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Riflessioni di un Presidente
Giugno 2008 sono stato con Roberto all’ Idroscalo a vedere i “ nostri “ ragazzi per
assistere alla finale Kolbe-Rosario : 5 – 3 . Escono a testa alta senza recriminare
contro l’arbitro, contro l’avversario o altro. Tristissimi, delusi, sconsolati ma fieri
comunque di aver giocato una finale che solo due squadre arrivano a giocare.
E qui la mia prima riflessione: “però che bravi ragazzi, che bella squadra, quanti amici.
I 2 mister un po’ “caldi“, ma ci sta. Gli parleremo in settembre.
Campionato 2008-2009. Tante partite, tante soddisfazioni umane e i Mister sempre
un po’ agitati. Gli parliamo diverse volte, ma loro sono così e sono davvero bravi e cari
perché hanno saputo gestire con pazienza, umanità e tanta amicizia il problema
“Salvatore”. E la stima cresce e si consolida. I ragazzi dell’oratorio intanto alla
domenica dicono : “oggi gioca la squadra di Giò. Sempre di esempio. Rarissime
ammonizioni, cattivi comportamenti ecc. … e la soddisfazione del Presidente e del
carissimo Vice aumentano.
Campionato 2009-2010. Incomincia e sento Diego dire ai magnifici ragazzi: “quest’anno
ce la giochiamo” e loro con lo sguardo verso il pavimento dei nostri spogliatoi non
dicono nulla. Ma hanno capito. Finisce l’invernale e noi primi del girone con una sola
sconfitta e tanto bel gioco corretto. Si va alla coppa plus e il discorso si fa
interessante. Sono presente negli spogliatoi e i Mister guardano negli occhi i loro
ragazzi e si prefiggono di arrivare alla finale sul campo dei Diavoli Rossi: a tutti i
costi! E qui osservo bene Danilo, un dirigente accompagnatore che tante squadre
vorrebbero avere. Mai una parola fuori posto, mai un comportamento fuori dalle righe.
Un amico della squadra, peraltro sempre presente con la sua sciarpa del Parma al collo.
Penultima partita decisiva per il girone contro il Kolbe. Di nascosto porto lo spumante
per festeggiare sul campo, in caso di vittoria, ma colpo di scena : Diego non viene
perché rimane in oratorio per la preghiera per un suo amico, che dopo pochi giorni
andrà in Paradiso.
Altra riflessione: che bella testimonianza di vita. E i ragazzi questi segni li assorbono
nel cuore. Davvero bravo. Vinciamo ! Telefonata a Diego ( la Quarta ) e via siamo
matematicamente PRIMI .
Siamo alle finali coppa plus. Organizziamo il tifo e andiamo numerosissimi e vinciamo le
due partite ai Rigori. Altra riflessione: “grazie a questi ragazzi i nostri più piccoli
hanno voglia di imitarli e gli adulti ci dicono: TUTTI BRAVI DAVVERO! Io e Robi
orgogliosi di tutti, anche dei supporters che con cori e fumogeni ci hanno fatto
prendere qualche multa.
Nel frattempo il nostro grande DON è sempre informato e segue con soddisfazione.
Parte il cammino per il campionato provinciale, Serve qualche aiuto economico e don
Alessandro è il primo che propone un aiuto del CSR.
Andiamo a Lecco: una pericolosa pietraia, ma i ragazzi vanno in campo perché vogliono
vincere. Altra riflessione: nessuno si è risparmiato, si è tirato indietro. Si gioca si
vince. Ed io e Robi ci diciamo:DOVE VOGLIONO ARRIVARE?
Andiamo in Val Camonica e il copione non cambia. Noi sempre più fieri e la gente
interessata in parrocchia aumenta. Ma la riflessione che più ci sta a cuore che il
comportamento dei nostri super ragazzi e dei loro mister è straordinario.
Andiamo a TIRANO : siamo arrivati alle fasi dei REGIONALI. Mai nessuno era
arrivato fino a qui. Vi vedevo carichi e avevo anche un po’ paura che potesse succedere
qualche cosa di negativo. Ma tutto è filato liscio: 2 partite vinte ai rigori e si va a
LIGNANO SABBIADORO. Riunione serale: vi vedo preoccupati. Siamo in pochi, direi
contati, costa molto, non tutti hanno ferie, Danilo tira fuori con precisione una tabella
dei costi di viaggio. DIEGO dice “ si va raga “. Ci guardiamo e penso : hanno preso la
scelta giusta ed ero felice quella sera perché pensavo che sarebbe stata per loro tutti
una esperienza indimenticabile.
Riunione organizzativa pre partenza e io dico : “ ragazzi io e Robi veniamo per la finale
di domenica “ . Tutti si sono toccati, ma va bene così. Non so perché , MA ME LO
SENTIVO ! E pensavo come lo sport fortifichi l’amicizia, il rapporto e la stima tra le
persone, il sacrificio e la determinazione davanti ad un obbiettivo che si vorrebbe
raggiungere. Bello !
E DA GIOVEDì 24 GIUGNO PARTONO LE EMOZIONI. Vinciamo la prima e a 5’ dalla
fine ricevo la telefonata dei tre boss. Che bello ! Chiamo subito Robi e Robbin. E si
aspetta venerdì! Arriva venerdì e alla fine del primo tempo mi telefona Danilo . Franco
5-0 per noi. Ormai l’orgoglio non si misura più! Scrivo un sms al Bomber che è a scuola
in attesa di raggiungere la squadra in serata, e mi risponde con un sms che ho salvato !
Con Robi la soddisfazione è davvero grande. La partita di sabato è ininfluente. Mi
telefona Giovanni Leone da Formentera e mi dà consigli tattici da riferire ai mister !
Grande anche lui.
…E quindi domenica 27 giugno alle 5 si parte ! Come torneremo ? Non lo so,
sicuramente contenti per la loro esperienza di vita ,di amicizia, di sport, quello vero.
Fine della gara 0-0 Si va ai rigori. PENSO : Abbiamo esperienza da vendere! Ed è
stato vero : 5-4 per noi con i nostri in campo e noi fuori a cantare “ I CAMPIONI
DELL’ ITALIA SIAMO NOI !
Soddisfazione e nodo finale in gola quando alla premiazione ci hanno comunicato che
avevamo vinto anche la coppa disciplina! Meraviglioso! La logica conseguenza di un
comportamento perfetto ineccepibile condotti in maniera quasi esemplare da due
mister e un dirigente veramente all’altezza della situazione.
Torniamo a casa, e con Roberto dopo aver fatto una serie di considerazioni
concludiamo che è stata un’esperienza meravigliosa e significativa anche per noi. Ne
siamo davvero orgogliosi.
Dalla macchina telefoniamo a casa a Tiziano, gli diciamo: “Tizi, i ragazzi tornano alle
21.00 con il pullman. Riusciamo ad organizzare qualcosa?” lui ci risponde: “LOGICO.”.
Altra riflessione: siamo inseriti in una comunità di ragazzi veri, pieni di buoni principi e
generosi nel donare il loro tempo agli altri. Cosa vogliamo di più?
Alle 21.30 il pullman con i campioni arriva. In piazza, ci sono un sacco di persone ad
aspettarli e ad accoglierli, con don Alessandro che suona la vuvuzela.
Non vi nascondo che è stata l’ultima emozione di un mese di giugno, anzi, di un anno
sportivo meraviglioso.
Non ci siamo dimenticati di una certa partita di coppa con il Kolbe in cui, con un gesto
sportivo di grande spessore, abbiamo concesso agli avversari l’opportunità di
pareggiare una partita che poi ha avuto un risultato di poca importanza.
Anche da questo gesto, tutti i ragazzi dell’oratorio sono cresciuti, e a distanza di mesi
ve ne rendiamo ancora merito.
Sono stato un po’ lungo, in questa lettera. Ma ho scritto e raccontato ciò che mi
sembrava giusto fermare su un pezzo di carta.
Spesso nella nostra vita quotidiana arrivano sempre critiche ed osservazioni sui nostri
comportamenti. Quando però avviene il contrario, dobbiamo fermarci e rendere un
doveroso ringraziamento a un gruppo di persone, di genitori, di meravigliosi atleti, di
mister preparati, disponibili e pazienti (non sempre), che, con il loro attaccamento al
CSR, alla squadra, con la loro voglia di sacrificio e con le loro grandi abilità, sono
riusciti ad ottenere un risultato straordinario.
Molte persone in questi giorni si sono complimentate con noi. Non vi nascondo che ci
hanno fatto molto piacere e che siamo orgogliosi di avere una squadra come la
“nostra”.
Grazie Diego, grazie Carlo, grazie Danilo. Grazie ragazzi di aver fatto vivere al
Rosario un esperienza così importante e significativa. Non la dimenticheremo.
Vi abbracciamo con affetto e amicizia.
Milano, 30 giugno 2010.