Sintesi RE n° 4

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Sintesi RE n° 4
Speciale Credito Immobiliare
Sommario - Luglio 2012
Calano ancora i flussi delle nuove erogazioni di
mutui immobiliari: -47% nel primo trimestre 2012
Freno a mano tirato nel primo semestre per la
domanda di mutui (-44%)
L’andamento del mercato immobiliare italiano: focus
sugli immobili dati a garanzia dei mutui ipotecari
Le aziende di credito europee caute sulle
prospettive del mercato dei mutui residenziali
CRIF e CREACASA firmano un accordo per le
valutazioni immobiliari
CRIF Finance Meeting il 3 ottobre a Bologna
RE
Calano ancora i flussi delle nuove erogazioni di mutui
immobiliari: -47% nel primo trimestre 2012
Secondo la trentaduesima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato
da Assofin, CRIF e Prometeia, nel corso del 2011 e nel primo trimestre del 2012 si è
assistito a una decisa flessione del credito alle famiglie. In uno scenario di criticità sul
mercato del lavoro e di contrazione del reddito disponibile reale, le famiglie italiane
hanno infatti evidenziato una sostanziale cautela nell’affrontare acquisti, soprattutto se
di beni durevoli di valore elevato, e investimenti per l’acquisto di immobili. Le politiche
di offerta di credito, allo stesso tempo, si sono mantenute selettive a causa dei vincoli e
dei costi del funding, dei più stringenti requisiti di capitale e della elevata attenzione da
parte degli Istituti alla rischiosità della clientela.
Nello specifico, a partire dalla seconda metà del 2011 il mercato dei mutui alle famiglie
ha evidenziato un progressivo rallentamento, riflettendo il peggioramento sia del clima
di fiducia sia delle prospettive sul mercato degli immobili residenziali; a scoraggiare la
richiesta di finanziamenti per la casa potrebbe aver concorso anche l’aumento dei tassi
di interesse applicati ai nuovi contratti. L’irrigidimento dei criteri di concessione è legato
soprattutto alle tensioni sul funding che hanno riflesso l’acuirsi della crisi del debito
sovrano.
In questo scenario, i flussi di nuove erogazioni finalizzate all’acquisto di abitazioni nel
2011 hanno evidenziato una contrazione pari al -9,1% rispetto all’anno precedente,
che è aumentato fino al -47% nei primi tre mesi del 2012.
Sono soprattutto gli altri mutui (mutui per ristrutturazione, liquidità, consolidamento del
debito, surroga e sostituzione) a subire una flessione netta: dopo il -24,9% del 2011,
nei primi tre mesi del 2012 fanno registrare una contrazione delle erogazioni pari a 80% rispetto allo stesso periodo del 2011. Tale risultato è dovuto principalmente al
crollo delle surroghe, operazioni naturalmente poco attraenti e dunque non richieste in
fase di tassi in crescita.
Il permanere di un atteggiamento di massima cautela nelle politiche di offerta e nei
comportamenti delle famiglie è testimoniato anche dalla bassa quota di mutui con Loan
to Value ratio oltre l’80% dell’immobile finanziato, che nel 2011 ha riguardato appena il
5% circa dei flussi totali dopo l’11% raggiunto nel periodo antecedente la crisi e
dall’aumento della quota di nuovi mutui con durata superiore a 26 anni (pari al 42% del
totale).
Inoltre, il clima di incertezza ha spinto le famiglie a scegliere soluzioni e formule che le
tutelino contro eventuali futuri innalzamenti dei tassi: stanno infatti aumentando le
quote dei mutui a tasso misto e a tasso fisso (entrambe al 27% nei primi tre mesi del
2012). Tuttavia, circa il 50% delle erogazioni complessive nel 2011 e il 46% nel primo
trimestre 2012 risulta essere ancora stipulato a tasso variabile, favorito dai tassi di
mercato di riferimento che si sono mantenuti su livelli contenuti.
L’analisi della rischiosità
Gli indicatori di rischio nel comparto dei mutui immobiliari mostrano un trend di stabilità
alla fine del 2011, confermato anche nel primo trimestre del 2012 e prevalentemente
legato alla proroga della moratoria, il cui obiettivo è quello di garantire ulteriore
appoggio alle famiglie in difficoltà.
Nello specifico, il tasso di default (ovvero l’indice di rischio di credito di tipo dinamico
che misura le nuove sofferenze e i ritardi di 6 o più rate nell’ultimo anno di rilevazione)
a settembre 2011 si è attestato all’1,6%, livello che rimane invariato per i trimestri
successivi (sempre 1,6% a marzo 2012).
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Speciale Credito Immobiliare
RE
Tassi di default annuali nei mutui immobiliari
3
2
2,2
2,3
2,1
1,9
1,6
valori %
1
1,9
1,8
1,7
1,6
1,6
1,6
1,2
0
Fonte: elaborazioni CRIF Decision Solutions su dati CRIF
In un’analisi di lungo periodo si segnala però il permanere di un gap con il
punto minimo della serie, identificato agli inizi del 2007, che mostrava un
tasso di default pari all’1%, già salito all’1,2% alla fine di quell’anno, con il
progressivo manifestarsi della crisi economico-finanziaria.
Al contenimento della rischiosità nel comparto dei mutui ha contribuito
anche l’elevata quota di mutui in essere a tasso variabile, indicizzati
all’Euribor, che rappresentano circa il 70% del totale, che si è mantenuta
su livelli molto bassi.
Le prospettive
Negli ultimi anni il difficile scenario macroeconomico e finanziario ha
determinato una sostanziale diminuzione del reddito disponibile in termini
reali e una erosione della propensione al risparmio delle famiglie. Nei
prossimi anni l’evoluzione del credito sarà pertanto condizionata da un
lato dalla debolezza delle condizioni finanziarie delle famiglie – che,
penalizzate dagli effetti della manovra di correzione dei conti pubblici e di
fronte a prospettive ancora incerte, potrebbero rimandare ulteriormente i
progetti di investimento e contrarre le spese dei consumi finanziabili dall’altro dalle criticità sul fronte del funding, in un contesto in cui si è resa
esplicita nel medio periodo la “dipendenza” dal finanziamento dalla Banca
Centrale Europea. La lunga fase di incertezza sui tempi di rientro della
crisi del debito sovrano incorporata nello scenario, infatti, alimenterà le
difficoltà di finanziamento degli operatori sui mercati interbancari e
all’ingrosso e contribuirà a mantenere i costi di raccolta più elevati per gli
operatori italiani anche sul mercato retail.
A fronte di prospettive di ripresa economica modeste, lo scenario
delineato nei prossimi anni si caratterizza, quindi, per un mercato di mutui
ancora molto debole: la crescita delle consistenze è attesa in progressivo
rallentamento, arrestandosi alla fine del 2012 (+0,3%), riflettendo criteri di
concessione del credito selettivi e la riduzione della domanda associata
alla debolezza del mercato immobiliare. Nel biennio 2013-2014 i prestiti
per acquisto di abitazioni dovrebbero riprendere un modesto trend di
espansione dello stock (rispettivamente +1,3% nel 2013 e +1,5% nel
2014), in linea con una domanda ancora contenuta e una lenta ripresa del
mercato immobiliare, confermando prospettive di evoluzione
significativamente più contenute rispetto alla fase pre-crisi.
A fronte del difficile contesto macroeconomico nazionale e, soprattutto dei
riflessi che questo avrà sui bilanci delle famiglie, la rischiosità del credito
alle famiglie nel prossimo triennio è prevista in crescita.
Freno a mano tirato nel primo semestre per la domanda di mutui (-44%)
Il quadro congiunturale ancora fragile continua a riflettersi pesantemente
sul credito alle famiglie italiane.
Infatti, a fronte del persistere di segnali negativi sul fronte occupazionale,
soprattutto giovanile, della fiducia e dei consumi, specie di beni durevoli
(come mostra anche il crollo dell’immatricolazioni auto a giugno), il credito
retail permane fortemente condizionato e procede con il freno a mano
tirato. Forte prudenza, quindi, che caratterizza sia l’offerta – sempre
influenzata da tensioni sui costi di funding per gli intermediari - sia la
domanda.
In questo scenario, i mutui rimangono ancorati su livelli negativi molto
pesanti. Nello specifico, per quanto riguarda la domanda di mutui
ipotecari, giugno ha fatto registrare un -42% rispetto al corrispondente
mese del 2011. La domanda aggregata registrata su EURISC - il Sistema
di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi ad oltre 78
milioni di posizioni creditizie – evidenzia però una contrazione
complessiva nel primo semestre dell’anno in corso pari al -44% rispetto ai
primi 6 mesi del 2011.
MUTUI
Var. % su anno
precedente
Giorni lavorativi:
differenza su anno
precedente
Var. % su anno
precedente ponderata
(a parità di gg.
lavorativi)
Totale 2008
-4%
0
-4%
Totale 2009
+7%
+1
+7%
Totale 2010
+1%
+1
+1%
Totale 2011
-20%
-2
-19%
Gennaio 2012
-41%
+1
-44%
Febbraio 2012
-46%
+1
-48%
Marzo 2012
-47%
0
-47%
Aprile 2012
-48%
-1
-45%
Maggio 2012
-38%
0
-38%
Giugno 2012
-42%
0
-42%
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Estendendo l’orizzonte temporale di analisi, il confronto tra il trend delle
richieste di mutui nel primo semestre dell’anno in corso con il
corrispondente periodo degli anni precedenti evidenzia un andamento
sostanzialmente costante, nel segno di una pesante contrazione.
RICHIESTE DI
MUTUI
Var. % I seme- Var. % I
stre 2012 su I semestre
semestre 2011 2012 su I
semestre
2010
Var. % I
semestre
2012 su I
semestre
2009
Var. % I
semestre
2012 I semestre 2008
GennaioGiugno
-44%
-50%
-48%
-49%
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Il grafico seguente, relativo alla domanda mensile di mutui a partire da
gennaio 2009, riepiloga efficacemente le principali tendenze,
evidenziando prima il forte calo a partire dall’estate 2011 a seguito
dell’acuirsi delle tensioni sui debiti sovrani e continuato fino alla fine del
2011, e poi la sostanziale stabilità – ma sempre su livelli molto negativi di questa prima metà dell’anno.
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
“Nell’ultimo anno la dinamica della domanda di mutui residenziali da parte
delle famiglie ha evidenziato un progressivo rallentamento, riflettendo il
peggioramento sia del clima di fiducia sia delle prospettive sul mercato
degli immobili residenziali – illustra Enrico Lodi, direttore Generale Credit
Bureau Services di CRIF. A scoraggiare la richiesta di finanziamenti per la
casa potrebbero aver concorso anche l’aumento dei tassi di interesse
applicati ai nuovi contratti, l’introduzione dell’IMU oltre all’irrigidimento dei
criteri di concessione derivanti dalle difficoltà di provvista da parte degli
istituti di credito”.
Luglio 2012
L’andamento del mercato immobiliare italiano: focus sugli immobili dati a garanzia dei mutui
ipotecari
Il mercato immobiliare italiano oggetto di garanzia ipotecaria è in fase di
forte contrazione. Dall’analisi dei dati di CRIF Valutazione Immobili, delle
informazioni registrate in Eurisc (il sistema di informazioni creditizie
gestito da CRIF) e delle rilevazioni dell’Agenzia del Territorio, emerge
infatti che dopo gli ultimi due trimestri 2011 di crescita (con incrementi
rispettivamente dell’1,4% e 0,6%), il mercato immobiliare delle
compravendite residenziali ha subito un calo del -19,6% nel primo
trimestre 2012.
sostanziale calo, la superficie media compravenduta risulta in crescita.
Andamento Prezzo/Mq - Superficie Immobile: variazioni rispetto all'anno
precedente
4,0%
1,2%
2,0%
2,9%
0,9%
0,2%
0,0%
-0,2%
0,4%
0,2%
-2,3%
-2,0%
Variazioni Trimestrali rispetto all'anno precedente
I TRIM
2011
II TRIM
2011
III TRIM
2011
IV TRIM
2011
I TRIM
2012
Compravendite
-3,6%
-6,6%
1,4%
-0,6%
-19,6%
Contratti mutuo
ipotecario erogati
-0,5%
-17,4%
-19,8%
-32,5%
-58,5%
Importo medio mutuo
erogato
125.074
127.568
127.641
127.596
120.465
Prezzo/Mq
Immobile
0,2%
1,2%
0,9%
-2,3%
-9,3%
-2,4%
-4,0%
-6,0%
-8,0%
-9,3%
-10,0%
I TRIM 2011
II TRIM 2011
III TRIM 2011
Prezzo/Mq Immobile
IV TRIM 2011
I TRIM 2012
Superficie Immobile
Elaborazioni CRIF su dati CRIF Valutazione Immobili
Il campione di immobili analizzati da CRIF Valutazione Immobili contiene
diverse tipologie immobiliari (appartamenti, attici, loft, mansarde,
monolocali, ville e villette a schiera) ma la tipologia più rappresentata è
Loan To Value
60%
61%
62%
62%
61%
costituita da appartamenti di dimensione media di 90 mq. Emerge
chiaramente che, a partire dal terzo trimestre 2011, il prezzo/mq degli
Elaborazioni CRIF su dati: CRIF Valutazione Immobili, EURISC, ATER
immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario ha mostrato segni di
In generale il numero di compravendite residenziali nel 2011 si è contratto contrazione raggiungendo, nel primo trimestre 2012, un calo significativo
pari al -9,3% rispetto al primo trimestre 2011.
complessivamente del 2,2% rispetto al 2010 (598.000 transazioni nel
Come anticipato, l’andamento delle superfici degli immobili oggetto di
2011 contro le 612.000 del 2010) con una percentuale di compravendite
garanzia di mutuo ipotecario appare invece crescente, con un +2,9% nel
residenziali assistite da mutuo in riduzione, dal 43,4% al 42,4% (da
265.439 compravendite assistite da mutuo nel 2010 a 253.405 nel 2011). primo trimestre 2012, rispetto all’analogo trimestre dell’anno precedente.
Inseriamo di seguito anche un utile spaccato che evidenzia il diverso
Analogamente si registra una forte diminuzione del numero di contratti di
mutui ipotecari erogati a persone fisiche, pari a -58,5% nel primo trimestre andamento di prezzo/mq e superficie per regione, mostrando le maggiori
variazioni positive e negative, rispettivamente nelle regioni del Friuli
2012. Il crollo delle erogazioni è riconducibile alla contrazione della
Venezia Giulia e della Valle d’Aosta.
domanda registrata nei trimestri precedenti associata alla maggior
selettività negli impieghi da parte degli istituti di credito, alle prese con le
difficoltà nel funding.
Andamento prezzo Mq per regione: Variazioni rispetto all’anno precedente
Per quanto riguarda l’importo medio dei mutui erogati, nel primo trimestre
2012 si registra una riduzione del -3,7% rispetto al pari periodo 2011. La
2011
I TRIM 2012
contrazione, piuttosto rilevante, è da leggere, da un lato nel contesto del
Abruzzo
-5,70%
-0,68%
mercato immobiliare italiano che registra una perdurante stagnazione,
Basilicata
-1,02%
6,87%
dall’altro nella maggior attenzione del sistema bancario italiano alle prese
Calabria
1,00%
-5,14%
con irrisolti problemi di liquidità. Da un importo medio pari a circa 125.000
Campania
0,25%
-3,85%
€ rilevato nel primo trimestre 2011, si scende intorno ai 120.000 € nel
primo trimestre 2012. Nello specifico, l’importo medio erogato si è
Emilia-Romagna
0,17%
-8,02%
assestato, sia a febbraio che a marzo 2012, sui 119 mila €, toccando il
Friuli Venezia Giulia
-2,63%
12,56%
valore più basso dalla prima metà del 2009.
Superficie
Immobile
-0,2%
0,2%
-2,4%
0,4%
2,9%
Lazio
2,54%
-4,90%
Liguria
0,38%
-2,23%
Lombardia
0,00%
-8,09%
Marche
-0,83%
-12,09%
Molise
5,36%
-7,03%
Piemonte
3,05%
-11,69%
Puglia
1,54%
-7,57%
Sardegna
-0,93%
-2,45%
Sicilia
-1,71%
-6,89%
122.000
Toscana
0,15%
-4,39%
120.000
Trentino Alto Adige
-4,09%
-9,05%
Umbria
-1,03%
-12,68%
Valle d'Aosta
9,63%
-15,24%
Veneto
-1,08%
-6,86%
Andamento Erogazione Mutui - Importo Medio: variazioni rispetto all'anno
precedente
130.000
0,0%
-0,5%
-10,0%
-20,0%
127.568
127.641
127.596
128.000
125.074
-17,4%
126.000
-19,8%
124.000
-30,0%
-32,5%
-40,0%
120.465
-50,0%
118.000
-60,0%
-58,5%
116.000
-70,0%
I TRIM 2011
II TRIM 2011 III TRIM 2011 IV TRIM 2011 I TRIM 2012
Contratti mutuo ipotecario erogati
Importo medio mutuo erogato
Elaborazioni CRIF su dati EURISC
Analizzando l’immobile oggetto di garanzia ipotecaria, come si osserva
dal grafico sottostante, mentre il prezzo al metro/quadro subisce un
Elaborazioni CRIF su dati CRIF Valutazione Immobili
Per quanto infine riguarda il valore di Loan To Value, calcolato come
rapporto tra l’importo medio dei mutui “erogati” e il valore dell’immobile a
garanzia, la media si attesta intorno al 60% tale mentre il rapporto cresce
lievemente nel tempo per effetto di una sensibile diminuzione del valore
dell’immobile accompagnata da un più lieve calo dell’importo erogato.
Le aziende di credito europee caute sulle prospettive del mercato dei mutui residenziali
CRIF ed Efma hanno recentemente realizzato uno studio sul mercato europeo del credito alle famiglie e sugli impatti che potrebbero derivare
dall’adozione della proposta da parte della Commissione Europea di direttiva sul credito relativa agli immobili residenziali.
Il quadro emerso dalle interviste a istituti di credito operanti in 13 differenti paesi europei è di una sostanziale fragilità del mercato dei mutui
residenziali, sia dal punto di vista della domanda sia dell’offerta, con i requisiti di Basilea 3, la carenza di liquidità e l’incertezza circa il superamento
della congiuntura economica negativa che contribuiscono a incrementarne la debolezza.
Nello specifico, per il 54% dei partecipanti la crisi di liquidità sarà uno dei fattori chiave che avrà un impatto negativo sulle nuove erogazioni di credito
anche nel prossimo futuro, mentre il 46% ha dichiarato che i requisiti di capitale influenzeranno negativamente l’offerta di mutui. Di conseguenza, le
aspettative per il 2012 non sono incoraggianti e solo il 18% degli operatori ritiene che nell’anno in corso si registrerà un incremento nel volume di
erogazioni mentre il 41% si aspetta un ulteriore calo.
Relativamente alle previsioni su come potrebbe evolvere il mercato dei mutui, per il 61% dei rispondenti uno sviluppo di canali alternativi di erogazione
sarà improbabile così come cambiamenti nella relazione tra enti erogatori e compagnie di assicurazione (46%), mentre una quota del 50% prevede un
miglioramento nella consapevolezza dei consumatori rispetto al loro livello di indebitamento e nella capacità di confrontare differenti offerte di credito.
Per quanto riguarda il tema della valutazione degli immobili, la proposta di direttiva non presenta significativi cambiamenti rispetto alle
regolamentazioni vigenti; ciononostante, dalla ricerca CRIF-Efma è emerso che, secondo il
48% dei rispondenti, gli enti erogatori otterrebbero benefici significativi da una disposizione
per la quale venisse assicurato l’impiego di valutatori in grado di dimostrare competenze e
qualità compliant con gli standard nazionali e internazionali di valutazione.
Ma la stragrande maggioranza degli intervistati (74%) ritiene anche che dovrebbe essere
incoraggiata la possibilità per gli enti erogatori di accedere e utilizzare fonti informative
indipendenti e certificate per verificare redditi, risparmi e altre obbligazioni finanziarie del
cliente utili alla valutazione della sua affidabilità creditizia, cosa che avrebbe un effetto positivo
sulla concessione del mutuo. In particolare, queste informazioni potrebbero comprendere dati
esterni sulle abitudini di indebitamento, sul profilo di gestione dei crediti, sugli scoperti di conto
e sull’utilizzo di credito revolving, sul livello complessivo di indebitamento e sulla propensione
al credit shopping, al rifinanziamento e alla richiesta di credito a più di un istituto bancario.
CRIF e CREACASA firmano un accordo per le valutazioni immobiliari
CRIF Valutazione Immobili e CREACASA, società del gruppo bancario CREDEM specializzata in mutui, finanziamenti alle famiglie e prodotti
assicurativi collegati, hanno siglato un accordo per il quale le perizie CRIF (Rapporto Estimativo) già acquistate al di fuori di una pratica di mutuo
saranno utilizzate in fase di istruttoria mutui da parte della rete Creacasa, essendo in linea con le politiche creditizie dell’istituto di credito. Nel
dettaglio, per la prima volta in Italia è possibile acquistare la perizia di CRIF sul sito www.crifvalutazioneimmobili.it con la certezza che la stessa verrà
utilizzata in fase di istruttoria mutuo presso qualsiasi punto vendita della rete CREACASA. Il Rapporto Estimativo di CRIF Valutazione Immobili
contiene tutte le informazioni relative all’immobile, ai richiedenti e ai comparabili utilizzati per la valutazione, ed è strutturato in conformità alle
indicazioni previste dagli Standard Internazionali di Valutazione e alle Linee Guida indicate da ABI per la valutazione degli immobili.
La valutazione di un immobile è un’informazione fondamentale per acquistare, vendere o affittare una casa, oppure per calcolare l’importo di
un’eventuale rata del mutuo ipotecario, e per questo motivo è indispensabile prima di richiedere il finanziamento necessario per sostenerne l’acquisto.
In quest’ottica è importante, quindi, che l’acquirente sia consapevole del reale valore di mercato, calcolato secondo le metodologie estimative già
utilizzate dal 75% degli sportelli bancari italiani che hanno aderito alle Linee Guida ABI per la Valutazione degli Immobili. La perizia immobiliare vista
sino ad oggi come mera pratica burocratica assume infatti un grande valore se redatta con parere professionale indipendente.
“L’accordo con CREACASA, assolutamente innovativo per il mercato italiano, testimonia l’affidabilità delle nostre valutazioni immobiliari,
l'indipendenza del nostro processo estimativo e la competenza dei professionisti di cui ci avvaliamo, la maggior parte con certificato accreditato
ISO17024” - spiega Stefano Magnolfi, Direttore Real Estate Services di CRIF - “D’ora in poi coloro che desiderano conoscere il reale valore di mercato
di un immobile tramite un Rapporto Estimativo di CRIF Valutazione Immobili potranno beneficiare immediatamente di informazioni certe ed utili in
svariati contesti e situazioni ed evitare il rischio di impegnarsi nel compromesso di vendita prima di avere la sicurezza della piena commercialità
dell’immobile, con la consapevolezza che la medesima valutazione potrà poi essere successivamente considerata per chiedere un mutuo a
CREACASA, velocizzandone la pratica di richiesta”.
“CREACASA è molto soddisfatta di questo accordo e di mettere a disposizione la propria rete di 300 agenti in attività finanziaria” - sottolinea il
Direttore Generale Lorenzo Montanari - “per tutti i clienti che vorranno ricevere una consulenza per un’operazione di mutuo e che presenteranno un
Rapporto Estimativo redatto da CRIF Valutazione Immobili. Condivido il fatto che siamo di fronte ad un’assoluta innovazione per il mercato domestico
dei mutui, che deve rappresentare l’inizio di una nuova era che punta ad una maggiore consulenza e chiarezza nei confronti dei clienti che si
avvicinano ad un investimento come l’acquisto della casa, che spesso è il più importante della loro vita”.
Flashnews
CRIF Finance Meeting il 3 ottobre a Bologna
Dopo il successo della prima
edizione, ritorna CRIF Finance
Meeting, l’evento che connette
le oltre 1000 aziende di credito
italiane e i migliori professionisti
del mercato per condividere
nuove idee e aggiornare
vecchie azioni.
Dall’osservazione del mercato
un evento unico in Italia, con
un’agenda innovativa, interventi
compatti e con il massimo
appeal, studiato per attivare il
confronto sui temi “hot” del momento e lo scambio di best practice ad ogni livello. Per
ulteriori informazioni è disponibile il sito dedicato all’evento: www.financemeeting.crif.com.
Da oggi puoi seguire l’evento anche su Twitter all’indirizzo @FMCRIF.
Speciale Credito Immobiliare
RE
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