Dicembre - Gennaio - Febbraio 2017
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in o n r e v dal 1962ostra tea della n e l a n r o i g il Anno 55 - n. 31 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB Livorno Periodico di informazione, attualità, cultura dicembre - gennaio - febbraio 2017 - n. 31 - copia omaggio TRAGEDIE DEL MARE dallo squalo killer alla Moby Prince al naufragio della Concordia Messaggio elettorale - Inserzione a pagamento - Committente Giorgio Socci 2 dicembre - gennaio - febbraio 2017 Residenza I Giunchi La Residenza Sanitaria Assistita I Giunchi è una struttura che offre un insieme di prestazioni di tipo alberghiero, socio assistenziale, sanitario e riabilitativo alle famiglie che hanno necessità di supporto per l’assistenza ai propri anziani sia per brevi periodi che continuativamente. • • • • • • • • • Nel centro di Venturina Ampie aree verdi Ambiente sereno e familiare Dotata di tutti i comfort Camere singole, doppie e triple Cura e assistenza 24 ore su 24 Piani di assistenza personalizzati Servizio di fisioterapia Assistenza infermieristica Per informazioni cell. 347 3765899 tel. 0565 855352 Via Gramsci 4, 57021 Venturina (LI) SANG IUSEPPE CASA DI RIPOSO Il complesso residenziale San Giuseppe di Massa Marittima è situato nel verde di un ampio parco vicino al centro storico. 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Emanuele II, 67 - Piombino (LI) Tel. e Fax 0565 49541 - Cell. 347 9372859 Iscrizione Albo Agenti immobiliari n. 1017 e-mail: [email protected] ERBORISTERIA VECCHI RIMEDI C Via Lombroso, 14 - Piombino Tel. 0565 220986 Via Lombroso, 25 - Piombino - 0565 222106 e-mail: [email protected] www.styleboutique.it 7 Quest’inverno 9 Editoriale: Aferpi chiede, Piombino concede di Ivio Barlettani 10 Tutti in Aferpi gli ex Lucchini di Tony Montero 11 Sindacati a Bruxelles contro il dumping cinese 11 Guido Dainelli, il padre dell’acciaio di Licena Pizzi Maccanti 12 La Variante Aferpi passa in consiglio 13 Morti a Villamarina, gli ultimi sviluppi di Emilio Guardavilla 15 Pubblica Assitenza: nuovi Doblò 16 Il sì dell’assessora Carla Maestrini 17 La finestra di Giampaolo Talani 18 Laura Miele, manager di successo di Fiorenzo Bucci 22 Infaticabile e non si dà mai per vinta di Roberta Macii 24 Fatti & Persone (Trionfo di Roberto in crociera) 25 Fatti & Persone (Camera di Commercio) 26 Fatti & Persone (Piombino, nozze gay in Marina) 27 Fatti & Persone (Canova direttore Unicoop) 28 Coraldo Cavicchi, atto di amore per la sua terra 29 Unicoop, approvato il piano industriale 30 Le tragedie del nostro mare di Emilio Guardavilla 31 Quando dal mare emerse il terrore di Stefano Tamburini 33 L’orribile morte dell’amico di tutti di Fiorenzo Bucci 35 Un pescecane ha mangiato Costanzo! di Renato Quilici 38 Oggi parlo io… di Barbara Noferi 39 Presentato il libro sulla Fiorentina di Emilio Guardavilla 40 Relax di Giuseppina Toncelli 41 Astro salvato dalle sabbie mobili di Marcello Cardinali 42 Sandro Leonelli e le sue foto di Pierluigi Galassi 44 La magia dell’Arte di Daniele Toncelli 46 Nuoto Piombino, 35 anni di attività di Stefano Ridi 48 In giardino: il ciclamino di Simona Grossi 48 In cucina: l’acquacotta di Simona Grossi 49 Difendere la pelle dal freddo di Riccardo Vigetti 50 La Maremma come la California di Nadio Stronchi 51 Vino: saper pensare globalmente di Walter Gasperini 53 Il mercatino resta dov’è di Enzo Biagioni 54 In libreria di Emilio Guardavilla 56 La parola ai lettori 58 Una rivoluzione sotto canestro di Paolo Federighi 65 L’italiano, questo sconosciuto di Emilio Guardavilla ! Corso Italia, 91 PIOMBINO Tel. 0565 224008 W Anno 55 - n. 31 dicembre - gennaio - febbraio 2017 Periodico trimestrale di informazione, attualità, cultura Direttore responsabile Ivio Barlettani [email protected] Marketing-pubblicità Umberto Maria Barlettani [email protected] Direzione, redazione, pubblicità Corso Italia 95 - Piombino [email protected] Tel 0565 32843 - Fax 0565 474572 334 3378121 Registrazione Tribunale Livorno n. 167 in data 4/7/1962 r.s. Sped. abb. post. 70% DCB Livorno Poste Italiane Spa Editore e pubblicità Costa Etrusca Comunicazione Grafica e impaginazione Opus Piombino Stampa Rotative Romane Tivoli Terme (Roma) Gli articoli firmati o con pseudonimo riflettono unicamente le opinioni dell’autore Chiuso in tipografia, 25 novembre 2016 www. costaetrusca.net 8 dicembre - gennaio - febbraio 2017 R.T.A. Podere Tre Cipressi PodeRE TRE CIPRESSI enti, v e , feste grafici r e p eale cinemato d i n e tio Loca tografici o set f Loc. Casalappi, 32 - Campiglia M.ma (LI) - Tel: 0039 0565 843148 - Cell.: 0039 338 6067547 - 0039 339 7021737 www.poderetrecipressi.it - e-mail: [email protected] «A le a i r o t i ed di Ivio Barlettani «Aferpi chiede, Piombino concede» ferpi chiede, Piombino concede». Ha fatto bene (secondo noi, naturalmente) il sindaco Giuliani a spingere la sua truppa – in consiglio comunale – verso l’approvazione della Variante Aferpi. Nonostante le polemiche piuttosto accese e le forze politiche di minoranza (Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista, Forza Italia Ferrari sindaco, Ascolta Piombino, Un’Altra Piombino) schierate contro l’approvazione della delibera, la maggioranza Pd compatta con il contributo degli alleati (Sinistra per Piombino, Spirito Libero) ha tirato “dritto” per arrivare al sì della Variante. Il governo della città, con questo atto, ha voluto concedere ancora una volta la massima fiducia all’imprenditore Rebrab affinchè il progetto definitivo della nostra fabbrica giunga a buon fine. Nelle pagine che seguono, troverete più dettagliatamente i vari interventi della “battaglia” Variante, che si è giocata al Palazzo civico. Fonti vicine a Rebrab ci confermano che il piano generale su Piombino andrà in porto: «Occorrerà però, il tempo necessario per evitare eventuali errori che poi potrebbero rivelarsi pericolosi». Continuando su Rebrab non passa giorno che la stampa ci informi delle sue nuove acquisizioni in varie parti del mondo: una grossa raffineria di zucchero in Sri LanKa, un complesso turistico all’avanguardia sulla costa tunisina, il continuo interesse per il settore siderurgico in Brasile oltre a varie iniziative in campo editoriale. Noi (a differenza di altri) non ci troviamo assolutamente niente di straordinario, sugli spostamenti in varie parti del mondo. Rebrab è l’uomo più facoltoso d’Algeria, l’ottavo uomo più ricco d’Africa. Non a caso il magnate algerino è diventato così potente. Egli ha doti manageriali non comuni, ha un senso spiccato degli “affari” e quando si butta in una “avventura” statene pur certi che la vuole condurre felicemente in porto. Per quanto riguarda le ultime notizie relative all’acquisizione della Leali Steel (acciaeria a Borgo Valsugana e un laminatoio ad Osolo), riportiamo un passo del Sole 24 ore che dice: «Grazie alla presenza di Leali Steel, il gruppo algerino potrebbe contare su un flusso di fornitura costante e continuo per gli impianti di Piombino, potendo lavorare anche piccoli lotti alla volta e con tempi di consegna più brevi, a differenza di 9 quanto accade ora». Noi ribadiamo la fiducia a Mr Issad Rebrab e al suo comitato esecutivo che con Azzi alla guida ogni giorno è al lavoro affinchè tutti i pezzi del mosaico vadano a comporsi. Tutto ciò potrebbe essere interpretato come piaggeria da parte di Costa Etrusca verso i “potenti”. Noi ci siamo schierati fin da subito da quando il presidente della Federacciai Gozzi ci dichiarò testualmente: «Noi smantelleremo lo stabilimento, demoliremo l’altoforno e porteremo a Piombino dalle fabbriche del nord i nostri semilavorati per le ultime rifiniture relative. I lavoratori che assumeremo stanno nei numeri che vanno da 650 unità ad un massimo di 700». E noi aggiungemmo «Il resto purtroppo a casa»! Ed allora ecco il perché, ancora oggi, della nostra fiducia in Rebrab. INSERZIONISTI: Amplifon 8; Arte & Cornici 25; Assicurazione UnipolSai divisione La Fondiaria (Luca Ardenghi) 6; Assicurazione UnipolSai divisione Unipol (Lami & Bruscolini) 24; Banca Credito Cooperativo Castagneto Carducci 37; Bertocci Meccanica Industriale 66; Caffè Nanni 17; Calidario Terme Etrusche 5; Cargo Abbigliamento 47; Coop Unicoop Tirreno 52; Corso 41 Abbigliamento 23; Erboristeria Vecchi Rimedi 6; Eurottica 28; Garbo 28; Gioielleria Rosignoli 40; GoldBet 16; Grassi Arredamenti 43; Il Crogiuolo Alimentazione Biologica 65; Les Griffes Abbigliamento 11; Immobiliare Cristiani 40; Libreria La Fenice 7; L’Immobiliare del Corso 6; Marina di Salivoli Rta 67; Marisa Gastronomia 51; Marisa Pesca 53; Martini Store 12; Mauro e Paolo Stilisti 39; Mobo Impianti 36; Park Albatros 49; Partito Democratico 2; Podere Tre Cipressi 8; Pubblica Assitenza 68; Residenza I Giunchi 3; Residenza San Giuseppe 3; Ristorante Il Garibaldi Innamorato 57; Ristorante Otello 65; Ristorante Pizzeria La Rocchetta 36; Ristorante Pizzeria Mum and Dad 26; Servizi ecologici integrati Toscana 29; Style 6; Studio Medico Libra 15; Studio Medico Testi 5; Super Casa Bucciantini 4; Tutto Infissi 10; Venfrut 17. 10 S dicembre - gennaio - febbraio 2017 Buone prospettive per le linee di credito Tutti in Aferpi gli ex Lucchini di Tony Montero I 719 dipendenti completano l’organico. Contratti di solidarietà e corsi di formazione i chiude l’anno solare ed è tempo di bilanci. Il cronoprogramma di Aferpi procede con i ritmi dettati da fattori esterni, non sempre direttamente correlati al lavoro della proprietà e della dirigenza. Le buone notizie arrivano dal comparto finanziario. Nelle casse dell’azienda sono arrivati 18 milioni di euro da parte di Unicredit Banca che ha così aperto le linee finanziarie. Un’iniezione di denaro fresco utile per aumentare la produzione dei laminatoi, unici impianti ancora in marcia dello stabilimento. In questo modo si è reso sostenibile il contratto di solidarietà che da novembre ha interessato tutti gli oltre duemila dipendenti ex Lucchini, al di là del garantire l’acquisto dei semiprodotti. L’incessante lavoro dell’’amministratore delegato Fausto Azzi e del manager di Equita Alessandro Profumo continua nella ricerca del sostegno economico delle banche per il circolante necessario. Altra novità importante è che entro dicembre il presidente Cevital Issad Rebrab completerà il versamento del capitale sociale che in totale dovrebbe ammontare a circa continui rinvii dell’incontro a Roma tra governo, Cevital-Aferpi e sindacati, gli abboccamenti semi-segreti tra ministro Calenda e Rebrab, le mezze “rivelazioni” giornalistiche, sono la triste conferma che Rebrab non è ancora in grado di mettere sul tavolo ministeriale i soldi per gli investimenti promessi «I cento milioni di euro. In attesa del tanto auspicato incontro al Mise nel quale Aferpi presenterà il nuovo programma dei lavori per il forno elettrico e nuovo treno rotaie, oltre che per logistica e agroalimentare, tutti i lavoratori ex Lucchini sono diventati dipendenti Aferpi. Si tratta di 719 assunzioni e questo era il punto cruciale dell’accordo sindacale sottoscritto con Cevital da Fim, Fiom e Uilm al momento dell’acquisizione dello stabilimento. Gli oltre 2000 dipendenti Aferpi sono adesso tutelati Parla Camping Gig a Piombino. In compenso – afferma Camping Gig – gira il mondo e annuncia affari da centinaia di milioni in Brasile, Sri Lanka, Paraguay e nella stessa Algeria». «È ora di pensare seriamente ad un “piano B” per il comparto siderurgico, una via di uscita se, come appare possibile, Rebrab non dimostrerà di avere i finanziamenti necessari per avviare gli investimenti su acciaieria elettrica e treno ro- dai contratti di solidarietà. La soddisfazione delle organizzazioni sindacali è più che giustificata. Il contratto di solidarietà consente di avere uno stipendio in media più alto di 150-200 euro al mese rispetto alla cassa integrazione e poi permette una maggiore rotazione nei reparti. Molti lavoratori per rientrare effettivamente al lavoro dovranno comunque sostenere dei corsi di formazione professionale, previsti nell’accordo. Un risultato importante sul fronte occupazionale e per niente scontato nell’ottica della riconversione del polo siderurgico piombinese. taie; perché in tal caso il “piano Aferpi” dovrà essere dichiarato in “default”, cioè fallito, e la città tutta si troverà “in braghe di tela”. Per cui – conclude Camping Cig – ci aspettiamo che istituzioni e sindacati assumano finalmente una linea chiara e netta, che a nostro avviso deve svilupparsi su alcuni punti irrinunciabili». TUTTO INFISSI Corso Italia, 120 - Piombino (LI) - Tel./Fax 0565 225182 A 11 llo slogan “No ad un Europa senza acciaio”, la nutrita delegazione piombinese ha partecipato alla Giornata d’azione europea sulla siderurgia, manifestazione organizzata da industrALL Europe per riportare al centro dell’attenzione dell’Europa l’industria dell’acciaio e della siderurgia. I rappresentanti locali di Fim (il segretario Fausto Fagioli, Paolo Cappelli, Gianluca Rombai e Michele Nardini), Fiom (Davide Romagnani, Mauro Macelloni e Giacomo Ghizzani ) e Uilm (Lorenzo Fusco e Ilaria Landi) e di tutte le città siderurgiche d’Italia, tra le quali l’Ilva di Taranto, l’Ast di Terni, della Tenaris Dalmine e Riva Acciaio hanno sfilato davanti ai palazzi dell’Unione europea per arrivare a parc Cinquantenaire. «Il settore siderurgico in Europa sta attraversando la crisi più nera mai conosciuta – A Bruxelles contro il dumping cinese Fim, Fiom e Uilm insieme per Piombino e l’Europa Maggiore attenzione per l’industria dell’acciaio. Scarsi investimenti nelle infrastrutture e ricerca ricorda Mirko Lami segretario regionale Cgil – complice anche l’abbandono, nel 2002, del trattato della Ceca che aveva ben funzionato nei 50 anni precedenti. A livello europeo oltre 80mila persone hanno perso il lavoro dallo scoppio della crisi economica del 2008. Come conseguenza delle ristrutturazioni l’occupazione totale è scesa sotto i 340mila dipendenti. Oggi, 9 novembre, bisogna essere in tanti a Bruxelles per far ripartire un settore siderurgico forte sia in Europa che in Italia, salvaguardando competenze e posti di lavoro. Segnali forti devono arrivare dagli imprenditori. L’Italia è ad oggi il quarto mercato mondiale in assoluto per i prodotti piani (dopo Corea del Sud, Vietnam e India), c’è dunque spazio per i nostri produttori e per i nostri prodotti». «Siamo qui – ha dichiarato il segretario generale Fim Cisl Marco Bentivogli – perché il futuro dell’industria europea, riparte dal rilancio dell’industria primaria, che in questi anni ha perso terreno anche a causa della concorrenza sleale di prodotti, tra l’altro non garantiti, provenienti dalla Cina. E’ importante che l’Europa capisca che il settore della siderurgia e dell’acciaio è fondamentale per mantenere la sovranità industriale del continente». «Migliaia di lavoratori oggi sono qui da tutta Europa per chiedere che si agisca contro il declino del loro settore – ha aggiunto Rocco Palombella segretario generale Uilm – prima della crisi l’industria siderurgica occupava oltre 400 mila lavoratori, una cifra che oggi è scesa a 330 mila con grandi incertezze all’orizzonte. Questo è stato causato dalle scorrette misure di austerità dell’Europa, scarsi investimenti nelle infrastrutture, nella ricerca e nello sviluppo e dal dumping aggressivo dell’acciaio cinese a basso costo sul mercato europeo». Guido Dainelli, il padre dell’acciaio di Licena Pizzi Maccanti orreva l’anno 1745 quando Jacopo Bozza, fondatore della ferriera Perseveranza, abbandonò Piombino per trasferire la sua attività siderurgica in quel di Tarquinia. Il nostro stabilimento fu rilevato dal Credito Mobiliare Italiano che ne affidò la direzione tecnica all’ingegner Guido Dainelli, empolese di Santa Maria a Ripa, esempio di raro ingegno e grandissima operosità. Dopo aver frequentato la Scuola di Ingegneria di Firen- C A Piombino il primo forno Martin-Siemens. Riteniamo proficua l’intesa Piombino-Cevital ze, entrò nel Corpo Reale delle miniere; e quindi, vittorioso in un altro concorso bandito dalla Provincia di Firenze, si recò, nel 1867 a Parigi in quella “Scuola imperiale centrale di arti e manifatture”, dalla quale, nel 1871, uscì classificato primo tra i 132 laureati. A Piombino impiantò, primo caso in Italia, un forno Martin-Siemens disegnando, per quasi due secoli, il roseo fu- turo della città e di tutti i suoi figli. Oggi Guido Dainelli riposa nel cimitero di Piombino, con l’adorata consorte, nella tomba numero 403, proprio a fianco al mio adorato e unico figlio, deceduto a Parigi nel 1995. Questi incroci del destino nella città più bella del mondo, suscitano nelle mie preghiere un sentimento di grande speranza per la nostra città. Via Benvenuto Cellini 26 - Piombino (Li) Tel. 0565 224374 www.lesgriffespiombino.it ABBIGLIAMENTO DONNA Il mio futuro è breve, il mio amato figlio non ne ha più. Ma Piombino sì. Piombino ha l’acciaio nel suo dna e la fiducia nei nuovi investitori non deve venire meno. L’intesa Piombino – Cevital non può che essere proficua. La preghiera è quella che Guido Dainelli riposi in pace e che la sua opera di uomo esemplare venga ripresa e adeguata ai tempi moderni dalla nuova dirigenza. Dall’alto dei miei ottantotto anni vedo un futuro sempre più chiaro che illumina il nostro territorio. 12 dicembre - gennaio - febbraio 2017 D Riqualificazione industriale: Quagliodromo e strada 398 La Variante Aferpi passa in consiglio opo tante polemiche è stata approvata in consiglio comunale la delibera di adozione della Variante Aferpi con i voti favorevoli della maggioranza (Pd, Sinistra per Piombino, Spirito Libero) e il voto contrario dei partiti di minoranza (Movimento 5 Stelle, Rifondazione Comunista, Forza Italia Ferrari sindaco, Ascolta Piombino, Un’Altra Piombino). Con questo strumento urbanistico Aferpi potrà disporre di circa 76 ettari di terreno dell’area del Quagliodromo per infrastrutture di viabilità interna, strade e ferrovia. Un argomento molto dibattuto che ha visto grande partecipazione in sala consiliare. Rappresentanti di associazioni, comitati e cittadini in prevalenza contrari al provvedimento. A presentare la Variante l’assessore all’urbanistica Carla Maestrini e l’assessore all’ambiente Marco Chiarei. «La Variante – afferma Maestrini – ci dà la possibilità di ripensare lo skyline della città per una siderurgia più sostenibile ambientalmente, capace di dialogare con le altre attività produtti- Argomento molto dibattuto tra tante polemiche. 76 ettari di terreno ad Aferpi per infrastrutture. Partiti di minoranza contrari al provvedimento La seduta del consiglio comunale ve. Pensiamo alle possibilità lizzata sarà oggetto di autoche offre in termini di delo- rizzazione ambientale intecalizzazione degli impianti grata. Il bilancio ambientale nella zona ad est, di conse- va preso in considerazione guente liberazione dagli usi nel suo insieme per fare una industriali delle aree conti- valutazione equilibrata. Imgue a Città futura che saran- portante inoltre la progressino riconvertite verso funzio- va cessazione degli emungini più leggere. Poi ci sono le menti idrici da parte della aree legate alla logistica. Si fabbrica, cosa che in passato tratta di una grande sfida aveva provocato seri probleculturale». mi dal punto di vista idroL’assessore Marco Chiarei geologico». ha posto l’attenzione sulle A niente sono valse le rigaranzie ambientali. «Tutti chieste dei gruppi di minogli scavi con terreno da ri- ranza di prendere ancora alporto, se ci saranno, saranno tro tempo per valutare più trattati secondo le norme approfonditamente tutti gli specifiche. Il decreto della aspetti tecnici, ambientali e Regione di non assoggetta- di opportunità, chiedendo di bilità contiene circa 32 pre- fatto allungare la discussioscrizioni che dovranno esse- ne di un paio di settimane re assolte da Aferpi. Tutta prima di procedere con l’apl’impiantistica che sarà rea- provazione. «Oggi votiamo una delibera chiusa – ha detto Francesco Ferrari Forza Italia –. Non si capiscono le motivazioni di tutta questa urgenza. C’è invece necessità di approfondire e di capire meglio». Richiesta richiamata anche negli interventi di Daniele Pasquinelli capogruppo del M5S, di Carla Bezzini di “Un’Altra Piombino”, di Fabrizio Callaioli di Rifondazione comunista. Per Pasquinelli è necessario avere più tempo per approfondire dal punto di vista tecnico delle ipotesi alternative che prevedano un minor consumo di suolo al Quagliodromo, come quelle espresse da Leonardo Mezzacapo, ex dirigente dell’area tecnica della Lucchini (intervenuto in un dibattito pubblico al Perticale ndr.). Secondo Carla Bezzini la cessione di ulteriore terreno al Quagliodromo significa un passo indietro di 40 anni sul piano paesaggistico. Dubbi poi sulla effettiva realizzabilità del piano industriale. «Stiamo firmando una cambiale in bianco – ha detto Bezzini – sotto tutti i punti di vista. Abbiamo avuto garanzie per l’allargamento degli ammortizzatori CASA, LEGNO, BRICOLAGE, COLORI E VERNICI, GIARDINAGGIO VENTURINA Zona Commerciale la Monaca tel 0565 85 27 03 - www.martiniprofessionale.it Vieni a visitare lo showroom Stufe a pellet 13 sociali, ma gli ammortizzatori non sono occupazione. Aferpi in realtà sembra interessata al porto e al profitto». Fabrizio Callaioli ha parlato di variante ad personam: «Si va ad accontentare un imprenditore con tutto quello che ha chiesto. Vero che si allontana la fabbrica dalla città, ma queste erano cose già acquisite in passato, si pensi al progetto utopia, città futura ecc.». Riccardo Gelichi “Un’Altra Piombino”, ha contestato la mancanza di una visione strategica di sviluppo per il territorio che non sia quella affidata a un unico imprenditore: «Ci si aspettava che la siderurgia non fosse più l’unico motore di sviluppo – ha detto Gelichi – invece se non parte Aferpi non parte niente. Questa città è in ginocchio, il tessuto commerciale è in sofferenza e tutto sembra dipendere da questa partita. In realtà è dal 2009 che si chiede una stagione di varianti, indispensabili per garantire una ripresa dell’economia». Dai banchi della maggioranza, con l’intervento di Bruna Geri del Pd, si rimanda a un atto necessario di responsabilità di governo. «Come partito di governo non sottovalutiamo questo atto – ha affermato Bruna Geri – ce la sentiamo tutta questa responsabilità. Abbiamo provato a stare sui fatti, mostrando slides, planimetrie, progetti. Stiamo parlando di un piano industriale che può rimettere in moto l’economica di un territorio. Quando però nel 2013 ci siamo trovati insieme a gridare “Piombino non deve chiudere”, non immaginavamo una proposta come questa nel breve periodo. Quando a fine 2014 Cevital ha mostrato il suo interesse, nessuno avrebbe immaginato una proposta così innovativa e variegata. Ora L’intervento del sindaco Giuliani sulla Variante «Il momento delle responsabilità» cco la sintesi dell’intervento del sindaco Massimo Giuliani in consiglio comunale sulla Variante Aferpi: «Non possiamo perdere di vista il valore di questa manovra che parte dalle esigenze di questa città. Di E nascono “Comitati per” che criticano alcune scelte come la cessione di un territorio. Quel territorio al Quagliodromo fino al piano regolatore del 1994 era compreso nel perimetro della fabbrica. Nel 2009 – prosegue Geri – l’amministrazione ha messo a disposizione aree di territorio urbano con il progetto minimill. Noi abbiamo difeso l’acciaio e vogliamo continuare a difenderlo. Per questo riteniamo che il progetto Aferpi possa dare risposte nel suo insieme. Vogliamo assumerci noi piombinesi la responsabilità di temporeggiare? Ci si chiede di dare il via a un iter pro- una fabbrica incastonata nella città con la quale abbiamo sempre dovuto farci i conti. Dobbiamo guardare al futuro – prosegue Giuliani – con una visione precisa della compatibilità ambientale. Il populismo ha sempre una valenza negativa. Nasce con la disinformazione e con la cattiva informazione sfruttando le paure, i timori e le indecisioni della gente, creando rabbia, azzerando i valori. Io dico oggi è il momento della discussione. Una Variante che mette in atto un progetto industriale. Siamo area di crisi industriale complessa perché c’è una progetto nazionale che è rientrato in una legge che è stata crea- gettuale e diciamo di no? C’è un accordo di programma sottoscritto da due ministeri. Il partito Democratico e questa amministrazione non sono i difensori di ufficio di Azzi e Rebrab, anzi li hanno invitati più volte. Noi sentiamo però la responsabilità di chi governa e vorremmo dare risposte più celeri possibili. Quindi proviamo a concretizzare i progetti. Se l’obiettivo di tutti, pur con punti di vista diversi, è di fare l’interesse della città, usiamo l’energia per far ripartire la città. Usiamo le forze del consiglio comunale per presentarci unitariamente. Non diamo alibi ai La contestazione nell’aula consiliare ta ad hoc: la 252 bis. Dobbiamo capire che se oggi non facciamo questo passo – ribadisce il sindaco – non possono essere fatti tutti gli altri passi, così come le autorizzazioni. Sarebbe un errore non tener conto delle variabili tempo e lavoro. Questo è il momento di prenderci le responsabilità. Noi dobbiamo fare la nostra parte. Vogliamo lavorare perché il piano industriale deve andare avanti e vigileremo su questo. Piombino – conclude Giuliani – ha una progettualità avanzata grazie al concorso di tutte le istituzioni, Governo e Regione. Fino ad oggi questo è il piano industriale che ci invidia tutta Italia». nostri interlocutori. Questa Variante prova a dare risposte al territorio, liberando aree inquinate da tempo». Anche sul tracciato della 398 Geri ha evidenziato come la realizzazione della strada sia una priorità per i piombinesi, e non per Aferpi. «Ci è stato chiesto di fermarci – conclude Geri – ma noi all’incontro al Mise ci vogliamo andare a testa alta e con le carte in regola per dimostrare che la città ha fatto il suo. Non saremmo credibili nei confronti del Governo, della Regione e dei lavoratori. Ognuno deve fare la sua parte». I 14 dicembre - gennaio - febbraio 2017 di Emilio Guardavilla l 31 marzo l’arresto e l’accusa di omicidio, il 20 aprile la scarcerazione da parte del Tribunale del Riesame perché il “quadro indiziario” appariva “incerto”. Ma sulla vicenda della 55enne piombinese Fausta Bonino, l’infermiera di Villamarina indagata per la morte di 14 pazienti con mega dosi di eparina, dovrà pronunciarsi nuovamente il tribunale della Libertà. La I sezione penale della Cassazione ha infatti accolto il ricorso della Procura di Livorno contro la revoca dell’arresto avvenuta il 15 aprile scorso dopo 21 giorni di cella. La donna fu scarcerata poiché il Riesame giudicò assenti "elementi indiziari connotati di gravità, precisione e concordanza". Secondo l'accusa, invece, l'infermiera uccise i pazienti con bombe di eparina. Fu fermata all'aeroporto di Pisa al rientro da un viaggio di piacere. «Per la procura di Livorno è una vittoria di Pirro – Non cambierà niente e Fausta Bonino non tornerà in carcere. Lei è serena anche se c'è rimasta male come tutti noi: non si aspettava questa decisione». Così La procura ricorre in Cassazione Morti a Villamarina, gli ultimi sviluppi La difesa: «È una vittoria di Pirro». «Fausta Bonino non tornerà in carcere» l'avvocato Cesarina Barghini, legale dell'infermiera, commenta la decisione della Cassazione contro la revoca delle misure cautelari a carico della donna. Riguardo alla richiesta di nuovi accertamenti sul cellulare della Bonino in accordo con il giudice e il pubblico ministero: «Noi vogliamo la verità – sottolinea l’avvocatessa elbana – e quindi vogliamo che non restino dubbi sulla perizia telefonica. Non abbiamo niente da nascondere. Per questo vogliamo che la consulenza non tralasci alcunché». «So di essere innocente e le indagini e gli accerta- menti vanno tutti in questa direzione – dichiara Fausta Bonino confortata dagli ultimi accertamenti della difesa – non ho mai ucciso nessuno. Alla gente ho sempre cercato di salvare la vita». Il procuratore capo di Livorno Ettore Squillace Greco tira le fila di una situazione ancora tutta da decifrare. «È una vicenda dolorosa per tutti quelli che ne sono coinvolti: indagata, parenti delle vittime. Le strumentalizzazioni aggravano il dolore – conclude il procuratore –. È un caso molto difficile a cui si sta lavorando con le migliori A un paziente malato di tumore viene asportato il rene sano 2016: l’anno nero della sanità toscana Quello che sta per concludersi può essere considerato a tutti gli effetti l’anno nero della sanità in Toscana. Il caso delle morti sospette nel presidio ospedaliero di Piombino è solo l’ultimo in ordine di tempo. Il 2016 è iniziato con i parti tragici alla maternità di Careggi, diventati oggetto di inchieste ancora in corso. Tre i fascicoli aperti dalla procura di Firenze, con molti medici e figure sanitarie indagati: riguardano tutti gravidanze in cui madri non hanno potuto crescere il figlio che hanno portato in grembo nove mesi. Ad aprile un grave errore medico getta nella bufera l’ospedale San Luca di Lucca. A un paziente sessantenne malato di tumore viene asportato il rene sano. Secondo quanto accertato dall’Asl sarebbe stato un errore diagnostico, quindi nella fase precedente all’intervento chirurgico. Il caso fa tornare d’attualità un altro errore, sempre al San Luca. Una giovane di 26 anni si era sottoposta al bombardamento di un rene in endoscopia, ma in verità, quando si era risvegliata, dopo 7 giorni di coma farmacologico in rianimazione, aveva scoperto che il rene le era stato asportato. Sapere EPARINA La causa dei decessi sospetti all’ospedale di Piombino è il sovraddosaggio di eparina. L’eparina è un glicosaminoglicano altamente solfatato ricavato dalla mucosa di intestino suino o di polmone bovino ampiamente utilizzato come farmaco iniettabile. Si tratta di una sostanza anticoagulante e fluidificante del sangue utilizzata per prevenire e trattare la formazioni di coaguli sanguigni. È largamente utilizzata nei pazienti per i quali è essenziale mantenere il sangue ben fluido, come i cardiopatici, nei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico maggiore, e nei dializzati. L’overdose di eparina può essere letale in quanto la sua conseguenza principale è l’emorragia. energie disponibili e con il solito massimo impegno». A sostenere il ricorso della procura di Livorno in Cassazione è stato il sostituto procuratore generale Luigi Birritteri. In questa nebulosa vicenda, allo stato attuale delle cose, non si profila alcun spiraglio di luce per i parenti delle vittime. La verità sembra ancora ben lungi dall’essere a portata di mano. 8 delle 14 salme sono state riesumate per ulteriori esami autoptici. Quelle lacrime versate sulle lapidi di Piombino, Portoferraio e Rosignano diventano ogni volta sempre più amare. Dopo il 22 dicembre l’intera vicenda sarà di nuovo a carico del Riesame di Firenze. I giudici dovranno tenere conto delle motivazioni depositate dalla Cassazione e i nuovi elementi probatori, autopsie e perizie sul telefonino, della Procura e della difesa. Le prime udienze sono fissate per febbraio. 15 I Pubblica Assistenza: si potenzia il parco ambulanze Nuovi Doblò per il sociale e il sanitario naugurati i nuovi Fiat Doblò di Auser e Pubblica Assistenza di Piombino, grazie al progetto ACG (Auto Continuativamente Gratis). I Doblò sono dotati di pedana per il trasporto di utenti anche a bordo di carrozzina. A tagliare il nastro l’assessore Margherita di Giorgi. Presenti il presidente Auser Bono Banchi e la presidente della Pubblica Assistenza Anna Tempestini. La cerimonia, iniziata in piazza Verdi, è proseguita alla Pubblica Assistenza, con la consegna degli attestati agli sponsor che hanno dato il contributo economico. Queste due nuove autovetture amplieranno il servizio di trasporto nell’ambito sociale e sanitario. Sapere PUBBLICA ASSISTENZA Intanto c’è da registrare l’inizio della campagna tesseramento 2017 rivolta ai vecchi e nuovi soci. Tra le tante attività della Pubblica Assistenza ricordiamo il servizio del 118 emergenza urgenza, trasporti sanitari ordinari, trasporti e servizi sociali, protezione civile, salvamento a mare, servizio civile, corsi di formazione per volontari e cittadini, gestione lavori di pubblica utilità, onoranze funebri con sala del commiato. Intanto è da registrare che una squadra di volontari della Pubblica Assistenza ha raggiunto le Marche per dare una mano alle popolazioni recentemente colpite dal terremoto. Con un’ambulanza attrezzata per interventi medici in situazioni di grande emergenza. La Pubblica Assistenza di Piombino è nata il 23 agosto del 1899 su iniziativa di un gruppo di cittadini, con l’aiuto del Municipio, delle direzioni degli stabilimenti e delle società di mutuo soccorso con lo scopo di portare solidarietà, conforto e sostegno materiale a coloro che vivevano in precarie condizioni di salute o in stato di povertà. La Pubblica Assistenza è una delle associazioni più longeve a livello regionale e nazionale. Il numero di associati (oltre 5000) e i servizi effettuati la iscrivono di diritto nell’albo delle maggiori associazioni di soccorso della Toscana. La presidente della P. A. Anna Tempestini Un’antica lettiga dell’Associazione STUDIO MEDICO LIBRA CORSO ITALIA, 87 - PIOMBINO Medicina Estetica dr. R. Vigetti Omeopatia dr. R. Moretti Osteopatia dr. M. Bernardini Dietista dr.ssa S. Cubattoli Cell. 338 3186467 Psicoterapeuta dr.ssa A. Lenzerini Cell. 338 9343261 Naturopata counselor dr.ssa. A. Tosi Cell. 331 1092392 Logopedista dr.ssa Rossella De Pilla Cell. 338 8865577 Cell. 339 8668408 Cell. 348 8122726 Cell. 328 6218939 16 dicembre - gennaio - febbraio 2017 S Si contano i giorni dell’unione civile in giunta Il Sì dell’assessora Carla Maestrini i contano i giorni per le nozze dell’assessora Carla Maestrini e la compagna Erica Foggi. Il rito dell’unione civile sarà officiato dalla loro comune amica Lucrezia Della Lena, consigliera comunale. È trascorso quasi un anno, era la vigilia della manifestazione per l’approvazione del decreto Cirinnà, da quando, dal profilo privato di Facebook, Carla Maestrini dichiarò il suo amore con uno stile ed una sensibilità che fece breccia nel cuore di amici e concittadini. «Negli anni c’è stata la fase del segreto, delle piccole bugie, del “viene anche la mia amica”. C’è stato il dolore del trattenere sempre, in pubblico, le emozioni... C’è stata la separazione fra il mondo fuori e il mondo dentro casa – proseguiva Carla con crescente fiducia nel domani – e poi, pian piano, è diventato impossi- Il rito sarà officiato da Letizia Della Lena. La cerimonia nella sala consiliare del Comune. Maestrini è anche vicesegretaria federazione Pd Erica e Carla bile continuare a non dire, a mentire, a trattenere, a scusarsi, quasi, di amare. E il mondo intorno a noi si è dimostrato migliore delle nostre paure». Non è ancora passato un anno solare ma è come tro- varsi due generazioni in avanti nel tempo. Il decreto è stato approvato e a Piombino si sta già preparando la seconda unione civile. Dopo quasi quindici anni insieme anche Carla ed Erica si diranno ufficial- mente sì, «riconoscendo un’unione di amore e di vita» come ha scritto a fine luglio l’assessora stessa postando in merito alla firma del governo sul decreto attuativo sulle unioni civili. Carla Maestrini è anche vicesegretaria della federazione Pd val di Cornia Elba. Ha iniziato la sua carriera politica con il comitato Adesso Piombino. Si è sempre occupata di scuola e politiche di genere condividendo la battaglia per i diritti civili della senatrice Monica Cirinnà. Tutto lo sport in diretta Livorno - Gold Bet Shangai Viale Cestoni 45 Tel. 0586 077997 Piombino - Gold Bet via Spalato Via Spalato 22 Tel. 0565 223024 C 17 aro Babbo Natale, sono un bambino della provincia di Livorno e sono molto preoccupato perché quest'anno non si parla mai del 25 dicembre ma solo del 4, per caso hai anticipato il tuo arrivo? Il mio babbo che è disoccupato dice che non gli importa niente del 4 dicembre o che casomai vorrebbe prima avere un lavoro, allora io non ci capisco più niente perché il Natale è sempre piaciuto tanto anche a lui. Mia mamma che fa l'operaia dice che il 4 dicembre vinceranno comunque sempre i soliti e non lei, ma i doni mica si vincono... In televisione c'è chi promette un sacco di regali e altra gente dice invece che non è vero niente, la cosa mi preoccupa ancora ladi Giampaolo finestra Talani Ma il Natale è il 4 dicembre? di più perché io sono stato buono tutto l'anno. Insomma vorrei capire, anche solo per non trovarmi impreparato col presepe e l'albero. Per i bambini buoni una data o l'altra non fa differenza ma quest'anno pare che ‘sto Natale sia la prima volta che arriva La letterina di un bambino a Babbo Natale. In televisione ci promettono un sacco di regali. Io sono stato buono tutto l’anno… il 4 perché non si parla d'altro, nessuno poi sa dire una sola verità e sono tutti arrabbiati contro tutti. Dimmi caro Babbo Natale ma ci stai prendendo per il culo o siamo davvero così rincoglioniti da mettercelo da soli? Ps. Questo l'hanno detto dei signori in tv, il mio babbo dice che sono parole da maleducati ma lui non ha studiato come quei signori che vanno in televisione. ingrosso prodotti ortofrutticoli Aperitivi Cioccolate Coppe Gelato Specialità varie Sala da tè interna Vasta selezione vini toscani Via del Commercio, 12 Venturina Terme (Li) Tel. 0565 851375 - 0565 851755 Fax 0565 855376 e-mail: [email protected] - www.venfrut.it 18 dicembre - gennaio - febbraio 2017 Con la madre e la sorella nella storica agenzia Miele Laura, manager di successo sul fronte del porto A 19 di Fiorenzo Bucci nno 1946. C’è silenzio sul porto. Il fragore delle bombe cadute per giorni e giorni ha lasciato la pesante eredità di cumuli di macerie. C’è da ricostruire tutto, da abbandonare lo sgomento e vestirsi degli abiti della passione e del coraggio. Ivo Miele è al sicuro in Comune, un lavoro del quale chiunque avverte la tranquilla certezza. Non lui, vissuto in una famiglia di gente di mare. Esistono uomini che, nella desolazione, riescono a percepire il vento della speranza e non esitano a correre. La guerra ha diviso i popoli, la pace li può riunire nella ricostruzione, negli scambi, nei commerci. Il termine “Agenzia Marittima” neanche figurava, allora, nell’elenco delle occupazioni possibili: un sogno, un’avventura, un azzardo. Roba per un uomo che, con coraggio, sfida il futuro: Ivo Miele. Proprio nel 1946 Ivo, con grande lungimiranza, fondò l’Agenzia Marittima Ivo Miele, specializzata nella spedizione di merci e materiali nei porti più lontani. Tanto lavoro, tanti sacrifici, una crescita continua e una fiducia conquistata e rinnovata per 34 anni. Ripercorrendo quei tempi non si riesce a concepire, nella luce della ricostruzione e del boom economico, un porto a Piombino senza l’Agenzia Ivo Miele e senza la presenza oculata e saggia di Ivo sulle banchine dello scalo. L’ex impiegato del municipio, ormai diventato imprenditore affermato, neanche dimentica la città e le sue passioni, gli affetti e i grandi amici: ama il calcio e diventa dirigente di vertice dell’Unione sportiva; è vicino alla famiglia a cui trasmette coraggio e voglia di Chi è Laura Miele aura Miele, figlia secondogenita di Ivo Miele e di Ivonne Iaconi, è nata a Piombino dove ha frequentato le scuole primarie e successivamente il liceo classico “Carducci”. Iscritta alla facoltà di giurisprudenza dell’università di Pisa con l’intenzione di intraprendere la carriera di magistrato, Laura ha dovuto sospendere gli studi nel 1980 per la morte del padre, titolare di un avviata agenzia marittima a cui, con la madre e la sorella maggiore Elda, ha immediatamente deciso di dedicarsi. Ripresi gli studi la Miele si è laureata a Pisa con una tesi in diritto nella navigazione e, parallelamente all’attività in agenzia, ha continuato gli studi insegnando nell’ate- L fare. Adora la moglie Ivonne che lo segue, discreta e attenta, nei viaggi e nelle attività occupazionali. Elda, la figlia maggiore, dopo la laurea, entra negli uffici dell’agenzia del padre ed impara i primi rudimenti del mestiere. La più giovane Laura, studia giurisprudenza a Pisa: vuole fare il magistrato e sul momento ignora perfino i consigli del padre che le ricorda come esista, tra le varie discipline del diritto, anche quella relativa alla navigazione. Il grande viaggio attraverso i mari del mondo per Ivo termina pochi giorni prima del Natale 1980. Lascia nel neo per alcuni anni. Nel 1994 ha fondato la Mixos, un’ agenzia che ha affiancato la vecchia impresa Miele, specializzandosi nel settore delle dry bulk. Il successo dell’attività del gruppo ha consentito a Laura di ottenere la presidenza di Asamar, l’associazione degli agenti marittimi livornesi, della cui federazione è stata anche la vicepresidentessa nazionale. Molti gli altri incarichi avuti nel tempo tra cui si ricorda Il Comitato portuale per l’Autorità del porto di Piombino e di Livorno. Nell’ottobre 2015 Laura Miele ha perso la madre Ivonne, punto di riferimento per anni in agenzia. lutto e nella disperazione le sue tre donne ma chi pensava che con lui finisse anche la storia della sua azienda non aveva fatto i conti con l’intelligenza e la determinazione di sua moglie Ivonne, che con insospettate doti manageriali prese in mano l’azienda del marito affiancata dalle giovanissime figlie Elda e Laura. C’è chi del proprio passaggio lascia grandi tracce e forti esempi; Ivo, punto di riferimento essenziale in vita, diventa uno stimolo deciso e irrinunciabile per i propri successori e, coniugata al femminile, l’agenzia continua la propria navigazione. Ivonne si siede dietro la scrivania e guida con mano ferma e decisa le figlie: severa e affettuosa, giorno dopo giorno. Elda, che era già in sede, aumenta le proprie competenze, Laura abbandona il sogno della toga e, appena due anni dopo la morte del padre, diventa agente raccomandatario marittimo per laurearsi poi, nel 1984, proprio con la tesi che il padre sognava: “Il trasporto di cose determinate” nell’ambito del diritto della navigazione. E la giovane dottoressa insiste negli studi: per 18 anni diviene “cultore della materia’’ presso l’Istituto di Diritto nella Na- Le sorelle Miele, Elda e Laura negli uffici della loro agenzia marittima 20 dicembre - gennaio - febbraio 2017 vigazione dell’Università degli studi di Pisa. La sorella le è accanto nella crescita dell’agenzia e la supporta costantemente, mentre Laura solca i mari procellosi di istituzioni da sempre gestite da uomini. Mai era accaduto che un piombinese e, per giunta una donna, sfondasse nell’Asamar, l’Associazione degli agenti marittimi livornesi. Lei ci riesce e scala, con consensi generalizzati, la più alta poltrona dell’associazione per diventarne presidente e contemporaneamente anche vicepresidente dell’associazione nazionale. Intanto tutto ciò che è progresso entra nelle stanze della rinnovata sede dell’agenzia sempre davanti alle banchine. Laura Miele con alcuni operatori sulle banchine del porto Quando il porto non ha fondali adatti per il pescaggio di grosse navi da carico, la Società Miele insieme al Botta e risposta di Umberto Barlettani famiglia della quale faccio Quali caratteristiche deve avere un buon manager? Persona che nel gestire la propria attività non dimentica mai l’importanza delle persone che vi lavorano. Dono di natura che vorrebbe avere? Maggiore ironia. Il tratto principale del suo carattere? Forza di volontà. Un suo difetto? Forse sono troppo precisa e scrupolosa. Stato attuale del suo animo? Sono molto concentrata e attenta alle responsabilità che ho nella mia azienda. La persona a cui chiederebbe consiglio? Mio padre e mia madre. Il giorno più felice della sua vita? Il giorno in cui ho potuto apprezzare la meravigliosa parte. E il più infelice? La morte di mio padre e di mia madre. Di che cosa ha bisogno per essere felice? Di serenità e armonia. Che cosa non ha mai capito della gente? Le persone che vivono senza un obiettivo e con superficialità. Il vero lusso è? Avere tempo libero. Il più bel ricordo da bambina? Quando sono scappata dall’asilo. Cosa voleva fare a 12 anni? Il magistrato. Un consiglio ai giovani? Studiate e cercate di fare ogni cosa con passione. Città preferita? Londra. La qualità che preferisce in un uomo? La lealtà e l’intelligenza. Gruppo Clerici fanno progettare una piattaforma – la “Bulkirony” – per scaricare nella rada parte delle merci. E nel 1994 nasce anche la “Miele Mixos Servizi Marittimi” inizialmente specializzata in Dry Bulk Cargo, ed orientata in particolare a prodotti siderurgici e rinfuse. Passo dopo passo l’attività si consolida e cresce. Oltre alla Mixos, capace oggi di coprire ogni tipo di servizio di carico e trasporto, ecco le biglietterie di Moby e Toremar, la consulenza in campo doganale, l’agenzia di viaggi “Laurelda” ed un ruolo importante anche nel dialogo con le istituzioni. Ad ottobre del 2015 Ivonne, presente fino ai suoi ultimi giorni in agenzia, lascia definitivamente il timone a Laura e Elda. Il lutto è grande ma il contagioso ottimismo di Ivo e Ivonne continua a vivere nell’attività Laura Miele In una donna? Lealtà ed intelligenza. Attori preferiti? George Clooney e Julia Roberts. Cantanti? Battisti, Baglioni e Antonacci. Pittore preferito? Marc Chagall. Libro preferito? Il nome della rosa. Hobby? Antiquariato. Il più bel regalo che ha ricevuto? La vita. Difetto che detesta? L’ipocrisia. Materia scolastica preferita? Greco. L’amica più cara? Mia sorella. Nella vita a chi deve dire grazie? Alla mia famiglia. Rimpianti? Non ho rimpianti. La soddisfazione più grande? Il mio lavoro che mi dà forza e passione ogni giorno. Pensa di risultare simpatica o antipatica? Spero simpatica, bisogna chiedere agli altri. Squadra del cuore? Juventus. Personaggi storici più ammirati? Eraclito, il filosofo del divenire. Panta Rei significa letteralmente che tutto scorre e quindi che non si può vivere due volte la stessa esperienza. Quindi l’eterno mutare delle cose insegna che ci dobbiamo continuamente evolvere per vivere momenti e situazioni diverse. E Socrate per la sua famosa frase “Conosci te stesso”. Frase che porterebbe sulla t-shirt? Il più grande piacere è la semplicità. 21 delle due imprenditrici. «Abbiamo avuto due genitori stupendi, grandi esempi e grandi stimoli» – dice Laura – mentre sfoglia nel suo ufficio le foto scattate in agenzia durante gli anni, la testimonianza di successi e di passaggi difficili superati con impegno. «Il momento peggiore – prosegue la manager – lo abbiamo attraversato alla morte di mio padre. In un attimo c’è venuto a mancare un punto di riferimento. In quel periodo è stato decisivo l’apporto di mia madre che ha preso le redini e ci ha guidato con fermezza». È una bella pagina di storia quella scritta dalla Famiglia Miele che ha festeggiato quest’anno l’importante anniversario della “Ivo Miele Agenzia Marittima”, fondata settant’anni fa da Ivo, che vede oggi saldamente al timone le figlie Elda e Laura, con un’azienda che si identifica ormai con la storia del Porto di Piombino. Tre donne in un mondo di uomini «Prima di darci fiducia, ci hanno squadrato ben bene per capire di che pasta fossimo fatte. Non è stato facile». E alla domanda sul futuro, emerge il coraggio di famiglia «Dopo anni difficili sono ottimista: il porto di Piombino è tornato ad attrarre investimenti e si sta rilanciando per diventare un’importante realtà del panorama nazionale». Futuro roseo anche per le professionalità che il mercato offre. Se un giovane viene e le chiede consigli per iniziare. Cosa gli dice? «Gli do il benvenuto. Basta che si impegni e studi. Studiare è fondamentale. La sera a casa, finita una giornata faticosa, mi siedo spesso alla scrivania a studiare». Ma ci sono oggi in Italia giovani che abbiano queste caratteristiche e questa voglia? «Sì, certo che ci sono. Ne ho visti molti che hanno le capacità e la passione per emergere. Sono molto fiduciosa» 1946 – 2016: si festeggiano i 70 anni di attività Miele – Mixos nella storia del porto di Emilio Guardavilla ’agenzia marittima condotta con successo dalla famiglia Miele compie i settanta anni di attività. Fu fondata nel 1946 da Ivo Miele, coadiuvato e sostenuto dall’inseparabile moglie Ivonne, sorella del grande Siro Iaconi, “segretario di ferro” dell’Unione sportiva Piombino della serie B. Alla prematura scomparsa del titolare Ivo avvenuta nel 1980, Ivonne Iaconi impugnò con fermezza il timone dell’agenzia coinvolgendo le giovanissime figlie Elda e Laura che oggi, allo scadere di questo importante traguardo, dirigono con altrettanta competenza ed entusiasmo la Miele Mixos Servizi Marittimi Srl. Il Corriere della Sera ne celebra la ricorrenza definendo quella scritta dalla famiglia Miele “una bella pagina di storia”. Oggi, a dare continuità all’operato del capostipite Ivo Miele, sono rimaste al timone le figlie Elda e Laura, illuminate manager a capo di un’azienda cresciuta di pari passo con il porto di Piombino. Nell’immediato dopoguerra la Ivo Miele Agenzia Marittima iniziò a operare come L Scomparso il titolare Ivo, la moglie Ivonne al timone. Le sorelle Elda e Laura, competenza ed entusiasmo. Miele Mixos protagonista del settore marittimo Ivonne Iaconi Miele agenzia marittima e casa di spedizioni offrendo un servizio adatto alle esigenze dei sistemi produttivi al momento in continua evoluzione. In breve, grazie alla lungimiranza e alla versatilità che la caratterizzavano in termini di innovazione e di internazionalizzazione, l’agenzia divenne un punto di riferimento nel porto di Piombino. Il successo ottenuto e ripetutamente riconosciuto nel proprio settore non venne meno neanche dopo la scomparsa di Ivo Miele. Con lo stesso acume e la stessa determinazione la moglie Ivonne rilevò il ruolo del marito e, affiancata dal- Ivo Miele le figlie Elda e Laura, ne proseguì degnamente la missione dimostrando straordinarie doti gestionali e strategiche. La Miele Mixos Servizi Marittimi Srl fu fondata nel 1994 per operare nel sottore del Dry Bulk cargo, segnatamente con prodotti siderurgici e rinfuse di vario genere. Nel corso degli anni ha poi ampliato il suo raggio di azione fino ad arrivare a gestire l’import e l’export di tutti i tipi di merce. Oltre che a dare continuità al lavoro del fondatore Ivo Miele le tre donne di famiglia hanno saputo assicurare all’agenzia un futuro di continuo sviluppo. Nonostante le recenti diffi- coltà legate alla crisi della siderurgia, la Mixos continua a rappresentare un punto di riferimento nel settore marittimo italiano nonché un’istituzione all’interno del porto di Piombino. Nella nuova stagione dell’approdo piombinese la Miele Mixos recita una parte da protagonista con Laura in qualità di presidente dell’Asamar della costa (Agenti Marittimi di Livorno e Provincia), vicepresidente nazionale di Federagenti (Federazione Nazionale degli Agenti Marittimi), membro del consiglio della Camera di Commercio e membro del rinnovato comitato portuale dell’Authority di Livorno, oltre che di quello di Piombino. L’attività di Laura Miele ha avuto di recente anche l’importante riconoscimento del convegno all’hotel Palazzo di Livorno sui riflessi della riforma portuale sull’economia della Toscana, con presenze nazionali e le conclusioni dello stesso goveratore della Regione Enrico Rossi. Oggi Elda e Laura rappresentano le biglietterie di Moby e Toremar. Sono inoltre titolari di un’agenzia turistica, la Laurelda. 22 dicembre - gennaio - febbraio 2017 Lavoro e vita privata nelle parole dell’amica Roberta “Infaticabile e non si dà mai per vinta” di Roberta Macii* L a prima cosa che mi viene in mente pensando a Laura, quella in assoluto che la contraddistingue tra le tante caratteristiche che ne fanno una persona speciale è di essere infaticabile. Lo è come amica, per una generosità che manifesta attraverso una costante disponibilità emotiva ed affettiva ed un “monitoraggio” continuo che attiva sulle persone alle quali è legata preoccupandosi di provvedere in tutti i modi possibili a far sentire la sua vicinanza e, in un certo senso, protezione. È discreta nel farlo e immancabile allo stesso tempo. Lo è dal punto di vista professionale perché si muove all’interno di una rete di rapporti che lei stessa ha costruito e consolidato nel tempo per i quali riceve costantemente attestati di stima e riconoscimenti di una professionalità comune a poche persone. Ieri, l’agenzia Ivo Miele Mostra sempre disponibilità emotiva e affettiva. Determinata, raggiunge sempre i propri obiettivi. Manager stimata e professionalità non comune Lo è nella determinazione che guida le sue azioni rivolte al raggiungimento degli obiettivi che si prefigge: è incredibile osservarla mentre muove praticamente l’Italia da una parte all’altra dei suoi confini anche solo per la necessità di trovare un numero di telefono di un contatto che ritiene importante. Quando ci impiega tanto le servono al massimo 48 ore per raggiungere la meta ma mai e poi mai si dà per vinta. Lo è stata, ma a me piace dire lo è ancora, come figlia. Purtroppo ho potuto osservarla poco direttamente nel rapporto con sua madre ed ho potuto farlo solo in un contesto già alterato dalla malattia della signora Ivonne. Eppure quel poco, se da una parte altro non era che un amore smisurato, ed a mio avviso naturale, per colei che è (o almeno dovrebbe essere) il principale punto di riferimento nella vita di ognuno di noi, dall’altra rappresentava l’ennesima dimostrazione del suo essere, ancora una volta, infaticabile. Ho fatto viaggi in macchina con lei durante i quali riusciva a occuparsi di tutti i dettagli che riguardavano la giornata della madre più di quanto chiunque altro avrebbe potuto fare se fosse stato presente senza mollare un attimo e senza mai, nemmeno per un momento, abbassare la guardia neppure di fronte al tempo che, purtroppo, giocava quella partita con un inesorabile vantaggio. È infaticabile Laura anche quando in qualche modo si trova ad essere delusa da una persona o ferita. Anche in questo caso non si stanca di cercare attenuanti e giustificazioni e attiva tutti i meccanismi di recupero dentro di sè decidendo di interrompere un rapporto solo dopo aver vagliato tutte le ipotesi possibili ed aver verificato che non ce n’è neanche una che dimostra che la ferita subita non le è stata volontariamente inferta. Dietro la stoffa e le acclarate capacità della donna manager che per prime ho potuto conoscere ed apprezzare, ho quindi scoperto, attraverso un rapporto di amicizia che ho avuto il privilegio di instaurare con Laura, una persona del tutto speciale e che lascia sorpresi coloro che, come me, per molto tempo l’avevano solo osservata da lontano. Non voglio però dimenticare in questa gradita occasione che ho di raccontare di lei, l’aspetto più ironico Oggi, l’agenzia Mixos del suo essere infaticabile: il contenuto della sua borsa anzi mi correggo… delle sue borse! È luogo comune del tutto corrispondente alla verità dei fatti che dentro le borse delle donne si possa trovare di tutto. Bene! Questo “di tutto” è niente in confronto a ciò che Laura porta con sé. Nella borsa da passeggio, che tra noi scherzosamente chiamiamo, il container, ci sono almeno tre cambi di abito… non si sa mai… una confezione di medicinali per quasi tutte le patologie più o meno conosciute, e tanti tantissimi trucchi. Nelle altre, almeno due borse, un giacchetto in più, un paio di scarpe, con o senza tacco a seconda di quelle che già sta indossando, generi alimentari e acqua come se non ci fosse un domani. E naturalmente mi riferisco a trasferte che non prevedono il pernottamento… Sono felice amica mia di averti conosciuto e di averti vicina. Ti voglio bene. *Dirigente Autorità Portuale Antonio Fulvi (Giornalista): «Di Laura Miele, della sorella ma anche della mamma e del papà Ivo creatori della holding portuale Mixos, ho antichi ricordi che sono privilegio della mia età. L’agenzia nacque nel 1946, in una Piombino devastata. Ma è stato un crescendo importante, che con Laura è arrivato alle cariche di presidenza dell’Asamar, l’associazione degli agenti marittimi livornesi, ed a livello nazionale in Federagenti. Però di Laura apprezzo anche cose che esulano dalla sua figura ufficiale. Se come presidente di Asamar mi è apparsa come l’immagine dell’equilibrio e della giusta duttilità, sul piano personale ha invece aggiunto una forte, anche se tranquilla, volontà di difendere le proprie idee, il proprio lavoro e il proprio porto senza compromessi. A Laura voglio bene come manager ma specialmente come donna. Forse perchè, come sosteneva Marylin Monroe, gli uomini preferiscono le bionde?». Dicono di lei Gianni Anselmi (Consigliere regionale Pd): «Ho avuto sovente occasione, durante i miei due mandati da sindaco e nel mio attuale ruolo in Regione, di apprezzare la determinazione, la competenza, la sagacia di Laura Miele. Con Elda ha sa- puto consolidare e qualificare una vicenda imprenditoriale che rappresenta una parte rilevante della storia del porto di Piombino, conservandole uno spazio importante e conquistando stima e peso, nel settore dei servizi marittimi, ben oltre i confini locali. Grandi sono le attenzioni che le istituzioni stanno assegnando al sistema portuale di Piombino e Livorno, al potenziamento infrastrutturale, alla competitività delle catene logistiche; le sfide dello sviluppo nuovo solcano il Mediterraneo e le reti transeuropee. Di fronte a quelle sfide è lecito pensare che Laura non si farà trovare impreparata». Corso Italia, 41 Tel. 0565 220066 Corso Italia, 103 Tel. 373 8810583 Giuseppe Contrani (Cda Toremar): 23 «Ho lavorato per oltre 35 anni sul fronte del porto. Conosco molto bene Laura Miele e devo riconoscere le sue ottime qualità di imprenditore marittimo. Con lei è cresciuto, giorno dopo giorno, anche il nostro porto. Come non ricordare oggi la figura del padre Ivo, fondatore dell’omonima agenzia marittima, che proprio quest’anno compie i 70 anni di attività. Con l’occasione desidero ricordare anche la figura del nipote Marcello Miele, personaggio di spicco nel campo degli spedizionieri marittimi del porto di Piombino». Ampliamento del porto 24 dicembre - gennaio - febbraio 2017 fatti & persone Il Comune premia i “pollici verdi” I vincitori del concorso “Fai sbocciare il tuo balcone”, promosso dal Comune di Piombino lo scorso settembre sono: Stefania Ballini via L. Da Vinci 30; Alessandro Benucci, corso Italia 189; Giampiero Biasci via Plinio Nomellini 11; Lisa Canneri via G. Garibaldi 44; Michele Canneri corso Italia 152; Graziella Di Domenico corso Italia n°53; Riva Galligani via G. Garibaldi 9; Elio Magagnini via M. Casalini 3; Eleonora Montonetti, via Montecristo 7; Valeria Peccianti piazza Antonio Gramsci 7; Leo Pratesi via G. Galilei 25; Marzia Vitiello via N. Copernico 14; Natalino Palladino via G. Tellini 12; Grazia Sainati via Torino 24; Doriana Spagnoli via Salivoli 35. Concorso letterario “Raccontare Campiglia” è il titolo del concorso letterario che è stato presentato all’interno del vasto programma della “Sagra d'autunno” che l'Ente valorizzazione pro loco ha proposto quest’anno raccogliendo un grande successo. Tema del concorso sono racconti storici ambientati a Campiglia dalle origini fino all'anno 2000. Le opere selezionate verranno valutate da una giuria accreditata e raccolte in un’antologia pubblicata da "Il foglio letterario" di Piombino. Roberto Batistini Costa Deliziosa Trionfo di Roberto in crociera na vacanza che sempre più persone apprezzano è la crociera: via da tutto per una decina di giorni su navi confortevoli e molte occasioni di relax e divertimento. Intorno solo cielo e mare e il piacere di godersi un'isola che ha il vantaggio di spostarsi e di riportarti a casa. Una crociera che si è goduta anche il piombinese Roberto Batistini che ha così solcato i mari insieme alla gentile consorte Laura, sulla Costa Deliziosa. Ex dipendente Lucchini, attualmente pensionato, conosciuto anche come provetto musicista e cantante, si è trovato ad affrontare una prova per lui oltremodo gradita nel contesto delle numerose attività che allietano i croceristi. A lui è toccato, piacevolmente e con buona grinta, di partecipare alla gara canora che vedeva impegnati molti turisti, alcuni bravini sì, ma solo a livello amatoriale, mentre altri decisamente bravi. Ha superato la prima selezione abbastanza agevolmente e in finale ha sbaragliato gli altri 7 finalisti, italiani, francesi ed un brasiliano. Una grossa standing ovation ha salutato la sua esibizione vincente: “Te voio bene assai...ma tanto tanto bene sai”. Insomma è stata felice anche la scelta del pezzo cantato, Caruso di Lucio Dalla. Roberto, ha così conquistato la coppa The voice of the sea, la voce del mare, che sarà di certo un gradito ricordo fra i suoi cimeli. Non ultimo si prefigura addirittura che possa essere contattato in occasione di alcune crociere in qualità di cantante di bordo. Ogni tanto vale la pena di scappare dal nostro quotidiano specialmente quando si sentono di più gli anni. Non si ritorna giovani, quello no, ma gli orizzonti si allargano. Concludendo, qui in redazione, siamo convinti che l’amico Enzo Malavolti detto Sfondino, buona voce canora, alla fine della lettura di questo pezzo inizierà subito a preparare le valige. Enzo Biagioni In ricordo di Elia Barbetti lo scorso anno durante una gita scolastica a Milano. La ristrutturazione del Comunale Piero Biagi, i cui locali risalivano al 1974, è stata inaugurata dal presidente del San Vincenzo Aldo Di Marco alla presenza del sindaco Massimo Bandini e della madre di Elia, Sara Rabà. Nello spogliatoio della squadra di casa, l’armadietto numero 17 del compianto golden boy è stato “bloccato” e personalizzato con il nome e la foto di Elia. U L’Unione Sportiva San Vincenzo calcio ha intitolato il nuovo spogliatoio a Elia Barbetti, il giovane calciatore prematuramente scomparso Lami & Bruscolini srl agenti di assicurazioni 25 fatti & persone Camera di Commercio, la giunta al completo Da sx: Alberto Ricci, Enrico Rabazzi, Ottorino Lolini, Pier Ferruccio Lucheroni, Riccardo Breda (presidente), Anna Landini, Diego Nocenti, Maurizio Sereni, Gloria Dari a neonata Camera di commercio della Maremma e del Tirreno ha proclamato gli otto componenti della sua giunta. Il Consiglio camerale ha eletto l’organo istituzionale che affiancherà il presidente nell’azione di governo della nuova Camera. La nuova CCIAA della Maremma e del Tirreno è frutto del primo accorpamento volontario di enti camerali in Toscana ed è stata originata dall’unione delle Camere di L La tartaruga in cura all’Istituto È in cura All’Istituto di biologia marina di Piombino diretto dal professor Roberto Bedini l’esemplare di Carretta carretta recuperata sulle spiagge di Marina di Castagneto da Nino Serra e il figlio Raffaele. Per il giovane esemplare di testuggine ci sono ottime possibilità di poter riprendere il mare. commercio di Livorno e di Grosseto. Da quando è stata fondata ufficialmente, 1° settembre 2016, il suo presidente è Riccardo Breda, imprenditore del territorio di Grosseto. Questi i membri della giunta equamente ripartiti tra i due territori. Anna Landini (commercio), proprietaria di attività commerciale a Castagneto Carducci, presidente di Confesercenti provinciale di Livorno – Diego Nocenti (industria), 53 anni, imprenditore del set- tore delle istallazioni e impianti di Piombino, presidente Cna Livorno – Enrico Rabazzi (agricoltura), 54 anni, imprenditore agricolo di Monte antico, Grosseto, presidente della Cia provinciale di Grosseto – Maurizio Serini (artigianato), 54 anni, imprenditore di Portoferraio, Isola d’Elba, attivo nel settore dell’artigianato, vicepresidente di Cna della provincia di Livorno – Ottorino Lolini (servizi alle imprese), 65 anni, imprenditore del set- tore chimico di Grosseto – Pierferruccio Lucheroni (turismo), 66 anni, presidente di Confesercenti provinciale di Grosseto – Gloria Dari (trasporti e spedizioni), imprenditrice livornese, attiva nel settore delle spedizioni navali e agente marittimo, presidente di Spedimar provincia di Livorno – Alberto Ricci (industria), imprenditore nel settore costruzioni e metalmeccanica, presidente Confindustria Livorno e Massa Carrara. La grande burla… te la do io l’America A Bibbona elezioni a stelle e strisce Succede ormai da quattro mandati presidenziali statunitensi, a La California, la ridente frazione di Bibbona che ha fatto parlare di sé i media di tutto il mondo per la sua bizzarra iniziativa. I californiani della bassa val di Cecina, già da tempo, si sono autoproclamati territorio d’Oltremare degli Usa e, come tali, aventi diritto al voto. Guidati dall’assessore alla cultura, per la prima volta nel 2004, organizzano per ogni elezione americana, la campagna elettorale, i seggi, la votazione e il relativo spoglio. La burla di dimensioni planetarie non ha però inficiato sul testa a testa Clinton – Trump. Il racconto ufficiale delle prime elezioni americane per non americani è stato divulgato con il cortometraggio “Il presidente del mondo” di Michele Cogo e Francesco Merini, produzione Mammut Film in collaborazione con Bottega Finzioni con il contributo del Comune di Bibbona, Comune di Bologna, Itc Movie, Cicco Corporation. 26 dicembre - gennaio - febbraio 2017 fatti & persone Circolo Insieme, il Consiglio Da sx la senatrice Cirinnà, Antonio Cuturi, Umberto Granata e il sindaco Giuliani Piombino, nozze gay in Marina n ufficiale di Marina sì è unito civilmente con il suo compagno nella sala consiliare del Comune di Piombino. A celebrare il rito è stato il sindaco Massimo Giuliani. Si tratta di una delle primissime volte tra due appartenenti alle Forze armate e la prima in assoluto a Piombino. A sposarsi sono stati Umberto Granata e Antonio Cuturi, ufficiale della Marina militare, due giovani originari di Napoli ma che da due anni risiedono a Piombino. Alla cerimonia ha partecipato anche la prima firmataria della legge da poco in vigore, U la senatrice Monica Cirinnà. «Che oggi si costituisca la prima unione civile a Piombino di un alto funzionario delle Forze Armate è molto significativo in termini di libertà – ha augurato la senatrice Cirinnà portando il saluto del ministro della Difesa Pinotti –; le Forze Armate sono molto cambiate, sono forze di pace, con una missione umanitaria grandissima. Un ufficiale in alta uniforme che oggi si unisce e diventa famiglia lo dimostra. In questa unione civile c’è dunque tutto il cambiamento della nostra Italia che sceglie i comuni democratici, inclusivi e appassionati come quello di Piombino per celebrare la loro unione». Dopo lo scambio degli anelli e l’ufficializzazione dell’atto, anche il sindaco Giuliani ha rivolto il suo augurio alla coppia. «Oggi ci sono nuove famiglie, nuove leggi, nuove aspirazioni, nuovi valori; le coppie cambiano e noi non possiamo non prenderne atto». Già nell’ottobre del 2014 il Consiglio comunale aveva approvato un documento che consentiva la trascrizione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all’estero. Mum and Dad dal 1979 RISTORANTE - PIZZERIA Via V. Emanuele, 141 - SAN VINCENZO (LI) Tel. 0565 702233 è gradita la prenotazione Alla presenza dell’assessore alla cultura Paola Pellegrini è stato inaugurato Insieme, il Circolo Culturale Ricreativo fondato da Leonilda Martini, già presidente di Spazio H di Piombino. Nei programmi della dirigenza un fitto calendario di iniziative socioculturali per far conoscere le eccellenze del territorio attraverso incontri con personaggi pubblici, artisti e sportivi. Per gli associati è prevista inoltre l’organizzazione di attività formative e ricreative con corsi, seminari ed escursioni. Ecco il Consiglio direttivo: Leonilda Martini presidente, Daniela Romoli vice presidente, Mariangela Martini tesoriere, Rossana Bacci consigliera, Bruna Socci consigliera. Premiato lo chef Michele Martinelli Michele Martinelli, titolare della “locanda Martinelli” a Nibbiaia dal 2010, ha ricevuto l'ambito riconoscimento dalla Guida “I ristoranti d'Italia” per l'edizione 2017. Nel suo locale mette a frutto le molte esperienze maturate in giro per il mondo. Motivazioni per il premio sono da ricercare nella qualità delle materie prime e nell' attenzione alle nuove esigenze che soddisfano appieno anche clienti vegetariani e celiaci. 27 fatti & persone Unicoop Tirreno, Canova direttore generale seguito della proposta del presidente Marco Lami, il consiglio di amministrazione di Unicoop Tirreno ha nominato Piero Canova nuovo direttore generale. Di estrazione esterna al movimento cooperativo, Piero Canova è un manager dalla comprovata preparazione ed esperienza, acquisite entrambe in aziende quali Exxon Chemicals, Montedison, Irca, Riello e De Longhi. 57enne veneziano, chimico laureato all’ateneo di Padova, ha iniziato la sua carriera come ricercatore nel gruppo Olivetti per poi ricoprire cariche dirigenziali nell’area commerciale, marketing ed anche come amministratore delegato. Negli ultimi anni ha guidato progetti di riorganizzazione e ristrutturazione nei gruppi Ferroli e Seves. Nel suo solido curriculum anche un’esperienza imprenditoriale con Eyeban A Comunità Irpina, nuovo consiglio Giovanni Di Pietro è stato confermato ancora una volta presidente dell’Associazione Culturale Comunità Irpina di Piombino per il quadriennio 2016/2019. Questo il nuovo organigramma: presidente Giovanni Di Pietro. Vicepresidente Catia Bernardini. Economo Sonia Barletta; segreteria Marco Di Pietro e Mario Battaglini; consiglieri Domenico Finno, Enzo Petricci, Mario Battaglini, Marina Barletta, Rosato Alfonso. Sindaci revisori Mauro Petricci e Lorenzo Patrone. Advanced Radiators con lo sviluppo di una start up innovativa. Con le competenze del nuovo direttore generale, Unicoop Tirreno intende continuare il percorso di risanamento già intrapreso con interventi sulla rete commerciale, sulle strutture in passivo e sulla riduzione dei costi di gestione. A lui il compito di delineare un piano industriale mirato alla redditività nella gestione caratteristica da elaborare in stretta sinergia con il presidente e da sottoporre alla valutazione del Cda. «L’incarico di direttore generale conferito a Piero Canova – assicura il presidente Lami – è una conferma della volontà di Unicoop Tirreno di lavorare con determinazione ad un rilancio della cooperativa all’insegna dell’equilibrio e dell’innovazione. Lavoreremo insieme, condividendo le Misericordia, nuova ambulanza È attesa alla Misericordia di Piombino una nuova autoambulanza (Ducato Fiat), veicolo attrezzato con i più moderni e sofisticati strumenti per il primo soccorso. L'arrivo del mezzo è previsto entro fine anno ed è frutto di un lascito testamentario da parte dei fratelli Divo e Diva Badalassi, i quali avranno ascritta l'intestazione dell'autoambulanza. Al momento dell'arrivo del mezzo saranno invitate le Misericordie dalla Toscana e le analoghe associazioni di Piombino per la festa che si terrà per l'inaugurazione, di seguito alla manifestazione saranno proposte prove di intervento e di soccorso. Piero Canova tappe del percorso che ci porterà nei prossimi mesi a cogliere risultati importanti per garantire il buon andamento di Unicoop Tirreno, al fine di continuare ad esprimere il nostro valore sui territori di presenza». Successo del pittore Rossi È il piombinese di Riotorto Luciano Rossi ad aggiudicarsi l’ottava e ultima edizione dell’estemporanea di pittura organizzata, come ogni anno, dall’associazione La Rinascita di Scarlino per valorizzare le bellezze del territorio. La giuria di livello nazionale, tra i membri Laura Accordi direttrice della "Babele" di Firenze, ha classificato al secondo posto Bruno Nardi di Castelfiorentino e al terzo Fabrizio Filippi di Castagneto Carducci. Premio speciale alla undicenne Sophia Pallanti di Massa Marittima. A premiare i pittori Alessandro Zammarchi, direttore della filiale di Scarlino del Credito cooperativo di Castagneto Carducci. Luciano Rossi, classe 1961, è diplomato al Pietro Aldi di Grosseto e dipinge da sempre con innata passione. Nelle sue tele si scopre tutto l’amore che avvicina l’artista ai colori della propria terra. I suoi paesaggi, sempre in bilico tra realismo e traduzione spontanea dei sentimenti, parlano di una “toscanità” appassionata ed appassionante che attrae anche l’occhio meno educato alla pittura. Ha partecipato a numerose collettive e premi di pittura riscuotendo notevoli consensi. Foto Grassi Luciano Rossi (a destra) riceve il premio da Alessandro Zammarchi 28 dicembre - gennaio - febbraio 2017 N Coraldo Cavicchi presenta una grande volume su Venturina Atto di amore per la sua terra on è solo un libro è un atto di amore, come è stato definito nella presentazione che si è tenuta al centro Agape di Venturina. Coraldo Cavicchi, 90 anni compiuti il 31 ottobre, imprenditore edile di successo e personaggio di primo piano nella vita associativa di Venturina ha regalato alla terra in cui è nato un volume frutto dei suoi ricordi, delle sue passioni, di un innegabile affetto per luoghi e persone che ha incrociato nella sua vita. La storia inizia dalle poche case che delimitavano un crocicchio tra la via del mare e quella dell’entroterra e, passo dopo passo, arriva alla operosa Venturina Terme di oggi. Affidandosi all’immagine, una vecchia passione curata ed affinata anche in infiniti viaggi nel mondo, Coraldo Cavicchi ha privilegiato le fotografie. Così nelle 558 pagine si contano centinaia di ritratti dei personaggi e delle famiglie che hanno contribuito a costruire un paese dalla sua nascita all’inizio del secolo. L’opera è senza dubbio il lavoro più compiuto di Cavicchi, che ha dedicato al proprio paese diversi altri libri. Si ricordano in particolare. “La mia terra” (1996) e “Fascismo e Resistenza” (2000). Poi ancora “Le Fattorie della Val di Cornia”(2008), in cui Coraldo è autore delle numerose fotografie che accompagnano il testo curato da Nadio Stronchi, Infine “La natura e l’uomo – Un viaggio fotografico nell’alta Maremma” (2011) che celebra il Cornia ed i diversi borghi che il fiume attraversa. “Venturina pioniera” è introdotto dalle prefazioni dell’onorevole Silvia Velo, della sindaca Rossana Soffritti, del parroco don Gianfranco Cirilli, di Gianluca Camerini, del giornalista Fiorenzo Bucci e dello storico Gianfranco Benedettini, amico da vecchia data di Cavicchi. U nicoop Tirreno: approvati il Piano industriale e l'emissione degli strumenti finanziari partecipativi. L’obiettivo è il rilancio dell’impresa e il rafforzamento patrimoniale grazie all’intervento solidale delle cooperative di consumo. Il Presidente Marco Lami e il Direttore Generale Piero Canova hanno illustrato al Consiglio di amministrazione di Unicoop Tirreno il piano industriale 2017/2019 finalizzato a riportare a redditività la Cooperativa. Il Piano prevede azioni straordinarie perché la Cooperativa torni in utile producendo reddito nella gestione caratteristica, cioè quella commerciale, entro il 2019. Un obiettivo ambizioso, anche per le condizioni di un mercato dei consumi alimentari stagnante e di crescita della competizione tra insegne. Il Piano industriale di rilancio di Uni- 29 Obiettivo il rilancio dell’impresa Unicoop Tirreno ok al piano industriale Il Presidente Marco Lami coop Tirreno sarà articolato su più fronti: revisione della rete di vendita; miglioramento contrattuale negli acquisti; sviluppo del franchising, che sta diventando un canale importante soprattutto in alcuni territori. Il Piano presentato affronta anche il tema del recupero dell’efficienza attraverso sensibili ridimensionamenti dei costi, con una riduzione delle spese di gestione della rete di vendita e della sede, un adeguamento degli organici alle effettive e mutate esigenze, un cambiamento importante anche del management aziendale. Tutto questo anche attraverso l’intesa e il confronto con le organizzazioni sindacali. Insieme con il Piano industriale, il Consiglio ha approvato l’emissione degli strumenti finanziari di partecipazione e il loro regolamento. Gli strumenti finanziari di partecipazione sono funzionali al rafforzamento patrimoniale della Cooperativa, necessario per rispettare le nuove regole di rapporto tra prestito sociale e patrimonio fissate dalla Banca d’Italia. Si tratta di strumenti particolari di sottoscrizione che hanno come scopo esclusivo quello di rafforzare il patrimonio della società in funzione del rapporto tra patrimonio e prestito sociale. Questi strumenti saranno offerti alle altre Cooperative di consumo in uno straordinario impegno solidale che riguarda l’intero movimento che interviene per rafforzare il patrimonio e tutelare i soci delle Cooperative, a fronte di un impegno vincolante di risanamento, costituito dal Piano industriale. Il Piano industriale di Unicoop Tirreno rappresenta dunque un momento delicato e decisivo: si operano ridimensionamenti e cambiamenti importanti, per chiudere una fase di negatività e garantire un futuro di rilancio alla Cooperativa e ai territori in cui opera. I 30 LE TRAGEDIE DEL NOSTRO MARE dicembre - gennaio - febbraio 2017 di Emilio Guardavilla l pesce grosso mangia il pesce piccolo. È questa la dura legge del mare, la legge che lo governa dalla notte dei tempi e, in quanto legge, è uguale per tutti. E’ stata promulgata durante la deriva dei continenti e non è stata mai abrogata né modificata per milioni di anni tanto è vero che vige tutt’ora, anche ai giorni nostri. Il contesto meteo-marino che ci circonda lascia presagire che sarà in vigore, per lo meno, fino a domani. Per intere ere geologiche ha selezionato le specie acquatiche, anfibie e terrestri determinandone, di volta in volta e senza eccezioni, l’estinzione dell’una o l’evoluzione dell’altra fino a stabilire l’attuale ordine naturale delle cose. In questo macabro copione l’uomo ricopre il ruolo di comparsa. In questo spietato copione l’uomo ricopre il ruolo di pesce piccolo. Da sempre, le manie di protagonismo dell’essere umano nell’elemento acquatico, hanno comportato sciagure di varie proporzioni. Per casualità o imperizia, accidentalità o ignoranza, l’essere umano ha, da sempre, fatto le spese di una legge facile da rispettare ma troppo difficile da accettare. Tutto questo perché, da sempre, gli attori principali del teatro salmastro sono ben altri. A partire dall’era moderna, il mare nostro si è dimostrato un amico-nemico da cui le correnti di pensiero che si sono susseguite hanno preso distanze variabili per esorcizzarne la paura. Il mare chiuso troppo spesso è diventato sinonimo di mare benevolo. Poi, in un lasso di tempo computabile approssimativamente in un paio di secoli, le forze in campo si sono modificate dando vita ad uno scenario sempre più indecifrabile. Le variazioni climatiche imprevedibili, i condizionamenti di alcune specie, le rotte commerciali sempre più esasperate Dallo squalo killer alla Moby Prince al naufragio della Concordia Da questo numero di Costa Etrusca Emilio Guardavilla, giornalista, scrittore e uomo di mare, presenterà un reportage sulle tragedie del nostro mare a partire da quella dello squalo bianco dello Stellino a Baratti. Nei numeri che seguiranno verranno riproposte le cronache della sciagura della Moby Prince, la cui collisione con la petroliera Agip Abruzzo nella rada di Livorno (aprile ’91) ne provocò l’incendio e le conseguenti 140 morti tra passeggeri ed equipaggio, e quella più recente della Costa Concordia, avvenuta il 13 gennaio 2012, il cui naufragio costò la vita a 32 persone. Oltre alle tragedie marittime di risonanza nazionale ed internazionale saranno passati in rassegna anche altri gravi incidenti di pesca, diporto o di lavoro che hanno sconvolto l’opinione pubblica del nostro territorio. La Moby Prince in fiamme da una logistica ultratecnologica, hanno scombinato uno status che sembrava disegnato a misura d’uomo. Sembrava, appunto. Nel febbraio 1989 le nostre spiagge si sono trasformate in un set da film horror ed hanno fatto da sfondo ad una tragedia che, a memoria d’uomo, non aveva precedenti. Per lungo tempo il freddo linguaggio della burocrazia ha detto che Luciano Costanzo era disperso in mare dal giorno 2 febbraio, dalle ore 10,30. Le carte, per lungo tempo, non hanno parlato di squali. Tanto meno di omicidi o di misteriose fughe. Il caso divenne un giallo su scala nazionale. Costanzo, 47 anni, dipendente della compagnia portuali di Piombino, scomparve nelle acque antistanti il golfo di Baratti, a pochi metri di profondità mentre effettuava lavori di manuten- zione subacquea. Nel clamore di una Piombino incredula la vicenda si trasformò in una detective story dai contorni sempre più sfuggenti. Le illazioni spaziavano dall’omicidio alla fuga, si favoleggiava di un'esplosione che avrebbe ucciso Costanzo e di una super assicurazione sulla vita, una polizza da incassare all'estero. I testimoni oculari dell' allucinante e spaventosa scena, l’ingegner Paolo Bader e il figlio del sub Gianluca, parlarono di un attacco di squalo bianco dalle dimensioni cinematografiche. Le indagini confermeranno la loro testimonianza. A bordo non furono rinvenute tracce di esplosivo, non c' era sangue, non c’erano tracce di lotta. Luciano Costanzo non è un bombarolo, un pescatore di frodo o la vittima di un incidente sul lavoro. Luciano Costanzo è stato mangiato da un pescecane. Lo squalo bianco Carcharodon carcharias, una specie che nel Mediterraneo può inghiottire individui grandi la metà della sua taglia senza problemi perché la forza esercitata dalle sue mascelle è di non meno di tre tonnellate per centimetro quadrato. Nelle pagine che seguono è riportata la triste cronaca di quei giorni del 1989, raccolta da Costa Etrusca grazie ai giornalisti Stefano Tamburini e Fiorenzo Bucci allora giovani cronisti del Tirreno e della Nazione. Anche Renato Quilici dalla sua osteria Carugi testimonia quei giorni drammatici. Nei servizi che seguono si può leggere a chiare note il comma della dura legge del mare in cui si specifica che, in esso, l’uomo è soltanto un pesce piccolo. Il naufragio della Costa Concordia al Giglio 31 Il giornalista Stefano Tamburini ricorda i giorni dello squalo E Quando dal mare emerse il terrore di Stefano Tamburini ra un febbraio strano, quello del 2 febbraio 1989, quando dal mare emerse il terrore. Quando mi trovai - cronista di nera alla redazione piombinese del “Tirreno” - a suonare come ogni mattina il campanello accanto alla porta a vetri della Capitaneria di porto. Era caldo, troppo caldo per essere inverno, e molti pensarono anche al tepore delle acque come ragione di quel tremendo attacco dello squalo al sub Luciano Costanzo divorato in pochi attimi sotto gli occhi del figlio e di un amico. E fu strano anche il seguito di quel febbraio, quando tutti scoprimmo che le scene viste al cinema nel film di Spielberg erano così tremendamente vere. Tutti a dire che non era il caso di farsi prendere dalla psicosi, e invece neanche dieci giorni dopo il clamoroso assalto del pescecane all’uomo, ci ritrovammo in tanti - con quasi tutti quelli che contavano nella saletta riunioni al piano terra del palazzo comunale a parlare di torrette di avvistamento da mettere sulle spiagge per l’estate successiva, con tanto di squadre di pronto intervento, zatteroni di salvataggio. E, fuori, poco distante, Tremendo attacco dello squalo bianco allo Stellino. Il sub Luciano Costanzo divorato sotto gli occhi del figlio Gianluca e dell'ingegner Paolo Bader nei videonoleggi c’era la gente in fila per portarsi a casa le cassette dei film dello “Squalo” ma anche di ogni documentario dove apparisse una qualsiasi pinna. Da guardare la sera a casa dopo aver passato il pomeriggio sulla spiaggia davanti allo Stellino a seguire le ricerche in mare con il cannocchiale e tante speranze di veder spuntare quella pinna. Fu uno shock, certo più allora che oggi di fronte a quelle nuove foto dello squalo bianco ripreso nello stesso punto del delitto e che ci riportano indietro nel tempo, mostrandoci una sagoma comunque terrificante, al di là delle rassicurazioni degli esperti. In quella sala del Comune c’era il sindaco Benesperi e al suo fianco il comandante della capitaneria Munafò, che gestì il caso con grande equilibrio, e con loro il direttore del Centro di biologia marina, il professor Roberto Bedini. Riceveva, il comandante Munafò, anche presunti santoni e stregoni che portavano le soluzioni più strampalate per la cattura, ospitò anche una sensitiva che indicava in una cavità sottomarina fra le isole di Capraia e Gorgona il rifugio dello squalo assassino. Li riceveva e li metteva alla porta con gentilezza, e alla fine evitò che improvvisate battute di pesca potessero trasformarsi in nuove tragedie, non tanto per un improbabile attaccobis dello squalo, quanto per l’imperizia di molti Indiana Jones degli abissi. Quel giorno in Comune Munafò, con il professor Bedini, era forse l’unico che cercava di assecondare quella che era una vera paura, senza cedere agli eccessi dei presidenti delle associazioni di volontariato che da una parte avevano messo in campo la consueta carica di generosià e dall’altra avevano capito che era l’occasione per bussare alla porta di nuovi finanziamenti sempre difficili da recepire per iniziative più che lodevoli. A un’altra porta, quella della Capitaneria, poco dopo le 13 di quel 2 febbraio 1989, andai a suonare convinto di dover raccogliere nel migliore dei casi i soliti piccoli soccorsi in mare, qualche verbale per i pescherecci che erano venuti a fare la pesca a strascico sotto costa. Mi trovai invece di fronte il nostromo Gian Paolo Confortini, incredibilmente scuro in volto. Proprio lui, un omone sempre pronto a scherzare: pensai di tutto, più che altro che avesse problemi suoi. Quindi, quando mi chiese di mettermi a sedere perché avrei stentato a credere a quello che mi stava per raccontare, ebbi l’impressione che fosse uno scherzo. Poi, aggiunse «reggiti forte». A quell’epoca mio fratello lavorava all’isola d’Elba, per un attimo pensai a una disgrazia sul traghetto. La paura divenne però subito stupore e preoccupazione, di non sapere come raccontarla quella storia al mio caposervizio di allora, Ivio Barlettani. «Un sub è stato mangiato da uno squalo!», disse in un attimo Confortini. Io rimasi in silenzio, poi chiesi di poter telefonare al giornale. Dall’altra parte, Barlettani, ovviamente non voleva crederci. In quei giorni, in una sorta di linguaggio in codice fra noi, quando ci chiamavamo al telefono io facevo finta di essere Confortini e lui rispondeva sempre: «Sono il comandante Munafò». Come poteva prendere sul serio la telefonata che veniva Foto Umberto Barlettani Nelle acque dello Stellino uno squalo bianco divorò il sub Luciano Costanzo: la croce a memoria del tragico evento 32 dicembre - gennaio - febbraio 2017 dal centralino della Capitaneria, che gli annunciava una telefonata di Confortini - perché il telefono era quello dell’ufficio del nostromo - e poi dall’altra parte c’ero io, cioè il finto Confortini. Ci misi un quarto d’ora a convincerlo prima che ero davvero in Capitaneria e poi di chiamare tutti, di mandare un collega (Pasquinucci) allo Stellino, e gli altri sulle tracce dei testimoni, il figlio di Luciano Costanzo, il sub dilaniato dallo squalo, e l’ingegner Bader, che era al timone della barca dalla quale si era tuffata la vittima. Dopo un po’ eravamo tutti lì al porto. Il racconto sembrava incredibile, ma era vero. Da una cabina pubblica - i cellulari, allora, non si sapeva neanche che li avrebbero inventati una telefonata fotocopia alla mia di qualche decina di minuti prima, con Barlettani che cercava di convincere il direttore del “Tirreno” che era accaduto quello che era accaduto. Non fu facile: oggi sembra così scontato, ma allora quel fatto fu quasi come lo sbarco degli alieni. Si sapeva che gli squali c’erano, ma nessuno a una cosa del genere aveva mai pensato. Si spulciarono statistiche, qualcuno ci spiegò che ne muoiono molti di più per la puntura di una vespa, ma come si fa a non pensarci in mezzo al mare e a vedere quel bestione grande come due auto una dietro l’altra venirci addosso e aprire una bocca che pare una grotta. La domenica successiva - il giorno dell’assalto era un giovedì la spiaggia di Rimigliano sembrava la gradinata di uno stadio, c’erano almeno tremila persone - molti attrezzati anche con pic-nic e sedie a sdraio a seguire tutte quelle motovedette e quegli elicotteri che andavano su e giù su un mare liscio come la seta e dove da giorni era vietata la balneazione e la navigazione alle barche più piccole di sei metri. Già, le barche. Quella che riuscimmo a trovare noi del Uno squalo bianco catturato sulle coste siciliane “Tirreno” era al massimo quattro metri e mezzo, ma gli uomini della Capitaneria ci fecero passare lo stesso. Io ero a prua e guardavo il mare, ogni ombra delle alghe sul fondale mi sembrava quell’enorme pesce, “il mostro”. Tremavo dalla paura, ma non potevo permettermi di farlo capire perché quella era un’occasione unica. Pensavo che se quello squalo fosse uscito e avesse deciso di addentare la prua della barca, non ci sarebbe stato scampo. Può far ridere oggi, ma allora assicuro che non era così. Il momento più brutto fu quando dovetti salire su una motovedetta dei Carabinieri per seguire il lavoro dei vigili del fuoco che avevano a bordo il monitor di una telecamera subacquea telecomandata che scrutava i fondali alla ricerca dei resti del sub. Al momento di avere entrambi i piedi su una barca diversa e con un metro di mare nel mezzo, pensai con terrore a cosa poteva accadere cadendo nell’acqua. Sensazioni bruttissime allora, per me fastidiose ancor oggi. Non c’è che dire: quel 2 febbraio cambiò il rapporto di molti di noi con il mare. Lo squalo, quello squalo, non fu mai trovato, qualcuno al massimo credette di vederlo. Ne furono catturati molti di altre specie, nelle settimane successive, prontamente sventrati sul molo per cercare chissà quali resti del sub. Squali spesso imbarazzanti, come il primo portato a terra a San Vincenzo, con l’allora assessore al turismo Piero Biagi - un signore che oggi non c’è più molto attaccato alla sua terra, dove era allenatore di calcio, commerciante e politico - che cercava di non farlo fotografare «perché se no i turisti non vengono più». E “perché se no i sub non comprano più le pinne, il fucile e gli occhiali”, si scatenò poi l’altra caccia, dopo quella allo squalo. Quella a dimostrare - non si è mai capito bene su quali basi, ma si è capito bene cosa poteva esserci dietro la scarsa credibilità di Gianluca, il figlio di Luciano Costanzo, e dell’ingegner Paolo Bader, un consulente dell’Enel che aveva organizzato l’immersione per la manutenzione degli elettrodi della condotta che porta l’energia elettrica fino in Corsica e che parte proprio nei paraggi dello Stellino. Qualche titolo? “Assolto lo squalo, si cerca un assassino” (Corriere della Sera del 10 marzo), “Il mistero dello squalo, atto secondo/ Chi ha ucciso davvero il sub? Scontro fra periti e testimoni” (la Repubblica, 11 marzo), “Il sub di Piombino ucciso da una bomba? (Il Giornale, 10 marzo), “Uno squalo troppo bizzarro per essere vero” (Il Corriere della Sera”, 11 marzo). Si parlò di una fantomatica polizza miliardaria stipulata da Costanzo a favore dei familiari e un settimanale specializzato prometteva “rivelazioni sconvolgenti sulla vicenda”, anticipando che lo squalo era innocente. Tutti quelli che misero in dubbio una versione mai offuscata dai riscontri della magistratura e dal lavoro dei giornalisti sul posto, alla fine hanno pagato cara nelle aule di tribunale la loro smania di costruire un giallo su una storia che era già inquietante per conto suo. Fu una caccia sì, ma alle fine divenne una caccia alle streghe. Restò, purtroppo, quella vittima di cui molti si sono dimenticati in fretta. Certo non i suoi familiari che hanno dovuto vivere oltre al lutto e alla disperazione per una morte così orribile, anche pressioni incredibili. E anche chi come me qualche volta in quei giorni non ci ha dormito la notte. E che, anche anni dopo, spostandosi per lavoro, in molte altre parti d’Italia si è sempre sentito rivolgere la stessa domanda: «Ah, sei di Piombino, dove dicono che uno squalo abbia mangiato un sub, ma siete proprio sicuri che non sia altro?». Io ho sempre raccontato la cosa per quello che era, difendendo con forza quello che avevo verificato sul campo. Certo, guardare il mare anche da Baratti non fa più la stessa impressione. Anche se è molto più facile sentirsi male e morire dopo aver mangiato ed essersi tuffati in mare senza aver atteso la digestione, invece che per un incontro ravvicinato con uno di quei bestioni che da queste parti ci sono sempre stati. Nei giorni dopo il tragico assalto dell’89, fecero a gara soprattutto gli anziani pescatori di Piombino e dell’Elba a portarci foto in redazione di catture e denti strappati a quelle fauci. Solo che quei denti prima di allora non avevano mai mangiato nessun uomo. Per questo, quel febbraio del 1989, resterà strano, per sempre. Certo, non perché faceva tanto caldo. 33 Eccezionale documento: uno squalo bianco sfila sotto la prua di una barca Il giovane cronista Fiorenzo Bucci ricorda quel triste giorno N L’orribile morte dell’amico di tutti di Fiorenzo Bucci on so se il nuovo squalo avvistato il 27 dicembre 1998 sia lo stesso che ho ”conosciuto” nel 1989. Non mi interessa. Spero in ogni caso che abbia già guadagnato gli abissi e nuoti ormai lontano dalle redazioni dei giornali. Ho ripensato spesso a quel che accadde ventisette anni fa allo Stellino ed ho ormai maturato la convinzione che in pochi minuti si siano verificati due avvenimenti irripetibili. Il primo durò poco, qualche minuto e, per quanta fantasia si abbia, non credo si riesca ad immaginare. Generò morte, una morte che non avevamo mai vista in questi panni: primitiva, imprevedibile per quanto poi spaventosa nella possibilità che si ripetesse. Sono convinto che quei minuti abbiano sconvolto l’esistenza di al- Un altro squalo avvistato nel dicembre del 1998. Luciano lavorava alla compagnia portuali. Alcuni commenti: “Gli squali sono i giornalisti” cune persone che non dimenticheranno. Il secondo avvenimento fu una sbornia, totale e collettiva, che non si esaurì nel fatto ma che continuò a lungo e lasciò postumi duraturi. Col tempo tutti tornarono sobri e dimenticarono. Il nuovo squalo del 1998, può essere una caraffa di lambrusco per una nuova sbornia. Per parte mia vorrei poter bere un bicchiere di vino ma non ubriacarmi più: raccontare e ricordare ma con quel distacco e quella serenità… che allora era impossibile avere. Non ho rimpianti, non pentimenti, sono però convinto che lo show seppellì la tragedia. Di allora mi restano quattro-cinque flash per i miei nipoti. Luciano Costanzo Per caso avevo ”incrociato” Luciano, un pomeriggio, molto prima di quel febbraio. Come tutti i ragazzetti di Venturina alla fine degli anni Sessanta mi capitò di vestire la maglia delle giovanili biancocelesti. Un giorno, a campionati finiti, mi telefonò Nado Bettini, anima e cuore del calcio locale. Una farfugliata per dirmi: «Vieni, devo fare una squadra: ci hanno invitato ad inaugurare il campo del Chianni». Due ore dopo ero in macchina con Pippo Favilli, con altri tre o quattro ragazzotti della mia età… e con Luciano Costanzo. Lui allora era una quasi ”celebrità”…, veniva dal Livorno in serie B e, in una storica amichevole col Milan, aveva addirittura fermato l’Uccellino Kurt Hamrin. Durante il viaggio ci raccontò come fece: «Subito due anticipi poderosi e poi una valanga di calcioni quando l’Uccellino, palla al piede, cominciò a cinguettare». A Chianni avevano costruito il campo ma non gli spogliatoi e così ci cambiammo nella casa più vicina, quella del barbiere del paese. Luciano, forte di tanta fama, approfittò del servizievole figaro e, tra un tempo e l’altro, si fece fare barba e capelli. Non sono più tornato a Chianni, non mi ricordo come finì la partita e Luciano l’ho rivisto solo dalle tribune quando giocava nel Piombino. Di lui mi è rimasta un’immagine in mutande, asciugamano al collo e barbiere che gli girava intorno sferruzzando con le forbici e volteggiando col pettine. Paolo Bader Non lo avevo mai visto. Mi restano i suoi silenzi mentre 34 dicembre - gennaio - febbraio 2017 in Capitaneria e in Comune si tenevano le conferenzestampa. Osservava, fronte alta, con la parte inferiore degli occhiali: mai un gesto, un segno, una parvenza d’emozione. Ho sempre creduto che ci giudicasse e, qualche volta, che addirittura “compatisse” i nostri tentativi di sfuggire all’anonimato nella folla illuminata dai riflettori della cronaca nazionale e internazionale. L’ho stimato, un po’ l’ho temuto. Oggi credo anche che fosse un anziano signore il quale, con dignità, cercava di superare una grande angoscia. Tanto diverso ma tanto simile a Gianluca, il figlio di Luciano, che reagiva in modo opposto e per questo a volte è stato mal giudicato. Non mi pento di averlo lasciato in pace, di non avergli mai chiesto interviste, di aver rischiato, con lui, di mancare ai doveri del mio mestiere. Il “lupo di mare” Non so chi fosse. Per me ha solo un volto che non ho più visto ma che riconoscerei. A lui devo molto. Ero all’Osteria Carugi quando Cristina, la figlia di Renato Quilici, il proprietario, mi portò la notizia. Uscii rincorrendo la ragazza più per dovere che per interesse. Fu così che mi trovai davanti al capo chino di un vecchio, il “lupo di mare”. Non so di che colore abbia gli occhi. Non li alzò. Ricordo il suo volto scuro, la sua barba ispida, le sue profonde rughe, il suo berretto di lana, la zuppa soda nella quale lentamente immergeva il cucchiaio. Mi disse sette parole: “Allo Stellino uno squalo ha mangiato Costanzo”. Lo guardai, sentii che quelle rughe non potevano mentire, andai subito a Baratti e da quel giorno nessuno riuscì a farmi sposare altre tesi. Per me «allo Stellino uno squalo aveva mangiato Costanzo». La sera Andrea Franchini, il mio direttore di allora, mi telefonò incredulo. «Ascolta, qui mi pressano: o la notizia Sapere SQUALO BIANCO va in prima pagina di tutti i giornali del gruppo o resta nella cronaca di Piombino. Pensaci bene, non puoi sbagliare altrimenti mangiano noi. Ti richiamo tra due minuti». Il mio “lupo di mare” aveva già scelto: la notizia venne pubblicata nella prima pagina di tutti i giornali del gruppo,dove rimase anche per diversi altri giorni. I giornalisti Un giorno in corso Italia una signora ci disse che «squali eravamo noi giornalisti». Un mio collega reagì, io no. Più delle categorie mi piacciono gli individui e sinceramente moltissimi che vennero a Piombino erano fior di cronisti. Altri no. Il fatto è che quando i giornalisti diventano una “folla” di inviati, la ricerca di qualcosa di diverso diventa Luciano Costanzo affannosa. Così molti non si accontentarono del fatto eccezionale e cercarono qualcosa di ancor più eccezionale. L’episodio “unico” di un pescecane che divora un uomo servì addirittura da pretesto per trovare qualcosa che fosse ancor più unico. Qualcuno cercò con onestà e espresse i suoi legittimi dubbi sottovoce, altri gridarono, tentarono arrampicate improbabili e finirono inevitabilmente per incontrare lo squalo in abissi pieni di fango. A me capitò di essere invitato in tv da Mino D’Amato che allora conduceva una trasmissione seguita: “Alla ricerca dell’Arca”. Una sera mi trovai a Roma negli studi della Dear. C’erano Claudia Mori, la moglie di Celentano, Oliviero Toscani, il direttore Angelo Guglielmi. Mi sforzai di raccontare ma nessuno mi credette. L’unico Si tratta del Carcharodon carcharias, chiamato anche grande squalo bianco o semplicemente pescecane. Unico rappresentante vivente del genere Carcharodon, questo squalo è il più grande pesce predatore esistente sul pianeta. Sostanzialmente cosmopolita è diffuso particolarmente in acque fredde o temperate tra gli 11 e 24 °C, sulla costa o al largo. È presente al largo delle coste meridionali dell'Australia, del Sudafrica, della California, del Messico, del nord-est degli Stati Uniti e in Nuova Zelanda. È tuttavia possibile trovarlo anche in acque più calde, come ai Caraibi. Presente anche nel mar Mediterraneo dove vi è una zona di riproduzione nell'area che comprende Sicilia, Malta e Tunisia. Le dimensioni medie oscillano tra i 4 e i 6 metri, con un peso compreso tra i 1000 e i 1900 kg. Le dimensioni massime sono controverse, anche se può probabilmente arrivare a oltre 7 metri di lunghezza. che si schierò dalla mia parte fu un indiano, una sorta di domatore di serpenti che parlava un inglese strano. Sono convinto che del mio racconto avesse capito poco. D’Amato era molto scettico ma lasciò che sostenessi la mia tesi e a telecamere spente mi ringraziò. Rinunciai al gettone di presenza della Rai e corsi subito a Piombino. Aspettavo una pacca sulla spalla dal mio direttore perché la trasmissione era andata bene. Andrea Franchini mi chiamò il giorno dopo per dirmi che si era dimenticato di sintonizzarsi. Quella puntata della “Ricerca dell’Arca” venne seguita da quattro milioni di italiani. 35 F L’osteria Carugi quartier generale dei giornalisti «Un pescecane ha mangiato Costanzo!» di Renato Quilici u mia figlia Cristina ad annunciare a me e a Fiorenzo Bucci della Nazione la incredibile notizia entrando di corsa nella sala interna dell’osteria. Bianca in volto e con la voce strozzata ci annunciò «Un pescecane ha mangiato il Costanzo!» e stramazzò su una sedia. Sul momento ci mettemmo a ridere e continuammo a degustare una straordinaria zuppa di funghi, tanto la cosa appariva inverosimile, poi arrivarono nuovi dettagli. «Lo ha raccontato poco fa il su’ figliolo a dei ragazzi suoi amici: stavano allo Stellino con la barca a verificare i cavi dell’ Enel con un ingegnere svizzero. Luciano era in acqua da un po’di tempo, ad una tratto è emerso e si è portato verso la barca dicendo “c’è un pescecane” cercando quindi di guadagnare il bordo». Cristina prese fiato e continuò: «Suo figlio ha raccontato che quel bestione di sei sette metri lo ha puntato per un paio di volte; al primo attacco è riuscito ad evitarlo poi si è rovesciato di fianco lo ha preso in vita e lo ha portato giù. Lo hanno cercato a lungo, poi sono tornati al Porto dove sono attraccati non più di mezz’ora fa». Con Fiorenzo ci guardammo negli occhi e subito ci precipitammo verso il telefono. La capitaneria con i dubbi e le cautele del caso ci confermò ogni cosa. Già il giorno dopo l’osteria era piena di giornalisti. C’erano i corrispondenti dei grandi quotidiani del nord che volevano saperne sempre di più valorizzando anche il più insignificante dei dettagli. Ma la situazione purtroppo offriva via via elementi decisivi per la cronaca: il ritrovamento di Quilici ricorda: “Fu mia figlia a dare la notizia”. La storia di una possibile polizza miliardaria. Il tribunale conferma la verità della vicenda daria del Costanzo e sulle sue frequentazioni in Corsica. Il perchè di tutto questo fu chiaro quando azioni successive portarono la vicenda in tribunale dove alla fine la verità venne definitivamente confermata in tutta la sua drammatica sequenza: Luciano Costanzo, purtroppo per lui, non era ovviamente fuggito in Corsica con i miliardi! Nelle prossime edizioni la tragedia della Moby Prince in rada a Livorno la cui collisione con la petroliera Agip Abruzzo procurò 140 vittime. parti delle viscere grazie alla insistente presenza di gabbiani in una zona del mare; la costruzione di una gabbia d’acciaio per dar sicurezza ai sub in immersione; la ricerca lungo la battigia fino a San Vincenzo nella vana speranza di trovare il corpo; l’arrivo dei vigili del fuoco con una attrezzatura specializzata: videocamera sott’acqua e monitor in superfice. A sera i cronisti si riunivano attorno ai tavoli di marmo dell’osteria a commentare i fatti del giorno e a costruire ipotesi compatibili con i fatti. Nel frattempo si era unito al gruppo Carlo Gasparri il celebre sub elbano che i cronisti, anche i più autorevoli, trattavano come un “guru”: pendevano letteralmente dalle sue labbra inseguendo le sue ipotesi e le sue soluzioni. Poi il lavoro metodico dei vigili del fuoco dette i suoi frutti: furono ritrovate le pinne, le bombole e la cintura dei pesi con i segni inconfondibili dei denti dello squalo. La cintura fu trovata ancora chiusa il che significava che il corpo del sub era stato inevitabilmente tagliato a metà. Dopo questi ritrovamenti il gruppo dei cronisti comincio a ridursi velocemente e della vicenda se ne parlò sempre di meno. Per la verità all’osteria capitò, dopo una ventina di giorni, un cronista che diceva di essere di una rivista specializzata: la sensazione era che cercasse elementi per ridimensionare la cosa o che la rendessero quantomeno dubbia. Cercava informazioni su una fantomatica assicurazione miliar- Affronteremo poi le tristi cronache dei 32 morti della Costa Concordia naufragata sugli scogli dell’isola del Giglio, nel gennaio del 2012. Continueremo con altre drammatiche vicende del mare in cui hanno perso la vita marinai, diportisti, lavoratori e sportivi 36 dicembre - gennaio - febbraio 2017 37 PERFETTO PER IL TUO PROGETTO DI CASA IL MUTUO CASA SU MISURA 1,70% 1,80% PER DURATA A 15 ANNI PER DURATA A 20 ANNI Dal 1910 www.bcccastagneto.it BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CASTAGNETO CARDUCCI UNA BANCA PER AMICO Condizioni riferite a mutui con Loan to value massimo 60% del valore di perizia, rapporto rata/reddito massimo 30%, importo massimo del finanziamento euro 200.000 e sottoscrizione di polizza vita avente beneficiario il/i richiedente/i Esempio: mutuo a tasso fisso di 100.000 euro durata 180 mesi tasso fisso 1,70% - spese di istruttoria euro 300 (esenti per operazioni di surroga) - spese di perizia euro 500 (esenti per operazioni di surroga) - spese di incasso rata euro 2/mese - imposta sostitutiva 0,25% - polizza vita Arca “Salva Mutuo formula Annua”: premio annuo di euro 94,01 calcolato su soggetto maschio di 35 anni di età - TAN 1,71% - TAEG 2,08% (1,97% per operazioni di surroga). 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La tua città: “Durante la guerra sono scappato, però ci sono ritornato”. Cosa manca a Piombino: “Manca lo sviluppo degli anni Sessanta, siamo rimasti qualche anno indietro”. Cosa vorresti: “Vorrei che tutti ragionassero senza egoismi di sorta e che ogni tanto pensassero che siamo solo di passaggio su questa terra”. Domanda al sindaco Giuliani: “È un amico, non gli ho mai chiesto niente, posso aggiungere continua così”. Turismo in Val di Cornia: “Per vedere Rimini o Riccione basta andare sulle spiagge della costa est”. Due parole su Aferpi: “Ho conosciuto Rebrab, è un grand’uomo, diamogli fiducia”. Renzi: “Lasciamolo lavorare”. Grillo: “Un salto a destra uno a sinistra”. Salvini: “Dice cose giuste, ma tante ingiuste”. Berlusconi: “Credo che rincorra la sua illusione”. Maida Maida Landi, 26 anni di lavoro nella segreteria di direzione dell’Italsider. Si è candidata ed è stata poi votata come consigliera provinciale per il Popolo della Libertà. Aspirazioni: “Leggere e viaggiare, vedere un mondo migliore”. La tua città: “Non posso vivere lontano dalla Val di Cornia, anche se la considero un po’ trascurata”. Cosa manca a Piombino: “Più attenzione al paesaggio e all’ambiente”. Cosa vorresti: “Maggiore velocità nel portare avanti le bonifiche”. Domanda al sindaco Giuliani: “Cosa pensa di fare per invogliare i turisti e i croceristi a tornare?”. Turismo in Val di Cornia: “Turismo culturalmente più mirato, non solo per la massa. Recupero della memoria del nostro territorio”. Due parole su Aferpi: “L’acciaio non può dare più le risposte del passato, ci vuole diversificazione, puntare su agricoltura e paesaggio”. Renzi: “Purtroppo le spara grosse”. Grillo: “Alle parole dovrebbero seguire i fatti, non li vedo”. Salvini: “Cavalca la politica di Forza Italia della prima ora. Non lo condivido in alcune cose”. Berlusconi: “Peccato si è perso in sciocchezze, poteva fare di più”. Mauro Mauro Carrara, da sempre appassionato di storia, con particolare attenzione a quella locale. Ha ricevuto il riconoscimento di ispettore onorario del Ministero Attività Culturali. Ha scritto molti libri. Aspirazioni: “Far conoscere il passato del territorio a quanti sono interessati”. La tua città: “Amo la mia città. Appartengo ad una delle famiglie piombinesi con più generazioni. La prima attestazione di un mio avo risale al 1834”. Cosa manca a Piombino: “Sono state fatte cose interessanti, si deve continuare per dare un buon futuro alle generazioni che verranno”. Cosa vorresti: “Meno proclami e più fatti per il decoro della città”. Domanda al sindaco Giuliani: “Può dare più attenzione alle mura realizzate su proposta di Leonardo da Vinci, venuto a Piombino nel 1404?”. Turismo in Val di Cornia: “Incrementarlo senza dimenticare il nostro passato siderurgico”. Due parole su Aferpi: “Tante speranze”. Renzi: “Forse esagera con il culto della propria personalità”. Grillo: “Un clown fallito”. Salvini: “Punta sulla paura della gente”. Berlusconi: “Si metta pure a riposo, di male ne ha già fatto abbastanza”. 39 U Successo del libro di Mario Lancisi e Marcello Mancini La Fiorentina è molto più di una bistecca di Emilio Guardavilla no skyline viola si staglia sul bianco della copertina rigida. In cielo, il pallone tricolore calciato nell’agosto del 1926 lascia la sua traiettoria sul Duomo, sul Campanile di Giotto e su Palazzo Vecchio per sorvolare la Badia Fiorentina e gonfiare la rete della storia del calcio italiano. Sopra le nuvole, il corsivo del sottotitolo sentenzia, tra il serio e il faceto, cos’è per tutti, in tutto il mondo, il club di viale Fanti. Questo il regalo dei giornalisti Mario Lancisi e Marcello Mancini, confezionato ad hoc da Giunti Editore, per le due ricorrenze della Viola, il 60esimo anniversario del primo scudetto e il 90esimo anniversario della sua fondazione. Non si tratta di un libro di calcio ma di una lettura della città che spesso fa parlare di sé come oggetto dell'attenzione politica. I suoi autori, Mario Lancisi, ex inviato de Il Tirreno, e Marcello Presentato nel covo viola della pizzeria Tonino. Svelati intrighi e segreti della storia del club. Fra gli ospiti Agroppi e il super tifoso Ado Grilli della pizzeria Tonino, gremita di fedelissimi di tutte le età, ha fatto da platea agli aneddoti di Aldo Agroppi e agli interventi del super tifoso Ado Grilli che hanno ripercorso, con dialettica sopraffina e dovizia di particolari inediti, le gesta eroiche di Picchio De Sisti, Antognoni, del codino magico di Robi Baggio e di Bati-gol. Il tutto sotto la regia del giornalista Cristiano Lozito. Prossimo appuntamento per la tifoseria più calda il centenario della casacca gigliata. Da sx Agroppi, Lozito, Lancisi e Grilli Mancini, ex direttore de La Nazione, riportano intrighi e segreti della storia meno conosciuta del club. La Fiorentina, in città, non è semplicemente calcio. Nell’era della globalizzazione, la squadra è rimasta l’ultimo tratto dell’identità fiorentina. «A Firenze la squadra è un cemento che unisce una città abituata a litigi e divisioni. È la lingua comune che permette l’inclusione sociale e il sentimento comune di far parte di una comunità». Queste le parole degli autori. Dalle nostre parti il libro – La Fiorentina è molto più che una bistecca, Giunti Editore € 10 – è stato presentato poco dopo la pubblicazione, in un covo storico del tifo viola di casa nostra. La sala Qualità – Attenzioni – Promozioni Tante novità Tutte le iniziative puoi trovarle su facebook Mauro e Paolo stilisti, parrucchieri della qualità MAURO E PAOLO PARRUCCHIERI PIOMBINO VIA COPERNICO 19 PIOMBINO – TEL. 0565 220214 www.mauroepaolo.it 40 dicembre - gennaio - febbraio 2017 COMPRAVENDITE - AFFITTI CESSIONE ATTIVITÀ COMMERCIALI Proponiamo affari dal 1981 www.immobiliarecristiani.com Tel. 0565 702484 Corso Matteotti, 142 - SAN VINCENZO (LI) di Livio Cristiani Indovinate di Giuseppina Toncelli Quando tocca è soddisfatto. Chi? Cosa si apre con due dita? Se lo fa chi è bravo. Può vincerlo un poeta. Torna a guerra finita. Chi? 6) Chi è sempre dietro al capo? 7) Lavorano per i passanti. 8) Non sempre sono unite. Soluzioni: 1) Lo schermitore. 2) La zip. 3) Onore. 4) Il Nobel. 5) La pace. 6) La nuca. 7) I vetrinisti. 8) Le tinte. 1) 2) 3) 4) 5) Sorprese e magia, il Natale di ieri fogliando vecchi album di fotografie salta subito agli occhi la rapidità del cambiamento della società. Il futuro, camminando con passi da giganti s’è lasciato alle spalle ieri e oggi, cambiando persone, cose, avvenimenti. Nell’era tecnologica tutto sembra obsoleto, inutile. Osservando le immagini mi ricordo di quando, in famiglia, si immortalavano soltanto gli avvenimenti importanti. Il Natale era uno di questi. Il ramo d’albero, profumato di bosco, si adornava con poche palline di vetro, qualche caramella, noci e mandarini appesi dopo averli avvolti in carta velina colorata, S Nella vasta esposizione, le migliori porcellane, cristalli e articoli da regalo il tutto polverizzato dalla farina bianca che, imitando la neve, scendeva anche sul minuscolo presepe. Le statuine erano di gesso, troppo fragili per i bimbi a cui sfuggivano di mano cadendo per terra, per questo potevi veder aumentare ogni anno il numero delle pecorelle zoppe. Per regalo ci scambiavamo cose utili e all’unico giocattolo ogni bimbo faceva una festa incredibile tanto lo aveva desiderato. I pranzi erano memorabili: tavolo allungato per i parenti dove ciascuno di loro offriva il cibo speciale cucinato in c a s a propria, allegria di bimbi, risa, canti, immagini di una vita semplice ma condivisa con gioia. Oggi per i pranzi delle feste si rå=åçãÉ=Çá=ÑáÇìÅá~=Ç~ä=NVRQ preferisce il ristorante, o meglio, qualsiasi ricorrenza si festeggia fuori casa e in numero ristretto. Alberi al led multicolori, luci intermittenti musicali, regali non sempre utili ma di marche famose. Per i ragazzi c’è l’imbarazzo della scelta: cellulari ultima generazione, videogiochi, sfide contro il computer avversario e compagno di giochi del futuro. Ore da trascorrere in solitudine. Eravamo più felici allora? Chi lo sa. Certamente più poveri, ma più ricchi di umanità. L’umanità, l’amicizia che non si ha il tempo di coltivare in questo mondo che va troppo di fretta. Giuseppina Toncelli Orologi LISTE DI NOZZE Accessori Corso Italia, 2-4 - Tel. 0565 225495 - Piombino www.rosignoli.it - e-mail: [email protected] GIOIELLERIA 41 A Astro salvato dalle sabbie mobili di Marcello Cardinali ccade in Australia a Geelong, una città a sud di Melbourne. La signora Nicole Graham e la figlia Paris stanno facendo la loro passeggiata a cavallo quando Astro, il vecchio cavallo della signora Graham, affonda in una sabbia fangosa che lo imprigiona impedendogli di risollevarsi. Fortunatamente la figlia riesce ad di Manuela Marchionni atti e cani in inverno. Con l' arrivo della brutta stagione e del freddo è inevitabile che dovremo prestare maggiori cure alle nostre amate bestiole che di fatto fanno parte a tempo pieno della nostra vita. Quindi maggiore attenzione agli alimenti più adatti, alla cura del pelo che naturalmente diventerà più folto e particolare attenzione ai colpi di freddo. G Il cavallo affonda nel fango che lo imprigiona. La padrona lo assiste amorevolmente per tre ore poi il salvataggio con l’utilizzo di un trattore evitare il peggio e corre a chiedere soccorso. Nicole non abbandona per un attimo il suo “vecchio amico” Astro. Lo assiste e lo conforta premurosamente per tre ore nel tempo di attesa dei soccorsi e durante le manovre necessarie a liberarlo. Manovre tutt'altro che semplici e per le quali è stato necessario l'intervento di un veterinario che ha sedato il povero cavallo. Astro viene infine liberato, con l’aiuto di un trattore, ed è giusto rilevare che insieme all'opera di soccorso abbia giovato Cani & Gatti Fra cani e gatti è ovvia una precisa differenza in quanto il cane avrà più difese perchè è più gestibile. Puoi dargli degli orari precisi per le sue necessità, puoi coprirlo con gli indumenti più adatti che ormai sono parte del vivere quotidiano anche per loro. L’ideale è farli uscire ogni 6/8 ore. I cuccioli, in- vece, devono andar fuori molto più spesso. Il gatto è cosa diversa, quando è in casa ha i giusti sensori per piazzarsi nei posti migliori dell'ambiente, si amministra molto bene da solo ma ha un limite, semplicemente quello della sua innata libertà. Esce a costo di correre tutti i rischi possi- moltissimo quel semplice sentimento di amore che lega la signora Graham al suo Astro. bili ed è di tutte le cronache la notizia di frequenti scomparse di mici, micetti e micioni. Un consiglio ci viene spontaneo... la gattaiola. Una porticina usata dalla notte dei tempi e che si può adattare a porte e finestre e che ci garantisce che il nostro gatto diventa come un figlio che ha le chiavi di casa. Per tutto il resto delle necessità sono accessibili le più svariate letture e non ultimo esistono attrezzatissimi ambulatori di veterinaria. 42 dicembre - gennaio - febbraio 2017 Fin da piccolo passione per il mondo marino. Il grande Piero Malvisi il suo primo maestro. Nelle sue immagini, pesci, fondali e relitti SANDRO LEONELLI Il fotografo sempre sott’acqua I SUOI SCATTI SCELTI DA FOLCO QUILICI UTILIZZA LO SCAFANDRO DIVE ROSS S di Pierluigi Galassi andro, nato a Piombino nel '65, non a caso è del segno dell'Acquario, dato che ama tutto del mare fin da quando era bambino. Il suo sguardo, sin da allora, si posava sotto la superficie dell'acqua e si incantava ad osservare i movimenti delle alghe spostate dal moto ondoso. Ancora non aveva imparato a nuotare, quando un giorno, indossati i braccioli, si allontanò fino a non vedere più il fondo. Questa atavica passione per il mare e i suoi abitanti, lo ha indotto sin dagli anni Ottanta non solo ad esplorare i fondali marini, ma anche a renderli eterni, immortalandoli con la fotocamera. Il suo primo maestro è stato il grande Piero Malvisi, che riuscì ad immetterlo sulla retta via; successivamente ha avuto come "mentore" un altro fotografo Doc, Claudio Gennai, con cui ha documentato gli abissi marini che circondano il nostro promontorio. La conoscenza con Milco Tonin, altro bravo fotoamatore piombinese, ha permesso a Sandro di presentare ogni anno le sue suggestive immagini alla manifestazione "Un mare da amare", insieme a quelle di Gennai e dello stesso Tonin, responsabile anche della sonorizzazione. Leonelli mi dice con orgoglio che i suoi scatti sono stati anche oggetto di interesse da parte di Folco Quilici, che li ha utilizzati nel volume "ArcipelagoToscano", promosso dal Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio. Le sue foto dei relitti inoltre hanno destato l'interesse dell'archeologa Cinzia Capotosti, che li ha pubblicati nel libro "Memorie d'acqua". È interessante sapere che nel '97, con l'amico Alessandro e il gruppo subacqueo, ha fondato la "Lega Navale" di Piombino e che oggi, oltre a lavorare in Coop, è istruttore subacqueo, attività che gli consente di insegnare non solo la tecnica, ma soprattutto il rispetto per l'ambiente. Dalle prime fotocamere analogiche come le anfibie Nikonos, Sandro è poi passato, con l'arrivo del digitale, a Canon con scafandro Dive Ross. Le sue ottiche spaziano dal 60m/m (macro) al 17m/m (grandangolo), fino al fantastico fish-eye che gli permette di scattare a pelo d'acqua. Grazie Sandro... sono contento di averti incontrato e di farti conoscere ed apprezzare anche dai lettori di Costa Etrusca. Galassi, il decano dei fotoamatori presenta Sandro Leonelli Pierluigi Galassi è il decano dei fotoamatori di Piombino. È presidente della sezione fotografica del Centro culturale Sant’Antimo. Dopo la presentazione di Domenico Finno, Sergio Tanfani, Nino Marchi, Guido Morelli, Oreste Malvisi, Luigi Tozzi, Roberto Baroni, Stefano Valdiserri, Davide Bedini, Corrado Coppetta, Luca Ruffoli, Patrick Donati, Fabio Del Ghianda, Manuela Innocenti, Enrico Genovesi, Eleonora Carlesi, Luca Vangelisti, Massimo Daddi, Alessio e Matilde Ricci, Asia Giannelli, Francesco Livi, Francesco Masangui, Gabriele Tinalli, Sergio Signori, Marco Morrone, Stefano Tempestini, Graziella Sapienza, Riccardo Marchionni, Sabrina Costa, Roberto Manzani porta oggi alla ribalta Sandro Leonelli. 43 tti a c s i l elli G n o e L dro n a S i d Via dell'Industria, 8 - VENTURINA (LI) - tel. 0565 850218 fax 06 91271156 www.grassiarredamenti.com - e-mail [email protected] 44 La magia... dicembre - gennaio - febbraio 2017 Luciano Rossi Viaggio pittorico Luciano Rossi, nato a Piombino nel 1961, vive e lavora a Riotorto. Si è diplomato al Liceo Artistico Pietro Aldi di Grosseto e dipinge da sempre ottenendo vivi consensi e riconoscimenti. Ha esposto a Padova, Como, Firenze, Prato, Bari, in Svizzera, in Germania, a Piombino, Riotorto, Bolgheri, Suvereto e Follonica. Ho conosciuto Luciano Rossi quando, ancora adolescente, seguiva i miei corsi di pittura presso il Circolo Culturale delle Acciaierie di Piombino. Già allora avevo intuito quel talento che oggi lo ha portato ad ottenere eccellenti risultati artistici. La sua innata passione per l'arte ha caratterizzato tutta la sua vita e le sue scelte anche coraggiose evidenziano un percorso molto personale e proficuo. Ha saputo anche crescere sotto l'esempio del fratello maggiore riuscendo a non essere travolto dalla sua forte personalità. Ciò è evidente negli attuali risultati pittorici che ci mostrano un'arte ricca di energia creativa, di intensi cromatismi, di luce e di pathos arcano e misterioso. Il suo amore per il paesaggio e per la natura è evidente nei suoi dipinti dove il mare appare sintetizzato in magiche visioni caratterizzate da una ampia gamma di azzurri mentre la campagna risalta nella luminosità dei suoi colori. Paesaggi vivi, intensi, ma anche talvolta misteriosi per le presenze simboliche di alberi e case immersi nel silenzio e nella vastità degli spazi. Dipinge su tavola, tela yuta, poliuretano con la tecnica dell'acrilico. Anche lui ritiene che la pittura sia un mezzo di comunicazione per interagire con gli altri che vengono così coinvolti nel suo fantastico viaggio pittorico. Temistocle Scola Le parole del silenzio Temistocle Scola è nato a Livorno, dove abita e lavora. Ha partecipato attivamente alla vita artistica e culturale sia nella città labronica che a livello nazionale, ottenendo numerosi successi con le sue personali e con i numerosi premi conseguiti. Ha esposto a Livorno, Tirrenia, Pontedera, Lucca, La Spezia, Pisa, Genova, Bologna, Pistoia, Trieste, Siena e Rimini. Temistocle Scola è un pittore livornese fra i più longevi ed apprezzati. Il suo percorso artistico è stato illuminato da una vena poetica, creativa e personale ricca di pathos e di colore. Partendo dalla tradizione paesaggistica labronica, ha saputo rinnovarsi raggiungendo solari composizioni dove la tecnica raffinata ha potuto esprimere tutto il suo talento creativo. I suoi soggetti, come il mare, le profondità delle spiagge, le cabine variopinte e assolate, i muri dei casolari toscani con le porte corrose dal tempo, i frutti della nostra terra come i cardi, i girasoli e le pannocchie, sono immersi in atmosfere metafisiche che vengono ritmate liricamente dal colore. Il colore che sapientemente si distende sulle superfici, ora accarezzando le ombre delle pieghe dei panneggi e ora palpitando con le venature del legno ed ora variando continuamente nella sua corposità per evi- denziare o nascondere le varie realtà. Il silenzio che traspare nelle sue creazioni è un sottile messaggio che vuole trascinarci nel tempo e nello spazio. Esemplari sono i suoi aquiloni, fantastici giochi di un'infanzia lontana che dalla terra ci fanno volare lontano per raggiungere i nostri sogni. dell’Arte 45 a cura di Daniele Toncelli Paola Camerini Profondi sentimenti Paola Camerini è nata a Venturina Terme nel 1963, dove vive e lavora. Ha sempre amato disegnare e dipingere. Nel 2006 è stata allieva di Dario Cazzuola per consolidare la tecnica e quindi per dedicare più tempo alla sua arte. Ha fatto varie mostre personali e collettive esponendo a Piombino, Campiglia, Massa e presso le terme di Venturina. La pittrice venturinese Paola Camerini è un'artista che dipinge con passione trasmettendo intensi sentimenti attraverso creazioni liriche molto personali. Il suo mondo poetico è colorato da una purezza di stati d'animo che sono riflessi nella limpida scelta dei toni che con dolci sfumature illuminano le forme stilizzate e semplificate. È un mondo reale visto attraverso il sogno, l'immaginazione e il ricordo e perciò ci viene rivelato in tutta la sua bellezza attraverso un caleidoscopio che proviene direttamente dal cuore. E come il cuore, palpitano le marine con i luminosi azzurri che accarezzano e allo stesso tempo contrastano le essenziali visioni di antichi casolari e le tristi presenze femminili sempre vestite candidamente di bianco. Palpitano anche le case nelle campagne toscane, accompagnate dal dolce ritmo delle linee suggerite dalle colline incoronate dagli alberi secolari. Le sue donne e i suoi uomini, le suore e gli animali, popolano un universo di stati d'animo che ci trasmettono il senso della malinconia, della solitudine e quindi ci commuovono. Percepiamo così i pensieri di una ragazza sospesa nel vuoto su una corda che porta ad un incerto futuro e quelli di una donna che guardando il suo uomo pensa: “Senza di te non sto male, anzi”. Maurizio Biagioni Venditore di sogni Maurizio Biagioni è nato a Bolgheri nel 1961, ha frequentato l'Ipsia di Piombino e lavora nel cantiere Filippi di Donoratico. È autodidatta ma ha iniziato a dipingere a quindici anni. La sua scuola è stata il mondo delle estemporanee che gli ha consentito di crescere, di dipingere i paesaggi toscani e di ottenere numerosi premi e consensi critici. Il mondo delle estemporanee è l'occasione per conoscere gli artisti che amano dipingere en plein air. Fra i tanti pittori che vi partecipano vogliamo soffermarci su Maurizio Biagioni che abbiamo incontrato al concorso “dipingi un angolo di Campiglia”. Il suo dipinto, che ha vinto il secondo premio, evidenzia il lungo percorso effettuato attraverso l'esperienza acquisita in tanti anni di contatti avuti in questo tipo di eventi. Sono momenti intensi perché i partecipanti scoprono luoghi meravigliosi da rappresentare e hanno modo di conoscere l'arte degli altri, specialmente di quelli più esperti. Madiai, Pogni, Lugheri, Scola so- no stati i maestri di Maurizio oltre al suo amico Fabrizio Filippi. Il giovane è cresciuto ed ora ha modo di affermarsi con la sua pittura intrisa di materia, di colore e di forti sentimenti. Il suo mondo visivo è soprattutto il paesaggio toscano che ammira durante i suoi viaggi. Si definisce “cacciatore di anime - venditore di sogni” perché cerca l'anima del paesaggio e la trasferisce per vendere appunto un sogno. Afferma anche che la pittura fa vedere spesso quello che non c'è e quando ciò riesce, sente di aver raggiunto lo scopo. I suoi quadri, prima accarezzati da velature, sono ora ricchi di pathos e di atmosfere suggestive create dalla ricerca materica, dalle ampie prospettive aeree e dai primi piani contrastanti. 46 dicembre - gennaio - febbraio 2017 Festa per i 35 anni di attività della Società Nuoto Piombino E Al servizio dello sport e della città di Stefano Ridi norme gioia e soddisfazione nella Società Nuoto Piombino che ha raggiunto il grande traguardo, dei 35 anni di attività, ottenendo, anche, il riconoscimento giuridico da parte della Regione Toscana. Nessuna invidia, né irriverenza nei confronti di quelle società che possono vantare decenni di tradizioni e di esperienza; anni di nuoto ai più alti livelli fanno sicuramente la differenza, ma anche la SNP può, di sicuro, andare a testa alta nel contesto delle associazioni toscane. Era il 1981, quando, con grande sacrificio e con l’impegno di tecnici e dirigenti accomunati dalla passione per il nuoto, nacque, timidamente, la Società Nuoto Piombino, senza grandi pretese, senza obiettivi impossibili. Da allora non si contano più gli innumerevoli piazzamenti ed i titoli regionali vinti negli anni dagli atleti della SNP, tante le volte che i nomi di questi giovani atleti compaiono sui programmi dei Campionati Italiani, nelle manifestazioni nazionali ed internazionali. Ma alcuni di questi ragazzi hanno dato di più. Alcuni nomi fra tanti… nomi che hanno segnato per sempre il nuoto Italiano: Lara Nel 1981 nasce con grandi sacrifici la SNP. Lara Bianconi alle Olimpiadi di Barcellona. Brevetti per istruttori e assistenti bagnanti Bianconi, pluricampionessa italiana, regalò alla sua città la partecipazione alle Olimpiadi svoltesi a Barcellona nel 1992. Pochi anni dopo fu la volta di Francesca Audano che meritò la partecipazione ai Mondiali di Nuoto disputati a Roma nel 1994. Non sono stati solo gli atleti ad emergere, la SNP può contare anche sulla validità dei propri tecnici, un nome tra tutti quello di Massimo Giuliani (attuale sindaco di Piombino) che grazie ai suoi 34 anni trascorsi all’interno della SNP ed all’esperienza accumulata, è divenuto Commissario Tecnico della Federazione Italiana Nuoto (Settore Acque Libere). Il CT più medagliato che, grazie agli atleti saggiamente selezionati, ha portato alla nostra nazione ogni medaglia possibile, compreso un bronzo (Martina Grimaldi) ed un argento (Rachele Bruni) olimpico, nelle ultime due edizioni. Non è un caso che questi grandi successi siano legati al mare o all’acqua, in genere. Da sempre Piombino e la sua gente, ha avuto un particolare legame con questo elemento. È la storia che ce lo dice e la sua posizione geografia che lo può confermare. È quindi, forse, anche troppo naturale che ogni evento organizzato dalla SNP, in questo nostro stupendo mare, abbia un successo costante e riconosciuto. Ne sono testimonianza le 27 edizioni della Maratona degli Etruschi (la 10 km di nuoto di fondo che ogni anno è organizzata nelle acque del Golfo di Salivoli) e ne sono testimonianza i due successi nell’organizzazione dei Campionati Europei di Nuoto di Fondo (nel 2012) e dei Campionati Europei Juniores di Nuoto di Fondo, organizzati a settembre di quest’anno. Grande impegno e grandi soddisfazione per questi due eventi con innumerevoli attestati di stima e di ringraziamento da parte delle più alte cariche della FIN (Federazione Italiana Nuoto) e della LEN (Ligue Européenne de Natation) per l’ottimo lavoro svolto dalla SNP e da tutte le altre associazioni che sono state, da quest’ultima, coinvolte. Questo spirito di coesione e collaborazione con le associazioni sportive di zona si è sviluppato, negli anni, anche con le associazioni di volontariato che operano sul territorio a sostegno delle persone meno fortunate. Con questa logica è nata la collaborazione (dal 2011) con Spazio H, per il “Progetto Mare per tutti” con il supporto degli assistenti bagnanti della SNP, durante le giornate trascorse al mare da portatori di handicap, per prendere il sole ed immergersi nelle acque straordinarie della nostra costa. Da alcuni anni la SNP organizza anche la “Festa H2O” e la "24 ore di Solidarietà", i cui incassi sono devoluti alle associazioni del territorio (Spazio H – Ass.ne Cure Palliative – Ass.ne La Gabbianella). Giornate piacevoli di nuoto, di acqua fitness e di pallanuoto per trascorrere una domenica diversa, pensando anche a chi è meno fortunato. Pallanuoto, dicevamo … alla SNP non ci si allena, infatti, solo all’interno di corsie, ma è da anni presente una squadra di pallanuoto che, dopo varie partecipazioni positive ai campionati regionali, ha regalato alla città di Piombino, per due anni consecutivi, il passaggio al Campionato di Serie C, cosa che non era mai successa nella storia piombinese di questo sport. Grandi soddisfazioni che, purtroppo, contrastano con dei limiti oggettivi della struttura che non consente 47 l’omologazione per questa categoria. Peccato, peccato davvero se consideriamo che da questa stagione sono ben tre le squadre (compresa una squadra Under 13) che partecipano ai campionati regionali. Sperando che possa essere presa in esame qualche soluzione, desideriamo far presente che con lo stesso impegno profuso verso l’agonismo, la Società Nuoto Piombino si dedica anche ad altre attività non agonistiche. La passione dei propri istruttori permette, infatti, ogni anno ad oltre mille e cinquecento allievi di imparare a nuotare, di perfezionare gli stili, di incontrare l´acqua nelle forme e nei modi più vari e divertenti che questa attività può offrire. Tra i tanti, sono organizzati corsi di avvicinamento e ambientamento in acqua (riscaldata ad hoc) Il consiglio direttivo della SNP Ecco il nuovo consiglio direttivo della Società Nuoto Piombino in carica dall’ottobre 2016 Alessandro Bagiardi Presidente Patrick Donati Vicepresidente Claudio Bartolommei Direttore sportivo - referente settore fitness Franco La Candia Tesoriere Maurizio Baldasseroni Consigliere - referente impianto - referente scuola nuoto Fabio Feltrin Segretario consigliere - referente settore agonistico Francesco Galeone Consigliere - referente settore pallanuoto Giampaolo Nesi Consigliere - referente settore master Luca Romiti Sindaco revisore presidente Barbara Etur Sindaco revisore Paolo Bellino Sindaco revisore con bambini di 3-5 anni, di attività ludica in acqua con i piccoli alunni delle scuole materne e attività 0-3 anni con i neonati. La SNP offre anche dei servizi utili alla città, con personale molto qualificato, come: i Corsi GAR (Ginnastica di Argento); i corsi AFA (Attività Fisica Adattata) e i corsi speciali di ginnastica preparato per le “future mamme”. Anche per coloro che vogliono tenersi in forma e divertirsi con la ginnastica a ritmo di musica, l’SNP si è specializzata sempre di più abbinando ai corsi di Acquagym (iniziati oltre 20 anni fa, tra le prime in Toscana), corsi di Acqua Bike, Acqua Pole e circuiti personalizzati seguiti da istruttori altamente qualificati. Un’alternativa per chi vuole di più è data dai corsi di formazione professionale che rilasciano brevetto di istruttore di nuoto e di assistente bagnanti della FIN. Tutti in vasca Il gruppo degli istruttori (foto Patrick Donati) Il via ad una gara cargo ABBIGLIAMENTO & ACCESSORI Via C. Lombroso, 7 Piombino (LI) – tel. 0565 38613 www.cargoabbigliamento.it [email protected] 48 dicembre - gennaio - febbraio 2017 In ino d r no a i i m g I Il la c i c di Simona Grossi ciclamini con i loro delicati fiori rendono l'inverno piacevolmente colorato. Dal bianco al rosa intenso per mantenerli perfetti per tutto l'inverno, vanno esposti alla luce che non deve essere mai diretta e lontano da fonti di calore. Perciò posizionateli in ambienti in cui la temperatura oscilla mediamente tra i 10 e i 18 gradi facendo attenzione a non lasciarli al centro di correnti d'aria o in zone esposte a folate di vento. Un altro In na ci u c C L’ qu c a ta t o ac di Simona Grossi 'era una volta un viandante che per sopravvivere si affidava alla provvidenza. Un giorno, durante il suo cammino si fermò vicino ad una casupola in cui dimorava una anziana signora. Vedendolo stanco ed affamato la donna gli offrì ospitalità malgrado il fuoco fosse spento e la dispensa vuota. Lui grato per quel gesto e notando le condizioni di estrema povertà della donna, ebbe una ispirazione. Si recò presso un fiume lì vicino e prese un sasso. Lo lisciò con cura e lo portò dentro passaggio essenziale riguarda l'innaffiatura: durante il periodo invernale il ciclamino non ha bisogno di molta acqua, quindi diventa necessario accertarsi che la terra sia sempre umida reidratandola solo quando vi accorgete che è secca in superficie. Per trovare un giusto equilibrio potrete versare l'acqua nel sottovaso per far si che sia la pianta a risucchiare l'acqua a lei necessaria. Le foglie appassite, indicatori di esposizioni quella misera casa. Tutto ad un tratto il fuoco si accese, l'acqua cominciò a bollire e ad ogni sua richiesta il sasso procurava gli ingredienti necessari per preparare una zuppa calda e nutriente. Secondo la leggenda nacque così l' acquacotta, un piatto versatile ed economico, che varia di borgo in borgo, da comune in comune e che racchiude la natura gastronomica toscana che con pochi ingredienti è capace di realizzare una minestra dal sapore pieno, intenso fatto con quello che si ha. La versione grossetana riflette questa filosofia dove in luoghi troppo caldi ed asciutti e poco luminosi, dovranno essere eliminate delicatamente dalla radice. I ciclamini fioriscono senza interruzione fino a marzoaprile. I primi boccioli comunque spuntano a settembre e appena questo accade è necessario mantenere sempre il terreno umido. Così la pianta potrà fiorire anche per 4-5 anni di seguito. Alla fine della fioritura occorre smettere di innaffiarle per far seccare le gli elementi essenziali sono sempre pane casareccio raffermo e l'olio d'oliva a cui aggiungere il formaggio pecorino, ingrediente inserito dai pastori maremmani. Preparazione In una padella intiepidite l’olio. Rosolate l’aglio. Tagliate INGREDIENTI 400 g. di pomodori maturi 2 cipolle di media grandezza 2 coste di sedano 1 spicchio d’aglio 4 cucchiai di olio d’oliva extravergine 2 peperoni verdi 1/2 peperoncino piccante 1 lt. di brodo vegetale 4 cucchiai di formaggio pecorino sale q.b. 4 uova medie 4 fette di pane abbrustolito foglie e permettere al bulbo di ricaricarsi. In primavera la pianta va posta in un luogo ombreggiato e fresco. Inoltre il rinvaso va effettuato soltanto se le radici hanno occupato totalmente il vaso e si vedono spuntare dal terreno. Tra i fiori da regalare il ciclamino è uno dei più amati, oltre ad essere uno dei più antichi, a cui sono stati dati più significati a volte contraddittori. Le radici contengono una piccola quantità di veleno pericoloso per gli umani, per cui venivano associati alla diffidenza e allo scoraggiamento ma per lo stesso motivo si sosteneva che possederli li trasformasse in potenti amuleti contro ogni maleficio. Invece la forma dei fiori divenne nel tempo simbolo di fertilità e ancora oggi viene regalato per la nascita di un bebè a cui si augura buona fortuna. fini le altre verdure e fatele soffriggere. Unite i pomodori tagliati a fettine. Mescolate spesso fino a che il composto sia ben amalgamato, quindi versate il brodo e proseguite la cottura per 30 minuti. In una terrina, sbattete le uova ed unite il pecorino grattugiato. Versate il composto direttamente nella zuppa. Abbassate la fiamma e cuocete per altri 3 minuti. Servite il composto sulla fetta di pane abbrustolito, una per ogni commensale. Una favola, in realtà una metafora sull'ospitalità e una ricetta magica seppur essenziale, traducono “la Toscana a tavola” in un brand internazionale. S di Riccardo Vigetti* iamo alle porte della stagione invernale per cui dobbiamo iniziare a pensare a difendere la nostra pelle dal freddo, specialmente se molto reattiva, cioè che reagisce in maniera eccessiva agli stimoli esterni (fumo, inquinamento, sbalzi termici). Il freddo e il gelo sono nemici dichiarati della nostra cute perché la rendono più arida e quindi più vulnerabile e possono formarsi delle microfissurazioni, arrossamenti o screpolature. Per prima cosa dobbiamo detergere la pelle con prodotti molto delicati, preferendo il latte detergente alle mousse e alle schiume, che certe volte risultano essere troppo aggressive e la privano di parte del film idrolipidico. Una volta pulita, la pelle deve essere idratata con una buona crema idratante, magari pre- 49 LA BIOSTIMOLAZIONE Difendere la pelle dal freddo ceduta da un siero ricco di fattori di crescita (in commercio ne esistono alcuni che ne contengono fino a 200). Non dimentichiamoci di bere molta acqua (due litri al giorno) e di avere una dieta ricca di frutta e verdura (specialmente con beta carotene e magnesio). Le biostimolazioni a base di acido ialuronico possono essere un valido aiuto per chi si reca dal medico estetico. Una terza cosa importante da fare è mettere la fotoprotezione: questa è fondamentale per evitare discromie; dobbiamo ricordarci che i raggi Uva e Uvb passano anche attraverso le nuvole per cui un filtro solare è necessario 365 giorni all’anno, anche d’inverno, specialmente per chi si reca in montagna. Oltre al viso dobbiamo proteggere le labbra perché sono una delle zone più sensibili: la parola d’ordine anche in questo caso è idratare con stick o balsami emollienti e nutrienti. Infine un cenno a parte va fatto per le mani: per evitare screpolature molto dolorose è fortemente consigliato l’uso di creme a base di burro di karitè e portare i guanti per chi soffre di geloni. Da evitare in ogni caso sono le docce e i bagni troppo caldi. *Medico estetico Studio Medico Libra Sulla Costa degli Etruschi, in una splendida e immensa pineta secolare, il Park Albatros è un gioiello incastonato tra il meraviglioso golfo di Baratti e i tipici paesini medievali. Loc. Pineta di Torre Nuova, 2 57027 San Vincenzo (Li) Tel. 0565.701018 e-mail: [email protected] www.ecvacanze.it CAMPING VILLAGES IN ITALY W 50 dicembre - gennaio - febbraio 2017 di Nadio Stronchi alter Gasperini merita il confronto. La sua sensibilità sociale è sempre viva. È qualcosa che è dentro e che va oltre gli ideali e religioni in genere. Più che un confronto vorrei che fosse una chiacchierata tra me e Walter che scaturisce da un legame enoico. Enoicità che partì nel 1980 con me dando vita alla seconda Condotta Enologica d’Italia, la quale fu tramite essa che divenne come passare un testimone di una “corsa”, che Walter la interpretò con la volontà ed efficienza che, oggi, è raro vedere in un Sindaco. Dai magri guadagni dei cereali si passò ai sostanziosi guadagni degli ottimi vini. Il merito è di tutti ma principalmente dei viticoltori che ci credettero. Tra Val di Cornia e Bolgheri non ci sono, poi, tante differenze nei salti di qualità enologici, i quali sono avvenuti tra il 1970 e il 1990. Venti anni nel contesto enologico sono quattro periodi riproduttivi viticoli. Dobbiamo però puntualizzare che nel bolgherese, per ragioni di prestigio di alcune famiglie ed anche economico, alcune aziende qualificate che iniziarono a lavorare di “ricamo” fanno tutt’oggi la differenza strutturale e organizzativa. Però, caro Walter io ho iniziato Nadio Stronchi replica a Gasperini La nostra Maremma come la California Nel numero di settembre Costa Etrusca ha pubblicato un intervento di Walter Gasperini che cercava di approfondire un confronto sulla proposta avanzata di allargare la Doc di Bolgheri a Bibbona e Suvereto per fare del vino un grimaldello dello sviluppo di tutta l’agricoltura. In questa edizione pubblichiamo un intervento dell’amico Nadio Stronchi abitante a Venturina. Nella sua vita ha fatto il barbiere ma da moltissimi anni si dedica con grande passione autodidatta alla storia dell’agricoltura in generale e dei vini in particolare. Giusto ricordare che proprio da una sua iniziativa nel 1980, venne istituita a Venturina, la seconda condotta enologica d’Italia. Stronchi sollecita ad ulteriori riflessioni e chiama in causa un latente impegno degli amministratori sullo sviluppo del settore. Walter Gasperini risponde volentieri e solleva perplessità ma anche speranze, con la condizione che il confronto vi sia, per produrre in positivo sia da parte degli amministratori che dai produttori di vino, loro sono il cuore, la testa e le braccia, per andare avanti e costruire il meglio per questi territori. da tempo a valutare le complessità territoriali produttive, non dimenticandomi mai della storia antropologica di tutta la Maremma, che parte da Capalbio e arriva nel pisano. Una bella fetta di territori che, Ezio Rivella, un guru enoico di Villa Banfi disse, circa 15 anni fa: “La Maremma può divenire la California americana d’Italia”. Infatti ha impiantato cento ettari di vigneti in Casalappi. Riprendendo dalla storia, credo di poter affermare che sui nostri modi comportamentali di oggi Uno scorcio delle nostre campagne pesa la caratteristica tipica produttiva che non è solo la pastorizia antica ma, quella medioevale e rinascimentale che è durata nelle Maremme, fino al 1980 nei modi tradizionali. Noi, oggi, siamo abituati a affrontare le problematiche sociali e politiche giorno per giorno, come facevano i pastori con le greggi, causando negli attori della ruralità una disaffezione al programmare strategie costanti e efficienti. Caro Walter vedi tu un sindaco che lavora socialmente, eco- nomicamente e politicamente per mettere insieme la gente che produce? Io no! Ma il ruolo di un sindaco in un contesto europeo il quale ci chiede tutti i giorni di operare aggregando risorse economiche e volontà creative è quello di esprimere solo dei concetti ragionieristici. Quello di arroccarsi dietro la crisi economica ed ogni volta portarla come scudo di salvataggio? È quel ruolo che si deve appigliare solo ai contributi pubblici?A me sembra che sia difficile mettere insieme gente e produzioni perché nessuno vuole durare fatica a prenderli per “mano” e accompagnarli verso, nonostante il peso storico, gli egoismi e le rivalità, una Maremma che abbia un “abito” unico con dentro tutte le differenzazioni creative, produttive e commerciali, anche con nuovi protagonisti. La Maremma e il suo logo. Nel caso enoico le sue sottozone, vigneti, Cru, bottiglie, etichette e tutte le possibili varianti di immagine ma, il logo, come punto fermo deve essere “Maremma”. Ci sono già delle realtà ormai consolidate con altre produzioni ma, è tutto troppo frammentato. Chi se non dei sindaci volenterosi possono, col tempo dovuto, creare la California d’Italia. Per ogni cosa? Certo! Un buon lavoro a tutti. Filare di vite B di Walter Gasperini ella la riflessione che l’amico Nadio Stronchi ha voluto presentarci, dimostrando che, se non altro, parlare fa bene e fa scoprire sempre cose nuove. Certo mi sembra cha abbia dato una “lezione” agli scettici che invece di accettare il confronto e portare ragioni, hanno preferito chiudere porte e alzare muri, senza rendersi conto che così non si sviluppa niente, ma si stringe la cultura dell’essere e si eleva il cattivo pensiero, alla massima potenza, nel sentirsi gli assoluti portatori di verità. Nadio già ci indica il nome di quella che dovrebbe diventare la California d’Italia. Quindi non più Bolgheri, Suvereto, Bibbona, Val di Cornia o altro ma semplicemente Maremma. Mi permetto di pensare che l’unità dei territori per un modello di sviluppo che parta dal riconoscere e valorizzare le proprie risorse naturali, facendo perno su quelle che dovrebbero essere le locomotive del treno che vogliamo mettere su nuove rotaie, è tema molto importante e ri- Botti in cantina Vino: saper pensare globalmente Lezione agli scettici che evitano il confronto La locomotiva vino che traina gli altri vagoni con il meglio della nostra produzione agricola. Sindaci volenterosi al servizio del territorio Tempo di vendemmia vendica il bisogno di un livello di riflessione alto, che non ironizza ma riflette con la serenità dei forti, ma il nome lo lascia agli sviluppi delle riflessioni e sicuramente in fondo al percorso. Purtroppo è vero, caro Nadio, gli amministratori di oggi rispondono all’immediato e nessuno porta elementi che sanno tracciare strade che uniscono per un domani che aiuta gli sviluppi reali e duraturi, proprio prendendo per mano i soggetti che dovranno avere ruoli da primari che se non sostenuti e accompagnati si rischia non solo di rinviare processi indispensabili ma addirittura di affossarli per sempre. Nel caso che cerchiamo di affrontare dobbiamo e vogliamo rispettare tutte le specificità di ogni pezzetto di terra, dei suoi Cru (zona delimitata, produttrice esclusiva di un vino ndr.) e delle sue sottozone, ma non possiamo certo esimerci dal pensare che se vogliamo fare un servizio al futuro, dovremo saper pensare globalmente e agire Polleria • Gastronomia 51 localmente, per inserirci nella grandezza del mercato globalizzato ma che vogliamo e dobbiamo governare, con la locomotiva vino alla sua testa, che traina tutti gli altri vagoni con il meglio di ciò che abbiamo e nella consapevolezza che il domani è nella forza dell’agricoltura, che essa è costruttore e gestore del territorio, quello che consente di attrarre anche negli altri settori, dal turismo alle bellezze architettoniche e storiche. È quindi certo che non può esistere un domani che non conosce il proprio passato e valorizza le sue eccellenze, mantenendo una scala di valori che non offende nessuno, ma esalta bellezze e bontà, nella consapevolezza che nessuno regala niente. Tutto deve essere guadagnato con la forza delle idee e con il lavoro di ognuno, purché nessuno si senta superiore agli altri ma ponga se stesso e il suo sapere al servizio della collettività. Forse siamo dei nostalgici ma concordo con te che solo dei sindaci volenterosi potrebbero essere i macchinisti di questo treno, dirsi così al servizio del territorio e non di se stessi. Il futuro non può essere ricordato da nessuno ma certamente ognuno può dare del suo per iniziare a costruirlo. Taglio dell’uva schezza e r f e à t Genuini tra tavola s sulla vo 918 dal 1 I volontari della Comunità al lavoro Tanta gente a tavola ViaIrpina G. Galilei, 28 - Tel. 0565 221812 - Piombino (LI) 52 dicembre - gennaio - febbraio 2017 VICINO A NOI Olio, pasta, pane e pasticceria, ortaggi e frutta, carni, pesce, prodotti di gastronomia freschi e conservati, vini... sono oltre 10000 i prodotti “VICINO A NOI”, realizzati da oltre 500 aziende toscane, laziali ed umbre, che lavorano negli stessi territori nei quali è presente con la sua rete di vendita Unicoop Tirreno. VICINO A NOI perché rappresentano le tradizioni e la cultura alimentare delle nostre regioni, perché Unicoop Tirreno ha selezionato prodotti e produttori promuovendo la qualità, il rispetto di rigorose regole di sicurezza, perché fanno poca strada per arrivare nei punti di vendita. VICINO A NOI perché favoriscono la crescita imprenditoriale e il lavoro nelle nostre regioni: milioni di euro di vendite che restano ad alimentare l’economia del territorio. BUONI E GARANTITI Per diventare “VICINO A NOI” ogni azienda ha dovuto superare test di qualità e sicurezza per l’intero processo produttivo: rispetto delle norme igienico sanitarie ed adozione di standard o sistemi di qualità verificabili, informazioni chiare sulla provenienza e la tracciabilità delle materie prime, corrette e trasparenti informazioni in etichetta. Test all’ingresso e poi controlli costanti, ispezioni a garanzia della sicurezza alimentare e della qualità. Un grande lavoro di certificazione svolto da Unicoop Tirreno che assicura ai soci e ai clienti di acquistare prodotti buoni e garantiti. Al tempo stesso è un lavoro che aiuta i produttori a crescere, a migliorare, a sviluppare la loro attività. 53 O Troppi i contrari al trasferimento in via Petrarca Il mercatino resta dov’è: in via Ferrer di Enzo Biagioni gni tanto si riparla di spostare il mercato del mercoledì dalla attuale posizione di via Gori e via Ferrer di Piombino in un'altra parte delle città. Una delle mete più possibili è sempre individuata in via Petrarca e piazza Costituzione, ai portici per intendersi. Viene subito da dire che la cosa non presuppone assolutamente lotte di quartiere e sarebbe più che mai, se la cosa fosse attuata, una semplice variazione logistica. Se finora, ormai da decenni che esistono i portici, non è ancora avvenuta è anche perchè il mercato oltre ad essere una ulteriore opportunità per gli acquisti è anche una radicatissima abitudine. In quasi tutti i paesi e cittadine esiste il mercato settimanale mentre a Piombino è il “mercatino”, si usa un termine affettuoso, vezzeggiativo, che lo arricchisce, lo personalizza e lo rende più familiare. Quando per il mercoledì si sentono tracciare gli impegni Via G. Bruno, 4 (mercato coperto) Tel. 0565 260853 Piombino La gente è ormai abituata a fare quel percorso. Non sciupiamo quel che di buono abbiamo. Per rilanciare via Petrarca occorre fantasia Il mercatino di via Ferrer di qualche buona massaia si sente anche sempre specificare “e poi c'è anche il mercatino”. Diventa quasi un impegno obbligatorio o addirittura irrinunciabile indipendentemente dalla necessità degli acquisti. C'è una cosa molto evidente che arricchisce le presenze sempre costanti al mercatino del mercoledì ed è forse da ricercare nel fatto che questi ha finito per sostituire del tutto o quasi lo struscio della domenica, quello di tipo familiare in particolare. Sempre meno appetito sta di- ventando anche il mercato mensile dell'antiquariato che da un po' di tempo sembra mostrare qualche flessione. Quindi il mercatino del mercoledì è ancora un' abitudine irrinunciabile e una delle prime domande da porsi per un suo eventuale spostamento potrebbe essere. Così come i cittadini della città nuova vengono di buon grado in centro città, farebbero altrettanto quelli del centro a spostarsi al contrario? Direi di no, è troppa l'abitudine per le attuali generazioni. In- somma i bomboloni ormai si mangiano davanti al commissariato, la porchetta si compra al casone Maresma e le firme per i referendum, di qualunque partito o associazione si fanno all'inizio di via Ferrer in occasione appunto del mercatino. Senza contare che il cerchio della situazione descritta lo chiude la presenza della Coop. Intanto sembra, si dice, che questa a breve si sposterà... qualcuno ci crede? L’ultimo spostamento previsto dalla stessa era al campino marrone di via Salgari, vicino allo stadio Magona, e il risultato è stato che il campino è diventato un grande parcheggio che il mercoledì offre “lavoro” ad una dozzina di ragazzi di colore. Guarda un po’, in occasione proprio del mercoledì di mercato. Via Petrarca LATO E G CON L U O S edì 20% T N SCO mercol 10% to saba Mercato coperto Giovedì - Venerdì - Sabato GASTRONOMIA PIATTI TIPICI A BASE DI PESCE Piazza Berlinguer, 19 (centro comm. Coop) Tel. 0565 44414 Piombino 54 dicembre - gennaio - febbraio 2017 in libreria Romanzo storico di Patrice Avella Piazza Fontana Patrice Avella è un autore francese di origine italiana trapiantato per scelta consapevole nella Maremma toscana. Innamorato della cultura dei suoi padri ha da sempre coltivato l’interesse per ogni forma di espressione artistica del Belpaese. È redattore della rubrica “Storia gastronomica italiana” per La Voce, la rivista degli italiani in Francia con sede a Parigi e collabora con trasmissioni radiofoniche per France Bleu e Sud Radio. È inoltre co-orga- nizzatore con l’associazione “Dolcevita” Italia delle Settimane del cinema italiano per la regione Bourgogne / Franche-Comté. Della sua terra di origine ha voluto rivangare anche uno degli episodi più sconvolgenti della storia recente, l’attentato di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969, mistero irrisolto ed irrisolvibile anche a quasi mezzo secolo di distanza. Piazza Fonata de Il Foglio Letterario è la versione del libro già uscito in Francia con il titolo “Rome criminelle” ed è un romanzo nero storico di grande attualità vista la situazione geopolitica in cui, ai giorni nostri, l’intero continente sta attraversando. Con quest’opera di fiction letteraria, Patrice Avella fa rivivere la temperie socioculturale dell’Italia dell’epoca fornendo tutti gli strumenti affinché il lettore possa elaborare la personale interpretazione dei fatti. La politica interna, la guerra fredda, i servizi segreti, le logge massoniche e tutti gli altri fattori sociali che hanno connotato gli anni ’70 e ’80 della Repubblica Italiana. Nel 2012, il libro ha ricevuto a Parigi nella categoria “Coups de cœur – Roman et cinéma” il premio “Livre Europée net Méditerranéen” indetto dalla Fondation Jean Monet. Piazza Fontana, Edizioni Il Foglio, pagine 435, 16. L’antologia di Bruna Coscini E ora… ancora qui Ad un anno dalla scomparsa di Bruna Coscini esce per le Edizioni B612 la raccolta poetica E ora… ancora qui. La pubblicazione postuma di quella che può essere considerata l’antologia più rappresentativa della poetessa è stata fortemente voluta dagli amici di sempre, Ado Grilli e Franca Viaggi per onorare la memoria di una personalità così conosciuta e stimata non solo in Val di Cornia. Il volume, complessivamente cinquantaquattro componimenti, alcuni dei quali inediti, raccoglie liriche scritte nelle varie stagioni della vita di Bruna Coscini. Grazie a questa selezione, si tratta del suo sesto libro di poesie, è possibile conoscere in tutta la sua interezza il profilo psicologico ed emotivo dell’autrice, così come apprezzare il percorso introspettivo che ha caratterizzato novantacinque anni di vita terrena vissuti letteralmente a cuore aperto. Nelle presentazioni che si sono susseguite dopo la pubblicazione i relatori hanno sempre parlato di “lezione di vita indimenticabile”. In effetti, anche per coloro i quali non hanno avuto il piacere e l’onore di conoscerla, di questo si tratta. Ciò che ogni singolo verso inneggia e ispira è un sentimento di difficile definizione in quanto raggruppa in sé tutti i valori positivi che l’animo umano sia in grado di nutrire. Le sue ceneri, per volere del primo cittadino di Campiglia Marittima Rosanna Soffritti, riposano nella piana Monumentale della Pieve: nel punto più bello, da dove si lasciano ammirare la residenza assistita in cui la poetessa aveva scelto di vivere tanti anni fa, il centro storico, il mare e Piombino. I luoghi che la Coscini amava e che aveva cantato nelle sue poesie. E ora… ancora qui, Edizioni B612, pagine 115, 10 55 a cura di Emilio Guardavilla [email protected] La raccolta di Marco Formaioni LibroNero In LibroNero di Marco Formaioni raccoglie e ripropone ai lettori tutti gli scritti originali di Nero, la fanzine underground, da lui stesso diretta, che dal 1983 al 1988 usciva a Piombino per essere letta in tutta Italia. Con una tiratura di 50 copie in formato B4 piegato, Nero si discostava dalle pubblicazioni omologhe italiane degli anni Ottanta, perché ogni articolo era un mini saggio su temi non solo musicali come letteratura, cinema, design o “manie” in ge- nere. Si può generalizzare affermando che la linea editoriale scelta da Formaioni per la sua rivista era ampiamente improntata alla cosiddetta “cultura del negativo”, come poi sarebbe apparso nel sottotitolo della stessa, ovvero dei temi come la morte, la violenza, la sofferenza, la ricerca del non detto, del non visto e del non sentito. Tutti quegli elementi che oggi come allora fanno parte del quotidiano, ma che ognuno di noi cerca disperatamente di rifuggire. Situazioni che offrono un punto di vista privilegiato per l’osservazione del mondo che ci circonda e che permettono di andare a fondo nella psicologia del fenomenico sociale. Dalla prefazione del professor Giovanni Manetti, ordinario di semiotica all’Università di Siena: “Un progetto culturale interessante, che forse presto si è concluso, come bruciato dalla sua stessa effervescenza, ma che vale la pena appunto di riproporre non soltanto per motivi di sistemazione storio- grafica”. Per Nero hanno scritto testi Aldo Bassoni, Gianluca Becuzzi, Enrico Beni, Fabio Canessa, Antonio Ciocca, Germano Cioni, Dario Dainelli, Giovanni Fiaschi, Marco Formaioni, Luisella Franci, Silvia Gasperini, Silvio Pucci e altri autori in tutta Italia. LibroNero, La Bancarella Editrice, pagine 216, 16. L’esordio di Fabrizio Galgani In penombra della luce rossa Dopo una gestazione di sedici anni vede la luce In penombra della luce rossa, esordio narrativo del grossetano, scarlinese di adozione, Fabrizio Galgani. Le motivazioni di un parto così lungo e travagliato sono tutte da ricercarsi nelle tematiche che reggono la struttura narrativa del romanzo. L’intera trama si incentra sulle perversioni, non necessariamente sessuali, dell’essere umano, e può essere considerata come la causa scatenante dell’esistenza oscura del protagonista. Una penombra, appunto, è quella che ammanta un lungo periodo della sua esistenza, solo in apparenza normale, tanto fitta ed impenetrabile da non rivelare mai nella sua essenza il profilo psicologico dell’io narrante. I nomi e il luoghi parlano chiaro, altrettanto fa il protagonista. Pienamente consapevole delle proprie deviazioni, combatte, giorno per giorno ed in maniera ostinata, quindi lodevole, con un ego che non riesce, malgrado tutto, a vedere la luce della redenzione. In effetti, il percorso che porterà all’espiazione, risulterà talmente provante da essere in grado di annichilire l’originaria essenza del personaggio per fornirgliene una nuova. Luca, uomo medio dai sogni medi, conduce una vita all’insegna dell’aurea mediocritas pur affrontando, con fatica e a più riprese, una serie di ostacoli pratici ed emotivi all’apparenza insormontabili. Per scavalcare, o meglio aggirare, l’ostacolo si troverà a ricorrere ad espedienti emozionali mai conosciuti, seppur subito in confidenza con il suo modo di essere. Dalle aspre battaglie di un quotidiano anch’esso perverso, ne uscirà vittoriosa una versione nuova, forse la migliore conosciuta, di se stesso. In penombra della luce rossa, Kindle Edition, pagine 251, 16. 56 dicembre - gennaio - febbraio 2017 Questa rubrica è libera. Il contenuto delle lettere può non collimare col pensiero del giornale. Costa Etrusca si riserva di ridurre le lettere e di eliminare espressioni che possano integrare ipotesi di diffamazione. Gli autori, purchè noti alla direzione, potranno chiedere che la loro firma sia omessa. Precisazioni o rettifiche saranno pubblicate. LA BATTAGLIA DI PIOMBINO Una bella lettera a Ilio Biegi Ilio Biegi, personaggio storico, ha consegnato al comandante della capitaneria di porto di Piombino, una “memoria” sulla Battaglia di Piombino. Ha inoltre offerto alcuni oggetti d’epoca tra i quali una maschera antigas. Il comandante Vanacore ha, di conseguenza, inviato a Ilio Biegi questa bella lettera: “Egregio Ilio Biegi, nell’onore di aver ricevuto la sua preziosa, vera ed avvincente testimonianza di storia sulla Battaglia di Piombino del 10 Settembre 1943, desidero ringraziarla ancora per i doni straordinari che questo Comando custodirà gelosamente dandone – in ogni circostanza – il giusto risalto. Ancor più importante è la memoria, pur dura e dolorosa, di una città come Piombino e di chi ne ha vissuto la storia, di chi ne testimonia l’onesta verità dei fatti realmente accaduti ed oggi, infine, esempio indelebile e immortale di fronte al quale anch’io mi sento così piccolo. Una copia della sua memoria (molto apprezzata) è stata inoltrata anche all’Accademia Navale di Livorno. Grazie di cuore, con infinita stima. Vittorio Vanacore, comandante capitaneria di porto TELEVIDEO RAI Risultati di calcio, troppi ritardi Sono abbonato Rai da sempre. Non uso computer e cellulari sofisticati per avere le notizie dal mondo. Uso quindi il televideo Rai che, per quanto riguarda le informazioni in generale è abbastanza puntuale e preciso. Ciò non avviene per quanto riguarda lo sport. A differenza della stagione calcistica dello scorso anno i risultati delle partite dei campionati di serie C e D LETTERA AL PRESIDENTE SPAGNESI Ora basta con il calcio Si dedichi alle sue aziende Massimiliano Spagnesi è il presidente della squadra di calcio di Piombino da parecchi anni. Ha sempre fatto il possibile per tenere alti i colori nerazzurri. Purtroppo il pubblico al Magona è sempre più scarso e i pochi sponsor che c’erano hanno anche loro abbandonato la “baracca”. In poche parole il buon presidente si trova solo e sempre meno gratificato dai pochi irriducibili tifosi che vorrebbero lo “squadrone”. Purtroppo il calcio – specialmente a questi livelli – si dibatte in una profonda crisi. E allora il buon Max lasci perdere il pallone e si butti, ancor di più anima e corpo, nelle sue aziende contribuendo così alla rinascita di Piombino nel settore in- ASSEGNO SOCIALE La preoccupazione di una casalinga Sono una casalinga. Ho 66 anni e vivo con l’assegno divorzile del mio ex marito di € 218,95. L’Inps mi versa ogni mese l’assegno sociale dell’importo di € 257, 92. In totale percepisco la cifra irrisoria di 476. 87 euro. Fortunatamente dal 2001 vivo in una casa popolare del comune. Vorrei chiedere al governo come si può pensare di condurre una vita dignitosa con tali importi. l.g. SPERIMENTARE dustriale. Le capacità non gli mancano. Lasci quindi ad altri il settore sportivo i quali potrebbero, anziché preoccuparsi della prima squadra, cercare di rivitalizzare il settore giovanile sperando di ottenere almeno in quel campo qualche risultato lusinghiero. Con stima e simpatia. Piccola posta Angela (Livorno) Costa Etrusca può trovarla (oltre nei centri di maggiore aggregazione) anche nei tardano molto ad essere inseriti. Non ci sono più – come prima – i punteggi parziali durante lo svolgimento della partita ma soltanto il risultato finale con tanto ritardo. Un esempio: Albinoleffe-Maceratese dell’11 ottobre, il risultato finale è stato inserito dopo 35 minuti dalla fine della gara. Questo è solo un caso… ce ne sono tanti altri. La Direzione di Televideo non deve snobbare i campionati minori. Sarebbe bene tornare alla normalità. c.o. Lettera firmata punti Unicoop Tirreno e alle filiali della Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci. Mercatino ai portici? Rinasce una zona Mi domando perchè non si debba almeno sperimentare il mercatino, per almeno qualche mese, ai portici. Lo spazio equivalente all'attuale occuperebbe esattamente via Petrarca e piazza delle Costituzione. Un tentativo per rigenerare una parte della città che più di altre soffre una depressione di vita di quartiere e di attività commerciali. Vostro affezionato lettore g.r. 57 Il Garibaldi Innamorato Ristorante Via G. Garibaldi, 5 - Piombino - Tel. 0565 49410 www.ilgaribaldiinnamorato.it BRUTTA COPERTINA DEGRADO E INDIGNAZIONE Costa Etrusca, covo di disfattisti Il piccione impiccato in corso Italia Una brutta lettera è arrivata in redazione: «Voi di Costa Etrusca avete spudoratamente fatto la copertina del giornale con una fotografia artefatta mostrando la strada di accesso a Piombino stracolma di automezzi e se ciò non bastasse avete aggiunto la scritta offensiva “la strada della vergogna”. Noi piombinesi ci riteniamo offesi per quanto avete fatto mettendo sotto gli occhi di tutti questo malessere che viceversa sarebbe stato molto meglio tenercelo fra noi e come si dice dalle nostre parti “lavare i panni sporchi in casa nostra”. Con ciò che avete fatto vi siete rivelati disfattisti e senza amore per la nostra Piombino Medaglia d’oro della Resistenza». g.r _____________ Signor g.r. la sua lettera dall’inizio alla fine è piena di offese che riteniamo ingiuste. Così come è arrivata in redazione era impubblicabile. Abbiamo preso “il meglio” e abbiamo dato il via alla pubblicazione. Non crediamo, come lei afferma, che tutti i piombinesi si siano ritenuti offesi dalla copertina e dall’articolo pubblicato. Ci lasci riconfermare – per concludere – quella strada è veramente “la strada della vergogna”. Alla prossima. (i.b.) Non amo i piccioni ma vederlo impiccato per tutta l’estate ad un filo degli addobbi natalizi in corso Italia mi ha fatto una certa impressione. Ma oltre al brutto spettacolo quel che mi ha indignato è stato il comportamento della nostra amministrazione comunale la quale, soltanto dopo la pubblicazione del servizio di Costa Etrusca che denunciava il fatto, ha provveduto a far togliere quei poveri resti dal filo natalizio. A proposito: bene fece il commerciante Alberto Pachi a rispondere per le rime all’assessore Capuano il quale voleva impartire lezioni di “galateo” agli stessi commercianti di corso Italia. Una bella pretesa, non c’è che dire! p.s. GRANDE VOLONTÀ Grazie al sindaco Nogarin per Livorno Attraverso Costa Etrusca desidero rivolgere due parole di ringraziamento al nostro sindaco di Livorno Nogarin per la buona volontà che ogni giorno mette a disposizione di noi cittadini per tentare di risolvere i tanti problemi rimasti al “palo” da parte delle precedenti amministrazioni rosse. Tali amministrazioni rimaste al comando per oltre sessant’anni hanno lasciato sul campo molte “macerie”. Lettera firmata Livorno FA ONORE ALL’OSPEDALE VILLAMARINA Amore e professionalità del dottor Marco Sicolo Era un martedì pomeriggio e, come tanti altri pazienti, attendevo il mio turno per un "controllo” al reparto urologia dell’ospedale Villamarina di Piombino. Ad un certo momento il dottor Marco Sicolo si è rivolto ad una coppia di anziani che da tempo stava seduta in silenzio nella saletta del reparto. L’uomo in calzoncini corti, ha farfugliato alcune frasi quasi incomprensibili (non aveva appuntamento, non aveva certificati e quant’altro necessita per una visita). Io e gli altri pazienti ci siamo quasi commossi nel vedere il dottor Sicolo farsi premura di questa coppia e senza “tanta burocrazia” (intuendo ciò di cui aveva necessità il paziente) lo ha fatto entrare in ambulatorio per la visita di cui aveva bisogno. Quando l’uomo è uscito ha preso per braccio la moglie e così, come era arrivato, ha lasciato in silenzio il reparto. L’episo- dio di amore e grande professionalità dimostrato dal dottor Sicolo - cui io e altri abbiamo assistito - fa veramente onore ad una struttura sanitaria come Villamarina spesso nell’occhio del ciclone per tante cose che purtroppo non vanno bene. I due anziani coniugi non dovevano arrivare all’ospedale da soli. Sarebbe stato molto meglio che insieme a loro ci fosse stato un assistente sociale o, eventualmente, un familiare. b.i NUOVA ATTIVITÀ LICEO DI LIVORNO Che buon gelato in centro a Piombino Un mese senza docente, altro che buona scuola In piazza Gramsci a Piombino è “nata” una nuova gelateria che produce prodotti di altissima qualità. Ciò fa piacere ai consumatori. È proprio vero che la concorrenza stimola tutti a fare meglio e a far contenere i prezzi. Alberto (Piombino) Dopo un mese dall'inizio delle lezioni è arrivato l'insegnante di matematica nella prima classe del liceo scientifico frequentato da una mia nipote. E' un supplente...Gli studenti non hanno ricevuto l'insegnamento previsto dai programmi: altro che buona scuola! Mario Lorenzini (Livorno) 58 dicembre - gennaio - febbraio 2017 di Paolo Federighi Da questa bella covata di giovani at Lebron e Curry guardano Riceve la sfera a spicchi, palleggia un paio di volte in velocità e s'innalza: su, in aria, quasi in cielo. Gli avversari lo guardano come si ammira un uccello librarsi in volo. All'improvviso, come una frustata a bruciapelo, ecco giù l'affondo, con potenza, quasi con cattiveria. Quella cattiveria agonistica che ti lascia inerme, rassegnato. La schiacciata: il pallone rimbalza fortissimo sul parquet, la retina del canestro a 3,05 metri d'altezza si solleva, si arrotola su se stessa. Un re. The King. È la classica azione di Lebron James che ha catturato il mondo, così come, prima di lui, lo aveva fatto Michael Jordan. Ed è grazie soprattutto a Lebron James e al funambolo Stephen Curry, che con la palla pare perfino dialogare e che il pallone sembra possedere come prolungamento dei suoi arti superiori, che il globo terracqueo si è innamorato della pallacanestro. A tutte le latitudini. Canestri in Africa, in Oceania, in Asia, in Europa. Dall'Ame- rica all'Europa il suono del pallone che impatta il parquet confonde i cinque sensi. Ed è arrivato con veemenza anche in Italia, mercé alla presenza di alcuni nostri connazionali sui campi statunitensi, a contendersi la vittoria con James e Curry: come Gallinari e Belinelli, che vedono Lebron e Curry a pochi centimetri. Come li vedo anch'io adesso, lì, immortalati in gigantografie appese alla parete del campo numero 2 del Palatenda di Piombino. Il re nella sua classica schiacciata, il funambolo nella perfezione del suo tiro. Oggi, sul cam- Valdicornia Basket, rivoluzione sportiva el settembre del 2015, grazie all'iniziativa di Carlo Bettini, Ottorino Lolini e Alessandro Cecchetti, i settori giovanili del basket piombinese e del basket venturinese concretizzano una collaborazione che va avanti da un paio d'anni, sancendo la nascita di una nuova società: l'Asd Valdicornia Basket. Ragazzi di Piombino e di Venturina giocano ora insieme nelle squadre che vanno dall'under 13 all'under 20 con la maglia del Valdicornia Basket, società satellite del N Basket Golfo Piombino. Si punta ad avere un settore giovanile che faccia da serbatoio locale per il Basket Golfo in serie B e per il Valdicornia Basket in serie D. Una rivoluzione sportiva che conta circa 400 persone fra giocatori, dirigenti, allenatori, consiglieri e volontari dal minibasket fino alle prime squadre maschili e femminili. Un universo cestistico di cui fanno parte tre società: Valdicornia Basket per le nove squadre giovanili (under 13, under 14 élite e un- der 14 regionale, under 15 eccellenza e under 15 regionale, under 16 eccellenza e under 16 regionale, under 18 eccellenza, under 20 eccellenza), per il minibasket di Venturina e per la serie D; Basket Golfo Piombino per quanto concerne la serie B; Pallacanestro Piombino per il minibasket di Piombino, il settore femminile (under 16, under 18 e serie C) e l'under 18 maschile. Per quest'ultima squadra è nata una collaborazione con il Follonica Basket. 59 tleti può nascere la Stella del Basket po 2, si allenano in tanti: dai piccoli del minibasket di Piombino all'under 13, passando per tutte le compagini giovanili, alcune delle quali si alternano tra campo 2 e campo 1, quello più grande, con tribune da mille posti. Quello dei grandi, quello dei giocatori del Basket Golfo della serie B e delle ragazze dell'under 16, under 18 e serie C. Sono appena tornato da Venturina e Campiglia, dove oltre al minibasket venturinese si allenano le stesse squadre che ho citato prima e la serie D. Aspettate un attimo, direte voi: come le stesse squadre?! Sì. Le stesse. Perché è successo nell'ultimo biennio qualcosa di rivoluzionario nello sport della Val di Cornia. E ho voglia di raccontarvelo. Adesso vedo davanti ai miei occhi tanti ragazzi e ragazze che si danno il cambio, che entrano in campo a fare stretching e ad allenarsi, che se ne vanno insieme ai volontari a bordo dei pulmini che assicurano loro i viaggi. Questa rivoluzione, fatta davanti agli occhi fissati per sempre in una gigantografia di Lebron e Curry, si chiama Valdicornia Basket. Una rivoluzione che ha unito e fuso il basket di due città: Piombino e Venturina. Il viaggio “A chi tocca oggi il viaggio?”. Nel 2015 questa era la domanda più frequente che i volontari si ponevano reciprocamente nel corridoio d'ingresso del Palaten- da. Oggi Carlo Minuti, custode burbero, simpatico e generoso del palazzetto piombinese, non ha più bisogno di ripeterla molte volte. Così come il suo omologo venturinese Narciso Paoli. Il meccanismo adesso è oliato, funziona (quasi) alla perfezione. Qualche piccolo Chi è Ottorino Lolini iombinese, 65 anni, Ottorino Lolini è presidente del Basket Golfo Piombino dal 2007, con la squadra gialloblu in C2. Laurea in ingegneria all'Università di Pisa, a 24 anni è professore all'istituto “Bernardino P Lotti” di Massa Marittima. Dopo la parentesi da docente, è ingegnere di processo nella raffineria Sarni della Gulf. A 29 anni entra nella Nuova Solmine, in cui è ingegnere di processo, responsabile della pianificazione e infine direttore amministrativo. Liquidatore delle miniere dell'Iglesiente alla Sim e responsabile per le privatizzazioni per Enirisorse, nel '97 Lolini costituisce la Sol.Mar. spa insieme a Luigi Mansi, Giuliano Balestri e Vittorio Paoletti, con cui partecipa all'acquisizio- ne del pacchetto azionario di Nuova Solmine. E' attualmente presidente di Sol.Mar. e amministratore delegato di Nuova Solmine, membro della giunta del consiglio camerale della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno e presidente di AssoBase. Con Lolini presidente il Basket Golfo vola dalla C2 alla B, con un tifo fra i più caldi d'Italia. Con Cecchetti e Bettini è fautore della nascita del Valdicornia Basket, unione delle giovanili venturinesi e piombinesi. 60 dicembre - gennaio - febbraio 2017 dettaglio da rivedere è il minimo, con decine di viaggi alla settimana e decine di ragazzi da portare avanti e indietro. Può esserci un impegno di lavoro, che qualcuno si ammali o che abbia improvvisi impegni di famiglia. Ma, salvo il saltuario dettaglio, tutto scivola via liscio. Tutto, quest'anno, è stato deciso durante l'estate: il lunedì i viaggi toccano a Tizio, il martedì a Caio, con tanto di ora esatta. Perché anche i piccoli errori servono per essere corretti di volta in volta. Adesso, oltre ai più di 20 volontari, anche gli allenatori compiono i viaggi portando i ragazzi da una parte all'altra. Che si sommano ai dirigenti, anch'essi quotidiani autisti. Ma come siamo arrivati a questo? Il preludio L'idea di unire i settori giovanili di Piombino e Venturina circolava da molti anni ma non si era mai concretizzata. Vuoi per campanilismo, vuoi per altre ragioni. Il pretesto per realizzarla non è dei più felici, ma tant'è: la crisi economica che dal 2008 attanaglia tutti noi e fra le cui vittime, ovviamente, vi sono anche molte società sportive che non possono più contare sui soldi degli sponsor. C'è bisogno di unire l'utile al dilettevole, di sommare le forze a tutti i livelli e di creare, nelle difficoltà generali, qualcosa di più grande di prima. Gli esperimenti partono nel 2014, con ragazzi piombinesi che formano squadre coi venturinesi e viceversa, ma solo in alcune compagini. Sembra che ciò porti a buoni risultati, soprattutto umani. Tre persone prendono la palla al balzo e si siedono al tavolo. Sono i presidenti del Basket Golfo e del Basket Venturina Ottorino Lolini e Carlo Bettini e il 39enne Giornata di festa dei ragazzi del basket Alessandro Cecchetti, che nel 2014 ha appena lasciato il basket giocato da capitano del Golfo ed è diventato subito direttore sportivo della società gialloblu. Gli obiettivi dei tre concordano e son chiari: unire le forze economiche e umane, fondere i settori giovanili permettendo a tutti i ragazzi di giocare, evitandone la dispersione e la strada, e consentendo ai più meritevoli di avere sbocchi di livello in questo sport. I numeri sono imponenti: quasi 400 persone tra bambini, giovani, giocatori delle prime squadre, allenatori e assistenti, dirigenti e preparatori, consiglieri e volontari, accompagnatori e altri. E' tutto maledettamente difficile e impegnativo. Ma Lolini, Bettini e Cecchetti non si fermano e ne parlano ai rispettivi dirigenti delle due società. I dubbi pervadono tutti perché l'impresa è davvero ardua. Ma, all'unisono, la risposta è positiva. I primi passi vengono compiuti con la valorizzazione degli allenatori locali e il potenziamento dello staff tecnico con coach di assoluto livello. Dal Montenegro giungono a Piombino tre ragazzi nati nel 2000. Si chiamano Pavle, Iovan e Balsa. I primi due toccano i due metri d'altezza, il terzo è 1,85 . Tre storie non facili da gestire, come tutte quelle dei Paesi dell'ex Jugoslavia, ma talento e voglia da vendere. A Piombino risiedono in una sorta di foresteria, insieme alla madre di Bascha che è venuta a vivere qui col figlio. Basket Golfo e Valdicornia li aiutano nello stu- dio, nel vitto, negli spostamenti e nelle necessità proprie dei ragazzi della loro età. La nascita Nel 2015, al palazzetto di via Montale a Venturina Terme, nasce ufficialmente l'Asd Valdicornia Basket, unione dei settori giovanili di Venturina e di Piombino. Di fatto, il Valdicornia Basket è società satellite del Basket Golfo: i ragazzi che se lo meriteranno, avranno un giorno un posto in serie B. Gli altri potranno giocare a Venturina nel Valdicornia, che adesso è in serie D. Senza contare le molte squadre di promozione e prima divisione delle due città. Dall'under 14 in su, ogni categoria ha due squadre: una Chi è Carlo Bettini arlo Bettini, venturinese, 56 anni, ragioniere, contitolare dell'azienda Venfrut dal 1981. Fino al '75 Carlo Bettini è portiere nel Venturina Calcio, società di cui il padre Nado è all'epoca vice presidente. La C sua passione per il basket ha due artefici: il cugino Renato Bettini, ex pivot e ora neurologo all'ospedale di Piombino, e il piombinese Raffaele Mezzacapo, suo compagno di classe alle scuole superiori, cestista in serie A. Bettini inizia la sua avventura nel basket a 19 anni come segnapunti nel campo all'aperto di via Firenze a Venturina. Nel 1981, inaugurata la palestra Altobelli, il presidente del Basket Venturina Graziano Benucci gli chiede di diven- tare dirigente. Bettini accetta e negli anni ricopre anche i ruoli di vice presidente e dirigente accompagnatore della prima squadra. Nel 2007 diventa presidente del Basket Venturina, che con lui giunge in serie C1 e vince vari titoli regionali giovanili. Nei suoi 35 anni di basket si è contraddistinto per il grande impegno sociale e per l'attenzione verso il settore giovanile. Con Lolini e Cecchetti è uno dei padri del Valdicornia Basket, di cui è presidente. 61 d'élite o d'eccellenza e una regionale. Nelle squadre élite o eccellenza giocano i ragazzi che in quel momento sono ritenuti più pronti degli altri a disputare campionato di alto livello agonistico, mentre gli altri giocano nelle squadre regionali. Le scelte compiute possono essere ribaltate l'anno successivo, come sta già accadendo in qualche caso: chi nelle regionali si mette in luce, viene poi inserito nelle squadre elite o eccellenza al posto di qualcuno che ha giocato al di sotto delle aspettative. In tutti i casi, nonostante l'impegno sia gravoso per tutti, anche per i ragazzi, la pressione dell'ambiente non esiste e i giovani sono tranquilli. Soprattutto, viene data a chiunque la possibilità di continuare a giocare a basket. Fino ad oggi, a distanza ormai di due anni dalla nascita della nuova società, nessun ragazzo ha smesso di giocare a basket. Anzi: il traino della serie B e dei successi del Valdicornia Basket ha fatto aumentare le iscrizioni nel settore minibasket. Messaggio chiaro Il messaggio dell'ambiente del Valdicornia Basket è chiaro e netto: c'è chi nasce per giocare a basket e c'è chi a questo sport può giocare per semplice divertimento ma senza ambizioni particolari. Ma nella pallacanestro ci sono tanti ruoli, non solo quello del giocatore. Il giocatore mediocre può diventare un ottimo allenatore, un bravo preparatore atletico, o perché no un arbitro o un giudice di tavolo. O magari, c'è chi non ha talento per la palla a spicchi ma sarà un ottimo ingegnere, un bravo medico, insomma un bravo professionista in altri settori lavorativi e della vita. E comunque conserverà la passione per questo sport e ver- Under 18 Eccellenza Valdicornia Basket rà a vedere le partite facendo il tifo e restando nell'ambiente. Ambiente in cui si può restare anche da dirigenti, da genitori che seguono i propri figli e danno una mano nella società sportiva, da accompagnatori delle squadre, da addetti stampa se si lavora nel campo del giornalismo. Le possibilità sono molte. Una, e solo una, la cosa importante: che in quest'ambiente, che è sano, si rimanga il più possibile. Anzi, preferibilmente sempre. Ma ci sono altri messaggi chiari: il basket deve aiutare i ragazzi in situazioni familiari difficili. Perché la pallacanestro, come lo sport in genere, è crescita, è acquisizione di valori umani fondamentali, è amicizia e solidarietà, è una buona cura per i problemi di chi non ha ancora, per l'acerba età, gli strumenti per difendersene. Non solo. Si riconosce anche lo sforzo dei genitori che vengono da fuori e hanno maggiori difficoltà di altri a praticare il basket. A questi genitori, che spesso devono accompagnare i loro figli a Venturina e Piombino, la società fa pagare solo il 50% della quota annuale. In alcuni casi anche meno. Perché nel Valdicornia ci sono ragazzi non solo provenienti da Venturina e Piombino, ma anche da San Vincenzo, da Gavorrano, Grosseto, Arcidosso, Argentario e altri luoghi. I ragazzi provenienti da famiglie con difficoltà economiche pagano una cifra simbolica e in alcuni casi non pagano niente. I coach, oltre a seguire un programma tecnico e atletico di livello, pretendono dai loro ragazzi il massimo impegno scolastico e ne vogliono sapere puntualmente il rendimento. Oltre a ciò, vogliono essere messi al corrente della loro alimentazione. Serietà sul parquet, negli allenamenti e nelle partite, perchè se non si gioca seriamente non ci si diverte. Educazione e rispetto di tutti verso tutti, altrimenti si va a fare la doccia o ci si siede in panchina. Fuori dal campo, si ride e si scherza tra ragazzi, allenatori e dirigenti. Le regole sono chiare: impegno e serietà in campo, svago e relax fuori quando la squadra è insieme, ma con rispetto. Vice campioni d'Italia I risultati, sul campo, non sono mancati. Uno su tutti, la finale scudetto della scorsa stagione dell'under 18 élite del Valdicornia Basket, guidata da coach Lorenzo Formica, che si è fermata a un paio di minuti e pochi punti dal tricolore davanti alla Dinamo Sassari. Una cavalcata trionfale per il piombinese Edoardo Pedroni e i suoi compagni, in cui negli ultimi 120 secondi i sardi hanno piazzato il parziale decisivo rompendo il grande equilibrio esistente fino a quel momento. È il maggior risultato mai raggiunto da una squadra giovanile della Val di Cornia. Ma non c'è stata solo l'under 18 élite. L'under 14 élite, infatti, si è classificata quinta Chi è Alessandro Cecchetti lessandro Cecchetti, venturinese, classe '75, è direttore sportivo del Basket Golfo Piombino e delle giovanili del Valdicornia Basket. E' tra i migliori cestisti valdicorniesi di sempre. Disputa le giovani- A li prima a Venturina e poi a San Vincenzo. Velocissimo e leader nato, a 16 anni debutta in serie D col Venturina, per poi passare in C1 al San Vincenzo e dopo a Chiavari, dove vince il campionato. In B2 gioca a Cecina e a Pistoia, vincendo il campionato. Alcune società di serie A si interessano a lui, ma a prenderlo è Livorno, con cui disputa un'ottima stagione in B1. Gioca a Castel San Pietro e alla Maddalena, in B2 e a Ragusa in DNA. Va a Massafra, vince il campio- nato di C1 e disputa la B2. Dopo una carriera da globetrotter, firma per il Basket Golfo Piombino, di cui è capitano e con la cui maglia cessa l'attività nel 2013, a 38 anni. Lasciato il parquet, è assistente degli esordienti e dell’under 13 a Venturina e a Piombino e coach dell’under 13 a Piombino. Con Lolini e Bettini è protagonista della nascita del Valdicornia Basket, perfetto trait d'union dell'operazione: idolo del basket sia venturinese che piombinese. 62 dicembre - gennaio - febbraio 2017 in Toscana, mancando le Final Four per pochi canestri di differenza. Il titolo toscano lo ha poi vinto la Mens Sana Siena, che al Palatenda di Piombino ha dovuto soccombere contro i ragazzi di Marco Del Re. L'under 14 élite del Valdicornia ha battuto tutte le squadre più forti del proprio girone, tranne la Juve Pontedera, poi finalista regionale sconfitta per un solo punto dai senesi. L'under 13 della Pallacanestro Piombino, da quest'anno under 14 élite del Valdicornia, ha sfiorato le finali di Coppa Toscana, mancate per un canestro dopo tre tempi supplementari contro la Fides Montevarchi. Ottimi i piazzamenti anche dell'under 14 regionale, dell'under 15 regionale, dell'under 16 eccellenza, protagonista di grandi prestazioni, e dell'under 20 élite. Per non parlare degli esordienti del Basket Venturina e di quelli della Pallacanestro Piombino, secondi e terzi in campionato e quest'anno uniti sotto la maglia del Valdicornia Basket nel campionato under 13. Molti i ragazzi che sono andati avanti nelle selezioni regionali delle varie categorie, con alcuni che sono finiti anche nel giro delle nazionali di categoria. Tutti sul pulmino È l'ora, anche oggi, di partire. A guidare i pulmini da Venturina e da Piombino sono anche gli allenatori delle giovanili Massimiliano Biancani, Alex Blanco, Lorenzo Formica, Maurizio Caciagli, Marco Del Re e gli altri. Si alternano ai tuttofa- La rosa femminile della Pallacanestro Piombino La rosa del Solbat Golfo che milita nel campionato di serie B re Narciso Paoli (custode del palazzetto di via Montale), Carlo Minuti, Silvio Pistolesi, Michele Macelloni, Nicola Pratesi, Massimo Zanchi, Andrea Scali, Alberto Talocchini, Claudio Buccianti e molti altri tra piombinesi e venturinesi. Ora gli orari tornano, ma se ci fosse qualche problema, c'è sempre qualche genitore pronto per dare una mano. Una famiglia, grande e collaudata sebbene di recente formazione. A noi resta un sorriso: quello di vedere i ragazzi che continuano a giocare e non smettono, che diventano amici di altri ragazzi con cui adesso giocano e con cui prima si affrontavano nei derby guardandosi in cagnesco, amori che nascono fra ragazzi e ragazze, uscite domenicali tutti insieme, l'emozione di crescere come giocatori ma, soprattutto, come persone. In un ambiente sano. Respirando, insieme alla vita, l'odore dei palloni e sentendo come colonna sonora il rumore ritmico della sfera che rimbalza sul parquet e il ciuff della retina dopo un canestro. 63 VALDICORNIA BASKET STAGIONE 2016 – 2017 PULCINI 2010/11/12 Moschini Andrea, Dei Gregorio, Dei Edoardo, Pirrone Pietro, Di Palma Tommaso, Ferretti Incerti Mirko, Romolo Rocco, Petrini Pietro, Mascia Leonardo, Angelini Francesco, Papini Matteo, Angelini Carlotta. Allenatore: Federighi Paolo. Bagnoli Marco, vice allenatore: Buccianti Elisa, accompagnatore: Macelloni Michele. UNDER 13 UNDER 14 REGIONALE Boccini Greta, Zucchelli Daniele, Lucani Simone, Teoli Raul, Tinacci Lorenzo, Rossetti Giacomo, Bartoli Gabriele, Manfredini Lorenzo, Ghisu Jacopo, Meini Mirco, Barbaglia Andrea, Bernardini Rossi Andrea, Grilli Davide, Riccardi Mattia, Donati Abbi, Camerini Alessio, Tafi Leonardo, Alfarano Alessio. Allenatore: Baroni Francesco, vice allenatore: Talocchini Gabriele, dirigente accompagnatore: Orlando Clara. SCOIATTOLI 2008/09 Franchi Gabriele, Vallini Federico, Biancani Carolina, Andreoni Guglielmo, Falchi Leonardo, Castagnetti Emanuele, Bezzini Diego, Cionini Mattia, Angelini Chloe, Berti Rajan, Belcastro Filippo, Bolioli Gabriele, Aytano Lorenzo, Nesti Lorenzo, Garofalo Salvatore, Maggi Andrea, Larini Tommaso. Allenatore: Biancani Massimiliano, vice allenatore: Talocchini Gabriele. UNDER 14 ELITE Baldini Daniele, Barsotti Saverio, Biasci Christian, Burattini Andrea, Canneri Leonardo, Carli Alessandro, Cionini Corrado, Fasolo Lorenzo, Federighi Samuel (capitano), Feltrin Giovanni, Lancioni Alessandro, Mezzacapo Giovanni, Miele Matteo, Turini Andrea. Allenatore: Blanco Alex, assistente allenatore: Caciagli Maurizio, accompagnatore: Biasci Massimo, preparatore atletico: Ciurli Lorenzo. AQUILOTTI 2006-07 Dei Vittorio, Pistolesi Tommaso, Durantini Andrea, Angiolini Davide, Giuntini Alberto, Vannozzi Marta, Macelloni Christian, Cristiani Tommaso, Pagnini Leonardo, Vallini Lorenzo, Russo Damiano, Boesini Pilè. Allenatore: UNDER 15 REGIONALE Alizieri Antonio, Bertini Marco, Biagetti Diego, Fiorenzani Iacopo, Giuliani Daniele, Mezzacapo Michele, Paini Christian, Pallini Stefano, Pratesi Gabriele, Signori Davide, Velle Mattia (capitano), Venuti Elia. Allenatore: Minu- ti Manuel, vice allenatore: Marabotti Matteo, dirigente responsabile: Velle Francesco. UNDER 15 ECCELLENZA Antonucci Diego, Carpitelli Nikola, Chesi Lenny, Donati Hailemicheal (capitano), Fossi Riccardo, Illiano Mario, Macelloni Matteo, Manetti Guglielmo, Marcocci Alessio, Marianelli Christian, Papa Marco, Pistolesi Federico, Vagelli Alessandro. Allenatore: Del Re Marco, assistente allenatore: Elmi Davide, dirigente responsabile: Donati Maurizio. UNDER 16 REGIONALE Persichetti Gabriele, Boccini Elia, Franci Matteo, Berni Riccardo, Ferko Fiorelo, Vanni Emilio, D’Onofrio Marco (capitano), Poggetti Mattia. Allenatore: Gucci Riccardo, preparatore atletico: Marabotti Matteo, accompagnatore: Berni Gianni. UNDER 16 ECCELLENZA Colella Marco, Carducci Lorenzo, Dusen Marko, Marabotto Elia, Vannozzi Riccardo (capitano), Gentili Riccardo, Angiolini Marco, Papi Luca, Meini Manuele, Bartolini Andrea, Manetti Giacomo, Mezzacapo Tommaso, Rivillito Francesco, Poggi Giacomo. Allenatore: Formica Lorenzo, vice allenatore: Blanco Alex, dirigente accompagnatore: Vannozzi Alessandro. UNDER 18 ECCELLENZA Turini Simone (capitano), Organigramma Valdicornia Basket: Presidente: Bettini Carlo, vicepresidente: Lolini Dario, dirigente responsabile: Talocchini Alberto. Consiglieri (direttivo): Bettini Carlo, Bini Mauro, Buccianti Claudio, Camarda Fabio, Carducci Daniele, Ciampi Raffaello, Donati Maurizio, Lolini Dario, Pistolesi Silvio, Talocchini Alberto, Zanchi Massimo. Consiglieri: Baldi Alessandro, Bechelli Alessandro, Benucci Graziano, Caciagli Maurizio, Carpitelli Bruno, Colella Giancarlo, Corsini Marco, Corsini Stefano, Gilardetti Enzo, Liberati Andrea, Macelloni Michele, Malvone Arturo, Mazzi Roberto, Niccolai Franco, Orlan- do Clara, Paoli Narciso, Parri Franco, Pratesi Nicola, Scali Andrea, Sonetti Giorgio, Turini Alessandro, Vannozzi Alessandro. Addetto stampa: Federighi Paolo. Sito internet e social: Talocchini Alberto, Federighi Paolo. Responsabile settore giovanile: Bettini Carlo. Responsabile minibasket: Buccianti Claudio. Direttore sportivo settore giovanile: Cecchetti Alessandro. Responsabile tecnico e supervisore area tecnica Valdicornia Basket: Formica Lorenzo. Bongini Alberto, Bongini Pietro, Bertini Marco, Romanelli Giulio, Olivoni Matteo, Zdravkovic Jovan, Cillerai Gabriele, Marta Federico, Notari Jacopo, Pin Claudio, Pistolesi Niccolò, Cetkovic Balsa, Djurisic Pavle, Manetti Raffaele. Allenatore: Formica Lorenzo, vice allenatore: Ulivieri Daniel, dirigente accompagnatore: Pistolesi Silvio. UNDER 20 ECCELLENZA Bazzano Yuri, Zanchi Marco, Bertoli Giacomo, Tattarini Samuele, Bongini Pietro, Macchi Lorenzo, Canuzzi Gabriele (capitano), Simonelli Andrea, Moutawakkil Karim, Pistolesi Niccolò, Padovano Michele, Zdravkovic Jovan, Cetkovic Balsa, Djurisic Pavle. Allenatore: Biancani Massimiliano, vice allenatore: Bagnoli Marco, dirigente accompagnatore: Simonelli Claide. SERIE D Bazzano Yuri, Bertoli Giacomo, Cacciottolo Diego, Canuzzi Gabriele, Djurisic Pavle, Moutawakkil Karim, Favilla Francesco, Giannini Luca, Magnolfi Matteo (capitano), Padovano Michele, Pistolesi Niccolò, Righi Matteo, Simonelli Andrea, Vicenzini Emiliano, Zdravkovic Jovan. Allenatore: Biancani Massimiliano, vice allenatore: Bagnoli Marco, dirigente responsabile: Talocchini Alberto. 64 dicembre - gennaio - febbraio 2017 PALLACANESTRO PIOMBINO STAGIONE 2016 – 2017 Organigramma Pallacanestro Piombino Presidente: Roberto Tommei; vicepresidente: Enzo Gilardetti; dirigente responsabile: Stefano Puccetti; responsabile settore femminile: Fabrizio Fiaschi; responsabile minibasket: Francesco Barsotti; dirigenti: Ivo Mataloni, Daniele Bressan, Bruno Carpitelli. Allenatori: Massimo Iacopini Serie C Femminile, Massimo Iacopini Under 18 Fem- PULCINI 2011/2012 Murzi Francesco, Pirpan Edoardo, Russo Mattia, Toccaceli Tommaso, Cecchi Lorenzo, Baccaro Lorenzo, Bugliesi Laerte, Cioni Edoardo, Tozzi Giovanni, Gazzarri Rocco, Lupi Jacopo, Noviello Emma, Amore Giulia, Marianelli Roby, Chalcoff Matias, Parrini Alessia. Allenatore: Marabotti Matteo, vice allenatore: Nermettini Fabiana. PULCINI 2010/2011 Agna Pekokhian Fredik Dudu, Benedetti Gabriel, Bernardi Francesco, Calonaci Leonardo, Caputo Tommaso, Cianti Filippo, Della Schiava Tommaso, Fidanzi Giovanni, Riccardi Biagio, Rosi Niccolò, Sasso Niccolò, Tanzi Mattia. Allenatore: Sparapani Maurizio, vice allenatore: Di Lorenzo Marilena. SCOIATTOLI 2008/2009 Assirelli Pietro, Balestracci Manuel, Barsotti Niccolò, Borrelli Salvatore, Bragiola Federico, Callaioli Pietro, Catteddu Emilio, Ceccarini Edoardo, Cionini Claudio, Creatini Matteo, Francini Giacomo, Lachi Filippo, Lattuada Valentino, Martelli Filippo, BASKET GOLFO SERIE B 3 Pedroni Edoardo, 4 Iardella Alessio, 5 Guerrieri Giacomo (C), 7 Riccardo Romano, 11 Jovancic Marko, 12 Franceschini Marco, 13 Bianchi Camillo, 15 Malfatti Luca, 26 Padovano Michele, 32 Bonfiglio Simone. Staff: Allenatore: Padovano Massimo; Vice allenatore: Del Re Marco; Preparatore atletico: Baldi Andrea; Medico sociale: Sergio Precisi; Fisioterapista: Gianelli Giacomo. Nannipieri Lorenzo, Soricu Amarei, Stecca Stefano, Tommaselli Michelangelo, Tonietti Luca. Allenatore: Di Lorenzo Marilena, vice allenatore: Sparapani Maurizio, accompagnatore: Stecca Sergio. GAZZELLE 2007/2008/2009 Bigio Camilla, Morganti Alessia, Murzi Candide, Murzi Grazia, Favilli Alice, Mugnaini Chiara, Baldi Valentina, Vallini Carolina, Battaglini Viola, Becherini Arianna, Ceccarelli Valeria, Vallini Viola. Allenatore: De Lorenzo Marilena, vice allenatore: Nermettini Fabiana. AQUILOTTI 2007 Bargellini Filippo, Barlettani Diego Maria, Biagioni Lorenzo, Calice Jacopo, Calice Niccolò, Cerri Valentino, Fahr Gianluca, Gartner Marco, Gragnani Matteo, Mataloni Lorenzo, Picchiotti Federico, Tagliaferri Fabio. Allenatore: Ulivieri Daniel, vice allenatore: Marabotti Matteo, accompagnatore: Mataloni Ivano. AQUILOTTI 2006 Fidanzi Francesco, Galgani Cesare, Gianetti Federico, Giubilato Lorenzo, Musa minile e Under 16 Femminile, Raffaele Mezzacapo ass. Serie C Femminile e Under 18 Femminile, Riccardo Gucci Under 16 Femminile. Istruttori minibasket: Daniel Ulivieri, Maurizio Sparapani, Maurizio Caciagli, Fabiana Nermettini, Matteo Marabotti, Marilena De Lorenzo. Enea, Pallanti Mirko, Perini Filippo, Poggi Matilde, Puccini Pietro, Ricci Filippo, Spagli Giovanni, Sparapani Giulio, Sparapani Marco, Velasco Diego. Allenatore: Sparapani Maurizio, vice allenatore: Caciagli Maurizio, accompagnatore: Velasco Raffaele. ESORDIENTI 2005 Baldi Alessio, Baldi Lorenzo, Barsotti Elia, Barsotti Niccolò, Biagetti Jacopo, Bonelli Alessandro, Cianti Francesco, Compagnone Lorenzo, Ercolini Leonardo, Gherardini Filippo, Giomi Leonardo, Gucci Gabriele, Mancino Angelo, Mannocci Leonardo, Mercedes Michael, Nardi Edoardo, Paolucci Alberto, Poenaru Mihai, Toccaceli Simone, Vannacci Jacopo. Allenatore: Ulivieri Daniel, vice allenatore: Romanelli Giulio, accompagnatore: Gherardini Carlo. UNDER 16, UNDER 18 E SERIE C FEMMINILI Faye Marie Therese, Vallini Teresa, Ferri Asia, Moutawakkil Sara, Padovano Alessandra, Betti Sara (capitano under 16), Gucci Costanza, Pighetti Rachele, Quiriconi Francesca, Sarri Elena, Vici- sano Benedetta, Balciunaityte Iveta, Carpini Elisa, Cazzuola Chiara, Fiaschi Chiara, Giulianetti Gaia, Iozzelli Alessia, Masini Maddalena, Nermettini Fabiana (capitano under 18), Ballati Maddalena, Bartolini Erika, Danti Noemi (capitano serie C), Galletti Simona, Perillo Myriam, Pino Carlotta, Sonnati Sofia. Allenatori: Iacopini Massimo (coach serie C e under 18), Gucci Riccardo (coach under 16), Mezzacapo Raffaele (assistente serie C e under 18). Responsabile settore femminile: Fiaschi Fabrizio. Accompagnatori: Crescini Paola, Agostini Rita. UNDER 18 REGIONALE MASCHILE (in collaborazione con Follonica Basket) Staccioli Leonardo, Paoli Simone, Franzoni Andrea, Tafi Nicola, Baragatti Alessandro, Della Croce Riccardo, Mazzei Alessandro, Malfanti Alessio, Guarrasi Federico, Guerriero Alessandro, Mannari Tommaso, Maffei Damiano, Carletti Leonardo, Sorresina Damiano, Villani Alfonso, Trafeli Alessandro, Concon Elia, Pagliai Dario. Allenatore: Bertini Andrea, vice allenatore: Vichi Giuliano. Organigramma Basket Golfo Piombino Presidente: Lolini Ottorino, vice presidente: Guerrieri Luciano, direttore sportivo: Cecchetti Alessandro, dirigente responsabile: Mazzi Roberto, dirigenti: Minuti Carlo, Ciacci Lauro, segretario: Sonetti Giorgio, co-responsabile settore giovanile*: Mazzi Roberto, consiglieri: Lavagnini Giuliano, Cecchetti Alessandro, Guerrieri Luciano, Mazzi Roberto, allenatore: Padovano Massimo, vice allenatore: Del Re Marco, medico: Precisi Sergio, fisioterapista: Giannelli Giacomo, consulente fisioterapico: Rosalba Pierpaolo, preparatore atletico: Baldi Andrea, addetti stampa: Stefanini Stefano, Perini Simone, Lavagnini Andrea, statistiche: Marabotti Matteo, Veronesi Emanuele, Gragnani Massimo, Ulivieri Daniel, Iaconi Alessandro, video analyst: Del Re Marco, fotografi ufficiali: Fabio Camarda e Silvia Franchini; registrazione video: Roberto Mazzi, Riccardo Quiriconi e Franco Nannini. *Il Basket Golfo non ha un settore giovanile, ma il Valdicornia Basket è la sua società satellite. Quindi Roberto Mazzi divide il ruolo di responsabile del settore giovanile del Valdicornia Basket con Carlo Bettini: Mazzi dalla parte della società “madre”, ossia il Basket Golfo, mentre Bettini da quella della società satellite, ossia il Valdicornia Basket. 65 Alimentazione Biologica & Naturale Prodotti per intolleranze Via Giordano Bruno, 35 Piombino (Li) Tel. 0565 30560 email: [email protected] È Sempre più distanti i giovani di oggi dalla cultura L’italiano, questo sconosciuto di Emilio Guardavilla un rapporto da ricostruire quello tra gli italiani e la loro lingua madre, le ricerche del settore e la vita di tutti i giorni ce lo confermano ampiamente. La consuetudine del dialogo sempre più sintetico, le cattive compagnie della tecnologia e dei media, la mancanza di interesse reciproco sempre più evidente hanno portato il parlante ed il parlato ad essere dei perfetti sconosciuti pur continuando a vivere sotto lo stesso tetto. I disastrosi risultati delle recenti statistiche denunciano una preoccupante carenza di strumenti grammaticali, sintattici e lessicali negli studenti di diverso ordine e nella maggior parte degli ambienti lavorativi. I fondamentali della lingua italiana, quelli impartiti nelle scuole primarie e secondarie, stanno diventando un tabù, a scuola, sul posto di lavoro, in famiglia. E ciò che sconcerta in maniera disarmante è che né il mittente né il de- Strafalcioni più comuni I Difficoltà di capire parole come obsoleto, laido, dirimere, fatuo, congruo. I Difficoltà e dubbi nell’inserire l’apostrofo. Un altro o un’altro. Un’amica o un amica. I Progressiva scomparsa del congiuntivo. «Se lo avessi saputo non l’avrei fatto» sostituito da «Se lo sapevo non lo facevo». I Progressiva scomparsa del passato remoto. Io andai (si usa il passato prossimo: sono andato). Io dissi (si usa: ho detto). I Errori grammaticali frequenti. Più scritto senza la u accentata. Un po’ scritto con la o accentata invece che con l’apostrofo. I L’uso del comparativo improprio. Andrò in vacanza al mare piuttosto che in montagna (versione corretta: andrò in vacanza al mare o in montagna). I L’assenza dell’h dove richiesta. L’uso di o inteso come «ho» (più frequente di quanto si possa immaginare). I Progressiva scomparsa dell’uso del punto e virgola e dei due punti. stinatario di un messaggio messo nero su bianco, sia esso formale o informale, pubblico o privato, ne hanno completa consapevolezza. Galeotto fu l’sms o l’mms, il post o la chat, il tweet o il tag e via dicendo. La comunicazione digitale, al con- trario del foglio protocollo dei compiti in classe, predilige la sintesi ai danni dei canoni della composizione scritta tradizionale. E quando ci si trova di fronte ad un foglio bianco, sia esso di carta o in formato digitale, sono dolori. Anche perché si riscontra sempre maggiore difficoltà ad organizzare un’esposizione – scritta o orale non fa differenza – che abbia un’introduzione, uno svolgimento e una conclusione completi ed esaustivi sull’argomento. Si chiamano strumenti ideativi e stanno alla base dell’uso di tutte le lingue del mondo, oltre che della personalità dell’individuo. Per capire chi o cosa ci ha fatto disconoscere la lingua dei nostri padri c’è quindi da rimboccarsi le maniche ed interpretare quello che ci è capitato negli ultimi decenni a livello sociale, politico e istituzionale. Dunque, parliamone. In italiano corretto, però. 66 dicembre - gennaio - febbraio 2017 SEI MECCANICA INDUSTRIALE Loc. Montegemoli 57025 - Piombino (LI) Tel.: 0565.276491-2-3 Fax: 0565.276494 www.bertoccimontaggi.it 67 Appartamenti Marina Salivoli La tua terrazza sul mare della Toscana Nel cuore della Piombino più bella e affascinante, bilocali e trilocali affacciati sullo splendido panorama dell’isola d’Elba, a pochi passi dal porto turistico di Marina di Salivoli www.marinasalivoli.it - loc. Falcone, 4 - Piombino (LI) [email protected]