Schema del terzo incontro - Arcidiocesi di Pescara

Transcript

Schema del terzo incontro - Arcidiocesi di Pescara
Arcidiocesi Pescara – Penne
Percorsi di formazione biblica – Scuola della Parola – 1° modulo – 3° incontro
LA PAROLA PREGATA: LECTIO DIVINA
3° INCONTRO: GIOVEDÌ 30 OTTOBRE 2014
SCHEMA DELL’INCONTRO
1. Introduzione e ripasso incontro precedente.
2. Un esempio di Lectio Divina con il Vangelo della Trasfigurazione: Mt 17,1-9.
Mt 17,1-9
1
Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in
disparte, su un alto monte. 2E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue
vesti divennero candide come la luce. 3Ed ecco, apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano
con lui. 4Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi,
farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». 5Egli stava ancora parlando,
quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva:
«Questi è il Figlio mio, l'amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». 6All'udire ciò, i
discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. 7Ma Gesù si avvicinò, li
toccò e disse: «Alzatevi e non temete». 8Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
9
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima
che il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti».
3. Approfondimento pratico
a. La Contemplatio:
i. spiegazione: “cum-templa”
ii. un’attivazione esperienziale
iii. uno strumento (cosa/come fare?):
a. la cura del luogo,
b. la disposizione d’animo,
c. la Grazia di Dio!
b. La Collatio:
i. spiegazione (la Parola non è soggetta a privata spiegazione: è personale – e
non privata! – ed è comunitaria)
ii. uno strumento (cosa/come fare?): regole per una buona condivisione
c. La Actio
i. spiegazione (l’ascolto fattivo)
d. La Adoratio:
i. spiegazione: “ad-os”
ii. una descrizione del Santo Curato d’Ars
iii. uno strumento (cosa/come fare?): esercizio della presenza (“rimanere”)
Arcidiocesi Pescara – Penne
Percorsi di formazione biblica – Scuola della Parola – 1° modulo – 3° incontro
LA COLLATIO.
Regole e criteri per una buona condivisione.
1. Resta sul tema senza divagare (qui non serve parlare del “governo ladro!”) e su te stesso e
sulla tua esperienza (qui è importante sapersi mettere in gioco!).
2. Lascia parlare tutti: non monopolizzare la condivisione parlando di te troppo a lungo,
finiresti per annoiare gli altri e togliere loro lo spazio
3. Custodisci nel silenzio quello che l’altro dice. Non rispondere a quanto l’altro dice e
soprattutto non dare consigli: la prima forma di rispetto passa attraverso l’accoglienza
incondizionata di quanto l’altro dice di sé.
4. Sii discreto, non puoi riferire all’esterno quello che viene condiviso nel gruppo, neanche
come confidenza riservata (“Te lo dico solo a te!”).
5. …
LA CONTEMPLATIO.
La testimonianza di San Giovanni Maria Vianney1.
Ascoltate, figlioli, quello che successe nei primi tempi che ero ad Ars.
C’era un uomo che non passava mai davanti alla chiesa senza entrarvi un momento. La
mattina, quando andava a lavoro, la sera, quando tornava, lasciava alla porta il badile e la
zappa e rimaneva a lungo in adorazione davanti al Santissimo Sacramento. Come mi piaceva
tutto ciò!
Gli chiesi una volta che cosa dicesse al Signore nella lunga visita che gli faceva, sapete che
cosa mi rispose? “Signor curato, io non gli dico niente: io lo guardo e Lui mi guarda…”.
[Qui le lacrime interrompevano le parole del santo Catechista. Poi riprendeva:] Che cosa
bella, figlioli miei, che cosa bella!
I santi si consumano per non vedere che Dio solo, non lavorare che per Lui: dimenticando
tutte le cose create per trovare Lui solo: così si giunge al cielo.
1
A. MONNIN, Spirito del Curato D’Ars. Pensieri, Omelie, Consigli di San Giovanni Maria Vianney, Emmaus, Milano
2009, 86.