Family day, Giovanardi con l` avvocato trans «No ai matrimoni gay

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Family day, Giovanardi con l` avvocato trans «No ai matrimoni gay
30 gennaio 2016
Pagina 7
Il Resto del Carlino (ed.
Modena)
Il Resto del Carlino Modena
DDL CIRINNA' LA STRANA COPPIA
Family day, Giovanardi con l' avvocato trans «No ai
matrimoni gay»
di LUCA SOLIANI LA STRANA coppia. Il
senatore Carlo Giovanardi ha tirato fuori dalla
manica l' asso per contrastare il contenuto del
ddl Cirinnà e convincere gli indecisi ad andare
al 'Family day' che si terrà oggi a Roma. L'
asso si chiama Alessandra Gracis, un nome
che forse non dice molto ai più. Avvocato
civilista, 56 anni, è erede di una famiglia agiata
di Conegliano. Ma, soprattutto, è nata uomo ed
è diventata donna nel luglio 2012. Ed è
passata agli onori delle cronache per aver
presentato, per conto di un trans, un ricorso
accolto dalla Cassazione in cui si stabilisce
che non serve il cambio di sesso per chi vuole
cambiare identità all' anagrafe. Ora è a fianco
del parlamentare centrista per dire no non solo
al matrimonio gay, ma anche alle adozioni per
le persone dello stesso sesso, all' utero in
affitto e persino all' eterologa.
«È sbagliato il voler sostituirsi alla natura nella
scelta di chi debba impersonare i fondamentali
ruoli genitoriali di un bambino», inizia a parlare
sotto lo sguardo attento di Giovanardi.
Sottolinea che «privare i piccoli della presenza
rassicurante di due figure di sesso opposto non fa affatto il loro bene. No a due mamme con i baffi. È
ora di dirlo a chiare lettere. E come me la pensa la grande maggioranza degli italiani».
Ribadisce quindi il suo «deciso no all' egoistico interesse degli adulti che, anche se mossi da nobili
istinti, esporrebbero il bambino a pesanti traumi psicologici e derisioni da parte dei coetanei. E questo
lo vedo ogni giorno seguendo le vicende di diverse coppie di travestiti».
Gracis sottolinea che « l' unione civile tra persone, anche dello stesso sesso, dovrà comunque trovare
immediata soluzione legislativa, come impone l' art. 2 della Costituzione, attraverso un reticolato di diritti
e doveri reciproci e verso lo Stato, senza però la mera ritrasposizione di quelli previsti per il
matrimonio». Invece, il ddl Cirinnà «punta a creare solo un doppione del matrimonio».
E sull' adozione del figlio del proprio partner omosessuale, inserito nel testo: «Aprirebbe la strada ad
abusi intollerabili, all' eugenetica, all' utero in affitto e ad altre pratiche molto discutibili. Non per ultimo,
anche ad una premialità verso le persone più facoltose. I casi di Elton John e Gianna Nannini sono
davanti agli occhi di tutti».
Giovanardi prevede che quella di oggi a Roma sarà «la più grande manifestazione dal dopoguerra a
oggi in Italia. Poi dalla prossima settimana sarà dura battaglia in Parlamento.
Col ddl vengono violati i principi costituzionali: andremo fino in fondo».
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Il Resto del Carlino (ed.
Modena)
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«L' 85% dei cittadini è contrario alle adozioni gay ma il Pd fa finta di saperlo ­ conclude Luigia Santoro ­
e quando parlo di queste tematiche in consiglio comunale mi guardano come se venissi da un altro
pianeta. E pensare che i dem modenesi nell' ottobre 2014 sostenevano che il registro delle unioni civili
fosse una questione di vita o di morte: peccato che a oggi si sono iscritte sei coppie. Mi sa che i veri
marziani sono loro».
LUCA SOLIANI
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