cse_bs08_SAB:Layout 1
Transcript
cse_bs08_SAB:Layout 1
cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:07 Pagina 1 L’impresa della condivisione. Bilancio sociale | esercizio 2008 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:07 Pagina 2 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:07 Pagina 3 nche quest’anno, Coopselios si racconta ai propri soci/socie e a tutti i suoi interlocutori attraverso il Bilancio Sociale, strumento che, ormai da diverso tempo, è diventato un appuntamento imprescindibile nella programmazione delle attività della cooperativa. Il 2008 è stato un anno complesso, con tutte le difficoltà derivanti dalla potente crisi finanziaria che ha investito tutti i settori dell’economia con pesanti conseguenze sull’occupazione e sui redditi delle famiglie e, date le circostanze, Coopselios più che mai sente il bisogno e l’esigenza di raccontarsi. La difficile congiuntura economica non ha risparmiato neppure la cooperazione sociale e il mercato dei servizi alla persona: è in questi momenti che la cooperazione deve riscoprire le radici e la propria vocazione storica aggregante, promuovendo l’azione comune, il “fare insieme” e rinforzando i rapporti con il territorio. A Anche nel 2008 Coopselios, in linea con la propria mission strategica, ha cercato di rispondere efficacemente alle esigenze sempre più diversificate della comunità, fornendo servizi di cura alla persona qualificati e innovativi in un’ottica di miglioramento continuo e formazione costante dei propri operatori. I risultati della performance economica, riportati sinteticamente in queste pagine del nostro Bilancio Sociale, rispettano gli obiettivi quantitativi che erano stati indicati in sede di budget: risultati che sono il frutto di una gestione commerciale proattiva e razionale, di una attenzione costante alla qualità dei servizi ma soprattutto risultati ottenuti grazie all’operato competente ed alla passione dei nostri lavoratori. Ai lavoratori - per la loro importanza - Coopselios riserva politiche di lavoro tese a garantire stabilità lavorativa (l’86% dei contratti sono a tempo indeterminato) e, data la maggioranza di lavoratrici donne, politiche studiate per conciliare i tempi di vita con i tempi di lavoro. Nel 2008 si è rafforzata l’organizzazione dell’Area Sociale con l’obiettivo di favorire la coesione sociale interna attuando pratiche mutualistiche (iniziative previdenziali, assistenziali e ricreative) a beneficio dei soci e di promuovere i legami con il territorio e con le varie comunità locali in cui opera la cooperativa. Il legame con il territorio si è concretizzato nelle numerose collaborazioni che Coopselios ha attivato con associazioni di volontariato e cooperative sociali di tipo B, collaborazioni, ampiamente descritte nel Bilancio Sociale, che rappresentano il modo concreto per rapportarsi con le diversità socio - culturali delle comunità locali. Sono proseguite anche le esperienze di solidarietà internazionale, in Brasile e in Romania, che testimoniano l’impegno della cooperativa verso la promozione di una cultura di pace, di non violenza, di educazione e di aiuto in aree povere del pianeta. Infine, un doveroso e sentito ringraziamento a tutti coloro che con passione e professionalità hanno contribuito alla realizzazione del Bilancio Sociale 2008. Il Presidente Guido Saccardi Bilancio esercizio 2008 | 3 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:07 Pagina 4 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:07 Pagina 5 Indice Nota metodologica 07 7. 7.1 7.2 Gli stakeholder La Pubblica Amministrazione I familiari degli utenti 81 82 83 1. 1.1 1.2 1.3 1.4 La nostra identità Chi è Coopselios Percorsi di sviluppo in numeri Mission Valori 09 11 12 13 13 7.3 7.4 7.5 7.6 7.7 Volontariato e territorio I fornitori I partner privati e l’Università Consorzi Il movimento cooperativo 86 91 93 95 97 2. 2.1 2.2 2.3 2.4 Le linee strategiche Lo sviluppo commerciale di Coopselios nel 2008 Consolidamento organizzativo Percorsi di innovazione continua La partecipazione 15 17 19 20 22 8. 8.1 8.2 8.3 8.4 8.5 8.6 La performance economica Creazione e distribuzione del valore aggiunto Ripartizione del fatturato per servizio Ripartizione del fatturato per territorio Ripartizione del fatturato per gare d’appalto Le partecipazioni Coopselios per le generazioni future 99 101 104 105 106 107 107 3. 3.1 La Governance Organizzazione e Organigramma 2008 25 26 3.2 3.3 Organi di governo e rapporti fra le funzioni aziendali Le partecipazioni 28 29 9. • 109 4. 4.1 4.2 4.3 4.4 4.5 4.6 4.7 4.8 I soci La politica del lavoro in Coopselios I numeri Inquadramento contrattuale Chi sono i soci di Coopselios Salute e sicurezza I rapporti con il sindacato I numeri della formazione La partecipazione 31 32 33 34 35 37 38 40 41 • Le interviste agli stakeholder Carlo Tirelli Vice Direttore FCR (Farmacie Comunali Riunite), Reggio Emilia Alma Zanni Presidente Associazione Familiari Disabili (FACE), Castelnovo né Monti (Re) Danilo Ravera Presidente C.R.E.S.S. (Consorzio Regionale Servizi Sociali), Liguria Massimo Federici Sindaco del Comune di La Spezia Arnold Tröger Responsabile Centro Bambini “Viva”, Merano (Bz) Geremia Gennari Sindaco del Comune di Porto Viro (Ro) Stefano Borotti Direttore Generale Unicoop, Piacenza Lodovico Albasi Sindaco del Comune di Travo (Pc) Giovanni Bartolomeo Unione Comuni della Val Conca, Rimini Obiettivi per il futuro Occupazione e salario L’importanza e la valorizzazione della figura del socio Rapporti con il territorio La solidarietà internazionale La nostra progettualità 123 124 125 125 126 127 • • • • 5. 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 5.6 La qualità Che cosa vuol dire qualità in una cooperativa sociale Coordinamento tecnico e innovazione Le attività di formazione La Certificazione di Qualità Le attività di comunicazione Centro di Documentazione Tecnica 45 46 47 47 50 51 53 6. 6.1 6.2 6.3 6.4 6.5 6.6 I settori di intervento di Coopselios Introduzione ai settori di Coopselios Gli Anziani L’Infanzia I Disabili La Psichiatria I Minori 55 56 57 65 70 75 78 • • • 10. 10.1 10.2 10.3 10.4 10.5 111 112 113 116 117 118 119 120 121 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:07 Pagina 6 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:07 Pagina 7 Nota metodologica Anche quest’anno Coopselios, con il Bilancio Sociale, presenta la propria attività ai principali stakeholder rendicontando il percorso intrapreso nel 2008, le linee strategiche e di sviluppo, la cultura e i saperi tecnici che ne hanno sostanziato i progetti, le modalità di coinvolgimento dei soci e le iniziative volte alla costruzione di un tessuto associativo solido, coniugando sempre valutazioni imprenditoriali con la responsabilità sociale d’impresa. esperienze maggiormente rilevanti che hanno caratterizzato la loro struttura o il loro servizio nel corso dell’anno. All’interno del Bilancio Sociale viene presentata una selezione di tali esperienze. Si è scelto infatti di non riportarle in forma di elenco sintetico ma di approfondirne alcune a titolo esemplificativo per rendere conto meglio dello spirito e della cultura dai quali i percorsi di integrazione e i rapporti con il territorio prendono le mosse. Il Bilancio Sociale 2008 presenta una forte continuità rispetto al precedente, in particolare dal punto di vista dell’organizzazione dei contenuti; tuttavia sono state introdotte alcune novità volte a consolidarne lo schema e a rafforzare lo spirito partecipativo con cui questo strumento viene redatto. Testimonianze dirette e interviste I lavori di rendicontazione e di raccolta dei contenuti hanno visto impegnato un gruppo di lavoro composto dalle seguenti funzioni aziendali: Presidente (Guido Saccardi), Direttore Generale (Raul Cavalli), Direttore delle Risorse Umane (Olindo Cervi), Direttore Economico Finanziario (Luciano Bertolini), Direttori d’Area (Fabrizio Montanari, Katia Cuoghi, Ester Schiaffonati, Gaetano Mattioli, Gianluigi Bellettini), Responsabili Tecnici di Settore (Dina Bonicelli, Sabrina Bonaccini, Danila Bocelli), Responsabili Tecnici di Produzione (Silvia Panini, Roberta Borsari, Silvana Putzu, Franco Dallari, Claudio Boriotti per il settore Anziani, Lina Borghi, Manuela Lucchini, Roberta Prandi per il settore Infanzia, Luca Vetricelli e Barbara Polverini per il Settore Psichiatria), Responsabile Soci (Claudia Manzini), Ufficio Comunicazione (Giulia Caramaschi). Il gruppo di lavoro è partito da un’analisi critica dei contenuti e delle modalità di divulgazione del Bilancio Sociale 2007 e, in coerenza con le valutazioni emerse, si è deciso di dare priorità alle esigenze partecipative dei soci e degli stakeholder: a) attraverso il loro coinvolgimento nella raccolta dati; b) attraverso la presenza di testimonianze dirette all’interno del Bilancio; c) attraverso l’individuazione di strumenti volti a proporre diversi livelli di lettura del Bilancio Sociale. Coinvolgimento dei soci nella raccolta dati I Responsabili Tecnici di Produzione sono stati invitati a condividere, in fase preparatoria, l’indice schematico del Bilancio Sociale con i coordinatori. I coordinatori, inoltre, hanno attivamente contribuito alla raccolta della documentazione relativa ai rapporti con il territorio e alle Come nell’edizione precedente, si è scelto di coinvolgere alcuni stakeholder e riportare il loro parere sull’operato della nostra cooperativa, nella consapevolezza che i risultati qualitativi e quantitativi provengano soprattutto dalla capacità di operare con altri soggetti, co-progettando soluzioni, interventi e strategie nell’interesse delle comunità nelle quali si opera. In tal senso sono stati selezionati 9 stakeholder rappresentativi per le aree di intervento di Coopselios e per tipologia (Pubbliche Amministrazioni, ASL, associazioni di volontariato, …). A partire da quest’anno si è inoltre deciso di dare voce ad alcune delle funzioni aziendali più significative per presentare in maniera diretta operato o obiettivi. In questa edizione hanno offerto la loro testimonianza i Responsabili Tecnici di Settore, per uno sguardo dall’interno su quanto Coopselios è in grado di progettare e promuovere a favore di anziani, disabili, bambini, famiglie. Livelli di lettura del Bilancio Sociale Come lo scorso anno, la forma grafica del Bilancio Sociale offre due livelli di lettura dei contenuti: uno più approfondito e uno maggiormente sintetico, per concetti chiave. Nell’edizione 2008 sono inoltre stati potenziati alcuni strumenti, già introdotti lo scorso anno, di divulgazione alternativa dei dati del bilancio: la brochure sintetica e il video. È infine previsto un momento di formazione ai coordinatori nel quale verrà presentato il documento e ne verranno indicate le modalità di divulgazione nei confronti dei soci e dei principali stakeholder. In questo modo, anche attraverso il Bilancio Sociale, Coopselios intende proseguire la propria impresa della condivisione – condivisione di idee, saperi, obiettivi e quotidiano impegno. Solo così ci sembra che il Bilancio Sociale possa essere uno strumento di grande utilità per la nostra cooperativa e per chi, dall’esterno, ci vuole conoscere. Bilancio esercizio 2008 | 7 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:07 Pagina 8 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:07 Pagina 9 1. La nostra identità Chi è Coopselios, che cosa fa, come lo fa e dove va. Tappe di un percorso in continua crescita qualitativa e quantitativa. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:07 Pagina 10 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:07 Pagina 11 1 | La nostra identità 1.1 Chi è Coopselios Il 2008 è stato un anno ricco di impegni Coopselios è una cooperativa sociale di tipo A (ai sensi della legge 391/1991). Si è costituita come Elios nel 1984, con la finalità di fornire a Enti pubblici e privati soluzioni avanzate ai problemi socio-sanitari ed educativi degli anziani e dell’infanzia. A seguito della fusione con altre due cooperative, COOP.S.E di Piacenza (anno 1994) e Favrega di Reggio Emilia (anno 2002), Coopselios ha consolidato la propria esperienza nel settore della psichiatria, dei disabili e dei minori. In questo quarto di secolo la cooperativa ha affrontato un’importante percorso di crescita: l’aumento del numero dei soci lavoratori e del fatturato hanno fatto sì che Coopselios assumesse una posizione di leadership fra le cooperative più importanti a livello nazionale nel settore dei servizi alla persona. sia economici che di natura sociale. Per affrontare queste sfide, Coopselios ha messo in atto strategie mirate sul piano commerciale, organizzativo, dell’innovazione e della partecipazione dei soci. Oggi Coopselios è un’impresa cooperativa sociale fortemente consolidata che vanta un know-how tecnico supportato da una capacità organizzativa e finanziaria che le consentono di fornire risposte qualitativamente avanzate agli emergenti bisogni sociali. La cooperativa è suddivisa e organizzata prendendo come riferimento i settori che rispondono a cinque categorie di utenti con i relativi servizi forniti: anziani progettazione e gestione di case protette, di riposo, case albergo, residenze sanitarie assistenziali, centri diurni e servizi domiciliari; infanzia progettazione dei modelli organizzativi e gestione di asili nido, sezioni primavera, nidi aziendali, nidi in madrelingua e scuole per l'infanzia; disabili progettazione e gestione di strutture residenziali e semiresidenziali, gestione di interventi domiciliari; psichiatria progettazione e gestione di strutture residenziali e semiresidenziali; minori gestione di servizi integrati in co-progettazione con la Pubblica Amministrazione. Bilancio esercizio 2008 | 11 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:07 Pagina 12 1 | La nostra identità 1.2 Percorsi di sviluppo in numeri... Negli ultimi anni, in particolare a cominciare dal 2000, la Cooperativa ha vissuto una notevole fase di ampliamento territoriale, passando da una dimensione locale ad una interregionale. Nel 2000 è approdata in Veneto, in Lombardia, in Liguria e in Toscana, nel 2002 in Piemonte, nel 2005 è stata la volta dell’Alto Adige e nel 2006 del Lazio. 2006 2007 2008 gestioni 166 166 173 incremento +6 = + 7 Tutto ciò ha comportato un notevole sforzo organizzativo e una costante riflessione sulle modalità di applicazione del know-how tecnico e gestionale di Coopselios in nuove Regioni, con normative ed esigenze diverse. Sfide continue per la gestione di una complessità crescente sia in termini quantitativi (numero di soci, utenza servita, fatturato, …) che in termini qualitativi di saperi e specializzazioni sempre più importanti. Un percorso impegnativo che oggi, a fronte della crisi economico-finanziaria del Paese, consente a Coopselios di mantenere una sostanziale solidità patrimoniale e di garantire agli Enti Committenti, all’utenza e soprattutto ai propri soci, condizioni di stabilità nell’erogazione dei servizi, negli standard di qualità, nelle situazioni di lavoro. Coopselios in numeri... Il numero di gestioni della Cooperativa attive è aumentato in modo significativo nel corso del 2008. In particolare è stata consolidata la presenza di Coopselios all’interno dei servizi - anche territoriali e domiciliari rivolti all’infanzia e agli anziani nella provincia di Reggio Emilia, area di tradizionale insediamento della cooperativa. Si tratta di un risultato assolutamente positivo che conferma la bontà delle scelte che, a livello strategico, hanno portato ad un potenziamento della Direzione per garantire un maggior presidio sul territorio reggiano. Sono aumentate le gestioni nella provincia di Milano, a conferma del fatto che la cooperativa ha ormai acquisito appieno competenze e saperi tali da poter interagire sia con il sistema di Welfare lombardo che con le esigenze di un’utenza come quella milanese. La Lombardia, inoltre, si conferma come territorio fertile per promuovere sperimentazioni (come il nido in bio-architettura o il nido in lingua inglese), che possono fungere anche da progetti pilota per futuri sviluppi. È da segnalare inoltre il continuo sviluppo in Liguria e Toscana e nella area Romagna, recentemente costituitasi. 12 | Bilancio esercizio 2008 Il 2008 si conferma dunque come un anno particolarmente dinamico caratterizzato da una forte crescita della cooperativa in termini di fatturato e soci. 179 milioni + 11,7% 2.269 + 5,8% 5 8 Fatturato 2008 Incremento fatturato rispetto al 2007 Numero occupati Incremento soci rispetto al 2007 Settori in cui Coopselios opera Regioni in cui Coopselios è presente cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:07 Pagina 13 1 | La nostra identità 1.3 Mission 1.4 Valori La persona, sia come cliente/utente che di lavoratore, è al centro della filosofia di Coopselios. Su questo principio guida, richiamato più volte nello Statuto e nei Regolamenti interni della Cooperativa, si sviluppa la mission di Coopselios e si definiscono i valori che ne orientano le azioni. Sensibilità La capacità di comprendere i bisogni di una collettività in costante divenire, con particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione, operando per offrire risposte adeguate e rispettose dell’individualità di ciascuna persona. “La cooperativa ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio sanitari ed educativi” (Art. 3 Statuto Sociale) Affidabilità La certezza di offrire, a Istituzioni pubbliche e a privati, servizi diversificati, integrati e conformi alle normative, certificati per la gestione e l’assicurazione della qualità, coerentemente con la propria missione d’impresa no profit. Tutela dei diritti e promozione di una cultura dei servizi alla persona Impegno sociale La scelta di offrire servizi esclusivi alle fasce più deboli della popolazione, assicurando professionalità, innovazione e qualità delle prestazioni. Coopselios è soggetto attivo del sistema di Welfare Community, che opera con una logica di co - progettazione e integrazione di servizi con le Istituzioni. In particolare, gli obiettivi della cooperativa sono: • tutelare il diritto degli utenti al riconoscimento della loro umanità e individualità; • migliorare la vita delle comunità nelle quali si opera; • essere un punto di aggregazione per il volontariato; • partecipare allo sviluppo del movimento cooperativo; • essere promotori di partnership efficaci e produttori di professionalità e progettualità per la riforma dello Stato Sociale; • produrre utilità che si valorizzino sul mercato, garantendo trasparenza, efficienza e impegno nell’interpretare i bisogni del cliente. Competenze La volontà di mantenere come obiettivo prioritario la qualità, nel contesto di un’organizzazione moderna, efficiente ed efficace. “Lo scopo che i soci della cooperativa intendono perseguire, è quello di ottenere tramite la gestione in forma associata e con la prestazione della propria attività lavorativa, continuità di occupazione e le migliori condizioni economiche, sociali e professionali” (Art. 3 Statuto Sociale) Diritti e qualità del lavoro In tal senso, gli obiettivi della cooperativa sono: • promuovere il lavoro dei soci e migliorare la loro condizione professionale e lavorativa; • creare nuova occupazione; • favorire l’assunzione di responsabilità da parte dei soci e la loro partecipazione al governo dell’impresa secondo i principi della mutualità cooperativa; • valorizzare l’impresa sociale attraverso la sua capacità di investire e innovare. Bilancio esercizio 2008 | 13 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:07 Pagina 14 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 15 2. Le linee strategiche Mercato proattivo, innovazione e ricerca continua, partecipazione attiva dei soci: caratteristiche di un sistema cooperativo di successo e attento ai valori sociali. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 16 2 | Le linee strategiche Riportiamo, a introduzione di questo capitolo, alcuni stralci del messaggio augurale del Presidente Guido Saccardi, riportato su Coopselios Notizie di gennaio 2009. Il Presidente dipinge un quadro delle tendenze più importanti che hanno caratterizzato il 2008, lasciando intravedere come Coopselios, in un anno di crisi e potenziali difficoltà, abbia saputo adottare linee strategiche efficaci a mantenere un buon posizionamento sul mercato senza perdere di vista la propria mission cooperativa. Se volessimo riflettere sull’anno appena terminato sicuramente dovremmo riflettere sul termine crisi. Il termine crisi, in cinese, è composto da due caratteri che significano rispettivamente “pericolo” e opportunità”. I “pericoli” della crisi attuale si traducono, in breve analisi, nell’opacità e debolezza dell’intervento pubblico regolatore sui mercati, nella scarsa lungimiranza e creatività imprenditoriale e manageriale delle imprese nazionali e multinazionali, nei conflitti di interessi sempre più imbarazzanti tra sfera economica e politica, nella mancanza di regole certe per le imprese e nella mancanza di sicurezze - occupazionali - per i lavoratori. […] Nelle situazioni di crisi possiamo però anche intravedere segnali di “opportunità” che possano stimolare la fantasia per agire nuove pratiche sociali in linea con i cambiamenti in corso, forme aggiornate di mutualismo (già presenti alle origini del movimento cooperativo), di solidarietà, di sistemi alternativi e più equi di società. Il modello cooperativo, in questa prospettiva, può rappresentare un riferimento concreto in quanto le cooperative continuano a rappresentare (ci piace crederlo…) la parte sana del sistema produttivo nazionale e assicurare un contributo rilevante alla crescita e al mantenimento dell’occupazione. È quindi una posizione di modernità promuovere, oggi, il cosiddetto vantaggio comparato della forma cooperativa rispetto all’impresa capitalistica. La nostra cooperativa, in particolare, si sforza di coniugare due dimensioni distinte e non in contraddizione: quella economica, di impresa che opera entro il mercato, e quella sociale che genera effetti positivi a vantaggio dei soci lavoratori e dell’intera collettività. In una società che presenta nuove priorità nella scala dei bisogni si aprono anche “opportunità” di progettualità per Coopselios: coniugare efficienza con nuova mutualità e proposizione di originali forme di welfare.” 16 | Bilancio esercizio 2008 Nel dettaglio, il 2008 ha presentato una situazione caratterizzata da: • notevoli impegni economici – non da ultimo il rinnovo del C.C.N.L. – dovuti anche ai costanti ritardi nei pagamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni che hanno comportato effetti rilevanti sulla liquidità aziendale; • un rinnovato bisogno di tutela e partecipazione da parte dei soci lavoratori riconducibile, in termini quantitativi, alla diminuzione del potere d’acquisto del salario e, in termini qualitativi, alla crescente complessità della vita lavorativa in una cooperativa raddoppiata in termini di personale negli ultimi tre anni; • nuove sfide imposte da un sistema di welfare in continua evoluzione (si pensi all’imminente accreditamento in Emilia Romagna) e da esigenze sempre più raffinate da parte dell’utenza. A fronte di tali tendenze Coopselios ha risposto attuando strategie sul piano commerciale, organizzativo, dell’innovazione e della partecipazione dei soci. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 17 2 | Le linee strategiche 2.1 Lo sviluppo commerciale di Coopselios nel 2008 Coopselios, nonostante la crisi Gare d’appalto e le difficoltà ha mantenuto un buon Il 2008 ha vissuto un’intensa attività commerciale che ha comportato, dopo il consolidamento dell’Ufficio Gare avvenuto nel 2007, una revisione della procedura commerciale volta a sistematizzare e a rendere maggiormente efficace il processo commerciale nel suo complesso: dalla selezione delle gare, all’analisi degli esiti redatti dalle commissioni giudicatrici, alla costante messa in ordine di tutta la documentazione necessaria all’espletamento delle pratiche commerciali. La cooperativa ha presentato, nel 2008, 38 offerte di gare, 4 in più rispetto allo scorso anno, risultando vincitrice nel 74% dei casi (+ 9% rispetto al 2007). Andamento gare d’appalto nel triennio 2006-2008 200 senza perdere di vista la propria mission cooperativa. Area Reggio Emilia* Piacenza** Lombardia-VenetoTrentino Alto Adige Liguria-Toscana-Lazio Area Romagna Nuovi servizi 3 1 Rinnovi 14 4 2 3 0 1 0 0 165 200 188 * L’Area organizzativa denominata Reggio Emilia comprende le province di Reggio Emilia e Parma. ** L’Area organizzativa denominata Piacenza comprende le province di Piacenza e Torino. 150 100 58 38 43 50 28 34 22 0 posizionamento sul mercato, 2006 valutate 2007 presentate 2008 aggiudicate Il 66% delle gare aggiudicate è riferito al rinnovo di servizi già esistenti, dato che sta a dimostrare una maggiore selezione per nuove gestioni da acquisire. Come nel 2007, le gare per rinnovi si sono concentrate nelle Regioni di insediamento storico di Coopselios, mentre nelle Regioni dove la cooperativa opera da meno tempo, si è puntato a un rafforzamento della presenza, anche attraverso nuove acquisizioni, insieme alle diverse realtà consortili con le quali Coopselios opera. In particolare è opportuno segnalare che le gare aggiudicate nelle aree Lombardia-Veneto e Liguria-Toscana-Lazio riguardano appalti di lunga durata, acquisiti con la modalità del project financing che prevede sì un ingente impegno economico da parte della cooperativa ma che garantisce maggiore autonomia nella gestione del servizio e maggiori sicurezze professionali per i soci impiegati in questi servizi. Per quanto riguarda l’area Lombardia-Veneto segnaliamo l’aggiudicazione, nel Comune di Meolo (VE), di una concessione di costruzione e gestione di un centro di servizio e centro diurno per anziani non autosufficienti. Coopselios ha partecipato in Associazione Temporanea d’Impresa con la cooperativa Codess e l’appalto prevede una durata trentennale. Per quanto riguarda invece l’Area Liguria-Toscana-Lazio ricordiamo l’aggiudicazione, nel Comune di Roma, di tre asili nido per 60 bambini ciascuno. Tre project financing che hanno visto la partecipazione di Coopselios all’interno del Consorzio InRete in Associazione Temporanea d’Impresa con PF Ingegneria. Bilancio esercizio 2008 | 17 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 18 2 | Le linee strategiche Mercato proattivo Coopselios, che fin dal suo nascere ha operato in una logica di integrazione con le Istituzioni Pubbliche, seguendo l’approccio del cosiddetto Welfare Mix, ha cercato nelle sue strategie commerciali di ritagliarsi autonomamente una fetta di servizi sul mercato, svincolandoli dalle gare d’appalto. Già da diversi anni il settore Anziani ha sperimentato la forma privata, in particolare nelle province di Parma, Piacenza, Pavia, Padova, Rovigo e Milano, mentre dal 2007 anche il settore infanzia ha inaugurato, sempre a Milano, l’asilo nido “La Libellula”. Ed è sempre nell’ambito dei servizi rivolti ai bambini che Coopselios continua ad investire autonomamente, sperimentando, anche in linea con le tendenze culturali dei singoli territori e con le esigenze delle famiglie, nuovi percorsi progettuali e gestionali. È il caso del nido in lingua inglese promosso a Milano in collaborazione con la società KIP (Kids In Progress). I progetti che rientrano nell’ambito di strategie proattive sono particolarmente importanti in questa attuale congiuntura economica caratterizzata dalla riduzione della capacità di spesa sociale da parte delle famiglie, dallo shock finanziario che ha investito tutti gli ambiti produttivi, dalla crescita della spesa sociale generata da nuove esigenze quali-quantitative, ecc. In questo contesto Coopselios ha inteso farsi promotrice di un modello di welfare imperniato sull’idea di sussidiarietà e in grado di prevedere, nel concreto: • la compartecipazione economica al consumo dei servizi socio-assistenziali (sistema di welfare a protezione variabile), allo scopo di responsabilizzare il cittadino-consumatore di servizi; 18 | Bilancio esercizio 2008 • l’incentivazione di modelli di erogazione a filiera integrata (integrazione socio-sanitaria, integrazione tra i soggetti erogatori, …), allo scopo di generare economie di spesa; • la garanzia del diritto di libera scelta anche nel sociale. Radicamento territoriale Nel rispetto della natura delle cooperative, e in particolare delle cooperative sociali, Coopselios continua a credere nella necessità, e anche nell’importanza strategica, di coniugare logiche imprenditoriali con percorsi che garantiscano un forte radicamento territoriale, volto a cogliere meglio le esigenze e le specificità delle comunità nelle quali la cooperativa opera, anche allo scopo di apportare beneficio non solo all’utenza in senso stretto, ma alla collettività intera. In quest’ottica si inserisce e prosegue la faticosa esperienza dei micro-nidi dell’appennino reggiano che vede ora 5 strutture attive (Asta di Villa Minozzo, Carpineti, Ramiseto, Busana e Baiso, quest’ultima inaugurata a novembre 2008). Si tratta di strutture che richiedono un notevole sforzo economico sia da parte delle Amministrazioni Locali sia da parte della cooperativa ma che, tuttavia, concretizzano un forte impegno sociale in zone che, per la loro conformazione, presentano difficoltà relative agli spostamenti, che sono caratterizzate da una bassa densità demografica e, in alcuni casi, che vivono un serio rischio di spopolamento per mancanza di servizi e di occasioni lavorative. A dimostrazione della forte necessità di strutture a sostegno delle famiglie nelle zone appenniniche, il micro-nido appena inaugurato a Baiso è entrato rapidamente a regime (13 posti su 15 occupati). Micronido “La Libellula” cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 19 2 | Le linee strategiche 2.2 Consolidamento organizzativo Nel 2007, in seguito ai notevoli ritmi di sviluppo e a fronte di tanto coinvolgimento lavorativo, i soci di Coopselios hanno manifestato l’esigenza di riflettere sulla tenuta dell’organizzazione interna, approntata nel 2005 e messa a regime nel 2006. Nel corso del 2008, dunque, la Direzione Operativa e il Consiglio di Amministrazione sono stati attivamente impegnati nel definire i punti critici dell’organizzazione (si veda soprattutto il capitolo sulla Governance) e nel mettere in atto strategie volte ad aumentare gli standard qualitativi della produzione. Vale la pena segnalare qui alcune azioni particolarmente significative: la costituzione dell’Area Romagna, le misure organizzative e gestionali volte a rafforzare il controllo di gestione e l’obiettivo di dedicare una risorsa interamente allo sviluppo organizzativo della cooperativa. Coopselios cerca di interpretare le esigenze e le specificità di ogni territorio in cui è presente, cercando di migliorare le condizioni della comunità. Area Reggio Emilia e area Romagna Negli ultimi anni le gestioni di Coopselios facenti capo all’Area di Reggio Emilia sono cresciute notevolmente comportando un sempre maggiore impegno da parte della Direzione. L’Area, inoltre, si è ampliata non solo dal punto di vista strettamente numerico, ma anche in relazione alle sue dimensioni, inglobando un maggior numero di provincie (Rimini, Chieti), al di fuori del tradizionale territorio reggiano. A fronte dell’aumentata complessità gestionale si è reso necessario seguire ancor più da vicino i rapporti con gli Enti Locali e adottare misure di presidio (maggior controllo di gestione, ad esempio) sui servizi già in essere. In tal senso, per garantire una maggiore efficienza organizzativa e gestionale, l’Area Organizzativa denominata Reggio Emilia è stata ulteriormente suddivisa in aree di dimensioni più ridotte ed è stata ampliata la Direzione. Si è costituita così l’Area Romagna che comprende la provincia di Rimini e le eventuali gestioni abruzzesi. Coordinamento e controllo di gestione Accanto al potenziamento della Direzione, si è dato ampio spazio alle attività di coordinamento, costituendo e formalizzando specifici gruppi di lavoro interni per integrare e armonizzare i numerosi processi gestionali della cooperativa. Sono stati inoltre elaborati strumenti informatici e procedure volte a garantire un maggior controllo di gestione e una maggiore trasparenza nell’espletamento di alcune prassi organizzative: • P2000 Acquisti: si tratta di un nuovo programma di gestione centrale degli acquisti con coinvolgimento diretto delle strutture sul territorio. È stato progettato con l’obiettivo di razionalizzare i processi di approvvigionamento in un’ottica volta alla riduzione dei costi e alla responsabilizzazione dei Coordinatori. In sintesi l’obiettivo è stato quello di dotare le sedi periferiche con uno strumento che permetta la creazione di un ordine al fornitore consultando il listino articoli aggiornato e gestito centralmente. Contemporaneamente il sistema è in grado di fornire al Coordinatore lo scostamento tra budget previsto e i costi del materiale ordinato. Bilancio esercizio 2008 | 19 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 20 2 | Le linee strategiche • Procedura Manutenzioni: ancora una volta l’obiettivo è stato quello di garantire una gestione più razionale e meno dispendiosa degli interventi di manutenzione. La nuova procedura prevede la costruzione di uno strumento informatico che consente una presa in carico del problema, l’assegnazione di priorità rispetto all’insieme di problemi segnalati, la costruzione di un archivio sulle manutenzioni richieste, le relative modalità di gestione, le tipologie di interventi intrapresi. Oltre alla definizione di una nuova Procedura Manutenzioni, nel corso del 2008, è stato ampliato l’Ufficio Gestione del Patrimonio con una diversa suddivisione delle mansioni anche tenendo conto dell’espansione territoriale della cooperativa. 2.3 Percorsi di innovazione continua L’innovazione continua, vale a dire i processi di miglioramento qualitativo nell’erogazione del servizio e nelle pratiche di produzione, rappresentano da sempre, per Coopselios, un valore primario. Un valore che, costantemente, si concretizza in nuove sperimentazioni, in nuovi servizi e nuovi strumenti adeguati ad incrementare la soddisfazione dell’utenza e a valorizzare il Capitale Umano. Per il 2008 segnaliamo in particolare la definizione più accurata del settore Psichiatria, il consolidamento del settore Socio-Sanitario e la sperimentazione del primo asilo in lingua inglese a Milano. Sviluppo organizzativo Settore psichiatria Allo scopo di rendere lo sviluppo organizzativo un’attività costante e coordinata in una cooperativa caratterizzata da continua evoluzione (sia dovuta ai processi di crescita che ai mutamenti nel panorama economico e socio-demografico), nel corso del 2008 è stato previsto di inserire nell’Organigramma aziendale il Responsabile dello Sviluppo Organizzativo. Tale figura, inserita nei primi mesi del 2009, avrà come primo obiettivo quello di valutare le posizioni organizzative per analizzare le differenze di responsabilità fra i ruoli aziendali e di rapportarle ai parametri retributivi previsti dal Metodo Hay, che Coopselios da diversi anni ha adottato, allo scopo di garantire equità interna. Tra gli altri obiettivi assegnati a tale figura si segnalano quelli relativi al miglioramento del clima aziendale e dei processi di comunicazione organizzativa. Coopselios, da sempre, cerca di promuovere un modello di stato sociale fondato sul principio di sussidiarietà garantendo libertà di scelta e servizi di qualità. 20 | Bilancio esercizio 2008 Come deliberato dal Consiglio di Amministrazione, e in considerazione delle specificità gestionali in ambito psichiatrico, la cooperativa ha formalizzato in organigramma il Settore Psichiatria con un Responsabile Tecnico di Settore e due Responsabili Tecnici di Produzione, per la psichiatria adulta e per quella minorile. Si tratta di una scelta volta a valorizzare gli interventi psichiatrici di Coopselios anche attraverso processi formali che tengano conto delle specificità del settore stesso (assenza di gare d’appalto, servizi soggetti a esenzione Iva, necessità di rapporti fiduciari tra Enti invianti - medici, specialisti ecc. - e soggetti gestori quale garanzia di un buon posizionamento sul mercato, servizi ad elevato rischio gestionale) e per mezzo di strumenti (logo, carta dei valori – da definire nel corso del 2009) volti a definire un’identità professionale all’interno del settore e a dichiarare la cultura e i metodi ai quali le prassi operative si dovranno ispirare. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 21 2 | Le linee strategiche Settore socio-sanitario Asilo nido in lingua inglese In un’ottica di multi-specializzazione della cooperativa, il settore socio-sanitario rappresenta uno degli ambiti nei quali Coopselios da anni continua a investire, soprattutto in termini di ricerca e studio di modelli di servizio a sostegno di una Welfare Community a protezione variabile. Il 2008 ha visto la definizione dettagliata di un servizio da erogare – denominato commercialmente Pronto Serenità – e la sua declinazione con un marchio e un carnet di prodotti che possono coprire a 360° i bisogni socio-assistenziali della persona anziana e della sua famiglia. Inoltre, sempre nel 2008, è stata definita la governance per gestire il sistema di promozione e ideazione del servizio. A settembre, in collaborazione con la società Kids In Progress, ha avuto inizio la sperimentazione di un nido in lingua inglese per bambini dai 12 ai 36 mesi, in via Premuda a Milano. Il progetto intende coniugare il Reggio approach con l’insegnamento precoce della lingua inglese. Le attività quotidiane vengono svolte da personale madrelingua inglese, semplicemente assecondando la curiosità del bambino e predisponendo contesti interessanti a sostegno delle sue potenzialità e dei suoi molteplici linguaggi. Non lezioni, ma full immersion protratte nell’arco di tutta la giornata attraverso la predisposizione di attività quotidiane strutturate per fasce d’età e tutte improntate sul gioco e sulla creatività del bambino. L’approccio prevede la partecipazione attiva dei bambini nell’apprendimento della lingua in un ambiente attrezzato e ben organizzato anche con atelier creativi. Ci auspichiamo che il progetto possa essere un’ulteriore occasione per diversificare le tipologie di servizi offerti e per fare avanzare la ricerca sul campo. Gli enti costituiti sono: • Fondazione Easy-Care, i cui promotori sono: Coopselios, Consorzio Anziani e non Solo, Consorzio Cooperative Sociali 45 e ITAL TBS (attraverso la loro consociata TeSAN) che affiderà in licenza d’uso il marchio e il know how ai consorzi sociali distribuiti sul territorio; • Consorzio Sociale “Care Expert”, i cui componenti risultano essere i medesimi della Fondazione e che avrà il compito, attraverso i propri associati, di erogare i servizi dei diversi pacchetti di Pronto Serenità agli utenti sul territorio. Asilo nido “Premuda” Bilancio esercizio 2008 | 21 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 22 2 | Le linee strategiche 2.4 La partecipazione La formazione Il forte impegno commerciale supportato da strategie di consolidamento organizzativo e pratiche di innovazione continua, non può essere svincolato da percorsi di coinvolgimento dei soci alla vita della cooperativa: un coinvolgimento inteso come forma di condivisone degli obiettivi commerciali, come percorso di benessere professionale e organizzativo e come costruzione di una forte identità professionale. In tal senso, sono diversi gli strumenti che possono rafforzare il senso d’appartenenza e l’identificazione del socio con i valori e gli obiettivi perseguiti dalla cooperativa. Anche la formazione, è evidente, rappresenta non solo un’importante strumento di crescita professionale, quanto una particolare modalità di scambio e condivisione di prassi e valori: in tal senso costituisce un’occasione di coinvolgimento alla vita del settore e della cooperativa. Nel 2008 la cooperativa ha incrementato l’attività di formazione, in particolare nell’ambito dell’aggiornamento professionale e per tutti i livelli aziendali. E tutto ciò rappresenta un’esplicita linea di sviluppo volta al miglioramento delle condizioni di lavoro e alla cosiddetta fidelizzazione del socio. I marchi di settore Organizzazione sociale Realizzati e declinati con strumenti quali le Carte dei Valori e le Carte dei Servizi nel 2006, sono stati per così dire metabolizzati e praticati appieno nel corso del 2007, in occasione di eventi quali inaugurazioni o presentazioni dei servizi, corsi di formazione, convegni, o, semplicemente, attività nelle singole strutture. Nel 2008 la definizione del Settore Psichiatria ha comportato la realizzazione di un marchio e una declinazione aggiornata dei valori della cooperativa da applicare al settore psichiatrico. I marchi di settore non rappresentano soltanto strumenti di comunicazione ma anche contenitori simbolici di un progetto tecnico-culturale e organizzativo di riferimento. Rappresentano un insieme di valori condivisi e, sul piano pratico, sintetizzano le linee-guida per il lavoro degli operatori appartenenti a quel settore. 22 | Bilancio esercizio 2008 Nel 2008 è stata sviluppata l’attività che fa capo all’Organizzazione Sociale della cooperativa, con l’approvazione del Regolamento che prevede la costituzione delle Sezioni Soci territoriali e il consolidamento dell’attività dell’Ufficio Soci, attraverso la nomina di un responsabile (vedi capitolo sulla Governance e capitolo sui soci, paragrafo sulla partecipazione). La nuova Organizzazione Sociale ha come obiettivo proprio quello di favorire lo sviluppo del tessuto sociale della cooperativa, sia attraverso nuove forme di partecipazione, sia attraverso l’attuazione di pratiche mutualistiche (iniziative a carattere previdenziale, assistenziale e ricreativo) a beneficio dei soci. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 23 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 24 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 25 3. La governance L’organizzazione interna di Coopselios: tra esigenze commerciali e valori di partecipazione cooperativa cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 26 3 | La governance 3.1 Organizzazione e organigramma 2008 L’organizzazione aziendale interna, rivisitata e lanciata nel secondo semestre 2005 sulla base delle linee strategiche individuate dal Consiglio di Amministrazione e dalla Direzione Operativa, ha risposto alle mutate esigenze commerciali della cooperativa. Il riassetto organizzativo è entrato a pieno regime nel 2006, mediante il consolidamento della divisione territoriale dell’area commerciale di Coopselios e il rafforzamento delle funzioni organizzative e di coordinamento centrali. Nel secondo semestre del 2007, a partire dalle discussioni affrontate in sede di Consiglio di Amministrazione, si è svolta una prima verifica sulla tenuta e sull’efficacia dell’organizzazione di Coopselios. Il Consiglio di Amministrazione ha espresso una generale condivisione sulle linee strategiche impostate dalla cooperativa, sulle loro applicazioni in termini organizzativi e sui risultati ottenuti. Tuttavia, in relazione ai mutamenti interni (crescita del 70% negli ultimi tre anni) e del mercato di riferimento (ampliamento competitors, nuove normative, emersione di nuovi bisogni socio-assistenziali …), si rendono necessarie misure di consolidamento e sviluppo organizzativo volte a migliorare l’efficienza dei processi di produzione e il clima interno. Il Consiglio di Amministrazione ha manifestato l’esigenza di un migliore coordinamento interno tra le varie funzioni aziendali, favorendo con ciò più intensi e proficui processi relazionali. L’attenzione alle relazioni attraversa tutta la cooperativa e tende ad incrementare in tutti i soci una corretta consapevolezza relativa ai rapporti interni, ai ruoli e alle responsabilità individuali. Si rende inoltre indispensabile potenziare le funzioni direzionali aziendali per le mutate esigenze di mercato, per il consolidamento della cooperativa e, non da ultimo, per creare le condizioni che favoriscano i processi di innovazione in linea con le linee strategiche individuate. Da queste riflessioni sono scaturite le seguenti proposte organizzative, coerenti con l’impostazione generale dell’Organizzazione entrata a regime nel 2006 e in grado di rispondere alle esigenze interne ed esterne emergenti: Le mutate esigenze commerciali della cooperativa hanno portato a un riassetto organizzativo volto a migliorare l’efficienza dei processi di produzione e il clima interno. da oltre vent’anni socia della cooperativa. Dal 2008 anche l’Ufficio Comunicazione (Responsabile Giulia Caramaschi) farà capo, oltre che alla Direzione Generale, per la quale si occupa di comunicazione organizzativa e commerciale, alla Presidenza, per curare la comunicazione istituzionale e, in stretta collaborazione con l’Ufficio Soci, per portare avanti progetti di comunicazione sociale volti a garantire una maggiore informazione e una maggiore partecipazione dei soci stessi alla vita della cooperativa. amministrazione Il tema della gestione finanziaria sta diventando sempre più strategico e richiede una figura direzionale a tempo pieno. Dal 2008 Coopselios ha inserito nell’Organigramma la figura del Direttore Economico-Finanziario, nella persona di Luciano Bertolini. Al fianco del Direttore Economico Finanziario è stata introdotta la figura del Responsabile Amministrativo, ricoperta da Alessandra Pigozzi, addetta alla Contabilità Amministrativa delle Società Partecipate. L’Ufficio Preventivazione e reporting (Manuela Conti), al contrario, farà capo direttamente alla Direzione Generale. In un momento in cui il controllo di gestione rappresenta un’attività cruciale per la cooperativa, è infatti molto importante per la Direzione Generale avere un rapporto diretto con la funzione di preventivazione. Area risorse umane Ufficio soci e ufficio comunicazione Il Consiglio di Amministrazione, in coerenza con le linee strategiche elaborate e con i punti programmatici dichiarati dalla Presidenza, ha approvato il potenziamento dell’Ufficio Soci con una figura interamente dedicata a presidiare le attività a favore della partecipazione. È stata nominata responsabile dell’Ufficio soci Claudia Manzini, 26 | Bilancio sociale 2008 Al fine di gestire in modo sistematico e coordinato il tema dello sviluppo organizzativo, come già abbiamo avuto modo di anticipare, è stata inserita nell’organigramma una risorsa dedicata esattamente a questa funzione. A questa figura, da individuare nei primi mesi del 2009, faranno capo le funzioni di selezione e addestramento, formazione, sicurezza e privacy. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 27 3 | La governance Area Lombardia-Veneto L’area Lombardia-Veneto rappresenta, ad oggi, la zona nella quale Coopselios ha potuto sperimentare strategie proattive di offerte di servizi e sperimentazioni. Inoltre la Regione Lombardia prima di altre ha sviluppato un sistema di Welfare basato sull’accreditamento di soggetti del privato sociale che, alla luce delle nuove normative, dovranno sapersi proporre direttamente sul mercato. Per rispondere a queste esigenze Coopselios, limitatamente a questa area, prevede, dal 2008, una figura (Gerardo Di Filippo) interamente dedicata alla promozione dei servizi. Area Reggio e area Romagna Come già sottolineato nel capitolo sulle linee strategiche, a partire dal 2008, si è deciso di suddividere l’area organizzativa denominata Reggio Emilia in due diverse aree: Reggio Emilia, comprendente le provincie di Reggio Emilia e Parma, e l’Area Romagna – attualmente limitata alla provincia di Rimini ma orientata ad eventuali processi di espansione nella zona romagnola. Questo mutamento, finalizzato ad ottenere un maggior presidio delle gestioni e delle opportunità che si presentano nelle due aree, ha comportato un ampliamento della Direzione: Fabrizio Montanari, Direttore dell’Area Reggio, ha dato la sua disponibilità ad occuparsi dell’area Roma- gna, in fase di avviamento. Per l’Area Reggio, dopo aver valutato attentamente le competenze interne, si è deciso di assumere un direttore proveniente dall’esterno (Katia Cuoghi Costantini), in forza dal 1° ottobre. Progetti speciali e rapporti con i consorzi La cooperativa, anche a partire dagli stimoli del Consiglio di Amministrazione, intende riattivare i rapporti con la comunità scientifica e il mondo accademico, promuovendo progetti speciali (come Easy-Care) da portare avanti anche con i Consorzi ai quali aderisce. A questo scopo si è reso necessario individuare una figura, Fabrizio Montanari, dedicata ai progetti speciali e ai rapporti con i Consorzi (in special modo Consorzio 45 e Consorzio SGS). Settori Il 2008 ha visto l’ufficiale formalizzazione del settore Psichiatria, di un Responsabile Tecnico di Settore e di due Responsabili Tecnici di Produzione. Sarà un obiettivo del 2009 definire meglio gli ambiti di intervento di Coopselios, anche esaminando la collocazione dei settori Minori e Sanitario. Da queste modifiche scaturisce il seguente Organigramma: CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE AREA SOCI COMUNICAZIONE DIRETTORE GENERALE DIREZIONE AREA (*) SETTORE ANZIANI DIREZIONE ECONOMICO FINANZIARIA DIREZIONE RISORSE UMANE ASSICURAZIONE QUALITÀ RESPONSABILE TECNICI DI PRODUZIONE SETTORE EDUCATIVO CONTABILITÀ ANALITICA RELAZIONI SINDACALI GARE E CONTRATTI COORDINATORI RESP. DI STRUTTURA/SERVIZI SETTORE DISABILI TESORERIA E AMMINISTRAZIONE AMMINISTRAZIONE PERSONALE PREVENTIVI E ANALISI ECONOMICA CONTABILITÀ GENERALE PAGHE ACQUISTO E PATRIMONIO SVILUPPO ORGANIZZATIVO FORMAZIONE, SELEZIONE, SICUREZZA SERVIZI GENERALI (*) AREE: REGGIO EMILIA, PARMA PIACENZA, PIEMONTE ROMAGNA, ABRUZZO LOMBARDIA, VENETO LIGURIA, TOSCANA, LAZIO Bilancio esercizio 2008 | 27 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 28 3 | La governance 3.2 Organi di governo e rapporti fra le funzioni aziendali Organizzazione sociale Il 2008 è stato l’anno nel quale si sono gettate le basi per un completo sviluppo dei principi di partecipazione che dovrebbero caratterizzare il lavoro in cooperativa, sia attraverso l’individuazione di pratiche volte ad incrementare i livelli di democraticità nelle scelte decisionali, sia attraverso strumenti finalizzati a far crescere lo spirito mutualistico. L’approvazione di tre nuovi regolamenti, uno dei quali prevede la costituzione delle Sezioni Soci Territoriali, e il potenziamento dell’Ufficio Soci assolvono esattamente questa funzione. Regolamenti In linea con gli obiettivi dichiarati, il Presidente Guido Saccardi e il Consiglio di Amministrazione hanno promosso una approfondita discussione attorno al tema della partecipazione sociale. Discussione che ha portato alla “apertura” ufficiale di un Ufficio Soci a tempo pieno e alla proposta, presentata ai soci in Assemblea di Bilancio, con la votazione di tre nuovi regolamenti: • Regolamento Sociale • Regolamento sociale disciplinante attività previdenziali, assistenziali e ricreative a beneficio dei soci • Regolamento per il ristorno ai soci lavoratori Il Regolamento Sociale prevede la costituzione delle Sezioni Soci. Le Sezioni Soci rappresentano l'articolazione del corpo sociale della cooperativa e hanno lo scopo fondamentale di articolare la rappresentanza e la partecipazione sociale. Inoltre si occupano di: • mantenere vivo e consolidare il rapporto fra i soci; • promuovere la partecipazione dei soci alla definizione degli indirizzi e dei programmi della cooperativa; • instaurare e intrattenere rapporti organici tra il Consiglio di Amministrazione della cooperativa e la base sociale; • formulare pareri consultivi in merito alle più importanti scelte di conduzione aziendale; • collaborare al reclutamento dei nuovi soci ed alla diffusione dei valori della cooperazione; • promuovere e realizzare iniziative che favoriscano la sensibilità alle tematiche sociali; • promuovere e sostenere le iniziative a carattere assicurativo di previdenza complementare e finanziaria sottoscritte dalla cooperativa con agenzie esterne a favore dei propri soci; • sostenere e promuovere attività culturali, ricreative e sportive in favore dei soci, delle loro famiglie e dei territori in cui operano le sezioni soci. Il Regolamento Attività Sociali disciplina le attività da svolgere a beneficio dei soci lavoratori e soci volontari, la cui attuazione non ha carattere retributivo, rientra negli scopi sociali ed è tesa a sviluppare lo spirito mutualistico, cooperativo, di solidarietà e previdenza fra i soci. Il Regolamento Ristorno vede nel ristorno cooperativo uno degli elementi maggiormente qualificanti per migliorare le condizioni economiche, sociali e professionali, in continuità e stabilità di occupazione dei lavoratori soci, secondo quanto affermato negli scopi sociali della cooperativa e come storicamente inteso nella cooperazione di lavoro e di servizi in generale. Il ristorno, come diritto al beneficio economico derivante dallo scambio mutualistico di lavoro, per volontà dei soci, deve ispirarsi alla più equa distribuzione tra tutti i lavoratori, con valorizzazione specifica nella quantità e qualità dell'apporto lavorativo imputabile a ciascuno di essi. Consiglio di Amministrazione La presentazione , all’Assemblea di Bilancio del 2008, di tre nuovi Regolamenti è stata la base di partenza per uno sviluppo dei principi di partecipazione cooperativa. 28 | Bilancio esercizio 2008 Il Consiglio di Amministrazione, in carica dal giugno 2007, comprende i seguenti 20 componenti: Guido Saccardi (Presidente), Giovanni Calabrese (Vice-Presidente), Marzia Allegretti, Danila Bocelli, Sabrina Bonaccini, Rossella Boni, Lina Borghi, Roberta Borsari, Angela Rita Brivio, Giuseppe Catellani, Gerardo Di Filippo, Enrica Fontanesi, Teresa Incerti, Alcide Lambri, Manuela Lucchini, Francesco Malpeli, Ester Schiaffonati. Fanno Parte del Collegio Sindacale: Mauro Menozzi (Presidente), Franco Salsi (Sindaco effettivo) e Fabrizio Sberveglieri (Sindaco effettivo). Nell’arco del 2008 il Consiglio si è riunito 12 volte. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 29 3 | La governance A fianco del governo politico-sociale rappresentato dal Consiglio di Amministrazione, la cooperativa si è dotata di una Direzione Operativa, di un Coordinamento Commerciale e di un Coordinamento Tecnico e Innovazione. Alla Direzione Operativa partecipano il Direttore Generale (che la presiede), i Direttori di Area, il Direttore Economico -Finanziario, il Direttore delle Risorse Umane e i Responsabili Tecnici di Settore. In rappresentanza del Consiglio di Amministrazione, partecipa alla D.O. il Presidente, con funzioni di verifica e di controllo del suo operato. La sua funzione è quella di coordinare l’insieme della attività aziendali al fine di raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Consiglio di Amministrazione. Gli ambiti di lavoro della Direzione Operativa riguardano le attività commerciali, finanziarie, tecniche e della qualità, l’organizzazione del personale, la gestione di fornitori e clienti. Al Coordinamento Commerciale partecipano: il Direttore Generale, i Direttori di Area e il Presidente. La sua funzione è quella di coordinare le attività commerciali secondo le linee guida individuate dalla Direzione Operativa, allo scopo di raggiungere gli obiettivi di budget commerciale approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il Coordinamento Tecnico e Innovazione, infine, è composto dal Direttore Generale, dai Responsabili Tecnici di Settore e dal Presidente. La sua funzione è quella di presidiare i processi tecnico-culturali della cooperativa e di imprimere innovazione alle attività di progettazione e erogazione di servizi, seguendo le indicazioni fornite dalla Direzione Operativa. La massima sinergia fra la Direzione e i Coordinamenti, così come fra le diverse funzioni aziendali, continua a rappresentare un punto fermo nel nuovo assetto organizzativo e tiene conto sia delle responsabilità rivolte all’azione commerciale orientata al territorio, sia delle responsabilità tecnico-progettuali specifiche dei settori. A partire da queste condizioni e dall’organizzazione che si è data, Coopselios si è impegnata nella ricerca continua di eccellenza a tutto campo allo scopo di perseguire i seguenti obiettivi: • affinare e migliorare la qualità progettuale dei servizi erogati; • ricercare, individuare e confrontare parametri organizzativo/gestionali innovativi e aggiornati in base alle normative regionali in materia ma anche coerenti con le nuove esigenze emergenti di servizio; • garantire l’attività di Coordinamento Operativo dei Servizi. 3.3 Le partecipazioni Coopselios, nell’ottica di una strategia di lungo periodo volta a conferire stabilità e prospettiva all’attività sociale, si impegna a gestire direttamente e completamente strutture socio-assistenziali non soggette a gare d’appalto o a contratti di locazione. La cooperativa detiene il 100% del capitale sociale di Sviluppo Servizi Sociali SpA e delle conseguenti società controllate da quest’ultima: Villa Elvira Srl di Santa Maria della Versa (PV), Porto Viro Srl di Porto Viro (RO), Villa Verde di Rivergaro (PC) e, dal 2006, H.C.C. Health Care di Reggio Emilia. Nell’ottobre 2007, inoltre, si è costituita la società Rent Hospital s.r.l., controllata direttamente dalla cooperativa al 70%. La società ha per oggetto sociale lo svolgimento di attività quali noleggio, vendita attrezzature e arredi, manutenzioni ordinarie, erogazione servizi alberghieri e pulizie, fornitura di personale infermieristico ed assistenziale per ospedali e strutture sanitarie. Società controllate Capitale sociale Patrimonio Utile netto o perdita contabile % diretta Possesso S.S.S. Sviluppo Servizi Sociali spa Reggio Emilia € 500.000 € 451.828 +€ 8303 100% € 500.000 Coopselios € 451.828 Villa Elvira srl S. Maria della Versa (PV) € 41.600 € 826.748 +€ 37.795 72% S.S.S. € 502.004 € 595.258 Porto Viro srl Porto Viro (RO) € 100.000 € 79.150 -€ 27.508 70% S.S.S. € 70.000 € 55.405 Villa Verde spa Ancarano di Rivergaro (PC) € 1.300.000 € 902.760 -€ 125.671 63% S.S.S. € 837.263 € 568.738 H.C.C. Health Care Community srl Reggio Emilia € 50.000 € 57.359 +€ 9.648 100% € 50.000 Coopselios € 57.359 Rent Hospital srl Milano € 50.000 € 47.652 -€ 301 70% € 35.000 Coopselios € 33.356 Valore Frazione a bilancio Patrimonio (netto fondi) Netto Bilancio esercizio 2008 | 29 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 30 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 31 4. I soci Il socio lavoratore: fulcro dell’attività di Coopselios. Chi sono, le politiche del lavoro e la partecipazione. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 32 4 | I soci 4.1 La politica del lavoro in Coopselios La partecipazione dei soci e la valorizzazione del Capitale Umano hanno rappresentato, anche nel 2008, la linea guida di riferimento per le azioni di sviluppo organizzativo della cooperativa. Per coordinare al meglio le attività rivolte ai soci ed ai lavoratori si è reso necessario il potenziamento di alcune funzioni aziendali, in particolare quella dell’Ufficio Formazione e dell’Ufficio Soci, in linea con le priorità definite dalla Presidenza e dal Consiglio di Amministrazione. Si è cercato di ribadire la centralità del socio-lavoratore con attività e politiche mirate. In particolare: • dal punto di vista dei diritti e del riconoscimento economico dei lavoratori, Coopselios ha promosso incontri e azioni finalizzate alla conclusione della contrattazione con le Organizzazioni Sindacali, per la chiusura del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, rinnovato con oltre due anni di ritardo; • dal punto di vista della promozione di una maggior partecipazione dei soci alla vita della cooperativa, nell’Assemblea Ordinaria del 27 giugno 2008 sono stati approvati i regolamenti sociali che hanno permesso la formale costituzione delle Sezioni Soci territoriali e la definizione delle attività sociali promosse a favore dei soci; Coopselios conferma la sua mission di impresa della condivisione, ribadendo la centralità del socio lavoratore adottando politiche lavorative ed economiche ad hoc che ne tutelino i diritti. 32 | Bilancio esercizio 2008 • dal punto di vista del miglioramento della comunicazione organizzativa interna, Coopselios ha continuato a investire risorse per garantire una corretta diffusione delle informazioni e per promuovere un continuo scambio di saperi e di esperienze fra le diverse aree e i diversi Settori della cooperativa, anche progettando nuovi strumenti informatici finalizzati a tale scopo, da implementare nel 2009 (il Centro di Documentazione Tecnica, il blog per i soci della Cooperativa). La centralità del socio rappresenta, per Coopselios, un’ulteriore modalità per praticare la Responsabilità Sociale d’Impresa intesa come la capacità di riportare la persona al centro delle logiche di produzione e consumo, di creare percorsi di senso ampiamente condivisi intorno ai prodotti o servizi venduti e consumati, di sviluppare il Capitale Umano a partire da attività formative di interesse comune, soprattutto in un settore, come quello del sociale, dove il lavoro – di natura prevalentemente relazionale – non sempre viene adeguatamente riconosciuto. Responsabilità Sociale che, sempre più, presuppone sforzi culturali e organizzativi: una vera e propria impresa della condivisione. Il rinnovo del contratto collettivo nazionale Nel 2008 si è concluso il lungo percorso che ha portato all’accordo sul rinnovo del CCNL (contratto collettivo nazionale del lavoro) delle cooperative sociali. Le novità più importanti riguardano l’inquadramento del personale che, da adesso, terrà conto non solo della mansione svolta ma anche del contributo professionale e operativo di ogni lavoratore. Dal 1° gennaio 2009 tutto il personale sarà inquadrato in 6 aree e 13 categorie. Importante da sottolineare è l’introduzione di una nuova posizione economica: la C2, all’interno della quale verranno inseriti gli Oss (operatore socio -sanitario). Altre modifiche introdotte con il rinnovo del CCNL riguardano l’incremento retributivo e una maggiorazione salariale del 15% per il lavoro festivo e domenicale. Coopselios, in virtù del ruolo di primaria importanza che riveste nel mercato dei servizi socio- assistenziali, ha contribuito in maniera positiva in sede di dibattito nei vari tavoli di discussione affinché le condizioni di rinnovo fossero quanto più eque ed economicamente più vantaggiose per i lavoratori. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 33 4 | I soci 4.2 I numeri Nel 2008 il totale dei lavoratori ha raggiunto le 2.269 unità, con un incremento del 5,8% rispetto all’anno precedente: una forte accelerazione nella crescita che rispecchia lo sviluppo della cooperativa e l’acquisizione di diversi nuovi servizi. La quasi totalità degli occupati sono soci della cooperativa: la percentuale dei soci è pressoché costante nel tempo e si conferma su un valore vicino al 99%. nido “Il Castello Incantato” di Baiso, oltre che la gestione dei servizi territoriali Infanzia, mentre nella provincia di Piacenza, a Rottofreno, il nido “La Coccinella”). Il terzo settore della cooperativa in termini numerici è rappresentato dal settore Disabili, stabile nel corso del 2008, così come i settori Minori e Psichiatria. Da sottolineare anche l’ampliamento della tecnostruttura, per potenziare i servizi generali della cooperativa a seguito dell’incremento delle attività e dei servizi gestiti nelle diverse aree territoriali. Soci e dipendenti per settore di attività nel 2008 Numero di soci e dipendenti nel triennio 2006-2008 2% Soci % Dipendenti Totale 2006 2.063 98,52 31 2.094 2007 2.140 98,66 29 2.169 2008 2.269 98,87 26 2.295 4% 8% psichiatria minori 16% disabili infanzia Il turnover di Coopselios mostra una sensibile diminuzione rispetto allo scorso anno (-1,5%): ciò significa che la percentuale dei dimessi sul totale degli occupati è inferiore rispetto a quella del 2007 da (32,6% a 31,1%). Coopselios rimane comunque in linea con lo standard delle cooperative sociali (30% circa) che si caratterizzano per una tipologia di lavoro particolarmente complessa sia per quanto riguarda l’impegno emotivo che la dimensione relazionale. anziani 70% Occupati per settore di attività La maggior parte degli occupati opera nel settore Anziani che, in termini numerici, rappresenta la fetta di attività più cospicua di Coopselios. Il settore, inoltre, ha visto nel 2008 un significativo incremento dei suoi occupati, generato principalmente dall’apertura di nuove strutture (R.S.A. Baroni, Milano e R.S.A. Morciano, Rimini) e dalle nuove gestioni di Assistenza Domiciliare. A seguire il settore Infanzia che, tradizionalmente, rappresenta il secondo ambito di intervento in termini numerici della cooperativa. Anch’esso nel 2008 ha incrementato gli addetti a causa di nuove importanti aperture, sia su appalto che private, in diverse aree territoriali della cooperativa (in Lombardia “Il Glicine”, asilo in bio-architettura nel Comune di Mesero e il nido in lingua inglese di via Premuda; in Toscana, a Camaiore, “Lo Scrigno Magico”; nella provincia di Reggio il nido di Barco di Bibbiano e il microBilancio esercizio 2008 | 33 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 34 4 | I soci La cooperativa inquadra i propri lavoratori con contratti che sono full - time per il 57,9% dei casi. Il numero tanto elevato di contratti part - time (42,1%), se pure sensibilmente variabile negli anni, è dovuto in parte, alla necessità di rispondere alle richieste degli occupati, e, più spesso, per organizzare il servizio come richiesto dai committenti, in special modo Enti Locali. Si tratta, in quest’ultimo caso, di una tendenza diffusa in Italia ma anche a livello Europeo, come evidenziato nell’ambito della 1° Conferenza Europea dei servizi alla Persona (Parigi 12-13 novembre 2008) a cui Coopselios ha partecipato. Coopselios, in controtendenza rispetto alle dinamiche che connotano l’attuale mercato del lavoro, si impegna a garantire una sicurezza occupazionale ai propri soci lavoratori e per questo ha instaurato con loro rapporti a tempo indeterminato nell’84,2% dei casi. È importante sottolineare inoltre che, nella maggior parte dei casi, i contratti a tempo determinato corrispondono ad assunzioni per sostituzioni di maternità: una condizione particolarmente frequente in una cooperativa in cui la grande maggioranza degli occupati è composta da giovani donne. Come però si evince dai dati, rimane ferma una forte disponibilità da parte della cooperativa a trasformare il contratto a tempo determinato, appena ve ne siano le condizioni, in una forma maggiormente garantita come quella del rapporto a tempo indeterminato. Numero contratti part time e full time nel triennio 2006-2008 Numero contratti a tempo determinato e indeterminato nel triennio 2006-2008 4.3 Inquadramento contrattuale 58,1% 60 57,9% 100 52,5% 87,8% 47,5% 50 85,4% 84,2% 80 41,9% 42,1% 40 60 30 40 20 20 10 0 2006 part-time 2007 full-time 34 | Bilancio esercizio 2008 2008 0 15,8% 14,6% 12,2% 2006 tempo determinato 2007 tempo indeterminato 2008 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 35 4 | I soci 4.4 Chi sono i soci di Coopselios Coopselios si conferma una cooperativa Una cooperativa al femminile “in rosa” dove le donne rappresentano il 94% del totale degli occupati. 6% uomini Proprio a loro sono destinate specifiche donne politiche di pari opportunità per conciliare lavoro e vita familiare. Politiche di pari opportunità e conciliazione vita-lavoro 94% Coopselios si conferma, innanzitutto, una cooperativa a netta prevalenza femminile. Il 94,2% degli occupati sono donne e questo è un dato costante negli ultimi tre anni. Ciò è dovuto, in parte, alla natura dei servizi offerti anche se si può ipotizzare che la tradizionale attenzione della cooperativa per le esigenze di conciliazione degli spazi e dei tempi di vita-lavoro renda Coopselios un luogo di lavoro confacente con le esigenze delle donne. La centralità della figura del socio lavoratore porta la cooperativa ad adottare misure che facilitino l’integrazione delle esigenze di vita e quelle di lavoro. Tale politica, applicata nei territori in cui Coopselios è presente, nasce anche dalla consapevolezza espressa dalla forte maggioranza femminile all’interno della cooperativa. Le azioni di conciliazione sono già applicate nelle diverse strutture, specialmente in quelle interamente gestite dalla cooperativa, nelle quali le lavoratrici, seppure con i vincoli dovuti alle necessità imposte dal servizio, hanno la possibilità di organizzare i tempi in maniera da rendere gli orari flessibili in relazione alle esigenze personali. Oltre a questo intervento, la cooperativa mette in atto condizioni di miglior favore per la maternità: • gli istituti previdenziali retribuiscono per la maternità obbligatoria l’80% del salario convenzionale e per quella facoltativa (detto anche “congedo parentale”) il 30%, sempre in relazione al salario convenzionale. Coopselios integra fino al raggiungimento dell’80% della retribuzione reale per la maternità obbligatoria e del 30% della retribuzione reale per quella facoltativa; • la cooperativa concede aspettative non retribuite alle socie che ne fanno richiesta una volta esauriti i periodi di astensione previsti dalla legge; • la cooperativa favorisce il reintegro delle socie lavoratrici sul luogo di lavoro anche permettendo rapporti di lavoro part - time o riducendo l’ampiezza dei turni di lavoro. Bilancio esercizio 2008 | 35 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 36 4 | I soci Una cooperativa giovane ma con esperienza La cooperativa si è sempre caratterizzata per un’età media piuttosto giovane dei soci lavoratori. La fascia più rappresentata è sempre stata quella compresa fra i 26 e i 35 anni. Questa tendenza è confermata nel 2008 anche se, come nei due anni precedenti, è possibile osservare una lieve flessione delle classi di età più giovani, a favore di un aumento della numerosità per le fasce più anziane. In particolare sono significativi gli incrementi dell’1,6% della fascia 36-45 e dell’1,8% della fascia 46-55 che portano a pensare a una lunga permanenza dei soci in Coopselios (permanenza confermata dall’andamento dell’anzianità aziendale media costante rispetto allo scorso anno). Una cooperativa sempre più presente sul territorio nazionale 1% 2% 6% 1% Lazio 8% Liguria Toscana Veneto lombardia Occupati suddivisi per fasce di età nel triennio 2006-2008 19% Emilia-Romagna 63% 100 4% 3,7% 19% 21% 22,8% 80 30,2% 60 30,4% 40 32,0% 34,1% 34% 32,1% 20 11,7% 10,9% 8,2% 2006 2007 2008 0 fascia 18-25 fascia 26-35 36 | Bilancio esercizio 2008 fascia 36-45 Trentino Alto Adige 4,8% fascia 46-55 fascia 56 e oltre Il 63% dei soci-lavoratori di Coopselios sono impiegati in Emilia Romagna, Regione nella quale la cooperativa conferma il proprio radicamento. È inoltre opportuno evidenziare, al contrario dello scorso anno, un forte incremento degli occupati emiliano-romagnoli (+ 72 occupati), dovuto sia alle nuove gestioni territoriali nei settori Anziani e Infanzia, sia all’avvio dell’R.S.A. di Morciano nell’Area Romagna. Questi dati confermano che la scelta di consolidare l’Area Reggio e di investire risorse nuove nella direzione di un’area in fase di avvio come quella romagnola abbiano incrementato l’efficienza delle gestioni già in essere e contribuito allo sviluppo di nuovi progetti. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 37 4 | I soci Un ulteriore aumento significativo del personale riguarda l’Area Liguria-Toscana-Lazio (+18 occupati in Liguria e +13 in Toscana). Tale incremento si spiega con l’avvio delle nuove strutture nel settore Infanzia e il consolidamento delle gestioni già in essere negli altri settori. Nelle altre regioni il personale rimane pressoché costante o evidenzia leggeri incrementi. Non si registrano cali degni di nota degli occupati in nessuna Area gestita dalla cooperativa. 4.5 Salute e sicurezza Nel corso del 2008, anche a fronte di un significativo aumento del personale, il numero degli infortuni è rimasto pressoché costante. Andamento infortuni nel triennio 2006-2008 200 152 Numero di occupati per area territoriale nel triennio 2006-2008 Emilia Romagna Lombardia Veneto Liguria Toscana Lazio Trentino Totale 2006 1471 280 159 126 35 21 2 2094 2007 1370 415 171 131 38 26 18 2169 186 155 150 2008 1442 429 179 149 51 29 16 2295 100 50 0% 2006 2007 2008 Considerando i dati relativi alla totalità delle tipologie di infortunio (movimentazione manuale di carichi, cadute, incidenti generici, punture da ago, varie) osserviamo una netta diminuzione sia dell’indice di frequenza che dell’indice di gravità. Una tendenza già in atto da alcuni anni e che conferma pertanto l’efficacia della formazione sulla conoscenza e applicazione delle norme di sicurezza sul lavoro e le misure volte a ridurre il rischio di incidenza di eventi infortunistici. 2006 2007 2008 69,5 63,4 53,4 1,8 1,6 1,4 Indice di frequenza (numero infortuni/ ore lavorate) Indice di gravità (numero giorni persi/ ore lavorate) Nel dettaglio emerge invece che gli infortuni esplicitamente riconducibili all’assistenza socio-educativa e sanitaria (movimentazione manuale da carico, cadute, punture d’ago), da intendersi come la tipologia di lavoro più diffusa in Coopselios, continuano ad assestarsi su una percentuale non trascurabile. Bilancio esercizio 2008 | 37 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 38 4 | I soci Percentuale di infortuni (sul totale) relativa a m.m.c. e a punture d’ago nel triennio 2006-2008 100 2,7% 0,7% 0,6% 21,5% 27,6% 22,6% 80 60 28,5% 30,9% 30,3% 40 20 47,3% 40,8% 4.6 I rapporti con il sindacato Nel 2008 la percentuale di lavoratori iscritti al sindacato è sensibilmente calata, nonostante l’incremento di personale in zone (come l’Emilia Romagna) in cui tradizionalmente le Organizzazioni Sindacali sono particolarmente attive. È anche possibile ipotizzare una minor adesione al Sindacato in relazione ai ritardi nella chiusura del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. 46,5% Percentuale degli iscritti al sindacato sul totale degli occupati nel triennio 2006-2008 0 2006 altro 2007 m.m.c. cadute 2008 punture d’ago 30 A fronte di un aumento di infortuni generici e non necessariamente collegabili al lavoro in Coopselios (ad esempio incidenti casa-lavoro), notiamo una flessione, se pur lieve, di episodi come cadute, movimentazione manuale da carico e punture d’ago. Tuttavia tali eventi continuano a incidere, sul totale degli infortuni, per oltre il 50%. Ciò dimostra l’assoluta necessità di continuare a investire sulla formazione relativa alle norme e ai comportamenti legati alla sicurezza sul lavoro. 27,7% 26,3% 25 38 | Bilancio esercizio 2008 27,6% 2006 2007 2008 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 39 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:08 Pagina 40 4 | I soci 4.7 I numeri della formazione Nel 2008, come abbiamo avuto modo di ricordare nelle pagine precedenti, Coopselios ha deciso di investire particolarmente sulla formazione, sia in termini di corsi erogati, sia potenziando l’organico aziendale con un nuovo addetto alla formazione a tempo pieno che ha il compito di rilevare dettagliatamente i bisogni formativi nelle diverse strutture e, più in generale, per i settori e le funzioni aziendali, di affiancare i Direttori d’Area e di Funzione nella selezione dei corsi proposti, di curare l’organizzazione degli eventi formativi e rendicontarne le attività, anche in termini di ore e di costi. Rispetto al 2007, pur a fronte di un calo delle ore totali di formazione erogata, sono fortemente aumentati i costi globali del servizio dedicato a questa attività. 2. la riqualifica sul lavoro subisce anch'essa un ridimensionamento poiché la programmazione dei corsi da parte degli enti pubblici ha registrato un significativo ritardo facendo slittare diversi interventi formativi al 2009; 3. l'aggiornamento professionale ricopre, per la prima volta, un ruolo largamente maggioritario rispetto alle altre tipologie formative fino a superare la quota del 50% in termini di ore e costi generali. È questo il segno di un forte investimento della cooperativa nella formazione tecnica e di settore quale strumento fondamentale per l'incremento delle competenze professionali dei propri soci. D’altra parte, in questo modo possiamo spiegare anche il notevole incremento dei costi della formazione, a fronte di una riduzione totale delle ore dedicate. L’aggiornamento rappresenta infatti la categoria più costosa in quanto richiede una maggiore quantità e varietà di docenti esterni qualificati. Ore e costi dedicati alla formazione nel triennio 2006-2008 Percentuale ore di formazione erogata per tipologia nel triennio 2006-2008 934.614 1000000 100 19% 800000 641.815 600000 35% 80 54% 523.652 60 47% 42% 400000 40 26% 200000 57.337 39.624 55.358 20 0 0 2006 2007 2008 34% 2006 Obbligatoria Ore 23% 20% 2007 2008 Aggiornamenti Riqualifica sul lavoro Costi Rispetto al 2007 si evidenziano infatti le seguenti dinamiche: 1. si assiste ad un ridimensionamento del peso della formazione obbligatoria, sia in termini di ore che di costi generali, in funzione dei rilevanti interventi formativi già effettuati nel triennio precedente in materia; 40 | Bilancio esercizio 2008 Prendendo invece in esame la ripartizione in percentuale delle ore e dei costi della formazione per settori della cooperativa, notiamo una certa corrispondenza fra entità dell’impegno formativo e il personale impiegato nei diversi settori di intervento, con una particolare eccezione: le ore e i costi di formazione relativi alla tecnostruttura, vale a dire a favore del personale impiegato nelle varie funzioni cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 41 4 | I soci aziendali (amministrazione, risorse umane, servizi generali). Si tratta di un capitolo particolarmente importante perché rappresenta la volontà della cooperativa di investire sulle proprie funzioni di staff per promuovere sia il miglioramento organizzativo che l’efficacia e l’efficienza dei processi gestionali interni. Percentuale costi di formazione erogata per tipologia nel triennio 2006-2008 100 80 34% 36% 54% 60 40% 43% 40 23% 20 0 26% 21% 22% 2006 2007 2008 Obbligatoria Aggiornamenti Riqualifica sul lavoro 4.8 La partecipazione In tutte le cooperative di lavoro e di servizio si realizza prioritariamente uno speciale rapporto, in cui il socio è al contempo sia nella posizione di imprenditore (rapporto associativo) che in quella di lavoratore con un rapporto di lavoro subordinato. Si definisce il socio lavoratore come imprenditore di se stesso: in questa direzione va l’applicazione della legge 142/2001, disciplinata e integrata da Coopselios nel Regolamento interno della cooperativa. Lo scopo delle cooperative sociali (art.1 legge 381/1991) consiste nel perseguimento “dell’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini”, con ciò conciliando socialità esterna e mutualità interna. La convergenza tra mission dell’impresa e qualità percepita del rapporto di lavoro risulta tanto maggiore quanto più è garantita la partecipazione dei soci lavoratori alla gestione dell’impresa. La partecipazione è il collante che integra il circolo virtuoso di socialità, mutualità interna, qualità del lavoro. Tali obiettivi vengono perseguiti mediante l’organizzazione di momenti volti a stimolare la partecipazione dei soci (riunioni informative e assemblee), attraverso funzioni aziendali esplicitamente dedicate a tale scopo (Commissione Consiliare Sociale e Ufficio Soci) e iniziative a favore dei soci. Riunioni territoriali e assemblea generale Nel 2008 Coopselios ha deciso di investire particolarmente sulla formazione, sia in termini economici che potenziando l’organico aziendale istituendo una figura dedicata a tempo pieno a questa attività con il compito di rilevare i bisogni formativi nelle strutture, nei settori e all’interno delle funzioni aziendali. Si sono tenute nei mesi di gennaio e febbraio 5 riunioni territoriali (nelle diverse aree della cooperativa – Reggio Emilia, Piacenza, Liguria-Toscana, Lombardia, Veneto) per la presentazione del Bilancio Sociale 2007 e delle attività pensate per lo sviluppo dell’Organizzazione Sociale. Si è trattato di incontri preparati con grande cura, per favorire la condivisione delle informazioni con tutti i soci. L’informazione è infatti un elemento indispensabile perché i soci possano controllare le performance della cooperativa e valutare la corrispondenza tra attese individuali e risultati collettivi. Nel mese di giugno si è tenuta l’Assemblea Generale dei Soci per l’approvazione del Bilancio Economico e del Bilancio Sociale 2007 e per l’approvazione dei Regolamenti sociali. Successivamente tra ottobre e dicembre 2008 sono state organizzate riunioni informali (tra i punti all’ordine del giorno la costituzione delle Sezioni Soci e la candidatura Bilancio esercizio 2008 | 41 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 42 4 | I soci ai ruoli di presidio delle stesse) nei vari territori, per consentire ai soci una comunicazione il più capillare possibile. Questo il calendario delle iniziative realizzate: • 30 ottobre Concorezzo –Villa Teruzzi (Milano); • 3 novembre Sarzana (La Spezia); • novembre Fiorenzuola (Piacenza); • 10 novembre Galliera Veneta- Villa Imperiale (Padova); • 13 novembre Rivergaro (Piacenza); • 17 novembre Scandiano- RSA Al Parco (Reggio Emilia); • 20 novembre Correggio (Reggio Emilia); • 26 novembre Reggio Emilia; • 1 dicembre Castelnovo né Monti-RSA I Ronchi (Reggio Emilia); • 4 dicembre Milano- RSA Quarenghi; • 17 dicembre S. Maria Della Versa- RSA Villa Elvira (Pavia). la commissione consiliare sociale La Commissione Consiliare Sociale viene nominata dal Consiglio di Amministrazione e prevede la presenza di Consiglieri proporzionale alla rappresentatività delle aree geografiche o delle sezioni soci. Della Commissione Consiliare Sociale possono fare parte anche singoli soci lavoratori sempre in numero proporzionale alla rappresentatività delle aree geografiche o delle sezioni soci . Alle riunioni della Commissione Consiliare Sociale possono essere invitati i Responsabili delle sezioni soci o i loro delegati. La Commissione è presieduta dal Presidente del Consiglio di Amministrazione e si occupa della trattazione di argomenti di particolare rilevanza per la vita della Cooperativa, con specifico riguardo a ciò che attiene norme e regolamenti, iniziative sociali, attività intercooperative. La Commissione è attualmente composta da 8 persone scelte sulla base di rappresentanza territoriale e dei diversi settori in cui opera Coopselios: Rossella Boni (Responsabile Amministrazione Personale), Roberta Borsari (Responsabile Tecnico di Produzione Settore Anziani Area Veneto), Angela Brivio (Coordinatrice Operativa Settore Infanzia Area Lombardia), Gianni Calabrese (Coordinatore Servizi Domiciliari Sarzana Area Liguria), Gerardo Di Filippo (Sviluppo Commerciale, Area Lombardia-Veneto), Teresa Incerti (Coordinatore Territoriale Settore Anziani Area Reggio Emilia), Claudia Manzini (Responsabile Ufficio Soci), Ester Schiaffonati (Direttore Area Piacenza). 42 | Bilancio esercizio 2008 Ufficio soci Dal 1° settembre 2008 Coopselios ha riattivato l’Ufficio Soci / Attività Sociali. L’Ufficio Soci di Coopselios dipende direttamente dalla Presidenza o, in sua mancanza, dalla vice presidenza e intende essere ambito applicativo di decisioni assunte dalla Presidenza e dal Consiglio di Amministrazione e propositivo di attività sociali per i territori. Nelle sue mansioni, l’Ufficio Soci organizza e gestisce le attività sociali e le iniziative a carattere previdenziale, assistenziale e ricreativo a beneficio dei soci; si occupa di formulare proposte di convenzione a favore dei soci con fornitori, enti, associazioni, cooperative; collabora all’organizzazione degli incontri sociali e delle sezioni soci nelle diverse aree territoriali. Inoltre, suo compito specifico è quello di curare le relazioni con i soci utili al fine di sviluppare e consolidare il senso di appartenenza alla cooperativa, anche rilevando periodicamente i bisogni inespressi dei soci. Convenzioni a favore dei soci Una delle attività dell’Ufficio Soci è quella di stipulare, con Enti di varia natura nelle diverse Aree territoriali, convenzioni che garantiscano ai soci l’accesso a beni e servizi a prezzi agevolati, allo scopo di innalzare il loro reddito reale complessivo. Coopselios dispone di alcune convenzioni attive da diverse anni. Molte altre invece sono state stipulate e presentate nel corso del 2008, in seguito all’attivazione dell’Ufficio Soci. Mutua Nuova Sanità Convenzione che interessa tre importanti servizi: • convenzioni con centri medici e riabilitativi; • il medico d’urgenza domiciliare nazionale; • il servizio rimborso ticket. Dal 1 Gennaio 2009 potranno avere diritto alle prestazioni di Mutua Nuova Sanità: • l’iscritto (socio della cooperativa); • i membri del nucleo familiare, intesi come coniuge o convivente e figli, risultanti da stato di famiglia, per i quali sia stato versato il relativo contributo. Finanza e Lavoro s.p.a. Coopselios ha da tempo attiva una convenzione con FINANZA E LAVORO S.p.a. al fine di erogare prestiti personali ai Soci con rimborso tramite trattenuta sulla cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 43 4 | I soci retribuzione (come ad esempio la cessione del quinto dello stipendio). I prestiti personali devono essere contro garantiti dal T.F.R. Convenzione Servizi Coopselios 10% di sconto da applicare a tutti i soci i cui familiari usufruiscono dei servizi gestiti completamente da Coopselios (Nidi-S.C.I, strutture per anziani/diversamente abili ecc). Convenzione Telecom Coopselios ha firmato la convenzione con Telecom per quanto riguarda la telefonia mobile. Condizioni economiche proposte al socio: • Nessun canone di abbonamento • Nessun costo di scatto alla risposta • Nessuna tassa di concessione governativa • Chiamata ad altro numero aziendale (fisso o cellulare) 50¤/mese di chiamate gratis • 40%di sconto per chiamate su rete fissa • 40% di sconto per chiamate a cellulari TIM Convenzione con Flunch Italia La Flunch Italia S.r.l., società di ristorazione self service francese conta ad oggi 15 punti vendita in Italia. Dal 1 novembre 2008 tutti i soci esibendo alla cassa il proprio badge o il tesserino sociale avranno diritto a uno sconto pari al 10% su tutta la ristorazione, panini, pizza e bar nell’ora del pranzo e uno sconto del 15% su ristorazione, pizza ecc. per cena (escluse le promozioni). Convenzione Agenzia Viaggi Planetario La convenzione prevede la possibilità per la cooperativa di organizzare gite e affittare appartamenti per le vacanze da mettere a disposizione dei propri soci. Nelle città dove sono presenti le agenzia viaggio Planetario sconto del 3% sull’acquisto di pacchetti vacanze. Convenzione UNIPOL ASSICURAZIONI Agevolazioni su tutti i prodotti assicurativi che si possono acquistare presso le agenzie della rete Unipol con riduzioni di premio fino al 15% , dalle polizze RC auto a quelle infortuni e/o per la famiglia, la casa. Convenzioni a Reggio Emilia • Sconti presso Cinema Multisala 900 di Cavriago; • disponibilità di alcuni abbonamenti per i soci interessati alle partite di campionato allo Stadio Giglio della squadra di calcio Reggiana; • sconti del 10% sull’acquisto di articoli presenti nella serra, di addobbi natalizi ecc presso la Cooperativa Lo Coopselios, durante tutto l’anno, ha promosso numerose iniziative per coinvolgere gli associati nella vita cooperativa: attività che vogliono ribadire la centralità della figura del socio - lavoratore e che permettono di diffondere valori come la socialità, la mutualità interna e consentono di migliorare la qualità del lavoro. Stradello (Cooperativa Sociale di tipo B) di Scandiano; • convenzione con Te.Se.C. srl (Reggio Emilia) sull’acquisto scontato di prodotti della linea Smeg; • sconti sull’acquisto di auto nuove e su manutenzione della propria autovettura presso la concessionaria FIAT di Rubiera; • sconti presso libreria Uver; • sconti presso profumeria Orchidea; • sconti presso negozio L’Erboristeria; • sconti presso cartoleria La Contabile; • sconti presso tabaccheria Tabacchi e Balocchi; • sconti presso Bianca Home-biancheria, tendaggi, corredi, materassi. Convenzioni a Piacenza • sconti presso Officina meccanica Perdoni e Galli snc; • sconti presso Centro pneumatico Martingomme. Convenzioni a Milano e dintorni • sconti con Azienda Trasporti Milanese (ATM); • sconti con Vineria Le Botti. Convenzioni a Frascati (RM) • sconti presso Palestra Eurofitness. L’attività operativa delle Sezioni Soci incrementerà positivamente e in modo significativo le convenzioni con strutture e negozi presenti nel territorio di riferimento della sezione stessa. Bilancio esercizio 2008 | 43 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 44 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 45 5. La qualità Innovazione nei servizi e nei processi, formazione permanente degli operatori, ma anche ascolto continuo dei bisogni degli utenti e dei loro familiari, miglioramento continuo e valorizzazione della figura del socio. Questo vuol dire qualità in una cooperativa sociale. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 46 5 | La Qualità 5.1 Che cosa vuol dire qualità in una cooperativa sociale Puntare sulla qualità per una cooperativa sociale è un’operazione complessa che va oltre la produzione di innovazione di prodotto, di servizio e di processo, ma che ha a che fare principalmente con il soddisfacimento delle esigenze e delle aspettative dei principali interlocutori (stakeholder) della cooperativa: gli utenti, le loro famiglie, le comunità territoriali, i committenti e i soci. Uno dei nostri compiti è produrre una cultura dei servizi e della persona che si ponga come obiettivo la sensibilizzazione nei confronti dei bisogni socio-sanitari emergenti. In sintesi, produrre qualità per Coopselios significa: • garantire le risposte che meglio soddisfano i bisogni degli utenti e delle loro famiglie, anche attraverso il continuo ascolto, il continuo miglioramento e il più alto grado di personalizzazione degli interventi nel rispetto delle normative; • produrre una cultura dei servizi alla persona che si ponga come obiettivo la risposta ai bisogni socio-sanitari emergenti e, al contempo, che possa fungere da stimolo e sensibilizzazione nei confronti del settore del welfare, per tutelare la dignità delle persone più fragili e maggiormente bisognose di sostegno; • promuovere la dignità dei lavoratori e valorizzare il lavoro dei soci allo scopo di incrementare le competenze e la soddisfazione professionale e, con essa, la partecipazione, l’identificazione con la mission e i valori della cooperativa e la motivazione al lavoro in ambito sociale. Se questi sono gli obiettivi, il processo di produzione della qualità appare strettamente legato al consolidamento di buone prassi e di saperi condivisi all’interno della cooperativa: meccanismi che hanno a che fare, da una parte, con la condivisione di una cultura organizzativa e valoriale e, dall’altra, con la centralità delle persone che operano nell’organizzazione e che in essa si identificheranno. 46 | Bilancio esercizio 2008 Per questo, a partire dal 2008, agli strumenti di produzione di qualità già individuati lo scorso anno, si aggiunge il Centro di Documentazione Tecnica, finalizzato a creare una sorta di sapere condiviso e accessibile a tutti i soci della cooperativa – uno strumento di formazione ma, prima di tutto, di condivisione; un archivio per non disperdere riflessioni, esperienze, prodotti realizzati: in sintesi un sapere comune che, tassello dopo tassello, supporta le prassi operative quotidiane e costituisce l’identità professionale della cooperativa. Ecco dunque che cosa contiene la “cassetta degli attrezzi” di Coopselios che riguardano il tema della produzione di Qualità: • le attività di Coordinamento Tecnico e Innovazione; • le attività di Formazione; • la Certificazione di Qualità; • le attività di Comunicazione; • il Centro di Documentazione Tecnica. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 47 5 | La Qualità 5.2 Coordinamento Tecnico e innovazione 5.3 Le attività di formazione Il Coordinamento Tecnico e Innovazione è composto dal Direttore Generale, dai Responsabili Tecnici di Settore e dal Presidente. In seduta allargata può comprendere i Responsabili Tecnici di Produzione e i Coordinatori del Settore. La funzione del Coordinamento Tecnico e Innovazione è quella di presidiare i processi tecnici e di erogazione dei servizi della cooperativa e di imprimere innovazione alle attività di progettazione e erogazione di servizi, seguendo le indicazioni fornite dalla Direzione Operativa. Non a caso, infatti, il Coordinamento Tecnico, dal 2008, prende il nome di Coordinamento Tecnico e Innovazione, per sottolineare il forte legame fra la dimensione strettamente legata all’ambito della cultura settoriale (normative, bisogni dell’utenza, teorie, metodologie e prassi esistenti) e la dimensione legata al continuo miglioramento di prodotto e di processo, a partire dall’ascolto delle esigenze dei principali interlocutori della cooperativa. Come abbiamo avuto modo di evidenziare nel paragrafo dedicato alla formazione (capitolo “I soci”), nel 2008 le risorse dedicate alla formazione sono notevolmente cresciute, in particolare per quanto riguarda l’aggiornamento professionale. Per il 2008, il C.T.I. ha definito e messo in calendario 4 argomenti di lavoro: QUALITÀ Questo argomento ha rappresentato il punto di partenza dei lavori. Il C.T.I. ha avviato una azione di miglioramento del monitoraggio della qualità del servizio erogato progettando e realizzando una estensione del sistema informativo aziendale per raccogliere ed elaborare i dati sugli indicatori di qualità in tutte le unità operative su supporto informatico (P 2000 qualità). Il CTI, inoltre, nel corso del 2008, attraverso gruppi di lavoro interprofessionali istituiti per ogni settore, ha individuato i possibili miglioramenti qualitativi (prassi e strumenti) da introdurre nel nostro modello gestionale. Il progetto proseguirà nel 2009 con lo studio e la ricerca delle possibili azioni da attuare per “Migliorare l’orientamento al cliente nei servizi dei vari settori e tra i Direttori/Responsabili della cooperativa”. INNOVAZIONE Il C.T.I. si propone di elaborare una definizione unitaria di innovazione alla quale orientarsi. SICUREZZA Il tema non è ancora stato affrontato. CENTRO DI DOCUMENTAZIONE TECNICA Il progetto è ultimato e sono già stati avviati i percorsi formativi su questo tema (si veda paragrafo 5.6 in questo capitolo). Se tutte le esperienze formative sono di uguale importanza e possono rappresentare importanti occasioni di stimolo e confronto, in questo capitolo ci concentreremo sui grandi eventi formativi che nel 2008 hanno caratterizzato i settori della cooperativa. Il settore Anziani Gli eventi formativi promossi dal settore Anziani nel 2008 sono stati numerosi e diversificati, anche in termini di contenuto. Riportiamo qui solo due degli eventi e delle attività che hanno coinvolto trasversalmente tutto il Settore. La contenzione fisica. Se la conosci … la eviti. Il convegno, tenutosi il 14 maggio 2008, al Centro Loris Malaguzzi di Reggio Emilia, ha voluto affrontare un tema particolarmente delicato e che, ancora oggi, rappresenta una questione quanto mai diffusa e controversa. Per questo Coopselios, in collaborazione con l’ASL di Reggio Emilia e il Centro di Ricerca Geriatrica di Brescia, ha ritenuto importante aprire il seminario anche a medici, infermieri, fisioterapisti, operatori socio-sanitari esterni alla cooperativa. Gli obiettivi del convegno sono stati: • aggiornare e sensibilizzare i partecipanti sulle problematiche giuridiche, psicologiche, deontologiche e cliniche relative alla contenzione fisica in ambito socio-assistenziale e sanitario; • migliorare la qualità assistenziale e relazionale nei servizi socio-assistenziali e sanitari; • promuovere la qualità di vita dell’anziano istituzionalizzato; Bilancio esercizio 2008 | 47 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 48 5 | La Qualità • favorire l’integrazione delle attività tra le figure sociosanitarie. I relatori esterni: Marco Trabucchi (Gruppo di Ricerca Geriatrica, Brescia), La contenzione fisica in geriatria: le dimensioni del problema; Daniele Rodriguez (Università degli Studi di Padova), Aspetti etici, deontologici, giuridici; Luca Pedroni (Gruppo di Ricerca Geriatrica, Brescia), Ridurre la contenzione fisica è possibile?; Ortensia Bessi (Istituto Golgi), Esperienza del Nucleo Alzheimer Istituto Golgi di Abbiategrasso. Al convegno è seguita, all’interno di 4 strutture pilota di Coopselios, una ricerca studio per individuare e sperimentare metodi e strumenti alternativi e innovativi al ricorso alla contenzione fisica da mettere poi a regime in tutti i servizi. I risultati verranno condivisi nell’ambito del programma di formazione previsto per il 2009. “La Filanda 2008”, Anima e Azione Il settore Infanzia Anche in questo settore le attività formative sono moltissime e riguardano la vita professionale di tutti gli operatori coinvolti, a tutti i livelli e in tutte le aree. In questo caso riportiamo due percorsi che riteniamo particolarmente significativi per esemplificare l’approfondito livello di dibattito interno al settore e il continuo confronto con realtà diverse con le quali effettuare indispensabili confronti su teorie e prassi pedagogiche. Il percorso Sentieri Possibili Le esperienze formative che rientrano sotto l’ombrello Sentieri Possibili rappresentano un momento centrale di riflessione e di scambio fra i vissuti degli operatori su tematiche che riguardano sia le strategie operative che i bisogni in continuo mutamento dell’utenza. Si tratta di un’importante occasione per rendere visibili e condivisibili i percorsi progettuali realizzati da adulti e bambini all’interno dei servizi educativi e, più in generale, il livello della ricerca all’interno del Settore. È importante infatti valutare ogni anno le ricadute degli investimenti della cooperativa nell’attività di formazione sulla qualificazione dei servizi; ricadute che risultano evidenti soprattutto quando possiamo constatare un innalzamento del livello delle consapevolezze negli educatori rispetto ai temi approfonditi. Nel 2008 si sono svolti 3 incontri nella serie Sentieri Possibili, sui seguenti argomenti: Il settore Anziani di Coopselios si propone di realizzare, ogni anno, due progetti di studio-ricerca, “La Filanda”, a partire da alcuni singoli servizi (sia strutture che servizi domiciliari) pilota o dall’insieme di tutti i servizi appartenenti alla medesima area territoriale. Uno dei due progetti è incentrato su una tematica di interesse generale scelta di anno in anno (per il 2008 la contenzione fisica), l’altro è invece sempre incentrato sull’animazione. Il settore Anziani si impegna ad approfondire i risultati dei progetti di ricerca in due seminari interni: “La Filanda” e “La Filanda - Anima e Azione”. Fra le esperienze presentate ne “La Filanda – Anima e Azione” del Dicembre 2008 ricordiamo: il percorso di ortogiardino alla Casa protetta “Dott. Ellenio Silva” di Bobbio, il “Sapere sul sapore” all’R.S.A. “I Germogli” di Menconico, le esperienze di laboratorio teatrale a “Villa Tamerici” di Porto Viro, la stimolazione tattile e visiva a “Villa Teruzzi” di Concorezzo, il percorso di suono e voce nell’animazione psicologica presso il Centro Servizi Anziani di Correggio. 48 | Bilancio esercizio 2008 • Reggio Emilia, 17 maggio Presentazione della pubblicazione di Settore “Luce”. Riflessione su alcuni strumenti tecnici a sostegno della progettazione e presentazione dei progetti di ricerca realizzati nei nidi e nelle scuole dell'infanzia di Coopselios nelle diverse aree. • Milano, 5 giugno Riflessione su alcuni strumenti tecnici a sostegno della progettazione e presentazione dei progetti di ricerca realizzati nei nidi e nelle scuole dell'infanzia di Coopselios nelle diverse aree. • La Spezia, 27 ottobre Riflessioni sul confronto di esperienze educative e presentazione dei progetti di ricerca del Complesso Rodari cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 49 5 | La Qualità Nuove famiglie e la relazione con i servizi educativi Un altro percorso di formazione riguarda una tematica estremamente attuale e che, se non affrontata approfonditamente, rischia di trovarci impreparati nella gestione del bambino e delle famiglie. Si tratta, appunto, dell’evoluzione del concetto di famiglia e dei cambiamenti sociali e culturali che hanno trasformato il modo di intendere il nucleo familiare. Oggi infatti non parliamo più di famiglia, ma di famiglie che si differenziano per ciò che riguarda i rapporti tra uomo e donna, tra genitori e figli e tra generazioni. Le famiglie possono essere inoltre attraversate da differenze legate all’appartenenza culturale e la genitorialità non è definita solo in termini biologici. Le dinamiche interpersonali legate a queste discontinuità, non sono più considerate devianze rispetto a un modello tradizionale, ma sono degli indicatori delle diverse modalità con cui si organizzano i rapporti nei diversi tipi di famiglie. Queste considerazioni hanno delle implicazioni molto forti per chi, come noi, si trova a lavorare nei servizi educativi in quanto le nuove famiglie pongono ai servizi nuove domande e nuovi bisogni. Il panorama è sempre più variegato e riguarda una flessione delle forme familiari tradizionali (coppie coniugate con e senza figli) a vantaggio delle famiglie composte da una sola persona, delle coppie di fatto, delle famiglie con un solo genitore e delle famiglie ricostituite (sono queste le “nuove famiglie”, nate spesso in seguito alle separazioni o dovute alle modificazioni nei comportamenti sociali). Il nostro approccio educativo pone il rapporto con le famiglie al centro del progetto pedagogico quindi è naturale aprire una riflessione tra la dimensione pubblica e privata delle famiglie, consci che esse traggono vitalità dalla relazione con il contesto sociale, secondo una concezione di “genitorialità” diffusa. Per offrire nuove prospettive di lettura agli operatori del settore e condividere nuovi paradigmi su questi temi è stato programmato dal settore Infanzia un percorso biennale rivolto a tutti i pedagogisti del settore condotto dall’èquipe della dott.ssa Laura Fruggeri del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Parma. Questo corso nel primo anno si è posto l’obiettivo di sviluppare con i pedagogisti e i Responsabili Tecnici di produzione una riflessione riguardo allo stare in relazione con le famiglie ed i bambini che accedono ai servizi per l’infanzia. Il secondo anno si focalizzerà sulla rilettura e riorganizzazione dell’incontro di sezione alla luce del contesto teorico di riferimento delineato. Parallelamente sono stati organizzati momenti di formazione in plenaria con tutti gli operatori del settore: a Milano due incontri tenuti dalla dott.ssa Monica Fumagalli, psicologa, e a Reggio Emilia un appuntamento della serie “orizzonti culturali e scientifici” con la dott.ssa Vanna Iori. Il settore Disabili Disabilità. Tra esperienza e valori Fra i diversi percorsi formativi organizzati dal settore Disabili e mirati a rispondere a precisi bisogni formativi sorti nelle diverse strutture e avanzati dagli operatori, anche in questo caso riportiamo un evento che ha visto coinvolto in modo trasversale tutto il settore. Si tratta di un convegno, svoltosi il 14 giugno a Fiorenzuola d’Arda, organizzato in collaborazione con l'Azienda Sanitaria Locale di Piacenza, dal titolo Disabilità. Tra esperienza e valori. Il Convegno ha visto la presentazione di un percorso progettuale e di ricerca basato sulla collaborazione fra operatori e familiari nei Centri Socio Riabilitativi della Val d'Arda. Il progetto era rivolto ai familiari dei disabili frequentanti i Centri Socio Riabilitativi del Distretto Socio-Sanitario della Val d’Arda e, contemporaneamente, ha previsto la partecipazione degli operatori delle strutture, con l’intento di integrare i due gruppi in un percorso comune di supervisione e formazione continua, di confronto e arricchimento reciproco, volto a rendere il servizio offerto sempre più efficiente e adeguato alle esigenze dell’utenza. L’idea di fondo è stata quella di consentire e stimolare, nel rispetto dei reciproci ruoli, una condivisione progettuale che tenga conto delle molteplici esigenze, arginando allo stesso tempo il rischio di autoreferenzialità dei familiari degli utenti e, talvolta, degli stessi operatori. Bilancio esercizio 2008 | 49 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 50 5 | La Qualità Per l’occasione è stata presentata la carta dei valori del Settore Disabili e la pubblicazione “Telefoni alla mamma?”, report di ricerca sull'esperienza di collaborazione. Gli interventi: • Presentazione dell'esperienza di collaborazione tra operatori e familiari nei Centri Socio Riabilitativi della Val d'Arda, di Cirillo Carra, Direttore del Distretto di Levante, Az. USL di Piacenza: • Il punto di vista dei protagonisti. Testimonianza di familiari e operatori coinvolti nel progetto: Davide Caravaggi, Psicologo conduttore degli incontri, Desolina Gadolini, Rappresentante delle famiglie, Monica Vezzulli, Educatore; • L'importanza del progetto realizzato: punti di forza e punti di debolezza, di Danila Bocelli, Responsabile Tecnico del settore Disabili di Coopselios; • Presentazione carta dei valori, Ester Schiaffonati, Direttore dell’Area Piacenza; • I valori praticati nel settore Disabili: Tiziana Degan, Coordinatore; Emilio Solenghi, Coordinatore; Ivano Di Maria, Coordinatore; Patrizia Dadomo, Coordinatore. Il convegno ha rappresentato un’occasione per fare il punto su alcuni aspetti dello stato della ricerca all’interno del Settore. Si è trattato di un momento particolarmente significativo sia in quanto percorso formativo interno sia come condivisione di un lavoro particolarmente apprezzato da diversi esperti del settore dei servizi alla persona. Il progetto, infatti, è stato presentato al Forum Euro-PA di Rimini dove ha ricevuto il Premio Innovazione nei Servizi Sociali 2008. 50 | Bilancio esercizio 2008 5.4 La Certificazione di Qualità CCoopselios è in possesso della Certificazione ISO 9001:2000 rilasciata da SGS, Ente Certificatore Accreditato Sincert. Consapevoli del fatto che la qualità non è semplicemente un marchio né uno strumento di natura prettamente commerciale, quanto un processo interno volto al benessere dell’azienda e alla soddisfazione dei suoi interlocutori (utenti e famiglie, Pubblica Amministrazione), Coopselios, fin dal 2000, ha avviato il Progetto di Certificazione di Qualità anche con l’intento di dimostrare la coerenza e la trasparenza delle sue pratiche organizzative e nel processo di erogazione dei servizi. Le ragioni di tale decisione sono derivate: • dalla volontà di migliorare il livello delle prestazioni e dei servizi offerti; • dalla necessità di migliorare l’efficienza aziendale attraverso lo sviluppo di capacità organizzative e gestionali; • dalla volontà di accrescere l’orientamento alle esigenze degli utenti; • dalla necessità di dare conto del livello di qualità dei servizi offerti, di assicurare la qualità per i nostri interlocutori (stakeholder), di disporre di una buona immagine presso il mercato e nel contempo di essere credibili. L’impegno dedicato ha consentito di realizzare e certificare il proprio Sistema Qualità per il Settore Anziani sulla base della Norma UNI EN ISO 9001:1994 e di aggiornarlo poi secondo i requisiti della Norma UNI EN ISO 9001:2000. Successivamente la certificazione è giunta ad interessare i settori più rilevanti nei quali è strutturata la cooperativa, attraverso queste tappe: SETTORE ANZIANI CERT. ISO NEL 2001 SETTORE INFANZIA CERT. ISO NEL 2002 SETTORE DISABILI CERT. ISO NEL 2003 SETTORE PSICHIATRIA CERT. ISO NEL 2003 SISTEMA QUALITÀ cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 51 5 | La Qualità Attualmente sono certificate, complessivamente, 11 strutture: 6 per il settore Anziani, 3 per il settore Infanzia, 1 per il settore Disabili e 1 per il settore Psichiatria. È opportuno specificare, tuttavia, che, riconoscendone la valenza metodologica e a prescindere dalla certificazione, il Sistema Qualità aziendale viene applicato in tutte le strutture residenziali per anziani. A distanza di 8 anni dalla certificazione, Coopselios continua a riconoscere come il Sistema Qualità sia un processo in itinere che necessita di un continuo adeguamento e di una continua verifica della coerenza dei processi operativi. Ma si tratta anche di un processo nel quale la cooperativa deve: • tenere conto delle novità proposte dalla norma ISO, adeguandosi nei comportamenti e rendendo compatibile il sistema gestionale; • ascoltare sempre attentamente e recepire le esigenze degli anziani, dei bambini, dei diversamente abili, degli utenti psichiatrici e delle loro famiglie. Nel corso del 2008, inoltre, il Coordinamento Tecnico Domiciliare Anziani, in collaborazione con l’Ufficio Assicurazione Qualità, ha iniziato il lavoro di progettazione e formalizzazione di un sistema qualità specifico per il servizio di assistenza domiciliare. L’obiettivo futuro sarà la certificazione ISO 9001 anche per i servizi domiciliari. 5.5 Le attività di comunicazione Anche le attività di comunicazione, in una cooperativa sociale, dovrebbero essere strettamente legate ai processi innovativi, per due ordini di motivi: • sul versante interno, se la comunicazione svolge un ruolo di coinvolgimento del socio alla vita della cooperativa, stimolando, attraverso diverse mezzi di volta in volta utilizzati, una maggiore condivisione delle pratiche organizzative e un senso di appartenenza ai valori di riferimento; • sul versante esterno, se la comunicazione, lungi dall’essere intesa esclusivamente come strumento promozionale, si presta alla costruzione e alla diffusione di una cultura dei servizi alla persona, interpretando, dunque, un ruolo di pubblica utilità, coerentemente con la mission e i valori che Coopselios si è data. Queste sono le finalità che Coopselios intende perseguire attraverso le attività di comunicazione. Finalità che nel 2008 sono state realizzate attraverso la messa a punto di alcuni strumenti già in uso, dei quali sono stati progettati e definiti esplicitamente gli obiettivi sia in termini di comunicazione interna che esterna. www.coopselios.com Nella primavera 2008 è stata messa on line la nuova versione del sito istituzionale di Coopselios. Il restyling è stato effettuato seguendo alcuni obiettivi guida: La qualità è un processo interno volto al benessere dell’azienda e al soddisfacimento delle esigenze e delle aspettative dei principali interlocutori della cooperativa. • facile fruibilità: si è scelto di utilizzare una grafica stilisticamente pulita e navigabile anche da disabili, ipovedenti e ciechi (attraverso speciali software di traduzione del testo scritto in sonoro), secondo le normative della legge Stanca. • aggiornamento continuo dei contenuti: tutte le pagine del sito possono essere costantemente aggiornate per comunicare ai visitatori non solo chi è Coopselios, ma che cosa fa (vincita gare, convegni, inaugurazioni, ricorrenze, pubblicazioni ecc.). Dalla messa on line del sito sono state inserite 32 news nella sezione Novità e 16 nella sezione Comunicazione. • collegamenti con il mondo cooperativo: le novità danno spazio alle attività delle strutture e dei settori, ma intendono anche informare soci e visitatori circa eventi esterni di particolare interesse legati al mondo dei servizi alla persona o al mondo della cooperazione. Bilancio esercizio 2008 | 51 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 52 5 | La Qualità • trasparenza: nel sito vengono inserite e mantenute costantemente aggiornate le informazioni relative ai servizi e alle strutture della cooperativa, con riferimenti e contatti (nome del coordinatore, e-mail, telefono) per permettere all’utenza e alla committenza una informazione di base sui servizi erogati. • cerco-lavoro: il sito contiene una bacheca con gli ultimi annunci di lavoro e offre la possibilità ai visitatori di inserire il loro curriculum che verrà archiviato in un database, nel rispetto della normativa sulla privacy. Coopselios Notizie Nel corso del 2007 è stato modificato il Comitato di Redazione di Coopselios Notizie, ora così composto: Fabrizio Montanari (Direttore Responsabile), Giulia Caramaschi (Segretaria di Redazione), Marzia Allegretti, Sabrina Bonaccini, Franco Dallari, Ester Schiaffonati, Antonietta Serri, Luca Vetricelli. Il nuovo comitato ha messo a punto un progetto di restyling dell’House Organ inaugurato con il primo numero del 2008. Il restyling non risponde solamente a esigenze di natura estetica ma a una nuova progettazione dei contenuti, a partire dalle finalità del giornale stesso: • valenza informativa: Coopselios Notizie, infatti, è pensato in primo luogo come strumento per i soci e rappresenta quindi una forma di coinvolgimento alla vita della cooperativa. In tal senso deve garantire un corretto e capillare passaggio di informazioni su eventi di particolare rilievo. 52 | Bilancio esercizio 2008 • condivisione di saperi: Coopselios Notizie può essere anche pensato come un’importante occasione di scambio di saperi fra le diverse anime che compongono la cooperativa - un aspetto al quale prestare sempre più attenzione in una cooperativa distribuita sul territorio nazionale e impegnata in tanti servizi socio-assistenziali ed educativi. Per rispondere a queste esigenze in modo il più possibile completo si è deciso di suddividere il giornale in 4 sezioni, dedicate a 4 specifiche tematiche: 1) Notizie dalla cooperativa: articoli relativi ad aperture di servizi, inaugurazioni, strilli su eventi futuri, vincita di gare importanti, ecc. 2) Approfondimenti dai settori: articoli relativi a questioni di carattere “tecnico” e di interesse trasversale a tutte le aree della cooperativa. 3) Focus: articoli su tematiche di interesse comune (nel 2008: Focus sull’introduzione dei marchi di settore, Focus sul Bilancio e Bilancio Sociale 2007, Focus sul rinnovo del C.C.N.L.). 4) La voce di Coopselios: articoli relativi prevalentemente a storie di eventi o storie di vita narrate da chi, quotidianamente, abita i luoghi dedicati alla cura. In un’ottica di ampia partecipazione è nostro obiettivo stimolare la scrittura non solo da parte dei coordinatori ma di tutto il personale coinvolto e, se possibile, da parte degli utenti. Nel 2008 hanno scritto sul giornale 31 soci della cooperativa. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 53 5 | La Qualità Bilancio sociale Il Bilancio Sociale è da intendersi come uno strumento di Responsabilità Sociale d'Impresa, finalizzato al coinvolgimento dei soci, degli interlocutori privilegiati, degli utenti e della comunità in generale. Uno strumento volto a rendere conto del rispetto degli impegni presi e della coerenza fra i risultati raggiunti e i valori che ispirano la cooperativa. Dal 2007 il Bilancio Sociale della cooperativa è stato gestito interamente dall’interno, senza avvalersi di consulenti per la redazione dei contenuti. Questa decisione è stata motivata dall’esigenza di rendere il Bilancio Sociale uno strumento vissuto e praticato non solo nella fase della lettura, quanto nelle fasi di preparazione dei dati e stesura dei contenuti, in un’ottica di profonda partecipazione del socio. Dal 2008 è stato potenziato il coinvolgimento dei soci nella stesura del Bilancio Sociale attraverso l’istituzione di gruppi di lavoro composti da Direttori d’Area, Direttori di Funzione, Responsabili Tecnici di Settore, Responsabili Tecnici di Produzione, Ufficio Soci e Ufficio Comunicazione. I Responsabili Tecnici di Produzione, in particolare, hanno avuto il compito di condividere l’indice del Bilancio Sociale con i coordinatori, coinvolgendoli direttamente documentazione sui rapporti delle strutture con il territorio e sulle esperienze maggiormente rilevanti che hanno caratterizzato la loro struttura o il loro servizio. Sarà inoltre previsto un momento di formazione ai coordinatori nel quale verrà presentato il documento e ne verranno indicate le modalità di divulgazione nei confronti dei soci. 5.6 Centro di documentazione tecnica Nel corso del 2008 è stato messo a punto il Centro di Documentazione Tecnica on line, denominato “Gedeone”, un progetto che consente l’archiviazione e la condivisione di materiali prodotti, nella consapevolezza che questi rappresentino un prezioso corpus di saperi da catalogare, conservare e fruire nel tempo. In tal senso si spiega anche la valenza formativa di Gedeone: in quanto contenitore vivo della storia della nostra cooperativa e, per questo, stimolo ad alimentare la diffusione delle pratiche migliori (strumenti, riflessioni teoriche, ricerche). L’idea è stata dunque quella di passare da un concetto di conoscenza individuale, che rimane patrimonio personale o delle singole strutture, a quello di conoscenza distribuita, che diventa patrimonio aziendale. Si tratta di una risposta ad un’esigenza quanto mai impellente all’interno di un’azienda sempre più distribuita su scala nazionale. Nel concreto Gedeone permetterà l’archiviazione e l’organizzazione di materiali “tecnici” (relazioni, dispense, articoli, presentazioni in power point, pubblicazioni ecc.) prodotti sia internamente che esternamente ai settori. Si riuscirà così a rendere visibili e condivisibili i tratti identificativi dei settori di appartenenza creando, attraverso la circolarità del sapere, una vera e propria cultura di Coopselios sui servizi. GEDEONE è un Centro di Documentazione Tecnica finalizzato a creare una sorta di sapere condiviso e accessibile ai soci della cooperativa. Bilancio esercizio 2008 | 53 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 54 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 55 6. I settori di intervento di Coopselios I settori di competenza di Coopselios: anziani, infanzia, disabili, psichiatria e minori. Una cooperativa che cerca di rispondere alle esigenze socio assistenziali più differenziate dei soggetti più deboli. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 56 6 | I settori 6.1 Introduzione ai settori di Coopselios Anche nel 2008 Coopselios ha continuato ad operare nell’ambito del settore degli Anziani, dell’Infanzia, dei Disabili, della Psichiatria e dei Minori. Settori che, come vedremo, sono cresciuti in maniera diversa nel corso del tempo. Un’attenzione particolare, come abbiamo già avuto modo di evidenziare, riguarda l’ambito psichiatrico che, in relazione all’importanza che ha assunto all’interno della cooperativa in termini di fatturato, di soci operanti nel settore, di utenza, di livello di specializzazione tecnica, si è costituito formalmente come settore e, nel corso del 2009, individuerà un proprio marchio di settore (con colore di riferimento e pay-off) e una propria Carta dei Valori. 8000 209 459 229 458 1.954 2.389 2.521 2.914 2.892 2.900 2006 2007 2008 7000 182 391 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 anziani educativo disabili sanitario Risposta socio-assistenziale Coopselios nel 2008 ha erogato servizi a un’utenza media giornaliera di 6.107 persone (+2,7% rispetto allo scorso anno). L’utenza è aumentata, in linea di massima, in tutti gli ambiti di intervento della cooperativa, se pure, come vedremo, in maniera diversa: In questo grafico, per maggiore semplicità, riportiamo i dati aggregati, tenendo presente che il settore educativo comprende anche i Minori e il settore Sanitario i pazienti psichiatrici, mentre nel corso di questo capitolo prenderemo in considerazione, settore per settore, l’andamento della risposta assistenziale nel tempo. Qualità e qualità percepita In questo capitolo analizzeremo inoltre i dati relativi all’utenza in termini di qualità e qualità percepita: Nel 2008 Coopselios ha continuato ad operare nei 5 settori di competenza: anziani, infanzia, disabili, minori e psichiatrico, registrando risultati positivi in termini di fatturato, soci operanti e utenza. 56 | Bilancio esercizio 2008 • con riferimento all’analisi di qualità, verranno presi in considerazione gli indicatori individuati nell’ambito del sistema ISO 9001:2000; • con riferimento alla qualità percepita dalle famiglie degli utenti e, dove possibile, dagli utenti stessi, verranno utilizzati i questionari somministrati all’interno delle strutture. Per ogni risposta è individuato uno standard aziendale che segna una soglia di accettabilità del risultato. Qualora le risposte fossero al di sotto dello standard, Coopselios interverrà con miglioramenti o azioni correttive. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 57 6 | I settori Clima interno Per i settori che hanno potuto svolgere la rilevazione, prenderemo in considerazione la percezione che gli operatori delle strutture hanno nei confronti del clima interno, rilevato nell’ambito del Sistema Qualità, attraverso l’utilizzo di questionari volti a indagare il grado di soddisfacimento sia nei confronti del lavoro in struttura sia rispetto ai rapporti con la cooperativa. A partire dal 2008 il sistema di rilevazione del clima interno è stato perfezionato al fine di ottenere un quadro maggiormente esaustivo e indagare meglio le potenziali aree di criticità. È stato dunque elaborato un questionario utilizzato in tutti i settori ad eccezione del settore Infanzia che, raccogliendo i dati sulla base dell’anno scolastico e non solare, utilizzerà il nuovo sistema a partire dal 2009. 6.2 Gli anziani Intervista a Dina Bonicelli, responsabile tecnico del settore anziani Esperienze di eccellenza Ove possibile cercheremo di dare un breve spazio alle esperienze più significative, dal punto di vista tecnico o di integrazione con il territorio, che hanno caratterizzato il 2008. Allo scopo di presentare meglio i settori, le loro specificità, i loro punti di forza e le loro prospettive di sviluppo tecnico, riportiamo una breve intervista introduttiva al Responsabile Tecnico del Settore - ove prevista questa figura (anziani, infanzia, disabili), anche allo scopo di dare un volto e una voce a chi, insieme agli altri professionisti del settore, progetta ogni giorno soluzioni socio-assistenziali o educative, strategie innovative, percorsi formativi e occasioni di scambio tecnico-culturale all’interno di Coopselios e con gli interlocutori tecnici di riferimento. 1) L’introduzione del marchio di settore con il pay off “Oltre la cura” e la realizzazione della carta dei valori risale ormai al 2006. Marchio e carta dei valori sono strumenti volti a definire una comune cultura di riferimento e una forte identità professionale. A più di due anni dalla loro introduzione, pensi che questi strumenti siano ancora attuali? Si, penso che siano ancora attuali per diverse ragioni: i valori di riferimento individuati dal settore che hanno ispirato il brand/marchio e la carta afferiscono all’area morale, all’etica e ai diritti e quindi non possono esaurirsi dopo soli due anni, inoltre sono stati il frutto di una scelta profonda, consapevole e ragionata che, per certi aspetti, ha anticipato filosofie e metodologie assistenziali che oggi sono di grande attualità. Mi riferisco al concetto di cura come bene sociale, come un insieme di attività che hanno a che fare con l’attenzione per il benessere delle persone. Per costruire una cultura di riferimento e una forte identità professionale, per un settore di recente costituzione in Coopselios come quello degli anziani (a differenza dell’infanzia e della disabilità che vantano una storia di diversi anni), di cui il marchio e la carta dei valori sono due strumenti, due anni non sono tanti…. anzi siamo solo agli inizi. Dobbiamo continuare a formare gli operatori che occupano una parte importante di questo sistema per agire sul nostro modo di Bilancio esercizio 2008 | 57 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 58 6 | I settori pensare e per elaborare le nostre esperienze e i nostri percorsi emotivi e metodologici, dobbiamo concludere la declinazione operativa dei valori nei diversi ambiti di intervento. 2) Pensi che abbiano contribuito alla condivisione di un progetto culturale e in termini di miglioramento organizzativo? Cosa altro si potrebbe fare per rafforzarne l’efficacia? Senza dubbio hanno contribuito alla condivisione di un progetto culturale, anche perché maturati attraverso una ricerca collettiva e un coinvolgimento a tutti i livelli delle professionalità presenti nel settore anziani. Il miglioramento organizzativo è stato anche una conseguenza del rafforzamento dell’area tecnica che ha consentito di avere risorse competenti nel settore per declinare nell’operatività e nel processo di erogazione del servizio quanto previsto dalla carta dei valori. Per rafforzare l’efficacia del marchio e della carta dei valori, penso che si dovrebbe incrementare il loro utilizzo nelle attività commerciali, affinché i nostri clienti conoscano preventivamente le garanzie promesse sui servizi, le possano esigere al momento della contrattazione e dell’erogazione, spronandoci in questo modo al più alto grado di applicazione nell’operatività. L’efficacia può essere incrementata, inoltre, con la formazione al personale. La conoscenza dei valori potrebbe diventare uno strumento di valutazione dell’ammissibilità a socio di Coopselios per i neo assunti nei servizi dei diversi settori. Inoltre il marchio e la carta dei valori, conosciuti ed applicati anche dalla direzione aziendale, dovrebbero essere periodicamente ridiscussi, analizzati e valutati nelle équipe di lavoro. Il settore anziani ha continuato ad ampliarsi sia in termini quantitativi (strutture e servizi) che qualitativi (tipologia dei servizi erogati) e ha registrato un incremento in termini di gradimento del servizio erogato. Il 96% dei familiari e il 95.3% degli utenti si dichiarano soddisfatti del servizio. 58 | Bilancio esercizio 2008 3) Veniamo ora all’anno 2008. Quali sono stati gli ambiti di intervento più importanti dal punto di vista tecnico del Settore? Il 2008 è stato un anno molto impegnativo per il settore per la varietà di progetti, eventi, ricerche, percorsi formativi, sperimentazioni che sono stati realizzati e che in parte sono già descritti in questo Bilancio Sociale. Ne ricordo qui solo alcuni, come la formazione rivolta ad alcune tra le figure chiave per il processo di erogazione del servizio (i coordinatori, le RAA, gli animatori); il Convegno sul cruciale tema della contenzione fisica, “La contenzione fisica se la conosci….la eviti”, perché esempio di collaborazione tra enti diversi come l’ASL di Reggio Emilia e il Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia, perché esempio di partnership con i fornitori che lo hanno sponsorizzato e per l’interesse che ha suscitato. Sul versante della progettazione abbiamo lavorato con i Coordinatori Territoriali (Sarzana e Piacenza) e il tecnico progettista del settore per affinare e rinnovare la progettazione di base del servizio di assistenza domiciliare anche introducendo nuovi strumenti per garantire la continuità assistenziale e la valutazione dei bisogni e prevedendo specifiche di progetto per alcune derivazioni del servizio quale l’assistenza domiciliare ai malati di Alzheimer, il sostegno alle loro famiglie e l’assistenza domiciliare integrata. Sul versante dell’innovazione ricordiamo: la ricerca studio realizzata da quattro strutture per individuare e sperimentare metodi e strumenti di prevenzione e tutela degli anziani alternativi alla contenzione fisica, la ricerca sul burn out degli operatori socio sanitari realizzata nell’area di Reggio Emilia in alcune strutture residenziali; l’ideazione di una linea di arredi per le strutture, in un rapporto di partnership con un fornitore aziendale, con la finalità di conferire agli ambienti e agli spazi un clima domestico e familiare; la riprogettazione degli ingressi per conferire una identità comune alle strutture di Coopselios e come modalità comunicativa per le famiglie, gli anziani e i visitatori; la stesura di un progetto per facilitare la comunicazione con l’esterno degli anziani ospiti in struttura attraverso l’uso del Personal Computer e di Internet; l’elaborazione di una guida per i familiari allo scopo di facilitare il processo di ambientamento tra l’anziano e i servizi residenziali. Abbiamo inoltre revisionato il processo di monitoraggio della qualità del servizio erogato attraverso un affinamento di specifici indicatori e la introduzione ex novo di alcuni strumenti. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 59 6 | I settori 4) Ci sono progetti “in cantiere” particolarmente significativi dal punto di vista tecnico-culturale? 6) Quali pensi possano essere le prospettive di sviluppo del settore per i prossimi anni? Il tema di lavoro trasversale a tutti i servizi sia residenziali che domiciliari prescelto per il 2009 è quello della “Costruzione di relazioni con le famiglie”. Sarà oggetto di ricerca nei servizi di tutte le aree territoriali di Coopselios per la individuazione di nuove metodologie e nuovi strumenti per il coinvolgimento e la condivisione nel processo di cura delle famiglie degli anziani assistiti. Stiamo lavorando, inoltre, per la progettazione e la realizzazione di un primo Alzheimer Cafè Coopselios nell’area di Piacenza; mentre è già partito un nucleo residenziale presso la R.S.A. di Via Baroni a Milano specializzato nell’assistenza di anziani con disturbi cognitivi, ed è previsto per la prossima estate l’avvio del primo servizio residenziale di Coopselios per anziani affetti da demenza ispirato al metodo Gentlecare di Moyra Jones presso la nuova RSA di La Spezia e, a seguire, presso la Residenza “Al Parco” di Monticelli Terme (PR). Stiamo riflettendo, data la dimensione del problema, sulla possibilità di individuare in ogni struttura, per quanto possibile, spazi dedicati agli ospiti con problemi di comportamento finalizzati a una miglior qualità di vita. Stiamo ipotizzando, inoltre, di sperimentare un modello organizzativo che faciliti il lavoro per obiettivi e non per prestazioni, attraverso l’ abolizione controllata dei piani di lavoro. Queste ultime sono innovazioni che anticipano le richieste del mercato. Sul versante della domiciliarità, invece, ricercheremo nuovi servizi innovativi in grado di favorire il più a lungo possibile la permanenza degli anziani al proprio domicilio. Dovremo lavorare, infine, per allinearci ai requisiti richiesti dalle nuove norme per l’accreditamento nelle strutture del Veneto, della Liguria e, auspico, dell’Emilia Romagna. È prevedibile una ulteriore espansione del fatturato sui servizi residenziali a seguito dell’avvio di nuovi servizi in Lombardia, Veneto e Liguria. Ulteriori prospettive di sviluppo, in coerenza con le politiche nazionali e locali a sostegno della domiciliarità, saranno rappresentate dagli appalti/contratti di servizio per la gestione di servizi di AD tradizionale, di ADI, e di altre forme di AD specializzata (ad es. Alzheimer, oncologici, parkinson, riabilitazione a domicilio e dagli appartamenti protetti, dai mini alloggi e similari che consentono piena autonomia agli anziani ma offrono la possibilità di utilizzare servizi di supporto. Intravedo possibilità di sviluppo nel medio periodo anche sul versante sanitario, ad esempio attraverso la gestione di servizi riabilitativi e di lungodegenza che qualche ASL comincia ad affidare alla gestione del privato sociale. Auspico uno sviluppo aziendale coerente con le necessità evidenziate nei Piani di Zona e nella programmazione regionale che dobbiamo contribuire a elaborare per porci come interlocutore privilegiato e partner delle Pubbliche Amministrazioni. Auspico inoltre una proficua integrazione tra il settore Anziani e le aree territoriali aziendali in un intreccio di azioni comuni tese a raggiungere l’obiettivo di innalzare la qualità dei servizi offerti e di migliorare la competitività aziendale attraverso l’innovazione e la capacità di cogliere i bisogni di un mercato in continua evoluzione. 5) Dal punto di vista dell’offerta socio-assistenziale e della presenza sul territorio, come valuti l’andamento dell’anno appena trascorso? Molto positivamente per il sensibile incremento della presenza di servizi in diversi territori aziendali. Ricordo, oltre alle nuove aperture già menzionate in questo Bilancio Sociale, l’aggiudicazione definitiva della RSA di Lainate (MI) e in Veneto l’aggiudicazione delle R.S.A. di Sant’Urbano e Lozzo Atestino entrambe in provincia di Padova. Bilancio esercizio 2008 | 59 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 60 6 | I settori La risposta assistenziale 2% Il fatturato di Coopselios proviene per il 69,2% dal settore Anziani (con un incremento del 12% di fatturato rispetto allo scorso anno) e il 55% dei soci lavoratori della cooperativa sono impiegati in strutture e servizi appartenenti a questo ambito. Il settore Anziani continua ad ampliarsi sia in termini quantitativi (strutture e servizi) che qualitativi (tipologie di servizi erogati). In particolare, nel corso del 2008, il settore è cresciuto in relazione a nuove aperture nella provincia di Reggio Emilia (l’acquisizione della Casa Protetta di Reggiolo, del Centro Diurno di Bibbiano, l’ampliamento da 25 a 50 posti del Centro Diurno di Correggio, l’acquisizione del servizio di assistenza domiciliare delle Farmacie Comunali Riunite per alcune circoscrizioni della città di Reggio Emilia), nell’area della Romagna (R.S.A. di Morciano - RN), e in Lombardia (l’apertura della R.S.A. di via Baroni e di Mesero, entrambe nella provincia di Milano). Rimane costante il peso relativo dell’Emilia Romagna mentre, in linea con le linee strategiche di Coopselios, acquista un peso percentuale sempre più importante la Lombardia, in particolare grazie alle strutture private della cooperativa. 100% 44,7% 74% 86% 31% 9,5% 30% 22,3% 9,5% 30% 35% 53% 44,4% 26% 20% 1,5% 6% Liguria 14% Toscana Veneto Lombardia Emilia-Romagna 46% 32% Il settore Anziani, inoltre, effettua rilevazioni sulla tipologia di utenza ospitata nelle strutture residenziali per comprenderne meglio i bisogni. La rilevazione viene fatta grazie alla collaborazione delle RAA/Referenti delle strutture residenziali e in base ad una griglia predisposta dal Coordinamento Tecnico di Settore. Sono pervenuti i dati di 27 strutture pari all'81% di tutte quelle gestite da Coopselios. Emergono dati molto interessanti sulle caratteristiche della popolazione ospitata nelle strutture che si possono sintetizzare in un progressivo aumento della non autosufficienza grave e delle patologie dementi generalmente associate a disturbi del comportamento e conseguentemente del carico assistenziale. Riassumiamo in una tabella le principali caratteristiche dell’utenza emerse nell’indagine: . non è in grado di provvedere autonomamente all’esecuzione del bagno igienico ha la necessità di essere assistito in questa attività da almeno due operatori soffre di incontinenza ha bisogno per l’alzata del mattino e la messa a letto serale necessita di essere imboccato ai pasti presenta disfagia e va alimentato con cibi e modalità particolari necessita di integratori alimentari e/o di diete speciali necessita di supervisione al pasto e di stimolo all’alimentazione autonoma presenta disfagia e va alimentato con cibi e modalità particolari necessita di integratori alimentari e/o di diete speciali è a rischio di caduta per spostarsi ha bisogno dell’aiuto del personale è in carrozzina è ad alto rischio di insorgenza di lesioni da decubito ed utilizza presidi per la prevenzione quali materassi ad aria e cuscini antidecubito presenta disturbi del comportamento di cui un 4% di wandering ed è perciò a rischio di allontanamento dalla struttura e necessita di una sorveglianza continua È in grado di uscire autonomamente dalla struttura 60 | Bilancio esercizio 2008 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 61 6 | I settori La qualità del servizio offerto La qualità del servizio offerto risulta particolarmente soddisfacente se consideriamo alcuni degli indicatori individuati all’interno del sistema ISO 9001. Media per ospite insorgenza piaghe da decubito Media per ospite applicazione strumenti di contenzione meccanica (con spondine) Media per ospite di cadute Raffronto in % tra PAI programmati e PAI redatti Raffronto in % tra verifiche PAI programmate e verifiche effettuate Media smarrimenti / danneggiamenti effetti personali Frequenza media per ospite del bagno (in giorni) Raffronto in % tra attività di animazione non effettuate / attività programmate 2007 0,01 0,8 2008 0,008 0,6 Standard 0,01 0,5 0,03 93,7% 93,6% 0,006 7,9 5% 0,002 92,2% 92,7% 0,003 7,1 2,1 0,1 90% 90% 0,2 8 7% Risultato 1 11 0,5 Standard 1 2 - 3,4 92,30% 0 5 14 8 100% 1% - Indicatore Numero di incontri con i familiari nell’anno Numero di iniziative di coinvolgimento del territorio Numero di uscite sulla stampa o mass media Tempi di risposta ai reclami (media dei giorni intercorrenti tra la data di presentazione del reclamo e la risposta) Risoluzione dei reclami (rapporto azioni avviate / numero reclami giustificati) Numero di dimissioni per insoddisfazione del servizio Numero apprezzamenti sulla qualità del servizio Organizzazione di eventi di animazione e socializzazione/feste Tutti gli indicatori riportano dati soddisfacenti, ad eccezione del parametro relativo alla contenzione fisica che, pur continuando ad essere un’area di potenziale criticità, presenta un dato nettamente migliore rispetto allo scorso anno, a dimostrazione dell’efficacia degli strumenti di formazione e di sensibilizzazione al problema messi in atto dal settore. Nel 2008, inoltre, sono stati messi a punto nuovi indicatori che riguardano il grado di soddisfazione dell’utenza e delle famiglie, le attività di animazione e le occasioni di visibilità delle strutture del settore sul territorio, intese come occasioni di radicamento nel tessuto sociale e di diffusione di una cultura dell’anziano. Per alcuni indicatori non è stato individuato uno standard. In generale è importante sottolineare che tutte le variabili presentano risultati altamente soddisfacenti. Qualità percepita Sia i familiari che gli ospiti sono particolarmente soddisfatti del servizio erogato nelle strutture di Coopselios, se pure con gradi lievemente diversi a seconda delle differenti variabili. • Il 96% dei familiari e il 95,3% degli ospiti sono soddisfatti delle modalità con le quali vengono accolti in struttura. Questo dato modifica in parte i risultati ottenuti lo scorso anno che vedevano i familiari molto più soddisfatti rispetto agli ospiti stessi (96% di familiari soddisfatti contro un 78% di ospiti soddisfatti, probabilmente in relazione allo stato di ansia che colpiva l’anziano al momento dell’ingresso in struttura). Tale cambiamento è importante perché il settore Anziani di Coopselios ha intrapreso sperimentazioni e intende portare avanti ricerche su come migliorare l’accoglienza, a partire dalla creazione di un ambiente idoneo e confortevole, anche in relazione agli arredamenti. Bilancio esercizio 2008 | 61 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 62 6 | I settori • Il 96,7% dei familiari e l’85,9% degli ospiti ritiene il personale adeguatamente preparato a svolgere le proprie mansioni. • Il 92,9% degli ospiti è soddisfatto degli orari di visita, mentre il 95,5% è soddisfatto degli orari di somministrazione dei pasti. • L’87% dei familiari e il 77,1% degli ospiti si ritengono adeguatamente informati rispetto alla vita della struttura. Si tratta di un dato che, pur collocandosi ampiamente al di sopra dello standard previsto, presenta un grado di soddisfazione meno elevato rispetto agli altri parametri. Anche in questo caso il settore Anziani di Coopselios intende promuovere iniziative per favorire una migliore comunicazione fra struttura e famiglie, ipotizzando anche ricadute positive sulla soddisfazione degli ospiti. • Chiamati a valutare i servizi alberghieri (ristorazione, pulizia, lavanderia e manutenzione), i familiari assegnano in media un punteggio pari a 4 e gli ospiti pari a 4,1 (dove 5 = ottimo, 4 = buono, 3 = discreto, 2 = sufficiente, 1 = insufficiente). Segnaliamo comunque che, nelle domande aperte del questionario, i servizi alberghieri sono quelli che vengono più spesso criticati. Si tratta dunque di un’area sulla quale lavorare. • Rispetto invece alle singole prestazioni, si rilevano i seguenti giudizi, tutti ampiamente superiori allo standard considerato accettabile (3,5). Familiari Ospiti Cure mediche 4,07 4,24 Cure infermieristiche 4,26 4,3 Addetti Assistenza 4,15 4,41 Fisioterapia 3,99 3,91 Animazione 4,12 4,18 Il giudizio positivo sulle cure è rafforzato dal giudizio sul comportamento di chi eroga tali prestazioni. Un comportamento che viene considerato più che buono sia da familiari (4,32) che da ospiti (4,4). Il dato è confermato dai numerosissimi apprezzamenti sulla gentilezza e la disponibilità evidenziati nelle domande aperte. • L’ottimo livello di soddisfacimento, relativo al servizio erogato, è ben dimostrabile anche a partire dallo scarso numero di lamentele avanzate e dal grado di soddisfazione rispetto alle aspettative iniziali: Lamentele avanzate o disservizi segnalati mai raramente Familiari 57,7% 36,3%% Ospiti 56,1% 24,5% Giudizio del servizio rispetto alle aspettative superiore in linea Familiari 41,1% 29,8% Ospiti 51,8% 52,6% 62 | Bilancio esercizio 2008 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 63 6 | I settori Clima interno Tutti gli indicatori sono ampiamente superiori allo standard considerato accettabile. Un’unica precisazione riguarda la disponibilità di mezzi e di risorse per svolgere adeguatamente il lavoro. Il risultato è in linea ma non superiore allo standard. Anche sulla base dell’esperienza in altri settori, vale la pena tener presente che si tratta di un’area di potenziale criticità da tenere costantemente monitorata. Domanda 1. Gli obiettivi della struttura ti sono chiari e ben definiti? 2. Ci sono i mezzi e le risorse per svolgere adeguatamente il tuo lavoro? 3. La struttura è disponibile ad andare incontro alle esigenze dei lavoratori? 4. È facile avere le informazioni di cui hai bisogno? 5. Ci sono persone che vengono emarginate? 6. Esiste collaborazione tra i colleghi? 7. La struttura trova soluzioni adeguate ai problemi che deve affrontare? 8. I responsabili trattano gli operatori in modo equo? 9. La struttura è attenta a migliorare i modi di lavorare? 10. Il piano di lavoro assistenziale è ben organizzato? 11. L’ambiente dove lavori è un ambiente sicuro? 12. È adeguata la modalità con la quale ti assegnano i compiti? 13. Ti sono chiari i ruoli delle diverse figure professionali? 14. I compiti che ti vengono assegnati sono coerenti con la tua professionalità? 15. I tuoi colleghi di lavoro sono competenti? 16. Nell’affrontare il tuo lavoro sei supportato da momenti di formazione? 17. Nell’ambito del tuo lavoro godi di un po’ di autonomia professionale? 18. Ti senti coinvolto nell’organizzazione della struttura? 19. All’interno del tuo gruppo di lavoro vengono presi in considerazione i suggerimenti dei colleghi? Esperienze di eccellenza Vecchi Giganti Annualmente, il settore Anziani di Coopselios produce pubblicazioni di varia natura che possono riguardare argomenti di carattere puramente tecnico (atti di convegni, resoconti di attività e sperimentazioni particolarmente significative e innovative, ecc.), raccolte di racconti e memorie degli anziani come valorizzazione dei loro vissuti ed esercizi per il mantenimento delle loro facoltà cognitive, e così via. Nel corso del 2008 si è voluto produrre una pubblicazione del carattere celebrativo, in occasione di due importanti ricorrenze che riguardano le attività al servizio degli anziani dell’Appennino Reggiano: i 20 anni della Casa Protetta di Villa Minozzo e i 10 anni della Residenza “I Ronchi” di Castelnovo ne’ Monti. Esito 90,3% sì 70% sì Risultato accettabile Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte 87,3% sì Sì per il 70% delle risposte 81,6% sì 89,4% sì 85,3% sì 83,5% sì Sì per il 70% delle risposte No per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte 91,3% sì 83,5% si 82,4% sì 85,6% sì 91,3% si 98,1% sì 96,2% sì Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte 91,2% sì 75,8% sì Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte 82,6% sì Sì per il 70% delle risposte 73,8% sì 81,6% sì Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte L’esperienza del settore Anziani nell’Appennino reggiano rappresenta un lungo percorso di radicamento che ha coinvolto i soci lavoratori della cooperativa ma soprattutto i territori e le comunità locali. Nel corso di questi anni i valori fondanti di Coopselios si sono potuti consolidare e alimentare con i rapporti che la cooperativa ha avviato come parte vitale della comunità territoriale: qualità del servizio, iniziative solidaristiche, mantenimento di un’occupazione stabile dei soci lavoratori della montagna, trasparenza imprenditoriale nei confronti delle Amministrazioni Pubbliche. E così, per festeggiare un lungo e proficuo cammino insieme, il settore Anziani di Coopselios ha offerto agli ospiti delle Residenze, alle loro famiglie e alla cittadinanza tutta una pubblicazione che raccoglie storie, ricordi e immagini della montagna. Una celebrazione dei luoghi Bilancio esercizio 2008 | 63 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 64 6 | I settori e della loro specificità, ma anche delle vite vissute in un contesto tanto ricco e particolare come quello dell’Appennino. La pubblicazione è stata presentata in occasione dello spettacolo di Ivana Monti al Teatro di Castelnovo ne’ Monti, anch’esso offerto da Coopselios agli ospiti delle strutture, alle loro famiglie e alla cittadinanza, in occasione della celebrazione delle ricorrenze. La storia presentata ne “I Vecchi Giganti” è stata interpretata, con l’emozione di tutti, da Ivana Monti. “Ascoltare senza sentire”: un progetto realizzato dalla Casa Protetta di Correggio (RE) Abbiamo già avuto modo di presentare, nel capitolo relativo alla Qualità, i percorsi di ricerca e sperimentazione nell’ambito delle attività di animazione. A titolo esemplificativo, riportiamo qui, con le parole dell’animatore, il percorso sui suoni e sulla voce presso la Casa Protetta di Correggio. “La voce è lo strumento della comunicazione, è il veicolo attraverso il quale invio le sollecitazioni che in forma di vibranti frequenze, come onde viaggiano da me agli altri creando il contatto. Questa mia osservazione è supportata da studi che affermano che attraverso il suono assorbiamo energie in grado di alterare respiro, polso, pressione del sangue, tensioni muscolari, e anche la temperatura della pelle. Suoni a carica positiva possono essere prodotti dalla nostra stessa voce, da qui la sua straordinaria importanza nella conduzione delle attività. 64 | Bilancio esercizio 2008 Ho cercato di sperimentare queste informazioni nei gruppi di ginnastica, nei giochi d’orientamento spazio temporale, nelle esplorazioni sensoriali. Viste le ottime performances raggiunte dai partecipanti ho deciso di spingermi oltre proponendo esercizi sull'A, E, I, O, U, con l'intenzione di creare una maggiore consapevolezza dei movimenti labiale e gutturale, del diaframma, mentre attraverso la pratica dell'urlo insieme a esercizi di Humming ho potuto osservare e a volte intervenire su stati di imbarazzo, timidezza, resistenze di varia natura, stati di rabbia, fiducia ed altro ancora. Gli esercizi “parlati” migliorano il riconoscimento delle persone vicine e la memorizzazione dei loro nomi. Nei giochi di orientamento spazio-temporale l’utilizzo della voce ha consentito di introdurre concetti spaziali come: sùgiù, alto-basso, destra-sinistra,aprire-chiudere. L’utilizzo di proiezioni di immagini in grado di generare suggestioni ottiche, di strumenti tattili e invenzioni di vario genere ci hanno permesso di individuare aspetti legati alla percezione della materia, ma sopratutto di esplorare il corpo attraverso una narrazione vocale che agisse sulla nostra attenzione così da percepire con un maggiore grado di coscienza tutte le parti di esso. In questo senso sento di aver raggiunto alcuni degli obiettivi che mi ero dato, in particolare il miglioramento del benessere degli ospiti che hanno partecipato alle attività, l’introduzione nei gruppi di lavoro di una tipologia d'utenza più ampia, la conferma della teoria per cui è possibile ascoltare senza sentire, o meglio, percepire i suoni senza utilizzare gli apparati uditivi classici.” cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 65 6 | I settori 6.3 L’infanzia Intervista a Sabrina Bonaccini, responsabile tecnico del settore infanzia Il settore Infanzia, nell’anno trascorso, ha vissuto una crescita considerevole, sia rafforzando la propria presenza in realtà già consolidate che espandendosi in nuove zone. 2) Pensi che i marchi abbiano contribuito alla condivisione di un progetto culturale e in termini di miglioramento organizzativo? Cosa altro si potrebbe fare per rafforzarne l’efficacia? 1) L’introduzione del marchio di settore con il pay off “Oltre l’educare” e la realizzazione della carta dei valori risale ormai al 2006. Marchio e carta dei valori sono strumenti volti a definire una comune cultura di riferimento e una forte identità professionale. A più di due anni dalla loro introduzione, pensi che questi strumenti siano ancora attuali? Questi strumenti sono ancora attualissimi, anche perché sono stati concepiti, sin dalla loro origine, come un punto di partenza e non un punto di arrivo. Creare un marchio, ci siamo detti più volte, significa infatti definire i tratti profondi di ciò che si vuole rappresentare e individuare l’identità dell’azienda e, nello specifico dei suoi settori, ricercando una coerenza fra valori e azioni, non solo da un punto di vista comunicativo. Significa quindi individuare un’etica valoriale in cui riconoscersi e sulla base della quale impostare il proprio lavoro. Significa costruire un progetto che prima è culturale e poi deve diventare organizzativo, perché dall’etica e dalla teoria derivano precise prassi metodologiche ed operative. Tutto questo è un processo che non è mai dato una volta per tutte, ma necessita di tempi lunghi, di formazione, discussione, condivisione e confronto con tutti gli operatori di un settore. Uno degli scopi della carta dei valori e del marchio di settore è quello di creare una comunità di professionisti che si ritrovano con responsabilità diverse a condividere uno stesso progetto aziendale e una identità che diventa assunzione piena della propria mission e questo richiede un processo di elaborazione e condivisione che porta necessariamente a delle maggiori consapevolezze e quindi a un miglioramento organizzativo. Sin dall’inizio quello che ci interessava era avviare questo processo di riflessione, in alcuni settori già attivo da tempo, come nell’Infanzia, mentre in altri faticava a iniziare. Non dobbiamo pensare che il percorso sia terminato, siamo solo agli inizi. Coopselios sta attraversando una grande fase di sviluppo e quindi ha una forte necessità di modificare e innovare la propria cultura organizzativa: credo che le carte dei valori rappresentino uno strumento di orientamento culturale e valoriale importante, che va ribadito e rilanciato anche attraverso un strategia di comunicazione aziendale coerente e coordinata . 3) Veniamo ora all’anno 2008. Quali sono stati gli ambiti di intervento più importanti dal punto di vista tecnico del Settore? L’anno trascorso ha visto l’attività del settore concentrata su diverse direttrici. In primo luogo, una costante attività di monitoraggio e consolidamento dei livelli di qualità dei servizi, anche attraverso la sperimentazione di nuovi strumenti di rilevazione. Molto importanti sono i percorsi di formazione relativi al tema delle “nuove famiglie e la rela- Bilancio esercizio 2008 | 65 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 66 6 | I settori zione con i servizi educativi”. Per offrire nuove prospettive di lettura agli operatori del settore e condividere nuovi paradigmi su questo argomento, sono state programmate diverse occasioni di formazione. L’obiettivo era quello di lavorare su uno sviluppo di conoscenze in merito alle trasformazioni delle famiglie contemporanee, sulle nuove richieste che queste pongono ai servizi educativi e quindi sulle modalità con cui si sta in relazione con questi “nuovi utenti”. Abbiamo progettato un percorso biennale rivolto a tutti i pedagogisti e agli educatori del settore, con la consulenza della dott.ssa Laura Fruggeri e della dott.ssa Vanna Iori. Ugualmente importante il percorso di riflessione e formazione che ci ha portato, dopo due anni di lavoro con pedagogisti ed insegnanti, a modificare gli strumenti di progettazione e verifica utilizzati nelle nostre strutture; con l’impegno ad applicare i nuovi strumenti in tutte le strutture a partire dal nuovo anno scolastico . Per quanto riguarda le pubblicazioni, il settore infanzia ha realizzato la pubblicazione “Luce”, che raccoglie la sintesi di un percorso biennale di formazione e i progetti di ricerca più significativi sul tema dell’incontro tra i bambini e la luce . Per le nuove progettualità sicuramente interessante la sperimentazione del primo nido in lingua inglese “One to three”, caratterizzato da un progetto pedagogico, che cerca di coniugare il Reggio Approach con l’insegnamento precoce della lingua inglese. 4) Ci sono progetti “in cantiere” particolarmente significativi dal punto di vista tecnico-culturale? Sono tanti i progetti in cantiere, quello di più imminente realizzazione è relativo alla costruzione di un Centro di Documentazione Tecnica che riesca a mettere in rete, attraverso un sistema Intranet, il know how prodotto nel settore , in modo da renderlo fruibile e condivisibile da tutta la cooperativa. 5) Mentre dal punto di vista dell’offerta educativa e della presenza sul territorio, come valuti l’andamento dell’anno appena trascorso? Nella logica della promozione del marchio e della costruzione di una grande visibilità e forte radicamento sul territorio, abbiamo cercato di rendere visibile la qualità dei servizi realizzati sui diversi territori. Molte sono state le iniziative costruite autonomamente o in collaborazione con le diverse Amministrazioni Comunali e tanti gli articoli comparsi su giornali locali che hanno parlato delle nostre esperienze e dei progetti realizzati sui territori 66 | Bilancio esercizio 2008 6) Quali pensi possano essere le prospettive di sviluppo del Settore per i prossimi anni? Senz’altro grande sviluppo per le proposte a progettazione complessa “chiavi in mano”. L’obiettivo è quello di offrire sul mercato un progetto completo che comprenda la progettazione architettonica (con particolare attenzione ai temi della bio edilizia e alla ricerca di tecniche costruttive che richiedano tempi contenuti di costruzione), la definizione del progetto di arredi e il piano organizzativo e gestionale, tutto con un rapporto qualità prezzo in grande equilibrio. Grande interesse si sta manifestando anche per la sperimentazione dell’apprendimento della lingua inglese. Credo che questa tipologia di servizi troverà ampio riscontro nelle famiglie, soprattutto nelle grandi città . La risposta educativa Il settore Infanzia di Coopselios è in grado di offrire una proposta variegata di servizi, che vanno dai tradizionali nidi ai micronidi, adeguati alle esigenze di territori a bassa concentrazione demografica, dalle sezioni primavera fino a servizi estivi o domiciliari, inoltre spazi bambino, centri gioco e scuole dell’infanzia. Come evidenziato in relazione alla performance economica e nel capitolo relativo ai soci, il settore Infanzia di Coopselios, anche nel 2008, ha vissuto una crescita considerevole, sia in territori ancora una volta parzialmente inesplorati, come la Toscana (con il nido “Lo scrigno magico” di Camaiore), sia in territori dove le strutture infanzia di Coopselios possono considerarsi una realtà consolidata: ovviamente Reggio Emilia e, ormai anche Milano, se pure attraverso l’apertura di un servizio inedito quale il nido in lingua inglese. Come si può vedere infatti dalla distribuzione dell’utenza sul territorio italiano, l’Emilia Romagna e la Lombardia rappresentano infatti le aree più significative della cooperativa in termini numerici. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 67 6 | I settori 2% Toscana con l’avvio a regime del nido Quarenghi. Compare inoltre la Toscana fra le regioni di insediamento del settore infanzia di Coopselios. A fronte di tale crescita è notevolmente aumentato nel corso del 2007 il numero di bambini ai quali Coopselios eroga servizi: da 1.711 nel 2007 a 2.061 nel 2008. Veneto La qualità del servizio erogato Lazio È da sottolineare che nel corso del 2008 sono stati introdotti nuovi indicatori di qualità, in particolare in relazione alla formazione, alla gestione dei reclami, e in relazione al numero di ritiri del bambino. La risposta educativa risulta soddisfacente non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche in relazione alla qualità rilevata a partire dagli indicatori individuati nell’ambito del Sistema ISO per il settore Infanzia. 2% 5% 3% 3% Liguria Trentino Alto Adige 45% 40% Lombardia Emilia-Romagna Rispetto allo scorso anno è diminuito il peso relativo (ma non quello assoluto) della regione Emilia Romagna ed è cresciuto il peso relativo (e assoluto) della Regione Lombardia con le aperture di Mesero e Via Premuda, oltre che Quasi tutti i dati sono ampiamente superiori allo standard, con l’eccezione del dato sulla partecipazione delle famiglia ai laboratori che, comunque, si attesta sulla media considerata accettabile, pur presentando una flessione rispetto allo scorso anno. % iniziative di formazione realizzate nell’ambito della formazione permanente rispetto alle iniziative previste da Piano della formazione N° ore di formazione effettuate per Educatori, Ausiliari, Cuochi delle Strutture 2007 / 2008 100% Standard 80% / 20 ore per Educatori 10 ore per Educatori 3 ore per Ausiliari e Cuochi 70% Max 1 per ogni verifica Max 1 per sezione Max 1 per sezione 100% % di presenze del personale ai corsi di formazione realizzati / personale in organico per Struttura Non conformità relative alla pulizia rilevate in seguito a controlli / 4 ore per Ausiliari e Cuochi 92,3% 0 1 N° smarrimenti oggetti del bambino 0 0 N° emergenze occorse al bambino 0 0,25 Raffronto in % tra n° di azioni avviate / totale di reclami giustificati / N° ritiri per insoddisfazione per sezione Iniziative realizzate per sezione Partecipazione dei genitori agli incontri di sezione Partecipazione ai laboratori N° pubblicazioni prodotte per settore / 6 76% 36,2% 2 Nessun reclamo 0 6 68,8% 29,9% 2 1 6 50% 30% 1 per sezione Bilancio esercizio 2008 | 67 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 68 6 | I settori La qualità percepita Coerentemente con l’elevata qualità rilevata mediante gli indicatori in relazione al servizio erogato, anche la qualità percepita dalle famiglie rispecchia standard assolutamente elevati. Come previsto dal Sistema Qualità, sono state indagate 6 aree: 1) Qualità dell’ambiente: strutturazione dello spazio, tipologia degli arredi, qualità e quantità del materiale didattico, soft qualities. 2) Aspetti organizzativi del servizio: organizzazione della scansione della giornata, tempi e orari d’apertura, gestione delle pratiche amministrative. 3) Informazione: sull’organizzazione interna del servizio, al momento dell’ambientamento, disponibilità al dialogo quotidiano sul bambino, comunicazioni sulle iniziative promosse dal settore Infanzia. 4) Area alberghiera: pulizia degli ambienti, refezione. 5) Partecipazione delle famiglie: giudizio sull’adeguatezza delle opportunità di partecipazione, protagonismo della famiglia nelle scelte delle modalità di partecipazione. 6) Progetto educativo: approccio educativo, disponibilità al confronto, efficacia della documentazione sul lavoro effettuato con i bambini durante le giornate e a fine anno. Le valutazioni richieste hanno una scala che va da 1 a 5 dove 1 = servizio ritenuto insufficiente e 5 = servizio ritenuto ottimo. Per i punteggi al di sotto di 3,5 Coopselios ritiene di dover intervenire con miglioramenti o azioni correttive. 5 4,23 4,49 4,66 4,24 4,31 4,2 La media generale è superiore allo scorso anno (4,4 nel 2008 contro 4,17 nel 2007), e tutti i fattori superano ampiamente lo standard considerato accettabile (3,5). Clima interno La media rispetto a tutti i fattori indagati per la definizione del livello di soddisfazione nel settore Infanzia è in linea con quella dello scorso anno e corrisponde allo standard previsto dalla cooperativa. Ciò significa che, gli addetti di questo settore sono piuttosto soddisfatti del lavoro svolto, anche in presenza di alcune aree di attenzione. Anche in questo caso la scala delle risposte va da 1 a 5 (1 = insufficiente e 5 = ottimo). Lo standard è 3,5. Fattori Ambiente interno Organizzazione Risorse Rapporti con la cooperativa Autonomia Coinvolgimento Media generale 2007 3,70 3,70 3,74 3,10 2008 3,60 3,57 3,57 3,17 Variazioni -0,10 -0,13 -0,17 0,07 3,46 3,53 3,54 3,70 3,60 3,50 0,24 0,07 -0,04 Continuano ad essere considerati soddisfacenti, se pure con una lieve flessione rispetto allo scorso anno, l’ambiente interno (quindi le relazioni con i colleghi e con i superiori) e l’organizzazione (la gestione dei piani di lavoro e la chiarezza delle procedure). È da segnalare una maggiore soddisfazione rispetto ad alcune aree di potenziale criticità, quali i rapporti con la dirigenza della cooperativa e la percezione dell’autonomia e del coinvolgimento nelle scelte. 4 Esperienze di eccellenza 3 2 1 68 | Bilancio esercizio 2008 Progetto educativo Partecipazione delle famiglie Area alberghiera Informazione Organizzazione del servizio Qualità dell'ambiente 0 Le esperienze di eccellenza portate avanti dal settore Infanzia di Coopselios sono molteplici e riguardano diverse tipologie di attività: dalle esperienze di radicamento sul territorio e diffusione di una cultura dell’infanzia all’interno delle città e delle comunità, fino ad iniziative dirette di sostegno alle famiglie per affrontare le tematiche della genitorialità. Fra le molteplici esperienze che vedono impegnati i nidi di Coopselios sul territorio nazionale, ne citiamo due riferite a pratiche di sperimentazione sensoriale attraverso la musica e attraverso la luce. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 69 6 | I settori Incontro dei bambini e delle famiglie con l’Istituto superiore di musica A.Peri di Reggio Emilia Il periodo del Natale è un momento speciale che accomuna tutti bambini, educatori e genitori nella gioia di festeggiare, di ritrovarsi, rivedersi dentro la famiglia, il nido e la scuola. Un momento quindi di festa in cui il clima, le musiche, i segni e i simboli hanno una forte visibilità a livello ambientale. Anche per i bambini è importante affrontare il tema del Natale, e il nido e la scuola hanno il compito di sostenere le loro attese in un’ottica aperta al dialogo, rispettosa dei punti di vista, laica e lontana dal pregiudizio. Incontrare la musica nelle sue differenti forme e ambienti sia per i bambini che per gli adulti diventa un modo per sensibilizzare all’ascolto. La musica è per i bambini un’esperienza immaginata e fisica occorre sentire con le orecchie, con le mani, con il corpo, con le emozioni. Durante le feste di Natale, quest’anno, il nido “L’arca”, ha cercato di scaldare questo momento incontrando la musica attraverso l’interpretazione attenta e curiosa di allievi del Peri, Istituto Superiore Musicale di Reggio Emilia. Le feste sono state occasione sensibile per rieleggere i Consigli di gestione ed Infanzia Città di tutti i nidi e le scuole dell’infanzia del Comune di Reggio Emilia, organi propulsori della partecipazione delle famiglie al progetto educativo del nido e della scuola. Dato anche il momento storico e culturale in cui i nidi e le scuole diventano luoghi aperti alla città per confrontarsi, discutere, dibattere di temi che riguardano l’educazione ma anche la costruzione dei futuri cittadini, predisporre tutti - bambini, genitori educatori - all’ascolto, anche attraverso la metafora della musica, significa creare contesti di apprendimento e costruzione di saperi, che partono proprio dal fatto che dall’ascolto nascono azioni di democrazia partecipata (Federica Marani, pedagogista). Luce Il tema della Luce ha rappresentato un ambito di ricerca molto importante nel corso del 2008 e non solo, sia in relazione a un progetto condotto insieme all’“Atelier Raggio di Luce” del Centro Internazionale Loris Malaguzzi, sia in relazione a un percorso di formazione che, come ha introdotto Sabrina Bonaccini, è sfociato in una pubblicazione che raccoglie i progetti di ricerca più significativi sul tema dell’incontro tra i bambini e la luce all’interno del settore Infanzia di Coopselios. Questo percorso, che ha coinvolto bambini e adulti insieme, ha consentito l’elaborazione di un approccio nuovo in cui gli attori sono diventati attivi protagonisti nel comprendere le possibili zone di esplorazione e conoscenza attorno ad un ambito così complesso come la luce. Si sono focalizzate alcune situazioni che potessero essere dei filtri per l’osservazione, capaci di raccogliere gli aspetti di carattere scientifico ma anche quelli di meraviglia, di curiosità di stupore. Le suggestioni progettuali transitate tra i nidi Haiku e Girasole e l’Atelier, hanno consentito di tessere un lavoro di equipe e di rilanci reciproci in cui, mentre i bambini compivano le loro ricerche, gli adulti diventavano, nel tempo, sempre più abili e competenti nel comprendere le molteplici strategie conoscitive dei bambini. Bilancio esercizio 2008 | 69 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 70 6 | I settori 6.4 I disabili Intervista a danila bocelli, responsabile tecnico del settore disabili 2) Pensi che abbiano contribuito alla condivisione di un progetto culturale e in termini di miglioramento organizzativo? Cosa altro si potrebbe fare per rafforzarne l’efficacia? Il settore, rappresentato dal marchio e dalla carta dei valori, ha utilizzato questi due strumenti per diffondere internamente ed esternamente i propri valori che trovano espressione nella filosofia d’intervento che quotidianamente viene spesa e praticata all’interno dei servizi per disabili. La riflessione che ci ha portato all’elaborazione dei valori di riferimento, in una declinazione che consente a ciascun operatore di identificarsi in un modello d’intervento ben preciso, in una metodologia condivisa, ci ha portato a produrre servizi di qualità, all’avanguardia e capaci di modularsi e riadattarsi all’evoluzione continua dei bisogni. Al fine di rafforzare l’efficacia di questi strumenti sarebbe, a mio avviso, necessaria una maggiore operazione di promozione strutturando una vera e propria politica di marchio 3) Veniamo ora all’anno 2008. Quali sono stati gli ambiti di intervento più importanti dal punto di vista tecnico del settore? 1) L’introduzione del marchio di settore con il pay off “Oltre le abilità” e la realizzazione della carta dei valori risale ormai al 2006. Marchio e carta dei valori sono strumenti volti a definire una comune cultura di riferimento e una forte identità professionale. A più di due anni dalla loro introduzione, pensi che questi strumenti siano ancora attuali? Il marchio di settore e la carta dei valori esprimono in modo molto forte i tratti distintivi ed identificativi del settore e danno corpo anche alla strategia definita dal Consiglio di Amministrazione fondata sull’idea della multispecializzazione, cioè sulla capacità della cooperativa di mettere a disposizione un know-how tecnico molto consolidato in ciascun settore d’intervento. Ogni settore è portatore di una propria specificità che si traduce in buone prassi inerenti i processi di progettazione, gestione e promozione dei servizi. Credo che gli strumenti di cui ci siamo dotati siano ancora molto attuali perché, da una parte, costituiscono una garanzia in termini di trasparenza e sono utili alla costruzione di un rapporto di fiducia con i nostri utenti/clienti e dall’altra contribuiscono a dare un’immagine di forte credibilità e qualità. 70 | Bilancio esercizio 2008 È stata realizzata, in collaborazione con l’Ausl, una pubblicazione intitolata “Telefoni alla mamma?” che rappresenta l’esperienza di collaborazione con i familiari dei disabili frequentanti le strutture della zona della Val d’Arda, nella provincia di Piacenza. Il progetto di collaborazione con le famiglie è stato presentato attraverso un convegno organizzato il 14 giugno, intitolato “Disabilità: tra esperienza e valori” che ha visto una nutrita partecipazione non solo degli operatori del settore, ma anche di numerose famiglie, delle loro associazioni e di rappresentanti tecnici e politici. Il progetto, inoltre, è stato presentato al concorso nazionale “Premio innovazione nei Servizi Sociali” - città di Rimini, promosso a Euro.P.A., Salone delle autonomie locali. La Commissione Tecnica esaminatrice del concorso, che ha visto la partecipazione di 120 Enti Gestori di servizi sociali pubblici e privati, ha aggiudicato un riconoscimento di merito al nostro progetto come miglior elaborato progettuale. Riporto per esteso la valutazione finale: “La qualità progettuale dell’elaborato è insita in due para- cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 71 6 | I settori metri: chiarezza nella descrizione di un percorso assistenziale e professionale e capacità di restituire, in termini misurabili, la componente intangibile del processo d’aiuto che scaturisce dal rapporto tra operatore e utente/familiare. Il progetto riporta la modalità dello sviluppo progettuale e valutativo, rendendola essa stessa una buona prassi riproducibile. L’attenzione alla qualità del servizio diventa un valido percorso di autovalutazione e aggiornamento”. 4) Ci sono progetti “in cantiere” particolarmente significativi dal punto di vista tecnico-culturale? Il settore disabili di Coopselios registra un andamento positivo per l’anno 2008 in termini di fatturato e qualità pur non registrando l’apertura di nuove strutture. Si, i nuovi progetti in fase di realizzazione ad alto spessore tecnico-culturale sono diversi; qui mi limito a menzionare quelli più importanti e che hanno una valenza trasversale: • la realizzazione di un centro di documentazione tecnica consultabile attraverso il portale di Coopselios; • la costituzione di un comitato tecnico scientifico permanente che lavora su progetti innovativi, approfondimenti, ricerche e sperimentazioni. 5) Mentre dal punto di vista dell’offerta socio-assistenziale o educativa e della presenza sul territorio, come valuti l’andamento dell’anno appena trascorso? Per il Settore Disabili il bilancio per l’anno 2008 è positivo, non tanto per una grande implementazione dei servizi, ma per la maggiore specializzazione e saturazione dei servizi già esistenti di nostra gestione completa. Questa espansione graduale ha favorito un maggiore consolidamento del know-how di settore, e la maturazione della consapevolezza che è sempre più necessario lavorare su standard di qualità, in risposta anche a nuove tipologie di disabilità e di servizi in una logica di flessibilità e in un percorso teso al miglioramento continuo. 6) Quali pensi possano essere le prospettive di sviluppo del settore per i prossimi anni? Penso che lo sviluppo per i prossimi anni per il Settore Disabili sia da prevedere verso nuove tipologie di servizi atti a dare risposta anche ai nuovi bisogni e a mutate tipologie di disabilità: disturbi del comportamento e gravi disabilità acquisite. Accanto al nascere di nuove tipologie di bisogno, e quindi verso una sempre maggiore richiesta di specializzazione e di qualità, vedo una significativa contrazione di risorse economiche pubbliche destinate ai servizi socio educativi ed assistenziali. Pertanto ritengo che lo scenario futuro del settore si orienterà verso servizi di residenzialità temporanea, semiresidenziali, e domiciliari. La risposta socio-assistenziale Il settore Disabili offre prestazioni socio-educative ed assistenziali all’interno delle seguenti tipologie di servizi: • i servizi residenziali come Centri Socio Riabilitativi Residenziali e Residenze sanitarie Assistite; • i servizi diurni come Centri Socio-Riabilitativi a carattere semiresidenziale; • i servizi territoriali integrati, ovvero servizi diurni svolti all’interno delle scuole (per l’integrazione scolastica degli alunni/studenti disabili) o in stage aziendali guidati attraverso inserimenti lavorativi protetti, o a domicilio a casa dell’utente. Il settore opera in tre province del territorio nazionale (Reggio Emilia, Piacenza e Rovigo) e gestisce in tutto 14 strutture di cui 10 a gestione completa. Come emerge dall’analisi della performance economica, anche questo settore ha visto al suo interno una crescita in termini di fatturato, pur in assenza di nuove aperture. Bilancio esercizio 2008 | 71 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 72 6 | I settori La qualità del servizio erogato La qualità del servizio è soddisfacente sia in termini quantitativi (il tasso di saturazione è del 73%), che con riferimento agli indicatori individuati dal Sistema ISO 9001. Tutti gli indicatori rispettano ampiamente lo standard previsto, compreso il raffronto in % tra il numero delle at- tività settimanali svolte e il numero delle attività settimanali programmate che lo scorso anno si collocava lievemente al di sotto dello standard. Di particolare importanza il raffronto percentuale tra il numero degli obiettivi del PEI raggiunti e il numero totale degli obiettivi definiti nel PEI che, superiore dell’8% rispetto allo standard previsto, conferma l’efficacia del progetto educativo. Raffronto in % tra il numero di uscite effettuate /numero uscite programmate Raffronto in % tra il numero di PEI redatti/numero nuovi ingressi % PEI non verificati nei tempi previsti/tot. PEI Raffronto in % numero smarrimenti o danneggiamenti indumenti /numero Utenti Raffronto in % tra il numero di NC relative a pulizia letto, comodini, armadi/numero Utenti Raffronto in % tra il n° di riunioni effettuate con Utenti/ 52 Raffronto in % tra il n° degli obiettivi del PEI raggiunti /numero totale degli obiettivi definiti nel PEI Raffronto in % tra il n° delle attività settimanali svolte /n° delle attività settimanali programmate N° iniziative annuali effettuate con il supporto del volontariato N° di uscite effettuate con gli Ospiti Media dei giorni intercorrenti tra la data di presentazione del reclamo e la data della risposta Raffronto in % tra n° di azioni avviate/totale di reclami giustificati Numero di riconoscimenti Raffronto in % tra questionari compilati/questionari consegnati 72 | Bilancio esercizio 2008 2007 95,2% 2008 93,6% Standard 90% Nessun 100% nuovo ingresso 0 0 0 0 100% 0 0 5% 93% 98,2% 100% 98% 90% 90% 86,4% 90% 90% 114 202 Nessun reclamo Nessun reclamo 0 100% 80 339 Nessun reclamo Nessun reclamo 0 100% 20 104 Max 8 gg 1% 5% 100% 40% cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 73 6 | I settori Clima interno Gli indicatori relativi al benessere degli operatori del settore Disabili sono tutti al di sopra dello standard considerato accettabile, ad eccezione del dato sulle risorse a disposizione e sulla sicurezza. Si tratta di un’area di criticità importante sulla quale è doveroso riflettere e adottare provvedimenti. La soddisfazione appare invece molto 4,4 4,7 4,6 4,5 4,6 4,3 4,5 4,4 4 4 3 2 1 Area Socio assistenziale Area Socio educativa riabilitativa 0 Area alberghiera Le valutazioni richieste, ricordiamolo, hanno una scala che va da 1 a 5 dove 1 = servizio ritenuto insufficiente e 5 = servizio ritenuto ottimo. Per i punteggi al di sotto di 3,5 Coopselios ritiene di dover intervenire con miglioramenti o azioni correttive. 4,6 Informazione Anche la qualità percepita dai familiari e dagli ospiti mostra risultati particolarmente soddisfacenti. Tutti i risultati, in linea con quelli dello scorso anno, si collocano nettamente al di sopra dello standard del 3,5 individuato da Coopselios e non vi sono significative differenze fra familiari e ospiti. 5 Ambiente Qualità percepita elevata per quanto riguarda i rapporti con i responsabili, il grado di collaborazione fra colleghi, il rispetto dell’autonomia e della professionalità di ciascuno, il reperimento delle informazioni e la chiarezza del modello organizzativo. Vale la pena segnalare che l’indagine sul clima interno del settore Disabili è stata effettuate in una sola delle sei strutture a gestione completa. E pertanto, non può considerarsi esaustiva per l’intero settore. Domanda 1. Gli obiettivi della struttura ti sono chiari e ben definiti? 2. Ci sono i mezzi e le risorse per svolgere adeguatamente il tuo lavoro? 3. La struttura è disponibile ad andare incontro alle esigenze dei lavoratori? 4. È facile avere le informazioni di cui hai bisogno? 5. Ci sono persone che vengono emarginate? 6. Esiste collaborazione tra i colleghi? 7. La struttura trova soluzioni adeguate ai problemi che deve affrontare? 8. I responsabili trattano gli operatori in modo equo? 9. La struttura è attenta a migliorare i modi di lavorare? 10. Il piano di lavoro assistenziale è ben organizzato? 11. L’ambiente dove lavori è un ambiente sicuro? 12. È adeguata la modalità con la quale ti assegnano i compiti? 13. Ti sono chiari i ruoli delle diverse figure professionali? 14. I compiti che ti vengono assegnati sono coerenti con la tua professionalità? 15. I tuoi colleghi di lavoro sono competenti? 16. Nell’affrontare il tuo lavoro sei supportato da momenti di formazione? 17. Nell’ambito del tuo lavoro godi di un po’ di autonomia professionale? 18. Ti senti coinvolto nell’organizzazione della struttura? 19. All’interno del tuo gruppo di lavoro vengono presi in considerazione i suggerimenti dei colleghi? Esito 100% sì 26,7% sì Risultato accettabile Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte 100% sì Sì per il 70% delle risposte 100% sì 100% sì 100% sì 100% sì Sì per il 70% delle risposte Sì per il 30% delle risposte Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte 100% sì 100% si 100% sì 26,7% sì 100% si 100% sì 100% sì Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte 100% sì 100% sì Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte 100% sì Sì per il 70% delle risposte 100% sì 100% sì Sì per il 70% delle risposte Sì per il 70% delle risposte Bilancio esercizio 2008 | 73 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 74 6 | I settori Esperienza di eccellenza Anche in questo ambito le esperienze più significative dal punto di vista tecnico, sono quelle che sanno conciliare lo sviluppo delle autonomia degli ospiti delle strutture con forme di integrazione relazionale con l’esterno, nella convinzione che è soltanto mediante questa combinazione che si può agire sul fronte della sensibilizzazione della comunità per il rispetto delle diversità e l’affermazione della dignità della persona. Fra le diverse esperienze eccellenti il Responsabile Tecnico di Settore, nell’intervista, ha già ricordato il progetto e la pubblicazione “Telefoni alla mamma?”. In questa sede riportiamo dunque, a titolo esemplificativo, due ulteriori esperienze in grado di conciliare integrazione e sviluppo dell’autonomia. L’attività con l’associazione cinofila “Aiut-Appennin Emilia Romagna Ricerche e Soccorso” L’attività sperimentale con l’unità cinofila nasce da una riflessione sulla necessità di mettere in rete i centri diurni dell’Appennino Reggiano con alcune esperienze significative presenti sul territorio. La conoscenza personale di alcuni operatori con i volontari dell’associazione ha permesso di realizzare, grazie alla loro disponibilità, una bellissima attività con i cani. Il progetto è stato monitorato dall’equipe di tecnici del campo di addestramento dell’associazione cinofila di Castelnovo né Monti coordinati dalla responsabile Dott.sa Loretta Boni, medico-veterinario. L’avvicinamento agli animali è stato graduale ed è stato accompagnato sempre dall’osservazione delle dinamiche e delle interazioni esistenti tra i ragazzi e i cani. Alcuni ragazzi che in un primo momento sembravano non interessati all’attività hanno poi deciso di condividere questa esperienza lasciandosi coinvolgere e contagiare dall’entusiasmo e dalla voglia di prendere parte a una esperienza nuova. Ogni centro ha adottato simbolicamente alcuni cani del canile di Villa Minozzo gestito dall’associazione. Molti ragazzi coinvolti in questa attività si sono a loro volta concentrati sui cani, sulle loro emozioni e si sono presi cura di loro avvertendo un senso di responsabilità. Pur non parlando di pet therapy possiamo dire che questa attività ci ha consentito di focalizzare l’attenzione sulle relazioni. Il cane, in modo indiretto, diventa un facilitatore delle relazioni. Questa esperienza ha avuto inizio nell’anno 2006 e da allora è entrata a fare parte delle attività programmate di ogni anno, visto il grande interesse e l’entusiasmo espresso sia dai ragazzi che dai volontari. 74 | Bilancio esercizio 2008 “Attività sperimentale di avvicinamento ai cavalli” Questa attività è iniziata nell’anno 2008 ed ha ancora un aspetto sperimentale. La conoscenza da parte di alcuni operatori dell’Associazione “Horses Paradise” di Corneto di Cavola (Re) che si occupa dell’allevamento e cura dei cavalli ha fatto maturare la decisione di instaurare una collaborazione. L’attività consisterà in un graduale avvicinamento al cavallo attraverso la conoscenza della sua morfologia, della sua alimentazione, della sua storia e dell’etologia (comunicazione uomo-cavallo). Nella fase preliminare si instaurerà con il cavallo un primo contatto in cui il ragazzo insieme all’istruttore provvederà all’accudimento e alla cura. L’approccio sarà giocoso e tenderà a sviluppare tra i ragazzi e i cavalli un rapporto di conoscenza emotiva, fisica e mentale. L’attività con i cavalli e i giochi per comunicare con loro sono rivolti a tutti gli utenti, anche a coloro che non potranno salire sul cavallo. Si partirà dal presupposto che, per imparare a comunicare con i cavalli, occorre imparare ad osservare il movimento corporeo proprio e altrui, a interpretare il silenzio, a rispettare tempi, individualità e ritmi naturali, a uscire dalla propria mappa di mondo per dare spazio alle mappe altrui, a superare le proprie barriere comportamentali e comunicative ed i propri limiti. Imparare a rapportarsi con i cavalli utilizzando la loro lingua significa instaurare un rapporto intenso, profondamente gratificante. L’attività verrà condotta da un Istruttore e da un Aiutante Istruttore. Si svolgerà in un ampio maneggio situato in località Fora di Cavola. Sarà previsto un incontro preliminare per definire la programmazione e le modalità delle attività, e altri incontri di verifica per monitorare il percorso. Gli Operatori provvederanno a produrre materiale vario che documenti le fasi del Progetto. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 75 6 | I settori chiatria adulta e una operante con i minori in condizioni di disagio psichiatrico. 6.5 La psichiatria La risposta socio-sanitaria Il 2008 è stato un anno particolarmente importante per la Psichiatria perché, come abbiamo già ricordato nelle pagine precedenti, si è costituita come settore, nel rispetto delle proprie specificità e formalizzando una propria organizzazione interna coerente con gli altri settori di Coopselios: è stato individuato un Responsabile Tecnico di Settore e sono state dedicate due figure al ruolo di Responsabili Tecnici di Produzione, una nell’ambito della psiNome struttura “I due mari” (Velva, GE) Cavanà-Pellegrino Parmense (PR) Cavanà-Fabbrico (RE) Cavanà-Bedonia (PR) Il 2008, inoltre, ha visto l’ampliamente del progetto Cavanà (dall’ebraico = “intenzione”): dopo le significative esperienze di Cavanà-Pellegrino Parmense e Cavanà-Fabbrico, e a testimonianza del successo del modello terapeutico adottato, il settore si è allargato con l’apertura di Cavanà-Bedonia. La comunità accoglie 13 minori con problematiche psico-patologiche e di disagio familiare inviati dai servizi di neuropsichiatria infantile e dai Servizi Sociali. Attualmente sono 4 le strutture psichiatriche gestite da Coopselios, per un totale di circa 85 utenti: A chi è rivolta Adulti con disagi psichici Minori in età pre-adolescenziale e adolescenziale Minori in età pre-adolescenziale e adolescenziale Minori in età pre-adolescenziale e adolescenziale Tipologia di servizio Residenziale Residenziale Tipologia di gestione Completa Mista Residenziale Completa Residenziale Completa I principi guida del settore psichiatria Considerando l’importanza della costituzione del settore per Coopselios e per l’utenza alla quale vengono erogati i servizi, vale la pena soffermarsi a presentare i valori e i principi che guidano gli interventi terapeutici all’interno del settore, nelle sue due specializzazioni della psichiatria adulta e minorile. Psichiatria adulta La Comunità a livello organizzativo può essere considerata come “un unico grande setting” nel quale si svolgono attività individuali e di gruppo di natura terapeutica e riabilitativa. È una realtà strutturata e provvista di un ben definito ordine delle cose e dotata di una prevedibilità di eventi, spazi e compiti. È percepita dunque come “un organismo vivente”, un luogo attivo e multimediale arricchito di interventi multi contestuali. La giornata all’interno della Comunità è strutturata secondo uno schema in grado di organizzare pienamente la quotidianità del paziente. La comunità assume grande importanza come spazio sociale, come microsocietà regolamentata da leggi interne basate prevalentemente sul principio di uguaglianza e condivisione. Nel 2008 il settore psichiatrico si è consolidato, formalizzando la propria organizzazione interna in linea con gli altri settori della cooperativa. Bilancio esercizio 2008 | 75 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 76 6 | I settori La regola che governa il kibbutz, “ognuno dà secondo le sue possibilità e riceve secondo i suoi bisogni”, assume alto significato e si traduce sul piano pratico in importanti applicazioni. Le diversità individuali vengono accolte come specificità della persona e sintonizzate in maniera armonica rispetto al contesto comunitario, permettendo a ciascuno di contribuire secondo le proprie possibilità alla vita collettiva. Anche i bisogni sono differenziati in termini qualitativi e quantitativi, trovano una risposta appropriata e individualizzata. Il programma terapeutico con la sua gamma di proposte persegue la crescita personale degli ospiti e lo sviluppo delle potenzialità attraverso sollecitazioni e stimoli progressivi proporzionali alle risorse, mettendo costantemente in discussione metodi e strategie, imparando dall’esperienza e dagli errori, sfruttando le indicazioni e le intuizioni del paziente stesso. Il piano di attività privilegia alcune aree di intervento: • la cura del sé (educazione sanitaria, cura della persona, riordino della stanza e dell’armadio); • l’attività motoria (calcetto, bocce, spiaggia, passeggiate, escursioni durante l’estate e palestra, piscina, basket, pallavolo durante l’inverno); • l’attività culturale (lettura giornale, gruppo narrativa, visite mostre - conoscenza territorio, attività psicopedagogiche, computer, video - cinema, ricorrenze); • la socializzazione (bar, pizza, cinema - spettacoli, gite, animazione, struttura aperta); • la gestione della casa (riordino interno; cucina; manutenzione casa; pulmino; cucito; incarichi individuali); • l’attività espressiva (pittura, decoupage, arte casa, ceramica); • la psicoterapia (colloqui individuali strutturati e di sostegno). Psichiatria minorile Le Residenze Sanitarie Psichiatriche per Minori Cavanà, attuano piani terapeutici personalizzati per disturbi psichiatrici in adolescenza in soggetti che necessitano di ospitalità a ciclo continuo per periodi di temporaneo soggiorno extradomiciliare. Le Residenze Sanitarie Psichiatriche per Minori Cavanà sono pensate per ospitare minori che necessitano di una struttura residenziale, nella quale siano integrati l’aspetto educativo, riabilitativo, terapeutico e farmacologico. La nostre Strutture ospitano pazienti che necessitano di assistenza sanitaria continuativa, finalizzata al loro recupero, attraverso prestazioni di carattere terapeutico riabilitativo che si avvalgono di apporti clinici e psico-sociali. 76 | Bilancio esercizio 2008 L’obiettivo è quello di restituire e mantenere il più elevato livello di autonomia acquisibile e di limitare il rischio involutivo. L’attività di tutela e promozione della salute dell’ospite si sviluppa cercando di produrre livelli di qualità sempre più elevati nei Servizi per offrire la migliore possibilità di vita agli ospiti. Vita che all’interno della comunità si concretizza in una forma di residenzialità partecipata che permette di: • attuare interventi precoci in soggetti con patologia che necessitano di una presa in carico strutturata al fine di prevenire l’instaurarsi di una carriera psichiatrica; • contenere e ridurre evoluzioni più gravemente disabilitanti; • decomprimere momenti di alta tensione familiare che innescano circuiti riverberanti di disagio; • far usufruire di un ambiente idoneo alla sperimentazione e allo sviluppo di positive situazioni di vita e di relazione, all’interno di un’assistenza globale che tenga conto sia dello spettro delle problematiche sanitarie sia dei bisogni socio-educativi. Gli obiettivi al cui perseguimento siamo costantemente rivolti risultano essere pertanto: • prevenzione e tempestività di intervento; • arrestare e ridurre la psicopatologia; • favorire attraverso una serie integrata di interventi terapeutici, riabilitativi, educativi un rientro o remissione; • mantenere i rapporti con la famiglia e con i servizi invianti per la formulazione di un piano di intervento globale, anche in vista di un possibile rientro in famiglia; • l’inserimento, qualora necessario, presso strutture a minore intensità terapeutico-riabilitativa per favorire una graduale dimissione e progressiva autonomia. Il nostro approccio metodologico comunitario prevede la centralità della persona in ogni momento del proprio percorso individuale, in cui l’ospite riceve quello di cui ha bisogno e si impegna a mettere a disposizione del gruppo le proprie capacità e qualità. Il setting a geometria variabile è organizzato in modo tale da poter offrire una griglia di “appuntamenti” strutturati prevedibili. Fra le attività riabilitative previste: • attività didattica e scolastica (frequenza alle scuole Elementari e Medie sino agli Istituti Tecnici e Professionali presenti sul territorio); • attività Socio-Riabilitative come la partecipazione ad eventi formativi; l’assemblea dei ragazzi e degli educatori; la cura del sé e degli spazi come la gestione casa; gite ed escursioni sul territorio; cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 77 6 | I settori • attività Psico-terapeutiche (gruppi terapeutici settimanali, colloqui individuali, terapia familiare, incontri psico-educazionali per le famiglie e per i ragazzi, colloqui con lo psichiatra); • attività Espressiva e attività Motoria in ambiente naturale con sport non agonistici, laboratori (falegnameria, realizzazione di oggetti e manufatti, laboratorio teatrale, musicale ecc.). Molto importanti sono inoltre gli eventi ludici e ricreativi programmati ed organizzati internamente e negli ampi giardini che circondano le nostre le strutture, nei quali viene svolta anche l’attività estiva di giardinaggio. La qualità del servizio erogato Anche gli indicatori utilizzati all’interno del Sistema Qualità, applicato limitatamente all’ambito della psichiatria adulta, mostrano risultati assolutamente soddisfacenti. Nessun indicatore è al di sotto dello standard. Fra le variabili riportate segnaliamo anche i dati relativi ai ricoveri. Il ricorso a Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) e al Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC), seppure in lievissimo aumento rispetto allo scorso anno, continua ad essere assolutamente insignificante, sia in assoluto che rispetto allo standard. Ciò dimostra, da una parte, una bassa incidenza di situazioni di crisi e, dall’altra, la capacità degli operatori di gestirle internamente che promuovono una soluzione non eccessivamente traumatica per l’ospite. Frequenza realizzazione di ogni singola attività terapeutico-riabilitativa N° tentativi di suicidio/utente a rischio Raffronto in % tra n° ricoveri in SPDC/numero utenti Raffronto in % tra n° ricoveri TSO/numero utenti Numero casi di allontanamento dalla struttura Raffronto in % tra il numero di PTRI redatti nei tempi previsti /numero nuovi ingressi % PTRI non verificati nei tempi previsti/totale PTRI da verificare Numero di non conformità rilevate Raffronto in % numero smarrimenti/danneggiamenti indumenti /numero utenti Raffronti in % tra il numero di riunioni di equipe allargata/24 2007 100% 0 1,2% 0 1 100% 2008 117% 0 3,5% 1% 0 100% Standard 80% 0 15% 5% 1 100% 0 5 2% 0 1 0 1% 20 10% 95% 95% 95% Bilancio esercizio 2008 | 77 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 78 6 | I settori 6.5 I minori La risposta socio-educativa Il settore minori di Coopselios non ha in gestione diretta strutture e continua a ricoprire una piccola fetta delle attività della cooperativa (1,6% del fatturato), se pure si tratta di una fetta che gradualmente si espande: si registra nel 2008 un incremento dell’1,6% del fatturato rispetto al 2007, suddiviso fra servizi domiciliari, centri educativi diurni, servizi integrati, affidi educativi provenienti dalla Liguria e dall’Emilia Romagna. Il settore Minori offre servizi in co-progettazione con la Pubblica Amministrazione. Nella divisione delle mansioni la progettualità spetta all’Asl, mentre la cooperativa fornisce le figure professionali necessarie previste dal progetto formativo e progetta le attività eventualmente da organizzare per adeguare il piano alle esigenze eventualmente occorse. Nello specifico la risposta della cooperativa consiste in una pluralità di modalità organizzative, percorsi, prestazioni socio-assistenziali e di sostegno che agiscono su due tipologie di soggetti: • i minori, preadolescenti o adolescenti affidati; • nuclei familiari in condizioni di difficoltà. Gli operatori coinvolti si pongono l’obiettivo di valorizzare e sostenere le responsabilità familiari, di promuovere la libera assunzione di responsabilità all’interno della famiglia sostenendo le pari opportunità e la condivisione delle responsabilità, oltre che di sostenere i nuclei familiari nelle responsabilità di cura domiciliare. Area Piacenza Le strutture e gli interventi ai quali Coopselios partecipa in collaborazione con l’Asl di Piacenza (distretto di Levante e distretto di Ponente) ed il Comune di Piacenza, sono rivolti ai minori e sono mirati alla prevenzione del disagio, al sostegno personale e familiare, a favore di soggetti deboli, talvolta in stato di povertà, di isolamento, di emarginazione e di grave maltrattamento e abuso, e/o nuclei familiari con difficoltà sociali-relazionali-educative. Nel corso del tempo Coopselios ha raggiunto un livello diffuso di conoscenza delle problematicità collegate ai minori della provincia di Piacenza. Si tratta di competenze che la hanno portata a strutturare un livello di offerta che si articolata in 4 tipologie di servizi ai quali Coopselios assegna differenti figure operative. Il servizio riesce a dare risposte educativo - assistenziali a 170 minori, raggruppati per la maggior parte all’interno degli 9 Centri Educativi, due dei quali riservati agli adolescenti. Proprio per la natura del lavoro svolto, risulta complesso determinare il numero di minori seguiti dall’assistenza sociale. In merito al rapporto fra il numero degli operatori ed i minori assistiti, l’impegno di Coopselios è quello di orientarsi non tanto sulla base di quello che impone la legge ma di partire da questa per creare le condizioni più opportune per realizzare nella maniera adeguata il progetto formativo. Tipologia Descrizione Figure operative Centri educativi diurni Hanno carattere semi-residenziale e possono accogliere minori fra i 6 ed i 17 anni. Sono un servizio integrativo e di sostegno alle famiglie in difficoltà, si collocano in una posizione intermedia fra la permanenza nel nucleo familiare e l’allontanamento del minore dalla famiglia. Educatori Professionali Assistenza sociale Ha come obiettivo quello di aiutare le persone, il gruppo o il sog- Assistenti sociali getto collettivo a capire la propria situazione problematica, a tro- Operatori Socialei vare soluzioni per uscirne e saper attingere per questo scopo alle risorse disponibili o possibili. Assistenza Offre un sostegno sia personale che familiare, porta operativamente un intervento distribuito sul territorio presso gli utenti nelle loro case aiutandoli a svolgere mansioni quotidiane con l’obiettivo di sviluppare le capacità relazionali. Incontri protetti Sono incontri attivati fra il minore e gli adulti significativi da cui Operatori Socio Psico è stato allontanato, che si svolgono alla presenza di un operaPedagogici tore/ educatore presso una struttura “neutra”. Educatori Professionali 78 | Bilancio esercizio 2008 Operatori Socio sanitari Educatori Professionali cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:09 Pagina 79 6 | I settori il servizio affidi educativi di sarzana Presentiamo per la prima volta, nel Bilancio Sociale, anche il servizio di affidi educativi territoriali ed osa scolastica gestito da circa 8 anni in collaborazione con il Comune di Sarzana. Le figure dell'educatore territoriale e dell' OSA scolastico pur essendo figure professionali presenti in molte realtà comunali, non sono ancora professioni ben definite e strutturate: ciò significa lavorare con persone che hanno percorsi di studio ed esperienze lavorative diverse tra loro. Per cercare di dare una omogeneità tecnica e teorica ai gruppi di lavoro, Coopselios ha investito molto sulla formazione continua e sulla supervisione come strumento per affrontare le difficoltà emotive ed operative di intervento sul minore e per creare, attraverso l'elaborazione delle dinamiche di gruppo, una vera équipe interdisciplinare in cui condividere fatiche, successi e responsabilità. Le OSA scolastiche intervengono principalmente in classe a supporto di minori con forti disabilità, a sostegno dei “bisogni primari e delle autonomie di base” e facilitando la relazione con i compagni di classe. Gli educatori intervengono: • nelle scuole, in classe a sostegno di minori con difficoltà di apprendimento, a rischio di dispersione scolastica, o con famiglie multiproblematiche; • sul territorio a supporto di minori con difficoltà socio-famigliari e/o a rischio di devianza o con handicap psicofisico e a sostegno della genitorialità per evitare l'allontanamento del minore dal nucleo familiare; • sul territorio, negli incontri protetti in cui il minore allontanato dal o dai genitori o ancora da figure parentali significative possa tramite il supporto dell'educatore mantenere o ristabilire legami affettivi con l'adulto. Il settore minori ricopre una piccola fetta delle attività della cooperativa e, nel 2008, ha registrato un aumento dell’1,6% del fatturato rispetto all’anno precedente. Quindi: • l’educatore e l'OSA scolastica svolgono un ruolo di intervento “diretto”, nel territorio e/o a scuola, sul minore o sui minori, relaziona sia verbalmente che per iscritto l’andamento degli incontri al supervisore e all’assistente sociale, collabora attivamente alla stesura del progetto educativo o di sostegno e lo mette in pratica; • l’assistente sociale del Comune raccoglie le segnalazioni del territorio, contatta e prende in carico le famiglie, tiene i contatti con le scuole e la Asl, discute con il supervisore quale educatore e quante ore assegnare all’utente e quale tipo di progetto educativo è necessario e presenta l’educatore alla famiglia; • il supervisore elabora in specifico e verifica assieme all’educatore il progetto educativo, gestisce le dinamiche di gruppo, propone e programma incontri di formazione e autoformazione, mantiene una stretta collaborazione con l’assistente sociale del comune per l’aggiornamento sugli utenti e sulla loro gestione; • il coordinatore ha il compito di gestire le pratiche burocratiche e collabora con il supervisore e l’assistente sociale alla programmazione oraria annuale. Alcuni dati del settore minori Educatori OSA scolastiche Supervisore Coordinatore Assistenti sociali Minori in carico al servizio sociale Scuole coinvolte Incontri protetti ( minori interessati) Minori affidati al servizio sociale e collocati presso famiglia di origine o famiglia affidataria 18 8 1 1 2 120 14 13 15 Bilancio esercizio 2008 | 79 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 80 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 81 7. Gli stakeholder Gli interlocutori di Coopselios: Pubblica Amministrazione, Associazioni di volontariato, utenti e famiglie, movimento cooperativo e privati. Relatori con cui creare sinergie e che contribuiscono all’azione della cooperativa. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 82 7 | Gli stakeholder Gli stakeholder rappresentano quegli interlocutori privilegiati senza i quali l’azione della cooperativa non potrebbe avvenire. Fin dal primo Bilancio Sociale, nel 2004, abbiamo costruito una mappa degli stakeholder che può essere considerata ancora attuale. La mappa è costruita in base all’intensità delle relazioni che intercorrono tra Coopselios e i vari portatori di interesse e alla loro capacità di incidere sulla gestione/azione della cooperativa. 7.1 La Pubblica Amministrazione La Pubblica Amministrazione rimane il cliente fondamentale, anche se il fatturato proveniente dalle gestioni in proprio continua ad aumentare in modo non trascurabile nel corso degli anni: dal 25% del 2007 si passa al 28% del 2008. Tale incremento di fatturato proveniente dalle gestioni private, perlopiù concentrate in Lombardia e nelle provincie di Parma e Piacenza, da una parte dimostra la capacità di Coopselios di collocarsi e trovare stabilità all’interno di un mercato non semplice come quello dei servizi alla persona, dall’altra è il riflesso della continua contrazione della spesa pubblica, del ritardo nei pagamenti da parte I soci e gli utenti hanno già avuto una trattazione specifica (rispettivamente nel capitolo 4 e 6). Scorrendo dunque la mappa incrociamo le Pubbliche Amministrazioni locali e le ASL. UNIVERSITÀ COMUNITÀ SCIENTIFICA FAMILIARI DEGLI UTENTI MOVIMENTO COOPERATIVO UTENTI VOLONTARIATO SOCI FORNITORI PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI LOCALI ASL PARTNER PRIVATI COMUNITÀ LOCALE TERRITORIO CONSORZI SINDACATI 82 | Bilancio esercizio 2008 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 83 7 | Gli stakeholder delle Pubbliche Amministrazioni e dalla loro difficoltà nel rispettare gli obblighi contrattuali quali il riconoscimento dell’ISTAT. Ciò nonostante, pur in una situazione di ristrettezze economiche del Pubblico e, di più, in una fase di incertezza politico-normativa che vede la questione dell’accreditamento porsi sempre più in primo piano, Coopselios continua a dimostrare di essere in grado di rispondere positivamente alle richieste del principale mercato di riferimento. Va detto che i rapporti più diffusi con la Pubblica Amministrazione, pur con specifiche discipline, rimangono quelli dell’appalto di servizi che mantiene in capo al Pubblico non solo il governo e il controllo, ma anche la definizione delle procedure gestionali. Questo non consente il dispiegarsi di una reale concorrenza basata sull’efficienza produttiva e sulla efficacia nel perseguire la soddisfazione dell’utente. Cosicché spesso si torna all’assegnazione del servizio a chi promette costi minori a scapito del mantenimento dei diritti contrattuali dei lavoratori e della qualità dei servizi offerti. 7.2 I familiari degli utenti II mutamenti socio-demografici, che hanno contribuito a modificare la domanda di assistenza, di cura e di sostegno da parte delle persone in condizioni di bisogno e delle loro famiglie, sono ormai una realtà consolidata, anche se non hanno ancora trovato risposte adeguate. Da una parte l’invecchiamento della popolazione, il declino della famiglia estesa e la crescente occupazione femminile, dall’altra l’emergenza di nuovi bisogni e nuove tipologie di bisogni non necessariamente legati all’istituzionalizzazione, in seguito alla diminuzione del tempo a disposizione per la vita privata, all’emergenza di problemi quali patologie correlate allo stress, all’insicurezza, alla solitudine ecc. Il cittadino necessita di risposte sempre più diversificate e raffinate e, al contempo, di maggiori certezze rispetto al proprio futuro e a quello dei propri familiari. Due condizioni che il Pubblico, sia per le ristrettezze economiche in cui versa sia per la rigidità dei propri modelli di offerta, fatica a soddisfare. La realizzazione del cosiddetto Welfare comunitario, presentato come superamento delle esternalizzazioni a mezzo appalti, stenta a decollare per la riluttanza diffusa delle Pubbliche Amministrazioni ad affidare ad altri soggetti la gestione dei propri servizi. La sussidiarietà predicata (gestisce i servizi chi è più competente) da una parte minaccia le Pubbliche Amministrazioni, dall’altra non trova adeguate risposte nel privato-sociale, che spesso non è in grado di offrire e gestire servizi completi / complessi e che si riduce alla fornitura di prestazioni semplici. È da sottolineare, tuttavia, un significativo aumento del ricorso al project financing: ciò, da una parte, può essere un’esigenza delle Pubbliche Amministrazioni che sempre più hanno a che fare con scarsità di risorse a disposizione, dall’altra rappresenta – anche se solo per le cooperative con buone dotazioni patrimoniali e finanziarie – la possibilità di una maggiore autonomia progettuale e gestionale. ...rimane importante per Coopselios mettere le esigenze delle famiglie al centro dell’offerta socio-assistenziale ed educativa, considerandole una risorsa. Bilancio esercizio 2008 | 83 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 84 7 | Gli stakeholder Coopselios, a fronte di tale situazione, pone le esigenze della famiglia al centro dell’offerta socio-assistenziale ed educativa considerandola, in maniera diversa nei vari settori, una vera e propria risorsa sia in relazione al processo MISURE Trasparenza Continuo ascolto Ricerca Sperimentazioni Coinvolgimento di cura e assistenza sia allo scopo di costruire quotidianamente una cultura dei servizi e della persona. In questo quadro si inseriscono alcune misure, quali: STRUMENTI Carta dei Servizi e la Certificazione di Qualità Customer Satisfaction Analisi dei nuovi bisogni, anche attraverso la costante collaborazione con Centri di Ricerca e Università Servizi pilota con cui formulare e testare nuove offerte socio-assistenziali o educative Costante informazione, rendicontazione e attivazione di percorsi di co-progettazione e democrazia partecipativa: - trasparenza delle informazioni sanitarie e assistenziali; - periodiche riunioni con i familiari; - pubblicazioni e documentazione delle attività svolte; - coinvolgimento delle famiglie in percorsi progettuali. Sul coinvolgimento delle famiglie all’interno di particolari percorsi progettuali vale la pena di soffermarsi e portare esempi per ogni settore, in quanto si tratta di una strategia particolarmente impegnativa ma nella quale Coopselios continua a credere. Settore Anziani il congiunto a relazionarsi con il proprio genitore. È il caso del progetto di formazione “Il malato demente e il caregiver: strumenti operativi” rivolto ad operatori e familiari insieme, realizzato nella struttura “Villa Verde” di Ancarano di Rivergaro (PC) e organizzato in collaborazione con l’Associazione Alzheimer di Piacenza. Il progetto nasce dalla necessità che si riscontra nel quotidiano di ogni struttura per anziani, quando ci si trova a dover affrontare una situazione nuova e difficile quale l’Alzheimer, per la quale non si è certamente preparati. Il percorso formativo ha inteso offrire a operatori e familiari soluzioni pratiche e strumenti per affrontare il quotidiano e i problemi che questa patologia comporta nella gestione di chi ne è affetto. Settore Infanzia Sottolineiamo la partecipazione dei familiari alle attività di animazione realizzate all’interno delle strutture (in occasione di festività ma anche di eventi particolari quali rappresentazioni teatrali, musicali, ecc.). Ricordiamo inoltre il sostegno ai familiari in difficoltà, sia attraverso la possibilità di effettuare colloqui con gli psicologi operanti in struttura, sia attraverso la partecipazione a percorsi strutturati di formazione volti ad aiutare 84 | Bilancio esercizio 2008 Nel settore infanzia, allo stesso modo, Coopselios favorisce il diffondersi del progetto di gestione sociale, che garantisce sia nella scuola dell’infanzia che nel nido flessibilità e momenti di incontro diversificati, a un piccolo e un grande gruppo. Ricordiamo inoltre che tutte le esperienze di integrazione con il territorio sono anche, in fondo, esperienze di coinvolgimento delle famiglie, oltre che di promozione di una cultura dell’infanzia. Ma in particolare, fra le molteplici occasioni di coinvolgimento promosse in tutte le aree di Coopselios ricordiamo il corso di formazione e di riflessione rivolto ai genitori con l’obiettivo di offrire alle famiglie uno spazio, un tempo per fermarsi e confrontarsi sul proprio stile educativo, sull’essere padre e madre e sulle scelte da affrontare insieme. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 85 7 | Gli stakeholder Settore Psichiatria Gli incontri, realizzati nel Comune di Rubiera (RE) in collaborazione con la Cooperativa Servizi L’Arcobaleno, hanno permesso di affrontare i temi delle ansie, delle paure e delle attese delle famiglie nella relazione con il proprio figlio cercando un dialogo e uno scambio di esperienze. Settore Disabili Nel caso del Settore Psichiatria, con particolare riferimento all’ambito dei minori, la questione del coinvolgimento delle famiglie è particolarmente delicata. Si tratta però di un ambito cruciale e assolutamente importante all’interno del processo riabilitativo. Riportiamo dunque l’esperienze delle Residenze Psichiatriche per Minori Cavanà di Fabbrico e di Pellegrino Parmense. Il metodo Cavanà, infatti, si orienta costantemente nella direzione di una presa in carico globale del minore che veda la famiglia coinvolta nella formulazione del progetto individuale e impegnata, insieme ai Servizi invianti e ai professionisti che collaborano con le nostre strutture, nel quotidiano lavoro di rete e di preparazione al reinserimento. Oltre ai consueti colloqui quindicinali dei familiari con il Direttore Sanitario o con i Coordinatori, le strutture organizzano occasioni, se pure temporanee, di re-inserimento del minore in ambito familiare, come è avvenuto in occasione delle festività pasquali del 2008, dove il 60% degli ospiti delle strutture ha potuto ricongiungersi con la propria famiglia, pure a fronte delle difficoltà che tale incontro poteva comportare. Abbiamo già avuto modo di trattare approfonditamente l’esperienza di co-progettazione fra operatori e utenti realizzata con successo negli ultimi anni e premiata da esperti del Settore all’Euro-PA di Rimini (Premio Innovazione nei Servizi). Un’esperienza faticosa ma assolutamente gratificante, in grado di apportare un notevole valore aggiunto alle metodologie e alle prassi operative del settore. Ma, soprattutto, un’esperienza pilota esportabile, oggi, in altre realtà territoriali del Settore. Bilancio esercizio 2008 | 85 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 86 7 | Gli stakeholder 7.3 Volontariato e territorio Le scelte sociali e imprenditoriali di Coopselios, soprattutto l’istituzione delle sezioni soci territoriali, vanno nella direzione di un rafforzamento dei legami locali. Un forte radicamento sociale della cooperativa, che riconosce le diversità politico-culturali e si impegna ad ascoltare la voce delle associazioni di volontariato per corrispondere meglio alle esigenze variegate dell’utenza. Con le associazioni più rappresentative e diffuse a livello nazionale, anche nel 2008, si è fatto molto e vale la pena semplicemente citare alcuni esempi di un rapporto proficuo e molto più ampio. Settore Anziani Il settore Anziani collabora con moltissime associazioni locali – associazioni di volontariato pronte ad offrire una risposta ai bisogni relazionali o, spesso, alle esigenze concrete degli anziani: associazioni culturali che realizzano nelle comunità eventi di interesse condiviso all’interno delle comunità di riferimento – con diversi enti quali compagnie musicali o teatrali che allietano le feste di compleanno, con esercenti locali per gite o uscite di diversa natura, con gruppi di vario genere per l’organizzazione di momenti a tema sia all’interno che all’esterno delle strutture (ad esempio visite a musei o biblioteche, iniziative locali, concerti e spettacoli, ecc.), Banche del Tempo (in particolare in Lombardia), Centri Socio-Ricreativi per l’organizzazione di giochi, tombole, feste danzanti, scuole materne e elementari per la realizzazione di scambi intergenerazionali, volontari delle parrocchie locali per la partecipazione alle funzioni religiose, ecc. Il volontariato come aiuto nella reale integrazione degli utenti e di una profonda azione di sensibilizzazione della comunità di riferimento. 86 | Bilancio esercizio 2008 Le esperienze sono moltissime, ricche e variegate e spesso nascono dalle dirette sollecitazioni degli anziani, in relazione alla loro storia (come ad esempio l’interesse per la Resistenza, la guerra, i Cori e i racconti delle Mondine, ecc.), alle loro origini (si pensi alle varie partecipazioni alle feste dell’uva e del vino, alle iniziative che celebrano la cultura e la vita contadina), ai loro bisogni attuali (bisogni di socializzazione che si inseriscono in un percorso di vita segnato da diverse tappe dove alcuni aspetti - la tradizione per la narrazione, il filòs, l’attrazione per il ballo e la musica, la lingua dialettale - ripercorsa nelle commedie, ad esempio - rappresentano tasselli fondanti dell’identità passata e presente dell’anziano). Per ricordare alcune associazioni con cui Coopselios ha collaborato, fra quelle diffuse trasversalmente su tutte le aree, citiamo: A.V.O., AUSER, Croce Rossa, Unitalsi, CARITAS, ecc. Ricordiamo, tuttavia, le meno strutturate e diffuse, ma non meno importanti, realtà di volontariato locale. Anche in questo caso, a titolo esemplare, riportiamo un’esperienza di intergenerazionalità basata sulla collaborazione fra la C.P. “Villa Verde” di Ancarano (PC) e una scuola elementare. Le prime tre classi del plesso didattico di Niviano (PC) hanno passato una giornata alla Casa Protetta “Villa Verde” di Ancarano. Un’occasione per una particolare “lezione di vita” per una volta lontana dai banchi di scuola. Si tratta di un incontro che arricchisce tutti gli attori coinvolti e in particolare stimola gli anziani alla memoria e al ricordo. Ricordiamo inoltre lo spettacolo di Ivana Monti promosso e organizzato dal settore Anziani presso il Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti (RE), in occasione del Ventennale della Casa Protetta di Villa Minozzo e del Decennale della Residenza “I Ronchi” di Castelnovo ne’ Monti. Per festeggiare il lungo impegno nell’Appennino Reggiano, infatti, Coopselios, ha realizzato una serie di iniziative fra cui la pubblicazione “I Vecchi Giganti” già presentata nelle esperienze di eccellenza del settore. In particolare, ha invitato Ivana Monti a presentare il suo spettacolo “Mia cara madre Ricordi e voci della nostra terra dal 1913 alla Liberazione 1945”. L’evento, storia della nostra terra ripercorsa attraverso il ricordo e il canto popolare delle Mondine, era interamente dedicato alla memoria, come valore fondante per la promozione di una cultura dell’anziano. Gli ospiti delle due R.S.A. coinvolte hanno partecipato emozionati allo spettacolo insieme ai loro familiari e alla cittadinanza. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 87 7 | Gli stakeholder Settore Disabili Settore Infanzia Il settore Disabili ha mantenuto attive diverse collaborazioni già avviate negli anni precedenti e particolarmente feconde, ai fini di una reale integrazione degli utenti e di una profonda sensibilizzazione delle comunità di riferimento. Nel settore Infanzia il confronto col territorio avviene da molti anni attraverso le iniziative di “Nido Aperto” che consentono uno scambio informale e partecipato con i genitori inseriti per un giorno a pieno titolo nelle attività dei Nidi frequentati dai loro figli. Altre due iniziative possono essere considerate esemplari. Ricordiamo la proficua collaborazione fra gli asili di Coopselios e la cooperativa sociale Anemos, che si occupa di progetti di inserimento sociale e lavorativo per persone disabili: alcune persone con disabilità hanno lavorato all’interno dei Nidi Arca, Haikù, Linus e Girasole. Il presupposto è che una persona disabile possa lavorare in un asilo nido perché il concetto di diversità non esiste quando si è piccoli. Inoltre una persona disabile può avere molto da offrire a un bambino e vice versa. Una bella esperienza di solidarietà che ha arricchito tutti i protagonisti. L’altra iniziativa riguarda un progetto di collaborazione con lArcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia, che ha coinvolto i bambini, le insegnanti, i genitori del nido Cooperativo Linus, delle Scuole dell’Infanzia Freire e Neruda, i volontari dell’Associazione Amici di Reggio Children. Una collaborazione nata dall’idea di creare un ambiente ospedaliero accogliente, interessante e relazionale, indagando e ricercando nuovi significati attorno ad alcuni spazi della Neuropsichiatria Infantile. I numerosi incontri e gli appuntamenti organizzati nel nido, nelle scuole e in ospedale, hanno consentito ad adulti e bambini di esprimere punti di vista, esperienze, emozioni attorno all’identità dell’ospedale e alle visite dal pediatra. Alcuni interventi di riqualificazione quali: il tinteggio, l’allestimento di punti luce per creare una percezione più gradevole e calda dell’ambiente, la musica in filodiffusione, alcuni arredi morbidi sono già stati realizzati, contribuendo a dare vita ad uno spazio pensato e attuato in modo innovativo. Fra le collaborazioni costanti nel tempo nei vari territori ricordiamo: • AGAPE (presso il Centro Socio-Riabilitativo Residenziale “Lucca” di Fiorenzuola d’Arda PC); • A.V.I.S.; • A.I.D.O. e Pubblica Assistenza, Pro-Loco (presso lo stesso Centro, ma anche al Centro Socio-Riabilitativo di Cadeo PC); • Casa Parrocchiale di Piazzola in Val di Rabbi per l’affiancamento degli utenti del Mastro Balocco di Carpaneto (PC) durante i soggiorni estivi in montagna; • “Scuola Materna Burgazzi” ubicata nello stesso plesso del C.S.R. per la realizzazione di “collaborazioni educative”; • Associazioni di tempo libero (come l’Associazione Albatros E “Arcadia: il senso delle nuvole” di Piacenza) e di volontariato del territorio (come ad es. l’Associazione Nazionale Alpini – sezione di Carpaneto); • AUSER del Comune di Reggiolo (che organizza il trasporto visite ai pazienti e il trasporto diurno dei ragazzi) e AUSER del Comune di Novellara, del Comune di Boretto, del Comune di Correggio, del Comune di Luzzara e del Comune di Gualtieri che si occupano del trasporto diurno; AUSER di Castelnovo ne’ Monti per attività di animazione; -• ANFASS di Correggio che fa parte anche del Gruppo di Miglioramento; • Associazione FACE, Unitalsi e CRI, Servizio Sociale Unificato del Distretto di Castelnovo ne’ Monti e Comuni di residenza, per il trasporto utenti dal domicilio al Centro e viceversa. Tutte le collaborazioni sono una preziosa occasione per creare nuovi stimoli e occasioni esperienziali, per costruire relazioni e legami duraturi nel tempo, per creare forme di radicamento territoriale che possano giovare sia a chi vive la realtà delle strutture sia alle comunità stesse, in un circolo virtuoso di arricchimento reciproco. Fra le tante, riportiamo qui alcune delle esperienze più innovative che hanno consentito la realizzazione di progetti inediti nel settore Disabili di Coopselios. Bilancio esercizio 2008 | 87 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 88 7 | Gli stakeholder “Una casetta per i nostri lombrichi” - Reggiolo La Scuola Elementare di Reggiolo insieme all’AUSER, al WWF, alla ditta S.A.B.A.R. SpA, hanno contribuito alla realizzazione di un progetto di lombricoltura, “Una casetta per i nostri lombrichi”, ad alto valore di integrazione sociale. Il progetto, infatti, fin dall’inizio, ha sfruttato le possibilità di apertura all’esterno e ha ricercato occasioni per attivare nuovi rapporti. Oltre agli enti ed istituzioni citate, sono stati coinvolti i commercianti del paese e sono state organizzate diverse uscite in visita ad altri allevamenti e in biblioteca per reperire materiale sulla lombricoltura. Il lavoro, anche nei suoi aspetti pratici, ha favorito la conoscenza, insieme alla lombricoltura, delle problematiche ambientali legate al riciclaggio dei rifiuti organici domestici e ha portato all’attivazione di un laboratorio di assemblaggio del legname per la costruzione delle casse destinate all’allevamento. Collaborazioni con volontari ed altri enti sul tema dell’ambiente Nella zona di Porto Viro (RO), dove è ubicata l’R.S.A. per disabili adulti “Il Gabbiano”, sono state instaurate diverse collaborazioni relative alla tutela dell’ambiente e alla valorizzazione delle specificità territoriali. Ricordiamo la collaborazione con l’Associazione “Amici per l’ambiente” per la realizzazione del progetto di educazione ambientale; con l'”Associazione Sportiva Pescatori” per la giornata di pesca organizzata per i disabili in collaborazione con l’ULSS 19; la partecipazione alla Fiera del Pane di Loreo con il supporto dei volontari della Protezione Civile; la partecipazione al galà della donna a Porto Viro in cui i disabili con gli anziani e i bambini del nido hanno collaborato con l'allestimento dell'albero di natale esposto nella sala dove si è tenuta la festa; la collaborazione con l’agriturismo “Corte Ramello” di Ariano Polesine per la realizzazione dell’attività di ortoterapia. Settore Infanzia Nel settore Infanzia il confronto col territorio avviene da molti anni attraverso diverse iniziative volte a integrare la dimensione della scuola con le comunità che le istituzioni scolastiche abitano, allo scopo di promuovere una cultura dell’infanzia che consenta uno sguardo diverso, sul mondo dei bambini e sulle esigenze delle famiglie. Ricordiamo qui alcune iniziative esemplari. Giocando la città - Rubiera (Re) Giocando la città è una festa cittadina organizzata in una domenica dei mesi di settembre e maggio dove appunto 88 | Bilancio esercizio 2008 la città incontra i bambini. Le insegnanti, insieme agli atelieristi e alla Cooperativa Pangea, animano di laboratori espressivi le vie del centro coinvolgendo i bambini e le famiglie in attività ludiche. “Incontri, dialogo tra scuola e territorio” Fabbrico (Re) Si tratta, in questo caso, di una raccolta di esperienze che i bambini e le bambine della scuola “27 Febbraio” di Fabbrico hanno condiviso in un anno di lavoro. Durante l’anno e in più occasioni i bambini e le bambine hanno vissuto la città, la scuola e il territorio. L’intero percorso progettuale è stato importante per cogliere lo sguardo dei bambini sul loro paese, le loro intuizioni, la loro delicatezza, la loro naturale capacità di interpretare le cose più semplici con grande raffinatezza. Non meno importante raccogliere lo sguardo del paese sui bambini e quello delle persone: verso di loro abbiamo trovato estrema disponibilità attenzione, tenerezza e dialogo. Abbiamo colto un grande rispetto e una grande cortesia di tutto Fabbrico verso i suoi piccoli cittadini. Il percorso è stato presentato nel seminario conclusivo “La comunità educante”, organizzato nel settembre 2008 a Fabbrico e inserito nell’ambito della manifestazione “Arte e solidarietà-in memoria di Luisa Guidotti”. L’evento ha favorito una riflessione sul concetto di comunità come istituzione che deve assumersi responsabilità educative, una comunità educante fatta di persone e di senso di appartenenza. immaginari in mostra a frascati A Frascati (RM) il 19 giugno 2008, presso le Scuderie Aldobrandini, abbiamo organizzato una mostra per raccontare, attraverso un’esposizione di diversi materiali: immagini, approfondimenti, documentazioni, prodotti dei bambini, una mostra per rendere visibili i progetti delle quattro sezioni e dell’atelier realizzati durante l’anno 2007/2008. L’intenzione è stata quella di rendere visibile quello che i bambini del nido di Frascati avevano realizzato, tracce di un anno vissuto. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 89 7 | Gli stakeholder La solidarietà Se il volontariato indica spesso il grado di radicamento delle strutture nella comunità nelle quali si opera direttamente, è importante ricordare che Coopselios si impegna a tessere relazioni a scopo solidaristico anche con diverse realtà, locali e internazionali, sempre impegnate nel sociale. Di seguito ne ricordiamo alcune, sia locali che non. Contro la violenza, opportunità per le donne. fianco a fianco con le donne nei percorsi di autonomia Nel 2008 è stato presentato e avviato il protocollo “COntro la violenza OPportunità per le donne” siglato da Legacoop Reggio Emilia, dal Consorzio Cooperative Sociali Quarantacinque con l’Associazione Nondasola - onlus fondata a Reggio Emilia nel 1995 con l’obiettivo di costruire progetti ed iniziative finalizzate a contrastare ogni forma di violenza contro le donne. Lo scopo è quello di creare migliori condizioni di vita e di benessere per le donne che hanno subito violenza e/o maltrattamenti e che, per questo, vivono situazioni di disagio. Nel concreto le azioni che il progetto intende promuovere attraverso le cooperative aderenti a Legacoop e al Consorzio Quarantacinque riguardano interventi di sostegno nell’inserimento lavorativo, nel reperimento di alloggi e nel potenziamento di azioni a supporto abitativo, sostegno diretto a progetti promossi dall’Associazione Nondasola, Azioni di promozione e diffusione dei risultati. “Reggio Events” Coopselios si impegna, fin dal 2001, nella sponsorizzazione della società di atletica leggera “Reggio Events - Associazione Dilettantistica di Promozione Sportiva e Culturale” di Reggio Emilia. Coopselios realizza questo progetto sia perché condivide le finalità di “Reggio Events” sia perché la collaborazione con questa società rappresenta anche un’occasione per sensibilizzare i giovani sulle tematiche relative alle questioni sociali. L’Associazione “Reggio Events”, infatti, svolge attività in collaborazione con il mondo scolastico, propone una pratica sportiva aperto a tutti, soprattutto ai giovani, non è società professionistica e collabora con associazioni che promuovono sport per i disabili. Le esperienze di integrazione con il territorio come promozione di una cultura dell’infanzia e dei minori, degli anziani, dei disabili e delle persone che soffrono di disagio psichico. Ricordare Basaglia a teatro Nel 2008 ricorreva il trentennale dell’approvazione della Legge 180 (meglio conosciuta come Legge Basaglia) che ha rivoluzionato il modo di intendere la malattia mentale e che, nel concreto, ha realizzato la riforma psichiatrica che ha sancito l’apertura dei manicomi e l’istituzione di strumenti di terapia e aiuto alternativi per le persone che soffrono di disagio psichico. La cooperativa “SS9 Teatro” di Reggio Emilia, per ricordare questa importante rivoluzione culturale ha promosso nel mese di maggio, uno spettacolo dal titolo “Gli anni del silenzio. Voci dal S. Lazzaro”. Coopselios ha sostenuto tale evento con una sponsorizzazione, consapevole dell’importanza della memoria culturale rispetto ad eventi che hanno gettato le basi per una nuova idea, non solo della malattia, ma della stessa normalità, del modo di intendere la cura, al di là della semplice assistenza e dell’importanza della valorizzazione delle differenze. Uguali_Diversi Fra le diverse sponsorizzazioni e eventi culturali, manifestazioni locali, iniziative di varia natura che Coopselios sostiene nella convinzione possano rafforzare il tessuto sociale e arricchire la vita delle comunità, ricordiamo la sponsorizzazione al “Primo Festival delle Culture” Uguali_Diversi a Luzzara (RE) e Novellara (RE). Tre giorni per riflettere sull'identità e sulle differenze con l'aiuto di filosofi, sociologi, giornalisti e molte altre personalità del mondo culturale italiano. Coopselios ha ritenuto importante partecipare a tale iniziativa nella consapevolezza che la diffusione di una cultura della diversità si ponga come obiettivo primario per una cooperativa sociale che lavora con i più deboli e con i soggetti a rischio di emarginazione, cercando di trasformare quotidianamente il bisogno e il disagio in risorsa e sapere. Bilancio esercizio 2008 | 89 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 90 7 | Gli stakeholder Solidarietà internazionale Scuola per l’Infanzia a Belo Horizonte Nel 2005 Coopselios ha sostenuto la realizzazione di un progetto per l’Infanzia a Belo Horizonte. Si tratta in particolare dell’apertura di Scuole promossa in partnership con la cooperativa Unieco, e coordinata dalla Ong GVC (Gruppo di Volontariato Civile) con sede a Bologna. Coopselios ha messo a disposizione della Municipalità di Belo Horizonte il progetto pedagogico, la proposta di ridefinizione e arredo degli spazi deputati alla Scuola e il piano di formazione del personale che ospiterà gratuitamente 270 bambini. Gli scambi tra le Coopselios-Unieco e la realtà brasiliana sono proseguiti (ricordiamo la delegazione brasiliana ospitata a Reggio nel novembre 2005) e sono iniziati i lavori di costruzione della Unità di Educazione Infantile, denominata “Aguas Claras”. Nel maggio 2008 il Presidente Guido Saccardi e Aldo Manfredi, Coordinatore Pedagogico di Coopselios, hanno intrapreso la seconda missione in terra brasiliana. In primis, unitamente a Mauro Casoli, Presidente Unieco, per prendere visione dello stato di avanzamento del cantiere e verificare i tempi di conclusione dei lavori e, secondariamente, per partecipare al convegno organizzato dalla Prefettura di Belo Horizonte dove Guido Saccardi ha presentato valori e mission di Coopselios e Aldo Manfredi ha introdotto il piano formativo che nel 2009 vedrà coinvolti gli operatori del luogo. 90 | Bilancio esercizio 2008 Romania Coopselios ha avviato una iniziativa di solidarietà internazionale a favore di minori in condizioni di grave difficoltà ed emarginazione in alcune località di Maramures e Moldavia, Regioni della Romania Settentrionale e Orientale. L’iniziativa verrà svolta in collaborazione con alcuni soggetti che da tempo operano direttamente sul territorio e in accordo con le istituzioni locali. Il criterio generale individuato da Coopselios è quello di rivolgere la propria attenzione a progetti atti a promuovere una reale azione di sviluppo delle risorse e delle potenzialità locali favorendo la possibilità di percorsi di acquisizione di autonomie, superando in tal modo logiche di intervento puramente assistenziali. In particolare sono tre le iniziative da portare avanti: a) ristrutturazione e sistemazione di edifici che ospitano Case Famiglia, all’interno del Centro per l’Infanzia di Sighet in collaborazione con SOS Bambini ONLUS di Milano; b) costituzione a Sighet di una Cooperativa socio educativa per l’erogazione di servizi educativi a bambini e ragazzi in situazioni di difficoltà istituzionalizzati o provenienti da famiglie in condizioni di emarginazione, in collaborazione con Associazione Frati Minori Cappuccini (Centro Missionario Frati Minori Cappuccini di S. Martino in Rio); c) incremento del numero e sostegno in termini di rafforzamento delle competenze e strumenti metodologici delle figure professionali qualificate operanti in una Comunità Educativa a Braila, in collaborazione con la Fondazione Surasul Marielei. Parte dei fondi da destinare a questi progetti sono stati recuperati devolvendo il denaro tradizionalmente impiegato nei pacchi di Natale destinati a committenza e clienti alle iniziative di solidarietà internazionale da realizzare in Romania. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 91 7 | Gli stakeholder 7.4 I fornitori • modifica/integrazione contrattuale con i fornitori per migliorare le condizioni di pagamento. L’evoluzione delle gestioni di Coopselios verso servizi complessi ha comportato la crescita della componente gestionale (costruzioni, manutenzioni, servizi alberghieri, arredo ecc.) non socio-assistenziale e sanitaria che viene svolta prevalentemente ricorrendo a fornitori esterni. Nel 2007 la cooperativa ha avviato e mantenuto i rapporti con 76 fornitori suddivisi nelle seguenti categorie: ristorazione cancelleria prodotti di pulizia e sanificazione divise da lavoro e d.p.i. generi alimentari lavanolo pulizie , sanificazione e derattizzazione noleggio automezzi materiale di consumo presidi incontinenza parafarmaci consulenze professionali manutenzioni assistenza infermieristica materiale didattico e animazione arredi e attrezzature 4 5 4 2 2 4 8 2 6 2 4 4 15 2 7 5 Per quanto riguarda le forniture di manutenzione il 50% dei manutentori hanno sedi vicino alle strutture o comunque sono sottoposti a un obbligo di risposta entro 24 ore dalla chiamata, al fine di garantire una tempestiva risposta ai bisogni o alle emergenze. Si tratta, in molti casi, di manutentori “global service” che si occupano di più aspetti contemporaneamente. È inoltre importante sottolineare che Coopselios non persegue una politica del fornitore esclusivo, al contrario, l’obiettivo è quello di mantenere all’interno della stessa categoria almeno due fornitori differenti, allo scopo di stimolare l’offerta di prodotti sempre migliori. Per far ciò la cooperativa mantiene sempre monitorato il mercato, ne analizza le novità e verifica l’eventuale corrispondenza fra le caratteristiche delle aziende e i propri bisogni, nella ricerca di una soluzione ottimale in termini di rapporto fra qualità e prezzo. Nel 2008, inoltre, l’Ufficio Acquisti è stato notevolmente impegnato su due versanti: • l’informatizzazione del sistema acquisti attraverso lo strumento P2000 (vedi capitolo sulle linee strategiche, sezione “controllo di gestione”); L’attenzione al mercato va comunque di pari passo con la volontà di stabilire relazioni durature con fornitori che fanno parte del movimento cooperativo: da qui deriva l’attenzione particolare a definire rapporti di partnership con altre cooperative. 2007 16 4 Cooperative di cui di tipo B 2008 21 4 Come prassi consolidata, anche nel 2008 sono state applicate le procedure del Sistema Qualità relative alla cosiddetta “qualificazione preliminare e valutazione periodica dei fornitori”, con l’intento di perfezionare i meccanismi di selezione, tenendo conto delle “non conformità” ai parametri della cooperativa e del giudizio espresso dai responsabili. Il giudizio Il giudizio viene espresso per mezzo di una scheda di qualifica del fornitore e prevede l’assegnazione di un punteggio da 1 a 4 dove 1 indica insufficiente e 4 ottimo. In caso di giudizio insufficiente il fornitore non viene confermato dalla cooperativa. In caso di giudizio scarso (punteggio = 2) il fornitore può non essere confermato e, comunque, viene sollecitato a migliorare il servizio offerto. Giudizi espressi sui fornitori in % 9% 0% 34% insufficiente scarso buono ottimo 57% Bilancio esercizio 2008 | 91 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 92 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 93 7 | Gli stakeholder Il 91% dei fornitori (contro l’87% dello scorso anno) viene giudicato in modo positivo. Le non-conformità (200 in totale), sono generate prevalentemente dal controllo semestrale delle pulizie (157), ma si tratta di problemi di piccola entità e comunque non ripetuti. Le non-conformità gravi riguardano il mancato rispetto delle frequenze di pulizie. In ogni caso tutti i fornitori segnalati per non-conformità anche non gravi sono stati contattati e sollecitati a migliorare il loro servizio. Ciò dimostra innanzitutto che Coopselios continua ad esercitare un controllo serrato sulla qualità dei fornitori e delle loro prestazioni, affinando al tempo stesso le proprie capacità di valutazione sulla base delle proprie esigenze. 7.5 I partner privati e l’Università Insieme a partner privati, e in collaborazione con strutture Universitarie, Coopselios porta avanti percorsi di ricerca volti a indagare i nuovi bisogni emergenti nell’ambito dei servizi alla persona e ad elaborare risposte innovative e flessibili che spesso le Pubbliche Amministrazioni non sono in grado di sostenere. Tutto ciò si inserisce in una strategia progettuale di lungo periodo, da realizzare anche per mezzo di partnership, volte a conferire stabilità e prospettiva alle attività della cooperativa. Fondazione Easy-Care e consorzio Care-Expert Come già anticipato nel capitolo sulle linee strategiche, Coopselios è da tempo impegnata, insieme ad altri soggetti, nell’elaborazione di un progetto volto ad offrire, sulla base di bisogni emergenti della fascia di popolazione alle soglie dell’anzianità ma ancora relativamente autonoma, un carnet di servizi a 360° con diverse possibilità di richiesta di assistenza a seconda delle esigenze e dell’intensità del bisogno, nel tentativo di perseguire una cultura individuale di prevenzione che possa integrare o superare il tradizionale approccio assistenziale. Il progetto è stato elaborato in seguito a un percorso di ricerca condotto insieme al Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria (CERGAS) dell’Università Bocconi di Milano. Nel corso del 2008 si sono formalmente costituiti i soggetti deputati al controllo del marchio e all’erogazione del servizio. Si tratta di una Fondazione e di un Consorzio al quale partecipano diversi partner, ciascuno con diverse specificità: Coopselios si impegna a tessere relazioni a scopo solidaristico con realtà diverse, locali ed internazionali. I partner che costituiscono, come soci promotori, la Fondazione Easy Care sono: • Coopselios; • Consorzio Cooperativo “Anziani e Non Solo”, che si occupa di innovazione tecnologica e sociale sui temi della società dell’invecchiamento ed eroga formazione in presenza e a distanza tramite piattaforma FAD, realizza portali WEB e sistemi multimediali interattivi per l’informazione e l’orientamento socio assistenziale; • Tesan Spa, azienda leader nei servizi integrati di Teleassistenza e di Telemedicina (telefonia sociale, telesoccorso, telecontrollo, telemonitoraggio, telediagnostica..); • Consorzio di cooperative sociali “QUARANTACINQUE” che sostiene progetti di sviluppo della cooperazione sociale a livello nazionale e propone interventi integrati Bilancio esercizio 2008 | 93 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 94 7 | Gli stakeholder nella gestione di servizi e strutture rivolte ai minori, all'infanzia, agli anziani, alle persone svantaggiate e disagiate. A questi si affianca Mutua Nuova Sanità, mutua che eroga, a livello nazionale, prestazioni mutualistiche di sanità integrativa a costi estremamente convenienti rispetto a quelli delle tradizionali assicurazioni. Università Bocconi - VI workshop nazionale, Iris network Il 18 e 19 settembre, a Riva del Garda, IRIS Network (Istituti di Ricerca sull’Impresa Sociale) ha organizzato il VI Workshop nazionale sul tema dell’organizzazione e della gestione dell’impresa sociale. Coopselios ha partecipato al workshop tematico “Il management dell’impresa sociale: modelli di leadership, casi e risorse”, coordinato dal prof. Giorgio Fiorentini (Università Bocconi). Il Direttore Generale di Coopselios, Raul Cavalli, ha partecipato a questo evento in qualità di relatore, portando l’esperienza della cooperativa e mettendo in evidenza le peculiarità del settore del non-profit. 94 | Bilancio esercizio 2008 Università Cattolica del Sacro Cuore, II workshop sull’economia solidale Il 5 dicembre, a Piacenza, è stata la volta del Convegno organizzato dal Centro Studi Politica Economica e Monetaria, che già ci aveva visti partecipi lo scorso anno. Raul Cavalli, Direttore Generale, è intervenuto sul tema “Interventi sociali pubblici e ruolo della cooperazione sociale in un contesto di crisi finanziaria e contrazione delle risorse”. Ha inquadrato il contesto di riferimento del nostro settore in relazione alle crescenti difficoltà dovute alla recessione economica e alla conseguente riduzione della capacità di spesa sociale. Gruppo di ricerca geriatrica di Brescia Nel corso del 2008 Coopselios ha intensificato i rapporti con il Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia anche grazie all’organizzazione del convegno “La contenzione fisica, se la conosci … la eviti”. Il Gruppo di Ricerca Geriatrica è una libera associazione nata dall'intenzione di alcuni laureati, operanti da tempo nell'area della gerontologia e della geriatria, di dare impulso a studi, ricerche ed attività rivolte ai problemi epidemiologici, clinici e socio-assistenziali nella terza età. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 95 7 | Gli stakeholder 7.6 I consorzi Nel 2008 Coopselios, anche a fronte Nell’ottica della collaborazione con altre realtà del mondo cooperativo, Coopselios aderisce al Consorzio 45, al Consorzio In Rete e, dal 2006, al Consorzio SGS: i Consorzi rappresentano un’importante occasione sia per utilizzare competenze diverse e trasversali per gli appalti dei servizi sia poter cogliere appieno specificità di realtà sempre più diffuse sul territorio nazionale. della sua presenza attiva e della sua importanza in termini di numero di soci e di presenza sul territorio, è stata eletta nella giunta di Legacoop Reggio Emilia. Consorzio 45 Il Consorzio 45 vede una partecipazione particolarmente attiva di Coopselios. Aderiscono al Consorzio 45 cooperative (di cui 28 di tipo A e 14 di tipo B) in grado di coprire una vasta gamma di servizi. L’attività principale è rivolta ai servizi alla persona realizzati da cooperative di tipo A, ma troviamo pure manutenzione del verde, trasporti, pulizie, servizi agrituristici, di comunicazione, di ristorazione collettiva, servizi all’impresa e finanziari. Coopselios ha presentato, nel corso del 2008, 3 gare con il Consorzio 45, tutte aggiudicate: Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Affidamento della gestione di servizio di sostegno e sollievo alla domiciliarità per anziani con disturbi cognitivo-comportamentali e anziani non autosufficienti cronici AGGIUDICATA Comune di Scandiano Affidamento della gestione di servizi educativi aggiuntivi per nidi e scuole dell'infanzia nei Comuni di Scandiano, Casalgrande e Castellarano AGGIUDICATA Azienda Intercomunale Servizi alla persona Progetto Persona di Guastalla Affidamento del servizio di assistenza domiciliare e aiuto personale AGGIUDICATA Bilancio esercizio 2008 | 95 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 96 7 | Gli stakeholder Consorzio in Rete Il Consorzio In Rete si è formato nel 2005, raggruppando 5 cooperative sociali emiliane. Si tratta di una società consortile per azioni finalizzata allo sviluppo di servizi alla persona. Sono socie del consorzio, oltre a Coopselios, Cadiai di Bologna, Cidas di Ferrara, Gulliver di Modena e Proges di Parma. La struttura nasce con la collaborazione di Coopfond. In collaborazione con partner pubblici e privati, In Rete si propone di attivare iniziative volte alla progettazione, costruzione e gestione di strutture socio-assistenziali, sanitarie ed educative attraverso i principali strumenti di partenariato pubblico-privato, in particolare i project financing. Coopselios ha presentato, nel corso del 2008, 6 gare con il consorzio In Rete, 3 aggiudicate, 2 in attesa di aggiudicazione e 1 non aggiudicata – tutte nel Comune di Roma e tutte secondo la modalità del project financing: Comune di Roma (RM) Realizzazione asilo nido per 60 bambini con servizi aggiuntivi per l'infanzia nel Pdz C20 "Casal Fattoria" Municipio XII AGGIUDICATA Comune di Roma (RM) Realizzazione asilo nido per 60 bambini con servizi aggiuntivi per l'infanzia nel P.P. Zona O n. 43 "Via Mellano Valle Porcina" Municipio XIII AGGIUDICATA Comune di Roma (RM) Realizzazione asilo nido per 60 bambini con servizi aggiuntivi per l'infanzia nel Pdz B20 "Cesano" Municipio XII AGGIUDICATA Comune di Roma (RM) Concessione di progettazione, realizzazione e gestione di un Dipartimento XII - VII UO asilo nido per 60 bambini (+9), Quater Rocca Fiorita (Municipio RM VIII) IN ATTESA DI AGGIUDIC. Comune di Roma (RM) Concessione di progettazione, realizzazione e gestione di un Dipartimento XII - VII UO asilo nido per 60 bambini (+9), Pdz C21 Ter Lunghezzina 2 (Municipio Rm VIII) IN ATTESA DI AGGIUDIC. Comune di Roma (RM) NON AGGIUDICATA Realizzazione asilo nido per 60 bambini con servizi aggiuntivi per l'infanzia nel Pdz D5 Bis "Romanina" Municipio. X Consorzio SGS Il Consorzio SGS si è costituito nel 2006 e raggruppa, oltre a Coopselios, le seguenti cooperative, dislocate fra l’Emilia Romagna e l’Abruzzo: CAD, Società cooperativa sociale o.n.l.u.s. (Forlì), Prisma (Otona, CH), Cooper Sangroaventino (Roccascalegna, CH), La Meridiana (Teramo), Cate, Cooperativa sociale per Azioni (Montesilvano, PE), Igeco Service (Lanciano, CH), C.M.A. a.r.l., cooperativa sociale Centro Montano di Assistenza (Carunchio, CH), Evoluzione (Monteodorisio, CH). L’obiettivo del Consorzio è quello di assumere, autonoma- 96 | Bilancio esercizio 2008 mente o in concessione, la gestione di attività sanitarie, assistenziali, di cura e vigilanza in strutture, centri residenziali o semiresidenziali, a favore dell’infanzia, di minori, di anziani, di infermi o disabili o comunque, delle fasce della popolazione a rischio di disagio o emarginazione. Oltre all’adesione a Consorzi, Coopselios è partner di diverse ATI (Associazione Temporanea d’Impresa) con le quali partecipa a gare d’appalto, soprattutto nel caso di project financing. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 97 7 | Gli stakeholder 7.7 Il movimento cooperativo Coopselios è parte integrante del movimento cooperativo nazionale e locale e il suo impegno è diretto verso la diffusione della cooperazione come modello imprenditoriale e sociale. La realizzazione di questo obiettivo politico passa attraverso i rapporti con gli organi nazionali della cooperazione (Legacoop e Lagacoop sociali) come nella partecipazione e consorzi con altre imprese cooperative. Il rapporto di collaborazione con gli organi di rappresentanza non costituisce solo uno strumento per aumentare il peso politico del movimento cooperativo, ma anche un mezzo per favorire la crescita di processi di collaborazione imprenditoriale fra le diverse imprese e i diversi fattori o, ancora, un mezzo per fornire risposte sempre più adeguate a questioni sociali, culturali ed economiche emergenti. La nuova presidenza di Coopselios e il Consiglio di Amministrazione attualmente in carica, hanno voluto rafforzare i rapporti fra la nostra cooperativa e Legacoop attraverso alcune iniziative sicuramente molto significative nell’ambito della cooperazione e del Welfare in generale: • partecipazione ai progetti di solidarietà nazionale e internazionale portati avanti da Legacoop e Consorzi (vedi Protocollo con l’Associazione Donna Non da Sola); • presenza attiva a tavoli di lavoro di Legacoopsociali (ad es. quello sull’accreditamento nella Regione Emilia Romagna); • sostegno alle cooperative di tipo B (sia mediante l’adesione a Consorzi misti, sia includendole fra i fornitori privilegiati); • presenza nel gruppo associativo Generazioni di Legacoop Emilia Romagna. Anche a fronte della sua presenza attiva e della sua importanza, in termini di numero di soci e di presenza sul territorio, Coopselios è stata nominata, nel 2008, nella Giunta di Presidenza di Legacoop Reggio Emilia. Coopselios è inoltre rappresentata in Direzione Nazionale di Legacoopsociali, in Direzione Regionale di Legacoopsociali e nelle Direzioni Provinciali di Legacoop Reggio Emilia e Piacenza. Bilancio esercizio 2008 | 97 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 98 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 99 8. La performance economica La crescita e lo sviluppo in un periodo di crisi cercando un equilibrio tra logiche imprenditoriali e valori sociali. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 100 8 | La performance economica Grazie alla solidità economico finanziaria e alla professionalità degli operatori, Coopselios ha saputo rispondere e reagire alle difficoltà di mercato. Anche l’esercizio 2008 si è chiuso con risultati positivi per la Cooperativa che ha visto crescere il proprio fatturato dell’11,7%. Un trend di crescita che si conferma positivo nel tempo, se pure, rispetto all’anno precedente (+ 12,6%) registra una lievissima flessione. È necessario infatti tenere conto del contesto socio-economico globale che, soprattutto a partire dalla seconda metà del 2008, è stato segnato da una profonda crisi finanziaria che ha investito tutti i settori dell’economia. In particolare, con riferimento ai servizi alla persona, il contesto si caratterizza per: • una riduzione della capacità di spesa sociale da parte delle famiglie con contestuale incremento delle difficoltà nel pagamento delle rate di servizio; • un incremento della litigiosità commerciale dei fornitori dovuta a particolari rigidità nell’esigere il credito; • un ulteriore allungamento dei ritardi nei pagamenti da parte dei principali committenti (la Pubblica Amministrazione); • una significativa ristrettezza nell’erogazione del credito da parte del sistema bancario con conseguente diniego o significativo incremento del costo della provvista. 100 | Bilancio esercizio 2008 Nonostante tutto ciò, Coopselios ha mostrato di saper far fronte alle difficoltà, mantenendo un elevato tasso di crescita anche grazie alla propria capacità finanziaria consolidata. In questo capitolo analizzeremo in primo luogo la creazione del valore aggiunto e la sua distribuzione che, per una cooperativa, rappresenta soprattutto un’opportunità in termini di partecipazione dei soci agli utili. In secondo luogo si metterà in luce come l’incremento di fatturato sia stato prodotto nei diversi settori di intervento della cooperativa e in relazione alle arre geografiche. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 101 8 | La performance economica 8.1 Creazione e distrubuzione del valore aggiunto 2006 2007 2008 62.667.061 433.835 63.100.896 70.703.873 368.409 71.072.282 78.945.493 525.544 79.471.037 2.293.850 16.595.604 3.829.057 550.000 781.799 24.050.310 3.264.371 20.341.709 4.532.405 909.839 792.488 29.840.812 3.028.768 23.127.217 5.521.930 287.569 740.469 32.705.953 Valore aggiunto caratteristico lordo Saldo gestione accessoria Saldo gestione straordinaria 39.050.586 198.983 -1 41.231.470 573.426 - 455 46.765.084 18.761 4 Valore aggiunto globale lordo Ammortamenti 39.249.568 796.840 41.804.441 563.449 46.746.327 1.107.769 Creazione del valore aggiunto Ricavi netti delle vendite e prestazioni Ricavi e proventi vari Totale della produzione Costi della produzione Costo delle merci vendute Costi per servizi Costi per godimento di terzi Altri accantonamenti Oneri diversi di gestione Totale costi della produzione [Valori espressi in euro] La crescita di Coopselios in termini di fatturato va commisurata al trend relativo ai costi di produzione che, nel corso del 2008 sono aumentati del 9,8%, generando un valore aggiunto globale netto anch’esso in crescita del 10,5% e con un trend accelerato rispetto allo scorso anno (+7,3%). La sua distribuzione ricalca le scelte dell’anno precedente. Bilancio esercizio 2008 | 101 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:10 Pagina 102 8 | La performance economica Distribuzione del valore aggiunto Salari soci Oneri sociali soci Contributi a Cooperlavoro Trattamento di fine rapporto Buoni di fine anno e altri costi soci Costo formazione soci Contributi assistenza sanitaria integrativa Remunerazione del personale non socio Remunerazione del personale IRAP Altre imposte Remunerazione Pubblica Amministrazione Interessi ed altri oneri verso terzi Remunerazione del capitale di credito Ristorno Dividendo su capitale sociale versato e Destinazione Utile 2008 Remunerazione dei soci Quota utile portata a riserve (Destinazione utile 2008) Remuneraz. del sistema impresa Contributo Coopfond (destinazione utile 2008) Contributo Legacoop Remunerazione del sistema cooperativo Liberalità esterne Liberalità esterne 2005 27.220.776 4.824.469 59.804 2.091.688 213.713 182.845 10.005 781.546 35.384.846 1.125.319 8.441 1.133.760 94.242 94.242 450.000 105.348 555.348 1.066.158 1.066.158 40.871 118.429 159.300 59.074 59.074 2006 29.455.865 5.599.128 33.796 2.370.991 284.127 182.689 10.005 1.155.320 39.091.921 803.229 15.966 819.195 96.179 96.179 270.000 52.627 322.627 732.914 732.914 32.646 122.450 155.096 23.060 23.060 2007 31.831.107 7.238.784 40.010 2.556.181 247.910 151.396 48.090 1.034.677 43.148.155 867.038 33.592 900.630 223.529 223.529 234.380 85.620 320.000 1.048.414 1.048.414 32.425 139.000 171.425 72.336 72.336 TOTALE 38.452.728 41.240.992 45.564,489 [Valori espressi in euro] Così come è nella natura delle cooperative di produzione e lavoro, la remunerazione del personale rappresenta una voce predominante nella ripartizione del valore aggiunto. Nel caso di Coopselios questa voce raggiunge il 94,7% del valore aggiunto globale netto e registra un aumento del 10,4% rispetto al 2007, a fronte di un aumento del 5,8% del personale. Ciò testimonia un aumento del costo del lavoro a carico della Cooperativa. 102 | Bilancio esercizio 2008 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 103 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 104 8 | La performance economica 8.2 Ripartizione del fatturato per servizio È interessante notare, inoltre, il forte aumento delle liberalità esterne, a dimostrazione del crescente impegno della cooperativa nella attività di solidarietà che, nel 2008, l’hanno vista particolarmente attenta alla situazione internazionale, dal Brasile, per il proseguimento del progetto in corso dal 2005 con UNIECO e GVC, alla Romania. Composizione del fatturato per tipologia di servizio 4,2% 1,7% 0,4% Sanitario 8,4% Psichiatria Il settore Infanzia cresce, in linea con l’anno precedente, del 10,6%, sia in relazione all’incremento di utenza dovuta alla messa a regime di alcune strutture aperte nel 2007 (nido “Quarenghi” di Milano, Asilo nido di Porto Viro, sezione all’interno della Scuola materna “Pinco Pallino” di Rubiera), sia in relazione alle nuove aperture (in Lombardia “Il Glicine” nel Comune di Mesero e il nido in lingua inglese di via Premuda a Milano, “Lo scrigno Magico” a Camaiore (LU), e nella provincia di Reggio il nido di Barco di Bibbiano, il micronido “Il Castello Incantato” di Baiso, il Nido di S. Nicolò in provincia Piacenza) che confermano la capacità del settore di confermare e tradurre con successo il proprio know-how e le proprie buone prassi. Lo stesso possiamo dire per il settore Disabili che cresce dell’8,3%. Si tratta di una crescita riconducibile sia alle strutture residenziali (dovuta sia all’incremento di presenze in strutture già esistenti che alla messa a regime di un importante servizio come la RSD di Fiorenzuola d’Arda - PC), ed ai centri diurni. Minori 16,5% Disabili Infanzia Anziani 68,8% L’analisi della distribuzione del fatturato di Coopselios per settori di attività rivela che il 70% circa è generato dal comparto anziani. Questo settore, tradizionalmente, rappresenta l’area di attività più ingente seguito, da sempre, dal settore infanzia. Si tratta di una fotografia che rimane in linea di massima costante nel tempo, anche a fronte di un incremento di ricavi complessivo che, nel 2008, ha riguardato, in maniera diversa, tutti i settori della Cooperativa. Il settore Anziani cresce del 12,3% accelerando la sua crescita rispetto al 2007 (+8,2%) in relazione a tre nuove importanti avviamenti (l’R.S.A. Baroni di Milano, la Casa di Riposo di Reggiolo e la R.S.A. di Morciano), alle messe a regime di numerosi servizi (R.S.A. Quarenghi a Milano e R.S.A. di Cattolica) all’incremento dei ricavi provenienti dai Centri Diurni (Centro Anziani Correggio e Centro Diurno di Cattolica) ed alla importante acquisizione del SAD di Reggio Emilia. 104 | Bilancio esercizio 2008 Un lieve incremento si registra anche per gli altri settori, se pure in assenza di nuove gestioni: cresce dell’1,6% il settore dei Minori che potenzia prevalentemente i servizi integrati, del 4,2% il settore Psichiatria (con la messa a regime della CTRP per Minori e giovani Adulti di Fabbrico – RE) e del 0,4% il settore Sanitario. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 105 8 | La performance economica 8.3 Ripartizione del fatturato per territorio Il 2008 ha visto Coopselios consolidare la propria presenza in alcuni territori di nuova acquisizione. Nel 2005 la cooperativa si era spinta in Trentino Alto Adige, mentre nel 2006 è arrivata in Lazio con l’apertura del Nido di Frascati. Il 2007 è stata la volta della Romagna, con l’R.S.A. di Cattolica. Durante il 2008 Coopselios ha avuto modo di consolidare la propria presenza in Lombardia, zona di sperimentazione e aperture di servizi privati, che in Emilia Romagna, a testimonianza che le azioni di sviluppo organizzativo che hanno portato alla costituzione di due aree organizzative, a partire dalla tradizionale area denominata Reggio Emilia, hanno dato buoni risultati. Ripartizione ricavi in percentuale per Regione 2,6% 0,7% 0,5% 7,4% Se consideriamo l’incidenza percentuale del fatturato di ogni Regione dell’ultimo triennio osserviamo che continua a diminuire il peso relativo della Regione Emilia Romagna, fermo restando un aumento assoluto del ricavo (+ 6,2% di crescita rispetto allo scorso anno, dovuto al consolidamento dei servizi e alle nuove gestioni nella provincia di Reggio – S.A.D., nido di Barco di Bibbiano e il micronido “Il Castello Incantato” di Baiso – e al rafforzarsi della presenza nell’area Romagna – Centro Diurno Cattolica e R.S.A. Morciano). Al contrario, in linea con le strategie che Coopselios si è data a partire dal 2005, il ruolo della cooperativa è stato rafforzato in altre Regioni, che acquisiscono un peso relativo e assoluto sempre più importante: in primo luogo la Lombardia, che presenta un trend di crescita del 21,5% e che ha visto l’apertura di due R.S.A. (Baroni e Mesero) e due asili nido (Mesero e via Premuda), l’apertura di 6 nidi nel 2006 e l’apertura di 1 nido e di 2 R.S.A. nel 2007, sempre nel territorio milanese. 0,6% Emilia-Romagna 50,1% 10,3% Lombardia Veneto Ciò che emerge, in sintesi, dall’analisi dell’andamento del fatturato, sia per settore di intervento che per area geografica, è l’immagine di una cooperativa dinamica che punta sia all’innovazione e alla sperimentazione di nuovi servizi, sia al consolidamento nelle zone già conosciute e nell’ambito delle gestioni già in essere. Trentino Piemonte Lazio 27,8% Toscana Liguria Emilia-Romagna Lombardia Veneto Liguria Toscana Lazio Trentino Alto Adige Piemonte TOTALE 2006 36.512.441 58,1% 12.749.480 20,3% 6.697.141 10,7% 4.810.923 7,7% 1.451.746 2,3% 175.415 0,3% 57.688 0,1% 376.537 0,6% 62.833.378 100,0% 2007 37.327.173 52,7% 18.087.415 25,6% 7.425.695 10,5% 5.073.309 7,2% 1.529.504 2,2% 495.987 0,7% 469.753 0,7% 379.573 0,5% 70.790.417 100,0% 2008 39.638.065 21.973.759 8.183.018 5.888.995 2.030.162 553.904 480.648 356.792 79.105.347 50,1% 27,8% 10,3% 7,4% 2,6% 0,7% 0,6% 0,5% 100% [Valori espressi in euro] Bilancio esercizio 2008 | 105 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 106 8 | La performance economica 8.4 Ripatrizione del fatturato per gare d’appalto In questi tempi di crisi economica La cooperativa, nel corso del 2008, ha lavorato sulla base di gestioni private per il 28% del suo fatturato. Una percentuale in costante crescita negli anni. Nel 2004 il fatturato proveniente da gestioni private si attestava intorno al 10%, nel 2006 si attestava intorno al 24%, lo scorso anno era del 27%. L’incidenza totale del fatturato ottenuto senza gare d’appalto tende ad aumentare coerentemente con l’intenzione strategica di Coopselios di stabilizzare una parte delle proprie attività mediante la gestione di servizi non soggetti a gara. deve cercare di costruire il proprio futuro e di cambiamento la cooperazione 28% Fatturato da gestioni private Fatturato da appalti 72% Tale tendenza indica la precisa volontà di Coopselios di lavorare sempre di più in un’ottica di lungo periodo: ciò consente, da una parte, di stabilizzare il più possibile i rapporti di lavoro mediante iniziative non soggette a scadenza e, dall’altra, di realizzare progetti in autonomia, pur nel rispetto della regolamentazione pubblica. Nel 2008 Coopselios ha investito privatamente nell’apertura dell’R.S.A. Baroni e nel nido inglese di via Premuda a Milano. È da segnalare inoltre come, fra gli altri importanti servizi avviati, diventa sempre più significativa la modalità del project financing (come nel caso delle strutture del Comune di Mesero: Rsa ed Asilo Nido) che vede la Cooperativa impegnata – spesso in A.T.I. – nella costruzione delle strutture e nella loro gestione dalla durata ultradecennale. utilizzando le proprie specifiche caratteristiche. Considerando infatti il fatturato anche in base alla durata degli appalti, osserviamo come Coopselios cerchi di puntare, per quanto possibile, ai contratti di lunga durata. Il trend, già inaugurato a partire dal 2004, e notevolmente rafforzato nel corso del 2008, è quello di una sostanziale diminuzione del fatturato proveniente da gestioni di durata inferiore a 5 anni (-9% rispetto al 2007) a favore di un aumento di fatturato da gestioni di durata uguale o superiore a 10 anni (+ 10,1%). Si tratta di un dato particolarmente positivo, sia in relazione alla stabilità del lavoro dei soci, sia perché una maggiore durata del contratto consente o facilita sia l’investimento in formazione sia l’affermarsi di un knowhow consolidato. Inoltre il successo di Coopselios nelle gestioni maggiormente impegnative in termini di tempo e complessità testimonia anche la credibilità della Cooperativa e il riconoscimento, da parte delle pubbliche amministrazioni, delle sue capacità tecniche e finanziarie. 60 59,6% 50,2% 50 39,5% 40 29,4% 30 23,5% 16,8% 20 11,1% 11,3% 2007 2008 10 0 2006 <5 106 | Bilancio esercizio 2008 59,5% fra 5 e 9 > di 9 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 107 8 | La performance economica 8.5 Le partecipazioni Durante l’esercizio 2008 la società Sviluppo Servizi Sociali, controllata al 100% da Coopselios, ha mantenuto il possesso delle quote di partecipazione di maggioranza nelle 3 società controllate e il 100% della società H.C.C. Health Care Community di Reggio Emilia, fondata nel 2006. La partecipazione in Rent Hospital, (con sede a Milano, della quale Coopselios detiene il 70% delle quote) è detenuta direttamente. L’attuale composizione delle partecipazioni societarie detenuta dalla Cooperativa è il risultato di una politica di consolidamento del patrimonio immobiliare attraverso il coinvolgimento di soggetti imprenditoriali esterni legati Nome società Ai sensi dell’Art.2428 del Codice Civile si evidenzia che il rapporto nei confronti della subholding Sviluppo Servizi Sociali Spa (quale momento di coordinamento delle partecipazioni strategiche) è di direzione e controllo. La tipologia del rapporto con le società di scopo controllate dallo Sviluppo Servizi Sociali Spa, quali Porto Viro srl, Villa Elvira Srl, Villa Verde Srl e H.C.C. Health Care Community srl, non è variato rispetto agli anni precedenti, rimanendo di fatto controllate indirettamente da Coopselios tramite la propria controllata Sviluppo Servizi Sociali Spa. Quota di partecipazione Villa Elvira Srl Sviluppo Servizi Sociali Spa Porto Viro Srl Villa Verde Srl H.C.C. Health Care Utile (perdita) in euro 72% 100% 70% 63% 100% 8.6 Coopselios per le generazioni future Nel corso del 2008 il patrimonio netto della cooperativa è cresciuto del 9,2% (superando la crescita dell’8,6% dello scorso anno), anche a fronte di un notevole incremento dei costi e dei servizi in avviamento.. La crescita è dovuta in parte sia all’ingresso di nuovi soci sia all’incremento degli utili dell’anno precedente accantonati a riserva grazie alla capacità della cooperativa di generare, di anno in anno, un avanzo di esercizio, in parte da ridistribuire fra i soci e in parte da destinare allo sviluppo futuro. Patrimonio netto (in euro) Riserve accantonate (in euro) Indice di liquidità ai territori nei quali Coopselios opera. Tali scelte sono state effettuate nell’ottica di rafforzare la quota di attività non derivante da appalti e di ridurre l’impegno finanziario complessivo. + 37.795 + 8.303 - 27.508 - 125.671 - 9.648 L’indice di liquidità esprime la capacità dell’azienda di far fronte agli impegni finanziari di breve periodo. Se un’impresa gode di una buona disponibilità di liquidità, l’indice si rifletterà intorno all’1. L’indice di liquidità di Coopselios per il 2008 è di 1,58, seppur in lieve flessione rispetto agli anni precedenti dovuto in gran parte alla continua crescita delle dilazioni nei pagamenti da parte degli Enti Pubblici rimane un indicatore della significativa autonomia e capacità finanziaria della Cooperativa. Pertanto, nonostante le dilazioni e la conseguente diminuzione delle rendite finanziarie, la Cooperativa conferma l’affidabilità e la capacità di rispettare gli impegni finanziari. 2006 15.541.409 10.015.906 1,820 2007 16.944.520 10.379.619 1,659 2008 17.893.236 10.706.075 1,584 Bilancio esercizio 2008 | 107 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 108 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 109 9. Le interviste agli stakeholder Opinioni, consigli e suggerimenti: un bagaglio importante per capire le nostre criticità e migliorare i nostri servizi. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 110 9 | Le interviste agli stakeholder Dallo scorso anno il bilancio sociale di Coopselios si è arricchito di un capitolo importante: le interviste a rappresentanti di stakeholder della cooperativa: vale a dire tutti coloro che, a vario titolo, sono portatori di interessi verso l’organizzazione. Lo scopo di questa “ricerca” è quello di scoprire, ma soprattutto di capire, le percezioni dei nostri interlocutori, non sempre soggetti esperti in cooperazione sociale o favorevoli, nei riguardi di Coopselios. Questa precisa scelta, intrapresa dal 2007, rappresenta il modo in cui Coopselios cerca di entrare in contatto diretto con i propri utenti per capire le proprie criticità e cercare di superarle in un processo di miglioramento continuo. La scelta degli stakeholder da intervistare è stata fatta pensando sia alla provenienza dell’interlocutore scegliendo i soggetti da intervistare all’interno delle 8 Regioni in cui opera Coopselios, sia per il ruolo (Pubblica Amministrazione, associazioni di volontariato, enti locali). Gli argomenti scelti come tema delle varie interviste riguardano principalmente l’operato di Coopselios (servizi, strategie, livello della qualità, professionalità degli operatori e politiche del lavoro) cercando di far emergere, per ogni aspetto, le criticità, i punti deboli e gli sbocchi di miglioramento. Un ringraziamento doveroso a tutti gli intervistati per la loro disponibilità e sincerità nel rispondere, senza nascondere perplessità, critiche e consigli. 110 | Bilancio esercizio 2008 I soggetti intervistati, in base alle proprie esperienze e al proprio livello di conoscenza, hanno valutato positivamente l’operato ed i servizi di Coopselios, senza risparmiare critiche e commenti sinceri. Lasciamo al lettore commenti e valutazioni in merito, in questa sede ci limitiamo a sollevare spunti e “tirare le fila” di un percorso che, auspichiamo, apra la strada al confronto e al dialogo tra gli stakeholder e la cooperativa. Date le differenze e le specificità di ogni intervistato (una scelta, questa, voluta da Coopselios per ascoltare le opinioni e le esperienze di tutti gli interlocutori) non sono possibili generalizzazioni (e non è questo l’intento delle interviste), ma le opinioni emerse convergono sui seguenti temi: • la necessità di rafforzare i legami con il territorio e con le varie realtà che, data la numerosità dei soci sparsi su tutto il territorio nazionale, possono risultare complessi; • lo sviluppo e l’incentivazione di nuove forme di collaborazione tra cooperazione sociale e Enti pubblici per rispondere in maniera efficace ed efficiente ai bisogni, sempre più differenziati, e alle esigenze, sempre nuove, della comunità. Gli spunti di riflessione forniti saranno occasione preziosa e stimolante per Coopselios per riflettere sul proprio operato ma, speriamo, un invito altrettanto stimolante per il lettore. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 111 9 | Le interviste agli stakeholder Carlo Tirelli Vice Direttore FCR (Farmacie Comunali Riunite), Reggio Emilia “Mi sembra che Coopselios abbia la voglia di investire e di approfondire tutte • Iniziamo con un giudizio generale sull’attività di Coopselios Conosco Coopselios dall’inverno scorso. Sapevo che lavorava per i servizi di RETE mentre adesso è un interlocutore diretto del Comune di Reggio (che io rappresento come braccio operativo per quanto riguarda i servizi domiciliari di assistenza agli anziani) ed oggi la cooperativa gestisce l’assistenza domiciliare agli anziani per tutto il Comune. Posso dire che il servizio funziona bene nonostante le difficoltà normali dei primi periodi dovuti alla fase di passaggio da una società di gestione all’altra. Nonostante le naturali difficoltà, l’importante è che l’anziano non ne subisca le conseguenze negative e mi sembra che Coopselios lavori in questo senso. • Come giudica il ruolo che Coopselios ha avuto fino ad oggi sulla definizione e innovazione di modelli dei servizio socio-assistenziali, in particolare sull’assistenza domiciliare? Mi sembra che Coopselios abbia la voglia di investire e di approfondire tutte le tematiche relative all’anziano quindi l’offerta esprime il tentativo di essere quanto più adeguata alle nuove scoperte, anche scientifiche, in merito alle problematiche per la terza e quarta età. Inoltre risulta quanto più adeguata e aggiornata anche dal punto di vista della formazione verso la quale mi sembra vengano spese risorse importanti e credo che non possa essere altrimenti vista la presenza significativa della cooperativa nel territorio reggiano. • Cosa pensa delle modalità di gestione dei servizi attivati da Coopselios e del rapporto tra Enti Committenti e cooperative sociali? Ritengo che le cooperative sociali siano un pezzo insostituibile del sistema di welfare locale. Naturalmente il servizio pubblico c’è con determinati servizi e funzioni, ma la cooperazione sociale è un pezzo fondamentale e credo che Reggio Emilia rappresenti un modello che funziona e che è molto tutelante per l’utente. • A suo parere quali sono i punti di forza e di debolezza dei servizi gestiti da Coopselios (con particolare riferimento all’assistenza domiciliare per gli anziani)? Come punti di forza il fatto che con i propri servizi contribuisca al benessere dell’anziano a casa propria, cercando di non andare verso la sua istituzionalizzazione, ma persona- le tematiche relative all’anziano quindi l’offerta esprime il tentativo di essere quanto più adeguata alle nuove scoperte, anche scientifiche, in merito alle problematiche per la terza e quarta età ” — Carlo Tirelli lizzando il servizio. Come punti di debolezza rimane il fatto che il nostro sistema, nel suo complesso, non arriva e non risponde a tutti e per tutto. E’ un sistema che deve interrogarsi più spesso sul contesto, come ad esempio il problema del “badantato” cercando di integrarsi con i nuovi soggetti che emergono. • Pensa siano auspicabili nuove collaborazioni tra cooperative sociali e enti pubblici? Come è possibile, secondo lei, stabilire ulteriori e proficui rapporti di collaborazione? Il nostro modello ha sempre cercato la collaborazione delle cooperative sociali ed è un lavoro straordinariamente ricco, perché muove e crea nuove risorse che l’ente pubblico non riuscirebbe a smuovere. Parte anche da motivazioni diverse da quelle delle organizzazioni pubbliche e, proprio per queste ragioni, queste collaborazioni debbano essere potenziate e valorizzate ovvero riconosciute in modo più completo e compiuto. Non si tratta di affidare parti o attività residuali alla cooperazione sociale, ma servizi interi laddove si ritiene ci siano le condizioni idonee. Io ci credo molto e credo sia questa la direzione da seguire. Tuttavia ritengo che le istituzioni pubbliche debbano mantenere il controllo nella fase di accesso e di monitoraggio della qualità dei servizi. Bilancio esercizio 2008 | 111 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 112 9 | Le interviste agli stakeholder Con quest’ultimo termine non mi riferisco solo alla qualità intrinseca del servizio o della cooperativa in sé, ma una qualità condivisa in tutti i tavoli di progettazione. Ciò significa non mettere in dubbio la qualità di una cooperativa, Coopselios in questo caso, ma raffrontarla con quella degli altri soggetti che intervengono e che hanno titolo sul servizio. La qualità globale scaturisce dal raffronto dell’idea che di quest’ultima hanno i soggetti coinvolti. • Pensa ci siano aspetti che Coopselios dovrebbe cambiare per migliorare i propri servizi nel futuro? Coopselios deve stare nei luoghi dove si progetta e proprio su questo ho insistito affinché la cooperativa vi entrasse da subito. Questo perché sono questi i luoghi in cui emergono le criticità e le ricadute necessarie per introdurre i dovuti cambiamenti in ogni organizzazione. Non sono in grado di dire cosa debba fare Coopselios per migliorarsi, posso solo dire di partecipare ai tavoli di progettazione per portare e recepire i punti critici e ricevere spunti importanti per migliorare il proprio operato e arricchire il sistema di offerta. Alma Zanni Presidente Associazione Familiari Disabili (FACE), Castelnovo né Monti (RE) • Iniziamo con un giudizio generale sull’attività di Coopselios Il mio giudizio, in relazione all’esperienza dei centri diurni, è molto buono. Abbiamo avuto in questi anni dei momenti di confronto, anche non semplice, ma nel complesso posso dire che è sempre stata un’ottima collaborazione. La nostra politica, come associazione, è quella del confronto diretto e dell’ascolto reciproco. Ho avuto delle esperienze, per motivi personali, anche con la Rsa di Castelnovo e anche in questo caso ho riscontrato un’ottima assistenza. • Come giudica il rapporto che Coopselios ha avuto fino ad oggi con le associazioni di familiari per migliorare i modelli di gestione dei servizi per i disabili? Ribadisco quello che ho detto prima, ovvero in tutti questi anni ci sono stati dei momenti di verifica delle eventuali criticità ma la collaborazione tra la nostra associazione e Coopselios c’è sempre stata e anche i riscontri con gli altri familiari dei ragazzi disabili lo testimoniano. Una delle critiche che posso muovere verso la cooperativa è stata la mancanza di trasparenza in certe occasioni che però abbiamo sempre cercato di smussare e porre rimedio di fronte alle divergenze. • Come giudica complessivamente i servizi gestiti da Coopselios (in riferimento al settore disabili)? Il servizio è sicuramente buono. Non mi permetto di entrare nel merito professionale di ogni operatore in quanto ognuno ha una propria individualità. Talvolta il servizio lo fa la persona che, non necessariamente, rispecchia il servizio della cooperativa. In generale il servizio dato ai ragazzi è buono, soprattutto considerando il fatto che assistiamo ad una crescita e ad una evoluzione continua nel tempo. • Pensa siano auspicabili nuove collaborazioni tra cooperative sociali e associazionismo? Come è possibile, secondo Lei, stabilire ulteriori e proficui rapporti di collaborazione? Questo tipo di collaborazioni, più che auspicabili ritengo siano necessarie. Il lavoro che stiamo portando avanti come associazione è un progetto di vita e, come tale, necessita di una rete in cui la presenza delle cooperative sociali è indispensabile. Credo che nella nostra zona (montagna, ndr) si stia già lavorando da tempo in questo senso come testimonia il fatto stesso che la cooperativa ci abbia fornito dei locali per svolgere le nostre attività. 112 | Bilancio esercizio 2008 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 113 9 | Le interviste agli stakeholder Per quanto riguarda le modalità con cui stabilire questo tipo di collaborazioni non ritengo sia possibile stabilirle a priori, in quanto molto dipende dalle necessità del momento, dai progetti che intendiamo sviluppare, dagli ingressi in struttura delle varie disabilità. La collaborazione tra associazioni e cooperative sociali è un processo in continua evoluzione che si pone sempre l’obiettivo di aiutare e migliorare la condizione dei ragazzi senza mai interferire o scavalcare i ruoli l’uno dell’altro. • Pensa ci siano aspetti particolari che Coopselios possa o debba migliorare? Talvolta, come associazione, abbiamo chiesto spiegazioni alla cooperativa in merito alla politica di acquisto dei materiali che usano i ragazzi. Mi spiego: la nostra associazione aiuta i ragazzi disabili nella produzione di manufatti da rivendere ai vari mercatini e riutilizziamo i guadagni per acquistare altro materiale. La cosa che spesso ci siamo chiesti, e che abbiamo sollevato anche in sede di bilancio, è una risposta sul valore che queste attività hanno per i ragazzi, cioè queste attività (la produzione di manufatti da rivendere) prosegue grazie al supporto della nostra associazione oppure esiste un reale investimento da parte della Coopselios. Come ho già ribadito più volte nel corso dell’intervista, molto dipende dalle persone e posso dire che il rapporto che si è instaurato con la coordinatrice del centro “La rosa dei Venti”, Paola Iori, è senz’altro positivo. Uno degli appunti che la nostra associazione ha mosso nel corso degli anni a Coopselios è la richiesta di una maggiore continuità per quanto riguarda certi progetti e iniziative messe in atto a favore dei ragazzi. “… in tutti questi anni ci sono stati dei momenti di verifica delle eventuali criticità ma la collaborazione tra la nostra associazione e Coopselios c’è sempre stata e anche i riscontri con gli altri familiari dei ragazzi disabili lo testimoniano.” — Alma Zanni Danilo Ravera Presidente C.R.E.S.S. Consorzio Regionale Servizi Sociali, Liguria • Come giudica l’attività generale di Coopselios? L’attività di Coopselios si differenzia notevolmente dalle altre cooperative sociali presenti in Italia perché da anni ha innalzato i parametri di qualità nell’erogazione dei propri servizi tenendo presente anche aspetti finanziari ed economici ed i suoi bilanci testimoniano il suo successo. La valutazione delle attività è sicuramente positiva e pur avendo un fatturato molto alto e un’offerta di servizi multisettoriale ha trovato internamente un assetto di governance che rispetta sia l’assetto sociale che finanziario, elemento molto importante soprattutto in questo momento. • Il 50% della quota del fatturato prodotto da Coopselios proviene al di fuori della propria regione d’origine. Cosa pensa dello sviluppo della cooperazione sociale esternamente alla propria area di appartenenza? Premesso che la cooperazione sociale in Liguria, ma anche in Italia, ha un forte radicamento territoriale e da ciò ne nascono valori condivisi, Coopselios pur operando fuori dal proprio territorio d’origine si è posta in modo molto coerente. In Liguria ha fornito il bagaglio esperienziale e il know how alle cooperative locali, giovando nel lungo periodo alle realtà locali e quindi portando avanti uno sviluppo che ha prodotto risultati significativi. Coopselios applica una forma virtuosa di collaborazione nel momento in cui esce fuori dal proprio ambito territoriale e l’essere diventato socio del Cress è frutto di un lungo lavoro svolto in comune che è durato un decennio. • A suo giudizio, qual è il ruolo della cooperazione sociale nel territorio ligure? La cooperazione sociale, in Liguria, riveste un ruolo importantissimo e un peso notevole anche dal punto di vista occupazionale, visto che conta più 10.000 addetti. Ultimamente ha aumentato la propria importanza e sono certo che nei prossimi anni si svilupperà ulteriormente. La sua diffusione è capillare, ma anche molto omogenea. • Cosa pensa delle politiche del lavoro attuate da Coopselios e, in generale, sulle condizioni dei lavoratori che operano nel settore in termini di retribuzioni, formazione e tutela del lavoro? Ho assistito alla vostra assemblea dei soci e ho constatato che le retribuzioni dei lavoratori di Coopselios, anche grazie ai ristorni, sono tra le più alte in Italia. Detto questo, i rapporti che ho avviato con la cooperativa negli anni mi Bilancio esercizio 2008 | 113 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 114 9 | Le interviste agli stakeholder hanno sollecitato a promuovere azioni formative e di crescita a favore del benessere e la stabilità del socio lavoratore. Questo aspetto ritengo sia fondamentale per garantire alti parametri di qualità nei servizi. • Cosa pensa del rapporto tra Pubblica Amministrazione e cooperative sociali sul tema dell’esternalizzazione dei servizi: gestione diretta, appalti, concessioni/accreditamenti? Definirei questo rapporto ciclotimico, ovvero in certi momenti le Pubbliche Amministrazioni intravedono nelle cooperative sociali un elemento di basso costo e quindi quando esternalizzano le loro motivazioni sono rivolte unicamente al fattore economicità e flessibilità. D’altra parte in certi momenti e luoghi alcune Amministrazioni cercano dei rapporti paritari con la cooperazione sociale in termini di negoziazione e da qui nascono esperienze felici come quelle dell’accreditamento e delle società miste. Queste formule hanno il vantaggio di stabilizzare la condizione lavorativa dei soci dipendenti all’interno dei servizi e indiscussi benefici per l’utenza finale • Secondo Lei, quali sono i punti di forza e di debolezza dei servizi gestiti da Coopselios? Sicuramente l’esperienza, il bagaglio professionale dei suoi quadri intermedi e un forte presidio dell’aspetto amministrativo e finanziario sono i suoi punti di forza che sicuramente aiutano l’avvio di nuovi servizi e una puntuale revisione di quelli in essere. Un punto di debolezza poteva essere in passato la difficoltà a relazionarsi con un corpo sociale così numeroso e sparso su tutto il territorio nazionale. Anche questo attualmente si è trasformato in un punto di forza perché la vostra Presidenza si è dimostrata molto attenta a queste problematiche, alle esigenze dei soci e ai valori della cooperazione. Da quello che ho potuto constatare in occasione di alcuni eventi legati al mondo della cooperazione ligure il vostro Presidente e il vostro Cda attribuiscono notevole importanza ai percorsi professionali e alle esigenze dei lavoratori e delle persone che ruotano intorno alla cooperativa. • A suo avviso quali possono essere le strategie che Coopselios dovrebbe attuare per migliorarsi in futuro? Credo che in termini strategici Coopselios debba mantenere l’atteggiamento che sta già perseguendo nell’operare fuori dal proprio ambito territoriale. In particolare ritengo che Coopselios debba collaborare maggiormente all’interno della Lega nazionale delle cooperative sociali al fine di trasferire il proprio modello e le proprie buone prassi all’interno della nostra Associazione. “La valutazione delle attività è sicuramente positiva e pur avendo un fatturato molto alto e un’offerta di servizi multisettoriale ha trovato internamente un assetto di governance che rispetta sia l’assetto sociale che finanziario…” — Danilo Ravera 114 | Bilancio esercizio 2008 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 115 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 116 9 | Le interviste agli stakeholder Massimo Federici Sindaco del Comune di La Spezia • Come giudica l’attività di Coopselios nel suo complesso? Coopselios, nel Comune di La Spezia, gestisce un servizio educativo per l’infanzia e altre strutture dislocate nell’intero territorio. Per quanto riguarda la gestione di questo servizio educativo e di altri nell’intera Provincia il giudizio è buono e non ho mai avuto il riscontro di critiche anche per quanto riguarda la qualità dell’impostazione progettuale e la professionalità degli operatori. • A suo avviso, qual è il ruolo della cooperazione sociale all’interno del tessuto sociale spezzino? A mio avviso è un ruolo coerente con la funzione, molto importante, che deve avere il terzo settore. Non è una via di mezzo, ma ha un significato diverso dal ruolo che assume il soggetto privato o lo Stato. Sostanzialmente è una delle forme più avanzate e strutturate di organizzazione della società. Quando la cooperazione sociale mantiene fermo questo principio fondante svolge un ruolo culturale, economico e sociale molto importante. Le finalità vere e fondamentali del terzo settore sono: la crescita della società civile che si organizza autonomamente, il rafforzamento della coesione sociale che è una delle basi e delle priorità della nostra storia. Coesione sociale come auto organizzazione dei servizi, crescita della partecipazione sociale e della cittadinanza attiva. “Il terzo settore (…) è una delle forme più avanzate e strutturate di organizzazione della società. Quando la cooperazione sociale mantiene fermo questo principio fondante svolge un ruolo culturale, economico e sociale molto importante.” — Massimo Federici 116 | Bilancio esercizio 2008 • Cosa pensa del rapporto tra Pubblica Amministrazione e cooperative sociali sul tema dell’esternalizzazione dei servizi: gestione diretta, appalti, concessioni/accreditamenti? Nel corso degli ultimi dieci anni abbiamo attuato una politica di forte esternalizzazione e non abbiamo servizi sociali gestiti da noi direttamente. Nel campo educativo adottiamo una forma mista che prevede una gestione diretta. Credo molto nella funzione di indirizzo e di “regia” del soggetto pubblico e, con le dovute forme di monitoraggio e controllo, ben vengano le forme di gestione tipiche del terzo settore. La cosa importante è che sia una vera cooperazione sociale che non preveda l’adozione di forme distorte o camuffate. • Pensa siano auspicabili nuove forme di collaborazione tra cooperative sociali e ente pubblico? Su quali dovrebbe puntare maggiormente Coopselios? Le collaborazioni sono auspicabili, laddove permesse dalle normative che, ad oggi sono simili a quelle dei soggetti privati. Al momento assistiamo ad una sostanziale somiglianza tra i rapporti attivabili con un soggetto privato. Dovrebbe essere fatto qualcosa dal punto di vista legislativo per attivare forme più accentuate di integrazione tra Ente pubblico e cooperazione sociale. Come ho già espresso nella precedente risposta, ritengo che il ruolo di regia debba essere affidato all’ente pubblico. La natura della cooperazione sociale risiede nella sua maggiore aderenza al tessuto sociale per cui, a mio avviso, sarebbero auspicabili forme di integrazione tra i due soggetti più che di collaborazione. • Più del 50% del fatturato di Coopselios proviene al di fuori dell’Emilia Romagna. Cosa pensa dello sviluppo delle cooperative sociali in aree diverse da quelle di appartenenza? Per il territorio è importante avere esperienze ben radicate al suo interno e inoltre è importante che nel territorio risiedano i centri direzionali. Soprattutto questo ultimo punto ritengo sia molto importante. Se esiste un limite nella grande cooperazione è proprio questo e per questo dovrebbe impegnarsi sempre di più a radicarsi con le funzioni direzionali e gestionali nei territori in cui opera. • Secondo lei, quali sono i punti di forza e di debolezza dei servizi gestiti da Coopselios? Purtroppo non saprei. Nel Comune di La Spezia, Coopselios gestisce pochi servizi per cui non mi sento di esprimere un giudizio sulla sua totalità. I punti di forza sono riconducibili a quelli di cui ho già parlato in precedenza ovvero la pre- cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 117 9 | Le interviste agli stakeholder senza di centri direzionali e gestionali. Oltre a questo non mi sento di esprimere ulteriori giudizi. Le ripeto che, per quanto ci riguarda, la nostra esperienza con Coopselios è senza dubbio positiva. • Quali potrebbero essere le strategie che Coopselios dovrebbe attuare per migliorare il proprio operato nel futuro? Sicuramente è fondamentale il legame con il territorio che implica anche la collaborazione con le realtà locali più piccole, tenendo sempre presenti le finalità di crescita e supporto concreto. A mio parere anche misurarsi con servizi non solo pubblici, in questo caso non mi riferisco solo a Coopselios, ma orientarsi anche con esperienze e soggetti diversi che non siano solo quelli classici. Arnold Tröger Responsabile Centro bambini Viva, Merano (BZ) • Come giudica l’attività complessiva di Coopselios? L’attività di Coopselios la conosco relativamente alla zona di Merano e, per le esperienze che ho avuto e per le persone con cui sono entrato in contatto, posso giudicarla positiva. • Come giudica i servizi gestiti da Coopselios (con particolare riferimento alla prima infanzia)? All’inizio, in seguito alla vincita della gara per la gestione di strutture per l’infanzia, le mie conoscenze in merito a Coopselios si limitavano a quelle descritte “sulla carta” e alle esperienze di Reggio Emilia e Milano. Adesso che ho un contatto diretto e concreto con l’operato di Coopselios il mio giudizio è senza dubbio positivo. • A suo parere quali sono i punti di forza di Coopselios e quali quelli di debolezza? La realtà dell’Alto Adige, di madrelingua tedesca, può essere definita doppia: da una parte la “rigidità” tedesca e dall’altra la creatività e la flessibilità italiana. Tramite la Coopselios abbiamo avuto un impatto positivo almeno per quanto riguarda la logica adottata sull’infanzia e l’impostazione della pedagogia reggiana e infatti, ciò che apprezziamo di più, è il fatto di lavorare con la progettualità che non era un nostro punto di forza. I punti di debolezza non sono a livello di contenuti, bensì la distanza che separa la nostra realtà dalla cooperativa che, talvolta, penalizza certe attività. “… tramite Coopselios abbiamo avuto un impatto positivo almeno per quanto riguarda la logica adottata sull’infanzia e l’impostazione della pedagogia reggiana e, infatti, ciò che apprezziamo di più è il fatto di lavorare con la progettualità…” — Arnold Tröger Bilancio esercizio 2008 | 117 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 118 9 | Le interviste agli stakeholder • Cosa pensa della condizione dei lavoratori in Coopselios e, in generale delle condizioni dei lavoratori nelle cooperative sociali in merito a retribuzione, formazione e tutela del lavoro? Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro la Coopselios ha trasportato tutte le sue conoscenze e capacità in questo senso e mi sono meravigliato positivamente di questo fatto. Il personale è costantemente seguito e aggiornato ma, a livello economico, occorrerebbe adeguare il reddito percepito dai lavoratori al costo della vita che, da noi, è piuttosto alto. Io mi sono personalmente impegnato su questo versante affinché,con il passare del tempo non sorgano problemi tra figure analoghe. La realtà della nostra zona pone di problemi anche di natura linguistica, dato che abbiamo anche operatori tedeschi e sarebbe opportuno che ci fosse qualcosa anche nella loro lingua. • Come è possibile, secondo Lei, stabilire proficui rapporti di collaborazione con la rete dei servizi territoriali? Io proporrei a Coopselios di trovare, in Alto Adige, un rappresentante tedesco in modo da espandere la propria rete all’interno del territorio e favorire il dialogo visto che, talvolta, mi capita di fare da intermediario tra operatori italiani e tedeschi e, ovviamente, se manca il dialogo risulta più difficile collaborare. • Quali potrebbero essere le strategie che Coopselios dovrebbe attuare per migliorare il proprio operato nel futuro? Se la cooperativa vuole entrare nel territorio dovrebbe aprire una sede, anche piccola, per radicarsi in Alto Adige. La distanza ha i suoi risvolti positivi, ma la realtà della nostra zona è particolare e richiede una presenza più vicina. Geremia Gennari Sindaco del Comune di Porto Viro (Rovigo) • Qual è la sua opinione in merito al ruolo della cooperazione sociale con particolare riferimento alla realtà veneta? Ritengo che il ruolo della cooperazione sociale sia di assoluto valore, non solo per la tipologia di servizi erogati, ma anche per la filosofia di cui è permeata. E’ evidente che oltre a dare dei servizi di buon livello, alla base della cooperazione sociale vi è una sensibilità sociale e umana che la rende in alcuni casi insostituibile. Il Veneto, da parte sua, è una Regione molto sensibile a queste forme gestionali . • Come giudica la gestione dei servizi da parte di Coopselios? Premetto che fino ad oggi la mia esperienza non mi ha mai portato in contatto diretto con il mondo delle cooperative sociali, pertanto il mio giudizio si basa su giudizi indiretti che, a quanto ho potuto constatare, sono sempre stati positivi. La Coopselios, nel Comune di Porto Viro, gestisce una casa di riposo per anziani e un asilo nido e, dai riscontri che mi arrivano, i risultati mi sembrano positivi. Soprattutto per quanto riguarda il nido, rispetto alla precedente gestione ci sono stati dei miglioramenti nel servizio come, ad esempio, il prolungamento dell’orario di apertura della struttura. “La filosofia delle cooperative sociali si sposa con lo scopo della Pubblica Amministrazione ovvero fornire servizi di qualità e valore alla comunità.” — Geremia Gennari 118 | Bilancio esercizio 2008 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 119 9 | Le interviste agli stakeholder Stefano Borotti “Come in Italia-Brasile, noi l’Italia e Direttore Generale Unicoop – Piacenza Coopselios il Brasile. Qualche volta ci si • Iniziamo con un giudizio generale sull’attività di Coopselios… Coopselios e Unicoop hanno un rapporto storico di collaborazione e competizione. Gestiamo insieme, da molti anni, i servizi di assistenza domiciliare del Comune di Piacenza e pure –in altre situazioni - non manchiamo di gareggiare fronteggiandoci affinchè vinca il migliore. La collaborazione è ottima: Coopselios è una realtà seria che punta alla qualità del lavoro, moderna e efficiente. Da avversari non è facile spuntarla, ricordo di aver perso diverse gare, ma qualcuna l’abbiamo vinta. Per usare un paragone calcistico è come Italia-Brasile, noi l’Italia e Coopselios il Brasile. Qualche volta ci si riesce a spuntarla e allora per noi è un trionfo, ma resta che il Brasile è sempre il Brasile. riesce a spuntarla e allora per noi non è un trionfo, ma resta che il Brasile è sempre il Brasile” — Stefano Borotti • Cosa pensa del rapporto tra Pubblica Amministrazione e cooperative sociali sul tema dell’esternalizzazione dei servizi: gestione diretta, appalti, concessioni/accreditamento? La filosofia delle cooperative sociali si sposa con lo scopo della Pubblica Amministrazione ovvero fornire servizi di qualità e valore alla comunità. Il Comune di Porto Viro rappresenta un esempio classico del rapporto tra cooperative sociali e enti pubblici ossia i due soggetti si integrano per rispondere alle esigenze del territorio e contribuire al suo miglioramento. Tra l’altro, entro certi limiti, anche la legislazione favorisce e semplifica questo tipo di collaborazioni e credo che questo sia un fatto positivo. Il mio punto di vista non risponde ad una logica politica e auspico che nel futuro non emergano elementi che illudano o deludano in questo senso. • A suo avviso, quali sono i punti di forza e di debolezza di Coopselios e come pensa debba muoversi in futuro la cooperativa per migliorare i servizi offerti? Come ho accennato in precedenza è evidente che, per la mia conoscenza di Coopselios, non sono in grado di rispondere in modo puntuale a questa domanda, ma posso dire che esiste sempre un margine di miglioramento a cui dobbiamo tendere. • Pensa che siano auspicabili nuove forme di collaborazione fra le cooperative sociali? Le realtà più strutturate giustamente tendono a privilegiare i comportamenti individuali. Lo facciamo tutti. Ugualmente quando ci sono progetti importanti, innovativi e di grande rilevanza per il territorio la collaborazione può dare un valore aggiunto e una migliore risposta in termini di qualità. Le collaborazioni migliori sono quelle scelte liberamente, senza condizionamenti esterni o di appartenenza e condotte nell’interesse reciproco. • Una quota considerevole del fatturato di Coopselios (circa il 50%) proviene al di fuori della propria regione di appartenenza. Qual è la sua opinione in merito all’espansione territoriale delle cooperative sociali? Ho grande rispetto per le scelte delle imprese e non ritengo che ce ne sia una, di per sé, migliore di altre. Unicoop ha una strategia legata ad una forte ed esclusiva appartenenza al territorio piacentino puntando sull’idea che si lavora meglio nel luogo che si abita e si conosce. Ma ripeto senza presunzione. La cosa che conta di più è mettere al centro della propria azione la persona e la qualità del servizio e in questo senso l’esempio di Coopselios è eccellente. • Cosa pensa della condizione dei lavoratori nelle cooperative sociali in merito a retribuzione, formazione e tutela del lavoro? Sono dei santi. Lavorano (lavoriamo!) molto guadagnando poco. Per formazione e sicurezza si fa tanto e sicuramente tutto ciò che è possibile con le risorse a disposizione. Va detto che siamo ancora un settore giovane dell’economia e che il tempo porterà risultati migliori. Per questo bisogna – Bilancio esercizio 2008 | 119 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 120 9 | Le interviste agli stakeholder però- che tutti si impegnino: noi per primi, ma anche coloro che hanno responsabilità politiche e amministrative sui servizi alla persona. Lodovico Albasi • A suo avviso, quali sono i punti di forza e di debolezza di Coopselios? Conosco solo i punti di forza: qualità del lavoro, efficienza, valori di fondo, presenza radicata. Nella nostra piccola esperienza di Unicoop abbiamo puntato molto sulla fidelizzazione del socio-operatore cercando di creare le migliori possibili condizioni di benessere lavorativo. E’ uno spunto che voglio darvi… Concludendo voglio dire che io a Coopselios ci lavorerei volentieri. • Quale pensa sia il ruolo che riveste la cooperazione sociale nell’area piacentina? Nell’area piacentina, la cooperazione sociale ha trovato le condizioni favorevoli per svilupparsi e per crescere e ha contribuito alla crescita del territorio anche in termini occupazionali ed economici. Da alcuni decenni assistiamo alla crescita delle richieste dei servizi alla persona e la crisi economica in corso ha aumentato ulteriormente la domanda e gli Enti locali sono tenuti ad intervenire. Le modalità di erogazione del servizio vengono individuate nel contratto d’appalto ed una cooperativa si propone di coniugare la finalità sociale con la logica d’impresa e nelle esperienze più mature è contribuisce anche alla crescita economica ponendosi anche come veicolo strategico dello sviluppo. Sindaco del Comune di Travo, Piacenza • Qual è la sua opinione in merito al rapporto tra Pubblica Amministrazione e cooperazione sociale sul tema dell’esternalizzazione dei servizi: gestione diretta, appalti, concessioni/accreditamento? La realizzazione di servizi che, in seguito alla Legge emanata nel 2000, ha avuto il naturale sviluppo di creare un’offerta di servizi più vantaggiosa e qualitativamente migliore. I Comuni più piccoli, come quello di Travo, non riescono a gestire questi servizi solo con il proprio personale e quindi occorre esternalizzarli. Anche l’unione di più Comuni, come nel caso della Val Trebbia, può produrre un risultato efficace e buono. Ad oggi la legge, disciplina solo le modalità di erogazione dei servizi di assistenza domiciliare ma, a mio avviso, occorrerebbe estenderla anche ad altri tipi di servizi. Questo perché la domanda, il più delle volte, non rispecchia l’offerta. “Il settore dei servizi alla persona è molto particolare ma se a monte c’è un’azienda, come Coopselios, che spende risorse in questo senso (formazione, n.d.r.) la qualità del servizio è sicuramente migliore” — Lodovico Albasi • Come giudica la gestione dei servizi da parte di Coopselios? L’esperienza che il Comune di Travo ha con Coopselios è consolidata e pluriennale e la cooperativa ha in appalto i servizi di assistenza domiciliare e sociale all’interno del territorio del Comune. I servizi sono sempre stati erogati con la massima professionalità e, soprattutto, mettendo a disposizione personale radicato sul territorio che ha già collaborato con il nostro Ente. Occorre specificare che il territorio della montagna è una zona piuttosto difficile da gestire in termini di distanza, isolamento, grandezza. 120 | Bilancio esercizio 2008 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 121 9 | Le interviste agli stakeholder Giovanni Bartolomeo “Direi positiva e anche propositiva (n.d.r.: l’attività di Coopselios). Io mi occupo della parte patrimoniale e, probabilmente, a questa domanda dovrebbero rispondere i soggetti che si occupano più internamente di queste dinamiche, ma da quel che mi risulta, e dalla carta dei servizi presentata in sede di appalto mi sembra che tutto sia stato rispettato.” — Giovanni Bartolomeo • A suo avviso quali sono i punti di forza e di debolezza di Coopselios? I punti di forza di Coopselios riguardano sicuramente l’esperienza e la professionalità degli operatori. Per quanto riguarda la criticità la possiamo definirla di natura territoriale dato dall’alto turn over del personale della montagna e, proprio per ovviare a questo problema, abbiamo avviato dei corsi di formazione per operatori della zona. • Pensa che ci siano aspetti particolari sui quali Coopselios potrebbe migliorarsi? Ogni organizzazione può perfezionarsi e migliorare la qualità della propria offerta, anche lavorativa. A quanto mi risulta, Coopselios ha già attivato dei servizi a vantaggio dei propri collaboratori e ritengo che la formazione sia un elemento fondamentale, soprattutto quando si lavora nei servizi sociali. Se un operatore è adeguatamente formato, il servizio e in particolar modo l’utente ne traggono maggior beneficio. Il settore dei servizi alla persona è molto particolare ma se a monte c’è un’azienda, come Coopselios, che spende risorse in questo senso la qualità del servizio è sicuramente migliore. Unione dei Comuni della Val Conca, Rimini • Come giudica l’attività generale di Coopselios? L’Unione dei Comuni della Val Conca ha un rapporto contrattuale con Consorzio 45 che ha tra i propri partner e collaboratori proprio Coopselios e mi risulta, per quanto riguarda la gestione della Rsa di Morciano, che la gestione del servizio da parte di Coopselios sia soddisfacente. • Come giudica il ruolo che Coopselios ha avuto fino ad oggi nella definizione e innovazione dei servizi socio- assistenziali? Direi positiva e anche propositiva. Io mi occupo della parte patrimoniale e, probabilmente, a questa domanda dovrebbero rispondere i soggetti che si occupano più internamente di queste dinamiche, ma da quel che mi risulta, e dalla carta dei servizi presentata in sede di appalto mi sembra che tutto sia stato rispettato. • Cosa pensa delle modalità di gestione dei servizi attivati da Coopselios e del rapporto tra Enti committenti e cooperative sociali? Positiva, anche perché non mi risulta siano emerse problematiche in questi due anni di rapporto con Coopselios. • Cosa pensa del rapporto tra Pubblica Amministrazione e cooperative sociali sul tema dell’esternalizzazione dei servizi: gestione diretta, appalti, concessioni/accreditamenti? Il fatto stesso che abbiamo dato in gestione globale l’appalto per la residenza sanitaria assistenziale, fa si che io abbia un giudizio positivo su questo tema. Ovviamente con i dovuti controlli, soprattutto a livello qualitativo. • A suo avviso quali possono essere le strategie che Coopselios dovrebbe attuare per migliorarsi in futuro? Questa è una domanda difficile, perché prevede un’analisi più interna che esterna. L’aspetto dei contratti convenzionati con le Asl nascono in virtù di rapporti e mi pare che in passato ci siano stati dei problemi di comprensione con quella di Rimini. Da questo ne deduco che, in fase di inizio di un rapporto, probabilmente occorrerebbe una maggiore conoscenza delle realtà locali. Bilancio esercizio 2008 | 121 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 122 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 123 10. Obiettivi per il futuro Lavoro e occupazione; una rinnovata partecipazione dei soci alle attività della Cooperativa; rafforzamento dei legami con il territorio, con la cooperazione e nuove iniziative di solidarietà internazionale. Nuove e stimolanti sfide per il futuro di Coopselios cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 124 10 | Obiettivi per il futuro 10.1 Occupazione e salario L’adozione di politiche del lavoro eque e che garantiscano la continuità del lavoro del socio dipendente sono sempre state uno dei cardini dell’operato di Coopselios. A testimonianza dell’impegno di Coopselios a favore di una condizione lavorativa (ma non solo) stabile per i propri soci lavoratori, ricordiamo che l’84% degli assunti della cooperativa lavorano con contratto a tempo indeterminato Appalti lunghi e gestione propria Già da qualche anno, Coopselios ha scelto di puntare su appalti di lunga durata che garantiscano una maggiore stabilità lavorativa ed economica non solo alla cooperativa ma soprattutto ai soci lavoratori, e su gestioni private che consentono di operare con una maggiore libertà operativa e progettuale. No alla fornitura di manodopera Coopselios, nel rispetto della qualità delle politiche del lavoro e della tutela dei propri lavoratori, ha deciso di non partecipare a gare per la sola fornitura di manodopera (c.d. intermediazione). Coopselios, così come le principali cooperative sociali aderenti a Legacoop, ritiene che la condizione di lavoro dipendente stabile per i propri soci rappresenti la premessa per garantire un servizio professionale e qualificato all’utenza. Il salario e il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Nel 2008 si è concluso il processo che ha portato all’accordo sul rinnovo del CCNL delle cooperative sociali e Coopselios, in questo lungo e difficile percorso, si è impegnata e ha sempre cercato di contribuire positivamente in tutti i tavoli di discussione, sia nazionali che locali a favore di una corretta applicabilità del CCNL e per adeguare la professionalità di alcune figure professionali alle mutate esigenze del settore dei servizi alla persona (maggiori considerazioni sono riportate all’interno del cap. 4 “I soci”) Il Presidente legge la Relazione degli Amministrazione all’Assemblea Ordinaria dei soci 124 | Bilancio esercizio 2008 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 125 10 | Obiettivo per il futuro 10.2 L’importanza e la valorizzazione della figura del socio 10.3 Rapporti con il territorio Cooperazione di tipo B Il socio è l’elemento trainante che orienta l’attività di Coopselios e il proseguimento delle attività di valorizzazione e partecipazione sono alcuni degli obiettivi che sostanzieranno l’azione della cooperativa per il futuro. Nel 2008 è stata rafforzata l’attività che fa capo all’Organizzazione Sociale della cooperativa, concretizzata con la costituzione delle Sezioni Soci territoriali e con il consolidamento dell’Ufficio Soci con la nomina di un responsabile dedicato a questa funzione a tempo pieno. Anche per il futuro si prevede un ulteriore sviluppo delle attività sociali, incentivando le iniziative di partecipazione, condivisione e formalizzando le convenzioni a prezzi agevolati a beneficio dei soci nei vari territori. A questo proposito, nel primo quadrimestre del 2009, si definiranno gli organi di governo (Direttivi) delle Sezioni Soci per consentire non solo di sviluppare su base locale l’acquisizione di beni e servizi a prezzi scontati per i soci, ma anche per una condivisione più partecipata territorialmente sulle scelte della cooperativa. Vorremmo ricordare la prosecuzione nel corso del 2008 dei positivi rapporti con la cooperazione sociale di tipo B, in una logica di sistema, che prevede il ricorso all’offerta di servizi che possano risultare utili sia per favorire l’inclusione sociale dei più deboli ed emarginati a cui si rivolge la cooperazione di tipo B sia per l’effettiva qualità dei prodotti e servizi espressa. Con altre cooperative sociale, ricordiamo – tra le tante – Coop Girasole di La Spezia, Coop Ausilia di Pavia (di cui Coopselios è socio sovventore), Solidarietà 90 di Reggio Emilia, Coop l’Olmo di Montecchio (RE), Coop il Ginepro di Castelnovo ne’ Monti (RE), Coop il Fiore di Reggio Emilia, Coop Lo Stradello di Scandiano (RE), Coop Il Bettolino di Reggiolo, Coop Nel Blu di Cattolica (RN) e Coop Raggio Verde di Rimini, è proseguita la collaborazione sinergica sui nostri servizi. Un ringraziamento lo dobbiamo anche ad alcune cooperative di servizi con le quali collaboriamo per l’erogazione dei nostri servizi: Cooperativa Italiana di Ristorazione, con la quale condividiamo l’iniziativa di Progettare 06 nel settore dei servizi all’infanzia, Coopservice e Copra Piacenza. La cooperazione deve continuare il suo impegno internazionalista di educazione alla convivenza civile e alla mondialità... Bilancio esercizio 2008 | 125 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 126 10 | Obiettivi per il futuro 10.4 La solidarietà internazionale Tante sono state nei territori di presenza Coopselios le collaborazioni con importanti realtà del volontariato locale che testimoniano come la cooperazione debba continuare il suo tradizionale impegno internazionalista di educazione alla convivenza sociale e alla mondialità a favore dei più poveri e degli esclusi. La violenza che caratterizza molte regioni del nostro pianeta e che nessun governo e nessuna ricchezza materiale riesce ad eliminare, può essere combattuta educando le prossime generazioni, iniziando a togliere i bimbi dalle strade e portandoli nelle scuole. Questo è proprio il senso che Coopselios ha voluto attribuire alle due iniziative di solidarietà internazionale realizzate in Brasile e in Romania. In Brasile la cooperativa ha contribuito alla realizzazione di un progetto per l’infanzia a Belo Horizonte nello stato del Minas Gerais, progetto che prevedeva l’apertura di Scuole in partnership con la Cooperativa Unieco, Boorea e Reggio Children, con il coordinamento della Ong GVC (Gruppo di volontariato civile di Bologna). Individuata l’area e costruita da Unieco la scuola, Coopselios ha messo a disposizione della Municipalità di Belo Horizonte (Servizi per l’infanzia) il progetto pedagogico, la proposta di ridefinizione e arredo degli spazi deputati alla Scuola e il piano di formazione del personale. Si devono creare i presupposti per lo sviluppo di un sistema di imprese sociali autonome dal punto di vista finanziario, forti perché in grado di offrire servizi di qualità e posti di lavoro dignitosi. 126 | Bilancio esercizio 2008 Il progetto si concretizzerà con l’inaugurazione il 1 giugno 2009 della Unità di Educazione Infantile “Aguas Claras” che ospita gratuitamente 270 bambini delle favelas. In particolare vogliamo sottolineare come la collaborazione creatasi tra Coopselios e Unieco porterà all’apertura, nel marzo 2009, del primo asilo nido intercooperativo di Reggio Emilia battezzato anch’esso “Aguas Claras”. Il secondo progetto di solidarietà internazionale avviato nel corso dell’anno da Coopselios, questa volta con la collaborazione di Boorea, è stato realizzato in Romania a favore dei minori in condizioni di grave difficoltà ed emarginazione in alcune località di Maramures e Moldavia. Il progetto ha perseguito l’obiettivo di promuovere una reale azione di sviluppo delle risorse e delle potenzialità locali favorendo la possibilità di percorsi di acquisizione di autonomie, superando in tal modo logiche di intervento puramente assistenziali. Tre le iniziative previste nel progetto: a) ristrutturazione e sistemazione di edifici che ospitano Case Famiglia, all’interno del Centro per l’Infanzia di Sighet in collaborazione con l’ong SOS Bambini di Milano; b) costituzione a Sighet di una cooperativa socio educativa per l’erogazione di servizi educativi a bambini e ragazzi in situazioni di difficoltà istituzionalizzati o provenienti da famiglie in condizione di emarginazione, in collaborazione con l’Associazione Frati Minori Cappuccini (Centro Missionario Frati Minori Cappuccini di S. Martino in Rio, Re); c) incremento del numero e sostegno in termini di rafforzamento delle competenze e degli strumenti metodologici delle figure professionali qualificate operanti in una Comunità Educativa a Braila, in collaborazione con la Fondazione Surasul Marielei e l’Ordine delle Clarisse Francescane di Piacenza. cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 127 10 | Obiettivo per il futuro 10.5 La nostra progettualità In una società che presenta nuove priorità nella scala dei bisogni e dei beni materiali e immateriali si aprono vasti campi per una cooperativa capace di efficienza imprenditoriale, di nuova mutualità e di studio di originali forme di welfare. È importante che si creino i presupposti per lo sviluppo di un sistema di imprese sociali autonome dal punto di vista finanziario e forti perché in grado di offrire servizi di qualità e posti di lavoro dignitosi. E’ l’ottica descritta che ha permesso a Coopselios di raggiungere gli importanti risultati qualitativi e quantitativi sintetizzati nei dati di Bilancio 2008. La dinamicità dei sistemi di welfare ci impone di studiare strategie che facciano dell’innovazione la bussola di riferimento per qualsiasi attività. La nostra progettualità viene continuamente ripensata, aggiornata e tradotta in azioni operative grazie all’impegno di tutta la Direzione della Cooperativa. Citiamo alcuni tra i più significativi progetti in agenda: • il progetto Easy Care, che coinvolge oltre al Cergas Bocconi, il Consorzio 45, Ital Tbs Spa, Mutua Nuova Sanità, il Consorzio Anziani e Non Solo e altri soggetti del volontariato attivi nell’assistenza domiciliare integrata che nei mesi estivi 2009 avvierà la prima sperimentazione; • il progetto di housing sociale che verrà avviato a Milano; • la partecipazione alla società Kids in Progress (nidi in lingua straniera) tramite Progettare Zerosei, che ci consente di partecipare a nuovi segmenti qualificati di offerta di servizi educativi; • il rafforzamento del settore psichiatria con l’apertura della CTRP di Bedonia (Pr) ed altre iniziative imprenditoriali allo studio in questi mesi dalla controllata HCC srl. Bilancio esercizio 2008 | 127 cse_bs08_SAB:Layout 1 14-10-2009 10:11 Pagina 128 Redazione testi: Giulia Caramaschi Progetto grafico e impaginazione: kitchen | www.kitchencoop.it Stampa prima tiratura: Tipografia Rabbi, Bologna Reggio Emilia, settembre 2009