ADUC SALUTE ======================== Articoli, documenti

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====== ADUC SALUTE ========================
Articoli, documenti, notizie e lettere sulla salute, con particolare attenzione alla libertà di cura e di
ricerca scientifica.
Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori.
Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze
Tel: 055.290606 (ore 15-18, da lun. a ven.)
Fax: 055.2302452
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Dal 19-03-2010 al 25-03-2010
2010-12
COMUNICATI
- Droga. Sbarca in Italia la terribile idea dei test antidroga per tutti gli studenti
http://salute.aduc.it/comunicato/droga+sbarca+italia+terribile+idea+dei+test_17265.php
- Farmaci e cosmetici. Le illusioni meglio delle medicine?
http://salute.aduc.it/comunicato/farmaci+cosmetici+illusioni+meglio+medicine_17260.php
- Bolle di sapone inquinate e pericolose per la salute. Dalla Cina
http://salute.aduc.it/comunicato/bolle+sapone+inquinate+pericolose+salute+dalla+cina_17254.php
- Elezioni regionali. Farmaci: come risparmiare. Lettera a chi sara' governatore
http://salute.aduc.it/comunicato/elezioni+regionali+farmaci+come+risparmiare+lettera_17249.php
- Grassi. Sono tutti dannosi? Crollo di un mito
http://salute.aduc.it/comunicato/grassi+sono+tutti+dannosi+crollo+mito_17239.php
ARTICOLI
- Fecondazione assistita. Lettera al direttore del quotidiano 'Il Tempo'
http://salute.aduc.it/articolo/fecondazione+assistita+lettera+al+direttore_17252.php
- Aids, omosessualità e eutanasia. Ecco come si moriva a Londra negli anni '90
http://salute.aduc.it/articolo/aids+omosessualita+eutanasia+ecco+come+si+moriva_17243.php
- Cannabis terapeutica. I pazienti soffrono per ignoranza di medici e Asl
http://salute.aduc.it/articolo/cannabis+terapeutica+pazienti+soffrono+ignoranza_17235.php
LETTERE
- Residenza
http://salute.aduc.it/lettera/residenza_218763.php
- Regioni a ticket variabili
http://salute.aduc.it/lettera/regioni+ticket+variabili_218732.php
- Mancato ritiro referto medico
http://salute.aduc.it/lettera/mancato+ritiro+referto+medico_218649.php
- Casa di riposo
http://salute.aduc.it/lettera/casa+riposo_218622.php
NOTIZIE
- AFGHANISTAN Narcotraffico. Nuove critiche della Russia contro la Nato
http://salute.aduc.it/notizia/narcotraffico+nuove+critiche+della+russia+contro_116866.php
- ITALIA Staminali embrionali, Margherita Hack: ricercatori facciano disobbedienza civile
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+embrionali+margherita+hack+ricercatori_116862.php
- Mds: i trattamenti della tubercolosi sono obsoleti
http://salute.aduc.it/notizia/mds+trattamenti+della+tubercolosi+sono+obsoleti_116852.php
- FRANCIA Il Senato sospende la vendita di biberon al Bisfenolo A, per ora
http://salute.aduc.it/notizia/senato+sospende+vendita+biberon+al+bisfenolo+ora_116847.php
- USA Ritirato un milione di fasce porta bébé
http://salute.aduc.it/notizia/ritirato+milione+fasce+porta+bebe_116845.php
- DANIMARCA Studio. Serve la mammografia generalizzata? No
http://salute.aduc.it/notizia/studio+serve+mammografia+generalizzata+no_116842.php
- USA La riforma sanitaria da rivotare per un errore di procedura
http://salute.aduc.it/notizia/riforma+sanitaria+rivotare+errore+procedura_116841.php
- USA Metamfetamine, studio: danni al cervello del bambino se consumate in gravidanza
http://salute.aduc.it/notizia/metamfetamine+studio+danni+al+cervello+bambino+se_116858.php
- Emergenza epatite B per comunità immigrati dall'Asia
http://salute.aduc.it/notizia/emergenza+epatite+comunita+immigrati+dall+asia_116856.php
- AUSTRALIA Dolci e grassi come le droghe. Studio
http://salute.aduc.it/notizia/dolci+grassi+come+droghe+studio_116843.php
- USA Staminali embrionali. In un gene segreto loro immortalita'
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+embrionali+gene+segreto+loro+immortalita_116837.php
- ITALIA Tossicodipendenza. 18 anni di attivita' su strada di Villa Maraini a Roma
http://salute.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+18+anni+attivita+strada+villa_116836.php
- ITALIA Gioco d'azzardo. Dipartimento antidroga contro la pubblicita'
http://salute.aduc.it/notizia/gioco+azzardo+dipartimento+antidroga+contro_116834.php
- ITALIA Lucia Uva e Ilaria Cucchi: vogliamo giustizia
http://salute.aduc.it/notizia/lucia+uva+ilaria+cucchi+vogliamo+giustizia_116830.php
- AUSTRALIA Google e Yahoo contro i filtri al web
http://salute.aduc.it/notizia/google+yahoo+contro+filtri+al+web_116829.php
- ITALIA Droga, troppi tossicodipendenti incarcerati e non curati
http://salute.aduc.it/notizia/droga+troppi+tossicodipendenti+incarcerati+non_116827.php
- CINA Il viceministro: cinquemila organi trapiantati da vittime della pena di morte, ogni anno
http://salute.aduc.it/notizia/viceministro+cinquemila+organi+trapiantati+vittime_116806.php
- Influenze: coordinare la ricerca veterinaria e medica
http://salute.aduc.it/notizia/influenze+coordinare+ricerca+veterinaria+medica_116809.php
- OLANDA Le religioni del mondo approvano il preservativo, indirettamente
http://salute.aduc.it/notizia/religioni+mondo+approvano+preservativo_116815.php
- USA Cancro ai polmoni: il 40% dei malati non ha mai fumato o quasi, il ruolo del cromosoma 13
http://salute.aduc.it/notizia/cancro+ai+polmoni+40+dei+malati+non+ha+mai+fumato_116816.php
- GRAN BRETAGNA Fumo. Royal College of Physicians: vietato in automobile se ci sono bambini
http://salute.aduc.it/notizia/fumo+royal+college+of+physicians+vietato+automobile_116825.php
- ITALIA Staminali per riparare le ossa al Meyer di Firenze
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+riparare+ossa+al+meyer+firenze_116823.php
- ITALIA Tossicodipendenza, Barbagallo: Sicilia non ha vero piano d'azione
http://salute.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+barbagallo+sicilia+non+ha+vero_116821.php
- ITALIA Tossicodipendenza, Garante detenuti pronto a denunciare Dap e ministro Alfano
http://salute.aduc.it/notizia/tossicodipendenza+garante+detenuti+pronto_116799.php
- SPAGNA Risarcite le vittime del talidomide... 40 anni dopo
http://salute.aduc.it/notizia/risarcite+vittime+talidomide+40+anni+dopo_116789.php
- FRANCIA Metà delle acque di superficie è di scarsa qualità
http://salute.aduc.it/notizia/meta+acque+superficie+scarsa+qualita_116793.php
- ITALIA Sorpresa! Elezioni regionali, le gerarchie ecclesiastiche tifano Berlusconi
http://salute.aduc.it/notizia/sorpresa+elezioni+regionali+gerarchie_116787.php
- EGITTO Aborto. Si' per motivi di salute o povertà, proposta di legge
http://salute.aduc.it/notizia/aborto+si+motivi+salute+poverta+proposta+legge_116778.php
- ITALIA Guerra alla droga: più tossicodipendenti in carcere che in programmi di recupero
http://salute.aduc.it/notizia/guerra+alla+droga+piu+tossicodipendenti+carcere+che_116777.php
- USA Cannabis terapeutica non incide negativamente su programmi di recupero
http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+non+incide+negativamente_116776.php
- USA Staminali e embrioni, l'Arizona verso una legge iper restrittiva
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+embrioni+arizona+verso+legge+iper_116772.php
- ITALIA Pubblicita' cosmetici ingannevole, Antitrust condanna L'Oreal a 270 mila euro di multa
http://salute.aduc.it/notizia/pubblicita+cosmetici+ingannevole+antitrust+condanna_116774.php
- ITALIA Anna come Eluana: non c'è più nulla da fare ma rispetterò la legge
http://salute.aduc.it/notizia/anna+come+eluana+non+piu+nulla+fare+ma+rispettero_116773.php
- USA Approvata la riforma sanitaria di Barack Obama
http://salute.aduc.it/notizia/approvata+riforma+sanitaria+barack+obama_116759.php
- FRANCIA Progettato un reattore nucleare che elimina le scorie radioattive pesanti
http://salute.aduc.it/notizia/progettato+reattore+nucleare+che+elimina+scorie_116768.php
- FRANCIA Aritmie cardiache: giudicato 'mediocre' il futuro superfarmaco di Sanofi-Aventis
http://salute.aduc.it/notizia/aritmie+cardiache+giudicato+mediocre+futuro_116769.php
- FRANCIA I danni dell'alcolismo passivo
http://salute.aduc.it/notizia/danni+dell+alcolismo+passivo_116770.php
- USA Studio: ricerche inficiate dai legami tra ricercatori e case farmaceutiche
http://salute.aduc.it/notizia/studio+ricerche+inficiate+dai+legami+ricercatori_116739.php
- ITALIA Dentisti: aumenta il numero, calano i prezzi
http://salute.aduc.it/notizia/dentisti+aumenta+numero+calano+prezzi_116750.php
- ITALIA Ogm, Zaia firma decreto per vietarli: no al partito pro-Ogm, seguo sondaggi
http://salute.aduc.it/notizia/ogm+zaia+firma+decreto+vietarli+no+al+partito+pro_116744.php
- USA Droga. I comportamenti sbagliati sono contagiosi tra adolescenti. Studio
http://salute.aduc.it/notizia/droga+comportamenti+sbagliati+sono+contagiosi_116733.php
- ITALIA Staminali. Studenti a lezione di ricerca scientifica
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+studenti+lezione+ricerca+scientifica_116736.php
- ITALIA Staminali. Terapia contro Ldm
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+terapia+contro+ldm_116735.php
- SVEZIA Giovane paraplegica chiede il distacco dal respiratore
http://salute.aduc.it/notizia/giovane+paraplegica+chiede+distacco+dal+respiratore_116724.php
- Studio Efsa: il 75% dei polli infetti da un batterio
http://salute.aduc.it/notizia/studio+efsa+75+dei+polli+infetti+batterio_116728.php
- FRANCIA Una sofferta vicenda di maternità surrogata
http://salute.aduc.it/notizia/sofferta+vicenda+maternita+surrogata_116729.php
- OLANDA Eutanasia, nessun medico disponibile per cittadina italo-olandese
http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+nessun+medico+disponibile+cittadina+italo_116721.php
- ITALIA Istat: aumentano le nascite, ma grazie agli stranieri
http://salute.aduc.it/notizia/istat+aumentano+nascite+ma+grazie+agli+stranieri_116715.php
- GRAN BRETAGNA Staminali. Per la prima volta trapiantata trachea in un bambino
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+prima+volta+trapiantata+trachea+bambino_116709.php
------------------------------------------COMUNICATI
25-03-2010 13:28 Droga. Sbarca in Italia la terribile idea dei test antidroga per tutti gli studenti
Test antidroga per tutti gli studenti delle scuole superiori. Questa la proposta del Pdl in
Veneto.
Prima o poi questa terribile e umiliante pratica, già sperimentata con poco successo negli Stati Uniti,
era destinata ad essere proposta anche in Italia. L'approccio repressivo al problema delle
tossicodipendenze, di fronte ai suoi evidenti fallimenti e all'aumento del consumo, risponde con nuove
misure sempre più invasive e dannose. Siamo passati dai cani che interrompono e ispezionano le aule
scolastiche, ai test antidroga gratuiti offerti ai genitori per controllare i propri figli, alle lezioni tenute da
membri delle forze di polizia invece che da esperti di tossicodipendenze. Tutte misure inefficaci, come
dimostrano ormai molti studi scientifici. Era inevitabile che prima o poi qualcuno proponesse il controllo
sistematico delle urine di tutti gli studenti. Quale sarà il prossimo passo, imporre a tutti i giovani studenti un
collare con telecamere per monitorare ogni loro movimento?
Diversi studi dimostrano che i test antidroga agli studenti:
- non hanno alcun effetto deterrente;
- minano il rapporto di fiducia fra studenti e insegnanti;
- incentivano l'abuso di alcool e altre sostanze stupefacenti che lasciano tracce nelle urine per un periodo più
breve (come cocaina e eroina).
Ci auguriamo che sia solamente la solita sparata elettorale. Se così non fosse, ci opporremo a qualsiasi
tentativo di usurpare migliaia di giovani, solo perche' tali, dei loro più elementari diritti civili.
Pietro Yates Moretti
24-03-2010 13:16 Farmaci e cosmetici. Le illusioni meglio delle medicine?
Quest'anno lo Stato (cioe' i contribuenti) ha previsto una spesa per farmaci di 13,8 miliardi di
euro, con una diminuzione dell'0,3% rispetto al 2009. L'importo e' relativo ai medicinali a carico, in tutto o
parzialmente, del Servizio sanitario nazionale, sono quindi esclusi quelli da banco a totale carico del
cittadino.
Nel 2009, la spesa per i cosmetici e' stata di 8,1 miliardi di euro, il che significa che spendiamo in prodotti di
bellezza circa il 70% di quanto sborsiamo per farmaci ritenuti importanti per la salute.
Le farmacie, ormai divenute piccoli supermercati dove si vendono prodotti che poco hanno a che fare con i
farmaci, registrano un incremento del fatturato per cosmetici del 3,2% (1,4 miliardi di euro) mentre la grande
distribuzione fattura 4,1 miliardi di euro, con un aumento del 2,6%. In forte crescita i cosmetici venduti nelle
erboristerie con un piu' 4,9% (330 milioni di euro), mentre le profumerie vendono per 2,2 miliardi di euro
(meno 3,5%).
Non facciamo moralismi, ovviamente, che' ognuno dei propri soldi fa cio' che vuole, ma sarebbe opportuno
dare informazioni. I media sono pieni di pubblicita' per questo o quel prodotto cosmetico che promette
miracoli che non possono realizzarsi visto che tale facolta' e' riservata agli eletti in Paradiso. Qualche anno fa
organizzammo un convegno dal titolo "Cosmetici e Informazione" che non ebbe molto riscontro sui media.
Sara' perche' vendere illusioni era ed e' molto redditizio?
Primo Mastrantoni
23-03-2010 13:08 Bolle di sapone inquinate e pericolose per la salute. Dalla Cina
Bolle di sapone inquinate e pericolose per la salute. Dalla Cina. Il gioco che appassiona
tantissimi bambini e che, ieri, a Roma ha visto gli appassionati invadere con una marea di bolle piazza del
Popolo, per festeggiare la primavera, puo' riservare brutte sorprese. Lo stesso ministero della Salute aveva
lanciato l'allarme relativamente ad una partita di giocattoli "Soffia bolle di sapone" che risultavano
contaminati da Pasteurella Multocida, un batterio contenuto nell'acqua che fa parte del giocattolo, il quale e'
presente nel bestiame o negli animali selvatici. La Pasteurella puo' provocare endocarditi (infezione del
cuore ed in particolare delle valvole) e infezioni sistemiche. Queste soluzioni acquose possono
rappresentare un pericolo se ingerite o a contatto con cute o mucose lese. Da quello che abbiamo capito,
l'acqua del giocattolo sarebbe stata prelevata da fiumi dove affluiscono gli animali; infatti, la contaminazione
e' simile a quella delle acque alto-medio inquinate. In Finlandia sono stati riscontrati analoghi casi. Come
tutelarsi? Essendo un giocattolo dovrebbe avere il marchio CE che dovrebbe garantire la sicurezza
microbiologica. Si aggiunge una ulteriore garanzia se nelle istruzioni c'e' la scritta "testato
microbiologicamente" o frasi analoghe che, pero', non sono obbligatorie. Infine occorre verificare il Paese di
provenienza. Confessiamo che abbiamo qualche dubbio sulla provenienza asiatica.
Primo Mastrantoni
22-03-2010 12:12 Elezioni regionali. Farmaci: come risparmiare. Lettera a chi sara' governatore
Come risparmiare sui farmaci? Una spesa tutta a carico di quelle singole Regioni che fra una
settimana avranno dei nuovi Governatori. Ed e' a questi che invieremo questa lettera con i nostri consigli.
Signor Presidente,
I costi dei farmaci a carico del Servizio sanitario, cioe' della Regione, si possono non solo contenere ma
diminuire ricorrendo alla telematica: il medico di base potrebbe prescrivere i farmaci, ordinandoli
direttamente alle industrie o ai depositi e facendoli recapitare a casa dell'assistito o presso il proprio studio,
per poi distribuirli all'utente. Gli acquisti potrebbero riguardare prevalentemente farmaci per la cura di
malattie croniche, prescrivibili a cicli. Questo metodo eliminerebbe il passaggio attraverso le farmacie, con
notevoli risparmi per la cassa regionale.
Uno studio in tal senso e' stato effettuato dell'Istituto scientifico WidO, del Servizio sanitario tedesco: ogni
anno si potrebbero risparmiare 877.880 milioni di euro.
Altro sistema e' stato sperimentato in Galizia (Spagna) dove sono state eliminate le confezioni degli
antibiotici, sostituite con recipienti presso le farmacie: il medico prescrive e il farmacista consegna
esattamente la dose idonea al paziente. Si sono evitati sprechi e soprattutto si e' risparmiato il 35% della
spesa.
Con gli auguri di buon lavoro e la fiducia che la proposta trovi accoglienza.
Nota
Gia' cinque anni fa abbiamo fatto analoga proposta allaroa neo-eletto governatore del Lazio, Piero Marrazzo.
Come e' andata a finire? Siamo ancora in attesa di risposta. Nel frattempo sono stati reintrodotti i ticket
sanitari e la spesa farmaceutica nel Lazio e' al terzo posto nella graduatoria nazionale, riferita allo scorso
anno.
Primo Mastrantoni
19-03-2010 12:57 Grassi. Sono tutti dannosi? Crollo di un mito
I grassi son tutti dannosi per la salute? O meglio, gli acidi grassi, che sono i componenti
fondamentali dei grassi (lipidi), hanno qualche ruolo nelle malattie cardiovascolari, nel diabete, nell'obesita' e
in certi tipi di cancri? L'Agenzia francese di sicurezza alimentare (Afssa) ha pubblicato un parere sull'apporto
nutrizionale di questi acidi. Oggi non si dispone di dati scientifici soddisfacenti per affermare quale quantita' e
quale tipo di acidi grassi dobbiamo assumere al giorno per vivere in buona salute, spiega in sostanza Eric
Bruckert, esperto nella prevenzione di malattie cardiovascolari. Secondo Bruckert
servirebbero sperimentazioni di un'ampiezza tale che la tecnologia disponibile non consente. Quello che si
puo' dire e' che una particolare tipologia di acidi grassi, "i trans", presenti nella margarina e nei dolci di
pasticceria, sono gli unici grassi il cui effetto e' d'aumentare il colesterolo cattivo e di ridurre quello buono.
Anche le patate fritte (fast food) contengono una elevata percentuale di "trans". Allo stesso modo e'
vivamente sconsigliato il consumo di olio di palma e olio di copra (cocco). Tale tipologia di grassi rende piu'
rigide le membrane cellulari, puo' alterare il lume dei vasi e provocare malattie croniche o degenerative. Per
il resto, l'Afssa ritiene che i grassi acidi tanto vilipesi possano essere assunti, ancorche' in quantita'
ragionevole.
Primo Mastrantoni
------------------------------------------ARTICOLI
23-03-2010 11:02 Fecondazione assistita. Lettera al direttore del quotidiano 'Il Tempo'
Gentile Direttore, in riferimento all’articolo del 17.03.2010 pag. 18, dal titolo “Naturalmente
fertili- Stimolazione follicolare in assoluta sicurezza”, in qualità di presidente dell’associazione Amica Cicogna
onlus, ritengo necessario per la corretta informazione dei pazienti infertili precisare che:
- le terapie dell’infertilità prevedono l’uso di gonadotropine per favorire il processo di maturazione dei gameti.
Attualmente, in Italia, questi principi attivi sono disponibili in due tipi di specialità: i prodotti di origine urinaria
e i prodotti di origine biotecnologica (da DNA ricombinante). L’efficacia e la sicurezza di entrambe le tipologie
di farmaci è stata ampiamente dimostrata, ma nel corso degli anni sono emerse delle nuove acquisizioni
rispetto alla prima categoria di prodotti: presenza di proteine estranee coestratte dalle urine
farmacologicamente attive; possibile presenza di prioni nelle urine dei donatori; assenza di
controllo/screening accurato dei donatori; assenza di follow-up dei donatori; impossibilità di risalire ai
donatori e di identificare lotti eventualmente infetti; impossibilità di operare una valutazione del rischio di
trasmissione di infezione di un farmaco prodotto con urine italiane. Nel Regno Unito, a seguito di un caso
italiano di vCJD (variante della Malattia di Creutzfeldt-Jakob), le autorità sanitarie hanno definitivamente
interrotto, come misura precauzionale, la commercializzazione di un farmaco prodotto con urine italiane
(febbraio 2003);
- alla luce di tali acquisizioni, il panorama delineatosi sulla base di quanto esposto in merito ai farmaci
menzionati è il seguente: Australia: risoluzione dell’Australian drug evaluation Committee sulla sostituzione
delle gonadotropine urinarie con quelle ricombinanti visto i superiori standard di purezza e safety; Svezia: le
gonadotropine urinarie non sono state registrate; Francia: introduzione di un’avvertenza nel foglietto
illustrativo delle gonadotropine estrattive, relativa ai possibili rischi di contaminazione da agenti patogeni;
Germania: esclusione dell’Inghilterra e dell’Irlanda come possibili fonti di raccolta dei prodotti estrattivi;
Svizzera: restrizioni per i donatori che hanno trascorso più di 6 mesi in Inghilterra durante il periodo 19801996; introduzione di un’avvertenza nel foglietto illustrativo delle gonadotropine estrattive, relativa ai possibili
rischi di contaminazione da agenti patogeni; Inghilterra: ritiro precauzionale di un preparato estrattivo; Emea
(European Agency for the Evaluation of Medical products): il Committee for proprietary medicinal products ha
emanato un Position Statement che raccomanda misure di controllo sui donatori di urine e una valutazione
sui processi produttivi volti a ridurre eventuali infettività da parte dei produttori;
L’associazione Amica Cicogna con le associazioni ADUC, Cerco un bimbo, l’Altra Cicogna, Luca Coscioni
per la libertà di ricerca scientifica e il Tribunale per il diritto del Malato in data 30 giugno 2006, nel rispetto
della piena informazione dei malati in riferimento ai farmaci assunti, segnalarmmo al Ministro della Salute la
mancanza di giuste informazioni inerenti ai rischi sul foglio illustrativo dei farmaci derivati da urinari per il
trattamento della sterilità, informazioni presenti in altri Stati dell’UE.
A seguito di parere positivo dell’Iss, e con l’ intervento dell’AIFA, la problematica fu risolta con l’adozione di
idonee avvertenze integrative delle note prescrittive delle gonadotropine da Urinari, recanti la seguente
dicitura: “Il rischio di trasmissione di agenti infettivi non può essere definitivamente escluso quando sono
somministrati farmaci preparati con urine umane. Questo principio si applica anche ad agenti patogeni fino
ad oggi sconosciuti» (come da interrogazione parlamentare Sen. Donatella Poretti e Sen. Marco Perduca).
Ma dall’obbligo di avvertenze specifiche è rimasto fuori un unico farmaco sempre di estrazione urinaria,
sempre per il trattamento dell’infertilità, in commercio nel nostro paese tramite procedura di mutuo
riconoscimento. Per tale farmaco la Francia ha preteso per l’immissione in commercio l’inserimento delle
sopra citata avvertenze sulla possibilità di contrarre patologie virali.
In data 25 settembre 2009, sul settimanale Left, è stato pubblicato l’articolo “ I farmaci ottenuti con urine
umane sono rischiosi. Due ricerche appena pubblicate riaprono il caso del Meropur tra i più usati per la cura
dell’infertilità”(all.1) .
Sono stati evidenziati due studi diversi pubblicati nel 2009 su altrettante riviste scientifiche specializzate che
hanno rilevato la presenza di prioni (agenti infettivi) in alcuni campioni analizzati. Un riscontro che suggerisce
il forte rischio di infezioni (tra cui la Cjd, la cosiddetta “mucca pazza”) per chi assume un medicinale urinario,
come è il Meropur, prodotto cioè con urine di donne in menopausa. Il primo studio pubblicato su RBMOnline
dal titolo “Identificazione analitica di impurezze addizionali in gonadotropine derivate dalle urine”, è stato
condotto su farmaci venduti in Italia tra cui il Meropur, e ha evidenziato la presenza di 23 elementi impuri
sugli urinari.
Mentre il secondo, “Proteomic analyses of recombinant human follicle-stimulating hormone and urinaryderived gonadotropin preparations” pubblicato su J Reprod Med 2009, si è occupato di prodotti venduti
all’estero, ma sempre urinari e con la presenza di prioni.
Dopo aver richiesto direttamente all’università di Strasbugo un aggiornamento sullo stato avanzato dello
studio abbiamo inoltre appreso che ad oggi gli elementi contaminanti nel farmaco estratto da urine umane
che non presenta le giuste avvertenze, sono 39 (Si allegano gli articoli citati e la risposta dell’università –
all.2,3 e 4).
Gentile Direttore,
non abbiamo mai messo in dubbio l’efficacia di tali farmaci, ma abbiamo richiesto che fosse presente nelle
avvertenze l’informazione che riguarda la possibilità se pur remota di contrarre patologie virali.
A seguito di tutto ciò abbiamo chiesto all’AIFA un interveto preciso per la corretta informazione del paziente e
la sospensione della vendita di farmaci con avvertenze non conformi alle prescrizioni Italiane alla luce di
nuove evidenze scientifiche e per la corretta informazione dei destinatari.
Comprenderà quindi che il titolo dell’articolo a pag 18 del 17.03.2010, può risultare deviante per chi legge,
poiché la realtà è diversa.
Le chiedo nel rispetto della corretta informazione necessaria per chi assume farmaci di voler precisare che
non vi è nessuna “assoluta sicurezza” come invece si legge nel titolo, assumendo farmaci di derivati dalle
urine se pur cattolicissime di suore, poiché gli studi scientifici come dimostrato evidenziano il contrario.
Distinti Saluti.
Filomena Gallo, avvocato, è presidente dell'Associazione Amica Cicogna ONLUS
Filomena Gallo
21-03-2010 11:01 Aids, omosessualità e eutanasia. Ecco come si moriva a Londra negli anni '90
Pubblichiamo questo articolo-confessione di Ivan Massow, candidato alle elezioni nel
Partito Conservatore, apparso sul quotidiano The Independent.
Non sono il tipo che tace quando assiste ad un'ingiustizia. Infatti alcuni dicono che ho costruito la mia
carriera nel denunciare cose che molti considerano un suicidio professionale. Che sia perdere il lavoro dopo
aver denunciato l'omofobia di istituti di assicurazione come Zurich Life per il loro trattamento draconiano dei
gay, o chiedere un passo indietro al concettualismo, che mi è costata la presidenza dell'Institute of
Contemporary Art, oppure sacrificare la mia posizione nel partito dei Tory dopo averlo definito "partito cattivo"
nel tentativo disperato di riportarlo su posizioni moderate che ora ha assunto sotto la direzione di David
Cameron. Ma ho sempre avuto timore di scrivere questo articolo, come un bambino impaurito. Perché
questa volta corro il rischio di essere arrestato.
Alcune settimane fa ho letto del patto che Ray Gosling aveva stretto col partner in fin di vita per Aids 20
anni fa. Soffriva terribilmente. Gosling aveva accettato di aiutarlo a morire, soffocandolo con un cuscino. Ero
triste per Gosling, ma soprattutto mi sentivo in colpa per il mio silenzio. Come molti uomini gay di una certa
età, anch'io ho visto casi di suicidio assistito. Infatti, ne ho visti molti.
L'Aids ha dominato i miei vent'anni. Potrebbe essere difficile per coloro che non c'erano capire cosa era la
vita allora. Anche se avevamo un reparto Aids fantastico (il migliore era quello del St. Mary's Hospital a
Londra), si sapeva poco del virus e il panico regnava ovunque. Non sapevamo come si trasmetteva e,
nonostante parlassimo continuamente dell'uso di condom, questo era solo una supposizione. Tutti
pregavano che non si trasmettesse attraverso la saliva o l'aria.
Il mio coinvolgimento con il mondo dell'Hiv iniziò per caso. Mi trasferii a Londra per cominciare il mio
primo lavoro a 19 anni, con pochi soldi e nessun posto dove vivere. Mi fu consigliato di andare a vivere in un
dormitorio diretto da un certo George, che mi disse di essere sieropositivo appena lo conobbi. Nel
presentarmi gli altri ospiti capii che in diversi erano affetti da Hiv. Il Comune aveva permesso loro di vivere li',
tutti insieme, perché nessun'altra struttura li voleva ospitare. Era come se fossero in quarantena.
Ricordo la paura che avevo quando mi chiedevo se potevo essere infettato semplicemente standomene lì
con loro. Me ne vergogno profondamente, ma ricordo che mi fu offerta una fetta di torta al mio arrivo, una
sorta di regalo di benvenuto. La presi, la portai nella mia stanza e la gettai nel cestino, terrorizzato all'idea di
mangiarla. Mi ci vollero due settimane per capire quanto ero stato ingenuo, e anni per confessare a George
cosa avevo fatto. Da quel giorno ho cominciato quello che considero un percorso di perdono. Ho fondato un
business che offriva assicurazione sanitaria e mutui alle persone ad alto rischio di Hiv, e di
consulenza gratuita per tutti i sieropositivi. Con i miei colleghi abbiamo preso in carico migliaia di casi del
genere, spesso inviatici dal Terrence Higgins Trust. Fummo inondati di storie orribili, con persone che
appena scoperta la loro sieropositività si erano visti crollare il mondo addosso e con nessuna opzione
disponibile.
Nonostante non abbia mai contratto l'Hiv, negli anni '90 mi sono trovato immerso nella realtà londinese
dell'Aids e a lottare contro la discriminazione contro i gay a causa dell'epidemia. Frequentavo assiduamente i
reparti ospedalieri e le case dove vivevano i malati di Aids, e spesso ho pagato per le loro cure. Ho spesso
accompagnato nella loro ultima vacanza numerosi pazienti di Aids in fin di vita, nella speranza di distoglierli
dalla miseria della loro condizione e di dare loro un'ultima chance di vivere pienamente.
L'Aids era così stigmatizzato quindici anni fa che le persone nascondevano la verità l'una con l'altra,
anche agli amici. Banche e assicurazioni avrebbero chiuso ogni rapporto se avessero saputo che un cliente
era malato di Aids. I datori di lavoro lo avrebbero licenziato. I genitori lo avrebbero diseredato. Anche i
certificati di morte venivano alterati con false cause come il cancro o broncopolmonite, nonostante
fossero solo sintomi. I fondamentalisti religiosi ci dicevano che "l'Aids è la punizione di Dio contro
l'omosessualità". La parola Aids era raramente menzionata ai funerali.
E' ancora più difficile descrivere come era terrificante la malattia e perché il patti di "suicidio assistito"
erano necessari. Ma concedetemi di provarci. Primo, non sapevamo niente: la malattia era terrificante
perché poteva accadere qualunque cosa e spesso accadeva. Infezioni opportuniste che spaziavano
dall'orribile cancro alla pelle fino a bolle rosse gigantesche sulla faccia e sul naso. Grossi gonfiori e il rischio
che anche un semplice raffreddore o influenza potessero trasformarsi in qualcosa che ti uccideva in poche
settimane. Come un venticello che si trasforma in un tornado.
Si pensava che i farmaci che pompavamo nei loro corpi, in particolare Azt, erano più nocivi del virus.
Ricordo amici che non riuscivano a trovare neanche una vena lungo le ossa delle loro braccia perché
venivano distrutte dalle sostanze tossiche iniettate. Cecità e condizioni simili all'Alzheimer erano spesso
normali nell'ultimo mese o due di vita, lasciando sul letto quelle povere anime immobili, coperte di piaghe
orribili, imprigionate in una cella di dolore e terrore.
Come potevamo aiutarli a morire? Solitamente si ricorreva ad una dose di morfina. Non ho mai sentito dire
di qualcuno che ha utilizzato un cuscino per soffocare il malato (cosa che ha fatto Gosling), ma certamente
c'è voluto grande coraggio. Quello che ho visto invece sono medici che prescrivevano dosi eccessive
di morfina in numerose occasioni. Lo facevano lasciando all'amico o familiare che assisteva il malato un
piccolo surplus di morfina ogni settimana, fino a quando eventualmente non veniva accumulato farmaco a
sufficienza per un'overdose. Il tutto senza destare sospetti. ...
Gli uomini gay non potevano sposarsi all'epoca. Ma nessuno poteva privarci della scelta su come morire.
Se il medico non poteva somministrare la dose, solitamente si trattava di un momento profondamente privato
e silenzioso condiviso da due amanti che avevano patito le pene dell'inferno insieme. Ricordo di essere
uscito in giardino dopo aver sentito il partner che chiedeva "Sei pronto?" e aver visto il paziente che
lentamente e dolorosamente muoveva la testa per dire "Sì". Ho vissuto il sollievo reciproco quando l'ho visto
alzare la siringa. Li ho lasciati condividere questi ultimi momenti intensamente privati. Anche se
sapevo di tanti episodi simili e avevo partecipato in alcuni di essi, non avevo alcuna voglia di assistere a quel
momento. Quando l'ho fatto, mi sono sempre ritrovato a piangere. In questo caso, il partner sapeva che
avrebbe dovuto vivere quello strazio.
In un'altra occasione, il partner e il paziente hanno ospitato una festa (ricordo che era all'ospedale St.
Mary). I due amanti e i loro amici avevano portato dei palloncini e una torta e sedevano intorno al letto come
in una celebrazione. Alla fine il paziente ha salutato tutti e quando avevamo lasciato la stanza, si è
autosomministrato la dose letale. Questa sorta di veglia funebre vivente divenne presto una cosa comune,
anche se questa era stata l'unica occasione in cui ci era stato detto in anticipo cosa sarebbe successo.
Questa era Londra dell'Aids. Stoica e senza voce; i lebbrosi dell'età moderna. Era una sorta di mentalità
d'assalto. Questa opzione era l'unica di cui erano in controllo.
Ho spesso sentito dire "Se prendo l'Aids mi uccido", oppure prevedere a quale punto di sofferenza e
immobilità si sarebbe assunta la dose finale. Tutto sommato, siamo molto più forti di quanto possiamo
immaginare. La maggior parte delle persone che pensavano di volersi togliere la vita appena divenuti
incontinenti o costretti ad un letto finiscono per lottare fino alla fine.
Un mio amico, negli ultimi istanti della sua estrema agonia, si girò verso il partner facendogli capire che
era giunto il momento, anche se sarebbe morto comunque entro la mattina dopo. Ci eravamo riuniti tutti
insieme per vederlo dopo che ci era stato detto che "non sarebbe vissuto a lungo". Da quello che so, questo
tipo di atto compassionevole raramente viene compiuto oltre un giorno o qualche ora prima di morire
comunque per cause "naturali".
Ma avere quell'opzione disponibile offre enorme consolazione in quanto permette al paziente un certo
livello di controllo sulla tortura. Permette loro di sopportare l'agonia sapendo che la decisione di andarsene
appartiene solo a loro, non alla malattia. E in un modo strano, la politica del far finta di non vedere ha
permesso a medici e pazienti di prendere questa decisione al momento giusto. Ma per la vasta
maggioranza dei pazienti che non ha medici disposti a prendersi rischi del genere, o ha parenti che si
oppongono, questa politica non funziona. E coloro che decidono di andare in Svizzera devono acquistare un
biglietto aereo e prendere un appuntamento per morire prima di quando vorrebbero. L'opzione del "chiudere
un occhio" funziona solo per le persone che possono sfruttarla.
Ray Gosling, il mio nuovo eroe, è insieme ai molti eroi sconosciuti che hanno accettato di fare la cosa più
difficile, con il rischio di finire in carcere ed essere radiati. Ho scritto questo articolo per sostenerli.
Ivan Massow
19-03-2010 08:16 Cannabis terapeutica. I pazienti soffrono per ignoranza di medici e Asl
Vorrei fare delle precisazioni riguardanti la nuova legge sul dolore, avendo letto la
dichiarazione dell’On. Carlo Giovanardi a proposito dei principi cannabinoidi.
Il Sottosegretario ha perfettamente ragione nell’evidenziare che la Legge in oggetto non prevede alcuna
facilitazione alla prescrizione di questa classe di farmaci, in quanto la legge riguarda esclusivamente i
farmaci oppioidi. In realtà, non esiste alcuna necessità di facilitare la prescrizione dei derivati della cannabis,
in quanto le modalità per la loro prescrizione sono già regolate dall'art. 2 del D.M. 11-2-1997 (Importazione di
specialità medicinali registrate all'estero). Quindi, a contrario dei derivati della morfina, non occorre nessun
ricettario in triplice copia, ed ogni medico, sia specialista in terapia del dolore e cure palliative, sia specialista
in altri settori, così come qualsiasi medico di medicina generale può richiedere l’importazione di tali farmaci
(ricordiamo infatti che, attualmente, i cannabinoidi non sono presenti sul mercato italiano). L’iter di richiesta è
relativamente semplice, e tutte le informazioni al riguardo, nonché il modulo previsto, sono scaricabili dal sito
dell’Associazione Cannabis Terapeutica, o dal sito del Ministero della salute. Vogliamo ricordare che i
farmaci cannabinoidi, data l’ubiquitarietà e l’importanza del sistema “endocannabinoide” nel nostro
organismo (e cioè le sostanze che il nostro corpo produce e che hanno effetti simili a quelle contenute nella
cannabis), possono avere applicazioni ben più vaste di quelle della terapia del dolore. Come riporta appunto
il sito del Ministero della salute: “Per quanto riguarda i possibili usi terapeutici, dalle pubblicazioni
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) risulta che i medicinali cannabinoidi trovano indicazione
nel trattamento farmacologico della nausea e del vomito in pazienti affetti da neoplasie ed AIDS sottoposti
alle cure con farmaci antiblastici e antivirali.
Altri usi terapeutici si stanno studiando in sperimentazioni cliniche sull’uomo e riguardano il trattamento
dell’asma e del glaucoma; inoltre si sta valutando la loro attività antidepressiva, anticonvulsivante,
antispasmodica e come stimolanti dell’appetito.
Da alcune evidenze scientifiche risulterebbero proprietà che hanno i cannabinoidi di ridurre i dosaggi degli
analgesici oppiacei, quali la morfina e i suoi analoghi, necessari a lenire il dolore nei malati oncologici
sottoposti a trattamenti cronici, che, quindi, vanno incontro a fenomeni di assuefazione, caratteristici degli
oppiacei.
La necessità di aumentare sistematicamente i dosaggi degli analgesici oppiacei, infatti, può portare alla
comparsa di effetti indesiderati, talvolta di grave entità, come il blocco intestinale. La contemporanea
somministrazione degli oppiacei con i derivati della cannabis riduce la probabilità dell’instaurarsi di tali effetti
indesiderati.
Inoltre i cannabinodi si dimostrano efficaci nel migliorare la qualità della vita dei malati affetti da sclerosi
multipla.”
A fronte di queste evidenze, restano difficoltà all’utilizzo dei cannabinoidi, dovute in parte alla ancora scarsa
conoscenza di questi farmaci da parte dei medici, dato che le acquisizioni scientifiche sono relativamente
recenti, dall’altra all’ignoranza della legge; ma è indubbio che in certi casi si assiste da parte di alcune
Aziende Sanitarie a episodi che rasentano il boicottaggio, cosicché anche di recente si è dovuta pronunciare
la Magistratura affinché un paziente affetto da sclerosi multipla potesse ottenere, gratuitamente dato le sue
condizioni di particolare indigenza, il farmaco necessario alla sua grave patologia.
Francesco Crestani, medico chirurgo, è presidente dell'Associazione Cannabis Terapeutica
Francesco Crestani
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24-03-2010 00:00 Residenza
Un cittadino italiano ha diritto di richiedere la residenza presso la sua famiglia? Attualmente purtroppo e' in
carcere e serve la residenza per essere preso in carico dal sert x tossicodipendenza gia' risiedeva con noi
poi mentre era trasferito a Brescia e' stato arrestato. Io sono la madre abitiamo a Rimini invalida al 100% gia'
è un problema andare a Forli. Immaginatevi a Brescia come posso muovermi il comune dice che se lui non
c'e' non si puo' fare basterebbe la fissa dimora o il domicilio. Grazie
Nadia, da Bellaria Igea Marina
Risposta:
si deve informare presso gli operatori del carcere per sapere se all'interno del carcere di Brescia c'e' questo
tipo di assistenza.
23-03-2010 00:00 Regioni a ticket variabili
Alla cortese attenzione dell'ADUC
Risiedo a San Dona' di Piave (VE). Ho una sorella di nome Alessandra che vive e lavora a Roma. Sono
passati circa dieci anni dal suo trasferimento, ma ciò nonostante non ha mai cambiato medico di famiglia.
In caso di necessità, sono io a fare da tramite tra lei e il nostro dottore, richiedendogli prescrizioni e
impegnative da inviarle per posta.
E' capitato anche lunedì scorso. Alessandra ha bisogno di una visita ginecologica, di un pap-test e di una
microcolposcopia. Il nostro medico raggruppa le tre visite in un'unica impegnativa, che spedisco
prontamente a Roma.
Nella Asl romana alla quale si rivolge mia sorella si rifiutano categoricamente di accettare quell'impegnativa,
meravigliandosi dell'incompetenza del medico veneto e affermando che occorrono tre impegnative tre, una
per ogni visita.
Torno dal nostro dottore. Mi spiega che in un'impegnativa si possono scrivere finanche sei visite per una
stessa specialità (nel nostro caso, ginecologia), pagando però un solo ed unico ticket. Facendone tre,
secondo lui, si svolge un servizio truffaldino, piuttosto che pubblico, ai cittadini contribuenti.
Ora ho spedito le tre singole impegnative a Roma, ma mia sorella, a questo punto, non sa più cosa fare...
Cosa ne pensate di questa storia?
Simili incongruenze sono del tutto legittime, magari frutto di leggi regionali in materia di sanità pubblica,
oppure c'è qualcosa che non torna?
Vi ringrazio sin d'ora per la preziosa attenzione e la gentilissima disponibilità.
Un cordiale saluto
Elisabetta, da San Donà Di Piave
Risposta:
si e' data la risposta da sola: e' il 'federalismo sanitario'.
22-03-2010 00:00 Mancato ritiro referto medico
Gentilissimi amici, ho bisogno urgente del Vs. aiuto
Anni fa ho subito un grave incidente e sono stata ricoverata in un ospedale di Roma per oltre 100 giorni.
All'atto delle dimissioni mi vennero dati vari documenti, ma non mi venne detto altro.
A distanza di molto tempo, pochi giorni fa mi sono vista recapitare una raccomandata nella quale mi vengono
chiesti quasi 900,00 euro per il mancato ritiro del referto medico.
Che devo fare? perchè non mi è stata detto da nessuno che non ritirandolo avrei dovuto pagare?
Vi prego aiutatemi
Perata, da Napoli (NA)
Risposta:
e' difficile per noi giudicare se la somma sia o meno dovuta (certamente la cifra appare spropositata).
Dipende non solo da leggi nazionali, ma anche regionali e decisioni amministrative interne alla Asl. Le
consigliamo di rivolgersi al difensore civico regionale (se non riesce a contattarlo provi con il difensore civico
della sua città). Chieda anche spiegazioni all'Urp della sua Asl, magari facendosi dare i riferimenti normativi
sui quali basano le loro richieste. Se non rispondono, si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di
messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
20-03-2010 00:00 Casa di riposo
Mia suocera, 92 anni, è ricoverata da diversi anni, a pagamento, presso una casa di riposo. Non è per niente
autonoma, infatti è su una carrozzina e dipende in tutto e per tutto dalle infermiere o dalle inservienti della
casa di riposo.
Ora ultimamente è stata smarrita la sua protesi mobile (non se ne erano nemmeno accorti, secondo loro!)
ma la casa di riposo, dice che, come da loro regolamento, non rispondono dello smarrimento delle protesi
mobili. Noi abbiamo chiesto che provvedano loro, a loro spese, al rifacimento della protesi, ma ci sembra di
capire che non ne abbiano alcuna intenzione! Ci hanno detto che i tempi sono lunghi per l'apertura della
pratica, etc. etc. etc. Cosa possiamo fare per costringerli a far fronte a questo?
Grazie infinite.
Luisa, da Milano (MI)
Risposta:
se ritenere e potete dimostrare che la responsabilità è della casa di riposo (e, da quanto ci scrive, è
probabile che sia così), si faccia valere con una lettera raccomandata A/R di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
------------------------------------------NOTIZIE
25-03-2010 19:12 AFGHANISTAN Narcotraffico. Nuove critiche della Russia contro la Nato
Continuano a piovere critiche da Mosca sulla gestione da parte degli Stati uniti e della
Nato della lotta al narcotraffico in Afghanistan. Oggi è stato il direttore del Servizio federale per il controllo
della droga russo Viktor Ivanov.
"In realtà, sono sorpreso per la loro reazione emotiva" rispetto alla proposta russa di sviluppare una comune
politica di contrasto al narcotraffico. "Il portavoce della Nato James Appathurai - ha continuato - ha detto che
l'alleanza non può permettere che gente in uno dei più poveri paesi perda la sua fonte di guadagno e non
riceva nulla in cambio".
Questa posizione, secondo lo zar della lotta alla droga russo, "per prenderla moderatamente, va contro
l'opinione dell'Assemblea generale dell'Onu che ha impegnato tutti i paesi membri di distruggere le
coltivazioni di droga nel loro territorio".
Secondo la versione di Ivanov, "la Nato è pronta a distruggere solo quella droga che è coltivata per
finanziare le unità talebane", che ha un valore di 70-150 milioni di dollari all'anno. Questo mentre
l'Afghanistan è "il nido dell'instabilità e la fonte mondiale di eroina".
Le critiche di Ivanov rappresentano l'ennesima presa di posizione russa contro le politiche antidroga
delle forze di stabilizzazione in Afghanistan. Solo una decina di giorni fa aveva parlato l'ambasciatore
presso la Nato Dimitri Rogozin.
"Perdiamo ogni anno 30mila vite per il commercio della droga afgana e un milione di persone diventano
tossicodipendenti", aveva lamentato il diplomatico russo. "E' - aveva continuato - una guerra non dichiarata
contro di noi". Imputabile, questa guerra, agli Usa e alla Nato. "Siamo - accusa Rogozin - ovviamente molto
insoddisfatti per la mancanza di attenzione da parte della Nato e degli Stati uniti per le nostre rimostranze".
La preoccupazione di Mosca è fondata. La Russia è invasa da un mare di droga proveniente
dall'Afghanistan, che produce secondo i dati Onu oltre il 90 per cento dell'eroina mondiale. Le politiche di
sradicamento degli anni passati non sembrano aver ottenuto risultati rilevanti. Anzi, secondo Mosca
dall'invasione statunitense del 2001, la produzione afgana è aumentata in maniera esponenziale.
Per quanto le valutazioni fornite da Mosca sull'incremento della produzione afgana di droga - una
moltiplicazione di 44 volte dal 2001 - appaiano esagerate, l'agenzia dell'Onu per la lotta alla droga Unodc
ha confermato il fatto che, mentre negli anni precedenti al 2001 l'Afghanistan produceva 3-4mila tonnellate di
oppio, nel 2008 nel ha prodotte oltre 7mila.
Secondo l'analisi russa, l'eroina dall'Afghanistan si sposta lungo tre percorsi per arrivare ai suoi
mercati. "Uno dei principali è quello dei Balcani, che va in Europa attraverso l'Iran e la Turchia. Il secondo è
quello del Nord, conosciuto anche come Via della Seta, il quale presenta poche difficoltà nel far filtrare la
droga in Russia, apparentemente per il fatto che ci sono frontiere indistinte. Il terzo è il percorso meridionale,
che passa attraverso il Pakistan, l'India e poi, via mare, si diffonde in tutto il mondo", ha spiegato
recentemente il capo dell'ufficio antidroga russo Viktor Ivanov. La Via della Seta, che interessa Mosca, è
seguito dal 10 per cento della produzione afgana. Il principale "hub" del narcotraffico afgano è il
Tagikistan, che ha una lunghissima frontiera con l'Afghanistan.
La Russia, insomma, è effettivamente esposta al narcotraffico afgano. Circa il 2 per cento dei russi,
secondo le stime, fa uso di droga e il danno per l'economia è di circa 54 miliardi di dollari. Mosca, in
questo senso, è furiosa con Washington.
Rogozin ha sostenuto che gli Usa, così solerti a condurre la guerra contro i cartelli della cocaina colombiani,
"nel caso dell'eroina che va verso la Russia non stanno praticamente facendo nulla". E questo "non è il
modo di trattare amici e partner".
Il portavoce della Nato James Appathurai a Rogozin aveva dato una risposta abbastanza netta. I
120mila soldati Nato presenti in Afghanistan, aveva sostenuto, stanno proprio cercando di sconfiggere i
ribelli, che sono all'origine anche del narcotraffico. Per esempio, Appathurai aveva citato l'offensiva nella
regione di Marjah, famosa per il suo oppio. Solo rimettendo sotto il controllo del governo le aree
dell'Afghanistan che ora non lo sono, si riuscirà a fermare anche l'eroina, aveva chiarito il funzionario
dell'alleanza. Quindi, aveva aggiunto, "noi vedremmo positivamente un accresciuto sostegno da parte della
Russia per il nostro sforzo e abbiamo fatto delle specifiche richieste alla Russia, che sono allo studio di
Mosca".
E su questo punto si apre la seconda faccia del problema, che è quello di scenario. Mosca oggi
contribuisce fornendo un corridoio strategico alla Nato e agli Usa, addestramento per le forze antidroga
afgane e con alcuni elicotteri, ma è combattuta tra la necessità di garantire la stabilità nel suo "giardino di
casa" dell'Asia centrale e le ferite ancora troppo fresche della guerra in Afghanistan degli anni '80, costata
almeno 15mila vite ai russi. Questo tema era emerso anche dalle dichiarazioni di Rogozin. "Oggi - afferma
polemicamente - noi li stiamo aiutando a combattere gli stessi fanatici che loro avevano sostenuto 20 anni
fa".
25-03-2010 16:43 ITALIA Staminali embrionali, Margherita Hack: ricercatori facciano disobbedienza
civile
Contro i veti sui temi di ricerca piu' delicati, come quello delle staminali embrionali,
servirebbe una 'disobbedienza civile' da parte dei ricercatori. Lo ha affermato l'astrofisica Margherita Hack a
margine del convegno 'La ricerca pubblica come bene comune' che si e' tenuto oggi a Roma.
'La ricerca deve essere libera mentre i veti che vengono posti, come quelli del Vaticano sulle staminali
embrionali ad esempio, sono delittuosi, mentre all'estero queste ricerche continuano e un giorno scopriranno
terapie che salveranno vite. Ci vorrebbe una disobbedienza civile da parte dei ricercatori'.
Secondo l'astrofisica sono questi veti a creare il clima di sfiducia nei confronti della scienza: 'E' l'incultura che
porta poi agli atteggiamenti irrazionali come quelli nei confronti degli Ogm o delle stesse ricerche sulle
staminali'.
25-03-2010 14:47 Mds: i trattamenti della tubercolosi sono obsoleti
Una malattia trascurata. Il 24 marzo 1882 Robert Koch presentava la sua scoperta, il
bacillo della tubercolosi, che segnava il debutto della diagnosi e del trattamento della malattia. Ma in seguito
le cose non si sono molto evolute, constata l'organizzazione Medici senza frontiere (MSF). Per la Giornata
mondiale di lotta alla tubercolosi, MSF traccia un bilancio negativo: la malattia non è affatto debellata, ma è
ancora responsabile di due milioni di morti all'anno, di cui la metà bambini. E mentre si sviluppano forme più
resistenti, i trattamenti marcano il passo giacché i laboratori hanno smesso da tempo di lavorare su questa
patologia.
25-03-2010 14:43 FRANCIA Il Senato sospende la vendita di biberon al Bisfenolo A, per ora
In nome del principio di precauzione, il Senato ha deciso unanimemente di sospendere
la commercializzazione dei biberon al Bisfenolo A (BPA). Ritenuto un potenziale perturbatore endocrino, il
BPA può infatti costituire un rischio per lo sviluppo dei lattanti. I senatori hanno deciso di limitare il campo
d'applicazione del disegno di legge ai biberon e di votare per la sospensione, anziché per il divieto. L'iter
parlamentare prevede un ulteriore passaggio, ossia l'iscrizione del provvedimento all'ordine del giorno
dell'Assemblea nazionale.
25-03-2010 14:39 USA Ritirato un milione di fasce porta bébé
L'azienda californiana Infantino ha ritirato oltre un milione di fasce porta bambini in vendita
in Usa e Canada: le SlingRider e le Wendy Bellissimo. L'iniziativa nasce dalla morte per soffocamento di tre
bambini (i casi risalgono all'anno scorso) e dall'allarme lanciato due settimane fa dall'associazione dei
consumatori statunitense CPSC. Il direttore della società, Jack Vresics, ha assicurato che tutti i controlli del
caso saranno eseguiti in collaborazione con CPSC. Dal canto loro, le associazioni dei consumatori
sconsigliano i genitori dall'usare quelle particolari borse a tracolla per bambini sotto i quattro mesi: a seconda
di come sono posizionati o dei movimenti che fanno c'è il rischio che non riescano più a respirare.
25-03-2010 14:37 DANIMARCA Studio. Serve la mammografia generalizzata? No
E' vero che grazie alla mammografia preventiva diminuisce il numero di donne che
muoiono di un tumore al seno? Uno studio danese, pubblicato il 24 marzo su British Medical Journal,
sostiene di no. L'équipe del Centro Cochrane, diretta da Peter Gotzche, ha analizzato i
risultati dello screening introdotto nel 1991 a Copenhagen e nel 1993 a Fuenen, e come gruppo di
confronto si è avvalsa dell'80% delle donne che vivono in zone della Danimarca dove quest'esame non c'è.
Risultato: nelle regioni dove le donne non sono sottoposte alla mammografia di routine, il numero di morti
per tumore al seno è addirittura inferiore.
25-03-2010 14:34 USA La riforma sanitaria da rivotare per un errore di procedura
I deputati dovranno rivotare la legge sulla riforma sanitaria appena approvata dal
Senato e firmata dal presidente Barack Obama. Motivo? Per alcune irregolarità procedurali. In Senato i
repubblicani hanno infatti scoperto due clausole che sono in violazione della procedura; sebbene non
siano strettamente legate alla riforma, riguardano comunque il pacchetto di norme varate di stretta misura il
21 marzo e che include la riforma sanitaria. Il testo deve perciò tornare alla Camera dei Rappresentanti. I
democratici si mostrano fiduciosi e, secondo il New York Times, è improbabile che la mossa dei repubblicani
riesca a bloccare quella che è stata definita una riforma "storica".
25-03-2010 14:13 USA Metamfetamine, studio: danni al cervello del bambino se consumate in
gravidanza
L’uso di droghe e alcol in gravidanza può causare gravi danni allo sviluppo fetale. Un recente
studio pubblicato sulla rivista The Journal of Neuroscience conferma, dati alla mano, i danni provocati al
cervello del nascituro dall’esposizione alla metamfetamina.
La ricerca coordinata dalla dottoressa Elizabeth Sowell della University of California a Los Angeles, ha infatti
analizzato le risonanze magnetiche per immagini di 61 bambini di età compresa tra i 5 e i 15 anni. Di questi,
21 avevano subito una esposizione prenatale alla metamfetamina, 18 a metamfetamina e alcol, 13 ad
elevate quantità di alcol e 27 bambini non erano stati esposti ad alcuna droga (gruppo di controllo). I
ricercatori hanno potuto osservare dalle risonanze dei bambini con esposizione prenatale alle droghe, una
differenza nel volume di alcune aree del cervello, tra cui lo striato, il talamo ed alcune regioni della corteccia.
Hanno inoltre evidenziato una riduzione particolarmente marcata del volume dello striato nei bambini con
esposizione prenatale ad alcol e metamfetamina, rispetto a quelli esposti solo all’alcol.
I danni allo striato sono responsabili di deficit cognitivi gravi anche a lungo termine tanto che i ricercatori,
attraverso dei test cognitivi (QI) e l’analisi delle risonanze, sono stati in grado di diagnosticare l’esposizione
prenatale alla droga anche in bambini per i quali non era noto il comportamento delle madri durante la
gravidanza.
Secondo l’ente nazionale Americano che raccoglie dati sull’esposizione a droghe (National Surveys on Drug
Use and Health), degli oltre 16 milioni di americani (dai 12 anni in su) che hanno fatto uso di metamfetamina,
circa 19mila sono donne in gravidanza, molte delle quali hanno assunto anche alcol oltre alla droga. Ne
emerge la costante necessità di monitorare il fenomeno e di intervenire sulle donne in gravidanza con
trattamenti per evitare l’uso di droghe e prevenire difetti nello sviluppo cerebrale del feto. (Dronet)
25-03-2010 13:33 Emergenza epatite B per comunità immigrati dall'Asia
Emergenza epatite B in Oriente. L'Asia e' infatti la regione piu' colpita al mondo dal virus,
con il 75% dei portatori cronici, circa 20 milioni solo in Cina, che si trova in questa zona del mondo. E in molti
Paesi europei, gli immigrati dalle regioni altamente endemiche hanno una probabilita' fino a 90 volte piu'
elevata di sviluppare epatite B cronica, rispetto alla popolazione nativa. Questi trend contribuiscono a
cambiare il panorama della prevalenza della malattia, rendendo la conoscenza globale del problema una
priorita' per la salute pubblica di tutto il mondo. Il bilancio e' stato tracciato in occasione del 20esimo
congresso dell'Asian Pacific Association for the Study of the Liver (Apasl), che si apre oggi a Pechino.
Nel 2006, gli asiatici rappresentavano circa il 16% della popolazione immigrata nell'Unione europea, con una
forte prevalenza di cinesi. E solo in Cina, circa 20 milioni di persone presentano infezione cronica di epatite
B, rispetto ai 14 milioni di persone nell'area che comprende Europa, Medio Oriente e Africa del Nord. La
mortalita' e' significativamente piu' alta nella Repubblica popolare cinese, con 280 mila decessi ogni anno
rispetto ai 36 mila in Europa.
Inoltre, se nel mondo la spesa economica annuale per l'epatite B raggiunge 1 miliardo di dollari (734 milioni
di euro), la Cina spende circa 900 miliardi di Yuan (93 milioni di euro) ogni anno.
Il Governo cinese sta comunque intervenendo contro l'epatite B: ha stabilito un piano di quattro anni per
combattere la malattia attraverso una maggiore prevenzione e la riduzione della prevalenza. Il programma
presenta quindi due obiettivi principali: la significativa diminuzione dei tassi di infezione e la riduzione della
mortalita' per epatite B e per le sue complicanze, tra cui cirrosi e cancro al fegato. E i risultati sono arrivati: i
sondaggi nazionali del 1992 e del 2006 hanno dimostrato una riduzione del numero di infezioni nei bambini
di quasi 80 milioni, e la riduzione del tasso di infezione da epatite B dal 9,7% al 7,2%.
Inoltre, il vaccino e' stato ufficialmente incluso nel programma di immunizzazione nazionale per i bambini dal
2002, con fondi governativi parziali, ed e' divenuto completamente gratuito per tutti i bambini nel 2005. Nel
2009, poi, e' stato attivato un programma addizionale di due anni per vaccinare tutti i nati tra il 1994 e il
2002, che non avevano usufruito dell'accesso al vaccino offerto precedentemente dal Governo.
In generale, pero', il problema rimane: ogni anno, le complicanze associate all'epatite B cronica non trattata
causano piu' di 350 mila morti nella regione dell'Asia-Pacifico. Alcuni studi suggeriscono che nella
popolazione di quest'area possa esistere un'associazione genetica con l'aumento del rischio di epatite B
cronica, ma gli esperti lanciano un appello affinche' si diffonda di piu' la conoscenza della malattia.
25-03-2010 12:02 AUSTRALIA Dolci e grassi come le droghe. Studio
Uno studio sull'impatto dei cibi grassi o dolci sul cervello getta nuova luce sull'epidemia
di obesita' che ha colpito Paesi come gli Usa e l'Australia, dove un terzo degli uomini e meta' delle donne
sono ormai classificati come obesi o in sovrappeso. La ricerca della farmacologa e neuroscienziata Margaret
Morris dell'universita' del Nuovo Galles del sud, presentata oggi in una relazione accademica, indica che tali
cibi fanno scattare le stesse risposte di alcune droghe ricreative come la marijuana.
La sua ricerca ha messo in luce legami fra una dieta grassa e la sensazione di piacere in animali che hanno
subito stress nei primi tempi di vita. Il concetto di 'cibo di conforto' non e' un fenomeno sociale ma e' basato
nella biologia, e questo spiega perche' alcune persone sotto stress mangiano in eccesso, ha detto.
'E' accertato che avere a disposizione cibo desiderabile ci fa sentire meglio, e questo probabilmente e' parte
del problema alla radice del fenomeno dell'obesita'', ha spiegato.
'L'ipotesi e' che qualcosa avvenga nei circuiti cerebrali che regolano l'alimentazione quando la persona
subisce stress in tenera eta', mentre se alla persona viene dato qualcosa di buono da mangiare, l'effetto e'
gratificante. E in seguito la persona sceglie quel comportamento da' una sensazione di benessere' 'Mentre
sappiamo che vi sono forti componenti genetici e ambientali nell'obesita', va riconosciuto che vi e' anche una
forte connessione fra gli ormoni prodotti nel grasso corporeo e cio' che avviene ai circuiti dell'appetito nel
cervello, alla sensazione di fame e al desiderio di cibo', ha concluso
24-03-2010 20:46 USA Staminali embrionali. In un gene segreto loro immortalita'
Non c'e' nessun diavolo che ha rubato loro l'anima in cambio dell'immortalita', le cellule staminali embrionali
sono immortali grazie a un gene, Zscan4, che continuamente le ringiovanisce.
E' quanto scoperto in una ricerca pubblicata sulla rivista Nature studio cui ha partecipato anche l'Italia con
Geppino Falco dell'Istituto di Ricerche Genetiche Gaetano Salvatore Biogem di Ariano Irpino.
Il gene Zscan4 'comanda' il ringiovanimento continuo delle staminali embrionali, rigenerando periodicamente
i loro telomeri, ovvero le protezioni delle estremita' dei cromosomi che si 'sfilacciano' col tempo.
Le staminali embrionali sono proprio cellule sui generis: non solo sono malleabili come 'pongo', per cui
possono trasformarsi in qualsiasi cellula del corpo, ma di fatto sono anche immortali perche', a differenza di
altre cellule (anche dellel staminali adulte), si moltiplicano uguali a se stesse indefinitivamente.
Le altre cellule, invece, dopo aver prodotto alcune generaizoni di cellule figlie, smettono di riprodursi perche'
accumulano errori genetici a carico del proprio Dna, errori che alla lunga le mettono KO. Inoltre i loro
telomeri, ovvero il cappuccio protettivo di Dna dei cromosomi, si accorciano nel tempo e cio' compartecipa al
loro processo di senescenza.
Condotto presso il National Institute on Aging (NIA) statunitense, lo studio dimostra che artefice
dell'immortalita' delle staminali embrionali e' il gene Zscan4.
Gli esperti hanno scoperto che nelle cellule embrionali al naturale processo di senescenza cellulare si
oppone un programma di ringiovanimento che coinvolge il gene Zscan4: questo si accende ad intermittenza
e ringiovanisce le staminali rendendole tali e quali a come erano all'inizio. Il ringiovanimento comprende
anche un processo di ri-allungamento dei telomeri che vengono riportati alla lunghezza originaria.
La scoperta di questo segreto cellulare potrebbe sortire future applicazioni nell'ambito di studi
sull'invecchiamento e sulla rigenerazione di tessuti e organi.
24-03-2010 20:40 ITALIA Tossicodipendenza. 18 anni di attivita' su strada di Villa Maraini a Roma
Oltre un milione di interventi effettuati, piu' di 80 mila tossicodipendenti incontrati e
1.844 persone soccorse in stato di overdose. Sono questi i numeri di 18 anni di attivita' su strada del camper
di Villa Maraini, la comunita' terapeutica per tossicodipendenti fondata nel 1967 da Massimo Barra a Roma.
I dati sono stati diffusi durante una conferenza stampa in occasione dell'anniversario della prima uscita del
camper. Le unita' di strada hanno incontrato negli anni 81.405 tossicodipendenti di cui 2.255 stranieri, hanno
distribuito 11.921 fiale di naloxone ('farmaco salvavita', ha affermato Barra) e hanno affrontato 10.874
emergenze mediche. Negli anni sono stati distribuiti anche 249.484 profilattici e 987.131 siringhe. 529.478
sono state invece le siringhe usate ritirate.
8.704 persone, tra quelle incontrate dagli operatori, sono state inviate a centri di accoglienza diurni, 3.947 a
quelli notturni.
Al termine della conferenza e' stata inaugurata una targa, a ricordo dei fondatori dell'iniziativa, sul camper
originale ristrutturato grazie al lavoro di tossicomani detenuti affidati a Villa Maraini.
24-03-2010 20:27 ITALIA Gioco d'azzardo. Dipartimento antidroga contro la pubblicita'
Troppa pubblicità intorno al gioco d'azzardo, ci vuole un atteggiamento più prudente e
misurato da parte di tutte le varie aziende che promuovono queste varie forme di gioco. E' l'allarme lanciato
dal dipartimento politiche antidroga. Il sottosegretario Giovanardi sottolinea: "Buona parte della popolazione
si avvicina in maniera sempre più preoccupante verso quello che all'inizio sembra solo un passatempo, ma
che si rivela sempre più spesso una trappola psicologica dalla quale diventa difficile staccarsi".
I dati testimoniano come ai centri di cura rivolgano sempre più spesso, molti giovani e anziani caduti nella
'dipendenza', il cosiddetto "gambling patologico"; l'impossibilità, cioè, di staccarsi dalla routine dell'azzardo,
che inevitabilmente porta ad un consumo di energie, spesso anche alla dilapidazione di patrimoni, con
conseguenti ricadute negative familiari e sociali.
"Giocare, ce lo insegnano i bambini, fa bene ma giocare d'azzardo - spiega Giovanardi - non è la stessa
cosa". Il capo dipartimento Giovanni Serpelloni aggiunge: "Si possono innescare processi mentali di
dipendenza che sono similari a coloro che fanno uso di sostanze stupefacenti; in alcune persone
particolarmente vulnerabili, il cervello viene sollecitato al punto da non riuscire più a governare i
comportamenti".
Ecco dunque perché le pubblicità, sul gioco, così come sono oggi concepite, e oramai troppo insistenti,
possono essere pericolose: "Danno l'idea di un semplice passatempo - spiega il Dipartimento - per di più
ipoteticamente remunerativo stando poi al calcolo delle basse probabilità di vincere. La realtà, purtroppo a
volte è ben diversa. Poco convincenti anche le ultime campagne di comunicazione attuate dalle aziende sia
pubbliche che private per mitigare le eventuali critiche che varie associazioni hanno più volte mosso".
Contestualmente allo slogan "gioca responsabile" si ripropongono infatti "stimoli e comportamenti che
incitano al troppo gioco, proponendo modelli comportamentali che tutto sono tranne che 'responsabili'".
24-03-2010 16:44 ITALIA Lucia Uva e Ilaria Cucchi: vogliamo giustizia
A Repubblica Tv parlano Lucia Uva e Ilaria Cucchi, le sorelle dei due uomini morti in
ospedale dopo essere stati fermati da carabinieri e polizia. Partecipano Luigi Manconi, presidente di "A buon
diritto", l'avvocato di entrambe le famiglie Fabio Anselmo e Felice Romano, segretario generale Siulp.
Conducono Laura Pertici e Annalisa Cuzzocrea.
Qui il video
24-03-2010 16:13 AUSTRALIA Google e Yahoo contro i filtri al web
Critiche pesanti, da parte di Google e Yahoo!, al governo australiano, in procinto di introdurre una legge che
obbliga i fornitori di servizi internet ad adottare un filtro per contenuti web. Il filtro, voluto dal ministro delle
Comunicazioni Stephen Conroy, punta a bloccare l'accesso a siti che contengono materiale
pedopornografico, abusi sessuali e istruzioni relative al crimine e all'uso di droghe. Secondo le aziende
tecnologiche, gli esperti di comunicazione e diverse lobby del Paese, tuttavia, la legge andrebbe a
restringere l'accesso anche a contenuti leciti. Yahoo! e Google hanno scritto due dei 174 pareri sul
provvedimento che il Governo ha ricevuto e pubblicato sul suo sito Web. E non hanno mancato di esprimere
la propria preoccupazione. ''Yahoo e' del tutto favorevole a ogni sforzo per rendere internet un luogo piu'
sicuro per i bambini, ma questo filtro obbligatorio potrebbe bloccare contenuti dal forte valore sociale, politico
e educativo'', ha scritto la internet company di Sunnyvale. Il filtro, ha spiegato la societa', potrebbe impedire
l'accesso a forum in cui si discute di eutanasia o in cui gli omosessuali condividono le proprie esperienze, a
siti antiabortisti e persino a video che mostrano come fare graffiti. Secondo Google il filtro''potrebbe dare un
falso senso di sicurezza ai genitori''. La compagnia ha suggerito di migliorare l'informazione sull'uso sicuro
della rete e di fornire strumenti che le persone possano installare sui computer per bloccare contenuti
indesiderati.
24-03-2010 16:02 ITALIA Droga, troppi tossicodipendenti incarcerati e non curati
Troppi tossicodipendenti in carcere e senza possibilita' di curarsi, troppi ritardi e lungaggini da parte dello
Stato nel pagare le rette alle comunita' terapeutiche e politiche sociali sostanzialmente poco umanitarie. La
denuncia parte dall'associazione Saman e dalla fondazione Villa Maraini, che oggi a Roma, durante una
conferenza stampa, hanno criticato la burocrazia italiana che ostacola l'applicazione della legge a favore dei
detenuti tossicodipendenti: ''Solo un condannato su 6 usufruisce dell'accesso all'affidamento terapeutico
anche con un residuo di pena fino a 6 anni''. ''Il carcere - ha affermato il fondatore di Villa Maraini, Massimo
Barra - non e' fatto per i tossicodipendenti: entrano malati ed escono criminali. Non e' interesse della nazione
prevedere la detenzione in carcere per queste persone''. Sulle politiche contro la droga, Barra ha chiesto
inoltre piu' umanita': ''Esistono due tipi di proibizionismo, quello beota e quello illuminato, quest'ultimo
prevede politiche umanitarie contro le droghe. Bisogna dare aiuto a chi e' vulnerabile''. Il presidente di
Saman, Achille Saletti, ha sottolineato anche la differenza di costi per lo Stato tra la detenzione in carcere e
in comunita': 250-300 euro giornalieri a detenuto contro 50 euro. ''Ma lo Stato non paga con regolarita' le
rette alle comunita'. Gli operatori di Saman aspettano ancora 100 mila euro per il periodo 2007-2008 e con il
passaggio di competenze alle Asl la situazione non e' migliorata''. Le rette 2009 di Villa Maraini sono ancora
insolute. Il piano carceri del ministro Alfano, ha aggiunto, ''arricchira' i soliti noti'' senza risolvere il problema
del sovraffollamento e della negazione del diritto di cura. E mentre accade cio' ''la politica e' indifferente ai
veri problemi, si riunisce solo per discutere sul caso Morgan e non per parlare dei tossicodipendenti in
carcere, in costante aumento''.
24-03-2010 15:12 CINA Il viceministro: cinquemila organi trapiantati da vittime della pena di morte,
ogni anno
La Cina, con oltre 10.000 interventi all'anno, è il secondo Paese per numero di trapianti di organi,
ha detto il viceministro della Sanità, Huang Jie-fu (foto), alla Conferenza su donazioni e trapianti che si è
tenuta a Madrid. Ma è un successo dubbio dal punto di vista etico, ha dovuto ammettere: il 90% degli organi
espiantati da un cadavere (circa 5.000) sono di condannati a morte; inoltre vige la compravendita di organi, è
diffuso il turismo dei trapianti e manca una gestione nazionale. L'unica ovazione spontanea il ministro Huang
l'ha ottenuta quando ha detto che è in preparazione "la possibile abolizione della pena di morte". In
precedenza aveva usato parole dure contro le esecuzioni: "Non sono conformi alle prassi standard
internazionali né sono etiche". A El Pais ha assicurato che "gli espianti si fanno previo consenso del reo o dei
suoi famigliari".
24-03-2010 15:06 Influenze: coordinare la ricerca veterinaria e medica
Il virus dell'influenza umana H1N1, che tanto ha allarmato lo scorso anno,
prima aveva albergato in maiali e volatili; quello della grippe aviaria è fonte di grossi danni economici dove si
manifesta e una minaccia latente per gli esseri umani. Il fatto è che i virus non fanno distinzione fra ospite
umano o animale. L'unica cosa che vedono sono i recettori all'esterno delle cellule che gli consente di
attaccarle e di moltiplicarsi in loro per poter sopravvivere. E i recettori di uccelli, mammiferi e umani sono
abbastanza simili perché i virus dell'influenza saltino dall'uno all'altro, dando luogo a miscele potenzialmente
pericolose.
Per questi motivi e per il fatto che le malattie non conoscono frontiere, l'Unione europa ritiene che sia giunto
il momento di affrontare l'influenza in modo unitario, e di coordinare le indagini sulla salute animale e quella
umana oltre che collaborare con gli Stati extra europei. "E' un tema complesso, ma dobbiamo affrontarlo",
spiega Etienne Bonbon, specialista di sanità animale nella Commissione Europa. E' in gioco non solo la
possibilità di prevenire una possibile epidemia in "tempo di pace" (quando non c'è), ma anche di sviluppare
nuovi farmaci per trattarla quando si dovesse manifestare. La strategia di lungo respiro è una risposta molto
più rapida di ora. "Bisogna ricordare che l'Europa è il maggior somministratore di vaccini al mondo, il 70%".
24-03-2010 14:59 OLANDA Le religioni del mondo approvano il preservativo, indirettamente
Gli esponenti delle maggiori religioni del mondo hanno indirettamente auspicato l'uso del
preservativo in funzione anti Aids. Per contrastare la diffusione del virus Hiv occorre una "prevenzione
complessiva, incluse pratiche più sicure", si legge nel documento conclusivo del primo vertice delle religioni
dedicato all'argomento. Ne hanno parlato per due giorni, a Den Dolder vicino a Utrecht, 40 rappresentanti
del cristianesimo, dell'islam, dell'ebraismo e del buddismo, così come dei bahai, degli hindù e dei sikh.
Hanno parlato della dimensione e del diffondersi della pandemia. "Cresce in modo straordinario; per due
sieropositivi che possono essere trattati, ci sono cinque nuovi contagi". Di qui la necessità, anche per le
religioni, di ascoltare di più i giovani e dare risposte concrete.
In avvio di conferenza, le Nazioni Unite si sono rivolte ai rappresentanti delle religioni affinché intensifichino
la lotta all'Aids e consentano ai loro fedeli l'uso del preservativo. Ma se per gli esperti di tutto il mondo è il
mezzo più efficace a impedire il contagio da Hiv, in certe comunità religiose è guardato con diffidenza
o esplicitamente rifiutato.
"Non ci aspettiamo che i capi religiosi distribuiscano i preservativi", ha detto Michel Sidibe, direttore del
programma Onu contro l'Aids (UNAIDS). Ma sono chiamati a cooperare con le organizzazioni
internazionali che operano per prevenire l'Hiv. E tra i metodi di prevenzione, Sidibe ha
citato esplicitamente anche l'astensione dai rapporti sessuali prima del matrimonio e la fedeltà.
24-03-2010 14:44 USA Cancro ai polmoni: il 40% dei malati non ha mai fumato o quasi, il ruolo del
cromosoma 13
Il 40% dei pazienti affetti da cancro polmonare non ha mai fumato o molto poco, e ora c'è
una ricerca che ne spiega i motivi. Su The Lancet Oncology online del 22 marzo appare uno studio che fa
risalire la causa a due varianti genetiche del cromosoma 13. Varianti che accrescono fino al 60% il rischio
di tumore ai polmoni tra i non fumatori. La scoperta è della studiosa in oncologia Ping Yang del Mayo Clinic
College di Rochester (Minnesota), la quale ha esaminato 754 individui che nella loro vita avevano fumato
non più di 100 sigarette. Tra loro c'erano malati di cancro al polmone e persone sane. L'ipotesi: le varianti
genetiche rilevate sono collegabili a una proteina che avrebbe un ruolo nell'insorgenza del cancro al
polmone. E chi è portatore di queste varianti è particolarmente sensibile agli agenti esterni, come il fumo
passivo o le sostanze nocive nell'ambiente.
24-03-2010 13:56 GRAN BRETAGNA Fumo. Royal College of Physicians: vietato in automobile se ci
sono bambini
Stop al fumo in auto, potenziale killer per i bimbi che lo inalano passivamente. Il
cosiddetto fumo di 'seconda mano' manda 9.500 piccoli l'anno in ospedale solo in Gran Bretagna, e provoca
22 mila casi di asma e sibili nei bambini che subiscono le 'boccate' di mamma e papa'. Non e' tutto. Il fumo
passivo puo' arrivare ad uccidere: 40 piccoli perdono la vita ogni anno a causa del fumo passivo, e
rappresentano ben un quinto di tutte le morti infantili improvvise registrate tra i bimbi che popolano la terra di
Sua Maesta'.
Per questo, sbandierando numeri da brivido, il Royal College of Physicians chiede al Governo capitanato da
Gordon Brown di correre ai ripari, bandendo il fumo nelle automobili, abitacoli pericolosissimi se i genitori
non rinunciano alle 'bionde' mentre i loro figli sono in macchina. Una stretta nelle abitazioni, fa notare John
Britton, chairman del gruppo del Royal College sul tabacco, sarebbe impensabile, ma quanto meno e'
possibile un giro di vite nelle auto e nei furgoni guidati dai britannici col vizio.
Il bando nei locali pubblici, a detta dell'associazione dei medici del Regno Unito che si appella all'Esecutivo
laburista, dovrebbe inoltre essere esteso a tutti i luoghi all'aria aperta 'battuti' dai piccoli, compresi parchi
pubblici e aree giochi.
24-03-2010 13:52 ITALIA Staminali per riparare le ossa al Meyer di Firenze
L'ospedale pediatrico Meyer di Firenze e' uno dei 12 centri clinici europei del
progetto che punta a riparare i difetti ossei con le cellule staminali. Si tratta del progetto Reborne per la
'Rigenerazione di difetti ossei con nuovi approcci di ingegneria biomedica', accolto dalla Commissione
europea, coordinato da Inserm e avviato nel gennaio scorso con un bilancio di spesa di 12 milioni di euro in
5 anni.
Ogni anno in Europa vengono trapiantati circa un milione di tessuti ossei sia autologhi (provenienti dallo
stesso organismo) che allogenici (da donatori compatibili) usati principalmente nella chirurgia ortopedica o
maxillo-facciale per la ricostruzione di difetti ossei di grandi dimensioni. Gli svantaggi sono le complicazioni
legate all'allestimento obbligatorio di un secondo sito di intervento, la disponibilita' di limitate quantita' di
tessuto e eventuali reazioni immunologiche. L'obiettivo di Reborne e' di eseguire cinque studi clinici nei centri
scelti in Europa - tra i quali il Meyer - per valutare l'associazione di biomateriali sintetici a cellule staminali
mesenchimali umane da midollo sfruttando il loro grande potenziale di rigenerazione ossea. Con i 12 centri
clinici distribuiti in 8 paesi europei collaboreranno 24 laboratori, ospedali e imprese produttrici di biomateriali
e impianti di produzione di cellule.
24-03-2010 13:49 ITALIA Tossicodipendenza, Barbagallo: Sicilia non ha vero piano d'azione
'La Sicilia non ha un vero e proprio piano d'azione sulla droga e non ha, a distanza di
oltre 10 anni, recepito nemmeno l'atto d'intesa Stato-regioni sui servizi nei confronti dei tossicodipendenti'.
Lo dice Giovanni Barbagallo, deputato del Pd all'Ars, che ha sottolineato, in una specifica interrogazione
parlamentare, che l'attenzione della Regione per le persone dipendenti da sostanze stupefacenti e' stata
assolutamente marginale.
'In Sicilia, purtroppo, gli organi delle strutture pubbliche sono carenti e le rette per le comunita' terapeutiche
non sono congrue - conclude - nonostante siano avvenuti cambiamenti rilevanti tanto nel versamento del
consumo che su quello delle strategie di cura e riabilitazione'.
23-03-2010 17:51 ITALIA Tossicodipendenza, Garante detenuti pronto a denunciare Dap e ministro
Alfano
Un'iniziativa giudiziaria, sotto forma di denuncia, contro Franco Ionta, capo del Dipartimento per
l'amministrazione penitenziaria e, forse, anche nei confronti di Angelino Alfano, ministro della Giustizia, per la
violazione del Regolamento di esecuzione per l'ordinamento penitenziario del 2000 che riguarda il
trattamento dei detenuti e le loro condizioni di vita in carcere. E' questa l'ipotesi su cui sta lavorando Franco
Corleone, garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze. 'Ci riferiamo all'area fiorentina ma ci sono
situazioni simili in Italia'. Corleone ne ha parlato in una conferenza stampa.
'Stiamo valutando, con i nostri avvocati, se ci sono gli estremi', ha aggiunto il garante. 'Il Dap ha sempre
spiegato la mancata applicazione del regolamento con la scarsita' di risorse ma ora i fondi ci sono: 500
milioni dalla Finanziaria per il piano carceri e altri 150 dalla cassa ammende. Non ci sono piu' scuse'.
Corleone ha annunciato anche iniziative di 'disobbedienza civile' contro il progetto di costruzione di un
padiglione da 200 posti nel carcere di Sollicciano.
Alla conferenza stampa era presente anche Alessandro Margara, ex direttore del Dap e presidente della
Fondazione Michelucci, che ha ricordato che 'ormai in Italia i detenuti sono 67 mila.
L'andamento mensile di crescita era di 750 mentre ultimamente siamo arrivati a 1.200. Il numero dei
tossicodipendenti, poi, rimasto stabile per tanti anni, intorno al 26-27%, ora e' al 31%'.
23-03-2010 14:58 SPAGNA Risarcite le vittime del talidomide... 40 anni dopo
Le vittime spagnole del talidomide, le poche ancora in vita, saranno
indennizzate quarant'anni dopo che il farmaco è stato proibito. Il Governo sta infatti preparando un decreto
per risarcire i 24 sopravvissuti identificati, tramite l'accantonamento di 1,59 milioni di euro nel bilancio di
quest'anno. Ognuno di loro riceverà dai 30.000 ai 100.000 euro, a seconda del grado di disabilità.
Alla fine degli anni '50 il laboratorio tedesco Gruenenthal mise in commercio il talidomide contro la nausea e
il vomito nei primi tre mesi di gravidanza. E fino al 1963, migliaia di donne incinte ne hanno fatto un
abbondante uso. Solo quando i medici rilevarono gravi malformazioni nei neonati, soprattutto alle braccia e
alle gambe, il farmaco è stato vietato. L'Associazione delle Vittime del Talidomide (Avite) calcola che la
Spagna, per il fatto d'aver nascosto il problema tanto a lungo, e per il ritardo con cui ha deciso il ritiro del
farmaco, possa essere uno degli Stati con il maggior numero di vittime.
23-03-2010 14:37 FRANCIA Metà delle acque di superficie è di scarsa qualità
In Francia il 53% delle acque di superficie (corsi d'acqua, acque costiere...) non si
trovano in "buono stato ecologico", rileva un documento del ministero dell'Ecologia. Secondo le cifre
pubblicate nella Giornata mondiale dell'Acqua, il 38% della massa d'acqua di superficie è di qualità "media",
l'11% "mediocre" e il 4% in "cattivo stato ecologico" (contro il 45% in situazione buona o molto buona).
Un'acqua in buono stato è un'acqua "in qualità e quantità sufficiente per garantire il funzionamento durevole
degli ecosistemi e per soddisfare gli usi". Lo stato ecologico scaturisce dalle analisi su biodiversità (animale
e vegetale), concentrazione di fosforo e nitrati, stato della costa e degli argini, continuità dei corsi d'acqua
(presenza di sbarramenti o ostacoli).
23-03-2010 11:39 ITALIA Sorpresa! Elezioni regionali, le gerarchie ecclesiastiche tifano Berlusconi
A meno di una settimana dal voto sulle regionali la Cei, con il Cardinal
Bagnasco, richiama i cattolici ai 'valori non negoziabili' che devono essere rispettati anche alle prossime
votazioni per le regionali. I temi proposti sono degli 'evergreen', come ha detto subito la candidata del Pd nel
Lazio Emma Bonino e cioe' la difesa della vita, l'aborto, la pillola Ru 486, ma anche una ritrovata moralita'
della vita politica che deve ricalcare quella che nell'immediato dopoguerra porto' l'Italia a scalare posizioni
nel'economia mondiale.
Bagnasco con 19 pagine ripropone pari pari la questione dei cattolici alle urne e del voto ancorato ai valori
che molti politici commentano come un sostegno pro Pdl e contro il Pd, o almeno contro candidature
giudicate come eccessivamente laiche.
Silvio Berlusconi, fino a tarda sera, evita l'argomento fedele alla liberta' di coscienza sui temi etici con cui ha
plasmato il Pdl. Ma al voto cattolico, forse, ieri mattina ci ha pensato quando ha preso carta e penna per
esprimere solidarieta' e vicinanza al Papa a seguito della lettera pastorale ai cattolici irlandesi dopo le
denunce di pedofilia alla Chiesa. E allora, per il premier, la scelta del Pontefice diventa una 'risposta
straordinariamente efficace', davanti a 'situazioni difficili' che diventano anche 'motivo di attacco' verso la
Chiesa. Attacco che, anticipando anche le polemiche del pomeriggio, Berlusconi assicura che e' cosa
lontana dalla 'nostra gente' che 'sa distinguere tra gli errori umani, di cui la storia e' piena, e gli enormi frutti
di bene che sono nati e continuano a nascere dalla radice cristiana'.
Diversa, ovviamente, la reazione della politica a Bagnasco.
Emma Bonino, che assieme a Mercedes Bresso si e' sentita tirare in ballo in prima persona, commenta
subito l'indiretto monito giuntole dal 'parlamentino' dei vescovi italiani. E' un 'evergreen. Non c'e' alcuna
novita', sono le solite cose'.
Anche il segretario del Pd cerca di non dar alimento alla polemica strettamente politica sulle prossime
votazioni di domenica:' E' un discorso serio', dice commentando il richiamo morale rivolto dalla Cei affinche'
non si perda la percezione del politico che ruba anche alla collettivita'. Bersani sembra abbozzare una
risposta anche sui 'valori non negoziabili': 'Noi siamo perfettamente attenti non solo alla questione sociale
ma anche a quello che la Chiesa da tempo definisce la questione antropologica. Non siamo assolutamente
sordi a questo problema ma chiediamo che la politica possa prendersi la sua autonomia e la responsabilita'
di affrontarlo. Su questi temi deve esserci il confronto e una risposta per i cittadini'. Un modo per non
scendere sul terreno della possibile strumentalizzazione del richiamo in chiave strettamente elettorale ('Non
ci vedo un appello elettorale' dice poi Bersani in serata). Piu' esplicita invece Livia Turco che loda le parole
del segretario della Cei.'Ancora una volta da parte dei vescovi arrivano parole profonde e preoccupate sulla
crisi economica e sociale ed apprezziamo l'invito alla moralita' della politica. Condividiamo il richiamo
all'importanza di promuovere buone politiche per la famiglia'.
Naturalmente ben diversa la valutazione che viene dalla maggioranza: sono parole - ha detto il capogruppo
del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri - che 'impegnano tutti i cattolici e soprattutto i cattolici impegnati in
politica'. Noi 'siamo grati al cardinal Bagnasco per il suo contributo di chiarezza e saggezza'. Maurizio Lupi
polemizza direttamente con la Bonino e con la sua definizione dell'intervento della Cei come un
'evergreen'.'Le parole del cardinale Bagnasco saranno anche, come dice in maniera sprezzante Emma
Bonino, un evergreen, ma indicano l'unica strada possibile per costruire una societa' che ponga veramente
al centro la persona e i suoi bisogni. Mi dispiace per la Bonino, ma la politica e' fatta di valori. Forse sara'
un'idea non molto originale, di certo e' l'unica veramente vincente'.Insomma per Lupi quelle parole sono in
gran parte 'ritagliate' per la candidata radicale alla regione Lazio anche perche' il cardinale ricorda temi,
come le discriminazioni nei confronti della Sanita' cattolica che sono propri della campagna elettorale nel
Lazio. C'e' anche parte del Pd critica l'uso strumentale che il Pdl fa 'dell'evergeen' della Cei, come il senatore
Di Giovan Paolo che invita la maggioranza a non 'usare la dottrina della Chiesa come un menu alla carta'. Le
uniche critiche dirette, esplicite, arrivano in serata dall'Idv 'Le parole di Bagnasco esprimono un legittimo
punto di vista, tuttavia non sono condivisibili per un validissimo ed incontestabile motivo: la legge 194 ha
ridotto il numero degli aborti ed ha eliminato la piaga delle mammane e delle interruzioni di gravidanza
clandestine, causa di morte e dolore'.
La "precisazione" - I valori legati alla bioetica, alla difesa della vita e del matrimonio fra un uomo e una
donna, non possono essere divisi, nella valutazione dei cattolici in vista delle prossime elezioni Regionali, da
quelli relativi ad aspetti sociali come l'accoglienza agli immigrati, il diritto alla casa e al lavoro. E' quanto si
legge in una nota dei vescovi liguri dedicata alla prossima scadenza elettorale il cui primo firmatario e' il
cardinale Angelo Bagnasco. La nota tende cosi' a correggere in parte quanto emerso dalla prolusione
pronunciata ieri dal presidente della Cei al Consiglio episcopale permanente nella quale Bagnasco ha fatto
un lungo riferimento alla questione aborto in relazione al voto della settimana prossima. Nel testo si afferma:
''Nell'approssimarsi della consultazione elettorale - diritto e dovere di ogni cittadino - desideriamo rivolgere ai
fedeli e a tutti gli abitanti della nostra regione una parola che possa favorire la riconciliazione e il
discernimento''. I particolare, poi, si fa riferimento al ''criterio guida per un sapiente discernimento tra le
diverse rappresentanze'' che e' ''l'impegno programmatico, chiaramente assunto, di assicurare il pieno
rispetto di quei valori che esprimono le esigenze fondamentali della persona umana e della sua dignita',
valori che sono la condizione e il fondamento di una societa' veramente solidale''.
''Si tratta - prosegue la nota - di valori chiaramente e ripetutamente ribaditi dal magistero conciliare,
postconciliare e pontificio e che possono essere sinteticamente richiamati: fra tutti, il rispetto della vita
umana, dal concepimento fino alla morte naturale; la tutela e il sostegno della famiglia fondata sul
matrimonio tra un uomo e una donna; il diritto di liberta' religiosa, la liberta' della cultura e dell'educazione. E
quindi il diritto al lavoro e alla casa; l'accoglienza degli immigrati, rispettosa delle leggi e volta a favorire
l'integrazione; la promozione della giustizia e della pace; la salvaguardia del creato''. ''Tali valori - si legge nel
testo - non possono essere selezionati secondo la sensibilita' personale, ma vanno assunti nella loro
integralita'''. E ancora prosegue la nota dei vescovi liguri, tali valori ''solo nel loro insieme esprimono una
concezione dell'uomo, della comunita' e del bene comune, che costituisce il centro della Dottrina Sociale
della Chiesa, e rivelano quel collegamento tra etica della vita ed etica sociale che Papa Benedetto XVI ha
piu' volte sottolineato: ''non puo' avere basi solide una societa' che - mentre afferma valori quali la dignita'
della persona, la giustizia e la pace - si contraddice radicalmente accettando e tollerando le piu' diverse
forme di disistima e violazione della vita umana, soprattutto se debole ed emarginata'' .
22-03-2010 16:47 EGITTO Aborto. Si' per motivi di salute o povertà, proposta di legge
Una commissione del Parlamento egiziano ha approvato, secondo quanto riferito dal
quotidiano filogovernativo Al Gomhouriya, un disegno di legge presentato dal ministero della Sanita' che
autorizza le donne a chiedere di abortire o, addirittura, di essere sterilizzate per ragioni mediche o di
indigenza. Il disegno di legge, che appare destinato, secondo i commentatori, ad aprire un vivace dibattito,
soprattutto di ordine religioso, prevede che, ad autorizzare o negare gli interventi, sia un comitato composto
da tre medici, dopo avere verificato i motivi posti alla base della richiesta.
22-03-2010 16:43 ITALIA Guerra alla droga: più tossicodipendenti in carcere che in programmi di
recupero
Su circa 67.000 detenuti nelle carceri italiane, il 25% sono tossicodipendenti, eppure l'accesso
alle misure alternative o sostitutive interessa solo 1 condannato su 6; 24.371 tossicodipendenti in carcere
contro 16.433 tossicodipendenti in comunita' nel 2007, 24.646 tossicodipendenti in carcere contro 17.042
tossicodipendenti in comunita' nel 2006. Questi dati confermano che realta' in Italia ci sono molti piu' drogati
in carcere che non nelle comunita' terapeutiche. La denuncia arriva dalle Comunita' Saman e Villa Maraini,
organizzazioni che da tempo si occupano (Saman a livello nazionale, Villa Maraini a Roma) di cura dei
tossicodipendenti. Saman e Villa Maraini sottolineano che alle comunità viene di fatto impedita la cura delle
persone attraverso ostacoli burocratici, mesi di attesa per l'invio del detenuto presso la struttura, rette
irrisorie a fronte del costo che lo Stato sostiene per ogni detenuto in carcere. Tra ritardi e lungaggini,
denunciano, lo Stato non paga le rette alle comunita' terapeutiche e cio' si traduce in una negazione del
diritto alla cura delle persone: gli operatori aspettano ancora oltre 100.000 euro per il periodo 2007/2008, e
con il passaggio di competenze alle Asl le cose, dicono, non sono migliorate affatto.
22-03-2010 16:17 USA Cannabis terapeutica non incide negativamente su programmi di recupero
L'uso terapeutico della cannabis non incide negativamente sui risultati dei programmi di
recupero per tossicodipendenti. Questo il risultato di una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Harm
Reduction Journal.
Lo studio della Humboldt State University della California ha analizzato le conseguenze dell'uso medico di
marijuana sugli individui in trattamento per tossicodipendenza.
I risultati del trattamento per i pazienti che assumono cannabis terapeutica sono uguali o addirittura superiori
ai risultati di altri soggetti in trattamento. "L'uso di cannabis non sembra compromettere il trattamento della
tossicodipendenza del gruppo di pazienti che consumano cannabis terapeutica. Questo gruppo, sulla base
dei dati preliminari, reagisce al trattamento della tossicodipendenza allo stesso modo o meglio di coloro che
non consumano cannabis terapeutica in diverse importanti categorie di valutazione (ad esempio, il
completamento del trattamento, il coinvolgimento in procedimenti penali, questioni pertinenti alla salute)",
hanno concluso gli studiosi. "Questo studio esplorativo suggerisce che la cannabis terapeutica ... non incide
negativamente sui risultati dei programmi di trattamento".
22-03-2010 15:49 USA Staminali e embrioni, l'Arizona verso una legge iper restrittiva
Una proposta di legge sta avanzando nel Parlamento dell'Arizona per vietare
alcuni tipi di ricerca con gli embrioni. In particolare, il testo prevede il divieto di creare cosiddetti "ibridi uomoanimale".
Nonostante la scienza debba ancora produrre questo tipo di creature mitologiche, a metà fra minotauri e
sirene, i sostenitori della legge parlano di prevenzione.
Chi si oppone a questa legge accusa i proponenti di demagogia per impaurire e confondere gli elettori,
bollandoli come i soliti antiabortisti.
Fra i firmatari del testo vi sono parlamentari che hanno aderito ad una nuova campagna antiabortista che
mira ad estendere lo status di persona fisica agli embrioni.
Il Senato dell'Arizona, a maggioranza repubblicana, ha già approvato la sua versione del testo proposto. La
Camera deve ancora votare, ma è probabile che la maggioranza conservatrice faccia sua la versione del
Senato.
La legge dell'Arizona proibisce già l'uso di fondi pubblici per la clonazione terapeutica umana e per la ricerca
con embrioni o feti abortiti.
L'Arizona sarebbe il secondo Stato dopo la Louisiana ad approvare una legge così restrittiva sulla ricerca
biomedica.
22-03-2010 15:42 ITALIA Pubblicita' cosmetici ingannevole, Antitrust condanna L'Oreal a 270 mila
euro di multa
L'Antitrust ha inflitto una multa per 270mila euro a L'Oreal Italia per pratica commerciale
scorretta. L'azienda di cosmetici è stata sanzionata per tre diverse pratiche commerciali con spot pubblicitari
relativi a tre distinti prodotti anti-rughe e anti-cellulite: Lifactiv Retinol HA e Cellu-metric della Vichy e Ultralift
di Garnier.
L'Autorità garante per la concorrenza e il mercato ha inflitto una multa di 100 mila euro per la
commercializzazione di Lifactiv Retinol Ha, la cui pubblicità prometteva "risultati visibili in 4 giorni" con la
scomparsa totale delle rughe e di "prevenirle in toto". E' invece di 70mila euro la sanzione relativa a Cellumetric Vichy, che garantiva, secondo lo spot, una riduzione del 20% degli inestetismi della cellulite e una
riduzione di un centimetro del giro-coscia.
Secondo l'Agcm la documentazione offerta dalla società di cosmetici non offre un adeguato sostegno "ai
vanti di efficacia espressi nei messaggi" pubblicitari. Una ulteriore multa di 100mila euro riguarda il prodotto
Ultralift di Garnier, che prometteva risultati sicuri contro le rughe in due settimane.
22-03-2010 14:59 ITALIA Anna come Eluana: non c'è più nulla da fare ma rispetterò la legge
«Anna, abbiamo visite». La guarda con tenerezza, la accarezza con gli occhi lucidi e commossi di chi ha
appena pianto. Martin Van Der Burgt, l'uomo che aveva chiesto l'interruzione delle terapie e il trasferimento
in una clinica olandese per la moglie rispettando le sue volontà trascritte nel testamento biologico, è un
marito amorevole e premuroso. Non cerca la lotta, non cerca lo scontro, non vuole andar contro le regole:
quello che desidera, adesso, è poter accudire con tranquillità la sua compagna.
Continua...
22-03-2010 14:28 USA Approvata la riforma sanitaria di Barack Obama
Il 21 marzo, è stata approvata la riforma sanitaria fortemente perseguita dal
presidente Obama per offrire una copertura sulle malattie ad almeno 32 milioni di cittadini che ne sono privi,
e coprire circa il 95% delle persone sotto i 65 anni.
Punti salienti:
-Creare in ogni Stato una "borsa" di polizze assicurative per favorire la concorrenza e cercare di far
abbassare i premi.
-Tutti sono tenuti ad assicurarsi oppure a pagare una penalità che sale progressivamente fino al 2,5% del
reddito entro il 2016. Le aziende con più di 50 dipendenti che non dovessero fornire la copertura saranno
penalizzate con 2.000 dollari per anno e dipendente; in compenso, le piccole aziende e i nuclei a basso
reddito otterranno dei crediti d'imposta e aiuti per finanziare l'assicurazione.
-Gli assicuratori non potranno rifiutare la copertura con il pretesto di problemi pregressi di salute. Inoltre, il
documento prevede la lotta agli aumenti di prezzo "irragionevoli o ingiustificati" imposti dalle compagnie
private.
-Gli assicuratori che fruiranno di un maggior numero di assicurati dovranno pagare 67 miliardi di nuove
imposte in dieci anni. La fattura è di 23 miliardi per l'industria farmaceutica e di 20 miliardi per quella delle
attrezzature mediche.
-Dovranno essere colmate le carenze attuali, dette "doughnut hole" (il buco nella ciambella), della copertura
sanitaria degli anziani che beneficiano del programma Medicare.
-Il progetto investe 11 miliardi di dollari in cinque anni negli ambulatori che attualmente hanno in cura 20
milioni di cittadini.
-La riforma costerà 940 miliardi in dieci anni, ma gli esperti calcolano che ridurrà il deficit di 138 miliardi nei
primi dieci anni e 1.200 miliardi nel decennio successivo.
-La riforma non crea la Cassa pubblica d'assicurazione malattia, come auspicava la sinistra del partito
democratico e promessa, in un primo tempo, dallo stesso presidente Obama.
22-03-2010 14:07 FRANCIA Progettato un reattore nucleare che elimina le scorie radioattive pesanti
Areva, numero uno mondiale per la costruzione di centrali nucleari, sta sviluppando un
nuovo tipo di reattore capace di eliminare le scorie, scrive Times il 22 marzo. Di fronte alla riduzione di
riserve petrolifere e al problema del riscaldamento climatico, l'energia nucleare sembra ritrovare una nuova
giovinezza posto che non rilascia quasi Co2. Anne Lauvergeon di Areva spiega al quotidiano che il gruppo
pubblico francese sta lavorando a una nuova tecnologia volta a distruggere gli attinidi -elementi radioattivi
pesanti derivanti dal processo di fissione nucleare nel reattore. "Il tema dei rifiuti esiste. In futuro saremo
capaci di distruggere gli attinidi facendoli sparire in un reattore speciale", dice la dirigente della
multinazionale francese. "Lo possiamo già fare in laboratorio", aggiunge. Il progetto è simile a quello di
Institute for Fusion Studies dell'Università di Austin (Texas), dove i ricercatori hanno messo a punto un
sistema di fusione che elimina i rifiuti dei reattori nucleari civili, aggiunge Times. Swadesh Mahajan,
dell'università di Austin, ritiene che il metodo riduca la necessità di stoccaggio sotterraneo. "Vogliamo
rendere l'energia nucleare accettabile sul piano ambientale e sociale. I rifiuti nucleari non possono essere
eliminati al 100%, ma il loro volume, la loro tossicità e il danno biologico che comportano possono essere
ridotti del 99%".
22-03-2010 14:02 FRANCIA Aritmie cardiache: giudicato 'mediocre' il futuro superfarmaco di SanofiAventis
Multaq, medicinale contro le aritmie cardiache, su cui Sanofi-Aventis ha lavorato per ben
quindici anni, è stato giudicato mediocre dalla commissione per la trasparenza della Haute autorité de
santé, sostiene La Tribune del 22 marzo. Secondo la commissione, il "servizio medico reso", definizione che
serve per determinare la parte di rimborso di un trattamento, è "moderato", scrive il quotidiano
economico senza citare le fonti. Stando a quel giudizio, Multaq non verrebbe rimborsato, prosegue. Se il
parere della commissione, che è solo consultivo, venisse adottato dall'alta autorità, alla casa farmaceutica
deriverebbe un grosso danno, visto che mirava a fare di Multaq il suo prossimo farmaco di maggior prestigio.
22-03-2010 14:00 FRANCIA I danni dell'alcolismo passivo
In caso d'abuso non si può parlare di alcol "buono" o "cattivo". Se si esagera, tutti i tipi di
alcol, vino compreso, sono nocivi per il fegato, ma anche per il cervello e i nervi, senza escludere il maggior
rischio di tumori. A ciò s'aggiunga il problema della dipendenza fisica e psichica, che può portare alla perdita
del controllo con brutte conseguenze per gli altri. "Si parla di tabagismo passivo, di cui sono vittime i
famigliari di un fumatore. E' la stessa cosa per l'alcolismo: la salute altrui è messa in pericolo dal consumo
eccessivo. E il numero delle vittime è anche più numeroso", deplora l'esperto Kiritzé-Topor. Le prime vittime
dell'alcol passivo sono i bambini nati con la sindrome d'alcolismo fetale (SAF) perché la loro mamma ha
bevuto alcolici quand'era incinta. La cosa si traduce in anomalie a livello del viso e del cranio; il peso alla
nascita è inferiore al normale e le malformazioni cardiache non sono una rarità; spesso si verificano difficoltà
d'apprendimento, disturbi del linguaggio e del comportamento che durano anche nell'età adulta. Il fatto è che
l'alcol non viene filtrato dalla placenta, per cui il feto ha lo stesso tasso d'alcolemia della madre. Sono 7.000 i
bambini che ogni anno subiscono conseguenze più o meno gravi dell'alcol assunto dalla mamma. E benché
l'alcol in gravidanza sia la prima causa di handicap e di ritardo mentale assolutamente evitabili nel
nascituro, l'Ordine francese di ginecologi e ostetrici (CNGOF) si è dovuto battere per anni prima di avere una
semplice misura di buon senso: l'etichetta sulle bottiglie di alcolici che informi le donne in età feconda che in
gravidanza la regola è "zero alcol".
20-03-2010 13:35 USA Studio: ricerche inficiate dai legami tra ricercatori e case farmaceutiche
Dal 2007 il farmaco antidiabete rosiglitazone (nome commerciale Avandia) è sospettato
di accrescere il rischio d'infarto cardiaco. Da allora, gli studiosi discutono della veridicità
di quest'ipotesi. Adesso, ricercatori della clinica Mayo di Rochester (Usa) riaccendono il dibattito con una
nuova indagine. Questa volta non è in gioco il farmaco, bensì i possibili conflitti d'interesse degli autori di
studi sull'argomento. Nell'articolo pubblicato da British Medical Journal c'è la valutazione di 202 articoli
scientifici di 180 autori che si sono espressi sul farmaco, esaminati nell'ottica di eventuali conflitti d'interesse.
In primo luogo sono stati analizzati i legami diretti degli autori con aziende e associazioni interessate al
farmaco, in seguito i dati riportati da tutti gli autori nel valutare l'efficacia del farmaco.
Risultato: in oltre la metà dei casi il conflitto d'interesse è stato accertato, e nel 45% delle pubblicazioni il
conflitto era di natura finanziaria. In tutto, sono stati 31 gli autori che si sono pronunciati a favore del
farmaco; 29 di loro avevano rapporti economici con le aziende farmaceutiche e 27 rapporti monetari con i
produttori del rosiglitazone, GlaxoSmithKline, oppure con produttori di antidiabetici
"imparentati". Viceversa, 65 autori hanno criticato il farmaco; di questi, solo 18 (28%) potevano avere un
possibile interesse finanziario per esprimere quel giudizio. In conclusione: la possibilità che un autore in
conflitto d'interesse si pronunciasse a favore del farmaco era di 3/4 volte superiore rispetto a un ricercatore
senza nessun rapporto con l'azienda, scrivono gli autori dell'indagine.
20-03-2010 11:18 ITALIA Dentisti: aumenta il numero, calano i prezzi
Cresce il numero dei dentisti in Italia. Dal 2006 al 2009 si e' passati da 51.975 a 56.089
iscritti all'Albo degli odontoiatri, con un incremento pari al 7,9%. Anche se la stima del numero effettivo di
esercenti e' pari a 53.526. quella del dentista e' l'unica professione sanitaria svolta quasi esclusivamente in
forma privata.
L'anno appena concluso ha visto un calo dei ricavi del 20%, come rileva il 'Rapporto sullo stato
dell'odontoiatria' dell'Andi (Associazione nazionale dentisti italiani).
Per oltre il 50% dei dentisti l'andamento dei ricavi del 2009 e' stato inferiore a quello dell'anno precedente.
L'anno prima, a dichiarare meno ricavi era stato 'solo' il 30,5% dei professionisti. Secondo l'Andi, "e' evidente
che nel 2009 gli effetti della crisi sono stati piu' diffusi e hanno provocato una migrazione verso il basso:
quote di dentisti che erano riusciti nella prima fase della crisi a mantenere i ricavi o addirittura ad aumentarli,
non hanno invece tenuto e sono regrediti nella categoria dei 'sofferenti'. In altre parole hanno abbassato i
prezzi, visto che gli italiani tagliano le spese, incluse quelle per il dentista. Secondo il Rapporto emerge che
l'utile medio dichiarato dai dentisti oscilla intorno ai 72 mila euro.
20-03-2010 10:55 ITALIA Ogm, Zaia firma decreto per vietarli: no al partito pro-Ogm, seguo sondaggi
'Ho voluto firmare pubblicamente questo decreto perche' si tratta di un momento storico per l'agricoltura
italiana. Un momento nel quale purtroppo bisogna constatare con amarezza la contrapposizione insanabile
fra il partito dei pro-Ogm, che conta pochissimi sostenitori, e quello dei contrari agli Organismi
Geneticamente Modificati, che sono invece la stragrande maggioranza dei cittadini, oltre il 75% secondo gli
ultimi sondaggi e non credo che siano tutti leghisti'. Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Luca Zaia ha aperto ieri con queste parole la conferenza stampa, nella Sala Verde del Ministero, per la firma
del decreto di stop alle coltivazioni di un mais Ogm, a meno di 24 ore dalla decisione presa all'unanimita'
dalla Commissione prodotti sementieri geneticamente modificati di negare l'autorizzazione alla coltivazione
dello stesso mais. Il decreto firmato dal ministro, passera' ora alla sottoscrizione dei Ministri della Salute e
dell'Ambiente. 'La Commissione, riunitasi ieri e composta da due rappresentanti del Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali, due del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, due del
Ministero della Salute, dai rappresentanti delle Regioni Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia,
Lombardia, Toscana e Veneto, ha dato un segnale chiaro e in linea con il volere del popolo sovrano, che noi
siamo intenzionati a rappresentare e difendere fino in fondo'. 'La motivazione squisitamente tecnica della
contrarieta' e' - ha detto ancora Zaia - nell'assenza delle condizioni che garantiscano la coesistenza fra
coltivazioni Ogm e coltivazioni Ogm-free, come previsto dalla legge, condizioni che da piu' parti - dove forse
non si ha chiaro che la liberta' propria finisce laddove comincia quella del vicino - si sta tentando di
presentare come fatto irrilevante'. Ecco, ha aggiunto Zaia, 'di quali articoli e' composta, a mio personale
parere, la legge del buon senso: 1. Siamo la culla della biodiversita', con 4500 prodotti tipici frutto di secoli e
secoli di storia; 2. dove si coltivano gli OGM, gli agricoltori non guadagnano di piu'; basti dire che oggi alla
borsa di Chicago il mais e' quotato a 101 euro alla tonnellata, contro i 146 euro/ton delle borse europee; 3. il
mais transgenico, la cui coltivazione e' autorizzata da anni in Europa, non copre piu' dell'1% della produzione
totale; 4. il vero business delle multinazionali non sarebbe nella coltivazione, ma nel brevetto delle sementi e
delle eventuali, successiva ibridazioni; in poco tempo la terra sarebbe nelle mani di pochi uomini, come e'
accaduto in India e come si sta cercando di fare anche nel continente africano, dove la prima voce che si e'
levata a difesa degli africani e' quella della Chiesa; 5. gli OGM non servirebbero a sfamare il mondo perche'
non mi risulta che esista un patto etico per regalare un'eventuale sovrapproduzione a chi muore di fame; 6.
dove si vendono gli OGM, i ricchi mangiano biologico, i poveri i cibi geneticamente modificati. Non siamo
oscurantisti, ma gente di buon senso, che rispetta il volere del popolo'.
20-03-2010 01:47 USA Droga. I comportamenti sbagliati sono contagiosi tra adolescenti. Studio
I comportamenti sbagliati sono contagiosi tra adolescenti: dormire poco e consumare
droghe, infatti, sono due comportamenti che si trasmettono tra i giovani attraverso le reti sociali e con un
contagio esteso a macchia d'olio.
Infatti, secondo uno studio pubblicato sulla rivista PLoS One, se un ragazzo fuma spinelli anche l'amico
dell'amico di quel ragazzo probabilmente fumera' spinelli.
Lo studio e' stato condotto all'Universita' di San Diego e alla Harvard University da James Fowler e Nicholas
Christakis, i ricercatori che in questi ultimi anni in diversi lavori hanno dimostrato la contagiosita' lungo le reti
sociali di svariati comportamenti e malattie non infettive.
Come gia' visto nei loro precedenti studi e' interessante notare che se un ragazzo fuma marijuana, anche
amici di suoi amici che non conoscono nemmeno alla lontana quel ragazzo fumano marijuana.
Gli esperti hanno coinvolto 8.349 giovani e visto le reti sociali su cui sono piazzati. Ne hanno poi osservato i
comportamenti sia in fatto di igiene del sonno sia per quel che riguarda il consumo di marijuana. E' emerso
che la carenza di sonno e il consumo di droga sono fortemente interconnessi.
19-03-2010 21:05 ITALIA Staminali. Studenti a lezione di ricerca scientifica
Mille studenti di 40 scuole medie superiori a lezione di 'ricerca scientifica', nell'aula magna
dell'Universita' Statale di Milano, nella giornata che ogni anno Unistem, il Centro ricerca sulle cellule
staminali dell'ateneo milanese dedica alla comunicazione con gli studenti.
Sono in gran parte ragazzi di scuole milanesi e lombarde, ma ci sono anche scuole che vengono da lontano,
come la classe IV A del liceo scientifico Luigi Einaudi di Siracusa. 'Tutti affascinati - dice Elena Cattaneo,
direttrice del laboratorio cellule staminali dell'ateneo milanese e anima di Unistem - da quello che e' uno dei
momenti magici in cui la scienza comunica al suo pubblico piu' sensibile, ai giovani'.
I ragazzi sono stati dapprima messi di fronte a un breve filmato con la testimonianza di Charles Sabine, 49
anni, per anni corrispondente di guerra della Nbc, uscito indenne da innumerevoli guerre (dalla Bosnia
all'Iraq) che ha perduto il padre affetto da Corea di Huntington, e ha appreso di essere portatore (insieme al
fratello) della medesima alterazione genetica che causa questa devastante malattia neurologica
degenerativa, con progressivi disturbi motori, cognitivi e del comportamento, fino alla morte.
Ammutoliti alla fine del filmato (realizzato da Telethon) i ragazzi si sono per contro appassionati alle
spiegazioni di Elena Cattaneo, Fulvio Gandolfi, Ivan Corrente che hanno loro spiegato come la ricerca
affronta lo studio di questa malattia, partendo da staminali Ips, cosiddette pluripotenti indotte, derivate
artificialmente da una cellula somatica adulta.
Ma la ricerca non e' solo staminali. E a proseguire nella comunicazione sulla scienza agli studenti sono stati
Renato Mariani Costantini, con un 'Viaggio nella nostra evoluzione attraverso il cibo' e Giovanni Bignami,
che ha spiegato come 'i marziani siamo noi' e 'veniamo dal big-bang'.
Nel pomeriggio, 120 ragazzi sono stati portati nei laboratori dell'Universita' a rendersi conto di persona di che
cosa significa fare il ricercatore, 'con la speranza nostra di essere riusciti - conclude Cattaneo - a infondere
in molti di loro il germe della curiosita' scientifica e della passione per la ricerca'.
19-03-2010 21:01 ITALIA Staminali. Terapia contro Ldm
Usare la terapia genica per la cura dei bambini affetti da leucodistrofia metacromatica
(Ldm): e' l'idea alla base di una sperimentazione clinica che l'Istituto san Raffaele Telethon (Hsr-Tiget) si
prepara ad avviare, utilizzando cellule staminali ricavate dagli stessi pazienti, nelle quali e' stato riparato il
difetto che provoca la malattia.
Allo studio, che ha gia' ottenuto l'approvazione del Comitato Etico Istituzionale, manca solo l'autorizzazione
definitiva da parte delle Autorita' Competenti Italiane, attesa entro il 20 marzo.
La sperimentazione ha come obiettivo la valutazione dell'efficacia e della sicurezza del trattamento per la
cura di bambini affetti da Ldm, una malattia che colpisce un bambino su 40mila nati vivi, caratterizzata dalla
degenerazione della mielina, cioe' la guaina che ricopre i neuroni. I ricercatori preleveranno le cellule
staminali dai pazienti e le modificheranno in laboratorio introducendo con uno speciale virus-navetta il gene
difettoso. Le staminali cosi' ingegnerizzate, verranno reintrodotte negli stessi pazienti dove dovrebbero
andare a compensare il difetto che causa la malattia.
Lo studio esaminera' otto pazienti reclutati su base internazionale e confrontera' con una popolazione di
controllo l'efficacia delle cure.
Al termine della terapia genica i pazienti saranno monitorati per un periodo di tre anni dopo il trattamento, e
per ulteriori cinque anni dalla fine dello studio, per verificare gli effetti a lungo termine della terapia.
19-03-2010 15:44 SVEZIA Giovane paraplegica chiede il distacco dal respiratore
Il quotidiano Svenska Dagbladet scrive che una donna di 31 anni completamente paralizzata e
con una malattia neurologica degenerativa congenita ha chiesto alle autorità svedesi d'autorizzare i medici a
staccare il respiratore cui è collegata da 25 anni. Il caso potrebbe essere il primo a costringere la Direzione
nazionale di sanità e benessere a pronunciarsi sui limiti dell'eutanasia attiva -proibita in Svezia, ma molto
dibattuta in questi ultimi mesi. Collegata al respiratore da quando aveva 6 anni, la giovane reclama il diritto
del paziente di decidere se proseguire o no un trattamento che lo tiene in vita, e chiede alle autorità di
darle una risposta prima dell'estate. Nella lettera, dettata agli assistenti dell'ospedale di Danderyd di
Stoccolma, la donna manifesta il suo "espresso desiderio" che sia concesso ai medici di anestetizzarla e poi
sconnetterla dal respiratore per poter porre fine alla propria vita in modo dignitoso "quando ancora conservo
il mio corpo e il mio cervello". "Aiutate i servizi sanitari ad aiutarmi. Nessun essere umano al mondo può
affrontare di asfissiarsi da solo in stato cosciente senza provare panico. Se l'avessi potuto fare da sola,
l'avrei fatto" dice nella missiva pubblicata dal giornale.
Il suo medico si è messo in contatto con il Comitato etico dell'Ordine dei medici per avere lumi e ha avuto
una risposta favorevole al desiderio della paziente. Il Comitato ha anche sollecitato la Direzione nazionale di
sanità e benessere affinché si pronunci e chiarisca la situazione.
Di eutanasia attiva e del divieto si parla molto in Svezia dopo il caso di una dottoressa dell'ospedale
pediatrico Astrid Lindgren, accusata d'omicidio di un bambino prematuro cui aveva somministrato forti dosi di
morfina quand'era in stato terminale.
"Il desiderio della paziente che s'interrompa il trattamento dev'essere soddisfatto. Il contrario sarebbe
assistenza forzata. E' una persona pienamente capace che ha espresso il desiderio di morire da lungo
tempo", spiega la presidente del Comitato, Ingemar Engstroem.
19-03-2010 15:40 Studio Efsa: il 75% dei polli infetti da un batterio
Siamo di fronte a un nuovo scandalo alimentare? L'autorità europea di sicurezza degli
alimenti (EFSA) comunica che il 75,8% delle carcasse dei polli che escono dai mattatoi europei
è contaminata da campilobatteri e il 15,7% lo è anche da salmonelle.
Causa di infezioni intestinali, il campilobatterio è stato rilevato nel tubo digerente del 71% dei polli arrivati alla
macellazione -e dunque già infettati da vivi- e nel 76% all'uscita, perciò contaminati durante l'abbattimento. In
quanto alle salmonelle, il grado di contaminazione "varia ampiamente tra i paesi membri, dallo 0% al 26,6%",
con un tasso particolarmente alto dell'85,6% in Ungheria, precisa EFSA. L'autorità ricorda che nell'uomo i
rischi di contaminazione possono essere ridotti dalla "cottura completa".
Le cifre sono il risultato di una serie di analisi condotte nel 2008 sui polli usciti da 561 mattatoi di 26 Stati Ue,
più Svizzera e Norvegia.
19-03-2010 14:59 FRANCIA Una sofferta vicenda di maternità surrogata
Da dieci anni la coppia Mennesson si batte per far iscrivere nei registri dello Stato civile
le loro gemelle nate da una madre in affitto americana. I due speravano che la storia si concludesse ieri 18
marzo, ma la Corte d'appello di Parigi, pur avendo confermato l'affiliazione delle gemelle, non ha ristabilito
la trascrizione allo stato civile dei loro atti di nascita. La sentenza in chiaroscuro non "risponde
completamente alle speranze" di Sylvie e Dominique Mennesson, ha dichiarato l'avvocato di famiglia; perciò
la vertenza prosegue, e l'avvocato annuncia il ricorso in Cassazione.
Detestata dai religiosi, la "gestazione surrogata" continua a essere un tema controverso e ricorrente.
Concludendo a gennaio gli Stati generali di bioetica, Mission Leonetti raccomandava di mantenere il divieto,
ma alcuni senatori hanno proposto d'autorizzare la pratica a certe condizioni e di regolare a posteriori la
posizione dei bambini nati da una madre in affitto.
19-03-2010 11:28 OLANDA Eutanasia, nessun medico disponibile per cittadina italo-olandese
E' stata nuovamente portata ieri in ospedale ed e' gia' tornata a casa la signora di
56 anni di Gardigiano di Scorze' (Venezia) in coma da quattro mesi: il marito, un cittadino olandese di 62
anni, la assiste ininterrottamente, convivendo con il dramma di avere in mano, espressa in un testamento, la
disposizione di lei che chiede di essere sottoposta ad eutanasia in un caso come questo.
Entrambi cattolici, innamorati l'uno dell'altra, Anna Busato e il marito Martin Van der Burgt vivono da oltre
dieci anni in un piccolo borgo di campagna, poco distante dal centro di Gardigiano. Qui, entrambi pensionati,
si sono occupati di una piccola azienda agricola, una corte con un po' di terra attorno, la casa senza
telefono. Quattro mesi fa, un'emorragia cerebrale ha stroncato la signora Anna, senza pero' toglierle la vita.
Van De Burgt ha incassato il rifiuto da parte delle autorita' sanitarie italiane a praticare l'eutanasia ed ha
quindi deciso di puntare sull'Olanda, considerando che li' questa pratica e' consentita e che la moglie ha la
doppia nazionalita'. Ma anche in Olanda non ha trovato al momento nessuna struttura sanitaria disponibile.
'Martin e' cattolico, pero' e' vissuto in Olanda e ha assorbito una cultura che su vicende come questa e'
indirizzata in maniera diversa dalla nostra - ha detto il parroco di Gardigiano, don Roberto Trevisan - E' un
uomo di fede, e' il dolore che gli ha fatto prendere in considerazione l'eutanasia: non sono scelte facili,
quando c'e' il dolore, quando c'e' l'amore'.
'E' cristiano e sa qual'e' l'insegnamento della Chiesa in questi casi, sta vivendo un momento molto difficile prosegue don Roberto - altrettanto cattolica e' Anna, io oltre che parroco sono loro amico, posso assicurare
che sono persone di fede: c'e' stato il caso precedente di Eluana Englaro che li ha fatti riflettere, sono
persone che pensano, che si sono interrogate su questo: e' li' lei ha fatto una scelta'.
La donna e' figlia unica, racconta una parente. Anna e Martin stanno insieme dagli anni settanta. Dopo aver
abitato in Olanda si sono trasferiti nella terra di origine di lei. 'Per fortuna - dice - abbiamo un parroco che sa
parlare con la gente, che adesso sta vicino a lui'.
Il signo Van der Burgt assiste quotidianamente, ininterrottamente la moglie, assicura il parroco: 'e' stato
bravo, l'ha sempre seguita, non ha mai voluto 'liberarsi' della moglie, tutt'altro'. 'Da parte nostra non
possiamo far altro che restar loro vicini, come la nostra fede ci insegna, con grande rispetto - conclude il
sacerdote - La Caritas li segue da vicino, questi sono momenti di dolore da vivere in compagnia della fede'.
19-03-2010 11:11 ITALIA Istat: aumentano le nascite, ma grazie agli stranieri
Non si arresta il trend positivo di natalita' per l'Italia. Un dato che si ottiene soprattutto grazie agli stranieri e
che si accompagna alla crescita dell'eta' media delle donne che hanno un figlio e delle coppie che diventano
genitori senza essere coniugati. E' l'istantanea scattata dall'Istat nel Rapporto 'Natalita' e fecondita' della
popolazione residente: caratteristiche e tendenze recenti' diffuso ieri.
Entrando nel dettaglio, si scopre che nel 2008 sono stati registrati 576.659 bambini, circa 13 mila in piu'
rispetto all'anno precedente (563.933) con una media di 1,42 figlio per donna. I bimbi nascono soprattutto da
mamme 40enni, aumenta il numero di quelli avuti da genitori non sposati, le donne straniere hanno in genere
due figli ciascuna. Ed e' proprio grazie a questa dinamica fra gli immigrati che il saldo e' lievemente positivo.
Dati in linea con la ripresa avviatasi a partire dalla seconda meta' degli anni '90 - si legge nel rapporto - dopo
30 anni di calo e il minimo storico delle nascite (526.064 nati) e della fecondita' (1,19 figli per donna)
registrato nel 1995.
L'ammontare dei nati del 2008, sottolinea l'Istat, potrebbe rappresentare un massimo relativo, cioe' un picco
difficilmente superabile nei prossimi anni, date le attuali caratteristiche e i comportamenti riproduttivi della
popolazione femminile in eta' feconda (le stime per il 2009, ad esempio, sono inferiori di circa 7 mila nati ).
Continua dunque 'l'invecchiamento' delle mamme: il 5,7% dei nati ha una madre con almeno 40 anni (si e'
passati dai 12.383 nati nel 1995 ai 32.578 nel 2008), mentre prosegue la diminuzione dei nati da madri di
eta' inferiore a 25 anni (poco piu' di 64 mila nel 2008, l'11,1% del totale). Le mamme piu' giovani sono al Sud,
dove la proporzione di nascite da madri italiane al di sotto dei 25 anni e' in media del 12,4% (il 16,5% in
Sicilia), mentre quelle con piu' di 40 anni sono mediamente il 4,6%. Le donne della Sardegna e della Liguria
sono quelle che hanno figli in eta' piu' avanzata: la percentuale dei nati da madri ultraquarantenni raggiunge
infatti rispettivamente l'8,6% e l'8,1%.
Diminuiscono le nascite da madri minorenni, pari a 2.514 nel 2008, un valore inferiore di circa un quarto
rispetto a quello registrato nel 1995 (3.142 unita'). Il fenomeno e' trascurabile al Nord mentre presenta
percenutali maggiori al Sud. A questo proposito, considerando solo le madri italiane il valore scende a 2.074
nati (0,43% del totale). Prosegue poi la crescita dei nati da genitori non coniugati: dall'8,1% del 1995 al
19,6% del 2008 (oltre 102 mila nati).
Nel Centro-nord, in particolare, i nati da genitori non coniugati sono poco meno di uno su quattro. Si
conferma anche l'aumento dei nati da coppie di genitori stranieri: nel 2008 sono stati oltre 72 mila, pari al
12,6% del totale dei nati. Se a questi si sommano anche i nati italiani da coppie miste si sfiora "quota
100.000" nati da almeno un genitore straniero (il 16,7% del totale). Nel 2008, hanno avuto piu' bambini le
cittadine straniere residenti in Italia con una media di 2,31 figli per donna. Un dato che segnala una
diminuzione del fenomeno, per quanto riguarda le straniere, rispetto agli ultimi anni. Sono le regioni del Nord
e, in misura minore, quelle del Centro a presentare valori percentuali di gran lunga superiori alla media
nazionale, ovvero le aree del Paese con una tradizione migratoria piu' forte e con una presenza straniera piu'
stabile e radicata.
Praticamente un nato su cinque tra gli iscritti in anagrafe per nascita e' di cittadinanza straniera in EmiliaRomagna, Veneto e Lombardia; approssimativamente un nato su sei per i residenti in Piemonte, Umbria,
Marche, Friuli, Toscana e nella provincia autonoma di Trento. Al contrario, in quasi tutte le regioni del
Mezzogiorno la percentuale di nati stranieri e' decisamente piu' contenuta (di poco superiore al 3% al Sud e
nelle Isole).I padri hanno in media 35,5 anni e le madri 32,5 quando i genitori sono italiani, mentre nel caso
di genitori entrambi stranieri l'eta' media si abbassa di qualche anno (rispettivamente 33,9 anni per i padri e
28,6 per le madri) e si allarga il differenziale di eta' dei genitori fino a circa 5,3 anni. Il divario di eta' piu'
ampio (oltre 7 anni) si riscontra, tuttavia, nella tipologia padre italiano e madre straniera; questa differenza e'
dovuta al fatto che gli uomini italiani sono in questo caso piu' vecchi (38,1 anni in media), rispetto ai
connazionali che hanno avuto un figlio con una donna italiana, mentre le madri straniere sono relativamente
piu' giovani (30,9 anni di media). Si osserva un incremento della fecondita' delle donne italiane che risulta
aumentata del 10,4% (da 1,19 a 1,32 figli per donna), mentre l'incremento della fecondita' osservato per il
complesso delle donne residenti e' pari a circa il doppio (+18,7%, da 1,19 a 1,42 figli per donna).Si puo'
affermare pero' che la recente ripresa dei livelli di fecondita' e' dovuta per il 44,6% alle nascite da madri
straniere. Il rimanente aumento e' verosimilmente il risultato del recupero della posticipazione della
maternita' da parte delle generazioni di donne italiane nate tra la seconda meta' degli anni '60 e i primi anni
'70. Le cittadine straniere, al contrario, hanno un calendario della fecondita' decisamente piu' anticipato: l'eta'
media delle donne alla nascita dei figli e' di 27,9 anni.
Tra il 1995 e il 2008, nelle regioni del Centro e del Nord si osservano incrementi compresi tra l'11% del
Trentino-Alto Adige e il 30% della Lombardia. Un caso a parte e' quello dell'Emilia-Romagna, regione che a
meta' degli anni novanta mostrava i livelli di fecondita' in assoluto piu' bassi e che ora registra oltre il 50% di
nati in piu'.
Nelle regioni del Sud, al contrario, tra il 1995 e il 2008 si osserva una riduzione delle nascite compresa tra il
5% della Sardegna e il 21% della Basilicata, con una significativa inversione di tendenza in Abruzzo, che,
dopo vari anni, sperimenta una prima variazione positiva superiore al 4%. In sostanza, rileva l'Istat, continua
il recupero delle nascite precedentemente rinviate da parte delle donne di cittadinanza italiana attualmente
piu' che trentenni; aumenta la presenza straniera piu' stabile e radicata e, conseguentemente, anche i nati
stranieri o con almeno un genitore straniero; si vanno affermando nuovi modelli familiari: coppie miste,
coppie non coniugate.
19-03-2010 10:24 GRAN BRETAGNA Staminali. Per la prima volta trapiantata trachea in un bambino
Primo trapianto di trachea al mondo in un bambino. A mettere a segno l'intervento medici
dell'Azienda ospedaliero universitaria Careggi di Firenze, in team con colleghi del Great Ormond Street
Hospital di Londra. L'operazione e' stata eseguita nella capitale inglese su un bimbo britannico, mentre il
donatore era italiano. L'equipe ha trapiantato una nuova trachea da donatore in un piccolo, e ha utilizzato le
cellule staminali del paziente ricevente per rigenerare l'organo all'interno del suo organismo. In particolare,
alla trachea donata sono state rimosse le cellule del donatore fino a scoprire la struttura sottostante. Le
cellule staminali del midollo osseo del bambino sono state raccolte e applicate sulla trachea per favorire la
ricostituzione della componente cellulare dell'organo impiantato. In questo modo le cellule proprie del bimbo
vengono usate per ricoprire e rendere funzionale la nuova trachea . E' la prima volta che questa procedura
viene eseguita su un bambino, ed e' anche la prima volta in cui un'intera trachea e' stata trapiantata. L'uso di
questa tecnologia, a detta degli esperti, dovrebbe ridurre considerevolmente il rischio di rigetto della nuova
trachea poiche' le cellule staminali del bambino non indurranno una reazione immunitaria. Il piccolo e' in una
fase di recupero dopo l'intervento. Domani e' in programma alle 10, nella sede della Direzione generale del
Careggi, una conferenza stampa in collegamento video con Londra, nel corso della quale saranno presenti
gli esponenti italiani e inglesi del team scientifico e clinico che ha realizzato l'innovativo intervento.
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