i problemi dell`interpretazione - Sezione di Storia del diritto
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i problemi dell`interpretazione - Sezione di Storia del diritto
I PROBLEMI DELL’INTERPRETAZIONE Il problema dell’Interpretazione • Riguarda sia i giuristi sia i giudici sia gli avvocati • Ha caratteri particolari in quanto • Riguarda un testo antico (il diritto romano), che deve essere applicato ad una situazione giuridica, economica e sociale del tutto differente da quella dell’epoca medievale e deve essere contemperato con altri diritti vigenti • Si applica ad un sistema normativo complesso, costituito da una molteplicità di fonti di sovente contradditorie tra loro Diritto privato e diritto pubblico sono retti dai medesimi principi 1 o Sia le leggi sia i negozi giuridici sono dichiarazioni di volontà vincolanti, soggetti a regimi omogenei; tanto le une quanto gli altri per inserirsi validamente nell’ ordinamento e divenire vincolanti hanno bisogno di una causa legittima. o Nasce la figura della causa legis (causa finalis), che deve essere, innanzitutto, corrispondente o ad una necessità urgente, o ad una utilità pubblica sicura ed evidente Diritto privato e diritto pubblico sono retti dai medesimi principi 2 o La causa corrisponde alla ratio della legge e ratio finisce per significare non soltanto razionalità dal punto di vista logico, ma anche ragionevolezza commisurata a principi etici, cioè equità (aequitas). o La causa o ratio legis è il significato sostanziale della norma, la sua mens, quella che l’interprete deve enucleare per renderla effettiva in maniera corretta*. * Cortese, Il diritto nella storia medievale, II, pp. 191 - 193. INTERPRETARE NON è SOLO SPIEGARE LA LEGGE, MA ANCHE,EVENTUALMENTE INTEGRARLA • Le leggi scritte corrispondono nel diritto a quelli che nelle altre scienze sono i principi inconfutabili (principia clari et veri) • “Siccome è impossibile che la legge scritta preveda tutti i casi, subentra l’interpretazione, che deduce argumenta et rationes da quanto è scritto e che, come avviene in tutte le altre scienze, deriva dai propri principii un habitus scientifico, dando vita a molte conclusioni e risolvendo molti dubbi sulla base di altre leggi”*. • Pietro Andrea Gammaro, De extensionibus, TUI, XVIII, 248vb. Ogni “caso” “nuovo”, ossia ogni atto, negozio o istituzione non previsto nella compilazione giustinianea, trova e deve trovare nel corpus iuris una soluzione: è solo problema di interpretazione Interpretazione dichiarativa • Corrisponde a comprensione del disposto della legge e della mens del legislatore Interpretazione restrittiva Interpretazione estensiva • L’interpretazione è estensiva quando il caso non è compreso né nelle parole, né nella mens, né nella ratio della legge Oppure • né nelle parole, né nella mens, L’individuazione della similis o paris ratio rientra nel Medioevo nell’interpretazione estensiva* * Bartolomeo Cepolla de interpretatione legis extensiva Nel diritto romano D. 1, 3, 3 • E’ impossibile che una legge preveda tutti i casi che si possono verificare (10, Neque leges neque senatus consulta ita scribi possunt, ut omnes casus qui quandoque inciderint comprehendantur, sed sufficit ea quae plerumque accidunt contineri) • Il giudice può applicare la legge estendendola ai casi non previsti, ma simili (12 … cum in aliqua causa sententia eorum manifesta est, is qui jurisdictioni praeest ad similia procedere atque ita ius dicere debet) Come regolare i casi non previsti? • Si ricorre ad argumenta. Argumentum è un ragionamento, un procedimento logico, una dimostrazione, che serve per risolvere un caso dubbio e rendere accettabile una certa soluzione applicativa della norma***. • • • • • A pari A maiori (ad es. all’Imperatore è vietato attaccare un castello, a maggior ragione è vietato ad un suo generale) A simili: UBI EST EADEM RATIO (o AEQUITAS, o RATIO AEQUITATIS), IDEM IUS IN LEGIBUS A contrario sensu Ab auctoritate ……………. • • * Dino da Mugello, Opusculum *** Sbriccoli, Interpretazione, pp. 348 - 349 Che cosa è somiglianza o identità????? Quali sono gli elementi di comparazione al caso dubbio? • Diverse forme di analogia: analogia legis e analogia iuris. • Da principio a caso • Da legge a caso • da caso a caso l’interpretazione per gli antichi giuristi • ……. non vuol dire soltanto comprensione di una volontà attraverso la sua espressione, ma anche e principalmente sviluppo e dispiegamento di quello stesso volere, sul presupposto che quel volere sia un volere razionale che avendo voluto una cosa non possa non volere anche quella che è in connessione logica con la prima* • * Norberto Bobbio, L’analogia nella logica del diritto 1938, ed. De Lucia 2006, p. 34 …In altre parole … • L’interpretatione non puntualizza la volontà del legislatore come qualcosa di unico e di irripetibile, ma l’accetta come il principio di un ragionamento analitico, in quanto la considera non come una volontà arbitraria, ma come una volontà razionale che non possa volere e disvolere la stessa cosa (……. Analogia) Secondo Norberto Bobbio (1968) il problema è definire le leggi di validità di tale ragionamento e verificare l’intrinseca ‘verità’ della somiglianza degli elementi comuni tra caso risolto e caso da risolvere e che si sostanzia nell’individuare l’elemento comune che costituisce la «ragione sufficiente» della somiglianza . ……….. (……. Analogia) • Un esempio ‘tipico’ del medioevo: in assenza di norme sul mandato a delinquere, la sanzione comminata per l’omicida può essere applicata per analogia al mandante dell’omicidio? • il problema dell’analogia legis, in un sistema complesso di fonti, nel quale le fonti di diritto hanno natura differente • Il consilium sapientis come caso o exemplum: il principio adottato per la sua soluzione può servire per risolvere casi analoghi (……. Analogia) • L’analogia come strumento per la creazione di un nuovo ramo del diritto (ad es. ius gentium come diritto internazionale pubblico) Alberico Gentili (fine sec. XVI): «Gli esempi e i fatti devono essere soppesati con la loro bilancia, e il loro valore stabilito, per così dire, secondo il loro proprio peso». L’ analogia legis, di sovente adottata nel passato per individuare regole del diritto delle genti nel diritto civile, è FALSA, in quanto i rapporti civili hanno per lo più caratteristiche differenti e presuppongono “relazioni” con caratteri e proprietà diverse da quelle del ius gentium. I metodi della ricerca e dell’insegnamento del diritto • • • • • • • • Lectura Quaestiones Quaestiones legitimae e de facto Distinctiones Casus Dissensiones dominorum Summae Regulae iuris e brocarda Un esempio: Giustificare le consuetudini cittadine contrarie al diritto romano imperiale vigente Giovanni Bassiano allievo di Bulgaro (Cremona, Piacenza, Mantova, Bologna … 1180…) • L’autonomia dei comuni cittadini e le loro leggi sono nate da una consuetudine dei tempi moderni (“Consuetudo hominum modernorum”) • I giudici e gli arbitri prendono a fondamento delle loro decisioni tali consuetudini: sbagliano? Ma se è così, e’ il mondo intero a sbagliare?