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[1 Maggio – 31 Maggio]
La Liguria in Europa: www.casaliguria.org
A partire dal 1 Gennaio 2011 l’Ufficio di Bruxelles della Regione Liguria
ha cambiato sede. Il nuovo indirizzo è:
Regione Liguria– Sede di Bruxelles
Rue d’Alsace Lorraine 44,
1050 Bruxelles.
I numeri di telefono e gli indirizzi e-mail sono rimasti invariati:
Tel: +322 289 13 89
Fax: +322 289 13 99
e-mail: [email protected]
[email protected]
Lo scopo del Notiziario Europeo è di fornire al lettore una panoramica delle principali
novità riguardanti l’attività delle Istituzioni dell’Unione Europea e dell’Ufficio di
Bruxelles della Regione Liguria.
Saremo lieti di ricevere le vostre richieste d’informazioni, di chiarimenti o d’approfondimenti
sulle notizie riportate, alle seguenti coordinate:
Regione Liguria - Sede di Bruxelles
Rue d’Alsace Lorraine 44, 1050 Bruxelles
Tel. +322 289 13 89 - Fax +322 289 13 99 - e-mail: [email protected]
Le fonti principali del Notiziario Europeo sono:
1.
Agence Europe (Bollettino quotidiano europeo)
2.
Rapid (a cura del servizio Stampa e Comunicazione della Commissione europea
http://europa.eu./rapid/
3.
Eurostat:http://epp.eurostat.ec.europa.eu/portal/page?_pageid=1090,1&_dad=portal&_sche
ma=PORTAL
4.
Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea http://eur-lex.europa.eu/JOIndex.do?ihmlang=it
1
AGENDA EUROPEA
Parlamento Europeo
Sessione Plenaria:
dal 9 al 12 Maggio (Strasburgo)
dal 6 al 9 Giugno e 22 – 23 Giugno (Strasburgo)
Ulteriori informazioni sulle sessioni plenarie si possono trovare alla pagina:
http://www.europarl.europa.eu/activities/plenary/home.do?language=IT
Commissioni:
Commissione per gli affari esteri: 9, 24, 25 Maggio – 8, 15, 16, 21 Giugno
Sotto-commissione per i diritti dell’uomo: 26 Maggio – 14, 15, 30 Giugno
Sotto-commissione per la sicurezza e la difesa: 24, 26 Maggio – 14, 15, 30 Giugno
Commissione per lo sviluppo: 24, 25 Maggio – 14, 15 Giugno
Commissione per il commercio internazionale: 23, 24 Maggio – 21 Giugno
Commissione per i bilanci: 5, 23, 24 Maggio – 14, 15, 16, 21, 27 Giugno
Commissione per il controllo dei bilanci: 24, 25 Maggio – 21 Giugno
Commissione per i problemi economici e monetari: 9, 24 Maggio – 6, 14, 15, 20, 21, 27 Giugno
Commissione per l’occupazione e gli affari sociali: 24, 25 Maggio – 15, 16, 27, 30 Giugno
Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare: 12, 23, 24, 25 Maggio – 14,
15, 21 Giugno
Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia: 9, 24, 25, 26 Maggio – 15, 16, 30 Giugno
Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori: 24, 25, 26 Maggio – 14, 15, 16
Giugno
Commissione per i trasporti e il turismo: 23, 24, 25 Maggio – 20, 21 Giugno
Commissione per lo sviluppo regionale: 9, 25, 26 Maggio – 21 Giugno
Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale: 24, 25 Maggio – 21, 27 Giugno
Commissione per la pesca: 24, 25 Maggio – 15, 16 Giugno
Commissione per la cultura e l’istruzione: 25, 26 Maggio – 15, 16 Giugno
Commissione giuridica: 23, 24 Maggio – 20, 21 Giugno
Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni: 24, 25 Maggio – 15, 16 Giugno
Commissione per gli affari costituzionali: 23, 24 Maggio – 14, 15 Giugno
Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere: 25 Maggio – 14, 15 Giugno
Commissione per le petizioni: 23, 24 Maggio – 14, 15 Giugno
Commissione speciale crisi finanziaria ed economica: 5, 23, 30 Maggio
Commissione speciale sfide politiche: 9, 12, 25, 26 Maggio – 20 Giugno
Ulteriori informazioni sulle riunioni delle Commissioni Parlamentari si possono trovare alla pagina:
http://www.europarl.europa.eu/activities/committees/committeesList.do?language=IT
Consiglio UE
CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA: Presidenza dell’Ungheria (1°Gennaio – 30 Giugno)
Consiglio Europeo:
4 Febbraio
24, 25 Marzo
24 Giugno
Consiglio Affari Economici e Finanziari: 19 Maggio – 15 Giugno (in Lussemburgo)
Consiglio Affari Esteri: 13, 23 Maggio – 20 Giugno (in Lussemburgo)
Consiglio Affari Generali e Relazioni Esterne: 23 Maggio – 20 Giugno (in Lussemburgo)
Consiglio Agricoltura e Pesca: 16, 17 Maggio – 27, 28 Giugno (in Lussemburgo)
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Consiglio Competitività: 30, 31 Maggio
Consiglio Giustizia e Affari Interni: 9, 10 Giugno (in Lussemburgo)
Consiglio Occupazione, Politica Sociale, Salute e Consumatori: 19 Maggio – 6, 7 Giugno (in
Lussemburgo)
Consiglio Trasporti, Telecomunicazioni ed Energia: 27 Maggio – 10, 16, 17 Giugno (in Lussemburgo)
Il calendario delle attività della Presidenza Ungherese del Consiglio Europeo è disponibile alla pagina:
http://www.eu2011.hu/files/bveu/documents/HU_PRES_calendar_20110207_0.pdf
Comitato delle Regioni
Sessione Plenaria: 11 – 12 Maggio – 30 Giugno
Commissione CAFA (Affari Amministrativi e Finanziari): 30 Maggio
Commissione CIVEX (Cittadinanza, Governance, Affari Istituzionali ed Esterni): 6, 7 Giugno
Commissione COTER (Politica di Coesione Territoriale): 19 Maggio
Commissione ECOS (Politica Economica e Sociale): 11-12 Aprile
Commissione EDUC (Istruzione, Gioventù, Cultura e Ricerca): 9, 10 Giugno
Commissione NAT (Risorse Naturali): 4 Maggio – 22 Giugno
Commissione ENVE (Ambiente, Energia e Cambiamento climatico): 5 Maggio – 23 Giugno
Il Calendario delle attività del Comitato delle Regioni è disponibile alla pagina:
http://www.cor.europa.eu/pages/CoRAtWorkTemplate.aspx?view=folder&id=87402c77-d94a-438195b0-5ee5b3ec2d2d&sm=87402c77-d94a-4381-95b0-5ee5b3ec2d2d
UFFICIO DI BRUXELLES DELLA REGIONE LIGURIA
Il nostro staff ha partecipato ai seguenti eventi:
7/5/2011 – “Open Doors – Giornata Porte Aperte”. L’Ufficio di rappresentanza a Bruxelles della
Regione Liguria assieme agli uffici di rappresentanza di Val d’Aosta e Piemonte e di quelle francesi
Rhône-Alpes e Provence Alpes Côte d’Azur, hanno partecipato all’evento con uno stand comune
dell’Euroregione Alpi Mediterraneo. La tematica scelta dal partenariato euro-regionale è stata quella
della diversità, che ha costituito un’interessante opportunità per le Regioni per far conoscere ai
numerosi visitatori provenienti da varie parti del mondo la propria ricchezza culturale e linguistica,
nonché le specificità e le bellezze dei diversi territori tramite la distribuzione di materiale informativo e
promozionale.
17/5/2011 - Coordinamento URC - Approfondimenti sul Programma People – Azioni MARIE CURIE.
Durante l’evento si sono esposte alcune delle azioni MARIE CURIE. Tali azioni hanno lo scopo
principale di erogare finanziamenti al fine di formare risorse umane di qualità adatte alla ricerca.
MARIE CURIE offre anche la possibilità al ricercatore di mobilitarsi da ente di ricerca ad Industria. Nei
futuri bandi inoltre vi sarà l’opportunità di beneficiare di finanziamenti per la creazione di scuole di
dottorato.
Speciale Green Week
La Settimana verde 2011 si è svolta su quattro giornate ed ha accolto più di 3500 partecipanti
provenienti da diversi ambienti interessati: istituzioni dell’UE, commercio e industria, organizzazioni
non governative, pubblica amministrazione, comunità scientifica, università e media. L’appello rivolto
ai cittadini: “consumare meno e vivere meglio” è stato il filo conduttore della manifestazione. Vivere
in maniera più sostenibile utilizzando le risorse del nostro pianeta con più rispetto e responsabilità è
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l’antidoto proposto per superare al meglio la crisi dei nostri tempi e mettere in moto un’altra economia
più sana, più pulita e più giusta. Il tema di quest’anno ha sostenuto l’iniziativa prioritaria dell’uso
efficiente delle risorse avviata nell’ambito della strategia Europa 2020. Oltre a discutere di temi
ambientali classici, come la disponibilità delle risorse, il riciclo, la biodiversità e il suolo, le conferenze
hanno esaminato anche temi quali l’uso di prodotti chimici meno dannosi per l’ambiente, profili
professionali “verdi”, occupazione e innovazione, il finanziamento dell’eco-innovazione, gli sprechi
alimentari, l’efficienza idrica, l’edilizia e le idee imprenditoriali per promuovere l’economia circolare.
http://ec.europa.eu/environment/greenweek/
24/5/2011 - Partecipazione alla discussione d’apertura “Carenza di risorse: sfide e risposte dell'Unione
Europea”. Durante la sessione si è discusso di come l’economia e la popolazione mondiale continuerà
a crescere causando danni irreparabili se non imparerà ad utilizzare le risorse in maniera più
intelligente. La conferenza ha messo in luce la necessità di un'attività legislativa ambientale più forte
per aumentare l'efficienza delle risorse e per mettere in moto concretamente la transizione economica.
24/5/2011 - Partecipazione alla conferenza "Le politiche per un'occupazione più intelligente: costruire
competenze per l'economia di domani". Il seminario ha mostrato come il dialogo tra le parti ambientali
e sociali interessate al cambiamento può portare a soluzioni efficaci in materia di occupazione e
politica sociale. Maggiore salute e sicurezza sul luogo di lavoro, nuovi profili professionali, nuove
tecnologie e nuovo concepimento della catena del lavoro e maggior rispetto per il salario, sono alcune
delle tematiche affrontate. Il ruolo di una politica sociale attenta a migliorare la qualità del lavoratore
diventa quindi una variabile importantissima per tornare a far crescere l’economia in maniera più
rispettosa dell’individo.
24/5/2011 - Partecipazione all’evento “Il ruolo della produzione e il consumo di cibo per garantire un
domani migliore”. La Conferenza ha messo in luce il problema della sicurezza alimentare sia in termini
di produzione che di consumo. E’ emerso che, per garantire la sicurezza alimentare ad una
popolazione mondiale in crescita vi è la necessità di una gestione più sostenibile delle risorse naturali.
Preservare gli stock ittici, la fertilità dei suoli e il loro utilizzo diventa quindi un bisogno necessario per
gli attori economici. Produrre cibo in modo sostenibile e ridurre i rifiuti alimentari cercando di cambiare
modo di stoccaggio, trasporto, pratiche di vendita, imballaggio ed educare il cittadino facendolo
diventare più consapevole e più attento a quello che compra, ridurrebbe di molto l’impatto sulle
risorse e di conseguenza sull’ ambiente.
25/5/2011 ‐ Partecipazione al seminario “Green Commerce”. Durante il seminario vi è stata una
presentazione del progetto Green Commerce seguito dalla presentazione del programma LIFE +. Si è
introdotto inoltre, lo strumento di auto-valutazione che consentirà alle piccole imprese commerciali di
scoprire se sono conformi con i requisiti stabiliti per il riconoscimento Green Commercio. Quindi, son
state presentate le esperienze pilota connessi all'attuazione del processo di etichettatura a livello
comunale nella città spagnola di San Sebastian e Torrevieja volto a rendere più ecologici negozi al
dettaglio.
http://www.lifeplusgreencommerce.eu/
26/5/2011 – Partecipazione alla conferenza “Non perdere i rifiuti: nuove idee di business per
un“economia circolare”. Durante la Conferenza è stato esposto il concetto di simbiosi industriale,
concetto riferito a quelle imprese europee che stanno scoprendo di poter convertire i loro rifiuti in una
risorsa utile per i processi di produzione. Si è discusso anche di come l'UE potrebbe contribuire al
cambiamento attraverso l’adozione di migliori leggi per permettere il passaggio da un’economia
lineare ad una economia circolare che tratta il rifiuto non come scarico bensì come materia prima da
ri-trasformare.
Il materiale riguardante gli eventi è disponibile per coloro i quali fossero interessati. Per
informazioni si prega di contattare l'indirizzo: [email protected]
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La sede della Regione Liguria di Bruxelles consiglia inoltre la partecipazione ai seguenti eventi
in programma a Bruxelles:
22/6/2011- Brokerage Event per l’iniziativa Smart Cities della Commissione Europea realizzato
dal Network ERRIN (European Regions Research and Innovation Network). Il seminario organizzato grazie al supporto dell’iniziativa PROGETTA!, promossa dalla Regione
Veneto sede di Bruxelles, si terrà presso la sede di Bruxelles della Regione Piemonte, ha come
obiettivo il programma Smart Cities, ovvero lo sviluppo sostenibile delle Città europee. Si tratta di
un’iniziativa molto rilevante che sarà importante seguire nella sua evoluzione da qui a prossimi anni.
Nell’immediato si concretizza con la possibilità di presentare proposte progettuali all’interno del 7˚
Programma Quadro - Energy. Le prime azioni, si potranno sviluppare all’interno di tre linee specifiche
del 7˚ Programma Quadro - Energy:
- Sustainable city planning;
- Large scale urban heating/cooling systems;
- Demonstration of zero carbon building renovation.
Lo scopo di questo Brokerage Event è quello di favorire l’incontro per la formazione di partenariati e la
presentazione dei progetti. I soggetti potenzialmente coinvolti (oltre al personale regionale basato a
Bruxelles) saranno dunque le Città, le Università e le PMI.
23-24/6/2011 - Seminario "Le opportunità di finanziamento nell'ambito dei programmi di
assistenza esterna dell’UE e le azioni Ue per l’internazionalizzazione delle PMI”.
Il seminario, organizzato da Confindustria in collaborazione con Federexport si terrà presso la
Delegazione di Confindustria a Bruxelles; diviso in due giornate, la prima delle quali si aprirà con una
panoramica sulla nuova strategia Ue per l’internazionalizzazione delle PMI, attualmente in corso di
elaborazione e che verrà formalmente presentata dal Vice Presidente Tajani nella seconda metà del
2011, a cui seguirà un intervento sulle azioni che la Commissione porta avanti per promuovere le
attività delle PMI europee nei paesi extra-Ue, con un focus particolare sulle attività del Centro Ue
Impresa e tecnologia in India e del Centro Ue per le PMI in Cina. A seguire, i partecipanti si
trasferiranno al Parlamento europeo, dove avranno la possibilità di incontrare alcuni eurodeputati
italiani della Commissione commercio internazionale del Parlamento europeo. Nel pomeriggio, dopo
una breve introduzione sulla futura strategia Ue sul ruolo del settore privato nelle politiche di sviluppo,
verranno presentati i vari strumenti europei rivolti a facilitare gli investimenti nei Paesi del Vicinato
(NIF), in America Latina (LAIF), in Asia Centrale (IFCA) ed in Africa (AITF), e le attività del Gruppo BEI
a favore delle PMI e della loro internazionalizzazione. Nella seconda giornata del seminario, dopo un
inquadramento generale dei programmi di assistenza esterna dell’Ue e degli strumenti della
cooperazione, verranno esaminati alcuni aspetti pratici della partecipazione ai programmi comunitari,
dalle procedure contrattuali alla metodologia utilizzata dalla Commissione europea per selezionare e
valutare le proposte progettuali. Nel pomeriggio, ci si concentrerà invece su alcune concrete
opportunità di finanziamento a disposizione del sistema associativo nell’ambito dei programmi di
assistenza esterna nei Balcani Occidentali ed in Turchia (IPA), e nei Paesi del Vicinato (ENPI), con un
ultimo focus sulle opportunità di investimento per le imprese italiane nei Paesi dell’Europa centroorientale tramite fondi strutturali.
27/6/2011 - ERRIN, bando del 7° programma quadro, “Regioni della Conoscenza”.
La sede della Regione Veneto a Bruxelles, promuove un seminario per presentare i principali topics
del prossimo bando “Regioni della Conoscenza” in uscita dopo l’estate. A settembre farà seguito un
evento dedicato alla ricerca partner da parte delle Regioni che intenderanno presentare delle
proposte.
Importante!!
Si pregano i partecipanti interessati di contattare la sede della Regione Liguria a Bruxelles
almeno 5 giorni prima dell’evento desiderato, per facilitare le pratiche necessarie all’iscrizione
della loro partecipazione
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AFFARI ECONOMICI E COMMERCIO
11/5/2011, Bruxelles - La Commissione europea intende concentrare le proprie preferenze
d’importazione per i paesi in via di sviluppo più poveri. Essa limiterà il proprio sistema di preferenze
generalizzate (SPG), a circa ottanta paesi, e concederà ai Paesi in sviluppo preferenze tariffarie sotto
forma di dazi specifici ridotti. Parallelamente, la Commissione cercherà di incoraggiare i paesi a
rispettare le convenzioni internazionali fondamentali in materia di diritti umani, norme sul lavoro, tutela
dell'ambiente e buona governance nel quadro del regime SPG+, che garantisce concessioni
commerciali supplementari. Il commercio ha dimostrato di essere un potente motore di crescita per
molti paesi per uscire dalla povertà. La politica commerciale dell'UE è stata progettata per
accompagnare questo processo. L'attuale SPG comprende tre elementi: accordo generale SPG, che
offre riduzioni tariffarie sulle importazioni per 176 paesi e territori in sviluppo; il regime speciale
d’incentivazione per lo sviluppo sostenibile e il buon governo, SPG +; l'accordo "Tutto tranne le armi",
che prevede l'accesso completo al mercato UE libero da dazi ad eccezione delle armi e attrezzature
militari a quarantanove Paesi meno avanzati determinati dalle Nazioni Unite. Il sistema di preferenze
generalizzate è attuato attraverso cicli di dieci anni per tener conto del cambiamento dei modelli
commerciali. Il ciclo attuale è iniziato nel 2006 e terminerà nel 2015. Il Sistema di Preferenze
Generalizzate è stabilito dal regolamento CE n. 732/2008, entrato in vigore il primo gennaio 2009 che
scadrà il 31 dicembre 2011. Nel 2010 la Commissione ha adottato una proposta di estendere la
normativa vigente per assicurare la continuità dopo il 2011. Si prevede di estendere l'attuale sistema
fino alla fine del 2013.
La Commissione europea limita il proprio sistema di preferenze generalizzate:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/553&format=HTML&aged=0&languag
e=FR&guiLanguage=en
16/5/2011, Bruxelles - L'economia dell'UE è avviata verso un nuovo consolidamento della propria
graduale ripresa, con prospettive per il 2011 che appaiono leggermente migliori di quanto si fosse
previsto in autunno. La ripresa economica nell'UE continua ad avanzare, nonostante persistenti
vulnerabilità sui mercati finanziari e un ambiente esterno divenuto più difficile. Gli investimenti in beni
strumentali sono destinati ad accelerare notevolmente, sostenuti da una revisione al rialzo della
crescita delle esportazioni. Gli investimenti nell'edilizia, invece, continueranno a ridursi rispecchiando
gli aggiustamenti in atto in diversi Stati membri. Nel frattempo, i consumi privati quest'anno,
dovrebbero registrare un modesto incremento nell'UE, mentre la loro graduale ripresa dovrebbe
essere in seguito sostenuta da un lento miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro, da una
crescita moderata dei redditi e da tassi di risparmio più bassi. I tassi d’inflazione più elevati, tuttavia,
hanno rallentato in una qualche misura il ritmo di questo rafforzamento graduale rispetto alle previsioni
di autunno. Inoltre, il processo di riduzione della leva finanziaria e dell'indebitamento nei settori delle
imprese e delle famiglie tuttora in corso, l'accresciuta avversione al rischio e l'impatto del
consolidamento di bilancio sono destinati a pesare sulla spesa per investimenti e consumi nel breve
termine. Come avviene sempre nelle riprese che succedono a gravi crisi finanziarie, la ripresa dell'UE
sarà più smorzata rispetto ai rimbalzi precedenti e anche se la domanda proveniente dal settore
privato interno è destinata a rafforzarsi gradualmente, la ripresa sarà sempre più autoalimentata nel
periodo oggetto di previsione. Per quanto riguarda le medie annuali, la crescita del PIL dovrebbe
passare da poco più dell'1,5% nell’area dell'euro e dell'1.75% nell'UE quest'anno a circa il 2% in
entrambe le aree nel 2012. Le cifre per il 2011 sono leggermente superiori a quanto era stato previsto
nelle precedenti previsioni complessive dell'autunno scorso. Le prospettive, tuttavia, continuano a
essere notevolmente diverse per i singoli Stati membri.
Previsioni di primavera per quanto riguarda la ripresa economica degli Stati Membri:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/565&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
20/5/2011, Bruxelles - La Commissione europea ha invitato Grecia, Italia, Polonia, Portogallo,
Slovenia e Spagna a notificare, entro due mesi, le misure di attuazione delle importanti disposizioni
sull’adeguatezza patrimoniale e sulle politiche remunerative degli istituti finanziari previste dalla terza
direttiva sui requisiti patrimoniali delle banche, nota anche come CRD III. Il termine ultimo per
l’attuazione delle disposizioni era il 10 gennaio 2011. La Commissione ha inoltre sollecitato Belgio,
Lussemburgo, Slovacchia e Svezia ad attuare le norme ancora in sospeso. La CRD III mira a
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garantire solidità finanziaria a banche e imprese d’investimento e ad evitare l’assunzione di rischi
eccessiva e imprudente in ambito bancario, favorita da prassi remunerative mal concepite che hanno
portato al fallimento di singoli istituti e a ripercussioni sociali generalizzate. Per affrontare seriamente il
fenomeno è necessario che la direttiva sia recepita puntualmente e integralmente. Le richieste della
Commissione agli Stati membri interessati sono trasmesse sotto forma di “pareri motivati”. La
Commissione si riserva di deferire alla Corte di giustizia gli Stati membri che entro i prossimi due mesi
non notificheranno le necessarie misure di attuazione.
La Commissione sollecita alcuni Stati Membri a rispettare una nuova direttiva volta a garantire
solidità finanziaria a banche e imprese di investimento:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/612&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
AGRICOLTURA
3/5/2011, Bruxelles - Secondo una nuova relazione pubblicata dalla Commissione della Direzione
generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale. Il commercio agricolo mondiale ha raggiunto un
massimo storico nel 2010, almeno il 12% in più del precedente record stabilito nel 2008. In realtà,
questo recupero del 20% è venuto dopo un crollo del 6% nel commercio agricolo nel 2009.
Nell'Unione europea, questo miglioramento è stato evidenziato da un aumento del 21% nel valore
delle esportazioni agricole, guidato da forte domanda di prodotti finali. Nella stessa fase, il
rafforzamento del mercato dell’Unione Europea, è testimoniata dalla crescita del 9% delle importazioni
nel 2010, pur rimanendo al di sotto del picco del 2008. L'UE rimane il principale importatore mondiale
di prodotti agricoli dai paesi in via di sviluppo, importando, quantificando il valore della merce, circa 59
miliardi di euro. L’Unione europea è molto più avanti della Nuova Zelanda Stati Uniti, Giappone,
Canada, Australia e Nuova Zelanda, la cui azione combinata d’importazioni dai paesi in via di sviluppo
raggiunge i 49 miliardi di € messi insieme. Tutto sommato, il conseguente miglioramento di figure
commerciali dell'UE ha fatto aumentare l’esportazioni, facendo registrare nel 2010 un surplus
commerciale agricolo di sei miliardi di euro.
Una nuova analisi della Commissione analizza il commercio in agricoltura nel 2010:
http://ec.europa.eu/agriculture/newsroom/32_en.htm
AFFARI SOCIALI
5/5/2011, Bruxelles - Dall’inizio dell’anno si è assistito ad esodi di massa di popolazioni di molti paesi
nordafricani, soprattutto della Libia. Stando alle ultime stime, oltre 650 000 persone hanno lasciato il
territorio libico per sfuggire alla violenza, trovando ospitalità presso i paesi vicini, principalmente
Tunisia ed Egitto. Molti sono riusciti in seguito a tornare nei rispettivi paesi d’origine, in certi casi grazie
all’assistenza. Oltre 25 000 migranti, provenienti principalmente dalla Tunisia e, in misura minore, da
altri paesi africani, sono fuggiti verso l’UE, sbarcando sulle coste dell’Italia, soprattutto dell’isola di
Lampedusa e di Malta, paesi entrambi esposti ora ad una forte pressione migratoria. La Commissione
ha presentato le sue iniziative per una strategia globale più strutturata e in grado di garantire una
risposta rapida dell’UE alle sfide e alle opportunità derivanti dalla migrazione. Tali iniziative coprono
vari aspetti della questione migrazione, quali controlli rafforzati alle frontiere e governance Schengen,
il completamento del sistema europeo comune di asilo, una migrazione legale più mirata, lo scambio
delle migliori prassi per garantire un’integrazione riuscita dei migranti, e un approccio strategico per i
rapporti con i paesi terzi in materia di migrazione. Esse vanno ad aggiungersi alle urgenti misure a
breve termine già adottate dalla Commissione per affrontare la situazione della migrazione nel
Mediterraneo e le pressioni migratorie sugli Stati membri in prima linea per questo fenomeno.
La Commissione ha presentato le sue iniziative per una strategia globale sulla migrazione:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/532&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
17/5/2011, Bruxelles - "Deplorevole, perché denigra le persone e le priva dei loro diritti sulla base del
loro orientamento sessuale", così Jerzy Buzek ha definito l'omofobia, in occasione dell'apertura di una
mostra sui diritti dei gay, delle lesbiche e dei transessuali la settimana scorsa a Strasburgo. Il 17
maggio si celebra ogni anno la giornata internazionale contro l'omofobia. Le persone di diverso
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orientamento sessuale sono ancora discriminate in molti paesi del mondo, e in alcuni soprattutto in
Africa e Asia perseguitate con condanne e in certi casi addirittura con la pena di morte. Ma i Trattati
europei e la Carta dei Diritti fondamentali impegnano l'UE a sradicare l'omofobia e tutelare le
minoranze, il presidente Buzek, ha ricordato come fino al 1990 l'Organizzazione Mondiale della Salute
considerava l'omosessualità una "malattia mentale". Fu solo nel 1990 che questa definizione fu
annullata, e l'assemblea generale dell'OMS dichiarò che "l'omosessualità non è né una malattia né un
disturbo né una perversione". Per questo il 17 maggio è dal 2006 la Giornata Internazionale contro
l'Omofobia. Nonostante l'UE ne riconosca i diritti fondamentali, la situazione giuridica delle coppie gay
è molto diversa da paese a paese. Mentre in certi Stati è riconosciuto il matrimonio fra omosessuali, in
altri non c'è alcuna legislazione che li tuteli. Il Parlamento europeo ha in più occasioni condannato
tutte le forme di discriminazione e lavora perché "le generazioni a venire crescano abituate a una
cultura di apertura, non-discriminazione e tolleranza". Perché in futuro "non ci sia più bisogno di una
giornata europea contro l'omofobia", ha chiarito il presidente Buzek.
Giornata internazionale contro l'omofobia per ricordare e tutelare diritti fondamentali:
http://www.europarl.europa.eu/it/headlines/content/20110513STO19333/html/17-maggio-GiornataInternazionale-contro-l'Omofobia
26/5/2011, Bruxelles - La Corte dei Conti europea ha pubblicato una relazione speciale che analizza
gli interventi ed i contributi erogati in quelle regioni che sono teatro di conflitti e, in particolare, sui
progetti in Afghanistan, Iraq e Sudan per il periodo 2006 - 2008. La relazione pone l’accento
sull’efficienza, sull’efficacia e sulla sostenibilità. La relazione prende atto delle difficoltà specifiche
poste dall’intervenire in tali paesi, nonché del fatto che la Commissione sia riuscita, attraverso l’ONU,
a prestare aiuti in regioni che altrimenti sarebbero state molto difficili da raggiungere. In tali
circostanze, l’impatto globale delle attività finanziate attraverso gli organismi dell’ONU è stato positivo.
Ciononostante, la relazione indica alcuni problemi significativi che la Commissione dovrebbe
affrontare. Essa dovrebbe definire obiettivi pratici chiari, che possano essere monitorati, per tutti i
progetti, nonché un calendario ragionevole per la loro attuazione. Le relazioni dell’ONU, che
costituiscono una fonte d’informazione essenziale per la Commissione, sono spesso tardive e
incomplete. La mancanza di una sufficiente attenzione sull'efficienza e sulla valutazione dei costi dei
progetti è un altro ambito sul quale la Commissione dovrebbe intervenire. Pur riconoscendo che la
Commissione ha preso provvedimenti per affrontare i problemi sopra esposti, Karel Pinxten, Membro
della Corte responsabile specificamente per questa relazione, sottolinea anche la necessità di
garantire la sana gestione finanziaria di tutti i fondi che la Commissione eroga attraverso l’ONU,
indipendentemente dalle regioni in cui l’aiuto viene prestato.
La Corte dei conti europea pubblica una relazione sull’efficacia ed efficienza dei contributi
dell’UE erogati attraverso gli organismi delle Nazioni Unite:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=ECA/11/19&format=HTML&aged=0&langua
ge=IT&guiLanguage=en
AMBIENTE E TURISMO
4/5/2011, Bruxelles - La Commissione ha presentato una nuova strategia per proteggere e migliorare
lo stato della biodiversità in Europa nel prossimo decennio. La strategia adottata prevede sei obiettivi
prioritari e azioni d’accompagnamento per ridurre in modo sostanziale le minacce che incombono sulla
biodiversità. Tra le azioni si annoverano: piena attuazione della normativa vigente in materia di
protezione della natura e della rete di riserve naturali, onde apportare ingenti migliorie allo stato di
conservazione di habitat e specie; miglioramento e ripristino degli ecosistemi e i servizi ecosistemici
laddove possibile, in particolare aumentando l’uso delle infrastrutture verdi; garantire la sostenibilità
delle attività agricole e forestali; salvaguardare e proteggere gli stock ittici dell’UE; contenere le specie
invasive, sempre più spesso causa della perdita di biodiversità nell’UE; aumentare il contributo dell’UE
all’azione concertata internazionale per evitare la perdita di biodiversità. La strategia è in linea con due
grandi impegni assunti dai dirigenti europei nel marzo del 2010, porre fine alla perdita di biodiversità
nell’UE entro il 2020 e proteggere la biodiversità e i servizi ecosistemici dell’UE, attribuirvi un valore e
ripristinarli entro il 2050. Il patrimonio naturale del pianeta e le risorse naturali, dalle singole specie a
ecosistemi come le foreste, le barriere coralline, i bacini idrici e i suoli, si stanno riducendo ad un ritmo
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allarmante. La perdita di biodiversità costa ogni anno miliardi all’economia mondiale, danneggia le
singole economie, compromette le prospettive economiche e le possibilità di combattere la povertà.
Nell’UE la perdita di biodiversità è soprattutto dovuta a cambiamenti nell’utilizzo del territorio,
inquinamento, sfruttamento eccessivo delle risorse, diffusione incontrollata di specie non autoctone e
cambiamenti climatici. La pressione esercitata da tutti questi fattori è costante o in aumento. Solo il
17% degli habitat e delle specie esaminati godono di uno stato di conservazione soddisfacente e la
maggior parte degli ecosistemi non riesce più a fornire in quantità e qualità ottimali i servizi da cui
dipendiamo, come l’impollinazione delle colture, aria e acqua pulite, il controllo delle inondazioni o
dell’erosione. Forse è giunto il momento di impegnarsi molto più a fondo.
La Commissione annuncia una nuova strategia per arrestare la perdita di biodiversità entro i
prossimi dieci anni:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/526&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
19/5/2011, Bruxelles - Ogni anno il cittadino medio dell’Unione europea consuma circa cinquecento
borse di plastica per la spesa, usandole quasi sempre un’unica volta. Il volume complessivo delle
borse di plastica prodotte in Europa nel 2008 è stato di 3,4 milioni di tonnellate, pari al peso di più di
due milioni di automobili. Il peso e le dimensioni ridotte delle borse di plastica fanno sì che sfuggano
facilmente ai sistemi di smaltimento dei rifiuti e finiscano nell’ambiente marino, dove possono
impiegare centinaia di anni per decomporsi. La longevità delle borse di plastica fa sì che solo nel
Mediterraneo oggi galleggino circa 250 miliardi di particelle di plastica con un peso complessivo di
500 tonnellate. Tali particelle possono soffocare animali marini che le ingeriscono accidentalmente o
le scambiano per cibo. La plastica si disgrega in particelle minuscole e possiede un elevato potenziale
di contaminazione del suolo e dell’acqua perché può contenere additivi quali inquinanti organici
persistenti. Alcuni Stati membri hanno già adottato provvedimenti per ridurre l’uso delle borse di
plastica: rendendole a pagamento, concludendo accordi con i dettaglianti e vietando certi tipi di borse;
ma non esiste nessuna misura specifica a livello dell’Unione europea. Nel marzo 2011 i ministri UE
dell’ambiente hanno discusso l’impatto ambientale delle borse di plastica per la spesa e le
preoccupazioni emerse hanno evidenziato la necessità di un intervento efficace dell’UE. La
Commissione europea sta consultando i cittadini sul modo migliore di ridurre l’uso delle borse di
plastica per la spesa. Essa chiede se soluzioni come far pagare queste borse e sottoporle a
un’imposta sarebbero efficaci o se sarebbe meglio vietarne l’uso in tutta l’Unione Europea. Si
sollecitano anche pareri sull’opportunità di una maggior visibilità dei prodotti d’imballaggio
biodegradabili e di una maggior severità dei requisiti di biodegradabilità degli imballaggi. La
consultazione su Internet è aperta fino ad agosto 2011.
La Commissione europea sta consultando i cittadini per capire il modo migliore di ridurre l’uso
delle borse di plastica per la spesa:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/580&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
16/5/2011, Bruxelles - Un numero crescente di cittadini europei va in vacanza: il 68% dei cittadini
europei ha viaggiato per motivi privati nel 2010 rispetto al 65% nel 2009. Questi e altri risultati
dell'indagine Eurobarometro sugli atteggiamenti dei cittadini europei nei confronti del turismo
confermano che il turismo ha recuperato dalla crisi economica. Le preferenze continuano ad andare
alle destinazioni turistiche tradizionali. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea, ha
presentato l'indagine Eurobarometro alla Conferenza europea sul turismo organizzata a Budapest
dalla presidenza ungherese e dalla Commissione europea. Più di 30.000 cittadini scelti a caso, di età
superiore ai quindici anni, sono stati intervistati nel febbraio 2011 nei 27 Stati membri dell'UE nonché
in Norvegia, Islanda, Croazia e Turchia e nell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia. È il quarto anno
consecutivo in cui la Commissione conduce un'indagine così estesa che offre una messe
d’informazioni comparabili a tutti i soggetti interessati del settore turistico, presentate analiticamente
secondo categorie per paese e demografiche. La Commissione europea conduce annualmente
questo tipo d’indagine dal 2008 per monitorare le tendenze nel medio e lungo termine dei cittadini
europei per quanto concerne i viaggi e il turismo. Ciò consente sia alla Commissione sia alle parti
interessate di reagire ai cambiamenti che intervengono nella domanda turistica e funge quindi da
importante strumento nel processo decisionale attinente al turismo nonché per la pianificazione ad
opera dell'industria turistica, in particolare per quanto concerne i tipi di turismo e le destinazioni più
frequenti.
Pubblicati i risultati dell'indagine eurobarometro sugli atteggiamenti dei cittadini europei nei
confronti del turismo:
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http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/566&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
26/5/2011, Bruxelles - La Commissione europea e l’Agenzia europea per l’ambiente, in stretta
collaborazione con il Centro comune di ricerca (il servizio scientifico interno della Commissione) hanno
pubblicato on line delle nuove mappe che permettono ai cittadini per la prima volta di localizzare le
principali fonti diffuse d’inquinamento atmosferico come i trasporti e l’aviazione. Nelle trentadue nuove
mappe vengono indicati i luoghi di emissione di alcuni inquinanti come gli ossidi d’azoto e il
particolato. Le mappe integrano i dati esistenti relativi alle emissioni dei singoli impianti industriali
disponibili presso il registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (PRTR).
Il nuovo insieme di trentadue mappe permette ai cittadini europei di vedere su scala di 5 km per 5 km
dove si trovano le fonti d’inquinamento. Esse riguardano in particolare gli ossidi di azoto (NOX), gli
ossidi di zolfo (SOX), il monossido di carbonio (CO), l’ammoniaca (NH3) e il particolato (PM10).
Le nuove mappe segnalano le emissioni locali d’inquinanti atmosferici, e permettono ai cittadini di
avere una visione dettagliata del loro quartiere. Inoltre, tali dati possono essere utilizzati dagli esperti
in materia di qualità dell’aria per i loro lavori di modellizzazione, e ciò permette di valutare gli effetti
sull’ambiente delle emissioni locali.
La Commissione ha pubblicato delle nuove mappe che permettono di localizzare le principali
fonti d’inquinamento:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/645&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
27/5/2011, Bruxelles - La Commissione europea e il programma delle Nazioni Unite per l'ambiente
hanno presentato due importanti relazioni che evidenziano la necessità di un mutamento radicale del
modo in cui utilizziamo risorse rare. La prima relazione dimostra che esiste un enorme margine di
miglioramento del tasso di riciclo dei metalli: solo diciotto metalli sono attualmente riciclati in misura
superiore al 50%, ma per la maggioranza dei metalli questo tasso non raggiunge nemmeno l'1%. La
seconda relazione per lo sviluppo sostenibile, sottolinea la necessità di procedere a una
"dissociazione" radicale del tasso di crescita dal tasso di uso di risorse se vogliamo evitare un crollo
delle risorse mondiali entro il 2050 e presenta scenari basati su prove scientifiche sul futuro consumo
di risorse. Entrambe le relazioni, riunite dall'International Resource Panel, incitano i legislatori e i
decisori politici a trovare soluzioni per ridurre l'uso delle risorse e aumentare il riciclaggio. La loro
pubblicazione in occasione della Settimana verde apre la via alla tabella di marcia per un uso
efficiente delle risorse in Europa che sarà presentata tra breve dalla Commissione. Accrescere i tassi
di riciclaggio perfezionando ulteriormente i sistemi di raccolta e le infrastrutture di riciclaggio, in
particolare nei paesi in via di sviluppo, permetterebbe di risparmiare milioni, anzi miliardi di tonnellate
di emissioni di gas serra e potrebbe creare un numero consistente di posti di lavoro "verdi". Secondo
la relazione, riciclare i metalli è da due a dieci volte più efficiente dal punto di vista energetico che
fonderli dopo l'estrazione dalle miniere.
La Commissione pubblica la relazione sulla dissociazione dell'uso di risorse naturali e del loro
impatto ambientale dalla crescita economica:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/646&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
COMUNICAZIONE E MEDIA, SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE
12/5/2011, Bruxelles - Un nuovo strumento online offre ai responsabili politici nazionali e regionali
orientamenti su come assicurare qualità nell'istruzione e formazione professionale. L'obiettivo è di
rendere l'istruzione e la formazione professionale più attraente in tutta Europa, facendo sì che i corsi
rispondano più efficacemente alle esigenze del mercato del lavoro e agli elevati standard qualitativi
odierni. Il nuovo strumento online fornisce una guida su come costruire e monitorare un sistema di
garanzia della qualità nella formazione professionale. Lo strumento è stato sviluppato da esperti di
garanzia della qualità di trentatré paesi europei che partecipano alla rete EQAVET. Lo strumento sarà
utilissimo per superare le disuguaglianze esistenti in termini di qualità d’istruzione e formazione tra i
diversi stati membri. Del resto, mentre in alcuni paesi dell'Unione europea l'istruzione e la formazione
professionale sono molto educative e formative, in altri soffrono l'immagine di essere percorsi senza
uscita o legati alla formazione di bassa qualità. Nell'Unione europea i responsabili politici e i fornitori
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d’istruzione son tutti d'accordo che sia veramente importante offrire un'istruzione di alta qualità e
formazione professionale al fine di rendere questa opzione più interessante. Questo strumento
aiuterà molto a migliorare il livello qualitativo dell’offerta formativa.
Gli Stati Membri s’impegnano a migliorare i sistemi nazionali di garanzia della qualità
dell’istruzione e formazione professionale:
http://ec.europa.eu/education/news/news2927_en.htm
9/5/2011, Bruxelles - Anche se il cinema è estremamente popolare nei paesi dell'Unione europea, la
quota di mercato dell'industria cinematografica europea rappresenta soltanto il 27% degli incassi al
botteghino ed è riconducibile essenzialmente a film nazionali. Per assicurare la diversità culturale
nell'Unione l'obiettivo del programma MEDIA è soprattutto di sostenere la circolazione dei film europei
fuori del loro paese d'origine e dare loro maggior spazio sui grandi schermi. La dotazione finanziaria
prevista nell'ambito del programma MEDIA dal 2007 fino al 2013 a favore dell'industria
cinematografica europea ammonta a 755 milioni di euro. Circa il 50% di questo aiuto finanziario è
concesso ai distributori che proiettano film realizzati fuori del loro mercato nazionale e circa il 20% è
destinato alla realizzazione di un progetto cinematografico. Il calcolo degli aiuti conferiti ai distributori
si fonda su diversi criteri tra cui il numero dei biglietti venduti in occasione di precedenti proiezioni di
film stranieri. Questi aiuti sono reinvestiti in previsione delle conseguenti spese di distribuzione e
servono anche a compensare gli eventuali rischi. Per la festa dell’Europa son stati proiettati 27 film
proveniente da 27 stati membri, commedie, pellicole drammatiche, film di genere, nelle sale UGC e
EUROPA CINEMAS in diverse città europee, Bruxelles, Madrid, Budapest, Lussemburgo-città e
Milano. Androulla Vassiliou, commissario responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la
gioventù, ha dichiarato: "Il cinema europeo è tra i migliori e viene regolarmente premiato, a Cannes, a
Berlino o in occasione dell'assegnazione degli Oscar.
L’Unione Europea promuove il programma MEDIA per premiare la cultura cinematografica in
Europa:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/545&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
10/5/2011, Bruxelles - Al via EurActiv Italia, il nuovo portale multimediale d'informazione europea
della Rete EurActiv. Il portale è stato presentato in anteprima nella cornice del Festival d'Europa, a
Firenze, il 9 maggio 2011. Il benvenuto a Euractiv.it l’hanno dato: Pier Virgilio Dastoli, presidente
CIME, Giampiero Gramaglia, giornalista, Anguel K. Beremliysky, Rappresentanza in Italia della
Commissione Europea, Massimo Palumbo, Parlamento Europeo, Massimo Persotti, Dipartimento
Politiche Comunitarie, Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il portale si pone l'obiettivo di coprire con
uno sguardo italiano l'attualità europea e di proporre in tempo reale un'informazione chiara e puntuale.
Tra i temi trattati: energia, ambiente, trasporti, lavoro, innovazione, politiche regionali. La rete EurActiv
è l'unico gruppo editoriale presente in tredici paesi europei con un network multilingue. Il progetto
nasce grazie alla joint venture tra EurActiv e FASI.biz, la prima fonte d’informazione in Italia sulle
opportunità di finanziamento e sviluppo per cittadini, imprese e pubblica amministrazione, con la
partecipazione di Warrant Group, primaria società italiana nella consulenza alle imprese. La nuova
redazione, in stretto contatto con la casa madre di Bruxelles, si trova a Roma.
Presentato Euroactiv il nuovo portale multimediale d’informazione europea:
http://www.europarl.it/view/it/press-release/pr-2011/pr-2011-May/pr-2011-May3.html;jsessionid=654EFB88562E7D43F6A8D07098F66B9A
CONCORRENZA
12/5/2011, Bruxelles - La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi del regolamento UE sulle
concentrazioni, la proposta di acquisizione del controllo comune, da parte di una controllata di First
Reserve Fund XII LP e di Finmeccanica S.p.A., dell’italiana Ansaldo Energia, attualmente controllata
al 100% da Finmeccanica S.p.A. Dopo aver esaminato l'operazione, la Commissione ha concluso che
essa non ostacola in maniera significativa la concorrenza effettiva nello Spazio economico europeo
(SEE) o in una sua parte sostanziale. Il 31 marzo la Commissione ha ricevuto la notifica
dell’operazione mediante la quale la britannica FR Mansail Limited, una controllata di First Reserve
Fund XII L.P., acquisisce una partecipazione del 45% in Ansaldo Energia, che l’italiana Finmeccanica
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S.p.A. controlla attualmente al 100%. First Reserve Fund ha sede alle isole Cayman. L’operazione
non crea relazioni orizzontali o verticali tra le attività di ciascuna delle imprese madri e quelle
dell’impresa comune. Gli unici mercati sui quali le imprese madri dell’impresa comune hanno attività
collegate a livello verticale sono la produzione e la vendita di elicotteri civili, a monte, e il trasporto
verso piattaforme e navi offshore (petrolio e gas) e attività di salvataggio via elicottero, a valle. Tali
attività, tuttavia, non sono assolutamente collegate a quelle svolte dall’impresa comune. La
Commissione ha pertanto concluso che l’acquisizione proposta non dà luogo a problemi sotto il profilo
della concorrenza ed ha approvato l’operazione in base alle norme UE sul controllo delle
concentrazioni.
La Commissione approva l’acquisizione del controllo comune di Ansaldo Energia da parte di
First Reserve Fund e Finmeccanica:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/558&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
25/5/2011, Bruxelles - La Commissione ha approvato due progetti d’investimento a favore degli
aeroporti di Cardiff e Friuli Venezia Giulia. Nel caso del Regno Unito, l’investimento mira a migliorare
l’accessibilità dell’aeroporto e la sua connessione con il sud e l’ovest del Galles. Il finanziamento
pubblico rispetta tutti i criteri definiti dagli orientamenti UE del 2005 per il settore dell’aviazione e le
autorità britanniche hanno dimostrato la necessità e la proporzionalità delle sovvenzioni pubbliche,
che rappresentano il 21,4% dell’investimento totale. Il finanziamento pubblico a favore dell’aeroporto
Ronchi dei Legionari, nella regione Friuli Venezia Giulia, ha l’obiettivo invece di favorire il trasferimento
modale dall’auto privata verso il treno e l'autobus. L’investimento, parzialmente finanziato dalle
autorità pubbliche, riguarda la costruzione di un parcheggio scambiatore, di una stazione ferroviaria e
di un’autostazione presso l’aeroporto. La Commissione ha ritenuto che il finanziamento pubblico sia
necessario e che i vantaggi che conferisce non siano sproporzionati, in quanto il finanziamento non
incide negativamente sulla concorrenza e sugli scambi fra Stati membri.
La Commissione ha approvato due progetti d’investimento volti a migliorare l’accesso ad
aeroporti in Galles e in Italia:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/633&format=HTML&aged=0&language=IT&g
uiLanguage=en
ENERGIA E TRASPORTI
2/5/2011, Bruxelles - L'accordo tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti sulla cooperazione in materia di
regolamentazione della sicurezza dell'aviazione civile è entrato in vigore. L'accordo mira a rafforzare
la sicurezza aerea, ma anche a creare nuove opportunità per le imprese. Riduce l'effetto delle
procedure tecniche e amministrative per il riconoscimento dei certificati e delle approvazioni da
entrambi i lati dell'Atlantico e apre la strada alla progressiva creazione ad entrambi i lati dello stesso
livello di fiducia reciproca su altri aspetti di sicurezza. Tale accordo sarà la pietra angolare della
cooperazione tra le due parti su tutte le questioni della sicurezza aerea. Questo accordo è stato
progettato per aiutare l'industria dell'aviazione a continuare a svilupparsi in modo sostenibile. Infine,
fornisce ad entrambi i lati una solida base per affrontare i problemi di sicurezza dove e quando si
presentano, attraverso azioni predisposte, veloci ed efficiente. Crea le condizioni per una trasmissione
costante e veloce, in tutta trasparenza d'informazioni affidabili e verificabili su tutti gli aspetti legislativi
e politici della sicurezza e dell'aviazione.
Entrata in vigore di un accordo senza precedenti tra l'UE e gli Stati Uniti sulla sicurezza
dell'aviazione civile:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/516&format=HTML&aged=0&languag
e=FR&guiLanguage=en 6/5/2011, Bruxelles - La Commissione europea ha adottato un nuovo regolamento per facilitare la
pianificazione dei viaggi e l’emissione dei biglietti per tragitti ferroviari nel livello panaeuropeo,
imponendo una normalizzazione dei dati sui prezzi e gli orari del traffico passeggeri. Questo significa
che le informazioni chiave necessarie per la prenotazione saranno interoperabili e potranno essere
scambiate tra le imprese ferroviarie in tutta l'UE e tra i venditori di biglietti. Nel 2012, la Commissione
presenterà una misura complementare alla quale gli operatori dei treni dovrebbero armonizzare i loro
sistemi e pratiche per garantire che i dati standard possono in concreto essere passati da un
operatore all'altro. Queste misure forniranno le basi tecniche di una nuova generazione di sistemi di
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pianificazione e di biglietteria per i viaggi ferroviari panaeuropei. Il nuovo regolamento tecnico dell’UE
che è stato adottato impone un obbligo giuridico per gli operatori per rendere i dati disponibili al
pubblico su orari e per rendere le informazioni sulle tariffe disponibili per i partner designati. Siim
Kallas, vicepresidente della Commissione europea responsabile dei trasporti, ha dichiarato a riguardo:
"Se vogliamo davvero che la gente prenda il treno e, più in particolare, che il settore ferroviario diventi
più competitivo del trasporto aereo per medie distanze, dobbiamo permettere ai passeggeri nel
trasporto ferroviario di beneficiare di opportunità per la pianificazione e prenotazione paragonabili se
non migliori a quelli offerti dalle compagnie aeree.”
La Commissione europea ha adottato un nuovo regolamento per semplificare la pianificazione
dei viaggi ferroviari:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/534&format=HTML&aged=0&languag
e=FR&guiLanguage=en 18/5/2011, Bruxelles - Dai registri degli Stati membri emerge che l’anno scorso le emissioni di
gas serra delle imprese che aderiscono al sistema di scambio delle quote d’emissioni dell’Unione
europea (sistema ETS dell’UE) sono aumentate di oltre 3%. La commissaria responsabile dell’Azione
per il clima Connie Hedegaard ha dichiarato: “L’aumento delle emissioni nel 2010 è legato alla ripresa
economica, ma anche con il ritorno ad una situazione di normalità dell’economia, le emissioni
nell’ambito del sistema ETS rimangono ampiamente al di sotto del massimale fissato per il periodo
2008-2012. Le cifre indicano anche che alcuni settori industriali continuano ad accumulare eccedenze
di quote che potranno scambiare nell’ambito del terzo periodo di scambio che inizia nel 2013. Questa
situazione evidenzia la flessibilità garantita alle imprese da questo sistema e conferma che, a costi
economici ragionevoli, si potrà fare di più per ridurre le emissioni nel corso della prossima fase”.
Iniziato il primo gennaio 2008, il secondo periodo di scambio del sistema ETS dell’Unione europea ha
una durata di cinque anni e si concluderà il 31 dicembre 2012. Questo periodo coincide con il periodo
nel corso del quale i paesi industrializzati devono raggiungere i loro obiettivi fissati dal protocollo di
Kyoto in materia di emissioni. Il sistema ETS dell’UE sarà radicalmente riformato per il terzo periodo di
scambio che inizia il primo gennaio 2013 e termina nel 2020. Nell’ambito del pacchetto Clima ed
energia, il 23 aprile 2009 è stata adottata la legislazione che modifica la direttiva sullo scambio di
quote di emissioni e fissa regole nuove per l’ETS a partire dal 2012 fino al 2020 e oltre.
Pubblicati i dati relativi al sistema di scambio delle quote d’emissione ETS sul catalogo
indipendente comunitario CITL:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/581&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
GIUSTIZIA LIBERTA’ E SICUREZZA
3/5/2011, Bruxelles - "Quasi dieci anni dopo gli attentati dell'11 settembre e il terrorismo continua a
rappresentare una minaccia per l'Europa e i suoi cittadini". È quanto ha riferito Rob Wainwright agli
europarlamentari in un'audizione settimana scorsa. Il presidente di Europol ha sottolineato la
connessione tra terrorismo, criminalità organizzata e traffico di droga e il crescente uso di internet
come strumento di reclutamento, ma anche ricordato il successo della prevenzione agli attacchi nel
2010. Rob Wainwright ha scelto il Parlamento di Bruxelles per presentare l'ultimo rapporto sul
terrorismo in Europa. Il quadro messo in luce è quello di una crescente interconnessione tra
separatismo, islamismo e terrorismo anarchico, che starebbe dietro alla maggior parte dei 249 attacchi
registrati nel 2010 in Europa. Attentati in cui persone hanno perso la vita e molte altre sono rimaste
ferite. Tre sono gli attacchi attribuiti a gruppi islamici, di cui due finalizzati a causare "perdite di
massa". In ogni caso "il numero di attentati in Europa è in calo rispetto al 2009", ha precisato
Wainwright, soprattutto per la diminuzione significativa delle operazioni dell'ETA. Wainwright ha
spiegato che i gruppi terroristici stanno diventando più flessibili nella gestione delle proprie operazioni
e collaborano sempre più a livello internazionale, soprattutto grazie a internet. Anche i legami tra
criminalità organizzata e terrorismo si stanno rafforzando. "Gruppi terroristici separatisti come il PKK o
le Tigri Tamil utilizzano il traffico di droga e di essere umani per finanziare le proprie attività". Ci sono
prove, inoltre, della collaborazione tra "L'ETA in Spagna e le FARC in Colombia", e di contatti tra "i
trafficanti internazionali di droga e i gruppi terroristici islamici dell'Africa occidentale" nonché "tra le
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frange violente di sinistra in Italia, Grecia e Spagna". Internet si sta trasformando in un alleato per i
gruppi terroristici che "dimostrano una crescente capacità di utilizzo del web" come strumento di
propaganda e reclutamento. "La recessione economica ha portato a tensioni politiche e sociali in un
certo numero di Stati membri, alimentando così le condizioni per il terrorismo e l'estremismo", ha
concluso Wainwright.
Il Presidente di Europol rileva come terrorismo ed estremismo continuino a rappresentare una
minaccia per Europa e cittadini:
http://www.europarl.europa.eu/it/headlines/content/20110415STO17918/html/Meno-terrorismo-inEuropa-ma-la-minaccia-resta-grave-secondo-l'Europol
5/5/2011, Bruxelles - Diciotto giornalisti hanno perso la vita solo nel 2011 come inviati di guerra e più
di 151 sono ancora in prigione, in ogni parte del mondo, semplicemente perché cercavano di fare il
proprio lavoro. In occasione della giornata mondiale per la libertà di stampa, la commissione Affari
esteri e quella sui diritti dell'uomo hanno organizzato un'audizione parlamentare per discutere, con i
diretti interessati, dei mezzi legali per proteggere i giornalisti e di cosa si può ancora fare. "Avere
media liberi è la condizione preliminare per qualsiasi società democratica. Al cuore della democrazia
devono esserci cittadini attivi e ben informati, che hanno accesso a notizie basate sui fatti e analisi
indipendenti" ha detto il presidente Jerzy Buzek in occasione della Giornata mondiale per la libertà di
stampa. Gli attacchi contro gli inviati sono diventati sempre più frequenti negli ultimi decenni, essendo
cambiata la natura del giornalismo e dei conflitti stessi. Diverse organizzazioni stanno cercando di
garantire la sicurezza dei giornalisti nelle zone di guerra, Reporter senza frontiere sta’ offrendo polizze
assicurative a copertura dei rischi e formazione ai corrispondenti in partenza, l'ONU ha adottato una
risoluzione nel dicembre 2006 sulla protezione dei civili nei conflitti armati, includendo i giornalisti in
tale categoria, l'UNESCO si è mossa con la Dichiarazione di Medellin del maggio 2007, che esorta i
paesi membri a investigare sugli atti di violenze contro il personale dei media.
La commissione Affari esteri e quella sui diritti dell'uomo hanno organizzato un'audizione
parlamentare per discutere dei mezzi legali per la protezione dei giornalisti di guerra:
http://www.europarl.europa.eu/it/headlines/content/20110429STO18374/html/Corrispondenti-diguerra-Sappiamo-che-potremmo-non-tornare
17/5/2011, Bruxelles – La Commissione europea ha accolto con prudenza la notizia che la Corte
penale internazionale ha chiesto mandati di cattura contro il figlio del leader libico Muammar Gheddafi,
Saif al-Islam e il capo dei servizi segreti, Abdullah Senussi. La Corte penale internazionale è un
tribunale permanente per perseguire individui per genocidio, crimini contro l'umanità e crimini di
guerra. E 'stata fondata nel 2002 con una sede ufficiale a L'Aia. Fino ad oggi, ha avviato indagini in sei
casi, tutti in Africa. La Corte penale internazionale per quanto riguardo il caso libico, ha chiesto ai
giudici, di controllare se ci sono prove sufficienti per arrestare il figlio di Gheddafi Saif al-Islam, la sua
spia, e il fratello Abdullah al-Senussi. I mandati di arresto significano che i tre libici possono essere
arrestati in ogni paese membro delle Nazioni Unite.
La Commissione europea accoglie con prudenza la notizia del mandato di cattura contro il
figlio del leader libico Gheddafi:
http://www.euractiv.com/fr/global-europe/bruxelles-reste-prudente-quant-au-mandat-darr-de-kadhafinews-504882
ISTRUZIONE, FORMAZIONE, GIOVENTU’, CULTURA E MULTILINGUISMO
4/5/2011, Bruxelles - Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea, ha presentato la
prima fase di un partenariato pubblico-privato da seicento milioni di euro sull’Internet del futuro, FIPPP. Il partenariato favorirà l’innovazione in Europa e aiuterà le imprese e i governi a preparare
soluzioni per gestire la crescita esponenziale dei dati online. L’iniziativa si basa su precedenti progetti
di ricerca finanziati dall’UE e prevede una collaborazione con partner a livello nazionale e regionale
per mettere a punto nuove tecnologie, nuovi servizi e nuovi modelli commerciali per costruire l’Internet
del futuro. Il partenariato favorirà l’innovazione in Europa e aiuterà le imprese e i governi a disporre di
soluzioni per gestire la crescita esponenziale dei dati online. L’Internet di oggi non è in grado di gestire
i flussi di dati che si registreranno in futuro né di garantire la precisione, la resilienza e la sicurezza
necessarie. Il partenariato riguarderà otto settori nei quali questa rivoluzione dei dati potrebbe
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stimolare l’innovazione e creare occupazione negli ambiti della comunicazione mobile, del software e
dei servizi. La Commissione europea ha messo a disposizione per questo partenariato un
finanziamento di trecento milioni di euro in cinque anni e gli organismi di ricerca europei, il settore
pubblico e le imprese si sono impegnati ad investire una cifra analoga. La prima fase del FI-PPP
durerà due anni, 2011-2012, e servirà a definire una serie di strumenti legati a servizi generali atti a
preparare le prove su larga scala. La seconda fase, 2013-2014, sarà costituita dalle prove su larga
scala di applicazioni e servizi Internet innovativi e complessi in un’ampia gamma di settori in tutta
Europa. La terza fase, 2014-2015, sarà dedicata alla trasformazione di queste prove in ecosistemi
digitali fertili e alla loro connessione con le strategie d’innovazione regionali.
La Commissione ha presentato il programma di partenariato pubblico privato in grado di
favorire la creazione innovativa dell’internet del futuro:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/525&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
5/5/2011, Bruxelles - La Commissione europea ha annunciato in occasione della conferenza FET11
a Budapest, i sei progetti selezionati nel settore della ricerca sulle tecnologie emergenti e future, TEF,
tra i quali saranno scelti i due vincitori. I sei concorrenti riceveranno ciascuno circa 1,5 milioni di euro
per perfezionare il proprio progetto nel corso di un anno, al termine del quale solo due saranno
selezionati. Queste iniziative faro mirano a compiere grandi progressi nel settore delle tecnologie
dell'informazione e della comunicazione, TIC, tali da permettere di risolvere alcune delle
problematiche più gravi della società. Le due iniziative selezionate per il finanziamento a lungo termine
saranno portate avanti per dieci anni e riceveranno ciascuna fino a cento milioni di euro l'anno. Il
programma TEF è gestito dalla direzione generale società dell'informazione e media della
Commissione europea con lo scopo di superare i confini tradizionali delle TIC e di affrontare settori
inesplorati, rafforzando costantemente la collaborazione con discipline scientifiche diverse quali
biologia, chimica, nanoscienze, neuroscienze e scienze cognitive, etnologia, scienze sociali,
economia, così come l'arte e le discipline umanistiche. Il TEF è finanziato a titolo del Settimo
programma quadro dell'UE (7° PQ). La Commissione europea ha aumentato il bilancio del 7° PQ
destinato alla ricerca nelle TEF del 20% l'anno, fino ad arrivare agli attuali 100 milioni di euro e gli Stati
membri sono chiamati ad aumentare i propri contributi in misura analoga. La Commissione finanzia la
ricerca nelle TEF con un bilancio complessivo di 500 milioni di euro per il periodo 2010-2013.
La Commissione ha selezionato sei progetti nel settore delle tecnologie emergenti e future che
si contenderanno il finanziamento della ricerca:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/530&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
16/5/2011, Bruxelles - Secondo un’ultima indagine, il 53% dei giovani europei è disposto a lavorare in
un altro paese europeo, ma la mancanza di mezzi economici scoraggia molti di loro a compiere il
primo passo in questa direzione, svolgendo all'estero una parte dei loro studi. L'indagine evidenzia
l'esistenza di un enorme divario tra il diffuso desiderio dei giovani di lavorare all'estero e l'effettiva
mobilità delle forze di lavoro: meno del 3% della popolazione attiva europea vive in questo momento
fuori dei propri confini nazionali. Secondo Androulla Vassiliou, commissaria europea responsabile per
l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, due delle principali sfide cui ci troviamo
confrontati oggi sono la disoccupazione giovanile e la bassa crescita economica, per questo motivo,
una maggiore mobilità degli studenti e dei lavoratori contribuirebbe alla soluzione del problema". È
dimostrato che gli studenti che compiono all'estero una parte dei loro studi o della loro formazione
vedono aumentare le proprie possibilità d’impiego e hanno maggiori probabilità di lavorare all'estero in
un momento successivo della loro vita. I datori di lavoro giudicano con favore le competenze acquisite,
come la capacità di parlare una lingua straniera, l'adattabilità e le competenze interpersonali.
Dall'indagine emerge che soltanto un giovane europeo su sette, è stato all'estero per motivi di studio o
di formazione. Molti sono impossibilitati a farlo per mancanza di mezzi economici. Tra coloro che
avrebbero voluto recarsi all'estero, il 33% afferma di avervi dovuto rinunciare perché non poteva
permetterselo; quasi i due terzi, coloro che hanno compiuto tale esperienza e hanno dovuto fare
ricorso a finanziamenti privati o intaccare i propri risparmi. "Tali risultati evidenziano la necessità di
rafforzare i programmi di mobilità, che costituiscono un eccellente investimento", ha aggiunto la
commissaria Vassiliou.
Pubblicati risultati dell’indagine eurobarometro sulla mobilità dei giovani europei con riguardo
all’istruzione e al lavoro:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/567&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
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20/5/2011, Bruxelles - Il commissario europeo Androulla Vassiliou ha espresso il suo compiacimento
per l'accordo raggiunto dai ministri della cultura dell'UE inteso a creare un "marchio europeo per il
patrimonio culturale" che darà rilievo ai siti che celebrano la storia e lo sviluppo dell'Unione europea. I
primi siti che riceveranno il nuovo marchio verranno proclamati nel 2013. Androulla Vassiliou,
commissario responsabile per l'istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "Il
marchio europeo per il patrimonio culturale incoraggerà un maggior numero di persone, soprattutto i
giovani, a riflettere sulla dimensione europea della nostra storia comune. Sono certa che ciò andrà
anche a vantaggio del turismo e dell'economia." Il marchio integrerà le iniziative esistenti come ad
esempio la lista del Patrimonio mondiale dell'umanità dell' UNESCO. Esso verrà concesso tenendo
conto del loro valore simbolico europeo e della loro attività educativa piuttosto che sulla base di
considerazioni architettoniche o estetiche. La Commissione ha presentato la sua proposta di marchio
europeo per il patrimonio culturale nel marzo dell'anno scorso e il Parlamento europeo e il Consiglio
hanno perfezionato i criteri che vi si applicano. A seguito dell'accordo, una decisione formale che
istituisce il marchio verrà adottata dal Consiglio a luglio e dal Parlamento in autunno. I lavori
preparatori per l'istituzione del marchio verranno condotti nei prossimi diciotto mesi e la prima
selezione si svolgerà nel 2013.
La Commissione e il Parlamento raggiungono un accordo che porta alla nascita di un marchio
europeo per il patrimonio culturale:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/613&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
PESCA E AFFARI MARITTIMI
25/5/2011, Bruxelles - La Commissione ha pubblicato un documento che formula alcune
raccomandazioni riguardanti le possibilità di pesca nelle acque dell’UE nel 2012 e spiega in che modo
la Commissione intenda avvalersi dei pareri scientifici che le vengono trasmessi in merito allo stato
degli stock ittici per proporre limiti di cattura e contingenti per il prossimo anno. Gli ultimi dati mostrano
un lento miglioramento dello stato degli stock nelle acque europee, ma per la maggior parte di essi
non si dispone ancora di dati scientifici sufficienti, principalmente a causa di una comunicazione
inadeguata da parte degli Stati membri. Le idee della Commissione saranno oggetto di una vasta
consultazione nel corso dell’estate, i cui esiti verranno integrati nelle proposte di possibilità di pesca
per il prossimo anno che saranno adottate in autunno. La commissaria per gli Affari marittimi e la
Pesca Maria Damanaki ha sottolineato che intende introdurre un nuovo approccio precauzionale nel
proporre le possibilità di pesca e al riguardo ha dichiarato: “Ai fini di una graduale eliminazione del
sovrasfruttamento è necessario gestire gli stock ittici in modo che possano ricostituirsi e offrire il
massimo rendimento a lungo termine. La riduzione del sovrasfruttamento non si limiterà a migliorare lo
stato degli stock ittici europei e ad attenuare l’impatto ambientale della pesca, ma avrà altresì come
conseguenza una migliore redditività del settore alieutico in Europa.” Questa modalità di pesca basata
sul “rendimento massimo sostenibile” produrrà notevoli effetti positivi, inducendo un cambiamento da
una pesca intensiva su risorse scarseggianti a una pesca più “leggera. Ne risulterà la stessa o una
maggiore quantità di pescato, ma con minore impatto sull’ambiente e meno rigetti in mare.
La Commissione europea ha pubblicato una relazione che illustra i progressi compiuti negli
ultimi anni nell’ambito della politica comune della pesca:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/638&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
31/5/2011, Bruxelles – La Commissione ha iniziato a preparare il pacchetto legislativo della futura
Politica Comunitaria della Pesca (PCP) che sarà presentato a metà luglio 2011. I piani di gestione
pluriannuali saranno nel cuore del sistema e l’obiettivo sarà di mantenere gli stock ittici ad un livello di
rendimento massimo sostenibile (obiettivo per il 2015 ma che sarà difficilmente raggiungibile secondo
la Francia e la Spagna che contano piuttosto sul 2020). Questi piani verranno elaborati per gli
stabilimenti ittici (pesca per specie o mista) e definiranno le possibilità di pesca per ogni tipo di stock
tramite i punti di riferimento di conservazione precedentemente stabiliti, rispettando il principio di
precauzione e basandosi su valutazioni scientifiche. Sono stati elaborati dei regolamenti dettagliati
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che specificheranno le misure tecniche necessarie alla protezione delle risorse acquatiche e alla
riduzione dell’impatto delle attività di pesca sugli stock e gli ecosistemi. A questo scopo, é stato
evidenziato un panello di azioni (zone protette, selettività delle catture secondo la taglia del pesce, la
riduzione delle catture accessorie; misure che mirano ad attenuare l’impatto dei mezzi di pesca
sull’ambiente). Per lottare in modo efficace contro i rigetti in mare, gli stabilimenti ittici dovranno
rispettare una quota massimale di catture accessorie autorizzate e tutte le prese delle navi operanti
nelle acque comunitarie e quelle delle navi extra-comunitari che pescano fuori delle acque dell’UE
dovranno essere tenute a bordo, registrate e sbarcate dal 1 gennaio 2014, dal 1 gennaio 2015 o dal 1
gennaio 2016; la data esatta resta ancora da definire. Sarà stabilito un sistema coercitivo
proporzionato, comprendente diversi metodi come la sorveglianza elettronica delle navi, i controlli allo
sbarco e l’utilizzo di mezzi di pesca più selettivi.
Preparativi per il futuro della Politica Comunitaria della Pesca:
http://europa.eu/legislation_summaries/maritime_affairs_and_fisheries/fisheries_resources_and_envir
onment/l66048_it.htm
RELAZIONI ESTERNE, COOPERAZIONE INTERNAZIONALE,
ALLARGAMENTO
3/5/2011, Bruxelles - La Commissione europea propone un meccanismo per ripristinare
temporaneamente i controlli alle frontiere all'interno dell'Unione europea per isolare i paesi travolti con
i migranti illegali. La mossa mira a far fronte ai problemi di Stati membri che hanno frontiere confinanti
con paesi non membri dell'UE che stanno minacciando l'accordo del 1995 di Schengen, che ha abolito
i controlli dei passaporti attraverso la maggior parte del blocco. Il pacchetto della Commissione, verrà
presentata mercoledì, comprenderà anche il rafforzamento di Frontex, l'agenzia delle frontiere
dell'UE, e una maggiore cooperazione con i paesi utilizzati come rotte di migrazione verso l'Europa. La
reintroduzione temporanea dei controlli dei passaporti rischia di pregiudicare la Grecia, la cui frontiere
esterne con la Turchia è diventata il punto più importante di passaggio per gli immigrati irregolari nella
zona Schengen, negli ultimi due anni. I funzionari sostengono che il nuovo meccanismo non è stato
concepito per applicarsi a situazioni come la disputa franco-italiana, dove il numero dei migranti
rimane limitato. La Commissione invierà una lettera formale alle autorità francesi questa settimana
chiedendo chiarimenti sulla scala e il metodo dell'area di polizia di confine.
Meccanismo per ripristinare temporaneamente i controlli di frontiera:
http://www.ft.com/cms/s/ddbb045c-740a-11e0-b788-00144feabdc0,dwp_uuid=70662e7c-3027-11daba9f-00000e2511c8,print=yes.html
9/5/2011, Bruxelles - I paesi meno avanzati (PMA) sono i paesi più poveri e fragili del mondo, il cui
sviluppo è ostacolato da un’economia debole e da una scarsa capacità di crescita. I PMA sono valutati
in base a tre criteri: PIL pro capite, diversità economica e qualità di vita. In media, il 50% degli abitanti
dei PMA vive con meno di 1,25 dollari al giorno e il 78% con meno di 2 dollari al giorno. La quarta
conferenza dei paesi meno avanzati (PMA), fornirà un’opportunità chiave per un incontro tra i donatori
e per un nuovo impulso al sostegno offerto ai paesi meno avanzati. Anche se molti di loro hanno
compiuto progressi a livello di sviluppo, tali progressi sono disomogenei e la realizzazione degli
obiettivi di sviluppo del millennio è ancora lontana per parecchi PMA. Per questo motivo l’UE si è
impegnata, nel novembre 2008, a destinare lo 0,15-0,20% del proprio prodotto nazionale lordo ai
PMA. Sono già stati fatti considerevoli progressi verso questo obiettivo: attualmente lo 0,13% del
reddito nazionale lordo dell’UE è destinato ad aiuti ai PMA. Tuttavia, onde aiutare più paesi ad uscire
dalla condizione di PMA, altri donatori devono fare altrettanto. Anche le economie emergenti come il
Brasile, la Cina e l’India dovrebbero fornire la loro parte di assistenza ai PMA. La Commissione
chiederà dunque un rafforzamento del partenariato globale per aiutare i PMA. Il presidente della
Commissione José Manuel Barroso ha dichiarato: "Il mondo si riunirà per accelerare lo sviluppo ed
eliminare la povertà nei paesi più poveri della nostra comunità globale. L’Unione europea continuerà a
svolgere un ruolo guida in questo processo fondamentale. Questa tangibile solidarietà europea è
dettata da un senso di giustizia, ma anche da una necessità strategica: soltanto attraverso un
partenariato globale rinnovato possiamo affrontare le sfide odierne, che vanno dall’instabilità politica
alla sicurezza alimentare e al cambiamento climatico, ed offrire prospettive di una vita migliore a
milioni di persone."
La Commissione conferma il proprio impegno per aiutare i paesi meno avanzati del mondo:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/546&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
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SALUTE E PROTEZIONE DEI CONSUMATORI
2/5/2011, Bruxelles - La scadenza del periodo di transizione di sette anni stabilito nella direttiva del
2004 sui medicinali vegetali, direttiva 2004/24/CE, implica che soltanto i medicinali registrati o
autorizzati possono rimanere sul mercato UE dopo il primo maggio 2011. La direttiva sui medicinali
vegetali introduce una procedura semplificata di registrazione rispetto agli altri prodotti medicinali in
considerazione dell'uso di lunga data che si fa dei medicinali vegetali tradizionali. Allo stesso tempo la
direttiva offre le garanzie necessarie per quanto concerne la loro qualità, sicurezza ed efficacia.
Alcune piante contengono sostanze che possono essere usate per trattare le malattie. I prodotti
medicinali ricavati da tali sostanze sono noti quali medicinali vegetali. Anche se sono naturali, diversi
di questi prodotti possono essere nocivi per la salute. Per tale motivo questi prodotti sono coperti dalla
legislazione riguardante i prodotti farmaceutici che intende tutelare la salute del pubblico assicurando
la sicurezza, l'efficacia e la qualità dei medicinali. I medicinali vegetali "tradizionali", che costituiscono
un sottogruppo dei medicinali vegetali, sono usati da almeno trenta anni, almeno quindici dei quali
nell'UE e sono destinati ad essere usati senza la supervisione di un medico né sono somministrati
mediante iniezione. Questa categoria non si limita ai soli medicinali vegetali tradizionali europei, ma
può anche includere i prodotti della medicina cinese e ayurvedica. John Dalli, Commissario europeo
responsabile per la salute e politica dei consumatori, ha affermato "Abbiamo raggiunto ora il termine di
un lungo periodo di transizione che ha dato ai produttori e agli importatori di medicinali vegetali
tradizionali il tempo necessario per dimostrare che i loro prodotti presentano un livello accettabile di
sicurezza e di efficacia. I pazienti possono avere ora fiducia nei medicinali vegetali tradizionali che
essi acquistano nell'UE."
Al via la procedura semplificata di registrazione per i medicinali vegetali tradizionali:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/510&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
11/5/2011, Bruxelles - Si è riunita a Budapest, per la prima volta, una task force dell’UE dedicata a
eHealth. Nel corso dell’incontro, presieduto da Toomas Hendrilk Ilves, Presidente della Repubblica di
Estonia, è stato valutato il ruolo delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (TIC)
nell’assistenza sanitaria e sociale e sono stati proposti modi con cui le TIC possono accelerare
l'innovazione dell’assistenza sanitaria a beneficio dei pazienti, dei professionisti della sanità e
dell’intero settore sanitario. Il gruppo consultivo ad alto livello, che si è riunito ai margini della
eHealth week svoltasi in Ungheria, comprende professionisti del settore sanitario, rappresentanti dei
pazienti e dell'industria medica, farmaceutica e delle TIC, nonché esperti giuridici e responsabili delle
politiche sanitarie. Già adesso le applicazioni delle TIC contribuiscono a rendere i pazienti più
autonomi e a rispondere alle sfide cui i sistemi sanitari sono chiamati a far fronte, quali
l’invecchiamento demografico, l'aumento delle malattie croniche, la carenza di personale e le
restrizioni di bilancio, ad esempio consentendo diagnosi e cure a distanza nonché la condivisione
sicura dei dati relativi ai pazienti. Al di là di questo, eHealth presenta ancora un forte potenziale di
crescita per il futuro: consentire ai professionisti del settore sanitario di passare più tempo con i
pazienti; migliorare l’autoassistenza e l’autonomia dei pazienti e degli anziani; sviluppare nuove
tecniche diagnostiche basate sulla modellizzazione. La promozione di eHealth è un obiettivo prioritario
dell’ Agenda digitale europea.
Una task force dell’UE spiega come promuovere eHealth per aiutare i pazienti e migliorare
l’assistenza sanitaria in Europa:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/551&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
23/5/2011, Bruxelles - Il libero accesso all'acqua potabile dovrebbe essere un diritto fondamentale
per tutti, ma così non è in molte parti del mondo: l'acqua contaminata provoca un milione e mezzo di
morti l'anno, 2,5 miliardi di persone vivono senza le condizioni igienico-sanitarie di base, e una
persona su sei non ha accesso all'acqua potabile. L'assemblea UE-ACP a Budapest ha sollecitato
misure globali per migliorare la situazione igienico-sanitaria, conservare la foresta pluviale e punire chi
inquina l'acqua. Nei paesi in via di sviluppo il 70% dei rifiuti non trattati viene scaricato nelle acque,
con conseguente inquinamento dell'approvvigionamento idrico. A inquinare sono l'industria,
l'agricoltura e le fognature, ma nel complesso il contaminante più comune è la materia fecale.L'impatto
è drammatico: secondo le statistiche delle Nazioni Unite ogni due secondi un bambino muore a causa
delle pessime condizioni sanitarie. "Buone infrastrutture per i servizi igienico-sanitari sono il pre-
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requisito più importante per la salute" ha sottolineato la co-relatrice da parte europea, la tedesca del
Partito Popolare Europeo Christa Klass. Il problema è che investire nelle reti di smaltimento delle
acque reflue è costoso e molti paesi dell'ACP non dispongono dei mezzi finanziari per farlo, mentre la
crescente urbanizzazione imporrebbe investimenti urgenti per fornire acqua pulita e trattare i rifiuti. Nel
2004 è stato infatti istituito il Fondo ACP-UE per l'acqua, allo scopo di provvedere
all’approvvigionamento idrico e alle infrastrutture igienico-sanitarie di base delle popolazioni più
povere. Duecento milioni sono stati stanziati dal decimo Fondo europeo di sviluppo 2008-2013, a
sostegno dei progetti previsti dal programma.
L'Assemblea parlamentare paritetica UE-ACP ha discusso di come migliorare l'accesso e la
governance dell'acqua potabile nelle regioni più povere:
http://www.europarl.europa.eu/it/headlines/content/20110513STO19335/html/Una-persona-su-seinon-ha-libero-accesso-all'acqua-potabile
VARIE
2/5/2011, Bruxelles - Il 10 gennaio 2012 festeggeremo il decimo anniversario dell'introduzione delle
banconote e delle monete che sono entrate nella vita quotidiana della popolazione dei paesi
dell'eurozona. Tutti i cittadini dell'area dell'euro potranno partecipare ad un concorso con cui si
sceglierà il disegno della moneta commemorativa da due euro destinata alla circolazione che i
diciasette Stati membri dell'eurozona emetteranno per celebrare l'evento. "L'euro è un bene comune e
un traguardo di cui dovremmo essere fieri. Il concorso per la nuova moneta commemorativa darà a
tutti i cittadini europei l'eccezionale opportunità di vedere la propria creazione sulla loro moneta
comune. Il disegno scelto sarà inciso su milioni di monete che circoleranno in tutta l'area dell'euro",
spiega Olli Rehn, commissario europeo per gli Affari economici e monetari. Oggi l'euro è una realtà
per oltre 330 milioni di persone in diciassette paesi dell'UE. La moneta comune ha semplificato la
nostra vita quotidiana, dal confronto dei prezzi tra diversi paesi, ai viaggi e agli scambi commerciali,
senza più commissioni e fluttuazioni dei tassi legati al cambio di valuta. L'euro però richiede politiche
economiche e finanziarie rigorose. Di norma tutti gli Stati membri dell'area dell'euro emettono le
proprie monete in euro con un disegno nazionale su una delle due facce, ma in occasione del decimo
anniversario della nascita dell'euro, a inizio 2012 tutti i paesi dell'eurozona conieranno una moneta
commemorativa da due euro con un disegno comune. Tutti i cittadini dell'eurozona che hanno
compiuto almeno dodici anni possono partecipare al concorso per il disegno della nuova moneta. È la
prima volta che nell'area dell'euro si organizza un concorso di questa portata aperto a tutta la
popolazione per il disegno di una moneta.
Un concorso per il disegno di una moneta commemorativa:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/508&format=HTML&aged=0&languag
e=IT&guiLanguage=en
3/5/2011, Bruxelles - I ricercatori e gli imprenditori dell’UE accolgono con favore il progetto della
Commissione di un quadro strategico comune per i futuri finanziamenti dell’UE a favore della ricerca e
dell’innovazione. Questa è la conclusione provvisoria sulla base di oltre 470 risposte pervenute finora
nell’ambito della consultazione avviata dalla Commissione con il Libro verde di febbraio 2011. Quasi
tutte le risposte rilevano quanto sia importante semplificare le procedure per richiedere i finanziamenti
e per rendere conto del loro utilizzo. Il “Quadro strategico comune” proposto riguarderà i finanziamenti
esistenti nell’ambito del programma quadro di ricerca, del programma quadro per la competitività e
l’innovazione e dell’Istituto europeo dell’innovazione e della tecnologia. Oltre 420 questionari compilati
e circa cinquanta documenti di sintesi sono pervenuti, caricati e sono disponibili on line. Il sito web
della consultazione è stato visitato da 28500 persone provenienti da 134 paesi. Il commissario
europeo per la Ricerca, l’innovazione e la scienza Máire Geoghegan-Quinn ha dichiarato: “Il forte
interesse dimostrato nei confronti della consultazione è un segnale molto positivo. Il messaggio
principale per la Commissione si sta delineando in modo molto netto ed evidente ed è un messaggio
che condivido pienamente: dobbiamo ridurre ulteriormente la burocrazia ed essere, a nostra volta,
innovativi se vogliamo liberare il pieno potenziale della ricerca e dell’innovazione finanziate dall’UE per
far fronte alle sfide globali, generare crescita e migliorare la vita quotidiana dei cittadini europei ed
altro ancora.”
Consultazione avviata dalla Commissione per i finanziamenti futuri dell’Unione europea a
favore della ricerca e dell’innovazione:
http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/11/521&format=HTML&aged=0&languag
e=FR&guiLanguage=en
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BANDI
Siete alla ricerca di un partner per la realizzazione di un progetto in ambito
comunitario? Le ricerche partner per i bandi in oggetto sono pubblicate sul
nostro sito www.casaliguria.org
CITTADINANZA ATTIVA
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — Programma “Gioventù in azione” 2007/2013, volto a
promuovere azioni di cittadinanza attiva dei giovani, sviluppare la solidarieta' e promuovere la
tolleranza; contribuire a sviluppare le possibilita' di sostenere le attivita' dei giovani; favorire la
cooperazione europea nel settore della gioventu'.
Codice: 2010/C 333/09
Scadenza: 1 Novembre 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — EACEA/15/11
Programma per l’apprendimento permanente a sostegno della cooperazione europea nel campo
dell’istruzione e della formazione
Scadenza: 30 Giugno 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2011:093:0017:0021:IT:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE nell'ambito del Programma "ReferNet -Rete europea del
Cedefop nel campo dell'istruzione e della formazione professionale", volto a selezionare un candidato
in ciascuno dei paesi ammissibili (Stati membri dell'UE, Islanda e Norvegia)
Codice: 2011/C 136/08
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2
Scadenza: 8 Luglio 2011
OCCUPAZIONE
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE per un posto END - COMMISSIONE - D.G. Ambiente Unita' C3
Codice: ENV-C3
Scadenza: 4 Luglio 2011
http://www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Italiani/Oppor
INVITO A PRESENTARE CANDIDATURE per un posto END - COMMISSIONE - MOVE-B4 - D.G.
Mobilita' e Trasporti Unita' B4
Scadenza: 4 luglio 2011
http://www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Italiani/Oppor
INVITO A PRESENTARE CANDIDATURE per un posto END - COMMISSIONE -D.G. Occupazione,
affari sociali e pari opportunita' Unita' B2 - Codice: EMPL-B2
Scadenza: 4 luglio 2011
http://www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Italiani/Oppor
INVITO A PRESENTARE CANDIDATURE per Assistenti (AST 3) nel campo della preparazione e del
controllo linguistico dei testi per le raccolte di giurisprudenza della Corte di giustizia.
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Codice: 2011/C 147 A/01
Scadenza: 21 Giugno 2011
http://europa.eu/epso/apply/today/ass_en.htm
INVITO A PRESENTARE CANDIDATURE per un posto vacante di direttore (grado
AD 14) Comitato delle Regioni — direzione Lavori consultivi. Codice: 2011/C 142 A/02
Scadenza: 21 Giugno 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2
INVITO A PRESENTARE CANDIDATURE per un posto di direttore (grado AD 14) della
direzione Politiche orizzontali e reti, Comitato delle Regioni. Codice: 2011/C 162 A/01
Scadenza: 8 Luglio 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2
SOCIETÁ DELL’INFORMAZIONE
INVITO A MANIFESTARE INTERESSE: selezione di esperti indipendenti per il programma «internet
piu' sicuro» (2009-2013)
Scadenza: 31 Dicembre 2013
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2009:130:0005:0005:IT:PDF
MEDIA
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE - EACEA/05/11
Il programma può sostenere dei progetti pilota per garantire l’adeguamento dello stesso agli sviluppi
del mercato, con particolare riferimento all’introduzione e all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione
e della comunicazione
Scadenza: 14 Giugno 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2011:121:0064:0065:IT:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE - EACEA/01/11
Bando a sostegno della distribuzione transnazionale dei film europei — Sistema di sostegno
«automatico» 2011
Scadenza: 17 Giugno 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2011:121:0066:0068:IT:PDF
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE - EACEA/06/11
Bando a sostegno della distribuzione cinematografica digitale
Scadenza: 20 Giugno 2011
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:C:2011:121:0069:0070:IT:PDF
TURISMO E CULTURA
Rilevante per
la Regione
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE
13/G/ENT/CIP/11/B/N02S001 : Destinazioni Europee di Eccellenza (EDEN)
Bando per il sostegno delle attività turistiche
Scadenza: 1 Luglio 2011
http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/tourism/eden/what-is-eden/index_it.htm
PROGRAMMA ECO- INNOVATION
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INVITO A PRESENTARE PROPOSTE
Il programma sostiene prodotti, tecniche, servizi e processi che riducano le emissioni di CO2,
fondamentale per la creazione di nuovi posti di lavoro e per la protezione dell’ambiente.
Scadenza: 8 Settembre 2011
http://ec.europa.eu/environment/eco-innovation/events/2011/european-info-day-2011_en.htm
7°PROGRAMMA QUADRO
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE nell'ambito del Programma di lavoro"Persone" 2011 del
Settimo programma quadro di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico per promuovere
l'Azione 5.2 volta a sostenere la cooperazione transnazionale tra Punti Nazionali di Contatto (NCP)
Codice: 2011/C 76/07
Scadenza: 22 Giugno 2011
http://cordis.europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=UserSite
PROGETTA!2
NDBANDI
“PROGETTA!2” è un’iniziativa che la Regione Liguria insieme al suo Ufficio di Bruxelles e in
collaborazione con il Centro Regionale per la Ricerca e l’Innovazione (CRRI), ha voluto proporre
all’interno del territorio regionale, grazie al supporto della struttura di missione Progetto Opportunità
delle Regioni in Europa (P.O.R.E.) - Dipartimento per gli Affari Regionali presso la Presidenza del
Consiglio dei Ministri e al coordinamento della Regione Veneto. L’obiettivo strategico di
“PROGETTA!2” è quello di incentivare e migliorare principalmente la partecipazione delle piccole e
medie imprese liguri a bandi di gara sulla ricerca e l’innovazione promossi e gestiti dalla Commissione
Europea. L’iniziativa si concretizza in uno strumento finanziario a fondo perduto di supporto tale da
coprire parzialmente i costi necessari alla preparazione di un progetto europeo per tutti i soggetti liguri
che saranno ritenuti finanziabili. Inoltre, con tale iniziativa, s’intende analizzare le azioni del territorio
ligure in materia di ricerca e innovazione al fine di sostenerne lo sviluppo e la progettazione
internazionale con azioni specifiche di supporto. In particolare, nell’ambito dell’iniziativa
“PROGETTA!2”, saranno realizzati sul territorio seminari per la presentazione dei bandi comunitari in
uscita, invitando, in qualità di relatori, funzionari ed esperti della Commissione Europea in
videoconferenza dall’Ufficio di Bruxelles della Regione Liguria. Questi incontri avranno il duplice
obiettivo di INFORMARE i beneficiari dell’iniziativa sull’uscita a breve di nuovi bandi europei in tema di
ricerca e innovazione per le piccole e medie imprese, e di FORMARLI fornendo loro gli strumenti
necessari per la presentazione delle domande di partecipazione.
Maggiori informazioni e documentazione su:
www.ricercainliguria.it
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