Opuscolo sulla terapia dialitica - Policlinico S.Orsola

Transcript

Opuscolo sulla terapia dialitica - Policlinico S.Orsola
Introduzione
Lo scopo di questo opuscolo è quello di informare e guidare il paziente e
la sua famiglia alla scelta della cura della I.R.C. (insufficenza renale cronica).
La buona riuscita delle cure dipende molto dalla comprensione delle diverse caratteristiche.
Ora che la funzione renale è ridotta, bisogna decidere insieme al nefrologo e al personale infermieristico quale terapia iniziare e collaborare in
modo attivo alla sua attuazione.
Questo secondo opuscolo informativo riguarda alcune nozioni e consigli
inerenti la scelta consapevole della terapia dialitica.
Elaborato a cura di Maria Pia Zito e del
team Day Service Predialisi e Dialisi Peritoneale
U.O. Nefrologia, Dialisi e Trapianto - Direttore Prof. Sergio Stefoni
Indice
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La terapia sostitutiva
6
-
Emodialisi
6
-
Il catetere venoso centrale
per dialisi (FAV CVC)
8
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Le sedi d’inserzione
8
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Sorgenti di contaminazione
11
-
La seduta di emodialisi
12
-
Dalisi peritoneale
13
-
Consigli alimentari per i pazienti
in trattamento dialitico
20
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La tua vita di relazione...
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Le vacanze
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-
Il lavoro
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Il trapianto
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Informazioni utili
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Associazioni
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-
Bibliografia
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Quando i reni perdono completamente la loro funzione, l’organismo si
intossica e le scorie del metabolismo, i sali e l’acqua si accumulano e
possono causare stanchezza, nausea, vomito, inappetenza, ipertensione
arteriosa, disturbi cardiaci e polmonari: il quadro clinico della “sindrome
uremica”.
E’ POSSIBILE EVITARE QUESTI DISTURBI O IMPEDIRE CHE SI AGGRAVINO, INIZIANDO IN MODO
TEMPESTIVO UNA TERAPIA SOSTITUTIVA DELLA FUNZIONE RENALE
(LA DIALISI E, QUANDO POSSIBILE,
IL TRAPIANTO)
La terapia sostitutiva
Il trattamento sostitutivo della funzionalità renale ormai compromessa
può essere di tre tipi: EMODIALISI, DIALISI PERITONEALE E TRAPIANTO.
E’ importante conoscere queste opzioni per esprimere la propria preferenza e collaborare per la buona riuscita della terapia.
Emodialisi
L’emodialisi è un trattamento che prevede l’utilizzo di un’apposita macchina chiamata “rene artificiale”.
Pompa
eparina
Filtro
Pompa
sangue
Dializzatore
Rene Artificiale
Il rene artificiale utilizza un FILTRO DIALIZZATORE attraverso cui viene
depurato il sangue che viene restituito al paziente privo di scorie e dell’acqua che si era accumulata. La possibilità di collegamento alla macchina per la dialisi avviene tramite un accesso vascolare chiamato FISTOLA
ARTERO VENOSA (FAV) o tramite PROTESI o CATETERE VENOSO CENTRALE
PER DIALISI (CVC)
6-7
FAV
Per creare una fistola, è necessario collegare chirurgicamente tra loro
un’arteria e una vena del braccio. Poiché il flusso del sangue nelle arterie
è molto più rapido e forte di quello delle vene, dopo il congiungimento
chirurgico il sangue arterioso provoca la dilatazione della vena. La vena
dilatata viene utilizzata come accesso per l’inserimento degli aghi che
collegano il paziente alla macchina per la dialisi. L’intervento si esegue
in anestesia locale da parte del chirurgo vascolare. La fistola può essere
utilizzata dopo circa 20-30 giorni ed è per questo che, se possibile, bisogna programmare per tempo l’intervento, per arrivare alla dialisi con la
fistola già pronta. In questo modo si evitano interventi di urgenza come il
posizionamento di un catetere in una vena giugulare o femorale. Una volta
che la FAV è consolidata, richiede particolari attenzioni per evitarne la
trombosi. Tuttavia è possibile lavorare, fare esercizio fisico ed il bagno.
COLLEGAMENTO
CHIRURGICO
TRA ARTEREA E VENA
LE PROTESI
Le FAV protesiche consistono nell’anastomosi fra un’arteria ed una vena
attraverso l’utilizzo di una protesi. E’ indicata solitamente quando a causa
dell’esaurimento del patrimonio vascolare non è più possibile confezionare una FAV tradizionale. Le protesi possono essere utilizzate per collegare
un’arteria ed una vena molto distanti fra loro, ed in questo caso si punge
il vaso originario del paziente. Oppure come neo-vaso quando si dispone
di una vena profonda. In questo caso si punge la protesi.
Il catetere venoso centrale per dialisi (FAV CVC)
Nella maggior parte dei casi, ai pazienti che devono eseguire l’emodialisi
cronica, viene allestita una FAV. Vi sono dei casi in cui è necessario posizionare un catetere venoso centrale per dialisi:
•
•
•
Pazienti affetti da insufficienza renale acuta che necessitano di
un trattamento emodialitico d’urgenza:
Pazienti affetti da insufficienza renale cronica e che devono iniziare
la dialisi, ma non è ancora stata allestita la FAV, oppure la FAV non
è matura:
Pazienti in trattamento emodialitico cronico con FAV momentanea
mente inutilizzabile in seguito a complicanze di vario genere
Le sedi d’inserzione
Solitamente i CVC “permanenti” vengono posizionati nella vena giugulare
che per la sua configurazione anatomica offre vantaggi quali il calibro adeguato ed un decorso retto, oltre ad essere meglio tollerato dal paziente.
In urgenza viene utilizzata anche la sede femorale. Però presenta notevoli svantaggi in termini di deambulazione, rischio infettivo e ostruzione
del lume.
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di
misurare la pressione arteriosa sul braccio nel quale e’ stato eseguito
l’intervento;
di
eseguire prelievi di sangue o terapie endovenose nel braccio sede
della FAV;
di
stringere eccessivamente il cinturino dell’orologio o le maniche sul
braccio sede della FAV;
di
dormire appoggiati sul braccio nel quale e’ stato effettuato
l’intervento o mantenerlo piegato per lunghi periodi di tempo;
di
provocare lesioni cutanee sul braccio della fistola
E’invece consigliato:
·
prima di ogni seduta, dialitica lavare il braccio della fistola con
acqua e sapone;
-
utilizzare con una pallina “anti stress” ed eseguire il movimento
apri e chiudi della mano
-
ogni giorno palpare e controllare che il “TRILL” sia presente
Cosa segnalare al personale sanitario:
-
rossore
-
dolore
•
Cercare di mantenere la medicazione pulita ed asciutta;
•
Se la medicazione si stacca o si bagna sostituirla cercando di manipolarla meno possibile e solo dopo aver lavato le mani e aver
messo la mascherina per coprire naso e bocca;
•
Usare sempre lo stesso disinfettante;
•
Fare la doccia piuttosto che il bagno;
•
Evitare l’introduzione di dita od oggetti sotto la medicazione;
•
Per qualsiasi dubbio chiamare il centro dialisi specie in caso di
dolore od arrossamento;
•
Assumere la terapia anticoagulante.
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Sorgenti di contaminazione
La seduta di emodialisi
La seduta di emodialisi dura in media 4 ore o più’e viene effettuata 3 volte
la settimana.
Durante le ore di dialisi si può leggere, guardare la televisione, parlare
con i vicini di letto o riposare.
Si entra ad orari stabiliti per non intralciare l’orario di inizio della terapia.
L’accesso dei familiari è limitato per rispetto della privacy degli altri pazienti e delle norme igieniche del reparto dialisi.
12 - 13
Dialisi peritoneale
La dialisi peritoneale utilizza per la depurazione una membrana naturale
(IL PERITONEO) che avvolge l’intestino e tutte le pareti interne della cavità addominale.
Tale membrana, che presenta caratteristiche specifiche di porosità (consente cioè il passaggio di acqua e soluti attraverso i pori), è molto vascolarizzata.
Anche per questo tipo di trattamento dobbiamo eseguire un intervento
chirurgico per inserire un catetere in modo fisso e permanente che ci consenta di far entrare ed uscire il liquido di dialisi.
Il liquido di dialisi è una soluzione sterile, a diverse concentrazioni di
glucosio, che entrando in contatto con il sangue attraverso la membrana
peritoneale, durante la sosta nella cavità peritoneale, è in grado di rimuovere le sostanze tossiche e i liquidi in eccesso.
Il catetere viene utilizzato dopo un
periodo di circa 30 giorni dall’inserimento: ed è per questo che si attiva
il programma in anticipo, rispetto all’inizio del trattamento.
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TIPI DI DIALISI PERITONEALE
CAPD
E’ anche chiamata dialisi peritoneale continua ambulatoriale. In questo
tipo di dialisi si mantiene la soluzione dialitica nella cavità peritoneale,
cosicché il sangue è sottoposto a una depurazione continua.
La soluzione viene sostituita a intervalli regolari nel corso della giornata.
Nella cavità peritoneale vengono di solito caricati due litri o più di soluzione dialitica. L’operazione di scambio, preceduta dallo scarico della soluzione precedente e di introduzione della nuova, avviene con una
frequenza di 4 o 5 volte al giorno. Gli scambi sono scaglionati nel corso
della giornata. Spesso il primo viene eseguito al mattino presto e gli altri
seguono all’ora di pranzo, a metà pomeriggio, all’ora di coricarsi.
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Lo scambio dura circa 30/40 minuti e, una volta riempito l’addome, il liquido non dà alcun fastidio e ci si può muovere liberamente per svolgere
le attività quotidiane (lavoro, attività sportiva, faccende domestiche).
Il tuo addestramento ti porterà ad
essere molto attento alla pulizia e
all’igiene personale (pulizia della
stanza dove esegui la dialisi, pulizia
delle mani, pulizia del materiale da
utilizzare).
Devi inoltre controllare quotidianamente il punto di uscita del catetere dalla cute; in caso di infezione
verrà prescritta una terapia antibiotica.
L’Infermiera ti aiuterà a riconoscere i primi sintomi (dolori addominali, nausea, liquido torbido), che
dovrai comunicare immediatamente al Centro per intraprendere una
tempestiva terapia antibiotica.
APD: DIALISI PERITONEALE AUTOMATIZZATA
E’ un trattamento che si esegue
sempre a domicilio. Si avvale di
una macchina chiamata CYCLER che
esegue gli scambi durante il sonno
notturno.
E’ una macchina semplice e sicura
e viene programmata per un certo
numero di scambi e di ore prescritti
dal medico a seconda delle tue esi-
genze depurative.
Il principio e la depurazione sono
uguali alla CAPD ma in questo caso
gli scambi vengono eseguiti automaticamente dalla macchina.
Al mattino quando ci si scollega
dalla macchina, dopo circa otto-dodici ore di trattamento, si è liberi
per tutto il giorno e l’addome può
rimanere pieno o vuoto a seconda delle indicazioni del medico.
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VANTAGGI
-
DIALISI A DOMICILIO E NON IN OSPEDALE
-
MANTENIMENTO DI UNA IDRATAZIONE STABILE
-
MANCANZA DELLO STRESS DEL CIRCUITO EXTRA
CORPOREO
-
MANCANZA DI DIPENDENZA DA UN ACCESSO
VASCOLARE
-
IN CASO DI RICOVERO PUO’ ESSERE ESEGUITA
ANCHE IN AMBIENTE NON NEFROLOGICO
CONTROINDICAZIONI potenziali
-
PREGRESSI INTERVENTI SULL’ADDOME
-
ERNIE ADDOMINALI
-
DIVERTICOLOSI INTESTINALI
-
MALATTIA POLICISTICA RENALE (non sempre)
-
CALCOLOSI DELLA COLECISTI
Consigli alimentari per i pazienti in trattamento dialitico
LA DIETA:
DA IPOPROTEICA A IPERPROTEICA
E’ importante alimentarsi in maniera corretta per la buona riuscita di
qualsiasi tipo di dialisi e per recuperare o
mantenere una buona forma fisica.
Il nefrologo, gli Infermieri e la Dietista ti
aiuteranno a costruire una dieta
personalizzata e ti consiglieranno di limitare l’uso di alcuni alimenti.
La malnutrizione è un problema frequente nei pazienti dializzati.
Da una dieta povera di proteine vi troverete ad assumere una dieta
ricca di proteine, a causa delle nuove necessità nutrizionali legate alla dialisi.
Infatti oltre alle sostanze di scarto, la
dialisi comporta anche la perdita di proteine.
Vanno ridotti il latte e i latticini e gli alimenti conservati con polifosfati
o che contengono ortofosfati (coca-cola, spuma, birra ecc.)
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Cottura delle verdure
Lessa le verdure tagliandole a pezzetti e cambia
l’acqua a metà cottura, fai la stessa cosa quando
cuoci i legumi, in questo modo riduci notevolmente
il contenuto di potassio.
Le verdure congelate contengono meno potassio
delle verdure fresche.
Buona regola è quella di sbucciare le patate, tagliarle a pezzetti e tenerle in acqua per due ore
prima della cottura.
E’ importante limitare l’aggiunta di sale durante la
cottura perché esso stimola la sete e, quindi favorisce l’aumento di peso tra le sedute dialitiche.
Suggerimenti sull’assunzione di liquidi
Bisogna fare molta attenzione all’eccesso di liquidi
perché la funzione dei reni è ridotta e rischiate di
gonfiarvi come un pallone…
I liquidi sono contenuti anche nei cibi solidi come
pasta e riso.
Anche la frutta è ricchissima di liquidi. Per misurare
i liquidi assunti con le bevande durante la giornata
utilizza un bicchiere graduato o una bottiglia che
contenga esattamente la quantità di liquidi consigliata dal medico ricordandoti di tenere presente
l’assunzione di bevande occasionali come latte,
caffè, succhi di frutta.
Usa un bicchiere di dimensioni piccole: bere poco e
frequentemente ti aiuta a controllare la sete. Metti
in bocca una fettina di arancia, limone o pezzettini
di finocchio, aiutano a calmare la sete.
Mastica gomme o caramelle meglio se senza zucchero.
Prendi le tue medicine durante i pasti, così non assumi liquidi ulteriori.
Non sciacquarti la bocca: questo è un falso rimedio, in realtà potresti introdurre acqua.
Le bevande zuccherate, anche se ghiacciate
come coca cola e aranciate non calmano la sete,
anzi la stimolano.
Consigli su alcuni alimenti da tenere sotto controllo dal punto di vista del
bilancio per l’introduzione di liquidi tra una dialisi e l’altra.
Di seguito alcuni esempi:
VERDURA
1 porzione di verdure da 150 gr.
1 bicchiere e 1/2 di acqua 150gr
FRUTTA
frutta 150 gr
1 bicchiere e ¼ di acqua 125 gr.
FRUTTA
1 piatto di pasta grossa 100 gr.
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1 bicchiere di acqua pieno 100 gr.
RISO
1 piatto di riso o pasta piccola 100 gr.
2 bicchieri di acqua pieni 200 gr.
PANE
3 fette di pane 100 gr.
¼ di bicchiere di acqua 25 gr.
UOVA
2 uova 100 gr.
¾ di bicchiere di acqua 75 gr.
CARNE E PESCE
Pollo Carne e Pesce 100 gr.
¾ di bicchiere di acqua 75 gr.
FORMAGGIO
Formaggio a pasta dura 50 gr.
¼ di bicchiere di acqua 25 gr.
COCOMERO
200 gr di cocomero
2 bicchieri da 200 gr.
Ricordati che:
Ghiaccio, ghiaccioli e granite sono acqua allo stato solido, dopo averli consumati si trasformano
nuovamente in acqua.
Altro consiglio importante riguarda l’eccesso di
sali minerali. Questi si introducono con determinati alimenti provocando sete e aumento della
pressione arteriosa.
Esempio:
•
Dadi per brodo, estratti di carne, tutti i tipi
di salse conservate;
•
Grissini , crackers (soprattutto quelli salati
in superficie);
•
Tutti gli alimenti conservati sotto sale,
sott’olio e sott’aceto;
•
I dolci in genere;
•
I cibi in scatola;
•
Le bevande: vino, birra, superalcolici,
sciroppi, succhi, bibite;
•
Caffé: limitare il consumo, se il medico non
lo vieta del tutto.
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Cibi fondamentali
•
•
Carne bianca, rossa o magra;
Pesce. Sono consigliati trota, dentice, merluzzo
perché hanno minor contenuto di fosforo;
Uova. Consigliate una volta a settimana.
•
Si consiglia di evitare o meglio non prediligere
alimenti ad alto contenuto di potassio come ad
esempio:
•
•
•
•
I funghi, gli spinaci, la zucca;
I legumi
Le banane, i kiwi, le castagne;
La frutta secca , i semi oleosi e la frutta
sciroppata;
Tutti i pesci grassi: anguilla, gamberi, von
gole, sarda, sgombro, cefalo, murena, aragosta,
ostriche, tutto il pesce conservato sott’olio,
pesce essiccato.
•
Ricordate che olio, burro, miele,
zucchero, marmellata, fette biscottate e boscotti secchi non apportano acqua e sono altamente
energetici, consumiamoli dunque.
RIASSUMENDO, PER NON AUMENTARE DI PESO TRA UNA DIALISI E
L’ALTRA PER ECCESSIVO ACCUMULO D’ ACQUA, E’ NECESSARIO:
1.
Non assumere più di 3-4 bicchieri di acqua o bevande liquide
(tè, orzo, caffè, camomilla) al giorno
2.
Non assumere più di 10-12 bicchieri di acqua al giorno
attraverso alimenti
NON RISPETTANDO QUESTE SEMPLICI REGOLE SI POTREBBE ANDARE
INCONTRO A COMPLICAZIONI QUALI EDEMA POLMONARE ACUTO.
La tua vita di relazione...
La dialisi non ti isola e puoi avere una vita normale...
L’attività fisica, anche minima, migliora la
condizione psico-fisica generale. Mantieni i
tuoi hobby e tutte le tue abitudini precedenti al trattamento.
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Le vacanze
Se si esegue l’emodialisi è necessario contattare, qualche mese prima della partenza, un centro dialisi vicino al posto di villeggiatura.
Il centro dialisi di appartenenza ti fornirà la scheda dialitica per dare
tutte le informazioni cliniche e tecniche al centro che sceglierai per le
tue vacanze.
Con la dialisi peritoneale sarai tu stesso a portarti la macchina con la sua
valigia trolley e, seguendo tutte le norme igieniche imparate, potrai eseguire la terapia in qualsiasi posto.
Il materiale di dialisi (sacche e linee) ti verrà consegnato nel luogho di
vacanza, dalla ditta fornitrice avvertita almeno un paio di mesi prima.
Il lavoro
Puoi svolgere tutte le normali attività della vita lavorativa, andare a scuola, occuparsi della famiglia, della casa ecc….
Il giorno della seduta emodialitica, secondo la Legge italiana, puoi essere
esonerato dal lavoro. La legge 104/1992 sancisce, al momento, i principi
generali per le assenze dal lavoro.
Il trapianto
Il trapianto renale è la terapia sostitutiva più completa. Vi sono due
tipi di trapianto: da cadavere e da
donatore vivente. Il trapianto da
donatore vivente può essere effettuato quando la funzione renale è
gia notevolmente compromessa
e, in alcuni centri, anche prima
d’ellinizio della dialisi
(programma pre-emptive). L’inserimento in lista
d’attesa per trapianto renale da donatore cadavere può essere avviato nei
pazienti con grave insufficienza renale che sono
in procinto di iniziare la
terapia dialitica. In tutti e due i tipi di
trapianto è necessario eseguire una serie di esami che confermino l’idonietà
fisica. Nel caso di trapianto da donatore vivente dorà essere inoltre valutato lo stato di salute del donatore e la
compatibilità tra donatore ricevente.
Il trapianto di rene, è un intervento chirurgico delicato che richiede
l’opera di un chirurgo esperto e una
serie di test, prima del trapianto,
per accertare la compatibilità tra
donatore e ricevente. Generalmente, l’intervento di trapianto dura
dalle 2 alle 4 ore o più e può essere
eseguito su pazienti di età compresa tra qualche anno di vita fino a
oltre 70 anni di età.
Il rene trapiantato viene posizionato in un’area diversa da quella del
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rene nativo e precisamente in una
delle due fosse iliache, senza ledere il peritoneo. Nella maggior parte
dei casi, i reni nativi non vengono
rimossi, a meno che non si ritenga
che possano essere causa di complicazioni cliniche successive.
Dopo l’intervento chirurgico il paziente trascorre alcuni
giorni in un reparto di
terapia intensiva, quindi
in un normale reparto di
degenza.
La terapia antirigetto (o
terapia immunosoppressiva) inizia prima dell’intervento di trapianto e prosegue per tutta la vita del trapianto.
Prevede l’assunzione di alcuni farmaci somministrati in dosaggi appropriati in modo che siano inibite
quelle funzioni del sistema immunitario deputate a riconoscere il
nuovo organo come estraneo provocandone il rigetto. L’efficacia del
trattamento dipende dall’equilibrio
ottenuto fra il dosaggio dei farmaci
assunti (secondo protocolli specifici
adattati alle esigenze di ogni paziente) e la risposta dell’organismo ed è
verificabile con un monitoraggio periodico degli esami del sangue.
Per questa ragione e per verificare la corretta funzionalità del rene
trapiantato, i pazienti si sottopongono a visite di controllo periodiche
presso l’ambulatorio trapianti.
Informazioni utili
Richiesta di invalidità civile
Il paziente in dialisi, per l’attuale Legge italiana, è considerato invalido
civile. La domanda per il riconoscimento del grado di invalidità previsto
dalla Legge 30 marzo 1971 n° 118 e successive modifiche, va rivolta (su
apposito modulo, disponibile presso gli uffici delle aziende sanitarie di
appartenenza, compilato dal proprio medico e accompagnato da opportuna documentazione specialistica) alla Commissione Medica per gli Invalidi
Civili presso gli uffici sanitari di residenza. L’Assistente Sociale del proprio
distretto o rappresentanti ANED possono aiutare nell’iter burocratico.
Assegno mensile d’invalidità
E’ concesso agli invalidi di età compresa tra i 18 e 65 anni a cui sia stata
riconosciuta una invalidità superiore al 75%, non collocati al lavoro, che
non fruiscono di nessun altro trattamento pensionistico di invalidità e che
abbiano un reddito pensionabile inferiore ad un tetto che viene fissato
ogni anno.
Indennità di accompagnamento
E’ concessa, senza limiti di età e di reddito, agli invalidi civili totalmente
inabili (100%) che sono impossibilitati a camminare senza l’aiuto permanente di un ausilio (carrozzina) o di un accompagnatore o che siano impossibilitati a compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita: vestirsi,
andare in bagno, mangiare ecc. (Legge n° 18 dell’11 febbraio 1980).
Assenze di lavoro per le sedute di dialisi
Esiste una Legge quadro per l’assenza e l’integrazione sociale (Legge
104/1992) che sancisce i principi generali a cui ricondurre anche le assenze per dialisi e per controlli ai trapianti. In particolare tale legge prevede
permessi di 2 ore giornaliere o 4 ore a giorni alterni.
Esenzione tickets
Esenzioni alla partecipazione della spesa sanitaria (visite specialistiche o
esami diagnostici).
E’ opportuno informarsi dall’Assistente Sociale del proprio distretto per
sapere come comportarsi per avere l’esenzione che in ogni caso include
coloro che sono in dialisi, trapiantati di rene…. E chi ha l’insufficienza
renale cronica ma non è ancora in dialisi.
Associazioni
A.N.T.R.- Associazione Nazionale trapiantati di Rene- è una ONLUS, un’associazione senza scopo di lucro, fondata da persone che hanno ricevuto un
trapianto di rene e loro famigliari.
Presidente Onorario Prof. S. Stefoni
Presidente F.Brizzi - tel.: 051/437803 - 3386363954
Sede legale presso la segreteria di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda
Ospedaliero-Universitaria di Bologna - Policlinico S.Orsola-Malpighi
Padiglione 15 - Via Massarenti,9 – 40138 Bologna
E-mail: [email protected]
ANED
Associazione Nazionale
Dializzati e Trapiantati
L’ANED è un membro ufficiale della commissione tecnica per i trapianti di
rene nel Centro Regionale Trapianti Emilia Romagna (CRT-ER) iscritta nel
registro delle ONLUS e si occupa globalmente delle persone affette da malattie renali nelle diverse fasi: prevenzione, predialisi, dialisi e trapianto.
L’Associazione è in grado di fornire informazioni, supportare pazienti e
familiari nei vari problemi derivanti dall’insufficienza renale.
La sede nazionale è a Milano in via Hoepli,3 - tel.: 02 875.666 fax: 02 8644439
E-mail: [email protected] - www.aned-onlus.it
Dal 1975 è attivo il Comitato Emilia Romagna. Dal 2009 è aperta una sede
presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna - Policlinico S.OrsolaMalpighi - Padiglione 1 - 2° piano Area Malpighi - via P.Palagi,9 -40138 Bologna
tel.: 051 6362432 fax: 051 6362511 Cell: 3662404258
E-mail: [email protected]
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AIDO
Associazione Nazionale Donatori di Organi
L’A.I.D.O. – Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule – Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS) – con sede
legale a Bergamo, è costituita tra i Cittadini favorevoli alla donazione
volontaria, post mortem, anonima e gratuita di organi, tessuti e cellule a
scopo di trapianto terapeutico.
Sede di Bologna - Via A. Tiarini 21/2 - 240129 Bologna
tel.: 051 358470 - fax: 051 375264
E-mail: [email protected] - E-mail: [email protected]
Sede di Bergamo - Via Borgo Palazzo 90 cap.24125
tel.: 035 235326 - fax 035 244345
E-mail: [email protected]
FIR
Associazione Italiana del Rene - onlus
Affiliata alla International Federation of National Kidney Foundations
La Fondazione Italiana del Rene (FIR) Onlus riunisce tutti i pazienti con
patologie renali e tutti coloro-persone, associazioni e organizzazioni – che
sono impegnati nell’affrontare le malattie dei reni per curarle, per limitarne i danni o per prevenirle. La presidenza della Repubblica ha assegnato alla FIR una targa d’argento per la sua opera di prevenzione delle
malattie renali.
Per maggiori informazioni sulle attività della FIR consultare
www.fondazioneitalianadelrene.org
La sede della FIR è a Roma: Fondazione Italiana del Rene Onlus e Società Italiana di Nefrologia, Viale dell’Università,11 -00185 ROMA - Tel. 06 4465270
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Bibliografia
-
“GUIDA ALL’INSUFFICIENZA RENALE” Azienda Ospedaliera
S.Gerardo - Milano
-
“INSUFFICIENZA RENALE AMBULATORIO UREMICI CRONICI”
Nefrologia e Dialisi - Ciriè Torino (1992)
-
“ACCOGLIENZA DELLA PERSONA IN DIALISI” A.U.S.L. 2
Azienda Sanitaria Regione Umbria
-
“GUIDA ALLA SCELTA E ALL’INSUFFICIENZA RENALE”
Azienda OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA di Ferrara
Nefrologia e Dialisi Arcispedale S.Anna
-
“ACCESSO VASCOLARE IN EMODIALISI” CENNI INTRODUTTIVI
A CURA DEL DOTT. G.CIAO
Siti consultati
google.it
priminet.com/alimentazione/verdure.html
sin.it
renalgate.it
emodialisi.altervista.org/gordon.html
Note
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