analisi regionale e temporale delle denunce INAIL

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analisi regionale e temporale delle denunce INAIL
Fonti: INAIL- Banca dati statistica. Istat - Le
Forze di Lavoro
Gli infortuni sul lavoro denunciati
FOCUS
Nel corso dell’ultimo quinquennio, il numero di
infortuni denunciati decresce del -22,1% a livello
nazionale (fig. 1) arrivando, nel 2015, al valore di
636.766, pari a -4% rispetto all’anno precedente
(-26.727 infortuni). Lo stesso fenomeno temporale
si ripete in Puglia (fig. 2). Nel 2015 si scende del
-21,5% rispetto al 2011, al valore di 30.180
infortuni, pari ad un decremento del -4,8% (-1.520
infortuni) rispetto al valore del 2014.
novembre 2016
Gli infortuni sul lavoro: analisi
regionale e temporale delle
denunce INAIL
Figura 1 - Denunce d’infortunio sul lavoro in Italia. Anni 20112015
Premessa:
850.000
I lavoratori vittime di infortunio sono tutelati da una
specifica assicurazione obbligatoria, normata dal
D.P.R. n. 1124 del 1965, che consente di beneficiare
di prestazioni sanitarie e di ottenere un indennizzo,
proporzionale alla gravità e alle conseguenze
dell’evento traumatico. Tra l’evento lesivo e lo
svolgimento dell’attività lavorativa deve esistere un
rapporto causa-effetto, di qualunque natura.
L’infortunio sul lavoro oltre ad essere ricollegabile
allo svolgimento dell’attività lavorativa, deve
produrre una lesione o una malattia del corpo da
cui derivi l’astensione dal lavoro per più di tre
giorni. La legge prevede l’“infortunio in itinere”
nella categoria dell’infortunio sul lavoro, ampliando
la tutela anche nel tragitto tra l’abitazione del
lavoratore e il luogo di lavoro. L’infortunio sul
lavoro è diverso dalla malattia professionale che
scaturisce dall’esposizione del lavoratore, per un
lungo periodo di tempo, ad un fattore di rischio. Il
datore di lavoro è tenuto a denunciare l’infortunio
all'INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione
contro gli Infortuni sul Lavoro).
Nel presente lavoro, si analizzano i dati delle
denunce in possesso dell’INAIL, evidenziando le
variabili statistiche che caratterizzano l’infortunio
sul lavoro, sia in termini di territorio regionale di
accadimento, che temporali, nell’arco del
quinquennio 2011-2015. L’analisi fa riferimento ad
alcuni indicatori, costruiti sul numero di occupati
con età di 15 anni ed oltre.
817.778
800.000
750.000
745.572
700.000
694.969
663.493
650.000
636.766
600.000
2011
2012
2013
2014
2015
Figura 2 - Denunce d’infortunio sul lavoro in Puglia- Anni
2011-2015
41.000
39.000
38.427
37.000
35.000
33.910
33.000
32.738
31.700
31.000
30.180
29.000
27.000
25.000
2011
1
2012
2013
2014
2015
Figura 4 - Denunce d’infortunio sul lavoro per regione
variazioni percentuali 2015 rispetto al 2014.
Analizzando la distribuzione a livello regionale delle
denunce di infortunio, la Provincia Autonoma (PA)
di Bolzano ha il valore più alto ogni 100 occupati,
pari a 6,1; segue l’Emilia Romagna con 4,4; nella
situazione opposta si trova la Campania con 1,4 e il
Lazio con 2. La Puglia si attesta sulle posizioni più
basse, con un valore pari a 2,6 denunce di infortuni
ogni 100 occupati (fig. 3).
Basilicata
Calabria
Veneto
Lazio
Toscana
Lombardia
Emilia R
Liguria
Piemonte
Marche
F V Giulia
Puglia
Sicilia
Abruzzo
Bolzano
Umbria
Campania
Sardegna
Valle D'A
Molise
Trento
Figura 3 - Denunce d’infortunio sul lavoro ogni 100 occupati
(15 anni e oltre) per regione. Anno 2015
Bolzano
Emilia R.
Trento
Veneto
Liguria
Toscana
Friuli V. G.
Abruzzo
Umbria
Marche
Valle D'A.
Lombardia
Piemonte
Puglia
Basilicata
Molise
Sardegna
Sicilia
Calabria
Lazio
Campania
6,1
4,4
3,6
3,6
3,5
3,3
3,2
3,1
3,1
3,1
3,0
2,7
2,7
2,6
2,5
2,3
2,3
2,1
2,0
2,0
0,7
-2,3
-2,6
-2,7
-3,3
-4,0
-4,0
-4,1
-4,2
-4,3
-4,5
-4,8
-4,8
-5,1
-5,3
-5,6
-5,8
-6,8
-7,6
-8,3
-8,3
Nella tab. 1 sono descritte le variazioni percentuali
annuali del numero di denunce d’infortunio,
calcolate rispetto all’anno precedente. I segni
negativi presenti per tutti gli anni nella quasi totalità
delle regioni, ad esclusione della Basilicata,
mostrano il generalizzato trend decrescente del
fenomeno. La Puglia registra il decremento annuale
maggiore nel 2012, pari a -11,8%; nel 2013, il
primato è delle Marche (-10,5%); nel 2014 è del
Molise (-9,3%) e, infine, nel 2015 è della Valle
d’Aosta (-7,6%).
1,4
Le variazioni di denunce d’infortunio sul lavoro del
2015 sul 2014, in termini percentuali, sono tutte
negative tranne che in Basilicata (+0,7%). Le
riduzioni nel 2015 più contenute sono quelle della
Calabria (-2,3%) e del Veneto (-2,6%), quelle più
elevate sono presenti nella PA di Trento e nel
Molise (-8,3%), come si evince dalla fig. 4.
2
Tabella 1 Denunce d’infortunio sul lavoro per regione
variazioni percentuali rispetto all'anno precedente
Regione
2012
2013
2014
2015
Abruzzo
-10,4
-9,0
-5,7
-5,1
Basilicata
-12,5
-5,9
-4,4
0,7
Bolzano
-6,2
-2,7
-0,9
-5,3
Calabria
-9,6
-8,8
-8,4
-2,3
Campania
-9,3
-6,3
-3,5
-5,8
Emilia R.
-7,4
-8,1
-5,6
-4,0
Friuli V.G.
-9,5
-6,3
-9,2
-4,5
Lazio
-9,3
-6,3
-5,5
-2,7
Liguria
-8,9
-8,3
-3,9
-4,1
Lombardia
-7,1
-6,4
-3,2
-4,0
Marche
-11,8
-10,5
-2,6
-4,3
Molise
-5,0
-8,5
-9,3
-8,3
Piemonte
-7,6
-9,4
-7,4
-4,2
Puglia
-11,8
-3,5
-3,2
-4,8
Sardegna
-12,7
-5,4
-4,5
-6,8
Sicilia
-10,4
-6,9
-4,6
-4,8
Toscana
-9,3
-5,9
-4,2
-3,3
Trento
-11,4
-9,6
-3,2
-8,3
Umbria
-13,6
-3,4
-7,2
-5,6
Valle D'A.
-10,8
-8,3
-6,5
-7,6
Veneto
-8,5
-5,2
-2,9
-2,6
Totale
-8,8
-6,8
-4,5
-4,0
Figura 5 Denunce d’infortunio sul lavoro per lavoratore di
genere maschile, sul totale di denunce. Anno 2015
(percentuali)
Bolzano
Veneto
Campania
Calabria
Puglia
Sicilia
Basilicata
Marche
Trento
Lombardia
Emilia R.
Umbria
Friuli V.G.
Sardegna
Liguria
Toscana
Abruzzo
Molise
Valle D'A.
Piemonte
Lazio
72,6
68,0
68,0
66,7
66,4
66,1
66,1
65,4
65,2
64,5
64,4
64,3
64,2
62,6
62,3
62,3
62,2
61,6
61,3
60,2
58,8
Denunce d’infortunio con esito mortale
Nel 2015, l’infortunio sul lavoro è prevalentemente
di genere maschile. Passa dal 72,6% della PA di
Bolzano, con il 72,6 di denunce riguardanti infortuni
di lavoratori di genere maschile, al 58,8% della
regione Lazio. In Puglia, si ha il 66,4% di casi di
denunce che riguardano l’infortunio di un
lavoratore di genere maschile (fig. 5).
Una drammatica rilevanza assumono quegli
infortuni sul lavoro che hanno un esito mortale.
L’andamento storico di questa evenienza evidenzia
delle differenze fra quello nazionale e quello
pugliese. Nel primo caso, rappresentato in fig. 6, si
evince un trend decrescente fino al 2014 e una
nuova crescita nel 2015. In Puglia (fig. 7), il trend
decrescente si attenua nel 2014, per poi continuare
nel 2015.
3
Figura 6 - Denunce d’infortunio con esito mortale in Italia.
Anni 2011-2015
Figura 8 Denunce d’infortunio con esito mortale ogni 1.000
infortuni. Anno 2015
1395
1400
Molise
Campania
Basilicata
Sicilia
Calabria
Puglia
Abruzzo
Lazio
Umbria
Toscana
Marche
Piemonte
Sardegna
Veneto
Trento
Lombardia
Friuli V. G.
Liguria
Emilia R.
Bolzano
Valle D'A.
1355
1350
1300
1246
1250
1235
1200
1152
1150
1100
1050
1000
2011
2012
2013
2014
2015
Figura 7 - Denunce d’infortunio con esito mortale in Puglia.
Anni 2011-2015
90
89
88
87
86
86
85
84
84
84
83
82
81
80
2011
81
2012
5,3
3,4
2,8
2,7
2,7
2,6
2,5
2,4
2,3
2,2
1,8
1,6
1,6
1,5
1,5
1,4
1,2
1,2
0,9
0,0
Le variazioni percentuali del numero di infortuni
mortali del 2015 rispetto al 2014, per regione, sono
rappresentate nella fig. 9. I territori che fanno
registrare maggiori incrementi del fenomeno sono
la PA di Trento, +116%, e la Calabria +47,4%. Sono 9
le regioni con decrementi di infortuni mortali, tra
queste la Puglia (-3,6%).
91
90
6,3
2013
2014
2015
Nel 2015, le regioni sono confrontate in base
all’indicatore che misura l’incidenza degli infortuni
mortali su 1.000 denunciati (fig. 8). Molise e
Campania, rispettivamente con 6,3 e 5,3 esiti
mortali su 1.000 infortuni, sono le regioni con i
valori più elevati; all’opposto si trovano la Valle
D’Aosta (0 esiti mortali), la PA di Bolzano (0,9 esiti
mortali su 1.000 infortuni) e l’Emilia Romagna (1,2
esiti mortali su 1.000 infortuni). La Puglia è in sesta
posizione e registra, nel 2015, un preoccupante 2,7
esiti mortali su 1.000 infortuni.
4
Figura 9 - Denunce d’infortunio con esito mortale per regione
variazioni percentuali 2015 rispetto al 2014.
Trento
Calabria
Toscana
Campania
Umbria
Veneto
Abruzzo
Marche
Lombardia
Lazio
Molise
Liguria
Puglia
Bolzano
Friuli V. G.
Sicilia
Piemonte
Emilia R
Sardegna
Basilicata
Valle D'A.
Tabella 2 - Denunce d’infortunio con esito mortale variazioni
percentuali rispetto all'anno precedente
116,7
47,4
45,0
39,0
28,6
25,0
14,7
13,2
12,5
8,7
7,1
0,0
Regione
2012
2013
Abruzzo
-2,5
-23,1
13,3
14,7
Basilicata
-5,3
-38,9
127,3
-36,0
Bolzano
-42,1
-45,5
150,0
-6,7
Calabria
55,6
-17,9
-58,7
47,4
Campania
-2,2
5,6
-13,7
39,0
Emilia R
6,3
-28,1
4,5
-13,0
Friuli V.G.
0,0
-10,7
-4,0
-8,3
Lazio
-5,3
-7,3
-9,6
8,7
Liguria
53,6
-18,6
-25,7
0,0
7,1
-3,1
-20,0
12,5
Lombardia
-3,6
-6,7
-8,3
-10,1
-13,0
-13,0
-22,2
-36,0
-40,7
-14,3
26,7
13,2
Molise
-60,0
150,0
40,0
7,1
-7,8
-2,1
8,7
-13,0
Puglia
-4,4
-2,3
0,0
-3,6
Sardegna
-18,4
-25,8
17,4
-22,2
Sicilia
-15,5
8,5
0,0
-10,1
-3,9
-18,4
0,0
45,0
Trento
-27,3
50,0
-50,0
116,7
Umbria
-21,9
20,0
-30,0
28,6
Va D'A
-25,0
-33,3
-50,0
-100,0
Veneto
0,8
-8,4
-20,0
25,0
ITALIA
-2,9
-8,9
-6,7
8,2
Toscana
In tab. 2 sono dettagliate le variazioni percentuali
annuali del numero di infortuni mortali, calcolate
rispetto all’anno precedente. Dal 2012 al 2015, in
Valle d’Aosta tutte queste variazioni sono
marcatamente negative; in Puglia non si registrano
mai variazioni positive; nelle altre regioni, almeno
una variazione è positiva e nel Molise è negativa
solo nel 2012 (-60%).
2015
Marche
Piemonte
-100,0
2014
Gli infortuni mortali sono prevalentemente di
genere maschile. Rapportando gli infortuni 2015
con esiti mortali riguardanti i maschi, sul totale
denunciati, si passa dal 100% della Basilicata al
86,4% del Friuli Venezia Giulia; in Puglia tale
percentuale è del 92,6% (fig. 10).
5
Figura 10 - Denunce d’infortunio con esito mortale maschili
sul totale. Anno 2015
Valle D'A.
Basilicata
Abruzzo
Lombardia
Molise
Campania
Calabria
Bolzano
Puglia
Sicilia
Trento
Piemonte
Veneto
Toscana
Sardegna
Umbria
Lazio
Liguria
Marche
Emilia R.
Friuli V. G.
Per l’anno 2015, la fig. 11 rappresenta il numero
totale di infortuni denunciati per categorie di
accadimento, per regioni. La tab. 3 ne rappresenta
le percentuali all’interno di una stessa regione. Per
tutte, l’infortunio “in occasione di lavoro senza
mezzo di trasporto” è quello più ricorrente: si passa
dal 93,1% dei casi della PA di Bolzano al 72,4% del
Lazio; in Puglia vale l’85,1%. La seconda modalità
più ricorrente è “in itinere con mezzo di trasporto”:
si passa dal 15,8% del Lazio al 3,6% della PA di
Bolzano, in Puglia vale il 7,3%.
100,0
94,9
93,6
93,3
93,0
92,9
92,9
92,6
92,5
92,3
92,0
91,7
91,4
90,5
88,9
88,5
88,5
88,4
87,0
86,4
70,0
80,0
90,0
100,0
Figura 11 - Modalità di accadimento degli infortuni sul
lavoro. Anno 2015 per regione
Sardegna
Sicilia
Calabria
Basilicata
Puglia
Campania
Molise
Abruzzo
Lazio
Marche
Umbria
Toscana
Emilia R.
Liguria
Friuli V. G.
Veneto
Trento
Bolzano
Lombardia
Valle D'A.
Piemonte
110,0
Modalità di accadimento degli infortuni
denunciati
Le modalità di accadimento degli infortuni
denunciati sul lavoro fanno riferimento ad un
insieme di categorie. L'infortunio può verificarsi "in
occasione di lavoro" ed “in itinere” e declinarsi con
“mezzo di trasporto e “senza mezzo di trasporto”,
per un totale di quattro categorie di accadimento.
L’infortunio “in occasione di lavoro” riguarda tutte
le situazioni, comprese quelle ambientali, nelle quali
si svolge l’attività lavorativa e può accadere con
“mezzo di trasporto” o “senza mezzo di trasporto”.
Si definisce "in itinere" l'infortunio occorso al
lavoratore durante:
 il percorso di andata e ritorno dall'abitazione al
posto di lavoro
 il tragitto che collega due luoghi di lavoro (in
caso di rapporti di lavoro plurimi)
 il percorso di andata e ritorno da luogo di lavoro
a quello di consumazione dei pasti (qualora non
esista una mensa aziendale).
L’infortunio “in itinere” può accadere "senza mezzo
di trasporto (coinvolto)" e "con mezzo di trasporto
(coinvolto)".
1.179
2.681
729
378
2.208
1.418
143
1.327
7.121
2.109
934
6.113
8.682
2.534
1.415
8.664
571
548
15.148
119
5.565
0%
10.558
23.616
8.869
3.916
25.690
18.345
2.089
12.584
32.644
15.760
9.573
41.297
70.510
17.181
13.509
60.439
7.484
13.996
92.071
1.406
39.291
20%
40%
60%
80%
itinere con mezzo di trasporto
itinere senzamezzo di trasporto
ln occasione di lavoro con mezzo di trasporto
ln occasione di lavoro senza mezzo di trasporto
6
100%
Tabella 3 - Modalità di accadimento degli infortuni sul lavoro.
Anno 2015 valori percentuali per regione
Regione
Piemonte
Itinere con
Itinere
mezzo di senza mezzo
trasporto di trasporto
11,5
4,3
ln
occasione
di lavoro
con mezzo
di
trasporto
ln
occasione
di lavoro
senza
mezzo di
trasporto
3,1
81,1
Figura 12 - Denunce d’infortunio sul lavoro avvenuti fuori
azienda sul totale degli infortuni
20,0
18,0
17,1
17,8
17,1
16,0
14,0
13,7
12,5
18,2
17,8
14,4
14,9
12,4
12,0
Valle D'A
7,2
4,6
2,6
85,6
Lombardia
13,0
4,7
3,3
79,0
10,0
Bolzano
3,6
1,5
1,7
93,1
8,0
Trento
6,7
2,8
2,1
88,4
6,0
Veneto
11,8
2,6
3,1
82,5
Friuli V.G.
8,9
3,2
2,7
85,2
Liguria
11,7
5,5
3,5
79,4
Emilia R
10,3
3,0
2,9
83,8
Toscana
12,0
3,3
3,6
81,1
Umbria
8,4
2,6
3,2
85,8
Marche
11,0
3,5
3,3
82,3
Lazio
15,8
7,5
4,3
72,4
Abruzzo
8,9
3,6
3,1
84,4
Molise
6,0
3,1
2,7
88,2
Campania
6,6
4,9
3,3
85,3
Puglia
7,3
4,0
3,5
85,1
Basilicata
8,1
4,5
3,0
84,3
Calabria
7,0
4,6
3,3
85,0
Sicilia
9,4
5,0
3,2
82,4
Sardegna
9,3
3,8
4,0
82,9
ITALIA
10,9
4,0
3,3
81,8
4,0
2,0
0,0
2011
2012
2013
Puglia
2014
2015
Italia
Infortunati sul lavoro per luogo di nascita
Nel 2015, come si desume dalla fig. 13 e dalla tab. 4,
la grande maggioranza degli infortunati risulta
essere di nazionalità italiana, con un’incidenza
nazionale del 85,5%; al di sotto di tale valore si
trovano alcune regioni settentrionali come
Lombardia, Veneto, Friuli V.G., Emilia Romagna e le
PA di Bolzano e Trento unitamente alle Marche. Le
regioni meridionali, viceversa, si assestano
marcatamente al di sopra del dato nazionale, con
percentuali maggiori del 90%; in Puglia si registra un
95,3%.
E’ anche possibile definire gli infortuni sul lavoro
avvenuti “fuori dall’azienda”. In questo caso si
tratta di sommare tutti gli infortuni sul lavoro
denunciati “in itinere con mezzo di trasporto
(coinvolto)”, “in itinere senza mezzo di trasporto
(coinvolto)” e “in occasione di lavoro con mezzo di
trasporto”. In Puglia, il rapporto percentuale delle
denunce di infortuni “fuori dall’azienda” sul totale
denunciato varia fra il 12,5% del 2011 al 14,9% del
2015. Nel corso del quinquennio si evidenzia una
tendenziale lieve crescita del rapporto che si
mantiene, comunque, sempre al disotto del dato
italiano (fig. 12).
7
La gestione degli infortuni
Figura 13 - Denunce d’infortunio per luogo di nascita
dell’infortunato. Anno 2015 per regione (valori assoluti)
Sardegna
Sicilia
Calabria
Basilicata
Puglia
Campania
Molise
Abruzzo
Lazio
Marche
Umbria
Toscana
Emilia R.
Liguria
Friuli V.G.
Veneto
Trento
Bolzano
Lombardia
Valle D'A
Piemonte
La gestione INAIL dell’infortunio sul lavoro può
avvenire seguendo diverse modalità, definite dalla
normativa vigente. Nell’analisi si prende in
considerazione la gestione i) "industria e servizi", ii)
"agricoltura" e iii) "per conto dello Stato”.
Quest’ultima è definita in forza del decreto
ministeriale 10 ottobre 1985 e riguarda i dipendenti
delle amministrazioni statali, anche ad ordinamento
autonomo, che rientrano nelle previsioni normative
degli articoli 1 e 4 del Testo unico 1124/1965.
12.282
27.254
9.811
4.362
28.756
20.557
2.198
13.280
40.603
16.228
9.610
43.546
66.743
18.671
12.639
59.400
6.963
12.659
95.630
1.406
41.661
0%
20%
nati Italia
40%
60%
nati UE
80%
Dall’esame della fig. 14 e delle tab. 5 si nota che la
categoria “industria e servizi” è quella con il
maggior carico di gestione e varia fra il minimo del
58,5% del Molise al massimo del 89,8% della Valle
d’Aosta; in Puglia vale il 69,6%. La gestione
“Agricoltura” ha un peso relativo, all’interno di
ciascuna regione, fra il 2,8% della Liguria e il 16,4%
del Molise; in Puglia vale l’8,5%. La gestione "per
conto dello Stato”, fra l’1,1% della PA di Bolzano e il
26,4% della Campania; in Puglia vale il 21,9% .
100%
nati extra UE
Tabella 4 - Denunce d’infortunio per luogo di nascita
dell’infortunato. Anno 2015 per regione (valori percentuali di
riga)
Regione
Italia
UE
extra UE
Piemonte
Valle D'Aosta
Lombardia
Bolzano
Trento
Veneto
Friuli Venezia Giulia
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
Non Determinato
ITALIA
86,0
85,6
82,1
84,2
82,2
81,1
79,7
86,2
79,4
85,5
86,1
84,7
90,0
89,1
92,8
95,6
95,3
93,9
94,1
95,1
96,5
89,3
85,5
5,0
4,9
3,4
5,6
4,8
4,8
6,3
2,9
4,2
4,3
4,2
3,8
4,4
4,2
3,7
1,7
2,1
3,4
3,0
2,1
2,1
3,6
3,9
9,0
9,5
14,5
10,1
13,0
14,2
14,0
10,8
16,4
10,2
9,7
11,4
5,6
6,8
3,5
2,8
2,6
2,6
3,0
2,8
1,4
7,1
10,6
Figura 14 - Denunce d’infortunio per Gestione. Anno 2015
per regione
Sardegna
Sicilia
Calabria
Basilicata
Puglia
Campania
Molise
Abruzzo
Lazio
Marche
Umbria
Toscana
Emilia R
Liguria
Friuli V G
Veneto
Trento
Bolzano
Lombardia
Valle D'A
Piemonte
8.884
19.852
7.048
2.936
21.023
14.545
1.385
10.679
35.377
14.551
7.868
40.913
67.975
17.943
12.877
59.889
5.959
12.707
93.959
1.475
35.659
0%
20%
ind e serv
8
40%
agric
60%
stato
80%
100%
GLOSSARIO:
Tabella 5 - Denunce d’infortunio per Gestione. Anno 2015
per regione. Valori percentuali di riga
Industria e servizi
Agricoltura
Per conto
dello Stato
Piemonte
73,6
5,8
20,6
Valle D'A
89,8
7,5
2,7
Lombardia
80,6
2,8
16,5
Bolzano
84,6
14,3
1,1
Trento
70,4
9,6
20,0
Veneto
81,7
4,7
13,6
Friuli V G
81,2
4,2
14,6
Liguria
82,9
2,8
14,3
Emilia R
80,8
6,1
13,1
Toscana
80,3
6,7
13,0
Umbria
70,5
9,8
19,7
Marche
76,0
8,7
15,4
Lazio
78,4
3,0
18,6
Abruzzo
71,6
11,2
17,2
Molise
58,5
16,4
25,1
Campania
67,6
6,0
26,4
Puglia
69,7
8,5
21,9
Basilicata
63,2
16,3
20,5
Calabria
67,6
9,0
23,4
Sicilia
69,3
7,6
23,1
Sardegna
69,8
13,6
16,6
Non Determinato
57,1
12,5
30,4
ITALIA
77,5
6,0
16,5
Regione
Infortunio sul lavoro: fatto lesivo accidentale
avvenuto in occasione della prestazione lavorativa,
da cui deriva la morte, una invalidità permanente
totale o parziale o una inabilità temporanea. Se
nell’infortunio sono state eluse le prescrizioni
antinfortunistiche e di salvaguardia della salute del
dipendente, la responsabilità ricade sul datore di
lavoro, che è ritenuto responsabile e deve risarcire
il danno.
Infortunio sul lavoro in occasione di lavoro: fatto
lesivo accidentale che si è verificato nell’ambito
delle condizioni in cui si svolge l'attività lavorativa.
Infortunio sul lavoro in occasione di lavoro può
riguardare un mezzo di trasporto coinvolto oppure
accadere senza mezzo di trasporto coinvolto.
Infortunio sul lavoro in itinere: fatto lesivo
accidentale che si è verificato durante il percorso di
andata e ritorno dall'abitazione al posto di lavoro,
durante il tragitto che collega due luoghi di lavoro
(in caso di rapporti di lavoro plurimi), durante il
percorso di andata e ritorno da luogo di lavoro a
quello di consumazione dei pasti (qualora non esista
una mensa aziendale). Anche in questo caso può
riguardare un mezzo di trasporto coinvolto oppure
accadere senza mezzo di trasporto coinvolto.
SERVIZIO STATISTICO, Via Gentile 52 - 70126 Bari
email: [email protected];
www.regione.puglia.it/ufficiostatistico
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