Barcellona - Turisti per Caso
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Barcellona - Turisti per Caso
Diario Barcellona Eravamo due amici al Bar... cellona Cinque volte nella città catalana, ma ne hanno sempre voglia. Un paio di ragazzi, finalmente in vacanza da soli, se la spassano fra locali, bar e ristoranti. A due passi dalla Rambla... di Mirko Simionato È la quinta volta che visito la città catalana. Perché così tante volte? Perché sono entusiasta di questa città! Il bello di Barcellona è che non si capisce bene se sia una città o un luogo di villeggiatura: è sul mare e ricca di spiagge quindi, pur essendo una metropoli, regala le atmosfere tipiche della vacanza al mare, specie di sera sul porto. Eppure è una città moderna, all’avanguardia, che investe moltissimo in cultura e architettura, con una metropolitana efficiente. In occasione delle Olimpiadi del '92 è stata “rivoltata come un calzino”: pensate che la zona del porto, dove prima c’erano i quartieri poveri io... turistaso per ca Ospiti d'onore Il Museo Nazionale Catalano dell'Arte (MNAC) compie 75 anni e li festeggia in compagnia di 75 capolavori di arte catalana, dal Medioevo al XX secolo. Alcune di queste opere hanno lasciato per la prima volta chiese e cattedrali della Catalogna per partecipare alla mostra Convidats d'Honor, fino all'11 aprile, ingresso libero. Info: www.mnac.cat e malfamati, ora è diventata moderna e bellissima. Caratteristica di Barcellona sono le ramblas: grandi viali alberati, il più famoso dei quali è, appunto, La Rambla, che di giorno pullula d’artisti di strada e di negozietti, mentre di notte diventa più “oscuro” e vi succede un po' di tutto. Si dice che a Barcellona quando hai visto la Rambla hai visto tutto: in realtà è una città d’arte e di lavoro, ma credo che tre giorni, se non si vogliono visitare i musei, siano più che sufficienti. È una metropoli europea, ma riserva anche alcune vedute antiche e più “mediterranee”. Seconda come abitanti a Madrid, a me è piaciuta di più della capitale perché è sul mare e offre maggiori attrattive, pur essendo più piccola. La presenza del mare fa per chi ama il d piace pe ivertim rc e ta' d'arte he' e' una metro nto e i piacer poli che i della ma prof sa di vac tavola uma di ma a re. e in piu' si ma nza. perche' e' c ngia ben itissimo 1 Quando: sempr e Durata: 4 giorni Viaggio: aereo Costo a person a: (spesa approssim ativa) 500 euro x t r f o i c e h sì che anche in autunno faccia caldo. L’aeroporto è collegato al centro dal treno e dagli autobus (frequentissimi) e nel prossimo futuro ci arriverà anche la metropolitana. Il vantaggio dell’autobus è che arriva nella piazza principale di Barcellona, Plaça Catalunya, molto bella e con un centro commerciale enorme. Cosa vedere? Aquarium (è il più grande d’Europa), Parc Güell (di Gaudí), la Torre Agbar, l'Hospital de la Santa Creu i Sant Pau, Casa Batlló, Casa Milà (La Pedrera), Fundació Miró, Mercat de la Boqueria. 1° giorno Volare low cost Per la prima volta andiamo a Barcellona solo io e Marco. Questa volta siamo liberi dallo stress di accompagnare le ragazze e accontentare le loro inesauribili richieste. Questa vacanza, decisa all’ultimo minuto, è all’insegna del relax: abbiamo previsto di trascorrere in città 4 giorni molto tranquilli, senza troppe pretese, di cui entrambi avevamo gran bisogno. Per il volo ci affidiamo, per la prima volta, alla compagnia iberica low cost Vueling che, con 100 euro (più 20 di valigia e 8,50 di pagamento con carta di credito), ci assicura un buon viaggio. La grave crisi finanziaria ha determinato anche una riduzione dei voli giornalieri e delle compagnie aeree in servizio da Venezia a Barcellona: l’unica sopravvissuta, tra le tante fallite o ridimensionate (Volareweb, Alpi Eagles, Myair, Iberia), è proprio la Vueling, con un volo alle 10 e uno alle 22.35. Per risparmiare ulteriormente, e non pagare il parcheggio, ci af- Diario Barcellona ES AV TR À GR DE CIA A RI ST CA DE ILL EC A OR S CA TA LA NE S CO RT S S LE DE VI A A BL AM M AR EL UD DE NO ER RR CA D’E SP AN YA PA S MO LL BA NE S EL R CA RER DE V ILA A DE RR CA NT US RER CAR DE BAD GUR E BE ERA ULL L CO A OR S LE S PAS DE VIA ES AN GR CL NI TO CA RAN AF R CA ZON S LE LA DE AD LIT MAR MEDITERRANEO ND RO DE E R RE EL AIG ELL ES I NC ESC ES AN CA TA L RT S MA EIG ER D AL CARR PRIM ERAL RÀ IME L GU NA RZIN D’O ALO BAD RER ELA AST DE C DE CAR RER CAR NGE DE A RER E GEN ER D CARR RER CAR CAR DE PAS S VE E JO Punto di ritrovo nell'area di Port Vell, con negozi alla moda, ristoranti, bar e discoteche. R MI El Rey de la Gamba 2 Dalla cima della montagna, domina la città dal 1640. parc de montijuÏc CA Aquarium maremagnum I VIL ER C. D CAR castello di montjuÏc fundació miró MNAC M ciutadella villa olimpica R OSE ALV ES C. D C. DE el gat AVINGUDA DEL PARALLEL À LES RT RICA C. DE L RE AT U PA O OR ME XIC ES OYAN IL ER ARR GAY fontana magica NT EL M DE EB ER OM poble sec SA MT GO RIA RR ER D RER BRAS A RR NC CA BIA CAR RA RIE LA DEL CARR RAMB espanya CA M DE CO DE VIL AD M A DE ND ER ER RR RO CA NA TAPIO AVINGUDA DE GR AN DE RR ER RR CA CA GO parco della ciutadella LO IS DE C ER DE PA R RR CA RR CA ER ON DR ES DE L ER RR CA RRADELLA ER RR RA CA TA R M LA DE D RR CA La parte più antica del porto di Barcellona, oggi completamente rinnovata e modernizzata. Santa María del Mar MB ER ER TU A ER port vell liceu RA RR Ò RR N MO CA A S III CARLE CA Espressione del Gotico catalano. Da vedere anche il Chiostro con la Fontana delle Oche. LA MB RA CIA L AV Il mercato più Ò popolare e AG AR autentico, le cui D’ ER origini affondano RR A C nelCIÒXIII secolo, A UT bancarelle di Pha DI ogni genere. LA LIU IN US MA D U ING cattedrale Hotel Ap. Rembrandt DE R MA E RD BO NU ÜEL A DE J. G E AD RR CA M Plaça Catalunya la boqueria D’ LL R E RR LA IA A CA ER I BE DE JOSEP TA M DE arc de SP trionf CA I AL ER BR M RO R E RR AN RR LA TU E TE AD IA RIA CA M glories 142 metri di acciaio e cristallo, firmati Jean Nouvel, illuminano le notti brave di Barcellona. AC DE DE L ONA DIAG torre agbar GR La facciata di Gaudí è fatta di movimento e mosaci colorati di ceramica e cristalli. DE DE DE VI GRAN ER SPIR ALLE DE V RR CA RER ER RR CAR CA ER RR CA ME AL D’ ER UDA G AVIN CA Casa Batlló RR CE O LC LE DE ER RR CA CA DE AVINGUDA MERIDIANA N RO GI B G DE passeig de gracia EI SS PA ER RR CA AIR JO E NS L'esempio più eclatante della capacità visionaria di Antoni Gaudí. DE ES OS N UE CA O NT Ò AG AR D’ R RR CA R RE sagrada famÍlia ER RR CA Detta La Pedrera, per quest'opera Gaudí ha usato azulejos, pietre naturali e ferro battuto. L VA L CA RR CA DE IG DI ER sagrada familia D ER LP casa milà ER RR CA ER SE VER S SEN MIS DE DE RD E RR CA D ER RR CA R ’O EL A CI EN M A ÈG RS O EC PLAC ER E RR CA L RO TE DU IN CO R ER CAR RR E RD A EL A fidiamo all’ACTV, che con l’autobus n. 5 in servizio da Venezia a Tessera, con solo 1,10 euro porta all’aeroporto Marco Polo. Dopo cena, alle 20.15, con congruo anticipo ed emozionati, partiamo da casa. L'autobus arriva puntualissimo e alle 21.05 siamo all’aeroporto. Ad attenderci troviamo il deserto, perché il nostro è l’ultimo volo della giornata. Il check-in on line della Vueling proponeva solo 2 posti orrendi: vicino al bagno e con corridoio in mezzo a separarci. Ho pensato A AL AT GON IM A DIA ÈU volGUD fosse un modo per convincerci la AVIN ED D ER S RR RT ta successiva a spendere altri CA 10COeuro S LE E D per scegliere il posto. Non sono caduRA SE ES to nel tranello, ho chiestoTRAValla signorina del check-in un cambio e non ci sono stati problemi. Decolliamo puntuali alle 22.35 e atterriamo poco dopo mezzanotte, con qualche minuto d’anticipo. Purtroppo c’è lo sciopero dei pullman, e non c’è l’aerobus. Poco male: l’autobus notturno con solo 1,35 euro (anziché i 5 dell’aerobus) AVINGUDA DEL PARALLEL ci porta in centro. L’autista corre come un pazzo e fa molte fermate. Poco CA prima delle 2 siamo in hotel, nel noRR ER DE RO Hotel Apart Rembrandt stro consueto SS EL LÒ in calle de la Canuda, a pochi metri da Plaça Catalunya. Quest’anno scegliamo le camere più costose, che hanno RÈ due letti separati eRERdanno su un cortiUN AR le interno, perciòC di notte non si sente nessun rumore, sembra di stare dalle nostre parti, a Quarto d’Altino. RA SE N TA AT AB E UM JA AN NT E S DE SA VIA VIA D 01 01 spazio al nuovo L'area del Port Vell è stata oggetto di un'attenta ristrutturazione, che l'ha resa ideale per il tempo libero, a due passi dal mare. 02 interminabile bellezza Imponente, fantastica, simbolica e... infinita. I lavori di costruzione della Sagrada Família procedono ancora oggi, lentamente anche a causa della difficoltà del progetto. 2 02 Diario Barcellona 2° giorno cipolle alla catalana Menu del mese: calçotada In cima al Montjuïc Facciamo colazione come di consueto al bar sotto l'hotel con una ensaimada e un paninazzo al jamon serrano. Partiamo a piedi e arriviamo a Port Vell, Mare Magnum e Barceloneta: è il primo giorno e abbiamo voglia di muoverci. Visitiamo Santa María del Mar, in stile gotico catalano, forse la chiesa più bella di Barcellona. Pranziamo a El Rey de la Gamba 2, ristorante di pesce di Barceloneta, un locale tuttavia molto costoso, come tutti i ristoranti di pesce locali. Io prendo calamari alla romana, untuosissimi ed enormi, Marco delle costose rape alla menta, dal sapor medio-orientale. Nel pomeriggio saliamo sulla funicolare che, passando sopra il porto, va diretta a Montjuïc, offrendo una visuale a tutto tondo della città. Il viaggio è mol- di Martino Ragusa S e andrete a Barcellona nei prossimi due mesi vi aspetta una bella sorpresa: il periodo da metà gennaio a tutto marzo è quello dei calçots, i cipollotti super amati dai catalani. A loro è dedicato un pasto conviviale, la calçotada, celebrata durante tutti i weekend del periodo nei ristoranti e per le strade di Barcellona, Terragona e Valls. I calçots vengono arrostiti sulla brace e serviti con la tunica esterna bruciacchiata e ricoperti di cenere. Ciascun commensale li ripulisce (nei ristoranti è rifornito di guanti), punta il naso al cielo e se li fa calare in bocca dopo averli intinti nella salvitxadain, una salsa espressamente creata per loro. Per questo motivo, sempre nei ristoranti, viene fornito anche un grande bavaglino. Fra gli estimatori italiani circola qualche dubbio sulla natura di questi ortaggi. Sono i nostri cipollotti o si tratta di un prodotto diverso? Per dipanare il mistero chiariamo che si tratta germogli nati da una cipolla bianca (Allium cepa) della varietà Blanca gran Tardia de Lleida ripiantata nel terreno dopo che è giunta a completa maturazione. Sono cipollotti non nati da seme, ma da una cipolla adulta e bianca. Il loro nome completo è calçots de Valls IGP e hanno la caratteristica di essere particolarmente dolci. Il consiglio è di fare un salto di 100 chilomeltri a Valls, dove è facilissimo imbattersi in una “calçotada popular”, barbecue vegetariano di strada. Sarete invitati a ingozzarvi di calçots e vino rosso come è successo al sottoscritto. A Barcellona, i migliori ristorati da calçotada sono: El Racó Plaça del Bò-Bò, 5 Monistrol de Montserrat (Bages) Barcelona 08691; Can Tintorer Avenida Can Tintorer, Molins de Rei, Barcelona 08750; Can Cortés, Carretera Arrabassada, km 6,5, Sant Cugat del Vallès, Barcelona 08198; Masía Can Borrell, Can Borrell, s/n, Sant Cugat del Vallès, Barcelona 08198. A Valls e Terragona sono ovunque. Segnali urbani del presente e del passato 01 01 tempo libero Al MareMagnum non c'è rischio di annoiarsi, fra negozi, ristoranti, locali e discoteche. 02 un ospedale artistico È l'Hospital de la Santa Creu i Sant Pau, progettato dall'architetto catalano Lluís Domènech i Montaner, protetto dall'Unesco. 02 3 Diario Barcellona to bello, ma costoso: 9 euro. Arrivati a Miramar, prendiamo anche la seconda teleferica, che porta in alto fino al castello di Montjuïc, al prezzo di 6 euro, da dove si vedono il porto e la città. Scendiamo a piedi verso gli impianti olimpici e Plaça d'Espanya, dove, finalmente, saliamo in metrò. Decidiamo di fare il biglietto valido 3 giorni a libera circolazione al prezzo di 15,20 euro. Non sazi, il tempo di una doccia e ritorniamo in piazza per goderci lo spettacolo della Fontana Magica, che è sempre emozionante. Per cena andiamo al Ristorante L'eucalyptus (c/Bonsuccés 4, è una via laterale alla Rambla, vicino a Plaça Catalunya). Pare che abbiano cambiato gestione e menu, ma in ogni caso mangiamo molto bene: io prendo il mio piatto preferito, butifarra con alubias in salsa alioli, mentre Marco assaggia un mix di tapas, con chorizo e altre specialità. Spendiamo 28,40 euro in due bevendo una gustosa cerveza Estrella Damm. La vacanza parte... Dalí Da Gaudí al futuro. Un'idea viaggio per gli amanti dell'arte e del movimento modernista. Quattro giorni a febbraio, soggiornando nel cuore del Raval, con un tour guidato da un architetto. I nuovi quartieri di sviluppo, il Museo di Arte Contemporanea, i monumenti fondamentali di Barcellona, i musei di Picasso e Miró, la scoperta di Figueres sulla costa Brava e un’intera giornata a contatto con Salvador Dalí e l' arte surrealista. Info: tel. 02.4855851; www.naar.com 2° giorno A caccia di sapori La nostra giornata segue un itinerario non finalizzato a vedere luoghi particolari, ma piuttosto ad assaporare l’atmosfera del quartiere. Marco decide il percorso seguendo i consigli della Lonely Planet, che suggerisce una passeggiata che si presta a frequenti soste per bere. Tra le cose da vedere, casa Fuster, oggi hotel a 5 stelle. Pranziamo alla taverna La Llesca, top five della nostra guida. Dovrebbe essere un luogo chiassoso ma lo troviamo deserto alle 13... apre alle 13.30! Quando torniamo siamo i primi: Marco mangia entrecote de vedella al sangue con peperoni, io pincho moruno, tanto buono quanto piccolo. Spendiamo 28,60 euro. Dopo un pomeriggio di shopping, la sera andiamo al Port Olimpic, dove ci sono davvero decine di ristoranti. Molto indecisi dall’offerta esagerata, ci facciamo conquistare da uno che ci offre salame e spumante come invito. Ceniamo con arroz caldoso de merluza e crostacei crudi per Marco, la sua passione, molto costosi. Pur essendo all’aperto, fa caldissimo data la presenza di stufe elettriche. Segue un giro alle discoteche all'aperto ma le troviamo un po' vuote. 3° giorno Il deserto dei Tartari Facciamo colazione al Forn del Pi in Carrer de Ferran, vicino alla Rambla. Poi ci dirigiamo in zona Sagrada Família, unico monumento al mondo ancora in perenne costruzione: il motivo ufficiale è che quest’opera di Gaudí non deve 02 01 01 la pedrera Casa Milà è uno dei capolavori di Gaudì. Foto del turistapercaso proprof. 02 shopping La città è meta irrinunciabile di ogni shoppingaddicted... 03 tapas ...e anche di quanti apprezzano il piacere della buona tavola! 03 4 Diario Barcellona o Un altro Turista per cas enza ci racconta la sua esperi di Fernando Corner Percorsi d’arte tra Medioevo e Gaudí di Gaudí, la cui facciata pare tratta da un film dell’orrore con i suoi balconi raffiguranti mostri; la Casa Ametller, sembra un edificio di Amsterdam, in particolare è bellissimo il balcone del primo piano, in ferro battuto. Della Casa Milà (La Pedrera) apprezziamo le forme ondulate e le decorazioni a forma di vegetali dei balconi. La città dall'alto una giornata... gotica Rita e io partiamo da Torino con la Ryanair (40 euro a/r in due), bus fino a Barcellona (42 euro a/r in due), arriviamo al terminal e quindi all’albergo, facendo il biglietto T10 a euro 7,70 per 10 corse utilizzabile anche in due. L’hotel Front Maritim è una costruzione moderna, trovata via internet su indicazione reperita in un racconto di viaggio: la camera è grande, fronte mare, l’hotel è dotato di ristorante e centro benessere, costa 80 euro a notte, e dista 500 metri dalla della metro. Nel pomeriggio iniziamo a girare, partendo dal quartiere gotico. Andiamo alla Chiesa di Santa Maria del Mar, in stile gotico catalano, ritenuta la più bella di tutta la Spagna, costruita nel XIV secolo, la cui facciata ha sculture e capitelli che rappresentano le corporazioni che ne promossero la costruzione. L’interno è piuttosto spoglio, con massicce colonne che sostengono le tre navate. Lasciamo la chiesa e ci dirigiamo verso il Museo Picasso, passiamo attraverso le stradine del Born, e il carrer de Montcada, che nel Medioevo era la strada più importante della città; i tipici Palau medievali sono oggi sedi di importanti istituzioni culturali come la Fondazione Maeght (al n. 25) e il Museo Picasso. Arrivati al museo rinunciamo a entrare per la lunghezza della coda. Passando per la via Laietana ci imbattiamo nel Palau de la Musica Catalana, uno dei capolavori dell’architettura modernista, progettato da Domènech i Montaner: ammiriamo la facciata decorata con mattoni rossi e colonne con mosaici colorati, con i busti di grandi compositori. Gironzoliamo quindi per le caratteristiche e strette strade del Barrio Gotico, poi andiamo a cenare al ristorante Mercante di Venezia, un locale che propone cucina italiana, con prezzi sui 20 euro a testa, vino e caffè compresi: siamo rimasti soddisfatti. Passando sul lungomare e il porto, vediamo i molti bar e ristoranti all’aperto. sostengono una grande terrazza semicircolare con una balaustra ondulata con bordi e sedili con mosaici colorati. Queste architetture sembrano tratte da un cartone animato, ma hanno significati storici e simbolici. Da non perdere le colonne scolpite a tronco d’albero che sostengono il viadotto. Ritorniamo verso il mare, c’è un ascensore per vedere il panorama, e davanti a noi Port Vell, elegante porto turistico. Camminiamo su una passerella, che è anche un ponte levatoio (la Rambla del Mar), raggiungiamo il Maremagnum, un elegante centro commerciale, pieno di negozi delle griffe più note, costruito sul mare, e tra i vari ristoranti scegliamo di andare al Fresco, un self service a prezzo fisso di 9 euro, compreso vino e caffè. Nel pomeriggio andiamo alla Sagrada Família, il monumento più noto di Barcellona, in costruzione da tempo immemorabile, progettata da Gaudí. Ci spostiamo all’Hospital de la Santa Creu i Sant Pau, ritenuto uno dei capolavori del modernismo di Domènech i Montaner. Si compone di edifici che si affacciano su di un grande giardino; le facciate in mattoni rossi hanno decorazioni a mosaico di pietra e maiolica colorata. Alla sera andiamo al passeig de Gràcia, per vedere gli edifici del modernismo illuminati. Il passeig è un viale alberato rettilineo, elegante, frequentato la sera. Ci soffermiamo in particolare nel tratto noto come “la Manzana de la Discordia”, una zona con tre famosi edifici, il più suggestivo dei quali, a mio parere, è la Casa Battló una festa di linee e colori Acquistiamo 2 biglietti di libera circolazione per 3 giorni a 15,20 euro a testa e ci dirigiamo verso Piazza Catalunya. Il bus 24 ci porta al Parc Güell, l’ingresso è gratis. Entriamo dalla porta principale e vediamo subito le due grandi scalinate e nel mezzo il famoso drago e le fontane: una festa di colori, figure di animali fantastici ricoperti di frammenti di ceramica e maiolica colorata che creano superfici brillanti, 86 colonne di tipo dorico 5 Il terzo giorno ci rechiamo alla Fundació Miró, sulla collina di Montjuïc, che raggiungiamo facilmente dopo un breve tratto di funicolare che si prende alla stessa fermata del metro. L’esposizione è in un edificio bianco, in un parco, le opere sono esposte all’interno e all’esterno in ampi spazi. All’aperto ci sono opere con fantastici colori: è una festa per gli occhi. Nel pomeriggio percorriamo in lungo e in largo tutto il Passeig, completando la visita dei palazzi del modernismo visti la sera. In particolare notiamo Casa Lleo Morera del Montaner, di stile più classico, proseguendo sino alla Casa Fuser, sede di un albergo. Raggiungiamo quindi la Cattedrale (la Seu), dove è esposto il celebre Cristo di Lepanto, a forma di S scolpito in legno. dal chiostro al sottomarino Anche oggi il sole illumina il nostro vagabondaggio. Passeggiamo sulla Rambla, notiamo sulla pavimentazione il famoso mosaico di Miró, visitiamo il caratteristico e colorato mercato coperto della Boqueria, poi andiamo alla Plaça Reial in stile ottocentesco, con palme, circondata da portici invasi da tavolini di bar e ristoranti e lampioni a forma di albero progettati in gioventù da Gaudí. Raggiungiamo la Chiesa romanica di Sant Pau del Camp, uno dei più antichi monumenti della città. All’interno la chiesa in pietra è praticamente spoglia, interessante il chiostro di stile moresco, c’è anche una piccola esposizione dei reperti provenienti dagli scavi. Nel primo pomeriggio prendiamo il battello per fare il giro del porto in modo da avere una visione più completa. Ritorno al Barrio Gotico per fare una passeggiata senza meta, in tutta tranquillità, e fare qualche acquisto di souvenir, per poi andare al Museu Marítim. È allestito negli antichi cantieri navali della flotta, uno degli edifici gotici più maestosi conservati in Europa. All’interno si resta colpiti dall’enorme spazio che queste navate creano, sembra quasi di essere in una cattedrale. E visitando il museo si percorre tutta la storia della navigazione: è esposto addirittura il primo sottomarino del mondo! Diario Barcellona Hai fatto un bel viaggio? raccontalo agli amici su aso.it www.turistiperc 01 01 movida in compagnia Una la serata alla grande! cena al ristorante, per cominciare 02 fantasia al potere Al Parc Güell è un susseguirsi di linee, colori e superfici brillanti. 02 mai essere terminata, altrimenti sarebbe di cattivo auspicio per la città. Personalmente credo che i Barcellonesi ci marcino molto con questo fatto e quindi, essendo l’attrazione principale per i turisti, probabilmente, non avrà mai fine. Inoltre, secondo me, mentre sulle guide sta scritto che oggi gli architetti stanno seguendo l’idea di Gaudí, mi sembra, invece, che la parte nuova sia molto meno bella e, soprattutto, diversa dall’idea originale. Facciamo un buon pranzo al ristorante A la turca a l’avinguida de Gaudí 19, nei pressi della Sagrada Família. Nel pomeriggio andiamo nel mio quartiere preferito, el Raval, e mi ritorna in mente L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafon, i bordelli e le prostitute, l’hotel Barbara e la zona un po’ pericolosa, specie di notte. Qui tutto è economico e arabeggiante, un’ora di collegamento ad internet costa solo 1 euro. Vediamo El Gat, un enorme gatto in bronzo di Botero, alto più di due metri. Alla domenica a Barcellona è assolutamente tutto chiuso e triste. La gente torna a casa dai weekend, e anche di sera si respira un’atmosfera di vuoto. Prendiamo il bus per Barceloneta alla ricerca del monumento a Fibonacci, ma non riesco a trovarlo, in quanto si può vedere solo di notte. Alla se- ra ceniamo da Restaurante Argentino Gauchos (Baixada de Saint Miguel 6; si cerca Placa de Miguel, su una laterale di calle Ferran e si va giù per Carrer d'Avinyo). Può essere un po' difficile da trovare, ma si mangia bene. È deserto e molto costoso: prendo un carrè d’agnello alla griglia molto salato, sotto tutti i punti di vista. Dopo cena passeggiamo all’Example, ma rientriamo dopo un solo bar in quanto siamo molto stanchi: la crisi si sente, i locali sono vuoti! 4° giorno Shopping sfrenato L’ultimo giorno è il più soleggiato e il più caldo, ne approfittiamo pertanto per fare una sosta alla Rambla del Mar per abbronzarci, cullati, si fa per dire, dal rumore delle sirene del ponte levatoio. Sarebbe stato bello fare magari anche un giro in barca. Dedichiamo il resto della nostra giornata allo shopping da Zara: essendo una catena spagnola, ogni 100 metri c’è un negozio di tale marca, e si trovano cose che in Italia non ci sono e che costano anche meno che da noi. Pranziamo da Otto, molto buono, con salsiccia e alioli. Visitiamo i negozi di scarpe di carrer de la Pelai, una via a sinistra salendo alla fine della Rambla verso Plaça Catalunya. Passeggiamo per il famoso Barri Gòtic, centro della città vecchia di Barcellona, caratterizzato da vie molto strette. Alle 18 è infine giunto il momento di prendere l’aerobus per recarci all’aeroporto, dove giungiamo alle 18.30. Il nostro volo parte puntuale alle 20.10 e atterra a Venezia alle 22.38, con 17 minuti d’anticipo. Come, dove, quanto Gli indirizzi d'arte e del gusto per vivere una vacanza di relax come quella dei nostri amici! Dove dormire Hotel Apart Rembrandt (Carrer de la Canuda 13, tel. +34 93 3013157, www.apartrembrandt.com). In posizione centrale e tranquilla, mette a disposizione diverse tipologie di camere, essenziali ma tutte confortevoli. Camera doppia a partire da 70 euro. Dove mangiare El Rey de la Gamba 2 (Pº de Joan de Borbó 46, tel. +34 93 2256400, www.elreydelagam- ba.com). È il posto giusto per gustare una buona paella a buon prezzo. Nella Barceloneta, il “re del gambero” deve il nome al fatto che nel tempo ha aperto con lo stesso nome altri due locali nei paraggi. Porzioni abbondanti e tanto gusto. L'eucaliptus (C/Bonsuccés 4, tel. +34 93 3021824). In una via laterale della Rambla, è un piccolo ristorante con tante piastrelle alle pareti. Serve piatti semplici ma davvero buoni: escalivada (ratatouille alla catalana), tacos e tor- radas (sandwich aperti). Taverna La Llesca (C/ Terol 6, tel. +34 93 2850246). Qui si possono mangiare grandi porzioni di carne accompagnate da vino rosso della casa. Fra le specialità il Pincho moruno (spiedini di maiale alla griglia). Buone le bruschette (llesca), disponibili in varie versioni. Per dolce vale la pena provare l’immancabile crema catalana. Restaurante Argentino Gauchos (Baixada Sant Miquel 6, +34 93 3189900). In pieno Barrio Gotico, 6 due sale ricavate in un ambiente tranquillo, decorato con ritratti di gauchos, gli uomini che lavorano nelle praterie argentine. La specialità della casa non poteva che essere la saporita carne alla griglia importata direttamente dall’Argentina. Dove andare Santa Maria del Mar (Pl. De Santa Maria, tel. +34 93 3102390). Costruita all’inizio del XIV secolo, in origine sorgeva in riva al mare, testimonianza della ricchezza dei mercanti dell’epoca. È un grandioso esempio pervenutoci di architettura gotica catalana. La Sagrada Família (C. Mallorca 401, www.sagradafamilia.org). Il monumento più celebre di Gaudí, opera incompiuta con una stupefacente decorazione di statue e fregi di pietra ispirati ai temi della flora e della fauna. Dalle torri, cui si accede attraverso 400 gradini o l’ascensore, si ammira una splendida vista sul cantiere e sulla città. Ingresso 12 euro.