COPIONE LaboRat Archivio Storico del Comune di

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COPIONE LaboRat Archivio Storico del Comune di
La partita del millennio
Spettacolo della classe 3a L della Scuola Secondaria di Primo grado “G. Marconi” di Modena, per il Ratto d’Europa,
basato sui materiali del Laboratorio di storia, organizzato dall’Archivio Storico di Modena.
Personaggio Interprete
la campionessa Schiantarete
il campione Pini, detto il Bolide
il Mister
Bruno Pizza, giornalista sportivo
Mara, giornalista sportiva
l’esperto Beppe, ex-pallavolista
un Cameraman
un Microfonista
vari Giocatori e Giocatrici
L’azione
È in corso l’allenamento della Ratto Volley di Modena. La squadra si sta preparando a un
incontro fondamentale: la finale del campionato europeo di volley, categoria esordienti, contro la
temibile Lapponia del Nord.
Entra in scena a sorpresa una troupe televisiva, intenzionata a riprendere un ‘dietro le quinte’
della preparazione della squadra. L’allenatore accetta la presenza dei giornalisti, a patto che non
disturbino il gioco.
Tuttavia la troupe ostacola l’allenamento, arrivando addirittura a sabotarlo involontariamente e
creando tensione tra i giocatori più indisciplinati, e viene infine scacciata dall’allenatore e dalla
squadra.
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L’allenamento è in corso. I giocatori della Ratto Volley palleggiano in due file, chiamandosi a
vicenda.
Giocatori (Mia! – Qui!)
Dopo un minuto il gioco si ferma per un errore. La storica campionessa Schiantarete, e il giovane
Pini detto il Bolide, ultimo prestigioso acquisto della squadra, non si sono capiti, il pallone è
finito a terra. I due iniziano a litigare.
Schiantarete Pini! Sveglia! Ma come si fa a giocare così?
Pini Guarda, Schiantarete, che se qualcuno ha sbagliato, qui, quella sei tu!
Schiantarete Ah! Sarei io! Ma nasconditi! E ti chiamano pure Bolide!
Pini Almeno a me qualcuno mi chiama, tu invece…
Schiantarete Io invece, cosa? Sentiamo?
Pini Tu sei finita, Schiantarete, sei out! Ma cosa vuoi ‘schiantare’? Sei troppo vecchia per giocare.
Schiantarete Ma vergognati, pagliaccio! Pagliaccio…
Il resto della squadra cerca di calmare la lite, inutilmente. Il caos aumenta.
Sopraggiunge il Mister con un urlo.
Mister Pini! Schiantarete! (ottiene il silenzio) Che cosa sta succedendo?
Miseri tentativi di spiegazione da tutte le parti. Ancora confusione.
Mister Basta! Basta! Ragazzi, qui non c’è da scherzare e non possiamo perdere tempo. Vi ricordo
che domani siamo in viaggio e domani sera avremo di fronte una squadra fortissima che gioca
in casa. Quindi basta litigare, e mettiamoci al lavoro!
I ragazzi ricominciano a giocare. Dopo pochi istanti, entra in scena la troupe televisiva. Il gioco si
arresta.
Bruno Pizza E siamo in collegamento diretto dalla palestra della Ratto Volley di Modena. È il
vostro Bruno Pizza che vi parla, dal cuore degli allenamenti, alla vigilia dell’appuntamento più
importante della stagione, la finale del campionato europeo – categoria esordienti misto. Mara?
Mara Sì, Bruno. Un match che è stato già definito ‘la partita del millennio’ per una squadra guidata
da grandissimi campioni e da giovani promesse: Ratto Volley contro Lapponia del Nord! Come
la vedi, Beppe?
Beppe Ma sicuramente la Lapponia del Nord è una squadra feroce, di grande livello atletico – che
mi ricorda la Francia femminile di un pesante tre a zero inflitto all’Italia a Bergamo, qualche
anno fa…
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Mister (lo interrompe) Scusate, scusate! Si può sapere che significa quest’invasione? (il Mister
viene circondato dalla troupe)
Mara Ed ecco subito in diretta il Mister della Ratto Volley! Mister, siete pronti al grande incontro?
Mister Ma voi siete matti! Noi abbiamo bisogno di lavorare!
Bruno Pizza Ma il pubblico deve sapere!
Mister Ouff! Va bene. Potete fare le vostre riprese, ma non dovete ostacolare in nessun modo
l’allenamento. (alla squadra) E voi rimettetevi al lavoro! (l’allenamento ricomincia)
(gli squilla il cellulare) È il presidente! Vi lascio soli cinque minuti: manteniamo la
concentrazione, mi raccomando!
(risponde al telefono ed esce) Pronto presidente…
L’allenamento ricomincia. La troupe dei giornalisti scatta all’assalto.
Bruno Pizza e Mara indicano di volta in volta una giocatrice o un giocatore, e la troupe gli si
avventa intorno con gli strumenti da ripresa, intralciando il gioco.
L’intralcio diventa clamoroso e il pallone cade. Il gioco riprende, ma un giocatore va a dire due
parole ai giornalisti.
G1 (al giornalista) Sì, ma non si può giocare così!
Bruno Pizza (ignorando le sue proteste) Si sente fortunato/a ad avere la possibilità di giocare in
Lapponia, domani?
G1 Mah, considerando che neanche quarant’anni fa le nostre colleghe e i nostri colleghi, qui a
Modena, attraversavano mezza Europa e chissà quante frontiere per i campionati internazionali,
direi di sì. Ora però, fateci giocare. (torna al gioco)
Beppe Quando avevo l’età di questi giovani, negli anni Cinquanta, noi ragazzi, ai tornei femminili
di Carpi, Sassuolo o anche Bologna, portavamo le ragazze sulla canna della bicicletta e
facevamo il tifo per loro. Ricordo una volta alla Festa della Ciliegia di Vignola…
Mara (lo interrompe) Grazie Beppe! Ok, un’altra domanda per gli amici sportivi che ci seguono da
casa: (a G2) come ci si sente a giocare lontano da casa una partita così importante?
G2 Penso che, nonostante la lontananza, ci sentiremo a casa. La pallavolo è uno sport che unisce, le
distanze non contano. Neanche le lingue diverse: quando si gioca parliamo tutti lo stesso
linguaggio. Le regole sono le stesse dappertutto.
Beppe Altri tempi! Altri tempi! Noi non avevamo nemmeno alcuni dei fondamentali: tipo la battuta
alta, e soprattutto il bagher. Lo inventarono i cecoslovacchi nel ’58 e ci massacrarono agli
Europei…
Cameraman (lo interrompe, smette di inquadrare Beppe, si rivolge al microfonista) Cerchiamo di
riprendere il particolare del pallone in volo.
Microfonista Ti seguo!
Cameraman e Microfonista si incasinano, intercettano il pallone per sbaglio e interrompono il
gioco.
G3 Ora basta! Andate via! Fuori!
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G4 Lasciateci lavorare!
Mara (ignorando le proteste, a G4) Si dice che in Lapponia si allenino sotto la neve e siano abituati
a prove fisiche mostruose!
Beppe (si intromette bruscamente) Ai miei tempi, a Modena, si giocava nelle fabbriche, nei
capannoni, o addirittura all’aperto: sotto la pioggia o con il sole contro. Sul cemento! E non
c’erano mica le ginocchiere. Ci si faceva un male cane…
Pini (lo interrompe) Sì, ma a quell’epoca non avevate nemmeno le uniformi! (alla telecamera) Io
domani, in Lapponia, ci vado per vincere! Grande Bolide!
Schiantarete (si intromette anche lei) Ma finiscila, pagliaccio, cosa ne sai delle uniformi? Se
domani vinciamo non sarà certo grazie a te!
Pini Hah! E grazie a chi? A te?
G5 Ehi! Ora basta: non siamo qui per insultarci, né per farci vedere in televisione.
G6 Tra poche ore siamo in campo. Non abbiamo tempo da perdere.
G7 E comunque questa è una squadra: domani si vince o si perde tutti insieme.
G8 Se voi due non aveste la squadra intorno, a fare gioco per voi, fareste le belle statuine.
Pini e Schiacciarete non sanno cosa dire.
Entra il Mister.
Mister Allora? Che succede qui? Perché siete fermi?
Microfonista La sua squadra è fantastica, Mister!
Mister Vi avevo detto di non interrompere l’allenamento. Ora fuori! (li spinge via)
Bruno Pizza Temperamento deciso e idee chiare, per l’allenatore della Ratto Volley di Modena! Un
carattere che fa ben sperare per la partit…
Mister (li sbatte fuori) Fuori!
La squadra acclama il Mister.
Applauso.
FINE
Si ringraziano le ragazze e i ragazzi della 3° L della Scuola Media Marconi di Modena, che
hanno contribuito alla stesura del copione.
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