Carpiano Notizie - Comune di Carpiano
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Carpiano Notizie - Comune di Carpiano
Carpiano Periodico a cura dell’Amministrazione Comunale N O T I Z I E Novembre 2012 in questo numero pag_2 Editoriale: la ricorrenza del 4 novembre pag_3 Finanza locale: le nuove aliquote IMU pag_4/5 Le tasse a Carpiano e nei comuni vicini pag_6/9 Tagli: Patto di stabilità e Spending review pag_10/11 Politiche Sociali: tutti i servizi del Comune pag_12-13 Politiche Sociali: tutti i servizi di ASSEMi pag_14 Nuovi spazi e attrezzature per il Civico 10 pag_15 Cultura e Biblioteca: gli incontri sulla Giustizia pag_17 Biogas: il Comune pronto a ricorrere al Tar pag_18 La Festa del Riso riapre i cancelli del Castello Editoriale del Sindaco Costruire insieme un domani senza guerra e senza violenza Cari concittadini, il 4 Novembre 2012 abbiamo celebrato il novantaquattresimo anniversario della fine della prima guerra mondiale, che per l’Italia ha significato la quarta guerra d’Indipendenza dal dominio straniero con il completamento dell’Unità nazionale. Una celebrazione dedicata anche alla Giornata delle Forze Armate, che uniscono un’organizzazione umana ben coordinata a una dotazione tecnologica sempre più efficiente, e alla Commemorazione dei Militari Caduti in tutte le guerre. Accomunando i soldati italiani uccisi in questi ultimi anni in Iraq e in Afghanistan, nel pieno della propria vitalità e in missione di pace, ai loro coetanei morti nella Grande guerra, ci risulta più facile comprendere che si tratta, in entrambi i casi, di giovani vite sacrificate con dolore proprio e delle famiglie. Giovani che non si sono sottratti al proprio dovere fino in fondo, quelli di oggi come quelli di novant’anni fa o della guerra in Africa, della seconda guerra mondiale o, ancora, della lotta di liberazione. Caduti in tempi diversi ma con lo stesso spirito, la medesima forza vitale, le stesse speranze troncate sul nascere. Esseri umani che corrispondono ai nostri padri, ai nostri fratelli, ai nostri figli. E’ giusto che noi, generazioni più fortunate non ci dimentichiamo di questi nostri Caduti cui siamo anche debitori della nostra libertà. Ma dal loro sacrificio e dalle guerre che ne 2 sono la causa dobbiamo almeno trarre insegnamento che questo modo barbaro di risolvere le controversie tra i popoli, tra gli interessi e le diverse ideologie è un errore dalle conseguenze disastrose e catastrofiche. In ogni conflitto neanche i vincitori escono senza gravi danni. La guerra non è affatto un gioco. E' tra i peggiori mali che affliggono l’umanità se non il peggiore in assoluto perché provocato dall’uomo, mentre le epidemie e la fame si verificano indipendentemente dall'umana volontà. Per questo è nostro assoluto dovere mantenere e trasmettere la memoria storica e la documentazione della guerra alle generazioni presenti e future. A chi, cioè, non ha vissuto direttamente queste tragedie, affinché i medesimi errori non si ripetano e si evitino i conflitti, le tensioni sociali e ogni situazione che possa degenerare nella violenza. La vera Pace è un bene prezioso, un’immensa ricchezza che deve essere sempre salvaguardata, difesa e garantita ad ogni persona, ad ogni bambino, ad ogni nucleo familiare. Per questo chiediamo che le nostre Forze armate si impegnino esclusivamente in missioni finalizzate alla difesa e alla garanzia della Pace in tutti i paesi e in primis nel territo- rio nazionale. Facendo buon uso delle tecnologie a loro disposizione, con la saggezza e la cultura su cui si fondano i principi della Costituzione Repubblicana, si renderanno sempre testimoni dell’Italia e della sua civiltà. Celebriamo quindi l’Unità di questa nazione una e diversa in un momento difficile della sua storia che ci impone grandi sacrifici e rinunce. Occorre, infatti, che il nostro Stato realizzi i cambiamenti richiesti dall'attuale situazione economica mondiale. Perché ciò avvenga, oltre a recuperare e rafforzare i propri valori spesso offuscati, l'Italia deve garantire la reciproca tolleranza e il rispetto delle diversità etniche e culturali presenti sul suo territorio, valorizzandone le caratteristiche positive. Il Sindaco Francesco Ronchi Serate della salute: i killer silenziosi che minacciano il nostro cuore Sono riprese con l'autunno le iniziative di informazione sanitaria organizzate dal Comune in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera di Melegnano e l'Associazione 'Salute ma non Solo'. Dopo gli incontri dell'aprile scorso con il dott. Andrea Crocetti, psicologo e psicoterapeuta ('Stress e disturbi d'ansia' e 'Depressione') e la 'II^ Giornata del Respiro' (con spirometria basale gratuita) svolta a maggio dal dott. Giuseppe Lavecchia, specialista delle malattie respiratorie presso l'Ospedale di Vizzolo Predabissi, è ora la volta dei “killer silenziosi” che minacciano la salute del nostro cuore. Colesterololo e Trigliceridi in eccesso, infatti, favoriscono l'insorgere di malattie molto gravi, che potrebbero essere evitate adottando un'adeguata alimentazione, uno stile di vita corretto e un semplice esame clinico. Di queste problematiche hanno parlato il 23 novembre alle ore 21 nella Sala Consiliare il dott. Claudio Pandolfi, Specialista in Endocrinologia-Medicina Interna Servizio di Endocrinologia e malattie Metaboliche presso l'Azienda Ospedaliera di Melegnano e Rosaria Princiotta Cariddi, presidente dell'associazione “Salute ma non Solo”. Carpiano Novembre 2012 Speciale Bilancio 2012 Approvate in Consiglio comunale le nuove aliquote dell'Imu Fermo al quattro per mille il prelievo sull'abitazione principale Chi si attendeva risse verbali e barricate è rimasto deluso. A Carpiano, la maratona delle aliquote Imu si è conclusa senza spargimenti di sangue. Anzi, in un clima composto e civile. E con un mese di anticipo sulla scadenza di legge, differita in extremis dal Governo Monti a fine ottobre per consentire ai Comuni di rivedere i loro bilanci sulla base dei complessi meccanismi applicativi della nuova imposta. Che, oltre a rendere più insonni le notti degli italiani, ha costretto anche i gruppi consiliari carpianesi e i funzionari del Comune "a fare gli straordinari". Con un duplice obiettivo: garantire gli equilibri finanziari dell'ente locale e gravare il meno possibile sui redditi dei loro concittadini, già falcidiati dalla più grave crisi economica del dopoguerra. Risultato? Al tavolo del Consiglio Comunale, lo scorso 27 settembre, sono arrivate tre proposte distinte: le due mozioni presentate dalle minoranze (Forza Paese e Insieme per Carpiano), che chiedevano, seppure con modalità differenti, di "azzerare" l'Imu sulla prima casa, e il documento della Giunta, illustrato dall'Assessore al Bilancio Gaetano Tosi. Il quale, conti alla mano, ha definito tecnicamente impraticabili sia la richiesta formulata dal capogruppo di “Forza Paese” Abbattinali - assente dall'aula per evitare che anche il suo voto contrario potesse apparire “come una sorta di rassegnazione all'ulteriore balzello” - sia l'istanza di "Insieme per Carpiano", firmata dai consiglieri Bruni, Finelli e Colleoni. Dopo di che, l'Assessore si è soffermato sulle scelte della Giunta, spiegando i criteri, le cifre e le motivazioni politiche del provvedimento. Che nasce dalla improrogabile necessità, accertata dall'Ufficio Ragioneria, di incrementare le entrate correnti del Comune, dopo la massiccia potatura ai trasferimenti erariali decisa dal governo Berlusconi con la legge 148/2010 (“Misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria”) e i tagli generati dall'applicazione della “Spending review” (legge 135/2012). Nella parte finale della sua relazione, Tosi ha dapprima “smontato” l'ipotesi di seguire, come suggeriva l'ordine del giorno Abbatinali, il modello di Assago, uno dei tre comuni italiani (gli altri due sono in Sardegna) che hanno rinunciato a riscuotere l'Imu sulla prima casa. E poi quella di ridurla al 2 per mille, avanzata, in alternativa al loro precedente emendamento, dai componenti di "Insieme per Carpiano" allo scopo di annullare il versamento della seconda rata (a saldo) previsto per dicembre. Respinte le mozioni delle minoranze, il Consiglio ha quindi approvato a maggioranza, con i voti del gruppo "Carpiano per Te", la delibera presentata dalla Giunta Ronchi, rendendola immediatamente esecutiva. Cala di un punto l'imposta sulle seconde case concesse in affitto Queste, in sintesi le decisioni assunte dal Consiglio Comunale in materia di Imposta Municipale Propria: - resta invariata l’aliquota di base dello 0,4% per le abitazioni principali e le relative pertinenze; - resta invariata l'aliquota di base dello 0,2% per i fabbicati rurali ad uso strumentale; - aumenta dello 0,1% l’aliquota di base (0,76%) per tutti gli altri beni immobili, salendo allo 0,86%; - diminuisce dello 0,1% l’aliquota di base (0,76%) sulle seconde case concesse in locazione scendendo allo 0,66% per incentivare il mercato regolare dell'affitto; - viene confermata la detrazione di duecento euro accresciuta, negli anni 2012 e 2013, di ulteriori cinquanta euro per ogni figlio di età inferiore a 26 anni che risiede nel Comune e vive abitualmente con i genitori, fino ad un massimo cumulabile di quattrocento euro, per le seguenti tipologie: a) unità immobiliari adibite ad abitazione principale del contribuente; b) unità immobiliari regolarmente assegnate dagli ex IACP (solo detrazione ma non aliquota ridotta per abitazione principale); c) unità immobiliari appartenenti a soci di cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari (solo detrazione ma non aliquota ridotta per abitazione principale). Novembre 2012 Carpiano 3 Speciale Bilancio 2012 Ma si poteva davvero eliminare la tassa sulla prima casa? Si poteva evitare ai contribuenti carpianesi il pagamento dell'IMU sulla prima casa? Adottando, ad esempio, la scelta fatta dal Comune di Assago, come suggeriva la mozione di "Forza Paese"? Oppure, utilizzando parte dell'avanzo primario per coprire le mancate entrate dovute all'annullamento dell'imposta (un “buco” di circa 100.000 euro), secondo le indicazioni di "Insieme per Carpiano"? O, ancora, rinunciare all'incasso della seconda/terza rata di dicembre (saldo) per far risparmiare a circa 800 famiglie una cifra complessiva di 50.000 euro? Le risposte a tutti questi interrogativi le ha fornite il Vicesindaco Gaetano Tosi nel corso del suo intervento in Consiglio, supportato anche dal parere tecnico dell'Ufficio Ragioneria. Prima di stabilire le aliquote definitive, infatti, l'Amministrazione comunale ha effettuato diverse simulazioni al fine di ottenere una stima quanto più accurata possibile del gettito Imu, del suo impatto sui contribuenti e degli eventuali meccanismi di compensazione previsti dal Fondo Sperimentale di Rie- quilibrio. Dalle quali è emerso che, lasciando invariate le aliquote di base dell'IMU, non sarebbe stato possibile assicurare la copertura delle spese senza procedere contestualmente alla drastica riduzione dei servizi territoriali o a un notevole incremento delle tariffe, con ricadute peggiori sulla cittadinanza di quelle prodotte dalla nuova imposta. Immobili: a Carpiano fisco meno esoso e più equo che altrove A Carpiano l'addizionale comunale Irpef dello 0,2% produce un introito di circa 100.000 euro. Più o meno quanto l'Imu sull'abitazione principale. E' una delle aliquote più basse di tutta la Provincia di Milano, come dimostrano le tabelle pubblicate nella pagina successiva. Tant'è che una famiglia residente a Melegnano con un reddito medio annuo di 50-60.000 euro paga di sola addizionale Irpef (0,80%) 400 euro contro i 100 euro da versare a Carpiano. L'Irpef, oltretutto, è un'imposta lar- gamente evasa, che incide in particolare sui pensionati e sui lavoratori dipendenti. Perciò, ogni punto in più di addizionale comunale alimenta la sperequazione tra gli evasori e i contribuenti onesti, a svantaggio ovviamente di chi denuncia i propri redditi fino all'ultimo centesimo. L'Imu, invece, malgrado tutto, è più equa. Perché colpisce il valore patrimoniale dell'immobile, in base ad un reale criterio di progressività, rispettando il dettato della Costituzione. Le scadenze per i contribuenti .. e quelle dei Comuni e del Governo I casi particolari 18 giugno: l’acconto alla cassa Ultimo giorno per versare l’acconto dell’Imu, pari al 50% dell’imposta, da calcolare applicando le aliquote - base (0,4% la prima casa, 0,76% gli altri immobili, 0,2% quelli rurali strumentali con un acconto del 30%). Sulla prima casa, l’acconto può essere di 1/3 ------------------------------------------------17 settembre: la seconda rata Per i proprietari di abitazioni principale che scelgono di pagare l’Imu in tre rate, scade il termine per il versamento della seconda rata, sempre pari a 1/3 dell’imposta annua calcolata sull’aliquota di base (0,4%) -------------------------------------------------30 novembre: rurali da accatastare I fabbricati rurali ancora censiti al catasto dei terreni vanno iscritti al catasto edilizio urbano, senza versare il saldo e pagando l'intera quota a dicembre -------------------------------------------------17 dicembre: conguaglio rompicapo I proprietari devono calcolare l’imposta dovuta su base annua alla luce dell’aliquota definitiva fissata da Stato e Comune; poi, una volta sottratto l’importo dell'acconto, dividere il saldo tra quota statale e comunale 30 giugno: l’ora del bilancio I Comuni approvano il bilancio preventivo, riportando nelle entrate l’importo stimato dal Ministero dell’Economia. Fin da ora possono però deliberare le loro aliquote Imu e il relativo regolamento, avendo comunque tempo di modificarle fino al 30 ottobre -------------------------------------------------- Case affittate Sulle case in affitto si applica l’aliquota ordinaria dello 0,76%, sia per contratti liberi che per quelli a canone concordato. I Comuni possono ridurre l’aliquota fino allo 0,4% in base al tipo di contratto -------------------------------------------------- 30 ottobre: le scelte dei Comuni Le case sfitte sono considerate seconde case e tassate con aliquota Imu ordinaria (0,76%), che i Comuni potranno aumentare o diminuire dello 0,3%, colpendo di più, ad esempio, lo sfitto rispetto al locato. La legge però non considera che in alcune zone di campagna, le case sfitte non sono abitazioni di villeggiatura, ma case vuote, ereditate, dopo la morte dei proprietari, da figli o nipoti che vivono stabilmente altrove -------------------------------------------------- 4 Carpiano Novembre 2012 Ogni Comune deve stabilire ila quota definitiva del prelievo sulla prima casa (da 0,2% a 0,6%) e sugli altri immobili (da 0,46% a 1,06%), scegliendo anche aliquote differenziate, con sconti fino allo 0,4% e/o un incremento delle detrazioni per la prima casa -------------------------------------------------- 10 dicembre: e quelle del governo Fino a sette giorni dalla scadenza del saldo (17 dicembre), il Governo può modificare le aliquote base dell’Imu, i margini di manovra dei Comuni e l’ammontare delle detrazioni per la prima casa. In pratica, Palazzo Chigi si riserva di rivedere il livello del prelievo alla luce del gettito derivante dal primo acconto. Se il Decreto arriverà dopo fine ottobre, potrebbe creare seri problemi contabili Case sfitte Anziani e disabili ricoverati Se un anziano o un disabile risiede in modo permanente in istituti di ricovero o sanitari, la sua abitazione è tassata come seconda casa (aliquota 0,76%). Qualora non sia affittata, il Comune può ridurre l'importo fino al livello della prima casa (0,4%), ma senza intaccare la quota (0,38%) da versare allo Stato Speciale Bilancio 2012 Il confronto (vincente) con altri comuni dell'hinterland milanese Nel 2008 a Carpiano si applicava il 5 per mille ICI sulla prima casa con una detrazione fissa di 100 euro. Ora, l'aliquota è il 4 per mille con 200 euro di detrazione e 50 euro per ogni figlio di età inferiore a 26 anni a carico della famiglia, per un massimo complessivo di 400 euro. Oltre la metà dei residenti proprietari della propria abitazione (più di 900 su 1729) è quindi esente dalla nuova imposta, anche in virtù del fatto che in paese ben 1020 ragazzi al di sotto dei 26 anni vivono con i loro genitori. In base agli acconti versati nel mese di luglio con le aliquote standard e al numero dei pagamenti comunicati dall'Agenzia delle Entrate (1.071 bollettini), l'Amministrazione ha incassato circa 50.000 euro, per un introito complessivo previsto a saldo di 100.000 euro. Il gettito totale sul resto degli immobili, invece, ammonterà a circa un milione e centomila euro. Una cifra pressoché identica all'incasso Ici dello scorso anno. Con la sostanziale differenza che metà della somma dovrà essere versata allo Stato. Anche le imprese, però, specie le piccole e medie, soffocate dalla crisi economica, rischiano il collasso e un ulteriore incremento dell'imposta a loro carico, in sostituzione di quella sulla prima casa, sarebbe fatale. Quanto al confronto con Assago, Tosi ha precisato che quel Comune non ha mai applicato neppure l'Ici sulla prima casa e tanto meno l'addizionale Irpef. Perché riceve trecentomila euro di sola imposta sulla pubblicità e tre milioni di euro dall'Imu/Ici sugli insediamenti commerciali e industriali situati nel suo territorio. Malgrado ciò, adotta lo 0,90% sugli immobili diversi dall'abitazione principale, con un incremento di 0,14 sull'aliquota base (che frutta da solo 600.000 euro), mentre la giunta Ronchi ha diminuito l'aliquota base per le seconde case regolarmente affittate da 0,76 a 0,66. Novembre 2012 Carpiano 5 Speciale Enti Locali I Piccoli Comuni si preparano alle Grandi Riforme E per la loro assemblea hanno scelto un paese colpito dal sisma "Piccoli Comuni, Grandi riforme". Questo lo slogan della terza assemblea regionale dei piccoli comuni svoltasi il 22 settembre a Pieve di Coriano, località del mantovano colpita dal sisma del maggio scorso e scelta dall'Anci per testimoniare la solidarietà degli enti locali lombardi verso le popolazioni terremotate. Tema principale dell'incontro, le novità legislative sulla gestione associata obbligatoria (GAO) dei servizi comunali previste dalla “Speding Review” (D.L. 95/2012). Che ha introdotto nell'agenda politica delle co delle funzioni fondamentali, articolate in 10 punti, di cui 9 da gestire in forma associata (tre entro il 1° gennaio 2013, le altre sei entro il 1° gennaio 2014), è stato formulato in modo chiaro, lasciando alle Regioni il compito di definire gli ambiti territoriali omogenei per le Unioni di Comuni. Le quali potranno comuni al Patto di Stabilità. Le nuove norme, tuttavia, grazie alle proteste dei Sindaci e dell'Anci, risultano più semplici e meno limitative dell'autonomia comunale rispetto ai precedenti provvedimenti del governo Berlusconi. L'elen- L'appello al governo: rivedere le stime dell'Imu per salvare i bilanci 2012 Più dubbi che certezze tra i sindaci riuniti nel mantovano La profezia dei Maya sembra una bazzecola rispetto a quello che attende i municipi con meno di 5mila abitanti a partire dal prossimo 1° gennaio. L'introduzione del temuto patto di stabilità, l'obbligo di gestire in convenzione non meno di tre servizi fondamentali e il rebus dell'Imu non fanno certo dormire sonni tranquilli di questi tempi agli amministratori locali. Tra i quali ormai serpeggia il timore che i Comuni più piccoli rischino prima o poi di doversi accorpare, cioè di fare la stessa fine delle Province. Così, i primi cittadini della Lombardia, chiamati a raccolta dall'Anci, si sono riuniti in assemblea nel Mantovano per capire cosa li attende e raccogliere informazioni, suggerimenti, consigli utili quanto meno a tenere sotto controllo i propri bilanci. Nel frattempo, sempre da gennaio, anche la tanto vituperata Equitalia getterà la spugna, lasciando ai Sindaci il compito di trovare soluzioni alternative per la riscossione dei tributi. Un compito non facile, data la crescita esponenziale dei casi d'insolvenza nei piccoli centri dove molte famiglie faticano ormai ad arrivare a fine mese. Per non dire del Patto di stabilità che getta altra benzina sul fuoco, perché lo sforamento dei tetti di spesa rappresenterebbe per l'amministrazione comunale l'anticamera del dissesto finanziario e del commissariamento. 6 avere, se necessario, anche limiti demografici differenti da quelli ordinari. Ora, l'Anci ha chiesto la costituzione di un tavolo di confronto con il Governo per affrontare le questioni più spinose. Prima fra tutte l'estensione del patto di stabilità da gennaio 2013 ai Comuni tra i 1000 abitanti e i 5000 abitanti. amministrazioni locali una serie di importanti riforme, vincolando anche i piccoli Carpiano Novembre 2012 Questo, in sintesi, il documento votato dall'Assemblea dei Piccoli Comuni lombardi al convegno di Pieve di Coriano -Vista la gravissima situazione in cui versano i Comuni italiani, in particolare i piccoli comuni, per i quali è prevista l’introduzione del patto di stabilità a partire da Gennaio 2013; -Accertato che le stime di incasso dell’IMU previste dal governo, di gran lunga superiori alla realtà, comporteranno la riduzione del Fondo Sperimentale di Riequilibrio, rendendo impossibile per molti piccoli Comuni la chiusura dei bilanci; -Considerati i nuovi drastici tagli introdotti dalla spending review, con la quale il Governo ha ribadito l'obbligatorietà della gestione associata dei servizi comunali, pur preservando il principio della libera scelta, da parte dei comuni, della forma associativa ritenuta più idonea alle esigenze del proprio territorio; -Constatato che Anci Lombardia ha promosso sia le Unioni di Comuni, sia le Convenzioni come forme di gestione associata in grado di garantire continuità, efficienza amministrativa, stabilità e contenimento della spesa nel tempo; -Preso atto che in Lombardia su 1.546 comuni sono 1.087 i comuni fino a 5000 abitanti in obbligo associativo; l'assemblea dà mandato all'Anci di proseguire la contrattazione con il Governo per eliminare il patto di stabilità imposto ai piccoli comuni, rivedere le stime di gettito dell’Imu, istituire un tavolo permanente di confronto sulle Gestioni Associate Obbligatorie (GAO) con l'obiettivo di elaborare forme di incentivazione e semplificazione normativa che ne facilitino la realizzazione. Chiede, inoltre, a Regione Lombardia di sostenere l’associazionismo dei piccoli comuni discutendo con loro un disegno complessivo di riordino istituzionale e territoriale, a partire dal processo di riforma delle province. Speciale Enti Locali Mesi decisivi per i municipi dei centri minori Servizi comunali: scatta l'obbligo della gestione associata Insieme alla sfoltita delle Province e al rilancio delle Città metropolitane, la spending review prescrive il riordino dei piccoli Comuni. Le cui funzioni fondamentali passano da 6 a 10: 1) organizzazione generale dell'ente, controllo, gestione finanziaria e contabile; 2) organizzazione dei servizi pubblici di ambito comunale; 3) catasto, ad eccezione delle funzioni mantenute allo Stato dalla normativa vigente; 4) pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale, nonché partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovra comunale; 5) attività di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; 6) organizzazione e gestione dei servizi di raccolta, smalti- mento e recupero dei rifiuti urbani con riscossione dei relativi tributi; 7) progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini; 8) edilizia scolastica, organizzazione e gestione dei servizi scolastici; 9) polizia municipale e polizia amministrativa locale; 10) tenuta dei registri di stato civile e di popolazione con compiti in materia di servizi anagrafici, elettorali e statistici. A parte quest’ultima funzione, i comuni fino a 5000 abitanti, o fino a 3000 se appartengono a comunità montane, saranno obbligati a gestire tutte le altre in forma associata, mediante unione di comuni o convenzione: tre entro il 1° gennaio 2013, le restanti sei entro 1° gennaio 2014. Il limite demografico minimo delle Unioni comunali (che non riguarda, invece, le convenzioni) è fissato in 10.000 abitanti, salvo limiti diversi individuati dalla Regione. Province e ospedali nel mirino della spending review Enti locali al bivio: Unioni di Comuni o convenzioni? Dal 7 agosto scorso, la spending review è legge dello Stato. Punta al risparmio di 4 miliardi entro il 2012 e di altri 21 nel biennio successivo per scongiurare, almeno fino al luglio 2013, l'aumento dell’Iva al 23% previsto dal precedente decreto Salva-Italia. Sul fronte degli Enti locali, la legge dispone l'eliminazione di 64 Provincie, dando luogo a nuove aggregazioni territoriali di almeno 350mila abitanti o 2500 kmq. Gli enti più penalizzati risultano tuttavia le Regioni, con un calo di trasferimenti statali pari a 1,3 miliardi nel 2012, 2,2 nel 2013 e 2,5 nel 2014. In totale, i tagli alle amministrazioni periferiche ammontano a 14 miliardi in tre anni. La scure della spending review si abbatte anche sulla Sanità, con la riduzione da 4 a 3,7 posti letto ogni mille abitanti (4mila in meno nel 2012, 18mila nel 2014), e sulla Giustizia, dove vengono accorpati 37 Tribunali e 38 Procure, mentre chiudono 220 sedi distaccate e 674 uffici dei giudici di pace. Oltre 5.700 amministrazioni comunali devono decidere a breve se associarsi in Unione di Comuni oppure seguire la strada delle convenzioni. Una decisione che si rifletterà sul futuro dei servizi erogati ai cittadini. L’Unione dei Comuni, infatti, comporta la perdita della autonomia finanziaria e delle funzioni di stazione appaltante, riducendo ogni singolo Comune a semplice organo di rappresentanza. La convenzione, invece, appare la strada più indolore, anche alla luce delle esperienze già consolidate in diversi Comuni, dove alcuni servizi, come l'ufficio tecnico o la segreteria comunale, vengono gestiti in questa forma. A Carpiano e in altri comuni del sud Milano, per esempio, Assemi gestisce i servizi socio assistenziali, mentre il Sistema Bibliotecario Milano Est coordina le biblioteche. Insomma, nei piccoli Comuni la spending review è in atto da tempo, ma ulteriori tagli finirebbero per compromettere la sopravvivenza dei servizi territoriali. Lettera dell'Anci: caro Monti, correggi la rotta se vuoi rilanciare l'economia “Caro Monti, facciamo un patto: tu modifichi le regole sulla spending review, rivedi la stime sull'Imu e ci liberi dal patto di stabilità e noi, in cambio, lasciamo alle casse dello Stato tutti i risparmi derivati dai tagli”. Correggere la rotta e puntare sui Comuni per lo sviluppo del Paese. E’ quanto chiede in una lettera spedita a Mario Monti il Presidente dell' Anci Graziano Delrio, richiamando l'attenzione del Governo sulla necessità “di accocmpagnare il rigore finanziario e la riduzione della spesa pubblica con politiche a sostegno dell'equità e della crescita”. I Comuni si aspettavano “una spending review basata su costi e prestazioni standard”. Invece il decreto impone di nuovo interventi lineari. Da qui la proposta di liberare dal patto di stabilità le amministrazioni locali vir- tuose. Che “negli ultimi sette anni hanno accantonato risorse per 22 miliardi”. Parte dei quali potrebbero essere spesi per aprire cantieri, pagare le imprese, riqualificare il territorio, utilizzando in cambio i prossimi risparmi da spending review per la riduzione del debito pubblico. “E poi”, scrive Del Rio “va giocata la partita del Fondo Immobiliare”. Al quale potrebbero essere conferiti gli immobili delle disciolte Province in procinto di passare ai Comuni, che sono disposti a rinunciarci pur di aiutare lo Stato. La possibilità di restituire tutta l'Imu ai Comuni dal 2013, intanto, si allontana. Monti ha fatto sapere che gli attuali scenari di finanza pubblica, "non consentono di cancellare la quota statale sull'imposta", ma permettono solo di alleggerirla. Novembre 2012 Carpiano 7 Speciale Enti Locali Parte dagli amministatori locali il riscatto della buona politica A Carpiano prevale la fiducia nella tenuta della democrazia Anche per il Sindaco di Carpiano Francesco Ronchi, che per fortuna non deve fare i conti con le stime sbagliate del Governo, "è indispensabile da parte del Ministero correggere i tagli ai trasferimenti tenendo conto del gettito reale dell'Imu. Con le loro risicate risorse, i piccoli Comuni non possono sostenere questo nuovo drenaggio. E tanto meno affrontare i molteplici vincoli del patto di stabilità che, applicati alla lettera, produrrebbero il blocco totale dei servizi essenziali, dei pagamenti alle imprese e degli investimenti". Insomma, una vera e propria paralisi dell'economia locale. "Circa l’80% dei Comuni rischia il disse- sto finanziario" conferma il Vicesindaco Gaetano Tosi, mostrandosi però fiducioso: "la legge dice che se i Comuni incassano meno gettito Imu di quanto previsto dal Tesoro, tocca al Governo integrare i loro mancati introiti. Anche perché, dopo aver imposto ai sindaci di indicare quelle cifre come voci di entrata, non può ora costringerli a firmare bilanci falsi. Spero, inoltre, che Monti mantenga la promessa di lasciare tutta l'Imu ai Comuni dal 2013. Del resto", conclude Tosi, Dal 2013 limiti tassativi anche per i Comuni sotto i cinquemila abitanti “Un confronto urgente sulla riorganizzazione degli apparati amministrativi e la redistribuzione del personale imposti dai recenti provvedimenti in materia di associazionismo, che costringono i piccoli Comuni ad affrontare percorsi organizzativi e gestionali del tutto nuovi e di grande complessità”. E' la richiesta rivolta dall’Anci ai Ministri Cancellieri (Giustizia), Grilli (Economia) e Patroni Griffi (Funzione Pubblica). Occorre, infatti, “dare razionalità e coerenza a interventi normativi che, nell'intento di rendere più efficiente il sistema delle autonomie locali e ridurre la spesa pubblica, rischiano in realtà di paralizzare i piccoli Comuni sia sul piano finanziario che su quello operativo e gestionale”. Con conseguenze disastrose per milioni di cittadini che risiedono nei 5700 Comuni italiani sotto i 5.000 abitanti. Le cui amministrazioni dovranno rivedere radicalmente il modo di gestire le proprie funzioni, convenzionandosi fra loro o adottando la forma dell'associazione, con limiti dimensionali minimi di 3.000, 5.000 o 10.000 abitanti, a seconda della tipologia dei servizi. Limiti che per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) salgono addirittura a 30.000 abitanti. E tutto ciò, sottolinea l'Anci, in presenza di “un quadro normativo molto rigido, che blocca le assunzioni e le spese di personale, impedendo di fatto il passaggio a modelli gestionali più efficienti, efficaci ed economici”. 8 Carpiano Novembre 2012 riprendendo un concetto espresso in Consiglio Comunale, "di fronte ai continui scandali che minano la credibilità delle Istituzioni creando disaffezione e sfiducia nell'opinione pubblica, occorre un rilancio in grande stile della buona politica, fatta di ascolto, dialogo e impegni concreti. Quella politica onesta, praticata ogni giorno da tanti sindaci, assessori e consiglieri comunali che non usano i soldi dei cittadini per pasteggiare a caviale e champagne, comprare ville al mare o favorire con appalti e consulenze i propri amici, ma si mettono al servizio della collettività e del bene comune. Convinti, come noi, che fare fino in fondo il proprio dovere sia l'unico modo per uscire dal periodo più buio del dopoguerra e salvare la democrazia”. La stretta fiscale: chiudere i servizi o aumentare le aliquote Sarà pure colpa della crisi e dello spread, ma le leggi finanziarie e le manovre economiche varate negli ultimi due anni, come ha confermato di recente anche il Presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino, hanno costantemente tolto fondi ai piccoli comuni. I quali, dopo aver subito un taglio netto dei trasferimenti pari al 20%, sono ora chiamati a compiere l'ennesimo miracolo per appianare i buchi (in totale, circa 500 milioni di euro) prodotti nei loro bilanci dalle sovrastime del governo. Che ha calcolato nel gettito dell'Imu anche la quota relativa agli immobili di proprietà comunale destinati ad usi pubblici (municipi, scuole ecc.). Molti enti locali si vedranno perciò tagliare dallo Stato un importo di gran lunga superiore alle somme effettivamente riscosse. E saranno costretti a chiudere alcuni servizi o a rivedere al rialzo aliquote e tariffe, a scapito dei contribuenti. “Lo dicevamo che quelle stime erano troppo elevate, ma non ci hanno voluto ascoltare” afferma il coordinatore dell'Anci Mauro Guerra, “ora spetta al Ministro dell'Economia trovare la necessaria copertura per permettere ai Comuni di far quadrare i conti del 2012”. Ma dalla platea dei sindaci accorsi a Pieve di Coriano per la terza assemblea regionale dei piccoli comuni è emersa anche una certezza: gli amministratori locali svolgono un ruolo decisivo per la qualità della democrazia e la tenuta sociale del Paese. E sono pronti a raccogliere la sfida delle gestioni associate, trasformando il tentativo di ridurre la partecipazione democratica coltivato da tecnocrati e 'poteri forti' in una grande occasione per irrobustire la loro autonomia e dando servizi più efficienti ai propri cittadini. Speciale Enti Locali La ventata di rigore che arriva dall'Europa Tutti i vincoli del Patto di Stabilità e Crescita Il Patto di Stabilità e Crescita (PSC), stipulato nel 1997 e noto anche come Trattato di Amsterdam, prevede l’impegno degli Stati appartenenti all’Unione Economica e Monetaria europea (Eurozona) di rispettare nel tempo i parametri fissati dal Trattato di Maastricht (1992). Ossia, un deficit pubblico non superiore al 3% del PIL e un debito pubblico al di sotto del 60% del PIL (o, comunque, tendente al rientro). Ciò implica il rafforzamento delle politiche di vigilanza sui deficit e i debiti pubblici, che l'UE realizza tramite la procedura per deficit eccessivo (PDE) nei riguardi dei Paesi inadempienti, articolandola in tre fasi: avvertimento, raccomandazione e sanzione. Quando il deficit di un Paese si avvicina al tetto del 3% del PIL, la Commissione europea propone al Consiglio dei ministri europei dell'economia (Ecofin) l'adozione di un "avvertimento preventivo" (early warning), al quale segue, in caso di superamento del tetto, una raccomandazione vera e propria. La traduzione italiana dell'austerity: il Patto interno di Stabilità Il Patto di Stabilità Interno, istituito nel 1998, è l’insieme delle disposizioni contenute nelle Leggi finanziarie con cui lo Stato Italiano definisce i vincoli di bilancio che gli enti periferici devono rispettare, affinché il Paese possa mantenere l’impegno assunto con l’adesione al Patto di Stabilità e Crescita (PSC). In particolare, Regioni, Province Autonome, Province, Comuni e Comunità Montane hanno l'obbligo di “diminuire progressivamente il finanziamento in disavanzo delle proprie spese e ridurre il rapporto tra il proprio debito e il prodotto interno lordo” (art. 28 della L. 48/1998). In pratica, il Patto di Stabilità è lo strumento con cui lo Stato mira a contenere l’aumento incontrollato della spesa pubblica. Anche i Comuni devono perciò rispettare, di anno in anno, regole sempre più rigorose, che rendono spesso difficile la realizzazione dei loro programmi a favore della cittadinanza. Il Patto di stabilità, ad esempio, impone un limite tassativo nei pagamenti, in particolare nel settore dei lavori pubblici. Di conseguenza, un Comune, paradossalmente, potrebbe avere le risorse finanziarie per realizzare nuove opere o interventi di manutenzione straordinaria, ma di fatto non riesce a farle eseguire perché tenuto al rispetto del Patto di Stabilità. E qualora non lo rispettasse, sarebbe soggetto a sanzioni molto pesanti, come la drastica riduzione dei trasferimenti annuali da parte dello Stato e delle opere di manutenzione ordinaria, la riduzione dei servizi assistenziali, il divieto di assumere personale (in qualsiasi forma) e di contrarre mutui per il finanziamento di opere pubbliche. La novità più importante, però, è un'altra: il Patto, che finora riguardava solo i Comuni sopra i 5000 abitanti, dal 1° gennaio 2013 verrà esteso anche a quelli più piccoli. Se anche allora il governo di quel Paese non apporta sufficienti misure correttive al proprio bilancio, riceve una sanzione, sotto forma di deposito infruttifero, da convertire in ammenda (pari ad un massimo dello 0,5 del Pil) dopo due anni di persistenza del deficit eccessivo. L'Italia ha subito una PDE nel 2005, chiusa senza sanzioni nel 2008 per l'avvenuto rientro del deficit e la tendenziale diminuzione del debito pubblico. Anche le disposizioni del PSC sono state recepite dalla Costituzione europea, poi trasfusa nel Trattato di Lisbona (2007) dopo il blocco delle ratifiche nei referendum francese e olandese del 2006. Finanza locale nella morsa dei tetti di spesa e dei saldi di bilancio Durante il quinquennio 2001-2006 (Governo Berlusconi), il Patto di Stabilità Interno era impostato sul concetto dei limiti di spesa: i comuni, cioè, non potevano spendere più di un certo importo fissato dall'esecutivo, a prescindere dalle loro reali disponibilità. Un sistema sgradito agli enti locali perché ritenuto lesivo della loro autonomia. L'ultimo Governo Prodi (2006-2008), correggendo in parte il tiro, ha introdotto il principio del saldo di bilancio: i comuni ogni anno non avrebbero dovuto peggiorare il proprio saldo finanziario, ovvero il rapporto entrate-uscite, rispetto alla media del triennio precedente. Pur garantendo alle amministrazioni comunali maggiore libertà di utilizzo delle proprie risorse per la parte corrente del bilancio, anche questa norma non risolveva il problema degli investimenti. Perché non sempre le opere pubbliche possono essere completate lo stesso anno in cui vengono reperite le risorse. E se le risorse necessarie per realizzare un'opera entrano nelle casse del Comune in un determinato anno, ma vengono in tutto o in parte investite l'anno successivo per completarla, dal punto di vista contabile i saldi non tornano, determinando il mancato rispetto del Patto. Con il Governo Berlusconi del 2008-2011, le regole sono di nuovo cambiate: il riferimento non è più il triennio precedente, ma un singolo anno (nel 2009, ad esempio, i comuni dovevano attenersi al saldo del 2007). Novità peggiorativa, perché penalizza gli enti locali che in quell'esercizio finanziario avevano registrato entrate maggiori rispetto alle uscite, per i quali scatta l'obbligo di mantene lo stesso saldo positivo anche negli anni successivi. Carpiano Novembre 2012 NPeriodico O aT I Z I E cura dell’Amministrazione Comunale Direttore Responsabile: - Sindaco Francesco Ronchi Articoli di: Daniele Calvi Foto: a cura del Fotoclub Visione Comitato di redazione: Paolo Branca Progetto grafico e impaginazione: Fedogroup - Tel. 02 25546208 Stampa: Grafiche Lama REGISTRAZIONE N.287 DEL 20/12/97 Novembre 2012 Carpiano 9 Servizi Sociali Una scelta controcorrente: investire sulla qualità della vita Il benessere che nasce dall'uguaglianza delle opportunità Malgrado il taglio dei fondi regionali e statali destinati alla spesa sociale, il Comune di Carpiano continua a fare tutto il possibile per mantenere in funzione e potenziare i servizi territoriali istituiti negli anni precedenti. "Del resto", sottolinea l'Assessore ai Servizi Sociali Laura Pedersoli, "l’Amministrazione ha sempre basato le proprie scelte politiche sulla tutela dei diritti fondamentali di cittadinanza: salute, istruzione, lavoro e dignità della persona, impe- gnandosi in modo particolare a favore dei più deboli". Senza mai peraltro trascurare la lotta agli sprechi e alle inefficienze. "Con l'ultimo bilancio di previsione", continua l'Assessorre "abbiamo rivisto il sistema delle tariffe e della fasce Isee, per renderlo più equo ed efficace". Sta di fatto che, grazie a una gestione oculata delle risorse disponibili e alla collaborazione con il privato sociale e le realtà di volontariato, la popolazione di Carpiano può contare su una vasta ed efficiente rete di servizi comunali. Che spaziano dall'Assistenza sociale (Servizio Sociale Professionale e Fondo per le famiglie in difficoltà) all'Educazione (Asilo nido, Sezione Primavera, Quinta Sezione della Scuola per l'Infanzia, Assistenza specialistica per alunni disabili, Pre e Post Scuola, Centro Estivo); dalla Cultura (Biblioteca, Centro Culturale 'Civico 10', Corsi di Inglese e di Informatica) allo Sport (Centro Sportivo Comunale e sostegno alle società sportive locali); dalle Politiche Giovanili (Centro di Aggregazione Giovanile e Spazio Compiti) alla Terza Età (Centro Anziani "Anni Verdi", Soggiorni climatici e Servizio gratuito prelievi ematici). A riprova che, laddove funzionano, gli enti locali costituiscono l'asse portante della coesione sociale. Ora, però, anche Regione e Governo devono fare la loro parte, favorendo la crescita e lo sviluppo (per tutti). TUTTI I SERVIZI DEL COMUNE ANZIANI E FAMIGLIE IN DIFFICOLTA' SEGRETARIATO SOCIALE SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE E' la porta d’accesso al sistema dei servizi sociali, socio-educativi e socio-sanitari del territorio. Fornisce gratuitamente informazioni, orientamento e consulenza professionale, valutando ogni singolo caso e collaborando alla ricerca delle soluzioni più idonee. A Carpiano funziona il martedì dalle ore 15.00 alle ore 18.00 e il giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 presso l'Ufficio Servizi Sociali (tel. 02985094105). Contribuisce al benessere e al superamento di situazioni di bisogno o di disagio delle persone, delle famiglie e delle comunità del territorio attraverso la figura dell'Assistente Sociale. Può coordinare i propri interventi con i servizi educativi, formativi e socio-sanitari, collaborando anche con le Autorità Giudiziarie per la tutela di minori e persone deboli o incapaci di svolgere autonomamente le normali funzioni della vita. CENTRO ANZIANI FONDO PER LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA' Svolge attività ricreative, culturali e di socializzazione, stimolando la partecipazione degli anziani alla vita sociale. A Carpiano, il Centro "Anni Verdi", gestito da Afol sud Milano e aperto il lunedì, mercoledì e venerdì pomeriggio, propone gioco delle carte, tombola, ginnastica dolce, misurazione della pressione, lavori manuali creativi, feste di compleanno, ricette della tradizione, angolo del racconto e cineforum. Sussidi economici disciplinati da un apposito regolamento comunale ed erogati su decisione dell'Assistente Sociale alle famiglie in difficoltà o a rischio di emarginazione. Dal 2010, sulla scorta dell'iniziativa promossa nella diocesi di Milano dal cardinale Tettamanzi, il Comune ha istituito anche un Fondo di Solidarietà per i nuclei familiari che, a causa della crisi, hanno uno o più componenti disoccupati, in mobilità o in cassa integrazione. SOGGIORNI CLIMATICI SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO Periodi di soggiorno per anziani pensionati autosufficienti in località idonee anche a cure climatiche e termali. Offrono occasioni di svago e di nuovi contatti sociali che favoriscono il benessere fisico e mentale, contrastando la solitudine, l'emarginazione e l'isolamento. Per i residenti è prevista anche una riduzione sulla quota individuale in base all'indicatore Isee. Tutti i ragazzi e le ragazze dai 18 ai 26 anni, possono aderire ai progetti del Servizio Civile Volontario anche presso il proprio Comune di residenza presentando apposita domanda entro la data di scadenza prevista dal bando pubblicato ogni anno sulla Gazzetta Ufficiale. A Carpiano sono in funzione i progetti Cittadinanza Solidale e Dire Fare Informare. Per essere uguali all'altezza della testa e del cuore Senza libertà non c’è giustizia. Ma la giustizia sociale è la vera cifra della libertà. Nel neoliberismo senza regole solo i più ricchi e i più forti sono liberi, gli altri hanno solo la libertà di restare "fuori", ai margini del benessere. Contrastare le ingiustizie, promuovere la 10 partecipazione, diffondere la cultura della solidarietà, della cooperazione, del servizio e della cura: è questa la scommessa dei prossimi anni. I cittadini chiedono più sicurezza e più autonomia. Maggiori diritti e più efficienza. E le due cose non sono affatto inconciliabili. Carpiano Novembre 2012 Perché una società può definirsi civile, moderna e democratica solo se sa essere anche solidale e inclusiva. Una cosa è certa: bisogna investire di più e meglio nelle politiche sociali, il settore verso il quale, dal 2001, la spesa pubblica è stata più avara. E porre al centro di questo nuovo corso il rilancio delle comunità locali. Per stimolarle a unire le forze, a "fare sistema". Ciò servirà anche a promuovere nuovi lavori legati ai servizi, all'ambiente, alla cultura, al tempo libero. E quindi, a creare opportunità di crescita e di sviluppo economico. Servizi Sociali Prevenire il disagio aiuta a ridurre gli sprechi Gli interventi tardivi dilatano la spesa pubblica Dice un vecchio proverbio: "prevenire è meglio che curare". Siamo quindi sicuri che tagliare i fondi destinati ai servizi sociali produca una riduzione "strutturale" della spesa pubblica? Oppure, c'è il rischio che la linea del "rigore" possa risultare controproducente, contribuendo magari ad aumentare i costi finali a carico dello Stato? Siccome i tagli attuali colpiscono i servizi destinati alla prevenzione del disagio sociale, questo rischio esiste davvero. Perché l'azione preventiva limita di solito l'insorgere di situazioni più gravi. Che richiedono inevitabilmente interventi com- plessi e costosi. A meno che non si scelga di abbandonare ciascuno al proprio destino, come propongono i fautori dell'individualismo fai da te e del liberismo senza regole. TUTTI I SERVIZI DEL COMUNE EDUCAZIONE E POLITICHE GIOVANILI ASILO NIDO Servizio educativo e sociale, che accoglie bambine/i tra i 3 e i 36 mesi, promuovendone l’autonomia, la socializzazione, lo sviluppo psico-fisico, cognitivo e affettivo. Risponde alle esigenze di lavoro e di cura dei genitori, anche attraverso un rapporto costante con la comunità locale e gli altri servizi del territorio. Ogni nido, articolato in moduli funzionali per livelli d'età, si avvale di personale qualificato e applica rigorose norme urbanistiche, igieniche e di sicurezza. A Carpiano l'Asilo Nido 'Frutti di Bosco', gestito dalla Cooperativa La Chioccia in convenzione con il Comune (che copre il 60% dei costi), dispone di 17 posti con rette calcolate in base all'Isee. CENTRO RICREATIVO DIURNO ESTIVO – C.R.E. Organizzato dal Comune e gestito dalla Cooperativa Aurora 2000, offre ai bambini dai 3 ai 10 anni che restano in paese dopo la chiusura delle scuole tante opportunità di svago e di divertimento intelligente, consentendo ai genitori che lavorano di affidare in mani sicure i loro figli. I quali praticano ogni giorno molteplici esperienze (laboratori creativi, giochi di squadra, gare, attività sportive, escursioni, gite) programmate da educatori professionali sulla base di un progetto educativo articolato per fasce d'età. Le quote sono calcolate con l'Isee. Il Comune eroga anche un contributo al Centro Estivo Parrocchiale che accoglie i ragazzi dai 10 ai 14 anni. SEZIONE PRIMAVERA CRAZY - CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE – C.A.G. Aperta dalle 8 alle 16, ospita 20 bambini tra i 24 e i 36 mesi, offrendo un'alternativa all'Asilo Nido. Gestita nel plesso scolastico di via Montessori dalla Cooperativa Aurora2000, mira al benessere e allo sviluppo cognitivo del bambino, attuando un percorso di continuità con la Scuola dell'Infanzia. Grazie questo servizio, che applica rette a fasce Isee, il Comune, pur dovendo sostenere parte dei costi a causa del mancato finanziamento regionale, ha risolto il problema delle liste di attesa e delle convenzioni con i nidi privati. Servizio gratuito finalizzato alla crescita responsabile e al benessere di preadolescenti, adolescenti e giovani dagli 11 ai 20 anni. Gestito da educatori e personale qualificato della cooperativa Aurora2000, che agiscono a stretto contatto con le istituzioni, le scuole e le associazioni del territorio, propone agli iscritti (un centinaio) attività di animazione, laboratori creativi, eventi musicali, consigli per l'orientamento al lavoro e alla formazione professionale. Al suo interno opera uno spazio compiti pomeridiano per i ragazzi della scuola secondaria di I° grado, che offre un supporto allo studio. SEZIONE AZZURRA SCUOLA DELL'INFANZIA Istituita tre anni fa dall'Amministrazione comunale, che si è fatta carico fino al 2011-2012 della spesa per le educatrici, accoglie nelle nuove aule della Scuola per l'Infanzia Arcobaleno 29 bambini tra i 3 e i 5 anni. Funziona dalle 8 alle 16, con lo stesso impianto didattico delle altre quattro sezioni statali. Pur avendo ottenuto da quest'anno il nullaosta del Ministero, il Comune, per garantire compresenze e tempo pieno, copre al 50% i costi del personale, integrando con un'educatrice a contratto l'orario di servizio dell'unica insegnante statale assegnata in organico dall'Ufficio Scolastico Provinciale. PRE SCUOLA Riservato ai bambini fra i 3 e gli 11 anni iscritti alla Scuola dell'Infanzia Arcobaleno (7.30-8.00) e alla Primaria Manzoni (7.30-8.30), consente ai genitori che lavorano di lasciare i propri figli a scuola prima dell’inizio delle lezioni. La frequenza, continuativa e non saltuaria, prevede il pagamento di rette a fasce Isee. POST ACCOGLIENZA Ospita in orario pomeridiano i bambini fra 3 e 11 anni della Scuola per l'Infanzia Arcobaleno (16.00-18.00) e della Primaria Manzoni (16.3018.00). E' rivolto ai genitori che, per impegni di lavoro, devono lasciare i figli a scuola anche dopo il termine delle lezioni, Le quote annuali di frequenza (continuativa) sono forfettarie. ORIENTAMENTO SCOLASTICO Gestito dall'Università Cattolica di Milano, fornisce gratuitamente consigli e informazioni a genitori e studenti per il passaggio dalla scuola media a quella superiore, accompagnandoli nella scelta degli indirizzi di studio. Gli interventi individuali sono a pagamento. REFEZIONE SCOLASTICA La qualità del servizio, rivolto agli alunni della scuola dell'Infanzia e della scuola primaria, è controllata periodicamente da una commissione comunale, che comprende una dietologa e i rappresentanti di genitori e docenti. Le somme mensili dovute da ogni utente sono calcolate sulle presenze giornaliere rilevate dalle scuole. Per la riduzione della tariffa occorre l'attestazione Isee. TRASPORTO SCOLASTICO E' totalmente gratuito sia per i bambini delle scuole dell'infanzia e delle primarie che per i ragazzi delle scuole secondarie. Funziona nei giorni del calendario scolastico con percorsi e orari programmati in base ai turni d'ingresso e di uscita dei singoli istituti. Per esigenze di servizio, la frequenza deve essere continuativa e non saltuaria. ASSISTENZA EDUCATIVA SPECIALISTICA Interventi educativi di sostegno gratuiti rivolti non solo ai bambini segnalati dal servizio di neuropsichiatria infantile dell'ASL o con disabilità certificata, ma anche (su indicazione dell'UONPIA) a quelli che rivelano difficoltà psicologiche, relazionali o di apprendimento. Dal 2011, in seguito ai tagli decisi dalla Provincia, il Comune integra i costi dell'assistenza specialistica ai disabili sensoriali. ASSISTENZA EDUCATIVA AD ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Interventi educativi gratuiti rivolti agli alunni con disabilità certificata che frequentano le scuole dell'infanzia, dell'obbligo e i Centri estivi comunali. Per ognuno dei quali viene stilato un Progetto Educativo Individualizzato concordato con la scuola, il personale educativo, il Servizio Sociale Professionale, la famiglia e gli specialisti. Novembre 2012 Carpiano 11 Sociali Servizi Una rete solidarietà che funziona e fa risparmiare Gli impegni di Assemi per il Piano di Zona 2012-2014 Per i piccoli centri come Carpiano diventa sempre più difficile garantire i servizi sociali. La qualità dell'assistenza dipende, quindi, dalla loro capacità di consorziarsi e gestire insieme risorse, personale e strutture in maniera omogenea ed efficiente, costruendo sul territorio una vera e pro- pria "rete di solidarietà" e rafforzando, in particolare, il loro impegno sui temi, sempre più attuali e drammatici, della condizione giovanile e del lavoro. Mossi da questo obiettivo, otto comuni del melegnanese (Carpiano, Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, Melegnano, San Donato, San Zenone e Vizzolo Predabissi) hanno deciso tre anni or sono di istituire l'Azienda Sociale Sud Est Milano (A.S.S.E.M.I.), che coordina l'organizzazione dei servizi alla persona e alla famiglia in un territorio di circa 100.000 abitanti. Nei mesi scorsi, Assemi ha provveduto a predisporre il Piano di Zona 20122014 ispirato a criteri di efficacia, efficienza, flessibilità, adeguatezza e personalizzazione degli interventi. A favore di minori, adulti, disabili ed anziani del territorio. I quali, a causa delle ultime manovre finanziarie, rischiano di rimanere privi di qualsiasi tutela. TUTTI I SERVIZI GESTITI IN FORMA ASSOCIATA CON ASSEMI AREA MINORI E FAMIGLIA SERVIZIO MINORI E FAMIGLIA - TERZO POLO SPORTELLO AFFITTO Con sede a Melegnano, promuove la crescita serena, la dignità e i bisogni dei minori, tutelando i diritti dell'infanzia e contrastando l'isolamento, l'emarginazione, lo sfruttamento, la violenza; mira a prevenire situazioni di disagio relazionale o di danno ai bambini e ai ragazzi; sostiene ed accompagna le famiglie in difficoltà nello svolgimento del proprio ruolo genitoriale. Istituito annualmente dal Comune per la raccolta delle domande relative ai sussidi concessi da Regione Lombardia per il pagamento del canone d'affitto in abitazioni private non di lusso con contratti regolari di locazione. Sono esclusi dal contributo, calcolato in base all'Isee, gli sfrattati per morosità e gli inquilini di alloggi Aler, comunali o concessi in uso da cooperative a proprietà indivisa. C.A.A.T. CENTRO ADOZIONE E AFFIDO FAMILIARE SOSTEGNO ALLA NATALITA' E ALLE FAMIGLIE NUMEROSE Promuove l’adozione, l’affido e la creazione di reti di famiglie adottive e affidatarie. Sostiene i genitori adottivi e/o affidatari in ogni fase dell'inserimento familiare e sociale del minore, con attività individuali e di gruppo. ACCOGLIENZA PER MINORI IN DIFFICOLTÀ Strutture destinate ai minori temporaneamente privi di un ambiente familiare idoneo alla crescita e a un equilibrato sviluppo psico-fisico. Dispongono di un numero limitato di posti per favorire la creazione di proficui rapporti affettivi ed educativi. L’accoglienza può essere semi residenziale (solo diurna) o residenziale (disposta dall’Autorità Giudiziaria). Si trovano a San Giuliano, San Donato e Melegnano. ASSISTENZA DOMICILIARE MINORI A.D.M. Sostiene le famiglie in difficoltà, tramite educatori professionali che operano nel contesto familiare e nei luoghi di vita dei figli minorenni (scuola, gruppi organizzati, ecc.) con l'obiettivo di migliorare le relazioni tra questi ultimi e i loro genitori. PROGETTO ACCOMPAGNAMOLI Proposto dalla Cooperativa Sociale Il Melograno, adotta nuove strategie per la presa in carico di minori stranieri non accompagnati con interventi attivi di protezione sociale STAR BENE A SCUOLA Opera negli Istituti Comprensivi Dezza, Frisi, della Margherita tramite uno Sportello di ascolto e di supporto psicopedagogico in ogni singola scuola riservato ai docenti per incontri individuali e/o con i team-classe; uno Sportello per i genitori, presso la palazzina di Vicolo Ospedale a Melegnano, cui si accede su appuntamento; uno Spazio di ascolto (SKA: Spazio Konfidenze Ascolto) nelle scuole secondarie di primo grado per gli alunni adolescenti che desiderano confrontarsi con un adulto sulle proprie esperienze di vita. 12 Carpiano Novembre 2012 Aiuti e sussidi erogati a famiglie con bimbi fra 0 e 3 anni che presentano fragilità sociale e rischio di povertà infantile precoce; il loro scopo è sostenere i genitori nella cura e nell'accudimento dei figli, consolidando le relazioni affettive. ASSEGNO DI MATERNITÀ Concesso dal Comune ed erogato dall'INPS, spetta, per ogni figlio nato o adottato, alle donne prive di altri trattamenti economico per la maternità o che ricevono un trattamento inferiore all'entità dell'assegno (in tal caso per la quota differenziale). L'indicatore Isee del nucleo familiare non deve comunque superare il valore vigente alla data di nascita o di adozione del figlio. SPAZIO NEUTRO "INCONTRIAMOCI QUI" Si propone come un luogo terzo, neutro, ma domestico e gradevole, dove è possibile realizzare incontri protetti e sostenuti da operatori competenti tra i genitori separati o in procinto di separazione e i loro figli. Si trova a Melegnano. ASSEGNO A FAVORE DEL NUCLEO FAMILIARE Concesso dal Comune ed erogato dall'Inps, è rivolto alle famiglie italiane o comunitarie con almeno tre figli minori e un indicatore Isee inferiore o pari a quello stabilito di anno in anno dall'Inps. NON SOLO PARI – BENESSERE GENITORI Servizio gratuito che coordina interventi di prevenzione delle dipendenze e dei comportamenti a rischio. Si rivolge agli adolescenti e al loro contesto relazionale (genitori, insegnanti, educatori) favorendo il dialogo con gli adulti e tra coetanei (peer to peer). GLI SBULLONATI Proposto dall'Associazione Il Guado, è un progetto finalizzato a stimolare iniziative di prevenzione del bullismo in ambito scolastico. Servizi Sociali Solo forbici per i fondi destinati al welfare Le manovre finanziarie degli ultimi tre anni hanno raso al suolo gran parte dei fondi destinati alle politiche socio assistenziali. Proprio mentre il Paese è in preda a una crisi generalizzata, che minaccia di incrinare la solidarietà e la stessa convivenza civile. La sforbiciata più significativa riguarda il "Fondo nazionale per le politiche sociali" (FNPS), solo in minima parte trasferito sul bilancio del Ministero del Lavoro. Cancellati anche gli stanziamenti del "Fondo per la non autosufficienza", mentre il "Fondo per le politiche della famiglia" dimagrisce di oltre il 75% rispetto al 2010, il "Fondo per le politiche giovanili" del 65% e il "Fondo affitto" del 76,7%. Già dissolti da misure precedenti, sia il "Fondo per l'inclusione degli immigrati" sia il "Fondo per i servizi della Prima Infanzia". Ampiamente decurtati, anche il "Fondo per le pari opportunità" e il "Fondo per il servizio civile". Quasi intatto, invece, il "Fondo per l’infanzia e l’adolescenza", unico superstite in un oceano di macerie. TUTTI I SERVIZI GESTITI IN FORMA ASSOCIATA CON ASSEMI AREA ANZIANI – DISABILI - INCLUSIONE SOCIALE CENTRO DIURNO DISABILI – C.D.D. CENTRO SOCIO EDUCATIVO - C.S.E. Struttura semi residenziale socio-sanitaria destinata all’accoglienza di persone con disabilità gravi e gravissime di età tra i 18 i 65 anni. Offre prestazioni sanitarie, psicologiche, assistenziali, educative e riabilitative con l’obiettivo di evitare o ritardare l’istituzionalizzazione e consentire ai soggetti disabili di continuare a vivere in famiglia. Il costo a carico dell'utente è fissato dai singoli Comuni. Struttura semi residenziale socio-sanitaria destinata all’accoglienza di persone con disabilità medio lievi, di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Le sue attività puntano all'accrescimento dell’autonomia personale, delle possibilità di socializzazione e delle competenze. Ne esistono due a San Donato, gestite dalle associazioni A.S.S.I.A. e Yabboq, e uno a Melegnano, gestito da Fondazione Piatti. INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI PER DISABILI' (A.D.H.) SERVIZIO FORMAZIONE ALL'AUTONOMIA - S.F.A. Richiedono l'elaborazione di un progetto concordato con l'assistente sociale di riferimento che abbia per obiettivo il benessere delle persone diversamente nei contesti di quotidianità, il mantenimento presso il proprio domicilio e il sostegno al nucleo familiare. E' rivolto a disabili lievi tra i 18 e i 65 anni che necessitano di interventi di supporto per sviluppare o rafforzare abilità, autostima e maggiore autonomia nell’ambito del contesto familiare, sociale e professionale, anche in vista di un possibile inserimento lavorativo. SAD SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE PROGETTI INCLUSIONE SOCIALE DISABILI Costituisce il livello primario di intervento per la tutela del benessere dell'anziano non autosufficiente o del disabile. Svolto da cooperative sociali accreditate dal Distretto Sociale Sud Est Milano, è finalizzato al mantenimento della persona in difficoltà nel suo quotidiano ambiente di vita e di relazione, evitandone quanto più possibile il ricovero in istituto. Partecipazione al costo in base all'Isee. Finalizzati sia al benessere dei disabili gravi certificati tra i 15 e i 64 anni e dei malati di Alzheimer sotto i 64 anni, sia al sollievo del nucleo familiare. Includono l'assistenza a domicilio e/o in comunità alloggio, l'accoglienza temporanea presso centri estivi o strutture residenziali in località climatiche, la gestione di attività ricreative e di svago. Per i residenti di Carpiano il servizio è gratuito. TRASPORTO PER ANZIANI E DISABILI *** CSIOL - SERVIZIO INSERIMENTI LAVORATIVI Favorisce gli spostamenti dei cittadini anziani, disabili e con particolari fragilità verso centri diurni, scuole, ospedali, ambulatori, strutture sanitarie, assistenziali, riabilitative. Può essere effettuato in forma collettiva o individuale, continuativa o occasionale, giornaliera o periodica, sia all'interno che all'esterno del territorio comunale, con preavviso dell'utente, che concorre al costo del servizio. Servizio gratuito che accompagna l’inserimento nel mondo del lavoro di persone disabili o a rischio di emarginazione sociale. Si realizza attraverso un progetto del Servizio Sociale Professionale subordinato a una valutazione di idoneità lavorativa del soggetto da parte dell’Unità Operativa Inserimenti Lavorativi che individua la sede più adatta per un periodo di tirocinio o di borsa lavoro. CONSEGNA PASTI A DOMICILIO *** SPORTELLO STRANIERI-SPORTELLO ROSA PER STRANIERE Consiste nella consegna quotidiana (festività comprese) del pasto di mezzogiorno (confezionato da società di ristorazione scelte con gara d'appalto) a domicilio di anziani e disabili iche non siano in grado di provvedere da soli alla sua preparazione. Contribuisce a mantenere la persona in difficoltà nel suo naturale ambiente di vita. La partecipazione al costo del servizio è calcolata in base all'Isee. Sevizio gratuito con sede a Melegnano e Vizzolo Predabissi destinato a cittadini migranti e cittadine migranti che risiedono nel Distretto Sociale Sud Est Milano. Offre consulenze anche ai cittadini italiani per pratiche che riguardano persone straniere. Sostiene il percorso di acquisizione della cittadinanza e l’accesso a diritti e opportunità, favorendo l’accoglienza e la sensibilità interculturale. ASSEGNO DI CURA *** BUONO BADANTI Assegno mensile a persone certificate non-autosufficienti (invalidità e accompagnamento) per prestazioni assistenziali domiciliari rese da membri del nucleo familiare (con Isee inferiore o pari a 10.000 euro) o badanti e/o caregiver con regolare contratto di lavoro. Voucher e incentivi economici rivolti alle famiglie impegnate nell'assistenza domiciliare di soggetti parzialmente o totalmente non autosufficienti e ai lavoratori per lo più stranieri che svolgono lavori di cura e intendono regolarizzarsi e qualificarsi professionalmente. SOSTEGNO AL COSTO DELLE RETTE DI RICOVERO *** SOSTEGNO ECONOMICO A CONTRASTO DELLA POVERTÀ Contributi economici per il pagamento della retta di ricovero in centri residenziali socio-assistenziali e/o socio-sanitari di anziani e disabili con elevato grado di non autosufficienza che non possono più essere assistiti presso il proprio domicilio. Contributi a carattere temporaneo rinnovabili in caso di necessità erogati dai Comuni ai cittadini che si trovano in condizioni di disagio economico per le necessità primarie (sussistenza, canone di locazione, utenze domestiche, cure mediche, farmaci ecc.). *** servizi gestiti in forma diretta dell'Assistente Sociale del Comune Novembre 2012 Carpiano 13 Educazione e Cultura Il Civico 10 punta anche su facebook Guarda al futuro il progetto cofinanziato da Comune e Fondazione Cariplo Vi ricordate quando l'ex ministro Tremonti, per giustificare i corposi tagli apportati dal governo Berlusconi ai fondi per i beni culturali e lo spettacolo sosteneva che “con la cultura non si mangia”? E invitava i giornalisti a seguirlo alla buvette dove si sarebbe fatto “un bel panino” con la Divina Commedia? A giudicare dal suo volto compiaciuto, il ministro pensava di aver detto una battuta memorabile, degna di un grande comico. E, invece, con quella frase infelice, rivelava la miopia di un'intera classe politica verso il nostro patrimonio culturale. Come il suo collega Brunetta. Per il quale i sussidi destinati al cinema e al teatro erano solo uno spreco di denaro pubblico. Meno di un mese dopo, a causa dell'incuria, crollava la "Casa dei Gladiatori" di Pompei. Per fortuna, anche allora, non mancarono voci autorevoli fuori dal coro, a partire da quella del Capo dello Stato. O del Maestro Claudio Abbado. Che scrisse: “la cultura arricchisce sempre. Perché è contro la volgarità. Sconfigge il disagio sociale e permette di giudicare chi ci governa. Ma soprattutto, è un bene comune primario indispensabile, come l'acqua o l'aria che respiriamo”. Sembra un secolo. Invece, sono passati solo due anni. Nel frattempo, il Comune di Carpiano non ha mai smesso di investire sulla cultura. Finanziando, ad esempio, insieme alla Fondazione Cariplo, tramite il bando triennale “Rafforzare il legame delle sale polivalenti con il territorio”, il Progetto “Civico 10”. Attorno al quale si è formato, con la supervisione della Cooperativa Aurora 2000, un comitato promotore composto da volontari e rappresentanti delle associazioni. Uniti dalla convinzione che un Centro Socio-Culturale in grado di proporre valide iniziative ai cittadini di tutte le età, può contribuire a vincere l'isolamento, la solitudine, l'emarginazione. Cioè, i mali del nostro tempo. Consolidando i rapporti di vicinato, il dialogo tra le generazioni, il senso di appartenenza alla comunità. E, soprattutto, la voglia di partecipare alla vita del paese. Ultimati i lavori di riqualificazione del Centro Socio-Culturale Quarantamila euro in più dal Comune per il Diritto allo Studio Imbiancatura, sistema d'allarme, nuove serrature di sicurezza. Ma, soprattutto, una dotazione informatica e tecnologica di prim'ordine. Grazie ai lavori finanziati dall'Amministrazione comunale, il Civico 10 dispone ora di moderne attrezzature e spazi idonei all'allestimento spettacoli, concerti, happening creativi, conferenze e cineforum. Oltre all'auditorium, ci sono, infatti, la sala riunioni, l'aula multimediale, il laboratorio artistico, l'archivio delle associazioni, la sede dell'Ufficio Stampa. Che utilizza flyers, sms, pagina facebook e display luminoso del Comune per fornire un'informazione a tappeto sulle iniziative in cantiere. Tutto pronto, quindi, per la mega cerimonia d'inaugurazione. O, meglio, di riapertura. Perché il Civico 10 ha già realizzato nei mesi scorsi tante manifestazioni di successo, come il Corso di Danze Popolari, CarpianoMovie (mini-rassegna di film d'autore), CarpianoMovieKids (cinema per l'infanzia), Legami di Cuore (ciclo di incontri sui temi dell'affido e dell'adozione abbinati a dibattito, proiezione cinematografica e spettacolo teatrale), Legami di Carta (aperitivo di quartiere con letture animate per bambini e baratto di libri), Legami Storici (mostra retrospettiva sulla nascita della Repubblica e visione del film “L'uomo che verrà”), Young Addicted (supporto logistico alla Festa Estiva del Centro di Aggregazione Giovanile organizzata nel Parco degli Aironi). Ma questa era solo un'anteprima... In piena crisi economica, il Consiglio comunale di Carpiano ha scelto nuovamente di investire sulla scuola. Approvando all'unanimità il Piano per il Diritto allo Studio 2012-2013. Che include i progetti didattici presentati dai docenti dell'Istituto Comprensivo "Paolo Frisi" (20.445 euro): Propedeutica musicale, Divertinglese, Potenziamento laboratori e A Scuola a passo di danza per la Materna “Arcobaleno”; Teatro scientifico, Laboratorio informatica, Diversità ed integrazione, Accoglienza continuità, Basket e Karate per la Primaria “Manzoni”. Una decisione all'insegna della continuità. Perché gli interventi del Comune sono diventati negli ultimi anni sempre più consistenti, anche dal punto di vista economico, integrando l'apporto calante di altre istituzioni. Prima fra tutte la Provincia, che ha ridotto a sole 10 ore settimanali la presenza dell'educatore di sostegno per i disabili sensoriali (contro le 22 ore del 2010-2011). Il Comune ha provveduto quindi a sostenere parte della spesa, garantendo un'assistenza media di18/19 ore settimanali. Complessivamente, il Piano 2012-2013, in controtendenza rispetto a molti comuni limitrofi, impegna 586.489,16 euro (circa 40.000 euro in più dello scorso anno), coperti per 246.000 euro dalle rette per la mensa scolastica (240.000 euro) e per il pre-scuola (6.000 euro). Oltre alla refezione (289.000 euro) e al trasporto alunni (115.500 euro), risultano finanziate l'assistenza educativa per i soggetti disabili (106.000 euro), le attività di orientamento (13.000 euro), la fornitura gratuita dei libri di testo a tutti gli allievi della Primaria e a quelli della Secondaria di I grado con indicatore ISEE non superiore a 15.457 euro. 14 Carpiano Novembre 2012 Cultura e Biblioteca Sapere e conoscenza: l'eco-carburante della ripresa economica L'Assessore Zannino presenta le attività dell'Assessorato alla Cultura “Esiste uno stretto rapporto tra cultura e sviluppo: bisogna investire in conoscenza per stimolare il progresso e la produttività del nostro paese”. Non ha dubbi l'Assessore Zannino, mentre illustra le numerose iniziative promosse dall'Assessorato alla Cultura. E a chi gli fa notare che in tempi di crisi sarebbe opportuno tagliare in primo luogo le spese voluttuarie, come quelle destinate alle attività culturali, risponde severo: “Con i colleghi Branca e Pederso- li, responsabili dell'Educazione e delle Politiche Giovanili, e più in generale con tutta la Giunta, abbiamo sempre cercato di tener fede a un principio di fondo: se vogliamo davvero ritornare a crescere, a ricostruire un'idea di futuro, dobbiamo valorizzare il sapere e la cultura. Perché lo sviluppo, quello vero”, precisa l'Assessore, “non è una nozione meramente quantitativa, incentrata sull’aumento del PIL, che peraltro si è rivelato un indicatore alquanto Due conferenze-dibattito dedicate ai temi caldi della Giustizia Prosegue il ciclo di incontri organizzato dal Comune e dalla Parrocchia di Carpiano sui grandi temi della società contemporanea che toccano la vita e il destino di tutti noi. Temi trattati spesso con superficialità nei rissosi talk show televisivi o nella caotica ragnatela del web, sempre più infestata da fonti inattendibili e leggende metropolitane. Per discuterne in modo costruttivo e sereno, l'Assessore Zannino e don Gianni Verga hanno scelto, quindi, di ricorrere al tradizionale ma ancora efficacissimo dibattito 'dal vivo', invitando studiosi ed esperti di alto profilo culturale disposti a confrontarsi tra di loro e con i cittadini. I quali hanno risposto con interesse all'iniziativa. Dopo 'Famiglia', 'Immigrazione' e 'Laicità' (i tre argomenti delle conferenze svolte l'anno scorso), la stagione 2012-2013 si è aperta nella Sala Consiliare del Municipio con due iniziative dedicate ai problemi della Giustizia. Venerdì 19 ottobre, dopo i saluti di don Gianni e l'introduzione dell'Assessore Zannino, il dott. Cesare Beretta, Presidente della Sezione Penale del Tribunale di Pavia, l'avv. Salvatore Scuto, Presidente della Camera Penale di Milano, l'avv. Mirko Mazzali, Presidente della Commissione Sicurezza del Comune di Milano, e don Francesco Palumbo, Cappellano del carcere di Opera, hanno discusso su 'La certezza della pena e la rieducazione del condannato'. A fungere da moderatore, il prof. Giorgio Bertazzini, del Direttivo Nazionale di Antigone, Associazione per i diritti e le garanzie nel sistema penale. Venerdì 16 novembre, sempre alle 21, appuntamento con 'Il diritto alla tutela della salute e la dignità della vita'. Relatori, il dott. Cesare Beretta, presente anche al primo incontro, don Gianni Verga, e il dott. Giovanni Battista Guizzetti, Responsabile del Reparto 'Stati Vegetativi' del Centro Don Orione di Bergamo. Moderatore, il prof. Daniele Calvi, insegnante e giornalista. imperfetto del benessere collettivo. Ma deve includere tra i suoi parametri, come ha suggerito la Commissione mista Cnel-Istat in sintonia con l'art. 9 della Costituzione, anche i cosiddetti beni immateriali: educazione, istruzione, ricerca scientifica, conoscenza, tutela del paesaggio, dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico. In assenza dei quali non c' è innovazione tecnologica, non c'è progresso, non si creano nuove opportunità di lavoro per i giovani. Chi pensa alla crescita senza ricerca e senza cultura, ipotizza per le nuove generazioni un futuro da consumatori disoccupati, innesca uno scontro generazionale devastante e condanna la nostra società a un inesorabile declino. Nell'ultimo decennio in Italia, a differenza di altri paesi come Francia, Germania e Stati Uniti, è accaduto l’inverso di ciò che era necessario. Si è affermata la marginalità della cultura e dei Ministeri che se ne occupano (Beni Culturali, Istruzione, Università e Ricerca) ritenuti centri di spesa improduttiva da trattare con tagli trasversali. E' tempo, invece, che la cultura”, conclude Zannino, “torni al centro dell’azione di governo. Com'è già successo in questi anni nella piccola realtà di Carpiano”. Gli appuntamenti d'autunno con la Biblioteca Confermata anche per il prossimo anno la convenzione con il Sistema Milano Est, la Biblioteca di Carpiano affronta la stagione 2012-2013 con il vento in poppa. Il suo stato di salute, del resto, è testimoniato dai 310 iscritti (70 dei quali hanno usufruito del prestito on line), dall'ampliamento dell'orario di apertura, dall'acquisto di parecchi audiolibri e dalle molteplici iniziative promosse dalla Commissione di Gestione con il contributo dell'Assessorato alla Cultura. A ricordarcele, la Presidente Raffaella Pisano che si limita a citare solo le più recenti: il 'Progetto Teatro di Pietra', a cura di Adriana Milani, con quattro letture e tre laboratori per l'infanzia proposti per Carnevale, Pasqua, Halloween e Natale 2012; le due animazioni del sabato per i bambini dai 4 ai 10 anni 'Enrica la strana formica' ed 'Enrica e le formiche ribelli' (29 settembre e 13 ottobre); il suggestivo 'Planetario Gonfiabile 1,2,3 stella', allestito il presso il Centro Anziani Anni Verdi per gli alunni delle elementari e dedicato al sistema solare, alle costellazioni e ai miti celesti (22 settembre). Prossimo appuntamento a dicembre per la costruzione del grande albero natalizio di fronte alla Scuola Primaria. Novembre 2012 Carpiano 15 Ambiente e Territorio Vincolate all'attività agricola tutte le aree di pregio ambientale Nuovo insediamento produttivo nella zona industriale di Francolino "Il Comune di Carpiano, immerso totalmente con le sue ben quattordici cascine nel Parco Sud Milano intende: 1. identificare e 'consacrare' la parte nord e la parte sud del proprio territorio (d'accordo anche con le Amministrazioni locali dei Comuni adiacenti) a terreni agricoli di importanza rilevante (vedi PGT 2009); 2. richiedere d'altro canto nella parte centrale del territorio un modesto e contenuto aumento produttivo per garantire la manutenzione delle infrastrutture e dei servizi per la popolazione, come peraltro è avvenuto di recente con il rifacimento di parte delle strade vicinali, la posa di nuove piantumazioni (circa 500 alberi in cinque anni!), la mitigazione dell'impatto ambientale della S.P.40 e l'ulteriore sviluppo della mobilità ciclo pedonale, in colle- gamento anche con Melegnano-stazione". Questo, in sintesi, il passo conclusivo del documento approvato a settembre dalla Giunta Ronchi per la definizione degli Ambiti Agricoli Strategici da inserire nel Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Sud predisposto dalla Provincia di Milano. Preceduto da un incontro svolto il 24 luglio a Melegnano con l'Assessore provinciale Fabio Altito- nante, il documento conferma, dunque, la scelta, concordata con i Comuni limitrofi, di vincolare all'attività agricola due vaste aree di elevato valore ambientale che coprono oltre il 90% del territorio comunale: una a nord della zona residenziale e di quella industriale della frazione Francolino, confinante con Locate Triulzi e San Giuliano Milanese; l'altra a sudsud est, contigua rispettivamente alla Provincia di Pavia e al Comune di Cerro al Lambro. L'Amministrazione chiede inoltre di includere nel perimetro del Parco Sud, a titolo di compensazione e ottimizzazione del territorio esistente, le aree in fregio alla S.P. 40, per una superficie complessiva di mq. 57.109 (in verde nella piantina). Quanto, invece, alla richiesta di aree da destinare a insediamenti produttivi (in rosso nella piantina), viene individuata una superficie complessiva di 87.846 mq. (di cui il 50% a standard) a ovest della zona industriale di Francolino. Lo stralcio di tali aree dal vincolo agricolo risponde a una triplice esigenza: offrire nuovi posti di lavoro, reperire le risorse necessarie a garantire adeguati servizi alla cittadinanza e potenziare la presenza di esercizi commerciali di vicinato. Una proposta del tutto compatibile con le finalità del Parco. Anche perché il PGT esclude qualsiasi ulteriore espansione di edilizia residenziale, fissando il tetto massimo della popolazione comunale agli attuali 4054 abitanti. Le scelte del Comune sul Piano Territoriale del Parco Sud Respinta la conversione a industria chiesta per l'impianto del biogas Le due aree comprese nel perimetro del Parco Sud che il Comune ha deciso di convertire ad uso industriale (rispettivamente di mq. 87.846 e mq. 6.024) non vengono più usate da molti anni per le attività agricole. Inoltre, non figurano tra quelle di ripopolamento con divieto di caccia, non alterano il reticolo naturale irriguo e non compromettono in alcun modo né le altre aziende agricole esistenti né la veduta del paesaggio. Si tratta, in pratica, di terreni incolti, indicati fin dalla prima adozione della variante al PRG (26/10/1996) come inidonei alla pratica dell'agricoltura. Respinta, invece, la richiesta di inserire nella proposta di modifica del perimetro del Parco Sud le aree individuate per l'insediamento di un impianto di biogas. Anche questa istanza riguarda due terreni incolti di mq. 38.300 (edifici e macchinari) e di mq. 46.407 (opere di compensazione ambientale). L'Amministrazione ha, inoltre, indicato le zone 16 Carpiano Novembre 2012 di pregio storico e naturalistico su cui ha già programmato o intende realizzare interventi di valorizzazione o di restauro: 1. sistemazione del così detto “cono del Castello”, area verde di 19.400 mq. che s’incunea nell’abitato fino a raggiungere l’edificio della Cascina Castello (970.000 euro); 2. riapertura dei fontanili “Cimitero” e “Taverna” che alimenteranno il Cavo Lisonello, attualmente quasi asciutto e causa di problemi igienico sanitari nell’attraversamento del centro abitato (150.000 euro); 3. costruzione di piste ciclopedonali e di aree attrezzate per la sosta e lo svago previste dal progetto MiBici (1.000.000 euro); 4. recupero mediante Piano di Intervento Integrato della Cascina Castello in attuazione dell’Accordo sottoscritto con la proprietà (Golgi-Redaelli) che contempla la cessione al Comune dell’ala di fabbricato sottoposta a vincolo per le bellezze architettoniche (4.500.000 euro). Territorio e Ambiente Questo impianto di biogas proprio non s'ha da fare ... Stanziati dall'Amministrazione seimila euro per il ricorso al Tar Può un'Amministrazione "ambientalista" e sensibile ai temi ecologici come quella di Carpiano, all'avanguardia nella raccolta differenziata, nella mobilità sostenibile, nel risparmio energetico, nella promozione della "filiera corta", nello sviluppo delle nuove tecnologie a basso impatto e consumo (wireless e fotovoltaico), opporsi con assoluta intransigenza all'insediamento di un impianto per la produzione del biogas? Che, non dimentichiamolo, appartiene a quelle forme di energie alternative e rinnovabili tanto care ai fautori della "green economy"? Evidentemente sì, se l'impianto in questione dovesse installarsi in un'area protetta e a forte vocazione agricola come il Parco Sud. E presentare, almeno a giudicare dal progetto, non poche controindicazioni dal punto di vista delle ricadute sul territorio e altrettante incongruenze sotto il profilo della regolarità normativa. Dun- que, c'è poco da stupirsi se maggioranza e opposizione, una volta tanto unite dal medesimo obiettivo, hanno approvato insieme in Consiglio Comunale la proposta della Giunta Ronchi di ricorrere al Tar, stanziando seimila euro del proprio Bilancio, contro la decisione assunta dalla Provincia di Milano. La quale, il 19 giugno scorso, come Ente Gestore del Parco Sud e con il parere favorevole della Conferenza dei Servizi, ha concesso alla Società Agricola SCOR UNO s.r.l. l'autorizzazione a costruire un impianto per la produzione di energia elettrica alimentata da biogas (ossia da scarti di prodotti ortofrutticoli e da liquami o deiezioni animali) in via Pertini. Senza peraltro tener conto della posizione decisamente negativa espressa dalla Giunta di Carpiano. Che, tramite le delibere n.16 del 16/04/2012 e n.40 del 14/05/2012, recepiva in toto la relazione tecnica predisposta dal Settore Pianificazione e Gestione Territorio del Comune, basando il proprio dissenso sui seguenti punti: 1. incompatibilità della localizzazione dovuta alla vicinanza della zona industriale, delle strutture ricettive e del nucleo residenziale di Francolino; 2. contrasto con gli strumenti di pianificazione urbanistica, poiché sull'area in questione, classificata nel P.G.T. come zona agricola inutilizzata, sono vietate sia le opere edilizie che le attività di discarica e immagazzinamento all'aperto di rifiuti, rottami e altri depositi estranei all'attività agricola, nonché impianti di smaltimento e trattamento rifiuti; 3. eccessivo aggravio del traffico veicolare (sono previsti 93 viaggi settimanali e 13 viaggi al giorno per l'approvvigionamento della biomassa, nonché 32 viaggi settimanali per il trasporto della frazione solida e 60 per quella liquida) sia all'interno della zona industriale di Francolino sia sulla S.P. 40, già fortemente congestionata dal transito di mezzi pesanti e dagli effetti del pendolarismo; 4. presenza di esalazioni maleodoranti nell'ambiente circostante dovute al deposito di deiezioni zootecniche e alla fermentazione di scarti ortofrutticoli; 5. mancato rispetto della normativa (da verificare) che classifica questi impianti come agricoli, e quindi realizzabili in un'area del genere, solo se il 51% della biomassa utilizzata è auto prodotto e proviene da terreni di pertinenza dell'impianto stesso. E ora, l'ultima parola spetta alla giustizia amministrativa. La maestosa bellezza degli alberi monumentali Vere e proprie opere d'arte della natura. Da salvaguardare e proteggere. Piante di alto fusto, talvolta secolari, che allargano come braccia gigantesche i loro ombrosi rami, svettando all'orizzonte della verde pianura. Per regalare dolci frescure e ossigeno agli umani o un nido stabile e sicuro agli uccelli spaventati dai rumori del traffico. Nel territorio di Carpiano ce ne sono nove. Le hanno censite, misurate e fotografate i tecnici della Provincia e del Comune nel corso dei sopraluoghi eseguiti per la redazione del Piano di Coordinamento del Parco Agricolo Sud Milano. La più spettacolare (e forse la più conosciuta) è la maestosa quercia (quercus) che troneggia all'angolo di via Italia, accogliendo come una fiera e nobile vedetta chi lascia la Binasca per immettersi nel centro del paese. Gli altri otto appartengono alla specie del taxodium disticum, prosaicamente noto come cipresso calvo. Il primo, di cinque metri e mezzo, si trova all'ingresso della cascina Longora. E i rimanenti? Tre, che superano i tre metri d'altezza, circondano la chiusa del cavo Lisone sulla strada per Pairana. Altri tre, più alti di due metri, costeggiano le sponde della roggia Bescapera. L'ultimo presidia l'incrocio di quest'ultima con il cavo Comelli. Chi non lo ha ancora fatto, vada ad ammirarli. Ne vale davvero la pena. Novembre 2012 Carpiano 17 Associazioni Carpiano La Festa del Riso riapre per un giorno le porte del Castello Ormai è la regola. Ogni volta la Festa del Riso si rinnova. E non finisce mai di stupire. Merito, come sempre, degli oltre cento volontari disposti puntualmente ad affrontare settimane di fatiche e sacrifici pur di rendere divertente e originale questa sagra popolare. Nata otto anni fa con l'obiettivo di valorizzare le origini storiche e le tradizioni contadine del paese, la festa sembra aver trovato anche un suo 'filo conduttore'. Sull'onda del successo riscosso nel 2011, Pro Loco, Associazioni locali e Amministrazione comunale hanno infatti deciso di riproporre la stessa ambientazione dello scorso anno. E con l'aiuto di Ema '70, società specializzata nell'organizzazione di eventi, spettacoli e sfilate in costume, anche domenica 7 ottobre sono riusciti, come per magia, a trasformare il cen- tro storico di Carpiano in un antico borgo medievale. Affollato di dame e cavalieri, paggi e valletti, monaci e mercanti, scrivani e banditori, notai e giureconsulti, tra filari di bancarelle e di botteghe degne di un grande emporio delle Fiandre. All'interno del quale agiva un operoso esercito di sarte, maniscalchi, fabbri, intarsiatori, calzolai, ceramisti e conciatori. Con incudini, forge, mantici e telai in perenne attività. E poi, stemmi, scudi, armature, frecce, balestre. Insomma, una ricostruzione storica veramente ben riuscita. Resa ancora più suggestiva dalla vera novità di quest'anno. Sì, perché per la prima volta gli organizzatori hanno potuto utilizzare il cortile, l'aia, il chiostro, i portici e diversi edifici del 'Castello', la Grangia Certosina che per secoli è stata il simbolo, l'orgoglio e il cuore pulsante del paese. Una cornice scenografica ideale, restituita almeno per un giorno ai carpianesi. Un week end di musica, storia, arte e folclore Salvare dal degrado la Grangia Certosina Oltre alla rievocazione medievale, chiusa con la sfilata di domenica pomeriggio, la Festa del Riso aveva in serbo altre iniziative. Come “Piada Griglia & Rock'n Roll”, quarto mini-festival delle band emergenti proposto venerdì 5 ottobre dai ragazzi del G.e.CA. reduci dai brillanti risultati estivi del Gran Varietà (XIX edizione) e di Carpiano Music Fest. Musica dal vivo con il “Baby Dance” e il ballo liscio anche nella serata di sabato 6 ottobre, che proponeva la proiezione del video “Carpiano: un territorio, un castello” realizzato da Amici del Castello e Fotoclub VisiOne. Domenica, visite guidate all'interno del Castello a cura del giovane esperto d'arte Giorgio Mantoan. In funzione, come sempre, il servizio ristorante. Doveroso, quindi, citare tutte le associazioni che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione: ACLI, Amici del Castello, A.S. Bike Carpiano, ASD Carpianese, ASD Carpiano Volley, Auser Carpiano, AVIS, Biblioteca comunale, Carpiano Calcio Balilla, Comitato Organo, Fotoclub VisiOne, Gruppo Acquisto Solidale, GeCA, Gruppo Oratorio, Movimento artistico, Non siamo soli, Parrocchia, PAF (Presepi Animazione Fantasia), ProLoco e Protezione Civile. L'azione congiunta di Amministrazione Comunale, ProLoco, Amici del Castello e Italia Nostra ha convinto la ASP Golgi-Redaelli, proprietaria della Cascina Castello, a concederne l'utilizzo per lo svolgimento di alcune manifestazioni: Festa del Riso, Giornata del Volontariato, Stracarpiano, Carpiano in Festa. I contatti fra le parti, iniziati alla fine del 2011, nascevano dall'obiettivo di fermare il degrado della struttura, abbandonata a se stessa dopo il trasferimento in altra sede dell'azienda agricola Negroni, rendendola fruibile, perlomeno in certe limitate circostanze, alla popolazione di Carpiano. La prima delle quali è stata, appunto, la Festa del Riso (6/7 Ottobre 2012). L'idea di fondo, almeno fino a quando non sarà definito l'utilizzo finale dell'intero edificio, è quella di moltiplicare le iniziative da svolgere al suo interno provvedendo alla manutenzione ordinaria delle aree di maggior pregio in modo da sensibilizzare l'opinione pubblica e tutti gli enti interessati sulla necessità di salvare questo bene architettonico d'inestimabile valore. Parte del ricavato della Festa del Riso andrà al Comune di San Possidonio (MO), colpito dal sisma dello scorso maggio. Una riproduzione donata dal Sindaco al posto dell'originale rubato Durante la Festa del Riso, il Sindaco Francesco Ronchi ha donato un pannello sostitutivo che riproduce l'immagine a dimensioni reali della formella scolpita nel XV secolo dal noto artista Antonio Amadeo e posta nell'androne d'ingresso del Castello. Il manufatto originale era stato rubato agli inizi dell'anno, malgrado le tempestive segnalazioni dell'Amministrazione comunale alla Proprietà (ASP Golgi Redaelli) circa 18 Carpiano Novembre 2012 i rischi di degrado e i possibili furti dovuti allo stato di abbandono e di inadeguata custodia della struttura. Il pannello collocato al posto del bassorilievo originale testimonia l'attenzione del Comune nei confronti dello straordinario patrimonio storico, culturale e architettonico rappresentato dall'Antica Grangia Certosina. Gruppi Consiliari La centralità della persona e della comunità Cari concittadini, il punto cardine del nostro programma elettorale, e più in generale del gruppo Carpiano per Te, la centralità della persona. Un paese è un insieme di cittadini, che costituisce una comunità: il senso sociale non è innato, ma va perseguito e facilitato da chi amministra i soldi di tutti (nessun genitore penserebbe di essere tale solo perché nutre il proprio figlio e gli intesta un conto in banca!). Per questo il nostro comune, pur essendo di piccole dimensioni, vanta una quantità e una qualità di Servizi alla Persona difficilmente paragonabile a quelli offerti dai comuni delle nostre dimensioni. Questa è una precisa scelta dell'Amministrazione, che va in controtendenza con quanto accade a livello nazionale e/o regionale: basti pensare al taglio dei contributi per la non auto- sufficienza o alla riduzione di oltre il 30% degli stanziamenti per il sociale da parte della Regione. ( vedi “taglio regione lombardia non autosufficienti”). Crediamo fortemente che il primo dovere degli amministratori di un paese sia quello di pensare alle persone, di difendere i diritti di ciascuno, di contribuire a rendere la vita quotidiana molto più sostenibile. Certo in questo periodo di crisi, diventa difficile conciliare le esigenze di tutti con le risorse economiche che si riducono: il nostro sforzo è stato quello di cercare il denaro anche attraverso canali diversi rispetto ai tradizionali trasferimenti: sia il bando CARIPLO (andato a buon fine), sia il Bando Europeo “LIFE+” (siamo in attesa della prima valutazione) prevedono finanziamenti alle Amministrazioni a fronte di progetti rigorosi e credibili, costruiti in coerenza ai principi enunciati e che dimostrino lungimiranza. È per questo che non condividiamo la proposta delle opposizioni di tagliare parte dell’IMU (senza peraltro specificare dove recuperare le risorse per sopperire alla mancanza di quelle entrate!) quasi fosse un “regalo di Natale” ai cittadini: siamo convinti che ai cittadini dobbiamo garantire servizi e interventi necessari e duraturi nel tempo. Non siamo disposti, per racimolare qualche voto, a cambiare queste convinzioni… Stiamo gestendo in modo oculato le risorse, cercando di pesare il meno possibile sulle tasche dei cittadini ( non abbiamo aumentato le aliquote dell'imu prima casa, né l'addizionale irpef ), garantendo nel contempo la giusta equità nella contribuzione. Quasi tutti i nostri servizi, infatti, sono soggetti a tariffazione ISEE, differenziata a seconda del servizio (es: non abbiamo modificato le fasce del nido, perché il servizio è già molto oneroso per una famiglia giovane; abbiamo aumentato il costo di quei servizi rivolti a famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, come il prolungamento e/o il prescuola...). Il tentativo è quello di organizzare e offrire servizi, ma anche di favorire corresponsabilità e autonomia da parte dei cittadini; programmare gli interventi e renderli stabili nel tempo ci permette inoltre di garantire le risorse per chi davvero ha bisogno dell’aiuto di tutti e che non possiamo dimenticare, perché “siamo in tempi di crisi”: la solidarietà fa parte di quei principi a cui non intendiamo rinunciare. IMU ulteriore balzello a carico del Cittadino “FORZA PAESE!” in occasione del Consiglio Comunale tenutosi il 27 Settembre scorso, aveva presentato, tramite il proprio Capogruppo Sig.ra Abbatinali M.R. Loredana una mozione relativa all'approvazione dell'aliquota comunale dell'IMU, chiedendo che, così come hanno proceduto altre Amministrazioni comunali, anche il Comune di Carpiano utilizzasse gli stessi criteri i quali, in sostanza, azzeravano l'applicazione del suddetto balzello sulle prime case di abitazione. Ovviamente l'Am- ministrazione Comunale ha proceduto applicando l'IMU di competenza comunale nella misura dello 0.4%, sostenendo che saranno in pochi ad esserne soggetti al pagamento in quanto le detrazioni previste esonerano dal balzello una moltitudine di Famiglie. Inoltre non dimentichiamo che, se come asserito dai nostri Amministratori, l'incasso sarà esiguo, è doppiamente incomprensibile l'approvazione dell'aliquota di cui sopra, visto che per altri fabbricati l'Amministrazione ha proceduto ad aumenti più sostanziosi e molto più redditizi. Il solito ritornello delle Amministrazioni Pubbliche che lamentano la scarsità di risorse a loro disposizione e si giustificano tutte le volte che ci mettono le mani in tasca, non trova più alcuna comprensione da parte del Cittadino onesto, basti pensare a ciò che stà avvenendo in diverse Regioni e l'utilizzo che hanno fatto dei nostri sacrifici. Auspichiamo non solo che tutti questi individui vengano giudicati severa- mente, così come auspichiamo l'abolizione di TANTI ENTI UNITILI (Es. Provincie, Consorzi, ecc.), e l'istituzione delle Macroregioni. Così diminuendo il numero degli “Addetti” probabilmente diminuirà anche il fabbisogno per il loro mantenimento. E' vero abbiamo divagato, ma ricordiamoci che molti devono pagare l'IMU e stanno ancora pagando i ratei del mutuo!! Ci auguriamo solo che l'oculatezza sia la qualità di chi ci amministra a tutti i livelli. Novembre 2012 Carpiano 19