Carpiano Notizie - Comune di Carpiano

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Carpiano Notizie - Comune di Carpiano
Carpiano
Periodico a cura dell’Amministrazione Comunale
N O T I Z I E
Novembre
2012
in questo numero
pag_2 Editoriale: la ricorrenza del 4 novembre
pag_3 Finanza locale: le nuove aliquote IMU
pag_4/5 Le tasse a Carpiano e nei comuni vicini
pag_6/9 Tagli: Patto di stabilità e Spending review
pag_10/11 Politiche Sociali: tutti i servizi del Comune
pag_12-13 Politiche Sociali: tutti i servizi di ASSEMi
pag_14 Nuovi spazi e attrezzature per il Civico 10
pag_15 Cultura e Biblioteca: gli incontri sulla Giustizia
pag_17 Biogas: il Comune pronto a ricorrere al Tar
pag_18 La Festa del Riso riapre i cancelli del Castello
Editoriale
del Sindaco
Costruire insieme un
domani senza guerra
e senza violenza
Cari concittadini,
il 4 Novembre 2012 abbiamo celebrato il novantaquattresimo anniversario
della fine della prima guerra mondiale, che per l’Italia
ha significato la quarta
guerra d’Indipendenza dal
dominio straniero con il
completamento dell’Unità
nazionale. Una celebrazione dedicata anche alla Giornata delle Forze Armate,
che uniscono un’organizzazione umana ben coordinata a una dotazione tecnologica sempre più efficiente, e
alla Commemorazione dei
Militari Caduti in tutte le
guerre.
Accomunando i soldati italiani uccisi in questi ultimi
anni in Iraq e in Afghanistan, nel pieno della propria
vitalità e in missione di
pace, ai loro coetanei morti
nella Grande guerra, ci
risulta più facile comprendere che si tratta, in
entrambi i casi, di giovani
vite sacrificate con dolore
proprio e delle famiglie.
Giovani che non si sono
sottratti al proprio dovere
fino in fondo, quelli di oggi
come quelli di novant’anni
fa o della guerra in Africa,
della seconda guerra mondiale o, ancora, della lotta
di liberazione. Caduti in
tempi diversi ma con lo
stesso spirito, la medesima
forza vitale, le stesse speranze troncate sul nascere.
Esseri umani che corrispondono ai nostri padri, ai
nostri fratelli, ai nostri figli.
E’ giusto che noi, generazioni più fortunate non ci
dimentichiamo di questi
nostri Caduti cui siamo
anche debitori della nostra
libertà. Ma dal loro sacrificio e dalle guerre che ne
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sono la causa dobbiamo
almeno trarre insegnamento che questo modo barbaro di risolvere le controversie tra i popoli, tra gli interessi e le diverse ideologie è
un errore dalle conseguenze
disastrose e catastrofiche. In
ogni conflitto neanche i
vincitori escono senza gravi
danni.
La guerra non è affatto un
gioco. E' tra i peggiori mali
che affliggono l’umanità se
non il peggiore in assoluto
perché provocato dall’uomo, mentre le epidemie e la
fame si verificano indipendentemente dall'umana
volontà. Per questo è nostro
assoluto dovere mantenere
e trasmettere la memoria
storica e la documentazione
della guerra alle generazioni
presenti e future. A chi,
cioè, non ha vissuto direttamente queste tragedie,
affinché i medesimi errori
non si ripetano e si evitino i
conflitti, le tensioni sociali
e ogni situazione che possa
degenerare nella violenza.
La vera Pace è un bene prezioso, un’immensa ricchezza che deve essere sempre
salvaguardata, difesa e
garantita ad ogni persona,
ad ogni bambino, ad ogni
nucleo familiare. Per questo
chiediamo che le nostre
Forze armate si impegnino
esclusivamente in missioni
finalizzate alla difesa e alla
garanzia della Pace in tutti i
paesi e in primis nel territo-
rio nazionale. Facendo
buon uso delle tecnologie a
loro disposizione, con la
saggezza e la cultura su cui
si fondano i principi della
Costituzione Repubblicana, si renderanno sempre
testimoni dell’Italia e della
sua civiltà.
Celebriamo quindi l’Unità
di questa nazione una e
diversa in un momento difficile della sua storia che ci
impone grandi sacrifici e
rinunce. Occorre, infatti,
che il nostro Stato realizzi i
cambiamenti richiesti dall'attuale situazione economica mondiale. Perché ciò
avvenga, oltre a recuperare
e rafforzare i propri valori
spesso offuscati, l'Italia
deve garantire la reciproca
tolleranza e il rispetto delle
diversità etniche e culturali
presenti sul suo territorio,
valorizzandone le caratteristiche positive.
Il Sindaco
Francesco Ronchi
Serate della salute: i killer silenziosi
che minacciano il nostro cuore
Sono riprese con l'autunno le iniziative di informazione sanitaria organizzate dal
Comune in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera di Melegnano e
l'Associazione 'Salute ma non Solo'. Dopo gli incontri dell'aprile scorso con il dott.
Andrea Crocetti, psicologo e psicoterapeuta ('Stress e disturbi d'ansia' e
'Depressione') e la 'II^ Giornata del Respiro' (con spirometria basale gratuita) svolta a maggio dal dott. Giuseppe Lavecchia, specialista delle malattie respiratorie
presso l'Ospedale di Vizzolo Predabissi, è ora la volta dei “killer silenziosi” che
minacciano la salute del nostro cuore. Colesterololo e Trigliceridi in eccesso, infatti, favoriscono l'insorgere di malattie molto gravi, che potrebbero essere evitate
adottando un'adeguata alimentazione, uno stile di vita corretto e un semplice esame clinico. Di queste problematiche hanno parlato il 23 novembre alle ore 21 nella Sala Consiliare il dott. Claudio Pandolfi, Specialista in Endocrinologia-Medicina
Interna Servizio di Endocrinologia e malattie Metaboliche presso l'Azienda
Ospedaliera di Melegnano e Rosaria Princiotta Cariddi, presidente dell'associazione “Salute ma non Solo”.
Carpiano Novembre 2012
Speciale
Bilancio 2012
Approvate in Consiglio
comunale le nuove
aliquote dell'Imu
Fermo al quattro per mille il prelievo sull'abitazione principale
Chi si attendeva risse verbali e barricate è rimasto
deluso. A Carpiano, la
maratona delle aliquote
Imu si è conclusa senza
spargimenti di sangue.
Anzi, in un clima composto e civile. E con un
mese di anticipo sulla
scadenza di legge, differita in extremis dal Governo Monti a fine ottobre
per consentire ai Comuni
di rivedere i loro bilanci
sulla base dei complessi
meccanismi applicativi
della nuova imposta.
Che, oltre a rendere più
insonni le notti degli italiani, ha costretto anche i
gruppi consiliari carpianesi e i funzionari del
Comune "a fare gli
straordinari". Con un
duplice obiettivo: garantire gli equilibri finanziari dell'ente locale e gravare il meno possibile sui
redditi dei loro concittadini, già falcidiati dalla
più grave crisi economica
del dopoguerra. Risultato? Al tavolo del
Consiglio Comunale,
lo scorso 27 settembre, sono arrivate tre
proposte distinte: le
due mozioni presentate dalle minoranze
(Forza Paese e Insieme
per Carpiano), che chiedevano, seppure con
modalità differenti, di
"azzerare" l'Imu sulla prima casa, e il documento
della Giunta, illustrato
dall'Assessore al Bilancio
Gaetano Tosi. Il quale,
conti alla mano, ha definito tecnicamente impraticabili sia la richiesta formulata dal capogruppo
di “Forza Paese” Abbattinali - assente dall'aula per
evitare che anche il suo
voto contrario potesse
apparire “come una sorta
di rassegnazione all'ulteriore balzello” - sia l'istanza di "Insieme per
Carpiano", firmata dai
consiglieri Bruni, Finelli
e Colleoni. Dopo di che,
l'Assessore si è soffermato sulle scelte della Giunta, spiegando i criteri, le
cifre e le motivazioni
politiche del provvedimento. Che nasce dalla
improrogabile necessità,
accertata
dall'Ufficio
Ragioneria, di incrementare le entrate correnti
del Comune, dopo la
massiccia potatura ai trasferimenti erariali decisa
dal governo Berlusconi
con la legge 148/2010
(“Misure urgenti per la
stabilizzazione finanziaria”) e i tagli generati dall'applicazione
della
“Spending review” (legge
135/2012). Nella parte
finale della sua relazione, Tosi ha dapprima
“smontato” l'ipotesi di
seguire, come suggeriva l'ordine del giorno
Abbatinali, il modello
di Assago, uno dei tre
comuni italiani (gli
altri due sono in Sardegna) che hanno rinunciato a riscuotere l'Imu sulla
prima casa. E poi quella
di ridurla al 2 per mille,
avanzata, in alternativa al
loro precedente emendamento, dai componenti
di "Insieme per Carpiano" allo scopo di annullare il versamento della
seconda rata (a saldo)
previsto per dicembre.
Respinte le mozioni delle
minoranze, il Consiglio
ha quindi approvato a
maggioranza, con i voti
del gruppo "Carpiano
per Te", la delibera presentata dalla Giunta
Ronchi,
rendendola
immediatamente esecutiva.
Cala di un punto l'imposta
sulle seconde case concesse in affitto
Queste, in sintesi le decisioni assunte dal Consiglio
Comunale in materia di Imposta Municipale Propria:
- resta invariata l’aliquota di base dello 0,4% per le abitazioni principali e le relative pertinenze;
- resta invariata l'aliquota di base dello 0,2% per i fabbicati rurali ad uso strumentale;
- aumenta dello 0,1% l’aliquota di base (0,76%) per tutti gli altri beni immobili, salendo allo 0,86%;
- diminuisce dello 0,1% l’aliquota di base (0,76%) sulle
seconde case concesse in locazione scendendo allo
0,66% per incentivare il mercato regolare dell'affitto;
- viene confermata la detrazione di duecento euro
accresciuta, negli anni 2012 e 2013, di ulteriori cinquanta euro per ogni figlio di età inferiore a 26 anni che risiede nel Comune e vive abitualmente con i genitori, fino ad
un massimo cumulabile di quattrocento euro, per le
seguenti tipologie: a) unità immobiliari adibite ad abitazione principale del contribuente; b) unità immobiliari
regolarmente assegnate dagli ex IACP (solo detrazione
ma non aliquota ridotta per abitazione principale); c)
unità immobiliari appartenenti a soci di cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari (solo detrazione ma non aliquota ridotta per abitazione principale).
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Carpiano
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Speciale
Bilancio 2012
Ma si poteva davvero
eliminare la tassa
sulla prima casa?
Si poteva evitare ai contribuenti carpianesi il pagamento dell'IMU sulla prima
casa? Adottando, ad esempio, la scelta fatta dal
Comune di Assago, come
suggeriva la mozione di
"Forza Paese"? Oppure, utilizzando parte dell'avanzo
primario per coprire le mancate entrate dovute all'annullamento dell'imposta
(un “buco” di circa 100.000
euro), secondo le indicazioni di "Insieme per Carpiano"? O, ancora, rinunciare
all'incasso della seconda/terza rata di dicembre (saldo)
per far risparmiare a circa
800 famiglie una cifra complessiva di 50.000 euro? Le
risposte a tutti questi interrogativi le ha fornite il Vicesindaco Gaetano Tosi nel
corso del suo intervento in
Consiglio, supportato anche
dal parere tecnico dell'Ufficio Ragioneria. Prima di stabilire le aliquote definitive,
infatti, l'Amministrazione
comunale ha effettuato
diverse simulazioni al fine di
ottenere una stima quanto
più accurata possibile del
gettito Imu, del suo impatto
sui contribuenti e degli
eventuali meccanismi di
compensazione previsti dal
Fondo Sperimentale di Rie-
quilibrio. Dalle quali è
emerso che, lasciando invariate le aliquote di base dell'IMU, non sarebbe stato
possibile assicurare la copertura delle spese senza procedere contestualmente alla
drastica riduzione dei servizi
territoriali o a un notevole
incremento delle tariffe, con
ricadute peggiori sulla cittadinanza di quelle prodotte
dalla nuova imposta.
Immobili: a Carpiano fisco meno esoso e più equo che altrove
A Carpiano l'addizionale comunale Irpef dello 0,2%
produce un introito di circa 100.000 euro. Più o meno
quanto l'Imu sull'abitazione principale. E' una delle aliquote più basse di tutta la Provincia di Milano, come
dimostrano le tabelle pubblicate nella pagina successiva. Tant'è che una famiglia residente a Melegnano con
un reddito medio annuo di 50-60.000 euro paga di sola
addizionale Irpef (0,80%) 400 euro contro i 100 euro da
versare a Carpiano. L'Irpef, oltretutto, è un'imposta lar-
gamente evasa, che incide in particolare sui pensionati
e sui lavoratori dipendenti. Perciò, ogni punto in più di
addizionale comunale alimenta la sperequazione tra gli
evasori e i contribuenti onesti, a svantaggio ovviamente
di chi denuncia i propri redditi fino all'ultimo centesimo.
L'Imu, invece, malgrado tutto, è più equa. Perché colpisce il valore patrimoniale dell'immobile, in base ad un
reale criterio di progressività, rispettando il dettato della Costituzione.
Le scadenze per i contribuenti
.. e quelle dei Comuni e del Governo
I casi particolari
18 giugno: l’acconto alla cassa
Ultimo giorno per versare l’acconto dell’Imu, pari
al 50% dell’imposta, da calcolare applicando le
aliquote - base (0,4% la prima casa, 0,76% gli
altri immobili, 0,2% quelli rurali strumentali con
un acconto del 30%). Sulla prima casa, l’acconto può essere di 1/3
------------------------------------------------17 settembre: la seconda rata
Per i proprietari di abitazioni principale che scelgono di pagare l’Imu in tre rate, scade il termine
per il versamento della seconda rata, sempre
pari a 1/3 dell’imposta annua calcolata sull’aliquota di base (0,4%)
-------------------------------------------------30 novembre: rurali da accatastare
I fabbricati rurali ancora censiti al catasto dei
terreni vanno iscritti al catasto edilizio urbano,
senza versare il saldo e pagando l'intera quota a
dicembre
-------------------------------------------------17 dicembre: conguaglio rompicapo
I proprietari devono calcolare l’imposta dovuta
su base annua alla luce dell’aliquota definitiva
fissata da Stato e Comune; poi, una volta sottratto l’importo dell'acconto, dividere il saldo tra
quota statale e comunale
30 giugno: l’ora del bilancio
I Comuni approvano il bilancio preventivo, riportando nelle entrate l’importo stimato dal
Ministero dell’Economia. Fin da ora possono
però deliberare le loro aliquote Imu e il relativo
regolamento, avendo comunque tempo di modificarle fino al 30 ottobre
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Case affittate
Sulle case in affitto si applica l’aliquota ordinaria
dello 0,76%, sia per contratti liberi che per quelli a canone concordato. I Comuni possono ridurre l’aliquota fino allo 0,4% in base al tipo di contratto
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30 ottobre: le scelte dei Comuni
Le case sfitte sono considerate seconde case e
tassate con aliquota Imu ordinaria (0,76%), che
i Comuni potranno aumentare o diminuire dello
0,3%, colpendo di più, ad esempio, lo sfitto
rispetto al locato. La legge però non considera
che in alcune zone di campagna, le case sfitte
non sono abitazioni di villeggiatura, ma case
vuote, ereditate, dopo la morte dei proprietari,
da figli o nipoti che vivono stabilmente altrove
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Carpiano Novembre 2012
Ogni Comune deve stabilire ila quota definitiva
del prelievo sulla prima casa (da 0,2% a 0,6%)
e sugli altri immobili (da 0,46% a 1,06%), scegliendo anche aliquote differenziate, con sconti
fino allo 0,4% e/o un incremento delle detrazioni per la prima casa
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10 dicembre: e quelle del governo
Fino a sette giorni dalla scadenza del saldo (17
dicembre), il Governo può modificare le aliquote
base dell’Imu, i margini di manovra dei Comuni
e l’ammontare delle detrazioni per la prima
casa. In pratica, Palazzo Chigi si riserva di rivedere il livello del prelievo alla luce del gettito
derivante dal primo acconto. Se il Decreto arriverà dopo fine ottobre, potrebbe creare seri problemi contabili
Case sfitte
Anziani e disabili ricoverati
Se un anziano o un disabile risiede in modo permanente in istituti di ricovero o sanitari, la sua
abitazione è tassata come seconda casa (aliquota 0,76%). Qualora non sia affittata, il Comune
può ridurre l'importo fino al livello della prima
casa (0,4%), ma senza intaccare la quota
(0,38%) da versare allo Stato
Speciale
Bilancio 2012
Il confronto (vincente)
con altri comuni
dell'hinterland milanese
Nel 2008 a Carpiano si applicava il 5 per mille ICI sulla
prima casa con una detrazione
fissa di 100 euro. Ora, l'aliquota è il 4 per mille con 200
euro di detrazione e 50 euro
per ogni figlio di età inferiore
a 26 anni a carico della famiglia, per un massimo complessivo di 400 euro. Oltre la
metà dei residenti proprietari
della propria abitazione (più
di 900 su 1729) è quindi
esente dalla nuova imposta,
anche in virtù del fatto che in
paese ben 1020 ragazzi al di
sotto dei 26 anni vivono con i
loro genitori. In base
agli acconti versati nel
mese di luglio con le
aliquote standard e al
numero dei pagamenti comunicati
dall'Agenzia delle Entrate
(1.071 bollettini), l'Amministrazione ha incassato circa
50.000 euro, per un introito
complessivo previsto a saldo
di 100.000 euro. Il gettito
totale sul resto degli immobili, invece, ammonterà a circa
un milione e centomila euro.
Una cifra pressoché identica
all'incasso Ici dello scorso
anno. Con la
sostanziale differenza che metà della
somma dovrà essere
versata allo Stato.
Anche le imprese,
però, specie le piccole e
medie, soffocate dalla crisi
economica, rischiano il collasso e un ulteriore incremento
dell'imposta a loro carico, in
sostituzione di quella sulla prima casa, sarebbe fatale. Quanto al confronto con Assago,
Tosi ha precisato che quel
Comune non ha mai applicato neppure l'Ici sulla prima
casa e tanto meno l'addizionale Irpef. Perché riceve trecentomila euro di sola imposta
sulla pubblicità e tre milioni
di euro dall'Imu/Ici sugli insediamenti commerciali e industriali situati nel suo territorio.
Malgrado ciò, adotta lo
0,90% sugli immobili diversi
dall'abitazione principale, con
un incremento di 0,14 sull'aliquota base (che frutta da
solo 600.000 euro), mentre la
giunta Ronchi ha diminuito
l'aliquota base per le seconde
case regolarmente affittate da
0,76 a 0,66.
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Carpiano
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Speciale Enti
Locali
I Piccoli Comuni
si preparano
alle Grandi Riforme
E per la loro assemblea hanno scelto un paese colpito dal sisma
"Piccoli Comuni, Grandi
riforme". Questo lo slogan
della terza assemblea regionale dei piccoli comuni svoltasi il 22 settembre a Pieve di
Coriano, località del
mantovano colpita dal
sisma del maggio scorso e scelta dall'Anci
per testimoniare la
solidarietà degli enti
locali lombardi verso
le popolazioni terremotate. Tema principale dell'incontro, le novità legislative
sulla gestione associata
obbligatoria (GAO) dei servizi comunali previste dalla
“Speding Review” (D.L.
95/2012). Che ha introdotto nell'agenda politica delle
co delle funzioni fondamentali, articolate in 10
punti, di cui 9 da gestire in
forma associata (tre entro il
1° gennaio 2013, le altre sei
entro il 1° gennaio 2014), è
stato formulato in modo
chiaro, lasciando alle
Regioni il compito di definire gli ambiti territoriali
omogenei per le Unioni di
Comuni. Le quali potranno
comuni al Patto di Stabilità. Le nuove norme, tuttavia, grazie alle proteste dei
Sindaci e dell'Anci, risultano più semplici e meno
limitative dell'autonomia
comunale rispetto ai precedenti provvedimenti del
governo Berlusconi. L'elen-
L'appello al governo: rivedere le stime
dell'Imu per salvare i bilanci 2012
Più dubbi che certezze tra i sindaci
riuniti nel mantovano
La profezia dei Maya sembra una bazzecola rispetto
a quello che attende i municipi con meno di 5mila abitanti a partire dal prossimo 1° gennaio. L'introduzione
del temuto patto di stabilità, l'obbligo di gestire in
convenzione non meno di tre servizi fondamentali e il
rebus dell'Imu non fanno certo dormire sonni tranquilli di questi tempi agli amministratori locali. Tra i quali
ormai serpeggia il timore che i Comuni più piccoli
rischino prima o poi di doversi accorpare, cioè di fare
la stessa fine delle Province. Così, i primi cittadini della Lombardia, chiamati a raccolta dall'Anci, si sono
riuniti in assemblea nel Mantovano per capire cosa li
attende e raccogliere informazioni, suggerimenti,
consigli utili quanto meno a tenere sotto controllo i
propri bilanci. Nel frattempo, sempre da gennaio,
anche la tanto vituperata Equitalia getterà la spugna,
lasciando ai Sindaci il compito di trovare soluzioni
alternative per la riscossione dei tributi. Un compito
non facile, data la crescita esponenziale dei casi d'insolvenza nei piccoli centri dove molte famiglie faticano ormai ad arrivare a fine mese. Per non dire del
Patto di stabilità che getta altra benzina sul fuoco,
perché lo sforamento dei tetti di spesa rappresenterebbe per l'amministrazione comunale l'anticamera
del dissesto finanziario e del commissariamento.
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avere, se necessario, anche
limiti demografici differenti da quelli ordinari.
Ora, l'Anci ha chiesto la
costituzione di un tavolo di
confronto con il Governo
per affrontare le questioni
più spinose. Prima fra tutte
l'estensione del patto di stabilità da gennaio 2013 ai
Comuni tra i 1000 abitanti
e i 5000 abitanti.
amministrazioni locali una
serie di importanti riforme,
vincolando anche i piccoli
Carpiano Novembre 2012
Questo, in sintesi, il documento votato
dall'Assemblea dei Piccoli Comuni lombardi al convegno di Pieve di Coriano
-Vista la gravissima situazione in cui versano i
Comuni italiani, in particolare i piccoli comuni, per i
quali è prevista l’introduzione del patto di stabilità a
partire da Gennaio 2013;
-Accertato che le stime di incasso dell’IMU previste
dal governo, di gran lunga superiori alla realtà, comporteranno la riduzione del Fondo Sperimentale di
Riequilibrio, rendendo impossibile per molti piccoli
Comuni la chiusura dei bilanci; -Considerati i nuovi
drastici tagli introdotti dalla spending review, con la
quale il Governo ha ribadito l'obbligatorietà della
gestione associata dei servizi comunali, pur preservando il principio della libera scelta, da parte dei
comuni, della forma associativa ritenuta più idonea
alle esigenze del proprio territorio;
-Constatato che Anci Lombardia ha promosso sia le
Unioni di Comuni, sia le Convenzioni come forme di
gestione associata in grado di garantire continuità,
efficienza amministrativa, stabilità e contenimento
della spesa nel tempo;
-Preso atto che in Lombardia su 1.546 comuni sono
1.087 i comuni fino a 5000 abitanti in obbligo associativo;
l'assemblea
dà mandato all'Anci di proseguire la contrattazione
con il Governo per eliminare il patto di stabilità
imposto ai piccoli comuni, rivedere le stime di gettito dell’Imu, istituire un tavolo permanente di confronto sulle Gestioni Associate Obbligatorie (GAO)
con l'obiettivo di elaborare forme di incentivazione e
semplificazione normativa che ne facilitino la realizzazione. Chiede, inoltre, a Regione Lombardia di
sostenere l’associazionismo dei piccoli comuni
discutendo con loro un disegno complessivo di riordino istituzionale e territoriale, a partire dal processo
di riforma delle province.
Speciale Enti
Locali
Mesi decisivi per i municipi
dei centri minori
Servizi comunali: scatta l'obbligo della gestione associata
Insieme alla sfoltita delle
Province e al rilancio delle
Città metropolitane, la
spending review
prescrive il riordino dei piccoli
Comuni. Le cui
funzioni fondamentali passano
da 6 a 10: 1)
organizzazione
generale dell'ente, controllo, gestione
finanziaria e contabile;
2) organizzazione dei servizi pubblici di ambito
comunale; 3) catasto, ad
eccezione delle funzioni
mantenute allo Stato dalla
normativa vigente; 4) pianificazione urbanistica
ed edilizia
di ambito
comunale, nonché
partecipazione alla
pianificazione territoriale di
livello sovra comunale; 5)
attività di protezione civile e di coordinamento dei
primi soccorsi; 6) organizzazione e gestione dei servizi di raccolta, smalti-
mento e recupero dei
rifiuti urbani con riscossione dei relativi tributi; 7)
progettazione e gestione
del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione
delle relative prestazioni ai
cittadini; 8) edilizia scolastica, organizzazione e
gestione dei servizi scolastici; 9) polizia municipale e polizia amministrativa locale; 10) tenuta dei
registri di stato civile e di
popolazione con compiti
in materia di servizi anagrafici, elettorali e statistici. A parte quest’ultima
funzione, i comuni fino a
5000 abitanti, o fino a
3000 se appartengono a
comunità montane, saranno obbligati a gestire tutte
le altre in forma associata,
mediante unione di
comuni o convenzione:
tre entro il 1° gennaio
2013, le restanti sei entro
1° gennaio 2014. Il limite
demografico minimo delle
Unioni comunali (che non
riguarda, invece, le convenzioni) è fissato in
10.000 abitanti, salvo
limiti diversi individuati
dalla Regione.
Province e ospedali nel mirino
della spending review
Enti locali al bivio: Unioni di Comuni
o convenzioni?
Dal 7 agosto scorso, la spending review è legge dello Stato.
Punta al risparmio di 4 miliardi entro il 2012 e di altri 21
nel biennio successivo per scongiurare, almeno fino al
luglio 2013, l'aumento dell’Iva al 23% previsto dal precedente decreto Salva-Italia. Sul fronte degli Enti locali, la legge dispone l'eliminazione di 64 Provincie, dando luogo a
nuove aggregazioni territoriali di almeno 350mila abitanti o
2500 kmq. Gli enti più penalizzati risultano tuttavia le
Regioni, con un calo di trasferimenti statali pari a 1,3
miliardi nel 2012, 2,2 nel 2013 e 2,5 nel 2014. In totale, i
tagli alle amministrazioni periferiche ammontano a 14
miliardi in tre anni. La scure della spending review si abbatte anche sulla Sanità, con la riduzione da 4 a 3,7 posti letto ogni mille abitanti (4mila in meno nel 2012, 18mila nel
2014), e sulla Giustizia, dove vengono accorpati 37
Tribunali e 38 Procure, mentre chiudono 220 sedi distaccate e 674 uffici dei giudici di pace.
Oltre 5.700 amministrazioni comunali devono decidere a
breve se associarsi in Unione di Comuni oppure seguire la
strada delle convenzioni. Una decisione che si rifletterà sul
futuro dei servizi erogati ai cittadini. L’Unione dei Comuni,
infatti, comporta la perdita della autonomia finanziaria e
delle funzioni di stazione appaltante, riducendo ogni singolo Comune a semplice organo di rappresentanza. La
convenzione, invece, appare la strada più indolore, anche
alla luce delle esperienze già consolidate in diversi Comuni,
dove alcuni servizi, come l'ufficio tecnico o la segreteria
comunale, vengono gestiti in questa forma. A Carpiano e in
altri comuni del sud Milano, per esempio, Assemi gestisce
i servizi socio assistenziali, mentre il Sistema Bibliotecario
Milano Est coordina le biblioteche. Insomma, nei piccoli
Comuni la spending review è in atto da tempo, ma ulteriori
tagli finirebbero per compromettere la sopravvivenza dei
servizi territoriali.
Lettera dell'Anci: caro Monti, correggi la rotta
se vuoi rilanciare l'economia
“Caro Monti, facciamo un patto: tu modifichi le regole sulla spending review, rivedi la stime sull'Imu e ci liberi dal
patto di stabilità e noi, in cambio, lasciamo alle casse dello Stato tutti i risparmi derivati dai tagli”. Correggere la rotta e puntare sui Comuni per lo sviluppo del Paese. E’
quanto chiede in una lettera spedita a Mario Monti il Presidente dell' Anci Graziano Delrio, richiamando l'attenzione del Governo sulla necessità “di accocmpagnare il
rigore finanziario e la riduzione della spesa pubblica
con politiche a sostegno dell'equità e della crescita”. I
Comuni si aspettavano “una spending review basata su
costi e prestazioni standard”. Invece il decreto impone di nuovo interventi lineari. Da qui la proposta di liberare dal patto di stabilità le amministrazioni locali vir-
tuose. Che “negli ultimi sette anni hanno accantonato
risorse per 22 miliardi”. Parte dei quali potrebbero essere spesi per aprire cantieri, pagare le imprese, riqualificare il territorio, utilizzando in cambio i prossimi
risparmi da spending review per la riduzione del debito
pubblico. “E poi”, scrive Del Rio “va giocata la partita del
Fondo Immobiliare”. Al quale potrebbero essere conferiti
gli immobili delle disciolte Province in procinto di passare
ai Comuni, che sono disposti a rinunciarci pur di aiutare
lo Stato. La possibilità di restituire tutta l'Imu ai Comuni
dal 2013, intanto, si allontana. Monti ha fatto sapere che
gli attuali scenari di finanza pubblica, "non consentono di
cancellare la quota statale sull'imposta", ma permettono
solo di alleggerirla.
Novembre 2012
Carpiano
7
Speciale
Enti Locali
Parte dagli amministatori
locali il riscatto
della buona politica
A Carpiano prevale la fiducia nella tenuta della democrazia
Anche per il Sindaco di
Carpiano Francesco Ronchi, che per fortuna non
deve fare i conti con le stime sbagliate del Governo,
"è indispensabile da parte
del Ministero correggere i
tagli ai trasferimenti tenendo conto del gettito reale
dell'Imu. Con le loro risicate risorse, i piccoli Comuni
non possono sostenere questo nuovo drenaggio. E tanto meno affrontare i molteplici vincoli del patto di stabilità che, applicati alla lettera, produrrebbero il blocco totale dei servizi essenziali, dei pagamenti alle
imprese e degli investimenti". Insomma, una vera e
propria paralisi dell'economia locale. "Circa l’80%
dei Comuni rischia il disse-
sto finanziario"
conferma
il
Vicesindaco
Gaetano Tosi,
mostrandosi
però fiducioso:
"la legge dice
che se i Comuni
incassano meno
gettito Imu di
quanto previsto
dal Tesoro, tocca
al Governo integrare i loro mancati introiti.
Anche perché, dopo aver
imposto ai sindaci di indicare quelle cifre come voci
di entrata, non può ora
costringerli a firmare bilanci falsi. Spero, inoltre, che
Monti mantenga la promessa di lasciare tutta l'Imu
ai Comuni dal 2013. Del
resto", conclude Tosi,
Dal 2013 limiti tassativi anche per
i Comuni sotto i cinquemila abitanti
“Un confronto urgente sulla riorganizzazione degli apparati amministrativi e la redistribuzione del personale imposti
dai recenti provvedimenti in materia di associazionismo,
che costringono i piccoli Comuni ad affrontare percorsi
organizzativi e gestionali del tutto nuovi e di grande complessità”. E' la richiesta rivolta dall’Anci ai Ministri
Cancellieri (Giustizia), Grilli (Economia) e Patroni Griffi
(Funzione Pubblica). Occorre, infatti, “dare razionalità e
coerenza a interventi normativi che, nell'intento di rendere
più efficiente il sistema delle autonomie locali e ridurre la
spesa pubblica, rischiano in realtà di paralizzare i piccoli
Comuni sia sul piano finanziario che su quello operativo e
gestionale”. Con conseguenze disastrose per milioni di cittadini che risiedono nei 5700 Comuni italiani sotto i 5.000
abitanti. Le cui amministrazioni dovranno rivedere radicalmente il modo di gestire le proprie funzioni, convenzionandosi fra loro o adottando la forma dell'associazione, con
limiti dimensionali minimi di 3.000, 5.000 o 10.000 abitanti,
a seconda della tipologia dei servizi. Limiti che per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) salgono addirittura a 30.000 abitanti. E tutto ciò, sottolinea
l'Anci, in presenza di “un quadro normativo molto rigido,
che blocca le assunzioni e le spese di personale, impedendo di fatto il passaggio a modelli gestionali più efficienti,
efficaci ed economici”.
8
Carpiano Novembre 2012
riprendendo
un concetto
espresso in
Consiglio
Comunale,
"di fronte ai
continui
scandali che
minano
la
credibilità
delle Istituzioni creando
disaffezione e
sfiducia nell'opinione pubblica, occorre un rilancio in
grande stile della buona
politica, fatta di ascolto,
dialogo e impegni concreti.
Quella politica onesta, praticata ogni giorno da tanti
sindaci, assessori e consiglieri comunali che non
usano i soldi dei cittadini
per pasteggiare a caviale e
champagne, comprare ville
al mare o favorire con
appalti e consulenze i propri amici, ma si mettono al
servizio della collettività e
del bene comune. Convinti, come noi, che fare fino
in fondo il proprio dovere
sia l'unico modo per uscire
dal periodo più buio del
dopoguerra e salvare la
democrazia”.
La stretta fiscale: chiudere i servizi
o aumentare le aliquote
Sarà pure colpa della crisi e dello spread, ma le leggi finanziarie e le manovre economiche varate negli ultimi due anni,
come ha confermato di recente anche il Presidente della
Corte dei Conti Luigi Giampaolino, hanno costantemente
tolto fondi ai piccoli comuni. I quali, dopo aver subito un
taglio netto dei trasferimenti pari al 20%, sono ora chiamati
a compiere l'ennesimo miracolo per appianare i buchi (in
totale, circa 500 milioni di euro) prodotti nei loro bilanci dalle
sovrastime del governo. Che ha calcolato nel gettito dell'Imu
anche la quota relativa agli immobili di proprietà comunale
destinati ad usi pubblici (municipi, scuole ecc.). Molti enti
locali si vedranno perciò tagliare dallo Stato un importo di
gran lunga superiore alle somme effettivamente riscosse. E
saranno costretti a chiudere alcuni servizi o a rivedere al rialzo aliquote e tariffe, a scapito dei contribuenti. “Lo dicevamo
che quelle stime erano troppo elevate, ma non ci hanno voluto ascoltare” afferma il coordinatore dell'Anci Mauro Guerra,
“ora spetta al Ministro dell'Economia trovare la necessaria
copertura per permettere ai Comuni di far quadrare i conti
del 2012”. Ma dalla platea dei sindaci accorsi a Pieve di
Coriano per la terza assemblea regionale dei piccoli comuni
è emersa anche una certezza: gli amministratori locali svolgono un ruolo decisivo per la qualità della democrazia e la
tenuta sociale del Paese. E sono pronti a raccogliere la sfida
delle gestioni associate, trasformando il tentativo di ridurre
la partecipazione democratica coltivato da tecnocrati e 'poteri forti' in una grande occasione per irrobustire la loro autonomia e dando servizi più efficienti ai propri cittadini.
Speciale
Enti Locali
La ventata di rigore
che arriva dall'Europa
Tutti i vincoli del Patto di Stabilità e Crescita
Il Patto di Stabilità e Crescita (PSC), stipulato nel
1997 e noto anche come
Trattato di Amsterdam,
prevede l’impegno degli
Stati appartenenti all’Unione Economica e Monetaria
europea (Eurozona) di
rispettare nel tempo i parametri fissati dal Trattato di
Maastricht (1992). Ossia,
un deficit pubblico non
superiore al 3% del PIL e
un debito pubblico al di
sotto del 60% del PIL (o,
comunque, tendente al
rientro). Ciò implica il
rafforzamento delle politiche di vigilanza sui deficit e
i debiti pubblici, che l'UE
realizza tramite la procedura per deficit eccessivo
(PDE) nei riguardi dei Paesi inadempienti, articolandola in tre fasi: avvertimento, raccomandazione e
sanzione. Quando il deficit
di un Paese si avvicina al tetto del 3% del PIL, la Commissione europea propone
al Consiglio dei ministri
europei
dell'economia
(Ecofin) l'adozione di un
"avvertimento preventivo"
(early warning), al quale
segue, in caso di superamento del tetto, una raccomandazione vera e propria.
La traduzione italiana dell'austerity:
il Patto interno di Stabilità
Il Patto di Stabilità Interno, istituito nel 1998, è l’insieme delle disposizioni contenute nelle Leggi finanziarie con cui lo Stato Italiano definisce i vincoli di
bilancio che gli enti periferici devono rispettare, affinché il Paese possa mantenere l’impegno assunto con
l’adesione al Patto di Stabilità e Crescita (PSC). In
particolare, Regioni, Province Autonome, Province,
Comuni e Comunità Montane hanno l'obbligo di
“diminuire progressivamente il finanziamento in disavanzo delle proprie spese e ridurre il rapporto tra il
proprio debito e il prodotto interno lordo” (art. 28 della L. 48/1998). In pratica, il Patto di Stabilità è lo strumento con cui lo Stato mira a contenere l’aumento
incontrollato della spesa pubblica. Anche i Comuni
devono perciò rispettare, di anno in anno, regole
sempre più rigorose, che rendono spesso difficile la
realizzazione dei loro programmi a favore della cittadinanza. Il Patto di stabilità, ad esempio, impone un
limite tassativo nei pagamenti, in particolare nel settore dei lavori pubblici. Di conseguenza, un Comune,
paradossalmente, potrebbe avere le risorse finanziarie per realizzare nuove opere o interventi di manutenzione straordinaria, ma di fatto non riesce a farle
eseguire perché tenuto al rispetto del Patto di
Stabilità. E qualora non lo rispettasse, sarebbe soggetto a sanzioni molto pesanti, come la drastica riduzione dei trasferimenti annuali da parte dello Stato
e delle opere di manutenzione ordinaria, la riduzione dei servizi assistenziali, il divieto di assumere
personale (in qualsiasi forma) e di contrarre mutui
per il finanziamento di opere pubbliche. La novità più
importante, però, è un'altra: il Patto, che finora riguardava solo i Comuni sopra i 5000 abitanti, dal 1° gennaio 2013 verrà esteso anche a quelli più piccoli.
Se anche allora il governo di
quel Paese non apporta sufficienti misure correttive al
proprio bilancio, riceve una
sanzione, sotto forma di
deposito infruttifero, da
convertire in ammenda
(pari ad un massimo dello
0,5 del Pil) dopo due anni
di persistenza del deficit
eccessivo. L'Italia ha subito
una PDE nel 2005, chiusa
senza sanzioni nel 2008 per
l'avvenuto rientro del deficit e la tendenziale diminuzione del debito pubblico.
Anche le disposizioni del
PSC sono state recepite dalla Costituzione europea,
poi trasfusa nel Trattato di
Lisbona (2007) dopo il
blocco delle ratifiche nei
referendum francese e olandese del 2006.
Finanza locale nella morsa dei tetti di spesa
e dei saldi di bilancio
Durante il quinquennio 2001-2006 (Governo Berlusconi), il
Patto di Stabilità Interno era impostato sul concetto dei
limiti di spesa: i comuni, cioè, non potevano spendere più
di un certo importo fissato dall'esecutivo, a prescindere
dalle loro reali disponibilità. Un sistema sgradito agli enti
locali perché ritenuto lesivo della loro autonomia. L'ultimo
Governo Prodi (2006-2008), correggendo in parte il tiro, ha
introdotto il principio del saldo di bilancio: i comuni ogni
anno non avrebbero dovuto peggiorare il proprio saldo
finanziario, ovvero il rapporto entrate-uscite, rispetto alla
media del triennio precedente. Pur garantendo alle amministrazioni comunali maggiore libertà di utilizzo delle proprie
risorse per la parte corrente del bilancio, anche questa norma non risolveva il problema degli investimenti. Perché non
sempre le opere pubbliche possono essere completate lo
stesso anno in cui vengono reperite le risorse. E se le risorse necessarie per realizzare un'opera entrano nelle casse
del Comune in un determinato anno, ma vengono in tutto o
in parte investite l'anno successivo per completarla, dal
punto di vista contabile i saldi non tornano, determinando il
mancato rispetto del Patto. Con il Governo Berlusconi del
2008-2011, le regole sono di nuovo cambiate: il riferimento
non è più il triennio precedente, ma un singolo anno (nel
2009, ad esempio, i comuni dovevano attenersi al saldo del
2007). Novità peggiorativa, perché penalizza gli enti locali
che in quell'esercizio finanziario avevano registrato entrate
maggiori rispetto alle uscite, per i quali scatta l'obbligo di
mantene lo stesso saldo positivo anche negli anni successivi.
Carpiano
Novembre
2012
NPeriodico
O aT
I Z I E
cura dell’Amministrazione Comunale
Direttore Responsabile: - Sindaco Francesco Ronchi
Articoli di: Daniele Calvi
Foto: a cura del Fotoclub Visione
Comitato di redazione: Paolo Branca
Progetto grafico e impaginazione: Fedogroup - Tel. 02 25546208
Stampa: Grafiche Lama
REGISTRAZIONE N.287 DEL 20/12/97
Novembre 2012
Carpiano
9
Servizi
Sociali
Una scelta controcorrente:
investire sulla qualità della vita
Il benessere che nasce dall'uguaglianza delle opportunità
Malgrado il taglio dei fondi
regionali e statali destinati alla
spesa sociale, il Comune di
Carpiano continua a fare tutto il possibile per mantenere
in funzione e potenziare i servizi territoriali istituiti negli
anni precedenti. "Del resto",
sottolinea l'Assessore ai Servizi Sociali Laura Pedersoli,
"l’Amministrazione ha sempre basato le proprie scelte
politiche sulla tutela dei diritti fondamentali di cittadinanza: salute, istruzione, lavoro e
dignità della persona, impe-
gnandosi in modo particolare
a favore dei più deboli". Senza mai peraltro trascurare la
lotta agli sprechi e alle inefficienze. "Con l'ultimo bilancio di previsione", continua
l'Assessorre "abbiamo rivisto
il sistema delle tariffe e della
fasce Isee, per renderlo più
equo ed efficace". Sta di fatto
che, grazie a una gestione
oculata delle risorse disponibili e alla collaborazione con
il privato sociale e le realtà di
volontariato, la popolazione
di Carpiano può contare su
una vasta ed efficiente rete di
servizi comunali. Che spaziano dall'Assistenza sociale
(Servizio Sociale Professionale e Fondo per le famiglie in
difficoltà) all'Educazione
(Asilo nido, Sezione Primavera, Quinta Sezione della
Scuola per l'Infanzia, Assistenza specialistica per alunni
disabili, Pre e Post Scuola,
Centro Estivo); dalla Cultura
(Biblioteca, Centro Culturale
'Civico 10', Corsi di Inglese e
di Informatica) allo Sport
(Centro Sportivo Comunale
e sostegno alle società sportive locali); dalle Politiche Giovanili (Centro di Aggregazione Giovanile e Spazio Compiti) alla Terza Età (Centro
Anziani "Anni Verdi", Soggiorni climatici e Servizio gratuito prelievi ematici). A
riprova che, laddove funzionano, gli enti locali costituiscono l'asse portante della
coesione sociale. Ora, però,
anche Regione e Governo
devono fare la loro parte,
favorendo la crescita e lo sviluppo (per tutti).
TUTTI I SERVIZI DEL COMUNE
ANZIANI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA'
SEGRETARIATO SOCIALE
SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE
E' la porta d’accesso al sistema dei servizi sociali, socio-educativi e
socio-sanitari del territorio. Fornisce gratuitamente informazioni, orientamento e consulenza professionale, valutando ogni singolo caso e collaborando alla ricerca delle soluzioni più idonee. A Carpiano funziona il martedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00 e il giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30
presso l'Ufficio Servizi Sociali (tel. 02985094105).
Contribuisce al benessere e al superamento di situazioni di bisogno o di
disagio delle persone, delle famiglie e delle comunità del territorio attraverso la figura dell'Assistente Sociale. Può coordinare i propri interventi
con i servizi educativi, formativi e socio-sanitari, collaborando anche con
le Autorità Giudiziarie per la tutela di minori e persone deboli o incapaci di
svolgere autonomamente le normali funzioni della vita.
CENTRO ANZIANI
FONDO PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA'
Svolge attività ricreative, culturali e di socializzazione, stimolando la partecipazione degli anziani alla vita sociale. A Carpiano, il Centro "Anni
Verdi", gestito da Afol sud Milano e aperto il lunedì, mercoledì e venerdì
pomeriggio, propone gioco delle carte, tombola, ginnastica dolce, misurazione della pressione, lavori manuali creativi, feste di compleanno, ricette
della tradizione, angolo del racconto e cineforum.
Sussidi economici disciplinati da un apposito regolamento comunale ed erogati su decisione dell'Assistente Sociale alle famiglie in difficoltà o a rischio
di emarginazione. Dal 2010, sulla scorta dell'iniziativa promossa nella diocesi di Milano dal cardinale Tettamanzi, il Comune ha istituito anche un Fondo
di Solidarietà per i nuclei familiari che, a causa della crisi, hanno uno o più
componenti disoccupati, in mobilità o in cassa integrazione.
SOGGIORNI CLIMATICI
SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO
Periodi di soggiorno per anziani pensionati autosufficienti in località idonee
anche a cure climatiche e termali. Offrono occasioni di svago e di nuovi contatti sociali che favoriscono il benessere fisico e mentale, contrastando la solitudine, l'emarginazione e l'isolamento. Per i residenti è prevista anche una riduzione sulla quota individuale in base all'indicatore Isee.
Tutti i ragazzi e le ragazze dai 18 ai 26 anni, possono aderire ai progetti
del Servizio Civile Volontario anche presso il proprio Comune di residenza
presentando apposita domanda entro la data di scadenza prevista dal
bando pubblicato ogni anno sulla Gazzetta Ufficiale. A Carpiano sono in
funzione i progetti Cittadinanza Solidale e Dire Fare Informare.
Per essere uguali all'altezza della testa e del cuore
Senza libertà non c’è giustizia. Ma la giustizia sociale è
la vera cifra della libertà. Nel
neoliberismo senza regole
solo i più ricchi e i più forti
sono liberi, gli altri hanno
solo la libertà di restare
"fuori", ai margini del
benessere. Contrastare le
ingiustizie, promuovere la
10
partecipazione, diffondere
la cultura della solidarietà,
della cooperazione, del servizio e della cura: è questa la
scommessa dei prossimi
anni. I cittadini chiedono
più sicurezza e più autonomia. Maggiori diritti e più
efficienza. E le due cose non
sono affatto inconciliabili.
Carpiano Novembre 2012
Perché una società può definirsi civile, moderna e
democratica solo se sa essere
anche solidale e inclusiva.
Una cosa è certa: bisogna
investire di più e meglio nelle politiche sociali, il settore
verso il quale, dal 2001, la
spesa pubblica è stata più
avara. E porre al centro di
questo nuovo corso il rilancio delle comunità locali.
Per stimolarle a unire le forze, a "fare sistema". Ciò servirà anche a promuovere
nuovi lavori legati ai servizi,
all'ambiente, alla cultura, al
tempo libero. E quindi, a
creare opportunità di crescita e di sviluppo economico.
Servizi
Sociali
Prevenire il disagio aiuta
a ridurre gli sprechi
Gli interventi tardivi dilatano la spesa pubblica
Dice un vecchio proverbio:
"prevenire è meglio che
curare". Siamo quindi sicuri
che tagliare i fondi destinati
ai servizi sociali produca una
riduzione "strutturale" della
spesa pubblica? Oppure, c'è
il rischio che la linea del
"rigore" possa risultare controproducente, contribuendo magari ad aumentare i
costi finali a carico dello Stato? Siccome i tagli attuali
colpiscono i servizi destinati
alla prevenzione del disagio
sociale, questo rischio esiste
davvero. Perché l'azione preventiva limita di solito l'insorgere di situazioni più gravi. Che richiedono inevitabilmente interventi com-
plessi e costosi. A meno che
non si scelga di abbandonare ciascuno al proprio destino, come propongono i fautori dell'individualismo fai
da te e del liberismo senza
regole.
TUTTI I SERVIZI DEL COMUNE
EDUCAZIONE E POLITICHE GIOVANILI
ASILO NIDO
Servizio educativo e sociale, che accoglie bambine/i tra i 3 e i 36 mesi, promuovendone l’autonomia, la socializzazione, lo sviluppo psico-fisico, cognitivo e affettivo. Risponde alle esigenze di lavoro e di cura dei genitori, anche
attraverso un rapporto costante con la comunità locale e gli altri servizi del
territorio. Ogni nido, articolato in moduli funzionali per livelli d'età, si avvale
di personale qualificato e applica rigorose norme urbanistiche, igieniche e di
sicurezza. A Carpiano l'Asilo Nido 'Frutti di Bosco', gestito dalla Cooperativa
La Chioccia in convenzione con il Comune (che copre il 60% dei costi), dispone di 17 posti con rette calcolate in base all'Isee.
CENTRO RICREATIVO DIURNO ESTIVO – C.R.E.
Organizzato dal Comune e gestito dalla Cooperativa Aurora 2000, offre ai
bambini dai 3 ai 10 anni che restano in paese dopo la chiusura delle scuole tante opportunità di svago e di divertimento intelligente, consentendo ai
genitori che lavorano di affidare in mani sicure i loro figli. I quali praticano ogni giorno molteplici esperienze (laboratori creativi, giochi di squadra,
gare, attività sportive, escursioni, gite) programmate da educatori professionali sulla base di un progetto educativo articolato per fasce d'età. Le
quote sono calcolate con l'Isee. Il Comune eroga anche un contributo al
Centro Estivo Parrocchiale che accoglie i ragazzi dai 10 ai 14 anni.
SEZIONE PRIMAVERA
CRAZY - CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE – C.A.G.
Aperta dalle 8 alle 16, ospita 20 bambini tra i 24 e i 36 mesi, offrendo
un'alternativa all'Asilo Nido. Gestita nel plesso scolastico di via Montessori
dalla Cooperativa Aurora2000, mira al benessere e allo sviluppo cognitivo del bambino, attuando un percorso di continuità con la Scuola
dell'Infanzia. Grazie questo servizio, che applica rette a fasce Isee, il
Comune, pur dovendo sostenere parte dei costi a causa del mancato
finanziamento regionale, ha risolto il problema delle liste di attesa e delle
convenzioni con i nidi privati.
Servizio gratuito finalizzato alla crescita responsabile e al benessere di
preadolescenti, adolescenti e giovani dagli 11 ai 20 anni. Gestito da educatori e personale qualificato della cooperativa Aurora2000, che agiscono
a stretto contatto con le istituzioni, le scuole e le associazioni del territorio, propone agli iscritti (un centinaio) attività di animazione, laboratori
creativi, eventi musicali, consigli per l'orientamento al lavoro e alla formazione professionale. Al suo interno opera uno spazio compiti pomeridiano per i ragazzi della scuola secondaria di I° grado, che offre un supporto allo studio.
SEZIONE AZZURRA SCUOLA DELL'INFANZIA
Istituita tre anni fa dall'Amministrazione comunale, che si è fatta carico
fino al 2011-2012 della spesa per le educatrici, accoglie nelle nuove aule
della Scuola per l'Infanzia Arcobaleno 29 bambini tra i 3 e i 5 anni.
Funziona dalle 8 alle 16, con lo stesso impianto didattico delle altre quattro sezioni statali. Pur avendo ottenuto da quest'anno il nullaosta del
Ministero, il Comune, per garantire compresenze e tempo pieno, copre al
50% i costi del personale, integrando con un'educatrice a contratto l'orario di servizio dell'unica insegnante statale assegnata in organico
dall'Ufficio Scolastico Provinciale.
PRE SCUOLA
Riservato ai bambini fra i 3 e gli 11 anni iscritti alla Scuola dell'Infanzia
Arcobaleno (7.30-8.00) e alla Primaria Manzoni (7.30-8.30), consente ai
genitori che lavorano di lasciare i propri figli a scuola prima dell’inizio delle lezioni. La frequenza, continuativa e non saltuaria, prevede il pagamento di rette a fasce Isee.
POST ACCOGLIENZA
Ospita in orario pomeridiano i bambini fra 3 e 11 anni della Scuola per
l'Infanzia Arcobaleno (16.00-18.00) e della Primaria Manzoni (16.3018.00). E' rivolto ai genitori che, per impegni di lavoro, devono lasciare i
figli a scuola anche dopo il termine delle lezioni, Le quote annuali di frequenza (continuativa) sono forfettarie.
ORIENTAMENTO SCOLASTICO
Gestito dall'Università Cattolica di Milano, fornisce gratuitamente consigli
e informazioni a genitori e studenti per il passaggio dalla scuola media a
quella superiore, accompagnandoli nella scelta degli indirizzi di studio. Gli
interventi individuali sono a pagamento.
REFEZIONE SCOLASTICA
La qualità del servizio, rivolto agli alunni della scuola dell'Infanzia e della
scuola primaria, è controllata periodicamente da una commissione comunale, che comprende una dietologa e i rappresentanti di genitori e docenti. Le somme mensili dovute da ogni utente sono calcolate sulle presenze
giornaliere rilevate dalle scuole. Per la riduzione della tariffa occorre l'attestazione Isee.
TRASPORTO SCOLASTICO
E' totalmente gratuito sia per i bambini delle scuole dell'infanzia e delle
primarie che per i ragazzi delle scuole secondarie. Funziona nei giorni del
calendario scolastico con percorsi e orari programmati in base ai turni
d'ingresso e di uscita dei singoli istituti. Per esigenze di servizio, la frequenza deve essere continuativa e non saltuaria.
ASSISTENZA EDUCATIVA SPECIALISTICA
Interventi educativi di sostegno gratuiti rivolti non solo ai bambini segnalati dal servizio di neuropsichiatria infantile dell'ASL o con disabilità certificata, ma anche (su indicazione dell'UONPIA) a quelli che rivelano difficoltà psicologiche, relazionali o di apprendimento. Dal 2011, in seguito ai
tagli decisi dalla Provincia, il Comune integra i costi dell'assistenza specialistica ai disabili sensoriali.
ASSISTENZA EDUCATIVA AD ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Interventi educativi gratuiti rivolti agli alunni con disabilità certificata che
frequentano le scuole dell'infanzia, dell'obbligo e i Centri estivi comunali.
Per ognuno dei quali viene stilato un Progetto Educativo Individualizzato
concordato con la scuola, il personale educativo, il
Servizio Sociale Professionale, la famiglia e gli specialisti.
Novembre 2012
Carpiano
11
Sociali
Servizi
Una rete solidarietà che
funziona e fa risparmiare
Gli impegni di Assemi per il Piano di Zona 2012-2014
Per i piccoli centri come
Carpiano diventa sempre
più difficile garantire i
servizi sociali. La qualità
dell'assistenza dipende,
quindi, dalla loro capacità di consorziarsi e
gestire insieme risorse,
personale e strutture in
maniera omogenea ed
efficiente, costruendo sul
territorio una vera e pro-
pria "rete di solidarietà" e
rafforzando, in particolare, il loro impegno sui
temi, sempre più attuali e
drammatici, della condizione giovanile e del lavoro. Mossi da questo obiettivo, otto comuni del
melegnanese (Carpiano,
Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, Melegnano, San Donato, San
Zenone e Vizzolo Predabissi) hanno deciso tre
anni or sono di istituire
l'Azienda Sociale Sud Est
Milano (A.S.S.E.M.I.),
che coordina l'organizzazione dei servizi alla persona e alla famiglia in un
territorio
di
circa
100.000 abitanti. Nei
mesi scorsi, Assemi ha
provveduto a predisporre
il Piano di Zona 20122014 ispirato a criteri di
efficacia, efficienza, flessibilità, adeguatezza e
personalizzazione degli
interventi. A favore di
minori, adulti, disabili ed
anziani del territorio. I
quali, a causa delle ultime
manovre
finanziarie,
rischiano di rimanere privi di qualsiasi tutela.
TUTTI I SERVIZI GESTITI IN FORMA ASSOCIATA CON ASSEMI
AREA MINORI E FAMIGLIA
SERVIZIO MINORI E FAMIGLIA - TERZO POLO
SPORTELLO AFFITTO
Con sede a Melegnano, promuove la crescita serena, la dignità e i bisogni
dei minori, tutelando i diritti dell'infanzia e contrastando l'isolamento, l'emarginazione, lo sfruttamento, la violenza; mira a prevenire situazioni di
disagio relazionale o di danno ai bambini e ai ragazzi; sostiene ed accompagna le famiglie in difficoltà nello svolgimento del proprio ruolo genitoriale.
Istituito annualmente dal Comune per la raccolta delle domande relative
ai sussidi concessi da Regione Lombardia per il pagamento del canone
d'affitto in abitazioni private non di lusso con contratti regolari di locazione. Sono esclusi dal contributo, calcolato in base all'Isee, gli sfrattati per
morosità e gli inquilini di alloggi Aler, comunali o concessi in uso da cooperative a proprietà indivisa.
C.A.A.T. CENTRO ADOZIONE E AFFIDO FAMILIARE
SOSTEGNO ALLA NATALITA' E ALLE FAMIGLIE NUMEROSE
Promuove l’adozione, l’affido e la creazione di reti di famiglie adottive e
affidatarie. Sostiene i genitori adottivi e/o affidatari in ogni fase dell'inserimento familiare e sociale del minore, con attività individuali e di gruppo.
ACCOGLIENZA PER MINORI IN DIFFICOLTÀ
Strutture destinate ai minori temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo alla crescita e a un equilibrato sviluppo psico-fisico.
Dispongono di un numero limitato di posti per favorire la creazione di proficui rapporti affettivi ed educativi. L’accoglienza può essere semi residenziale (solo diurna) o residenziale (disposta dall’Autorità Giudiziaria). Si
trovano a San Giuliano, San Donato e Melegnano.
ASSISTENZA DOMICILIARE MINORI A.D.M.
Sostiene le famiglie in difficoltà, tramite educatori professionali che operano nel contesto familiare e nei luoghi di vita dei figli minorenni (scuola,
gruppi organizzati, ecc.) con l'obiettivo di migliorare le relazioni tra questi
ultimi e i loro genitori.
PROGETTO ACCOMPAGNAMOLI
Proposto dalla Cooperativa Sociale Il Melograno, adotta nuove strategie
per la presa in carico di minori stranieri non accompagnati con interventi
attivi di protezione sociale
STAR BENE A SCUOLA
Opera negli Istituti Comprensivi Dezza, Frisi, della Margherita tramite uno
Sportello di ascolto e di supporto psicopedagogico in ogni singola scuola
riservato ai docenti per incontri individuali e/o con i team-classe; uno
Sportello per i genitori, presso la palazzina di Vicolo Ospedale a
Melegnano, cui si accede su appuntamento; uno Spazio di ascolto (SKA:
Spazio Konfidenze Ascolto) nelle scuole secondarie di primo grado per gli
alunni adolescenti che desiderano confrontarsi con un adulto sulle proprie
esperienze di vita.
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Carpiano Novembre 2012
Aiuti e sussidi erogati a famiglie con bimbi fra 0 e 3 anni che presentano
fragilità sociale e rischio di povertà infantile precoce; il loro scopo è sostenere i genitori nella cura e nell'accudimento dei figli, consolidando le relazioni affettive.
ASSEGNO DI MATERNITÀ
Concesso dal Comune ed erogato dall'INPS, spetta, per ogni figlio nato o
adottato, alle donne prive di altri trattamenti economico per la maternità o
che ricevono un trattamento inferiore all'entità dell'assegno (in tal caso
per la quota differenziale). L'indicatore Isee del nucleo familiare non deve
comunque superare il valore vigente alla data di nascita o di adozione del
figlio.
SPAZIO NEUTRO "INCONTRIAMOCI QUI"
Si propone come un luogo terzo, neutro, ma domestico e gradevole, dove
è possibile realizzare incontri protetti e sostenuti da operatori competenti
tra i genitori separati o in procinto di separazione e i loro figli. Si trova a
Melegnano.
ASSEGNO A FAVORE DEL NUCLEO FAMILIARE
Concesso dal Comune ed erogato dall'Inps, è rivolto alle famiglie italiane
o comunitarie con almeno tre figli minori e un indicatore Isee inferiore o
pari a quello stabilito di anno in anno dall'Inps.
NON SOLO PARI – BENESSERE GENITORI
Servizio gratuito che coordina interventi di prevenzione delle dipendenze
e dei comportamenti a rischio. Si rivolge agli adolescenti e al loro contesto relazionale (genitori, insegnanti, educatori) favorendo il dialogo con gli
adulti e tra coetanei (peer to peer).
GLI SBULLONATI
Proposto dall'Associazione Il Guado, è un progetto finalizzato a stimolare
iniziative di prevenzione del bullismo in ambito scolastico.
Servizi
Sociali
Solo forbici per i fondi
destinati al welfare
Le manovre finanziarie
degli ultimi tre anni hanno raso al suolo gran parte
dei fondi destinati alle
politiche socio assistenziali. Proprio mentre il Paese
è in preda a una crisi generalizzata, che minaccia di
incrinare la solidarietà e la
stessa convivenza civile. La
sforbiciata più significativa riguarda il "Fondo
nazionale per le politiche
sociali" (FNPS), solo in
minima parte trasferito sul
bilancio del Ministero del
Lavoro. Cancellati anche
gli stanziamenti del "Fondo per la non autosufficienza", mentre il "Fondo
per le politiche della famiglia" dimagrisce di oltre il
75% rispetto al 2010, il
"Fondo per le politiche
giovanili" del 65% e il
"Fondo
affitto" del
76,7%. Già dissolti da
misure precedenti, sia il
"Fondo per l'inclusione
degli immigrati" sia il
"Fondo per i servizi della
Prima Infanzia". Ampiamente decurtati, anche il
"Fondo per le pari opportunità" e il "Fondo per il
servizio civile". Quasi
intatto, invece, il "Fondo
per l’infanzia e l’adolescenza", unico superstite
in un oceano di macerie.
TUTTI I SERVIZI GESTITI IN FORMA ASSOCIATA CON ASSEMI
AREA ANZIANI – DISABILI - INCLUSIONE SOCIALE
CENTRO DIURNO DISABILI – C.D.D.
CENTRO SOCIO EDUCATIVO - C.S.E.
Struttura semi residenziale socio-sanitaria destinata all’accoglienza di
persone con disabilità gravi e gravissime di età tra i 18 i 65 anni. Offre
prestazioni sanitarie, psicologiche, assistenziali, educative e riabilitative
con l’obiettivo di evitare o ritardare l’istituzionalizzazione e consentire ai
soggetti disabili di continuare a vivere in famiglia. Il costo a carico dell'utente è fissato dai singoli Comuni.
Struttura semi residenziale socio-sanitaria destinata all’accoglienza di
persone con disabilità medio lievi, di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Le
sue attività puntano all'accrescimento dell’autonomia personale, delle
possibilità di socializzazione e delle competenze. Ne esistono due a San
Donato, gestite dalle associazioni A.S.S.I.A. e Yabboq, e uno a Melegnano,
gestito da Fondazione Piatti.
INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI PER DISABILI' (A.D.H.)
SERVIZIO FORMAZIONE ALL'AUTONOMIA - S.F.A.
Richiedono l'elaborazione di un progetto concordato con l'assistente
sociale di riferimento che abbia per obiettivo il benessere delle persone
diversamente nei contesti di quotidianità, il mantenimento presso il proprio domicilio e il sostegno al nucleo familiare.
E' rivolto a disabili lievi tra i 18 e i 65 anni che necessitano di interventi di
supporto per sviluppare o rafforzare abilità, autostima e maggiore autonomia nell’ambito del contesto familiare, sociale e professionale, anche in
vista di un possibile inserimento lavorativo.
SAD SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
PROGETTI INCLUSIONE SOCIALE DISABILI
Costituisce il livello primario di intervento per la tutela del benessere dell'anziano non autosufficiente o del disabile. Svolto da cooperative sociali
accreditate dal Distretto Sociale Sud Est Milano, è finalizzato al mantenimento della persona in difficoltà nel suo quotidiano ambiente di vita e di
relazione, evitandone quanto più possibile il ricovero in istituto.
Partecipazione al costo in base all'Isee.
Finalizzati sia al benessere dei disabili gravi certificati tra i 15 e i 64 anni
e dei malati di Alzheimer sotto i 64 anni, sia al sollievo del nucleo familiare. Includono l'assistenza a domicilio e/o in comunità alloggio, l'accoglienza temporanea presso centri estivi o strutture residenziali in località
climatiche, la gestione di attività ricreative e di svago. Per i residenti di
Carpiano il servizio è gratuito.
TRASPORTO PER ANZIANI E DISABILI ***
CSIOL - SERVIZIO INSERIMENTI LAVORATIVI
Favorisce gli spostamenti dei cittadini anziani, disabili e con particolari
fragilità verso centri diurni, scuole, ospedali, ambulatori, strutture sanitarie, assistenziali, riabilitative. Può essere effettuato in forma collettiva o
individuale, continuativa o occasionale, giornaliera o periodica, sia all'interno che all'esterno del territorio comunale, con preavviso dell'utente,
che concorre al costo del servizio.
Servizio gratuito che accompagna l’inserimento nel mondo del lavoro di
persone disabili o a rischio di emarginazione sociale. Si realizza attraverso un progetto del Servizio Sociale Professionale subordinato a una valutazione di idoneità lavorativa del soggetto da parte dell’Unità Operativa
Inserimenti Lavorativi che individua la sede più adatta per un periodo di
tirocinio o di borsa lavoro.
CONSEGNA PASTI A DOMICILIO ***
SPORTELLO STRANIERI-SPORTELLO ROSA PER STRANIERE
Consiste nella consegna quotidiana (festività comprese) del pasto di mezzogiorno (confezionato da società di ristorazione scelte con gara d'appalto) a domicilio di anziani e disabili iche non siano in grado di provvedere
da soli alla sua preparazione. Contribuisce a mantenere la persona in difficoltà nel suo naturale ambiente di vita. La partecipazione al costo del
servizio è calcolata in base all'Isee.
Sevizio gratuito con sede a Melegnano e Vizzolo Predabissi destinato a cittadini migranti e cittadine migranti che risiedono nel Distretto Sociale Sud
Est Milano. Offre consulenze anche ai cittadini italiani per pratiche che
riguardano persone straniere. Sostiene il percorso di acquisizione della
cittadinanza e l’accesso a diritti e opportunità, favorendo l’accoglienza e
la sensibilità interculturale.
ASSEGNO DI CURA ***
BUONO BADANTI
Assegno mensile a persone certificate non-autosufficienti (invalidità e
accompagnamento) per prestazioni assistenziali domiciliari rese da membri del nucleo familiare (con Isee inferiore o pari a 10.000 euro) o badanti e/o caregiver con regolare contratto di lavoro.
Voucher e incentivi economici rivolti alle famiglie impegnate nell'assistenza domiciliare di soggetti parzialmente o totalmente non autosufficienti e ai lavoratori per lo più stranieri che svolgono lavori di cura e intendono regolarizzarsi e qualificarsi professionalmente.
SOSTEGNO AL COSTO DELLE RETTE DI RICOVERO ***
SOSTEGNO ECONOMICO A CONTRASTO DELLA POVERTÀ
Contributi economici per il pagamento della retta di ricovero in centri residenziali socio-assistenziali e/o socio-sanitari di anziani e disabili con elevato grado di non autosufficienza che non possono più essere assistiti
presso il proprio domicilio.
Contributi a carattere temporaneo rinnovabili in caso di necessità erogati
dai Comuni ai cittadini che si trovano in condizioni di disagio economico
per le necessità primarie (sussistenza, canone di locazione, utenze domestiche, cure mediche, farmaci ecc.).
*** servizi gestiti in forma diretta dell'Assistente Sociale del Comune
Novembre 2012
Carpiano
13
Educazione e
Cultura
Il Civico 10 punta
anche su facebook
Guarda al futuro il progetto cofinanziato da Comune e Fondazione Cariplo
Vi ricordate quando l'ex
ministro Tremonti, per
giustificare i corposi tagli
apportati dal governo Berlusconi ai fondi per i beni
culturali e lo spettacolo
sosteneva che “con la cultura non si mangia”? E
invitava i giornalisti a
seguirlo alla buvette dove
si sarebbe fatto “un bel
panino” con la Divina
Commedia? A giudicare
dal suo volto compiaciuto, il ministro pensava di
aver detto una battuta
memorabile, degna di un
grande comico. E, invece,
con quella frase infelice,
rivelava la miopia di
un'intera classe politica
verso il nostro patrimonio
culturale. Come il suo collega Brunetta. Per il quale
i sussidi destinati al cinema e al teatro erano solo
uno spreco di denaro pubblico. Meno di un mese
dopo, a causa dell'incuria,
crollava la "Casa dei Gladiatori" di Pompei. Per
fortuna, anche allora, non
mancarono voci autorevoli fuori dal coro, a partire
da quella del Capo dello
Stato. O del Maestro
Claudio Abbado. Che
scrisse: “la cultura arricchisce sempre. Perché è
contro la volgarità. Sconfigge il disagio
sociale e permette di giudicare chi ci
governa. Ma
soprattutto, è
un
bene
comune primario
indispensabile,
come l'acqua o l'aria che
respiriamo”. Sembra un
secolo. Invece, sono passati solo due anni. Nel frattempo, il Comune di Carpiano non ha mai smesso
di investire sulla cultura.
Finanziando, ad esempio,
insieme alla Fondazione
Cariplo, tramite il bando
triennale “Rafforzare il
legame delle sale polivalenti con il territorio”, il
Progetto “Civico 10”.
Attorno al quale si è formato, con la supervisione
della Cooperativa Aurora
2000, un comitato promotore composto da
volontari e rappresentanti
delle associazioni. Uniti
dalla convinzione che un
Centro Socio-Culturale in
grado di proporre valide
iniziative ai cittadini di
tutte le età, può contribuire a vincere l'isolamento,
la solitudine, l'emarginazione. Cioè, i mali del
nostro tempo. Consolidando i rapporti di vicinato, il dialogo tra le generazioni, il senso di appartenenza alla comunità. E,
soprattutto, la voglia di
partecipare alla vita del
paese.
Ultimati i lavori di
riqualificazione del
Centro Socio-Culturale
Quarantamila euro
in più dal Comune per
il Diritto allo Studio
Imbiancatura, sistema d'allarme, nuove serrature di sicurezza. Ma,
soprattutto, una dotazione informatica e tecnologica di prim'ordine. Grazie ai lavori finanziati dall'Amministrazione comunale, il
Civico 10 dispone ora di moderne attrezzature e spazi idonei all'allestimento spettacoli, concerti, happening creativi, conferenze e
cineforum. Oltre all'auditorium, ci sono, infatti, la sala riunioni,
l'aula multimediale, il laboratorio artistico, l'archivio delle associazioni, la sede dell'Ufficio Stampa. Che utilizza flyers, sms, pagina
facebook e display luminoso del Comune per fornire un'informazione a tappeto sulle iniziative in cantiere. Tutto pronto, quindi,
per la mega cerimonia d'inaugurazione. O, meglio, di riapertura.
Perché il Civico 10 ha già realizzato nei mesi scorsi tante manifestazioni di successo, come il Corso di Danze Popolari, CarpianoMovie (mini-rassegna di film d'autore), CarpianoMovieKids (cinema per l'infanzia), Legami di Cuore (ciclo di incontri sui temi dell'affido e dell'adozione abbinati a dibattito, proiezione cinematografica e spettacolo teatrale), Legami di Carta (aperitivo di quartiere con letture animate per bambini e baratto di libri), Legami Storici (mostra retrospettiva sulla nascita della Repubblica e visione del
film “L'uomo che verrà”), Young Addicted (supporto logistico alla
Festa Estiva del Centro di Aggregazione Giovanile organizzata nel
Parco degli Aironi). Ma questa era solo un'anteprima...
In piena crisi economica, il Consiglio comunale di Carpiano ha scelto nuovamente di investire sulla scuola. Approvando all'unanimità il
Piano per il Diritto allo Studio 2012-2013. Che include i progetti
didattici presentati dai docenti dell'Istituto Comprensivo "Paolo Frisi" (20.445 euro): Propedeutica musicale, Divertinglese, Potenziamento laboratori e A Scuola a passo di danza per la Materna “Arcobaleno”; Teatro scientifico, Laboratorio informatica, Diversità ed
integrazione, Accoglienza continuità, Basket e Karate per la Primaria “Manzoni”. Una decisione all'insegna della continuità. Perché gli
interventi del Comune sono diventati negli ultimi anni sempre più
consistenti, anche dal punto di vista economico, integrando l'apporto calante di altre istituzioni. Prima fra tutte la Provincia, che ha
ridotto a sole 10 ore settimanali la presenza dell'educatore di sostegno per i disabili sensoriali (contro le 22 ore del 2010-2011). Il
Comune ha provveduto quindi a sostenere parte della spesa, garantendo un'assistenza media di18/19 ore settimanali. Complessivamente, il Piano 2012-2013, in controtendenza rispetto a molti
comuni limitrofi, impegna 586.489,16 euro (circa 40.000 euro in
più dello scorso anno), coperti per 246.000 euro dalle rette per la
mensa scolastica (240.000 euro) e per il pre-scuola (6.000 euro).
Oltre alla refezione (289.000 euro) e al trasporto alunni (115.500
euro), risultano finanziate l'assistenza educativa per i soggetti disabili (106.000 euro), le attività di orientamento (13.000 euro), la fornitura gratuita dei libri di testo a tutti gli allievi della Primaria e a
quelli della Secondaria di I grado con indicatore ISEE non superiore a 15.457 euro.
14
Carpiano Novembre 2012
Cultura
e Biblioteca
Sapere e conoscenza:
l'eco-carburante della
ripresa economica
L'Assessore Zannino presenta le attività dell'Assessorato alla Cultura
“Esiste uno stretto rapporto
tra cultura e sviluppo: bisogna investire in conoscenza
per stimolare il progresso e
la produttività del nostro
paese”. Non ha dubbi l'Assessore Zannino, mentre
illustra le numerose iniziative promosse dall'Assessorato alla Cultura. E a chi gli fa
notare che in tempi di crisi
sarebbe opportuno tagliare
in primo luogo le spese
voluttuarie, come quelle
destinate alle attività culturali, risponde severo: “Con
i colleghi Branca e Pederso-
li, responsabili dell'Educazione e delle Politiche Giovanili, e più in generale con
tutta la Giunta, abbiamo
sempre cercato di tener fede
a un principio di fondo: se
vogliamo davvero ritornare
a crescere, a ricostruire
un'idea di futuro, dobbiamo valorizzare il sapere e la
cultura. Perché lo sviluppo,
quello vero”, precisa l'Assessore, “non è una nozione
meramente quantitativa,
incentrata sull’aumento del
PIL, che peraltro si è rivelato un indicatore alquanto
Due conferenze-dibattito
dedicate ai temi caldi
della Giustizia
Prosegue il ciclo di incontri organizzato dal Comune e dalla Parrocchia di Carpiano sui grandi temi della società contemporanea che
toccano la vita e il destino di tutti noi. Temi trattati spesso con
superficialità nei rissosi talk show televisivi o nella caotica ragnatela
del web, sempre più infestata da fonti inattendibili e leggende
metropolitane. Per discuterne in modo costruttivo e sereno, l'Assessore Zannino e don Gianni Verga hanno scelto, quindi, di ricorrere
al tradizionale ma ancora efficacissimo dibattito 'dal vivo', invitando studiosi ed esperti di alto profilo culturale disposti a confrontarsi tra di loro e con i cittadini. I quali hanno risposto con interesse
all'iniziativa. Dopo 'Famiglia', 'Immigrazione' e 'Laicità' (i tre argomenti delle conferenze svolte l'anno scorso), la stagione 2012-2013
si è aperta nella Sala Consiliare del Municipio con due iniziative
dedicate ai problemi della Giustizia. Venerdì 19 ottobre, dopo i saluti di don Gianni e l'introduzione dell'Assessore Zannino, il dott.
Cesare Beretta, Presidente della Sezione Penale del Tribunale di
Pavia, l'avv. Salvatore Scuto, Presidente della Camera Penale di
Milano, l'avv. Mirko Mazzali, Presidente della Commissione Sicurezza del Comune di Milano, e don Francesco Palumbo, Cappellano del carcere di Opera, hanno discusso su 'La certezza della pena e
la rieducazione del condannato'. A fungere da moderatore, il prof.
Giorgio Bertazzini, del Direttivo Nazionale di Antigone, Associazione per i diritti e le garanzie nel sistema penale. Venerdì 16 novembre, sempre alle 21, appuntamento con 'Il diritto alla tutela della
salute e la dignità della vita'. Relatori, il dott. Cesare Beretta, presente anche al primo incontro, don Gianni Verga, e il dott. Giovanni Battista Guizzetti, Responsabile del Reparto 'Stati Vegetativi' del
Centro Don Orione di Bergamo. Moderatore, il prof. Daniele Calvi, insegnante e giornalista.
imperfetto del benessere
collettivo. Ma deve includere tra i suoi parametri,
come ha suggerito la Commissione mista Cnel-Istat
in sintonia con l'art. 9 della
Costituzione, anche i
cosiddetti beni immateriali:
educazione,
istruzione,
ricerca scientifica, conoscenza, tutela del paesaggio,
dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico. In
assenza dei quali non c' è
innovazione tecnologica,
non c'è progresso, non si
creano nuove opportunità
di lavoro per i giovani. Chi
pensa alla crescita senza
ricerca e senza cultura, ipotizza per le nuove generazioni un futuro da consumatori disoccupati, innesca
uno scontro generazionale
devastante e condanna la
nostra società a un inesorabile declino. Nell'ultimo
decennio in Italia, a differenza di altri paesi come
Francia, Germania e Stati
Uniti, è accaduto l’inverso
di ciò che era necessario. Si
è affermata la marginalità
della cultura e dei Ministeri
che se ne occupano (Beni
Culturali, Istruzione, Università e Ricerca) ritenuti
centri di spesa improduttiva da trattare con tagli trasversali. E' tempo, invece,
che la cultura”, conclude
Zannino, “torni al centro
dell’azione di governo.
Com'è già successo in questi anni nella piccola realtà
di Carpiano”.
Gli appuntamenti
d'autunno
con la Biblioteca
Confermata anche per il prossimo anno la convenzione con
il Sistema Milano Est, la Biblioteca di Carpiano affronta la
stagione 2012-2013 con il vento in poppa. Il suo stato di
salute, del resto, è testimoniato dai 310 iscritti (70 dei quali
hanno usufruito del prestito on line), dall'ampliamento dell'orario di apertura, dall'acquisto di parecchi audiolibri e dalle molteplici iniziative promosse dalla Commissione di
Gestione con il contributo dell'Assessorato alla Cultura. A
ricordarcele, la Presidente Raffaella Pisano che si limita a citare solo le più recenti: il 'Progetto Teatro di Pietra', a cura di
Adriana Milani, con quattro letture e tre laboratori per l'infanzia proposti per Carnevale, Pasqua, Halloween e Natale
2012; le due animazioni del sabato per i bambini dai 4 ai 10
anni 'Enrica la strana formica' ed 'Enrica e le formiche ribelli' (29 settembre e 13 ottobre); il suggestivo 'Planetario Gonfiabile 1,2,3 stella', allestito il presso il Centro Anziani Anni
Verdi per gli alunni delle elementari e dedicato al sistema
solare, alle costellazioni e ai miti celesti (22 settembre). Prossimo appuntamento a dicembre per la costruzione del grande albero natalizio di fronte alla Scuola Primaria.
Novembre 2012
Carpiano
15
Ambiente
e Territorio
Vincolate all'attività
agricola tutte le aree
di pregio ambientale
Nuovo insediamento produttivo nella zona industriale di Francolino
"Il Comune di Carpiano,
immerso totalmente con
le sue ben quattordici
cascine nel Parco Sud
Milano intende: 1. identificare e 'consacrare' la
parte nord e la parte sud
del proprio territorio
(d'accordo anche con le
Amministrazioni locali
dei Comuni adiacenti) a
terreni agricoli di
importanza rilevante
(vedi PGT 2009); 2.
richiedere d'altro canto
nella parte centrale del
territorio un modesto e
contenuto aumento produttivo per garantire la
manutenzione
delle
infrastrutture e dei servizi per la popolazione,
come peraltro è avvenuto
di recente con il rifacimento di parte delle strade vicinali, la posa di
nuove piantumazioni
(circa 500 alberi in cinque anni!), la mitigazione
dell'impatto ambientale
della S.P.40 e l'ulteriore
sviluppo della mobilità
ciclo pedonale, in colle-
gamento anche con
Melegnano-stazione".
Questo, in sintesi, il passo conclusivo del documento approvato a settembre dalla Giunta
Ronchi per la definizione
degli Ambiti Agricoli
Strategici da inserire nel
Piano Territoriale di
Coordinamento del Parco Sud predisposto dalla
Provincia di Milano. Preceduto da un incontro
svolto il 24 luglio a Melegnano con l'Assessore
provinciale Fabio Altito-
nante, il documento conferma, dunque, la scelta,
concordata con i Comuni limitrofi, di vincolare
all'attività agricola due
vaste aree di elevato
valore ambientale che
coprono oltre il 90% del
territorio comunale: una
a nord della zona residenziale e di quella industriale della frazione Francolino, confinante con Locate Triulzi e San Giuliano
Milanese; l'altra a sudsud est, contigua rispettivamente alla Provincia di
Pavia e al Comune di
Cerro al Lambro. L'Amministrazione
chiede
inoltre di includere nel
perimetro del Parco Sud,
a titolo di compensazione e ottimizzazione del
territorio esistente, le
aree in fregio alla S.P. 40,
per una superficie complessiva di mq. 57.109
(in verde nella piantina).
Quanto, invece, alla
richiesta di aree da destinare a insediamenti produttivi (in rosso nella
piantina), viene individuata una superficie complessiva di 87.846 mq. (di
cui il 50% a standard) a
ovest della zona industriale di Francolino. Lo
stralcio di tali aree dal vincolo agricolo risponde a
una triplice esigenza: offrire nuovi posti di lavoro,
reperire le risorse necessarie a garantire adeguati
servizi alla cittadinanza e
potenziare la presenza di
esercizi commerciali di
vicinato. Una proposta del
tutto compatibile con le
finalità del Parco. Anche
perché il PGT esclude
qualsiasi ulteriore espansione di edilizia residenziale, fissando il tetto massimo della popolazione
comunale agli attuali
4054 abitanti.
Le scelte del Comune sul Piano Territoriale del Parco Sud
Respinta la conversione a industria chiesta per l'impianto del biogas
Le due aree comprese nel perimetro del Parco Sud che il
Comune ha deciso di convertire ad uso industriale (rispettivamente di mq. 87.846 e mq. 6.024) non vengono più usate da molti anni per le attività agricole. Inoltre, non figurano
tra quelle di ripopolamento con divieto di caccia, non alterano il reticolo naturale irriguo e non compromettono in
alcun modo né le altre aziende agricole esistenti né la veduta del paesaggio. Si tratta, in pratica, di terreni incolti, indicati fin dalla prima adozione della variante al PRG
(26/10/1996) come inidonei alla pratica dell'agricoltura.
Respinta, invece, la richiesta di inserire nella proposta di
modifica del perimetro del Parco Sud le aree individuate per
l'insediamento di un impianto di biogas. Anche questa
istanza riguarda due terreni incolti di mq. 38.300 (edifici e
macchinari) e di mq. 46.407 (opere di compensazione
ambientale). L'Amministrazione ha, inoltre, indicato le zone
16
Carpiano Novembre 2012
di pregio storico e naturalistico su cui ha già programmato o intende realizzare interventi di valorizzazione o di
restauro: 1. sistemazione del così detto “cono del Castello”, area verde di 19.400 mq. che s’incunea nell’abitato fino
a raggiungere l’edificio della Cascina Castello (970.000
euro); 2. riapertura dei fontanili “Cimitero” e “Taverna”
che alimenteranno il Cavo Lisonello, attualmente quasi
asciutto e causa di problemi igienico sanitari nell’attraversamento del centro abitato (150.000 euro); 3. costruzione di
piste ciclopedonali e di aree attrezzate per la sosta e lo svago previste dal progetto MiBici (1.000.000 euro); 4. recupero mediante Piano di Intervento Integrato della Cascina
Castello in attuazione dell’Accordo sottoscritto con la proprietà (Golgi-Redaelli) che contempla la cessione al Comune dell’ala di fabbricato sottoposta a vincolo per le bellezze
architettoniche (4.500.000 euro).
Territorio e Ambiente
Questo impianto di biogas
proprio non s'ha da fare ...
Stanziati dall'Amministrazione seimila euro per il ricorso al Tar
Può un'Amministrazione
"ambientalista" e sensibile ai temi ecologici come
quella di Carpiano, all'avanguardia nella raccolta
differenziata, nella mobilità sostenibile, nel
risparmio
energetico,
nella promozione della
"filiera corta", nello sviluppo delle nuove tecnologie a basso impatto e
consumo (wireless e fotovoltaico), opporsi con
assoluta intransigenza
all'insediamento di un
impianto per la produzione del biogas? Che,
non dimentichiamolo,
appartiene a quelle forme
di energie alternative e
rinnovabili tanto care ai
fautori della "green economy"? Evidentemente
sì, se l'impianto in questione dovesse installarsi
in un'area protetta e a
forte vocazione agricola
come il Parco Sud. E presentare, almeno a giudicare dal progetto, non
poche controindicazioni
dal punto di vista delle
ricadute sul territorio e
altrettante incongruenze
sotto il profilo della regolarità normativa. Dun-
que, c'è poco da stupirsi
se maggioranza e opposizione, una volta tanto
unite dal medesimo
obiettivo, hanno approvato insieme in Consiglio
Comunale la proposta
della Giunta Ronchi di
ricorrere al Tar, stanziando seimila euro del proprio Bilancio, contro la
decisione assunta dalla
Provincia di Milano. La
quale, il 19 giugno scorso, come Ente Gestore
del Parco Sud e con il
parere favorevole della
Conferenza dei Servizi,
ha concesso alla Società
Agricola SCOR UNO
s.r.l. l'autorizzazione a
costruire un impianto
per la produzione di
energia elettrica alimentata da biogas (ossia da
scarti di prodotti ortofrutticoli e da liquami o
deiezioni animali) in via
Pertini. Senza peraltro
tener conto della posizione decisamente negativa
espressa dalla Giunta di
Carpiano. Che, tramite
le delibere n.16 del
16/04/2012 e n.40 del
14/05/2012, recepiva in
toto la relazione tecnica
predisposta dal Settore
Pianificazione e Gestione
Territorio del Comune,
basando il proprio dissenso sui seguenti punti:
1. incompatibilità della
localizzazione dovuta
alla vicinanza della zona
industriale, delle strutture ricettive e del nucleo
residenziale di Francolino; 2. contrasto con gli
strumenti di pianificazione urbanistica, poiché sull'area in questione, classificata nel P.G.T.
come zona agricola inutilizzata, sono vietate sia le
opere edilizie che le attività di discarica e immagazzinamento all'aperto
di rifiuti, rottami e altri
depositi estranei all'attività agricola, nonché
impianti di smaltimento
e trattamento rifiuti; 3.
eccessivo aggravio del
traffico veicolare (sono
previsti 93 viaggi settimanali e 13 viaggi al
giorno per l'approvvigionamento della biomassa,
nonché 32 viaggi settimanali per il trasporto
della frazione solida e 60
per quella liquida) sia
all'interno della zona
industriale di Francolino
sia sulla S.P. 40, già fortemente congestionata dal
transito di mezzi pesanti
e dagli effetti del pendolarismo; 4. presenza di
esalazioni maleodoranti
nell'ambiente circostante
dovute al deposito di
deiezioni zootecniche e
alla fermentazione di
scarti ortofrutticoli; 5.
mancato rispetto della
normativa (da verificare)
che classifica questi
impianti come agricoli, e
quindi realizzabili in
un'area del genere, solo
se il 51% della biomassa
utilizzata è auto prodotto
e proviene da terreni di
pertinenza dell'impianto
stesso. E ora, l'ultima
parola spetta alla giustizia
amministrativa.
La maestosa bellezza degli alberi monumentali
Vere e proprie opere d'arte della natura. Da salvaguardare e
proteggere. Piante di alto fusto, talvolta secolari, che allargano come braccia gigantesche i loro ombrosi rami, svettando
all'orizzonte della verde pianura. Per regalare dolci frescure e
ossigeno agli umani o un nido stabile e sicuro agli uccelli spaventati dai rumori del traffico. Nel territorio di Carpiano ce
ne sono nove. Le hanno censite, misurate e fotografate i tecnici della Provincia e del Comune nel corso dei sopraluoghi
eseguiti per la redazione del Piano di Coordinamento del Parco Agricolo Sud Milano. La più spettacolare (e forse la più
conosciuta) è la maestosa quercia (quercus) che troneggia
all'angolo di via Italia, accogliendo come una fiera e nobile
vedetta chi lascia la Binasca per immettersi nel centro del paese. Gli altri otto appartengono alla specie del taxodium disticum, prosaicamente noto come cipresso calvo. Il primo, di
cinque metri e mezzo, si trova all'ingresso della cascina Longora. E i rimanenti? Tre, che superano i tre metri d'altezza,
circondano la chiusa del cavo Lisone sulla strada per Pairana.
Altri tre, più alti di due metri, costeggiano le sponde della
roggia Bescapera. L'ultimo presidia l'incrocio di quest'ultima
con il cavo Comelli. Chi non lo ha ancora fatto, vada ad
ammirarli. Ne vale davvero la pena.
Novembre 2012
Carpiano
17
Associazioni Carpiano
La Festa del Riso riapre per un
giorno le porte del Castello
Ormai è la regola. Ogni volta la Festa del Riso si rinnova. E non finisce mai di stupire. Merito, come sempre,
degli oltre cento volontari
disposti puntualmente ad
affrontare settimane di fatiche e sacrifici pur di rendere
divertente e originale questa
sagra popolare. Nata otto
anni fa con l'obiettivo di
valorizzare le origini storiche
e le tradizioni contadine del
paese, la festa sembra aver
trovato anche un suo 'filo
conduttore'. Sull'onda del
successo riscosso nel 2011,
Pro Loco, Associazioni locali
e Amministrazione comunale hanno infatti deciso di
riproporre la stessa ambientazione dello scorso anno. E
con l'aiuto di Ema '70,
società specializzata nell'organizzazione di eventi, spettacoli e sfilate in costume,
anche domenica 7 ottobre
sono riusciti, come per
magia, a trasformare il cen-
tro storico
di Carpiano in un
antico borgo medievale. Affollato
di
dame
e
cavalieri,
paggi e valletti, monaci e mercanti, scrivani e banditori, notai e giureconsulti,
tra filari di bancarelle e di
botteghe degne di un grande
emporio delle Fiandre.
All'interno del quale agiva
un operoso esercito di sarte,
maniscalchi, fabbri, intarsiatori, calzolai, ceramisti e
conciatori. Con incudini,
forge, mantici e telai in
perenne attività. E poi, stemmi, scudi, armature, frecce,
balestre. Insomma, una ricostruzione storica veramente
ben riuscita. Resa ancora più
suggestiva dalla vera novità
di quest'anno. Sì, perché per
la prima volta gli organizzatori hanno potuto utilizzare
il cortile, l'aia, il chiostro, i
portici e diversi edifici del
'Castello', la Grangia Certosina che per secoli è stata il
simbolo, l'orgoglio e il cuore
pulsante del paese. Una cornice scenografica ideale,
restituita almeno per un
giorno ai carpianesi.
Un week end di musica,
storia, arte e folclore
Salvare dal degrado
la Grangia Certosina
Oltre alla rievocazione medievale, chiusa con la sfilata di domenica pomeriggio, la Festa del Riso aveva in
serbo altre iniziative. Come “Piada Griglia & Rock'n
Roll”, quarto mini-festival delle band emergenti proposto venerdì 5 ottobre dai ragazzi del G.e.CA. reduci dai brillanti risultati estivi del Gran Varietà (XIX edizione) e di Carpiano Music Fest. Musica dal vivo con
il “Baby Dance” e il ballo liscio anche nella serata di
sabato 6 ottobre, che proponeva la proiezione del
video “Carpiano: un territorio, un castello” realizzato
da Amici del Castello e Fotoclub VisiOne. Domenica,
visite guidate all'interno del Castello a cura del giovane esperto d'arte Giorgio Mantoan. In funzione,
come sempre, il servizio ristorante. Doveroso, quindi,
citare tutte le associazioni che hanno contribuito alla
riuscita della manifestazione: ACLI, Amici del
Castello, A.S. Bike Carpiano, ASD Carpianese, ASD
Carpiano Volley, Auser Carpiano, AVIS, Biblioteca
comunale, Carpiano Calcio Balilla, Comitato Organo,
Fotoclub VisiOne, Gruppo Acquisto Solidale, GeCA,
Gruppo Oratorio, Movimento artistico, Non siamo
soli, Parrocchia, PAF (Presepi Animazione Fantasia),
ProLoco e Protezione Civile.
L'azione congiunta di Amministrazione Comunale,
ProLoco, Amici del Castello e Italia Nostra ha convinto la ASP Golgi-Redaelli, proprietaria della
Cascina Castello, a concederne l'utilizzo per lo svolgimento di alcune manifestazioni: Festa del Riso,
Giornata del Volontariato, Stracarpiano, Carpiano in
Festa. I contatti fra le parti, iniziati alla fine del 2011,
nascevano dall'obiettivo di fermare il degrado della
struttura, abbandonata a se stessa dopo il trasferimento in altra sede dell'azienda agricola Negroni,
rendendola fruibile, perlomeno in certe limitate circostanze, alla popolazione di Carpiano. La prima
delle quali è stata, appunto, la Festa del Riso (6/7
Ottobre 2012). L'idea di fondo, almeno fino a quando non sarà definito l'utilizzo finale dell'intero edificio, è quella di moltiplicare le iniziative da svolgere al
suo interno provvedendo alla manutenzione ordinaria delle aree di maggior pregio in modo da sensibilizzare l'opinione pubblica e tutti gli enti interessati
sulla necessità di salvare questo bene architettonico
d'inestimabile valore. Parte del ricavato della Festa
del Riso andrà al Comune di San Possidonio (MO),
colpito dal sisma dello scorso maggio.
Una riproduzione donata dal Sindaco
al posto dell'originale rubato
Durante la Festa del Riso, il Sindaco Francesco Ronchi ha
donato un pannello sostitutivo che riproduce l'immagine a
dimensioni reali della formella scolpita nel XV secolo dal
noto artista Antonio Amadeo e posta nell'androne d'ingresso
del Castello. Il manufatto originale era stato rubato agli inizi
dell'anno, malgrado le tempestive segnalazioni dell'Amministrazione comunale alla Proprietà (ASP Golgi Redaelli) circa
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Carpiano Novembre 2012
i rischi di degrado e i possibili
furti dovuti allo stato di
abbandono e di inadeguata
custodia della struttura. Il pannello collocato al posto del bassorilievo originale testimonia l'attenzione del Comune nei
confronti dello straordinario patrimonio storico, culturale e
architettonico rappresentato dall'Antica Grangia Certosina.
Gruppi Consiliari
La centralità della persona
e della comunità
Cari concittadini, il punto
cardine del nostro programma elettorale, e più in
generale del gruppo Carpiano per Te, la centralità
della persona. Un paese è
un insieme di cittadini, che
costituisce una comunità: il
senso sociale non è innato,
ma va perseguito e facilitato
da chi amministra i soldi di
tutti (nessun genitore penserebbe di essere tale solo
perché nutre il proprio
figlio e gli intesta un conto
in banca!). Per questo il
nostro comune, pur essendo di piccole dimensioni,
vanta una quantità e una
qualità di Servizi alla Persona difficilmente paragonabile a quelli offerti dai
comuni
delle
nostre
dimensioni.
Questa è una precisa scelta
dell'Amministrazione, che
va in controtendenza con
quanto accade a livello
nazionale e/o regionale:
basti pensare al taglio dei
contributi per la non auto-
sufficienza o alla riduzione
di oltre il 30% degli stanziamenti per il sociale da
parte della Regione. ( vedi
“taglio regione lombardia
non autosufficienti”).
Crediamo fortemente che
il primo dovere degli
amministratori di un paese
sia quello di pensare alle
persone, di difendere i
diritti di ciascuno, di contribuire a rendere la vita
quotidiana molto più
sostenibile. Certo in questo
periodo di crisi, diventa
difficile conciliare le esigenze di tutti con le risorse
economiche che si riducono: il nostro sforzo è stato
quello di cercare il denaro
anche attraverso canali
diversi rispetto ai tradizionali trasferimenti: sia il
bando CARIPLO (andato
a buon fine), sia il Bando
Europeo “LIFE+” (siamo
in attesa della prima valutazione) prevedono finanziamenti alle Amministrazioni
a fronte di progetti rigorosi
e credibili, costruiti in
coerenza ai principi
enunciati e che
dimostrino lungimiranza. È per questo
che non condividiamo
la proposta delle opposizioni di tagliare parte dell’IMU (senza peraltro specificare dove recuperare le
risorse per sopperire alla
mancanza di quelle entrate!) quasi fosse un “regalo
di Natale” ai cittadini: siamo convinti che ai cittadini dobbiamo garantire servizi e interventi necessari e
duraturi nel tempo. Non
siamo disposti, per racimolare qualche voto, a cambiare queste convinzioni…
Stiamo gestendo in modo
oculato le risorse, cercando
di pesare il meno possibile
sulle tasche dei cittadini (
non abbiamo aumentato le
aliquote dell'imu prima
casa, né l'addizionale
irpef ), garantendo nel contempo la giusta equità nella
contribuzione. Quasi tutti i
nostri servizi, infatti,
sono soggetti a tariffazione ISEE, differenziata a seconda
del servizio (es: non
abbiamo modificato le
fasce del nido, perché il servizio è già molto oneroso
per una famiglia giovane;
abbiamo aumentato il costo
di quei servizi rivolti a
famiglie in cui entrambi i
genitori lavorano, come il
prolungamento e/o il prescuola...).
Il tentativo è quello di organizzare e offrire servizi, ma
anche di favorire corresponsabilità e autonomia
da parte dei cittadini; programmare gli interventi e
renderli stabili nel tempo ci
permette inoltre di garantire le risorse per chi davvero
ha bisogno dell’aiuto di tutti e che non possiamo
dimenticare, perché “siamo
in tempi di crisi”: la solidarietà fa parte di quei principi a cui non intendiamo
rinunciare.
IMU ulteriore balzello
a carico del Cittadino
“FORZA PAESE!” in occasione del Consiglio Comunale tenutosi il 27 Settembre
scorso, aveva presentato, tramite il proprio Capogruppo
Sig.ra Abbatinali M.R. Loredana una mozione relativa
all'approvazione dell'aliquota comunale dell'IMU, chiedendo che, così come hanno
proceduto altre Amministrazioni comunali, anche il
Comune di Carpiano utilizzasse gli stessi criteri i quali,
in sostanza, azzeravano l'applicazione del suddetto balzello sulle prime case di abitazione. Ovviamente l'Am-
ministrazione Comunale ha
proceduto applicando l'IMU di competenza comunale nella misura dello
0.4%, sostenendo che saranno in pochi ad esserne soggetti al pagamento in quanto
le detrazioni previste esonerano dal balzello una moltitudine di Famiglie. Inoltre
non dimentichiamo che, se
come asserito dai nostri
Amministratori, l'incasso
sarà esiguo, è doppiamente
incomprensibile l'approvazione dell'aliquota di cui
sopra, visto che per altri fabbricati l'Amministrazione ha
proceduto ad aumenti più
sostanziosi e molto più redditizi. Il solito ritornello delle Amministrazioni Pubbliche che lamentano la scarsità
di risorse a loro disposizione
e si giustificano tutte le volte
che ci mettono le mani in
tasca, non trova più alcuna
comprensione da parte del
Cittadino onesto, basti pensare a ciò che stà avvenendo
in diverse Regioni e l'utilizzo
che
hanno fatto dei nostri sacrifici. Auspichiamo non solo
che tutti questi individui
vengano giudicati severa-
mente, così come auspichiamo l'abolizione di TANTI
ENTI UNITILI (Es. Provincie, Consorzi, ecc.), e l'istituzione delle Macroregioni. Così diminuendo il
numero degli “Addetti” probabilmente diminuirà anche
il fabbisogno per il loro
mantenimento. E' vero
abbiamo divagato, ma ricordiamoci che molti devono
pagare l'IMU e stanno ancora pagando i ratei del
mutuo!! Ci auguriamo solo
che l'oculatezza sia la qualità
di chi ci amministra a tutti i
livelli.
Novembre 2012
Carpiano
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