Aferpi, ultime ore di attesa per la firma

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Aferpi, ultime ore di attesa per la firma
Piombino
IL TIRRENO VENERDÌ 29 APRILE 2016
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IL FUTURO DELLE ACCIAIERIE
Aferpi, ultime ore di attesa per la firma
Un’altra giornata trascorsa nell’esame delle carte. Il contratto per forno e treno rotaie vale una cifra intorno ai 250 milioni
di Cristiano Lozito
◗ PIOMBINO
Un’altra giornata frenetica in
Aferpi in attesa della firma del
contratto per l’acquisto di acciaieria elettrica e treno rotaie,
che ancora a tarda sera non
era stata apposta da Issad Rebrab sul contratto con Sms Demag. Fonti sindacali sostengono che il presidente di Aferpi è
ripartito nel pomeriggio diretto a Parigi portando con sé il
contratto per la firma, mentre i
suoi uomini completavano il
lavoro di analisi delle carte.
La dirigenza di Aferpi infatti
è rimasta blindata per tutto il
giorno a confronto con una
nutrita delegazione dell’azienda tedesca per la definizione
degli ultimi dettagli.
Dall’azienda nessuna comunicazione ufficiale, ma dagli
uffici di viale della Resistenza
filtra comunque la convinzione che non ci sono ostacoli e
che quindi la firma arriverà nel
giro di ore e non oltre la giornata di oggi, anche per tener fede
all’impegno che Rebrab ha
preso appena pochi giorni fa,
di chiudere l’affare entro la fine di questo mese.
Dopo la firma (che comporta intanto il pagamento a Sms
Demag dell’ingegnerizzazione, intorno ai 10 milioni) il
prossimo obiettivo sarà la definizione dei finanziamenti, ma
la firma del contratto e la presentazione del progetto di Sms
Demag sono considerati elementi in grado di dare un’accelerazione alla soluzione del
problema. Il costo degli impianti si aggira sui 250 milioni,
almeno altrettanti serviranno
per le opere civili e le strutture
di servizio: in questo senso
Aferpi già nei prossimi giorni
dovrebbe provvedere a organizzare le gare.
Sms Demag, ai primi di aprile alla fiera di Dusseldorf, ha
fissato in 28 mesi dalla firma
del contratto il tempo necessario a completare la realizzazione e l’installazione della nuova
acciaieria e del treno rotaie. Si
arriverebbe così a fine estate
2018, con l’azienda che si pone come obiettivo realistico la
ripresa della produzione di acciaio all’inizio del 2019.
Intanto in Algeria si accende
la battaglia legale sulla recente
acquisizione da parte di una
controllata Cevital del gruppo
editoriale “El Khabar”, che
comprende l’omonimo quotidiano e la tv “Kbc”. La questione andrà lunedì prossimo di
fronte a un giudice che dovrà
valutare la richiesta del Governo di annullare l’atto di vendita di “El Khabar”. La transazione si è conclusa a marzo per
un totale di 4 miliardi di dinari,
poco più di 30 milioni di euro.
Secondo quanto riferisce il
sito on line “Tsa”, il governo
considera l’operazione illegale, perché in contrasto con la
legge sull’editoria che vieta di
possedere più di un giornale
con la stessa periodicità. E Rebrab, appunto, possiede già il
quotidiano “Liberté”.
Issad Rebrab a Venturina lo scorso 15 aprile (foto Paolo Barlettani)
la commissione costa
in regione
Anselmi: «Sulla strada 398
Anas pronta a partire»
«La giunta torni in aula a riferire»
◗ PIOMBINO
Ieri la Commissione Costa
della Regione ha incontrato i
rappresentanti di Anas e della Società Autostrade.
«L’ingegner De Lorenzo,
capo compartimento regionale che ha parlato per Anas
– dice Gianni Anselmi, consigliere regionale e presidente
della commissione Sviluppo
economico – ha dichiarato
che la società ha avuto indicazioni dal ministero delle Infrastrutture di lavorare sulla
398 e che sono pronti a partire. Da definire ancora la copertura finanziaria e l'inserimento dell’opera negli strumenti di programmazione
ma l’indirizzo, dice l’ingegner De Lorenzo, è stato dato
con chiarezza e questo è un
fatto molto positivo».
«Oggi anche la Regione –
prosegue Anselmi – anche
per gli investimenti che abbiamo nel 2013 immaginato
e promosso sul porto, si è
convinta della dignità autonoma della 398 rispetto alla
Tirrenica, il che dà più forza
al territorio rispetto al passato».
«Ne ho viste troppe e aspetto i prossimi passi, che spero
nitidi e veloci – conclude l’ex
sindaco – e confido che questo Governo sia il primo a rispettare gli impegni e che sia
davvero la volta buona».
Mugnai (Forza Italia) sulle morti sospette a Villamarina
◗ PIOMBINO
Stefano Mugnai
«Se in quella corsia dell’ospedale di Piombino c’era un killer che ha operato incredibilmente indisturbato per mesi,
questa è una tragedia. Se però
invece il killer non c’era, come
potrebbe
profilarsi
all’orizzonte degli ultimi sviluppi della vicenda investigativa e giudiziaria, allora qui
siamo davanti a qualcosa di
più e di peggio per il sistema
sanitario toscano: insomma
se non esisteva un “killer in
corsia”, qualcuno potrebbe
pensare che la corsia stessa
sia il killer. Rispetto a questa
intollerabile eventualità, ho
chiesto e ottenuto in confe-
renza dei capigruppo che
all’ordine del giorno della
prossima seduta di consiglio
regionale sia inserita una nuova comunicazione della giunta sui fatti di Piombino». Lo fa
sapere il presidente del gruppo regionale di Forza Italia,
Stefano Mugnai, che anche
nella sua veste di vicepresidente della Commissione sanità segue la vicenda.
«Le ultime risultanze richiedono che la giunta torni a riferire in aula» aggiunge Mugnai, riferendosi alla scarcerazione dell’infermiera Fausta
Bonino decisa dal Tribunale
del riesame, per la quale si attendono ancora le motivazioni.