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[1 Giugno – 30 Giugno]
La Liguria in Europa: www.casaliguria.org
A partire dal 1 Gennaio 2011 l’Ufficio di Bruxelles della Regione Liguria
ha cambiato sede. Il nuovo indirizzo è:
Regione Liguria– Sede di Bruxelles
Rue d’Alsace Lorraine 44,
1050 Bruxelles.
I numeri di telefono e gli indirizzi e-mail sono rimasti invariati:
Tel: +322 289 13 89
Fax: +322 289 13 99
e-mail: [email protected]
[email protected]
Lo scopo del Notiziario Europeo è di fornire al lettore una panoramica delle principali
novità riguardanti l’attività delle Istituzioni dell’Unione Europea e dell’Ufficio di
Bruxelles della Regione Liguria.
Saremo lieti di ricevere le vostre richieste d’informazioni, di chiarimenti o d’approfondimenti
sulle notizie riportate, alle seguenti coordinate:
Regione Liguria - Sede di Bruxelles
Rue d’Alsace Lorraine 44, 1050 Bruxelles
Tel. +322 289 13 89 - Fax +322 289 13 99 - e-mail: [email protected]
Le fonti principali del Notiziario Europeo sono:
1.
Agence Europe (Bollettino quotidiano europeo)
2.
Rapid (a cura del servizio Stampa e Comunicazione della Commissione europea
http://europa.eu./rapid/
3.
Eurostat:http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page?_pageid=1090,1&_dad=portal&_sche
ma=PORTAL
4.
Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea http://eur-lex.europa.eu/JOIndex.do?ihmlang=it
1
AGENDA EUROPEA
Parlamento Europeo
Sessione Plenaria:
dal 6 al 9 Giugno (Strasburgo)
dal 4 al 7 Luglio (Strasburgo)
Ulteriori informazioni sulle sessioni plenarie si possono trovare alla pagina:
http://www.europarl.europa.eu/activities/plenary/home.do?language=IT
Commissioni:
Commissione per gli affari esteri: 8, 15, 16, 21 Giugno, 4,12,13 Luglio
Sotto-commissione per i diritti dell’uomo: 30 Giugno, 7,11,12 Luglio
Sotto-commissione per la sicurezza e la difesa: 30 Giugno, 12 Luglio
Commissione per lo sviluppo: 14, 15 Giugno, 12,13 Luglio
Commissione per il commercio internazionale: 21 Giugno, 12,13 Luglio
Commissione per i bilanci: 27 Giugno, 12, 13 Luglio
Commissione per il controllo dei bilanci: 21 Giugno, 13, 14 Luglio
Commissione per i problemi economici e monetari: 6, 14, 15, 20, 21, 27 Giugno,11,12 Luglio
Commissione per l’occupazione e gli affari sociali: 15, 16, 27, 30 Giugno,12,13 Luglio
Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare: 14, 15, 21 Giu,7,13,14 Lug
Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia: 15, 16, 30 Giugno,11,12,13
Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori: 14, 15, 16 Giugno,11,12 Luglio
Commissione per i trasporti e il turismo: 20, 21 Giugno,11,12 Luglio
Commissione per lo sviluppo regionale: 21 Giugno, 11,12 Luglio
Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale: 21, 27 Giugno,11,12 Luglio
Commissione per la pesca: 15, 16 Giugno,12, 13 Luglio
Commissione per la cultura e l’istruzione: 15, 16 Giugno,13, 14 Luglio
Commissione giuridica: 21 Giugno, 11,12 Luglio
Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni: 15, 16 Giugno,12,13 Luglio
Commissione per gli affari costituzionali: 14, 15 Giugno,4,11,12 Luglio
Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere: 14, 15 Giugno,13, 14 Luglio
Commissione per le petizioni: 14, 15 Giugno,12,13 Luglio
Commissione speciale crisi finanziaria ed economica: nessuna riuonione
Commissione speciale sfide politiche: nessuna riunione
Ulteriori informazioni sulle riunioni delle Commissioni Parlamentari si possono trovare alla pagina:
http://www.europarl.europa.eu/activities/committees/committeesList.do?language=IT
Consiglio UE
CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA: Presidenza dell’Ungheria (1°Gennaio – 30 Giugno)
Consiglio Europeo:
4 Febbraio
24, 25 Marzo
24 Giugno
Consiglio Affari Economici e Finanziari: 15 Giugno (in Lussemburgo)
Consiglio Affari Esteri: 20 Giugno (in Lussemburgo)
Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne: 20 Giugno (in Lussemburgo)
Consiglio Agricoltura e Pesca: 27, 28 Giugno (in Lussemburgo)
Consiglio Competitività: 30, 31
Consiglio Giustizia e Affari Interni: 9, 10 Giugno (in Lussemburgo)
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Consiglio Occupazione, Politica Sociale, Salute e Consumatori: 6, 7 Giugno (in Lussemburgo)
Consiglio Trasporti, Telecomunicazioni ed Energia: 10, 16, 17 Giugno (in Lussemburgo)
Il calendario delle attività della Presidenza Ungherese del Consiglio Europeo è disponibile alla pagina:
http://www.eu2011.hu/files/bveu/documents/HU_PRES_calendar_20110207_0.pdf
Comitato delle Regioni
Sessione Plenaria: 30 Giugno - 1 Luglio
Commissione CAFA (Affari Amministrativi e Finanziari):
Commissione CIVEX (Cittadinanza, Governance, Affari Istituzionali ed Esterni): 6, 7 Giugno
Commissione COTER (Politica di Coesione Territoriale): 4 Luglio
Commissione ECOS (Politica Economica e Sociale): 5 Luglio
Commissione EDUC (Istruzione, Gioventù, Cultura e Ricerca): 9, 10 Giugno
Commissione NAT (Risorse Naturali): 22 Giugno
Commissione ENVE (Ambiente, Energia e Cambiamento climatico): 23 Giugno
Il Calendario delle attività del Comitato delle Regioni è disponibile alla pagina:
http://www.cor.europa.eu/pages/CoRAtWorkTemplate.aspx?view=folder&id=87402c77-d94a-438195b0-5ee5b3ec2d2d&sm=87402c77-d94a-4381-95b0-5ee5b3ec2d2d
UFFICIO DI BRUXELLES DELLA REGIONE LIGURIA
Il nostro staff ha partecipato ai seguenti eventi:
09/6/2011- “Giornata informativa 7° Programma Quadro Salute”. Nella giornata informativa del settimo
programma quadro sul tema ricerca sanitaria organizzato dalla Commissione europea DG Ricerca e
Innovazione-direzione sanità, sono emerse le novità del programma di lavoro 2012 che sarà
pubblicato nel mese di luglio, invecchiamento, tecnologie mediche e malattie rare saranno i temi
principali. E’ quindi stato specificato che gli inviti a presentare proposte saranno due, con un budget
totale stimato di 650 milioni di euro di cui circa 300 milioni destinati alle piccole e medie imprese. 16/6/2011- “Giornata informativa Oceani di domani” – Nella giornata son state rivelate informazioni
indicative del prossimo Programma di lavoro, essenziali al fine di una corretta presentazione dei
progetti potenzialmente finanziabili. Il Programma di lavoro verrà pubblicato il 20 di Luglio sul sito
seguente:
http://cordis.europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=UserSite.FP7DetailsCallPage&call_id=274
Oceani di domani, fa parte del 7° Programma Quadro ed è volto a stimolare la ricerca e l’innovazione
dell’ambiente marino al fine di migliorare la conoscenza e la comprensione dell’ecosistema e aiutare
gli stati membri ad implementare la Direttiva 2008/56/EC che propone una gestione più sostenibile
degli Oceani. Finanzia la ricerca marina per aumentare la conoscenza e la comprensione e riuscire
cosí ad avere Oceani e mari più sani e più puliti.
La scadenza indicativa e il budget a disposizione per la consegna dei progetti è diversa a seconda
della differente tematica:
1. Alimentazione più sicura, pesca e biotecnologie: 15 novembre 2011 con 25 milioni di budget a
disposizione;
2. Ambiente: 20 ottobre 2011 con 13 milioni di budget a disposizione
3. Trasporti: 1 Dicembre 2011 con 3 milioni di budget a disposizione
3
17/6/2011 - “Info day settimo programma quadro - sezione Ambiente” - Nella giornata informativa del
settimo programma quadro di ricerca sono stati presentati tre obiettivi importanti da raggiungere:
-
Aumentare la conoscenza nel settore ambientale attraverso la ricerca;
-
Costruire nuovi modelli di business e nuovi servizi innovativi;
-
Promuovere e facilitare il trasferimento di conoscenza.
Il Programma di lavoro relativo alle prossime consegne sarà reso pubblico indicativamente il
20/7/2011 nel seguente sito:
http://cordis.europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=UserSite.FP7CallSummaryPage&call_id=6
Il budget totale dedicato per il seguente programma è di 265 milioni di euro di cui il 18% a
disposizione per le Piccole e Medie Imprese.
La scadenza indicativa per la consegna dei progetti è diversa a seconda delle diverse tematica presa
in considerazione, può essere in uno o due stage: 20/10/2011 (I stage) – 15/02/2012 (II stage)
Il budget indicativo per ogni argomento è il seguente:
1. Cambiamento Climatico:. 55 milioni di euro.
2. Uso e gestione sostenibile della terra e del mare: il budget indicativo è di 65 milioni di euro
3. Migliore efficienza delle risorse in Europa: 62 milioni di euro
4. Protezione dei cittadini dai pericoli ambientali: 42 milioni di euro
5. Trasferimento della conoscenza ambientale tra ricerca, autorità pubbliche e industria: 41
milioni di euro
Le informazioni più dettagliate riferite alla giornata si possono trovare al seguente indirizzo:
http://circa.europa.eu/Public/irc/rtd/env2012calls/library
26/6/2011- “ Il settore della mobilità futura ” - L’evento ha messo in luce la necessità di nuove
produzioni industriali, infrastrutture e competenze nel settore dei trasporti. L’evento è stato
accompagnato da una speciale esposizione di nuove soluzioni innovative sia in termini di connettività,
che in termini di produzione che rivoluzioneranno la mobilità negli anni a venire. Veicoli commerciali
con motori ibridi (MAN), macchine a idrogeno (Honda e Mercedes), bici, scooter e macchine elettriche,
progetti pilota di servizi di carpooling ( DAIMLER) son stati esposti e presentati da differenti
rappresentanti delle più importanti imprese automobilistiche europee.
28/6/2011- “Europa: prima destinazione turistica nel mondo, una sfida condivisa tra le capitali e le
grandi metropoli europee” - La Conferenza è stata organizzata nella sede di Ile de France Europa a
Bruxelles. Il tema principale di cui si è parlato durante la mattinata è stato il Turismo Sostenibile.
Durante la prima parte della mattinata si è evidenziato come la Commissione, attraverso una
comunicazione (30/06/02010 COM 2010 352/3), ha posto il tema dello sviluppo del turismo sostenibile
in prima linea nei programmi europei. Nella seconda parte della mattinata il Comitato del Turismo di
Parigi Ile-de-France ha presentato due studi: "24 ore in una destinazione turistica” che ha voluto
misurare la qualità dell'accoglienza data ai turisti in ogni diversa capitale analizzata e “turismo
sostenibile in ambito urbano che fornisce dati e consigli su come diventare una destinazione turistica
eco responsabile. Il Comitato ha inoltre promosso uno strumento per misurare la qualità
dell’accoglienza nelle città chiamato “Barometro di Qualità”. (www.welcoming-visitors.com).
Inoltre, vi è stata la promozione della futura creazione della rete europea di turismo sostenibile a cui
possono partecipare tutte le grandi città metropolitane e regioni.
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Speciale Smart Cities
21/06/2011 – “Lancio dell’iniziativa Smart Cities and Communities”- Davanti ad una platea di più di
500 partecipanti in rappresentanza delle città e delle principali aziende europee è stata lanciata
l’iniziativa “Smart Cities and Communities”. Alla Conferenza erano presenti tre Commissari europei,
Gunther Oettinger, Energia, Neelie Kroess, Agenda Digitale e Marie Geoghegan-Quinn, Ricerca e
Innovazione, che hanno fortemente ribadito che questo sarà uno dei programmi principali della
Commissione europea e su cui concentrare gli sforzi politici ed economici. La Commissione lancierà il
primo bando per azioni preparatorie a luglio 2011 con un budget di 80 milioni di euro che verrà
integrato con l’ottavo programma quadro e nella riprogrammazione economica della UE e nella
prospettiva di attivare undici miliardi di euro sulle smart cities. Particolarmente importante la presenza
della città di Genova, scelta come unica città insieme a Grenoble a testimoniare il lavoro necessario
per sviluppare un progetto smart city con il coinvolgimento delle aziende, delle istituzioni, dei cittadini.
Marta Vincenzi, di fronte a questa importante assemblea ha raccontato il progetto Genova Smart City.
“Genova è una città europea ed è questa la condizione per diventare una smart city. Oggi il modello
Genova Smart City viene tradotto in azioni concrete, in protocolli di intesa con le aziende su progetti
specifici, in revisione degli obbiettivi interni al comune in funzione smart, ed in iniziative di
comunicazione che inducano modifiche comportamentali e rendano l’intera città davvero smart,
conservandone le individualità e stimolando la crescita. Genova Smart City è senza dubbio il progetto
nel quale ci siamo sforzati di innescare e gestire un processo condiviso, poiché può avere luogo solo
con la convinzione e partecipazione dei protagonisti. Abbiamo iniziato con diversi workshops di
consultazione con la ricerca, le imprese, le istituzioni e sondando il loro interesse al progetto smart
city. L’adesione è stata entusiastica ed abbiamo costruito un modello. La smart city è come un
organismo vivente il cui cervello deve connettere le informazioni ed aprire i ricettori per lavorare verso
una crescita sana. Con Genova Smart City mettiamo insieme i portatori d’interesse, ci ascoltiamo a
vicenda e siamo riusciti a condurre un processo programmato, rispettando le individualità e
mantenendo la necessaria flessibilità. Ci piace descrivere il nostro progetto come un tavolo a tre
gambe: ricerca e impresa insieme, il comune e le istituzioni, la comunicazione. Stiamo anche
studiando, insieme a banche, imprese, istituzioni locali, nazionali, comunitarie, i metodi di
finanziamento delle azioni. Vogliamo che Genova diventi un laboratorio dimostrativo di cos’è una città
intelligente, per migliorare la qualità della vita sostenendo lo sviluppo economico sostenibile, perché i
nostri figli possano abitarci, lavorare, respirare e, soprattutto, vivere felici.
Il materiale riguardante gli eventi è disponibile per coloro i quali fossero interessati. Per
informazioni si prega di contattare l'indirizzo: [email protected]
AFFARI ECONOMICI E COMMERCIO
08/06/2011, Bruxelles - La Commissione ha presentato le raccomandazioni specifiche per
migliorare le politiche economiche e sociali di ogni stato membro:
Durante il semestre di presidenza Ungherese la Commissione europea ha adottato una nuova
metodologia di lavoro basata su 27 raccomandazioni per aiutare gli stati membri a formulare le loro
politiche economiche e sociali su crescita, occupazione e finanza. All’inizio dell’anno in corso gli Stati
membri e la Commissione hanno fissato dieci priorità principali per far fronte all’attuale crisi con azioni
mirate per ciascun paese tenendo conto della loro diversa situazione economica e politica. Tali
raccomandazioni sono concepite in modo da essere attuate dagli Stati membri entro un periodo di
tempo di 12-18 mesi e invitano a realizzare al più presto le misure che consentiranno di compiere
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progressi verso il conseguimento degli obiettivi contenuti nella strategia economica a lungo termine
dell’UE, Europa 2020, che fissa obiettivi ambiziosi per tutta l’UE da realizzare entro la fine del
decennio in corso nei settori dell’occupazione, dell’innovazione, dell’istruzione, dell’energia e
dell’inclusione sociale.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/685&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
14/06/2011, Bruxelles – L’europa discute e cerca indicatori diversi dal PIL più rispettosi per
l’ambiente e per il progresso sociale:
L'indicatore del prodotto interno lordo PIL, è stato sviluppato nel 1930 e da allora è la più conosciuta
unità di misura dell'attività macroeconomica. Ma, seppur indice di sviluppo generale, il PIL ha limiti
evidenti perché non tiene conto degli aspetti ambientali e sociali del progresso. Alla ricerca di indici
complessi alternativi, che fotografino in maniera più completa il benessere effettivo di un paese, i
deputati stanno discutendo la cosiddetta iniziativa "Oltre il PIL". Il PIL non è più sufficiente, indicatori
che misurino il tipo d’ istruzione ricevuta e la qualità del lavoro, indicatori che indicano cosa si può
comprare con il proprio stipendio e come si viene trattati in caso di malattia oppure quali sono le
opportunità per una buona qualità della vita durante la vecchiaia, potrebbero essere soluzioni
alternative all’attuale PIL.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://www.europarl.europa.eu/it/headlines/content/20110526FCS20303/3/html/Al-voto-l'iniziativaOltre-il-PIL-per-guardare-alla-crescita-con-nuovi-occhi
29/06/2011, Bruxelles - Tecnologie abilitanti fondamentali, risorsa chiave per leadership
tecnologica europea:
Un gruppo di esperti di alto livello istituito dalla Commissione europea ha definito gli orientamenti per
dare un vantaggio competitivo all'industria europea implementando le tecnologie industriali del futuro
le cosiddette tecnologie abilitanti fondamentali (KETs). Tali tecnologie si devono riflettere sulla
struttura dei finanziamenti del prossimo programma quadro per la ricerca e l'innovazione, che nelle
priorità della futura politica regionale europea Il vicepresidente della Commissione europea Antonio
Tajani, responsabile per Industria e l'imprenditorialità', ha messo in guardia dal "rischio di perdita' di
competitività" qualora non si riesca a sfruttare al meglio le potenzialità delle sei seguenti KETs: la
micro e la nano elettronica, i nuovi materiali, la biotecnologia industriale, la fotonica, le nanotecnologie
e i nuovi processi produttivi. La maggior parte dei prodotti avanzati utilizzano combinazioni di KETs.
Pensiamo ad esempio a un'auto elettrica. Essa è una combinazione di nuovi materiali nelle batterie,
elementi di microelettronica per l'elettronica di potenza per ridurre il peso della vettura, la fotonica per
l'illuminazione a basso consumo, le biotecnologie industriali per pneumatici a basso attrito e i nuovi
processi produttivi per la produzione dei veicoli elettrici a un costo competitivo. Ciò vale anche per il
telefono cellulare, che incorpora chip microelettronici per le comunicazioni, una fotocamera con la
tecnologia fotonica, i nuovi materiali per gli attuali schermi tattili, e così via.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/796&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
AGRICOLTURA
30/06/2011, Bruxelles - La Corte dei conti europea pubblica la sua prima relazione speciale sul
regime di pagamento unico della politica agricola comune:
Il regime di pagamento unico (RPU) è il principale meccanismo di sostegno finanziario a favore degli
agricoltori dell’UE. Esso intende incoraggiare gli agricoltori a soddisfare meglio la richiesta di mercato
e a promuovere pratiche agricole ecocompatibili. L’RPU è applicato attualmente in 17 dei 27 Stati
membri dell’Unione, con una spesa ammontata nel 2009 a circa 28,8 miliardi di euro. La relazione
verte sostanzialmente sui beneficiari della politica, sulle condizioni di accesso al regime e sulla
definizione di terreno ammissibile. Essa esamina inoltre in quale misura il regime contribuisca agli
obiettivi consistenti nel sostenere il reddito degli agricoltori e nel mantenere il terreno in buone
condizioni agronomiche e ambientali (BCAA). La Corte ha constatato che il regime RPU ha contribuito
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al conseguimento di due dei principali obiettivi della PAC sopra citati. Sulla base delle proprie
constatazioni e conclusioni, la Corte dei conti europea ha sottoposto all’attenzione della Commissione
una serie di raccomandazioni, in cui suggerisce, fra l’altro, di destinare gli aiuti agli agricoltori “attivi”, di
definire più chiaramente i terreni e le attività agricole ammissibili al fine di escludere le attività che non
contribuiscono ad accrescere la produttività agricola e le parcelle non adibite ad usi agricoli. Essa
raccomanda inoltre di tener conto del costo delle attività che contribuiscono alla protezione o al
miglioramento dell’ambiente. Infine, la Corte raccomanda che l’importo dei diritti sia basato sulle
condizioni in cui è effettivamente svolta l’attività agricola nelle varie regioni dell’UE e che si cerchi di
conseguire una ripartizione più equilibrata degli aiuti RPU tra gli agricoltori.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=ECA/11/23&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=en
AFFARI SOCIALI
21/06/2011, Bruxelles - Assegnati centotredici milioni di euro per il programma europeo volto
alle forniture di prodotti alimentari per gli indigenti:
La dotazione globale assegnata al programma 2012 per la distribuzione di prodotti alimentari agli
indigenti dell’Unione europea è stata fissata a centotredici milioni di euro, distribuiti tra i vari Stati
membri secondo un preciso schema di ripartizione. Questa drastica flessione rispetto ai quasi
500 milioni di euro stanziati negli ultimi anni è dovuta a una sentenza pronunciata lo scorso aprile
dalla Corte di giustizia, nella quale si afferma che in base al vigente regolamento le derrate destinate
al programma devono provenire dalle scorte pubbliche dell’UE. Il programma 2012 è quindi
esclusivamente basato sulla totalità delle scorte di intervento disponibili. Nonostante il tenore di vita
medio nell’Unione europea sia tra i più elevati al mondo, non tutti hanno accesso a un’alimentazione
adeguata. Si stima che nell’UE quarantatré milioni di persone siano a rischio di povertà alimentare, il
che significa che non possono permettersi un pasto adeguato ogni due giorni. Il programma a favore
degli indigenti finanzia la fornitura di prodotti alimentari a individui o famiglie particolarmente vulnerabili
che vivono in condizioni di disagio economico. Gli Stati membri che intendono partecipare al
programma comunicano ogni anno il proprio fabbisogno alla Commissione, in termini di quantitativi di
prodotti disponibili all’intervento. In base a queste richieste e ai dati Eurostat sulla povertà, la
Commissione fissa un massimale di bilancio per ciascuno Stato membro partecipante e compila un
elenco di prodotti da prelevare dalle scorte pubbliche o da acquistare sul mercato, nei limiti della
dotazione assegnata.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/756&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
22/6/2011, Bruxelles - Adottato il regolamento in materia di cooperazione delle obbligazioni
alimentari dovute per i figli di genitori separati:
Nell'Unione si applicheranno nuove norme che sveltiranno i pagamenti degli assegni alimentari per i
figli di genitori separati. Con una stima di sedici milioni di coppie internazionali nell’Unione e un milione
di divorzi l’anno, sono sempre più numerose le famiglie che devono recuperare gli alimenti da un
genitore che vive all’estero e si rifiuta di prestare il sostegno finanziario dovuto. Le nuove norme
costituiscono un sistema europeo che facilita il recupero dei crediti alimentari, impedendo così ai
genitori assenti di eludere i propri obblighi. Le nuove norme consentiranno ai cittadini di recuperare
efficacemente i crediti alimentari nelle situazioni transnazionali. Il regolamento (CE) n. 4/2009 relativo
alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all’esecuzione delle decisioni e alla
cooperazione in materia di obbligazioni alimentari è stato adottato il 18 dicembre 2008 ed è applicabile
negli Stati membri dal 18 giugno 2011. Sul piano internazionale, la convenzione dell’Aia sugli obblighi
alimentari istituisce un sistema mondiale per l’esazione delle prestazioni alimentari nei confronti di figli
e altri membri della famiglia. L’Unione ha firmato la convenzione il 6 aprile 2011. La convenzione crea
un quadro giuridico comune all’Unione europea e ai paesi terzi che consente alle autorità di cooperare
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per l’esecuzione dei crediti alimentari e fa sì che i debitori non possano più sottrarsi ai propri obblighi
lasciando il territorio dell’Unione.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/441&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=fr
27/6/2011, Bruxelles - La Commissione approva un quadro UE per le strategie nazionali
d’integrazione dei Rom:
Il quadro UE della Commissione europea per le strategie nazionali d’integrazione dei Rom è stato
approvato al vertice dei leader europei a Bruxelles e ha dato il via a un piano per porre fine alla
centenaria esclusione della minoranza Rom del continente. Il quadro UE per le strategie nazionali
d’integrazione dei Rom prevede che ciascuno dei ventisette Stati membri dell'Unione europea
stabilisca le modalità con cui intende migliorare la situazione delle comunità Rom più vulnerabili che
vivono sul suo territorio. Gli Stati membri dovranno affrontare quattro settori fondamentali per una
migliore integrazione sociale ed economica, istruzione, occupazione, sanità e alloggio e dovranno
predisporre misure proporzionate alla loro popolazione Rom. L'impegno nazionale è sostenuto da
finanziamenti UE e da un solido quadro giuridico per combattere la discriminazione. I governi devono
presentare le proprie strategie nazionali entro la fine del 2011; la Commissione europea valuterà
successivamente i piani e riferirà in merito la prossima primavera. In Europa vivono 10-12 milioni di
Rom, che continuano ad essere oggetto di discriminazioni e di esclusione e che continuano a veder
negati i propri diritti, mentre i governi perdono in termini di redditi e produttività sprecando i potenziali
talenti di queste popolazioni. Una migliore integrazione economica e sociale è indispensabile. Ma
perché sia efficace, occorre agire in modo concertato su tutti i livelli, per affrontare le molteplici cause
dell'esclusione.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/789&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
AMBIENTE E TURISMO
16/6/2011, Bruxelles - La Commissione chiede all’Italia di conformarsi alla sentenza della Corte
sui veicoli fuori uso:
La Commissione europea impone all’Italia di conformarsi ad una sentenza emessa della Corte di
giustizia nel 2007 sui veicoli fuori uso. La Commissione è preoccupata delle reiterate carenze rilevate
nel recepimento della normativa UE. Su raccomandazione del commissario per l’ambiente,
Janez Potočnik, la Commissione ha deciso di inviare una lettera complementare di costituzione in
mora in cui chiede all’Italia di adottare misure pienamente rispondenti alla normativa. Le autorità
italiane hanno due mesi di tempo per reagire. Se l’Italia non provvederà al corretto recepimento della
direttiva nel diritto nazionale, la Commissione potrebbe decidere di deferirla alla Corte e chiedere che
le vengano comminate sanzioni pecuniarie. La direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori uso mira a
ridurre i rifiuti derivanti dai veicoli che sono giunti al termine della loro vita utile. Gli Stati membri
devono istituire sistemi di raccolta e garantire che i veicoli siano consegnati ai centri di trattamento
autorizzati e smontati prima di essere trattati. Essi devono garantire altresì il recupero di tutti i
componenti pericolosi per l’ambiente. Occorre dare la precedenza al riutilizzo e al recupero dei
componenti dei veicoli.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/731&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
20/6/2011, Bruxelles - La Commissione adotta una comunicazione per Rio+20, Conferenza delle
Nazioni Unite per l’ambiente e lo sviluppo:
La Commissione europea ha adottato una comunicazione che costituirà il fondamento per la
posizione dell’UE alla conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile, in programma per
giugno 2012 a Rio de Janeiro (“Rio+20”). Nella comunicazione sono definiti obiettivi e azioni
specifiche per i due temi della conferenza, correlati l’uno all’altro: facilitare il passaggio ad
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un’economia verde nel contesto dello sviluppo sostenibile e della lotta contro la povertà e assicurare
una migliore governance in materia di sviluppo sostenibile. La comunicazione definisce e propone
azioni specifiche che potrebbero essere attuate a livello internazionale per realizzare un’economia
verde, nazionale e locale. I punti principali sono i seguenti: Investire in risorse chiave e capitale
naturale: si tratta di risorse idriche, energie rinnovabili, risorse marine, biodiversità e servizi
ecosistemici, agricoltura sostenibile, foreste, rifiuti e riciclaggio. Questi settori forniscono
sostentamento a milioni di persone e possono contribuire ad alleviare la povertà. Inoltre, in futuro
potrebbero diventare settori chiave della crescita economica e dei mercati mondiali. Combinare
strumenti normativi e di mercato: si tratta di introdurre ecotasse, eliminare sovvenzioni
controproducenti sotto il profilo ambientale, mobilitare le risorse finanziarie pubbliche e private e
investire in competenze e professionalità legate all’ambiente. Occorre mettere a punto indicatori che
permettano di misurare il progresso in senso più ampio (ossia tenendo conto degli aspetti ambientali e
sociali) parallelamente al PIL. Migliorare la governance e incoraggiare la partecipazione del settore
privato: si tratta di consolidare e razionalizzare le strutture attuali di governance internazionale (ad
esempio potenziando il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente - UNEP). È essenziale anche
accrescere sensibilmente la partecipazione e l’impegno delle imprese e della società civile. Sulla base
della comunicazione, la Commissione, il Consiglio e il Parlamento collaboreranno per definire una
posizione coerente per l’UE che possa contribuire a rendere Rio+20 un successo che si traduca in
strategie e azioni concrete per rendere l’economia più verde.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/754&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
21/06/2011, Bruxelles - La Commissione europea rivela i risultati di un’indagine pubblica in
tema ambientale:
Secondo una recentissima indagine condotta dalla Commissione europea l’ambiente è un tema che
stà molto a cuore alla maggioranza degli europei, oltre il 90% degli intervistati in ogni Stato membro si
dichiara fortemente preoccupato per l’ambiente. Un’ampia maggioranza di cittadini è d’accordo nel
ritenere che un uso più efficiente delle risorse naturali e la protezione dell’ambiente possano favorire
la crescita nell’UE. La relazione contiene un invito pressante per un intervento dell’Unione: quasi nove
cittadini su dieci ritengono infatti che, nonostante la crisi economica, l’UE debba stanziare fondi per
finanziare attività a favore dell’ambiente. È notevole anche il sostegno a favore dell’attività legislativa a
livello dell’Unione: più di otto cittadini su dieci ritengono che per proteggere l’ambiente nel loro paese
sia necessaria una normativa a livello dell’Unione. Nonostante la crisi economica, l’89% degli europei
ritiene che l’UE debba stanziare più fondi a favore della tutela dell’ambiente. Secondo l’81% una
legislazione nazionale orientata alla protezione dell’ambiente è uno strumento necessario per la tutela
ambientale. Quasi il 60% ritiene che l’adozione di procedure di aggiudicazione degli appalti orientate a
criteri ambientali rappresenti il modo più efficace di affrontare i problemi ambientali. L’indagine
evidenzia una crescente presa di coscienza delle pressioni esercitate sulle risorse naturali. Interrogati
sulle possibili soluzioni, otto intervistati su dieci propongono che le imprese usino in maniera più
efficiente le risorse naturali, più di sette su dieci auspicano un maggiore impegno dei governi nazionali
e quasi sette su dieci pensano che i cittadini stessi dovrebbero fare di più. Invitati a indicare i primi
cinque problemi ambientali più urgenti, più di tre europei su dieci si dichiarano preoccupati per
l’esaurimento delle risorse naturali, il 41% indica l’inquinamento dell’acqua, il 33% l’aumento dei rifiuti
e il 19% i consumi. Rimane invece bassa la preoccupazione per la perdita di biodiversità. L’indagine è
stata condotta nei ventisette Stati membri dell’Unione europea tra il 13 aprile e l’8 maggio 2011. Sono
stati intervistati per conto della DG Ambiente, faccia a faccia e nella loro lingua materna, 26 825
cittadini provenienti da diverse fasce sociali e demografiche.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/753&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
22/6/2011, Bruxelles - La Commissione sollecita l'attuazione della normativa UE da parte di
dodici Stati membri sull’inquinamento marino:
La Commissione europea ha dato a dodici Stati membri un ultimatum di due mesi per recepire la
normativa dell'Unione che stabilisce sanzioni penali contro l'inquinamento marino e altri reati
ambientali. Il termine per il recepimento negli ordinamenti nazionali della direttiva 2008/99/CE sulla
tutela penale dell’ambiente è scaduto il 26 dicembre 2010, un obbligo a tutt'oggi rimasto inevaso in 10
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Stati membri (Cipro, Repubblica ceca, Germania, Grecia, Italia, Lituania, Malta, Portogallo, Romania e
Slovenia). La direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell'ambiente obbliga tutti gli Stati membri a
prevedere misure di diritto penale che rendano perseguibili violazioni gravi della normativa europea
sulla tutela ambientale. La direttiva elenca le violazioni che devono essere considerate reati in tutti gli
Stati membri, tra queste la spedizione illegale di rifiuti e il commercio di specie protette. La direttiva
2009/123/CE sull’inquinamento provocato dalle navi (che modifica la direttiva 2005/35/CE) fa parte di
un pacchetto normativo che intende potenziare la sicurezza marittima e prevenire l'inquinamento
causato dalle navi. La direttiva impone agli Stati membri di considerare un reato i casi gravi di scarico
illecito di sostanze inquinanti effettuato dalle navi. Entrambe le direttive impongono agli Stati membri
che i reati siano punibili con "sanzioni penali efficaci, proporzionate e dissuasive". La mancata
attuazione delle direttive da parte degli Stati membri ostacola l'adozione di norme minime comuni di
diritto penale contro violazioni gravi della legislazione dell'Unione in materia di tutela dell'ambiente e
contro l'inquinamento provocato dalle navi, norme ritenute essenziali per prevenire le lacune di cui
potrebbero avvantaggiarsi gli autori di reati ambientali.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/739&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en COMUNICAZIONE E MEDIA, SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE
9/06/2011, Bruxelles - La Commissione rende accessibile il portale "Europa" agli utenti del
Protocollo Internet versione 6:
In occasione della giornata mondiale dell'IPv6 la Commissione europea rende il portale "Europa"
accessibile agli utenti del Protocollo Internet versione 6 (e a quelli dell'IPv4). Il funzionamento di
Internet si basa sul trasferimento di dati in piccoli pacchetti che vengono indirizzati in modo
indipendente attraverso diverse reti, secondo quanto specificato da un protocollo internazionale di
comunicazione noto come Protocollo Internet. Nel 1984 sono stati resi disponibili sul Protocollo
Internet versione 4 (IPv4) oltre 4 miliardi di indirizzi, ma vista la domanda sempre crescente di nuovi
servizi Internet, l'ultimo indirizzo IPv4 è stato assegnato a febbraio 2011. L'adozione dell'IPv6 renderà
disponibile un numero d’indirizzi Internet pressoché illimitato per fare fronte alla crescita esorbitante di
nuovi servizi in futuro. Rendendo il proprio sito accessibile al protocollo IPv6, la Commissione europea
intende essere di esempio e si augura di spingere altri settori pubblici a fare pressioni sulle imprese e i
produttori europei affinché rendano i nuovi servizi intelligenti e i server compatibili con questo
protocollo. La promozione dell'IPv6 è un obiettivo prioritario dell’Agenda digitale europea L'IPv6 è
stato introdotto per fornire indirizzi Internet sufficienti per il futuro: con l'espansione di Internet si
prevede che milioni di dispositivi (smart phone, automobili, contatori elettrici ed elettrodomestici) si
collegheranno a Internet. Anche i miliardi di sensori che costituiscono la cosiddetta "Internet degli
oggetti" si connetteranno per scambiare informazioni e daranno vita a un'intera generazione di nuovi
servizi intelligenti, ognuno dei quali richiederà un indirizzo IP. La migrazione verso l'IPv6 è costosa,
ma l'ammodernamento delle apparecchiature IT per renderle compatibili con il protocollo taglierebbe
sensibilmente la spesa. Con la disponibilità di molti miliardi d’indirizzi IPv6, la crescita futura di Internet
è assicurata.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/686&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
30/06/2011, Bruxelles - L’Europa investe nella ricerca fotonica per accelerare i collegamenti a
banda larga ad alta velocità:
Stiamo per assistere al varo di tredici progetti incentrati sulla ricerca fotonica nel campo delle reti a
fibre ottiche ad alta velocità che si propongono di sviluppare tecnologie in grado di fornire un accesso
domestico a internet superveloce, vale a dire superiore a un Gigabit/secondo. I progetti sono stati
selezionati in modo congiunto, nel 2010, dalla Commissione europea e da Austria, Germania, Israele,
Polonia e Regno Unito, che contribuiranno a finanziarli con un investimento totale di 22,3 milioni di
euro. I progetti si svolgeranno nell’arco di due o tre anni. Fornire a tutti i cittadini europei un accesso
veloce e superveloce a internet entro il 2020 e stimolare gli investimenti nella ricerca europea nel
campo della tecnologia dell’informazione e della comunicazione costituiscono obiettivi chiave
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dell’Agenda digitale per l’Europa. La fotonica è una tecnologia strategica che ricopre un ruolo cruciale
per l’innovazione in molti settori quali le comunicazioni (incluso l’accesso superveloce a internet),
l’illuminazione e le applicazioni medicali. L’accesso superveloce a internet è sempre più importante in
Europa, in quanto la domanda per servizi che richiedono grandi capacità di banda è in costante
ascesa. I nuovi servizi per il tempo libero e per le imprese, ad esempio la televisione ad alta
definizione o la televisione “3D”, i servizi per scaricare musica o video su smart phone e i servizi per
videoconferenze, richiedono un accesso ad internet molto più veloce di quello oggi comunemente
disponibile in Europa.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/794&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
CONCORRENZA
15/06/2011, Bruxelles - La Commissione dà il nulla osta per l’acquisizione di Parmalat da parte
di Lactalis:
Ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la Commissione europea non ha sollevato obiezioni
riguardo alla proposta di acquisizione del gruppo italiano Parmalat, operante nel settore lattierocaseario, da parte della società francese Lactalis, attiva nel medesimo settore. Nel suo esame la
Commissione ha concluso che l'operazione non ostacolerà in grave misura l'effettiva concorrenza in
Italia e in altri Stati dello Spazio economico europeo (SEE).Nel marzo 2011 la società Lactalis ha
acquisito una partecipazione del 28,97% nella Parmalat e il 23 maggio ha lanciato un'offerta pubblica
di acquisto di tutte le azioni della Parmalat. La Commissione ha esaminato le ripercussioni che
l'acquisizione proposta potrà esercitare sulla concorrenza nei vari mercati dei prodotti lattiero-caseari
per l'approvvigionamento di latte crudo, latte fresco, latte a lunga conservazione, panna e formaggi. La
Commissione ha rilevato che l'operazione proposta non modificherà in misura considerevole la
struttura dei mercati interessati, poiché l'aumento delle quote di mercato è trascurabile e che vari
concorrenti validi continueranno a esercitare pressioni concorrenziali sull'entità risultante dalla
concentrazione. Nel suo esame, la Commissione ha inoltre concluso che tale entità non sarà in grado
di ridurre la concorrenza nell'approvvigionamento di latte crudo o come risultato dell'estensione della
sua gamma di prodotti. Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/701&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
25/5/2011, Bruxelles - La Commissione organizza una consultazione pubblica sul tema del
sostegno alla produzione cinematografica:
I criteri utilizzati per valutare la compatibilità con le norme UE in materia di aiuti di Stato dei regimi di
aiuto, nazionali, regionali e locali, a favore del settore audiovisivo scadono il 31 dicembre 2012. Tali
criteri sono stati stabiliti dalla comunicazione sul cinema della Commissione (IP/01/1326). La loro
validità è stata prorogata tre volte, di cui l'ultima nel 2009 (IP/09/138). Nel 2009 la Commissione ha
individuato una serie di tendenze che richiedono ulteriore considerazione nell'ottica di un riesame
delle norme in materia di aiuti di Stato. Sono trascorsi dieci anni da quando questi criteri sono stati
adottati dalla Commissione; nel frattempo vi sono state considerevoli evoluzioni sia in campo
tecnologico che per quanto riguarda il comportamento dei consumatori. Pertanto, il documento
pubblicato dalla Commissione pone non solo la questione di capire se questi siano i criteri più
appropriati ma anche di stabilire se gli aiuti alla cinematografia debbano estendersi anche ad attività
che vadano al di là della produzione pura. I temi su cui riflettere sono gli obblighi di territorializzazione
delle spese imposti ai regimi di sostegno alla produzione cinematografica, il sostegno ad aspetti
diversi dalla produzione cinematografica e televisiva (come ad esempio la distribuzione
cinematografica e la proiezione digitale), nonché la concorrenza tra alcuni Stati membri nell'uso degli
aiuti di Stato per attirare investimenti dall'estero da grandi società di produzione, essenzialmente
statunitensi.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=MEMO/11/428&format=HTML&aged=0&lan
guage=IT&guiLanguage=en
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ENERGIA E TRASPORTI
7/6/2011, Bruxelles - Il nuovo approccio sul trasporto multimodale nell’Italia del Nord:
La Commissione europea ha organizzato il convegno "Il nuovo approccio sul trasporto multimodale
nell’Italia del Nord" svoltosi a Mantova in collaborazione con la Provincia e il Comune. Il sistema
attualmente in fase di sviluppo nella Valle del Po mette in evidenza l'importanza dell'approccio
multimodale e del contributo che possono fornire le vie navigabili interne. Come sottolineato nel Libro
bianco sui trasporti del 2011, per creare una rete europea della mobilità è essenziale sostenere il
trasporto multimodale e favorire l'integrazione nel sistema dei trasporti delle vie navigabili interne.
Queste svolgono un ruolo sempre più rilevante, in particolare per quanto riguarda il trasporto di merci
e il collegamento con i mari europei. Le regioni dell'Italia settentrionale sono molto sviluppate dal
punto di vista economico e le diverse modalità di trasporto sono ben integrate. Nell'area sono presenti
almeno tre progetti prioritari TEN-T: i due assi ferroviari Berlino-Palermo e Lione-Torino-Lubiana di cui
è in atto l'integrazione nella rete regionale di autostrade, ferrovie, vie navigabili interne, aeroporti e
porti e il sistema delle Autostrade del mare. La combinazione di queste evoluzioni nei trasporti
europei, nazionali e regionali rappresenta un approccio unico ed equilibrato per facilitare la mobilità in
una delle regioni più congestionate d'Europa. Inoltre, nel quadro dell'EXPO 2015 è previsto
l'ammodernamento della rete dei navigli, che nei secoli passati si è dimostrata essenziale per
l'economia della città di Milano.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/679&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
10/6/2011, Bruxelles - Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva l’eurotassa sui tir:
Chi inquina, paga. E’ con questa regola di base che il Parlamento europeo ha approvato in via
definitiva l’eurotassa sui tir. La direttiva consente di introdurre sovrapedaggi sul trasporto merci a
mezzi che aumentano l’inquinamento acustico oltre che quello dell’aria: “C‘è l’inquinamento, il rumore
e il traffico congestionato, dice Saïd el-Khadraoui, del MEP belga. Dobbiamo affrontare tutti questi
fattori. Altrimenti ad un certo punto non potremo più viaggiare. Aumentare il prezzo è un mezzo come
un altro per rendere il sistema dei trasporti sostenibile. Potrebbe migliorare lo stesso funzionamento
delle linee. Uno degli obiettivi è quello di migliorare il livello delle altre reti come la ferroviaria,
marittima oltre che su strada. Quelle che inquinano maggiormente devono pagare un po’ di più
rispetto alle altre”. L’eurotassa sui tir inquinanti non piace a parte del mondo imprenditoriale, come in
Italia a Confindustria. Ma le critiche arrivano anche a livello europeo: “Le conseguenze, dice Marc
Billiet, dell’Unione internazionale trasporti presso l’UE, saranno estremamente negative perché in
questo modo aumenta la pressione fiscale sul settore dei trasporti su strada, e diminuisce la possibilità
degli operatori del reinvestire in tecnologie più pulite nel settore dei trasporti merce”. In base alla
direttiva appena approvata, il carico fiscale si eleverà di oltre 600 milioni di Euro, ma solo il 15% dei
proventi della tassa saranno vincolati allo sviluppo delle reti ferroviarie.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://it.euronews.net/2011/06/08/ue-approvata-l-eurotassa-sui-tir/
23/6/2011, Bruxelles – La Commissione propone nuove misure per migliorare l’efficienza
energetica:
Entro il 2020, l'UE vuole ridurre il consumo energetico del 20 percento. Per riuscire ad raggiungere
questo obiettivo la Commissione europea impone degli obblighi agli stati membri. Nella nuova direttiva
infatti, viene evidenziato, l'obbligo legale a stabilire sistemi di risparmio energetico in tutti gli Stati
membri, distributori di energia o di vendita dell'energia al dettaglio saranno obbligati a risparmiare ogni
anno 1,5% delle vendite di energia, attraverso l'attuazione di misure di efficienza energetica tra i clienti
finali di energia, migliorare l'efficienza del sistema di riscaldamento attraverso l'installazione di finestre
a doppi vetri o tetti isolanti. Gli enti pubblici dovranno dare l'esempio spingendo per la diffusione sul
mercato di prodotti ad efficienza energetica e servizi. I consumatori dovranno risparmiare molta meno
energia. L'accesso ai dati sul consumo di energia in tempo reale attraverso la lettura individuale dovrà
essere consentito ai consumatori per gestire al meglio il loro consumo energetico. Per quanto riguarda
le PMI, incentivi per sottoporsi a verifiche energetiche e diffondere le migliori pratiche diventeranno
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obbligatorie. Gli Stati membri sono anche incoraggiati a sviluppare incentivi per le aziende che
introducono un sistema di gestione dell'energia. Le grandi aziende invece dovranno effettuare
verifiche del loro consumo di energia per individuare il potenziale di riduzione dei consumi energetici.
Dal primo gennaio 2014, il 3% di edifici pubblici devono essere rinnovati ogni anno, con il chiaro
intento di risparmiare energia. Attualmente, la stessa percentuale viene rinnovata ogni anno, ma solo
in metà dei casi i miglioramenti dell'efficienza energetica vengono effettuati. Una ristrutturazione degli
edifici potrebbe portare a risparmi energetici fino al 60%. A causa della quota importante degli edifici
pubblici presenti nelle città, tale modernizzazione potrebbe servire come un potente motore per la
diffusione sul mercato di elevate misure di efficienza energetica anche in altri settori e lo sviluppo delle
competenze e delle conoscenze necessarie per migliorare le prestazioni dei nuovi apparecchi.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=MEMO/11/440&format=HTML&aged=0&lan
guage=EN&guiLanguage=en
GIUSTIZIA LIBERTA’ E SICUREZZA
7/6/2011, Bruxelles - La Commissione compie un primo passo istituendo la relazione
anticorruzione dell'Unione europea:
La Commissione ha presentato un pacchetto di misure per rispondere in modo più forte ai seri danni
che la corruzione arreca alle società europee in termini economici, sociali e politici.
Indipendentemente dalla sua natura e portata, la corruzione danneggia tutti gli Stati membri e l'UE nel
suo insieme, diminuendo i livelli d’investimento, ostacolando il corretto funzionamento del mercato
interno e intaccando le finanze pubbliche. L'abuso di potere per il profitto personale non è accettabile
e può avere pesanti ripercussioni. Le iniziative proposte vertono sulla creazione di un nuovo
meccanismo di valutazione per esaminare l'impegno nella lotta alla corruzione nell'UE. La relazione
anticorruzione dell'Unione europea identificherà le tendenze e le carenze che devono essere
affrontate, oltre a incoraggiare l'apprendimento tra pari e lo scambio delle migliori pratiche. A partire
dal 2013, la Commissione pubblicherà tale relazione con cadenza biennale, basandosi sui contributi di
numerose fonti, tra cui i meccanismi di monitoraggio esistenti (del Consiglio d'Europa, dell'OCSE e
delle Nazioni Unite), il parere di esperti indipendenti, delle parti interessate e della società civile. Al
fine di contrastare la corruzione in modo più efficace, gli Stati membri dovrebbero rafforzare
l'attuazione degli strumenti giuridici anticorruzione esistenti nell'UE e a livello europeo e
internazionale. Inoltre, l'Unione europea dovrebbe riservare maggiore spazio a riflessioni sulla
corruzione in tutte le sue politiche pertinenti, sia interne che esterne. La Commissione lavorerà altresì
in stretto contatto con agenzie dell'UE quali Europol, Eurojust e CEPOL, nonché con l'OLAF, al fine di
intensificare la cooperazione giudiziaria e di polizia e di migliorare la formazione delle autorità di
contrasto; si adopererà per modernizzare la normativa dell'UE in materia di appalti pubblici, norme
contabili e modalità di audit delle imprese dell'Unione; adotterà nel 2011 una strategia per combattere
le frodi a danno degli interessi finanziari dell'UE.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/678&format=HTML&aged=0&la
nguage=IT&guiLanguage=en
14/6/2011, Bruxelles - L'UE si prepara ad allestire una squadra di risposta per le istituzioni
europee contro i attacchi in rete:
Le istituzioni europee hanno compiuto un passo importante nella lotta contro gli attacchi cibernetici
alle istituzioni, hanno creato un team di risposta di emergenza denominato CERT (Computer
Emergency Response pre-configuration Team). Il team CERT è costituito come raccomandato dalla
relazione del "Comitato dei saggi del computer" e lavorera' a stretto contatto con i team della
sicurezza informatica e le varie istituzioni europee, con gli Stati membri ed altri paesi, scambiandosi le
informazioni per affrontare le minacce gli inconvenienti informatici. Questo team di esperti provenienti
da istituzioni europee, dirigerà i lavori preparatori per un anno, dopo di che sarà deciso in quali
condizioni si avvarrà di una squadra di risposta per completare le istituzioni europee. Il team CERT
sarà composto da dieci dipendenti delle istituzioni europee, tra cui cinque membri del personale della
Commissione, altri dal Parlamento europeo, del Consiglio, del Comitato delle regioni, e del Comitato
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economico e sociale e dell'ENISA. Come tutti gli altri governi in tutto il mondo, la minaccia che
incombe sulla piattaforma elettronica delle istituzioni europee è reale è quindi importante difendersi
nella maniera adeguata.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/694&format=HTML&aged=0&languag
e=FR&guiLanguage=en
27/6/2011, Bruxelles – La Commissione e il Parlamento europeo varano il registro comune per
la trasparenza:
Nell'intento di migliorare ulteriormente i livelli di trasparenza del processo decisionale dell'UE, il
Parlamento europeo e la Commissione europea varano un registro per la trasparenza, comune e
pubblico, che mai come prima conterrà informazioni sui soggetti che cercano di influenzare la politica
europea. Il nuovo registro subentra a quello istituito dalla Commissione nel 2008, nel quale figuravano
già più di 4000 organizzazioni i cui dati verranno gradualmente trasferiti nel registro comune per la
trasparenza entro i prossimi dodici mesi. Il registro non si limiterà più a contenere dati riguardanti i
lobbisti tradizionali, ma la sua funzione si estenderà anche a studi legali, ONG, think tank, insomma a
qualunque organizzazione o professionista autonomo che operi per influenzare l'elaborazione e
l'attuazione della politica dell'UE. Si tratta di un passo fondamentale verso l'obiettivo dell'UE di
giungere ad una democrazia più partecipativa. Iscrivendosi al registro per la trasparenza, i soggetti in
questione si impegnano a rispettare un codice di condotta comune che li obbliga, ad esempio, a
fornire sempre la propria identità e quella della società per cui lavorano e ad astenersi dall'ottenere
informazioni in modo disonesto. Sono contemplati altresì un meccanismo di denuncia e misure da
applicare in caso di violazione del codice di condotta.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/773&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
ISTRUZIONE, FORMAZIONE, GIOVENTU’, CULTURA E MULTILINGUISMO
7/6/2011, Bruxelles - Il programma Erasmus è una delle grandi storie di successo dell’Unione
europea:
Più di 213 000 studenti hanno beneficiato di borse “Erasmus” per seguire corsi di studio o di
formazione all’estero nell’anno accademico 2009-10: un nuovo record che rappresenta un aumento
del 7,4% rispetto all’anno precedente. Erasmus è il programma di scambio universitario più popolare
del mondo e sulla base delle tendenze attuali entro il 2012-13 l’UE raggiungerà l’obiettivo di tre milioni
di studenti europei che avranno partecipato al programma sin dal suo avvio nel 1987. Le tre
destinazioni più popolari per gli studenti nel 2009-10 sono state la Spagna, la Francia e il Regno unito.
La Spagna ha inviato il maggior numero di studenti all’estero, seguita dalla Francia e dalla Germania.
Nello stesso anno, le donne hanno rappresentato il 61% degli studenti Erasmus. Nel 2009-10 l’UE ha
investito 415 milioni di euro in questo programma. Sul totale degli studenti sostenuti da Erasmus nel
2009-10, 178 000 hanno seguito parte del loro corso di laurea all’estero, in un’università o in un’altra
istituzione di istruzione superiore in uno dei 32 paesi aderenti all'iniziativa Erasmus di quell'anno. Il
numero di studenti che hanno scelto l’opzione di studio è aumentato del 5,7% rispetto al 2008-09. I
tirocini in aziende all’estero, introdotti nel programma Erasmus nel 2007, riscuotono un successo
sempre maggiore. Nel 2009-10 35000 studenti hanno scelto questa. La borsa Erasmus mensile media
degli studenti è diminuita del 7% circa, attestandosi a 254 euro, in conseguenza dell’aumento del
numero di partecipanti. La domanda di borse Erasmus è molto superiore all’offerta nella maggior parte
dei paesi partecipanti. Seguire corsi di studio o di formazione all’estero aiuta i giovani ad acquisire
competenze apprezzate nel mondo del lavoro: dall’apprendimento delle lingue alla leadership e
all’adattabilità, passando per la consapevolezza interculturale. Gli studenti Erasmus sono
generalmente più disposti a lavorare all’estero nelle fasi successive della loro vita. Erasmus ha anche
contribuito a internazionalizzare l’istruzione superiore in Europa e ha incentivato miglioramenti in
termini di qualità, comparabilità e trasparenza dei corsi.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/675&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
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AFFARI MARITTIMI E PESCA
29/6/2011, Bruxelles - Rappresentanti di Stati Membri e industriali marittimi si incontrano per
discutere delle future iniziative necessarie al fine di ridurre le emissioni di Co2 delle navi:
Il Vicepresidente della Commissione europea Siim Kallas e Climate Action commissario Connie
Hedegaard hanno incontrato il settore dei trasporti marittimi, i membri degli Stati e del Parlamento
europeo per discutere di come ridurre le emissioni di gas serra generate dal trasporto a breve, medio
e lungo termine. In particolare, si è analizzato in che modo i negoziati internazionali possono avanzare
e si è discusso dell'adozione dell’Efficient Energy Design Index sviluppato dall'Organizzazione
marittima internazionale (IMO). L'indice contiene i requisiti tecnici per migliorare la progettazione di
nuove navi, al fine di ridurre sia i consumi di carburante che le emissioni. L'adozione dell'indice
darebbe dare anche un segnale positivo ai negoziati internazionali in sede IMO in grado di fornire
contributi concreti alla lotta contro il cambiamento climatico. Alcuni paesi finora hanno rifiutato di
impegnarsi in modo costruttivo nel dibattito in sede IMO. Nell'incontro si è discusso come questi
negoziati internazionali possono portare ad azioni concrete. In particolare, si è pensato a ciò che si
può imparare da iniziative di cooperazione multi-regionali in materia di trasporti e dell'ambiente, e
come queste esperienze potrebbero essere applicati per ridurre le emissioni prodotte dalle navi. L'UE
si è impegnata a ridurre le emissioni totali di gas serra entro il 2020 di almeno il 20% in tutti i settori.
Nel settore marittimo ancora molti progressi sono da fare. Il Commissario Hedegaard ha dichiarato a
riguardo: "E 'giunto il momento per un accordo in seno all'Organizzazione marittima internazionale.
Per quanto preferiamo una soluzione globale, gli Stati membri e il Parlamento europeo hanno chiesto
alla Commissione di presentare un’eventuale proposta di ridurre le emissioni nel traporto marittimo per
il 2012 nel caso in cui l'IMO non riesce a trovare una soluzione.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/797&format=HTML&aged=0&languag
e=EN&guiLanguage=en
RELAZIONI ESTERNE, COOPERAZIONE INTERNAZIONALE,
ALLARGAMENTO
15/6/2011, Bruxelles - L'UE sostiene fortemente lo sforzo internazionale per una soluzione al
conflitto sul Nagorno-Karabakh:
Il Nagorno-Karabakh è un'enclave armena etnicamente omogenea nel territorio dell'Azerbaigian, con
una popolazione di circa 140 000 abitanti. La regione è stata devastata dalla guerra tra il 1992 e il
1994 ed è ora, di fatto, sotto il controllo dell'Armenia. La mediazione internazionale peró non è ancora
riuscita a stabilire una pace duratura nella zona. Nonostante le aspirazioni indipendentistiche della
regione, neppure l'Armenia, che ne detiene attualmente il controllo, la riconosce come Stato
autonomo. A poco è servito il "cessate il fuoco" per mettere fine alle tensioni. Atti di violenza
continuano a verificarsi tra le varie parti e molti temono che i grandi investimenti militari
dell'Azerbaigian possano servire per sfidare lo status quo e tentare di riconquistare il paese con la
forza. A causa del conflitto l'Armenia è stata isolata dai paesi confinanti ed è economicamente
dipendente dalla Russia. La Turchia le ha chiuso i confini e all'Armenia sono rimaste solo due opzioni
per il trasporto terrestre: Georgia e Iran. Anche le condutture di petrolio del mar Caspio arrivano in
Turchia attraverso la Georgia e non l'Armenia. Anche la ferrovia che collegherà Azerbaigian e Turchia
aggirerà il paese. Una situazione insostenibile, che la comunità internazionale è impegnata a
affrontare. Sotto la presidenza congiunta di Russia, Francia e Stati Uniti, il gruppo di Minsk dell'OSCE
(istituito nel 1992) sta cercando di trovare una soluzione duratura nella regione.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://www.europarl.europa.eu/it/headlines/content/20110610STO21204/html/Nagorno-Karabakh-unconflitto-irrisolto-nel-Caucaso
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SALUTE E PROTEZIONE DEI CONSUMATORI
10/6/2011, Bruxelles - La Corte di giustizia dell’UE non considera indispensabile l’esistenza di
un compenso per ritenere provata l'intenzionalità di una pubblicità clandestina:
Per garantire un’integrale e adeguata protezione degli interessi della categoria di consumatori
costituita dai telespettatori, la direttiva «televisione senza frontiere» sottopone la pubblicità televisiva
ad un certo numero di norme minime e di criteri. Essa vieta la «pubblicità clandestina», definita come
la presentazione orale o visiva di beni, di servizi o altro in un programma, qualora tale presentazione
sia fatta intenzionalmente dall’emittente per perseguire scopi pubblicitari e possa ingannare il pubblico
circa la sua natura». Si considera intenzionale una presentazione quando è fatta in particolare dietro
compenso o altro pagamento. La Corte ricorda che la direttiva mira ad assicurare la protezione degli
interessi dei telespettatori e, a tal fine, la «pubblicità televisiva» è sottoposta a norme minime e a
criteri. D'altro canto, la nozione di «pubblicità clandestina» costituisce, rispetto a quella di «pubblicità
televisiva», una nozione autonoma che risponde a criteri specifici. La sua peculiarità consiste
nell’essere «fatta intenzionalmente dall’emittente per perseguire scopi pubblicitari».Sebbene
l’esistenza di un compenso o di un altro pagamento costituisca un criterio che consente di ritenere
provato lo scopo pubblicitario, dalla formulazione data dalla direttiva, nonché dal sistema generale e
dalla finalità di quest’ultima, emerge che uno scopo del genere non può essere escluso in mancanza
di un siffatto compenso. In altri termini, la mancanza di un compenso non può escludere l’esistenza di
una pubblicità clandestina. Inoltre, tenuto conto della difficoltà, o addirittura dell’impossibilità, in taluni
casi, di dimostrare l’esistenza di un compenso o di un altro pagamento con riferimento ad una
pubblicità televisiva che presenti peraltro tutte le caratteristiche di una pubblicità clandestina, il fatto di
considerare indispensabile l’esistenza di un compenso rischierebbe di compromettere la protezione
degli interessi dei telespettatori e potrebbe privare di effetto utile il divieto di pubblicità clandestina.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=CJE/11/57&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=en
22/6/2011, Bruxelles - Pubblicata una relazione della Commissione sull’attuazione dei principi
UE per un uso più sicuro dei siti di socializzazione in rete:
Tra i siti di social networking esaminati per conto della Commissione europea, solo due (Bebo e
MySpace) sono impostati in maniera tale da impedire automaticamente che i profili degli utenti
minorenni siano accessibili all’esterno della cerchia dei contatti da loro selezionati, mentre solamente
quattro siti garantiscono automaticamente che i minori possano essere contattati solo da amici (Bebo,
MySpace, Netlog e SchuelerVZ). In ogni caso la maggioranza dei quattordici siti di socializzazione in
rete analizzati fornisce informazioni sulla sicurezza adeguate alla giovane età degli utenti, risponde a
richieste di assistenza e impedisce l’accesso ai profili di minori da motori di ricerca esterni.
Attualmente il 77% dei ragazzi tra i 13 e i 16 anni e il 38% dei bambini tra i 9 e i 12 anni che utilizzano
internet naviga sui siti in oggetto, testimoniando un fenomeno in continua crescita all’interno dell’UE. I
risultati sono stati recentemente pubblicati in una relazione della Commissione sull’attuazione dei
principi UE per un uso più sicuro dei siti di socializzazione in rete, un accordo di autoregolamentazione
mediato dalla stessa Commissione nel 2009 per la protezione online dei minori. Nel quadro degli
obiettivi dell’agenda digitale europea volti ad aumentare la fiducia nella rete, la Commissione ha
avviato una revisione degli attuali accordi di autoregolamentazione in materia di tutela dei minori in
linea.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/762&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
29/6/2011, Bruxelles - Proposta dell’avvocato generale alla Corte di giustizia per una soluzione
giuridica sui diritti del passeggero al rimborso spese:
Secondo l’opinione dell’avvocato generale Sharpston alla Corte di giustizia dell’Unione europea, i
passeggeri possono pretendere il rimborso di spese ragionevoli quando una compagnia aerea omette
di fornire assistenza e sostegno nel caso di cancellazione del volo. Tale rimborso non può essere
detratto dalla compensazione pecuniaria che deve essere pagata in caso di cancellazione del volo. A
norma del regolamento sulla compensazione dei passeggeri, i passeggeri di un volo che sia stato
cancellato possono ottenere o il rimborso del biglietto o l’imbarco su un volo alternativo. La compagnia
aerea deve provvedere anche ad un’assistenza adeguata, cioè sistemazione in albergo, pasti e
chiamate telefoniche, durante l’attesa di un volo successivo. Se il volo è cancellato con preavviso
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ridotto o senza preavviso e non vi sono circostanze straordinarie, i passeggeri hanno diritto anche ad
una compensazione pecuniaria il cui importo varia a seconda della distanza del volo programmato. Il
regolamento indica anche che resta impregiudicato il diritto del passeggero ad un risarcimento
supplementare e che qualsiasi compensazione concessa sensi del regolamento può essere detratta
da detto risarcimento. L’obbligo di pagare una compensazione pecuniaria per la cancellazione del volo
e l’obbligo di offrire assistenza e sostegno sono concorrenti e cumulativi: il vettore aereo non può
sottrarsi all’uno compensandolo con l’altro.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=CJE/11/64&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=en VARIE
14/6/2011, Bruxelles - Adottate due relazioni che sottolineano l’impegno della Commissione nel
promuovere un processo decisionale di alta qualità e un dialogo politico europeo:
Nel 2010 il dialogo politico tra la Commissione europea e i parlamenti nazionali si è notevolmente
rafforzato. I parlamenti nazionali hanno ora nuove importanti responsabilità nel processo decisionale
europeo previsto dal trattato di Lisbona. La relazione adottata ha messo in luce quanto il dialogo
politico al centro dei rapporti della Commissione con i parlamenti nazionali si sia ampliato e
approfondito nel corso del 2010. I parlamenti nazionali hanno infatti presentato 387 pareri su un vasto
ventaglio di argomenti, con un aumento di quasi il 60%. Nel quadro di questo dialogo politico, la piena
introduzione del meccanismo di controllo della sussidiarietà nel 2010 ha conferito ai parlamenti
nazionali un ruolo importante nel verificare il rispetto di tale principio fondamentale. Il maggior numero
di pareri con cui è stata segnalata alla Commissione una possibile violazione del principio di
sussidiarietà ha riguardato la direttiva sui lavoratori stagionali e, più di recente, la proposta relativa alla
base imponibile consolidata comune per le società. La Commissione presta la dovuta attenzione a tutti
questi pareri, sebbene essi siano numericamente al di sotto della soglia minima prevista per il riesame
di una sua proposta. La relazione della Commissione sulla sussidiarietà e la proporzionalità, descrive
nei dettagli come la Commissione applica concretamente questi principi fondamentali nel suo operato.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/698&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
27/6/2011, Bruxelles - Il Consiglio europeo ha discusso di nuove misure per riportare l'Europa
sul percorso di una crescita sostenibile e inclusiva:
Il Consiglio europeo ha accolto con particolare favore i sostanziali progressi compiuti in merito alle
proposte legislative sulla governance economica. Ha concluso il primo semestre europeo valutando
collettivamente i programmi degli Stati membri in base alla valutazione della Commissione e
approvando le raccomandazioni specifiche per paese che dovranno essere prese in considerazione
nelle prossime decisioni nazionali sul bilancio e sulle riforme strutturali. In questo contesto ha rilevato
che gli Stati membri partecipanti al Patto euro plus si sono impegnati a rafforzare l'ambizione e la
precisione dei rispettivi impegni nel prossimo esercizio. Il Consiglio europeo ha valutato la situazione
degli Stati membri interessati da un programma di aggiustamento. Per quanto riguarda la Grecia, i
capi di Stato o di governo della zona euro hanno convenuto la via da seguire e hanno invitato i loro
ministri delle finanze a portare a termine i lavori per poter prendere le decisioni necessarie entro
l'inizio di luglio. Dopo un dibattito approfondito il Consiglio europeo ha definito orientamenti per
l'elaborazione della politica di migrazione dell'UE, in ordine a gestione dello spazio Schengen,
controllo delle frontiere esterne, sviluppo di partenariati con i paesi del vicinato meridionale e
completamento del sistema europeo comune di asilo entro il 2012.Il Consiglio europeo ha convenuto
che i negoziati di adesione con la Croazia debbano concludersi entro giugno 2011, confermando così
il forte impegno in termini di prospettiva di allargamento dei Balcani occidentali. Il Consiglio europeo
ha discusso infine degli sviluppi nei paesi del vicinato meridionale e ha adottato al riguardo una
dichiarazione separata.
Ulteriori informazioni sono disponibili al seguente link:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=DOC/11/4&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=en
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BANDI
Siete alla ricerca di un partner per la realizzazione di un progetto in ambito
comunitario? Le ricerche partner per i bandi in oggetto sono pubblicate sul
nostro sito www.casaliguria.org
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE nell'ambito del Programma "ReferNet -Rete europea del
Cedefop nel campo dell'istruzione e della formazione professionale", volto a selezionare un candidato
in ciascuno dei paesi ammissibili (Stati membri dell'UE, Islanda e Norvegia)
Codice: 2011/C 136/08
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2
Scadenza: 8 Luglio 2011
SPORT E TEMPO LIBERO
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE nell' ambito del Programma di lavoro annuale 2011 in materia
di sovvenzioni e appalti per l'azione preparatoria nel settore dello sport e per eventi speciali annuali,
volto a prevenire e lottare contro la violenza e l'intolleranza nello sport e a promuovere approcci
innovativi per rafforzare l'organizzazione dello sport in Europa.
Codice: 2011/C 131/09
http://ec.europa.eu/sport/preparatory_actions/doc1009_en.htm
Scadenza: 29 Luglio 2011
CITTADINANZA ATTIVA
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — Programma “Gioventù in azione” 2007/2013, volto a
promuovere azioni di cittadinanza attiva dei giovani, sviluppare la solidarieta' e promuovere la
tolleranza; contribuire a sviluppare le possibilita' di sostenere le attivita' dei giovani; favorire la
cooperazione europea nel settore della gioventu'.
Codice: 2010/C 333/09
Scadenza: 1 Novembre 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2
OCCUPAZIONE
INVITO A MANIFESTARE INTERESSE per un posto di membro del consiglio di
amministrazione dell' Autorita' europea per la sicurezza alimentare.
Codice: 2011/C 144/07
Scadenza: 15 Luglio 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2
SOCIETÁ DELL’INFORMAZIONE
INVITO A MANIFESTARE INTERESSE: selezione di esperti indipendenti per il programma «internet
piu' sicuro» (2009-2013)
Scadenza: 31 Dicembre 2013
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2009:130:0005:0005:IT:PDF
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PROGRAMMA ECO- INNOVATION
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE
Il programma sostiene prodotti, tecniche, servizi e processi che riducano le emissioni di CO2,
fondamentale per la creazione di nuovi posti di lavoro e per la protezione dell’ambiente.
Scadenza: 8 Settembre 2011
http://ec.europa.eu/environment/eco-innovation/events/2011/european-info-day-2011_en.htm
7°PROGRAMMA QUADRO
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE nell'ambito del Programma di lavoro"Persone" per il periodo
2011-2013 del Settimo programma quadro di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e
dimostrazione per l'assegnazione di borse di studio intraeuropee.
Codice: 2011/C 82/02
Scadenza: 11 Agosto 2011
http://cordis.europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=UserSite
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE nell'ambito del Programma di attuazione dell'Impresa comune
«Celle a combustibile e idrogeno» del Programma di lavoro 2011 "Cooperazione" del Settimo
programma quadro di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione.
Codice: 2011/C 131/08
Scadenza: 18 Agosto 2011
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE nell'ambito del Programma di lavoro «Idee» 2011 del
settimo programma quadro comunitario per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e le attivita' di
dimostrazione per sovvenzioni CER per le prove di concetto.
Codice: 2011/C 96/07
Scadenza: 8 Novembre 2011
http://cordis.europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=UserSite
PROGETTA!2
NDBANDI
“PROGETTA!2” è un’iniziativa che la Regione Liguria insieme al suo Ufficio di Bruxelles e in
collaborazione con il Centro Regionale per la Ricerca e l’Innovazione (CRRI), ha voluto proporre
all’interno del territorio regionale, grazie al supporto della struttura di missione Progetto Opportunità
delle Regioni in Europa (P.O.R.E.) - Dipartimento per gli Affari Regionali presso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri e al coordinamento della Regione Veneto. L’obiettivo strategico di
“PROGETTA!2” è quello di incentivare e migliorare principalmente la partecipazione delle piccole e
medie imprese liguri a bandi di gara sulla ricerca e l’innovazione promossi e gestiti dalla Commissione
Europea. L’iniziativa si concretizza in uno strumento finanziario a fondo perduto di supporto tale da
coprire parzialmente i costi necessari alla preparazione di un progetto europeo per tutti i soggetti liguri
che saranno ritenuti finanziabili. Inoltre, con tale iniziativa, s’intende analizzare le azioni del territorio
ligure in materia di ricerca e innovazione al fine di sostenerne lo sviluppo e la progettazione
internazionale con azioni specifiche di supporto. In particolare, nell’ambito dell’iniziativa
“PROGETTA!2”, saranno realizzati sul territorio seminari per la presentazione dei bandi comunitari in
uscita, invitando, in qualità di relatori, funzionari ed esperti della Commissione Europea in
videoconferenza dall’Ufficio di Bruxelles della Regione Liguria. Questi incontri avranno il duplice
obiettivo di INFORMARE i beneficiari dell’iniziativa sull’uscita a breve di nuovi bandi europei in tema di
ricerca e innovazione per le piccole e medie imprese, e di FORMARLI fornendo loro gli strumenti
necessari per la presentazione delle domande di partecipazione.
Maggiori informazioni e documentazione su:
www.ricercainliguria.it
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