ISO 50001 come strumento per l`efficienza energetica
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ISO 50001 come strumento per l`efficienza energetica
ISO 50001 come strumento per l’efficienza energetica Alessandro Ficarazzo Certiquality 1/12/2016 Enermanagement FIRE, Milano Accordo di Parigi e…… • Esercito USA: studio dei cambiamenti climatici come causa di disordini geopolitici alla base di alcuni conflitti attuali (es. Siria) • Report di Blackrock (ottobre 2015) sottolinea l’interconnesione tra eventi molto distanti (es. Fukushima ----> cambio politica energetica tedesca e calo globale disponibilità supply-chain automotive) e l’impatto sulla sostenibilità economica delle aziende in casi recenti (BP e Volskwagen) • Settore delle assicurazioni USA messo in grossa difficoltà dall’uragano Katrina; assicurazioni e riassicurazioni sono in prima linea nello studio delle conseguenze economiche del cambiamento climatico • Al World Economic Forum 2015, tra gli impatti più probabili sono stati individuati a 2° gli eventi climatici estremi, e tra gli impatti maggiori al 1° posto le crisi idriche e al 5° il fallimento dell’adattamento al cambiamento climatico La norma ISO 50001 5 Attuazione e funzionamento PLAN - competenza, formazione e consapevolezza - comunicazione - documentazione del S.G.E. DO - controllo dei documenti - controllo operativo, progettazione, acquisti 1 Requisiti generali 2 Responsabilità della Direzione 3 Politica Energetica 4 Pianificazione - prescrizioni legali e altri requisiti - analisi energetica, energy baseline, IPE 6 Controlli e azioni correttive - Monitoraggio sorveglianza e misurazioni - valutazione del rispetto delle prescrizioni - audit interno del S.G.E. - NC, AC e AP - controllo delle registrazioni - obiettivi, traguardi e programmi energetici ACT 7 Riesame del S.G.E. da parte della Direzione CHECK Energy Team: team Building e consapevolezza del personale La costituzione dell’Energy Team (Responsabile Acquisti, Produzione, Formazione, Servizi Generali e Ausiliari, etc) apporta benefici di team building in vari ambiti, ad esempio: -accrescere la consapevolezza da parte dei Responsabili di varie Funzioni in merito ai risparmi possibili nella propria Area e complessivamente nell’azienda -accrescere la capacità di prendere decisioni per migliorare le performance aziendali a tutto campo -accrescere la sensibilità dei propri dipendenti in ambito consumi generando comportamenti virtuosi anche laddove l’azienda non ha fissato obiettivi energetici specifici Sinergie anche su altre tematiche non legate all’energia Costituzione di 2 Energy Team (operativo/direzionale) Analisi Energetica: criteri di significatività più utilizzati Rilevanza energetica: peso percentuale del consumo energetico associato a ciascuna apparecchiatura\processo rispetto al totale complessivo o parziale Rispondenza ai requisiti di legge, normativi, commerciali, volontari etc Adeguatezza tecnico – economica: livello di rispondenza tra le tecniche utilizzate rispetto alle migliori tecniche disponibili adottate in attività industriali similari o suggerite da standard nazionali ed internazionali; può essere integrato con valutazioni sull’età degli impianti Conoscenza dell’aspetto energetico: grado di dettaglio e accuratezza dei consumi relativi a ciascuna apparecchiatura\impianto; può includere anche valutazioni su costo e complessità del monitoraggio Rapporti con parti interessate: livello di accettabilità da parte di investitori, opinione pubblica, finanziatori, clienti, di aspetti legati al consumo di energia Indicatori di Performance Energetica Se non si può misurare qualcosa, non si può migliorare. Lord Kelvin Misura ciò che è misurabile e rendi misurabile ciò che non lo è. Galileo Galilei A supporto delle valutazioni si possono individuare IPE generali di sistema (es kWh/m2 prodotto finito) e IPE specifici per singolo aspetto energetico e/o linea produttiva (es kWh/m3 aria compressa, MJ/m3 acqua di processo) Valutare l’incertezza associata all’IPE Costruire IPE complessi come funzioni di IPE semplici Valutare la differenziazione tra IPE per operatività e IPE per decision making Non focalizzarsi solo sull’output ma anche sugli input (es. materie prime) Individuare correttamente i fattori statici e le variabili rilevanti (ISO 50006) Produzione di carbon black Produzione detergenti Progettazione e Acquisti • Considerare le opportunità di miglioramento dell’efficienza energetica nella progettazione di utilities, apparecchiature, processi o impianti • Informare i fornitori che l’acquisto macchine/attrezzature da parte dell’Organizzazione è parzialmente condizionato dall’efficienza energetica delle stesse • Definire criteri energetici nell’acquisto e forniture di macchinari e materie prime Aspetti con grande potenzialità di sviluppo in ottica sostenibilità (es. progettazione di prodotti di largo consumo, coinvolgimento della supply-chain) Alcuni più esplorati di altri (ricontrattazione della performance garantita in EPC, miglioramento offerte dei fornitori in termini di prestazioni energetiche, gestione e formazione manutentori, etc) Difficoltà nello scostarsi dal quadro consolidato di fornitori Metodologia LCCA poco applicata Fenomeni recenti e sviluppi a medio termine 12000 10000 Trend di crescita in EU EU 8000 6000 EU (escluso DE) 4000 2000 0 2011 600 500 Incrementi maggiori per: Italy, France, Spain, Austria (esclusi UK and Germany) Francia Denmark France Hungary Ireland Spagna 300 Austria 200 100 0 2011 2012 2013 2014 2015 2015 450 400 350 Poland 300 Romania 250 Russion Federation 200 Spain 150 Sweden 100 Turkey 2014 500 Italy Switzerland 2013 Est Europa Austria Italia 400 2012 EU (esclusi DE e UK) 50 0 2011 2012 2013 2014 2015 Rischi legati agli usi e consumi energetici Non trascurabile il fenomeno di accelerazione verso la certificazione ISO 50001 post-acquisizione di un sito produttivo da parte di società estere quando la nuova casa madre è DE, UK, FR Spesso quando la casa madre è già DE, UK, FR, è più sostenuta la spinta verso la certificazione 50001 dei siti presenti in Italia Davanti a costi energetici poco controllabili (spegnimento centrali nucleari in Francia, start&stop delle politiche energetiche, etc) un SGE può essere molto efficace nel mitigare i rischi relativi all’acquisto e al consumo di energia e prevenire gli impatti dei costi energetici sul bilancio economico aziendale. Da ISO 31000: il rischio è l’effetto dell’incertezza sugli obiettivi; quanto il costo energetico impatta sul bilancio economico e sulla probabilità di raggiungere obiettivi aziendali? riuscirò a mantenere sotto controllo i costi energetici in vista di modifiche significative ai miei impianti e alle policy energetiche locali/nazionali? A livello internazionale, avere vari impianti certificati ISO 50001 in differenti Paesi non porrà problemi di allineamento e armonizzazione grazie alla ISO 50003 (esteso il mutuo riconoscimento internazionale IAF anche a ISO 50001 e ISO 50003) Per le imprese obbligate art.8 Dlgv 102/2014 L’audit energetico previsto dal Dlgs 102/2014 è sicuramente un grande passo avanti verso una conoscenza e conseguente gestione ottimizzata del sistema energetico aziendale Un SGE certificato in conformità alla ISO 50001 permette anche di: • rilevare in maniera continuativa e non spot quali sono gli ambiti dove è più remunerativo effettuare un investimento (con capitale proprio o di terzi) • monitorare efficacemente la prestazione degli impianti/apparecchiature postintervento di efficientamento • controllare l’andamento dei risparmi economici attesi tramite il monitoraggio continuo di input e output energetici, e dei relativi costi • evidenziare scostamenti dalle performance attese e correggere rapidamente la situazione (riducendo il danno economico derivante dallo scostamento) • comunicare all’esterno (clienti, fornitori, stakeholders, etc) il miglioramento della performance energetica aziendale all’interno di un quadro riconosciuto e armonizzato a livello internazionale + potenziale «indipendenza» nel definire cosa misurare (modulando i criteri di significatività) ISO 50001 nel settore delle ESCo Interesse non trascurabile da parte delle ESCo (18% per Certiquality) Vantaggi: • Dialogare con lo stesso linguaggio tecnico, gli stessi approcci operativi, gli stessi standard di riferimento, le stesse metodologie • Imparare dal proprio SGE prima di offrire servizi di consulenza • Superare il «blocco» di non essere sistemisti • Superare il «blocco» di non essere solo impiantisti • Marketing e dimostrazione di impegno Criticità: • Miglioramento continuo (ISO 50003) • Consumi diretti e indiretti ISO 50003: da «civile» e «industriale» a …. Industria leggera-media Industria-pesante Edifici Complessi di edifici Trasporti Settore minerario Agricoltura Forniture energetiche • • • • • Focus sulla preparazione settoriale degli auditor Miglioramento continuo della prestazione Regole più specifiche per le organizzazioni multisito Maggior dettaglio nella raccolta dati per il calcolo della durata dell’audit Personale coinvolto invece degli addetti (difficoltà di definizione in caso di SGE «immaturo») Miglioramento continuo ISO 50003 (1/2) ESEMPIO 1 : il consumo diminuisce col tempo (es. 12 mesi) mentre la produzione resta costante IPE : 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑢𝑚𝑜(↘) 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒(=) ESEMPIO 2: il consumo aumenta ma la produzione aumenta con un trend maggiore IPE : 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑢𝑚𝑜(↗) 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒(↗↗) In un edificio commerciale, una organizzazione che elabora richieste di risarcimento assicurative, ha aggiunto altri computer a causa di un aumento delle attività. L‘IPE del consumo energetico per singola richiesta di risarcimento assicurativo è stato ridotto a dimostrazione del miglioramento della prestazione energetica. Miglioramento continuo ISO 50003 (2/2) ESEMPIO 3: diversamente dalle aspettative il consumo non aumenta col passare del tempo grazie al programma di manutenzioni IPE : 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑢𝑚𝑜(=) 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒(=) vs peggioramento «naturale» della prestazione energetica La prestazione energetica dell'impianto di aria condizionata in un edificio commerciale si degrada a causa del processo di invecchiamento delle attrezzature. L'organizzazione correla la prestazione energetica al programma di manutenzione e dimostra una prestazione costante del sistema nel tempo attraverso gli IPE. ESEMPIO 4: Quando il consumo di riferimento (energy baseline) tenderà ad aumentare nel tempo, ad esempio in attività minerarie in cui le risorse sono esaurite nel corso del tempo, il miglioramento della prestazione energetica può essere dimostrata rispetto ad una linea di base ascendente. IPE 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑢𝑚𝑜(↗) 𝑝𝑟𝑜𝑑𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒(=𝑜↘) vs BASELINE (↗) Approfondimenti suggeriti dalla ISO 50003: ISO 50002 (audit energetici), ISO 50006 (baseline e IPE) e ISO 50015 (guida e principi di M&V-Measurement and Verification). Sinergie con altre tematiche di sostenibilità I risultati ottenuti con un SGE si riflettono direttamente e indirettamente sulla quantità di GHG (ETS e non) emessi; la sinergia tra i due temi porta spesso ad anticipare importanti obiettivi aziendali di riduzione dei consumi e delle emissioni di GHG (incluse quelle in ETS), spingendo l’Organizzazione verso obiettivi più sfidanti. Modulare opportunamente i criteri di significatività può aiutare a includere valutazioni di sostenibilità nelle valutazioni energetiche Es: perdite di acqua potabile nel ciclo idrico: energeticamente poco rilevante, molto importante per la clientela finale e gli stakeholders Es: maggiore efficienza dei diffusori in ambito depurativo = minor quantitativo di fanghi da smaltire (riduzione quantitativo di rifiuto da gestire) Energia e Water Footprint Attualmente i sistemi di raffreddamento legati alla produzione di energia costituiscono il 43% del prelievo totale di acqua in Europa. Al 2035, il prelievo potrebbe aumentare del 20% e il consumo dell’85% a causa dello shift verso impianti di produzione più efficienti con sistemi di raffreddamento più avanzati (che riducono il prelievo ma aumentano il consumo) United Nations World Water Assessment Programme (WWAP), The United Nations World Water Development Report 2014: Water and Energy, UNESCO, Paris, France, 2014. Fuel Nuclear Cooling type Tower (recirculating) Once-through Natural gas Tower (combined cycle) (recirculating) Once-through Coal Tower (supercritical/advan Once-through ced) Coal (with carbon Tower capture and sequestration) Solar photovoltaic n/a Wind n/a Median withdrawal (m3/MW h) 4.2 Median consumption m3/MW h) 2.5 167.9 1 1 0.7 43.1 2.3 85.5 0.4 1.9 0.4 4.3 3.2 0.1 0.1 0 0 Data from J. Macknick, R. Newmark, G. Heath, K.C. Hallett, A Review of Operational Water Consumption and Withdrawal Factors for Electricity Generating Technologies. Technical Report NREL/TP-6A2050900 (Golden, CO: National Renewable Energy Laboratory, March 2011). Strumenti per lo sviluppo sostenibile Per i prodotti Per le organizzazioni Alessandro Ficarazzo Energy Product Manager [email protected] Certiquality srl Via Gaetano Giardino, 4 20123 Milano