Fiumi contesi, fiumi all`asciutto / America sulla guerra
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Fiumi contesi, fiumi all`asciutto / America sulla guerra
Fiumi contesi, fiumi all'asciutto / America sulla guerra globale ai fiumi e al popolo dei fiumi di Massimiliana Piro Fiumi contesi, fiumi all'asciutto I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005 AMERICA Fiume Nazione/i Descrizione Cause A che punto siamo? Fonti Grandi laghi e altri fiumi canadesi Canada Laghi e fiumi a rischio . Il Canada esporta già verso gli Stati Uniti 79.000 mc di acqua al secondo. Negli ultimi anni il livello dell’acqua nei Grandi laghi è calato al punto più basso degli ultimi 30 anni. In particolare, nel lago Huron il livello dell’acqua è calato di oltre un metro e ci sono preoccupazioni per le specie ittiche che depongono le uova nei torrenti immissari. La principale causa sarebbe un ciclo caldo che ha portato siccità ed aumento dell’evaporazione. Gran parte dell’acqua prelevata dai laghi per usi domestici ed industriali torna al sistema dopo essere stata depurata. Fa eccezione Chicago che preleva 9 miliardi di litri al giorno, per poi scaricare in un canale che si getta nel Mississippi. Nuovi prelievi avrebbero gravi ripercussioni su ecosistemi e stat o di salute dei Grandi laghi. Infatti, soltanto l’1% dell’acqua viene reintegrata ogni anno. Il restante 99% è acqua fossile proveniente dallo scioglimento dei ghiacciai di 12.000 anni fa. Sono numerosi i progetti di deviazione sia da parte degli Stati Uniti che da parte di società che vorrebbero esportare l’acqua canadese. Si tratta di progetti giganteschi che prevedono la massiccia deviazione delle acque verso città e campi. Tra questi il NAWAPA (North American Water and Power Alliance) ideato dai californiani con dighe sulla maggior parte delle decine di corsi d’acqua della Columbia Britannica per bloccarli a ridosso delle Montagne Rocciose, dove sarebbe scavato un canale per il trasporto dell’acqua lungo 800 km. In questo modo sarebbero stati soddisfatti i più sfrenati consumi dei californiani moltiplicati per dieci. Nel 1998 la provincia dell’Ontario concesse alla Nova Group un permesso che le consentiva di esportare in Asia, con una spedizione via mare, 600 milioni di litri d’acqua dei Grandi laghi. Altri progetti di questo tipo sono stati sottoposti al governo Canadese che li ha sempre bocciati. Oggi al riproporsi di simili progetti, gli ambientalisti insistono, sia in Canada che negli Stati Uniti, che, se non si cambiano le abitudini di consum o, si spenderebbe molto per spostare solo di qualche tempo il problema. Nel 2000 la Commissione mista internazionale, organismo binazionale che arbitra le controversie tra Stati Uniti e Canada, ha dato ragione ad Ottawa affermando che i trasferimenti massicci d’acqua sono ammissibili solo come ultima soluzione e a condizione di ripristinare il livello dell’acqua nel bacino d’origine. Montaigne, Fen. La grande sete. National Geographic Italia – Vol. 10 n.3, settembre 2002 Le Everglades, una delle distese umide subtropicali più ricche del mondo sta morendo per il mancato apporto delle acque dal fiume Kissimmee e dal lago Okeechobee. I turisti che arrivano alle Everglades rimangono ancora abbagliati dalla distesa di verde che si può ammirare dall’alto. Ma di pesci, uccelli o altre forme di vita animale non ne sono rimasti molti. Dal 1947, data della creazione del Parco nazionale delle Everglades, la popolazione di uccelli si è ridotta del 93%. Il parco comprende 607.500 ettari, cioè solo il 20% del sistema originario. Anche questo restante 20% rischia di scomparire se non saranno attuate tutte le azioni di tutela necessarie. Tra la fine degli anni Quaranta e gli anni Settanta, il Genio militare per incarico del Congresso americano ha ridotto di circa 80 chilometri il corso tortuoso del Kissimmee, trasformandolo in un fossato rettilineo, ribattezzato “ Canale C-38”. Il risultato è stato che l’acqua non è più arrivata al lago Okeechobee. L’acqua priva di ossigeno del “ Canale C-38”, ha smesso di scorrere e ha iniziato a ristagnare. Il lago Okeechobee, raggiunto dagli scarichi degli allevamenti e delle piantagioni di canna da zucchero, ha cominciato a morire, mentre gli incendi hanno distrutto gli acquitrini prosciugati. Gli idrocoltori della zona agricola delle Everglades restituiscono acqua carica di fertilizzanti, concimi e pesticidi. In particolare, l’industria dello zucchero è responsabile dell’elevato carico di fosforo delle acque. Nel 1970 l’ottantenne Marjorie Douglas, ha fondato l’associazione Friends of the Everglades, grazie al cui operato ci sono oggi in cantiere degli imponenti progetti per smantellare il complesso sistema di canali e di argini realizzati dal Genio militare. L’opera è iniziata a partire dal Kissimmee che cesserà di essere il “ Canale C-38”, tornando ad essere un fiume. Parte del fiume è già stata ricostruita e anche se i lavori costeranno centinaia di milioni di dollari, la maggior parte degli abitanti della Florida è d’accordo. Nel 1999 la nazione indiana dei Miccosukee si è levata contro le industrie dello zucchero ed ha ottenuto standard qualitativi per le acque più restrittivi. La battaglia per il recupero delle Everglades è ancora in corso. cfr. estesamente Kissimmee (Everglades) Florida 1 Dossier Acqua Le Monde diplomatique, Il Manifesto, marzo 2005 cfr. estesamente De Villiers, M., Acqua, Milano, Sperling e Kupfer Editori, 2003 Ward, Raines Diane. Water Wars. Storie dal pianeta acqua. Carocci editore, Roma, 2004. Fiumi contesi, fiumi all'asciutto I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005 AMERICA Fiume Nazione/i Descrizione Cause Columbia ed affluente Snake Canada, Stati Uniti Ormai il fiume Columbia non scorre quasi più ed è ridotto dalle numerose dighe ad una serie di bacini comunicanti. Prima della costruzione delle dighe il Columbia era teatro di una delle più imponenti risalite di salmoni di tutta l’America settentrionale (tra i 10 e i 16 milioni). Oggi restano, forse, tra i 200 e i 300 mila salmoni selvatici, meno del 3% della popolazione di un tempo. La sola diga Grand Coulee ha devastato 1600 chilometri dell’habitat dei salmoni tra il Columbia ed i suoi affluenti. Le dighe hanno inondato il fondovalle e costretto 2300 persone a lasciare terre e case. Neanche una goccia del Progetto del bacino del Columbia è andata alle tribù indiane: Eppure le acque del Lago Roosevelt, formatosi dopo la costruzione della Grand Coulee, hanno sommerso, in violazione ai trattati del 1855, i preziosi terreni di caccia, pesca e raccolta delle tribù della Riserva indiana di Colville. A valle della Grand Coulee le dighe sono in genere munite di scala di monta per la risalita dei salmoni: Questo non impedisce però la decimazione dei giovani salmoni che scendono verso l'Oceano. Infatti, l'alta velocità e la forte pressione cui sono sottoposti causano l'esplosione della vescica natatoria. E’ stato calcolato che una singola diga uccide il 5-14% dei salmoni adulti che risalgono il fiume Columbia. Gli esemplari di salmone che negli anni Sessanta risalivano il fiume Snake erano in media 130 mila l'anno, alla fine degli anni Novanta si erano ridotti a 15 mila. Nel fiume Snake il salmone argentato si è estinto già nel 1986. Oltre 300 specie ed ecosistemi dipendono dai salmoni. Senza salmoni non c’è cibo per aquile, orsi, lupi e grandi pesci. La foresta dipende dalla decomposizione delle carcasse dei salmoni per importanti nutrienti. Sul Columbia sono state costruite 16 dighe e altre 250 sui suoi affluenti. Trinity California A che punto siamo? Per scongiurare l'estinzione dei salmoni selvatici del fiume Snake, gli ambientalisti, con le tribù indiane ed i Tra le più grandi la Grand Coulee che essendo pescatori chiedono che siano alta 170 metri e priva di scale di monta ha smantellate le quattro dighe sul corso devastato l'habitat dei salmoni. inferiore del fiume. L'associazione American Rivers Network ha Un tempo questo affluente del calcolato che se 75 mila lampadine del vecchio Columbia ospitava un terzo di tutti i tipo venissero sostituite con quelle nuove più salmoni del bacino. efficienti si potrebbe fare a meno della più alta e La demolizione costerebbe circa un potente diga statunitense, la Grand Coulee, sul miliardo di dollari. E' stato calcolato fiume Columbia, che fornisce 6 milioni di che, entro 24 anni dall'abbattimento, la chilowatt (6 megawatt) ed è una delle 66 mila popolazione di salmoni avrebbe fra l'80 del paese. e il 100 per cento di possibilità di E se l'America sembra lontana, va segnalato che tornare ai livelli di un tempo. alla Fiera delle nuove tecnologie di Parigi In un sondaggio del 2001, il 40% degli alcuni ricercatori del Politecnico di Milano abitanti dell'Idaho si era detto a favore hanno presentato ai primi di febbraio un della demolizione, il 40% contrario ed frigorifero che consuma un terzo in meno a un 20% era indeciso. parità di prestazioni; se fosse adottato in Italia Nel 2004 è stata iniziata una campagna basterebbe a eliminare due Grand Coulee. di raccolta firme per chiedere all’amministrazione Bush di procedere Sul basso corso del fiume Snake vi sono 4 dighe alla demolizione delle 4 dighe del basso di cui viene chiesto l'abbattimento. corso dello Snake. Di queste solo una è utilizzata per l'irrigazione e fornisce acqua a meno di venti aziende agricole; le altre sono utilizzate, prevalentemente, contro le inondazioni. Nel 2004 il Bureau of Reclamation ha deciso che il 47% del flusso del fiume va restituito ai pesci! Prima circa il 90% del fiume era utilizzato con dighe e altre derivazioni a scopo irriguo ed idroelettrico. La sottrazione della quasi totalità delle acque aveva causato il drastico declino della popolazione di salmoni, fonte di sostentamento della tribù degli Hoopa Valley e degli Yurok. La decisione della corte americana di restituire le acque al Trinity River è stata unanime e si è basata su più di 20 anni di st udi scientifici e sul supporto dell'opinione pubblica e della stampa. Un ruolo decisivo hanno avuto le proteste delle popolazioni native americane danneggiate. 2 Fonti Montaigne, Fen. Dilemma Columbia. National Geographic Italia – Vol. 7 n.4, aprile 2001. Coyaud, Sylvie. Rompete le dighe. Sito internet: http://www.dweb.repubblica.it/archivio_d/ 2000/02/15/attualità/dalmondo/053dig188 53.html Barnes, Erin. The Snake: a river most endangered. World Rivers Review, June 2004. Brink, Elizabeth. Tribes celebrate decision to restore Trinity River fisheries. World Rivers Review, August 2004. Fiumi contesi, fiumi all'asciutto I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005 AMERICA Fiume Nazione/i Descrizione Cause A che punto siamo? Colorado Stati Uniti, Messico (Nord America) Il fiume è ridotto a poco più di un torrente nell'area del delta e si prosciuga prima di raggiungere il mare in alcuni periodi dell'anno. Questo ha causato la distruzione dell'ecosistema fluviale del delta e della pesca. Risulta tra i fiumi più inquinati del pianeta. A partire dagli anni'60 questo corso d'acqua ha subito un marcato peggioramento quali-quantitativo ed è divenuto inutilizzabile per il Messico. L'impossibilità di irrigare con le acque del Colorado ha provocato una forte riduzione della produzione agricola messicana. Anche la produzione agricola delle regioni orientali e meridionali degli Stati Uniti è diminuita. Nell'umida Louisiana la risicultura è stata abbandonata mentre si è diffusa nell'arido West. A causa della fluttuazione giornaliera dovuta ai rilasci per la produzione di elettricità delle dighe si ha un rilascio di acqua fredda dal fondo degli invasi che ha provocato il declino delle specie ittiche locali. Tra le principali cause vi sono le massicce deviazioni idriche verso le regioni dell'Ovest degli Stati Uniti, a partire dalla fine del XIX secolo; ed in particolare, la costruzione di immense dighe e di canali di derivazione. Tra le dighe più grandi c'è la Hoover Dam, la cui acqua viene trasferita in California attraverso un acquedotto di 350 km, utilizzando quasi un terzo dell'energia generata dalla diga per pompare l'acqua. Circa il 90% dell'acqua del fiume viene prelevata da città e aziende agricole americane, per alimentare le piscine di Los Angeles e fornire elettricità alla città elettromostro, dagli sfrenati consumi energetici, di Las Vegas. Sul peggioramento qualitativo incidono anche le attività in dustriali. Le organizzazioni ambientaliste hanno intentato un'azione giudiziaria contro l'Amministrazione Federale Americana affinchè almeno un dieci per cento della portata del fiume possa raggiungere nuovamente il delta, consentendo la ricostruzione di parte dell'ecosistema originario. Colorado: lago artificiale Powell Stati Uniti (Nord America) Il lago Powell che si è formato in seguito alla realizzazione della diga di Glenn Canyon nei primi anni '50, oggi si sta svuotando ed ha perso il 60 percento dell'acqua che aveva. Dovrebbe rilasciare ogni anno 8,23 milioni di piedi cubi d'acqua. Di fatto ne ha spesso rilasciato più di quanta ne riceveva. In tempi di abbondanza questo non importava, perché gli stati a monte della diga non consumavano tutta la loro parte. Ora che l'acqua scarseggia, grandi città come Denver e municipalità agricole, o riserve native, tutti reclamano la loro quota. Intanto il lago si svuota: a questo ritmo si prevede che dal 2007 non sarà più in grado di produrre energia elettrica. Poco a poco il fondo del lago si trasformerà in uno stagno di alghe infestanti. Diventerà una «vasca morta», con i depositi di decenni di residui chimici dell'agricoltura ormai concentrati che si mescoleranno al flusso del fiume, per scorrere giù nel famoso Grand Canyon, che si trova appena a valle. Le ricerche sui cicli di siccità dicono che tutto il (relativamente umido) ventesimo secolo è stato in quest'area l'eccezione in una storia di siccità ricorrenti. Tutte le opere di sviluppo sul fiume, e anche l'accordo tra st ati sulla suddivisione delle sue acque, sono calibrati sui calcoli fatti nel 1922 sulla portata del fiume - che si sono in seguito rivelati sovrastimati. Gli ambientalisti chiedono lo smantellamento della diga di Glenn Canyon per evitare le ricadute negat ive dello svuotamento in atto del lago Powell. Kennebec Maine Il 1 luglio scorso lo stato del Maine ha fatto saltare la diga sul fiume Kennebec, la più grande smantellata negli USA dal 1960 a oggi. Secondo lo scrittore americano James McPhee, sceso in canoa nelle rapide che rinascevano e scintillavano nel sole, "tra qualche anno, diremo: Questo giorno ha segnato l'inizio della fine". Fonti World Commission on Dams sito internet: www.dams.org TFDD (Transboundary Freshwater Dispute Database), U.S. Agenzia UNDP dell'ONU Carlini, Franco. Terra Terra , Il Manifesto, 1 dicembre 1999. cfr. estesamente Brown, Lester., Piano B. Edizioni Nel 1974 gli Stati Uniti hanno costruito Ambiente, Milano, 2004. un impianto di desalinizzazione, Postel, Sandra., Pillar of Sand. W.W. costato 1 miliardo di dollari. L'acqua da Norton & Company, New York, 1999. irrigazione fornita per 350 dollari De Villiers, M., Acqua, Milano, Sperling e l'acre-foot costa 300 dollari per acreKupfer Editori, 2003 foot di sola desalinizzazione. Shiva, Vandana., Le Guerre dell'acqua, Feltrinelli, Milano, 2003. Rusca, M.. Simoncelli, M., Hydrowar. Ediesse, Roma, 2004. Forti, M.. In gara per l'acqua del Rio Colorado, Il Manifesto del 5 maggio 2004 Coyaud, Sylvie. Rompete le dighe. Sito internet: http://www.dweb.repubblica.it/archivio_d/ 2000/02/15/attualità/dalmondo/053dig188 53.html 3 Fiumi contesi, fiumi all'asciutto I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005 AMERICA Fiume Nazione/i Descrizione Cause Platte Nebraska Fiume di cui è stato recuperato l’alveo originario. Sono state ripristinate anche le aree umide alimentate dal fiume. Nel 1994 la National Wildlife Federation e lo stato del Nebraska vinsero congiuntamente una causa da 7,5 milioni di dollari contro le imprese costruttrici della diga sul fiume. Il denaro riscosso fu utilizzato per acquistare e recuperare l’alveo del fiume e le zone paludose circostanti, e consentì di controllare circa 4000 ettari di terreno, compresi 20 chilometri di lotti edificabili che si affacciavano direttamente sul fiume. Fiume con deficit idrico. Le sei dighe costruite sul fiume oltre a ridurre il flusso idrico, degradano la qualità delle acque e bloccano l’accesso ai salmoni, di cui vivevano i nat ivi americani. Danneggiate le tribù Klamath, Hoopa e Yurok. Nel settembre del 2002 è avvenuta quella che è stata definita una strage da status quo. Infatti, l’amministrazione Bush ha mantenuto lo status quo non riducendo i prelievi per l’agricoltura che in questo territorio arido ha consumi elevatissimi. Il risultato è stato che, non restituendo acqua al fiume, il livello idrico è sceso tanto da causare la morte di 33.000 salmoni. Sei dighe ed elevati consumi agricoli. Klamath Elwha River California Stati Uniti A che punto siamo? Fiume che sta per essere restituito al suo popolo, la tribù degli Elwha Klallam. Circa 70 miglia di questo fiume sono state bloccate da due tra le più grandi dighe costruite in America. I biologi stimano che la risalita annuale dei salmoni, di cui si nutriva la tribù, sia ridotta all'1% dei suoi livelli storici. Le due dighe hanno avuto un effetto devastante per la tribù degli Elwha Klallam che dipendevano dal fiume per sussistenza fisica e culturale. In particolare, bloccando il passaggio dei pesci per oltre il 90% degli habitat storici, è stato di fatto negato alla tribù il diritto a pescare nel fiume sancito nel trattato con il governo statunitense firmato nel 1855. Le due dighe hanno anche inondato numerose aree d'importanza spirituale e culturale per la tribù. 4 Fonti cfr. estesamente De Villiers, M., Acqua, Milano, Sperling e Kupfer Editori, 2003 Nel 2001 i tentativi dei funzionari federali di salvare tre specie ittiche hanno provocato le ire degli agricoltori, quando è stato interrotto il flusso dell’acqua per l’irrigazione. L’amministrazione Bush è intervenuta favorendo gli agricoltori e provocando in questo modo la moria di 33.000 salmoni nel settembre del 2002. Il 14 marzo 2005 c’è stata una grande manifestazione ed una conferenza presso Old Sacramento, in occasione del Day of Action organizzato dall’IRN. Ambientalisti e nativi americani continuano la battaglia perché le 6 dighe siano demolite, consentendo, come stabilito nel trattato del 1855, che il fiume torni ai salmoni e al popolo dei fiumi. Montaigne, Fen. La grande sete National Geographic Italia Vol; 10, n.3, 2002. Nel 1992 il Congresso americano ha approvato il progetto di demolizione delle due dighe. Che però non è ancora partito per alcuni intoppi burocratici. Dopo 90 anni di lotta la tribù degli Elwha Klallam avrà finalmente l'opportunità di riavere il fiume negato loro per quasi un secolo. I biologi avranno l'opportunità di osservare come si ricostituisce un ecosistema fluviale e di monitorare le modalità di ritorno dei salmoni. Lune, Willow. Fighting the Good Fight. World Rivers Review, october 2004 Brink, Elizabeth. Laying down the law on Klamath salmon. World Rivers Review, August 2003. Willow, Lune. California event highlights importance of healthy rivers to tribes. World Rivers Review, April 2005. Fiumi contesi, fiumi all'asciutto I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005 AMERICA culturale per la tribù. Fiume Nazione/i Descrizione Cause A che punto siamo? Rappahannock Virginia Nel febbraio del 2004 è stata fatta saltare la Embrey Dam che tratteneva le acque del Rappahannock River. Eretta nel 1910 la diga era divenuta vetusta e presentava anche problemi per la sicurezza. Era la principale barriera alla migrazione dei pesci. Il recupero completo del fiume dovrebbe avvenire entro il 2006. Baraboo Wisconsin Grazie alla rimozione di uno sbarramento c’è stato un incremento nella diversità da 11 a 26 specie ittiche in pochi anni. I fiumi hanno spesso una rapida capacità di ripresa quando gli si ridanno le acque. Rio Grande /Bravo Stati Uniti, Messico (Nord America) Il fiume non arriva più a sfociare nel Golfo del Messico: nell'ultimo tratto è ridotto a un rigagnolo fangoso, poi evapora. Nel 1993 il Rio Grande è stato dichiarato il fiume più degradato di tutto il paese per scarichi fognari non trattati, pesticidi e residui industriali. Nella zona di Nogales il degrado quali-quantitativo del fiume è la principale causa di malattie per la popolazione di ambedue i lati del confine. Negli ultimi 10 anni il Messico ha trattenuto più acqua di quanto stablito nel trattato del 1944 nei reservoirs delle sue dighe sul Rio Conchos, il maggiore affluente del Rio Grande, nello stato di Chihuahua. Così, 1.500 chilometri più a valle, i coltivatori del Texas sud-orientale vedono arrivare appena il 40% dell'acqua disponibile in annate normali - e hanno dovuto razionarla. A partire dalla fine del XIX secolo la domanda d'acqua per l'agricoltura e per gli acquedotti urbani lungo i 3000 km del fiume è aumentata. All'epoca del trattato del `44 nella valle del rio Grande vivevano 200mila persone, oggi 20 milioni. Le città gemelle di El Paso (Texas) e Ciudad Juarez (Chihuahua) erano villaggi di frontiera: ora fanno insieme oltre 2 milioni di abitanti, e chiedono acqua. La valle del Rio Grande (sulla sponda nord, Texas) ha avuto un boom agricolo negli anni `30 e '40, con colture che «bevono» tanto, agrumeti e canna da zucchero. Il 90% dell'agricoltura dipende dall'irrigazione ed è alimentata proprio dal Rio Grande e dalle falde acquifere, il grande bacino sotterraneo chiamato Hueco Bolson tra il Texas occidentale e il New Mexico. Ma ora anche le falde sono quasi esaurite, e la domanda urbana compete con quella agricola. A questo si sono aggiunti fenomeni di siccità. Sacramento ed affluente Butte Creek California (Nord America) Gli ecosistemi acquatici del Sacramento risultano decimati. Dal 1989 i salmoni che risalivano la corrente sono stati aggiunti alla lista delle specie in estinzione. Nel 1999 sono state demolite le dighe del Butte Creek per avviare il risanamento ambientale del fiume ed in particolare, del delta del Sacramento. Grazie alla demolizione delle dighe, la popolazione media dei salmoni che risalgono il fiume in primavera è passata da meno di 1000 esemplari a circa 6000. Le dighe a scopo idroelettrico e la deviazione delle acque, a scopo irriguo, fanno salire i livelli di salinità sopra i limiti di tolleranza dei pesci. Molti pesci sono risucchiati dalle pompe per l'acqua. Fonti La demolizione è stata effettuata grazie Brink, Elizabeth. Dam demolition frees alla battaglia condotta per 20 anni da the Rappahonnock River World Rivers un gruppo di ambientalisti. Review, April 2004 Gli ambientalisti hanno presidiato all'evento indossando delle T-shirts con la scritta: Let the River Run Free Brink, Elizabeth. Fish rebound as dams come down in two US watersheds. World Rivers Review, December 2001. 5 Città del Messico ha chiesto di rivedere il trattato sul fiume stipulato nel 1944 tra Stati Uniti e Messico, e di formalizzare un trattato internazionale che costituirebbe la principale garanzia di una gestione pacifica delle acque del Rio Grande. TFDD (Transboundary Freshwater Dispute Database), U.S. Forti, M.. Il conflitto sul Rio Grande, Il Manifesto del 29 maggio 2002 cfr. estesamente De Villiers, M., Acqua, Milano, Sperling e Kupfer Editori, 2003 Rusca, M.. Simoncelli, M., Hydrowar. Ediesse, Roma, 2004. Brink, Elizabeth. Fish rebound as dams come down in two US watersheds. World Rivers Review, December 2001. cfr. estesamente Postel, Sandra. Last Oasis. W.W. Norton & Company, New York, 1992. Fiumi contesi, fiumi all'asciutto I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005 AMERICA Fiume Nazione/i Descrizione McCloud California Nel 2004 la tribù dei Winnemen ha protestato effettuando una danza della guerra contro l’ulteriore innalzamento della diga che li ha privati della pesca, della terra e di molti siti sacri. La tribù di nativi americani si era stabilita da oltre 1000 anni nei pressi del fiume. Circa 60 anni fa è stata costruita la diga Shasta, principalmente a scopo irriguo. I bulldozer abbatterono le loro abitazioni e distrussero il cimitero dei Winnemem. Ora un ulteriore innalzamento minaccia nuovi siti sacri di questa popolazione. La diga bloccò la risalita dei salmoni, principale risorsa economica della tribù, i benefici della diga sono andati solo agli agricoltori californiani. Lago Owens Sierra Nevada California Il lago si è prosciugato. All'inizio del secolo scorso la vallata del Owens Lake era fertile e aveva un'agricoltura lussureggiante. Il Geological Survey degli Stati Uniti ha documentato una perdita del 35% della vegetazione presente nella valle prima degli anni '90. Le falde sotterranee non sono più sufficienti a far vivere la vegetazione; da 75 mila acri di coltivazioni negli anni '20 ne restano 12 mila. Cause Nel 1913 gli abitanti della Owens Valley accettarono di vendere l'acqua alla città di Los Angeles e fu costruito un condotto che trasporta fino a 600 milioni di metri cubi di acqua all'anno. L'acquedotto pesca direttamente dagli immissari che scendono dalla Sierra. A che punto siamo? Fonti Gli ambientalisti chiedono al governatore Schwarzenegger di introdurre dei contatori nelle città californiane, in quanto risulta che la popolazione sarebbe portata a consumare un 20% in meno di acqua, in seguito alla sola installazione degli apparecchi. I nativi americani ribadiscono: “I nostri bambini hanno bisogno dei nostri percorsi religiosi, del nostro linguaggio e dei luoghi sacri per potersi dire Indiani Wintu in futuro” Sabel, Elizabeth. California tribe performs war dance to protect damthreatened sacred sites. World Rivers Review, October 2004. Nel 1998 Los Angeles si è impegnata a riempire il letto del lago con un sottile strato di umidità, a piantare una vegetazione resistente al sale e a posare un sottile strato di ghiaia. I residenti temono che il rimedio dell'acquitrinio "antipolvere" possa essere peggiore del male (zanzare. odore di marciume ...) e si chiedono da dove sarà presa l'acqua. Forti, M.., Los Angeles, la sabbia e l'acqua, Il Manifesto 8 agosto 2000. cfr. estesamente De Villiers, M., Acqua, Milano, Sperling e Kupfer Editori, 2003 Oggi il lago Owens è la principale fonte singola di inquinamento atmosferico da particelle di tutti gli Stati Uniti. Per decenni, gli abitanti delle zone circostanti la Sierra Nevada sono stati esposti alle nubi di polvere salmastra inquinata da residui tossici di pesticidi che si sollevano dalla superficie del lago prosciugato, non molto diverse, in volume e contenuto da quelle formate dal lago d'Aral. Reventazon Costa Rica Fiume gemello del Pacuare devastato da una diga a scopo Costruzione della diga de la Angostura, idroelettrico che lo ha ridotto ad un rigagnolo, togliendo le conclusa nel 2002. sue acque alle comunità locali. Le migliaia di posti di lavoro promesse dall'Ice (Istituto Co staricano di Elettricità) in cambio del mostro si sono volatilizzate in cinque anni, il tempo di aprire e chiudere il cantiere. 6 Ognibene, Silvia. Una diga inutile per il Costarica. Il Manifesto, 8 settembre 2005. Fiumi contesi, fiumi all'asciutto I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005 AMERICA tempo di aprire e chiudere il cantiere. Pacuare Costa Rica Fiume a rischio, minacciato dal 1997 dal progetto di costruzione di una diga alta 143 m Il rio Pacuare, in Costarica, è tra i fiumi che scorrono ancora liberi ma potrebbe durare poco. L'Ice, Istituto Costaricano di Elettricità, intende costruirvi entro il 2007 una diga: 150 MegaWatt di potenziale installato, 143 metri di altezza per 310 di lunghezza, la diga formerà uno specchio d'acqua di quasi 13 kmq. Sotto il lago artificiale scompariranno le comunità Valle Escondido, Simiriñak, Awari e Rimari, racchiuse nelle riserve indigene BarbillaDantas e Chirripò. Con esse se ne andranno la foresta pluviale vergine, le specie animali che ci abitano (da queste parti giaguari e puma vivono ancora indisturbati), e la fragile economia locale che ha scommesso tutto sul turismo sostenibile e d'avventura legato al fiume. Il Pacuare è fra i quattro migliori fiumi al mondo per praticare questo sport. E la popolazione non india dei paesi vicini da sempre vive di agricoltura e allevamento: i contadini e i produttori di formaggio artigianale stanno mettendo a punto un progetto di turismo rurale chiamato La ruta del queso che dovrebbe servire a dare un futuro ai figli, grazie a piccole attività ricettive create all'interno delle fattorie». Il progetto non fornisce dati sufficienti in merito all'impatto sulle comunità locali e manca la valutazione degli impatti sulla vita del fiume, in particolare sui pesci, risorsa di cibo per gli indigeni. Ma alla popolazione del Costa Rica serve davvero l'energia prodotta con la diga sul Pacuare? «Piuttosto serve a far ingrassare i produttori privati di energia elettrica alle spalle dello Stato: le dighe in possesso dell'Ice, dunque di proprietà statale, non vengono fatte funzionare a dovere per favorire le imprese private», dice Osvaldo Durán Castro, professore di sociologia all'Università del Costa Rica e presidente dell'Associazione Progetti Alternativi per lo Sviluppo Sociale. «Un esempio per tutti: l'invaso dell'Arenal, che è lo stabilimento idroelettrico più grande del paese, è stato tenuto per 5 anni con le turbine ferme, così da dover ricorrere all'acquisto dell'energia prodotta dai privati. Se gli impianti già esistenti venissero fatti funzionare appieno, l'energia disponibile supererebbe le necessità. Ma si continuano a costruire dighe, distruggendo le foreste vergini e le comunità che ci vivono, perché il surplus di energia prodotta è destinato ad essere venduto agli altri paesi del Centroamerica, come previsto dal Plan Puebla-Panama, con lauti profitti per le imprese private». Le comunità locali, e la ONG Save the Pacuare River Foundation hanno ottenuto il blocco del progetto da parte dell'agenzia nazionale per l'ambiente SETENA. Ma il governo la pensa diversamente e dice che l'energia elettrica prodotta con la diga sul Pacuare serve per rispondere alle necessità energetiche del paese, che crescono al ritmo del 5,5% l'anno. Per convincere la gente dei benefici che la diga porterà, l'Ice, assieme ai tecnici e agli ingegneri, ha cominciato a mandare a Turrialba antropologi e sociologi. E offre posti di lavoro con stipendi di tutto riguardo, specialmente agli attivisti che più si battono contro la costruzione dell'impianto. L'Ice ha pensato anche ai proprietari dei lodges nel Parco del Tortuguero, dove il Pacuare si butta nell'Atlantico e ogni anno vanno centinaia di turisti per vedere le tartarughe durante la deposizione delle uova. Le tartarughe depongono le uova nel luogo esatto in cui sono nate e per ritrovarlo si orientano seguendo la temperatura dell'acqua, più fredda dove i fiumi sfociano in mare, e la geografia dei sedimenti disegnata dai fiumi alla foce. La soluzione messa a punto dall'Ice consiste in un indennizzo: un tanto per ogni tartaruga scomparsa. Monti, Aguirre. Saving the Pacuare. World Rivers Review, April 2005. Ognibene, Silvia. Una diga inutile per il Costarica. Il Manifesto, 8 settembre 2005. Fiume Nazione/i Descrizione Cause A che punto siamo? Fonti Papagayo Messico Fiume a rischio per la realizzazione della diga La Parota, alta 162 metri che sommergerebbe un'area di 170mila chilometri quadrati. Le terre che finirebbero sott'acqua sono quelle di 25mila agricoltori che vivono di ciò che vi seminano (quello che si chiama agricoltura di sussistenza) e di altre 50mila persone in tutta la zona. La diga La Parota è stata concepita per alimentare una centrale idroelettrica che servirebbe la zona turistica di Acapulco, giù sulla costa del Pacifico, e sarebbe connessa alla rete di trasmissione internazionale in previsione di vendere energia anche agli stati sudoccidentali degli Usa. Tutto questo non porterà grande vantaggio alle persone che avranno perso le terre da coltivare, senza contropartita. La diga La Parota in effetti è l'opera più grande di un grande progetto di infrastrutture chiamato «Piano Puebla-Panama» E' la prima opera che in Messico suscita un conflitto popolare. Il 27 luglio 2003 Marco Antonio Suastegui Muñoz e Francisco Hernandez Valeriano sono stati arrestati con l'accusa di aver sequestrato un ingegnere della Commissione elettrica federale durante un blocco di protesta. Solo che i due arrestati non erano presenti nel momento del presunto sequestro. Suastegui e Hernandez sono tra i Forti, Marina. Messico, arresti attorno alla diga. Il Manifesto, 6 agosto 2004. 7 Fiumi contesi, fiumi all'asciutto I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005 AMERICA Silala Rio Lauca Cile, Bolivia Cile, Bolivia - che dovrebbe integrare il Messico meridionale e il Centroamerica con sistemi di trasporti, centrali energetiche e altro, per «promuovere la transizione dell'economia della regione» verso un modello rivolto all'export e integrato al mercato globale. dirigenti più attivi della protesta popolare contro la diga. L'International Rivers Network denuncia «una strategia di inventare accuse penali contro i leader più in vista delle comunità, per metterli in galera e destabilizzare il movimento». Il Silala scorre in territorio boliviano ma raggiunge il Cile attraverso un canale costruito nel 1906, grazie ad una concessione boliviana alla compagnia Ferrocarril Antofagasta. L'impresa Ductec a cui la Bolivia ha concesso i diritti sul fiume non consente al governo cileno e alla Ferrocarril l'utilizzo dell'acqua. La situazione è difficile in quanto il Cile sostiene che il Silala dovrebbe essere so ggetto alle normative internazionali mentre la Bolivia sostiene che sia soggetto solo alle sue leggi nazionali. cfr. estesamente Negli ultimi anni le comunità a valle che utilizzano le acque del fiume per l'agricoltura di sussistenza e per lo sfruttamento delle miniere di carbone risultano enormemente penalizzate dalla riduzione delle sue portate. Il fiume attraversa il Parco Nazionale Lauca del Cile, per il quale rappresenta l'habitat naturale di molte specie che dipendono dall'acqua del fiume. La prima disputa tra Cile e Bolivia per questo fiume si è verificata nel 1962 quando il Cile ne ha deviato l'acqua per irrigare la regione del Nord Azapa e per la città di Arica. L'indiscriminata costruzione di dighe ha ulteriormente ridotto le portate di cui beneficiavano le comunità di valle. C'è un progetto del National Heritage Institute e della ONG cilena CODEFF per l'equa allocazione delle acque e la protezione della biodiversità ittica. Bassa la possibilità di conflitto a causa del fiume Lauca. cfr. estesamente Questo piccolo fiume conteso è divenuto un simbolo delle difficili relazioni cileno-boliviane. Rusca, M.. Simoncelli, M., Hydrowar. Ediesse, Roma, 2004. Rusca, M.. Simoncelli, M., Hydrowar. Ediesse, Roma, 2004. Sinù Colombia Oltre 70.000 persone sono state danneggiate dalla costruzione della diga Urrà I. Si tratta delle comunità Embera-Katio e degli indigeni Zenù. La portata del fiume è stata ridotta e la pesca è crollata; Nel 2001 Kimy Pernía Domicó, leader Embera nella battaglia contro le dighe è stato rapito e presumibilmente ucciso. La diga da 340-megawatt Urrà I ha iniziato a funzionare nel 2000. E’ stata costruita dalla compagnia svedese Skanska. Il progetto è stato finanziato al 40% dal governo colombiano e al 60% ha ricevuto finanziamenti internazionali, fra questi quelli della Canadian Export Development Corporation, della Swedish Nordbanken e della Nordic Investment Bank. La comunità Embera chiede al governo colombiano il rispetto degli accordi firmati nel 2000 sulla restituzione della terra, la condivisione dei benefici della diga, sui nuovi insediamenti e chiede che finiscano le violenze contro le comunità indigene coinvolte dal progetto. Aguirre, Monti. Unfulfilled promises: indigenous people press for justice on colombian dam. World Rivers Review, February 2005. Fiume Nazione/i Descrizione Cause A che punto siamo? Fonti Rio Chixoy Guatemala Fiume di cui è stata privata la comunità Maya per costruire la diga di Chixoy. La costruzione della diga risentì fortemente della guerra e della politica di “reinsediamento forzato” attuata dalla giunta militare guatemalteca per controllare la guerriglia nelle zone interne del paese con “villaggi modello” militarizzati. La campagna di terrore nei confronti degli indigeni Maya Achì che vivevano a Rio Negro, nei pressi della diga, iniziò nel 1980 dopo il rifiuto della popolazione di spostarsi. Tra i mesi di febbraio e settembre ’82 gli squadroni della morte della dittatura guatemalteca, guidata dal generale Rios Montt, trucidarono metà della popolazione del villaggio Rio Negro (487 persone tra cui La diga di Chixoy è stata costruita nell’ambito del Progetto Idroelettrico Chixoy da un consorzio controllato dall’italiana Impregilo (già Cogefar), Nel 1975 l’INDE (Instituto Nacional De Electrificacion) annunciò pubblicamente che l’obiettivo era quello di fornire al paese un approvvigionamento energetico affidabile. In realtà la centrale non ha mai funzionato oltre il 70% della potenza prevista, e la diga si è rivelato un disastro sia dal punto di vista finanziario che da quello di vista energetico. Circa un terzo della capacità del Guatemala si Nel 1997 il Tribunale Internazionale dei Popoli Indigeni di Denver chiedeva che Il governo italiano accertasse le responsabilità, garantisse gli impegni internazionali presi in materia di ambiente e adottasse linee guida sui popoli indigeni in materia di attività di cooperazione bilaterale; Banca Mondiale, governo italiano e Impregilo provvedessero al risarcimento della popolazione ed al recupero delle aree danneggiate dalla Forti, Marina. I maya occupano la diga di Chixoy. Il Manifesto, 11 settembre 2004. Aguirre, Monti. Chixoy dam’s deadly legacy. World Rivers Review, April 2004 8 cfr. estesamente sito internet: www.gfbv.it/3dossier/h2o/dighe.html Rapporto Grandi dighe, diritti dei popoli e dell’ambiente scritto da Liliana Cori, Francesco Martone coordinatori della Campagna per la riforma della Banca Fiumi contesi, fiumi all'asciutto I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005 AMERICA popolazione del villaggio Rio Negro (487 persone tra cui donne e bambini). Nonostante i massacri sia la Banca Mondiale che la Banca Interamericana di Sviluppo continuarono a finanziare il progetto. Dopo il riempimento della diga le popolazioni, allontanate dall'acqua del fiume, sono state ridotte in condizioni di estrema povertà ed oltre alla diminuzione delle terre non c’è lavoro nella zona. L'ente responsabile della risistemazione degli sfollati (Inde) è stato privatizzato: oggi la gestione della centrale è passata a aziende energetiche private che rifiutano di riconoscere gli accordi pregressi. Così Pacux, uno dei centri in cui vivono gli sfollati non ha più energia elettrica perché non ha pagato le bollette - e senza elettricità non ha neppure acqua potabile. «Ho perso il mio frutteto e il bestiame, allora ero benestante. E quel che ci hanno dato in cambio è terreno pietroso», dice (alla reuter) Juan Alvarez, 72 anni. La scarsa conoscenza degli ecosistemi locali ha reso impossibile una valutazione dell’impatto ambientale. Inoltre, la sedimentazione è molto più alta del previsto e la diga si riempirà di terra in tempi brevi. La diga è stata realizzata in un territorio ad alto rischio sismico ed ha altissime spese di manutenzione e di consolidamento. Circa un terzo della capacità del Guatemala si produce in impianti diversi da Chixoy. Non solo la popolazione che si opponeva alla diga non è stata consultata ma è stata trucidata dagli squadroni della morte della dittatura del Guatemala. Inesistente la valutazione d’impatto ambientale. recupero delle aree danneggiate dalla diga. Nel settembre del 2004 centinaia di persone, tutti contadini, per lo più indios maya, hanno occupato la diga di Chixoy per chiedere una commissione mista tra governo, sfollati e le due banche finanziatrici, per rivedere la faccenda dei risarcimenti. L'ente Inde, preposto ai risarcimenti, considera, infatti, ingiustificate le rivendicazioni. Le banche affermano di aver esaurito le loro responsabilità. Henry Monroy, dell'ufficio diritti umani della Procura generale del Guatemala, ribatte: «Le richieste delle persone che stanno occupando gli impianti della Inde risalgono a quando la diga è stata costruita: le comunità sono state sfollate dalle loro terre e il governo aveva promesso sviluppo, ma nulla è avvenuto». Peggio: il mese scorso il governo del Guatemala ha annunciato progetti per altre dighe, di cui due sul fiume Chixoy. E questo ha fatto davvero infuriare gli sfollati. L’IRN insieme con altre ONG sta lavorando con le comunità danneggiate per documentare il degrado legale ed ambientale, la povertà e la malnutrizione causati dalla diga di Chixoy. Si spera che questo spinga le autorità ad assumersi le loro responsabilità e Banca Mondiale, Inter-American Development Bank e governo del Guatemala a riparare ai danni. Campagna per la riforma della Banca Mondiale e da Jaroslava Colajacomo ricercatrice della Fondazione Internazionale Lelio Basso per il Diritto e la Liberazione dei Popoli Fiume Nazione/i Descrizione Cause A che punto siamo? Fonti Usumacinta Messico, Guatemala Fiume minacciato dalla realizzazione di dighe. Questo provocherebbe l'inondazione di un'area calcolata fra i 10 ed i 12 mila chilometri quadrati (quasi la terza parte della regione del Petén, in Guatemala), dove si trovano 800 punti archeologici, tra i quali Piedras Negras, Yaxchilán e Altar de Sacrificios, e casolari cooperativi abitati da oltre 50.000 persone. Causerebbe, inoltre, la perdita di milioni di alberi di legno pregiato. La costruzione sarebbe un'opera faraonica, dato che il tipo di suolo carsico del Petén permette infiltrazioni e sono necessarie opere di cementificazione molto profonde ad alto costo. Il beneficio del progetto andrebbe in maggior misura al Messico mentre il danno, l'inondazione, toccherebbe al I presidenti Alfonso Portillo del Guatemala e Vicente Fox del Messico, hanno annunciato la costruzione di dighe idroelettriche ne Los Altos dell'Usumacinta. Questo è stato uno degli accordi presi il 28 giugno nella "Expo - Investimento 2002" realizzata nella Cumbre di Mérida, in Yucatán, Messico. La firma del memorandum di cooperazione tecnica con il Centroamerica ha dato formalmente inizio alla costruzione delle dighe idroelettriche dell'Alto Usumacinta, che consistono di "cinque piccole dighe" che partono dalla frontiera tra il Petén, in Guatemala, e Marqués de Comillas in Chiapas e Alcuni mesi fa, nell'aprile del 2002, il Commissario Presidenziale del Messico per il Piano Puebla Panama (PPP), Florencio Salazar, ha dichiarato al parlamento centroamericano: "Sarò chiaro: non esiste nessun progetto, non c'è nessuna intenzione di costruire una diga idroelettrica sul fiume Usumacinta, semplicemente perché le comunità del Petén non la vogliono". Il PPP ha promesso consultazioni pubbliche per la realizzazione dei Megaprogetti e di rispettare le culture CIEPAC (Centro de Investigaciones Económicas y Políticas de Acción Comunitaria) sito internet: www.ciepac.org 9 Fiumi contesi, fiumi all'asciutto I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005 AMERICA Cenepa Perù, Ecuador Messico mentre il danno, l'inondazione, toccherebbe al Guatemala. Il Messico utilizzerebbe la sua parte di energia e comprerebbe quella del Guatemala, o la venderebbe a El Salvador". Il fiume Usumacinta ha come principali affluenti i fiumi Lacantún, Ixcán, Xattbal, Chixoy o Salinas e de La Pasión. La conca possiede il 20% dei corsi d'acqua del paese e può travasare grandi volumi di acqua e di energia alla penisola dello Yucatán. Quindi, il Sistema "Usumacinta-Tulhá" (UsuTulhá) si prefigge di controllare i fiumi Tulijá e Usumacinta che inondano molta parte della pianura costiera degli stati di Tabasco e di Campeche in parte a causa dei grandi disboscamenti operati dalle imprese del legname. Le dighe sarebbero collegate tra loro per mezzo di tunnel e canali. Si vuole che il Sistema "Usu Tulhá" sia "il più importante progetto multifunzionale in Messico - per produzione idroelettrica, alimentazione e sv iluppo integrale". Guatemala, e Marqués de Comillas in Chiapas e terminano nel territorio dello stato di Tabasco con il progetto binazionale idroelettrico "Boca del Cerro". L'opera avrà un costo di 240 milioni di dollari USA versati dalla Banca Interamericana di Sviluppo (BID) "per appoggiare un progetto di interconnessione elettrica in America Centrale, primo passo verso l'integrazione energetica mesoamericana presentata nel Piano Puebla Panama PPP". Megaprogetti e di rispettare le culture indigene. I governi hanno firmato il Trattato 169 della OIT sui diritti dei popoli indigeni e tribali. Da parte sua, il presidente Fox ha promesso che non si sarebbero costruite opere che gli indigeni non volessero. Nel marzo del 2002, nel I Foro Mesoamericano per la Vita, Fronte Regionale contro le Dighe (www.ciepac.org), svoltosi nel Petén guatemalteco, sulle rive del fiume Usumacinta, più di 300 partecipanti di comunità indigene e contadine del Chiapas e di altri paesi del Centroamerica, del Caribe e del Sudamerica, hanno rifiutato categoricamente la costruzione di queste dighe e la realizzazione di progetti che vogliono seppellire la loro terra, la loro storia e cultura sotto le acque dello "sviluppo". Nonostante ciò i presidenti Alfonso Portillo del Guatemala e Vicente Fox del Messico, hanno annunciato nel 2002 la costruzione di dighe idroelettriche ne Los Altos dell'Usumacinta. Fiume conteso che è divenuto causa di conflitto armato fra Perù ed Ecuador. I due paesi si contendono l'alta valle del fiume. Nel 1981 Quito tenta l'occupazione di una posizione peruviana lungo il fiume e la reazione di Lima provoca circa 200 vittime tra morti e feriti. Nel conflitto 1995-98 tra i due paesi per questioni di confine il fiume ha svolto un ruolo di primo piano. La situazione va monitorata in quanto l'Ecuador ha riconosciuto il confine stabilito nel 1942 ma ha lasciato intravedere la possibilità di nuove tensioni. cfr. estesamente Rusca, M.. Simoncelli, M., Hydrowar. Ediesse, Roma, 2004. Fiume Nazione/i Descrizione Cause A che punto siamo? Fonti Paranà Brasile, Bolivia, Paraguay, Uruguay, Argentina Notevole riduzione delle portate del fiume che ne ha peggiorato le condizioni di navigabilità ed ha provocato danni ambientali di cui non è mai stata effettuata la valutazione. In particolare, la diga di Yacyretà ha cancellato l’ecosistema del tratto fluviale nel quale vivevano gli indios, con un’economia di sussistenza basata sulla pesca e sul commercio locale di artigianato. Tra gli effetti diretti che hanno subito le popolazioni indigene Mbya Guaranì in seguito all’allagamento e alla scomparsa delle isole su cui vivevano, c’è la perdita di Sul fiume sono state costruite più di 50 dighe. La rete International Rivers Network chiede che sia abbandonato il progetto di finire di riempire il lago artificiale, che, se realizzato, causerebbe altri 80 mila sfollati. Nel 2004 più di 20.000 persone hanno manifestato contro l'intenzione dei governi del Paraguay e dell'Argentina di innalzare il livello della diga. Nel corso della manifestazione è stato chiesto che l'Inter-American Forti, Marina. La diga di Yaciretà fa acqua. Il Manifesto, 13 maggio 2004. Acerbi, Marcelo H. Iberá wetlands threatened by rising waters. World Rivers Review, August 2003. Switkes, Glenn. World Bank investigation confirms serious problems at Yacyretá as presidents push to complete project. Word Rivers Review, April 2004. Switkes, Glenn. Mass protests greet plan to raise Yacyretá . Word Rivers Review, I danni maggiori sono stati causati dalla diga di Yacyretà, definita dall’ex Presidente argentino Carlos Menem come “un monumento alla corruzione”, visto l’enorme aumento dei costi per la sua costruzione. Finanziata dalla Banca Mondiale a scopo idroelettrico, l’italiana Impregilo e la francese Dumez si aggiudicarono il contratto. 10 Fiumi contesi, fiumi all'asciutto I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005 AMERICA case, terre coltivabili, pesca, boschi e altre risorse essenziali per la sopravvivenza. Gli effetti indiretti coinvolgono una fascia assai più ampia di comunità in Argentina e Paraguay, tra questi vi sono: la perdita di accesso a luoghi di caccia e pesca, e a luoghi di valore culturale e religioso per il popolo Guaranì, come resti archeologici e cimiteri. Nel 1994 il bacino della diga di Yacyretà è stato riempito ad un’altezza di 76 mt ed il bacino ha coperto un’area di circa 100.000 ettari di terre incontaminate, in gran parte nello stato del Paraguay e danneggiando circa 70.000 persone. La Banca Mondiale suggerisce di identificare e proteggere un’area equivalente a quella che viene persa nel corso del progetto, fin dai primi stadi esecutivi. In questo caso sono stati individuati come area protetta per le popolazioni soltanto 9.000 ettari di terra, per altro degradata da altri fattori (allevamento intensivo, discariche, escavazioni ecc.). L’innalzamento della diga da 76 a 83 metri sul livello del mare costringerebbe a lasciare case, terre e fiume ad altre 80.000 persone. Queste andrebbero ad aggiungersi alle precedenti per le quali non è mai stato predisposto un piano di risistemazione e che hanno ricevuto compensi irrisori, con un progressivo impoverimento della popolazione. Studi idrogeologici documentano che la Riserva Naturale di Iberá, per i rapporti di alimentazione esistenti, sarebbe allagata dall'innalzamento del livello della diga. Questa importante riserva è un sito Ramsar di rilevanza internazionale ed uno tra i più importanti ecosistemi umidi. Vivono in quest'area umida 44 specie di mammiferi, 80 specie di pesci, 40 di rettili, 35 di anfibi e 300 specie di uccelli. L'ecosistema della foresta tropicale di Pantanal è attualmente minacciato da Hydrovia , progetto di costruzione di un gigantesco canale di 3.400 km, che servirebbe a facilitare il commercio fra i membri del Mercosur. L’analisi economica e la valutazione dei costi fu del tutto errata: i costi del progetto aumentarono, infatti, di 4 volte per la parte ingegneristica e di 7 volte per quella amministrativa. Di conseguenza il costo finale dell’energia prodotta risultò tre volte più alto del costo medio internazionale. Cause Fiume Nazione/i Descrizione Rio delle Amazzoni ed affluenti Brasile, Perù, Bolivia, Colombia, Ecuador, Venezuela, Guyana, Suriname, Paraguay e Guyana francese All'ottavo posto nella classifica del WWF sui 21 fiumi a più alto rischio per numero di grandi dighe realizzate, progettate o in fase di costruzione, all'ultimo, il ventunesimo, se si considera il rapporto tra il numero delle dighe e l'estensione del bacino. Il fiume è minacciato da 11 garndi dighe. Il WWF segnala che le dighe possono danneggiare gravemente l'area costiera. La gestione della diga ha violato le linee guida della stessa Banca Mondiale su risistemazione e risarcimenti. Solo dopo 10 anni dall’inizio della costruzione della diga pare siano avvenuti i primi incontri con le organizzazioni indigene, non si sono mai svolte vere e proprie consultazioni. Sono mancati anche in questo caso studi preventivi e valutazione di’impatto ambientale da parte dei governi e delle imprese costruttrici. Il World Bank's Inspection Panel ha confermato l'enorme divario esistente tra i programmi di mitigazione sociale ed ambientale pianificati dalla Yacyretá Binational Entity (EBY) e le misure effettivamente adottate. Il censimento dell'EBY ha, ad esempio, escluso un numero significativo di persone dai compensi e ha adottato misure del tutto insufficienti a ripristinare il livello di vita prima della diga. Il riempimento della diga è stato sospeso al livello di 76 metri (livello al quale la diga genera il 60% del suo potenziale) nel progetto è previsto un successivo riempimento fino a 78 ed un’ultima fase a 83 metri sul livello del mare, nella quale la diga raggiungerebbe il 100% del potenziale. 11 Development Bank's Independent Investigation Mechanism Panel (equivalente al World Bank Inspection Panel) o una commissione indipendente monitorino permanentemente le azioni intraprese per riparare ai danni arrecati alla popolazione. August 2004. cfr. estesamente Rusca, M.. Simoncelli, M., Hydrowar. Ediesse, Roma, 2004. www.gfbv.it/3dossier/h2o/dighe.html Rapporto Grandi dighe, diritti dei popoli e Nel 1997 il Tribunale Internazionale dell’ambiente scritto da Liliana Cori, dei Popoli Indigeni di Denver ha Francesco Martone coordinatori della chiesto che Campagna per la riforma della Banca Il governo italiano accerti le Mondiale e da Jaroslava Colajacomo responsabilità, garantisca gli impegni ricercatrice della Fondazione internazionali presi in materia di Internazionale Lelio Basso per il Diritto e ambiente e adotti linee guida sui popoli la Liberazione dei Popoli indigeni in materia di attività di cooperazione bilaterale; Banca Mondiale, governo italiano e Impregilo provvedano al risarcimento della popolazione ed al recupero delle aree danneggiate dalla diga. Ad oggi la protesta ambientalista è riuscita ad impedire la realizzazione del progetto Hydrovia. Però nel 2004 gli Stati coinvolti hanno intrapreso nuovi studi di fattibilità usufruendo di un finanziamento della Andrean Development Corporation. A che punto siamo? Fonti Il governo brasiliano ha fatto chairamente capire che vuole costruire nuove dighe, tra queste quella del complesso di Belo Monte (11.000MW) sul fiume Xingu ed una da 7.480 MW sul fiume Madeira. Il Xingu ed il Madeira sono entrambi tributari del Rio delle Amazzoni. Forti gli interessi dell'Alcoa, gigante dell'alluminio, che ha interesse ad espandere le sue attività nell'area. WWF: Documento Rivers at Risk pubblicato sul sito internet: www.wwf.it Switkes, Glenn Viva o Rio Araguaia! World Riv ers Review, August 2003 Fiumi contesi, fiumi all'asciutto I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005 AMERICA Sáo Francisco Brasile Fiume minacciato. Un progetto faraonico da due miliardi di dollari vuole deviare il San Francisco. Il fiume è già impoverito dalle numerose derivazioni a scopo irriguo e dalle dighe utilizzate dall'industria dell'alluminio, uno tra i principali river-predator del pianeta. La Plata Argentin a, Bolivia, Brasile, Paraguay e Uruguay In base alla classifica del WWF il La Plata è il fiume col più alto rapporto tra il numero delle dighe e l'estensione del bacino. Al secondo posto nella classifica sui fiumi a più alto rischio per numero di grandi dighe realizzate, progettate o in fase di costruzione. Il fiume è minacciato da 27 garndi dighe, sono a rischio importanti aree umide ad alto indice di biodiversità. Tocantins Brasile All'settimo posto nella classifica del WWF sui 21 fiumi a più alto rischio per numero di grandi dighe realizzate, progettate o in fase di costruzione, al quindicesimo se si considera il rapporto tra il numero delle dighe e l'estensione del bacino. Il fiume è minacciato da 12 grandi dighe. La diga Tucuruì rientra tra i casi-studio della WCD. I dati sul prima e dopo la costruzione di questa diga documentano l’estinzione di 11 specie ittiche ed un calo significativo di altre 30-50 specie. Il progetto di deviazione mira a togliere l'acqua alle comunità locali trasferendola in regioni ben protette dagli interessi del grande latifondo che coltiva la soia, e dai politici e dalle banche che ne tutelano le ambizioni. Don Luiz Flavio Cappio sta cercando di Chierici, Maurizio. Vescovo sfida Lula: salvare il fiume. Mette in gioco la vita salva il fiume o morirò. L'Unità Pianeta, 6 per rovesciare i calcoli di economie e ottobre 2005. finanze lontane. Ha depositato le sue ultime volontà nello studio di un notaio. In cui è stabilito: 1. con libera e spontanea volontà assumo il proposito di dare la mia vita per la vita del Rio Sáo Francisco e per la vita della sua gente. 2. continuerò lo sciopero della fame sino alla morte nel caso il progetto di deviazione del fiume non venga ritirato. 3. Lo sciopero della fame sarà sospeso solo in presenza di un documento firmato dal Presidente della Repubblica: chiedo la revoca e l'archiviazione del progetto. Difficile stabilire cosa possa fare il Presidente Lula; può un suo decreto bloccare decisioni già pianificate nei registri delle holding che contano, già discusse e appoggiate in parlamento e ormai programmate nel silenzio di quasi tutti? Tra l'altro gli equilibri parlamentari al momento riducono a zero le sue capacità di manovra. Intanto il dramma si consuma: un vescovo si lascia morire, un presidente ha le mani più o meno legate, chi interverà in difesa del popolo dei fiumi? WWF: Documento Rivers at Risk pubblicato sul sito internet: www.wwf.it 12 Migliaia di sfollati danneggiati dalla diga di Tucurui hanno manifestato il 14 marzo 2005, nonostante la presenza intimidatoria dei militari, contro la costruzione delle dighe in Brasile. WWF: Documento Rivers at Risk pubblicato sul sito internet: www.wwf.it Il 14 marzo 2005 è stato un day of action anche per migliaia di altri sfollati dalle dighe (cfr. Lesotho) Presentazione al libro Monoculture della mente di Vandana Shiva su sito internet: www.legambienteviterbo.org/archivio/mat eriali/monoculture.htm World Commission on Dams sito internet: www.dams.org Fiumi contesi, fiumi all'asciutto I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005 AMERICA significativo di altre 30-50 specie. Durante la costruzione dell'invaso di Tucurui, che sommerse per molti mesi almeno 2150 chilometri quadrati di foresta pluviale, si tentò di evitare la morte degli animali per affogamento. In dieci giorni, uomini in barca riuscirono a catturare 4037 mammiferi, 4848 rettili, 6293 insetti come scorpioni e ragni giganti, 717 uccelli e 30 anfibi, per un totale di 15925 creature presenti in una parte della laguna. Gli ecologisti brasiliani stimano che questo totale sia una frazione assai modesta del numero effettivo di creature presentinell'area. Il 10 per cento delle specie esistenti in Amazzonia non sono distribuite su tutto il territorio, ma si addensano nei bacini dei fiumi. Più di 32.000 gli sfollati della diga di Tucurui, la maggior parte dei quali non ha mai ricevuto alcun risarcimento. eriali/monoculture.htm World Rivers Review, april, 2005. sito internet: www.irn.org Fiume Nazione/i Descrizione Pelotas Brasile Fiume minacciato da una grande diga: L'invaso della diga, al confine fra gli stati del Rio Grande do Sul e di Santa Caterina, coprirà 6.000 ettari, fra i quali 2.000 di foresta pluviale di pino araucaria: uno degli ecosistemi più minacciati di estinzione e sede di una ricca biodiversità. Cause Piranga Brasile Fiume salvato dalla mobilitazione della popolazione locale. La Fiat associata all'impresa Alcan, Il fiume era minacciato dalla realizzazione di una diga che multinazionale dell'alluminio con base in sarebbe dovuta sorgere a 13 chilometri da Ponte Nova, una Canada, progettava di costruire di una diga alta 13 A che punto siamo? Fonti La diga è quasi ultimata, gli ambientalisti hanno cercato invano di bloccare il taglio della foresta di auracaria. La licenza di taglio è stata accordata dall'Ibama, agenzia federale per l'ambiente - al consorzio Baesa dei costruttori della diga, in particolare alla compagnia di Pittsburg Alcoa, gigante dell'alluminio. Nelle valutazioni d'impatto ambientale non comparivano i 2.000 ettari di foresta vergine di pino araucaria. Del resto, mesi fa lo stesso presidente del Baesa aveva dichiarato che senza quell'errore (?) la devastante opera non sarebbe mai stata autorizzata; ma, aveva aggiunto che dato che la diga era già costruita, tanto valeva andare avanti. La vicenda è stata seguita dall'International Rivers Network la cui corrispondente nella zona, Glenn Switkes, ha scritto nel gennaio 2005 al giornale Il Manifesto: «Gli ambientalisti continueranno a fare ricorsi, ma temo che basteranno pochi giorni per ridurre la foresta vergine a segatura». Nel 2000 il progetto è stato bloccato. La popolazione locale ha fatto un'alleanza con studiosi dell'università Isd, Karima. Brasile, la diga cancella la foresta. Il Manifesto, 15 gennaio 2005. Ragozzino, Guglielmo. Vittoria sul fiume Piranga. Il Manifesto, 2 giugno 2000 Fiumi contesi, fiumi all'asciutto I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005 AMERICA sarebbe dovuta sorgere a 13 chilometri da Ponte Nova, una città di 60 mila abitanti. Si trattava di evacuare 133 famiglie di contadini. Le conseguenze negative erano sottostimate; dall'impianto sarebbe uscita un'acqua di cattiva qualità, causando la scomparsa definitiva del pesce gatto surubi , varietà presente (e già quasi estinta) nel Rio Doce (fiume Dolce). Inoltre l'inquinamento del Piranga, sommato alla riduzione del flusso, soprattutto durante la stagione secca, avrebbe aggravato molto la contaminazione dell'acqua e l'aumento delle malattie diffuse attraverso l'acqua. Gravi le ripercussioni sulla produzione agricola che si sarebbe ridotta. Infine, gli effetti delle ampie variazioni nei livelli dell'acqua del Piranga, conseguenti alla costruzione della diga stessa, non erano stati neppure presi in considerazione. Canada, progettava di costruire di una diga alta 67 metri, per alimentare una centrale idroelettrica, Pilar, da 170 Mw lungo il fiume Piranga: Per i due energivori, l'auto e l'alluminio, non era pensata male. Il fiume c'era, il cemento si poteva trovare; finanziamenti non sarebbero mancati, permessi neanche parlarne. Rapidamente e a costi prossimi allo zero, si poteva rivendere un bel po' di chilowatt ai locali, oltre a tenerne per sé. L'errore è stato proprio di sottovalutare i locali e il loro attaccamento alla natura, all'acqua del fiume, ai pesci dentro l'acqua. Così i locali si sono organizzati, e hanno usato le stesse occasioni in cui il consorzio dei costruttori spiegava il progetto, per fare una campagna di segno contrario, e vincente. 14 un'alleanza con studiosi dell'università più vicina, Viçosa, chiedendo loro di leggere con attenzione nelle pieghe del progetto Fiat/Alcan e nell'insieme delle promesse: benessere diffuso, lavoro per tutti, richiamo di imprese dall'esterno con buone ricadute generali, tutela completa dell'ambiente. Il risultato finale di tutto il confronto fu quello paradossale, ma in fondo consueto: la spesa certa per rimediare alle diseconomie causate dalla diga era nettamente superiore al guadagno aleatorio, oltre tutto - ricavabile dalla stessa.