Dossier COLUMBIA
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Dossier COLUMBIA
Dossier Fondi Multi Asset Focus sulla generazione di income investendo in azioni e titoli high yield La strategia del fondo di Columbia Threadneedle prevede poi una copertura di tipo covered call fino a metà dell’esposizione azionaria La società Columbia Threadneedle Investments è una società di gestione, leader a livello globale, che offre un’ampia gamma di strategie d’investimento a gestione attiva e soluzioni per clienti individuali, istituzionali e società in tutto il mondo. Con il supporto di oltre 2.000 collaboratori, tra cui più di 450 professionisti dell’investimento operanti nel Nord America, in Europa e Asia, la società gestisce un patrimonio pari a 434 miliardi di euro, che copre azioni dei mercati sviluppati ed emergenti, reddito fisso, soluzioni multi asset e strumenti alternativi. Sulla base delle masse in gestione al 31 dicembre 2015, l’80% dei fondi ha sovraperformato a 1 anno, il 70% a 3 anni e il 78% a 5 anni. Columbia Threadneedle Investments è il Gruppo di asset management globale di Ameriprise Financial (NYSE:AMP), uno dei principali fornitori di servizi finanziari negli Stati Uniti con 777 miliardi di dollari in gestione (Dati al 31 dicembre 2015) I nvestendo in azioni di società in grado di crescere anche nell’attuale contesto macroeconomico e che distribuiscono dividendi elevati e costanti nel tempo, nonché nei titoli high yield badando al rapporto tra rischio e rendimento, è possibile anche oggi puntare a un income annuale del 5%. Ne sono convinti a Columbia Threadneedle Investments e Alessandro Aspesi, Contry Head Italy della società, spiega a MondoAlternative l’approccio del fondo multi asset che, oltre a investire in azioni e obbligazioni, copre fino a metà della componente azionaria con una strategia di tipo covered call. Con il Threadneedle (Lux) Global Multi Asset Income Fund puntate a distribuire un dividendo del 5% all’anno. Oggi, soprattutto per un investitore europeo, si tratta di un dividendo particolarmente ricco. Come ci riuscite? Puntiamo a ottenere il target del 5% grazie a due dei nostri punti di forza: un’asset allocation attiva e una selezione di titoli attiva, con focus sull’income. A questo aggiungiamo una strategia covered call che si spinge a coprire fino alla metà dell’esposizione azionaria. Dati i livelli piuttosto depressi dei rendimenti ottenibili, posizioniamo il portafoglio in modo che abbia circa il 51,5% dell’esposizione a titoli azionari orientati all’income e circa il 43% a titoli high yield europei, che offrono oggi un rendimento superiore del 6% rispetto ai governativi. A questo aggiungiamo le posizioni covered call che coprono circa metà dell’esposizione azionaria, una strategia che ha aggiunto lo 0,2% al mese in termini di rendimento. Fino ad ora questa strategia ha funzionato bene, in parte grazie al fatto che abbiamo limitato il target dei pagamenti di dividendi al 6% l’anno. Potrebbe spiegare brevemente come funzionano la strategia e i controlli sul rischio del vostro fondo multi asset? Il fondo ha delle linee guida che permettono di investire tra il 40% e il 60% sia in azioni che in obbligazioni. Il fund manager gestisce attivamente l’allocazione all’interno di questi parametri. Oltre a que- sto, abbiamo un team di rischio indipendente che produce risk report dettagliati che consentono al gestore di comprendere i rischi presenti all’interno del portafoglio a livello di ogni singola società in cui investe. Il team indipendente di rischio ha il compito di assicurare che il portafoglio sia gestito in linea con il processo e gli obiettivi di asset allocation complessivi della società, così come di assicurare al fund manager un livello di sfida sul rischio in modo indipendente, in modo da assicurarsi che venga assunto il giusto livello di rischio. È importante ricordare che, dato l’obiettivo di rendimento, il fondo avrà sempre una maggiore attenzione verso la generazione di income e quindi un maggior rischio se messo a confronto ad esempio con prodotti multi asset unconstrained. Detto questo, abbiamo comunque la flessibilità di modificare la componente obbligazionaria del portafoglio nel caso ci fossero dei rovesci improvvisi, focalizzandosi sempre e comunque sul target di rendimento. Oltretutto, per quanto riguarda la selezione dei singoli titoli, sia il team azionario che quello obbligazionario si concentrano sulla parte migliore dello spettro di alternative, un fatto questo che ha storicamente garantito un livello aggiuntivo di protezione. In che modo selezionate le società in ambito high yield? All’interno del fondo multi asset siamo esposti al segmento high yield in Europa, e non a livello globale o statunitense. Focalizziamo la ricerca sui segmenti di maggiore qualità tra i titoli high yield, per raggiungere i nostri obiettivi senza dover scendere troppo nel merito creditizio. In ambito europeo, adottiamo un approccio bottom up con un overlay macro. Crediamo che la gestione attiva negli high yield possa portare ad avvantaggiarsi di inefficienze di mercato così da poter ottenere solidi rendimenti corretti per il rischio in un intero ciclo del credito. La nostra intenzione è quella di generare rendimenti aggiustati per il rischio interessanti per gli investitori. Avendo gestito mandati di tipo 13 marzo 2016 allegato di MondoAlternative Dossier Fondi Multi Asset European high yield negli anni, abbiamo costruito processi coerenti attraverso diversi cicli economici e tematici. Questo ha portato a delle performance sotto alla media nei periodi di bull market e a rendimenti superiori alla media durante i bear market. Il processo di investimento riflette l’approccio e la filosofia del gestore nel senso in cui il processo è focalizzato principalmente sull’analisi della ricerca relativa alle singole società. Questa ricerca viene eseguita soprattutto da un team di analisti dedicati al segmento high yield organizzati per specializzazione a livello di settori. Il team di gestione del portafoglio lavora a stretto contatto da 11 anni e trae beneficio da un approccio collaborativo con altri colleghi che fanno parte di team specializzati in equity, obbligazioni investment grade e multi asset. I prezzi bassi del petrolio possono essere un fattore di stimolo per i consumatori. State sfruttando questo tema in ambito azionario? Uno dei principali temi di investimento attuali in ambito equity è proprio quello del “consumer growth”. Nonostante la crescita economica sia sfuggente, l’ambito dei consumer è interessante, in parte a causa dei prezzi del petrolio contenuti. Crediamo che questo tema sia da sfruttare per quanto riguarda la parte più bassa del segmento dei consumatori e non per quanto riguarda il mercato del lusso, così com’è successo alcuni anni fa. Grazie a una piccola componente aggiuntiva di reddito a disposizione, vediamo una crescita nella spesa per intrattenimento e abbigliamento, di cui ne beneficiano società come Six Flags (un operatore Usa nei parchi tematici) e L-Brands (proprietaria di Victoria’s Secret). Oltretutto, queste due aziende hanno alzato i dividendi negli ultimi 12 mesi, un periodo in cui la maggior parte delle notizie riguardava società che li tagliavano. Dove vedete le migliori opportunità in ambito azionario nelle economie sviluppate? Da un punto di vista dell’allocazione generale preferiamo l’Europa e il Giappone in ambito azionario. Le nostre esposizioni regionali e settoriali tengono conto delle opportunità d’investimento in ambito income. Per esempio il tema del “consumer growth”, come osservato in precedenza, all’interno del portafoglio mira a beneficiare della condizione di forza dei consumatori, ma apprezziamo anche aziende in ambito “defensive growth”, marchi forti con una buona probabilità di generazione di utili (come Coca Cola), 14 Pubbliredazionale società in ristrutturazione o in mercati che si stanno consolidando (come General Electric), e società con asset unici e generatori di rendimenti (come Sydney Airport). La crescita economica rimarrà probabilmente limitata, pertanto guardiamo a società in grado di crescere comunque in modo costante e, fattore rilevante per noi, in grado di pagare dividendi elevati e sostenibili nel tempo. La liquidità e i tassi di cambio sono importanti fattori di rendimento nel vostro fondo multi asset. In che modo vi operate? Il fondo ha liquidità giornaliera, pertanto siamo molto attenti al livello di liquidabilità. Evitiamo strategie illiquide come quelle relative alle infrastrutture, dato che non saremmo in grado di gestirne attivamente l’esposizione in linea con le caratteristiche del fondo e non riusciremmo a garantire la liquidabilità ai nostri investitori, sebbene si tratti di un investimento che genera income. Detto questo, siamo consci dei livelli di liquidità nel settore degli high yield europei e i nostri fondi hanno cominciato a innalzare il livello di cash detenuto per anticipare potenziali mancanze di liquidità. Gestiamo l’esposizione valutaria coprendo l’allocazione nel reddito fisso e non quella nell’azionario, dal momento che investiamo in società i cui ricavi sono globali. Tuttavia, qualora dovessimo intravedere rischi potenziali, copriremo qualsiasi esposizione valutaria non desiderata. L’andamento dei mercati nei primi mesi del 2016 è stato in grado di modificare la domanda per prodotti multi asset? Il 2015 è stato un anno molto sfidante per i gestori multi asset. Quelli che hanno puntato solo ed esclusivamente su strategie “high income buy and hold” hanno sofferto molto degli storni nel mercato obbligazionario Us high yield, nei mercati asiatici e nelle utility. La selezione naturale sta muovendo i primi passi e chi ha lavorato bene nel 2015 sta raccogliendo i frutti. La nuova raccolta è infatti direzionata sui gestori che hanno performato meglio a scapito delle strategie meno performanti nel 2015 che sono ormai in territorio negativo in doppia cifra. Le condizioni di mercato in gennaio e febbraio hanno abbassato l’appetito per il rischio con un ritorno di fiamma su soluzioni obbligazionarie a basso rischio o cash. Le soluzioni multi asset continuano comunque la crescita organica grazie ai piani d’accumulo e agli investitori che hanno un profilo temporale di lungo periodo.