Numero 4 - La voce dell`Alberti
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Numero 4 - La voce dell`Alberti
Aprile p 2016 n°4 lavocedellalberti.altervista.org INDICE pag. 2 - Breve storia dell’Alberti pag. 3 - "Ma come ti vesti?" pag. 4 - C’era una svolta, menzione speciale pag. 5 - Intervista a Alessandro Pisu pag. 6 - Scienza del Saggio breve pag. 7 - Music Know-it-alls pag. 9 - Il controllo del traffico aereo pag. 10 - Le donne nella scienza pag. 11 - Guida del viaggiatore pag. 12 -Earth without art is just “Eh” pag. 14 - Il viaggio pag. 15 - Me before you pag. 16 - L’arte dei videogiochi pag. 17 - Poesia pag. 18 - La musica invisibile pag. 20 -Accadde in questo mese pag. 21 - Spotted del mese pag. 22 - Boredom remedies pag. 24 - Il museo del deportato pag. 25 - Street Basket pag. 28 - K-Schacchiste trionfanti 1 Breve storia dell’Alberti Alberti La storia del nostro liceo è ab- di avere un futuro. E fu proprio bastanza travagliata: inizial- grazie anche a loro che l’ edifimente, la sede di viale Colombo cio poté assumere un vero titoera un educatorio per minori lo. Si chiamava Bacaredda, era che si occupava di insegnare una scuola per geometri e solo ai ragazzi meno disciplinati il dopo le numerose manifestazioni riuscì a offrire mestiere di marinai. agli studenti un corDopo la seconda so che anziché duraguerra mondiale re tre anni ne durava molti bambini ricinque. Intanto, i ramasero orfani, soli gazzi sentivano il bie senza un posto sogno di frequentare dove stare. L’ex un liceo scientifico. educatorio divenSiccome il Pacinotti tò il luogo dove un e il Michelangelo non certo padre Franpotevano ospitarli cesco accoglieva i tutti, nacque il liceo ragazzi. Le consuescientifico “Leon tudini erano il catefoto di Simone Masala Battista Alberti”. chismo per tutti, la scuola per i più piccoli, mentre La nuova scuola andava così per gli adolescenti c’erano la- bene e il numero degli iscritti boratori finalizzati alla pratica di cresceva sempre più tanto che, un lavoro. Questi ultimi diven- verso gli anni ‘90, il liceo acquisì tavano artigiani, commercianti anche la sede di via Ravenna. e imprenditori, invece i più am- È grazie al lavoro di gente cobiziosi proseguivano gli studi mune capace di offrire a giovani riuscendo a laurearsi. Verso i ragazzi una valida formazione primi anni ‘50, gli alunni diven- per integrarsi nella società se tavano sempre più numerosi oggi noi ragazzi possiamo avetanto che nacque l’esigenza di re una scuola in grado di prepausufruire di spazi più grandi. Fu rarci ad affrontare il mondo del in questo momento che gli ex lavoro e dell’università. alunni poterono avere la possi- A cura di bilità, andata via troppo presto, Antonella Manca 2 “Ma come ti vesti?” Alberti-open space scritto da un anonimo tramite open space Oggi parliamo un po’ della moda dell’Alberti, perché ci terrei a sottolineare che la nostra scuola è forse una con il più alto tasso di fashion blogger. Io direi di analizzare i vari stereotipi: ci sono i “Nenni” con lo smanicato, generalmente Moncler, e le Hogan, che ci terrei a sottolineare stanno meglio alle fanciulle, perciò fate un favore al genere umano e compratevele basse, tanto non sembrate più alti; poi ci sono i fashion blogger che ogni giorno giungono a scuola con pantalone munito di risvoltino in modalità “cerco asparagi in campagna”, questi personaggi non li vedrete mai scomposti, sempre in posa, in attesa del prossimo scatto da condividere su Instagram; infine ci sono tutti gli altri superuomini che si vestono in modo totalmente anonimo, un giorno da cowboy, un altro da sportivi o da nerd, insomma, gente che non ha capito bene se vuole essere un cremino o un fashion blogger. Passiamo ora alle donzelle: vorrei proporre una colletta per comprare dei jeans a tante ragazze, o per lo meno delle magliette più lunghe che coprano il culo. Ragazze, non si può vedere il vostro perizoma alle otto del mattino, avete tutta la sera per far arrapare qualche ometto, non disperate, per cinque ore potete stare calme e smettere di incurvare la schiena. Dopo questa piccola parentesi, possiamo iniziare a parlare degli stereotipi femminili. Partirei parlando delle “amiche dei leggins”, le quali si divertono a mescolare diversi stili aggirandosi per la scuola con leggins Chile e Hogan; poi abbiamo le FB rigorosamente con stivaletti/superstar/ Stan Smith, pelliccia/giubbotto in pelle oppure senza giubbotto per far vedere quanto “so’ fighe” rischiando così di farsi una settimana a casa con la febbre. Non può mancarel’ultimo iPhone, queste camminano per i corridoi dell’Alberti sicure di sé e del loro stile (beate loro che ci credono), poi in ultimo ci sono le ****** munite di parka, camicia a quadri e occhiali da vista, queste si fingono persone riflessive che vedono oltre: loro sono il futuro. Non mancano anche per la categoria femminile le “non so che cazzo mettermi, andrò in pigiama”, queste sono le più furbe, preferiscono dormire qualche minuto in più piuttosto che stare lì a decidere quale look è più cool! 3 Alberti-progetti C’era una svolta, menzione speciale per Alessandra Brozzu Il liceo statale Giordano Bruno di Albenga, in collaborazione con il comune e con la fondazione A. De Mari, ormai da diciannove anni organizza il concorso letterario per ragazzi di scuole medie superiori ed equivalenti europee ”C’era una svolta”. I concorrenti ricevono l’inizio di un racconto e nel corso di un pomeriggio devono trovare un modo per continuarlo. Giovedì 12 novembre si è svolta la prova in tutte le scuole partecipanti in contemporanea. Paolo Giordano, autore del libro “La Solitudine dei Numeri Primi”, ha scritto l’incipit del racconto. Quest’anno i racconti presentati erano circa quattromila, giudicati da una giuria composta da ex alunni ed ex docenti delle scuole coinvolte che ha scelto i i finalisti. Paolo Giordano proclamerà il vincitore e formulerà una classifica. Il 23 aprile ci saranno le premiazioni con un primo premio di 500 euro. La giuria ha anche pubblicato, insieme ai nomi dei finalisti, una lista di trenta ragazzi che hanno scritto un racconto che si è particolarmente distinto tra gli altri. Quest’anno nell’elenco è stato incluso anche il nome di una nostra compagna di scuola e collaboratrice del nostro giornale scolastico, Alessandra Brozzu. Con il suo racconto, Alessandra ha guadagnato una menzione speciale tra i racconti distinti esterni, lista che include trenta ragazzi da tutta Italia e da alcune scuole europee. Con queste poche righe ci congratuliamo con Alessandra e le auguriamo successo grazie a questo suo talento nel futuro. a cura di Simona Mura 4 Intervista a Alberti-interviste ALESSANDRO PISU Il 16 aprile, ho incontrato Alessandro Pisu, studente di 5aF del nostro liceo. Alessandro nel settembre del 2011 ha iniziato a scrivere il suo primo libro, “Devil Savior”, pubblicato nel 2015. Pertanto ho chiesto ad Alessandro di parlarci un po’ di questo suo traguardo. A:-Come ti è venuta l’idea di scrivere un libro? P:-Era una storia che avevo in mente sin da quando ero bambino e si è evoluta nel corso di circa sette anni. Un’estate ho finalmente deciso di metterla per iscritto, così mi sono messo davanti al computer e ho cominciato. Mi sono ispirato a diversi anime e videogiochi. In più sono sempre stato interessato a cose di tipo spirituale; angeli e demoni secondo me esistono veramente. A:-Che consigli daresti ad un tuo coetaneo se volesse fare ciò che hai fatto tu? P:-Se avete qualcosa da dire, se dovete esprimere la vostra opinione, se volete raccontarvi in qualche modo, è una cosa importante. Avrete la possibilità di dimostrare che determinate cose esistono, di essere ricordati, a modo vostro. L’importante è avere qualcosa da dire. Quanto al pubblicare, quella è un’altra storia. Non si deve avere fretta, meglio aspettare e trovare la casa editrice adatta. A:-Qual è, secondo te, una parte fondamentale nello sviluppo di un libro? P:-Sicuramente la trama. Se la trama non è interessante, potrebbe non piacere. Nonostante ci siano libri che, a parere mio, sono noiosi e hanno avuto ugualmente successo. Dipende molto anche dallo stile dell’autore. Inoltre è necessario essere al passo coi tempi. A:-Quanto ci hai messo in termini di tempo e sacrificio? P:-Se non erro da giugno del 2012 a marzo del 2013. Ho dovuto sacrificare lo studio, scrivere mi prendeva molto tempo, ma amo davvero farlo. Fosse per me, scriverei sempre. A:-Ti riconosci nel protagonista o in qualche personaggio da te creato? P:-No, assolutamente in nessuno. Ho scritto di persone diverse da me e diverse tra di loro; loro appartengono ad un’altra dimensione. Se fossi Arck, sicuramente non sarei qui, ma altrove a salvare il mondo. A:-Hai già qualche idea per una nuova storia? P:-Certo. Devil Savior è concepito per essere parte di una trilogia. Sto già lavorando al secondo, che sarà un prequel della storia. Il terzo, invece, sarà un sequel. A:-Perché hai deciso di pubblicare con una casa editrice a pagamento e non con una “seria”? P:-Non è stata esattamente una mia scelta, semplicemente le case serie non mi hanno filato nemmeno di striscio. Ho mandato molte copie a case selezionate. Mondadori e Feltrinelli mi hanno rifiutato e quando sono arrivato all’ultima della lista mi hanno detto che era stato accettato. Dopo un mese che aspettavo, vedere quella mail mi ha quasi fatto svenire dall’emozione. A:-Se dovessi descrivere ai nostri lettori il tuo libro usando quattro parole, quali useresti? P:-Coraggio, perché è fatto male; utopia, perché è ciò che il protagonirospettiva. sta segue; sensibilità; prospettiva. a cura di Alessandra Brozzu 5 scienza del • SAGGIO BREVE Alberti-maturità TITLE - trova un massimo di 10 parole per esprimere i punti più in teres- santi del saggio breve in maniera creativa e accattivante • HOOK - letteralmente “uncino”, “amo”; serve a catturare l’attenzio- INTRODUCTION ne del lettore. In parole povere è una frase ad effetto iniziale. Può essere: - una domanda - un’affermazione ambigua - una citazione - un dato sorprendente Es. “L’esame di stato è davvero segno di maturità?” • THESIS STATEMENT + 3 MAIN POINTS - enuncia la tua tesi, la tua posizione. Esponila in una frase fornendo tre “main points”, punti chiave. Es. “La prova di maturità nel 2016 è diventata una barzelletta: non valorizza il lavoro dello studente e dei professori, è inutilmente stressante e ha poco valore per l’accesso all’università.” BODY CONCLUSION • PARAGRAPH I - esponi il tuo primo punto chiave rafforzandolo • • con almeno 2 dettagli. Con dettagli si intende: - esempi supportati dalle citazioni - fatti/dati dei passaggi proposti - valide opinioni personali PARAGRAPH II - uguale PARAGRAPH III - uguale • ripeti la tua tesi accompagnata dai tre punti chiave in modo diverso. • elabora una conclusione che riprenda l’introduzione. • are. chiudi quindi il saggio breve in maniera circolare. a cura di Viola Madau 6 Rubriche Music Know-it-alls Francesco: Welcome back to—yet—another episode of your favorite segment! Alessandra: Ha! Your cursor is pink on Google doc. F: Who cares? We need to write this article fast. Let’s make a vision board! I got sticky notes! A: Sure, honey, but what’s a vision board, exactly? F: I don’t know, they made one on “Silicon Valley” and did a lot of stuff with it, so I wanted to make one as well. A: Okay, how do we make one? F: I don’t know, let’s look it up on wikiHow... Our hero looks up: “How to make a vision board,” while Alessandra nods in disapproval. A: It’s a mood board! Why didn’t you just tell me that? We didn’t even need one in the first place! F: Well, we’re going to use one anyway! So our heroes made a vision board/mood board/whatever board. F: See, this is much better! A: No, it’s not. Anyway, here’s thiF: This month’s! You suck but we’re here to make it all better*: Music Know-it-alls *results may vary F & A: YAY! So, you’re hanging out with your new squad, everyone is having a good time, but something feels off. It’s a feeling very similar to the one you have when you overcook your pasta: you know it’s overcooked, but you’re not ready to admit it yet (A: OMG, we are such italians, I love us.). You keep ignoring this sensation, because you don’t want to ruin your new, amazing squad, but it’s there, bugging you like a mosquito on a hot summer night. And after a couple minutes the worst happens: your “5 seconds of summer” ringtone starts to blurt out of your phone and the weird kid, who you thought couldn’t speak because of a physical damage to his vocal chords, says: “O to the M to the F to the G! What crap are you guys listening to? Like, you can’t even find that stuff on vinyl, how is it considered music?” And so it begins, it’s going to be one of the worst nights of your life, because in your perfect squad you have one of them, a “Music know-it-all.” There is not a guide in this world, or any other, that can possibly fix them, so this guide is for the poor, innocent people who have to deal with them. Note: This guide won’t be a list of suggestions like last month, but it’s going to be a step-by-step guide on how to prevent them from ruining your squad (a special thank you goes to wikiHow for the suggestion). Step 1: First of all, in order to solve a problem, you need to see where the problem is: you need to detect this individual. Usually it is not a very hard thing to do. In fact, if they meet at least three of these characteristics, there’s a good 83% chance—F: Can’t we just put 98%? A: Nope.—that he, or she, is actually one of them: ○ They play an instrument 7 ○ ○ They wear famous bands t-shirts They often talk about how good their headphones and stereos are ○ They hate Beats by Dr. Dre because “they just have too much bass.” ○ They listen to metal or rock music If you think you have one of them in your squad, then go to step 2. Step 2: OK, your squad is infected, we know that for sure—or at least 83% sure—we need to limit the damage. If this individual is not a special case of MKIAS (Music Know-It-All Syndrome), avoiding the topic is probably the easiest solution if you’re not ready for a 3 hours discussion on “real music,” which will lead to an emotional scar that you will have to carry for your entire life. However, mistakes happen, and we know you really love your “5 seconds of summer” ringtone, so if the topic does come up because of external circumstances, we have a step 3 for you. Step 3: This is probably one of the most complicated operations you will have to do in your entire life (unless you are a CIA agent, of course) and it will require amazing phone skills and good reception. At first you’re going to have to listen to this freak of nature, and you will have to memorize/annotate as many band names as you can. Once you have enough information, you’re going to have to either go to the bathroom or fake-reply to a text to look it up online, in order to gain as much information as you need to make a counter-argument and put the beast back to sleep, since he now thinks you are one of them. If this doesn’t seem to work go to step 4. F: Should we really be giving them a step 4? A: We’re trying to be optimistic, remember? F: Right… The only thing they should be doing is praying that someone rips out his/her vocal chords. A: Don’t you mean pray that a pack of wolves rips out his/her vocal chords? F: AGAIN, is the quote really necessary? A: AGAIN, yes it is! A: Wow, writing this was liberating. F: It really was. Anyway, this was this month’s segment, we’ll see you next month. A: Shouldn’t we say something like, everyone has their own preferences, or give a moral to the story or something? F: Nah, we’re not into giving good advice. In fact, I want to remind everyone affected by MKIAS, that we did this whole article while listening to music you hate. See you next month! A: But I still want to say that I love them anyway anF: I said: see you next month. by Alessandra Brozzu and her useless brother Francesco Brozzu 8 Cultura generale Il Controllo del traffico aereo: in scena e dietro le quinte Come funziona? Se l’utilizzo di Flightradar24 è molto semplice, non lo è il meccanismo che vi è dietro. Il sito utlizza infatti una tecnologia chiamata “Automatic Dependent Surveillance - Broadcast” o più brevemente ADS-B. E’ una tecnologia relativamente recente, ed è ormai diffusa in tutto il mondo per garantire il lavoro di migliaia di controllori di volo e per la stessa sicurezza dei voli aerei. I controllori di volo possono infatti visualizzare le informazioni dell’aereo che stanno guidando proprio come noi facciamo con Flightradar24. Ciò è reso possibile da uno strumento obbligatorio a bordo degli aeromobili civili chiamato Transponder. Il transponder è una radio, che anziché veicolare le trasmissioni vocali fra equipaggio e controllore, invia nell’aria le informazioni riguardo alle prestazioni dell’aereo. Si, proprio nell’aria, perché queste informazioni sono accessibili a tutti quanti coloro che possiedono un ricevitore, sia dall’aeroporto che deve sorveglia i voli, sia dall’appassionato di aviazione che desidera curiosare in cielo. Grazie al sistema ADS-B anche gli aerei si scambiano informazioni in volo, riguardo la loro reciproca posizione, che sugli aerei più recenti viene visualizzata sul display di volo dell’aeromobile, per informare l’equipaggio sul traffico locale. L’immagine mostra come funziona la tecnologia ADS-B: Il velivolo riceve la propria posizione dal GPS e la trasmette in broadcast insieme ad altri dati di volo. Ora l’informazione può essere ricevuta da qualsiasi ricevitore, che può trovarsi sugli altri aeromobili oppure a terra. I ricevitori a terra trasmettono la posizione alla torre di controllo e l’aereo appare come un puntino sullo schermo del radar. I dati ricevuti a terra vengono anche condivisi con Flightradar24 che li carica sul sito e li rende disponibili a tutti. I dati possono anche essere ricevuti semplicemente con una chiavetta usb modificata collegata al pc, come quelle che si utilizzano per guardare la tv sul computer, sintonizzata sulla frequenza di 1090Mhz. Esistono numerosi rice- 9 tori adatti a tutte le tasche, dai 15€ ai 1000€. Non va sottovalutato il costo dell’antenna. E’ anche possibile per un privato condividere i dati della sua stazione amatoriale condividere i dati ricevuti dagli aerei con Flightradar24. Il sito offre in cambio l’abbonamento Premium Business, dal prezzo di 499€ annui. Sicurezza e Tecnologia Grazie al sistema ADS-B il controllore di volo ha una maggiore consapevolezza della parte di cielo che controlla. Infatti prima dell’avvento di questa tecnologia ci si basava esclusivamente sulle informazioni fornite dall’equipaggio in volo. Questo sistema aumenta notevolmente la sicurezza in volo, prevenendo possibili collisioni fra velivoli e facilitando le operazioni a terra in caso di condizioni meteorologiche avverse e di scarsa visibilità. E’ frutto di una ricerca nel campo dell’aviazione, mossa dalla necessità di rendere più sicuri e “volabili” i sempre più trafficati cieli del mondo. Purtroppo prima che questa tecnologia venisse sviluppata sono avvenuti numerosi e spiacevoli incidenti che però hanno spinto gli ingegneri allo studio e alla sperimentazione di nuove metodologie per il controllo dell traffico aereo. A cura di Luca Miglior LE DONNE NELLA SCIENZA Rita Levi Montalcini, la Signora della scienza “La mia intelligenza? Più che mediocre. I miei unici meriti sono stati impegno e ottimismo” Rita Levi Montalcini nacque a Torino il 22 aprile 1909 vinse il premio Nobel per la Medicina nel 1986 e fu la prima donna ad essere ammessa all’Accademia pontificia delle scienze. Il suo amore per le scienze fu così grande che riuscì a contrastare il volere del padre, che voleva impedirle di proseguire gli studi, e le leggi razziali, infatti, essendo ebrea e non potendo più frequentare l’università di Torino, allestì un piccolo laboratorio di ricerca nella sua camera da letto. Nel 1947, dopo la liberazione, le venne offerta una cattedra alla Washington University di St.Louis dove, all’inizio degli anni Cinquanta, fece la sua scoperta più importante: la proteina del fattore di crescita del sistema nervoso, studio che, trent’anni dopo, venne premiato con il Nobel. La ricerca della scienziata è fondamentale per 10 Rubriche la comprensione dei tumori e per lo studio della cura di malattie come Alzheimer e Sla. Anche molto anziana, Rita Levi Montalcini continuò la sua opera instancabile a favore della ricerca, «Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente» disse in occasione dei suoi 100 anni. Nel 2001, la Montalcini fonda un nuovo centro di ricerca sul cervello a Roma, l’Ebri il cui unico obiettivo era lo studio del sistema nervoso centrale, sia in condizioni normali che patologiche, infatti lo scopo era quello di capire le basi delle malattie neurologiche e svilupparne le cure. Durante i festeggiamenti per il suo centesimo compleanno, Rita Levi Montalcini lancia un messaggio alla gioventù <<Oggi alla gioventù presente posso dire che l’unico segreto che trasmetto è: mai pensare alla nostra persona, ma vedere il mondo interno a noi, pensare alla stuuomo>> penda bellezza della natura e dell’uomo>> a cura di Emma Giua Rubriche Guida del viaggiatore “monumenti e musei” Uno dei motivi principali che solitamente spinge un viaggiatore a visitare una determinata località sono le attrazioni che il posto offre. Musei, monumenti o semplicemente il set del vostro film preferito, vorreste vedere proprio tutto. Questi piccoli consigli vi aiuteranno a sceglierli con cura e visitarli meglio. 1 Bisogna accettare da subito che non si potrà vedere tutto quanto da cima a fondo. È consigliabile fare una lista con i posti più importanti. Segnate l’orario di apertura dei luoghi da visitare, alcuni possono non fare orario continuato o essere aperti la sera. Potreste trovarvi costretti a ritardare un pranzo, ma ne sarà valsa la pena. 3 2 Non sempre i musei all’estero forniscono guide o audioguide in italiano. Se non capite le lingue disponibili, potete prepararvi in anticipo e procurarvi qualche informazione da internet. I souvenir piccoli sono più carini e facili da mettere in valigia per portare con voi un ricordo della vostra esperienza. Lo so che quella replica a grandezza naturale dell’Auriga di Delfi starebbe troppo bene nel vostro salotto, ma esattamente come pensate di farcela stare in valigia? 4 a cura di u Alessandra Brozzu 11 Earth without art is just "Eh" una rubrica d'arte a cura di Federica erica Ghisu Strade principali e strade secondarie Paul Klee Ispirato da un viaggio aggio in Egitto nel 1928, l’autore ore ha voluto rappresentare le sensazioni i i destate dalle strade che dalle pianure del Nilo conducono fino al deserto. La visione è delimitata da due diagonali che si avvicinano in lontananza ed è ben visibile la strada principale. Tutto il dipinto si basa sull’intreccio ritmico di linee e strati orizzontali di colore. Le linee diagonali spezzate delle strade secondarie sembrano richiamare l’immagine delle dune di sabbia. I toni di colore sono tenui come quelli 12 degli acquerelli che l’artista dipinse l’art in seguito al ritorno dall’Egitto. dal Rappresentando di R t d la l planimetria l una città tramite gli ampi quadrati, più o meno regolari e a scacchiera, l’autore propone una riflessione della realtà metropolitana degli anni 30. In linea generale, Klee non fu un astrattista puro: amava infatti osservare la natura e per questo collezionava conchiglie, fossili, farfalle, fiori per studiarne le forme per scoprire l’energia vitale nascosta in esse e che la pittura doveva rendere visibile. Rubriche Primavera SandroBotticelli Risalente al 1481 circa e rappresentato a tempera grassa su tavola, fu realizzato in occasione del matrimonio di Lorenzo di Pierfrancesco de Medici, cugino del Magnifico, ispirandosi ai testi della cultura classica, più precisamente di Ovidio. La scena è ambientata in un giardino in cui sono rappresentate più di cinquecento specie di piante di fiori (molte di queste sono simbolo del matrimonio). Esso è infatti il Giardino di Venere, che secondo la mitologia si trovava nell’isola di Cipro. Il racconto allegorico si “legge” da destra verso sinistra: vediamo Zefiro, con le guance gonfie e il colorito bluastro a rappresentare il vento primaverile, che afferra la ninfa Clori, che si trasforma in seguito in Flora, che personifica la primavera indossando un abito fiorito e ghirlande di fiori al collo e sul capo. Loro simboleggiano l’amore terreno. Le altre figure invece riproducono l’amore spirituale: al centro della scena c’è Venere, la dea dell’amore, più alta delle altre figure, sovrastata del figlio Cupido che scocca la freccia contro le tre Grazie, che simboleggiano l’amore, la castità e la bellezza, che ballano ed infine Mercurio, che alza verso il cielo il suo caduceo per poter dissipare le nuvole. Tutte le figure sono rappresentate con una lingua elegante che mette in risalto i contorni, con le ombre appena accennate 13 IL VIAGGIO Attualità Il Viaggio costituisce una grandissima parte della nostra vita, dal punto di vista sia della nostra formazione sia per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Il mondo è un posto magnifico, ma pochissimi di noi conoscono i luoghi più incredibili, non sempre questi ultimi sono i luoghi complessi nella loro spettacolarità, ma anzi, molti sono indelebili nella nostra esperienza per la loro purezza. Tra tutti i meravigliosi posti da visitare, un posto è riservato all’ Aurora Polare, conosciuta anche come Aurora Boreale o Aurora Australe, a seconda del polo in cui si trova, si può definire un fenomeno ottico dove interagiscono le particelle cariche con lo ionosfera terreste. Un ambiente meno conosciuto, che regala però tante emozioni è la Great Blue Hole, una dolina carsica subacquea situata nei Caraibi che si formò durante l’ultima Era Glaciale come una grotta calcarea, ma con l’innalzamento delle acque caraibiche si allagò e divenne così uno dei siti di immersione più belli del mondo. In Europa, invece, per i più coraggiosi e avventurieri è presente il Trolltunga, in Norvegia, in italiano nota come “lingua del troll”, una roccia sporgente che si espande orizzontalmente a 1100 metri sopra il livello del mare, 4 ore e mezza di camminata per arrivare a destinazione godersi la tranquillità del villaggio sottostante, Skjeggedal. Sono presenti tantissimi altri luoghi, nel mondo, che riescono a lasciarti con il fiato sospeso, e altrettanti luoghi che riescono a darti emozioni impagabili agabili e non imitabili. imitab A cura di Elisa Pibiri 14 Rubriche Me before you Jojo Moyes, nata a Londra nel 1969, ha lavorato per dieci anni all’Independent come giornalista, ma dal 2002 è diventata una scrittrice a tempo pieno dopo il suo primo romanzo “Innamorarsi in un giorno di pioggia”. Da allora ha scritto undici romanzi, diventando una delle più affermate scrittrici inglesi. Me before you ha avuto un gran successo di critica anche in Italia ed è stato il libro più votato del Richard and Judy Book Club. Louisa ha ventisei anni e non si è mai mossa dal paesino dov’è nata. Lavora come cameriera in un locale semplice ed è fidanzata da sette anni con un ragazzo che non ama veramente. La sua vita è stravolta quando il locale dove lavora chiude e lei si ritrova a dover tenere compagnia a Will Traynor, un uomo di trentacinque anni prigioniero di una sedia a rotelle che gli ha tolto la voglia di vivere. Me before you è la storia di un incontro tra due persone molto diverse che imparano a conoscersi e a migliorarsi insieme. Il romanzo non è solo una storia d’amore, ma anche un inno alla vita. La Moyes scrive in maniera fluida e scorrevole un racconto che tratta temi difficili che non si trovano spesso nei libri e ci mostra con semplicità la loro terribile verità ed è questo a rendere endere il libro meraviglioso. Il film uscirà in Italia il 23 giugno di quest’anno. a cura di Simona Mura ra a 15 Attualità L’arte dei videogiochi I videogiochi vengono spesso classificati esclusivamente come un passatempo per bambini e adolescenti, e questo spesso porta a forti critiche da parte di persone adulte verso questa forma di intrattenimento. Tuttavia, dati i recenti sviluppi nel campo dell’informatica e della grafica, questo tipo di contenuti risulta essere sempre più originale e variegato, tanto che molti, me compreso, hanno deciso di definirlo una vera e propria arte. Questa considerazione, purtroppo, non risulta essere universalmente accettata, e ogni tipo di confronto tra videogiochi e forme d’arte definite più “consone” viene sempre evitato o ignorato. Wikipedia definisce l’arte come: “[...] ogni attività umana che porta a forme creative di espressione artistica, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate e norme comportamentali derivanti dallo studio e dall’esperienza”. Indubbiamente, ogni videogioco è “opera umana” e, data l’originalità di tale contenuto, può essere considerato un’espressione artistica. Titoli come Rapture, Columbia o Fallout 3, con le loro città sottomarine e paesaggi post-apocalittici, ti trasportano in un mondo parallelo per farti vivere una storia, quasi come fosse un libro in cui tu diventi il protagonista. a cura di Andrea Corrias 16 POESIA a cura di Viola Madau "O cuore, fa’ conto di avere tutte le cose del mondo, Fa’ conto che tutto ti sia giardino delizioso di verde, E tu su quell'erba verde fa’ conto d'esser rugiada Gocciata colà nella notte, e al sorger dell'alba svanita." -Omar Khayyam, Quartine “It’s dark because you are trying too hard. Lightly child, lightly. Learn to do everything lightly. Yes, feel lightly even though you’re feeling deeply. Just lightly let things happen and lightly cope with them.” -Aldous Huxley, Island, v.1-4 Rubriche Trois allumettes une à une allumées dans la nuit La première pour voir ton visage tout entier La seconde pour voir tes yeux La dernière pour voir ta bouche Et l’obscuritè tout entière pour me rappeler tout cela En te serrant dans mes bras. -Paris at night, Jacques Prevert Nunc te cognovi: quare etsi impensius uror, multo mi tamen es vilior et levior. Qui potis est? inquis, quod amantem inuria talis Cogit amare magis, sed bene velle minus -Catullo, carme 72, v.5-8 17 La musica invisibile una rubrica musicale a cura di Luca Santu Artista sardo: Antonello Salis Antonello Salis è uno dei più apprezzati pianisti e fisarmonicisti in Italia. Inizia a suonare la fisarmonica alle feste di paese in Sardegna e partecipa a vari progetti musicali, come I Barrittas di Benito Urgu. Nel 1973 forma ad Alghero il gruppo jazz I Cadmo, con cui ha inciso i primi due 33 giri. Il suo debutto come pianista solista inizia nel 1978 a Roma, nella sala del cinema ‘’Adriano’’. La sua avventura nel mondo della musica Jazz dura sino ad oggi, formando diversi gruppi musicali, tra cui il noto trio P.A.F. con Paolo Fresu e il gruppo Giornale di Bordo, e collaborando con diversi artisti di fama internazionale, tra cui Billy Cobham e Pat Metheny. ALBUM CONSIGLIATO: Il Viandante Immaginario; P.A.F. Morph. Artista italiano: Roberto Gatto Roberto Gatto è un batterista italiano di grande successo, riconosciuto da molte riviste come il miglior batterista italiano. Durante la sua carriera ha collaborato con moltissimi artisti di grande fama, tra cui Mina, Pino Daniele, Lucio Dalla e Ennio Morricone. È nel mondo della musica jazz che dà il meglio di sé: ha infatti inciso numerosi album da solista che hanno riscosso molto successo intorno al mondo. Ha composto assieme a Maurizio Giammarco la colonna sonora per il film di Manfredi Nudo di donna, e altre con Battista Lena per alcuni film di Francesca Archibugi. ALBUM CONSIGLIATI: Notes; Luna; Traps. 18 Artista internazionale: Billy Preston Rubriche Organista di grande talento, inizia la sua carriera accompagnando Little Richard al pianoforte durante i concerti. Il successo arriva con la collaborazione all’album dei Beatles Let it be, cui segue la partecipazione allo storico concerto sul tetto. Da qui ha inizio la sua carriera solista con l’incisione di un nuovo disco per la Apple Records. Il suo stile si compone di una serie di influenze tra cui gospel, funky, soul e rhythm and blues. ALBUM CONSIGLIATI: That’s The Way God Planned It; The Kids & Me. Il Fuoriclasse: Frank Zappa Genio musicale del Novecento, le sue influenze musicali si possono riassumere in un’unica parola: tutto. Dopo un primo album con i Mothers of Invention − gruppo sperimentale, ma non abbastanza − ha inizio la sua carriera solista. È stato il primo a fondere strumenti classici ed elettrici in maniera non semplice, ma efficace. Il suo marchio di fabbrica è dato dai testi ironici e irriverenti e dai folti baffi. ALBUM CONSIGLIATI: Hot Rats; Sheik Yerbouti; You Are What You Is; (e boh, ma ascoltateli tutti...) 19 Rubriche Accadde in questo mese Il 23 Aprile del 1616 morivano tre grandi autori: William Shakespeare (celeberrimo autore di opere quali “Romeo e Giulietta”; “Sogno di una notte di mezza estate”), Miguel De Cervantes (autore de “Don Chisciotte della Mancia”) e di Garcilaso de la Vega (autore di vari sonetti). In occasione di questa ricorrenza, l’UNESCO nel 1996 ha instituito la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, nota anche come Giornata del Libro e delle Rose, nata per promuovere la lettura e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright. Nel 1817, il 5 Aprile, venne presentato pubblicamente il primo prototipo di bicicletta: la drasina, o drasine. Aveva due ruote allineate, con quella davanti sterzante. Era priva di pedali e freni, infatti per la propulsione era necessario che il guidatore si desse la spinta puntando i piedi nel terreno; lo stesso per frenare. Erano generalmente costruite in legno rinforzato con elementi di ferro. Nell’Aprile del 1942, esattamente il 21, entrò in vigore il nuovo codice civile. Emanato con il Regio decreto-legge 16 marzo 1942, n. 262, costituisce una delle fonti del diritto civile italiano, poiché ancora oggi vigente nell’attuale Repubblica Italiana. La codificazione del diritto civile moderno in Italia è stata influenzata principalmente dalla codificazione francese. Il 7 Aprile del 1950 è stata instituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Agenzia dell’ONU specializzata nella difesa e tutela della salute, la Giornata Mondiale della Salute. Ogni anno dedicata ad u tema, quella del 2016 è stata dedicata alla lotta al diabete. 20 a cura di u Federica Ghisu SPOTTED DEL MESE 21 BOREDOM REMEDIES Indovinello-I 3 fratelli Ci sono tre fratelli. A volte sono brutti, mentre altre volte sono belli. Il primo non c’è perché sta uscendo, il secondo non c’è perché sta venendo, c’è solo il terzo che è il più piccolo dei tre, ma quando manca lui nessuno degli altri due c’è. Chi sono? 22 1 2 3 4 5 6 9 7 8 10 11 12 14 13 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 3 5 8 11 13 15 16 17 19 21 22 23 24 25 Orizzontali Numero massimo per le assenze Amor ch'a nullo amato amar perdona. cit.? Studente fatti coraggio trasformazione in zucca (Seneca) bene, perchè me ne mancano altre quanta voglia hai di continuare questo cruciverba da uno a dieci? ma ho finito la è stata trovata da poco in via Ravenna non lo trovi se non scendi prima che suoni la campana Anche quest'anno i maturandi se la sono scampata "Chiaramente" cit.. pochi prof. la sanno usare Pelide luogo della festa di natale dell'alberti 1 2 4 6 7 9 10 12 14 18 20 Verticali Mancano nei bagni ottimo per descrivere l agricoltura di qualsiasi paese durante l'interrogazione di geografia (i bei vecchi tempi) lo stiamo ancora aspettando nei bagni Lei non è mai in ritardo, gli altri sono in anticipo Ma 'na gioia I prof. l'avrebbero dovuto portare da quest'anno Ne abbiamo almeno una a settimana "cretini!" cit.. Antonio Maria che la massa per accelerazione sia con te Il metood matematico più odiato Mandate il cruciverba risolto alla nostra pagina Facebook 23 Il museo del Cultura generale deportato a Carpi Il museo-monumento al deportato politico e razziale è situato nel centro di Carpi, all’interno del palazzo del Pio. Tale museo è stato inaugurato nel 1973, ideato dal gruppo di artisti BBPR, ma alla sua realizzazione hanno contribuito artisti come Guttuso, Longoni e Picasso. L’edificio presenta nel cortile interno sedici stele, sulle quali sono incisi sessanta nomi di campi di concentramento nazisti. Accanto alle stele vennero, inoltre, piantati dei roseti, che simboleggiano la rinascita. L’interno del museo è stato studiato in modo che, chiunque entrasse, fosse suggestionato e si sentisse parte delle vicende che il museo vuole raccontarci. I muri intonacati, il cui colore riproduce quello delle ceneri, recano delle scritte incise di color “sangue rappreso”, prese dalle testimonianze scritte che diversi prigionieri dei lager ci hanno lasciato, incidendoli sui muri o sulle ciotole del cibo. Sui muri sono presenti, inoltre, vari dipinti e graffiti, significativi delle esperienze dei deportati. Anche le luci, di un 24 giallo caldo, proiettate verso l’alto, fanno contribuiscono a creare un’atmosfera tetra e malinconica. L’ultima sala, chiamata “dei nomi”, reca sulle pareti e sulle volte quindicimila nomi di partigiani uccisi durante la resistenza. Infine, in ogni sala sono presenti alcune teche, studiate in modo da riprodurre i loculi dei cimiteri, dentro le quali vengono custoditi alcuni oggetti, tra cui foto, piastrine e strumenti vari. Questo museo testimonia con efficacia il disastro che le dittature hanno inflitto all’occidente e all’Italia. Ma la libertà che ci è stata tolta una volta, potrebbe esserci strappata via ancora, per questo è necessario continuare a lottare contro qualsiasi forma di soppressione della libertà di pensiero e opinione, affinché il sacrificio dei nostri partigiani non vada perduto. a cura di Mattia Massa STREET BASKET L’Alberti, in quest’anno ricco di novità, ne accoglie un’altra: la 1° edizione del torneo di street basket scolastico, organizzato interamente dagli studenti. Il torneo, che ha visto la partecipazione di 11 squadre, composte da ragazzi di qualsiasi classe, si è concluso martedì 10 Maggio, vedendo come vincitori la Squadra H, formata da Michele Cau, Matteo Innocenti e Davide Pusceddu, tutti provenienti dalla 2°A. Al 2° e al 3° posto, invece, troviamo rispettivamente la Squadra L, formata da Emanuele Porcedda, Raimondo Monni, Davide Frau e Matteo Meloni, dalla 2°B, e la Squadra A, composta da Nicola Arba, Matteo Mura, Andrea Collu e Emanuele Di Francesco, dalla 3°A. Svoltesi sotto la supervisione del prof. Carta e della prof.ssa Malagoli, le partite hanno avuto come scenari il campo situato nel cortile della sede centrale e il campo al chiuso dell’Aquila, e si sono svolte nell’arco di 3 giorni. Un torneo, questo, organizzato con l’obbiettivo di ampliare l’offerta, per gli studenti, di attività sportive agonistiche all’interno del nostro ambiente scolastico, ormai composta da anni solo dall’annuale torneo di calcetto. Le foto e i video dell’evento, realizzate quasi esclusivamente da alcuni studenti, verrano caricate nei prossimi giorni sulla pagina Facebook dell’evento. a cura di Samuele Murgia 25 le squadre primo giorno secondo giorno 26 semifinali e finali 27 K-scacchiste trionfanti Alberti-progetti Come sapete, le quattro squadre di scacchi dell’Alberti (la Allievi Mista e Femminile e la Juniores Mista e Femminile) hanno partecipato tutte alla fase regionale del torneo studentesco a squadre, che si è svolta ad Oristano il 15 Aprile, dopo essersi qualificate nella fase provinciale. Fra queste, una in particolare si è distinta durante la gara: infatti, le ragazze della Juniores Femminile (capitanata da Clara Puddu di 4^B e composta da Maria Mura di 1^E, Lorenza Sarais di 4^B, Sara Belloni di 4^E e Chiara Pivotto di 1^Bs) sono riuscite ad arrivare al primo posto nella loro categoria. Purtroppo, per vari motivi, la squadra non è potuta partire alla volta delle Nazionali Studentesche. Resta comunque il bellissimo titolo di Campionesse Regionali da appendere alla parete insieme agli altri riconoscimenti che si sono guadagnati gli Albertini durante gli anni e non ci resta che complimentarci con le ragazze per il bellissimo traguardo raggiunto. a cura di Federica Ghisu 28 impaginazione a cura di Viola Madau