione delle previsioni progettuali degli strumenti urbanistici attuativi da predisporre sui vari comparti ricompresi nell’ambito del P.R.U., è data la possibilità di non procedere all’applicazione del disposto di cui all’art. 30.1, comma 4 delle Norme di 12 attuazione del Piano regolatore generale, previa acquisizione dell’autorizzazione in deroga da parte dell’ente competente. 13 Art. 7 - Standards urbanistici 1. Nei progetti di Comparto del PRU e del PREU di prima fase - fatta eccezione per il Comparto della Stazione F.S. e per il Comparto delle Fonderie di Modena - si applicano integralmente gli standards urbanistici di P.R.G., come definiti nelle Norme delle Zone elementari, variate dal presente provvedimento. 2. Nei Comparti di Stazione F.S. e delle Fonderie di Modena, viste le particolari e prevalenti destinazioni di carattere pubblico, di cui é previsto l’insediamento, le quote da riservare a standards urbanistici vengono fissate direttamente in sede di strumento attuativo, ferma restando l’esigenza di massimizzare le destinazioni a verde pubblico e di assicurare soglie funzionali adeguate di parcheggio pubblico. 3. Le aree riservate agli standards urbanistici di cui al presente articolo, nonché le aree riservate alle opere di urbanizzazione primaria e generale comprese nei Comparti di attuazione, sono da cedere gratuitamente e integralmente al Comune, secondo le modalità fissate nelle convenzioni urbanistiche attuative. Tali convenzioni potranno altresì fissare particolari formule e modalità di gestione delle stesse e dei relativi servizi ivi insediati, oltre che i tempi della cessione, anche in rapporto agli specifici Programmi di attuazione, di cui al successivo Art. 12, con particolare riferimento al capannone destinato a servizi dell’Unità di Attuazione Frigoriferi Generali ed al caso eventuale di parcheggi pubblici realizzati su interrati a destinazione privata. 14 Art. 8 - Soggetti attuatori del PREU: soggetti promotori, ruolo del Comune, dello IACP, della Cooperazione a proprietà indivisa, delle imprese di costruzione, delle proprietà immobiliari dei Comparti produttivi dismessi. Futuri soggetti attuatori del PRU. 1. I soggetti attuatori del PREU sono quelli definiti, con propri specifici ruoli, dalla Delibera del Consiglio Regionale n° 820 del 22/1/1998. In particolare i soggetti proponenti privati sono quelli di cui al punto 5, della suddetta delibera, e cioè: impese di costruzione, cooperative di produzione e lavoro, cooperative di abitazione, società immobiliari, fondazioni e associazioni del volontariato, istituzioni no profit. 2. Il Comune svolge il ruolo di coordinamento delle fasi di formazione ed attuazione del PREU, di cui alle presenti norme. Esso è anche suscettibile di svolgere il ruolo di soggetto attuatore di interventi ERP (edilizia agevolata in locazione a termine) nei limiti di cui al successivo comma 3 lettera c). Il Comune opera altresì per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria e degli interventi di bonifica dei suoli e di mitigazione ambientale (comprese le opere di demolizione), secondo quanto previsto al punto 4.1 della citata Delibera n° 820, oltre che per l’attuazione dei Progetti di opera pubblica delle opere di urbanizzazione generale. 3. Lo IACP di Modena interviene: a. in qualità di proprietario delle quote del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica comprese nel PREU, anche utilizzando risorse proprie, di cui alla Legge 560/93, per interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente; b. in qualità di soggetto attuatore di interventi di edilizia sovvenzionata e agevolata (locazione a termine), previsti dalla citata Deliberazione n° 820, e programmati esplicitamente nel Comparto PREU della Fondazione Pro Latte, con specifico riferimento alla domanda espressa da particolari categorie sociali; c. in qualità di eventuale soggetto attuatore (se del caso unitamente al Comune) degli interventi ERP di edilizia agevolata, previsti dalla citata Delibera n° 820 (Edilizia in locazione a termine), nei due comparti privati PREU della Ex Corni e delle Acciaierie. In tale ultimo caso l’incidenza dei suoli viene qui fissata nella soglia massima di L. 500.000 per mq. di Su, intesa al lordo degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria come definito nelle specifiche convenzioni ERP allegate agli Atti d’obbligo sottoscritti dai Soggetti attuatori proponenti. Tale incidenza, motivata più dettagliatamente nella Relazione tecnica esplicativa del PREU, viene aggiornata ai valori ISTAT del costo della vita, a far tempo dalla data di adozione del presente provvedimento. 4. Le imprese di costruzione, oltre che soggetti proponenti-attuatori delle proposte di programmi di recupero urbano, in conformità a quanto previsto dalla citata Delibera n° 820, hanno facoltà di intervenire per la realizzazione di interventi ERP di edilizia agevolata (locazione a termine), operando, quanto all’utilizzo ed al valore dei suoli, negli stessi limiti di incidenza massima fissati per lo IACP al precedente comma 3. 15 5. Le proprietà immobiliari dei comparti produttivi dismessi - ferme restando le competenze dei diversi soggetti attuatori di cui ai precedenti commi - sono titolari della generalità degli interventi previsti nei diversi Comparti PREU. Ai sensi della citata Delibera n° 820, esse non sono titolari di risorse pubbliche - ed in particolare delle risorse regionali di cui alla medesima Delibera n° 820 - e, per avvalersene operano in forme appropriate attraverso i diversi soggetti attuatori, di cui ai precedenti comma 2, 3 e 4. 6. La cooperazione di abitazione interviene come soggetto attuatore nel Comparto Fondazione Pro – Latte, in qualità di assegnatario di aree, previa attivazione di procedura di evidenza pubblica da parte del Comune, secondo i parametri urbanistici fissati dal comma 2 dell’art. 6. 16 Art. 9 - Atti unilaterali d’obbligo, convenzioni urbanistiche di attuazione del PREU, convenzioni di attuazione degli interventi ERP 1. Sono allegati al Programma di Recupero Urbano, a farne parte integrante, Atti unilaterali d’obbligo, Schemi di convenzioni urbanistiche attuative, Schemi di convenzione di attuazione degli interventi ERP. 2. Gli Atti unilaterali d’obbligo, debitamente sottoscritti da parte dei soggetti attuatori, costituiscono gli impegni specifici assunti dagli stessi nella sede delle proposte di Programma di Recupero Urbano, allegate a tale strumento urbanistico, secondo quanto previsto dalla citata Delibera n° 820, punto 5. Essi contengono, in via preliminare, gli impegni essenziali assunti dagli stessi soggetti attuatori, per gli interventi da sviluppare successivamente nelle previste fasi attuative dei rispettivi comparti PREU, insieme con le corrispondenti condizioni poste al Comune. 3. Gli schemi delle convenzioni urbanistiche attuative, allegate al PREU, regolano i rapporti fra Comune, proprietà dei suoli e degli immobili, e soggetti attuatori, circa l’universo degli interventi previsti nell’attuazione dei diversi Comparti PREU. 4. Gli schemi delle Convenzioni relative alle modalità di attuazione degli interventi ERP, allegate al PREU, sono redatti in conformità a quanto prescritto nella Delibera della Giunta Regionale del 9/12/97 n° 2329 “Approvazione della convenzione tipo e atto integrativo per alloggi in locazione per gli interventi di edilizia residenziale di cui all’art. 22 della legge 17.2.1992, n.179”. Esse contengono, in particolare, una definizione dei canoni di locazione e dei successivi eventuali prezzi di vendita degli alloggi afferenti. 17 Art. 10 - Opere di urbanizzazione primaria, secondaria e generale; interventi di bonifica dei suoli industriali dismessi e di mitigazione ambientale, nei comparti PREU 1. Le opere di urbanizzazione primaria, secondaria e generale sono individuate nelle specifiche tavole, che riportano le sistemazioni urbanistiche richiamate nella Relazione Tecnico-esplicativa del PREU e dei suoi diversi comparti. Tale Relazione riporta anche i contenuti preliminari dei programmi di bonifica dei suoli dismessi e le azioni di mitigazione ambientale. 2. Tali opere (urbanizzazioni primarie e secondarie) sono a carico dei privati, in misura corrispondente agli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria vigenti al momento delle relative fasi di intervento. 3. Secondo quanto previsto nel punto 4.1 della citata Delibera n° 820, il Comune provvederà alla realizzazione di tali opere (primarie, secondarie e bonifiche) utilizzando, fino alla misura massima del 50% del costo preventivato, le risorse regionali di cui al citato punto 4.1). 4. Le opere di bonifica dei suoli dismessi e di mitigazione ambientale da realizzare sono fissate, nei loro elementi costitutivi fondamentali, nel preventivo di spesa contenuto nella Relazione tecnica-esplicativa di cui al precedente Art. 4 comma 3. I computi del costo, parametricamente preventivato, delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché degli interventi di bonifica e mitigazione ambientale, fanno riferimento ai progetti urbanistici dei 3 Comparti PREU. 5. Ai fini del calcolo della soglia del 50% del costo preventivato per le opere di cui al presente Art. 11, escluse le opere di urbanizzazione generale, si assumono a riferimento i preventivi di cui ai commi precedenti, valutati nel loro complesso per l’intero PREU. 6. Le opere di urbanizzazione generale sono a carico del Comune e/o dei previsti finanziamenti regionali (Delibera 820/98, Legge Regionale 30/96). Le Tavole di sistemazione urbanistica dei vari comparti PREU riportano il quadro delle opere di urbanizzazione generale afferenti ai comparti stessi, la cui tempistica di realizzazione andrà definita negli specifici Programmi di attuazione di cui al successivo Art. 12. 18 Art. 11 - Specifici programmi di attuazione dei 3 Comparti PREU, per il coordinamento degli interventi pubblici e privati. Possibilità e modalità di adattamento programmatico 1. La programmazione effettiva ed il coordinamento degli interventi pubblici e privati previsti per l’attuazione dei 3 Comparti PREU verranno messi a punto, prima della stipula della convenzioni urbanistiche attuative e delle convenzioni ERP, alla luce delle graduatorie e dei PREU ammessi a finanziamento da parte della Giunta Regionale, sulla base di specifici Programmi di attuazione, tenuto conto delle risorse derivanti dai contributi regionali di cui al punto 4.1 della citata Delibera n° 820; tenuto conto altresì dell’apporto derivante dagli oneri di concessione, nonché dell’eventuale apporto di risorse comunali e/o regionali (Programmi Speciali d’Area), con particolare riferimento alle opere di urbanizzazione generale. Tali Programmi definiranno il quadro anche temporale, e la successione degli interventi, nonché i relativi impegni, da ricomprendere nelle convenzioni urbanistiche attuative che verranno stipulate fra Comune e Soggetti attuatori. 2. In sede di formazione dei Programmi specifici di attuazione, nonché in occasione di loro eventuali aggiornamenti, é data facoltà al Comune di variare, fino ad un 10% in più ed in meno, le soglie relative ai diversi usi fissati per i 3 Comparti PREU, fermo restando la S.U. complessiva, nonché di procedere ad aggiustamenti del sistema morfologico dei progetti urbanistici di comparto, fermo restandono l’impianto urbanistico fondamentale. Allorché si operi a tali aggiustamenti - fatto salvo comunque il rispetto del limite del 3%, per gli usi residenziali, di cui all’Art. 15 della Legge Regionale 6/95, il Comune procede ai sensi dell’art. 3 della Legge Regionale n. 46/88 e/o dell’art. 15 della legge Regionale n. 47/78 e s.m. 3. In sede di formazione dei Programmi specifici di attuazione, prima della stipula della convenzione urbanistica attuativa, i soggetti attuatori privati provvedono altresì, a loro spese, alla formazione dei progetti esecutivi delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria afferenti il comparto. 19 Art. 12 - Garanzie delle proprietà minori, criteri di perequazione sostitutiva 1. Alle proprietà minori comprese nei Comparti PREU, non inserite in questa fase nel quadro delle proposte avanzate al Comune in conformità alla citata Delibera n° 820, sono assicurate le capacità edificatorie derivanti dall’applicazione dei parametri urbanistici, di cui al precedente Art. 7, con i relativi usi, definite analiticamente in via preventiva nelle Schede di cui al precedente Art. 6, oltre che inserite nelle sistemazioni urbanistiche dei Comparti di cui alla Relazione Tecnica Esplicativa prevista al precedente Art.4 comma 3 lett.g. Esse sono altresì definite nelle Norme delle Zone elementari afferenti, variate. Al momento dell’avvio delle relative fasi attuative, tali Schede vengono messe a punto in via definitiva, di concerto fra Uffici Comunali competenti e Tecnici delle proprietà, verificando l’esattezza catastale dei dati relativi alle Superfici fondiarie ed utili di ogni singolo proprietario, nel rispetto delle disposizioni legislative vigenti. 2. Ai fini della migliore attuazione del piano, il Comune promuove il coinvolgimento delle proprietà minori nel più complessivo processo attuativo di Comparto, operando direttamente, ovvero attraverso specifiche strutture societarie a ciò delegate. Esso opera altresì per attivare processi di ricomposizione fondiaria, orientati verso le strutture societarie di cui sopra, ovvero verso Soggetti attuatori già operanti nel Comparto e che dimostrino adeguati requisiti di responsabilità, affidabilità ed efficienza. Il Comune opera in questo processo di sostegno delle fasi attuative e di ricomposizione fondiaria, utilizzando anche proprie risorse patrimoniali, disponibili nel Programma di Riqualificazione Urbana e nel PREU di prima fase - ed in particolare, prima, le risorse patrimoniali ricomprese nel Comparto della Fondazione Pro Latte (per le parti non assegnate ad IACP e cooperative a proprietà indivisa), e successivamente, nel Comparto del Mercato Bestiame; oltre che più in generale tenuto conto delle procedure attuative del Piano per l’Edilizia Economica e Popolare vigente e del Piano per gli Insediamenti Produttivi, anche nel quadro delle proprie politiche patrimoniali. 3. In particolare il Comune é autorizzato a procedere ad operazioni di transazione che, partendo dalle capacità edificatorie fissate dal presente strumento urbanistico per le varie proprietà presenti nei Comparti PREU, mettano in permuta capacità edificatorie comunali, localizzate altrove, in misura corrispondente a soglie comprese tra due e tre volte la capacità edificatoria di competenza privata, fissata dallo stesso PREU. Analogamente il Comune potrà procedere per transazioni con private proprietà la cui acquisizione risulti necessaria per la realizzazione del sistema infrastrutturale di supporto alla realizzazione del PRU e del PREU, in tal caso a partire dalla consistenza edificatoria preesistente delle aree e degli immobili da acquisire. Per procedere a tali operazioni il Comune potrà attivare il proprio Ufficio Patrimonio, ovvero uffici speciali o strutture, anche di carattere societario a ciò abilitate. 20 Art. 13 - Specifiche modalità di attuazione del PRU 1. Una volta avviato il PREU di prima fase, il Programma di Riqualificazione Urbana si attua - previo Accordo di Programma di cui alla Legge Regionale 30/96 - nei Comparti pubblici e privati previsti, con specifici strumenti di attuazione, così come previsti dal precedente art. 3 delle presenti norme, da mettere a punto sulla base delle presenti Norme. 2. I Comparti risultano i seguenti: a. Comparto Stazione F.S. b. Comparto Mercato Bestiame c. Comparto Fonderie di Modena d. Comparto Ex Consorzio Agrario e. Comparto Benfra f. Comparto Vinacce. 3. La redazione degli strumenti urbanistici attuativi del P.R.U. va corredata di una relazione sul clima acustico elaborata ai sensi dell’ art. 8 della Legge n. 447/95, quale supporto alla progettazione dei comparti, alla quale consegue la più opportuna ubicazione degli edifici e la definizione degli interventi di mitigazione. 4. Nella fase di predisposizione degli strumenti urbanistici attuativi del P.R.U. dovranno essere forniti gli elaborati e le indagini utili ad una approfondita analisi ambientale degli ambiti che coinvolga anche le zone circostanti, necessaria a definire unitamente al parere reso dagli enti competenti (U.S.L. a ARPA) le opportune opere di mitigazione degli impatti, in particolare per i comparti Mercato Bestiame e Consorzio Agrario che prospettano su importanti infrastrutture viarie. 5. Nella fase di redazione degli strumenti attuativi del P.R.U., e coerentemente con quanto sopra è stato operato nei Comparti P.Re.U., occorre accertare mediante specifiche indagini lo stato di utilizzo e di fatto dei suoli ed edifici, ivi compresa la presenza di sostanze per le quali sono necessari piani di bonifica 21 Art. 14 - Programma di dismissione del Mercato Bestiame e modalità di riutilizzo del Comparto reso disponibile 1. Il Programma di dismissione del Mercato Bestiame é ricompreso, quanto ai suoi contenuti, di fattibilità urbanistica ed economica, nella Relazione illustrativa del PRU, di cui al precedente Art. 4 comma 1. 2. I criteri di riutilizzo del Comparto del Mercato Bestiame, una volta reso disponibile a seguito della dismissione dalle attuali funzioni, fermi restando gli usi dell’Asta Telematica, del Mercato Ortofrutticolo e, transitoriamente, del Macello, sono definiti dalle Norme di Zona elementare, partendo da un’indice di utilizzazione ut pari a 0,25 mq./mq.. In particolare é prevista, fra l’altro, la realizzazione di 250 alloggi, di cui 150 alloggi ERP, e 100 alloggi di edilizia privata, oltre ad usi di commercio al dettaglio, pubblici esercizi, artigianato di servizio ed uffici (questi ultimi in particolare concentrati nella palazzina esistente riservata all’asta telematica). Congrue entità del Comparto verranno utilizzate per interventi ERP, in particolare ove previsto dalle leggi di finanziamento - con priorità per interventi di edilizia agevolata in proprietà a favore di cooperative a proprietà divisa, non finanziate dal provvedimento regionale di cui alla citata Delibera n° 820. 3. Nel comparto del mercato Bestiame, dal punto di vista amministrativo, il PRU si attua mediante Programma Integrato di intervento di cui alla legge 179/92, o altro analogo strumento. 22 Art. 15 - Comparto Stazione F.S. e nuovo Centro intermodale urbano per il trasporto persone 1. Con il programmato trasferimento dello Scalo Merci, il Comparto Stazione F.S. assumerà lo specifico ruolo attribuitogli dal PRU, di Centro Intermodale Urbano per il trasporto persone, costituito dalla Stazione F.S., opportunamente ammodernata, e dalla nuova Autostazione per il trasporto pubblico urbano ed extraurbano delle persone; a tale centro devono intendersi integrate le funzioni svolte dalla nuova linea su ferro Modena-Sassuolo nonché dalla trasformazione nel medesimo senso della linea F.S. Modena-Carpi; oltre al movimento delle auto pubbliche. 2. Ferma restando la priorità delle suddette funzioni del trasporto intermodale delle persone, e le loro soglie di efficienza, e ferma restando l’esigenza della qualificazione ambientale del Comparto, attraverso congrue previsioni di verde urbano, il Piano Particolareggiato di attuazione di iniziativa pubblica potrà prevedere l’insediamento di ulteriori funzioni e servizi, anche privati (commercio al dettaglio, pubblici esercizi, artigianato di servizio) (fino ad una Su max pari a mq. 2.000), limitatamente ad obiettivi di integrazione del centro intermodale per usi di interfaccia con la città, anche con il fine di accentuare i fattori di fattibilità del progetto di trasformazione dell’attuale Comparto della Stazione F.S.. A tale strumento urbanistico, da mettere a punto in accordo con F.S., Azienda Trasporti ed Associazioni di rappresentanza delle auto pubbliche, si dovrà affiancare un progetto di fattibilità economica dell’operazione. Il Comune si riserva di adottare, anche per il riassetto del Comparto Stazione, le procedure concorsuali di cui al precedente Art.15 comma 3. 3. I contenuti dimensionali, insediativi e di uso del Comparto Stazione F.S. verranno definiti in sede di specifico strumento attuativo. 23 Art. 16 - Comparto Fonderie Modena 1. Il Piano Particolareggiato del Comparto Fonderie Modena, riservato a funzioni di servizio dell’Azienda Sanitaria Locale, verrà messo a punto di concerto fra Amministrazione Comunale e Azienda USL, quanto agli indici di utilizzazione, alle funzioni - in assoluta prevalenza pubbliche - da insediare ed agli standards urbanistici. 24 Art. 17 - Programmi e modalità di utilizzo dei Comparti Consorzio Agrario, Benfra e Vinacce 1. I criteri di utilizzo dei Comparti Ex Consorzio Agrario, Benfra e Vinacce saranno i medesimi previsti per i comparti di proprietà privata del PREU, secondo le modalità di cui al precedente art. 6, comma 1, con una Su = 0,25 Sf + 0,5 Su preesistente, con un massimo di Uf = 0,6 mq/mq. Nei lotti liberi, o qualora la Su di progetto, calcolata come sopra, risulti inferiore a 0,45 mq./mq., si applica un indice di utilizzazione pari a 0,45 mq./mq.. 2. Fermo restando quanto previsto nelle Norme di Zona elementare variate, relative ai Comparti Consorzio Agrario, Benfra e Vinacce, e ferme restando le possibilità di adattamento di cui al precedente Art. 12, si evidenziano nei comma successivi alcuni specifici elementi di indirizzo per l’utilizzo dei Comparti in oggetto. 3. Per il Consorzio Agrario, previo accordo con i Soggetti attuatori, si ipotizza una ripartizione delle quote residenziali previste fissata in 110 alloggi di edilizia libera, e 65 alloggi ERP. 4. Per Benfra, previo accordo con i Soggetti attuatori, si ipotizza una ripartizione delle quote residenziali previste fissata in 50 alloggi di edilizia libera e 20 alloggi ERP. Per le proprietà minori sono previsti 10 alloggi in edilizia libera. 5. Per Vinacce sono previsti interventi per usi di commercio al dettaglio (C1) con un massimo della superficie di 2.900 mq., nell’ambito dei quali sono da prevedersi superfici minime per l’insediamento di soli pubblici esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande per mq 500. I 30 alloggi previsti vanno integrati ad altrettante unità di artigianato di servizio (per non meno di 10.000 mq. di Su) o di altri usi produttivi, con un limite massimo di mq 2500 per sale cinematografiche. 25 Art. 18 - Programma di Riqualificazione Urbana della Fascia Programma Speciale d’Area della Legge Regionale 30/96 Ferroviaria e 1. Il Programma di Riqualificazione Urbana come definito dalle attuali norme, nonché dai relativi elaborati tecnici, assume altresì il valore di Programma Speciale d’Area previsto dalla Legge Regionale 30/96, o comunque di strumento urbanistico di supporto del Programma Speciale d’Area. Tali contenuti pianificatori verranno messi a punto e fatti convergere in modo specifico in occasione della formazione dell’Accordo di Programma previsto in attuazione della citata Legge Regionale 30/96. 2. Il Programma di Riqualificazione Urbana e la specifica normativa di uso dei nove comparti PRU, ivi compresi i tre comparti PReU, potranno subire specifiche messe a punto in sede di approvazione, anche in rapporto agli avvenuti finanziamenti, di cui alla legge Regionale 30/96 e alla deliberazione del Consiglio Regionale 820/98. 26 Art. 19 - Inserimento delle presenti norme nelle Norme di Attuazione del P.R.G. vigente 1. Fatti salvi i riferimenti a parti ed elementi specifici delle Norme di Attuazione del P.R.G. vigente, appositamente richiamati negli Articoli precedenti, la presente normativa viene a far parte organicamente delle Norme di attuazione del P.R.G. vigente come Appendice alle Norme di attuazione. 27