Ottobre 2010 - La Gazzetta delle Torricelle

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Ottobre 2010 - La Gazzetta delle Torricelle
La Gazzetta delle Torricelle
Anno 6 numero 8- Verona
Mensile fondato da Luca Fioravanti e Giorgio Gnugnoli
Ottobre 2010
PARTITA CON L’OBIETTIVO SALVEZZA, LA D1 HA SORPRESO TUTTI CENTRANDO LA PROMOZIONE
Serie C, che impresa!
Perfetta la gestione di capitan Bollettini che ha trovato soluzioni innovative e vincenti nella scelta dei giocatori
LINO NINI
La copertina di questo numero
non poteva che essere per loro, i
butei della squadra D1, capitanati
dal geniale Nic Bollettini, stratega
e principale artefice della scalata
in serie C.
Solo un anno fa la stessa D1,
pareggiato lo scontro per non
retrocedere con Abano, veniva
salvata dal sorteggio. Oggi festeggia una insperata promozione,
aprendo un sacco di dubbi e punti
interrogativi sul campionato a
squadre del prossimo anno.
Il match decisivo per approdare in
serie C è andato in scena al club
domenica 12 settembre. La grande cavalcata nel girone di qualificazione, conclusa con il primo
posto, ha agevolato il primo turno
dei play off della nostra squadra. Avversario per la salita in C
il Tc Caselle di Sommacampagna,
sulla carta squadra di pari livello.
I quattro singolari sono finiti in
parità: 2-2, grazie alle vittorie di
Aldrovandi e Ferrandini (niente da
fare per Ruffo e Poli). I punti decisivi sono arrivati dai due doppi.
Il Maestro Margotto in coppia
con Reale non ha dato scampo ai
malcapitati di turno (6-2 6-0). La
coppia ormai rodata AldrovandiFioravanti, nonostante un piccolo
momento di calo (da 5-0 a 5-4 nel
primo set), si è imposta facilmente
su due volenterosi avversari (piuttosto scarsi). Vittoria in due set e
via ai festeggiamenti.
Adesso però si aprono molti interrogativi. Conviene partecipare
alla serie C? Riuscirà il club a fare
fronte alle spese? Arriveranno
innesti validi per la categoria?
Senza contare che per regolamento andranno tesserati almeno due
under 18. Dove li prendiamo?
Domande che stanno già facendo discutere. C’è chi consiglia di
rinunciare alla categoria e ripartire
dalla serie D. Capitan Bollettini si
è lanciato alla ricerca di sponsor,
strappando una promessa a voce
da Roberto Amadei, titolare del
Caffè Braserie Filippini in piazza
Erbe.
LE MASSIME DEL COACH
Un po’ di
PRESUNZIONE
ci vuole per
diventare un
tennista vincente.
Troppa è deleteria.
Controllarla è
difficile... ma
necessario
Claudio Tommasi
ALL’INTERNO
An Tonio
esulta
“Sono 4.1,
sotto a chi
tocca!”
ALL’INTERNO
La follia di
Pasquetti
tra donne e
musica, tennis
e pallone
ALL’INTERNO
Foto
esclusive
del Coach
Tommasi in
doccia
ALL’INTERNO
Serena
non c’è più,
vince Elena
“Sono io la
migliore”
In alto il capitano Bollettini viene
portato in trionfo. In mezzo la
foto di gruppo con un intruso. Qui
a sinistra capitano e vicecapitano
festeggiano la storica promozione
in C. Formazione composta da
Nicolò, Nonfa, Nobis, Achille-Juri,
Oreste, Fabri, Gian, Campe, Aldro,
Fiora. Capitano Nicola Bollettini,
Presidente Diego Antonini.
ALL’INTERNO
CALCIO
Mister
Campe alla
guida del
Virus Virtus
LA VITA DEL CLUB
Anno 6 numero 8 - Verona
Ottobre 2010
La sua vena di follia e il suo sguardo intrigante piacciono alle donne, che cadono spesso ai suoi piedi. Lui si dice stufo di avventure: “Voglio mettere la testa a posto”
Pasque, fenomeno in campo
Anni fa un pauroso incidente in auto lo ha mandato in fin di vita, provocandogli danni neurologici evidenti
Matteo Pasquetti, 36 anni, per tutti il Pasque, è un
assiduo frequentatore del club. Con il tennis non ha
ancora spiccato il volo, con il calcio invece mostra di
saperci fare. Gioca nella squadra di mister Piccione
Campedelli nel campionato amatori Csi, paragonabile
ai tornei di quarta categoria nel tennis. E’ il faro del
centrocampo della Virus Virtus. Genio e sregolatezza.
Ma non è tutta colpa sua.
Un tremendo incidente stradale in auto lo ha spedito
il coma per settimane. Gli hanno squarciato il torace
in una delicata operazione. E’ sopravvissuto, ma qualche rotella non è andata al posto giusto. Bastano queste foto per darne una dimostrazione. Poco prima di
scendere in campo per una partita amichevole d’inizio
stagione, il Pasque (apparentemente senza motivo) si
è lasciato andare, completamente nudo e con le sole
caviglie fasciate, a una corsa sfrenata sul terreno di
gioco di Santa Maria in Stelle. Lui è così... un folle. E
questa vena di follia piace molto al gentil sesso. “Sì, mi
sono fatto quasi 200 fighe. Comprese quelle a pagamento”, conferma il nostro eroe. Anche adesso che si
avvicina ai 40, non riesce a mettere la testa a posto.
E’ di pochi giorni fa la notizia dell’ennesima conquista.
Merito del suo passato al Conservatorio di Verona,
che lo porta ad esibirsi al pianoforte o alla chitarra
durante le lunghe nottate in città (luogo preferito
Madonna Verona). Ecco, durante una sua esibizione,
è stato agganciato da una giovane barista in serata
libera, incantata dalle sue capacità musicali (in realtà
il Pasque conosce solo due pezzi, il resto se lo inventa al momento). I due hanno fatto sesso, poi si sono
detti addio (“Sono stato costretto ad accompagnarla
ai Lidi Ferraresi il giorno dopo”). Il sabato successi-
La festa promozione continua...
CENA DI SQUADRA DA AMADEI
Dopo svariate cene, organizzate con ogni pretesto più
banale, la D1 avrebbe dovuto partecipare alla festa promozione con una serata al Caffè Mazzanti di Skanz.
Improvvisamente però la cena è saltata e la squadra si è
spostata al Caffè Filippini di Roberto Amadei. Un cambio di
programma giustificato con l’assenza di alcuni componenti
della formazione (in particolare Campedelli). In realtà pare
che Amadei abbia ricevuto una richiesta di sponsorizzazione per il prossimo anno. Richiesta accolta prontamente sulla
parola. Un accordo sancito con la preparazione di una cena
prelibata a base di vino bianco Pierobon, carne soffice e
saporita, affettati vari. Gli atleti presenti (Reale, Bollettini,
Nobis, Fioravanti, Ferrandini, Nonfarmale, Aldrovandi) hanno gradito e brindato. “La cena ufficiale per la promozione
è stata rinviata. Attendiamo l’offerta del Mazzanti e poi
decideremo dove andare”, ha spiegato capitan Bollettini.
“Al momento Amadei è in netto vantaggio”.
vo la sorpresa: Pasque si ferma a bere qualche birra
con i compagni di squadra di calcio alla Cantineta di
Borgo Venezia e chi c’è dietro il bancone? Proprio lei,
l’ultima conquista (nella foto). “Quanto è piccolo il
mondo!”. C’è stato un ritorno di fiamma? I due fanno
coppia fissa? Sono innamorati e felici? Nemmeno per
sogno. “Non la voglio più vedere - ha riferito il Pasque
- Adesso cerco la donna della mia vita. Voglio mettere
la testa a posto, basta avventure”. Ahahahahahah,
che ridere!
Vighini in espansione
Il noto giornalista dell’Hellas è tornato dalle vacanze in Usa un po’ fuori forma
Ha preso come ridere una ventina di
chili in un mese, gran parte del quale
trascorso con la famiglia in vacanza nei
grandi parchi naturali degli Stati Uniti
d’America. E’ tornato visibilmente fuori
forma, ma con una tenacia tutta nuova.
Ha spaccato una racchetta durante un
doppio a Poiano e subito dopo ha messo
in crisi Nino Gazzini (nella foto qui a destra durante il riscaldamento) nell’ultima delle loro sfide, diventate ormai una
tradizione al mercoledì pomeriggio (ore
14). “Ora vi stupirò nel Sociale”, si è lasciato sfuggire il buon Vigo.
Alcuni momenti della serata organizzata in velocità al Caffé Filippini dove Roby Amadei ha
viziato i commensali con cibi prelibati e 50 euro di conto a testa. Ma non doveva offrire lo
sponsor? Sta promozione comincia a costare un po’ troppo. Basti pensare che al termine della
domenica vittoriosa su Caselle di Sommacampagna, il club ha presentato un conto di oltre 500
euro, comprendendo bibite, due forchettate di pasta, un paio di bottiglie e poco altro. Come
sempre capitan Bollettini ha messo mano al portafoglio personale, aiutato dal fido Campedelli.
Tornano i palloni, ecco il primo “Chi ha detto che odio il Chievo?”
Il campo 3 è stato coperto a fine settembre. Ai primi
d’ottobre sono iniziati i lavori per coprire il 2. La grande novità arriverà nelle prossime settimane: un mega
doppio pallone che coprirà i campi 4 e 5. Il costo
dell’operazione? Abbiamo girato la domanda a Diego,
che ha risposto scuotendo la testa: “Vi dico solo che
un pallone nuovo può costare 70mila euro. Io li ho
trovati usati, ma non me li hanno tirati dietro. Senza
contare le spese per i lavori di adeguamento e d’installazione”. Papà Gianni, con la sua calma proverbiale, si limita a dire: “Diego, ma chi te l’ha fatto fare?”
Margotto è un acceso tifoso dell’Hellas
Verona. Il Chievo non lo entusiasma, anzi.
Ma questo non gli impedisce di accogliere
tra le sue braccia un giovane allievo che si
presenta alle lezioni con la maglietta del Ceo.
“Il tennis non ha nulla a che vedere con il
pallone e con la mia squadra, l’Hellas Verona.
Il Chievo? Non lo seguo, grazie”. Risposta
dell’allievo clivense Luca: “Maestro, il Chievo
gioca in serie A contro Milan, Inter, Juventus
ecc... Vuoi mettere Pellissier con Le Noci?”
AGONISMO E OPINIONI
Anno 6 numero 8 - Verona
Ottobre 2010
La stagione agonistica si è ormai chiusa con la promozione del cugino di Diego e di 4ciocchi, la salvezza di Risi, le sconfitte di Locatello, il grande balzo di Aldrovandi
An Tonio esulta: “Sono 4.1”
Il tennis gli ha preso testa e corpo, portandolo a disputare tutti i tornei di quarta del nord Italia. “Sono troppo forte”
An Tonio An Tonini, cugino di Diego
e suo stretto collaboratore nella gestione amministrativa del club, commercialista a tempo perso, ha stupito tutti guadagnandosi con merito la
promozione a 4.1 (era 4.2).
I soliti invidiosi stanno mettendo in
giro gratuite malignità sul tenace
tennista: “Ha fatto tutti i tornei del
Nord Italia, hai voglia trovare un paio
di 4.1 battibili”. Questa voce in realtà
trova conferma.
Per ottenere i punti necessari per il
passaggio da 4.2 a 4.1 non contano le sconfitte o il numero di partite giocate. Si conteggiano solo i 6
migliori risultati. “Per il calcolo delle
probabilità, prima o poi, ti arriva un
4.1 influenzato o quello che è appena
rientrato dopo un lungo infortunio e
tanta inattività”. I soliti invidiosi.
Alla fine contano i risultati. An Tonio,
dopo aver giocato in media 20 ore
a settimana, ha raccolto i frutti nei
tornei e dalla prossima stagione sarà
un 4.1 in piena regola (c’è chi dice
“battibile”).
La stagione agonistica 2010 ha regalato altre soddisfazioni ai tennisti
del club. Aldrovandi, perse due finali
ad Arbizzano e a Oppeano, avrà la
stessa classifica di An Tonio: 4.1. Ha
suscitato meno clamore la promozione a 4.1 di 4ciocchi, messo k.o. dalla
pubalgia sul finire dell’estate.
Annata positiva per Risi, che ha acciuffato nell’ultimo torneo i punti salvezza (rimarrà 4.1). Da dimenticare
la stagione di Locatello. Gli anni passano per tutti, mettitela via. La sua
stagione è stata un mix di sconfitte e
ritiri. Ripartirà come 4.2.
Esclusivo: Coach in doccia
Claudio Tommasi, il Coach,
preferisce arrivare al club
già in tenuta da tennis,
per poi andarsene a fine
giornata (anche dopo aver
battagliato in campo con il
dottor Zemella) apparentemente pulito. Nessuno
però lo ha mai visto farsi
una doccia in spogliatoio.
In esclusiva vi proponiamo
un documento fotografico
eccezionale. Il Coach è
stato infatti sorpreso da
un nostro abile paparazzo
(ovviamente non si tratta
del Miglio), con i pantaloni
della tuta e le scarpe da
ginnastica ai piedi, mentre si sta lavando la testa
in una doccia dello spogliatoio maschile.
“E’ una vita - ha spiegato il Coach - che mi lavo
a pezzi. Così spreco poca acqua ed evito il rischio vitiligine. Un
professore mi ha spiegato che lavarsi troppo provoca problemi
alla pelle, che prima o poi si schiarisce a macchie”.
La guerra tra le due ragazze è finita con l’eliminazione della più corteggiata, che è tornata a studiare (è in quinta superiore)
Serena è sparita: Elena fa festa
Erano entrate subito in competizione, la direzione ha scelto la più sveglia. “Sono io la migliore”
Serena non si è più fatta vedere, tagliata dalla
direzione con il calo del lavoro di fine stagione
Con la chiusura della stagione estiva
è diminuito il lavoro al ristorante e un
po’ di gente è sparita. L’aiuto cuoco
(o lavapiatti che dir si voglia) dopo
l’articolo della gamba depilata non si
è fatto più vedere. Dicono che abbia
trovato un nuovo lavoro in una ditta
di stilisti d’avanguardia che lo hanno
ingaggiato come modello soprattutto
per costumi da bagno e boxer.
Non è bastata la bella presenza a
Serena per strappare la riconferma al
bar. La direzione ha scelto Elena, che
ha festeggiato il prolungamento del
contratto, presentandosi al lavoro con
magliette e jeans attillati quasi a dire:
“Avete rotto con sta Serena. Guardate
qua che fisico”. E in effetti la ragazza,
senza più la concorrenza dell’ex collega, tornata a studiare per il diploma
superiore, ha attirato le avance dei
soliti mezzi maniaci over 60. “Te si
proprio un bel figurin. Bela e braa. Se
non fossi già sposato, te domandaria
la man”, è solo una delle tante proposte ricevute da Elena. Il corteggiatore
è uno degli assidui pensionati che passano i pomeriggi a giocare a carte.
Lei non se la prende, sorride, ma la dà
via con il contagocce.
Dopo aver sbaragliato la concorrenza mostrando
abilità nel servire ai tavoli, Elena sta ricevendo continue proposte di matrimonio
Max: dal Baretto alla cucina Chi può essersi cagato addosso?
Dopo l’uscita di scena di Serena e di altri ragazzi che avevano
prestato servizio al bar-ristorante, anche in cucina ci sono state
delle defezioni. Già detto del lavapiatti, il club ha “perso” lo chef
Palmiro, rimpiazzato da Max, l’ex gestore del Baretto (che ha
chiuso con un bilancio in chiaroscuro). “Sono stato promosso”,
ha spiegato il nuovo cuoco, cercando di trasmettere convinzione. In realtà la nuova mansione del Max sembra tutto fuorché
una promozione. Walter intanto se la ride e pensa alle sue
vacanze. “Tutti sono stati in ferie, nessuno ha pensato a me?”.
In effetti Walter ha lavorato in cucina per 138 giorni filati, senza
un riposo, senza un giorno di malattia, senza vacanze.
La retina della finestra della cucina ha rovinato
la foto. Comunque: Max a sx, Walter a dx
Il documento pervenuto in redazione è a dir
poco eccezionale: la foto ritrae l’interno di un
paio di pantaloncini (da tennis? forse di boxer?) imbrattati di merda.
La fotografia era accompagnata da poche righe scritte. “Un giocatore del club se l’è fatta
addosso. E non è un bambino, ha più di 30
anni”. Al momento ci limitiamo a pubblicare il
documento, senza approfondire. Sembra che
l’intrepido cacatore abbia già avuto in passato problemi simili. Quando non sa dove farla,
preferisce cagarsi addosso. Che genio!
La Gazzetta del Virus Virtus F.C.
Anno 2 numero 3 - Verona
Ottobre 2010
CENTRATA LA PROMOZIONE IN PRIMA DIVISIONE CAMPIONATO AMATORI CSI, LA SQUADRA DI MISTER CAMPEDELLI E’ RIPARTITA CON SVARIATE NOVITA’
La nuova avventura è iniziata
Identico allenatore, qualche buon innesto, soliti portieri, nome nuovo e alcune illustri defezioni. La squadra per la
stagione 2010/2011 non si chiama più
Virus Nievo, ma Virus Virtus fc. Quasi
uno scioglilingua. Motivo? Senza entrare nei dettagli, diciamo solo che la
Polisportiva Nievo è uscita di scena insieme a Beppe Albarelli della Franklin
& Marshall. La Virtus Borgo Venezia
invece continua a “finanziare” l’attività della squadra (divise da gara usate, qualche pallone, borse di seconda
mano) ma in cambio ha preteso che nel
nome della formazione ci fosse scritto
Virtus. Ecco quindi Virus Virtus, ringiovanita con l’arrivo del Giaci, amico del
traditore pentito Alessandro, e rinforzata dagli innesti di Antonio, Carlo, il
Chighe, Francesco, Emanuele, in attesa
del pieno recupero di Bersan (che in re-
In alto a sinistra: Mauro, Giaci, Nicolò, Fiora, Rose, Ale, Piero, Chighe, Diego. In basso: Miche, Anto, Pasque, Bersan, Chiccho, Bonny
altà deve recuperare una nuova gamba
bionica, visto che quella vecchia si è
rotta). La preparazione al campionato
è stata caratterizzata da allenamenti
Sciopero del tifo
Gli ultras del Virus
non l’hanno presa
bene. Quest’anno il
campo delle partite
casalinghe è il Santini.
Orario d’inizio 12:45.
Troppo presto, secondo
Giannone e Sgambe, i
due capi della tifoseria
Giannone in protesta
quasi sempre presenti
sugli spalti l’anno scorso. “Per me è l’alba, non riuscirò ad esserci”, ha tagliato corto Giannone. “Mi lavoro in
osteria, no ghe la fao”, ha ribadito Sgambe.
La scelta del Santini ha diviso anche la squadra. La preoccupazione più grande è: dove facciamo il terzo tempo?
Dove ci riempiamo di birre e panini? A Santa Maria in
Stelle il campo faceva schifo, ma il baretto dei butei era
perfetto, così come il paesaggio campestre (si giocava
alle 15). C’è inoltre il rischio che la balla del venerdì sera
non venga smaltita a mezzogiorno del sabato.
blandi e dalla contestazione di Uova,
che ha deciso di disertare le sedute in
aperta polemica con parte della Cupola.
Ma il giallo di questo inizio stagione ri-
guarda Smile, sparito dalla circolazione
per motivi di salute. Un virus lo ha spedito a letto con antibiotici per un mese.
Le notizie erano contrastanti, confuse,
poco credibili. “E’ stato male dopo aver
avuto rapporti sessuali non protetti
nel giorno del matrimonio di Diego e
Marella”, sosteneva qualcuno. Smile ora
si è ripreso e vuole riconquistarsi il posto. Buona fortuna.
Nella foto qui a fianco la squadra (titolari e riserve) schierata nel primo turno di campionato in trasferta (campo
dell’Intrepida). Il Virus ha debuttato
con una vittoria sofferta per 3-2. Sugli
spalti si vedono papà Campedelli, mister Campedelli (che era squalificato)
e il traditore Bertelli (che si nasconde
fingendo di scattare una foto). Diego è
stato espulso dopo 10 minuti per fallo
da ultimo uomo.
Mai più terzo tempo al Tennis
Brutta sorpresa per i giocatori che hanno pranzato al club dopo la prima partita: 19 euro per un piatto di pasta e due affettati
La squadra sorride in attesa della pastasciutta. Musi lunghi qualche ora dopo, al momento del conto
Sarà stata la frenesia per la prima vittoria
nella nuova categoria. Sarà stata la fame che
ha colpito soprattutto mister Campedelli.
Sarà stata la nostalgia... fatto sta che gran
parte della squadra, dopo aver finito di gio-
care e pulirsi verso le 14 del primo sabato
di campionato, ha accettato l’invito del suo
allenatore (ma anche del difensore e leader
Diego, titolare del Tennis club Torricelle)
di salire al club per un pranzo alla buona.
Sono arrivati gli affettati (che qualcuno non
ha fatto in tempo a mangiare, vero Fiora?),
poi due caraffe di birra, acqua, un paio di
coche. Poi il primo (pastasciutta normalissima al pomodoro o al ragù), il caffè, nessun
dolce e altre due caraffe di birra.
Abituati ai prezzi del baretto parrocchiale di
Santa Maria in Stelle, c’è stato un momento
di sorpresa, mista ad imbarazzo e rabbia,
quando la direzione Bonuzzi ha fatto il conto: 19 euro a persona. Piero e Giò hanno
pagato e subito dopo giurato: “Qua non ci
vedono più. Ladri!”.
Il lunedì successivo all’allenamento Diego
ha cercato di rimediare, ridando 5 euro e affermando: “Si sono sbagliati, il conto era di
15 euro”. Piero scettico: “Ladri lo stesso”.
Pollo e Gallo eterni infortunati Guerra tra portieri
“Quest’anno mi alleno bene e gioco”. Il solito buon proposito del
Pollo. Morale? E’ bastata un’amichevole precampionato per metterlo fuori k.o. Stiramento. Stefano Pizzamiglio ha 50 anni. Ne dimostra
15 in meno, ma i suoi muscoli sono vecchi e usurati. Al minimo
sforzo, crack!
Il Gallo invece non ha dichiarato nulla, perché ormai si conosce.
Come succede da diversi anni, il suo apporto a singhiozzo è rimasto
tale. Infortunato pure lui. Tutto secondo copione. “Intanto ho vinto
il ballottaggio col Pollo per fare il guardalinee. Sono soddisfazioni”.
Il Pollo con mister Campedelli
L’anno scorso erano altruisti e amici. “Gioca tu”, “No dai,
gioca pure tu”. Hanno fatto a gara a chi era il più gentile
con l’altro. Quest’anno tutto è cambiato. Fioravanti ha
annunciato: “In questa stagione non ci sono cazzi, il
titolare sono io!”. Maurone ha indossato l’armatura: “La
mia esperienza farà la differenza e convincerà mister
Campedelli a schierarmi”. Intanto il Fiora ha esordito in
campionato parando un rigore. Mauro ha commentato:
“Lo parava anche mio nonno”. La guerra è iniziata.
Mister salamino e il Fiora: ancora amici?
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