Programma di Riqualificazione Urbana Fascia Ferroviaria

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Programma di Riqualificazione Urbana Fascia Ferroviaria
COMUNE DI MODENA
PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA
FASCIA FERROVIARIA QUADRANTE NORD
NORME DI ATTUAZIONE DEL P.R.G. – APPENDICE
Variante al P.R.G. approvata con deliberazione del Consiglio comunale n. 187 del 17.12.1998
Variante al P.R.G. approvata con deliberazione della Giunta provinciale n. 311 del 18.5.1999
Testo coordinato – deliberazione del Consiglio Comunale n. 137 del 22.7.1999
Sindaco:
dott. Giuliano Barbolini
Assessore alla Pianificazione Territoriale:
dott.ssa Palma Costi
Coordinatore del Programma
Di Riqualificazione Urbana:
ing. Giovanni Villanti
Consulente Generale:
prof. ing. Giovanni Crocioni
Dirigente Responsabile del Settore
Pianificazione Territoriale:
arch. Marco Stancari
Gruppo di Lavoro:
arch. Alessio Ascari
ing. Loris Benedetti
dott.ssa Claudia Giovanardi
ing. Elis Maccagnani
Per il Settore Casa e Insediamenti:
Dr.ssa Gianfranca Vitale
Per il Settore Traffico Viabilità e Trasporti:
arch. Giorgio Castelli
arch. Pietro Morselli
Per il Settore Risorse e Tutela Ambientale:
Ing. Alberto Muratori
Ing. Adelio Pagotto
Per il Settore Patrimonio:
dott. Giuseppe Cassatella
geom. Massimo Stanzani
Per il Settore Urbanizzazioni:
Ing. Mario Ciaccia
Per le analisi sul Mercato Bestiame:
Dr. Giorgio Onesti (Settore Interventi Economici)
Dr. Giuliano Orlandi (Settore Interventi Economici)
Giugno 1999
SOMMARIO
ART. 1 -
Contenuti ed obiettivi del Programma di Riqualificazione Urbana (PRU) della
Fascia Ferroviaria - Quadrante Nord......................................................................... 4
ART. 2 -
Campo di applicazione del PRU e del Programma di Recupero Urbano
(PREU) di prima fase ................................................................................................. 5
ART. 3 -
Modalità di attuazione del PRU e del PREU.............................................................. 7
ART. 4 -
Elaborati costitutivi del Programma di Riqualificazione Urbana e del
Programma di Recupero Urbano di prima fase. Delibere separate di
adozione del PRU e del PREU................................................................................... 8
ART. 5 -
Comparti di attuazione del PREU contenuti essenziali dei programmi
urbanistici di comparto e specifiche modalità attuative............................................ 9
ART. 6 -
Parametri urbanistici ed edilizi. Edilizia residenziale: specifiche modalità di
calcolo della SU, in rapporto alla dimensione degli alloggi................................... 12
ART. 7 -
Standards Urbanistici .............................................................................................. 14
ART. 8 -
Soggetti attuatori del PREU: soggetti promotori, ruolo del comune, dello
IACP, della cooperazione a proprietà indivisa, delle imprese di costruzione,
delle proprietà immobiliari dei comparti produttivi dismessi. Futuri soggetti
attuatori del PRU. .................................................................................................... 15
ART. 9 -
Atti unilaterali d’obbligo, convenzioni urbanistiche di attuazione del PREU,
convenzioni di attuazione degli interventi ERP ...................................................... 17
ART. 10
Opere di urbanizzazione primaria, secondaria e generale; interventi di
bonifica dei suoli industriali dismessi e di mitigazione ambientale, nei
comparti PREU ........................................................................................................ 18
ART. 11 - Specifici programmi di attuazione dei 3 Comparti PREU, per il
coordinamento degli interventi pubblici e privati. Possibilità e modalità di
adattamento programmatico................................................................................... 19
ART. 12 - Garanzie delle proprietà minori, criteri di perequazione sostitutiva....................... 20
ART. 13 - Specifiche modalità di attuazione del PRU............................................................. 21
ART. 14 - Programma di dismissione del Mercato Bestiame e modalità di riutilizzo del
Comparto reso disponibile ...................................................................................... 22
ART. 15 - Comparto Stazione F.S. e nuovo Centro intermodale urbano per il trasporto
persone ................................................................................................................... 23
ART. 16 - Comparto Fonderie Modena ................................................................................... 24
ART. 17 - Programmi e modalità di utilizzo dei Comparti Consorzio Agrario, Benfra e
Vinacce ................................................................................................................... 25
2
ART. 18 - Programma di Riqualificazione Urbana della Fascia Ferroviaria e
Programma Speciale d’Area della Legge Regionale 30/96 .................................... 25
ART. 19 - Inserimento delle presenti norme nelle Norme di Attuazione del P.R.G.
vigente .................................................................................................................... 27
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Art. 1 - Contenuti ed obiettivi del Programma di Riqualificazione Urbana (PRU)
della Fascia Ferroviaria - Quadrante Nord
1. Sono soggette a Programma di Riqualificazione Urbana (PRU), come definito dal
D.M. LL.PP. 21/12/94, per il loro recupero, trasformazione e riqualificazione, le
aree produttive e funzionali, pubbliche e private, dismesse e da dismettere,
collocate nell’ambito della cosiddetta Fascia Ferroviaria e del Quadrante Nord,
nello specifico campo di applicazione definito al successivo Art. 2.
2. Tale strumento opera in variante rispetto al P.R.G. vigente, ai sensi dell’art. 14
della legge regionale n, 47/78 e s.m..
3. Nel medesimo ambito urbano, il presente PRU assume altresì il valore di
Programma Speciale d’Area, localizzato dalla deliberazione della giunta regionale
n. 538/97, ai sensi della Legge Regionale n. 30/96, limitatamente agli ambiti
urbanistici di riferimento per il suddetto Programma Speciale.
4
Art. 2 - Campo di applicazione del PRU e del Programma di Recupero Urbano
(PREU) di prima fase
1. Il Programma di Riqualificazione Urbana si applica ad un ambito comprendente
nove comparti di intervento e ad una serie di isolati esistenti, con destinazione
ERP (patrimonio residenziale IACP e Comune di Modena) nonché al fabbricato
adiacente all’Unità di attuazione Frigoriferi Generali, facente parte del Comparto
delle Acciaierie, oltre all’area ivi destinata a servizi, che ricomprende la casa
natale di Enzo Ferrari, tutti immobili da riqualificare; esso si applica altresì ad
ulteriori ambiti produttivi adiacenti (Enel, Carbogas, Comate, Maserati, Area
Immobiliare Principe) che vengano ricompresi nel P.R.U., pur in una riconferma
delle norme di P.R.G.; esso si applica infine al sistema di infrastrutture per la
mobilità esistenti e di nuova realizzazione, che rappresentano il fattore di
integrazione e ne definiscono la continuità spaziale.
2. I comparti di intervento, individuati nella Tav. 1, sono i seguenti, così denominati
così come segue.
3. Sono comparti pubblici:
a. Stazione F.S.
b. Mercato Bestiame
c. Fondazione Pro Latte
d. Fonderie Modena;
4. Sono comparti privati:
a. Ex Corni
b. Acciaierie
c. Vinacce
d. Consorzio Agrario
e. Benfra
5. I comparti Fondazione Pro Latte, Ex Corni, Acciaierie sono altresì ricompresi in
un unico Programma di Recupero Urbano (PReU), di cui all’Art. 11 della Legge
493/1993, meglio definito al seguente Art. 3, che rappresenta lo specifico
strumento di attuazione del PRU, in prima fase.
6. Il campo di applicazione del PRU é individuato graficamente nelle Tavv. 1.1 e 1.2,
che costituiscono parte integrante del presente strumento urbanistico; nelle
medesime Tavole sono individuati i 9 comparti di intervento, citati al comma 2,
oltre al perimetro del PReU.
7. I nove comparti di cui al comma 2 corrispondono alle Zone elementari 900, 911,
880, 931, 1580, 894, 802, 892, 891 e 821 di cui alle Norme di Zona elementare,
Parte X delle Normative del P.R.G. vigente. Pertanto le norme del P.R.G. vigente
relative alle suddette Zone elementari sono abrogate e sostituite dalle stesse
norme di Zona elementare modificate. Più in generale all’interno del perimetro del
citato PRU si applicano le presenti norme, oltre alle norme del P.R.G. vigente, in
quanto compatibili.
5
8. Anche ai fini di quanto previsto al punto 7) dell’Allegato A alla Delibera del Consiglio
Regionale n° 820 del 22/1/1998 si precisa che il perimetro del presente PRU é
ricompreso all’interno del perimetro del Programma di Riqualificazione Urbana
deliberato dal Consiglio Comunale in data 22/12/1995, in prima applicazione di
quanto previsto dal Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 21/12/1994. Tale
ultimo perimetro é riportato nelle medesime Tavv. 1.1 e 1.2, di cui al precedente
comma 3.
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Art. 3 - Modalità di attuazione del PRU e del PREU
1. Il PRU della Fascia Ferroviaria-Quadrante Nord si attua con le seguenti modalità:
a. attraverso il Programma di Recupero Urbano di prima fase, esteso ai
comparti della Fondazione Pro Latte, della Ex Corni e delle Acciaierie, con le
relative infrastrutture stradali di connessione;
b. attraverso Piani Particolareggiati di Iniziativa Pubblica e Privata, di cui alla
legislazione urbanistica nazionale e regionale, ovvero attraverso Programmi
Integrati - nelle loro varie fattispecie - di cui alla Legge 179/92, estesi agli altri
Comparti di cui al precedente Art. 2;
c. attraverso interventi diretti di recupero, con tutte le varie possibili modalità di
legge e normative ammesse dal P.R.G. vigente, relativamente agli isolati ed
alle unità immobiliari, in prevalenza a destinazione ERP, che costituiscono
parte integrante del Programma di Recupero Urbano di prima fase, a loro volta
identificate nelle Tavv. 1.1 e 1.2.
Esso si attua altresì attraverso le risorse rese disponibili dal Programma
Speciale d’area, di cui alla Legge Regionale 30/96.
2. Quanto al Programma di Recupero Urbano di prima fase, in conformità ed ai
sensi di quanto previsto agli Artt. 20 e 21 della Legge Regionale 6/95, secondo la
particolare procedura e nei limiti di quanto previsto all’Art. 15, comma 4°, lett. c),
Legge Regionale 47/78 e s. m. , esso viene formato, sotto specie di strumento
attuativo in diretta Variante al P.R.G. vigente, per l’intero ambito di competenza,
come definito all’Art. 2, comma 2. I contenuti dello strumento, con riferimento alla
presenza di edilizia residenziale pubblica e privata - esistente e di nuova
realizzazione - oltre che con riferimento alla presenza di altri e diversi usi, sono
pienamente conformi a quelli individuati dall’Art. 11 della Legge 493/93 e del suo
specifico Decreto attuativo (D.M.L.L.P.P. 1/12/94), nonché a quelli di cui alla
legislazione ed alla normativa regionale, ed in particolare il comma 2 dell’Art. 20
della Legge Regionale 6/95), .
3. Gli altri strumenti attuativi del PRU, di cui al precedente comma 1 lettera b),
verranno formati in seconda fase, ai sensi di legge, anche in corrispondenza con
scadenze significative della programmazione regionale, con particolare riferimento
all’applicazione della Legge Regionale 30/96 ed all’Accordo di Programma previsto
in quella sede per l’attuazione del Programma Speciale d’Area, sulla base dei
contenuti programmatici e progettuali fissati ai successivi Artt. 15, 16, 17 e 18.
Nell’attuazione del Programma di Recupero Urbano e dei Piani Particolareggiati
del PRU possono essere superate, ai sensi dell’art. 3 della Legge Regionale 46/88
e/o dell’art. 15 della Legge Regionale n. 47/78 e s.m., le altezze fissate dal P.R.G.
dalla Normativa delle Zone Elementari, fino ad un massimo di ml. 36.
4. I progetti di opera pubblica, relativi alle infrastrutture stradali di supporto, vengono
prodotti in questa sede, come parte integrante del PRU, sotto forma di Progetti
Preliminari, ai sensi della Legge 109/94, Artt. 16 e 17, ed allegati allo stesso PRU.
Tali progetti saranno successivamente sviluppati nelle forme imposte dalla Legge
n. 109/94 e successive modificazioni ed integrazioni.
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Art. 4 - Elaborati costitutivi del Programma di Riqualificazione Urbana e del
Programma di Recupero Urbano di prima fase. Delibere separate di
adozione del PRU e del PREU
1. In conformità a quanto previsto per le Varianti al P.R.G. dagli Artt. 14, 15, comma 3
e 48, comma 4 punti 2) e 5), della Legge Regionale 47/78 e successive modifiche
e integrazioni, gli elaborati costitutivi del PRU sono i seguenti:
a. Tavola 1.1. Campo di applicazione del PRU, e definizione dei suoi diversi
ambiti attuativi, riportato sulle cartografie del P.R.G. vigente, in scala 1:5.000;
b. Tavola 1.2. Campo di applicazione del PRU e definizione dei suoi diversi
ambiti attuativi, riportato su cartografia catastale ridotta, in scala 1:5.000;
c. Norme di attuazione del PRU e loro inserimento nella normativa di P.R.G.;
d. Norme di zona elementare del P.R.G. vigente, sostituite;
e. Relazione illustrativa con allegati progetti preliminari delle infrastrutture stradali
previste dal Programma.
2. La restante documentazione, di cui all’Art. 13 del D.M. LL.PP. 21/12/94, e di cui
alla Legge Regionale 30, verrà prodotta contestualmente alla formazione
dell’Accordo di Programma per l’attuazione ed il sostegno economico-finanziario
del PRU, previsto dalla stessa Legge Regionale. La presente Variante costituisce
il supporto urbanistico generale di riferimento per tale Accordo.
3. Gli elaborati costitutivi del Programma di Recupero Urbano di prima fase, saranno
tutti quelli di cui alla Delibera del Consiglio Regionale n° 820 del 22/1/1998, e più
precisamente:
a. Estratti cartografici e normativi del P.R.G. vigente (in Variante), con identificate
le zone oggetto del Programma, nonché il sistema infrastrutturale di supporto
- scala 1:5.000;
b. Estratto catastale, con indicazione dei limiti di proprietà e relative superfici scala 1:2.000 - nonché elenco catastale delle proprietà;
c. Proposte dei privati - Dichiarazioni rese dai proponenti il Programma
relativamente alla disponibilità delle aree e degli edifici interessati, corredati dei
corrispondenti Atti unilaterali d’obbligo, debitamente sottoscritti dai soggetti
attuatori - Proposta IACP;
d. Individuazione dei vincoli che riguardano l’intero territorio comunale;
e. Individuazione dei vincoli che riguardano il Programma;
f. Documentazione fotografica dello stato di fatto;
g. Relazione tecnica esplicativa del Programma, con le sistemazioni
urbanistiche dei comparti investiti dallo stesso Programma, gli elementi
tipomorfologici e la descrizione dei criteri di progettazione. Tale Relazione si
articola altresì nei progetti urbanistici dei 3 Comparti di attuazione interessati:
Fondazione Pro Latte, Ex Corni ed Acciaierie;
h. Relazione di fattibilità tecnica e finanziaria, articolata per categorie di opere,
tempi di attuazione, aspetti programmatici e finanziari e ruolo dei Soggetti
attuatori pubblici e privati;
i. Schemi di convenzione dei 3 Comparti interessati (con riferimento sia alle
convenzioni urbanistiche attuative, sia alle convenzioni per gli interventi ERP)
e Norme di attuazione del PREU.
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Art. 5 - Comparti di attuazione del PREU. Contenuti essenziali dei programmi
urbanistici di comparto e specifiche modalità attuative
1. Fermo restando quanto contenuto nella Relazione tecnica-esplicativa di cui al
punto 7) del precedente Art. 4, comma 3, e nei relativi elaborati grafici, i contenuti
essenziali dei programmi di comparto sono quelli di cui alle seguenti Schede; tali
contenuti sono meglio definiti nelle Schede delle corrispondenti Zone Elementari
variate, di cui alla Parte X delle Norme tecniche del P.R.G. vigente.
2. Comparto Fondazione Pro Latte
(Zona elementare 931 Area 07)
Capacità insediativa complessiva
(compresa residenza pubblica e privata)
Su. mq. 10.500
Unità di attuazione
07
Numero alloggi
109
Edilizia libera alloggi
46 (100 mq. medi) mq. 4.600
ERP IACP alloggi
45 (67,7 mq. medi) mq. 3.050
ERP agevolata alloggi
18 (75 mq. medi) mq. 1.350
Totale residenza
mq. 9.000
Artigianato di servizio
mq. 1.200
Commercio al minuto
mq.
300
Totale artigianato e commercio
mq. 1.500
Totale
mq. 10.500
Opere di urbanizzazione generale comprese nel Comparto: é compreso il tratto
della via del Soratore, prospiciente il comparto.
U2 minima (al netto dei parcheggi) = mq. 10.500 La superficie é riservata al verde
pubblico ed a spazi pedonali e ciclabili.
Comparto interamente di proprietà comunale.
Il progetto urbanistico intende favorire la permeabilità in senso est-ovest del
Quadrante Nord.
Comparto Ex Corni
(Zona Elementare 894 Aree 02, 03)
Capacità insediativa complessiva
(compresa residenza pubblica e privata)
Su. mq. 50.745
Unità di attuazione
02
(proprietà Fonderedile)
Capacità insediativa
Su. mq. 43.905
Numero alloggi
200
Edilizia libera
146 (80 mq. medi) mq. 11.680
ERP
54 (75 mq. medi) mq. 4.050
Totale residenza
mq. 15.730
Usi previsti oltre alla residenza
Caserma Carabinieri e relativi servizi
mq. 5.200
Studentato universitario
mq. 11.650
Uffici e artigianato di servizio
mq. 10.200
Commercio al dettaglio, pubblici esercizi
mq. 1.125
U2 minima al netto dei parcheggi
mq. 36.275
riservata a verde pubblico e spazi pedonali.
Soggetto attuatore: Impresa di costruzioni proprietaria, con Atto Unilaterale
d’Obbligo presentato.
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La caserma dei Carabinieri viene attuata autonomamente, per concessione
convenzionata, e la sua Su non contribuisce allo standard.
Unità di attuazione
03
(proprietà minori)
Capacità insediativa
Su. mq. 6.840
Numero alloggi
14
Edilizia libera
14 (100 mq. medi) mq. 1.400
Usi previsti oltre alla residenza
Commercio al dettaglio e pubblici esercizi
mq.
440
Uffici e artigianato di servizio
mq. 5.000
U2 mq. 4.870 per verde pubblico e spazi pedonali, al netto dei parcheggi.
Opere di urbanizzazione generale afferenti al Comparto Ex Corni
Sono comprese le due aste stradali della Gronda Nord e della via del Soratore per
i tratti prospicienti il Comparto.
Comparto Acciaierie
(Zona elementare 802 Area 02, 04)
Capacità insediativa complessiva
(compresa residenza pubblica e privata)
Su. mq. 32.285
Unità di attuazione
02 (proprietà Acciaierie e Nocciolo)
Capacità insediativa Su. mq. 27.425; (di competenza subcomparto Acciaierie mq.
24.190, di competenza Nocciolo mq. 3.235)
Numero alloggi
110
(100 Acciaierie + 10 Nocciolo)
Edilizia libera
70(60+10)
(100 mq. medi) mq. 7.000
ERP
40
(60 mq. medi) mq. 2.400
Totale residenza
mq. 9.400
Capacità insediativa S.U. per attività terziarie – albergo, commercio al dettaglio,
pubblici esercizi, artigianato di servizio, sala cinematografica, attività sportive
private ed uffici mq. 18.025, con un massimo di:
mq. 2.400 per commercio al dettaglio;
mq. 500 per pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande;
mq. 2.500 per sala cinematografica.
Le destinazioni d’uso attribuite a “Il Nocciolo” sono le seguenti: A/10, C/2/3
Gli usi di sala cinematografica, attività sportive private, uffici, attivita’ laboratoriali
ed artigianato di servizio, albergo, banche, sono intercambiabili tra di loro, fermo
restando l’obbligo di reperimento della dotazione obbligatoria di parcheggi e tenuto
conto della complementarità d’uso tra le destinazioni ad uffici (A/10) e sala
cinematografica (D/3)
Soggetto attuatore principale Acciaierie, Società immobiliare con Atto Unilaterale
d’Obbligo presentato.
Unità di attuazione
04 (proprietà Frigoriferi Generali)
Capacità insediativa
Su. mq. 4.860
Numero alloggi
30
Edilizia libera
18 (100 mq. medi) mq. 1.800
ERP
12 (75 mq. medi) mq.
900
Totale residenza
mq. 2.700
Uffici
mq.
1660
Commercio al dettaglio, pubblici esercizi
mq.
500
Sono integrati all’Unità delle Acciaierie gli interventi di recupero dei due edifici
adiacenti l’unità di attuazione, di proprietà rispettivamente l’uno di Acciaierie, l’altro
di Frigoriferi Generali e dell’edificio “casa natale di Enzo Ferrari” destinato a
servizi.
Opere di urbanizzazione generale comprese nel Comparto.
10
E’ compresa l’asta stradale della Gronda Sud.
U2 Acciaierie Nocciolo
mq. 21.650
U2 Frigoriferi Generali
mq. 4.050
U2 Totale (al netto dei parcheggi)
mq. 25.700
riservata a verde pubblico, pista ciclabile e spazi pedonali.
Il Capannone esistente nel Subcomparto dei Frigoriferi Generali é riservato ad
opere di urbanizzazione secondaria (attività sanitarie di servizio), a fronte di un
corrispettivo oneri fissato in Convenzione urbanistica attuativa, come da impegni
assunti nell’Atto d’Obbligo proposto dal Soggetto attuatore; in corso di costituzione
la Società immobiliare.
Il Comune si riserva di valutare la possibilità di un intervento integrato con la
destinazione a servizi prevista per l’adiacente casa natale di Enzo Ferrari.
Opere di urbanizzazione generale comprese nel Comparto Acciaierie.
E’ compreso il tratto iniziale della Gronda Sud, fino al Cavalcaferrovia Menotti.
Note particolari: nell’edificio a margine del Comparto, collocato subito a Sud, si
opera in regime di disciplina conservativa per usi ad uffici.
3. I progetti urbanistici di comparto, estesi a tutte le aree di proprietà comprese negli
stessi comparti, sono articolati in diverse Unità di attuazione, definite graficamente
negli stessi progetti urbanistici di cui al precedente Art. 4, comma 3, lett.g, e
riprese nelle Schede di progetto, di cui ai precedenti comma 2, 3 e 4 a cui
corrisponde una specifica convenzione urbanistica attuativa. Nel rispetto
dell’assetto morfologico unitario dell’intero comparto é assicurata una specifica
possibilità attuativa autonoma ad ogni soggetto attuatore o a più soggetti
attuatori/proprietari, titolari di ogni suddetta convenzione urbanistica, nei limiti di
quanto definito per il coordinamento degli interventi, nei Programmi specifici di
attuazione dei comparti, di cui al successivo Art. 11.
11
Art. 6 - Parametri urbanistici ed edilizi. Edilizia residenziale: specifiche modalità di
calcolo della Su, in rapporto alla dimensione degli alloggi.
1. Nell’attuazione del PRU e del PREU si utilizzano i parametri urbanistici ed edilizi,
come definiti dal P.R.G. vigente, sulla base delle prescrizioni contenute nelle
corrispondenti Zone elementari di P.R.G..
Gli indici di utilizzazione, per il calcolo della capacità edificatoria dei Comparti
privati e delle relative Unità di attuazione, contenuti nel PRU e nel PREU, si
ottengono dalla seguente formula parametrica:
Su di progetto = 0,25 Sf + 0,5 Su preesistente, con un massimo di Uf = 0,6
mq./mq..
Nei lotti liberi, o qualora la Su di progetto, calcolata come sopra, risulti inferiore a
0,45 mq./mq., si applica un indice di utilizzazione Uf pari a 0,45 mq./mq..
Le capacità edificatorie di cui sopra sono attribuite ad ogni singola proprietà e
Unità di attuazione ricompresa nel comparto, con i medesimi criteri di cui sopra.
Si fa riferimento alle Zone elementari di P.R.G. ed alle Schede contenute nelle
presenti Norme.
2. L’indice di utilizzazione, per il calcolo della capacità edificatoria dei Comparti
pubblici del Mercato Bestiame e della Fondazione Pro Latte, é fissato
complessivamente in un Ut. = 0,25 mq./mq.. Per i Comparti Stazione F.S. e
Fonderie Modena, l’indice di utilizzazione verrà fissato nella sede progettuale del
Piano Particolareggiato di attuazione, nei limiti di quanto previsto ai successivi Artt.
16 e 17.
3. Con riferimento agli usi residenziali, limitatamente al solo ambito di applicazione
del PRU e del PREU, la Superficie utile media per abitazione, relativa a nuove
edificazioni, non può eccedere i 100 mq. per l’edilizia residenziale libera ed i 75
mq. per l’Edilizia Residenziale Pubblica, così come definiti all’Art. 3 del D.M.
10/5/77 n° 801. Qualora vengano realizzati alloggi di Su inferiore a quella media, di
cui sopra, le quote residue di Su, già a destinazione residenziale, possono essere
recuperate, nei Comparti privati, a favore di usi non residenziali, con l’eccezione
degli usi del commercio al dettaglio; nei Comparti pubblici a favore di un eventuale
più alto numero di alloggi, rispetto a quello previsto originariamente.
4. Le capacità edificatorie e gli standards urbanistici dei 3 Comparti PREU sono
definiti analiticamente per ogni Comparto nei progetti urbanistici allegati alla
Relazione Tecnica Esplicativa di cui alla lettera g del comma 3 del precedente Art.
4, oltre che nelle Norme di Zone elementari e nelle Schede di cui all’Art. 6. Tali
capacità edificatorie dei comparti PREU sono definite esattamente nei suddetti
elaborati grafici. Per i comparti PRU di successiva attuazione, la capacità
edificatoria dei singoli proprietari andrà messa a punto in via definitiva, in sede
attuativa, sulla base dei necessari riferimenti catastali di Sf ed Su, in base ai criteri
parametrici di cui al primo comma.
5. Nei limiti di cui al D.P.R. n. 735/80 e s.m. e D.P.R. n. 495/92 e s.m., in funzione
delle previsioni progettuali degli strumenti urbanistici attuativi da predisporre sui
vari comparti ricompresi nell’ambito del P.R.U., è data la possibilità di non
procedere all’applicazione del disposto di cui all’art. 30.1, comma 4 delle Norme di
12
attuazione del Piano regolatore generale, previa acquisizione dell’autorizzazione in
deroga da parte dell’ente competente.
13
Art. 7 - Standards urbanistici
1. Nei progetti di Comparto del PRU e del PREU di prima fase - fatta eccezione per il
Comparto della Stazione F.S. e per il Comparto delle Fonderie di Modena - si
applicano integralmente gli standards urbanistici di P.R.G., come definiti nelle
Norme delle Zone elementari, variate dal presente provvedimento.
2. Nei Comparti di Stazione F.S. e delle Fonderie di Modena, viste le particolari e
prevalenti destinazioni di carattere pubblico, di cui é previsto l’insediamento, le
quote da riservare a standards urbanistici vengono fissate direttamente in sede di
strumento attuativo, ferma restando l’esigenza di massimizzare le destinazioni a
verde pubblico e di assicurare soglie funzionali adeguate di parcheggio pubblico.
3. Le aree riservate agli standards urbanistici di cui al presente articolo, nonché le
aree riservate alle opere di urbanizzazione primaria e generale comprese nei
Comparti di attuazione, sono da cedere gratuitamente e integralmente al Comune,
secondo le modalità fissate nelle convenzioni urbanistiche attuative. Tali
convenzioni potranno altresì fissare particolari formule e modalità di gestione delle
stesse e dei relativi servizi ivi insediati, oltre che i tempi della cessione, anche in
rapporto agli specifici Programmi di attuazione, di cui al successivo Art. 12, con
particolare riferimento al capannone destinato a servizi dell’Unità di Attuazione
Frigoriferi Generali ed al caso eventuale di parcheggi pubblici realizzati su interrati
a destinazione privata.
14
Art. 8 - Soggetti attuatori del PREU: soggetti promotori, ruolo del Comune, dello
IACP, della Cooperazione a proprietà indivisa, delle imprese di
costruzione, delle proprietà immobiliari dei Comparti produttivi dismessi.
Futuri soggetti attuatori del PRU.
1. I soggetti attuatori del PREU sono quelli definiti, con propri specifici ruoli, dalla
Delibera del Consiglio Regionale n° 820 del 22/1/1998. In particolare i soggetti
proponenti privati sono quelli di cui al punto 5, della suddetta delibera, e cioè:
impese di costruzione, cooperative di produzione e lavoro, cooperative di
abitazione, società immobiliari, fondazioni e associazioni del volontariato,
istituzioni no profit.
2. Il Comune svolge il ruolo di coordinamento delle fasi di formazione ed attuazione
del PREU, di cui alle presenti norme. Esso è anche suscettibile di svolgere il ruolo
di soggetto attuatore di interventi ERP (edilizia agevolata in locazione a termine)
nei limiti di cui al successivo comma 3 lettera c). Il Comune opera altresì per la
realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria e degli interventi
di bonifica dei suoli e di mitigazione ambientale (comprese le opere di
demolizione), secondo quanto previsto al punto 4.1 della citata Delibera n° 820,
oltre che per l’attuazione dei Progetti di opera pubblica delle opere di
urbanizzazione generale.
3. Lo IACP di Modena interviene:
a. in qualità di proprietario delle quote del patrimonio di Edilizia Residenziale
Pubblica comprese nel PREU, anche utilizzando risorse proprie, di cui alla
Legge 560/93, per interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente;
b. in qualità di soggetto attuatore di interventi di edilizia sovvenzionata e
agevolata (locazione a termine), previsti dalla citata Deliberazione n° 820, e
programmati esplicitamente nel Comparto PREU della Fondazione Pro Latte,
con specifico riferimento alla domanda espressa da particolari categorie
sociali;
c. in qualità di eventuale soggetto attuatore (se del caso unitamente al Comune)
degli interventi ERP di edilizia agevolata, previsti dalla citata Delibera n° 820
(Edilizia in locazione a termine), nei due comparti privati PREU della Ex Corni
e delle Acciaierie.
In tale ultimo caso l’incidenza dei suoli viene qui fissata nella soglia massima
di L. 500.000 per mq. di Su, intesa al lordo degli oneri di urbanizzazione
primaria e secondaria come definito nelle specifiche convenzioni ERP allegate
agli Atti d’obbligo sottoscritti dai Soggetti attuatori proponenti. Tale incidenza,
motivata più dettagliatamente nella Relazione tecnica esplicativa del PREU,
viene aggiornata ai valori ISTAT del costo della vita, a far tempo dalla data di
adozione del presente provvedimento.
4. Le imprese di costruzione, oltre che soggetti proponenti-attuatori delle proposte di
programmi di recupero urbano, in conformità a quanto previsto dalla citata
Delibera n° 820, hanno facoltà di intervenire per la realizzazione di interventi ERP
di edilizia agevolata (locazione a termine), operando, quanto all’utilizzo ed al valore
dei suoli, negli stessi limiti di incidenza massima fissati per lo IACP al precedente
comma 3.
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5. Le proprietà immobiliari dei comparti produttivi dismessi - ferme restando le
competenze dei diversi soggetti attuatori di cui ai precedenti commi - sono titolari
della generalità degli interventi previsti nei diversi Comparti PREU. Ai sensi della
citata Delibera n° 820, esse non sono titolari di risorse pubbliche - ed in particolare
delle risorse regionali di cui alla medesima Delibera n° 820 - e, per avvalersene
operano in forme appropriate attraverso i diversi soggetti attuatori, di cui ai
precedenti comma 2, 3 e 4.
6. La cooperazione di abitazione interviene come soggetto attuatore nel Comparto
Fondazione Pro – Latte, in qualità di assegnatario di aree, previa attivazione di
procedura di evidenza pubblica da parte del Comune, secondo i parametri
urbanistici fissati dal comma 2 dell’art. 6.
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Art. 9 - Atti unilaterali d’obbligo, convenzioni urbanistiche di attuazione del PREU,
convenzioni di attuazione degli interventi ERP
1. Sono allegati al Programma di Recupero Urbano, a farne parte integrante, Atti
unilaterali d’obbligo, Schemi di convenzioni urbanistiche attuative, Schemi di
convenzione di attuazione degli interventi ERP.
2. Gli Atti unilaterali d’obbligo, debitamente sottoscritti da parte dei soggetti attuatori,
costituiscono gli impegni specifici assunti dagli stessi nella sede delle proposte di
Programma di Recupero Urbano, allegate a tale strumento urbanistico, secondo
quanto previsto dalla citata Delibera n° 820, punto 5. Essi contengono, in via
preliminare, gli impegni essenziali assunti dagli stessi soggetti attuatori, per gli
interventi da sviluppare successivamente nelle previste fasi attuative dei rispettivi
comparti PREU, insieme con le corrispondenti condizioni poste al Comune.
3. Gli schemi delle convenzioni urbanistiche attuative, allegate al PREU, regolano i
rapporti fra Comune, proprietà dei suoli e degli immobili, e soggetti attuatori, circa
l’universo degli interventi previsti nell’attuazione dei diversi Comparti PREU.
4. Gli schemi delle Convenzioni relative alle modalità di attuazione degli interventi
ERP, allegate al PREU, sono redatti in conformità a quanto prescritto nella
Delibera della Giunta Regionale del 9/12/97 n° 2329 “Approvazione della
convenzione tipo e atto integrativo per alloggi in locazione per gli interventi di
edilizia residenziale di cui all’art. 22 della legge 17.2.1992, n.179”. Esse
contengono, in particolare, una definizione dei canoni di locazione e dei successivi
eventuali prezzi di vendita degli alloggi afferenti.
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Art. 10 - Opere di urbanizzazione primaria, secondaria e generale; interventi di
bonifica dei suoli industriali dismessi e di mitigazione ambientale, nei
comparti PREU
1. Le opere di urbanizzazione primaria, secondaria e generale sono individuate nelle
specifiche tavole, che riportano le sistemazioni urbanistiche richiamate nella
Relazione Tecnico-esplicativa del PREU e dei suoi diversi comparti. Tale
Relazione riporta anche i contenuti preliminari dei programmi di bonifica dei suoli
dismessi e le azioni di mitigazione ambientale.
2. Tali opere (urbanizzazioni primarie e secondarie) sono a carico dei privati, in
misura corrispondente agli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria vigenti al
momento delle relative fasi di intervento.
3. Secondo quanto previsto nel punto 4.1 della citata Delibera n° 820, il Comune
provvederà alla realizzazione di tali opere (primarie, secondarie e bonifiche)
utilizzando, fino alla misura massima del 50% del costo preventivato, le risorse
regionali di cui al citato punto 4.1).
4. Le opere di bonifica dei suoli dismessi e di mitigazione ambientale da realizzare
sono fissate, nei loro elementi costitutivi fondamentali, nel preventivo di spesa
contenuto nella Relazione tecnica-esplicativa di cui al precedente Art. 4 comma 3.
I computi del costo, parametricamente preventivato, delle opere di urbanizzazione
primaria e secondaria, nonché degli interventi di bonifica e mitigazione ambientale,
fanno riferimento ai progetti urbanistici dei 3 Comparti PREU.
5. Ai fini del calcolo della soglia del 50% del costo preventivato per le opere di cui al
presente Art. 11, escluse le opere di urbanizzazione generale, si assumono a
riferimento i preventivi di cui ai commi precedenti, valutati nel loro complesso per
l’intero PREU.
6. Le opere di urbanizzazione generale sono a carico del Comune e/o dei previsti
finanziamenti regionali (Delibera 820/98, Legge Regionale 30/96). Le Tavole di
sistemazione urbanistica dei vari comparti PREU riportano il quadro delle opere di
urbanizzazione generale afferenti ai comparti stessi, la cui tempistica di
realizzazione andrà definita negli specifici Programmi di attuazione di cui al
successivo Art. 12.
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Art. 11 - Specifici programmi di attuazione dei 3 Comparti PREU, per il
coordinamento degli interventi pubblici e privati. Possibilità e modalità di
adattamento programmatico
1. La programmazione effettiva ed il coordinamento degli interventi pubblici e privati
previsti per l’attuazione dei 3 Comparti PREU verranno messi a punto, prima della
stipula della convenzioni urbanistiche attuative e delle convenzioni ERP, alla luce
delle graduatorie e dei PREU ammessi a finanziamento da parte della Giunta
Regionale, sulla base di specifici Programmi di attuazione, tenuto conto delle
risorse derivanti dai contributi regionali di cui al punto 4.1 della citata Delibera n°
820; tenuto conto altresì dell’apporto derivante dagli oneri di concessione, nonché
dell’eventuale apporto di risorse comunali e/o regionali (Programmi Speciali
d’Area), con particolare riferimento alle opere di urbanizzazione generale.
Tali Programmi definiranno il quadro anche temporale, e la successione degli
interventi, nonché i relativi impegni, da ricomprendere nelle convenzioni
urbanistiche attuative che verranno stipulate fra Comune e Soggetti attuatori.
2. In sede di formazione dei Programmi specifici di attuazione, nonché in occasione
di loro eventuali aggiornamenti, é data facoltà al Comune di variare, fino ad un
10% in più ed in meno, le soglie relative ai diversi usi fissati per i 3 Comparti
PREU, fermo restando la S.U. complessiva, nonché di procedere ad
aggiustamenti del sistema morfologico dei progetti urbanistici di comparto, fermo
restandono l’impianto urbanistico fondamentale. Allorché si operi a tali
aggiustamenti - fatto salvo comunque il rispetto del limite del 3%, per gli usi
residenziali, di cui all’Art. 15 della Legge Regionale 6/95, il Comune procede ai
sensi dell’art. 3 della Legge Regionale n. 46/88 e/o dell’art. 15 della legge
Regionale n. 47/78 e s.m.
3. In sede di formazione dei Programmi specifici di attuazione, prima della stipula
della convenzione urbanistica attuativa, i soggetti attuatori privati provvedono
altresì, a loro spese, alla formazione dei progetti esecutivi delle opere di
urbanizzazione primaria e secondaria afferenti il comparto.
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Art. 12 - Garanzie delle proprietà minori, criteri di perequazione sostitutiva
1. Alle proprietà minori comprese nei Comparti PREU, non inserite in questa fase nel
quadro delle proposte avanzate al Comune in conformità alla citata Delibera n°
820, sono assicurate le capacità edificatorie derivanti dall’applicazione dei
parametri urbanistici, di cui al precedente Art. 7, con i relativi usi, definite
analiticamente in via preventiva nelle Schede di cui al precedente Art. 6, oltre che
inserite nelle sistemazioni urbanistiche dei Comparti di cui alla Relazione Tecnica
Esplicativa prevista al precedente Art.4 comma 3 lett.g. Esse sono altresì definite
nelle Norme delle Zone elementari afferenti, variate. Al momento dell’avvio delle
relative fasi attuative, tali Schede vengono messe a punto in via definitiva, di
concerto fra Uffici Comunali competenti e Tecnici delle proprietà, verificando
l’esattezza catastale dei dati relativi alle Superfici fondiarie ed utili di ogni singolo
proprietario, nel rispetto delle disposizioni legislative vigenti.
2. Ai fini della migliore attuazione del piano, il Comune promuove il coinvolgimento
delle proprietà minori nel più complessivo processo attuativo di Comparto,
operando direttamente, ovvero attraverso specifiche strutture societarie a ciò
delegate. Esso opera altresì per attivare processi di ricomposizione fondiaria,
orientati verso le strutture societarie di cui sopra, ovvero verso Soggetti attuatori
già operanti nel Comparto e che dimostrino adeguati requisiti di responsabilità,
affidabilità ed efficienza. Il Comune opera in questo processo di sostegno delle
fasi attuative e di ricomposizione fondiaria, utilizzando anche proprie risorse
patrimoniali, disponibili nel Programma di Riqualificazione Urbana e nel PREU di
prima fase - ed in particolare, prima, le risorse patrimoniali ricomprese nel
Comparto della Fondazione Pro Latte (per le parti non assegnate ad IACP e
cooperative a proprietà indivisa), e successivamente, nel Comparto del Mercato
Bestiame; oltre che più in generale tenuto conto delle procedure attuative del
Piano per l’Edilizia Economica e Popolare vigente e del Piano per gli Insediamenti
Produttivi, anche nel quadro delle proprie politiche patrimoniali.
3. In particolare il Comune é autorizzato a procedere ad operazioni di transazione
che, partendo dalle capacità edificatorie fissate dal presente strumento urbanistico
per le varie proprietà presenti nei Comparti PREU, mettano in permuta capacità
edificatorie comunali, localizzate altrove, in misura corrispondente a soglie
comprese tra due e tre volte la capacità edificatoria di competenza privata, fissata
dallo stesso PREU. Analogamente il Comune potrà procedere per transazioni con
private proprietà la cui acquisizione risulti necessaria per la realizzazione del
sistema infrastrutturale di supporto alla realizzazione del PRU e del PREU, in tal
caso a partire dalla consistenza edificatoria preesistente delle aree e degli
immobili da acquisire. Per procedere a tali operazioni il Comune potrà attivare il
proprio Ufficio Patrimonio, ovvero uffici speciali o strutture, anche di carattere
societario a ciò abilitate.
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Art. 13 - Specifiche modalità di attuazione del PRU
1. Una volta avviato il PREU di prima fase, il Programma di Riqualificazione Urbana
si attua - previo Accordo di Programma di cui alla Legge Regionale 30/96 - nei
Comparti pubblici e privati previsti, con specifici strumenti di attuazione, così
come previsti dal precedente art. 3 delle presenti norme, da mettere a punto sulla
base delle presenti Norme.
2. I Comparti risultano i seguenti:
a. Comparto Stazione F.S.
b. Comparto Mercato Bestiame
c. Comparto Fonderie di Modena
d. Comparto Ex Consorzio Agrario
e. Comparto Benfra
f. Comparto Vinacce.
3. La redazione degli strumenti urbanistici attuativi del P.R.U. va corredata di una
relazione sul clima acustico elaborata ai sensi dell’ art. 8 della Legge n. 447/95,
quale supporto alla progettazione dei comparti, alla quale consegue la più
opportuna ubicazione degli edifici e la definizione degli interventi di mitigazione.
4. Nella fase di predisposizione degli strumenti urbanistici attuativi del P.R.U.
dovranno essere forniti gli elaborati e le indagini utili ad una approfondita analisi
ambientale degli ambiti che coinvolga anche le zone circostanti, necessaria a
definire unitamente al parere reso dagli enti competenti (U.S.L. a ARPA) le
opportune opere di mitigazione degli impatti, in particolare per i comparti Mercato
Bestiame e Consorzio Agrario che prospettano su importanti infrastrutture viarie.
5. Nella fase di redazione degli strumenti attuativi del P.R.U., e coerentemente con
quanto sopra è stato operato nei Comparti P.Re.U., occorre accertare mediante
specifiche indagini lo stato di utilizzo e di fatto dei suoli ed edifici, ivi compresa la
presenza di sostanze per le quali sono necessari piani di bonifica
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Art. 14 - Programma di dismissione del Mercato Bestiame e modalità di riutilizzo del
Comparto reso disponibile
1. Il Programma di dismissione del Mercato Bestiame é ricompreso, quanto ai suoi
contenuti, di fattibilità urbanistica ed economica, nella Relazione illustrativa del
PRU, di cui al precedente Art. 4 comma 1.
2. I criteri di riutilizzo del Comparto del Mercato Bestiame, una volta reso disponibile
a seguito della dismissione dalle attuali funzioni, fermi restando gli usi dell’Asta
Telematica, del Mercato Ortofrutticolo e, transitoriamente, del Macello, sono
definiti dalle Norme di Zona elementare, partendo da un’indice di utilizzazione ut
pari a 0,25 mq./mq..
In particolare é prevista, fra l’altro, la realizzazione di 250 alloggi, di cui 150 alloggi
ERP, e 100 alloggi di edilizia privata, oltre ad usi di commercio al dettaglio, pubblici
esercizi, artigianato di servizio ed uffici (questi ultimi in particolare concentrati nella
palazzina esistente riservata all’asta telematica).
Congrue entità del Comparto verranno utilizzate per interventi ERP, in particolare ove previsto dalle leggi di finanziamento - con priorità per interventi di edilizia
agevolata in proprietà a favore di cooperative a proprietà divisa, non finanziate dal
provvedimento regionale di cui alla citata Delibera n° 820.
3. Nel comparto del mercato Bestiame, dal punto di vista amministrativo, il PRU si
attua mediante Programma Integrato di intervento di cui alla legge 179/92, o altro
analogo strumento.
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Art. 15 - Comparto Stazione F.S. e nuovo Centro intermodale urbano per il trasporto
persone
1. Con il programmato trasferimento dello Scalo Merci, il Comparto Stazione F.S.
assumerà lo specifico ruolo attribuitogli dal PRU, di Centro Intermodale Urbano
per il trasporto persone, costituito dalla Stazione F.S., opportunamente
ammodernata, e dalla nuova Autostazione per il trasporto pubblico urbano ed
extraurbano delle persone; a tale centro devono intendersi integrate le funzioni
svolte dalla nuova linea su ferro Modena-Sassuolo nonché dalla trasformazione
nel medesimo senso della linea F.S. Modena-Carpi; oltre al movimento delle auto
pubbliche.
2. Ferma restando la priorità delle suddette funzioni del trasporto intermodale delle
persone, e le loro soglie di efficienza, e ferma restando l’esigenza della
qualificazione ambientale del Comparto, attraverso congrue previsioni di verde
urbano, il Piano Particolareggiato di attuazione di iniziativa pubblica potrà
prevedere l’insediamento di ulteriori funzioni e servizi, anche privati (commercio al
dettaglio, pubblici esercizi, artigianato di servizio) (fino ad una Su max pari a mq.
2.000), limitatamente ad obiettivi di integrazione del centro intermodale per usi di
interfaccia con la città, anche con il fine di accentuare i fattori di fattibilità del
progetto di trasformazione dell’attuale Comparto della Stazione F.S..
A tale strumento urbanistico, da mettere a punto in accordo con F.S., Azienda
Trasporti ed Associazioni di rappresentanza delle auto pubbliche, si dovrà
affiancare un progetto di fattibilità economica dell’operazione. Il Comune si riserva
di adottare, anche per il riassetto del Comparto Stazione, le procedure concorsuali
di cui al precedente Art.15 comma 3.
3. I contenuti dimensionali, insediativi e di uso del Comparto Stazione F.S. verranno
definiti in sede di specifico strumento attuativo.
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Art. 16 - Comparto Fonderie Modena
1. Il Piano Particolareggiato del Comparto Fonderie Modena, riservato a funzioni di
servizio dell’Azienda Sanitaria Locale, verrà messo a punto di concerto fra
Amministrazione Comunale e Azienda USL, quanto agli indici di utilizzazione, alle
funzioni - in assoluta prevalenza pubbliche - da insediare ed agli standards
urbanistici.
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Art. 17 - Programmi e modalità di utilizzo dei Comparti Consorzio Agrario, Benfra e
Vinacce
1. I criteri di utilizzo dei Comparti Ex Consorzio Agrario, Benfra e Vinacce saranno i
medesimi previsti per i comparti di proprietà privata del PREU, secondo le
modalità di cui al precedente art. 6, comma 1, con una Su = 0,25 Sf + 0,5 Su
preesistente, con un massimo di Uf = 0,6 mq/mq. Nei lotti liberi, o qualora la Su di
progetto, calcolata come sopra, risulti inferiore a 0,45 mq./mq., si applica un indice
di utilizzazione pari a 0,45 mq./mq..
2. Fermo restando quanto previsto nelle Norme di Zona elementare variate, relative
ai Comparti Consorzio Agrario, Benfra e Vinacce, e ferme restando le possibilità di
adattamento di cui al precedente Art. 12, si evidenziano nei comma successivi
alcuni specifici elementi di indirizzo per l’utilizzo dei Comparti in oggetto.
3. Per il Consorzio Agrario, previo accordo con i Soggetti attuatori, si ipotizza una
ripartizione delle quote residenziali previste fissata in 110 alloggi di edilizia libera, e
65 alloggi ERP.
4. Per Benfra, previo accordo con i Soggetti attuatori, si ipotizza una ripartizione delle
quote residenziali previste fissata in 50 alloggi di edilizia libera e 20 alloggi ERP.
Per le proprietà minori sono previsti 10 alloggi in edilizia libera.
5. Per Vinacce sono previsti interventi per usi di commercio al dettaglio (C1) con un
massimo della superficie di 2.900 mq., nell’ambito dei quali sono da prevedersi
superfici minime per l’insediamento di soli pubblici esercizi per la
somministrazione di alimenti e bevande per mq 500. I 30 alloggi previsti vanno
integrati ad altrettante unità di artigianato di servizio (per non meno di 10.000 mq.
di Su) o di altri usi produttivi, con un limite massimo di mq 2500 per sale
cinematografiche.
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Art. 18 - Programma di Riqualificazione Urbana della Fascia
Programma Speciale d’Area della Legge Regionale 30/96
Ferroviaria
e
1. Il Programma di Riqualificazione Urbana come definito dalle attuali norme, nonché
dai relativi elaborati tecnici, assume altresì il valore di Programma Speciale d’Area
previsto dalla Legge Regionale 30/96, o comunque di strumento urbanistico di
supporto del Programma Speciale d’Area. Tali contenuti pianificatori verranno
messi a punto e fatti convergere in modo specifico in occasione della formazione
dell’Accordo di Programma previsto in attuazione della citata Legge Regionale
30/96.
2. Il Programma di Riqualificazione Urbana e la specifica normativa di uso dei nove
comparti PRU, ivi compresi i tre comparti PReU, potranno subire specifiche
messe a punto in sede di approvazione, anche in rapporto agli avvenuti
finanziamenti, di cui alla legge Regionale 30/96 e alla deliberazione del Consiglio
Regionale 820/98.
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Art. 19 - Inserimento delle presenti norme nelle Norme di Attuazione del P.R.G.
vigente
1. Fatti salvi i riferimenti a parti ed elementi specifici delle Norme di Attuazione del
P.R.G. vigente, appositamente richiamati negli Articoli precedenti, la presente
normativa viene a far parte organicamente delle Norme di attuazione del P.R.G.
vigente come Appendice alle Norme di attuazione.
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