Fiumi contesi, fiumi all`asciutto / America sulla guerra

Transcript

Fiumi contesi, fiumi all`asciutto / America sulla guerra
Fiumi contesi, fiumi all'asciutto / America
sulla guerra globale ai fiumi e al popolo dei fiumi
di Massimiliana Piro
Fiumi contesi, fiumi all'asciutto
I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005
AMERICA
Fiume
Nazione/i
Descrizione
Cause
A che punto siamo?
Fonti
Grandi laghi e
altri fiumi
canadesi
Canada
Laghi e fiumi a rischio .
Il Canada esporta già verso gli Stati Uniti 79.000 mc di
acqua al secondo.
Negli ultimi anni il livello dell’acqua nei Grandi laghi è
calato al punto più basso degli ultimi 30 anni.
In particolare, nel lago Huron il livello dell’acqua è calato
di oltre un metro e ci sono preoccupazioni per le specie
ittiche che depongono le uova nei torrenti immissari.
La principale causa sarebbe un ciclo caldo che ha portato
siccità ed aumento dell’evaporazione.
Gran parte dell’acqua prelevata dai laghi per usi domestici
ed industriali torna al sistema dopo essere stata depurata.
Fa eccezione Chicago che preleva 9 miliardi di litri al
giorno, per poi scaricare in un canale che si getta nel
Mississippi.
Nuovi prelievi avrebbero gravi ripercussioni su ecosistemi
e stat o di salute dei Grandi laghi. Infatti, soltanto l’1%
dell’acqua viene reintegrata ogni anno. Il restante 99% è
acqua fossile proveniente dallo scioglimento dei ghiacciai
di 12.000 anni fa.
Sono numerosi i progetti di deviazione sia da
parte degli Stati Uniti che da parte di società
che vorrebbero esportare l’acqua canadese. Si
tratta di progetti giganteschi che prevedono la
massiccia deviazione delle acque verso città e
campi. Tra questi il NAWAPA (North
American Water and Power Alliance) ideato dai
californiani con dighe sulla maggior parte delle
decine di corsi d’acqua della Columbia
Britannica per bloccarli a ridosso delle
Montagne Rocciose, dove sarebbe scavato un
canale per il trasporto dell’acqua lungo 800 km.
In questo modo sarebbero stati soddisfatti i più
sfrenati consumi dei californiani moltiplicati per
dieci.
Nel 1998 la provincia dell’Ontario concesse alla
Nova Group un permesso che le consentiva di
esportare in Asia, con una spedizione via mare,
600 milioni di litri d’acqua dei Grandi laghi.
Altri progetti di questo tipo sono stati sottoposti
al governo Canadese che li ha sempre bocciati.
Oggi al riproporsi di simili progetti, gli
ambientalisti insistono, sia in Canada
che negli Stati Uniti, che, se non si
cambiano le abitudini di consum o, si
spenderebbe molto per spostare solo di
qualche tempo il problema.
Nel 2000 la Commissione mista
internazionale, organismo binazionale
che arbitra le controversie tra Stati
Uniti e Canada, ha dato ragione ad
Ottawa affermando che i trasferimenti
massicci d’acqua sono ammissibili solo
come ultima soluzione e a condizione
di ripristinare il livello dell’acqua nel
bacino d’origine.
Montaigne, Fen. La grande sete. National
Geographic Italia – Vol. 10 n.3, settembre
2002
Le Everglades, una delle distese umide subtropicali più
ricche del mondo sta morendo per il mancato apporto delle
acque dal fiume Kissimmee e dal lago Okeechobee.
I turisti che arrivano alle Everglades rimangono ancora
abbagliati dalla distesa di verde che si può ammirare
dall’alto. Ma di pesci, uccelli o altre forme di vita animale
non ne sono rimasti molti.
Dal 1947, data della creazione del Parco nazionale delle
Everglades, la popolazione di uccelli si è ridotta del 93%.
Il parco comprende 607.500 ettari, cioè solo il 20% del
sistema originario. Anche questo restante 20% rischia di
scomparire se non saranno attuate tutte le azioni di tutela
necessarie.
Tra la fine degli anni Quaranta e gli anni
Settanta, il Genio militare per incarico del
Congresso americano ha ridotto di circa 80
chilometri il corso tortuoso del Kissimmee,
trasformandolo in un fossato rettilineo,
ribattezzato “ Canale C-38”. Il risultato è stato
che l’acqua non è più arrivata al lago
Okeechobee.
L’acqua priva di ossigeno del “ Canale C-38”,
ha smesso di scorrere e ha iniziato a ristagnare.
Il lago Okeechobee, raggiunto dagli scarichi
degli allevamenti e delle piantagioni di canna da
zucchero, ha cominciato a morire, mentre gli
incendi hanno distrutto gli acquitrini
prosciugati.
Gli idrocoltori della zona agricola delle
Everglades restituiscono acqua carica di
fertilizzanti, concimi e pesticidi. In particolare,
l’industria dello zucchero è responsabile
dell’elevato carico di fosforo delle acque.
Nel 1970 l’ottantenne Marjorie
Douglas, ha fondato l’associazione
Friends of the Everglades, grazie al cui
operato ci sono oggi in cantiere degli
imponenti progetti per smantellare il
complesso sistema di canali e di argini
realizzati dal Genio militare. L’opera è
iniziata a partire dal Kissimmee che
cesserà di essere il “ Canale C-38”,
tornando ad essere un fiume.
Parte del fiume è già stata ricostruita e
anche se i lavori costeranno centinaia di
milioni di dollari, la maggior parte
degli abitanti della Florida è d’accordo.
Nel 1999 la nazione indiana dei
Miccosukee si è levata contro le
industrie dello zucchero ed ha ottenuto
standard qualitativi per le acque più
restrittivi.
La battaglia per il recupero delle
Everglades è ancora in corso.
cfr. estesamente
Kissimmee
(Everglades)
Florida
1
Dossier Acqua Le Monde diplomatique, Il
Manifesto, marzo 2005
cfr. estesamente
De Villiers, M., Acqua, Milano, Sperling e
Kupfer Editori, 2003
Ward, Raines Diane. Water Wars. Storie
dal pianeta acqua. Carocci editore, Roma,
2004.
Fiumi contesi, fiumi all'asciutto
I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005
AMERICA
Fiume
Nazione/i
Descrizione
Cause
Columbia
ed affluente
Snake
Canada, Stati
Uniti
Ormai il fiume Columbia non scorre quasi più ed è ridotto
dalle numerose dighe ad una serie di bacini comunicanti.
Prima della costruzione delle dighe il Columbia era teatro
di una delle più imponenti risalite di salmoni di tutta
l’America settentrionale (tra i 10 e i 16 milioni).
Oggi restano, forse, tra i 200 e i 300 mila salmoni selvatici,
meno del 3% della popolazione di un tempo.
La sola diga Grand Coulee ha devastato 1600 chilometri
dell’habitat dei salmoni tra il Columbia ed i suoi affluenti.
Le dighe hanno inondato il fondovalle e costretto 2300
persone a lasciare terre e case.
Neanche una goccia del Progetto del bacino del Columbia
è andata alle tribù indiane: Eppure le acque del Lago
Roosevelt, formatosi dopo la costruzione della Grand
Coulee, hanno sommerso, in violazione ai trattati del
1855, i preziosi terreni di caccia, pesca e raccolta delle
tribù della Riserva indiana di Colville.
A valle della Grand Coulee le dighe sono in genere munite
di scala di monta per la risalita dei salmoni: Questo non
impedisce però la decimazione dei giovani salmoni che
scendono verso l'Oceano. Infatti, l'alta velocità e la forte
pressione cui sono sottoposti causano l'esplosione della
vescica natatoria.
E’ stato calcolato che una singola diga uccide il 5-14% dei
salmoni adulti che risalgono il fiume Columbia.
Gli esemplari di salmone che negli anni Sessanta risalivano
il fiume Snake erano in media 130 mila l'anno, alla fine
degli anni Novanta si erano ridotti a 15 mila. Nel fiume
Snake il salmone argentato si è estinto già nel 1986.
Oltre 300 specie ed ecosistemi dipendono dai salmoni.
Senza salmoni non c’è cibo per aquile, orsi, lupi e grandi
pesci. La foresta dipende dalla decomposizione delle
carcasse dei salmoni per importanti nutrienti.
Sul Columbia sono state costruite 16 dighe e
altre 250 sui suoi affluenti.
Trinity
California
A che punto siamo?
Per scongiurare l'estinzione dei salmoni
selvatici del fiume Snake, gli
ambientalisti, con le tribù indiane ed i
Tra le più grandi la Grand Coulee che essendo
pescatori chiedono che siano
alta 170 metri e priva di scale di monta ha
smantellate le quattro dighe sul corso
devastato l'habitat dei salmoni.
inferiore del fiume.
L'associazione American Rivers Network ha
Un tempo questo affluente del
calcolato che se 75 mila lampadine del vecchio Columbia ospitava un terzo di tutti i
tipo venissero sostituite con quelle nuove più
salmoni del bacino.
efficienti si potrebbe fare a meno della più alta e La demolizione costerebbe circa un
potente diga statunitense, la Grand Coulee, sul
miliardo di dollari. E' stato calcolato
fiume Columbia, che fornisce 6 milioni di
che, entro 24 anni dall'abbattimento, la
chilowatt (6 megawatt) ed è una delle 66 mila
popolazione di salmoni avrebbe fra l'80
del paese.
e il 100 per cento di possibilità di
E se l'America sembra lontana, va segnalato che tornare ai livelli di un tempo.
alla Fiera delle nuove tecnologie di Parigi
In un sondaggio del 2001, il 40% degli
alcuni ricercatori del Politecnico di Milano
abitanti dell'Idaho si era detto a favore
hanno presentato ai primi di febbraio un
della demolizione, il 40% contrario ed
frigorifero che consuma un terzo in meno a
un 20% era indeciso.
parità di prestazioni; se fosse adottato in Italia
Nel 2004 è stata iniziata una campagna
basterebbe a eliminare due Grand Coulee.
di raccolta firme per chiedere
all’amministrazione Bush di procedere
Sul basso corso del fiume Snake vi sono 4 dighe alla demolizione delle 4 dighe del basso
di cui viene chiesto l'abbattimento.
corso dello Snake.
Di queste solo una è utilizzata per l'irrigazione e
fornisce acqua a meno di venti aziende agricole;
le altre sono utilizzate, prevalentemente, contro
le inondazioni.
Nel 2004 il Bureau of Reclamation ha deciso che il 47%
del flusso del fiume va restituito ai pesci!
Prima circa il 90% del fiume era utilizzato con dighe e altre
derivazioni a scopo irriguo ed idroelettrico.
La sottrazione della quasi totalità delle acque aveva
causato il drastico declino della popolazione di salmoni,
fonte di sostentamento della tribù degli Hoopa Valley e
degli Yurok.
La decisione della corte americana di
restituire le acque al Trinity River è
stata unanime e si è basata su più di 20
anni di st udi scientifici e sul supporto
dell'opinione pubblica e della stampa.
Un ruolo decisivo hanno avuto le
proteste delle popolazioni native
americane danneggiate.
2
Fonti
Montaigne, Fen. Dilemma Columbia.
National Geographic Italia – Vol. 7 n.4,
aprile 2001.
Coyaud, Sylvie. Rompete le dighe. Sito
internet:
http://www.dweb.repubblica.it/archivio_d/
2000/02/15/attualità/dalmondo/053dig188
53.html
Barnes, Erin. The Snake: a river most
endangered. World Rivers Review, June
2004.
Brink, Elizabeth. Tribes celebrate
decision to restore Trinity River fisheries.
World Rivers Review, August 2004.
Fiumi contesi, fiumi all'asciutto
I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005
AMERICA
Fiume
Nazione/i
Descrizione
Cause
A che punto siamo?
Colorado
Stati Uniti,
Messico
(Nord America)
Il fiume è ridotto a poco più di un torrente nell'area del
delta e si prosciuga prima di raggiungere il mare in alcuni
periodi dell'anno. Questo ha causato la distruzione
dell'ecosistema fluviale del delta e della pesca.
Risulta tra i fiumi più inquinati del pianeta.
A partire dagli anni'60 questo corso d'acqua ha subito un
marcato peggioramento quali-quantitativo ed è divenuto
inutilizzabile per il Messico.
L'impossibilità di irrigare con le acque del Colorado ha
provocato una forte riduzione della produzione agricola
messicana. Anche la produzione agricola delle regioni
orientali e meridionali degli Stati Uniti è diminuita.
Nell'umida Louisiana la risicultura è stata abbandonata
mentre si è diffusa nell'arido West.
A causa della fluttuazione giornaliera dovuta ai rilasci per
la produzione di elettricità delle dighe si ha un rilascio di
acqua fredda dal fondo degli invasi che ha provocato il
declino delle specie ittiche locali.
Tra le principali cause vi sono le massicce
deviazioni idriche verso le regioni dell'Ovest
degli Stati Uniti, a partire dalla fine del XIX
secolo; ed in particolare, la costruzione di
immense dighe e di canali di derivazione.
Tra le dighe più grandi c'è la Hoover Dam, la
cui acqua viene trasferita in California
attraverso un acquedotto di 350 km, utilizzando
quasi un terzo dell'energia generata dalla diga
per pompare l'acqua.
Circa il 90% dell'acqua del fiume viene
prelevata da città e aziende agricole americane,
per alimentare le piscine di Los Angeles e
fornire elettricità alla città elettromostro, dagli
sfrenati consumi energetici, di Las Vegas.
Sul peggioramento qualitativo incidono anche
le attività in dustriali.
Le organizzazioni ambientaliste hanno
intentato un'azione giudiziaria contro
l'Amministrazione Federale Americana
affinchè almeno un dieci per cento
della portata del fiume possa
raggiungere nuovamente il delta,
consentendo la ricostruzione di parte
dell'ecosistema originario.
Colorado: lago
artificiale
Powell
Stati Uniti
(Nord America)
Il lago Powell che si è formato in seguito alla realizzazione
della diga di Glenn Canyon nei primi anni '50, oggi si sta
svuotando ed ha perso il 60 percento dell'acqua che aveva.
Dovrebbe rilasciare ogni anno 8,23 milioni di piedi cubi
d'acqua. Di fatto ne ha spesso rilasciato più di quanta ne
riceveva. In tempi di abbondanza questo non importava,
perché gli stati a monte della diga non consumavano tutta
la loro parte. Ora che l'acqua scarseggia, grandi città come
Denver e municipalità agricole, o riserve native, tutti
reclamano la loro quota.
Intanto il lago si svuota: a questo ritmo si prevede che dal
2007 non sarà più in grado di produrre energia elettrica.
Poco a poco il fondo del lago si trasformerà in uno stagno
di alghe infestanti. Diventerà una «vasca morta», con i
depositi di decenni di residui chimici dell'agricoltura ormai
concentrati che si mescoleranno al flusso del fiume, per
scorrere giù nel famoso Grand Canyon, che si trova appena
a valle.
Le ricerche sui cicli di siccità dicono che tutto il
(relativamente umido) ventesimo secolo è stato
in quest'area l'eccezione in una storia di siccità
ricorrenti.
Tutte le opere di sviluppo sul fiume, e anche
l'accordo tra st ati sulla suddivisione delle sue
acque, sono calibrati sui calcoli fatti nel 1922
sulla portata del fiume - che si sono in seguito
rivelati sovrastimati.
Gli ambientalisti chiedono lo
smantellamento della diga di Glenn
Canyon per evitare le ricadute negat ive
dello svuotamento in atto del lago
Powell.
Kennebec
Maine
Il 1 luglio scorso lo stato del Maine ha fatto saltare la diga
sul fiume Kennebec, la più grande smantellata negli USA
dal 1960 a oggi. Secondo lo scrittore americano James
McPhee, sceso in canoa nelle rapide che rinascevano e
scintillavano nel sole, "tra qualche anno, diremo: Questo
giorno ha segnato l'inizio della fine".
Fonti
World Commission on Dams sito internet:
www.dams.org
TFDD (Transboundary Freshwater
Dispute Database), U.S.
Agenzia UNDP dell'ONU
Carlini, Franco. Terra Terra , Il Manifesto,
1 dicembre 1999.
cfr. estesamente
Brown, Lester., Piano B. Edizioni
Nel 1974 gli Stati Uniti hanno costruito Ambiente, Milano, 2004.
un impianto di desalinizzazione,
Postel, Sandra., Pillar of Sand. W.W.
costato 1 miliardo di dollari. L'acqua da Norton & Company, New York, 1999.
irrigazione fornita per 350 dollari
De Villiers, M., Acqua, Milano, Sperling e
l'acre-foot costa 300 dollari per acreKupfer Editori, 2003
foot di sola desalinizzazione.
Shiva, Vandana., Le Guerre dell'acqua,
Feltrinelli, Milano, 2003.
Rusca, M.. Simoncelli, M., Hydrowar.
Ediesse, Roma, 2004.
Forti, M.. In gara per l'acqua del Rio
Colorado, Il Manifesto del 5 maggio 2004
Coyaud, Sylvie. Rompete le dighe. Sito
internet:
http://www.dweb.repubblica.it/archivio_d/
2000/02/15/attualità/dalmondo/053dig188
53.html
3
Fiumi contesi, fiumi all'asciutto
I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005
AMERICA
Fiume
Nazione/i
Descrizione
Cause
Platte
Nebraska
Fiume di cui è stato recuperato l’alveo originario.
Sono state ripristinate anche le aree umide alimentate dal
fiume.
Nel 1994 la National Wildlife Federation e lo
stato del Nebraska vinsero congiuntamente una
causa da 7,5 milioni di dollari contro le imprese
costruttrici della diga sul fiume.
Il denaro riscosso fu utilizzato per acquistare e
recuperare l’alveo del fiume e le zone paludose
circostanti, e consentì di controllare circa 4000
ettari di terreno, compresi 20 chilometri di lotti
edificabili che si affacciavano direttamente sul
fiume.
Fiume con deficit idrico.
Le sei dighe costruite sul fiume oltre a ridurre il flusso
idrico, degradano la qualità delle acque e bloccano
l’accesso ai salmoni, di cui vivevano i nat ivi americani.
Danneggiate le tribù Klamath, Hoopa e Yurok.
Nel settembre del 2002 è avvenuta quella che è stata
definita una strage da status quo.
Infatti, l’amministrazione Bush ha mantenuto lo status quo
non riducendo i prelievi per l’agricoltura che in questo
territorio arido ha consumi elevatissimi.
Il risultato è stato che, non restituendo acqua al fiume, il
livello idrico è sceso tanto da causare la morte di 33.000
salmoni.
Sei dighe ed elevati consumi agricoli.
Klamath
Elwha River
California
Stati Uniti
A che punto siamo?
Fiume che sta per essere restituito al suo popolo, la tribù
degli Elwha Klallam. Circa 70 miglia di questo fiume sono
state bloccate da due tra le più grandi dighe costruite in
America.
I biologi stimano che la risalita annuale dei salmoni, di cui
si nutriva la tribù, sia ridotta all'1% dei suoi livelli storici.
Le due dighe hanno avuto un effetto devastante per la tribù
degli Elwha Klallam che dipendevano dal fiume per
sussistenza fisica e culturale.
In particolare, bloccando il passaggio dei pesci per oltre il
90% degli habitat storici, è stato di fatto negato alla tribù il
diritto a pescare nel fiume sancito nel trattato con il
governo statunitense firmato nel 1855. Le due dighe hanno
anche inondato numerose aree d'importanza spirituale e
culturale per la tribù.
4
Fonti
cfr. estesamente
De Villiers, M., Acqua, Milano, Sperling e
Kupfer Editori, 2003
Nel 2001 i tentativi dei funzionari
federali di salvare tre specie ittiche
hanno provocato le ire degli agricoltori,
quando è stato interrotto il flusso
dell’acqua per l’irrigazione.
L’amministrazione Bush è intervenuta
favorendo gli agricoltori e provocando
in questo modo la moria di 33.000
salmoni nel settembre del 2002.
Il 14 marzo 2005 c’è stata una grande
manifestazione ed una conferenza
presso Old Sacramento, in occasione
del Day of Action organizzato
dall’IRN. Ambientalisti e nativi
americani continuano la battaglia
perché le 6 dighe siano demolite,
consentendo, come stabilito nel trattato
del 1855, che il fiume torni ai salmoni e
al popolo dei fiumi.
Montaigne, Fen. La grande sete National
Geographic Italia Vol; 10, n.3, 2002.
Nel 1992 il Congresso americano ha
approvato il progetto di demolizione
delle due dighe. Che però non è ancora
partito per alcuni intoppi burocratici.
Dopo 90 anni di lotta la tribù degli
Elwha Klallam avrà finalmente
l'opportunità di riavere il fiume negato
loro per quasi un secolo.
I biologi avranno l'opportunità di
osservare come si ricostituisce un
ecosistema fluviale e di monitorare le
modalità di ritorno dei salmoni.
Lune, Willow. Fighting the Good Fight.
World Rivers Review, october 2004
Brink, Elizabeth. Laying down the law on
Klamath salmon. World Rivers Review,
August 2003.
Willow, Lune. California event highlights
importance of healthy rivers to tribes.
World Rivers Review, April 2005.
Fiumi contesi, fiumi all'asciutto
I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005
AMERICA
culturale per la tribù.
Fiume
Nazione/i
Descrizione
Cause
A che punto siamo?
Rappahannock
Virginia
Nel febbraio del 2004 è stata fatta saltare la Embrey Dam
che tratteneva le acque del Rappahannock River.
Eretta nel 1910 la diga era divenuta vetusta e presentava
anche problemi per la sicurezza.
Era la principale barriera alla migrazione dei pesci.
Il recupero completo del fiume dovrebbe avvenire entro il
2006.
Baraboo
Wisconsin
Grazie alla rimozione di uno sbarramento c’è stato un
incremento nella diversità da 11 a 26 specie ittiche in pochi
anni.
I fiumi hanno spesso una rapida capacità di ripresa quando
gli si ridanno le acque.
Rio Grande
/Bravo
Stati Uniti,
Messico
(Nord America)
Il fiume non arriva più a sfociare nel Golfo del Messico:
nell'ultimo tratto è ridotto a un rigagnolo fangoso, poi
evapora.
Nel 1993 il Rio Grande è stato dichiarato il fiume più
degradato di tutto il paese per scarichi fognari non trattati,
pesticidi e residui industriali.
Nella zona di Nogales il degrado quali-quantitativo del
fiume è la principale causa di malattie per la popolazione
di ambedue i lati del confine.
Negli ultimi 10 anni il Messico ha trattenuto più acqua di
quanto stablito nel trattato del 1944 nei reservoirs delle sue
dighe sul Rio Conchos, il maggiore affluente del Rio
Grande, nello stato di Chihuahua. Così, 1.500 chilometri
più a valle, i coltivatori del Texas sud-orientale vedono
arrivare appena il 40% dell'acqua disponibile in annate
normali - e hanno dovuto razionarla.
A partire dalla fine del XIX secolo la domanda
d'acqua per l'agricoltura e per gli acquedotti
urbani lungo i 3000 km del fiume è aumentata.
All'epoca del trattato del `44 nella valle del rio
Grande vivevano 200mila persone, oggi 20
milioni. Le città gemelle di El Paso (Texas) e
Ciudad Juarez (Chihuahua) erano villaggi di
frontiera: ora fanno insieme oltre 2 milioni di
abitanti, e chiedono acqua.
La valle del Rio Grande (sulla sponda nord,
Texas) ha avuto un boom agricolo negli anni
`30 e '40, con colture che «bevono» tanto,
agrumeti e canna da zucchero.
Il 90% dell'agricoltura dipende dall'irrigazione
ed è alimentata proprio dal Rio Grande e dalle
falde acquifere, il grande bacino sotterraneo
chiamato Hueco Bolson tra il Texas occidentale
e il New Mexico. Ma ora anche le falde sono
quasi esaurite, e la domanda urbana compete
con quella agricola.
A questo si sono aggiunti fenomeni di siccità.
Sacramento
ed affluente
Butte Creek
California
(Nord America)
Gli ecosistemi acquatici del Sacramento risultano decimati.
Dal 1989 i salmoni che risalivano la corrente sono stati
aggiunti alla lista delle specie in estinzione.
Nel 1999 sono state demolite le dighe del Butte Creek per
avviare il risanamento ambientale del fiume ed in
particolare, del delta del Sacramento.
Grazie alla demolizione delle dighe, la popolazione media
dei salmoni che risalgono il fiume in primavera è passata
da meno di 1000 esemplari a circa 6000.
Le dighe a scopo idroelettrico e la deviazione
delle acque, a scopo irriguo, fanno salire i livelli
di salinità sopra i limiti di tolleranza dei pesci.
Molti pesci sono risucchiati dalle pompe per
l'acqua.
Fonti
La demolizione è stata effettuata grazie Brink, Elizabeth. Dam demolition frees
alla battaglia condotta per 20 anni da
the Rappahonnock River World Rivers
un gruppo di ambientalisti.
Review, April 2004
Gli ambientalisti hanno presidiato
all'evento indossando delle T-shirts con
la scritta: Let the River Run Free
Brink, Elizabeth. Fish rebound as dams
come down in two US watersheds. World
Rivers Review, December 2001.
5
Città del Messico ha chiesto di rivedere
il trattato sul fiume stipulato nel 1944
tra Stati Uniti e Messico, e di
formalizzare un trattato internazionale
che costituirebbe la principale garanzia
di una gestione pacifica delle acque del
Rio Grande.
TFDD (Transboundary Freshwater
Dispute Database), U.S.
Forti, M.. Il conflitto sul Rio Grande, Il
Manifesto del 29 maggio 2002
cfr. estesamente
De Villiers, M., Acqua, Milano, Sperling e
Kupfer Editori, 2003
Rusca, M.. Simoncelli, M., Hydrowar.
Ediesse, Roma, 2004.
Brink, Elizabeth. Fish rebound as dams
come down in two US watersheds. World
Rivers Review, December 2001.
cfr. estesamente
Postel, Sandra. Last Oasis. W.W. Norton
& Company, New York, 1992.
Fiumi contesi, fiumi all'asciutto
I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005
AMERICA
Fiume
Nazione/i
Descrizione
McCloud
California
Nel 2004 la tribù dei Winnemen ha protestato effettuando
una danza della guerra contro l’ulteriore innalzamento
della diga che li ha privati della pesca, della terra e di molti
siti sacri.
La tribù di nativi americani si era stabilita da oltre 1000
anni nei pressi del fiume.
Circa 60 anni fa è stata costruita la diga Shasta,
principalmente a scopo irriguo. I bulldozer abbatterono le
loro abitazioni e distrussero il cimitero dei Winnemem. Ora
un ulteriore innalzamento minaccia nuovi siti sacri di
questa popolazione.
La diga bloccò la risalita dei salmoni, principale risorsa
economica della tribù, i benefici della diga sono andati solo
agli agricoltori californiani.
Lago Owens
Sierra Nevada
California
Il lago si è prosciugato. All'inizio del secolo scorso la
vallata del Owens Lake era fertile e aveva un'agricoltura
lussureggiante.
Il Geological Survey degli Stati Uniti ha documentato una
perdita del 35% della vegetazione presente nella valle
prima degli anni '90.
Le falde sotterranee non sono più sufficienti a far vivere la
vegetazione; da 75 mila acri di coltivazioni negli anni '20
ne restano 12 mila.
Cause
Nel 1913 gli abitanti della Owens Valley
accettarono di vendere l'acqua alla città di Los
Angeles e fu costruito un condotto che trasporta
fino a 600 milioni di metri cubi di acqua
all'anno.
L'acquedotto pesca direttamente dagli immissari
che scendono dalla Sierra.
A che punto siamo?
Fonti
Gli ambientalisti chiedono al
governatore Schwarzenegger di
introdurre dei contatori nelle città
californiane, in quanto risulta che la
popolazione sarebbe portata a
consumare un 20% in meno di acqua,
in seguito alla sola installazione degli
apparecchi.
I nativi americani ribadiscono: “I nostri
bambini hanno bisogno dei nostri
percorsi religiosi, del nostro linguaggio
e dei luoghi sacri per potersi dire
Indiani Wintu in futuro”
Sabel, Elizabeth. California tribe
performs war dance to protect damthreatened sacred sites. World Rivers
Review, October 2004.
Nel 1998 Los Angeles si è impegnata a
riempire il letto del lago con un sottile
strato di umidità, a piantare una
vegetazione resistente al sale e a posare
un sottile strato di ghiaia.
I residenti temono che il rimedio
dell'acquitrinio "antipolvere" possa
essere peggiore del male (zanzare.
odore di marciume ...) e si chiedono da
dove sarà presa l'acqua.
Forti, M.., Los Angeles, la sabbia e
l'acqua, Il Manifesto 8 agosto 2000.
cfr. estesamente
De Villiers, M., Acqua, Milano, Sperling e
Kupfer Editori, 2003
Oggi il lago Owens è la principale fonte singola di
inquinamento atmosferico da particelle di tutti gli Stati
Uniti.
Per decenni, gli abitanti delle zone circostanti la Sierra
Nevada sono stati esposti alle nubi di polvere salmastra
inquinata da residui tossici di pesticidi che si sollevano
dalla superficie del lago prosciugato, non molto diverse, in
volume e contenuto da quelle formate dal lago d'Aral.
Reventazon
Costa Rica
Fiume gemello del Pacuare devastato da una diga a scopo
Costruzione della diga de la Angostura,
idroelettrico che lo ha ridotto ad un rigagnolo, togliendo le conclusa nel 2002.
sue acque alle comunità locali. Le migliaia di posti di
lavoro promesse dall'Ice (Istituto Co staricano di Elettricità)
in cambio del mostro si sono volatilizzate in cinque anni, il
tempo di aprire e chiudere il cantiere.
6
Ognibene, Silvia. Una diga inutile per il
Costarica. Il Manifesto, 8 settembre 2005.
Fiumi contesi, fiumi all'asciutto
I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005
AMERICA
tempo di aprire e chiudere il cantiere.
Pacuare
Costa Rica
Fiume a rischio, minacciato dal 1997 dal progetto di
costruzione di una diga alta 143 m
Il rio Pacuare, in Costarica, è tra i fiumi che scorrono
ancora liberi ma potrebbe durare poco. L'Ice, Istituto
Costaricano di Elettricità, intende costruirvi entro il 2007
una diga: 150 MegaWatt di potenziale installato, 143 metri
di altezza per 310 di lunghezza, la diga formerà uno
specchio d'acqua di quasi 13 kmq. Sotto il lago artificiale
scompariranno le comunità Valle Escondido, Simiriñak,
Awari e Rimari, racchiuse nelle riserve indigene BarbillaDantas e Chirripò. Con esse se ne andranno la foresta
pluviale vergine, le specie animali che ci abitano (da queste
parti giaguari e puma vivono ancora indisturbati), e la
fragile economia locale che ha scommesso tutto sul
turismo sostenibile e d'avventura legato al fiume. Il
Pacuare è fra i quattro migliori fiumi al mondo per
praticare questo sport. E la popolazione non india dei paesi
vicini da sempre vive di agricoltura e allevamento: i
contadini e i produttori di formaggio artigianale stanno
mettendo a punto un progetto di turismo rurale chiamato
La ruta del queso che dovrebbe servire a dare un futuro ai
figli, grazie a piccole attività ricettive create all'interno
delle fattorie».
Il progetto non fornisce dati sufficienti in merito
all'impatto sulle comunità locali e manca la
valutazione degli impatti sulla vita del fiume, in
particolare sui pesci, risorsa di cibo per gli
indigeni.
Ma alla popolazione del Costa Rica serve
davvero l'energia prodotta con la diga sul
Pacuare?
«Piuttosto serve a far ingrassare i produttori
privati di energia elettrica alle spalle dello
Stato: le dighe in possesso dell'Ice, dunque di
proprietà statale, non vengono fatte funzionare a
dovere per favorire le imprese private», dice
Osvaldo Durán Castro, professore di sociologia
all'Università del Costa Rica e presidente
dell'Associazione Progetti Alternativi per lo
Sviluppo Sociale. «Un esempio per tutti:
l'invaso dell'Arenal, che è lo stabilimento
idroelettrico più grande del paese, è stato tenuto
per 5 anni con le turbine ferme, così da dover
ricorrere all'acquisto dell'energia prodotta dai
privati. Se gli impianti già esistenti venissero
fatti funzionare appieno, l'energia disponibile
supererebbe le necessità. Ma si continuano a
costruire dighe, distruggendo le foreste vergini
e le comunità che ci vivono, perché il surplus di
energia prodotta è destinato ad essere venduto
agli altri paesi del Centroamerica, come
previsto dal Plan Puebla-Panama, con lauti
profitti per le imprese private».
Le comunità locali, e la ONG Save the
Pacuare River Foundation hanno
ottenuto il blocco del progetto da parte
dell'agenzia nazionale per l'ambiente
SETENA.
Ma il governo la pensa diversamente e
dice che l'energia elettrica prodotta con
la diga sul Pacuare serve per rispondere
alle necessità energetiche del paese, che
crescono al ritmo del 5,5% l'anno.
Per convincere la gente dei benefici che
la diga porterà, l'Ice, assieme ai tecnici
e agli ingegneri, ha cominciato a
mandare a Turrialba antropologi e
sociologi. E offre posti di lavoro con
stipendi di tutto riguardo, specialmente
agli attivisti che più si battono contro la
costruzione dell'impianto.
L'Ice ha pensato anche ai proprietari
dei lodges nel Parco del Tortuguero,
dove il Pacuare si butta nell'Atlantico e
ogni anno vanno centinaia di turisti per
vedere le tartarughe durante la
deposizione delle uova. Le tartarughe
depongono le uova nel luogo esatto in
cui sono nate e per ritrovarlo si
orientano seguendo la temperatura
dell'acqua, più fredda dove i fiumi
sfociano in mare, e la geografia dei
sedimenti disegnata dai fiumi alla foce.
La soluzione messa a punto dall'Ice
consiste in un indennizzo: un tanto per
ogni tartaruga scomparsa.
Monti, Aguirre. Saving the Pacuare.
World Rivers Review, April 2005.
Ognibene, Silvia. Una diga inutile per il
Costarica. Il Manifesto, 8 settembre 2005.
Fiume
Nazione/i
Descrizione
Cause
A che punto siamo?
Fonti
Papagayo
Messico
Fiume a rischio per la realizzazione della diga La Parota,
alta 162 metri che sommergerebbe un'area di 170mila
chilometri quadrati.
Le terre che finirebbero sott'acqua sono quelle di 25mila
agricoltori che vivono di ciò che vi seminano (quello che si
chiama agricoltura di sussistenza) e di altre 50mila persone
in tutta la zona.
La diga La Parota è stata concepita per
alimentare una centrale idroelettrica che
servirebbe la zona turistica di Acapulco, giù
sulla costa del Pacifico, e sarebbe connessa alla
rete di trasmissione internazionale in previsione
di vendere energia anche agli stati sudoccidentali degli Usa.
Tutto questo non porterà grande vantaggio alle
persone che avranno perso le terre da coltivare,
senza contropartita. La diga La Parota in effetti
è l'opera più grande di un grande progetto di
infrastrutture chiamato «Piano Puebla-Panama»
E' la prima opera che in Messico
suscita un conflitto popolare.
Il 27 luglio 2003 Marco Antonio
Suastegui Muñoz e Francisco
Hernandez Valeriano sono stati
arrestati con l'accusa di aver
sequestrato un ingegnere della
Commissione elettrica federale durante
un blocco di protesta. Solo che i due
arrestati non erano presenti nel
momento del presunto sequestro.
Suastegui e Hernandez sono tra i
Forti, Marina. Messico, arresti attorno
alla diga. Il Manifesto, 6 agosto 2004.
7
Fiumi contesi, fiumi all'asciutto
I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005
AMERICA
Silala
Rio Lauca
Cile, Bolivia
Cile, Bolivia
- che dovrebbe integrare il Messico meridionale
e il Centroamerica con sistemi di trasporti,
centrali energetiche e altro, per «promuovere la
transizione dell'economia della regione» verso
un modello rivolto all'export e integrato al
mercato globale.
dirigenti più attivi della protesta
popolare contro la diga. L'International
Rivers Network denuncia «una
strategia di inventare accuse penali
contro i leader più in vista delle
comunità, per metterli in galera e
destabilizzare il movimento».
Il Silala scorre in territorio boliviano ma
raggiunge il Cile attraverso un canale costruito
nel 1906, grazie ad una concessione boliviana
alla compagnia Ferrocarril Antofagasta.
L'impresa Ductec a cui la Bolivia ha concesso i
diritti sul fiume non consente al governo cileno
e alla Ferrocarril l'utilizzo dell'acqua.
La situazione è difficile in quanto il
Cile sostiene che il Silala dovrebbe
essere so ggetto alle normative
internazionali mentre la Bolivia
sostiene che sia soggetto solo alle sue
leggi nazionali.
cfr. estesamente
Negli ultimi anni le comunità a valle che utilizzano le
acque del fiume per l'agricoltura di sussistenza e per lo
sfruttamento delle miniere di carbone risultano
enormemente penalizzate dalla riduzione delle sue portate.
Il fiume attraversa il Parco Nazionale Lauca del Cile, per il
quale rappresenta l'habitat naturale di molte specie che
dipendono dall'acqua del fiume.
La prima disputa tra Cile e Bolivia per questo
fiume si è verificata nel 1962 quando il Cile ne
ha deviato l'acqua per irrigare la regione del
Nord Azapa e per la città di Arica.
L'indiscriminata costruzione di dighe ha
ulteriormente ridotto le portate di cui
beneficiavano le comunità di valle.
C'è un progetto del National Heritage
Institute e della ONG cilena CODEFF
per l'equa allocazione delle acque e la
protezione della biodiversità ittica.
Bassa la possibilità di conflitto a causa
del fiume Lauca.
cfr. estesamente
Questo piccolo fiume conteso è divenuto un simbolo delle
difficili relazioni cileno-boliviane.
Rusca, M.. Simoncelli, M., Hydrowar.
Ediesse, Roma, 2004.
Rusca, M.. Simoncelli, M., Hydrowar.
Ediesse, Roma, 2004.
Sinù
Colombia
Oltre 70.000 persone sono state danneggiate dalla
costruzione della diga Urrà I.
Si tratta delle comunità Embera-Katio e degli indigeni
Zenù.
La portata del fiume è stata ridotta e la pesca è crollata;
Nel 2001 Kimy Pernía Domicó, leader Embera nella
battaglia contro le dighe è stato rapito e presumibilmente
ucciso.
La diga da 340-megawatt Urrà I ha iniziato a
funzionare nel 2000.
E’ stata costruita dalla compagnia svedese
Skanska. Il progetto è stato finanziato al 40%
dal governo colombiano e al 60% ha ricevuto
finanziamenti internazionali, fra questi quelli
della Canadian Export Development
Corporation, della Swedish Nordbanken e della
Nordic Investment Bank.
La comunità Embera chiede al governo
colombiano il rispetto degli accordi
firmati nel 2000 sulla restituzione della
terra, la condivisione dei benefici della
diga, sui nuovi insediamenti e chiede
che finiscano le violenze contro le
comunità indigene coinvolte dal
progetto.
Aguirre, Monti. Unfulfilled promises:
indigenous people press for justice on
colombian dam. World Rivers Review,
February 2005.
Fiume
Nazione/i
Descrizione
Cause
A che punto siamo?
Fonti
Rio Chixoy
Guatemala
Fiume di cui è stata privata la comunità Maya per costruire
la diga di Chixoy.
La costruzione della diga risentì fortemente della guerra e
della politica di “reinsediamento forzato” attuata dalla
giunta militare guatemalteca per controllare la guerriglia
nelle zone interne del paese con “villaggi modello”
militarizzati. La campagna di terrore nei confronti degli
indigeni Maya Achì che vivevano a Rio Negro, nei pressi
della diga, iniziò nel 1980 dopo il rifiuto della popolazione
di spostarsi. Tra i mesi di febbraio e settembre ’82 gli
squadroni della morte della dittatura guatemalteca, guidata
dal generale Rios Montt, trucidarono metà della
popolazione del villaggio Rio Negro (487 persone tra cui
La diga di Chixoy è stata costruita nell’ambito
del Progetto Idroelettrico Chixoy da un
consorzio controllato dall’italiana Impregilo
(già Cogefar),
Nel 1975 l’INDE (Instituto Nacional De
Electrificacion) annunciò pubblicamente che
l’obiettivo era quello di fornire al paese un
approvvigionamento energetico affidabile.
In realtà la centrale non ha mai funzionato oltre
il 70% della potenza prevista, e la diga si è
rivelato un disastro sia dal punto di vista
finanziario che da quello di vista energetico.
Circa un terzo della capacità del Guatemala si
Nel 1997 il Tribunale Internazionale
dei Popoli Indigeni di Denver chiedeva
che
Il governo italiano accertasse le
responsabilità, garantisse gli impegni
internazionali presi in materia di
ambiente e adottasse linee guida sui
popoli indigeni in materia di attività di
cooperazione bilaterale;
Banca Mondiale, governo italiano e
Impregilo provvedessero al
risarcimento della popolazione ed al
recupero delle aree danneggiate dalla
Forti, Marina. I maya occupano la diga di
Chixoy. Il Manifesto, 11 settembre 2004.
Aguirre, Monti. Chixoy dam’s deadly
legacy. World Rivers Review, April 2004
8
cfr. estesamente
sito internet:
www.gfbv.it/3dossier/h2o/dighe.html
Rapporto Grandi dighe, diritti dei popoli e
dell’ambiente scritto da Liliana Cori,
Francesco Martone coordinatori della
Campagna per la riforma della Banca
Fiumi contesi, fiumi all'asciutto
I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005
AMERICA
popolazione del villaggio Rio Negro (487 persone tra cui
donne e bambini). Nonostante i massacri sia la Banca
Mondiale che la Banca Interamericana di Sviluppo
continuarono a finanziare il progetto.
Dopo il riempimento della diga le popolazioni, allontanate
dall'acqua del fiume, sono state ridotte in condizioni di
estrema povertà ed oltre alla diminuzione delle terre non
c’è lavoro nella zona. L'ente responsabile della
risistemazione degli sfollati (Inde) è stato privatizzato: oggi
la gestione della centrale è passata a aziende energetiche
private che rifiutano di riconoscere gli accordi pregressi.
Così Pacux, uno dei centri in cui vivono gli sfollati non ha
più energia elettrica perché non ha pagato le bollette - e
senza elettricità non ha neppure acqua potabile.
«Ho perso il mio frutteto e il bestiame, allora ero
benestante. E quel che ci hanno dato in cambio è terreno
pietroso», dice (alla reuter) Juan Alvarez, 72 anni.
La scarsa conoscenza degli ecosistemi locali ha reso
impossibile una valutazione dell’impatto ambientale.
Inoltre, la sedimentazione è molto più alta del previsto e la
diga si riempirà di terra in tempi brevi.
La diga è stata realizzata in un territorio ad alto rischio
sismico ed ha altissime spese di manutenzione e di
consolidamento.
Circa un terzo della capacità del Guatemala si
produce in impianti diversi da Chixoy.
Non solo la popolazione che si opponeva alla
diga non è stata consultata ma è stata trucidata
dagli squadroni della morte della dittatura del
Guatemala.
Inesistente la valutazione d’impatto ambientale.
recupero delle aree danneggiate dalla
diga.
Nel settembre del 2004 centinaia di
persone, tutti contadini, per lo più
indios maya, hanno occupato la diga di
Chixoy per chiedere una commissione
mista tra governo, sfollati e le due
banche finanziatrici, per rivedere la
faccenda dei risarcimenti. L'ente Inde,
preposto ai risarcimenti, considera,
infatti, ingiustificate le rivendicazioni.
Le banche affermano di aver esaurito le
loro responsabilità. Henry Monroy,
dell'ufficio diritti umani della Procura
generale del Guatemala, ribatte: «Le
richieste delle persone che stanno
occupando gli impianti della Inde
risalgono a quando la diga è stata
costruita: le comunità sono state
sfollate dalle loro terre e il governo
aveva promesso sviluppo, ma nulla è
avvenuto». Peggio: il mese scorso il
governo del Guatemala ha annunciato
progetti per altre dighe, di cui due sul
fiume Chixoy. E questo ha fatto
davvero infuriare gli sfollati.
L’IRN insieme con altre ONG sta
lavorando con le comunità danneggiate
per documentare il degrado legale ed
ambientale, la povertà e la malnutrizione causati dalla diga di Chixoy. Si
spera che questo spinga le autorità ad
assumersi le loro responsabilità e
Banca Mondiale, Inter-American
Development Bank e governo del
Guatemala a riparare ai danni.
Campagna per la riforma della Banca
Mondiale e da Jaroslava Colajacomo
ricercatrice della Fondazione
Internazionale Lelio Basso per il Diritto e
la Liberazione dei Popoli
Fiume
Nazione/i
Descrizione
Cause
A che punto siamo?
Fonti
Usumacinta
Messico,
Guatemala
Fiume minacciato dalla realizzazione di dighe.
Questo provocherebbe l'inondazione di un'area calcolata
fra i 10 ed i 12 mila chilometri quadrati (quasi la terza
parte della regione del Petén, in Guatemala), dove si
trovano 800 punti archeologici, tra i quali Piedras Negras,
Yaxchilán e Altar de Sacrificios, e casolari cooperativi
abitati da oltre 50.000 persone. Causerebbe, inoltre, la
perdita di milioni di alberi di legno pregiato. La
costruzione sarebbe un'opera faraonica, dato che il tipo di
suolo carsico del Petén permette infiltrazioni e sono
necessarie opere di cementificazione molto profonde ad
alto costo.
Il beneficio del progetto andrebbe in maggior misura al
Messico mentre il danno, l'inondazione, toccherebbe al
I presidenti Alfonso Portillo del Guatemala e
Vicente Fox del Messico, hanno annunciato la
costruzione di dighe idroelettriche ne Los Altos
dell'Usumacinta.
Questo è stato uno degli accordi presi il 28
giugno nella "Expo - Investimento 2002"
realizzata nella Cumbre di Mérida, in Yucatán,
Messico. La firma del memorandum di
cooperazione tecnica con il Centroamerica ha
dato formalmente inizio alla costruzione delle
dighe idroelettriche dell'Alto Usumacinta, che
consistono di "cinque piccole dighe" che
partono dalla frontiera tra il Petén, in
Guatemala, e Marqués de Comillas in Chiapas e
Alcuni mesi fa, nell'aprile del 2002, il
Commissario Presidenziale del Messico
per il Piano Puebla Panama (PPP),
Florencio Salazar, ha dichiarato al
parlamento centroamericano:
"Sarò chiaro: non esiste nessun
progetto, non c'è nessuna intenzione di
costruire una diga idroelettrica sul
fiume Usumacinta, semplicemente
perché le comunità del Petén non la
vogliono".
Il PPP ha promesso consultazioni
pubbliche per la realizzazione dei
Megaprogetti e di rispettare le culture
CIEPAC (Centro de Investigaciones
Económicas y Políticas de Acción
Comunitaria)
sito internet:
www.ciepac.org
9
Fiumi contesi, fiumi all'asciutto
I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005
AMERICA
Cenepa
Perù, Ecuador
Messico mentre il danno, l'inondazione, toccherebbe al
Guatemala. Il Messico utilizzerebbe la sua parte di energia
e comprerebbe quella del Guatemala, o la venderebbe a El
Salvador".
Il fiume Usumacinta ha come principali affluenti i fiumi
Lacantún, Ixcán, Xattbal, Chixoy o Salinas e de La Pasión.
La conca possiede il 20% dei corsi d'acqua del paese e può
travasare grandi volumi di acqua e di energia alla penisola
dello Yucatán. Quindi, il Sistema "Usumacinta-Tulhá"
(UsuTulhá) si prefigge di controllare i fiumi Tulijá e
Usumacinta che inondano molta parte della pianura
costiera degli stati di Tabasco e di Campeche in parte a
causa dei grandi disboscamenti operati dalle imprese del
legname.
Le dighe sarebbero collegate tra loro per mezzo di tunnel e
canali.
Si vuole che il Sistema "Usu Tulhá" sia "il più importante
progetto multifunzionale in Messico - per produzione
idroelettrica, alimentazione e sv iluppo integrale".
Guatemala, e Marqués de Comillas in Chiapas e
terminano nel territorio dello stato di Tabasco
con il progetto binazionale idroelettrico "Boca
del Cerro".
L'opera avrà un costo di 240 milioni di dollari
USA versati dalla Banca Interamericana di
Sviluppo (BID) "per appoggiare un progetto di
interconnessione elettrica in America Centrale,
primo passo verso l'integrazione energetica
mesoamericana presentata nel Piano Puebla
Panama PPP".
Megaprogetti e di rispettare le culture
indigene. I governi hanno firmato il
Trattato 169 della OIT sui diritti dei
popoli indigeni e tribali. Da parte sua, il
presidente Fox ha promesso che non si
sarebbero costruite opere che gli
indigeni non volessero.
Nel marzo del 2002, nel I Foro
Mesoamericano per la Vita, Fronte
Regionale contro le Dighe
(www.ciepac.org), svoltosi nel Petén
guatemalteco, sulle rive del fiume
Usumacinta, più di 300 partecipanti di
comunità indigene e contadine del
Chiapas e di altri paesi del
Centroamerica, del Caribe e del
Sudamerica, hanno rifiutato
categoricamente la costruzione di
queste dighe e la realizzazione di
progetti che vogliono seppellire la loro
terra, la loro storia e cultura sotto le
acque dello "sviluppo".
Nonostante ciò i presidenti Alfonso
Portillo del Guatemala e Vicente Fox
del Messico, hanno annunciato nel
2002 la costruzione di dighe
idroelettriche ne Los Altos
dell'Usumacinta.
Fiume conteso che è divenuto causa di conflitto armato fra
Perù ed Ecuador.
I due paesi si contendono l'alta valle del fiume.
Nel 1981 Quito tenta l'occupazione di una
posizione peruviana lungo il fiume e la reazione
di Lima provoca circa 200 vittime tra morti e
feriti. Nel conflitto 1995-98 tra i due paesi per
questioni di confine il fiume ha svolto un ruolo
di primo piano.
La situazione va monitorata in quanto
l'Ecuador ha riconosciuto il confine
stabilito nel 1942 ma ha lasciato
intravedere la possibilità di nuove
tensioni.
cfr. estesamente
Rusca, M.. Simoncelli, M., Hydrowar.
Ediesse, Roma, 2004.
Fiume
Nazione/i
Descrizione
Cause
A che punto siamo?
Fonti
Paranà
Brasile, Bolivia,
Paraguay,
Uruguay,
Argentina
Notevole riduzione delle portate del fiume che ne ha
peggiorato le condizioni di navigabilità ed ha provocato
danni ambientali di cui non è mai stata effettuata la
valutazione.
In particolare, la diga di Yacyretà ha cancellato
l’ecosistema del tratto fluviale nel quale vivevano gli
indios, con un’economia di sussistenza basata sulla pesca e
sul commercio locale di artigianato.
Tra gli effetti diretti che hanno subito le popolazioni
indigene Mbya Guaranì in seguito all’allagamento e alla
scomparsa delle isole su cui vivevano, c’è la perdita di
Sul fiume sono state costruite più di 50 dighe.
La rete International Rivers Network
chiede che sia abbandonato il progetto
di finire di riempire il lago artificiale,
che, se realizzato, causerebbe altri 80
mila sfollati.
Nel 2004 più di 20.000 persone hanno
manifestato contro l'intenzione dei
governi del Paraguay e dell'Argentina
di innalzare il livello della diga.
Nel corso della manifestazione è stato
chiesto che l'Inter-American
Forti, Marina. La diga di Yaciretà fa
acqua. Il Manifesto, 13 maggio 2004.
Acerbi, Marcelo H. Iberá wetlands
threatened by rising waters. World Rivers
Review, August 2003.
Switkes, Glenn. World Bank investigation
confirms serious problems at Yacyretá as
presidents push to complete project. Word
Rivers Review, April 2004.
Switkes, Glenn. Mass protests greet plan
to raise Yacyretá . Word Rivers Review,
I danni maggiori sono stati causati dalla diga di
Yacyretà, definita dall’ex Presidente argentino
Carlos Menem come “un monumento alla
corruzione”, visto l’enorme aumento dei costi
per la sua costruzione.
Finanziata dalla Banca Mondiale a scopo
idroelettrico, l’italiana Impregilo e la francese
Dumez si aggiudicarono il contratto.
10
Fiumi contesi, fiumi all'asciutto
I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005
AMERICA
case, terre coltivabili, pesca, boschi e altre risorse
essenziali per la sopravvivenza. Gli effetti indiretti
coinvolgono una fascia assai più ampia di comunità in
Argentina e Paraguay, tra questi vi sono: la perdita di
accesso a luoghi di caccia e pesca, e a luoghi di valore
culturale e religioso per il popolo Guaranì, come resti
archeologici e cimiteri.
Nel 1994 il bacino della diga di Yacyretà è stato riempito
ad un’altezza di 76 mt ed il bacino ha coperto un’area di
circa 100.000 ettari di terre incontaminate, in gran parte
nello stato del Paraguay e danneggiando circa 70.000
persone. La Banca Mondiale suggerisce di identificare e
proteggere un’area equivalente a quella che viene persa nel
corso del progetto, fin dai primi stadi esecutivi. In questo
caso sono stati individuati come area protetta per le
popolazioni soltanto 9.000 ettari di terra, per altro
degradata da altri fattori (allevamento intensivo, discariche,
escavazioni ecc.).
L’innalzamento della diga da 76 a 83 metri sul livello del
mare costringerebbe a lasciare case, terre e fiume ad altre
80.000 persone. Queste andrebbero ad aggiungersi alle
precedenti per le quali non è mai stato predisposto un piano
di risistemazione e che hanno ricevuto compensi irrisori,
con un progressivo impoverimento della popolazione.
Studi idrogeologici documentano che la Riserva Naturale
di Iberá, per i rapporti di alimentazione esistenti, sarebbe
allagata dall'innalzamento del livello della diga.
Questa importante riserva è un sito Ramsar di rilevanza
internazionale ed uno tra i più importanti ecosistemi umidi.
Vivono in quest'area umida 44 specie di mammiferi, 80
specie di pesci, 40 di rettili, 35 di anfibi e 300 specie di
uccelli.
L'ecosistema della foresta tropicale di Pantanal è
attualmente minacciato da Hydrovia , progetto di
costruzione di un gigantesco canale di 3.400 km, che
servirebbe a facilitare il commercio fra i membri del
Mercosur.
L’analisi economica e la valutazione dei costi
fu del tutto errata: i costi del progetto
aumentarono, infatti, di 4 volte per la parte
ingegneristica e di 7 volte per quella
amministrativa. Di conseguenza il costo finale
dell’energia prodotta risultò tre volte più alto
del costo medio internazionale.
Cause
Fiume
Nazione/i
Descrizione
Rio delle
Amazzoni
ed affluenti
Brasile, Perù,
Bolivia,
Colombia,
Ecuador,
Venezuela,
Guyana,
Suriname,
Paraguay e
Guyana francese
All'ottavo posto nella classifica del WWF sui 21 fiumi a
più alto rischio per numero di grandi dighe realizzate,
progettate o in fase di costruzione, all'ultimo, il
ventunesimo, se si considera il rapporto tra il numero delle
dighe e l'estensione del bacino.
Il fiume è minacciato da 11 garndi dighe.
Il WWF segnala che le dighe possono danneggiare
gravemente l'area costiera.
La gestione della diga ha violato le linee guida
della stessa Banca Mondiale su risistemazione e
risarcimenti.
Solo dopo 10 anni dall’inizio della costruzione
della diga pare siano avvenuti i primi incontri
con le organizzazioni indigene, non si sono mai
svolte vere e proprie consultazioni.
Sono mancati anche in questo caso studi
preventivi e valutazione di’impatto ambientale
da parte dei governi e delle imprese costruttrici.
Il World Bank's Inspection Panel ha confermato
l'enorme divario esistente tra i programmi di
mitigazione sociale ed ambientale pianificati
dalla Yacyretá Binational Entity (EBY) e le
misure effettivamente adottate. Il censimento
dell'EBY ha, ad esempio, escluso un numero
significativo di persone dai compensi e ha
adottato misure del tutto insufficienti a
ripristinare il livello di vita prima della diga.
Il riempimento della diga è stato sospeso al
livello di 76 metri (livello al quale la diga
genera il 60% del suo potenziale) nel progetto è
previsto un successivo riempimento fino a 78 ed
un’ultima fase a 83 metri sul livello del mare,
nella quale la diga raggiungerebbe il 100% del
potenziale.
11
Development Bank's Independent
Investigation Mechanism Panel
(equivalente al World Bank Inspection
Panel) o una commissione indipendente
monitorino permanentemente le azioni
intraprese per riparare ai danni arrecati
alla popolazione.
August 2004.
cfr. estesamente
Rusca, M.. Simoncelli, M., Hydrowar.
Ediesse, Roma, 2004.
www.gfbv.it/3dossier/h2o/dighe.html
Rapporto Grandi dighe, diritti dei popoli e
Nel 1997 il Tribunale Internazionale
dell’ambiente scritto da Liliana Cori,
dei Popoli Indigeni di Denver ha
Francesco Martone coordinatori della
chiesto che
Campagna per la riforma della Banca
Il governo italiano accerti le
Mondiale e da Jaroslava Colajacomo
responsabilità, garantisca gli impegni
ricercatrice della Fondazione
internazionali presi in materia di
Internazionale Lelio Basso per il Diritto e
ambiente e adotti linee guida sui popoli la Liberazione dei Popoli
indigeni in materia di attività di
cooperazione bilaterale;
Banca Mondiale, governo italiano e
Impregilo provvedano al risarcimento
della popolazione ed al recupero delle
aree danneggiate dalla diga.
Ad oggi la protesta ambientalista è
riuscita ad impedire la realizzazione del
progetto Hydrovia.
Però nel 2004 gli Stati coinvolti hanno
intrapreso nuovi studi di fattibilità
usufruendo di un finanziamento della
Andrean Development Corporation.
A che punto siamo?
Fonti
Il governo brasiliano ha fatto
chairamente capire che vuole costruire
nuove dighe, tra queste quella del
complesso di Belo Monte (11.000MW)
sul fiume Xingu ed una da 7.480 MW
sul fiume Madeira. Il Xingu ed il
Madeira sono entrambi tributari del Rio
delle Amazzoni.
Forti gli interessi dell'Alcoa, gigante
dell'alluminio, che ha interesse ad
espandere le sue attività nell'area.
WWF: Documento Rivers at Risk
pubblicato sul sito internet: www.wwf.it
Switkes, Glenn Viva o Rio Araguaia!
World Riv ers Review, August 2003
Fiumi contesi, fiumi all'asciutto
I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005
AMERICA
Sáo Francisco
Brasile
Fiume minacciato. Un progetto faraonico da due miliardi di
dollari vuole deviare il San Francisco.
Il fiume è già impoverito dalle numerose derivazioni a
scopo irriguo e dalle dighe utilizzate dall'industria
dell'alluminio, uno tra i principali river-predator del
pianeta.
La Plata
Argentin a,
Bolivia, Brasile,
Paraguay e
Uruguay
In base alla classifica del WWF il La Plata è il fiume col
più alto rapporto tra il numero delle dighe e l'estensione del
bacino. Al secondo posto nella classifica sui fiumi a più
alto rischio per numero di grandi dighe realizzate,
progettate o in fase di costruzione.
Il fiume è minacciato da 27 garndi dighe, sono a rischio
importanti aree umide ad alto indice di biodiversità.
Tocantins
Brasile
All'settimo posto nella classifica del WWF sui 21 fiumi a
più alto rischio per numero di grandi dighe realizzate,
progettate o in fase di costruzione, al quindicesimo se si
considera il rapporto tra il numero delle dighe e
l'estensione del bacino.
Il fiume è minacciato da 12 grandi dighe.
La diga Tucuruì rientra tra i casi-studio della WCD. I dati
sul prima e dopo la costruzione di questa diga
documentano l’estinzione di 11 specie ittiche ed un calo
significativo di altre 30-50 specie.
Il progetto di deviazione mira a togliere l'acqua
alle comunità locali trasferendola in regioni ben
protette dagli interessi del grande latifondo che
coltiva la soia, e dai politici e dalle banche che
ne tutelano le ambizioni.
Don Luiz Flavio Cappio sta cercando di Chierici, Maurizio. Vescovo sfida Lula:
salvare il fiume. Mette in gioco la vita salva il fiume o morirò. L'Unità Pianeta, 6
per rovesciare i calcoli di economie e
ottobre 2005.
finanze lontane. Ha depositato le sue
ultime volontà nello studio di un
notaio. In cui è stabilito:
1. con libera e spontanea volontà
assumo il proposito di dare la mia vita
per la vita del Rio Sáo Francisco e per
la vita della sua gente.
2. continuerò lo sciopero della fame
sino alla morte nel caso il progetto di
deviazione del fiume non venga ritirato.
3. Lo sciopero della fame sarà sospeso
solo in presenza di un documento
firmato dal Presidente della
Repubblica: chiedo la revoca e
l'archiviazione del progetto.
Difficile stabilire cosa possa fare il
Presidente Lula; può un suo decreto
bloccare decisioni già pianificate nei
registri delle holding che contano, già
discusse e appoggiate in parlamento e
ormai programmate nel silenzio di
quasi tutti? Tra l'altro gli equilibri
parlamentari al momento riducono a
zero le sue capacità di manovra. Intanto
il dramma si consuma: un vescovo si
lascia morire, un presidente ha le mani
più o meno legate, chi interverà in
difesa del popolo dei fiumi?
WWF: Documento Rivers at Risk
pubblicato sul sito internet: www.wwf.it
12
Migliaia di sfollati danneggiati dalla
diga di Tucurui hanno manifestato il 14
marzo 2005, nonostante la presenza
intimidatoria dei militari, contro la
costruzione delle dighe in Brasile.
WWF: Documento Rivers at Risk
pubblicato sul sito internet: www.wwf.it
Il 14 marzo 2005 è stato un day of
action anche per migliaia di altri
sfollati dalle dighe (cfr. Lesotho)
Presentazione al libro Monoculture della
mente di Vandana Shiva su sito internet:
www.legambienteviterbo.org/archivio/mat
eriali/monoculture.htm
World Commission on Dams sito internet:
www.dams.org
Fiumi contesi, fiumi all'asciutto
I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005
AMERICA
significativo di altre 30-50 specie.
Durante la costruzione dell'invaso di Tucurui, che
sommerse per molti mesi almeno 2150 chilometri quadrati
di foresta pluviale, si tentò di evitare la morte degli animali
per affogamento.
In dieci giorni, uomini in barca riuscirono a catturare 4037
mammiferi, 4848 rettili, 6293 insetti come scorpioni e
ragni giganti, 717 uccelli e 30 anfibi, per un totale di 15925
creature presenti in una parte della laguna.
Gli ecologisti brasiliani stimano che questo totale sia una
frazione assai modesta del numero effettivo di creature
presentinell'area.
Il 10 per cento delle specie esistenti in Amazzonia non
sono distribuite su tutto il territorio, ma si addensano nei
bacini dei fiumi.
Più di 32.000 gli sfollati della diga di Tucurui, la maggior
parte dei quali non ha mai ricevuto alcun risarcimento.
eriali/monoculture.htm
World Rivers Review, april, 2005. sito
internet: www.irn.org
Fiume
Nazione/i
Descrizione
Pelotas
Brasile
Fiume minacciato da una grande diga:
L'invaso della diga, al confine fra gli stati del Rio Grande
do Sul e di Santa Caterina, coprirà 6.000 ettari, fra i quali
2.000 di foresta pluviale di pino araucaria: uno degli
ecosistemi più minacciati di estinzione e sede di una ricca
biodiversità.
Cause
Piranga
Brasile
Fiume salvato dalla mobilitazione della popolazione locale. La Fiat associata all'impresa Alcan,
Il fiume era minacciato dalla realizzazione di una diga che multinazionale dell'alluminio con base in
sarebbe dovuta sorgere a 13 chilometri da Ponte Nova, una Canada, progettava di costruire di una diga alta
13
A che punto siamo?
Fonti
La diga è quasi ultimata, gli
ambientalisti hanno cercato invano di
bloccare il taglio della foresta di
auracaria.
La licenza di taglio è stata accordata
dall'Ibama, agenzia federale per
l'ambiente - al consorzio Baesa dei
costruttori della diga, in particolare alla
compagnia di Pittsburg Alcoa, gigante
dell'alluminio. Nelle valutazioni
d'impatto ambientale non comparivano
i 2.000 ettari di foresta vergine di pino
araucaria. Del resto, mesi fa lo stesso
presidente del Baesa aveva dichiarato
che senza quell'errore (?) la devastante
opera non sarebbe mai stata
autorizzata; ma, aveva aggiunto che
dato che la diga era già costruita, tanto
valeva andare avanti.
La vicenda è stata seguita
dall'International Rivers Network la cui
corrispondente nella zona, Glenn
Switkes, ha scritto nel gennaio 2005 al
giornale Il Manifesto: «Gli
ambientalisti continueranno a fare
ricorsi, ma temo che basteranno pochi
giorni per ridurre la foresta vergine a
segatura».
Nel 2000 il progetto è stato bloccato.
La popolazione locale ha fatto
un'alleanza con studiosi dell'università
Isd, Karima. Brasile, la diga cancella la
foresta. Il Manifesto, 15 gennaio 2005.
Ragozzino, Guglielmo. Vittoria sul fiume
Piranga. Il Manifesto, 2 giugno 2000
Fiumi contesi, fiumi all'asciutto
I casi più noti di deficit idrico delle acque interne internazionali al 2005
AMERICA
sarebbe dovuta sorgere a 13 chilometri da Ponte Nova, una
città di 60 mila abitanti. Si trattava di evacuare 133
famiglie di contadini.
Le conseguenze negative erano sottostimate; dall'impianto
sarebbe uscita un'acqua di cattiva qualità, causando la
scomparsa definitiva del pesce gatto surubi , varietà
presente (e già quasi estinta) nel Rio Doce (fiume Dolce).
Inoltre l'inquinamento del Piranga, sommato alla riduzione
del flusso, soprattutto durante la stagione secca, avrebbe
aggravato molto la contaminazione dell'acqua e l'aumento
delle malattie diffuse attraverso l'acqua.
Gravi le ripercussioni sulla produzione agricola che si
sarebbe ridotta.
Infine, gli effetti delle ampie variazioni nei livelli
dell'acqua del Piranga, conseguenti alla costruzione della
diga stessa, non erano stati neppure presi in
considerazione.
Canada, progettava di costruire di una diga alta
67 metri, per alimentare una centrale
idroelettrica, Pilar, da 170 Mw lungo il fiume
Piranga: Per i due energivori, l'auto e
l'alluminio, non era pensata male. Il fiume c'era,
il cemento si poteva trovare; finanziamenti non
sarebbero mancati, permessi neanche parlarne.
Rapidamente e a costi prossimi allo zero, si
poteva rivendere un bel po' di chilowatt ai
locali, oltre a tenerne per sé. L'errore è stato
proprio di sottovalutare i locali e il loro
attaccamento alla natura, all'acqua del fiume, ai
pesci dentro l'acqua. Così i locali si sono
organizzati, e hanno usato le stesse occasioni in
cui il consorzio dei costruttori spiegava il
progetto, per fare una campagna di segno
contrario, e vincente.
14
un'alleanza con studiosi dell'università
più vicina, Viçosa, chiedendo loro di
leggere con attenzione nelle pieghe del
progetto Fiat/Alcan e nell'insieme delle
promesse: benessere diffuso, lavoro per
tutti, richiamo di imprese dall'esterno
con buone ricadute generali, tutela
completa dell'ambiente.
Il risultato finale di tutto il confronto fu
quello paradossale, ma in fondo
consueto: la spesa certa per rimediare
alle diseconomie causate dalla diga era
nettamente superiore al guadagno aleatorio, oltre tutto - ricavabile dalla
stessa.