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[1 Maggio – 31 Maggio] La Liguria in Europa: www.casaliguria.org A partire dal 1 Gennaio 2011 l’Ufficio di Bruxelles della Regione Liguria ha cambiato sede. Il nuovo indirizzo è: Regione Liguria– Sede di Bruxelles Rue d’Alsace Lorraine 44, 1050 Bruxelles. I numeri di telefono e gli indirizzi e-mail sono rimasti invariati: Tel: +322 289 13 89 Fax: +322 289 13 99 e-mail: [email protected] [email protected] Lo scopo del Notiziario Europeo è di fornire al lettore una panoramica delle principali novità riguardanti l’attività delle Istituzioni dell’Unione Europea e dell’Ufficio di Bruxelles della Regione Liguria. Saremo lieti di ricevere le vostre richieste d’informazioni, di chiarimenti o d’approfondimenti sulle notizie riportate, alle seguenti coordinate: Regione Liguria - Sede di Bruxelles Rue d’Alsace Lorraine 44, 1050 Bruxelles Tel. +322 289 13 89 - Fax +322 289 13 99 - e-mail: [email protected] Le fonti principali del Notiziario Europeo sono: 1. Agence Europe (Bollettino quotidiano europeo) 2. Rapid (a cura del servizio Stampa e Comunicazione della Commissione europea http://europa.eu./rapid/ 3. Eurostat:http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page?_pageid=1090,1&_dad=portal&_sche ma=PORTAL 4. Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea http://eur-lex.europa.eu/JOIndex.do?ihmlang=it 1 AGENDA EUROPEA Parlamento Europeo Sessione Plenaria: dal 9 al 12 Maggio (Strasburgo) dal 6 al 9 Giugno e 22 – 23 Giugno (Strasburgo) Ulteriori informazioni sulle sessioni plenarie si possono trovare alla pagina: http://www.europarl.europa.eu/activities/plenary/home.do?language=IT Commissioni: Commissione per gli affari esteri: 9, 24, 25 Maggio – 8, 15, 16, 21 Giugno Sotto-commissione per i diritti dell’uomo: 26 Maggio – 14, 15, 30 Giugno Sotto-commissione per la sicurezza e la difesa: 24, 26 Maggio – 14, 15, 30 Giugno Commissione per lo sviluppo: 24, 25 Maggio – 14, 15 Giugno Commissione per il commercio internazionale: 23, 24 Maggio – 21 Giugno Commissione per i bilanci: 5, 23, 24 Maggio – 14, 15, 16, 21, 27 Giugno Commissione per il controllo dei bilanci: 24, 25 Maggio – 21 Giugno Commissione per i problemi economici e monetari: 9, 24 Maggio – 6, 14, 15, 20, 21, 27 Giugno Commissione per l’occupazione e gli affari sociali: 24, 25 Maggio – 15, 16, 27, 30 Giugno Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare: 12, 23, 24, 25 Maggio – 14, 15, 21 Giugno Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia: 9, 24, 25, 26 Maggio – 15, 16, 30 Giugno Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori: 24, 25, 26 Maggio – 14, 15, 16 Giugno Commissione per i trasporti e il turismo: 23, 24, 25 Maggio – 20, 21 Giugno Commissione per lo sviluppo regionale: 9, 25, 26 Maggio – 21 Giugno Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale: 24, 25 Maggio – 21, 27 Giugno Commissione per la pesca: 24, 25 Maggio – 15, 16 Giugno Commissione per la cultura e l’istruzione: 25, 26 Maggio – 15, 16 Giugno Commissione giuridica: 23, 24 Maggio – 20, 21 Giugno Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni: 24, 25 Maggio – 15, 16 Giugno Commissione per gli affari costituzionali: 23, 24 Maggio – 14, 15 Giugno Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere: 25 Maggio – 14, 15 Giugno Commissione per le petizioni: 23, 24 Maggio – 14, 15 Giugno Commissione speciale crisi finanziaria ed economica: 5, 23, 30 Maggio Commissione speciale sfide politiche: 9, 12, 25, 26 Maggio – 20 Giugno Ulteriori informazioni sulle riunioni delle Commissioni Parlamentari si possono trovare alla pagina: http://www.europarl.europa.eu/activities/committees/committeesList.do?language=IT Consiglio UE CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA: Presidenza dell’Ungheria (1°Gennaio – 30 Giugno) Consiglio Europeo: 4 Febbraio 24, 25 Marzo 24 Giugno Consiglio Affari Economici e Finanziari: 19 Maggio – 15 Giugno (in Lussemburgo) Consiglio Affari Esteri: 13, 23 Maggio – 20 Giugno (in Lussemburgo) Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne: 23 Maggio – 20 Giugno (in Lussemburgo) Consiglio Agricoltura e Pesca: 16, 17 Maggio – 27, 28 Giugno (in Lussemburgo) 2 Consiglio Competitività: 30, 31 Maggio Consiglio Giustizia e Affari Interni: 9, 10 Giugno (in Lussemburgo) Consiglio Occupazione, Politica Sociale, Salute e Consumatori: 19 Maggio – 6, 7 Giugno (in Lussemburgo) Consiglio Trasporti, Telecomunicazioni ed Energia: 27 Maggio – 10, 16, 17 Giugno (in Lussemburgo) Il calendario delle attività della Presidenza Ungherese del Consiglio Europeo è disponibile alla pagina: http://www.eu2011.hu/files/bveu/documents/HU_PRES_calendar_20110207_0.pdf Comitato delle Regioni Sessione Plenaria: 11 – 12 Maggio – 30 Giugno Commissione CAFA (Affari Amministrativi e Finanziari): 30 Maggio Commissione CIVEX (Cittadinanza, Governance, Affari Istituzionali ed Esterni): 6, 7 Giugno Commissione COTER (Politica di Coesione Territoriale): 19 Maggio Commissione ECOS (Politica Economica e Sociale): 11-12 Aprile Commissione EDUC (Istruzione, Gioventù, Cultura e Ricerca): 9, 10 Giugno Commissione NAT (Risorse Naturali): 4 Maggio – 22 Giugno Commissione ENVE (Ambiente, Energia e Cambiamento climatico): 5 Maggio – 23 Giugno Il Calendario delle attività del Comitato delle Regioni è disponibile alla pagina: http://www.cor.europa.eu/pages/CoRAtWorkTemplate.aspx?view=folder&id=87402c77-d94a-438195b0-5ee5b3ec2d2d&sm=87402c77-d94a-4381-95b0-5ee5b3ec2d2d UFFICIO DI BRUXELLES DELLA REGIONE LIGURIA Il nostro staff ha partecipato ai seguenti eventi: 7/5/2011 – “Open Doors – Giornata Porte Aperte”. L’Ufficio di rappresentanza a Bruxelles della Regione Liguria assieme agli uffici di rappresentanza di Val d’Aosta e Piemonte e di quelle francesi Rhône-Alpes e Provence Alpes Côte d’Azur, hanno partecipato all’evento con uno stand comune dell’Euroregione Alpi Mediterraneo. La tematica scelta dal partenariato euro-regionale è stata quella della diversità, che ha costituito un’interessante opportunità per le Regioni per far conoscere ai numerosi visitatori provenienti da varie parti del mondo la propria ricchezza culturale e linguistica, nonché le specificità e le bellezze dei diversi territori tramite la distribuzione di materiale informativo e promozionale. 17/5/2011 - Coordinamento URC - Approfondimenti sul Programma People – Azioni MARIE CURIE. Durante l’evento si sono esposte alcune delle azioni MARIE CURIE. Tali azioni hanno lo scopo principale di erogare finanziamenti al fine di formare risorse umane di qualità adatte alla ricerca. MARIE CURIE offre anche la possibilità al ricercatore di mobilitarsi da ente di ricerca ad Industria. Nei futuri bandi inoltre vi sarà l’opportunità di beneficiare di finanziamenti per la creazione di scuole di dottorato. Speciale Green Week La Settimana verde 2011 si è svolta su quattro giornate ed ha accolto più di 3500 partecipanti provenienti da diversi ambienti interessati: istituzioni dell’UE, commercio e industria, organizzazioni non governative, pubblica amministrazione, comunità scientifica, università e media. L’appello rivolto ai cittadini: “consumare meno e vivere meglio” è stato il filo conduttore della manifestazione. Vivere in maniera più sostenibile utilizzando le risorse del nostro pianeta con più rispetto e responsabilità è 3 l’antidoto proposto per superare al meglio la crisi dei nostri tempi e mettere in moto un’altra economia più sana, più pulita e più giusta. Il tema di quest’anno ha sostenuto l’iniziativa prioritaria dell’uso efficiente delle risorse avviata nell’ambito della strategia Europa 2020. Oltre a discutere di temi ambientali classici, come la disponibilità delle risorse, il riciclo, la biodiversità e il suolo, le conferenze hanno esaminato anche temi quali l’uso di prodotti chimici meno dannosi per l’ambiente, profili professionali “verdi”, occupazione e innovazione, il finanziamento dell’eco-innovazione, gli sprechi alimentari, l’efficienza idrica, l’edilizia e le idee imprenditoriali per promuovere l’economia circolare. http://ec.europa.eu/environment/greenweek/ 24/5/2011 - Partecipazione alla discussione d’apertura “Carenza di risorse: sfide e risposte dell'Unione Europea”. Durante la sessione si è discusso di come l’economia e la popolazione mondiale continuerà a crescere causando danni irreparabili se non imparerà ad utilizzare le risorse in maniera più intelligente. La conferenza ha messo in luce la necessità di un'attività legislativa ambientale più forte per aumentare l'efficienza delle risorse e per mettere in moto concretamente la transizione economica. 24/5/2011 - Partecipazione alla conferenza "Le politiche per un'occupazione più intelligente: costruire competenze per l'economia di domani". Il seminario ha mostrato come il dialogo tra le parti ambientali e sociali interessate al cambiamento può portare a soluzioni efficaci in materia di occupazione e politica sociale. Maggiore salute e sicurezza sul luogo di lavoro, nuovi profili professionali, nuove tecnologie e nuovo concepimento della catena del lavoro e maggior rispetto per il salario, sono alcune delle tematiche affrontate. Il ruolo di una politica sociale attenta a migliorare la qualità del lavoratore diventa quindi una variabile importantissima per tornare a far crescere l’economia in maniera più rispettosa dell’individo. 24/5/2011 - Partecipazione all’evento “Il ruolo della produzione e il consumo di cibo per garantire un domani migliore”. La Conferenza ha messo in luce il problema della sicurezza alimentare sia in termini di produzione che di consumo. E’ emerso che, per garantire la sicurezza alimentare ad una popolazione mondiale in crescita vi è la necessità di una gestione più sostenibile delle risorse naturali. Preservare gli stock ittici, la fertilità dei suoli e il loro utilizzo diventa quindi un bisogno necessario per gli attori economici. Produrre cibo in modo sostenibile e ridurre i rifiuti alimentari cercando di cambiare modo di stoccaggio, trasporto, pratiche di vendita, imballaggio ed educare il cittadino facendolo diventare più consapevole e più attento a quello che compra, ridurrebbe di molto l’impatto sulle risorse e di conseguenza sull’ ambiente. 25/5/2011 ‐ Partecipazione al seminario “Green Commerce”. Durante il seminario vi è stata una presentazione del progetto Green Commerce seguito dalla presentazione del programma LIFE +. Si è introdotto inoltre, lo strumento di auto-valutazione che consentirà alle piccole imprese commerciali di scoprire se sono conformi con i requisiti stabiliti per il riconoscimento Green Commercio. Quindi, son state presentate le esperienze pilota connessi all'attuazione del processo di etichettatura a livello comunale nella città spagnola di San Sebastian e Torrevieja volto a rendere più ecologici negozi al dettaglio. http://www.lifeplusgreencommerce.eu/ 26/5/2011 – Partecipazione alla conferenza “Non perdere i rifiuti: nuove idee di business per un“economia circolare”. Durante la Conferenza è stato esposto il concetto di simbiosi industriale, concetto riferito a quelle imprese europee che stanno scoprendo di poter convertire i loro rifiuti in una risorsa utile per i processi di produzione. Si è discusso anche di come l'UE potrebbe contribuire al cambiamento attraverso l’adozione di migliori leggi per permettere il passaggio da un’economia lineare ad una economia circolare che tratta il rifiuto non come scarico bensì come materia prima da ri-trasformare. Il materiale riguardante gli eventi è disponibile per coloro i quali fossero interessati. Per informazioni si prega di contattare l'indirizzo: [email protected] 4 La sede della Regione Liguria di Bruxelles consiglia inoltre la partecipazione ai seguenti eventi in programma a Bruxelles: 22/6/2011- Brokerage Event per l’iniziativa Smart Cities della Commissione Europea realizzato dal Network ERRIN (European Regions Research and Innovation Network). Il seminario organizzato grazie al supporto dell’iniziativa PROGETTA!, promossa dalla Regione Veneto sede di Bruxelles, si terrà presso la sede di Bruxelles della Regione Piemonte, ha come obiettivo il programma Smart Cities, ovvero lo sviluppo sostenibile delle Città europee. Si tratta di un’iniziativa molto rilevante che sarà importante seguire nella sua evoluzione da qui a prossimi anni. Nell’immediato si concretizza con la possibilità di presentare proposte progettuali all’interno del 7˚ Programma Quadro - Energy. Le prime azioni, si potranno sviluppare all’interno di tre linee specifiche del 7˚ Programma Quadro - Energy: - Sustainable city planning; - Large scale urban heating/cooling systems; - Demonstration of zero carbon building renovation. Lo scopo di questo Brokerage Event è quello di favorire l’incontro per la formazione di partenariati e la presentazione dei progetti. I soggetti potenzialmente coinvolti (oltre al personale regionale basato a Bruxelles) saranno dunque le Città, le Università e le PMI. 23-24/6/2011 - Seminario "Le opportunità di finanziamento nell'ambito dei programmi di assistenza esterna dell’UE e le azioni Ue per l’internazionalizzazione delle PMI”. Il seminario, organizzato da Confindustria in collaborazione con Federexport si terrà presso la Delegazione di Confindustria a Bruxelles; diviso in due giornate, la prima delle quali si aprirà con una panoramica sulla nuova strategia Ue per l’internazionalizzazione delle PMI, attualmente in corso di elaborazione e che verrà formalmente presentata dal Vice Presidente Tajani nella seconda metà del 2011, a cui seguirà un intervento sulle azioni che la Commissione porta avanti per promuovere le attività delle PMI europee nei paesi extra-Ue, con un focus particolare sulle attività del Centro Ue Impresa e tecnologia in India e del Centro Ue per le PMI in Cina. A seguire, i partecipanti si trasferiranno al Parlamento europeo, dove avranno la possibilità di incontrare alcuni eurodeputati italiani della Commissione commercio internazionale del Parlamento europeo. Nel pomeriggio, dopo una breve introduzione sulla futura strategia Ue sul ruolo del settore privato nelle politiche di sviluppo, verranno presentati i vari strumenti europei rivolti a facilitare gli investimenti nei Paesi del Vicinato (NIF), in America Latina (LAIF), in Asia Centrale (IFCA) ed in Africa (AITF), e le attività del Gruppo BEI a favore delle PMI e della loro internazionalizzazione. Nella seconda giornata del seminario, dopo un inquadramento generale dei programmi di assistenza esterna dell’Ue e degli strumenti della cooperazione, verranno esaminati alcuni aspetti pratici della partecipazione ai programmi comunitari, dalle procedure contrattuali alla metodologia utilizzata dalla Commissione europea per selezionare e valutare le proposte progettuali. Nel pomeriggio, ci si concentrerà invece su alcune concrete opportunità di finanziamento a disposizione del sistema associativo nell’ambito dei programmi di assistenza esterna nei Balcani Occidentali ed in Turchia (IPA), e nei Paesi del Vicinato (ENPI), con un ultimo focus sulle opportunità di investimento per le imprese italiane nei Paesi dell’Europa centroorientale tramite fondi strutturali. 27/6/2011 - ERRIN, bando del 7° programma quadro, “Regioni della Conoscenza”. La sede della Regione Veneto a Bruxelles, promuove un seminario per presentare i principali topics del prossimo bando “Regioni della Conoscenza” in uscita dopo l’estate. A settembre farà seguito un evento dedicato alla ricerca partner da parte delle Regioni che intenderanno presentare delle proposte. Importante!! Si pregano i partecipanti interessati di contattare la sede della Regione Liguria a Bruxelles almeno 5 giorni prima dell’evento desiderato, per facilitare le pratiche necessarie all’iscrizione della loro partecipazione 5 AFFARI ECONOMICI E COMMERCIO 11/5/2011, Bruxelles - La Commissione europea intende concentrare le proprie preferenze d’importazione per i paesi in via di sviluppo più poveri. Essa limiterà il proprio sistema di preferenze generalizzate (SPG), a circa ottanta paesi, e concederà ai Paesi in sviluppo preferenze tariffarie sotto forma di dazi specifici ridotti. Parallelamente, la Commissione cercherà di incoraggiare i paesi a rispettare le convenzioni internazionali fondamentali in materia di diritti umani, norme sul lavoro, tutela dell'ambiente e buona governance nel quadro del regime SPG+, che garantisce concessioni commerciali supplementari. Il commercio ha dimostrato di essere un potente motore di crescita per molti paesi per uscire dalla povertà. La politica commerciale dell'UE è stata progettata per accompagnare questo processo. L'attuale SPG comprende tre elementi: accordo generale SPG, che offre riduzioni tariffarie sulle importazioni per 176 paesi e territori in sviluppo; il regime speciale d’incentivazione per lo sviluppo sostenibile e il buon governo, SPG +; l'accordo "Tutto tranne le armi", che prevede l'accesso completo al mercato UE libero da dazi ad eccezione delle armi e attrezzature militari a quarantanove Paesi meno avanzati determinati dalle Nazioni Unite. Il sistema di preferenze generalizzate è attuato attraverso cicli di dieci anni per tener conto del cambiamento dei modelli commerciali. Il ciclo attuale è iniziato nel 2006 e terminerà nel 2015. Il Sistema di Preferenze Generalizzate è stabilito dal regolamento CE n. 732/2008, entrato in vigore il primo gennaio 2009 che scadrà il 31 dicembre 2011. Nel 2010 la Commissione ha adottato una proposta di estendere la normativa vigente per assicurare la continuità dopo il 2011. Si prevede di estendere l'attuale sistema fino alla fine del 2013. La Commissione europea limita il proprio sistema di preferenze generalizzate: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/553&format=HTML&aged=0&languag e=FR&guiLanguage=en 16/5/2011, Bruxelles - L'economia dell'UE è avviata verso un nuovo consolidamento della propria graduale ripresa, con prospettive per il 2011 che appaiono leggermente migliori di quanto si fosse previsto in autunno. La ripresa economica nell'UE continua ad avanzare, nonostante persistenti vulnerabilità sui mercati finanziari e un ambiente esterno divenuto più difficile. Gli investimenti in beni strumentali sono destinati ad accelerare notevolmente, sostenuti da una revisione al rialzo della crescita delle esportazioni. Gli investimenti nell'edilizia, invece, continueranno a ridursi rispecchiando gli aggiustamenti in atto in diversi Stati membri. Nel frattempo, i consumi privati quest'anno, dovrebbero registrare un modesto incremento nell'UE, mentre la loro graduale ripresa dovrebbe essere in seguito sostenuta da un lento miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro, da una crescita moderata dei redditi e da tassi di risparmio più bassi. I tassi d’inflazione più elevati, tuttavia, hanno rallentato in una qualche misura il ritmo di questo rafforzamento graduale rispetto alle previsioni di autunno. Inoltre, il processo di riduzione della leva finanziaria e dell'indebitamento nei settori delle imprese e delle famiglie tuttora in corso, l'accresciuta avversione al rischio e l'impatto del consolidamento di bilancio sono destinati a pesare sulla spesa per investimenti e consumi nel breve termine. Come avviene sempre nelle riprese che succedono a gravi crisi finanziarie, la ripresa dell'UE sarà più smorzata rispetto ai rimbalzi precedenti e anche se la domanda proveniente dal settore privato interno è destinata a rafforzarsi gradualmente, la ripresa sarà sempre più autoalimentata nel periodo oggetto di previsione. Per quanto riguarda le medie annuali, la crescita del PIL dovrebbe passare da poco più dell'1,5% nell’area dell'euro e dell'1.75% nell'UE quest'anno a circa il 2% in entrambe le aree nel 2012. Le cifre per il 2011 sono leggermente superiori a quanto era stato previsto nelle precedenti previsioni complessive dell'autunno scorso. Le prospettive, tuttavia, continuano a essere notevolmente diverse per i singoli Stati membri. Previsioni di primavera per quanto riguarda la ripresa economica degli Stati Membri: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/565&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 20/5/2011, Bruxelles - La Commissione europea ha invitato Grecia, Italia, Polonia, Portogallo, Slovenia e Spagna a notificare, entro due mesi, le misure di attuazione delle importanti disposizioni sull’adeguatezza patrimoniale e sulle politiche remunerative degli istituti finanziari previste dalla terza direttiva sui requisiti patrimoniali delle banche, nota anche come CRD III. Il termine ultimo per l’attuazione delle disposizioni era il 10 gennaio 2011. La Commissione ha inoltre sollecitato Belgio, Lussemburgo, Slovacchia e Svezia ad attuare le norme ancora in sospeso. La CRD III mira a 6 garantire solidità finanziaria a banche e imprese d’investimento e ad evitare l’assunzione di rischi eccessiva e imprudente in ambito bancario, favorita da prassi remunerative mal concepite che hanno portato al fallimento di singoli istituti e a ripercussioni sociali generalizzate. Per affrontare seriamente il fenomeno è necessario che la direttiva sia recepita puntualmente e integralmente. Le richieste della Commissione agli Stati membri interessati sono trasmesse sotto forma di “pareri motivati”. La Commissione si riserva di deferire alla Corte di giustizia gli Stati membri che entro i prossimi due mesi non notificheranno le necessarie misure di attuazione. La Commissione sollecita alcuni Stati Membri a rispettare una nuova direttiva volta a garantire solidità finanziaria a banche e imprese di investimento: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/612&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en AGRICOLTURA 3/5/2011, Bruxelles - Secondo una nuova relazione pubblicata dalla Commissione della Direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale. Il commercio agricolo mondiale ha raggiunto un massimo storico nel 2010, almeno il 12% in più del precedente record stabilito nel 2008. In realtà, questo recupero del 20% è venuto dopo un crollo del 6% nel commercio agricolo nel 2009. Nell'Unione europea, questo miglioramento è stato evidenziato da un aumento del 21% nel valore delle esportazioni agricole, guidato da forte domanda di prodotti finali. Nella stessa fase, il rafforzamento del mercato dell’Unione Europea, è testimoniata dalla crescita del 9% delle importazioni nel 2010, pur rimanendo al di sotto del picco del 2008. L'UE rimane il principale importatore mondiale di prodotti agricoli dai paesi in via di sviluppo, importando, quantificando il valore della merce, circa 59 miliardi di euro. L’Unione europea è molto più avanti della Nuova Zelanda Stati Uniti, Giappone, Canada, Australia e Nuova Zelanda, la cui azione combinata d’importazioni dai paesi in via di sviluppo raggiunge i 49 miliardi di € messi insieme. Tutto sommato, il conseguente miglioramento di figure commerciali dell'UE ha fatto aumentare l’esportazioni, facendo registrare nel 2010 un surplus commerciale agricolo di sei miliardi di euro. Una nuova analisi della Commissione analizza il commercio in agricoltura nel 2010: http://ec.europa.eu/agriculture/newsroom/32_en.htm AFFARI SOCIALI 5/5/2011, Bruxelles - Dall’inizio dell’anno si è assistito ad esodi di massa di popolazioni di molti paesi nordafricani, soprattutto della Libia. Stando alle ultime stime, oltre 650 000 persone hanno lasciato il territorio libico per sfuggire alla violenza, trovando ospitalità presso i paesi vicini, principalmente Tunisia ed Egitto. Molti sono riusciti in seguito a tornare nei rispettivi paesi d’origine, in certi casi grazie all’assistenza. Oltre 25 000 migranti, provenienti principalmente dalla Tunisia e, in misura minore, da altri paesi africani, sono fuggiti verso l’UE, sbarcando sulle coste dell’Italia, soprattutto dell’isola di Lampedusa e di Malta, paesi entrambi esposti ora ad una forte pressione migratoria. La Commissione ha presentato le sue iniziative per una strategia globale più strutturata e in grado di garantire una risposta rapida dell’UE alle sfide e alle opportunità derivanti dalla migrazione. Tali iniziative coprono vari aspetti della questione migrazione, quali controlli rafforzati alle frontiere e governance Schengen, il completamento del sistema europeo comune di asilo, una migrazione legale più mirata, lo scambio delle migliori prassi per garantire un’integrazione riuscita dei migranti, e un approccio strategico per i rapporti con i paesi terzi in materia di migrazione. Esse vanno ad aggiungersi alle urgenti misure a breve termine già adottate dalla Commissione per affrontare la situazione della migrazione nel Mediterraneo e le pressioni migratorie sugli Stati membri in prima linea per questo fenomeno. La Commissione ha presentato le sue iniziative per una strategia globale sulla migrazione: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/532&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 17/5/2011, Bruxelles - "Deplorevole, perché denigra le persone e le priva dei loro diritti sulla base del loro orientamento sessuale", così Jerzy Buzek ha definito l'omofobia, in occasione dell'apertura di una mostra sui diritti dei gay, delle lesbiche e dei transessuali la settimana scorsa a Strasburgo. Il 17 maggio si celebra ogni anno la giornata internazionale contro l'omofobia. Le persone di diverso 7 orientamento sessuale sono ancora discriminate in molti paesi del mondo, e in alcuni soprattutto in Africa e Asia perseguitate con condanne e in certi casi addirittura con la pena di morte. Ma i Trattati europei e la Carta dei Diritti fondamentali impegnano l'UE a sradicare l'omofobia e tutelare le minoranze, il presidente Buzek, ha ricordato come fino al 1990 l'Organizzazione Mondiale della Salute considerava l'omosessualità una "malattia mentale". Fu solo nel 1990 che questa definizione fu annullata, e l'assemblea generale dell'OMS dichiarò che "l'omosessualità non è né una malattia né un disturbo né una perversione". Per questo il 17 maggio è dal 2006 la Giornata Internazionale contro l'Omofobia. Nonostante l'UE ne riconosca i diritti fondamentali, la situazione giuridica delle coppie gay è molto diversa da paese a paese. Mentre in certi Stati è riconosciuto il matrimonio fra omosessuali, in altri non c'è alcuna legislazione che li tuteli. Il Parlamento europeo ha in più occasioni condannato tutte le forme di discriminazione e lavora perché "le generazioni a venire crescano abituate a una cultura di apertura, non-discriminazione e tolleranza". Perché in futuro "non ci sia più bisogno di una giornata europea contro l'omofobia", ha chiarito il presidente Buzek. Giornata internazionale contro l'omofobia per ricordare e tutelare diritti fondamentali: http://www.europarl.europa.eu/it/headlines/content/20110513STO19333/html/17-maggio-GiornataInternazionale-contro-l'Omofobia 26/5/2011, Bruxelles - La Corte dei Conti europea ha pubblicato una relazione speciale che analizza gli interventi ed i contributi erogati in quelle regioni che sono teatro di conflitti e, in particolare, sui progetti in Afghanistan, Iraq e Sudan per il periodo 2006 - 2008. La relazione pone l’accento sull’efficienza, sull’efficacia e sulla sostenibilità. La relazione prende atto delle difficoltà specifiche poste dall’intervenire in tali paesi, nonché del fatto che la Commissione sia riuscita, attraverso l’ONU, a prestare aiuti in regioni che altrimenti sarebbero state molto difficili da raggiungere. In tali circostanze, l’impatto globale delle attività finanziate attraverso gli organismi dell’ONU è stato positivo. Ciononostante, la relazione indica alcuni problemi significativi che la Commissione dovrebbe affrontare. Essa dovrebbe definire obiettivi pratici chiari, che possano essere monitorati, per tutti i progetti, nonché un calendario ragionevole per la loro attuazione. Le relazioni dell’ONU, che costituiscono una fonte d’informazione essenziale per la Commissione, sono spesso tardive e incomplete. La mancanza di una sufficiente attenzione sull'efficienza e sulla valutazione dei costi dei progetti è un altro ambito sul quale la Commissione dovrebbe intervenire. Pur riconoscendo che la Commissione ha preso provvedimenti per affrontare i problemi sopra esposti, Karel Pinxten, Membro della Corte responsabile specificamente per questa relazione, sottolinea anche la necessità di garantire la sana gestione finanziaria di tutti i fondi che la Commissione eroga attraverso l’ONU, indipendentemente dalle regioni in cui l’aiuto viene prestato. La Corte dei conti europea pubblica una relazione sull’efficacia ed efficienza dei contributi dell’UE erogati attraverso gli organismi delle Nazioni Unite: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=ECA/11/19&format=HTML&aged=0&langua ge=IT&guiLanguage=en AMBIENTE E TURISMO 4/5/2011, Bruxelles - La Commissione ha presentato una nuova strategia per proteggere e migliorare lo stato della biodiversità in Europa nel prossimo decennio. La strategia adottata prevede sei obiettivi prioritari e azioni d’accompagnamento per ridurre in modo sostanziale le minacce che incombono sulla biodiversità. Tra le azioni si annoverano: piena attuazione della normativa vigente in materia di protezione della natura e della rete di riserve naturali, onde apportare ingenti migliorie allo stato di conservazione di habitat e specie; miglioramento e ripristino degli ecosistemi e i servizi ecosistemici laddove possibile, in particolare aumentando l’uso delle infrastrutture verdi; garantire la sostenibilità delle attività agricole e forestali; salvaguardare e proteggere gli stock ittici dell’UE; contenere le specie invasive, sempre più spesso causa della perdita di biodiversità nell’UE; aumentare il contributo dell’UE all’azione concertata internazionale per evitare la perdita di biodiversità. La strategia è in linea con due grandi impegni assunti dai dirigenti europei nel marzo del 2010, porre fine alla perdita di biodiversità nell’UE entro il 2020 e proteggere la biodiversità e i servizi ecosistemici dell’UE, attribuirvi un valore e ripristinarli entro il 2050. Il patrimonio naturale del pianeta e le risorse naturali, dalle singole specie a ecosistemi come le foreste, le barriere coralline, i bacini idrici e i suoli, si stanno riducendo ad un ritmo 8 allarmante. La perdita di biodiversità costa ogni anno miliardi all’economia mondiale, danneggia le singole economie, compromette le prospettive economiche e le possibilità di combattere la povertà. Nell’UE la perdita di biodiversità è soprattutto dovuta a cambiamenti nell’utilizzo del territorio, inquinamento, sfruttamento eccessivo delle risorse, diffusione incontrollata di specie non autoctone e cambiamenti climatici. La pressione esercitata da tutti questi fattori è costante o in aumento. Solo il 17% degli habitat e delle specie esaminati godono di uno stato di conservazione soddisfacente e la maggior parte degli ecosistemi non riesce più a fornire in quantità e qualità ottimali i servizi da cui dipendiamo, come l’impollinazione delle colture, aria e acqua pulite, il controllo delle inondazioni o dell’erosione. Forse è giunto il momento di impegnarsi molto più a fondo. La Commissione annuncia una nuova strategia per arrestare la perdita di biodiversità entro i prossimi dieci anni: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/526&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 19/5/2011, Bruxelles - Ogni anno il cittadino medio dell’Unione europea consuma circa cinquecento borse di plastica per la spesa, usandole quasi sempre un’unica volta. Il volume complessivo delle borse di plastica prodotte in Europa nel 2008 è stato di 3,4 milioni di tonnellate, pari al peso di più di due milioni di automobili. Il peso e le dimensioni ridotte delle borse di plastica fanno sì che sfuggano facilmente ai sistemi di smaltimento dei rifiuti e finiscano nell’ambiente marino, dove possono impiegare centinaia di anni per decomporsi. La longevità delle borse di plastica fa sì che solo nel Mediterraneo oggi galleggino circa 250 miliardi di particelle di plastica con un peso complessivo di 500 tonnellate. Tali particelle possono soffocare animali marini che le ingeriscono accidentalmente o le scambiano per cibo. La plastica si disgrega in particelle minuscole e possiede un elevato potenziale di contaminazione del suolo e dell’acqua perché può contenere additivi quali inquinanti organici persistenti. Alcuni Stati membri hanno già adottato provvedimenti per ridurre l’uso delle borse di plastica: rendendole a pagamento, concludendo accordi con i dettaglianti e vietando certi tipi di borse; ma non esiste nessuna misura specifica a livello dell’Unione europea. Nel marzo 2011 i ministri UE dell’ambiente hanno discusso l’impatto ambientale delle borse di plastica per la spesa e le preoccupazioni emerse hanno evidenziato la necessità di un intervento efficace dell’UE. La Commissione europea sta consultando i cittadini sul modo migliore di ridurre l’uso delle borse di plastica per la spesa. Essa chiede se soluzioni come far pagare queste borse e sottoporle a un’imposta sarebbero efficaci o se sarebbe meglio vietarne l’uso in tutta l’Unione Europea. Si sollecitano anche pareri sull’opportunità di una maggior visibilità dei prodotti d’imballaggio biodegradabili e di una maggior severità dei requisiti di biodegradabilità degli imballaggi. La consultazione su Internet è aperta fino ad agosto 2011. La Commissione europea sta consultando i cittadini per capire il modo migliore di ridurre l’uso delle borse di plastica per la spesa: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/580&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 16/5/2011, Bruxelles - Un numero crescente di cittadini europei va in vacanza: il 68% dei cittadini europei ha viaggiato per motivi privati nel 2010 rispetto al 65% nel 2009. Questi e altri risultati dell'indagine Eurobarometro sugli atteggiamenti dei cittadini europei nei confronti del turismo confermano che il turismo ha recuperato dalla crisi economica. Le preferenze continuano ad andare alle destinazioni turistiche tradizionali. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, ha presentato l'indagine Eurobarometro alla Conferenza europea sul turismo organizzata a Budapest dalla presidenza ungherese e dalla Commissione europea. Più di 30.000 cittadini scelti a caso, di età superiore ai quindici anni, sono stati intervistati nel febbraio 2011 nei 27 Stati membri dell'UE nonché in Norvegia, Islanda, Croazia e Turchia e nell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia. È il quarto anno consecutivo in cui la Commissione conduce un'indagine così estesa che offre una messe d’informazioni comparabili a tutti i soggetti interessati del settore turistico, presentate analiticamente secondo categorie per paese e demografiche. La Commissione europea conduce annualmente questo tipo d’indagine dal 2008 per monitorare le tendenze nel medio e lungo termine dei cittadini europei per quanto concerne i viaggi e il turismo. Ciò consente sia alla Commissione sia alle parti interessate di reagire ai cambiamenti che intervengono nella domanda turistica e funge quindi da importante strumento nel processo decisionale attinente al turismo nonché per la pianificazione ad opera dell'industria turistica, in particolare per quanto concerne i tipi di turismo e le destinazioni più frequenti. Pubblicati i risultati dell'indagine eurobarometro sugli atteggiamenti dei cittadini europei nei confronti del turismo: 9 http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/566&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 26/5/2011, Bruxelles - La Commissione europea e l’Agenzia europea per l’ambiente, in stretta collaborazione con il Centro comune di ricerca (il servizio scientifico interno della Commissione) hanno pubblicato on line delle nuove mappe che permettono ai cittadini per la prima volta di localizzare le principali fonti diffuse d’inquinamento atmosferico come i trasporti e l’aviazione. Nelle trentadue nuove mappe vengono indicati i luoghi di emissione di alcuni inquinanti come gli ossidi d’azoto e il particolato. Le mappe integrano i dati esistenti relativi alle emissioni dei singoli impianti industriali disponibili presso il registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (PRTR). Il nuovo insieme di trentadue mappe permette ai cittadini europei di vedere su scala di 5 km per 5 km dove si trovano le fonti d’inquinamento. Esse riguardano in particolare gli ossidi di azoto (NOX), gli ossidi di zolfo (SOX), il monossido di carbonio (CO), l’ammoniaca (NH3) e il particolato (PM10). Le nuove mappe segnalano le emissioni locali d’inquinanti atmosferici, e permettono ai cittadini di avere una visione dettagliata del loro quartiere. Inoltre, tali dati possono essere utilizzati dagli esperti in materia di qualità dell’aria per i loro lavori di modellizzazione, e ciò permette di valutare gli effetti sull’ambiente delle emissioni locali. La Commissione ha pubblicato delle nuove mappe che permettono di localizzare le principali fonti d’inquinamento: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/645&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 27/5/2011, Bruxelles - La Commissione europea e il programma delle Nazioni Unite per l'ambiente hanno presentato due importanti relazioni che evidenziano la necessità di un mutamento radicale del modo in cui utilizziamo risorse rare. La prima relazione dimostra che esiste un enorme margine di miglioramento del tasso di riciclo dei metalli: solo diciotto metalli sono attualmente riciclati in misura superiore al 50%, ma per la maggioranza dei metalli questo tasso non raggiunge nemmeno l'1%. La seconda relazione per lo sviluppo sostenibile, sottolinea la necessità di procedere a una "dissociazione" radicale del tasso di crescita dal tasso di uso di risorse se vogliamo evitare un crollo delle risorse mondiali entro il 2050 e presenta scenari basati su prove scientifiche sul futuro consumo di risorse. Entrambe le relazioni, riunite dall'International Resource Panel, incitano i legislatori e i decisori politici a trovare soluzioni per ridurre l'uso delle risorse e aumentare il riciclaggio. La loro pubblicazione in occasione della Settimana verde apre la via alla tabella di marcia per un uso efficiente delle risorse in Europa che sarà presentata tra breve dalla Commissione. Accrescere i tassi di riciclaggio perfezionando ulteriormente i sistemi di raccolta e le infrastrutture di riciclaggio, in particolare nei paesi in via di sviluppo, permetterebbe di risparmiare milioni, anzi miliardi di tonnellate di emissioni di gas serra e potrebbe creare un numero consistente di posti di lavoro "verdi". Secondo la relazione, riciclare i metalli è da due a dieci volte più efficiente dal punto di vista energetico che fonderli dopo l'estrazione dalle miniere. La Commissione pubblica la relazione sulla dissociazione dell'uso di risorse naturali e del loro impatto ambientale dalla crescita economica: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/646&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en COMUNICAZIONE E MEDIA, SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE 12/5/2011, Bruxelles - Un nuovo strumento online offre ai responsabili politici nazionali e regionali orientamenti su come assicurare qualità nell'istruzione e formazione professionale. L'obiettivo è di rendere l'istruzione e la formazione professionale più attraente in tutta Europa, facendo sì che i corsi rispondano più efficacemente alle esigenze del mercato del lavoro e agli elevati standard qualitativi odierni. Il nuovo strumento online fornisce una guida su come costruire e monitorare un sistema di garanzia della qualità nella formazione professionale. Lo strumento è stato sviluppato da esperti di garanzia della qualità di trentatré paesi europei che partecipano alla rete EQAVET. Lo strumento sarà utilissimo per superare le disuguaglianze esistenti in termini di qualità d’istruzione e formazione tra i diversi stati membri. Del resto, mentre in alcuni paesi dell'Unione europea l'istruzione e la formazione professionale sono molto educative e formative, in altri soffrono l'immagine di essere percorsi senza uscita o legati alla formazione di bassa qualità. Nell'Unione europea i responsabili politici e i fornitori 10 d’istruzione son tutti d'accordo che sia veramente importante offrire un'istruzione di alta qualità e formazione professionale al fine di rendere questa opzione più interessante. Questo strumento aiuterà molto a migliorare il livello qualitativo dell’offerta formativa. Gli Stati Membri s’impegnano a migliorare i sistemi nazionali di garanzia della qualità dell’istruzione e formazione professionale: http://ec.europa.eu/education/news/news2927_en.htm 9/5/2011, Bruxelles - Anche se il cinema è estremamente popolare nei paesi dell'Unione europea, la quota di mercato dell'industria cinematografica europea rappresenta soltanto il 27% degli incassi al botteghino ed è riconducibile essenzialmente a film nazionali. Per assicurare la diversità culturale nell'Unione l'obiettivo del programma MEDIA è soprattutto di sostenere la circolazione dei film europei fuori del loro paese d'origine e dare loro maggior spazio sui grandi schermi. La dotazione finanziaria prevista nell'ambito del programma MEDIA dal 2007 fino al 2013 a favore dell'industria cinematografica europea ammonta a 755 milioni di euro. Circa il 50% di questo aiuto finanziario è concesso ai distributori che proiettano film realizzati fuori del loro mercato nazionale e circa il 20% è destinato alla realizzazione di un progetto cinematografico. Il calcolo degli aiuti conferiti ai distributori si fonda su diversi criteri tra cui il numero dei biglietti venduti in occasione di precedenti proiezioni di film stranieri. Questi aiuti sono reinvestiti in previsione delle conseguenti spese di distribuzione e servono anche a compensare gli eventuali rischi. Per la festa dell’Europa son stati proiettati 27 film proveniente da 27 stati membri, commedie, pellicole drammatiche, film di genere, nelle sale UGC e EUROPA CINEMAS in diverse città europee, Bruxelles, Madrid, Budapest, Lussemburgo-città e Milano. Androulla Vassiliou, commissario responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha dichiarato: "Il cinema europeo è tra i migliori e viene regolarmente premiato, a Cannes, a Berlino o in occasione dell'assegnazione degli Oscar. L’Unione Europea promuove il programma MEDIA per premiare la cultura cinematografica in Europa: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/545&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 10/5/2011, Bruxelles - Al via EurActiv Italia, il nuovo portale multimediale d'informazione europea della Rete EurActiv. Il portale è stato presentato in anteprima nella cornice del Festival d'Europa, a Firenze, il 9 maggio 2011. Il benvenuto a Euractiv.it l’hanno dato: Pier Virgilio Dastoli, presidente CIME, Giampiero Gramaglia, giornalista, Anguel K. Beremliysky, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Massimo Palumbo, Parlamento Europeo, Massimo Persotti, Dipartimento Politiche Comunitarie, Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il portale si pone l'obiettivo di coprire con uno sguardo italiano l'attualità europea e di proporre in tempo reale un'informazione chiara e puntuale. Tra i temi trattati: energia, ambiente, trasporti, lavoro, innovazione, politiche regionali. La rete EurActiv è l'unico gruppo editoriale presente in tredici paesi europei con un network multilingue. Il progetto nasce grazie alla joint venture tra EurActiv e FASI.biz, la prima fonte d’informazione in Italia sulle opportunità di finanziamento e sviluppo per cittadini, imprese e pubblica amministrazione, con la partecipazione di Warrant Group, primaria società italiana nella consulenza alle imprese. La nuova redazione, in stretto contatto con la casa madre di Bruxelles, si trova a Roma. Presentato Euroactiv il nuovo portale multimediale d’informazione europea: http://www.europarl.it/view/it/press-release/pr-2011/pr-2011-May/pr-2011-May3.html;jsessionid=654EFB88562E7D43F6A8D07098F66B9A CONCORRENZA 12/5/2011, Bruxelles - La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la proposta di acquisizione del controllo comune, da parte di una controllata di First Reserve Fund XII LP e di Finmeccanica S.p.A., dell’italiana Ansaldo Energia, attualmente controllata al 100% da Finmeccanica S.p.A. Dopo aver esaminato l'operazione, la Commissione ha concluso che essa non ostacola in maniera significativa la concorrenza effettiva nello Spazio economico europeo (SEE) o in una sua parte sostanziale. Il 31 marzo la Commissione ha ricevuto la notifica dell’operazione mediante la quale la britannica FR Mansail Limited, una controllata di First Reserve Fund XII L.P., acquisisce una partecipazione del 45% in Ansaldo Energia, che l’italiana Finmeccanica 11 S.p.A. controlla attualmente al 100%. First Reserve Fund ha sede alle isole Cayman. L’operazione non crea relazioni orizzontali o verticali tra le attività di ciascuna delle imprese madri e quelle dell’impresa comune. Gli unici mercati sui quali le imprese madri dell’impresa comune hanno attività collegate a livello verticale sono la produzione e la vendita di elicotteri civili, a monte, e il trasporto verso piattaforme e navi offshore (petrolio e gas) e attività di salvataggio via elicottero, a valle. Tali attività, tuttavia, non sono assolutamente collegate a quelle svolte dall’impresa comune. La Commissione ha pertanto concluso che l’acquisizione proposta non dà luogo a problemi sotto il profilo della concorrenza ed ha approvato l’operazione in base alle norme UE sul controllo delle concentrazioni. La Commissione approva l’acquisizione del controllo comune di Ansaldo Energia da parte di First Reserve Fund e Finmeccanica: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/558&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 25/5/2011, Bruxelles - La Commissione ha approvato due progetti d’investimento a favore degli aeroporti di Cardiff e Friuli Venezia Giulia. Nel caso del Regno Unito, l’investimento mira a migliorare l’accessibilità dell’aeroporto e la sua connessione con il sud e l’ovest del Galles. Il finanziamento pubblico rispetta tutti i criteri definiti dagli orientamenti UE del 2005 per il settore dell’aviazione e le autorità britanniche hanno dimostrato la necessità e la proporzionalità delle sovvenzioni pubbliche, che rappresentano il 21,4% dell’investimento totale. Il finanziamento pubblico a favore dell’aeroporto Ronchi dei Legionari, nella regione Friuli Venezia Giulia, ha l’obiettivo invece di favorire il trasferimento modale dall’auto privata verso il treno e l'autobus. L’investimento, parzialmente finanziato dalle autorità pubbliche, riguarda la costruzione di un parcheggio scambiatore, di una stazione ferroviaria e di un’autostazione presso l’aeroporto. La Commissione ha ritenuto che il finanziamento pubblico sia necessario e che i vantaggi che conferisce non siano sproporzionati, in quanto il finanziamento non incide negativamente sulla concorrenza e sugli scambi fra Stati membri. La Commissione ha approvato due progetti d’investimento volti a migliorare l’accesso ad aeroporti in Galles e in Italia: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/633&format=HTML&aged=0&language=IT&g uiLanguage=en ENERGIA E TRASPORTI 2/5/2011, Bruxelles - L'accordo tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti sulla cooperazione in materia di regolamentazione della sicurezza dell'aviazione civile è entrato in vigore. L'accordo mira a rafforzare la sicurezza aerea, ma anche a creare nuove opportunità per le imprese. Riduce l'effetto delle procedure tecniche e amministrative per il riconoscimento dei certificati e delle approvazioni da entrambi i lati dell'Atlantico e apre la strada alla progressiva creazione ad entrambi i lati dello stesso livello di fiducia reciproca su altri aspetti di sicurezza. Tale accordo sarà la pietra angolare della cooperazione tra le due parti su tutte le questioni della sicurezza aerea. Questo accordo è stato progettato per aiutare l'industria dell'aviazione a continuare a svilupparsi in modo sostenibile. Infine, fornisce ad entrambi i lati una solida base per affrontare i problemi di sicurezza dove e quando si presentano, attraverso azioni predisposte, veloci ed efficiente. Crea le condizioni per una trasmissione costante e veloce, in tutta trasparenza d'informazioni affidabili e verificabili su tutti gli aspetti legislativi e politici della sicurezza e dell'aviazione. Entrata in vigore di un accordo senza precedenti tra l'UE e gli Stati Uniti sulla sicurezza dell'aviazione civile: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/516&format=HTML&aged=0&languag e=FR&guiLanguage=en 6/5/2011, Bruxelles - La Commissione europea ha adottato un nuovo regolamento per facilitare la pianificazione dei viaggi e l’emissione dei biglietti per tragitti ferroviari nel livello panaeuropeo, imponendo una normalizzazione dei dati sui prezzi e gli orari del traffico passeggeri. Questo significa che le informazioni chiave necessarie per la prenotazione saranno interoperabili e potranno essere scambiate tra le imprese ferroviarie in tutta l'UE e tra i venditori di biglietti. Nel 2012, la Commissione presenterà una misura complementare alla quale gli operatori dei treni dovrebbero armonizzare i loro sistemi e pratiche per garantire che i dati standard possono in concreto essere passati da un operatore all'altro. Queste misure forniranno le basi tecniche di una nuova generazione di sistemi di 12 pianificazione e di biglietteria per i viaggi ferroviari panaeuropei. Il nuovo regolamento tecnico dell’UE che è stato adottato impone un obbligo giuridico per gli operatori per rendere i dati disponibili al pubblico su orari e per rendere le informazioni sulle tariffe disponibili per i partner designati. Siim Kallas, vicepresidente della Commissione europea responsabile dei trasporti, ha dichiarato a riguardo: "Se vogliamo davvero che la gente prenda il treno e, più in particolare, che il settore ferroviario diventi più competitivo del trasporto aereo per medie distanze, dobbiamo permettere ai passeggeri nel trasporto ferroviario di beneficiare di opportunità per la pianificazione e prenotazione paragonabili se non migliori a quelli offerti dalle compagnie aeree.” La Commissione europea ha adottato un nuovo regolamento per semplificare la pianificazione dei viaggi ferroviari: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/534&format=HTML&aged=0&languag e=FR&guiLanguage=en 18/5/2011, Bruxelles - Dai registri degli Stati membri emerge che l’anno scorso le emissioni di gas serra delle imprese che aderiscono al sistema di scambio delle quote d’emissioni dell’Unione europea (sistema ETS dell’UE) sono aumentate di oltre 3%. La commissaria responsabile dell’Azione per il clima Connie Hedegaard ha dichiarato: “L’aumento delle emissioni nel 2010 è legato alla ripresa economica, ma anche con il ritorno ad una situazione di normalità dell’economia, le emissioni nell’ambito del sistema ETS rimangono ampiamente al di sotto del massimale fissato per il periodo 2008-2012. Le cifre indicano anche che alcuni settori industriali continuano ad accumulare eccedenze di quote che potranno scambiare nell’ambito del terzo periodo di scambio che inizia nel 2013. Questa situazione evidenzia la flessibilità garantita alle imprese da questo sistema e conferma che, a costi economici ragionevoli, si potrà fare di più per ridurre le emissioni nel corso della prossima fase”. Iniziato il primo gennaio 2008, il secondo periodo di scambio del sistema ETS dell’Unione europea ha una durata di cinque anni e si concluderà il 31 dicembre 2012. Questo periodo coincide con il periodo nel corso del quale i paesi industrializzati devono raggiungere i loro obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto in materia di emissioni. Il sistema ETS dell’UE sarà radicalmente riformato per il terzo periodo di scambio che inizia il primo gennaio 2013 e termina nel 2020. Nell’ambito del pacchetto Clima ed energia, il 23 aprile 2009 è stata adottata la legislazione che modifica la direttiva sullo scambio di quote di emissioni e fissa regole nuove per l’ETS a partire dal 2012 fino al 2020 e oltre. Pubblicati i dati relativi al sistema di scambio delle quote d’emissione ETS sul catalogo indipendente comunitario CITL: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/581&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en GIUSTIZIA LIBERTA’ E SICUREZZA 3/5/2011, Bruxelles - "Quasi dieci anni dopo gli attentati dell'11 settembre e il terrorismo continua a rappresentare una minaccia per l'Europa e i suoi cittadini". È quanto ha riferito Rob Wainwright agli europarlamentari in un'audizione settimana scorsa. Il presidente di Europol ha sottolineato la connessione tra terrorismo, criminalità organizzata e traffico di droga e il crescente uso di internet come strumento di reclutamento, ma anche ricordato il successo della prevenzione agli attacchi nel 2010. Rob Wainwright ha scelto il Parlamento di Bruxelles per presentare l'ultimo rapporto sul terrorismo in Europa. Il quadro messo in luce è quello di una crescente interconnessione tra separatismo, islamismo e terrorismo anarchico, che starebbe dietro alla maggior parte dei 249 attacchi registrati nel 2010 in Europa. Attentati in cui persone hanno perso la vita e molte altre sono rimaste ferite. Tre sono gli attacchi attribuiti a gruppi islamici, di cui due finalizzati a causare "perdite di massa". In ogni caso "il numero di attentati in Europa è in calo rispetto al 2009", ha precisato Wainwright, soprattutto per la diminuzione significativa delle operazioni dell'ETA. Wainwright ha spiegato che i gruppi terroristici stanno diventando più flessibili nella gestione delle proprie operazioni e collaborano sempre più a livello internazionale, soprattutto grazie a internet. Anche i legami tra criminalità organizzata e terrorismo si stanno rafforzando. "Gruppi terroristici separatisti come il PKK o le Tigri Tamil utilizzano il traffico di droga e di essere umani per finanziare le proprie attività". Ci sono prove, inoltre, della collaborazione tra "L'ETA in Spagna e le FARC in Colombia", e di contatti tra "i trafficanti internazionali di droga e i gruppi terroristici islamici dell'Africa occidentale" nonché "tra le 13 frange violente di sinistra in Italia, Grecia e Spagna". Internet si sta trasformando in un alleato per i gruppi terroristici che "dimostrano una crescente capacità di utilizzo del web" come strumento di propaganda e reclutamento. "La recessione economica ha portato a tensioni politiche e sociali in un certo numero di Stati membri, alimentando così le condizioni per il terrorismo e l'estremismo", ha concluso Wainwright. Il Presidente di Europol rileva come terrorismo ed estremismo continuino a rappresentare una minaccia per Europa e cittadini: http://www.europarl.europa.eu/it/headlines/content/20110415STO17918/html/Meno-terrorismo-inEuropa-ma-la-minaccia-resta-grave-secondo-l'Europol 5/5/2011, Bruxelles - Diciotto giornalisti hanno perso la vita solo nel 2011 come inviati di guerra e più di 151 sono ancora in prigione, in ogni parte del mondo, semplicemente perché cercavano di fare il proprio lavoro. In occasione della giornata mondiale per la libertà di stampa, la commissione Affari esteri e quella sui diritti dell'uomo hanno organizzato un'audizione parlamentare per discutere, con i diretti interessati, dei mezzi legali per proteggere i giornalisti e di cosa si può ancora fare. "Avere media liberi è la condizione preliminare per qualsiasi società democratica. Al cuore della democrazia devono esserci cittadini attivi e ben informati, che hanno accesso a notizie basate sui fatti e analisi indipendenti" ha detto il presidente Jerzy Buzek in occasione della Giornata mondiale per la libertà di stampa. Gli attacchi contro gli inviati sono diventati sempre più frequenti negli ultimi decenni, essendo cambiata la natura del giornalismo e dei conflitti stessi. Diverse organizzazioni stanno cercando di garantire la sicurezza dei giornalisti nelle zone di guerra, Reporter senza frontiere sta’ offrendo polizze assicurative a copertura dei rischi e formazione ai corrispondenti in partenza, l'ONU ha adottato una risoluzione nel dicembre 2006 sulla protezione dei civili nei conflitti armati, includendo i giornalisti in tale categoria, l'UNESCO si è mossa con la Dichiarazione di Medellin del maggio 2007, che esorta i paesi membri a investigare sugli atti di violenze contro il personale dei media. La commissione Affari esteri e quella sui diritti dell'uomo hanno organizzato un'audizione parlamentare per discutere dei mezzi legali per la protezione dei giornalisti di guerra: http://www.europarl.europa.eu/it/headlines/content/20110429STO18374/html/Corrispondenti-diguerra-Sappiamo-che-potremmo-non-tornare 17/5/2011, Bruxelles – La Commissione europea ha accolto con prudenza la notizia che la Corte penale internazionale ha chiesto mandati di cattura contro il figlio del leader libico Muammar Gheddafi, Saif al-Islam e il capo dei servizi segreti, Abdullah Senussi. La Corte penale internazionale è un tribunale permanente per perseguire individui per genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di guerra. E 'stata fondata nel 2002 con una sede ufficiale a L'Aia. Fino ad oggi, ha avviato indagini in sei casi, tutti in Africa. La Corte penale internazionale per quanto riguardo il caso libico, ha chiesto ai giudici, di controllare se ci sono prove sufficienti per arrestare il figlio di Gheddafi Saif al-Islam, la sua spia, e il fratello Abdullah al-Senussi. I mandati di arresto significano che i tre libici possono essere arrestati in ogni paese membro delle Nazioni Unite. La Commissione europea accoglie con prudenza la notizia del mandato di cattura contro il figlio del leader libico Gheddafi: http://www.euractiv.com/fr/global-europe/bruxelles-reste-prudente-quant-au-mandat-darr-de-kadhafinews-504882 ISTRUZIONE, FORMAZIONE, GIOVENTU’, CULTURA E MULTILINGUISMO 4/5/2011, Bruxelles - Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea, ha presentato la prima fase di un partenariato pubblico-privato da seicento milioni di euro sull’Internet del futuro, FIPPP. Il partenariato favorirà l’innovazione in Europa e aiuterà le imprese e i governi a preparare soluzioni per gestire la crescita esponenziale dei dati online. L’iniziativa si basa su precedenti progetti di ricerca finanziati dall’UE e prevede una collaborazione con partner a livello nazionale e regionale per mettere a punto nuove tecnologie, nuovi servizi e nuovi modelli commerciali per costruire l’Internet del futuro. Il partenariato favorirà l’innovazione in Europa e aiuterà le imprese e i governi a disporre di soluzioni per gestire la crescita esponenziale dei dati online. L’Internet di oggi non è in grado di gestire i flussi di dati che si registreranno in futuro né di garantire la precisione, la resilienza e la sicurezza necessarie. Il partenariato riguarderà otto settori nei quali questa rivoluzione dei dati potrebbe 14 stimolare l’innovazione e creare occupazione negli ambiti della comunicazione mobile, del software e dei servizi. La Commissione europea ha messo a disposizione per questo partenariato un finanziamento di trecento milioni di euro in cinque anni e gli organismi di ricerca europei, il settore pubblico e le imprese si sono impegnati ad investire una cifra analoga. La prima fase del FI-PPP durerà due anni, 2011-2012, e servirà a definire una serie di strumenti legati a servizi generali atti a preparare le prove su larga scala. La seconda fase, 2013-2014, sarà costituita dalle prove su larga scala di applicazioni e servizi Internet innovativi e complessi in un’ampia gamma di settori in tutta Europa. La terza fase, 2014-2015, sarà dedicata alla trasformazione di queste prove in ecosistemi digitali fertili e alla loro connessione con le strategie d’innovazione regionali. La Commissione ha presentato il programma di partenariato pubblico privato in grado di favorire la creazione innovativa dell’internet del futuro: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/525&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 5/5/2011, Bruxelles - La Commissione europea ha annunciato in occasione della conferenza FET11 a Budapest, i sei progetti selezionati nel settore della ricerca sulle tecnologie emergenti e future, TEF, tra i quali saranno scelti i due vincitori. I sei concorrenti riceveranno ciascuno circa 1,5 milioni di euro per perfezionare il proprio progetto nel corso di un anno, al termine del quale solo due saranno selezionati. Queste iniziative faro mirano a compiere grandi progressi nel settore delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, TIC, tali da permettere di risolvere alcune delle problematiche più gravi della società. Le due iniziative selezionate per il finanziamento a lungo termine saranno portate avanti per dieci anni e riceveranno ciascuna fino a cento milioni di euro l'anno. Il programma TEF è gestito dalla direzione generale società dell'informazione e media della Commissione europea con lo scopo di superare i confini tradizionali delle TIC e di affrontare settori inesplorati, rafforzando costantemente la collaborazione con discipline scientifiche diverse quali biologia, chimica, nanoscienze, neuroscienze e scienze cognitive, etnologia, scienze sociali, economia, così come l'arte e le discipline umanistiche. Il TEF è finanziato a titolo del Settimo programma quadro dell'UE (7° PQ). La Commissione europea ha aumentato il bilancio del 7° PQ destinato alla ricerca nelle TEF del 20% l'anno, fino ad arrivare agli attuali 100 milioni di euro e gli Stati membri sono chiamati ad aumentare i propri contributi in misura analoga. La Commissione finanzia la ricerca nelle TEF con un bilancio complessivo di 500 milioni di euro per il periodo 2010-2013. La Commissione ha selezionato sei progetti nel settore delle tecnologie emergenti e future che si contenderanno il finanziamento della ricerca: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/530&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 16/5/2011, Bruxelles - Secondo un’ultima indagine, il 53% dei giovani europei è disposto a lavorare in un altro paese europeo, ma la mancanza di mezzi economici scoraggia molti di loro a compiere il primo passo in questa direzione, svolgendo all'estero una parte dei loro studi. L'indagine evidenzia l'esistenza di un enorme divario tra il diffuso desiderio dei giovani di lavorare all'estero e l'effettiva mobilità delle forze di lavoro: meno del 3% della popolazione attiva europea vive in questo momento fuori dei propri confini nazionali. Secondo Androulla Vassiliou, commissaria europea responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, due delle principali sfide cui ci troviamo confrontati oggi sono la disoccupazione giovanile e la bassa crescita economica, per questo motivo, una maggiore mobilità degli studenti e dei lavoratori contribuirebbe alla soluzione del problema". È dimostrato che gli studenti che compiono all'estero una parte dei loro studi o della loro formazione vedono aumentare le proprie possibilità d’impiego e hanno maggiori probabilità di lavorare all'estero in un momento successivo della loro vita. I datori di lavoro giudicano con favore le competenze acquisite, come la capacità di parlare una lingua straniera, l'adattabilità e le competenze interpersonali. Dall'indagine emerge che soltanto un giovane europeo su sette, è stato all'estero per motivi di studio o di formazione. Molti sono impossibilitati a farlo per mancanza di mezzi economici. Tra coloro che avrebbero voluto recarsi all'estero, il 33% afferma di avervi dovuto rinunciare perché non poteva permetterselo; quasi i due terzi, coloro che hanno compiuto tale esperienza e hanno dovuto fare ricorso a finanziamenti privati o intaccare i propri risparmi. "Tali risultati evidenziano la necessità di rafforzare i programmi di mobilità, che costituiscono un eccellente investimento", ha aggiunto la commissaria Vassiliou. Pubblicati risultati dell’indagine eurobarometro sulla mobilità dei giovani europei con riguardo all’istruzione e al lavoro: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/567&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 15 20/5/2011, Bruxelles - Il commissario europeo Androulla Vassiliou ha espresso il suo compiacimento per l'accordo raggiunto dai ministri della cultura dell'UE inteso a creare un "marchio europeo per il patrimonio culturale" che darà rilievo ai siti che celebrano la storia e lo sviluppo dell'Unione europea. I primi siti che riceveranno il nuovo marchio verranno proclamati nel 2013. Androulla Vassiliou, commissario responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "Il marchio europeo per il patrimonio culturale incoraggerà un maggior numero di persone, soprattutto i giovani, a riflettere sulla dimensione europea della nostra storia comune. Sono certa che ciò andrà anche a vantaggio del turismo e dell'economia." Il marchio integrerà le iniziative esistenti come ad esempio la lista del Patrimonio mondiale dell'umanità dell' UNESCO. Esso verrà concesso tenendo conto del loro valore simbolico europeo e della loro attività educativa piuttosto che sulla base di considerazioni architettoniche o estetiche. La Commissione ha presentato la sua proposta di marchio europeo per il patrimonio culturale nel marzo dell'anno scorso e il Parlamento europeo e il Consiglio hanno perfezionato i criteri che vi si applicano. A seguito dell'accordo, una decisione formale che istituisce il marchio verrà adottata dal Consiglio a luglio e dal Parlamento in autunno. I lavori preparatori per l'istituzione del marchio verranno condotti nei prossimi diciotto mesi e la prima selezione si svolgerà nel 2013. La Commissione e il Parlamento raggiungono un accordo che porta alla nascita di un marchio europeo per il patrimonio culturale: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/613&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en PESCA E AFFARI MARITTIMI 25/5/2011, Bruxelles - La Commissione ha pubblicato un documento che formula alcune raccomandazioni riguardanti le possibilità di pesca nelle acque dell’UE nel 2012 e spiega in che modo la Commissione intenda avvalersi dei pareri scientifici che le vengono trasmessi in merito allo stato degli stock ittici per proporre limiti di cattura e contingenti per il prossimo anno. Gli ultimi dati mostrano un lento miglioramento dello stato degli stock nelle acque europee, ma per la maggior parte di essi non si dispone ancora di dati scientifici sufficienti, principalmente a causa di una comunicazione inadeguata da parte degli Stati membri. Le idee della Commissione saranno oggetto di una vasta consultazione nel corso dell’estate, i cui esiti verranno integrati nelle proposte di possibilità di pesca per il prossimo anno che saranno adottate in autunno. La commissaria per gli Affari marittimi e la Pesca Maria Damanaki ha sottolineato che intende introdurre un nuovo approccio precauzionale nel proporre le possibilità di pesca e al riguardo ha dichiarato: “Ai fini di una graduale eliminazione del sovrasfruttamento è necessario gestire gli stock ittici in modo che possano ricostituirsi e offrire il massimo rendimento a lungo termine. La riduzione del sovrasfruttamento non si limiterà a migliorare lo stato degli stock ittici europei e ad attenuare l’impatto ambientale della pesca, ma avrà altresì come conseguenza una migliore redditività del settore alieutico in Europa.” Questa modalità di pesca basata sul “rendimento massimo sostenibile” produrrà notevoli effetti positivi, inducendo un cambiamento da una pesca intensiva su risorse scarseggianti a una pesca più “leggera. Ne risulterà la stessa o una maggiore quantità di pescato, ma con minore impatto sull’ambiente e meno rigetti in mare. La Commissione europea ha pubblicato una relazione che illustra i progressi compiuti negli ultimi anni nell’ambito della politica comune della pesca: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/638&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 31/5/2011, Bruxelles – La Commissione ha iniziato a preparare il pacchetto legislativo della futura Politica Comunitaria della Pesca (PCP) che sarà presentato a metà luglio 2011. I piani di gestione pluriannuali saranno nel cuore del sistema e l’obiettivo sarà di mantenere gli stock ittici ad un livello di rendimento massimo sostenibile (obiettivo per il 2015 ma che sarà difficilmente raggiungibile secondo la Francia e la Spagna che contano piuttosto sul 2020). Questi piani verranno elaborati per gli stabilimenti ittici (pesca per specie o mista) e definiranno le possibilità di pesca per ogni tipo di stock tramite i punti di riferimento di conservazione precedentemente stabiliti, rispettando il principio di precauzione e basandosi su valutazioni scientifiche. Sono stati elaborati dei regolamenti dettagliati 16 che specificheranno le misure tecniche necessarie alla protezione delle risorse acquatiche e alla riduzione dell’impatto delle attività di pesca sugli stock e gli ecosistemi. A questo scopo, é stato evidenziato un panello di azioni (zone protette, selettività delle catture secondo la taglia del pesce, la riduzione delle catture accessorie; misure che mirano ad attenuare l’impatto dei mezzi di pesca sull’ambiente). Per lottare in modo efficace contro i rigetti in mare, gli stabilimenti ittici dovranno rispettare una quota massimale di catture accessorie autorizzate e tutte le prese delle navi operanti nelle acque comunitarie e quelle delle navi extra-comunitari che pescano fuori delle acque dell’UE dovranno essere tenute a bordo, registrate e sbarcate dal 1 gennaio 2014, dal 1 gennaio 2015 o dal 1 gennaio 2016; la data esatta resta ancora da definire. Sarà stabilito un sistema coercitivo proporzionato, comprendente diversi metodi come la sorveglianza elettronica delle navi, i controlli allo sbarco e l’utilizzo di mezzi di pesca più selettivi. Preparativi per il futuro della Politica Comunitaria della Pesca: http://europa.eu/legislation_summaries/maritime_affairs_and_fisheries/fisheries_resources_and_envir onment/l66048_it.htm RELAZIONI ESTERNE, COOPERAZIONE INTERNAZIONALE, ALLARGAMENTO 3/5/2011, Bruxelles - La Commissione europea propone un meccanismo per ripristinare temporaneamente i controlli alle frontiere all'interno dell'Unione europea per isolare i paesi travolti con i migranti illegali. La mossa mira a far fronte ai problemi di Stati membri che hanno frontiere confinanti con paesi non membri dell'UE che stanno minacciando l'accordo del 1995 di Schengen, che ha abolito i controlli dei passaporti attraverso la maggior parte del blocco. Il pacchetto della Commissione, verrà presentata mercoledì, comprenderà anche il rafforzamento di Frontex, l'agenzia delle frontiere dell'UE, e una maggiore cooperazione con i paesi utilizzati come rotte di migrazione verso l'Europa. La reintroduzione temporanea dei controlli dei passaporti rischia di pregiudicare la Grecia, la cui frontiere esterne con la Turchia è diventata il punto più importante di passaggio per gli immigrati irregolari nella zona Schengen, negli ultimi due anni. I funzionari sostengono che il nuovo meccanismo non è stato concepito per applicarsi a situazioni come la disputa franco-italiana, dove il numero dei migranti rimane limitato. La Commissione invierà una lettera formale alle autorità francesi questa settimana chiedendo chiarimenti sulla scala e il metodo dell'area di polizia di confine. Meccanismo per ripristinare temporaneamente i controlli di frontiera: http://www.ft.com/cms/s/ddbb045c-740a-11e0-b788-00144feabdc0,dwp_uuid=70662e7c-3027-11daba9f-00000e2511c8,print=yes.html 9/5/2011, Bruxelles - I paesi meno avanzati (PMA) sono i paesi più poveri e fragili del mondo, il cui sviluppo è ostacolato da un’economia debole e da una scarsa capacità di crescita. I PMA sono valutati in base a tre criteri: PIL pro capite, diversità economica e qualità di vita. In media, il 50% degli abitanti dei PMA vive con meno di 1,25 dollari al giorno e il 78% con meno di 2 dollari al giorno. La quarta conferenza dei paesi meno avanzati (PMA), fornirà un’opportunità chiave per un incontro tra i donatori e per un nuovo impulso al sostegno offerto ai paesi meno avanzati. Anche se molti di loro hanno compiuto progressi a livello di sviluppo, tali progressi sono disomogenei e la realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio è ancora lontana per parecchi PMA. Per questo motivo l’UE si è impegnata, nel novembre 2008, a destinare lo 0,15-0,20% del proprio prodotto nazionale lordo ai PMA. Sono già stati fatti considerevoli progressi verso questo obiettivo: attualmente lo 0,13% del reddito nazionale lordo dell’UE è destinato ad aiuti ai PMA. Tuttavia, onde aiutare più paesi ad uscire dalla condizione di PMA, altri donatori devono fare altrettanto. Anche le economie emergenti come il Brasile, la Cina e l’India dovrebbero fornire la loro parte di assistenza ai PMA. La Commissione chiederà dunque un rafforzamento del partenariato globale per aiutare i PMA. Il presidente della Commissione José Manuel Barroso ha dichiarato: "Il mondo si riunirà per accelerare lo sviluppo ed eliminare la povertà nei paesi più poveri della nostra comunità globale. L’Unione europea continuerà a svolgere un ruolo guida in questo processo fondamentale. Questa tangibile solidarietà europea è dettata da un senso di giustizia, ma anche da una necessità strategica: soltanto attraverso un partenariato globale rinnovato possiamo affrontare le sfide odierne, che vanno dall’instabilità politica alla sicurezza alimentare e al cambiamento climatico, ed offrire prospettive di una vita migliore a milioni di persone." La Commissione conferma il proprio impegno per aiutare i paesi meno avanzati del mondo: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/546&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 17 SALUTE E PROTEZIONE DEI CONSUMATORI 2/5/2011, Bruxelles - La scadenza del periodo di transizione di sette anni stabilito nella direttiva del 2004 sui medicinali vegetali, direttiva 2004/24/CE, implica che soltanto i medicinali registrati o autorizzati possono rimanere sul mercato UE dopo il primo maggio 2011. La direttiva sui medicinali vegetali introduce una procedura semplificata di registrazione rispetto agli altri prodotti medicinali in considerazione dell'uso di lunga data che si fa dei medicinali vegetali tradizionali. Allo stesso tempo la direttiva offre le garanzie necessarie per quanto concerne la loro qualità, sicurezza ed efficacia. Alcune piante contengono sostanze che possono essere usate per trattare le malattie. I prodotti medicinali ricavati da tali sostanze sono noti quali medicinali vegetali. Anche se sono naturali, diversi di questi prodotti possono essere nocivi per la salute. Per tale motivo questi prodotti sono coperti dalla legislazione riguardante i prodotti farmaceutici che intende tutelare la salute del pubblico assicurando la sicurezza, l'efficacia e la qualità dei medicinali. I medicinali vegetali "tradizionali", che costituiscono un sottogruppo dei medicinali vegetali, sono usati da almeno trenta anni, almeno quindici dei quali nell'UE e sono destinati ad essere usati senza la supervisione di un medico né sono somministrati mediante iniezione. Questa categoria non si limita ai soli medicinali vegetali tradizionali europei, ma può anche includere i prodotti della medicina cinese e ayurvedica. John Dalli, Commissario europeo responsabile per la salute e politica dei consumatori, ha affermato "Abbiamo raggiunto ora il termine di un lungo periodo di transizione che ha dato ai produttori e agli importatori di medicinali vegetali tradizionali il tempo necessario per dimostrare che i loro prodotti presentano un livello accettabile di sicurezza e di efficacia. I pazienti possono avere ora fiducia nei medicinali vegetali tradizionali che essi acquistano nell'UE." Al via la procedura semplificata di registrazione per i medicinali vegetali tradizionali: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/510&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 11/5/2011, Bruxelles - Si è riunita a Budapest, per la prima volta, una task force dell’UE dedicata a eHealth. Nel corso dell’incontro, presieduto da Toomas Hendrilk Ilves, Presidente della Repubblica di Estonia, è stato valutato il ruolo delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (TIC) nell’assistenza sanitaria e sociale e sono stati proposti modi con cui le TIC possono accelerare l'innovazione dell’assistenza sanitaria a beneficio dei pazienti, dei professionisti della sanità e dell’intero settore sanitario. Il gruppo consultivo ad alto livello, che si è riunito ai margini della eHealth week svoltasi in Ungheria, comprende professionisti del settore sanitario, rappresentanti dei pazienti e dell'industria medica, farmaceutica e delle TIC, nonché esperti giuridici e responsabili delle politiche sanitarie. Già adesso le applicazioni delle TIC contribuiscono a rendere i pazienti più autonomi e a rispondere alle sfide cui i sistemi sanitari sono chiamati a far fronte, quali l’invecchiamento demografico, l'aumento delle malattie croniche, la carenza di personale e le restrizioni di bilancio, ad esempio consentendo diagnosi e cure a distanza nonché la condivisione sicura dei dati relativi ai pazienti. Al di là di questo, eHealth presenta ancora un forte potenziale di crescita per il futuro: consentire ai professionisti del settore sanitario di passare più tempo con i pazienti; migliorare l’autoassistenza e l’autonomia dei pazienti e degli anziani; sviluppare nuove tecniche diagnostiche basate sulla modellizzazione. La promozione di eHealth è un obiettivo prioritario dell’ Agenda digitale europea. Una task force dell’UE spiega come promuovere eHealth per aiutare i pazienti e migliorare l’assistenza sanitaria in Europa: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/551&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 23/5/2011, Bruxelles - Il libero accesso all'acqua potabile dovrebbe essere un diritto fondamentale per tutti, ma così non è in molte parti del mondo: l'acqua contaminata provoca un milione e mezzo di morti l'anno, 2,5 miliardi di persone vivono senza le condizioni igienico-sanitarie di base, e una persona su sei non ha accesso all'acqua potabile. L'assemblea UE-ACP a Budapest ha sollecitato misure globali per migliorare la situazione igienico-sanitaria, conservare la foresta pluviale e punire chi inquina l'acqua. Nei paesi in via di sviluppo il 70% dei rifiuti non trattati viene scaricato nelle acque, con conseguente inquinamento dell'approvvigionamento idrico. A inquinare sono l'industria, l'agricoltura e le fognature, ma nel complesso il contaminante più comune è la materia fecale.L'impatto è drammatico: secondo le statistiche delle Nazioni Unite ogni due secondi un bambino muore a causa delle pessime condizioni sanitarie. "Buone infrastrutture per i servizi igienico-sanitari sono il pre- 18 requisito più importante per la salute" ha sottolineato la co-relatrice da parte europea, la tedesca del Partito Popolare Europeo Christa Klass. Il problema è che investire nelle reti di smaltimento delle acque reflue è costoso e molti paesi dell'ACP non dispongono dei mezzi finanziari per farlo, mentre la crescente urbanizzazione imporrebbe investimenti urgenti per fornire acqua pulita e trattare i rifiuti. Nel 2004 è stato infatti istituito il Fondo ACP-UE per l'acqua, allo scopo di provvedere all’approvvigionamento idrico e alle infrastrutture igienico-sanitarie di base delle popolazioni più povere. Duecento milioni sono stati stanziati dal decimo Fondo europeo di sviluppo 2008-2013, a sostegno dei progetti previsti dal programma. L'Assemblea parlamentare paritetica UE-ACP ha discusso di come migliorare l'accesso e la governance dell'acqua potabile nelle regioni più povere: http://www.europarl.europa.eu/it/headlines/content/20110513STO19335/html/Una-persona-su-seinon-ha-libero-accesso-all'acqua-potabile VARIE 2/5/2011, Bruxelles - Il 10 gennaio 2012 festeggeremo il decimo anniversario dell'introduzione delle banconote e delle monete che sono entrate nella vita quotidiana della popolazione dei paesi dell'eurozona. Tutti i cittadini dell'area dell'euro potranno partecipare ad un concorso con cui si sceglierà il disegno della moneta commemorativa da due euro destinata alla circolazione che i diciasette Stati membri dell'eurozona emetteranno per celebrare l'evento. "L'euro è un bene comune e un traguardo di cui dovremmo essere fieri. Il concorso per la nuova moneta commemorativa darà a tutti i cittadini europei l'eccezionale opportunità di vedere la propria creazione sulla loro moneta comune. Il disegno scelto sarà inciso su milioni di monete che circoleranno in tutta l'area dell'euro", spiega Olli Rehn, commissario europeo per gli Affari economici e monetari. Oggi l'euro è una realtà per oltre 330 milioni di persone in diciassette paesi dell'UE. La moneta comune ha semplificato la nostra vita quotidiana, dal confronto dei prezzi tra diversi paesi, ai viaggi e agli scambi commerciali, senza più commissioni e fluttuazioni dei tassi legati al cambio di valuta. L'euro però richiede politiche economiche e finanziarie rigorose. Di norma tutti gli Stati membri dell'area dell'euro emettono le proprie monete in euro con un disegno nazionale su una delle due facce, ma in occasione del decimo anniversario della nascita dell'euro, a inizio 2012 tutti i paesi dell'eurozona conieranno una moneta commemorativa da due euro con un disegno comune. Tutti i cittadini dell'eurozona che hanno compiuto almeno dodici anni possono partecipare al concorso per il disegno della nuova moneta. È la prima volta che nell'area dell'euro si organizza un concorso di questa portata aperto a tutta la popolazione per il disegno di una moneta. Un concorso per il disegno di una moneta commemorativa: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/508&format=HTML&aged=0&languag e=IT&guiLanguage=en 3/5/2011, Bruxelles - I ricercatori e gli imprenditori dell’UE accolgono con favore il progetto della Commissione di un quadro strategico comune per i futuri finanziamenti dell’UE a favore della ricerca e dell’innovazione. Questa è la conclusione provvisoria sulla base di oltre 470 risposte pervenute finora nell’ambito della consultazione avviata dalla Commissione con il Libro verde di febbraio 2011. Quasi tutte le risposte rilevano quanto sia importante semplificare le procedure per richiedere i finanziamenti e per rendere conto del loro utilizzo. Il “Quadro strategico comune” proposto riguarderà i finanziamenti esistenti nell’ambito del programma quadro di ricerca, del programma quadro per la competitività e l’innovazione e dell’Istituto europeo dell’innovazione e della tecnologia. Oltre 420 questionari compilati e circa cinquanta documenti di sintesi sono pervenuti, caricati e sono disponibili on line. Il sito web della consultazione è stato visitato da 28500 persone provenienti da 134 paesi. Il commissario europeo per la Ricerca, l’innovazione e la scienza Máire Geoghegan-Quinn ha dichiarato: “Il forte interesse dimostrato nei confronti della consultazione è un segnale molto positivo. Il messaggio principale per la Commissione si sta delineando in modo molto netto ed evidente ed è un messaggio che condivido pienamente: dobbiamo ridurre ulteriormente la burocrazia ed essere, a nostra volta, innovativi se vogliamo liberare il pieno potenziale della ricerca e dell’innovazione finanziate dall’UE per far fronte alle sfide globali, generare crescita e migliorare la vita quotidiana dei cittadini europei ed altro ancora.” Consultazione avviata dalla Commissione per i finanziamenti futuri dell’Unione europea a favore della ricerca e dell’innovazione: http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/521&format=HTML&aged=0&languag e=FR&guiLanguage=en 19 BANDI Siete alla ricerca di un partner per la realizzazione di un progetto in ambito comunitario? Le ricerche partner per i bandi in oggetto sono pubblicate sul nostro sito www.casaliguria.org CITTADINANZA ATTIVA INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — Programma “Gioventù in azione” 2007/2013, volto a promuovere azioni di cittadinanza attiva dei giovani, sviluppare la solidarieta' e promuovere la tolleranza; contribuire a sviluppare le possibilita' di sostenere le attivita' dei giovani; favorire la cooperazione europea nel settore della gioventu'. Codice: 2010/C 333/09 Scadenza: 1 Novembre 2011 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2 ISTRUZIONE E FORMAZIONE INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — EACEA/15/11 Programma per l’apprendimento permanente a sostegno della cooperazione europea nel campo dell’istruzione e della formazione Scadenza: 30 Giugno 2011 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2011:093:0017:0021:IT:PDF INVITO A PRESENTARE PROPOSTE nell'ambito del Programma "ReferNet -Rete europea del Cedefop nel campo dell'istruzione e della formazione professionale", volto a selezionare un candidato in ciascuno dei paesi ammissibili (Stati membri dell'UE, Islanda e Norvegia) Codice: 2011/C 136/08 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2 Scadenza: 8 Luglio 2011 OCCUPAZIONE INVITO A PRESENTARE PROPOSTE per un posto END - COMMISSIONE - D.G. Ambiente Unita' C3 Codice: ENV-C3 Scadenza: 4 Luglio 2011 http://www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Italiani/Oppor INVITO A PRESENTARE CANDIDATURE per un posto END - COMMISSIONE - MOVE-B4 - D.G. Mobilita' e Trasporti Unita' B4 Scadenza: 4 luglio 2011 http://www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Italiani/Oppor INVITO A PRESENTARE CANDIDATURE per un posto END - COMMISSIONE -D.G. Occupazione, affari sociali e pari opportunita' Unita' B2 - Codice: EMPL-B2 Scadenza: 4 luglio 2011 http://www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Italiani/Oppor INVITO A PRESENTARE CANDIDATURE per Assistenti (AST 3) nel campo della preparazione e del controllo linguistico dei testi per le raccolte di giurisprudenza della Corte di giustizia. 20 Codice: 2011/C 147 A/01 Scadenza: 21 Giugno 2011 http://europa.eu/epso/apply/today/ass_en.htm INVITO A PRESENTARE CANDIDATURE per un posto vacante di direttore (grado AD 14) Comitato delle Regioni — direzione Lavori consultivi. Codice: 2011/C 142 A/02 Scadenza: 21 Giugno 2011 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2 INVITO A PRESENTARE CANDIDATURE per un posto di direttore (grado AD 14) della direzione Politiche orizzontali e reti, Comitato delle Regioni. Codice: 2011/C 162 A/01 Scadenza: 8 Luglio 2011 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2 SOCIETÁ DELL’INFORMAZIONE INVITO A MANIFESTARE INTERESSE: selezione di esperti indipendenti per il programma «internet piu' sicuro» (2009-2013) Scadenza: 31 Dicembre 2013 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2009:130:0005:0005:IT:PDF MEDIA INVITO A PRESENTARE PROPOSTE - EACEA/05/11 Il programma può sostenere dei progetti pilota per garantire l’adeguamento dello stesso agli sviluppi del mercato, con particolare riferimento all’introduzione e all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione Scadenza: 14 Giugno 2011 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2011:121:0064:0065:IT:PDF INVITO A PRESENTARE PROPOSTE - EACEA/01/11 Bando a sostegno della distribuzione transnazionale dei film europei — Sistema di sostegno «automatico» 2011 Scadenza: 17 Giugno 2011 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2011:121:0066:0068:IT:PDF INVITO A PRESENTARE PROPOSTE - EACEA/06/11 Bando a sostegno della distribuzione cinematografica digitale Scadenza: 20 Giugno 2011 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2011:121:0069:0070:IT:PDF TURISMO E CULTURA Rilevante per la Regione INVITO A PRESENTARE PROPOSTE 13/G/ENT/CIP/11/B/N02S001 : Destinazioni Europee di Eccellenza (EDEN) Bando per il sostegno delle attività turistiche Scadenza: 1 Luglio 2011 http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/tourism/eden/what-is-eden/index_it.htm PROGRAMMA ECO- INNOVATION 21 INVITO A PRESENTARE PROPOSTE Il programma sostiene prodotti, tecniche, servizi e processi che riducano le emissioni di CO2, fondamentale per la creazione di nuovi posti di lavoro e per la protezione dell’ambiente. Scadenza: 8 Settembre 2011 http://ec.europa.eu/environment/eco-innovation/events/2011/european-info-day-2011_en.htm 7°PROGRAMMA QUADRO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE nell'ambito del Programma di lavoro"Persone" 2011 del Settimo programma quadro di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico per promuovere l'Azione 5.2 volta a sostenere la cooperazione transnazionale tra Punti Nazionali di Contatto (NCP) Codice: 2011/C 76/07 Scadenza: 22 Giugno 2011 http://cordis.europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=UserSite PROGETTA!2 NDBANDI “PROGETTA!2” è un’iniziativa che la Regione Liguria insieme al suo Ufficio di Bruxelles e in collaborazione con il Centro Regionale per la Ricerca e l’Innovazione (CRRI), ha voluto proporre all’interno del territorio regionale, grazie al supporto della struttura di missione Progetto Opportunità delle Regioni in Europa (P.O.R.E.) - Dipartimento per gli Affari Regionali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e al coordinamento della Regione Veneto. L’obiettivo strategico di “PROGETTA!2” è quello di incentivare e migliorare principalmente la partecipazione delle piccole e medie imprese liguri a bandi di gara sulla ricerca e l’innovazione promossi e gestiti dalla Commissione Europea. L’iniziativa si concretizza in uno strumento finanziario a fondo perduto di supporto tale da coprire parzialmente i costi necessari alla preparazione di un progetto europeo per tutti i soggetti liguri che saranno ritenuti finanziabili. Inoltre, con tale iniziativa, s’intende analizzare le azioni del territorio ligure in materia di ricerca e innovazione al fine di sostenerne lo sviluppo e la progettazione internazionale con azioni specifiche di supporto. In particolare, nell’ambito dell’iniziativa “PROGETTA!2”, saranno realizzati sul territorio seminari per la presentazione dei bandi comunitari in uscita, invitando, in qualità di relatori, funzionari ed esperti della Commissione Europea in videoconferenza dall’Ufficio di Bruxelles della Regione Liguria. Questi incontri avranno il duplice obiettivo di INFORMARE i beneficiari dell’iniziativa sull’uscita a breve di nuovi bandi europei in tema di ricerca e innovazione per le piccole e medie imprese, e di FORMARLI fornendo loro gli strumenti necessari per la presentazione delle domande di partecipazione. Maggiori informazioni e documentazione su: www.ricercainliguria.it 22