E. Verrina - Società Italiana di Nefrologia pediatrica (SINePe)
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E. Verrina - Società Italiana di Nefrologia pediatrica (SINePe)
XXVII CONGRESSO NAZIONALE SOCIETA’ ITALIANA DI NEFROLOGIA PEDIATRICA Napoli, 27-29 Ottobre 2011 Tavola Rotonda La dialisi nel bambino “critico” Venerdì, 28 Ottobre 2011 “QUALE DIALISI NEL NEONATO?” Enrico Verrina U.O.C. Nefrologia, Dialisi e Trapianto IRCCS Giannina Gaslini, Genova “QUALE DIALISI NEL NEONATO?” Il neonato con insufficienza renale rappresenta di per sé un paziente “critico”, indipendentemente dalla patologia che ha condotto alla: insufficienza renale acuta (IRA / AKI) insufficienza multi-organo (MOF) insufficienza renale cronica (IRC) o terminale (IRT) che richiedono l’inizio della terapia sostitutiva della funzione renale temporanea (dialisi peritoneale, dialisi extracorporea) a lungo termine (dialisi peritoneale, dialisi extracorporea, trapianto renale) Tale “criticità” è in buona parte legata alle problematiche tecniche, che devono essere affrontate e risolte, rapidamente nei casi di IRA, al fine di allestire una metodica dialitica efficiente e sicura. Semin Fetal Neonatal Med. 2006 Jun;11(3):207-13 Semin Fetal Neonatal Med. 2006 Jun;11(3):207-13 DP vs CRRT VANTAGGI Applicabile anche a pazienti con instabilità cardiovascolare VANTAGGI Applicabile anche a pazienti con instabilità cardio-vascolare Accesso dialitico più facilmente realizzabile Più rapida UF (con possibilità di modulare la rimozione di liquidi secondo la necessità di infusione e di apporto nutrizionale) Materiale tecnico e modalità di impiego semplici (costi contenuti) Non richiede somministrazione di anticoagulanti SVANTAGGI Rischio di infezione peritoneale Non applicabile nei neonati con gravi problemi addominali Relativamente limitata possibilità di modulare la dose dialitica (l’UF soprattutto) Impegno personale infermieristico (DP manuale) Elevata clearance complessiva dei soluti (anche di medio PM) Rimozione di tossine endogene o esogene e/o mediatori dell’infiammazione SVANTAGGI Necessità di un accesso vascolare Uso protratto di anticoagulanti Necessità di apparecchiature dedicate (expertise, costi) DP vs CRRT VANTAGGI Applicabile anche a pazienti con instabilità cardiovascolare VANTAGGI Applicabile anche a pazienti con instabilità cardio-vascolare Accesso dialitico più facilmente realizzabile Più rapida UF (con possibilità di modulare la rimozione di liquidi secondo la necessità di infusione e di apporto nutrizionale) Materiale tecnico e modalità di impiego semplici (costi contenuti) Non richiede somministrazione di anticoagulanti Elevata clearance complessiva dei soluti (anche di medio PM) Rimozione tossine endogene/esogene e/o mediatori dell’infiammazione SVANTAGGI Rischio di infezione peritoneale Non applicabile nei neonati con gravi problemi addominali Relativamente limitata possibilità di modulare la dose dialitica (l’UF soprattutto) Impegno personale infermieristico (DP manuale) SVANTAGGI Necessità di un accesso vascolare Uso protratto di anticoagulanti Necessità di apparecchiature dedicate (expertise, costi) Indicazioni non nefrologiche della terapia sostitutiva • Tra le indicazioni non strettamente nefrologiche della terapia sostitutiva, che richiedono la rimozione di molecole particolari, caratteristico del neonato è l’esempio delle scompenso metabolico acuto iperammoniemico. • La manifestazione clinica di queste forme è alquanto complessa, dalla comparsa dei primi sintomi, che portano al riscontro dell’iperammoniemia e all’inizio della terapia medica, con successiva identificazione del difetto metabolico in causa e la prima risposta clinica, che, se assente o non sufficiente, richiede l’inizio del trattamento depurativo, fino al raggiungimento dell’outcome finale,in un setting tipicamente multidisciplinare. THE USUAL COURSE OF NEONATAL HYPERAMMONEMIA PATIENT DIAGNOSIS home Mother: “sleeps too long” peripheral hospital 3rd level hospital Hyperammonemia Metabolic defect TREATMENT (May) Start Pharmacological Treatment Starts (continues) Pharmacological Treatment RESPONSE Metabolism expert Neonatologist Biochemistry Lab Nephrologist RE-FEEDING NO RESPONSE DIALYSIS OUTCOME ANALYSIS Courtesy of Picca S. AMMONIUM CLEARANCE AND FILTRATION FRACTION USING DIFFERENT DIALYSIS MODALITIES Patient Type of Qb Qd Ammonium Clearance (ml/min/kg) Ammonium Filtration Fraction (%) (n) Dialysis (ml/min) (ml/min) 3 CAVHD 10-20 8.3 (0.5 l/h) 0.87-0.97 12.5-14.3 3 CVVHD 20-40 33.3-83.3 (2-5 l/h) 2.65-6.80 53.0-58.0 2 HD 10-15 500 3.95-5.37 95.0-96.0 Picca et al., 2001 Patient (n) 4 Type of Dialysis PD Ammonium Clearance (ml/min) 0.48-2.7 (1.4±1.1, about 0.48 ml/min/kg) Arbeiter et al., 2009 Courtesy of Picca S. Gruppo di studio SINP “Scompenso metabolico acuto iperammoniemico” Coordinatore: Stefano Picca STATISTICA DESCRITTIVA (2) (48 neonati) Variabile non continua n Tipo dialisi: CAVHD 6 Tipo dialisi: CVVHD 16 Tipo dialisi: HD 3 Tipo dialisi: DP 26 Sesso Intubazione Sopravvivenza alla dimissione M 32/47 32/ 43 38/ 48 (79.2%) • Variabile dipendente considerata: Sopravvivenza a 60 gg, normalizzata per difetto metabolico • Analisi: Kaplan Meyer Regressione logistica binaria PD EC 100 90 80 pNH4 (% decay) 70 60 50 40 30 p: 0.052 20 p: 0.034 10 0 0 4 8 12 time (hrs) 16 20 24 VARIABLE (dep. var.: CI 95% inf CI 95% sup UNITS B Peritoneral dialysis yes 0,175 0,037 0,828 0,028 Hemodialysis yes 4,576 0,967 21,655 0,055 year > 1985 0,946 0,846 1,195 0,946 Gender male 1,504 0,316 7,148 0,608 Gestational age weeks 1,16 0,739 1,821 0,518 Apgar 1 min score 0,972 0,391 2,413 0,951 Apgar 5 min score 0,527 0,183 1,513 0,234 Birth weight Kg 0,828 0,175 3,908 0,811 Weight loss % 1,017 0,905 1,144 0,775 Age at admission days 1,015 0,925 1,114 0,751 Age coma days 1,155 0,976 1,367 0,094 Age medical treatment days 1,215 1,034 1,429 0,018 Age dialysis days 1,149 0,997 1,325 0,055 surv. at 60d Year of treatment CI 95% UNITS B CI 95% inf mg/dl 2,374 0,796 yes 5,412 0,683 42,91 0,11 BE 1000 mMoles/L 1000 mMoles/L 1000 mMoles/L 1,018 0,943 1,099 0,643 1,473 1,022 2,122 0,038 1,329 0,774 2,282 0,303 1,235 0,901 1,693 0,19 hours 0,995 0,932 1,061 0,876 Mechanical ventilation yes 2,171 0,436 10,804 0,344 Duration of coma Duration of coma before treatment days 1,013 0,682 1,504 0,949 days 2,16 0,96 VARIABLE (dep. var.: surv. at 60d Creatinine at admission Acute renal failure Base excess ad admission NH4 when medical treatment started NH4 when dialysis started Peak NH4 50% NH4 decay CI 95% sup 7,08 0,121 CI 95% 4,862 0,063 p: 0.028 p: 0.055 p: 0.018 p: 0.038 p: 0.063 CONCLUSIONI-dialisi • • E’ noto che la dialisi peritoneale fornisce una minore clearance di ammonio. Tuttavia, in questa serie, come in quella descritta da Schaefer et al (NDT 1999), la rapidità di depurazione della DP non è stata significativamente diversa da quella della dialisi extracorporea e si è associata a migliore sopravvivenza Le ipotesi per spiegare questa rapidità di decremento dell’ammoniemia in DP (dialisi comprovatamente meno efficace dell’ HD o della CRRT nella rimozione dell’ammonio) possono essere: minore durata del coma pre-dialisi (venuti da più vicino?) maggiore apporto calorico (destrosio della DP) Continuous flow peritoneal dialysis (CFPD): first experience in children with ARF (6 children, including 2 neonates) Raaijmakers R, CJASN 2011 Continuous flow peritoneal dialysis (CFPD): first experience in children with ARF (6 children, including 2 neonates) Raaijmakers R, CJASN 2011 Punti chiave (pratici) della DP nel neonato • Catetere peritoneale e tecnica di posizionamento (leakage infezione) • Tecnica manuale: non è a tutt’oggi disponibile un cycler che, in una situazione di IRA, garantisca una sufficiente precisione nei piccoli volumi di scambio utilizzati in un neonato (impegno assistenziale) • Stretto monitoraggio ioni sierici e acido-base (tampone bicarbonato) • Rischio infettivo (Ig e.v.: Neu et al, PDI 1998; Bouts et al; KI 2000) Punti chiave (pratici) dell’ED nel neonato • Accesso vascolare (CVC bilume, 5 Fr, 6 cm) • Macchina per ED/CRRT: pompe sangue, dialisato, reinfusione, eparina/citrato (calcio) ad alta precisione sui piccoli volumi • Filtro e linee ematiche: < 10-15% del volume ematico del neonato (70 ml/kg p.c.) o priming con albumina/sangue Apparecchiature Expertise Risorse economiche CARPEDIEM Project Cardio Renal Pediatric Dialysis Emergency Machine • • • • • Small size of the device (80 x 50 cm) Priming volume: 15 ml Blood filter surface: 0.05 – 0.06 m2 Two ultra high-precision scales (error resolution at 1g) Operational ranges: - blood flow: 10 – 50 mL/min - infusion rate: 1.5 – 5.6 mL/min - maximum UF rate: 0.3 mL/min • Applicabile to infants with a body weight between 3 and 10 kg. DIALISI NEL NEONATO CON INSUFFICIENZA RENALE ACUTA Aspetti gestionali • Strettissima collaborazione dall’esordio della patologia tra: neonatologi nefrologi personale tecnico / infermieristico • Esecuzione del trattamento nella situazione assistenziale più adeguata alle condizioni cliniche generali del paziente trasporto neonatale • Elasticità dell’indicazione terapeutica “personalizzazione” del trattamento e della prescrizione possibilità di attivare tempestivamente il trattamento sostitutivo più indicato: intercambiabilità tra le metodiche (DP vs CRRTs) Prognosi dell’IRA neonatale • Quoad vitam: dipende largamente dalla sofferenza di altri organi e dalle co-morbidità (distress respiratorio/asfissia neonatale; cardiopatie congenite; prematurità; necessità di vasopressori; sepsi) ma anche da fattori più direttamente legati all’IRA e sui quali è possibile intervenire con il nostro trattamento • Quoad functionem: - gravità dell’insulto ischemico/ipossico (necrosi corticale) - malattia renale primitiva (CAKUT, cystic kidney, sindrome nefrosica congenita) Prognosi dell’IRA neonatale • Quoad vitam: dipende largamente dalla sofferenza di altri organi e dalle co-morbidità (asfissia neonatale; cardiopatie congenite; prematurità; necessità di vasopressori; sepsi) • Quoad functionem: - gravità dell’insulto ischemico/ipossico (necrosi corticale) - malattia renale primitiva (CAKUT, cystic kidney, sindrome nefrosica congenita) Neonatal chronic renal replacement therapy (RRT) ESPN / ERA-EDTA Registry IPPN (International Paediatric PD network) ANZ DATA (Australia and New Zealand) Japanese Registry KJ van Stralen, D Borzych-Duzalka, H Hataya, S Kennedy, E Verrina, KJ Jager, A Zurowska, K Rönnhol, C Inward, K Vondrak, F Schaefer, P Cochat Neonatal chronic RRT • ESRD is rare in neonates: 0.32 cases per 100,000 live births (Pediatrics 2007;119:468-73) • RRT is not offered to all children who might need it: ethical and technical challenges • Possibly because little is known about the effects in later life: few published outcome data “A multinational survey of pediatric nephrologists found no intercountry difference in the rate at which renal replacement therapy is offered to infants with end-stage renal disease. Overall, renal replacement therapy is offered by 41% to all infants <1 month old and by 53% to all infants between 1 and 12 months”. J Pediatr 1998;133:154-156 Aims Determine 1.Characteristics of children starting RRT in their first month of life 2.Comorbidities 3.Treatment course 4.Survival 5.Clinical parameters: growth and blood pressure Neonates starting RRT since 2000 in 30 countries (n = 212) ESPN/ERA-EDTA registry (n=148) ANZ data (n=4) IPPN registry (n=42) Japanese registry (n=18) Age at start 22-31 days 15-21 7% days 12% 8-14 days 29% 1-7 days 52% Cause of renal failure Renal vascular dis 1% Drug induced 2% Cortical necrosis 11% HUS 1% Congenital NS 6% Other/ unknown 8% CAKUT 59% Cystic KD 12% Patient characteristics HD 9% Females 36% Males 64% PD 91% Gender Treatment at start Comorbidities 100 Proportion 80 60 40 20 0 Comorbidity Developmental Cardiovascular delay problems Pulmonary problems Adjusted Kaplan Meier Survival 16.5% 18.0% Changes in treatment Growth Blood pressure Limitations • Only patients included in whom treatment was started • Under-reporting of patients who died before the start of RRT leading to overestimated survival • Heterogeneous patient population Conclusion (I) • In neonates requiring RRT 2-year survival is 83.5% • About 18% is living with a functioning graft after 2 years • Growth retardation and high blood pressure remain major problems Conclusioni (II) I risultati di questo studio collaborativo su così ampia scala possono fornire importanti informazioni a chi è coinvolto nell’assistenza di questi bambini. Queste informazioni possono essere utilmente trasmesse alle famiglie che chiedono quale risultato a lungo temine possono attendersi dal trattamento sostitutivo per il proprio figlio.