Documento del 15 maggio 5A afm - Vittorio Veneto

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Documento del 15 maggio 5A afm - Vittorio Veneto
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
I.T.C. “VITTORIO VENETO - SALVEMINI”
Cod. Mecc. LTTD02000B Cod. Fiscale: 91125050590
Tel.0773.620822 – Fax 0773.625045
e-mail: [email protected]
p.e.c.: [email protected]
Viale Le Corbusier s.n.c. - 0773.620822 - Fax 0773.625045
04100 LATINA
ESAME DI STATO
A.S. 2015-16
(art. 5 DPR 323/98)
Classe 5a Sez. _A_
Indirizzo: _Amministrazione finanza e marketing_
Approvato dal Consiglio di Classe in data
_13_ Maggio 2016
1
IL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINA
DOCENTE
Lettere/Storia
De Cupis Arinalda
Inglese
Vitali Maria
Francese
Maretto Alessandra
COMMISSARIO INTERNO
Matematica
Ricci Francesco
COMMISSARIO INTERNO
Economia aziendale
Pantaleo Pasquale
COMMISSARIO INTERNO
Diritto
De Biaggio Patrizia
Economia
De Biaggio Patrizia
Educazione fisica
Saputo Remo
Religione
Apicella Annalisa
2
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da 12 alunni, tutte femmine. Il numero particolarmente esiguo di
alunni è il risultato di una drastica selezione avvenuta soprattutto in classe terza.
Nell’originario corpo classe nel corso del triennio si sono inserite due allieve; una all’inizio
dell’a.s. 2014/2015 che purtroppo al termine del quarto anno, in un’altra sezione del nostro
istituto, non era riuscita a conseguire la promozione alla classe successiva, e una all’inizio
di quest’anno che, a seguito del superamento di esami, ha conseguito l’idoneità alla
frequenza della classe quinta del corso AFM, riuscendo così a modificare “in corsa” il proprio
percorso di studi.
La continuità didattica nell’arco del triennio, è stata purtroppo interrotta per matematica,
inglese e religione, a causa di trasferimenti e pensionamenti dei docenti.
La frequenza è stata regolare nel corso dell'anno scolastico, fatta eccezione per alcune
alunne che hanno invece accumulato diverse ore di assenza, sia a causa di numerosi
ingressi posticipati, imputabili a problematiche legate al disagio a raggiungere l’istituto,
soprattutto da parte dei pendolari provenienti da altri comuni, sia a causa di altri specifici
problemi individuali.
Si ritiene auspicabile che un’assidua frequenza da parte di tutti, fino alla fine delle lezioni,
possa scongiurare situazioni di mancata validità dell’anno scolastico in sede di scrutinio
finale.
Sul piano disciplinare la classe si presenta omogenea e il rapporto con il corpo docente è
sempre stato improntato alla correttezza e alla buona educazione.
Sul piano didattico la classe ha partecipato con impegno e interesse al dialogo educativo
realizzando una crescita culturale che è da considerarsi globalmente molto positiva anche
perché nella classe ci sono allieve che hanno raggiunto, in qualche caso addirittura in tutte
le discipline, livelli di vera eccellenza.
Solo alcune di loro, meno impegnate nello studio, e che a volte negli anni precedenti hanno
riportato qualche debito formativo, hanno conseguito risultati differenziati a seconda delle
loro attitudini.
In un quadro di generale grande positività appare doveroso segnalare, situazioni di difficoltà
da parte di qualche allieva in alcune discipline e specialmente in economia aziendale.
3
In conclusione a completamento della presentazione della classe si ritiene opportuno
elencare alcune tra le più significative attività svolte a integrazione del percorso formativo
nel corso del corrente anno scolastico:
1. Educazione finanziaria e bancaria

Progetto
"
Insieme
per
i
giovani"
organizzato
dall’UNICREDIT
in
collaborazione con l' AdoC
2. Incontri in convenzione con Confesercenti

il “Franchising”

le PMI – Start up innovative

VISIT-LATINA, valorizzazione del territorio. …
3. Convegno del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina

le conseguenze derivanti da atti illeciti

l’inserimento professionale e le procedure concorsuali di inserimento in
Accademia.
4. Incontri organizzati in collaborazione con BIC Lazio

Sprint tra i banchi di scuola

“Start up in azione” e validazione della Business Idea.
4
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Composizione della classe
Accardo Ludovica
Bernardo Helena
Bianconi Alissa
Cecere Michela
Di Girolamo Giorgia
Di Muro Martina
Frasca Rosa
Guarnacci Marta
Milan Veronica
Monti Giuseppina
Vaia Vera
Voronova Domnika
5
OBIETTIVI TRASVERSALI ADOTTATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
Formativi e comportamentali:
1. Sviluppo delle capacità linguistiche finalizzate ad un uso appropriato della lingua nei contesti
delle diverse discipline.
2. Partecipazione attiva allo svolgimento della lezione e promozione dello sviluppo delle capacità
critiche, d’analisi e sintesi, finalizzate all’acquisizione di un metodo di lavoro autonomo.
3. Arricchimento del livello culturale degli alunni, sviluppo della loro personalità ed etica
professionale, formazione sociale e civile.
4. Capacità di prendere decisioni ed assumersi responsabilità, nel rispetto delle regole
dell’ambiente scolastico, delle scadenze e degli impegni.
5. Acquisire autonomia nell’apprendimento e nello studio.
6. Sviluppare valori collaborativi.
Cognitivi:
1. Elaborare strategie e piani di lavoro.
2. Esprimere consapevoli valutazioni.
3. Costruire un sistema di conoscenze che consenta di apprendere le informazioni utili, saperle
organizzare e selezionare ed operare efficaci sintesi.
4. Cogliere le connessioni tra contenuti di discipline diverse.
OBIETTIVI DI AREA

Area linguistico- storico- letteraria
1. Italiano; 2. Storia; 3. Lingue straniere
 Acquisizione di capacità linguistico – espressive e logico – interpretative per affrontare in modo
autonomo le problematiche comunicative e relazionali

Area tecnico-scientifica
 Acquisizione
di competenze e capacità inerenti l’area economica, giuridica, contabile ed
informatica per affrontare criticamente le problematiche inerenti la realtà aziendale e sociale.
6
Il C.d.C. ha adottato i seguenti METODI DI LAVORO, utilizzato le
seguenti RISORSE DIDATTICHE, effettuato le seguenti VERIFICHE,
realizzato le seguenti ATTIVITA’ DI RECUPERO.
METODI DI LAVORO
X Lezione frontale
XDiscussione guidata
X Lavori di gruppo
X Lavori individuali
X Simulazioni
X Esercitazioni
 Cooperative learning
X Problem solving
 Altro:
RISORSE
X Libri / Dizionari
X Fonti normative
 Manuali
X Laboratorio
X WEB / Internet
X Contributi Video
 Software
X Esperti esterni
 Altro:
VERIFICHE
X Test / Questionari
X Colloqui
X Domande flash
X Prove strutturate
 Prove di laboratorio
X Relazioni
X Esercizi
X Compiti in classe
 Altro:
ATTIVITA’ DI RECUPERO
X In itinere
X Pausa didattica
 Interventi individualizzati
 Classi aperte
 Sportello didattico
 Corso in orario extrascol.
 Altro:
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ATTIVITA’ DI STAGE / ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO
A.S. 2014-15
TIPOLOGIA: Stage
DURATA: Due settimane
SOGGETTI/ENTI OSPITANTI: Studio commercialista, Istituto di credito, Comune e INAIL
STUDENTI IMPEGNATI :
Accardo Ludovica, Cecere Michela, Frasca Rosa, Guarnacci Marta,
Milan Veronica, Vaia Vera e Voronova Domnika
A.S. 2015-16
TIPOLOGIA: Stage
DURATA: Due settimane
SOGGETTI/ENTI OSPITANTI: Studio commercialista, Aziende, Comune, Agenzia delle Entrate e
INAIL.
STUDENTI IMPEGNATI : Accardo Ludovica, Bianconi Alissa, Cecere Michela, Di Girolamo
Giorgia, Di Muro Martina, Frasca Rosa, Guarnacci Marta, Milan Veronica, Monti Giuseppina,
Vaia Vera e Voronova Domnika.
ATTIVITA’ SVOLTE DURANTE GLI STAGE aa.ss. 2014/2015 e 2015/2016
Le alunne nel corso degli anni scolastici 2014/2015 e 2015/2016 hanno avuto modo di acquisire
durante lo stage, in relazione al Soggetto/Ente ospitante, le competenze connesse allo svolgimento
delle seguenti attività:






Operazioni riconducibili ad attività di front office;
URP e attività di prima accoglienza, informativa sulle prestazioni e smistamento dell’utenza;
Produzione di documentazione contabile: fatturazione ed emissione di DDT;
Registrazioni contabili e bilanci;
Scansione e archiviazione di documenti;
Accertamento tributario, imposte di registro e pratiche di successione.
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I.T.C.
Vittorio Veneto
Salvemini
Latina
PROGRAMMA
SVOLTO
DOCENTE
Arinalda De Cupis
DISCIPLINA
Italiano
TESTO ADOTTATO
L’attualità della letteratura
Anno Scolastico
2015 – 2016
MODULO 1:
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1:
COMPETENZE
CONTENUTI
Unità 2:
Acquisizione dei
Verismo e Decadentismo
contenuti; capacità e
coordinamento di
fatti storici
“
“
Futuristi e Crepuscolari
Unità 3:
“
“
Ermetismo
MODULO 2:
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1:
Unità 2:
COMPETENZE
Tematiche
affrontate che si
aggirano intorno
alla crisi dell’Io
Acquisite buone
capacità critiche e
rielaborative
personali
CONTENUTI
Pirandello e Svevo
Neoralismo: 1 autore a scelta per ogni alunno
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I.T.C.
Vittorio Veneto
Salvemini
Latina
PROGRAMMA
SVOLTO
DOCENTE
ARINALDA DE CUPIS
DISCIPLINA
STORIA
TESTO
ADOTTATO
ECOSTORIA
MODULO 1:
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1:
Unità 2:
Unità 3:
Anno Scolastico
2015 – 2016
COMPETENZE
Acquisizione
contenuti
Conoscenza del
passato
Capacità di
confronto di fatti
storici nel tempo
CONTENUTI
L’età dell’Imperialismo
COMPETENZE
Capacità di sintesi e
rielaborazione
personale
CONTENUTI
Il mondo contemporaneo
L’Italia dell’età Giolittiana al Fascismo
L’Europa e il mondo tra due conflitti mondiali
MODULO 2:
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1:
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I.T.E.
Vittorio
Veneto
Salvemini
Latina
PROGRAMMA
SVOLTO
Anno Scolastico
2015 – 2016
DOCENTE
Vitali Maria
DISCIPLINA
Inglese
TESTO
ADOTTATO
M.Ryan- A.Bellini Working in business Europass
MODULO 1:
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1: Revision of types
of business units.
COMPETENZE
Parlare di attività
commerciali.
CONTENUTI
Sole trader, partnership, cooperative, limited
companies, multi-national companies.
Unità 2: Business and
work.
Comprensione di
aspetti inerenti al
commercio estero.
Parlare dei diversi tipi
di pagamento.
Businesss expansion –integration – franchising –
globalisation – international trade.
COMPETENZE
Comprensione delle
problematiche
relative alle banche.
Parlare dei servizi
offerti dalle banche.
CONTENUTI
Central bank –investment and retail banks - on line
banking.
Unità 3: Finance
Invoice- cash –credit card- banker’s draft-postal
order-bank transfer- open acccount- payment in
advance –letter of credit – cheque.
MODULO 2:
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1: Banking.
Unità 2: Banking services
Unità 3: Financial services
Approfondimento
delle tematiche .
Lending and borrowing money – factoring – leasingmortgages.
The Stock market ( shares and bonds).
MODULO 3:
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1: Marketing and
advertising.
Unità 2:Trade organization
and types of transport.
Unità 3:Insurance
COMPETENZE
Apprendimento dei
principali aspetti del
marketing.
Comprensione dei
principali metodi di
pagamento.
CONTENUTI
Markets – the “four Ps” – market research – market
segments – advertising media – E-commerce.
Descrivere una
polizza assicurativa.
Insurance policies.
Methods of transport – packing – goods vehicles –
the bill of lading.
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I.T.C.
Vittorio Veneto
Salvemini
Latina
PROGRAMMA
SVOLTO
Anno Scolastico
2015 – 2016
DOCENTE
ALESSANDRA MARETTO
DISCIPLINA
FRANCESE
TESTO ADOTTATO
Caputo-Schiavi-Ruggiero-Fleury LA NOUVELLE ENTREPRISE Petrini Editore
MODULO 1: Economie et societé
UNITA' DIDATTICHE
COMPETENZE
CONTENUTI
Unità 1: situation
géographique de la France
-interagire con relativa spontaneità in
brevi conversazioni su argomenti
studiati
-informarsi anche attraverso la lettura e
l’analisi di siti web
-comprendere le idee principali e
specifici dettagli di testi relativamente
complessi inerenti l’attualità, il lavoro, il
settore di indirizzo;
-produrre brevi relazioni, sintesi e
commenti, anche con l’ausilio di
strumenti multimediali, utilizzando il
lessico appropriato
Situazione geografica della Francia
Le attività e gli spazi agricoli
Gli spazi industriali
Le attività e gli spazi terziari
Il nucleare
Le energie rinnovabili
I giovani, la famiglia e il lavoro
Unité 2 :L’économie
française
MODULO 2: Le commerce international et la globalisation
UNITA' DIDATTICHE
COMPETENZE
Unità 1: La logistique et les
transports
Leggere, informarsi conoscere per
discutere e commentare
La logistica
L’e-commerce
La consegna delle merci
I trasporti, l’imballaggio
Unità 2: l’approche des
marchés internationaux
-Ascoltare documenti video e
sonori
-distinguere e utilizzare le varie
Il commercio europeo
La spedizione internazionale delle merci
Incoterm e documenti di spedizione
La Camera di Commercio Internazionale
Le dogane, i depositi, i magazzini
generali
Unità 3: la globalisation
tipologie testuali, comprese
quelle tecnico-professionali, in
base alle costanti che le
caratterizzano,
-interagire con relativa
spontaneità in brevi conversazioni
su argomenti studiati
-interagire con relativa
spontaneità in brevi conversazioni
su argomenti studiati
-informarsi anche attraverso la
lettura e l’analisi di siti web
-comprendere le idee principali e
specifici dettagli di testi
relativamente complessi
-produrre brevi relazioni, sintesi e
commenti, anche con l’ausilio di
strumenti multimediali,
utilizzando il lessico appropriato
CONTENUTI
La globalizzazione: cause e conseguenze
L’immigrazione
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MODULO 3: Le règlement et les banques
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1: le règlement et les
banques
COMPETENZE
Leggere, informarsi
conoscere per
discutere e
commentare
CONTENUTI
Diverse forme di pagamento
La fatturazione
Contestazioni e difficoltà di pagamento
Le principali categorie di banche
Le operazioni bancarie
MODULO 4: Porte ouverte sur l’Europe
UNITA' DIDATTICHE
COMPETENZE
Unità 1: l’Union Européenne
-interagire con relativa spontaneità in
brevi conversazioni su argomenti
studiati
-informarsi anche attraverso la lettura
e l’analisi di siti web
-comprendere le idee principali e
specifici dettagli di testi relativamente
complessi
-discutere e commentare
CONTENUTI
Le tappe della costruzione europea
I criteri di adesione
Le istituzioni dell’UE
Il budget e gli obiettivi dell’UE
L’Europa dei giovani
MODULO 5: Les ensembles régionaux
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1: les ensembles
régionaux
Unità 2: la grande beauté
COMPETENZE
-produrre brevi relazioni,
sintesi e commenti, anche
con l’ausilio di strumenti
multimediali, utilizzando il
lessico appropriato
-Leggere, informarsi
conoscere per discutere e
commentare
Come sopra
CONTENUTI
Parigi e l’ile-de-France
Parigi antica e moderna, i principali monumenti
Panoramica sulle regioni francesi
Roma, la grande bellezza: presentazione della
città
Suggerimenti individuali per eventuali percorsi in preparazione dell’esame.
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I.T.C.
Vittorio Veneto
Salvemini
Latina
PROGRAMMA
SVOLTO
Anno Scolastico
2015 – 2016
DOCENTE
RICCI FRANCESCO
DISCIPLINA
MATEMATICA
TESTO ADOTTATO
RE FRASCHINI MARZIA / GRAZZI GABRIELLA - MATEMATICA
APPLICAZIONI ECONOMICHE / ANALISI NUMERICA
INFERENZA RICERCA OPERATIVA
MODULO 1: APPLICAZIONE DELLA MATEMATICA ALL'ECONOMIA
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1: • Funzione della
domanda e dell’offerta
Unità 2: • Funzione dei costi di
produzione
Unità 3: •Funzione ricavo e
funzione guadagno
COMPETENZE
Determinare e
rappresentare
graficamente
Determinare e
rappresentare
graficamente
Determinare e
rappresentare
graficamente
CONTENUTI
Determinazione delle quantità prodotta e venduta in funzione del
prezzo e viceversa
Funzione costo con variabile la quantità prodotta e venduta
Funzione ricavo e quadagno con variabile la quantità prodotta e
venduta
MODULO 2: PROBLEMI DI SCELTA in condizioni di certezza con effetti immediati
UNITA' DIDATTICHE
COMPETENZE
Unità 1: • Scelta in condizioni di
certezza con effetti immediati ad
una alternativa ed una variabile
d’azione
Unità 2: •Scelta in condizioni di
certezza con effetti immediati a
più alternative
Ottimizzare la quantità da
produrre e vendere
o
o
o
Massimo guadagno
Minimo costo unitario
Problema del lotto economico di riordino
CONTENUTI
Ottimizzare la quantità da
produrre e vendere
o
o
Problema di massimo con funzioni guadagno lineari
Problema di minimo con funzioni guadagno lineari
MODULO 3: PROBLEMI DI SCELTA in condizioni di in incertezza e con effetti differiti
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1: • Scelta in condizioni di
certezza con effetti differiti
COMPETENZE
Operare la scelta tra
diverse alternative
o
CONTENUTI
Metodo dell’attualizzazione
Unità 2: •Scelta in condizioni di
incertezza
Operare la scelta tra
diverse alternative
o
o
Metodo del valore medio
Metodo del pessimista
MODULO 4: : RICERCA OPERATIVA IN DUE VARIABILI
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1: •Scelta in condizioni di
certezza con effetti immediati
con due variabili d’azione
COMPETENZE
Trovare il valore delle
variabili d’azione che
ottimizza la funzione
obiettivo
CONTENUTI
Programmazione lineare in due variabili: metodo grafico
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I.T.C.
Vittorio Veneto
Salvemini
Latina
PROGRAMMA
SVOLTO
Anno Scolastico
2015 – 2016
DOCENTE
PATRIZIA DE BIAGGIO
DISCIPLINA
DIRITTO
TESTO ADOTTATO
LA NORMA E LA PRATICA 3
M. CAPILUPPI, ed. TRAMONTANA
MODULO 1: I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1: I principi generali del
diritto
COMPETENZE
CONTENUTI
Saper individuare la funzione delle norme
giuridiche come regole di condotta
applicabili ai soggetti di diritto nell’ambito
del rapporto giuridico
Riconoscere e definire le norme giuridiche e
le fonti del diritto individuandone i caratteri
Saper distinguere i diversi principi regolatori
del diritto privato e del diritto pubblico
Individuare i diversi rami del diritto pubblico
La norma giuridica: caratteri e fonti; i soggetti del
diritto, il diritto privato e il diritto pubblico, i rami
del diritto pubblico
MODULO 2: LO STATO E LA COSTITUZIONE
UNITA' DIDATTICHE
COMPETENZE
CONTENUTI
Unità 1: Lo Stato
Saper riconoscere il concetto giuridico di
Stato ed i suoi elementi essenziali
Saper valutare ed interpretare i mutamenti
storici e sociali sottointesi alle diverse
forme di Stato e di governo
Saper collegare le vicende storiche con i
mutamenti internazionali e istituzionali
Gli elementi costitutivi dello Stato: popolo
territorio e sovranità; i modi di acquisto della
cittadinanza italiana
Unità 2: La Costituzione
Conoscere la storia costituzionale dello
stato italiano e la struttura della
Costituzione
Saper identificare e descrivere le
implicazioni conseguenti ai principi
fondamentali della Costituzione e il
rapporto tra le libertà dell’individuo e i
poteri dello stato
La Costituzione: nascita, caratteri, struttura,
principi fondamentali, i principi della forma di
governo (separazione dei poteri, rappresentanza
e sistema parlamentare)
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MODULO 3: L’ORGANIZZAZIONE COSTITUZIONALE DELLO STATO
UNITA' DIDATTICHE
COMPETENZE
CONTENUTI
Unità 1: Il Parlamento
Saper distinguere gli organi costituzionali
dal punto di vista della loro formazione,
funzione e attività
Inquadrare il Parlamento nell’ambito degli
organi costituzionali dello Stato
Saper descrivere la struttura, la
composizione e l’organizzazione del
Parlamento
Distinguere le diverse funzioni svolte dal
Parlamento
Evidenziare i rapporti tra il Parlamento e il
Governo
Il Parlamento: struttura, organizzazione e
funzionamento
Unità 2: Il Governo
Saper distinguere gli organi costituzionali
dal punto di vista della loro formazione,
funzione e attività
Evidenziare i rapporti tra il Parlamento e il
Governo
Analizzare gli organi e le funzioni del
Governo
Descrivere il procedimento di formazione
del Governo
Il Governo: composizione, formazione e funzioni
Unità 3: Il Presidente della
Repubblica
Saper distinguere gli organi costituzionali
dal punto di vista della loro formazione,
funzione e attività
Comprendere il ruolo del Presidente della
Repubblica nell’ordinamento costituzionale
Il Presidente della Repubblica: requisiti, elezione,
supplenza e poteri
Le prerogative e la responsabilità del Capo dello
Stato
Unità 4: La Corte Costituzionale
Saper distinguere gli organi costituzionali
dal punto di vista della loro formazione,
funzione e attività
Definire le attribuzioni della Corte
Costituzionale
Saper valutare il ruolo di garanzia svolto
dalla Corte Costituzionale
La Corte Costituzionale e le garanzie costituzionali
Unità 5: La magistratura
Saper distinguere gli organi costituzionali
dal punto di vista della loro formazione,
funzione e attività
Individuare
i
principi
dell’attività
giurisdizionale e la funzione della
magistratura
La magistratura e l’attività giurisdizionale
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MODULO 4: LO STATO E L’UNIONE EUROPEA
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1: L’Unione Europea
COMPETENZE
Individuare le ragioni storiche e politiche alla
base del processo di unificazione europea
Sintetizzare le fasi dell’integrazione europea
Saper descrivere le principali competenze
dei diversi organi comunitari
Saper definire e confrontare le fonti del
diritto comunitario
CONTENUTI
Le origini e gli sviluppi dell’integrazione europea
Le istituzioni comunitarie
Le fonti comunitarie
MODULO 5: LO STATO E LA COMUNITA’ INTERNAZIONALE
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1: Lo Stato e la comunità
internazionale
COMPETENZE
Identificare
i
diversi
soggetti
dell’ordinamento internazionale e i loro
rapporti
Saper confrontare l’efficacia delle diverse
fonti del diritto internazionale
Individuare e commentare le norme
costituzionali
relative
al
diritto
internazionale
Saper descrivere la struttura e l’azione
dell’ONU
CONTENUTI
L’ordinamento internazionale e le sue fonti
L’Organizzazione delle Nazioni Unite
MODULO 6: LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L’ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1: La Pubblica
Amministrazione e l’attività
amministrativa
COMPETENZE
CONTENUTI
Individuare la funzione e i principi
dell’attività amministrativa
Saper distinguere l’amministrazione diretta
(centrale e periferica) da quella indiretta
Saper descrivere le tipologie e le funzioni dei
diversi provvedimenti amministrativi
L’attività e l’organizzazione amministrativa
L’amministrazione diretta: organi attivi, consultivi
e di controllo
L’amministrazione indiretta e gli enti territoriali: le
Regioni, i Comuni e le Province
Gli atti amministrativi, i provvedimenti
amministrativi
L’insegnamento DNL in Ls con metodo CLIL è stato svolto in ottemperanza a quanto stabilito dalla Nota 4969
del 25/07/14 e a quanto deliberato dal Collegio Docenti. Pertanto l’attività didattica è stata effettuata
relativamente alla disciplina di “Diritto” così come indicato nella programmazione individuale della docente
e con la collaborazione della docente di lingua inglese.
Si ricorda che, stando a quanto stabilito dalla suddetta Nota al punto 5, non è possibile procedere in sede di
esame all’accertamento delle competenze disciplinari acquisite nella disciplina di diritto utilizzando la lingua
inglese poiché la relativa docente non è componente della Commissione d’esame in qualità di membro interno.
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I.T.C.
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Latina
PROGRAMMA
SVOLTO
Anno Scolastico
2015 – 2016
DOCENTE
PATRIZIA DE BIAGGIO
DISCIPLINA
ECONOMIA POLITICA
TESTO ADOTTATO
ECONOMIA PUBBLICA: UNA QUESTIONE DI SCELTE
S. CROCETTI – M. CERNESI, ed. TRAMONTANA
MODULO 1: I CONCETTI DI BASE DELL’ECONOMIA POLITICA
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1: I concetti di base
dell’economia politica
COMPETENZE
CONTENUTI
Saper individuare e distinguere le principali
attività economiche che si realizzano nel
sistema economico
Saper distinguere i diversi soggetti
economici riconoscendone il ruolo
Riconoscere i più importanti fenomeni
microeconomici (produzione, consumo,
domanda e offerta, formazione dei prezzi,
forme di mercato)
Richiamo ai concetti generali dell’economia:
soggetti economici, sistemi economici, fenomeni
economici reali e monetari, domanda e offerta,
mercato e forme di mercato
MODULO 2: L’ATTIVITA’ ECONOMICA PUBBLICA
UNITA' DIDATTICHE
COMPETENZE
CONTENUTI
Unità 1: La presenza del soggetto
economico pubblico nel sistema
economico
Riconoscere
le
motivazioni
e
le
giustificazioni dell’intervento pubblico
nell’economia
La presenza del soggetto economico pubblico nel
sistema economico (il ruolo dello Stato e della
finanza pubblica, il sistema liberista e la finanza
neutrale, il sistema collettivistico, la crisi del ’29,
finanza congiunturale e finanza funzionale, il
sistema economico misto), le altre funzioni
dell’intervento pubblico
Unità 2: Le diverse funzioni svolte
dal soggetto pubblico nel sistema
economico
Saper inquadrare l’attività finanziaria
pubblica nei diversi aspetti della realtà
sociale
Comprendere la funzione svolta dal
soggetto pubblico a favore delle imprese e
dell’economia di mercato
Le diverse funzioni svolte dal soggetto pubblico
nel sistema economico (le ragioni dell’intervento
pubblico nell’economia, i fallimenti del mercato, la
funzione redistributiva e le altre funzioni
dell’intervento pubblico, le differenti modalità di
intervento pubblico)
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Unità 3: L’intervento pubblico
diretto e la regolamentazione del
mercato
Saper inquadrare l’attività finanziaria
pubblica nei diversi aspetti della realtà
sociale
Comprendere la funzione svolta dal
soggetto pubblico a favore delle imprese e
dell’economia di mercato
L’intervento
pubblico
diretto
e
la
regolamentazione del mercato (proprietà
pubblica e impresa pubblica, il processo di
privatizzazione, la regolamentazione del mercato)
Unità 4: La politica economica
Comprendere le ripercussioni di natura
economica, sociale e politica che
conseguono a determinate scelte di politica
economica
La politica economica (la politica economica
nell’ambito dell’UE, politica fiscale, monetaria,
valutaria e dei redditi);
Unità 5: Gli obiettivi della politica
economica
Comprendere le ripercussioni di natura
economica, sociale e politica che
conseguono a determinate scelte di politica
economica
Gli obiettivi della politica economica (stabilità
economica,
sviluppo,
occupazione,
lotta
all’inflazione)
MODULO 3: LA POLITICA DELLA SPESA PUBBLICA
UNITA' DIDATTICHE
COMPETENZE
CONTENUTI
Unità 1: Il fenomeno della spesa
pubblica
Saper descrivere ed analizzare gli effetti
economici della spesa pubblica
Saper distinguere i tipi di spesa pubblica in
relazione a vari criteri
Comprendere le ragioni della crescita
continua della spesa pubblica e gli effetti
negativi sul sistema economico
Il fenomeno della spesa pubblica (concetto di
spesa pubblica, classificazione della spesa
pubblica, espansione della spesa pubblica, politica
della spesa pubblica e del controllo della spesa
pubblica, effetti negativi dell’eccessiva espansione
della spesa pubblica)
Unità 2: La spesa sociale
Distinguere i vari tipi di spesa sociale in
relazione alle tipologie di intervento e alle
modalità di finanziamento
La spesa sociale (lo Stato sociale, previdenza
sociale e sistema pensionistico, prestazioni
previdenziali a sostegno del reddito, assicurazione
contro infortuni e malattie professionali,
assistenza sanitaria e assistenza sociale)
MODULO 4: LA POLITICA DELLE ENTRATE PUBBLICHE
UNITA' DIDATTICHE
COMPETENZE
CONTENUTI
Unità 1: Le entrate pubbliche
Saper distinguere le fonti da cui provengono
i mezzi monetari che soddisfano il
fabbisogno della finanza pubblica
Saper valutare gli effetti che il prelievo
fiscale produce nell’economia nazionale
Le entrate pubbliche (prezzi, tributi e prestiti,
classificazione delle entrate pubbliche, i tributi:
tassa, imposta e contributo, pressione tributaria e
pressione fiscale, effetti economici delle entrate)
Pagina 19 di 66
Unità 2: Le imposte
Conoscere la struttura dell’imposta, i
principi giuridici che la regolano e le
modificazioni che il prelievo può provocare
sul comportamento del contribuente
Saper individuare le ragioni dell’obbligo
contributivo
Le imposte (l’obbligazione tributaria, presupposto
ed elementi dell’imposta: soggetti attivi e passivi,
oggetto, fonte e aliquota; i diversi tipi di imposta:
imposte dirette e indirette, generali e speciali,
personali e reali, proporzionali, progressive e
regressive i metodi di applicazione della
progressività, i principi giuridici dell’imposta:
universalità e uniformità dell’imposizione, la
determinazione della capacità contributiva, gli
effetti microeconomici dell’imposta: l’evasione,
l’elusione, la rimozione, la traslazione
dell’imposta, l’ammortamento e la diffusione
dell’imposta
MODULO 5: LA PROGRAMMAZIONE DELLE SCELTE PUBBLICHE
UNITA' DIDATTICHE
COMPETENZE
CONTENUTI
Unità 1: Il bilancio dello Stato e le
scelte di finanza pubblica
Riconoscere i principi regolatori dell’attività
finanziaria dello stato.
Saper descrivere la struttura e le diverse fasi
del bilancio dello stato
Saper riconoscere e interpretare i diversi
interventi effettuati dal soggetto pubblico
nel sistema economico e gli effetti
economici che ne derivano
Saper leggere ed analizzare i principali
documenti che compongono la “manovra
finanziaria”
Il bilancio dello Stato (tipologie di bilancio, fasi del
processo di bilancio), le scelte di finanza pubblica
(le teorie di bilancio, il disavanzo pubblico, il
debito pubblico e le politiche europee, la spending
review, la politica di bilancio)
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Istituto Tecnico
Vittorio Veneto
Salvemini
Latina
PROGRAMMAZIONE
DISCIPLINARE
DOCENTE
Prof. Pasquale Pantaleo
DISCIPLINA
ECONOMIA AZIENDALE
5^ Sezione A
CLASSE
Anno Scolastico
2015 – 2016
Corso AFM
P. Boni P. GHIGINI C. ROBECCHI - ELEMOND Scuola & AZIENDA
TELEPASS + Tomo D
(I principali prodotti della gestione bancaria)
Libro di testo
P. Boni - P. GHIGINI - C. ROBECCHI - B. Trivellato
TELEPASS +
Economia aziendale per la classe quinta - ELEMOND Scuola & AZIENDA
MODULO 1:
IL SISTEMA FINANZIARIO e LE IMPRESE BANCARIE
UNITA' DIDATTICHE
COMPETENZE
Unità 1:
Le imprese bancarie:
aspetti normativi,
gestionali e organizzativi
Orientarsi nel
mercato dei prodotti
finanziari anche per
collaborare nella
ricerca di soluzioni
economicamente
vantaggiose
Unità 2:
Le operazioni di raccolta
fondi
Unità 3:
I conti correnti di
corrispondenza
CONTENUTI
I concetti di sistema finanziario e di attività bancaria
Il sistema bancario italiano nel contesto europeo:
vincoli e controlli
Le autorità creditizie e le loro funzioni
La gestione delle banche, i suoi obiettivi e le norme
tecniche che la regolano
La struttura del patrimonio dell’impresa bancaria, le
aree della gestione e la formazione del reddito
La struttura organizzativa delle banche e i tipici
modelli che può assumere.
La tutela dei depositanti
I depositi bancari: classificazioni e elementi
caratteristici
Aspetti tecnico-operativi: operazioni e valute, tassi
di interesse e modalità di determinazione degli
interessi.
I conti correnti di corrispondenza: caratteri e
tipologie.
L’apertura la tenuta e la liquidazione periodica dei
conti correnti di corrispondenza
La documentazione relativa ai c/c: estratto conto,
scalare interessi e prospetto competenze e spese
Aspetti tecnico-operativi legati alle operazioni
postergate e antergate e alle variazioni dei tassi
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MODULO 2:
ASPETTI ECONOMICO-AZIENDALI DELLE IMPRESE INDUSTRIALI
UNITA' DIDATTICHE
COMPETENZE
Unità 1:
Le imprese industriali:
generalità, classificazioni e
i suoi processi tipici
Unità 2:
La COGE delle imprese
industriali e i suoi
strumenti
CONTENUTI
Classificazione delle imprese industriali.
La localizzazione, le scelte relative alla produzione e
la funzione di approvvigionamento.
Interpretare i sistemi
aziendali nei loro
modelli, processi e
flussi informativi con
riferimento alle varie
tipologie di imprese
Unità 3:
Gli assestamenti, le
scritture di fine periodo e
il bilancio d’esercizio
secondo i principi contabili
IAS/IFRS
Il piano dei conti e le tipiche rilevazioni in partita
doppia delle imprese industriali relativamente alle
immobilizzazioni e ai contributi pubblici alle imprese
Gli assestamenti: completamenti, integrazioni,
rettifiche e ammortamenti.
Le scritture di fine periodo: riepilogo,
determinazione del risultato economico e chiusura
generale dei conti.
Dalla situazione contabile di fine periodo distinta in
patrimoniale ed economica al bilancio d’esercizio.
MODULO 3:
LE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI E PER FLUSSI
E LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI
UNITA' DIDATTICHE
COMPETENZE
Unità 1:
L’interpretazione della
gestione e le analisi di
bilancio
Unità 2:
Le analisi per indici
Unità 3:
Le analisi per flussi
Unità 4:
La revisione contabile
CONTENUTI
Le analisi di bilancio
Le analisi per indici
La metodologia delle analisi per indici.
La riclassificazione finanziaria dello Stato
patrimoniale e la rielaborazione del Conto economico
Realizzare attività di
rielaborazione e
interpretazione dei
dati raccolti e
archiviati nell’ambito
del sistema
informativo
aziendale.
Realizzare attività
comunicative in
relazione a diversi
contesti
Analisi della struttura patrimoniale, della situazione
finanziaria ed economica.
Il coordinamento degli indici e la relazione
interpretativa
Analisi di bilancio per flussi.
La metodologia dell’analisi dei flussi di CCN
Il rendiconto delle variazioni di CCN
Il rendiconto delle variazioni di liquidità
La revisione legale dei conti: soggetti incaricati, il
conferimento dell’incarico, i principi di revisione e la
relazione di revisione
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MODULO 4:
IL BILANCIO CON DATI A SCELTA
E LE IMPOSTE SUL REDDITO D’IMPRESA
UNITA' DIDATTICHE
Richiamo delle unità
didattiche su:
- Bilancio d’esercizio
- Rielaborazione del
bilancio
- Analisi di bilancio per
indici e per flussi
Unità 1:
Le imposte sul reddito
d’impresa
COMPETENZE
Saper redigere
partendo da alcuni
dati di contesto
aziendale un bilancio
con dati a scelta
Individuare e
accedere alla
normativa
pubblicistica,
civilistica e fiscale
delle imprese
CONTENUTI
Bilancio d’esercizio
Indici di bilancio
Relazioni logiche esistenti tra valori aziendali
Stato patrimoniale riclassificato
Conto economico:
- a costi e ricavi della produzione ottenuta
- a valore aggiunto
- a costi e ricavi della produzione venduta
Il concetto di reddito di impresa
I principi ai quali si ispirano le norme fiscali sui
componenti del reddito d’impresa
La relazione tra reddito contabile e reddito fiscale
Le norme del TUIR in riferimento ad alcuni
componenti del reddito d’impresa
Le imposte che colpiscono il reddito d’impresa
MODULO 5:
LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA E IL SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE
E CONTROLLO DELLA GESTIONE
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1:
La gestione strategica
d’impresa: dalla
definizione degli obiettivi e
l’analisi dell’ambiente alla
formulazione e
realizzazione del piano
strategico
Unità 2:
La COAN
COMPETENZE
Applicare i principi e
gli strumenti della
programmazione e
del controllo della
gestione,
analizzandone i
risultati.
Utilizzare il sistema
informativo aziendale
e gli strumenti di
comunicazione
integrata d’impresa
per realizzare attività
comunicative con
riferimento a diversi
contesti
CONTENUTI
La gestione come attività programmata
I concetti di strategia e pianificazione strategica
La “mission” aziendale
Dall’analisi degli ambienti interno ed esterno alla
definizione degli obiettivi aziendali
Strategie: di gruppo, prodotto/mercato, funzionali.
I piani e la realizzazione delle strategie
Tipologie di modelli strategici
I costi nelle imprese industriali: classificazioni e
configurazioni di costo
Il controllo dei costi e la contabilità industriale
La metodologia del calcolo dei costi di prodotto:
raccolta, localizzazione e imputazione dei costi
La contabilità analitica: full costing e direct costing
L’activity based costing
Pagina 23 di 66
Unità 3:
I costi nelle decisioni
aziendali
Unità 4:
Il controllo di gestione e i
suoi strumenti
Unità 5:
Il controllo budgetario e il
sistema di reporting
I problemi di scelta: la convenienza economica
La break-even analisys: rappresentazione grafica dei
problemi di convenienza economica e
determinazione del margine di sicurezza
La contabilità a costi standard
Il budget annuale e le sue articolazioni
La formazione dei budget settoriali: vendite, scorte
di prodotti finiti, produzione, consumi, scorte di
materie prime, approvvigionamenti, costi diretti,
costi generali di produzione, rimanenze, costi
commerciali, costi amministrativi e generali, del
risultato operativo.
Il budget degli investimenti e il budget finanziario
Il budget generale d’esercizio
Il controllo budgettario: vantaggi e limiti
Il sistema di reporting
L’analisi degli scostamenti nei costi, nei ricavi e nel
risultato industriale
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Istituto Tecnico
Vittorio Veneto
Salvemini
Latina
PROGRAMMAZIONE
DISCIPLINARE
DOCENTE
Saputo Remo
DISCIPLINA
ED. Fisica
CLASSE
5 A fm
Libro di testo
IN MOVIMENTO
Anno Scolastico
2015 – 2016
Marietti Scuola
MODULO 1: FTNESS
UNITA' DIDATTIC
Unità 1: POSSO FARCELA.
ATLETICA LEGGERA, ESERCIZI A CORPO
LIBERO, ESERCIZI CON PICCOLI E GRANDI
ATTREZZI.
Disciplinari:
Conoscere e saper applicare i principi basilari
del carico fisico.Saper strutturare
autonomamente una scheda di lavoro,
personale.
Organizzare le conoscenze acquisite per
realizzare progetti motori autonomi .
Trasversali:
Diagnosticare le proprie competenze ed
attitudini
Relazionarsi ( lavorare in gruppo ).
Dotarsi di criteri di autovalutazione e
misurazione delle proprie azioni e
prestazioni.
Unità 2:
SENTIRSI, CONOSCERSI, CONTROLLARSI.
ESERCITAZIONI A CORPO LIBERO,
ESERCIZI CON PICCOLI E GRANDI
ATTREZZI, ESERCIZI CON MACCHINARI
FITNEES, STAFFETTE E GARE, RIPETIZIONI
E SERIE A TEMPO.
Disciplinari:
Conoscere e saper applicare i principi basilari
del carico fisico.Saper strutturare
autonomamente una scheda di lavoro,
personale.
Organizzare le conoscenze acquisite per
realizzare progetti motori autonomi .
Trasversali:
Diagnosticare le proprie competenze ed
attitudini
Relazionarsi ( lavorare in gruppo ).
Dotarsi di criteri di autovalutazione e
misurazione delle proprie azioni e
prestazioni.
Pagina 25 di 66
MODULO 2: AVVIAMENTO ALLO SPORT
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1: SPORT DI SQUADRA:
Volley, Basket, Calcio a 5.
COMPETENZE
Disciplinari:
Conoscere e praticare, nei vari ruoli,
almeno due sport proposti durante le
lezioni.
Trasversali:
Diagnosticare le proprie competenze ed
attitudini.
Saper lavorare in gruppo.
Dotarsi di criteri di autovalutazione e
misurazione delle proprie azioni e
Unità 2: SPORT SINGOLI:
Tennis Tavolo, Volano, Tamburello.
prestazioni.
Disciplinari:
Conoscere e praticare, almeno due sport
proposti durante le lezioni.
Trasversali:
Diagnosticare le proprie competenze ed
attitudini.
Saper lavorare in gruppo.
Dotarsi di criteri di autovalutazione e
misurazione delle proprie azioni e
prestazioni.
MODULO 3: EDUCAZIONE ALLA SALUTE
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1: STAR BENE
ED. ALIMENTARE (Gli alimenti, il fabbisogno
energetico, alimentazione e sport.
COMPETENZE
Identificare e valutare l’efficacia di sani stili di
vita.
DOPING ( Che cosa è il doping,
sostanze vietate, pratiche vietate).
IL PRIMO SOCCORSO ( Come trattare
i traumi più comuni, emergenze e
urgenze)
Pagina 26 di 66
Istituto Tecnico
Vittorio Veneto
Salvemini
Latina
PROGRAMMAZIONE
DISCIPLINARE
DOCENTE
ANNALISA APICELLA
DISCIPLINA
RELIGIONE CATTOLICA
CLASSE
5° Aafm
Anno Scolastico
2015 – 2016
MODULO 1:”La responsabilità dell’uomo verso se stesso”
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1:Da individuo a
persona.
COMPETENZE
Avere una migliore
conoscenza di se stessi
e dei meccanismi della
propria personalità.
Riconoscere le varie
proposte etiche
contemporanee e la
posizione della Chiesa
cattolica.
CONTENUTI
Il rapporto con se stessi.
Un’identità da formare.
La dignità della persona umana e i diritti fondamentali.
Le proposte etiche contemporanee e l’etica cristianocattolica.
MODULO 2:”La responsabilità dell’uomo verso gli altri”
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1: La responsabilità
dell’uomo verso gli altri.
COMPETENZE
Riconoscere la
“diversità” come
ricchezza.
CONTENUTI
Il rapporto con l’altro.
Il pregiudizio razziale nella storia.
La Shoah.
Educare alla diversità.
L’etica multiculturale.
MODULO 3:”La responsabilità dell’uomo verso il mondo”
UNITA' DIDATTICHE
Unità 1:Vivere con e per
gli altri.
COMPETENZE
Individuare il
contributo della
riflessione cattolica
nella ricerca di
soluzioni ai problemi
attuali.
Riconoscere il valore
della solidarietà e
interdipendenza tra
uomini e popoli
Unità 2:L’etica cristiana in
relazione ad alcune
problematiche attuali
Confrontare la
posizione dell’etica
cattolica con alcune
problematiche attuali
CONTENUTI
Il principio della persona, del bene comune, della
sussidarietà e solidarietà.
La globalizzazione.
Lo squilibrio tra Nord e Sud del mondo.
Giustizia e carità.
L’economia etica (Cfr., Banca etica, Commercio equo
e solidale, Economia di comunione e di libertà).
La dottrina sociale della Chiesa e i rapporti
economici.
Popoli nel mondo: il migrante è il nostro prossimo.
Una società multiculturale integrata.
Questione ecologica.
Il terrorismo e il rispetto della vita umana.
Temi di attualità etc.
Pagina 27 di 66
SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME
Sono state svolte simulazioni delle prove d’esame nelle date sotto indicate.
Copia delle tracce e le griglie di valutazione adottate sono allegati al presente documento.
Ricordando che la normativa prevede le seguenti TIPOLOGIE della Prima Prova Scritta




Tipologia A - Analisi e il commento di un testo letterario o non letterario
Tipologia B - Argomento scelto fra quattro ambiti tematici (storico-politico, socioeconomico, artistico-letterario, tecnico-scientifico) svolto nella forma di un saggio breve o
articolo di giornale, relazione, intervista o lettera aperta
Tipologia C - Traccia di tipo storico
Tipologia D - Tema di attualità
sono state adottate nelle simulazioni della Prima Prova Scritta le seguenti tipologie:
Tutte le tipologie previste dalla normativa
_____________________________________________________________________
Ricordando che la normativa prevede le seguenti TIPOLOGIE della Terza Prova
Scritta






Tipologia A - trattazione sintetica (non più di 5 argomenti)
Tipologia B - quesiti a risposta singola (da 10 a 15 quesiti)
Tipologia C - quesiti a risposta multipla (da 30 a 40 quesiti)
Tipologia D - problemi scientifici a soluzione rapida (non più di 2)
Tipologia E - casi pratici e professionali (non più di 2)
Tipologia F - progetto (1)
e che se le tipologie B e C vengono utilizzate cumulativamente:
B quesiti a risposta singola (minimo 8 quesiti)
C quesiti a risposta multipla (minimo 16 quesiti)
il Consiglio di Classe ha scelto di adottare, nelle simulazioni della Terza Prova Scritta,
la seguente tipologia:
Tipologia B - quesiti a risposta singola
_____________________________________________________________________
Pagina 28 di 66
DATE DI SVOLGIMENTO DELLE PROVE SCRITTE D’ESAME SIMULATE
PRIMA PROVA SCRITTA:
1a simul. in data 14/03/2016
2a simul. in data 11/05/2016
SECONDA PROVA SCRITTA:
1a simul. in data 15/03/2016
2a simul. in data 12/05/2016
TERZA PROVA SCRITTA:
1a simul. in data 22/03/2016
2a simul. in data 09/05/2016
TRACCE DELLE SIMULAZIONI
Le tracce delle simulazioni delle prove d’esame (PRIMA, SECONDA e TERZA prova
scritta) vengono allegate al presente documento.
Pagina 29 di 66
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA - ITALIANO
Candidato___________________________________
INDICATORI
Classe ______________
DESCRITTORI
15/15
5
4
10/10
Esposizione e lessico sostanzialmente adeguati
3
2
Presenta errori di ortografia e sintassi non gravi, lessico sufficiente
2
1
Presenta errori ripetuti di ortografia, di sintassi gravi e/o lessico ristretto
1
0,5
Esauriente
4
2,5
Con alcune lacune e imprecisioni
3
2
Diverse lacune e imprecisioni
2
1,5
Incompleta
1
0,5
Imposta l’argomentazione gestendo con sicurezza gli elementi per la
redazione del saggio breve / articolo di giornale
Si serve sufficientemente degli elementi per la redazione di un saggio
breve/ articolo di giornale
4
2,5
3
2
Non sempre si attiene alle modalità di scrittura
2
1,5
Non si attiene alle modalità di scrittura
1
0,5
Sviluppa esaurientemente tutti i punti (con ricchezza di notizie storiche)
4
2,5
Sviluppa sufficientemente tutti i punti anche se in modo generico
3
2
Alcune parti del tema sono fuori traccia e/o non sono state sviluppate o
trattate soltanto con conoscenze sommarie
2
1,5
Scarsa conoscenza dell’argomento
1
0,5
Presente e riconoscibile
3
2
Riconoscibile
2
1
Poco riconoscibile
1
0,5
3
2
2
1
Argomenta solo su alcuni aspetti delle problematiche proposte
1
0,5
Il tema è organicamente strutturato
3
2
Il tema è sufficientemente strutturato
2
1
Il tema presenta una struttura disorganica
1
0,5
Rielaborazione e interpretazione autonoma e originale. Buona/ottima
capacità di approfondimento
3
2
Rielaborazione e interpretazione soddisfacente
2
1
Difficoltà diffuse ad operare sintesi, analisi e a formulare riflessioni
autonome e originali.
1
0,5
Utilizza il linguaggio in modo appropriato, corretto e fluido
Tipologia
CeD
Tipologia B
Saggio breve Tipologia A
articolo di
giornale
Tipologia C/D
Tema storico Tema di ordine
generale
Tipologia B
Saggio breve
articolo di giornale
Tipologia A
Tipologie
ABCD
Tipologie
ABCD
Correttezza
ortografica,
morfosintattica e
lessicale
Conoscenza e
individuazione della
natura del testo e
delle sue strutture
formali
Struttura e
coerenza
dell’argomentazione
Conoscenza degli
eventi storici
Conoscenza dei
temi legati al
corrente dibattito
culturale
Interpretazione
critica con
argomentazione
Organizzazione
sintetica ed
efficacia
argomentativa
Organizzazione
della struttura del
tema
Capacità di
approfondimento
riflessione e sintesi
Voto attribuito
Esposizione corretta, lessico adeguato
Presenta i dati in modo coerente, ne fornisce un’analisi sensata e li
dispone organicamente
Dispone i dati in modo organico e riesce ad argomentare sulle
problematiche proposte
a maggioranza 
all'unanimità 
______ /15mi
Latina, ________
I Commissari
____________________
____________________
____________________
____________________
____________________
____________________
Il Presidente
____________________
Pagina 30 di 66
3,5
2,5
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
ECONOMIA AZIENDALE
Candidato_________________________________
INDICATORI
Classe ______________
Descrittori
Valutazione
Trattazione di tutti i punti e i quesiti
Metà dei punti e dei quesiti
Almeno un punto o la metà dei quesiti
Appena accennata la trattazione
Del tutto preciso, corretto, specifico
Corretto, specifico con qualche imprecisione
Abbastanza corretto, preciso e specifico
Impreciso e spesso inadeguato
Completamente scorretto, impreciso
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
Ottimo/Eccellente
Discreto/buono
Sufficiente
Insufficiente
Nettamente insufficiente
Conoscenze complete e approfondite con
Ottimo/Eccellente
Aderenza alla traccia Più della metà dei punti e dei quesiti
Ampiezza nello
svolgimento della prova
Uso del linguaggio
Precisione, correttezza,
specificità
Conoscenza specifica spunti di originalità, interpretazioni corrette
dei contenuti
Conoscenze complete ma nozionistiche,
interpretazione corretta
Conoscenze essenziali interpretazione
corretta con qualche imprecisione
Conoscenze frammentarie e lacunose,
interpretazione lacunosa
Conoscenze inadeguate e/o inesistenti,
interpretazione scorretta
Impostazioni tecnico contabili corrette, dati
congrui, calcoli esatti
Impostazioni tecnico contabili corrette con
qualche imprecisione, dati quasi sempre
congrui, calcoli quasi sempre corretti
Impostazioni tecnico contabili e calcoli
parzialmente corretti, dati parzialmente
congrui
Impostazioni tecnico contabili frammentarie e
lacunose, dati poco congrui, calcoli non
sempre corretti
Impostazioni tecnico contabili del tutto
inadeguate, dati e calcoli errati
Sviluppo delle
conoscenze
Commenti, analisi e
motivazioni
Abilità
Correttezza delle
impostazioni
Congruenza dei dati
Correttezza dei calcoli
Voto attribuito
a maggioranza 
Punteggio
3
2,5
2
1,5
1
3
2,5
2
1,5
1
4
3,5
Discreto/buono
Sufficiente
3
Insufficiente
2
Nettamente insufficiente
1
Ottimo/Eccellente
5
Discreto/buono
4
Sufficiente
3
Insufficiente
2
Nettamente insufficiente
1
all'unanimità 
______ /15mi
Latina, ________
I Commissari
____________________
____________________
____________________
____________________
____________________
____________________
Il Presidente
____________________
Pagina 31 di 66
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
Punti
Completa con qualche imprecisione
Corretta ed essenziale
Superficiale e frammentaria
Scorretta e incompleta
Scarsa e confusa
Linguaggio specifico, corretto e con varietà lessicale
COMPETENZA LINGUISTICO ESPRESSIVA max p. 4
Linguaggio scorrevole e corretto
Linguaggio non sempre chiaro e appropriato
Linguaggio confuso e scorretto
Analisi e sintesi coerenti e autonome
CAPACITA' DI ANALISI E
SINTESI max p. 3
COMPETENZA A
RIELABORARE
INFORMAZIONI max p. 2
Analisi e sintesi parziali e imprecise
Gravi difficoltà nell'effettuare analisi e sintesi
corrette
Sa organizzare dati e informazioni in modo corretto
Sa organizzare dati e informazioni con qualche
difficoltà
CANDIDATO _________________________________
materia
6
5
4
3
2
1
4
3
2
1
3
2
1
Completa e approfondita
CONOSCENZA DEGLI
ARGOMENTI max p. 6
materia
MATERIE
materia
materia
2
1
Totali *
* Se il candidato ad un singolo quesito non fornisce alcuna risposta viene attribuito punteggio "zero". Il voto assegnato alla prova è calcolato dividendo la sommatoria dei totali
dei punteggi attribuiti a ciascun quesito (sulla base degli indicatori stabiliti) per 12 (numero dei quesiti). In presenza di valori decimali il voto è arrotondato per eccesso se il
decimale è uguale o superiore a cinque, per difetto in caso contrario. Punteggio max 15/15 - Sufficienza 10/15
Latina, ______________
Voto attribuito a maggioranza  all'unanimità 
______/15mi
Sommatoria punteggi
I Commissari
Σ
____________________
____________________
Il Presidente
____________________
____________________
____________________
____________________
Σ : 12
____________________
Pagina 32 di 66
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO – Max 30 punti
Candidato_________________________________
Descrittori
Classe ______________
Indicatori
Conoscenza degli
argomenti
Ampia ed approfondita
Completa e approfondita
Completa ma non approfondita
Completa con qualche imprecisione
Corretta ed essenziale
Adeguata
Incompleta
Superficiale
Inadeguata e incompleta
Superficiale e frammentaria
Scarsa e confusa
Non conosce gli argomenti
Max punti 12
Competenza
linguistica
Max punti 9
Capacità di analisi e di
sintesi
Max punti 5
Competenza a
rielaborare dati e
informazioni
Max punti 4
Punti
…….
Esposizione fluida e approfondita
Esposizione appropriata e corretta
Esposizione scorrevole
Esposizione adeguata
Esposizione non sempre chiara e corretta
Inadeguata e imprecisa
Esposizione confusa e scorretta
Esposizione completamente scorretta e imprecisa
Non conosce gli argomenti
9
8
7
6
5
4
3
2
1
…….
Sa effettuare analisi e sintesi coerenti ed autonome
Sa effettuare analisi e sintesi anche se con qualche imprecisione
Sa effettuare analisi e sintesi, sebbene talvolta parziali
Effettua analisi e sintesi non sempre corrette
Non sa effettuare analisi e sintesi corrette
5
4
3
2
1
…….
Ha competenze rielaborative buone e creative
Sa organizzare dati ed informazioni in modo semplice
Sa organizzare dati ed informazioni con difficoltà
Non sa organizzare dati ed informazioni
4
3
2
1
Voto in 30mi _________
Latina, ________
Misurazione e
valutazione
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
I Commissari
______________________
______________________
______________________
______________________
______________________
______________________

Unanimità
 Maggioranza
Il Presidente
___________________
Pagina 33 di 66
…….
SITUAZIONE FINALE DELLA CLASSE
Livelli
Area linguistico - umanistica
Area tecnico – professionale
Ottimo / Buono
50
%
50
%
Discreto
15
%
15
%
Sufficiente
20
%
20
%
Insufficiente
15
%
15
%
ELENCO DEGLI EVENTUALI ALLEGATI
1
Traccia della prima simulazione della prima prova scritta d’esame
2
Traccia della prima simulazione della seconda prova scritta d’esame
3
Traccia della prima simulazione della terza prova scritta d’esame
4
Traccia della seconda simulazione della prima prova scritta d’esame
5
Traccia della seconda simulazione della seconda prova scritta d’esame
6
Traccia della seconda simulazione della terza prova scritta d’esame
Pagina 34 di 66
Il presente documento sarà acquisito all’albo dell’Istituto e consegnato in copia a ciascun candidato
Il consiglio di classe
N.
DISCIPLINA
DOCENTE
1
Lettere/Storia
De Cupis Arinalda
2
Inglese
Vitali Maria
3
Francese
Maretto Alessandra
4
Matematica
Ricci Francesco
5
Economia aziendale Pantaleo Pasquale
6
Diritto/Economia
De Biaggio Patrizia
7
Educazione fisica
Saputo Remo
8
Religione
Apicella Annalisa
Firma degli Studenti Rappresentanti di Classe
FIRMA
Cecere Michela
_____________________
Milan Veronica
_____________________
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Paola Di Veroli
_______________________
Latina _13_ maggio 2016
Pagina 35 di 66
ALLEGATI:
DIPARTIMENTO DI LETTERE
Simulazione Esame di Stato – Lunedì 14 marzo 2016
PROVA DI ITALIANO
________________________________________________________________________________
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
Pellegrinaggio
Valloncello dell’albero isolato il 16 agosto 1916
In agguato
in questa budella
di maceria
ore e ore
ho trascinato
la mia carcassa (1)
usata dal fango
come una suola
e come un seme
di spinalba (2)
Ungaretti
uomo di pena
ti basta un’illusione
per farti coraggio
Un riflettore (3)
di là
mette un mare
nella nebbia.
Il testo proposto appartiene alla prima raccolta delle poesie di Ungaretti, IL PORTO SEPOLTO
(1917), poi confluito in ALLEGRIA DI NAUFRAGI (1919)
NOTE
1. la mia carcassa : il mio corpo tormentato -dalla guerra. - 2. spinalba: biancospino - 3. Un riflettore: usato
per illuminare le trincee - G.Ungaretti, Vita d’un uomo, Tutte le poesie
1. COMPRENSIONE COMPLESSIVA
Individua il tema trattato in ciascuna delle tre parti del testo e la situazione psicologica vissuta
dal poeta.
2. ANALISI DEL TESTO
a. Analizza la disposizione dei versi, l’uso della punteggiatura, la sintassi, l’analogia.
b. Con quale lessico viene descritta la dolorosa esperienza della guerra nella prima parte
del testo?
c. La condizione esistenziale del poeta è solo negativa o presenta anche qualche
elemento positivo? Riguarda solo il poeta o si può estendere a tutta l’umanità?
Pagina 36 di 66
3. CONTESTUALIZZAZIONE
a. Cosa rappresenta la guerra, tema dominante dell’Allegria ? E’ coerente questa
rappresentazione con la scelta interventista di Ungaretti?
b. Il tema della guerra è presente in molti testi della letteratura: collega il testo proposto
con altri da te conosciuti.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN
“ARTICOLO DI GIORNALE”
(Puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale»,
utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati
forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con
opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio
un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’ «articolo
di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che
l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare
cinque colonne di metà di foglio protocollo.
B1) AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO
Argomento La bellezza salverà il mondo
Documento 1
“L'arte è la via umile al mistero e la vittoria della luce sul buio: per questo la bellezza non muore
mai.” Suor Maria Gloria Riva (religiosa e storica dell'arte)
Documento 2
L'umanità può vivere senza la scienza, può vivere senza pane, ma soltanto senza la bellezza non
potrebbe più vivere perché non ci sarebbe più nulla da fare al mondo. Tutto il segreto è qui. Tutta la
storia è qui. (I Demoni, F. Dostoevskij)
Documento 3
Egli era per così dire tutto impregnato d’arte […]. Dal padre appunto ebbe il culto delle cose d’arte,
il culto spassionato della bellezza, il paradossale disprezzo de' pregiudizi, l'avidità del piacere. […]
fin dal principio egli fu prodigo di sé; poiché la grande forza sensitiva, ond’egli era dotato, non si
stancava mai di fornire tesori alle sue prodigalità. Ma l’espansione di quella forza era in la distruzione
di un’altra forza, della forza morale che il padre stesso non aveva ritegno a reprimere. [...] Il padre gli
aveva dato, tra le altre, questa massima fondamentale: bisogna fare la propria vita come un’opera
d’arte. Bisogna che la vita d'un uomo d’intelletto sia opera di lui. La superiorità vera è tutta qui. (G.
D’Annunzio, Il piacere, libro I, cap. II)
Documento 4
Intervista Prof Magatti La bellezza salverà il mondo?
Non c’è salvezza senza bellezza (anche in economia).
Sì, la bellezza salverà il mondo. Le società moderne, che l'hanno dimenticata, interpretando il
benessere come una questione materiale, stanno andando verso la propria infelicità proprio a causa
di questa dimenticanza Prof. Magatti, la bellezza salverà il mondo? E questo ha a che fare in qualche
modo con la crisi che l”Italia sta vivendo? Non c’è salvezza senza bellezza. Il mondo non può essere
salvato dall'economia, dalla tecnologia e neppure dalla religione, se ci si dimentica della bellezza.
Senza bellezza non c’è salvezza, lo sanno tutte le religioni che associano all’idea del Paradiso l’idea
della bellezza, le regioni antiche lo hanno sempre saputo. Spesso il concetto di bellezza si
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accompagna a quello di tentazione. E’ una distorsione che nulla ha a che fare con la religione e
neppure con la religione cristiana. Basterebbe citare San Tommaso per dire che la bellezza è un
elemento costitutivo del bene. Non possediamo la bellezza. La bellezza è qualche cosa che ci prende,
che ci rapisce, nella quale ci immergiamo ma non possiamo possederla, non è qualcosa che possiamo
acquistare. La bellezza non è un possesso, ma si contempla, ci riempie, ci trasforma, ci fa respirare
e ci fa vedere le cose diversamente da come le vediamo senza, allarga lo sguardo e il cuore.
Tutti sono in grado di fruirne?
La bellezza è qualche cosa che gli uomini riconoscono. Ciò non vuol dire che i canoni della bellezza
siano gli stessi per tutti. Ciascuno di noi ha concezioni estetiche diverse, che dipendono da fattori
culturali, contingenti, soggettivi. Ma la disposizione di fondo all’esperienza estetica della bellezza è
costitutiva dell’essere umano. Tutti percepiamo la bellezza come qualche cosa di desiderabile,
superiore, abbondante, che ci fa stare bene.
Se la bellezza è abbondanza e salvezza, le nostre economie ricche si salveranno?
La bellezza è ricchezza, dove non c’è bellezza siamo tutti un po’ più poveri. Ma lo sviluppo che cerca
solo efficienze non raggiunge il suo obiettivo, che è quello di creare benessere. Sin dall’antichità
l’uomo ha avuto chiari questi concetti. E’ paradossale che nelle società avanzate ci si dimentichi
proprio della bellezza, la quale è un elemento costitutivo e non un elemento riconducibile alla mera
materia. Le società antiche, più povere, si sono sempre date cura della bellezza. L’idea di benessere
tende ad ammalarsi quando si associa al benessere un valore quantitativo.
Documento 5
Intervista a Massimo Cacciari “La bellezza salverà il mondo?”
Prof. Cacciari ma davvero la bellezza salverà il mondoOggi la celebre frase di Dostoevskij la ripetono tutti,
ma l'impressione é che pochi la comprendano. Alla sua domanda rispondo che dipende da cosa si intende per
bellezza. Tra i tanti che oggi ripetono e condividono la frase di Dostoevskij, quanti si sono chiesti che cosa sia
effettivamente la bellezza? […]. Per Dostoevskij la bellezza non ha nulla di sentimentale. E un concetto
impegnativo, profondo. La bellezza per lui può salvare il mondo, in quanto é teofania, é manifestazione della
Trinità. Se ci poniamo sul livello della frase di Dostoevskij, la bellezza può realmente salvare il mondo perché
è lo splendore in terra della verità, e per lui la verità è Dio, il Dio cristiano, la Trinità, in particolare nella
inflessione ortodossa, che tuttavia possiede dimensioni che troviamo anche in Tommaso d'Aquino. Ben diverso
il discorso se si prende la concezione classica della verità.
Ci dica…
Per i greci Kalon, il bello, indica la funzionalità, ciò che funziona bene. Ciò che è bello lo è perché
utile, serve, é dentro una funzionalità armonica. […]. Il problema é che oggi prevale un'idea
puramente estetica di bellezza. La bellezza é il piacere e nulla più. Se la bellezza é solo questo, non
salva proprio un bel niente.
Perché?
Perché se la bellezza si identifica con il piacere, allora ognuno é chiuso nella propria reazione
personale, ovvero proprio in quell'individualismo che é il grande limite della società attuale. Se la
bellezza é questo si alimenta quello che é il grande problema della società di oggi, ovvero
l'individualismo. Far coincidere il bello con il "mi piace" é un disastro, altroché salvezza! Oggi
siamo immersi in un mondo devastato, immerso nell’individualismo e bisogna uscirne.
Cosa può spezzare questa chiusura?
E chi può saperlo? Forse davvero occorre un Dio che scenda sulla terra. E già venuto una volta, ed
é andata come é andata. Magari una seconda volta andrà meglio!
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doc. n. 6 Sandro Botticelli – La Nascita di Venere
B 2)AMBITO SOCIO-ECONOMICO
Argomento - La terra è ferita: serve una conversione ecologica»
DOC. N.1 « Laudato si’, mi’ Signore », cantava san Francesco d’Assisi. In questo bel cantico ci
ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo
l’esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: « Laudato si’, mi’ Signore,
per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti
flori et herba ».Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso
irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo
suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel cuore umano ferito
dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria
e negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e
devastata terra, che « geme e soffre le doglie del parto » (Rm 8,22). Dimentichiamo che noi stessi
siamo terra (cfr Gen 2,7). Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è
quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora. Enciclica Laudato si’
DOC .N.2 (...) Quest’enciclica, infatti, è innanzi tutto una dura ma obiettiva presa di coscienza sulla realtà
della nostra casa comune, la terra con il suo Creato. È lucidissima nell’analisi di quanto danno abbiamo fatto
alle cose e alle persone impostando i nostri modelli di sviluppo in maniera dissennata, per cui abbiamo lasciato
che la nostra politica soggiacesse all’economia e l’economia alla tecnologia. Nella sua prima parte lo scritto
è un perfetto riassunto, altamente educativo, della situazione in cui si trova il mondo: inquinamento e
cambiamento climatico, la questione dell’acqua ,la perdita di biodiversità con le conseguenze del
deterioramento della qualità della vita umana, il degrado sociale, il diffondersi dell’iniquità in un mare
d’indifferenza e di presunta impotenza. . Nel testo di Francesco non mancano riferimenti chiarissimi e
trasparenti a un sistema tecno-finanziario che non funziona e che dimostra ogni giorno la sua
incompatibilità con una società armonica e giusta. (...) L’enciclica ci chiede di partire dalle risorse, dalla terra,
dall’acqua, dall’agricoltura e dal cibo, quindi da un afflato ecologico che però immediatamente comprende
anche l’uomo e non può più tollerare le ingiustizie che perpetriamo, tanto alla natura quanto ai nostri fratelli
e sorelle. Carlo Petrini: «Nuovi stili di vita per salvare il mondo e chi lo abita»
DOC.N. 3
Sono un archeologo e il presidente del Fondo Ambiente Italiano e come tale non posso non
rispondere all'appello del Papa. Prima, proprio perché l'archeologo, che tutto incontra scavando, del
tutto sempre si preoccupa, dando valore sia al Colosseo e sia a ossa, lische e noccioli contenuti in una
sua fogna, per cui ha un forte senso del contesto… Poi, perché il presidente FAI intende l'ambiente
non come una natura preminente e contrapposta alla cultura, ma come il solo in grado di comprendere
insieme natura, paesaggio e patrimonio storico e artistico, come la Costituzione italiana prevede e
impone di tutelare e promuovere e che l'Enciclica assume come idea unitaria e onnicomprensiva,
lontano da qualsiasi naturalistica unilateralità. L'Enciclica edita a Roma guarda al globo non dagli
splendori accumulati sopra la tomba di Pietro ma dalle periferie miserrime dell'America latina,
che rappresentano l'ultimo confine, la fine del mondo del tempo nostro. Nulla di romano, d'italiano e
di europeo in questo sguardo universale, consentito da Roma, ma che si oppone alla Roma dei re, dei
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consoli, dei principi e forse anche degli stessi sovrani del potere temporale pontificio, nelle cui stanze
l'ultimo vescovo ha rifiutato di abitare, per tornare a imitare il falegname di Nazareth, messia e figlio
di Dio- Il presidente del FAI Andrea Carandini interviene nel dibattito sull'Enciclica di Papa
Francesco aperto dall'economista Marco Vitale. Gennaio 2016
DOC. N.4
Nel ristretto ambito in cui si sono svolti i colloqui, l’accordo approvato dalla conferenza Onu sul
clima di Parigi è un grande successo. L’accordo sul tetto fissato per il riscaldamento globale (”ben al
di sotto dei 2 gradi centigradi, dopo che per tanti anni questa richiesta era stata respinta, può essere
visto come una clamorosa vittoria. Da questo e altri punti di vista, il documento finale è più forte di
quanto molti si aspettassero. (…) I nostri governi si preoccupano tanto di non oberare di debiti le
prossime generazioni, ma hanno appena deciso di lasciare loro un’eredità ancora più pericolosa:
l’anidride carbonica prodotta dal protrarsi dell’uso dei combustibili fossili, e le conseguenze a lungo
termine che questo avrà sul clima del pianeta. Con un aumento delle temperature di 2 gradi, ampie
regioni della superficie terrestre diventeranno meno abitabili, e probabilmente le loro popolazioni
saranno colpite da fenomeni estremi: periodi di siccità più lunghi in alcune zone, e inondazioni
devastanti in altre, che potrebbero influire notevolmente sull’approvvigionamento alimentare. In
molte parti del mondo, isole e zone costiere rischieranno di essere inghiottite dalle onde. George
Monbiot, The Guardian, Regno Unito 13 dicembre 201
DOC. N.5
Nel suo terzo reportage dalla conferenza di Parigi, Naomi Klein conversa con
la giornalista di Mediapart Jade Lindgaard per spiegare come gli attivisti devono continuare a fare
pressione sulle aziende che producono combustili fossili e influenzano la politica anche alla Cop21.
Il 5 dicembre i rappresentanti delle delegazioni degli oltre 190 paesi presenti alla conferenza hanno
consegnato al ministro degli esteri francese Laurent Fabius, nelle vesti di presidente della
conferenza, una bozza dell’accordo. Tuttavia, secondo Lindgaard e Klein, il testo “non presenta
nessuno strumento per combattere i cambiamenti climatici”. Per Naomi Klein a Parigi ci sono
poche proposte e troppe compagnie petrolifere. 07 dicembre 2015
B 3)AMBITO STORICO-POLITICO
Argomento: La lunga strada dei diritti dal voto alle donne
DOC. N. 1
Nel 1946 le donne italiane votano per la prima volta. Poche tra quelle che con slancio ma
ordinatamente fanno la fila ai seggi, chi con un bambino in braccio, chi orgogliosa del vestito
più bello, chi trepidante ed esausta dopo mesi di impegno politico, sanno che quel giorno vede
la realizzazione di speranze e aspettative che in passato hanno caratterizzato più di una
generazione di donne. In gran parte ignare di questa lunga storia si confessarono anche le
principali dirigenti del Centro Femminile Italiano, dell’Unione Donne Italiane, impegnate, a
guerra appena conclusa, in un vero e proprio apprendistato della politica tra le donne. Se il
voto femminile rappresenta un momento chiave del lungo processo di ricostruzione politica e
morale dell’Italia dopo, la guerra e i venti anni della dittatura fascista, la storia della battaglia
per la conquista del voto comincia, va detto, molto prima. Marina d'Amelia - Donne alle
urne.
DOC. N. 2
Pagina 40 di 66
Teresa Noce, una delle donne elette all’Assemblea Costituente, nella sua autobiografia, rivoluzionaria
professionale, ricorda:
Le elezioni per l’Assemblea Costituente furono le prime elezioni politiche democratiche dopo la
Liberazione. Votarono anche le donne, a cui era stato finalmente concesso il diritto di voto. Dopo la
loro partecipazione alle lotte contro il fascismo e alla guerra partigiana, sarebbe stato difficile
continuare a negare loro il diritto di voto. Anche il grande numero di condannate dal Tribunale
Speciale durante il ventennio nero, quasi tutte comuniste, aveva contribuito a dimostrare la maturità
politica delle donne. Nel nostro partito, però, come in altri del CLN, non vi era stato un completo
accordo. Si diceva che, data l’arretratezza persistente tra le grandi masse femminili, specialmente in
quelle delle,campagne e del Meridione, ancora in prevalenza dominate dalla Chiesa, avremmo portato
solo milioni di voti alla Democrazia Cristiana. Ma prevalse, giustamente, la tesi che il voto era una
conquista di libertà civile e democratica per le donne e che, nell’esercizio del voto, anche le masse
più arretrate potevano sperimentare la loro educazione politica. […] Fui designata capolista nelle due
circoscrizioni di Modena-Reggio e di Parma-Piacenza. La campagna elettorale fu una faticaccia.
Parlai dappertutto con la mia solita foga fino a perdere completamente la voce. […] Il ricordo di
una costituente di Teresa Noce
DOC. N. 3
Nel periodo Risorgimentale in Italia il dibattito sui diritti delle donne, la loro educazione ed
emancipazione fu assai provinciale. Molti degli "illustri pensatori" del Risorgimento italiano si
limitarono a ribadire la soggezione della donna. Secondo Gioberti: "La donna, insomma, è in un
certo modo verso l’uomo ciò che è il vegetale verso l’animale, o la pianta parassita verso quella che
si regge e si sostentata da sé". Per Rosmini: "Compete al marito, secondo la convenienza della
natura, essere capo e signore; compete alla moglie, e sta bene, essere quasi un’accessione, un
compimento del marito, tutta consacrata a lui e dal suo nome dominata". Secondo Filangieri spetta
alla donna l’amministrazione della famiglia e della prole, mentre le funzioni civili spettano all’uomo.
Simili teorie furono alla base del diritto di famiglia dell’Italia unita, riformato soltanto nel 1975.
Anche per quanto riguardava i diritti politici, il dibattito in Italia era stato assai poco acceso. Le stesse
donne attive sulla scena politica erano uno sparuto gruppo di eccezioni
DOC. N. 4
Nel libro "Politica della Famiglia" del teorico fascista Loffredo, si legge: "La donna deve ritornare
sotto al sudditanza assoluta dell’uomo, padre o marito; sudditanza e, quindi, inferiorità spirituale,
culturale ed economica" per far questo consiglia agli Stati di vietare l’istruzione professionale delle
donne, e di concedere soltanto quell’istruzione che ne faccia "un’eccellente madre di famiglia e
padrona di casa".
DOC. N. 5
"Lina Merlin ricorda che, quando propose alla Costituente l'emendamento al testo dell' articolo 3 della
Costituzione con l'aggiunta delle parole "di sesso", alcuni colleghi osservarono "che con le parole
"tutti i cittadini" si indicavano uomini e donne, il mio emendamento era dunque superfluo" e lei
replicò: "Cittadino è considerato solo l'uomo con i calzoni, e non le donne, anche se oggi la moda
consente loro di portare i calzoni". (Anna Rossi-Doria, Diventare cittadine. Il voto alle donne in Italia,
Firenze, Giunti, 1996).
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DOC. N.6
La conquista del voto, sancita dal decreto legislativo n. 23 del 1° febbraio del 1945, avviene dopo
settantaquattro anni dalla prima richiesta di voto alle donne presentata nel Parlamento del Regno
Unito nel 1871. Il diritto di voto pur arrivando "quasi alla chetichella", al culmine della lotta di
liberazione e mentre si cominciano a porre le basi del futuro stato democratico, rappresenta un
momento di passaggio, uno snodo in un cammino di battaglie per i diritti civili che, iniziato un secolo
prima, è proseguito per la loro realizzazione concreta negli anni del secondo dopoguerra e continua
ancora oggi. Laura Derossi, Università di Torino
DOC.N. 7
Articolo 48 della Costituzione italiana:
"Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età.
Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico.
Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale
irrevocabile o nei casi di indignità morale indicati dalla legge."
DOC .N. 8
Era il 1 febbraio 1945. Con la guerra ancora in corso, l'Italia già attraversata dai carri armati alleati
allarga a tutti i cittadini il diritto a scegliersi i propri rappresentanti in Parlamento e instaura il
suffragio universale. E' il Governo Bonomi III, sostenuto da Democrazia Cristiana, Partito
Comunista, Partito Liberale e Partito Democratico del Lavoro, a varare il Decreto legislativo
numero 23 che estende alle donne il diritto di voto. Un fatto storico. Varato dal Consiglio dei
Ministri il 1° febbraio 1945, il provvedimento nasce su proposta dei comunista Palmiro Togliatti,
allora vicepresidente del Consiglio dei Ministri, e il democristiano Alcide De Gasperi, ministro
degli Esteri. Uno dei primi compromessi virtuosi in nome di una conquista più alta e nobile. Le
elezioni amministrative tra marzo e aprile del 1946 segnarono l'inizio della nuova era culturale. Ma
è nel 2 giugno dello stesso anno, in occasione del Referendum tra Monarchia e Repubblica e
l'elezione dell'Assemblea costituente, che avviene la prima partecipazione di massa al voto
elettorale delle donne. Un ulteriore passo verso quell'uguaglianza dei diritti che fu sancita a breve
con la nascita della Costituzione nel 1947. ilmamilio.it
DOC. N. 9
Viene qui riportato, in ordine alfabetico, l'elenco dei vari Stati con accanto l'indicazione della data in cui in essi è stato
introdotto
il
diritto
di
voto
per
le
donne
(suffragio
femminile):
Albania, 1946; Argentina, 1947; Australia, 1902; Austria, 1919; Belgio, 1920; Bolivia, 1945; Brasile, 1946; Bulgaria,
1947; Canada, 1918; Cecoslovacchia, 1919; Ceylon, 1931; Cile, 1949; Cina, 1947; Corea, 1948; Costa Rica, 1936, Cuba,
1940, Danimarca, 1915; Ecuador, 1946; Egitto, 1956; El Salvador, 1946; Filippine, 1937; Finlandia, 1906; Francia, 1946;
Germania, 1919; Giappone, 1945; Giordania, 1955; Grecia, 1949; Guatemala, 1945; Honduras, 1955; India, 1921;
Indonesia, 1949; Inghilterra, 1918; Israele, 1948; Italia, 1945; Jugoslavia,1945; Libano, 1952; Liberia, 1945;
Lussemburgo, 1919; Mongolia, 1944; Norvegia, 1953; Nuova Zelanda, 1893; Olanda, 1919; Pakistan, 1921; Panama,
1946; Polonia, 1919; Portogallo, 1945; Repubblica Dominicana, 1942; Romania, 1946; Siria, 1949; Spagna, 1942; Svezia,
1921; Tailandia, 1932; Turchia, 1934; Ungheria,1945; Unione Sudafricana,1930; URSS, 1917; USA, 1920; Venezuela,
1942." (Esistere come donna, a cura di Rachele Farina, Milano, Mazzotta, 1983, p. 72).
B 4)AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
Argomento: Il cammino della scienza
Documenti
1) IL buon vecchio Einstein si è salvato. La sua teoria della relatività, messa in forse dagli esperimenti
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del Cern sui neutrini veloci, si è salvata anch' essa. È stato infatti annunciato che le macchine usate per l'
esperimento erano difettose. L' episodio ci permette di fare alcune considerazioni. La prima, anticipata di molti
decenni dallo stesso Einstein, è che «la scienza non è una repubblica delle banane, in cui succedono rivoluzioni
ogni sei mesi». Il pubblico si appassiona sempre ai cambiamenti epocali, ma forse nella scienza è più utile
concentrarsi sugli aspetti ormai assodati, sui risultati acquisiti, che non sulle nuove idee che ancora attendono
conferme e verifiche. La seconda considerazione è, però, che all' annuncio dell' esperimento il mondo intero
si è coalizzato nel tentativo di comprendere quali sarebbero state le conseguenze teoriche e pratiche di una
velocità superluminale dei neutrini. Articoli di giornale, discussioni sui blog, seminari di ricerca hanno rivisto
i fondamenti della relatività di Einstein, mettendo a volte in luce aspetti nascosti o impostazioni innovative che
un secolo di abitudine alla teoria avevano lasciato in ombra. In un' intervista al nostro giornale, pochi giorni
dopo l' annuncio dei risultati dell' esperimento, il premio Nobel Shelly Glashow ha sottolineato quali sarebbero
state le conseguenze d' una conferma dell' esperimento: conseguenze così in contrasto con il resto della fisica
conosciuta, che costituivano quasi una confutazione per assurdo dell' esperimento stesso. Ma questi suoi
contributi, insieme a quelli di molti altri, ci hanno comunque chiarificato che possiamo considerare la velocità
della luce come un limite insuperabile,e possiamo continuarea usare la relatività come una teoria insostituibile.
Gli occhi del mondo intero si concentrano ora, dopo l' ubriacatura dei neutrini, su altri esperimenti del Cern e
di altri laboratori. In particolare, l' annunciata e probabile scoperta della cosiddetta «particella di Dio», così
come dell' attesa, ma per ora ancora non verificata, esistenza di «particelle simmetriche». L' episodio dimostra
comunque come la scienza contenga dentro di sé gli anticorpi per i propri possibili errori, e come in un breve
volgere di tempo la comunità scientifica possa mettere proposte anche rivoluzionarie sotto il microscopio per
verificarle o confutarle. E' in questo processo dialettico di dimostrazioni e refutazioni che si cela il segreto del
successo della scienza.( Piergiorgio Odifreddi , La Vendetta Di Einstein , La Repubblica, 23 febbraio 2012
)
DOC. N. 2 “La scienza non posa su un solido strato di roccia. l’ardita struttura delle sue teorie si eleva, per
cosìdire, sopra una palude. È come un edificio costruito su palafitte. Le palafitte vengono conficcate dall’alto,
giù nella palude, ma non in una base naturale o “data”; e il fatto che desistiamo dai nostri tentativi di conficcare
più a fondo le palafitte non significa che abbiamo trovato un terreno solido. Semplicemente ci fermiamo
quando siamo soddisfatti e riteniamo che almeno per il momento i sostegni siano abbastanza stabili da
sorreggere la struttura.” (Karl Popper, La logica della scoperta scientifica, 1934)
DOC. N .3 “Sebbene il preconcetto e la resistenza all’innovazione possano impedire molto facilmente il
progresso scientifico, la loro onnipresenza è tuttavia un chiaro sintomo delle caratteristiche dalle quali
dipende la continua vitalità della ricerca. Chiamerò tali caratteristiche, nel loro insieme, il dogmatismo della
scienza matura… Non c’è bisogno di fare della resistenza o del dogma una virtù per riconoscere che nessuna
scienza matura potrebbe esistere senza di loro. (T. Kuhn, La funzione del dogma nella ricerca scientifica,
1963)
DOC. N. 4
Il comandar poi a gli stessi professori d'astronomia, che procurino per lor medesimi di cautelarsi
contro alle proprie osservazioni e dimostrazioni, come quelle che non possino esser altro che fallacie e
sofismi, è un comandargli cosa più che impossibile a farsi; perché non solamente se gli comanda che non
vegghino quel che e' veggono e che non intendino quel che gl'intendono, ma che, cercando, trovino il
contrario di quello che gli vien per le mani. Però, prima che far questo, bisognerebbe che fusse lor mostrato il
modo di far che le potenze dell'anima si comandassero l'una all'altra, e le inferiori alle superiori, sì che
l'immaginativa e la volontà potessero e volessero credere il contrario di quel che l'intelletto intende (parlo
sempre delle proposizioni pure naturali e che non sono de Fide, e non delle sopranaturali e de Fide). Io vorrei
pregar questi prudentissimi Padri, che volessero con ogni diligenza considerare la differenza che è tra le
dottrine opinabili e le dimostrative; acciò, rappresentandosi bene avanti la mente con qual forza stringhino le
necessarie illazioni, si accertassero maggiormente come non è in potestà de' professori delle scienze
demostrative il mutar l'opinioni a voglia loro, applicandosi ora a questa ed ora a quella, e che gran differenza
è tra il comandare a un matematico o a un filosofo e 'l disporre un mercante o un legista, e che non con,
l'istessa facilità si possono mutare le conclusioni dimostrate circa le cose della natura e del cielo, che le
opinioni circa a quello che sia lecito o no in un contratto, in un censo, in un cambio.
Galileo Galilei, Lettera a Madama Cristina Di Lorena Granduchessa Di Toscana, (1615)
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DOC. N. 5
Vale la pena di mostrare , con uno specifico esempio, a che cosa Bachelrd intendeva quando parlava
1) di ostacoli epistemologici, 2) del distacco della scienza dal realismo del senso comune , 3) di una falsa
continuità storica(fondata sull’uso delle stesse parole) . Fino all’ Ottocento appare del tutto evidente che per
illuminare è necessario bruciare una qualche materia. Nella lampada elettrica a filo incandescente di Edison,
al contrario, si tratta di impedire che una materia bruci. L’ampolla di vetro non serve a proteggere la fiamma
dall’aria, ma a garantire il vuoto attorno al filamento. Le vecchie e le nuove lampade hanno una sola cosa in
comune: servono a sconfiggere il buio. Possiamo designarle con lo stesso termine solo adottando questo
punto di vista , che è il punto di vista della vita quotidiana. In realtà quel mutamento tecnico implica una
complicata teoria della combustione , che ha a che fare con la altrettanto complicata storia della scoperta
dell’ossigeno.
(Paolo Rossi, La nascita della scienza moderna in Europa, Laterza 1997)
TIPOLOGIA C - TEMADIARGOMENTO STORICO
Il primo conflitto mondiale si concluse con la disintegrazione di grossi e potenti imperi. Le
modifiche radicali intervenute nell'assetto geopolitico generarono tra le nuove potenze rapporti
conflittuali, che portarono alla seconda guerra mondiale e che pesano ancora oggi sulla politica
europea. Il candidato discuta e sviluppi l'argomento proposto, esponendo le proprie
riflessioni.
TIPOLOGIA D - TEMADI ORDINE GENERALE
Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà
vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia,
quando Leopardi ammirava l’infinito.. perché la lettura è un’immortalità
all’indietro".Dall’articolo di Umberto Eco “Perché i libri allungano la vita”
pubblicato sulla rubrica La bustina di Minerva, L’Espresso, 2 giugno 1991.
Durata massima della prova : 6 ore
E’ consentito soltanto l’uso del dizionario della lingua italiana
Il candidato: _______________________________
_________
Classe 5^ Sezione
(cognome e nome)
Tipologia scelta:
______________________________________________________
(indicare la tipologia scelta da parte del candidato)
Latina, 14 marzo 2016
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DIPARTIMENTO DI LETTERE
Simulazione Esame di Stato – Mercoledì 11 maggio 2016
PROVA DI ITALIANO
____________________________________________________________________
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
L. PIRANDELLO,
da “L’umorismo”
Vediamo dunque, senz’altro, qual è il processo da cui risulta quella particolar rappresentazione che
si suol chiamare umoristica; se questa ha peculiari caratteri che la distinguono, e da che derivano: se
vi è un particolar modo di considerare il mondo, che costituisce appunto la materia e la ragione
dell’umorismo. Ordinariamente, [...] l’opera d’arte è creata dal libero movimento della vita interiore
che organa le idee e le immagini in una forma armoniosa, di cui tutti gli elementi han corrispondenza
tra loro e con l’idea-madre che le coordina. La riflessione, durante la concezione, come durante
l’esecuzione dell’opera, ne segue le fasi progressive e ne gode, raccosta i varii elementi, li coordina,
li compara. La coscienza non rischiara tutto lo spirito; segnatamente per l’artista essa non è un lume
distinto dal pensiero, che permetta alla volontà di attingere in lei come in un tesoro d’immagini e
d’idee. La coscienza, in somma, non è una potenza creatrice, ma lo specchio interiore in cui il pensiero
si rimira; si può dire anzi ch’essa sia il pensiero che vede se stesso, assistendo a quello che esso fa
spontaneamente. E, d’ordinario, nell’artista, nel momento della concezione, la riflessione si nasconde,
resta, per così dire, invisibile: è, quasi, per l’artista una forma del sentimento. Man mano che l’opera
si fa, essa la critica, non freddamente, come farebbe un giudice spassionato, analizzandola; ma d’un
tratto, mercé l’impressione che ne riceve. Questo, ordinariamente. Vediamo adesso se, per la natural
disposizione d’animo di quegli scrittori che si chiamano umoristi e per il particolar modo che essi
hanno di intuire e di considerar gli uomini e la vita, questo stesso procedimento avviene nella
concezione delle loro opere; se cioè la riflessione vi tenga la parte che abbiamo or ora descritto, o non
vi assuma piuttosto una speciale attività. Ebbene, noi vedremo che nella concezione di ogni opera
umoristica, la riflessione non si nasconde, non resta invisibile, non resta cioè quasi una forma del
sentimento, quasi uno specchio in cui il sentimento si rimira; ma gli si pone innanzi, da giudice; lo
analizza, spassionandosene; ne scompone l’immagine; da questa analisi però, da questa
scomposizione, un altro sentimento sorge o spira: quello che potrebbe chiamarsi, e che io difatti
chiamo il sentimento del contrario. Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di
quale orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d’abiti giovanili. Mi metto a ridere.
Avverto che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una vecchia rispettabile signora dovrebbe
essere. Posso così, a prima giunta e superficialmente, arrestarmi a questa impressione comica. Il
comico è appunto un avvertimento del contrario. Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi
suggerisce che quella vecchia signora non prova forse nessun piacere a pararsi così come un
pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente s’inganna che, parata così,
nascondendo così le rughe e la canizie, riesca a trattenere a sé l’amore del marito molto più giovane
di lei, ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me,
mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo
avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la
differenza tra il comico e l’umoristico. L. PIRANDELLO- da “L’umorismo”. Il passo è tratto dal
saggio intitolato L’umorismo che Luigi Pirandello pubblicò nel 1906. In questa opera si delinea
sempre più chiaramente la schematizzazione definitiva della visione pessimistica e relativistica che
lo scrittore ha della realtà..
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Parafrasi e comprensione complessiva
Chiarisci con esempi liberamente scelti da opere dello stesso Pirandello, o di altri autori,
la distinzione che il testo propone tra “avvertimento del contrario” e “sentimento del
contrario”.
2.
Analisi e commento del testo
2.1. Il testo definisce alcuni concetti e assegna loro una particolare funzione. Analizza i seguenti
rapporti:
a) il “libero movimento della vita interiore” e l’organizzazione delle “idee” e delle “immagini”
in una “forma armoniosa”;
b) la “riflessione” e il suo compito di coordinamento e di comparazione degli elementi su cui si
esercita;
c) la “coscienza” come “pensiero” che vede se stesso, assistendo a quello che esso fa
spontaneamente.
2.2. La teoria dell’umorismo propone a suo chiarimento l’esempio di una anziana signora che
vuole nascondere i suoi anni. Analizza le forme linguistiche con cui l’autore costruisce il suo
esempio.
2.3.
Analizza i vocaboli usati per indicare l’azione della riflessione.
3.
Approfondimenti
L’esempio della vecchia signora ricorda altri personaggi pirandelliani. Parlane, con riferimenti
al contesto culturale e letterario dell’opera dello scrittore.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del
«saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze
ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se
scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul
quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare
cinque colonne di metà di foglio protocollo.
B1) AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO
Argomento: LA TRISTEZZA
DOC: 1“E’ un languore sgradevole in cui consiste il disagio che l’anima riceve dal male” : così
Cartesio definì la tristezza nella sua opera “Le passioni dell’anima”.
DOC:2
Vincent van Gogh, Wheat Field with Crows (1890)
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DOC.3
DOC:4
“Quando, come un coperchio, il cielo pesa greve
schiaccia l’anima che geme nel suo eterno tedio,
e stringendo in un unico cerchio l’orizzonte
fa del dì una tristezza più nera della notte[…]” Charles Baudelaire. “Spleen”
DOC:5
“Il più solido piacere di questa vita, è il piacere vano delle illusioni.” [G. Leopardi]
DOC:6
Francesco Hayez, “Pensiero malinconico”, 1842, olio su tela, 135 x 98 cm,
Milano, Pinacoteca di Brera.Francesco Hayez è stato uno pittore italiano, massimo esponente del
Romanticismo storico. Molte sue opere sono criptate, nascondono quindi un messaggio nascosto,
specialmente politico. Il dipinto “Pensiero malinconico” rappresenta una fanciulla presa dalla
malinconia.
DOC.7
Tutti morimmo a stento
ingoiando l’ultima voce
tirando calci al vento
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vedemmo sfumare la luce.
L’urlo travolse il sole
l’aria divenne stretta
cristalli di parole
l’ultima bestemmia detta. “ Fabrizio De Andrè – La ballata degli impiccati
B 2)AMBITO SOCIO-ECONOMICO
Argomento: Il ruolo dell’istituzione familiare nella società del terzo millennio
DOC.1
Chissà se il movimento gay, lesbiche e trans quando ha scelto la bandiera arcobaleno quale proprio
emblema ha pensato alla canzone che canta Dorothy nel “Mago di Oz”: Over the Rainbow?
Probabilmente no. Questa bandiera del resto ha già una sua lunga storia; dal movimento hippy
californiano degli Anni Sessanta alle manifestazioni popolari contro la guerra e per la pace degli Anni
Ottanta, sono diversi i gruppi e le aggregazioni che hanno issato questa sequenza di colori come
proprio stendardo. L’hanno fatto per ricordare che l’arcobaleno è un fenomeno fisico che appare là
dove cessano le implacabili piogge, com’era accaduto allo stesso Noè nel momento in cui, dopo il
Diluvio universale, cercava di toccare la terra ferma per ricominciare la vita sulla faccia della Terra
invasa dalle acque con il suo vascello di creature a coppie. Le famiglie arcobaleno, che sono scese
in piazza per manifestare a favore delle unione civili hanno molta voglia di andare al di là di questo
simbolo, come canta Dorothy, Noè compreso, e di entrare in una vita quotidiana fatta di una sicurezza
garantita dalla legge, qualcosa di molto normale, dove la parola ha un significato letterale: vivere in
una norma sancita e uguale per tutti. di Marco Belpoliti (La Stampa, 24.01.2016)
DOC:2
Quello che appare oggi in gioco nella estremizzazione del problema delle «unioni civili» è il tema
della identità là dove, ci ricordano gli antropologi, l’identità è sempre una costruzione culturale.
Appena una società intende costruire una propria identità intorno a un valore - in questo caso «la
famiglia» - immediatamente s’imbatte in un problema di alterità. L’identità si costruisce a scapito
della alterità, combattendo l’alterità, riducendo quelle che sono le possibili potenzialità alternative,
ha scritto Francesco Remotti -Contro l’identità (Laterza).
DOC:3
Siamo tutti cannibali (il Mulino), Claude Lévi-Strauss ha mostrato come non sia affatto la
consanguineità a fondare la famiglia. Il grande etnologo francese fa l’esempio di società in cui la
famiglia è composta di un fratello e di una sorella e nessun padre: tutti i figli avuti dalla donna sono
stati concepiti con partner diversi, ma ne fanno integralmente parte e sono allevati dai fratelli; in
un’altra una donna sterile può essere considerata un uomo e sposare un’altra donna e allevare con lei
i figli. Altre ancora hanno abolito la categoria del marito e si sono fondate su forme di struttura
famigliare che esclude quella biologica puntando piuttosto sul legame sociale.
DOC: 4
L’articolo 29 della Costituzione recita: «La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società
naturale fondata sul matrimonio», con una formulazione di compromesso raggiunta il 22 dicembre
1947 dall’Assemblea Costituente fra le opposte formulazioni della destra («la famiglia è una società
naturale») e della sinistra («la famiglia è un’istituzione morale»).
DOC. 5
Che cos’è oggi la famiglia? Se ne parla, e forse anche troppo, solo quando è un luogo di
incomprensioni, sofferenze, e, peggio, delitti o, al contrario, quando è rifugio, una comoda placenta.
La Corte di Cassazione ha stabilito che un trentenne che rifiuta una sistemazione da lui ritenuta non
all’altezza delle sue aspirazioni ha diritto al mantenimento da parte della famiglia. Non ho elementi
per attribuire al giovane in questione particolari doti di furbizia nel restare a carico dei genitori,
credo, però, che la decisione della Corte costituisca un precedente piuttosto inquietante perché non è
di alcun aiuto ai giovani. Sono convinto che sia bene continuare a sognare fino a tarda età ma non è
positivo rimandare troppo in là nel tempo il momento di tentare di realizzare i propri desideri
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rischiando in proprio. In Italia si completano gli studi più tardi che in altre parti d’Europa. I nostri
laureati hanno in media 28 anni [mentre in Francia] si completano gli studi, come in Germania o
Gran Bretagna, tra i 23 e i 24 anni. Da noi si comincia a lavorare molto più tardi e ci si stacca dalla
famiglia, acquistando una vera e propria indipendenza, ancora più in là negli anni. Nell’epoca della
famiglia allargata, c’è anche la famiglia 'allungata', nella quale genitori e figli vivono sotto lo stesso
tetto molto più a lungo. Positivo? Non direi. Non si diventa marinai restando in porto a sognare gli
oceani. Deve pure arrivare il momento di tentare la navigazione. Non si cresce senza rischio.
È opportuno tornare a riflettere su ciò che la famiglia, data per morta e risorta più volte negli ultimi
trent’anni, può e deve dare ai figli ma anche sui limiti della sua presenza nella nostra vita e sulle
trasformazioni che subisce. Di fronte a notizie di cronaca che tendono a descrivere le realtà
familiare in termini preoccupanti e allarmanti, reagiamo iperproteggendo i figli ma è ben noto che
anche un eccesso di protezione rende più ansiosi. […] Una famiglia sana è normalmente conflittuale
perché, anche se oggi è composta da pochissime unità, resta pur sempre un esperimento di
convivenza tra diversi, per età, sesso e storie personali. Esperimento non facile perché ostacolato da
una diffusa accezione negativa del conflitto, dal timore delle differenze, dalla tendenza a non
accettare o a negare le diversità per quieto vivere.La famiglia non è soltanto un rifugio dove trovare,
nel migliore dei casi, sicurezza affettiva, morale e materiale ma è anche, e soprattutto, un luogo di
promozione delle risorse, dell’autonomia e dell’iniziativa dei singoli membri. L’obiettivo
dell’autonomia e dell’indipendenza deve tornare a fare parte dei desideri dei figli e dei genitori.
Quando veniamo al mondo siamo sotto la totale responsabilità altrui. Poi dobbiamo assumerci le
fatiche, gli oneri, ma anche il piacere delle nostre responsabilità e cominciare a scrivere in proprio,
per quanto possibile, la nostra storia. I rischi non mancano e i risultati non sono garantiti ma le
possibilità sono maggiori se ci siamo formati a una scuola in cui non sono mancati né amore né
esempi di coraggio.[...]”
(Fulvio Scaparro, “Corriere della sera”, 6/04/2002)
B 3)AMBITO STORICO-POLITICO
Argomento: L'Italia del boom economico.
DOC.1
Già all'inizio degli anni '60 il reddito nazionale era letteralmente raddoppiato, passando da 10.000
miliardi a 20.000. Era soprattutto nei tre anni dal '59 al 62 che i tassi di crescita raggiungevano le
punte più alte (…).A questo sviluppo il maggior contributo veniva dato dalle attività industriali il cui
valore tra il'52 e il '62 passava dal 27% al 44% del prodotto nazionale. I disoccupati, anche grazie ad
un consistente flusso di emigrazione in Germania, Francia e Svizzera, si erano drasticamente ridotti
a meno di un milione. Nel 1958 il totale dei lavoratori nell'industria superava quelli dell'agricoltura.
Ben 2.500.000 italiani avevano lasciato la terra - di essi 1.700.000 provenivano dal Sud - e si erano
distribuiti tra le attività manifatturiere (1.700.000) e nel terziario (900.000). In un decennio l'Italia si
era trasformata da paese prevalentemente agricolo in paese prevalentemente industriale e occupava
già il decimo posto nella graduatoria degli stati più industrializzati dell'Occidente; passerà al settimo
durante gli anni '70. G.Mammarella, La storia dei nostri anni. Fatti Idee Problemi dal 1939 ad oggi,
1993
Doc 2
[…] E’ stato anche osservato che la funzione dei consumi “novatori” – prima che di definire
compiutamente uno stile di vita – è “di cancellare gli schemi e i condizionamenti della cultura
tradizionale, vale a dire i vecchi sistemi di preferenza che gli emigranti di tutti i tipi e di tutte le
condizioni si portavano dietro e che non erano ovviamente compatibili con il sistema di vita urbanoPagina 49 di 66
industriale”. Tutto ciò è indubbiamente vero per i beni superflui – articoli da decorazione, prodotti di
bellezza, accessori domestici che rientrano nel dominio della ricerca di cose che non obbediscono a
necessità precise ma promettono genericamente felicità, avvenenza, prestigio -; nel campo primario
dell’alimentazione, invece, il passaggio ad usanze convenzionalmente moderne è molto più lento e
costellato da processi di riciclaggio piuttosto che di sostituzione.[…] L’autentica “rivoluzione” di
questi anni è la comparsa quotidiana della carne, stimolata anche da una campagna delle autorità
sanitarie che si preoccupano per le carenze e lo scarso sviluppo della popolazione. […] Nulla
interpreta le leggi che governano il consumismo meglio dell’abbigliamento e della moda, dove subito
trionfano gli abiti confezionati e i préts-à-porter. Ma la moda ora non mira a rinnovare la foggia degli
strumenti, bensì a sottolineare la struttura del corpo di chi li indossa; e poiché la più potente metafora
del “nuovo” è la gioventù, il corpo giovane deve essere snello e flessuoso, elastico e asciutto,
longilineo e sportivo. […] Questi e altri comportamenti standard sono fortemente condizionati dalla
pubblicità, che nell’era delle comunicazioni di massa non si limita a vantare i pregi intrinseci di una
merce ma suggerisce stili di vita che non si possono adottare senza l’uso di determinati prodotti, né
si possono eludere senza una più o meno esplicita riprovazione sociale. S.Lanaro, Storia dell’Italia
repubblicana, 1992
DOC 3
Ho a organizzarmi: grazie all’orario della ditta, otto ore divise a metà tra il mattino e il pomeriggio,
la mia vita è diventata molto più razionale e ordinata. Mi scopro a fare gesti che non avevo mai fatto
prima e tutti più o meno in funzione del mio lavoro. […] Ci sono momenti in cui, nel sentirmi perduto
e al tempo stesso potentemente protetto tra la folla, per esempio in filobus, o alla mensa, o in ufficio
(le spalle coperte dalla nuova sede formicante di persone che come me si preoccupano), provo un
senso di ebbrezza e di grande felicità. C’è in questa sensazione di spersonalizzazione e di anonimia
qualche cosa qualche cosa di naturale e di religioso, la stessa inconsapevole ebbrezza che devono
provare le formiche quando si aggirano frenetiche in lunghe file, una di andata e una di ritorno, dalla
tana al luogo del cibo. Mi sento come una di quelle formiche e proprio come una formica sarei tentato
di salutare tutti, di riconoscermi negli altri, e così vorrei che gli altri facessero con me. Credo che
anche le religioni accomunino in questo modo gli uomini ma non c’è paragone tra la religiosità che
respira nelle chiese e quella che sprigiona invece dai grandi agglomerati urbani, soprattutto dalle ditte,
dalle officine e, in generale, dai luoghi dove si lavora. Perché la prima è una religiosità che si rivolge
sempre alla morte, cioè a qualcosa di immobile e anche astratto, la seconda invece appartiene alla vita
e alla realtà. Goffredo Parise, “Il Padrone” ,1965
Doc 4
Sceneggiato da Cesare Zavattini a partire dall’idea di una sua pièce Come nasce un soggetto
cinematografico – Monologo in due tempi, il film inaugura la stagione autoriale del “boom”
raccontandoci la storia di Giovanni Alberti (Sordi) che, nonostante la montagna di cambiali da
pagare, va comunque alla ricerca di finanziatori per una sua speculazione immobiliare. Il risultato
sarà un accordo tanto grottesco quanto emblematico della nuova stagione economica e culturale
dell’Italia degli anni ’60 Il boom Regia: Vittorio De Sica
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Doc 5
L'età dell'oro, infatti, segnò il definitivo ancoraggio dell'Italia al blocco occidentale, fissando la fine
di un mondo rurale sopravvissuto quasi inalterato per secoli, facendo emergere una nuova categoria
come quella dei consumatori, come sottolinea acutamente Antonio Cardini. Tuttavia, rimase una
forte presa della precedente impostazione rurale all'interno del dibattito della cultura politica, tale da
mantenere aperto lo iato tra società, in rapida trasformazione, e la politica stessa, nella veste delle
istituzioni e dei partiti, favorendo il reiterarsi di un ritardo tra realtà economico-sociale e un mondo
politico legato alle ideologie dell'Italia rurale?, a cui l'esperienza del centro-sinistra avrebbe tentato
di trovare quelle risposte, in grado, appunto, di ancorare il paese a tutti gli standard occidentali. (p.
25) Antonio Cardini - Il miracolo economico italiano (1958-1963)
B 4)AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
Argomento:
LE BIOTECNOLOGIE IN AGRICOLTURA
Documento 1)
Normativa europea (alcuni aspetti significativi): Gli alimenti devono recare un'etichetta che si
riferisce alla presenza di OGM se contengono, sono costituito o ottenuti da OGM in una proporzione
superiore allo 0,9% degli ingredienti degli alimenti considerati singolarmente. Prodotti costituiti o
contenenti OGM e alimenti e mangimi ottenuti da OGM sono anche soggetti a requisiti di
rintracciabilità in tutte le fasi della filiera […] per monitorare da vicino i potenziali effetti
sull'ambiente e sulla salute.
http://ec.europa.eu/food/food/biotechnology/
Documento 2)
Il filosofo greco Aristotele, sviluppando le idee di Platone, sosteneva che ogni cosa, e in
particolare ogni essere vivente, ha due tipi di proprietà: ci sono le proprietà essenziali, senza cui un
organismo non potrebbe essere quello che è, e proprietà accidentali, che possono invece variare senza
cambiare la sua natura. Il pelo del gatto per esempio può essere bianco, nero o di altri colori: si tratta
di una proprietà accidentale. Ma l’ ‘essenza del gatto’ è la stessa in tutti i gatti. […] Per chi ragiona
come Aristotele dunque le proprietà essenziali sono del tipo “o tutto o niente”: o si è un gatto, oppure
no. Non si può essere quindi contemporaneamente un gatto e un cane, o una pianta di frumento e una
di segale. […] Questo essenzialismo, che postula l'esistenza di compartimenti stagni tra i diversi esseri
viventi, è molto intuitivo e condiziona inconsciamente anche oggi il nostro modo di pensare.
Altrettanto intuitiva sembra essere la conclusione che gli OGM sono pericolosi, perché mescolano
quelle ipotetiche “proprietà essenziali” che la natura, immaginata come dotata di coscienza, vorrebbe
invece tenere ben distinte.
[…] Da centocinquant'anni ormai, dopo il lavoro di Charles Darwin, la scienza infatti ha scoperto
che il
pregiudizio di Aristotele è infondato. Le specie non sono immutabili: l'animale che chiamiamo gatto
non è
sempre esistito, e lo stesso dicasi per il grano con cui facciamo il pane. […]
Durante l'evoluzione la natura non si è certo fatta scrupolo di tenere separato il materiale genetico dei
diversi
organismi. […] Spesso si sente parlare del gene della fragola, come se ciascun gene possedesse un
certificato d'identità che lo associa ad una specie e non a un'altra. Dal punto di vista scientifico la cosa
non ha molto senso: ogni specie condivide gran parte del suo DNA con altre specie. Inoltre ciascun
gene specifica soltanto la struttura e la funzione di una particolare proteina, non l' ”essenza” della
fragola.
[…] Una scoperta sorprendente degli anni Novanta è che anche il comune grano coltivato da millenni
è il
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risultato di un incrocio tra due o tre specie diverse. Se si desidera una pianta con una caratteristica
particolare, con la tecnica del DNA ricombinante si può tentare di introdurre il gene responsabile
prendendolo dove il caso ha voluto che finisse: in un animale, in un altro vegetale o magari in un
batterio. Grazie a questa tecnica non dipendiamo più dalle mutazioni casuali per introdurre nei
vegetali le caratteristiche che desideriamo. Chi sviluppa nuove varietà di vegetali continua a fare
quello che ha sempre fatto: cercare di trasferire geni interessanti da un vegetale all’altro. […] Inoltre
si dovrebbe sempre ricordare che il “rischio zero” non esiste in alcuna attività umana, tanto meno in
agricoltura. Nessuno scienziato potrà mai garantire la “sicurezza totale” di alcunché: le certezze
granitiche non fanno parte del modo di procedere della scienza (o del progresso umano in genere) e
questo vale per gli OGM come per qualsiasi altro vegetale.
Dario Bressanini, OGM tra leggende e realtà, Zanichelli 2013
Documento 3)
Da quando la Corte Suprema degli Stati Uniti, con una sentenza del 1980 riguardante il settore
petrolifero, ha stabilito che un microrganismo che “mangiava il petrolio” poteva essere brevettato
[…] come se fosse stato un ritrovato tecnologico “frutto dell’ingegno umano” e non un essere
vivente, tutte le aziende sementiere, e poi agrochimiche, hanno cominciato a rivendicare diritti sulle
piante ottenute in laboratorio, come se fossero semplici manufatti. Fino all'arrivo degli OGM, ogni
contadino poteva conservare una parte del raccolto per riseminare alla stagione successiva senza
dover niente a nessuno.
http://www.eniscuola.net/it/la-vita/contenuti/piante/left/ogm/brevettare-un-organismovivente/
Documento 4) In Italia, la coltivazione di OGM è destinata ai soli scopi di ricerca. Tuttavia, la
crescente
domanda alimentare e il mancato investimento dell’Italia in ricerca e sviluppo di varietà di mais più
produttive e più adatte alle esigenze italiane fanno sì che l’Italia diventi sempre meno
autosufficiente per
l’approvvigionamento di mais e soia, alimenti che vengono, quindi, importati da paesi produttori di
OGM, con conseguente rincaro dei costi per il consumatore. http://www.eniscuola.net/it/lata/contenuti/piante/left/ogm/brevettare-un-organismo-vivente/
Documento 5)
Come mai, dopo oltre quindici anni di applicazione commerciale (e trenta di ricerca) questa
tecnologia ha trovato un numero di applicazioni così limitato in termini di specie e di caratteri? […]
La
risposta non ha motivazioni scientifiche. Vi è sicuramente una ragione economica: i grandi costi di
approvazione di un singolo evento transgenico (milioni se non decine di milioni di dollari) spingono
le
multinazionali a sviluppare prodotti che possono essere utilizzati su grandi distese in modo da
garantire un
profitto. Per lo stesso motivo […] gli istituti di ricerca pubblica non sono quasi mai riusciti a lanciare
sul
mercato (o distribuire gratuitamente) nemmeno una coltura transgenica. Questa situazione è però
frutto di una grande stortura normativa che contempla un iter lungo e costoso per l’autorizzazione
alla commercializzazione e coltivazione di una coltura transgenica. […] Un’altra ragione – che è in
parte la causa delle regolamentazioni di cui sopra – è la pervasiva disinformazione scientifica sul
tema e le numerose campagne, basate su emotività e luoghi comuni, che hanno diffuso un sentimento
di paura e pregiudizio. […] Nel nostro Paese, in particolare, da 10 anni vige una moratoria sulle
ricerche di campo. Quanti ricercatori sono invogliati a sviluppare piante transgeniche utili per la
nostra agricoltura sapendo che non potranno neanche valutarne l’efficacia in condizioni di vita reale?
Risulta emblematico, fra i tanti, il caso del melo resistente a Venturia, sviluppato dalla ricerca
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pubblica e mai andato in campo, nonostante potesse portare benefici tangibili alla nostra agricoltura.
Ma i ricercatori non sono gli unici a essere danneggiati dalla disinformazione e dalla normativa.
[...]Un esempio su tutti è il golden rice, riso realizzato più di dieci anni fa e ancora in attesa di
autorizzazione: questo riso, grazie a un maggiore contenuto di provitamina A, è stato dimostrato
essere efficace nell’elevare l’apporto di vitamina A, la cui carenza significa cecità e spesso morte per
centinaia di migliaia di bambini, soprattutto tra le popolazioni povere del sud-est asiatico che basano
la propria dieta sul riso.
http://www.intersezioni.eu/?objselected=486&scheda=view_articolo
TIPOLOGIA C - TEMADIARGOMENTO STORICO

Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate
nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi
dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità,
andate lì o giovani, col pensiero, perché li è nata la nostra Costituzione . Piero Calamandrei
- 26 gennaio 1955, Milano nel Salone degli Affreschi della Società Umanitaria. Commenta
queste parole , tenendo presente la storia italiana dall’armistizio dell’8 settembre fino
alla liberazione dal nazifascismo.
TIPOLOGIA D - TEMADI ORDINE GENERALE
 Negli ultimi anni, con l’avvento di internet e delle nuove tecnologie dell’elettronica, della
telefonia e dell’informatica, si sono diffuse anche nuove forme di dipendenza collegate alla
ripetitività compulsiva di comportamenti normali e non legate all’assunzione di droghe
legali (alcol e tabacco) e illegali (sostanze stupefacenti), ma a comportamenti, come giocare
d'azzardo o utilizzare strumenti senza i quali l'esistenza sembra diventare priva di
significato. Illustrate il fenomeno nella sua complessità, alla luce delle vostre
conoscenze ed esperienze ed esprimete le vostre considerazioni e riflessioni.
Durata massima della prova : 6 ore -E’ consentito soltanto l’uso del dizionario della lingua italiana
Il candidato: _______________________________
Classe 5^ Sezione _________
(cognome e nome)
Tipologia scelta: ______________________________________________________
(indicare la tipologia scelta da parte del candidato)
Latina, 11 maggio 2016
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II^ Simulazione seconda prova Esame di Stato a.s. 2015/2016
Economia aziendale 12/05/2016
Attraverso l’esame critico del sistema dei valori aziendali di cui è espressione il bilancio
d’esercizio è possibile individuare importanti “sintomi” e “indizi” su aspetti significativi
dell’attività dell’impresa e, in particolare, sulla dimensione economico-finanziaria della
gestione aziendale.
Il candidato si soffermi sulle diverse metodologie di analisi di bilancio e sull’importanza
segnaletica delle informazione che solo attraverso di esse è possibile desumere, e i motivi
per i quali il bilancio d’esercizio così come disciplinato dalle norme del codice civile non è in
grado di fornire
In seguito presenti in forma sintetica lo Stato Patrimoniale ed il Conto Economico di
un’impresa industriale dai quali si desumono i seguenti dati sintetici ed indici di bilancio:
 Capitale proprio 15.000.000 di euro;
 Indice di rigidità degli impieghi 60% ;
 Margine di struttura globale 2.400.000 euro;
 Leverage 1,85
 ROE 10%
 ROI 14%
 ROS 12%
Successivamente il candidato sviluppi uno dei seguenti punti:
1. Si illustri il concetto tributario di “reddito di impresa” presentando con qualche
esempio numerico il passaggio dal reddito di bilancio al reddito fiscale.
2. In riferimento al bilancio precedentemente redatto si illustrino le principali
caratteristiche degli schemi sintetici del Conto economico nella configurazione a
valore aggiunto, e a costi e ricavi della produzione venduta soffermandosi sul
significato dei seguenti risultati intermedi:
 Valore aggiunto caratteristico [ Va ]
 Margine operativo lordo [ MOL ]
 Costo del venduto o costo della produzione venduta [ Cpv ]
 Reddito operativo [ Ro ]
3. In riferimento ad alcune produzioni industriali si illustrino le modalità di calcolo
attraverso le quali è possibile determinare le configurazioni di costo e il risultato
economico.
4. Un’impresa industriale, del settore componentistica, produce e vende n. 22.000 pezzi
al prezzo unitario di 350,00 €, sostenendo costi variabili unitari di 250,00 € e costi
fissi per € 1.700.000,00; si determini e rappresenti graficamente il punto di pareggio
e si calcoli il margine di sicurezza e la quantità da vendere per ottenere un margine
di sicurezza pari al 30%
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