Esercizi per la dislessia

Transcript

Esercizi per la dislessia
Esercizi per la dislessia 1) Breve descrizione 2) caratteristiche tecniche del programma 3) Requisiti tecnici 4) Regolazioni varie prima dell’uso 5) Note tecniche per l’insegnante 6) Procedure per la personalizzazione 7) Informazioni su “Esercizi per la dislessia” 1) Breve descrizione Il programma propone attività utili per la discriminazione di lettere simili, errori di inversione e lettura affiancata da trainer. 2) Caratteristiche tecniche del programma
·Il software può essere predisposto, in maniera specifica, per ogni singolo alunno A)Nelle scelte didattiche §Creando archivi di esercizi mirati e personalizzati §Intervenendo sulla velocità di presentazione delle lettere / gruppi §Optando tra maiuscolo, minuscolo § Attivando e disattivando la sintesi vocale §Attivando e disattivando suoni di rinforzo B)Relativamente agli aiuti visivi nei casi di alunni con deficit §Nei font (dimensione e stile) e nei colori C)E’ possibile attivare la funzione di registrazione che consente di salvare e stampare gli esercizi eseguiti dal bambino consentendo un monitoraggio dell’andamento delle attività esercitative 3) Requisiti softwar e Il programma gira in Win 98 o superiori. Per funzionare, richiede necessariamente la presenza dei seguenti files: 1. runtimes VisualBasic 6 (già presente in windows XP) ­ http://www.ivana.it/zip/componenti/vbrun60.zip 2. mscomctl.ocx ­ http://www.ivana.it/zip/componenti/mscomctl.zip 3. richtx32.ocx ­ http://www.ivana.it/zip/componenti/richtx32.zip 4. msflxgrd.ocx ­ http://www.ivana.it/zip/componenti/ msflxgrd.zip 5. Microsoft Agents – (http://www.microsoft.com/msagent/downloads/user.asp) 6. Merlino.acs – (http://www.microsoft.com/msagent/downloads/user.asp) 4) Regolazioni prima dell’uso
·la risoluzione grafica dello schermo deve essere almeno di 800x600 pixel (in caso di risoluzioni maggiori il programma si ridimensionerà automaticamente, mentre potrebbero esserci oggetti non visualizzati se il programma viene avviato a 640 x 480) 5) Note tecniche Informazioni generali
q Al primo avvio il programma crea sull’Hard Disk una cartella c:\impostazioniprogrammiivana\dislessia q q q q All’interno di questa vengono create le due cartelle \dati e \utenti La cartella \dati conterrà gli esercizi creati La cartella \utenti conterrà invece o Il file _predefinito.ini che contiene le impostazioni di avvio del programma (modificabili dal menù “configurazione”) o I file *.ini relativi alle eventuali impostazioni personalizzate create dal menù “configurazione” – scheda “Utenti” ; quando almeno un utente è stato creato nella pagina menù ne verrà visualizzata la lista per l’attivazione (doppio click) Selezionando in “configurazione” – scheda “Utenti” – “Tieni traccia dell’attività eseguita ” è possibile mantenere il “diario” delle attività eseguite: queste vengono salvate nella cartella \utenti\report . 6)Procedure per la personalizzazione
· Creazione degli esercizi o Es. 1 – sostituzione di lettere simili § Per creare un esercizio scegliere la funzione dal menù § inserire una stringa contenente le lettere da presentare senza inserire spazi e a capo § le lettere verranno presentate una per volta § gli esercizi vengono salvati nella cartella c:\impostazioniprogrammiivana\dislessia\dati\esercizi\es1 o Es. 2 – inversioni § Per creare un esercizio scegliere la funzione dal menù § Inserire i gruppi di lettere dividendoli con un ‘a capo’ tra l’uno e l’altro § I gruppi di lettere verranno presentati una per volta § gli esercizi vengono salvati nella cartella c:\impostazioniprogrammiivana\dislessia\dati\esercizi\es2 o Es. 3 – lettura mirata § Per creare un esercizio scegliere la funzione dal menù § Inserire i gruppi di lettere / parole dividendoli con un segno ‘#’ tra l’uno e l’altro § I gruppi verranno presentati tutti nella stessa videata. Un rettangolo (da muovere tramite il tasto spazio) li evidenzia uno per volta. § gli esercizi vengono salvati nella cartella c:\impostazioniprogrammiivana\dislessia\dati\esercizi\es3 o Tutti gli esercizi sono dei files in formato testo 7) Infor mazioni sul programma L’autore
· Daniele Mugnaini ­ [email protected]
· "Ivana Sacchi ­ www.ivana.it ­ [email protected] Modalità di distribuzione Questo software può essere copiato, distribuito ed utilizzato liberamente Se ne esclude la decompilazione e qualsiasi utilizzo a scopo di lucro
INTRODUZIONE Il programma è costituito fondamentalmente da due parti: la prima costituita da due esercizi (1a ­ fonografico; 1b microseriale) e la seconda costituito dall’esercizio di “Lettura con trainer”. 1a) Fonografico. Intende esercitare il bambino nella distinzione accurata delle due lettere che il bambino solitamente confonde nella lettura (ad es. a/e, d/b, m/n, p/q). Comincia col cliccare CONFIGURAZIONI in alto a sinistra, quindi inserisci il nome dell’utente, o scegline uno già inserito e scegli la velocità di presentazione delle lettere (per gli esercizi 1a e 1b). Scegli inoltre in FONT se vuoi che le lettere presentate siano in stampato minuscolo (più difficile), entrambi (meno difficile), solo maiuscolo (più facile). Clicca su ESERCIZIO in alto a destra, quindi su GENERA ESERCIZIO CASUALE. Inserisci una delle due lettere confusive nel riquadro di sinistra e l’altra nel riquadro di destra. Quindi scegli il numero di lettere che il computer deve presentare. Conferma, segui le istruzioni e annota i risultati del bambino. Scegliendo ESERCIZIO > CREA ESERCIZIO c’è invece la possibilità di scegliere una sequenza di lettere in cui inserire anche quella target: ad esempio il bambino dovrebbe riconoscere le d fra le seguenti lettere presentate una alla volta: dbdpqdbbbdqppppdbbdbdbd. 1b) Microseriale. Intende esercitare il bambino nella distinzione accurata di sillabe confusive per una predisposizione all’inversione (ad es. il/li, nu/un, al/la, re/er, si/is). Si procede come per l’esercizio precedente. E’ inoltre possibile lavorare sui grafemi confusivi: in CONFIGURAZIONI scegli lo stampato minuscolo, quindi entra in Microseriale, CREA ESERCIZIO > scegli, ad es., quale sillaba target, il “da” e metti come sequenza qualcosa del genere: dabebadededabebadadabededadedebabe. Lettura con trainer Preparare una matrice di sillabe o parole di simile complessità (vd. il Programma FOL, ed. Erickson per degli esempi). Se il bambino legge una sillaba ogni 2 secondi (o più lentamente) preparare una matrice di sillabe separate dal segno #: da#fe#lo#ri#su#ma#ti… Se il bambino legge due o tre sillabe ogni due secondi allora separare parole bisillabe o gruppi di due o tre sillabe col segno #: bara#mare#nero#… da fe lo # re to mi # co tu se #…
Nel caso il bambino legga più veloce si possono isolare gruppi di parole: cane vaso mare # dono lato vago # … Nomina l’esercizio, chiudi, carica tale esercizio e spiega al bambino che non appena avrà letto bene le sillabe o parole racchiuse nel riquadro potrà procedere leggendo oltre, altrimenti vorrà dire che ha letto male e deve riprovare. Il trainer preme la barra spazio ogni volta che il bambino ha letto bene nel le sillabe o parole evidenziate dal riquadro. Il programma si propone di utilizzare il computer in quanto strumento MOTIVANTE, che permette l’allenamento mirato di certe componenti della lettura. Ci si propone di allenare l’ATTENZIONE e la CONCENTRAZIONE relative all’abilità di lettura:
· facilitare l’automatizzazione dei processi di decodifica grafo­fonemica (via indiretta della lettura, ossia lettura lettera dopo lettera) e sillabica (accesso ad unità sublessicali, che costituiscono una via semi­diretta), ossia facilitare le associazioni fra dimensione grafica, fonetica e fono­ articolatoria della sillaba;
· rafforzare l’uso della via fonologica prima che essa venga “precocemente” affiancata dalla via diretta (visivo­semantica, ossia lettura della parola nella sua globalità): infatti, nel caso in cui la via diretta (come accade spesso) viene a prevalere troppo presto su quella fonologica, i bambini dislessici leggono “sparando” (inventando? no, ma servendosi eccessivamente della via diretta o delle associazioni semantico­lessicali attivate in loro dal contesto). In questo senso sono utili esercizi di “concentrazione” (“leggi tutto quello che vedi, sillaba per sillaba”). Soltanto quando la via fonologica è consolidata e sufficientemente automatizzata, è utile facilitare la via diretta con programmi quali il “Tachistoscopio”.
· esercitare la coordinazione oculare in riferimento ai movimenti seriali da sinistra a destra, caratterizzati da un certo ritmo, da eventuali regressioni visive (ritorniamo alla parola appena letta quando ci si accorge di averla letta male, mentre l’occhio già si era diretto alla parola successiva) e avanzamenti visivi (mentre ancora stiamo pronunciando­leggendo la parola precedente, già decodifichiamo la successiva).
· tenendo sotto stretto controllo i tempi di esecuzione (rallentati però, e questo è fondamentale, da ogni errore, in quanto il bambino deve rileggere ciò che ha letto male –vd. descrizione dell’adattamento­), tramite gli schemi­risultati che mostrano i tempi mediani e il tempo assoluto, quindi i miglioramenti;
· motivando il bambino tramite una ricompensa intrinseca al compito (vede i miglioramenti e di questo è contento);
· fungendo da “lettura ripetuta”, che è uno dei modi riconosciuti per aiutare i dislessici, non solo per indirizzare l’attenzione anche sulla prosodia o per superare uno stadio iper­fonologico, ma anche per intervenire sul deficit di automatizzazione;
· superando i limiti di un programma dove il testo si evidenzia parola per parola a ritmi da stabilire a priori: in quel caso infatti i tempi sono “an­ ecologici” poiché alcune sillabe o alcuni raggruppamenti sillabici sono letti in realtà molto più velocemente di altri. Il riferimento per eccellenza è: VIO C, TRESSOLDI PE. Il trattamento dei disturbi dell’apprendimento scolastico. Erickson, Trento, pp.23­34. Sul legame disattenzione­dislessia: In riferimento alla più generale categoria dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento, una prima Review si ha nel 1974 (TARVER SG, HALLAHAN DP. Attention deficits in children with learning disabilities: A review. J Learn Disabil 1974 Nov; 7(9): 560­569): si sottolineano deficits nell’attenzione sostenuta e focale (più distraibilità). RICHMAN JE. (Use of a sustained visual attention task to determine children at risk for learning problems. J Am Optom Assoc; 1986 Jan 57(1): 20­26) sembra confermare una difficoltà nell’attenzione mantenuta. La disattenzione, la distraibilità e l’impulsività superano il mero livello cognitivo e invadono quello comportamentale, come testimonia una review del (KAVALE KA, FORNESS SR, 1996; Social skills deficits in learning disabilities: a meta­ analysis. J Learn Disabil 29(3): 226­237). Interessanti diventano poi gli studi sul rapporto fra dislessia e ADHD (WILLCUTT FG, PENNINGTON BF, DEFRIES JC. Twin study of the etiology of comorbidity between reading disorder and ADHD. Am J Med Gen 2000; 96(3): 293­301), che fanno supporre a disfunzioni in parte simili. Esistono dati forse esagerati, però indicativi almeno di una correlazione fra disfunzioni se non fra disturbi: l’8­ 39% di DDAI presentano Dislessia (BARKLEY RA, 1998; Attention­Deficit Hyperactivity Disorder. A Handbook for Diagnosis and Treatment. The Guilford Press, NewYork, London); il 20% di Dislessici hanno anche DDAI (BEITCHMAN JH, YOUNG AR, 1997; Learning Disorders With a Special Emphasis on Reading Disorders: A Review of the Past 10 Years. J Am Acad Child Adolesc Psychiatry, 36(8)). Problemi di attenzione possono giocare un ruolo importante perfino nello “sviluppo” delle difficoltà di lettura (RABINER D, COIE JD, e The Conduct Problems Prevention Research Group, 2000; Early Attention Problems and Children's Reading Achievement: A Longitudinal Investigation. J Am Acad Child Adolesc Psychiatry, 39(7). Risposte impulsive sono proprie dei dislessici (conferma italiana: NOCCIOLI N, DONFRANCESCO R, MUGNAINI D, Comunicazione al 18° Congresso Nazionale SINPIA) e indicazioni di trattamento relative a questo aspetto sono presenti anche nella letteratura (NAGLE RJ, THWAITE BC, 1979; Modeling effects on impulsivity with learning disabled children. J Learn Disabil 12(5): 331­336; HOROWITZ J, 1986; Controlling impulsiveness: Self­awareness exercises. Academic Therapy 21(3): 275­282).
Un’ulteriore bibliografia è questa: Lazar J, Frank Y (1998). Frontal systems dysfunction in children with attention­ deficit/hyperactivity disorder and learning disabilities. J Neuropsychiatry Clin Neurosciences 10(2): 160­167. Nicolson RI, Fawcett AJ (1990). Automaticity: A New Framework for Dyslexia Research. Cognition 35: 159­182. Purvis, Tannok (2000). Phonological processing, not inhibitory control, differentiates ADHD and reading disability. J Am Acad Child Adolesc Psychiatry 39(4): 485­494. Schacter DL (1994). Priming and Multiple Memory systems: Perceptual Mechanism of Implicit Memory. In: Schacter DL e Tulving (Ed.), Memory Systems 1994. Cambridge e London, Bradford Book, The MIT Press, pagg.235­240. Stella G (1996). La dislessia. Aspetti clinici, psicologici e riabilitativi. Milano, Franco Angeli. Swanson HL, Mink J, Bocian KM (1999). Cognitive Processing Deficits in Poor Readers With Symptoms of Reading Disabilities and ADHD: More Alike Than Different? J Educat Psychol 91(2): 321­333. Esempi di matrici di lettere, sillabe e parole di diversa complessità: I O A O E U I E A U I A U I A O U E I E U E O A E A I I A E O I A U E O A O E I O E A E U U I A E A I A I E E A I A E O E A O I U E E I A A E I di me da vi ti da mi ne ti vi te me se ne si da ti ne ma do no sa tu fa so re va fa no si su ti so va mi se va ma so re tu si fa va no me ne ti su so te se ma se do no ma qua qui su vi so qui tu do mi ecc. mia sua tuoi mie suoi mio tua miei suo tuo lei io noi ai voi sue tue lui mia sua tuoi mie suoi mio tua miei suo tuo lei io noi ai voi sue tue lui ecc. il uno un al il un uno la il lo una al in al le un in al la in un in lo il una al un il in le lo li al un le in
ecc. nel con sul del per col sul col sul con dal del col nel con per dal del per sul con ecc. tra gro spa fre cri sco sfi spro sgra scro dri stu fra sco tre spri tro pri stra dro sta pra cro stri sfri tra gra sfo vre bra ecc. ca ci che cio ci cia che cio ce ci chi ca cia chi co chi co cia co ce cio che cu cio chi ce cu cio che ciu ecc. legno gnomi fango punga fogna stanga stagno mango legni segno fungo magno pruni prugna tango cagna lunga fogna pungo tigna congo gnomo fango segni stanga legni pongo magno pegni lungo ecc. figlio alga olio aglio palio giglio elio tiglio soglia ligia teglia olio puglia malga dalie maglia olga caglio giulia moglie scoglio lieto coglie colgo triglia lieve taglio veglia griglia paglia ecc. mangiano mangeranno mangiamo mangiavamo mangeremo mangiavo mangiarono costruiamo costruivano costruivamo costruiremo costruiranno …
ingrandendo circondando incontentabile impersonando rimbalzando importante incomprensibile incompetente disperdendo rimbambito impensabile condizionando… ecc. ecc.

Documenti analoghi

Centro Risorse Educative Didattiche “LE CORBINAIE”

Centro Risorse Educative Didattiche “LE CORBINAIE” dei bambini emofilici ha la dislessia ed è iperattivo. Esiste una comorbidità ovvero la presenza accanto alla dislessia di disturbi di ordine biologico pediatrico e psichiatrico (depressione, aggre...

Dettagli

Linee guida per i disturbi di apprendimento – Parte I: I

Linee guida per i disturbi di apprendimento – Parte I: I scrittura (101). I parametri essenziali per la diagnosi di dislessia, nei sistemi verbali trasparenti come la lingua italiana, sono la rapidità misurata come il tempo di lettura di brani, parole o ...

Dettagli