Sintesi RE n° 4
Transcript
Sintesi RE n° 4
Speciale Credito Immobiliare Sommario - Luglio 2012 Calano ancora i flussi delle nuove erogazioni di mutui immobiliari: -47% nel primo trimestre 2012 Freno a mano tirato nel primo semestre per la domanda di mutui (-44%) L’andamento del mercato immobiliare italiano: focus sugli immobili dati a garanzia dei mutui ipotecari Le aziende di credito europee caute sulle prospettive del mercato dei mutui residenziali CRIF e CREACASA firmano un accordo per le valutazioni immobiliari CRIF Finance Meeting il 3 ottobre a Bologna RE Calano ancora i flussi delle nuove erogazioni di mutui immobiliari: -47% nel primo trimestre 2012 Secondo la trentaduesima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, CRIF e Prometeia, nel corso del 2011 e nel primo trimestre del 2012 si è assistito a una decisa flessione del credito alle famiglie. In uno scenario di criticità sul mercato del lavoro e di contrazione del reddito disponibile reale, le famiglie italiane hanno infatti evidenziato una sostanziale cautela nell’affrontare acquisti, soprattutto se di beni durevoli di valore elevato, e investimenti per l’acquisto di immobili. Le politiche di offerta di credito, allo stesso tempo, si sono mantenute selettive a causa dei vincoli e dei costi del funding, dei più stringenti requisiti di capitale e della elevata attenzione da parte degli Istituti alla rischiosità della clientela. Nello specifico, a partire dalla seconda metà del 2011 il mercato dei mutui alle famiglie ha evidenziato un progressivo rallentamento, riflettendo il peggioramento sia del clima di fiducia sia delle prospettive sul mercato degli immobili residenziali; a scoraggiare la richiesta di finanziamenti per la casa potrebbe aver concorso anche l’aumento dei tassi di interesse applicati ai nuovi contratti. L’irrigidimento dei criteri di concessione è legato soprattutto alle tensioni sul funding che hanno riflesso l’acuirsi della crisi del debito sovrano. In questo scenario, i flussi di nuove erogazioni finalizzate all’acquisto di abitazioni nel 2011 hanno evidenziato una contrazione pari al -9,1% rispetto all’anno precedente, che è aumentato fino al -47% nei primi tre mesi del 2012. Sono soprattutto gli altri mutui (mutui per ristrutturazione, liquidità, consolidamento del debito, surroga e sostituzione) a subire una flessione netta: dopo il -24,9% del 2011, nei primi tre mesi del 2012 fanno registrare una contrazione delle erogazioni pari a 80% rispetto allo stesso periodo del 2011. Tale risultato è dovuto principalmente al crollo delle surroghe, operazioni naturalmente poco attraenti e dunque non richieste in fase di tassi in crescita. Il permanere di un atteggiamento di massima cautela nelle politiche di offerta e nei comportamenti delle famiglie è testimoniato anche dalla bassa quota di mutui con Loan to Value ratio oltre l’80% dell’immobile finanziato, che nel 2011 ha riguardato appena il 5% circa dei flussi totali dopo l’11% raggiunto nel periodo antecedente la crisi e dall’aumento della quota di nuovi mutui con durata superiore a 26 anni (pari al 42% del totale). Inoltre, il clima di incertezza ha spinto le famiglie a scegliere soluzioni e formule che le tutelino contro eventuali futuri innalzamenti dei tassi: stanno infatti aumentando le quote dei mutui a tasso misto e a tasso fisso (entrambe al 27% nei primi tre mesi del 2012). Tuttavia, circa il 50% delle erogazioni complessive nel 2011 e il 46% nel primo trimestre 2012 risulta essere ancora stipulato a tasso variabile, favorito dai tassi di mercato di riferimento che si sono mantenuti su livelli contenuti. L’analisi della rischiosità Gli indicatori di rischio nel comparto dei mutui immobiliari mostrano un trend di stabilità alla fine del 2011, confermato anche nel primo trimestre del 2012 e prevalentemente legato alla proroga della moratoria, il cui obiettivo è quello di garantire ulteriore appoggio alle famiglie in difficoltà. Nello specifico, il tasso di default (ovvero l’indice di rischio di credito di tipo dinamico che misura le nuove sofferenze e i ritardi di 6 o più rate nell’ultimo anno di rilevazione) a settembre 2011 si è attestato all’1,6%, livello che rimane invariato per i trimestri successivi (sempre 1,6% a marzo 2012). Continua a pagina 2 Speciale Credito Immobiliare RE Tassi di default annuali nei mutui immobiliari 3 2 2,2 2,3 2,1 1,9 1,6 valori % 1 1,9 1,8 1,7 1,6 1,6 1,6 1,2 0 Fonte: elaborazioni CRIF Decision Solutions su dati CRIF In un’analisi di lungo periodo si segnala però il permanere di un gap con il punto minimo della serie, identificato agli inizi del 2007, che mostrava un tasso di default pari all’1%, già salito all’1,2% alla fine di quell’anno, con il progressivo manifestarsi della crisi economico-finanziaria. Al contenimento della rischiosità nel comparto dei mutui ha contribuito anche l’elevata quota di mutui in essere a tasso variabile, indicizzati all’Euribor, che rappresentano circa il 70% del totale, che si è mantenuta su livelli molto bassi. Le prospettive Negli ultimi anni il difficile scenario macroeconomico e finanziario ha determinato una sostanziale diminuzione del reddito disponibile in termini reali e una erosione della propensione al risparmio delle famiglie. Nei prossimi anni l’evoluzione del credito sarà pertanto condizionata da un lato dalla debolezza delle condizioni finanziarie delle famiglie – che, penalizzate dagli effetti della manovra di correzione dei conti pubblici e di fronte a prospettive ancora incerte, potrebbero rimandare ulteriormente i progetti di investimento e contrarre le spese dei consumi finanziabili dall’altro dalle criticità sul fronte del funding, in un contesto in cui si è resa esplicita nel medio periodo la “dipendenza” dal finanziamento dalla Banca Centrale Europea. La lunga fase di incertezza sui tempi di rientro della crisi del debito sovrano incorporata nello scenario, infatti, alimenterà le difficoltà di finanziamento degli operatori sui mercati interbancari e all’ingrosso e contribuirà a mantenere i costi di raccolta più elevati per gli operatori italiani anche sul mercato retail. A fronte di prospettive di ripresa economica modeste, lo scenario delineato nei prossimi anni si caratterizza, quindi, per un mercato di mutui ancora molto debole: la crescita delle consistenze è attesa in progressivo rallentamento, arrestandosi alla fine del 2012 (+0,3%), riflettendo criteri di concessione del credito selettivi e la riduzione della domanda associata alla debolezza del mercato immobiliare. Nel biennio 2013-2014 i prestiti per acquisto di abitazioni dovrebbero riprendere un modesto trend di espansione dello stock (rispettivamente +1,3% nel 2013 e +1,5% nel 2014), in linea con una domanda ancora contenuta e una lenta ripresa del mercato immobiliare, confermando prospettive di evoluzione significativamente più contenute rispetto alla fase pre-crisi. A fronte del difficile contesto macroeconomico nazionale e, soprattutto dei riflessi che questo avrà sui bilanci delle famiglie, la rischiosità del credito alle famiglie nel prossimo triennio è prevista in crescita. Freno a mano tirato nel primo semestre per la domanda di mutui (-44%) Il quadro congiunturale ancora fragile continua a riflettersi pesantemente sul credito alle famiglie italiane. Infatti, a fronte del persistere di segnali negativi sul fronte occupazionale, soprattutto giovanile, della fiducia e dei consumi, specie di beni durevoli (come mostra anche il crollo dell’immatricolazioni auto a giugno), il credito retail permane fortemente condizionato e procede con il freno a mano tirato. Forte prudenza, quindi, che caratterizza sia l’offerta – sempre influenzata da tensioni sui costi di funding per gli intermediari - sia la domanda. In questo scenario, i mutui rimangono ancorati su livelli negativi molto pesanti. Nello specifico, per quanto riguarda la domanda di mutui ipotecari, giugno ha fatto registrare un -42% rispetto al corrispondente mese del 2011. La domanda aggregata registrata su EURISC - il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi ad oltre 78 milioni di posizioni creditizie – evidenzia però una contrazione complessiva nel primo semestre dell’anno in corso pari al -44% rispetto ai primi 6 mesi del 2011. MUTUI Var. % su anno precedente Giorni lavorativi: differenza su anno precedente Var. % su anno precedente ponderata (a parità di gg. lavorativi) Totale 2008 -4% 0 -4% Totale 2009 +7% +1 +7% Totale 2010 +1% +1 +1% Totale 2011 -20% -2 -19% Gennaio 2012 -41% +1 -44% Febbraio 2012 -46% +1 -48% Marzo 2012 -47% 0 -47% Aprile 2012 -48% -1 -45% Maggio 2012 -38% 0 -38% Giugno 2012 -42% 0 -42% Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie Estendendo l’orizzonte temporale di analisi, il confronto tra il trend delle richieste di mutui nel primo semestre dell’anno in corso con il corrispondente periodo degli anni precedenti evidenzia un andamento sostanzialmente costante, nel segno di una pesante contrazione. RICHIESTE DI MUTUI Var. % I seme- Var. % I stre 2012 su I semestre semestre 2011 2012 su I semestre 2010 Var. % I semestre 2012 su I semestre 2009 Var. % I semestre 2012 I semestre 2008 GennaioGiugno -44% -50% -48% -49% Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie Il grafico seguente, relativo alla domanda mensile di mutui a partire da gennaio 2009, riepiloga efficacemente le principali tendenze, evidenziando prima il forte calo a partire dall’estate 2011 a seguito dell’acuirsi delle tensioni sui debiti sovrani e continuato fino alla fine del 2011, e poi la sostanziale stabilità – ma sempre su livelli molto negativi di questa prima metà dell’anno. Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie “Nell’ultimo anno la dinamica della domanda di mutui residenziali da parte delle famiglie ha evidenziato un progressivo rallentamento, riflettendo il peggioramento sia del clima di fiducia sia delle prospettive sul mercato degli immobili residenziali – illustra Enrico Lodi, direttore Generale Credit Bureau Services di CRIF. A scoraggiare la richiesta di finanziamenti per la casa potrebbero aver concorso anche l’aumento dei tassi di interesse applicati ai nuovi contratti, l’introduzione dell’IMU oltre all’irrigidimento dei criteri di concessione derivanti dalle difficoltà di provvista da parte degli istituti di credito”. Luglio 2012 L’andamento del mercato immobiliare italiano: focus sugli immobili dati a garanzia dei mutui ipotecari Il mercato immobiliare italiano oggetto di garanzia ipotecaria è in fase di forte contrazione. Dall’analisi dei dati di CRIF Valutazione Immobili, delle informazioni registrate in Eurisc (il sistema di informazioni creditizie gestito da CRIF) e delle rilevazioni dell’Agenzia del Territorio, emerge infatti che dopo gli ultimi due trimestri 2011 di crescita (con incrementi rispettivamente dell’1,4% e 0,6%), il mercato immobiliare delle compravendite residenziali ha subito un calo del -19,6% nel primo trimestre 2012. sostanziale calo, la superficie media compravenduta risulta in crescita. Andamento Prezzo/Mq - Superficie Immobile: variazioni rispetto all'anno precedente 4,0% 1,2% 2,0% 2,9% 0,9% 0,2% 0,0% -0,2% 0,4% 0,2% -2,3% -2,0% Variazioni Trimestrali rispetto all'anno precedente I TRIM 2011 II TRIM 2011 III TRIM 2011 IV TRIM 2011 I TRIM 2012 Compravendite -3,6% -6,6% 1,4% -0,6% -19,6% Contratti mutuo ipotecario erogati -0,5% -17,4% -19,8% -32,5% -58,5% Importo medio mutuo erogato 125.074 127.568 127.641 127.596 120.465 Prezzo/Mq Immobile 0,2% 1,2% 0,9% -2,3% -9,3% -2,4% -4,0% -6,0% -8,0% -9,3% -10,0% I TRIM 2011 II TRIM 2011 III TRIM 2011 Prezzo/Mq Immobile IV TRIM 2011 I TRIM 2012 Superficie Immobile Elaborazioni CRIF su dati CRIF Valutazione Immobili Il campione di immobili analizzati da CRIF Valutazione Immobili contiene diverse tipologie immobiliari (appartamenti, attici, loft, mansarde, monolocali, ville e villette a schiera) ma la tipologia più rappresentata è Loan To Value 60% 61% 62% 62% 61% costituita da appartamenti di dimensione media di 90 mq. Emerge chiaramente che, a partire dal terzo trimestre 2011, il prezzo/mq degli Elaborazioni CRIF su dati: CRIF Valutazione Immobili, EURISC, ATER immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario ha mostrato segni di In generale il numero di compravendite residenziali nel 2011 si è contratto contrazione raggiungendo, nel primo trimestre 2012, un calo significativo pari al -9,3% rispetto al primo trimestre 2011. complessivamente del 2,2% rispetto al 2010 (598.000 transazioni nel Come anticipato, l’andamento delle superfici degli immobili oggetto di 2011 contro le 612.000 del 2010) con una percentuale di compravendite garanzia di mutuo ipotecario appare invece crescente, con un +2,9% nel residenziali assistite da mutuo in riduzione, dal 43,4% al 42,4% (da 265.439 compravendite assistite da mutuo nel 2010 a 253.405 nel 2011). primo trimestre 2012, rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente. Inseriamo di seguito anche un utile spaccato che evidenzia il diverso Analogamente si registra una forte diminuzione del numero di contratti di mutui ipotecari erogati a persone fisiche, pari a -58,5% nel primo trimestre andamento di prezzo/mq e superficie per regione, mostrando le maggiori variazioni positive e negative, rispettivamente nelle regioni del Friuli 2012. Il crollo delle erogazioni è riconducibile alla contrazione della Venezia Giulia e della Valle d’Aosta. domanda registrata nei trimestri precedenti associata alla maggior selettività negli impieghi da parte degli istituti di credito, alle prese con le difficoltà nel funding. Andamento prezzo Mq per regione: Variazioni rispetto all’anno precedente Per quanto riguarda l’importo medio dei mutui erogati, nel primo trimestre 2012 si registra una riduzione del -3,7% rispetto al pari periodo 2011. La 2011 I TRIM 2012 contrazione, piuttosto rilevante, è da leggere, da un lato nel contesto del Abruzzo -5,70% -0,68% mercato immobiliare italiano che registra una perdurante stagnazione, Basilicata -1,02% 6,87% dall’altro nella maggior attenzione del sistema bancario italiano alle prese Calabria 1,00% -5,14% con irrisolti problemi di liquidità. Da un importo medio pari a circa 125.000 Campania 0,25% -3,85% € rilevato nel primo trimestre 2011, si scende intorno ai 120.000 € nel primo trimestre 2012. Nello specifico, l’importo medio erogato si è Emilia-Romagna 0,17% -8,02% assestato, sia a febbraio che a marzo 2012, sui 119 mila €, toccando il Friuli Venezia Giulia -2,63% 12,56% valore più basso dalla prima metà del 2009. Superficie Immobile -0,2% 0,2% -2,4% 0,4% 2,9% Lazio 2,54% -4,90% Liguria 0,38% -2,23% Lombardia 0,00% -8,09% Marche -0,83% -12,09% Molise 5,36% -7,03% Piemonte 3,05% -11,69% Puglia 1,54% -7,57% Sardegna -0,93% -2,45% Sicilia -1,71% -6,89% 122.000 Toscana 0,15% -4,39% 120.000 Trentino Alto Adige -4,09% -9,05% Umbria -1,03% -12,68% Valle d'Aosta 9,63% -15,24% Veneto -1,08% -6,86% Andamento Erogazione Mutui - Importo Medio: variazioni rispetto all'anno precedente 130.000 0,0% -0,5% -10,0% -20,0% 127.568 127.641 127.596 128.000 125.074 -17,4% 126.000 -19,8% 124.000 -30,0% -32,5% -40,0% 120.465 -50,0% 118.000 -60,0% -58,5% 116.000 -70,0% I TRIM 2011 II TRIM 2011 III TRIM 2011 IV TRIM 2011 I TRIM 2012 Contratti mutuo ipotecario erogati Importo medio mutuo erogato Elaborazioni CRIF su dati EURISC Analizzando l’immobile oggetto di garanzia ipotecaria, come si osserva dal grafico sottostante, mentre il prezzo al metro/quadro subisce un Elaborazioni CRIF su dati CRIF Valutazione Immobili Per quanto infine riguarda il valore di Loan To Value, calcolato come rapporto tra l’importo medio dei mutui “erogati” e il valore dell’immobile a garanzia, la media si attesta intorno al 60% tale mentre il rapporto cresce lievemente nel tempo per effetto di una sensibile diminuzione del valore dell’immobile accompagnata da un più lieve calo dell’importo erogato. Le aziende di credito europee caute sulle prospettive del mercato dei mutui residenziali CRIF ed Efma hanno recentemente realizzato uno studio sul mercato europeo del credito alle famiglie e sugli impatti che potrebbero derivare dall’adozione della proposta da parte della Commissione Europea di direttiva sul credito relativa agli immobili residenziali. Il quadro emerso dalle interviste a istituti di credito operanti in 13 differenti paesi europei è di una sostanziale fragilità del mercato dei mutui residenziali, sia dal punto di vista della domanda sia dell’offerta, con i requisiti di Basilea 3, la carenza di liquidità e l’incertezza circa il superamento della congiuntura economica negativa che contribuiscono a incrementarne la debolezza. Nello specifico, per il 54% dei partecipanti la crisi di liquidità sarà uno dei fattori chiave che avrà un impatto negativo sulle nuove erogazioni di credito anche nel prossimo futuro, mentre il 46% ha dichiarato che i requisiti di capitale influenzeranno negativamente l’offerta di mutui. Di conseguenza, le aspettative per il 2012 non sono incoraggianti e solo il 18% degli operatori ritiene che nell’anno in corso si registrerà un incremento nel volume di erogazioni mentre il 41% si aspetta un ulteriore calo. Relativamente alle previsioni su come potrebbe evolvere il mercato dei mutui, per il 61% dei rispondenti uno sviluppo di canali alternativi di erogazione sarà improbabile così come cambiamenti nella relazione tra enti erogatori e compagnie di assicurazione (46%), mentre una quota del 50% prevede un miglioramento nella consapevolezza dei consumatori rispetto al loro livello di indebitamento e nella capacità di confrontare differenti offerte di credito. Per quanto riguarda il tema della valutazione degli immobili, la proposta di direttiva non presenta significativi cambiamenti rispetto alle regolamentazioni vigenti; ciononostante, dalla ricerca CRIF-Efma è emerso che, secondo il 48% dei rispondenti, gli enti erogatori otterrebbero benefici significativi da una disposizione per la quale venisse assicurato l’impiego di valutatori in grado di dimostrare competenze e qualità compliant con gli standard nazionali e internazionali di valutazione. Ma la stragrande maggioranza degli intervistati (74%) ritiene anche che dovrebbe essere incoraggiata la possibilità per gli enti erogatori di accedere e utilizzare fonti informative indipendenti e certificate per verificare redditi, risparmi e altre obbligazioni finanziarie del cliente utili alla valutazione della sua affidabilità creditizia, cosa che avrebbe un effetto positivo sulla concessione del mutuo. In particolare, queste informazioni potrebbero comprendere dati esterni sulle abitudini di indebitamento, sul profilo di gestione dei crediti, sugli scoperti di conto e sull’utilizzo di credito revolving, sul livello complessivo di indebitamento e sulla propensione al credit shopping, al rifinanziamento e alla richiesta di credito a più di un istituto bancario. CRIF e CREACASA firmano un accordo per le valutazioni immobiliari CRIF Valutazione Immobili e CREACASA, società del gruppo bancario CREDEM specializzata in mutui, finanziamenti alle famiglie e prodotti assicurativi collegati, hanno siglato un accordo per il quale le perizie CRIF (Rapporto Estimativo) già acquistate al di fuori di una pratica di mutuo saranno utilizzate in fase di istruttoria mutui da parte della rete Creacasa, essendo in linea con le politiche creditizie dell’istituto di credito. Nel dettaglio, per la prima volta in Italia è possibile acquistare la perizia di CRIF sul sito www.crifvalutazioneimmobili.it con la certezza che la stessa verrà utilizzata in fase di istruttoria mutuo presso qualsiasi punto vendita della rete CREACASA. Il Rapporto Estimativo di CRIF Valutazione Immobili contiene tutte le informazioni relative all’immobile, ai richiedenti e ai comparabili utilizzati per la valutazione, ed è strutturato in conformità alle indicazioni previste dagli Standard Internazionali di Valutazione e alle Linee Guida indicate da ABI per la valutazione degli immobili. La valutazione di un immobile è un’informazione fondamentale per acquistare, vendere o affittare una casa, oppure per calcolare l’importo di un’eventuale rata del mutuo ipotecario, e per questo motivo è indispensabile prima di richiedere il finanziamento necessario per sostenerne l’acquisto. In quest’ottica è importante, quindi, che l’acquirente sia consapevole del reale valore di mercato, calcolato secondo le metodologie estimative già utilizzate dal 75% degli sportelli bancari italiani che hanno aderito alle Linee Guida ABI per la Valutazione degli Immobili. La perizia immobiliare vista sino ad oggi come mera pratica burocratica assume infatti un grande valore se redatta con parere professionale indipendente. “L’accordo con CREACASA, assolutamente innovativo per il mercato italiano, testimonia l’affidabilità delle nostre valutazioni immobiliari, l'indipendenza del nostro processo estimativo e la competenza dei professionisti di cui ci avvaliamo, la maggior parte con certificato accreditato ISO17024” - spiega Stefano Magnolfi, Direttore Real Estate Services di CRIF - “D’ora in poi coloro che desiderano conoscere il reale valore di mercato di un immobile tramite un Rapporto Estimativo di CRIF Valutazione Immobili potranno beneficiare immediatamente di informazioni certe ed utili in svariati contesti e situazioni ed evitare il rischio di impegnarsi nel compromesso di vendita prima di avere la sicurezza della piena commercialità dell’immobile, con la consapevolezza che la medesima valutazione potrà poi essere successivamente considerata per chiedere un mutuo a CREACASA, velocizzandone la pratica di richiesta”. “CREACASA è molto soddisfatta di questo accordo e di mettere a disposizione la propria rete di 300 agenti in attività finanziaria” - sottolinea il Direttore Generale Lorenzo Montanari - “per tutti i clienti che vorranno ricevere una consulenza per un’operazione di mutuo e che presenteranno un Rapporto Estimativo redatto da CRIF Valutazione Immobili. Condivido il fatto che siamo di fronte ad un’assoluta innovazione per il mercato domestico dei mutui, che deve rappresentare l’inizio di una nuova era che punta ad una maggiore consulenza e chiarezza nei confronti dei clienti che si avvicinano ad un investimento come l’acquisto della casa, che spesso è il più importante della loro vita”. Flashnews CRIF Finance Meeting il 3 ottobre a Bologna Dopo il successo della prima edizione, ritorna CRIF Finance Meeting, l’evento che connette le oltre 1000 aziende di credito italiane e i migliori professionisti del mercato per condividere nuove idee e aggiornare vecchie azioni. Dall’osservazione del mercato un evento unico in Italia, con un’agenda innovativa, interventi compatti e con il massimo appeal, studiato per attivare il confronto sui temi “hot” del momento e lo scambio di best practice ad ogni livello. Per ulteriori informazioni è disponibile il sito dedicato all’evento: www.financemeeting.crif.com. Da oggi puoi seguire l’evento anche su Twitter all’indirizzo @FMCRIF. Speciale Credito Immobiliare RE SintesiRE - Newsletter © 2012 CRIF. Tutti i diritti riservati. Per non ricevere ulteriori edizioni della newsletter SintesiRE scrivete a [email protected] specificando “Cancellami” nell’oggetto e sarete cancellati dalla mailing list. Potrete riceverla nuovamente in qualsiasi momento, semplicemente richiedendo la nuova iscrizione allo stesso indirizzo email. www.crif.com