A partire dal 1 Gennaio 2011 l`Ufficio di Bruxelles della Regione
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A partire dal 1 Gennaio 2011 l`Ufficio di Bruxelles della Regione
[1 Luglio – 31 Luglio] La Liguria in Europa: www.casaliguria.org A partire dal 1 Gennaio 2011 l’Ufficio di Bruxelles della Regione Liguria ha cambiato sede. Il nuovo indirizzo è: Regione Liguria– Sede di Bruxelles Rue d’Alsace Lorraine 44, 1050 Bruxelles. I numeri di telefono e gli indirizzi e-mail sono rimasti invariati: Tel: +322 289 13 89 Fax: +322 289 13 99 e-mail: [email protected] [email protected] Lo scopo del Notiziario Europeo è di fornire al lettore una panoramica delle principali novità riguardanti l’attività delle Istituzioni dell’Unione Europea e dell’Ufficio di Bruxelles della Regione Liguria. Saremo lieti di ricevere le vostre richieste d’informazioni, di chiarimenti o d’approfondimenti sulle notizie riportate, alle seguenti coordinate: Regione Liguria - Sede di Bruxelles Rue d’Alsace Lorraine 44, 1050 Bruxelles Tel. +322 289 13 89 - Fax +322 289 13 99 - e-mail: [email protected] Le fonti principali del Notiziario Europeo sono: 1. Agence Europe (Bollettino quotidiano europeo) 2. Rapid (a cura del servizio Stampa e Comunicazione della Commissione europea http://europa.eu./rapid/ 3. Eurostat:http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page?_pageid=1090,1&_dad=portal&_sche ma=PORTAL 4. Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea http://eur-lex.europa.eu/JOIndex.do?ihmlang=it 1 AGENDA EUROPEA Parlamento Europeo Sessione Plenaria: dal 4 al 7 Luglio (Strasburgo) dal 12 al 15 e dal 26 al Settembre (Strasburgo) Ulteriori informazioni sulle sessioni plenarie si possono trovare alla pagina: http://www.europarl.europa.eu/activities/plenary/home.do?language=IT Commissioni: Commissione per gli affari esteri: 4,12,13 Luglio, 31 Agosto Sotto-commissione per i diritti dell’uomo: 7,11,12 Luglio Sotto-commissione per la sicurezza e la difesa: 12 Luglio Commissione per lo sviluppo: 12,13 Luglio, 29, 30 Agosto Commissione per il commercio internazionale: 12,13 Luglio, 31 Agosto Commissione per i bilanci: 12, 13 Luglio, Commissione per il controllo dei bilanci: 13, 14 Luglio, Commissione per i problemi economici e monetari: 11,12 Luglio, 31 Agosto Commissione per l’occupazione e gli affari sociali: 12,13 Luglio Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare: 7,13,14 Luglio Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia: 11,12,13 Luglio, 29, 30, 31 Agosto Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori: 11,12 Luglio, 30, 31 Agosto Commissione per i trasporti e il turismo: 11,12 Luglio, 30, 31 Agosto Commissione per lo sviluppo regionale: 11,12 Luglio, Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale: 11,12 Luglio, 30 Agosto Commissione per la pesca: 12, 13 Luglio, 31 Agosto Commissione per la cultura e l’istruzione: 13, 14 Luglio Commissione giuridica: 11,12 Luglio Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni: 12,13 Luglio, 31 Agosto Commissione per gli affari costituzionali: 4,11,12 Luglio Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere: 13, 14 Luglio, 29, 30 Agosto Commissione per le petizioni: 12,13 Luglio Commissione speciale crisi finanziaria ed economica: nessuna riuonione Commissione speciale sfide politiche: nessuna riunione Ulteriori informazioni sulle riunioni delle Commissioni Parlamentari si possono trovare alla pagina: http://www.europarl.europa.eu/activities/committees/committeesList.do?language=IT Comitato delle Regioni Sessione Plenaria: 1 Luglio Commissione CAFA (Affari Amministrativi e Finanziari): nessuna riunione Commissione CIVEX (Cittadinanza, Governance, Affari Istituzionali ed Esterni): nessuna riunione Commissione COTER (Politica di Coesione Territoriale): 4 Luglio Commissione ECOS (Politica Economica e Sociale): 5 Luglio Commissione EDUC (Istruzione, Gioventù, Cultura e Ricerca): nessuna riunione Commissione NAT (Risorse Naturali): nessuna riunione Commissione ENVE (Ambiente, Energia e Cambiamento climatico): nessuna riunione Il Calendario delle attività del Comitato delle Regioni è disponibile alla pagina: http://www.cor.europa.eu/pages/CoRAtWorkTemplate.aspx?view=folder&id=87402c77-d94a-438195b0-5ee5b3ec2d2d&sm=87402c77-d94a-4381-95b0-5ee5b3ec2d2d 2 AFFARI ECONOMICI E COMMERCIO 6/7/2011, Bruxelles - Nuovo divieto da parte dell’Unione Europea contro l’intossicazione E.Coli. L’Unione europea ha deciso di ritirare dal mercato europeo alcuni tipi di semi dall'Egitto, ritirandone temporaneamente l'importazione, avendo trovato un collegamento tra un sacco di semi di fieno grecoegiziano e le ondate d’intossicazione da E.Coli (ceppo O104) che hanno colpito il nord della Germania e la regione di Bordeaux. Questa decisione segue un rapporto che è stato pubblicato oggi dalla Commissione europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che evidenzia un legame tra l'avvelenamento riscontrato e i semi importati dall'Egitto. John Dalli, Commissario europeo per la Salute e la Politica dei Consumatori, ha dichiarato: "Andare alla fonte della contaminazione in Germania e in Francia del batterio E.Coli O104 è stata la priorità dell'Unione europea dopo la crisi scoppiata. La relazione di oggi ci porta a ritirare dal mercato alcuni semi dall'Egitto e di vietare temporaneamente le importazioni di tutti i tipi di semi e fagioli da quel paese. La Commissione continuerà a monitorare attentamente la situazione e ad adottare ulteriori misure, se ritenute necessarie, per la salvaguardia di tutti i consumatori europei”. In virtù della decisione adottata, gli Stati membri devono in particolare garantire che tutte le partite di semi di fieno greco importato tra il 2009 e il 2011 da un esportatore egiziano siano ritirati dal mercato, poi scannerizzate ed infine distrutte. Inoltre, si prevede di sospendere fino al 31 ottobre, le importazioni di semi e fagioli per la germinazione. Nuovi sviluppi sull’intossicazione E.Coli: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/831&format=HTML&aged=0&languag e=FR&guiLanguage=fr 8/7/2011, Bruxelles - Approvato il nuovo piano finanziario a supporto della crisi finanziaria greca. I ministri delle finanze degli Stati che fanno parte della zona euro hanno approvato un prestito di 8,7 miliardi di euro alla Grecia, per aiutare il paese a far fronte alle prossime esigenze finanziarie. L'importo sarà erogato entro il 15 luglio in seguito alla decisione del consiglio dei governatori del Fondo monetario internazionale di concedere 3,3 miliardi di euro, portando così a 12 miliardi di euro l'importo totale di questa quinta tranche. La decisione dell'Eurogruppo è arrivata dopo che il Parlamento greco ha approvato leggi fondamentali sulla strategia di bilancio e la privatizzazione il 29 giugno e, il 30 giugno, sulle necessarie misure di attuazione. I ministri hanno elogiato le autorità greche per il fermo impegno a conformarsi al percorso di risanamento di bilancio convenuto e al programma di riforme strutturali al fine di ripristinare la sostenibilità di bilancio e salvaguardare la stabilità finanziaria. Sono in corso consultazioni con i creditori della Grecia per definire le modalità di un coinvolgimento, a titolo volontario, del settore privato. Tali modalità, assieme a finanziamenti supplementari provenienti da fonti ufficiali, saranno determinate nelle prossime settimane. Decisioni più definitive per il futuro della crisi economica greca: http://www.consilium.europa.eu/showFocus.aspx?lang=IT&focusID=632 11/7/2011, Bruxelles - Il Fondo Europeo di adeguamento alla globalizzazione va in aiuto ai 3582 lavoratori licenziati da Renault in Francia. La Commissione europea ha approvato una domanda d’intervento del Fondo europeo di Adeguamento alla globalizzazione (FEG) in Francia. Le autorità francesi hanno richiesto assistenza per € 24.493.525 per facilitare la rioccupazione dei lavoratori licenziati da Renault e dalle sue filiali e case produttrici. Quest’ applicazione sarà ora trasmessa al Parlamento europeo e al Consiglio (in quanto autorità di bilancio dell'Unione europea), che deve dare il via libera ufficiale alla transizione. Il Commissario europeo per l'Occupazione, Affari sociali e inclusione, László Andor, ha dichiarato: "La crisi finanziaria ha portato ad una recessione economica che ha particolarmente colpito l'industria e la produzione del settore automobilistico in Europa. I licenziamenti effettuati da Renault sono il risultato della crisi economica e finanziaria, che ha inevitabilmente portato la casa automobilistica francese verso il declino: Renault ha sofferto di costi in aumento e di condizioni creditizie più severe a partire dal 2008, cose che hanno fortemente ostacolato la capacità dell'azienda di finanziare le proprie attività a breve termine e ostacolato i suoi piani futuri d’investimento.” Nonostante le misure temporanee introdotte da alcuni Stati membri (come i programmi per la demolizione), il numero d’immatricolazioni di veicoli nuovi del marchio Renault è sceso 6,5% dal 2007 al 2008. Il declino é accelerato nel quarto trimestre del 2008: nel dicembre 2008, il numero delle nuove immatricolazioni è stato del 27,5% inferiore rispetto a dicembre 2007. 3 Renault aiutata dal FEG per risanare il bilancio e i suoi lavoratori: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/852&format=HTML&aged=0&languag e=FR&guiLanguage=fr AGRICOLTURA 5/07/2011, Bruxelles - L’Unione contribuisce per 37,6 milioni di euro per la promozione del settore agricolo. La Commissione europea ha approvato 26 programmi presentati da 13 Stati membri, il cui tempo di esecuzione è compreso tra uno e tre anni, dotati di un budget totale di € 75.100.000, tra cui € 37.600.000 (50%) sono finanziati dall'UE. Tra tali prodotti agricoli compaino il vino, DOP, IGP e STG, agricoltura e prodotti biologici, frutta e verdura, orticoltura, latte e latticini, olio d'oliva e le olive da tavola, uova, semi oleosi e carne. “I prodotti agricoli dell'Unione europea sono di una qualità e diversità senza precedenti", ha dichiarato Cioloş, Commissario responsabile dell'agricoltura e dello sviluppo rurale. “Dobbiamo aumentare gli sforzi per spiegare ai consumatori gli standard e prodotti di qualità di cui l'agricoltura europea è capace, pronta a soddisfare ogni mercato, sia comunitario che internazionale. Programmi comunitari come questi possono davvero aiutare i nostri produttori, in un mondo sempre più competitivo”. Queste varie campagne possono già essere lanciate in autunno (decisione della Commissione prevista per il 15 novembre 2011 sulla base di progetti presentati dagli Stati membri al 15 settembre) e daranno il via alla nuova promozione mondiale europea dei suoi tipici prodotti agricoli. Budget europeo in aumento nel settore agricolo: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/829&format=HTML&aged=0&languag e=FR&guiLanguage=fr AFFARI SOCIALI 1/07/2011, Bruxelles - L’UE lancia un nuovo progetto a sostegno dell’infanzia nell’Europa dell’Est. La violenza contro i bambini è una questione d’interesse internazionale. Al fine di ottenere una migliore comprensione della situazione dei bambini nei Balcani occidentali e in Turchia, la Commissione europea ha risposto alla chiamata dell'UNICEF a intraprendere ulteriori ricerche per far luce su questo problema. L'Unione europea e l'UNICEF sono pronti a valutare attentamente ciò che resta da fare per garantire che questi bambini ricevano la stessa protezione, gli stessi diritti umani, ecc. sia nel loro paese d’origine che in Europa, annunciando una nuova iniziativa congiunta per rafforzare i servizi pubblici, pari a 1,65 milioni di euro, volto a identificare e monitorare i casi di abusi su minori in Albania Bosnia-Erzegovina, Serbia e Turchia, attraverso un partenariato rafforzato tra la società civile e decisori politici a livello statale. Nel programma 2011-2013, i quattro paesi analizzeranno i possibili difetti nella responsabilità dei servizi pubblici, entrando direttamente in contatto con i bambini, per meglio meglio rilevare i casi di abusi sui minori e di avvisare i servizi competenti. Le reti nazionali della società civile e organismi indipendenti di controllo ufficiali, come i mediatori o gli osservatori per i diritti dei bambini saranno inoltre mobilitati e addestrati per aumentare la consapevolezza di questa situazione, migliorare il monitoraggio, la raccolta e l’analisi dei dati, contribuendo significativamente al dialogo sulla violenza contro i bambini. UE e UNICEF insieme per la salvaguardia dei diritti dei bambini dell’Est Europa: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/822&format=HTML&aged=0&languag e=FR&guiLanguage=en 7/7/2011, Bruxelles - La Polonia a capo dell’Europa per la presidenza semestrale del Consiglio europeo. Quando ai polacchi si chiede chi ritengano essere meglio qualificato a superare l'attuale crisi, indicano sempre le istituzioni europee. I risultati della Polonia sono la prova vivente del successo dell'ideale europeo, dice Donald Tusk, Primo ministro polacco, in un'intervista esclusiva rilasciata, sottolineando che il suo paese adesso vorrebbe condividere le sue esperienze ed idee con il resto d'Europa. La Polonia, che esercita attualmente la presidenza del Consiglio dell'Unione europea durante il secondo semestre del 2011, si trova ad affrontare un periodo non facile per l’Europa, tra varie crisi economiche 4 ed alimentari, che ne minacciano lo sviluppo potenziale.Tusk spiega come, nel caso della sua Polonia, l'esperienza di un debito pubblico eccessivo e di un basso livello della competitività economica europea abbia loro insegnato qualcosa ed aggiunge: “ Abbiamo preso le prime misure per correggere gli errori del passato: abbiamo introdotto il patto Euro Plus ed abbiamo anche deciso di creare strumenti come il meccanismo europeo di stabilità. Tuttavia, queste riforme essenziali sono soltanto un primo passo. Anche se sono indispensabili, non bastano. Dobbiamo andare oltre e avviare un dibattito comune sulle basi della crescita economica europea dei decenni venturi. Noi abbiamo idee specifiche al riguardo. Pensiamo che l'ulteriore integrazione del mercato interno europeo sia una modalità per promuovere una crescita economica sostenuta per i prossimi decenni. Sebbene la Polonia non faccia ancora parte della zona euro, essa ha già dato un buon esempio essendo uno dei primi paesi in Europa ad avere stabilito nella sua costituzione che il debito pubblico non possa superare il 60% del PIL. Il nostro è anche uno dei primi paesi ad aver approvato una legge che vieta un eccessivo aumento del disavanzo di bilancio. Oggi siamo anche orgogliosi di avere una delle economie più dinamiche in Europa: nel primo trimestre del 2011 il nostro PIL è aumentato del 4,4% ed è stato uno dei migliori risultati in tutta l'UE”. Donald Tusk, Primo ministro polacco, fiducioso e ottimista dell’attuale presidenza polacco al Consiglio dell’Unione: http://www.consilium.europa.eu/showFocus.aspx?lang=it&focusID=631 9/7/2011, Bruxelles - Sarà l'indice di dipendenza economica, e non l'età pensionabile, a determinare il futuro fabbisogno finanziario dei sistemi pensionistici europei. La riunione informale dei ministri del Lavoro e degli Affari sociali, organizzata dalla presidenza polacca, si è svolta a Sopot, Polonia, il 7 e l'8 luglio 2011. "Per far fronte all'invecchiamento della popolazione in Europa, lo strumento di gran lunga più efficace consiste nello sfruttare al massimo il potenziale di forza lavoro esistente" ha affermato Leila Kurki, Presidente della sezione specializzata Occupazione, Affari Sociali e Cittadinanza del Comitato economico e sociale europeo; per Leila Kruki, infatti, aumentare il tasso di occupazione degli anziani intervenendo sui sistemi pensionistici, rendendo più restrittive le condizioni, indebolendo i diritti o innalzando l'età pensionabile non rappresenta una risposta adeguata. "Va tenuto presente che non sarà il rapporto demografico tra anziani e persone in età lavorativa a determinare il futuro fabbisogno finanziario dei sistemi pensionistici: sarà invece essenziale l'andamento dell'indice di dipendenza economica, ovvero il rapporto fra beneficiari di prestazioni e popolazione attiva". Se l'obiettivo è ritardare il pensionamento, occorre anche fare in modo che i lavoratori possano e vogliano lavorare più a lungo, cosa che sarà possibile grazie a cambiamenti radicali della vita lavorativa europea, adeguando le condizioni e l'ambiente di lavoro alle esigenze dei lavoratori di varie età ed evitando la discriminazione dei lavoratori anziani e gli stereotipi negativi sul loro conto. Nuovi piani sociali concernenti il mondo del lavoro e quello pensionistico: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=CES/11/77&format=HTML&aged=0&langua ge=IT&guiLanguage=fr AMBIENTE E TURISMO 4/7/2011, Bruxelles - La Commissione avvia una consultazione sul miglioramento della politica dell’UE in materia di qualità dell’aria respirabile. Se si considera che il 49% degli europei vive in aree dove gli obiettivi di qualità dell’aria dell’UE non sono stati ancora raggiunti, l’inquinamento atmosferico costituisce una delle principali preoccupazioni in materia di ambiente che i cittadini dell’UE devono affrontare. Nell’ambito di un riesame globale delle politiche dell’Europa in materia di qualità dell’aria diretto a stabilire nuovi obiettivi di lungo termine oltre l’orizzonte del 2020, la Commissione avvia una consultazione pubblica sulla sua politica attuale in questa materia. Nel corso dei prossimi tre mesi, sul sito ufficiale dell’Unione, verranno sollecitati pareri sui punti di forza e di debolezza esistenti nell’attuale quadro legislativo e sui progressi compiuti nella sua attuazione. Questa consultazione attraverso internet rientra in un più ampio processo di riflessione che dovrà fornire elementi per un riesame da concludere entro il 2013. Janez Potočnik, Commissario responsabile per l’Ambiente, ha dichiarato: “Se guardiamo ai risultati ottenuti dall’Europa nel miglioramento della qualità dell’aria, possiamo esserne orgogliosi. Tuttavia di fronte ai 500 000 casi di decessi prematuri dovuti all’elevato livello di inquinamento atmosferico provocato da particolato, vi è chiaramente ancora molto lavoro da svolgere. Dobbiamo avviare subito una discussione sulla prossima generazione di obiettivi di qualità dell’aria.” La consultazione pubblica invita tutte le parti 5 interessate a condividere il proprio punto di vista sul miglior modo per migliorare la legislazione dell’UE in materia di qualità dell’aria. Essa è suddivisa in due parti: un breve questionario per il grande pubblico e una sezione più articolata riservata ad esperti e operatori di amministrazioni nazionali, enti locali o regionali, ricercatori, imprese, stakeholder, soggetti responsabili in campo sanitario, ambientale e altri gruppi coinvolti nell’attuazione della legislazione dell’UE in materia di qualità dell’aria. La protezione della salute degli europei al centro di una nuova consultazione indetta dalla Commissione Europea: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/813&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 15/7/2011, Bruxelles - L’UE ribadisce la necessità di norme più severe e sicure per l’estrazione e lavorazione di petrolio e gas in Europa. La Commissione ha approvato un progetto di risoluzione con 41 voti favorevoli e nessuna astensione, prevedente valutazioni d'impatto specifiche e precise del sito e dei piani per le procedure ambientali e di sicurezza per tutte le operazioni off-shore di petrolio e gas, con specifici piani di emergenza presentati e approvati prima dell’ inizio della perforazione delle materie. Il progetto di risoluzione di è nato come risposta del Parlamento a un documento di consultazione della Commissione pubblicato lo scorso ottobre a seguito del disastro Deepwater Horizon nel Golfo del Messico nel mese di aprile 2010 e, ora che la risoluzione ha ottenuto un riscontro largamente favorevole, la Commissione è pronta a preparare già da quest’autunno la nuova regolamentazione al riguardo, che, prevedrà condizioni più puntuali per ottenere una licenza di trivellazione, standard più alti in materia di sicurezza e ambiente. Tutte le applicazioni di perforazione verranno, infatti, sottoposte a verifica con ispezioni regolari effettuate da "esperti indipendenti, con una grande preparazione tecnica, cosi come un’importante conoscenza delle condizioni locali". Le operazioni dovrebbero iniziare non appena questo piano verrà approvato dalle autorità nazionali. Sicurezza e protezione dell’ambiente comunitario tra le priorità della nuova strategia energetica europea: http://www.europarl.europa.eu/it/pressroom/content/20110614IPR21329/html/Offshore-oil-and-gasdrilling-tougher-environment-and-safety-standards-needed 18/7/2011, Bruxelles - Commissione accoglie con favore l'accordo dell'Organizzazione marittima internazionale per affrontare le emissioni di CO2. La Commissione europea si é congratulata con l'Organizzazione Marittima Internazionale e con gli Stati membri su un primo e importante risultato su una misura tecnica per limitare le emissioni di CO2 da trasporto marittimo internazionale, ovvero l'adozione del Design Index di efficienza energetica, la prima misura vincolante a livello mondiale per migliorare l'efficienza energetica delle nuove navi e di limitare le emissioni di CO2 prodotte dal trasporto marittimo internazionale. L’EEDI diventerà obbligatoria a partire dal 2015, e si prevede di coprire fino al 70% delle emissioni prodotte dalle nuovi navi. "Sono molto soddisfatto per l'adozione di EED. Questo è un segnale molto importante che mostra come la comunità marittima stia prendendo sul serio il suo ruolo negli sforzi globali per ridurre le emissioni di gas serra. Voglio ringraziare gli Stati membri dell'UE per il loro impegno nel rendere questo possibile, cosi come i nostri partner internazionali, uniti insieme a noi nella ricerca di soluzioni globali e sostenibili. Non vedo l'ora di consolidare questo successo in futuro", cosi ha detto il Vicepresidente della Commissione Siim Kallas, responsabile dei Trasporti. Le emissioni di CO2 delle navi sono direttamente proporzionali al consumo di carburante, con, in media, 3,1 tonnellate di CO2 rilasciate da ogni tonnellata di combustibile bruciato. L’EEDI richiede, nella prima fase (2015-2019) un miglioramento dell'efficienza del 10% che sarà reso più severo ogni cinque anni, per tenere il passo con lo sviluppo tecnologico e le adeguate misure di riduzione. La salvaguardia dell’eco-sistema europeo come fonte per le nuove politiche ambientali: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/895&format=HTML&aged=0&languag e=EN&guiLanguage=en 6 COMUNICAZIONE E MEDIA, SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE 12/7/2011, Bruxelles - La Commissione progetta nuovi fondi per l'istruzione, la gioventù e la creatività, allo scopo di promuovere l'occupazione giovanile. Nell'ambito della sua strategia volta ad incoraggiare l'occupazione la Commissione europea si prefigge di quasi raddoppiare il numero di giovani, insegnanti e ricercatori, che ricevono borse di studio UE per studiare e seguire una formazione all'estero portando il loro numero attuale di 400 000 beneficiari all'anno a quasi 800 000 in futuro. Questo è uno degli obiettivi chiave all'origine dell'aumento dell'investimento UE per l'istruzione, la gioventù e la creatività proposto dalla Commissione nel suo progetto di bilancio per il 2014-2020 come ha segnalato oggi Androulla Vassiliou durante una conferenza stampa, Commissario europeo responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù. Migliorare l'istruzione e la formazione e aiutare le persone ad acquisire le giuste qualifiche è essenziale per rispondere alle esigenze future del mercato del lavoro e combattere la povertà. Anche un più forte investimento nelle industrie creative contribuirà ad aumentare le opportunità occupazionali in un settore che rappresenta il 4,5% del PIL e il 3,8% dell'occupazione in Europa. Nell'ambito della proposta della Commissione un nuovo programma per l'istruzione, la formazione e la gioventù stanzierà 15,2 miliardi di euro (+ 73%) nell'arco di sette anni. Oltre ad aumentare il numero di borse di studio e di formazione esso servirà a sostenere e a modernizzare i sistemi di istruzione, a intensificare la cooperazione transfrontaliera tra i istituzioni di istruzione e a portare avanti le riforme in questo ambito. Si tratta del maggior aumento inserito nella proposta di bilancio e ciò ribadisce la priorità conferita all'investimento nei saperi per il futuro dell'Europa. Nuovo progetto di bilancio sempre più a favore dei giovani europei: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/857&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=fr 14/7/2011, Bruxelles - Approvato un Libro Verde sulla distribuzione online di opere audiovisive: opportunità e sfide verso un mercato unico digitale. Le industrie culturali in Europa, compreso il settore audiovisivo, forniscono un contributo significativo per l'economia europea: sono infatti circa il 3% del PIL dell'Unione europea - corrispondente ad un valore di mercato annuo di 500 miliardi di euro - impiegando circa 6 milioni di dipendenti. Inoltre, il settore svolge un ruolo importante nel promuovere l'innovazione in particolare nel campo dei dispositivi e delle reti network, l'UE produce infatti più film di qualsiasi altra regione del mondo e ospita più di 500 servizi di video online. Il Libro verde della Commissione è stato pubblicato nel contesto della strategia di Europa 2020, che mira a stimolare una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva in Europa. La tecnologia digitale e Internet stanno rapidamente cambiando il modo in cui si producono contenuti audiovisivi, commercializzati e distribuiti: le emittenti televisive rendono sempre di più disponibili le loro programmazione su Internet (catch-up TV, download), insieme all’aumento di videoon-demand e servizi di streaming. I consumatori si aspettano di essere sempre in grado di guardare qualsiasi cosa, ovunque e in qualsiasi momento e su qualsiasi dispositivo. Il ritmo del cambiamento rischia di accelerare con l'avvento di internet-enabled TV e "cloud-based" e proprio in vista di questi continui ma anche futuri cambiamenti, lo scopo del Libro Verde sarà porre domande ai consumatori europei su ciò che è loro necessario per meglio sfruttare queste nuove opportunità. Libro Verde per rispondere all’esigenze dei consumatori europei nell’ambito telematico e digitale: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=AGENDA/11/24&format=HTML&aged=0&la nguage=EN&guiLanguage=en CONCORRENZA 1/07/2011, Bruxelles - La maison italiana Bulgari entra a far parte dell’esclusivo gruppo di Louis Vuitton. Dal 1989 la Commissione ha la facoltà di valutare le fusioni e le acquisizioni alle quali partecipano le imprese con un fatturato superiore a determinate soglie stabilite dalla Commissione stessa che ha quindi il dovere di impedire le concentrazioni che ostacolerebbero in maniera significativa una concorrenza effettiva nello Spazio economico europeo (SEE). La Commissione europea ha 7 autorizzato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la proposta di acquisizione di Bulgari, un'azienda italiana produttrice di articoli di lusso, da parte del gruppo francese Moët Hennessy – Louis Vuitton Group ("LVMH"). Dalle indagini della Commissione è risultato che l'acquisizione non inciderebbe in maniera significativa sulla concorrenza nei mercati rilevanti dal momento che Bulgari detiene solo esigue quote di mercato e LVMH continuerà a dover far fronte ad un'effettiva concorrenza da parte di altri produttori di articoli di lusso. Bulgari e LVMH producono e vendono entrambi orologi, gioielli, profumi e cosmetici di alta qualità nonché prodotti griffati e articoli in pelle, compresi gli accessori. LVMH possiede e gestisce diverse catene di distribuzione selettiva al dettaglio. L'indagine ha dimostrato che l'insieme delle attività di LVMH e Bulgari non comporterà un aumento delle quote di mercato, indipendentemente dalla definizione di mercato, concludendo pertanto che l'operazione non ostacolerebbe in maniera significativa una concorrenza effettiva nello Spazio economico europeo (SEE) o in una sua parte sostanziale. LVMH è controllata da Groupe Arnault, che controlla anche Christian Dior Couture, e possiede le seguenti marche: Louis Vuitton, Donna Karan, Fendi, Loewe, Céline, Kenzo, Marc Jacobs, Givenchy, Berlutti, Guerlain, Tag Heuer, Chaumet, Zenith, Hublot, Fred e De Beers Diamond Jewellers. Bulgari opera principalmente mediante il proprio marchio "Bulgari", ma l'azienda è attiva anche nel settore degli alberghi di lusso. Importante fusione nell’ambito della mondo della moda che rafforza la maison francese di Vuitton: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/819&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 26/7/2011, Bruxelles - La Commissione autorizza l'acquisizione di Tognum e di Bergen da parte di Daimler e Rolls-Royce. La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la proposta di acquisizione del controllo congiunto della società tedesca Tognum AG (società tedesca specializzata nella progettazione, produzione e vendita di motori e generatori alimentati a diesel alternativo o gas per applicazioni non stradali) e della società norvegese di Bergen da parte della società tedesca Daimler AG (che opera nel settore della costruzione e vendita di auto di lusso e veicoli commerciali e fornisce servizi finanziari nel settore automobilistico ) e della britannica Rolls-Royce Group plc. Bergen è attualmente controllata da Rolls-Royce (una società britannica che progetta e costruisce motori per l'aviazione civile e dei sistemi di fornitura di energia elettrica per applicazioni nel settore aerospaziale, nautica ed energia. E 'inoltre attiva nella progettazione navale e nella produzione di attrezzature marine, come i sistemi di propulsione, macchinari di coperta e sterzo). Dopo aver esaminato l'operazione, la Commissione ha concluso che la nuova entità continuerà a dover affrontare molti concorrenti forti ed efficaci nei mercati, notando che l'aumento della quota di mercato risultante dalla fusione sarà moderata e che la nuova entità continuerà a dover affrontare molti concorrenti forti ed efficaci, come la Caterpillar, GE e MAN. La Commissione europea ha pertanto dichiarato che la concentrazione proposta non ostacolerà in maniera significativa la concorrenza effettiva nello Spazio economico europeo (SEE) o in una parte sostanziale di esso. Nuova concentrazione tedesco-britannica nel campo dell’automobilia: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/924&format=HTML&aged=0&languag e=FR&guiLanguage=en ENERGIA E TRASPORTI 19/7/2011, Bruxelles - La Commissione europea stimola ancora il campo dell’innovazione e della ricerca con il lancio del più grande finanziamento mai proposto in questo campo in Europa. Maire Geoghegan-Quinn, Commissario europeo per la Ricerca, l’Innovazione e la Scienza, ha annunciato la proposta più grande mai lanciata per finanziare la ricerca e l'innovazione in Europa, per un totale di circa 7 miliardi. L'obiettivo principale di questi programmi di lavoro è l'integrazione della ricerca e dell'innovazione con particolare accento sulle piccole e medie imprese. L'Unione europea sta finanziando il più vasto programma di ricerca nel mondo - il Settimo programma quadro (7 ° PQ) - con un budget di oltre 53 miliardi di euro per il periodo 2007-2013. Gli Stati membri hanno la ricerca e l'innovazione al centro delle priorità dell'agenda politica, rendendo Europa 2020 e l'Unione per l'Innovazione, lanciato a febbraio, la pietra angolare di progetti d’investimento per la crescita e l'occupazione sostenibile. Al fine di sfruttare il successo del Settimo programma quadro per la ricerca, 8 la Commissione ha proposto il 29 giugno un incremento del 46% dei finanziamenti per la ricerca e l'innovazione nel quadro finanziario pluriennale 2014-2020. Grande e importante finanziamento per la ricerca nell’ambito del Settimo Programma Quadro: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=AGENDA/11/26&format=HTML&aged=0&la nguage=FR&guiLanguage=en 19/7/2011, Bruxelles - La Commissione presenta i primi schemi di certificazione per i biocarburanti. I biocarburanti possono costituire un’alternativa ecocompatibile ai combustibili fossili, ma è nostro dovere assicurarci che le foreste tropicali e le torbiere ricche di carbonio non cedano il passo a piantagioni di olio di palma o di canna di zucchero. Si deve inoltre garantire che all’interno dell’UE si usino soltanto biocarburanti che consentano un risparmio di gas a effetto serra più elevato dei combustibili fossili. A tal fine è necessario che la sostenibilità dei biocarburanti sia verificata dagli Stati membri o dai sistemi di certificazione volontari approvati dalla Commissione europea (attualmente ISCC, Bonsucro EU, RTRS EU RED, RSB EU RED, 2BSvs, RSBA, e Greenergy), il cui riconoscimento si applica direttamente in tutti e 27 gli Stati membri. Il Commissario europeo per l’energia Günther Oettinger ha affermato: “Dobbiamo garantire la sostenibilità dell’intera catena di produzione e di approvvigionamento dei biocarburanti. Per questo motivo abbiamo stabilito standard di sostenibilità senza eguali. I sistemi di certificazione riconosciuti a livello di UE fanno in modo che tali standard siano raggiunti grazie a metodi di gestione esemplari in termini di trasparenza ed affidabilità.” Al fine di ottenere un sostegno governativo o essere considerati nell’ambito degli obiettivi nazionali vincolanti in materia di energie rinnovabili, i biocarburanti utilizzati all’interno dell’UE, di produzione locale o importata, devono soddisfare determinati criteri di sostenibilità intesi a prevenire la conversione di aree contraddistinte da un’elevata biodiversità e grandi stock di carbonio in zone di produzione di materie prime per biocarburanti. In pratica non si possono ritenere sostenibili i biocarburanti riconducibili a colture provenienti da terreni che in precedenza ospitavano foreste pluviali o praterie naturali con un ecosistema unico. Inoltre, le emissioni di gas a effetto serra generate dall’intera catena di produzione devono attestarsi a livelli inferiori almeno del 35% rispetto ai combustibili fossili. Una soglia minima che è destinata ad aumentare nel tempo. Nuovi sviluppi nella produzione di biocarburanti nell’ottica di una più attenta sostenibilità dell’ambiente europeo ed internazionale: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/901&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 22/7/2011, Bruxelles - Trenitalia e Veolia Transport unite nella prestazione dei servizi europei: La Commissione europea ha approvato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la proposta d’impresa comune per la prestazione di servizi di trasporto ferroviario internazionale di passeggeri tra l'operatore ferroviario storico italiano Trenitalia, appartenente al gruppo Ferrovie dello Stato, e l'operatore privato francese nel settore del trasporto ferroviario e per autobus Veolia Transport. Per quanto riguarda le tratte Parigi-Roma, Parigi-Venezia e Parigi-Milano, la Commissione ha valutato se l'operazione avrebbe aumentato la possibilità per Ferrovie dello Stato di precludere ai suoi concorrenti l'accesso all'infrastruttura ferroviaria e l'incentivo a farlo, ma ha escluso tale possibilità. Per quanto riguarda la tratta Parigi-Milano, inoltre, la Commissione ha ritenuto probabile per il futuro la gestione di due servizi concorrenti ad alta velocità (da parte della SNCF e dell'impresa comune nuovamente creata Trenitalia/Veolia). Per i servizi di trazione, che in Italia sono ancora soggetti a determinati requisiti nazionali (come gli standard tecnici per le locomotive o la certificazione per l'equipaggio), l'indagine di mercato ha confermato una disponibilità sufficiente di fornitori alternativi di servizi dopo l'operazione. La Commissione ha pertanto concluso che l'impresa comune proposta, notificata per approvazione il 16 giugno 2011, non ostacolerà in maniera significativa una concorrenza effettiva nello Spazio economico europeo (SEE) o in una sua parte sostanziale. Nuova fusione tra le linee di trasporti ferroviarie italiane e francesi: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/917&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 9 GIUSTIZIA LIBERTA’ E SICUREZZA 14/7/2011, Bruxelles - Lotta ai falsi: più interventi delle autorità doganali rafforzano la protezione dei diritti di proprietà intellettuale. Nel 2010 le autorità doganali dell'UE hanno sequestrato alle frontiere esterne oltre 103 milioni di prodotti sospettati di violare i diritti di proprietà intellettuale (DPI). In base alla relazione annuale della Commissione sulla tutela dei DPI da parte delle autorità doganali dell'UE pubblicata oggi, il numero di spedizioni bloccate da tali autorità è quasi raddoppiato rispetto all'anno precedente, passando da 43 500 nel 2009 a quasi 80 000 nel 2010. L'odierna relazione presenta anche statistiche relative al tipo, all'origine e alle modalità di trasporto delle merci che violano i DPI fermate alle frontiere esterne dell'UE. Per la prima volta la relazione indica anche il valore dei beni bloccati, stimato ad oltre 1 miliardo di euro. Le principali categorie di articoli bloccati dalle autorità doganali nel 2010 erano sigarette (34%), forniture per ufficio (9%), altri prodotti del tabacco (8%), etichette, targhette ed emblemi (8%), articoli di abbigliamento (7%) e giocattoli (7%). Il 14,5% di tutti gli articoli bloccati erano prodotti per uso domestico quali shampoo, saponi, medicine o apparecchi domestici (asciugacapelli, rasoi, componenti per computer) che potrebbero avere effetti sulla salute e la sicurezza dei consumatori. Quanto ai paesi di provenienza, la Cina ha continuato ad essere il principale, con in totale l'85% degli articoli non in regola con i DPI. Proveniva da altri paesi come Turchia, Tailandia, Hong Kong o India la maggior parte di talune categorie di prodotti (rispettivamente alimentari, bibite non alcoliche, schede di memoria e medicine). Oltre il 90% di tutte le merci bloccate è stato distrutto oppure si è avviato un procedimento giudiziario per accertare la violazione. L’UE protegge regolarmente il proprio mercato comunitario: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/882&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 20/7/2011, Bruxelles - La Commissione avvia un procedimento legale contro 20 Stati membri per attuazione tardiva della normativa sulle telecomunicazion. La Commissione europea ha richiesto informazioni ai venti Stati membri dell'UE che non hanno ancora comunicato le misure volte a dare piena attuazione nell'ordinamento nazionale alla normativa dell'Unione in materia di telecomunicazioni. Il termine fissato dal Parlamento europeo e dal Consiglio dei Ministri dell'UE per attuare la nuova legislazione era il 25 maggio 2011. Le richieste d’informazioni avvengono sotto forma di lettere di costituzione in mora nell'ambito delle procedure di infrazione dell'UE. Le nuove norme garantiscono alle aziende e ai consumatori nuovi diritti concernenti la telefonia, i servizi mobili e gli accessi internet. Tra essi si annoverano il diritto dei consumatori di cambiare operatore di telecomunicazioni in un solo giorno senza cambiare il numero di telefono, il diritto a una maggiore chiarezza riguardo ai servizi proposti al consumatore e una migliore tutela dei dati personali in linea. In tutti gli Stati membri dell'UE è in corso l'iter legislativo e la gran parte di essi ha informato la Commissione in merito ad alcune misure attuative, ma solo sette Stati membri (Danimarca, Estonia, Finlandia, Irlanda, Malta, Svezia e Regno Unito) hanno comunicato alla Commissione la piena attuazione della nuova normativa. Gli altri venti Stati membri, ossia Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica ceca, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia e Spagna, hanno due mesi per rispondere alle lettere di costituzione in mora. In caso d’inadempimento o qualora la risposta non sia soddisfacente, la Commissione potrà inviare agli Stati membri interessati una richiesta formale di attuazione della legislazione, sotto forma di parere motivato nell'ambito delle procedure d’infrazione, e infine adire la Corte di giustizia dell'Unione europea. Provvedimento legale contro gli Stati non adempienti alla nuova direttiva sulle telecomunicazioni: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/905&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 10 ISTRUZIONE, FORMAZIONE, GIOVENTU’, CULTURA E MULTILINGUISMO 7/7/2011, Bruxelles - Premio Lux 201: svelati i film in concorso , tra cui compare il film di Nanni Moretti “ Habemus Papam”. Il Premio Lux (dal latino "luce) è stato istituito nel 2007 come segno tangibile dell'impegno del Parlamento per il cinema europeo e i suoi sforzi creativi, votato dagli stessi eurodeputati, con assegnazione annuale. Ogni pellicola della selezione ufficiale spazia tra temi individuali, problematiche storiche o sociali, ma restituisce sempre un frammento d'Europa: le vite, le convinzioni, i dubbi, la ricerca d'identità dei cittadini del vecchio continente sono messe in scena, cercando di mostrare un lato dell’Europa più sociale e romantico. Ogni anno la selezione ufficiale è stilata da una giuria, nominata dalla commissione parlamentare per la cultura e l'istruzione, e formata da produttori, distributori, esercenti, direttori di festival, critici cinematografici e dal vincitore dell'edizione precedente. Il Parlamento europeo ha quindi presentato, nella cornice del 46° Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary, in Repubblica Ceca, i dieci film pre-selezionati per competere al Premo Lux di quest'anno. Le pellicole scelte, co-prodotte in Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Svezia, Svizzera e Regno Unito, riflettono l'eccellenza e la ricchezza del cinema europeo, che il Parlamento europeo sostiene da ormai 5 anni. L’Italia rappresentata da Nanni Moretti per il Premio Lux 2011: http://www.europarl.europa.eu/it/headlines/content/20110701STO23122/html/Premio-Lux-2011svelati-i-dieci-film-in-concorso AFFARI MARITTIMI E PESCA 12/7/2011, Bruxelles - La Commissione europea ha proposto delle nuove condizioni di pesca delle acciughe nel golfo di Biscaglia per la stagione 1 luglio 2011 - 30 giugno 2012. In base ai recenti pareri scientifici che confermano che lo stock di acciughe è in buono stato e rispetta i limiti biologici di sicurezza, è stato prposto un totale ammissibile di pesca (TAC) di 29 700 tonnellate. Spagna e Francia sono gli unici Stati membri coinvolti in questo tipo di pesca. Il limite di cattura proposto è in linea con la proposta della Commissione per un piano pluriennale di gestione dello stock di acciughe, come presentato nel 2009. Il piano mira a garantire lo sfruttamento sostenibile dello stock riducendo il rischio di collasso, pur sostenendo una pesca economicamente sostenibile. La proposta presentata, TAC, porta una buona notizia su uno stock il cui crollo ha portato la chiusura della pesca tra il 2005 e il 2009. Dopo buoni segnali di ripresa già a partire dall’anno scorso, gli scienziati hanno misurato la scorsa primavera la più alta abbondanza di stock di acciuga dall’1987. Questo è un buon esempio di gestione sostenibile della pesca che, sulla base di un approccio a lungo termine, può portare a risultati significativi sia nel campo della protezione dell’eco-sistema naturale europeo, che in quello economico. Nuovo abbondante stock di pesca delle acciughe per Francia e Spagna: http://ec.europa.eu/fisheries/news_and_events/press_releases/2011/20110708/index_en.htm RELAZIONI ESTERNE, COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, ALLARGAMENTO 1/7/2011, Bruxelles - Chiusi positivamente i negoziati tra la Croazia e l’Unione. Gli Stati membri dell'UE hanno deciso di chiudere i negoziati di adesione con la Croazia, consentendo quindi alla firma del trattato di adesione entro la fine dell'anno, con una conseguente procedura di ratifica da parte degli altri Membri prevista per il 1 luglio 2013. La decisione segna una buon fine a sei anni di negoziati durante i quali alla Croazia è stato chiesto non solo di adottare nuove leggi e regolamenti per conformarsi alle norme UE, ma anche un impegno costante per la loro attuazione, mostrando all’Europa una Croazia forte ed importante, come futuro stato membro. I negoziati di adesione tra l'UE e la Croazia, composti di 35 capitoli, hanno coperto l'intera gamma di politiche e regole necessarie per permettere alla Croazia di integrarsi senza problemi in Europa e per l'UE di poter accogliere un nuovo membro. Alla conferenza di adesione a Bruxelles, gli Stati membri hanno deciso di chiudere i capitoli di politica interna che restano sotto negoziato, in due aree chiave: giustizia 11 e diritti fondamentali, e politica di concorrenza. Nel capitolo giudiziario e dei diritti fondamentali, la Croazia ha varato riforme in settori critici, rafforzando l'indipendenza e l'efficienza del sistema giudiziario, nella lotta contro la corruzione e la tutela dei diritti. Nel capitolo sulla politica di concorrenza, che si trova al centro del mercato interno dell'UE, la Croazia ha dovuto adottare piani di ristrutturazione per raggiungere la vitalità del settore siderurgico e della cantieristica, in linea con le regole sugli aiuti di Stato. E 'stato concordato dagli Stati membri che la Commissione seguirà da vicino fino alla data di adesione della Croazia ogni adempimento degli impegni assunti nei negoziat. La Croazia come nuovo partner dell’Unione Europea: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/824&format=HTML&aged=0&languag e=EN&guiLanguage=en 4/7/2011, Bruxelles - L’Europa a sostegno della Corea del Nord per far fronte alla crisi alimentare. La Commissione europea ha inviato una squadra di valutazione umanitaria in Corea del Nord nel mese di giugno, ove gli esperti hanno confermato che la situazione nutrizionale è peggiore di qualche anno fa e che una forte assistenza di emergenza è necessaria. Per facilitare la lotta contro l'insicurezza alimentare strutturale nella Corea del Nord, la Commissione europea ha investito € 35.000.000 in progetti a lungo termine nutrizione nel paese tra il 2007 e il 2010, finanziati attraverso il Programma di sicurezza alimentare (FSTP) e condotti da ONG europee; secondo le stime comunitarie, dal 1995 al 2008, la Commissione ha erogato circa 124 milioni di euro di aiuti umanitari alla Corea del Nord per la fornitura di cibo d'emergenza, migliorare i servizi sanitari e fornire accesso ad acqua potabile sicura e servizi igienico-sanitari, aiuti che si sono resi necessari poiché in aggiunta ai suoi problemi alimentari, la Corea del Nord è molto vulnerabile ai disastri naturali come inondazioni e siccità. Per far fronte alla recente crisi alimentare presente nel paese, la Commissione ha quindi approvato un nuovo piano a sostegno della comunità coreana, prevedente aiuti per un valore di 10 milioni, allo scopo di rimuovere circa 650 000 persone dalla fame, soprattutto nelle province del nord e dell'est del paese. Nuovo piano di cooperazione a favore della Corea del Nord: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/826&format=HTML&aged=0&languag e=FR&guiLanguage=fr SALUTE E PROTEZIONE DEI CONSUMATORI 4/7/2011, Bruxelles - Approvate nuove tariffe roaming più basse a partire dal 1° luglio nella zona europea. Il 30 giugno 2010 la Commissione ha pubblicato una relazione secondo cui, sebbene l'imposizione di certe riduzioni abbia temporaneamente ridotto i prezzi del roaming durante il periodo previsto, le norme attualmente in vigore non hanno risolto il problema soggiacente della mancanza di concorrenza nei servizi di roaming ed i prezzi sono rimasti ostinatamente vicini ai limiti massimi al dettaglio. Si è reso pertanto necessario un nuovo intervento a livello normativo che permetta di raggiungere durevolmente l'obiettivo definito ”Agenda digitale per l'Europa”, di azzerare - o quasi - entro il 2015, la differenza tra le tariffe di roaming e quelle nazionali; quest’obiettivo sarà raggiunto se la concorrenza sui mercati di telefonia mobile offrirà ai consumatori la possibilità di scegliere rapidamente e facilmente i servizi di roaming a prezzi identici o simili a quelli dei corrispondenti servizi nazionali offerti in concorrenza. A tal fine, la Commissione ha presentato una temporanea regolamentazione in materia, in vista di una più globale e ferma soluzione a lungo termine, in grado di soddisfare pienamente i consumatori europei. Per quanto riguarda la situazione attuale, a decorrere dal 1° luglio 2011 gli operatori della telefonia mobile dell'UE saranno nuovamente costretti ad abbassare le tariffe al dettaglio per le chiamate in roaming, conformemente alle norme dell'UE introdotte nel 2007 e modificate nel 2009. Le nuove norme resteranno in vigore fino al 30 giugno 2012. Nuova regolamentazione europea a sostegno della telefonia e delle comunicazioni tra i vari Stati membri: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/814&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 12 6/7/2011, Bruxelles - L’industria farmaceutica europea soddisfa le normative e gli accordi europei imposti dalla Commissione in materia di brevetti e anti-trust. L’esercizio di monitoraggio degli accordi di composizione delle controversie in materia di brevetti nel settore farmaceutico ha evidenziato un ulteriore calo nel numero degli accordi potenzialmente in contrasto con la normativa antitrust dell’UE. Tale tendenza dimostra che le imprese originator e quelle genericiste sono più consapevoli delle tipologie di accordi che possono dare luogo a indagini sotto il profilo antitrust – generalmente i cosiddetti accordi pay-per-delay (impegni a ritardare la commercializzazione di un farmaco generico dietro pagamento) – con evidente vantaggio per i consumatori che potranno beneficiare di farmaci meno costosi. Il numero di composizioni in via amichevole delle controversie brevettuali è tuttavia aumentato nel 2010, a riprova del fatto che la vigilanza della Commissione non impedisce alle imprese di risolvere positivamente i loro contenziosi nei limiti della normativa dell’UE. Il numero di accordi potenzialmente problematici sotto il profilo antitrust - in particolare quelli che limitano l’immissione in commercio di un farmaco generico dietro pagamento dell’originator all’impresa genericista - è diminuito significativamente, in particolare se si considera la rilevanza degli accordi. Nel periodo considerato dall’indagine di settore, tali accordi hanno rappresentato il 22% (45 su 207) delle composizioni di controversie segnalate. Nel primo periodo monitorato tale percentuale è scesa al 10% (9 su 93), mentre nel 2010 solo il 3% degli accordi (3 su 89) potrebbe richiedere un’indagine più approfondita. Statistiche anti-trust nell’industria farmaceutica europea: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/840&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=fr 7/7/2011, Bruxelles - I Centri europei dei consumatori organizzano l'edizione 2011 della giornata dei diritti dei passeggeri aerei. La vacanza non va come previsto? Voli cancellati? Bagagli persi? L'assistenza può essere ottenuta ed è doverosa. La rete dei Centri europei dei consumatori (ECC) fornisce consulenza gratuita ai cittadini sui loro diritti quando viaggiano e acquistano all'estero. Quando le cose vanno male, possono anche contribuire a risolvere le controversie con i commercianti in altri paesi UE (più Islanda e Norvegia). Nel 2010, l'ECC-Net ha fornito assistenza e consulenza gratuita ai consumatori in più di 71 000 casi e reclami trattati pari a 14 milioni di euro. Poiché molti dei reclami ricevuti riguardano i trasporti, tra cui quelli aerei, la rete ha organizzato una giornata speciale dedicata ai diritti dei passeggeri aerei in 27 aeroporti (23 paesi 1) Europea con lo slogan "Mettiamo un po’ d’informazione sui diritti dei consumatori che viaggiano valigia: l'Europa offre assistenza e consulenza gratuita ", con lo scopo di offrire gli aiuti e le consulenze necessarie nel campo dei diritti dei passeggeri aerei, come ad esempio perdita dei bagagli o di cancellazione o ritardo del volo. Giornata d’informazione a sostegno dei viaggiatori europei: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/845&format=HTML&aged=0&languag e=FR&guiLanguage=fr VARIE 5/7/2011, Bruxelles - La Corte dei conti d’Europa assegna il Premio Làzaro 2011. Il Premio Lázaro 2011è stato assegnato dalla Corte dei conti europea, per la ricerca nel campo della revisione del settore pubblico, a Sara Belleil e José Antonio Fernández Ajenjo. Per la prima volta, la Corte dei conti europea ha deciso di assegnare un premio per la ricerca nel campo del controllo del settore pubblico, con lo scopo di ulteriormente rafforzare i propri legami con la comunità accademica e contribuire allo sviluppo del controllo del settore pubblico in Europa. La prima edizione di questo premio onora la memoria del Sig. Jesús Lázaro Cuenca, ex direttore della Corte, che ha contribuito per molti anni a sviluppare metodi e approcci nell’istituzione. I vincitori del 2011 Lazaro, Sara Belleil e José Antonio Fernández Ajenjo, hanno ricevuto i premi da Vítor Caldeira, Presidente della Corte dei conti; durante la sessione accademica, i due candidati hanno presentato le loro tesi, di cui la giuria ha particolarmente apprezzato l'originalità, la qualità innovative, il significato e la portata globale del lavoro accademico. Vitor Caldeira, Presidente della Corte dei conti europea, ha dichiarato: "Quest’ iniziativa è di particolare importanza per la Corte dei conti europea. Fedele alla sua missione e ai suoi valori, la Corte intende essere all'avanguardia negli sviluppi nel controllo del settore pubblico nell'Unione europea e nel mondo. Per questo motivo ha deciso di creare questo premio per il lavoro accademico relativo alla suddetta tematica, incoraggiando e promuovendo cosi la ricerca nel settore”. 13 Riconoscimento europeo per la ricerca nel campo della revisione del settore pubblico comunitario: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=ECA/11/24&format=HTML&aged=0&langua ge=FR&guiLanguage=fr 12/7/2011, Bruxelles - Il Comitato delle Regioni e il Parlamento europeo difendono insieme il principio di autonomia locale. Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione presentata da Proinsias De Rossa (S & D, Irlanda) sui servizi sociali d’interesse generale (SSIG). Questa risoluzione in gran parte riprende le posizioni del Comitato delle Regioni, come espresso nei suoi pareri, in particolare sulla necessità di rispettare il principio di autonomia degli enti locali e regionali nella fornitura di servizi. Il Parlamento ha anche chiesto che un gruppo di alto livello multilaterale sia istituito e co-presieduto dal Parlamento e dalla Commissione, con la partecipazione attiva del Comitato delle Regioni. "E 'una grande vittoria per il Comitato delle Regioni", ha detto Karl-Heinz Lambertz, riferendosi al fatto che il Parlamento europeo aveva incorporato elementi della sua opinione sul secondo pacchetto Monti-Kroes e quello di JeanLouis Destans (PES / Francia), sulla legge del mercato unico. "Regioni e città sono state finalmente riconosciute come attori chiave nella fornitura dei SSIG. Adesso dobbiamo garantire che il Comitato delle Regioni svolga un ruolo pieno in questo gruppo ad alto livello di lavoro e faremo in modo che la Commissione si impegni costantemente al suo successo ", ha sottolineato il ministro-presidente della Comunità germanofona del Belgio. Nuovi sviluppi sulle relazioni tra regioni-istituzioni europee: http://www.cor.europa.eu/pages/PressTemplate.aspx?view=detail&id=95c04635-4021-4852-a909dc557b4fabde BANDI Siete alla ricerca di un partner per la realizzazione di un progetto in ambito comunitario? Le ricerche partner per i bandi in oggetto sono pubblicate sul nostro sito www.casaliguria.org ISTRUZIONE E FORMAZIONE INVITO A PRESENTARE PROPOSTE - Programma «Gioventù in azione». Il presente invito a presentare proposte si prefigge di sostenere partenariati con le regioni, i comuni, gli attori della società civile e gli organismi attivi nella responsabilità sociale delle imprese allo scopo di sviluppare progetti a lungo termine incentrati in varia misura sul programma «Gioventù in azione». Scadenza: 3 Novembre 2011 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2011:221:0021:0025:IT:PDF CITTADINANZA ATTIVA INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — Programma “Gioventù in azione” 2007/2013, volto a promuovere azioni di cittadinanza attiva dei giovani, sviluppare la solidarieta' e promuovere la tolleranza; contribuire a sviluppare le possibilita' di sostenere le attivita' dei giovani; favorire la cooperazione europea nel settore della gioventu'. Codice: 2010/C 333/09 Scadenza: 1 Novembre 2011 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2 14 POLITICA AGRICOLA COMUNE INVITO A PRESENTARE PROPOSTE - Sostegno a favore di azioni d’informazione riguardanti la politica agricola comune; attuazione di azioni d’informazione di cui alla voce di bilancio 05 08 06 per l'esercizio 2012. Scadenza: 30 Settembre 2011 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2011:212:0022:0035:IT:PDF SOCIETÁ DELL’INFORMAZIONE INVITO A MANIFESTARE INTERESSE: selezione di esperti indipendenti per il programma «internet piu' sicuro» (2009-2013) Scadenza: 31 Dicembre 2013 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2009:130:0005:0005:IT:PDF PROGRAMMA ECO- INNOVATION INVITO A PRESENTARE PROPOSTE: Il programma sostiene prodotti, tecniche, servizi e processi che riducano le emissioni di CO2, fondamentale per la creazione di nuovi posti di lavoro e per la protezione dell’ambiente. Scadenza: 8 Settembre 2011 http://ec.europa.eu/environment/eco-innovation/events/2011/european-info-day-2011_en.htm 7°PROGRAMMA QUADRO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE nell'ambito del Programma di lavoro «Idee» 2011 del settimo programma quadro comunitario per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e le attivita' di dimostrazione per sovvenzioni CER per le prove di concetto. Codice: 2011/C 96/07 Scadenza: 8 Novembre 2011 http://cordis.europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=UserSite PROGETTA!2 NDBANDI “PROGETTA!2” è un’iniziativa che la Regione Liguria insieme al suo Ufficio di Bruxelles e in collaborazione con il Centro Regionale per la Ricerca e l’Innovazione (CRRI), ha voluto proporre all’interno del territorio regionale, grazie al supporto della struttura di missione Progetto Opportunità delle Regioni in Europa (P.O.R.E.) - Dipartimento per gli Affari Regionali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e al coordinamento della Regione Veneto. L’obiettivo strategico di “PROGETTA!2” è quello di incentivare e migliorare principalmente la partecipazione delle piccole e medie imprese liguri a bandi di gara sulla ricerca e l’innovazione promossi e gestiti dalla Commissione Europea. L’iniziativa si concretizza in uno strumento finanziario a fondo perduto di supporto tale da coprire parzialmente i costi necessari alla preparazione di un progetto europeo per tutti i soggetti liguri che saranno ritenuti finanziabili. Inoltre, con tale iniziativa, s’intende analizzare le azioni del territorio ligure in materia di ricerca e innovazione al fine di sostenerne lo sviluppo e la progettazione internazionale con azioni specifiche di supporto. In particolare, nell’ambito dell’iniziativa “PROGETTA!2”, saranno realizzati sul territorio seminari per la presentazione dei bandi comunitari in uscita, invitando, in qualità di relatori, funzionari ed esperti della Commissione Europea in videoconferenza dall’Ufficio di Bruxelles della Regione Liguria. Questi incontri avranno il duplice obiettivo di INFORMARE i beneficiari dell’iniziativa sull’uscita a breve di nuovi bandi europei in tema di ricerca e innovazione per le piccole e medie imprese, e di FORMARLI fornendo loro gli strumenti necessari per la presentazione delle domande di partecipazione. Maggiori informazioni e documentazione su: www.ricercainliguria.it 15