medie-superiori luxermburg [modalità compatibilità]
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medie-superiori luxermburg [modalità compatibilità]
"Azione di sistema per l'obbligo di istruzione e la continuità fra Secondarie di I e II grado” - Fase 2 - USP Torino Asse Scientifico-tecnologico Cipriani Anna - Del Sonno Antonio - Ficara Matilde Lanfranco Daniela - Lora Maria Grazia - Vio Elisabetta Continuità verticale: indicazioni del I ciclo e competenze chiave a cura di Elisabetta Vio Torino Centro, 1 marzo2010 ITC “Rosa Luxermburg” Torino Uno dei grandi punti di sofferenza della scuola italiana è il passaggio tra primo e secondo grado, anche perché coincide con il passaggio dalla preadolescenza all’adolescenza. È qui infatti che si registra il tasso più alto di dispersione scolastica, con punte del 30%, soprattutto nel primo anno degli istituti professionali e tecnici. Una percentuale che tenderà a crescere e che ci allontanerà ancora di più dagli standard stabiliti dagli obiettivi di Lisbona. Va inoltre ricordato che la legge di innalzamento dell’obbligo di istruzione a 16 anni ha come obiettivo prioritario quello di combattere la dispersione scolastica e soprattutto nelle linee guida viene posto il problema di rafforzare la collaborazione tra la scuola media e gli istituti secondari. Si sottolinea la necessità di promuovere progetti ed esperienze di continuità e di raccordo curricolare tra i due segmenti scolastici. L’avvio della riforma della secondaria di secondo grado prevista a partire dal prossimo anno scolastico richiede che la scuola investa in termini di progettazione una forte azione di orientamento e …….. riorientamento. Nella scuola secondaria di primo grado c’era la speranza, che con la nuova normativa sull’obbligo di istruzione, la scelta avrebbe potuto essere posticipata alla fine del biennio a 16 anni: invece la scelta di iscriversi a un biennio di liceo classico piuttosto che a un biennio di istruzione professionale si gioca ancora oggi a 13-14 anni, cioè alla fine della scuola di primo grado. L’azione di raccordo dalla scuola di primo e di secondo grado deve essere basata: • sulla collaborazione e la coprogettazione tra i docenti del primo grado e quelli del primo anno della secondaria; • sulla continuità del curricolo; • sull’analisi delle competenze in uscita della media e su quelle al termine dell’obbligo scolastico. Situazione nella scuola di primo grado Libri enciclopedici, mentre le indicazioni dicono: “poiché i saperi caratteristici delle scienze naturali e sperimentali sono di per sé a carattere enciclopedico, è opportuno selezionare alcuni temi (campi di esperienza) sui quali lavorare a scuola in modo diretto e progressivamente approfondito, in continuità attraverso gli anni della scuola.” Prima media Seconda media Terza media Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado L’alunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi dati, sia in situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate di laboratorio. Utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o informatico e più strumenti insieme in uno stesso contesto. Esplicita, affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nell’esperienza quotidiana; interpreta lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente controllati; è in grado di decomporre e ricomporre la complessità di contesto in elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari; pensa e interagisce per relazioni e per analogie, formali e/o fattuali. Sviluppa semplici schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche dei fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana. È in grado di riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto, sulle competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte effettuate e su quelle da compiere. Ha una visione organica del proprio corpo come identità giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e microscopici, tra potenzialità e limiti. Ha una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; comprende il ruolo della comunità umana nel sistema, il carattere finito delle risorse, nonché l’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse. Conosce i principali problemi legati all’uso delle scienza nel campo dello sviluppo tecnologico e è disposto a confrontarsi con curiosità e è disposto a confrontarsi con curiosità e interesse. L’asse scientifico-tecnologico L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. L’apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta di dati, valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in base ad essi, costruzioni di modelli; favorisce la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche, chimiche, biologiche. L’asse scientifico-tecnologico Le competenze dell’area scientifico-tecnologica, nel contribuire a fornire la base di lettura della realtà, diventano esse stesse strumento per l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza. Esse concorrono a potenziare la capacità dello studente di operare scelte consapevoli ed autonome nei molteplici contesti, individuali e collettivi, della vita reale. Obiettivo determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologie, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia dell’ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti con soluzioni appropriate. Il cambiamento di prospettiva Dobbiamo passare da “cosa vogliamo insegnare?” a “cosa vogliamo che gli alunni imparino?” cioè Quali contenuti mediare in modo che gli alunni diventino competenti in un dato ambito RUOLI DEL DOCENTE … Il docente non deve essere solo un “trasmettitore del sapere” ma deve assumere diversi ruoli diversi ruoli …… propositore: presenta un argomento, una situazione, una lettura, un esperimento, ……. liberatore: crea un ambiente in cui il ragazzo si senta libero di osare ed anche di sbagliare osservatore: osserva con attenzione i propri allievi, nei loro gesti, nel loro modo di porsi, come si muovono, come reagiscono, …. consigliere errante: passa nei banchi stimola e rincuora, fa domande, offre spunti utili, dirige l’attenzione sulle informazioni ignorate, sostiene il ragazzo nel momento della concettualizzazione garante: del metodo scientifico sistematore delle conoscenze: al termine dell’attività Ideare un curricolo come percorso per far evolvere le conoscenze per sviluppare competenze Le competenze devono evolvere Necessità della verticalità Cosa si fa nella scuola secondaria di primo grado? Qualche esempio Chimica ….. Prof ……. ma lei è una maga!!!! L’acqua si è fermata a 1/5 dell’altezza del barattolo!!! Tanto quanto l’ossigeno!! Fisica ……. Scienze della vita Esperienze di “peer education” I.I.S. Vittone - Chieri Liceo scientifico “M. Curie” Pinerolo Scuola media Airasca Mostra : Le correnti Catturiamo il tempo con la meridiana Liceo scientifico “M. Curie” Pinerolo Scuola media Airasca Piano ISS — Insegnare Scienze Sperimentali L'obiettivo del piano ISS (Insegnare Scienze Sperimentali) è quello di elevare la competenza matematico-scientifica degli studenti italiani. I punti chiave del piano ISS sono: • Didattica laboratoriale • Verticalità e trasversalità dei curricoli • Ricerca dei contesti di senso con l'intento di coinvolgere il maggior numero di docenti in processi comuni di progettazione, gestione e utilizzo di percorsi didattici validi. Gli indicatori del piano ISS sono coerenti con le nuove indicazioni nazionali. Il piano ISS è rivolto agli insegnanti del 1º ciclo e del biennio del 2º ciclo, per promuovere un cambiamento duraturo nella didattica delle scienze. Piano ISS — Insegnare Scienze Sperimentali I punti di forza del piano ISS sono: • L'impianto culturale a monte • La realizzazione dei presidi territoriali • Lo sviluppo di un curricolo di educazione scientifica caratterizzato da continuità verticale, integrazione con le altre aree, rilevanza culturale e sociale dell’apprendimento scientifico • L'approccio metodologico innovativo • La raccolta e la diffusione di materiali didattici validi e fruibili “…l’educazione deve favorire la capacità naturale della mente di porre e risolvere problemi (…). Questo richiede il libero esercizio della facoltà più diffusa e più viva nell’infanzia e nella adolescenza, ossia la curiosità, che troppo spesso la scuola spegne e che si tratta, al contrario, di stimolare”. (E. Morin, La testa ben fatta, 2000) Compito Facendo riferimento alle tematiche del percorso scelto come filo conduttore del corso individuate: • le competenze in uscita dalla scuola secondaria di primo grado (che costituiscono prerequisito per il prosieguo nella secondaria di secondo grado) • le competenze a conclusione dell’obbligo scolastico (che costituiscono il traguardo del biennio della secondaria di secondo grado)