Numero 4 - La voce dell`Alberti

Transcript

Numero 4 - La voce dell`Alberti
Aprile
p
2016 n°4
lavocedellalberti.altervista.org
INDICE
pag. 2 - Breve storia dell’Alberti
pag. 3 - "Ma come ti vesti?"
pag. 4 - C’era una svolta, menzione speciale
pag. 5 - Intervista a Alessandro Pisu
pag. 6 - Scienza del Saggio breve
pag. 7 - Music Know-it-alls
pag. 9 - Il controllo del traffico aereo
pag. 10 - Le donne nella scienza
pag. 11 - Guida del viaggiatore
pag. 12 -Earth without art is just “Eh”
pag. 14 - Il viaggio
pag. 15 - Me before you
pag. 16 - L’arte dei videogiochi
pag. 17 - Poesia
pag. 18 - La musica invisibile
pag. 20 -Accadde in questo mese
pag. 21 - Spotted del mese
pag. 22 - Boredom remedies
pag. 24 - Il museo del deportato
pag. 25 - Street Basket
pag. 28 - K-Schacchiste trionfanti
1
Breve storia
dell’Alberti
Alberti
La storia del nostro liceo è ab- di avere un futuro. E fu proprio
bastanza travagliata: inizial- grazie anche a loro che l’ edifimente, la sede di viale Colombo cio poté assumere un vero titoera un educatorio per minori lo. Si chiamava Bacaredda, era
che si occupava di insegnare una scuola per geometri e solo
ai ragazzi meno disciplinati il dopo le numerose manifestazioni riuscì a offrire
mestiere di marinai.
agli studenti un corDopo la seconda
so che anziché duraguerra
mondiale
re tre anni ne durava
molti bambini ricinque. Intanto, i ramasero orfani, soli
gazzi sentivano il bie senza un posto
sogno di frequentare
dove stare. L’ex
un liceo scientifico.
educatorio divenSiccome il Pacinotti
tò il luogo dove un
e il Michelangelo non
certo padre Franpotevano
ospitarli
cesco accoglieva i
tutti, nacque il liceo
ragazzi. Le consuescientifico
“Leon
tudini erano il catefoto di Simone Masala
Battista Alberti”.
chismo per tutti, la
scuola per i più piccoli, mentre La nuova scuola andava così
per gli adolescenti c’erano la- bene e il numero degli iscritti
boratori finalizzati alla pratica di cresceva sempre più tanto che,
un lavoro. Questi ultimi diven- verso gli anni ‘90, il liceo acquisì
tavano artigiani, commercianti anche la sede di via Ravenna.
e imprenditori, invece i più am- È grazie al lavoro di gente cobiziosi proseguivano gli studi mune capace di offrire a giovani
riuscendo a laurearsi. Verso i ragazzi una valida formazione
primi anni ‘50, gli alunni diven- per integrarsi nella società se
tavano sempre più numerosi oggi noi ragazzi possiamo avetanto che nacque l’esigenza di re una scuola in grado di prepausufruire di spazi più grandi. Fu rarci ad affrontare il mondo del
in questo momento che gli ex lavoro e dell’università.
alunni poterono avere la possi- A cura di
bilità, andata via troppo presto, Antonella Manca
2
“Ma come
ti vesti?”
Alberti-open space
scritto da un anonimo tramite open space
Oggi parliamo un po’ della moda
dell’Alberti, perché ci terrei a sottolineare che la nostra scuola è
forse una con il più alto tasso di
fashion blogger.
Io direi di analizzare i vari stereotipi: ci sono i “Nenni” con lo smanicato, generalmente Moncler, e le
Hogan, che ci terrei a sottolineare
stanno meglio alle fanciulle, perciò fate un favore al genere umano e compratevele basse, tanto
non sembrate più alti; poi ci sono
i fashion blogger che ogni giorno
giungono a scuola con pantalone munito di risvoltino in modalità
“cerco asparagi in campagna”,
questi personaggi non li vedrete
mai scomposti, sempre in posa,
in attesa del prossimo scatto da
condividere su Instagram; infine
ci sono tutti gli altri superuomini
che si vestono in modo totalmente anonimo, un giorno da cowboy, un altro da sportivi o da
nerd, insomma, gente che non
ha capito bene se vuole essere
un cremino o un fashion blogger.
Passiamo ora alle donzelle: vorrei
proporre una colletta per comprare dei jeans a tante ragazze, o per
lo meno delle magliette più lunghe
che coprano il culo.
Ragazze, non si può vedere il vostro perizoma alle otto del mattino,
avete tutta la sera per far arrapare qualche ometto, non disperate,
per cinque ore potete stare calme
e smettere di incurvare la schiena.
Dopo questa piccola parentesi,
possiamo iniziare a parlare degli
stereotipi femminili.
Partirei parlando delle “amiche
dei leggins”, le quali si divertono
a mescolare diversi stili aggirandosi per la scuola con leggins Chile
e Hogan; poi abbiamo le FB rigorosamente con stivaletti/superstar/
Stan Smith, pelliccia/giubbotto in
pelle oppure senza giubbotto per
far vedere quanto “so’ fighe” rischiando così di farsi una settimana a casa con la febbre.
Non può mancarel’ultimo iPhone,
queste camminano per i corridoi
dell’Alberti sicure di sé e del loro
stile (beate loro che ci credono),
poi in ultimo ci sono le ****** munite di parka, camicia a quadri e
occhiali da vista, queste si fingono persone riflessive che vedono
oltre: loro sono il futuro.
Non mancano anche per la categoria femminile le “non so che
cazzo mettermi, andrò in pigiama”, queste sono le più furbe,
preferiscono dormire qualche minuto in più piuttosto che stare lì
a decidere quale look è più cool!
3
Alberti-progetti
C’era una svolta,
menzione speciale per Alessandra Brozzu
Il liceo statale Giordano Bruno di Albenga, in collaborazione con
il comune e con la fondazione A. De Mari, ormai da diciannove
anni organizza il concorso letterario per ragazzi di scuole medie
superiori ed equivalenti europee ”C’era una svolta”. I concorrenti
ricevono l’inizio di un racconto e nel corso di un pomeriggio devono trovare un modo per continuarlo.
Giovedì 12 novembre si è svolta la prova in tutte le scuole partecipanti in contemporanea. Paolo Giordano, autore del libro “La
Solitudine dei Numeri Primi”, ha scritto l’incipit del racconto.
Quest’anno i racconti presentati erano circa quattromila, giudicati da una giuria composta da ex alunni ed ex docenti delle scuole coinvolte che ha scelto i i finalisti. Paolo Giordano proclamerà
il vincitore e formulerà una classifica. Il 23 aprile ci saranno le
premiazioni con un primo premio di 500 euro.
La giuria ha anche pubblicato, insieme ai nomi dei finalisti, una
lista di trenta ragazzi che hanno scritto un racconto che si è particolarmente distinto tra gli altri. Quest’anno nell’elenco è stato incluso anche il nome di una nostra compagna di scuola e collaboratrice del nostro giornale scolastico, Alessandra Brozzu. Con il
suo racconto, Alessandra ha guadagnato una menzione speciale
tra i racconti distinti esterni, lista che include trenta ragazzi da tutta Italia e da alcune scuole europee. Con queste poche righe ci
congratuliamo con Alessandra e le auguriamo successo grazie
a questo suo talento nel futuro.
a cura di
Simona Mura
4
Intervista a
Alberti-interviste
ALESSANDRO PISU
Il 16 aprile, ho incontrato Alessandro
Pisu, studente di 5aF del nostro liceo. Alessandro nel settembre del
2011 ha iniziato a scrivere il suo primo libro, “Devil Savior”, pubblicato
nel 2015. Pertanto ho chiesto ad Alessandro di parlarci un po’ di questo suo
traguardo.
A:-Come ti è venuta l’idea di scrivere
un libro?
P:-Era una storia che avevo in mente sin da quando ero bambino e si
è evoluta nel corso di circa sette anni.
Un’estate ho finalmente deciso di metterla per iscritto, così mi sono messo
davanti al computer e ho cominciato.
Mi sono ispirato a diversi anime e videogiochi. In più sono sempre stato
interessato a cose di tipo spirituale;
angeli e demoni secondo me esistono veramente.
A:-Che consigli daresti ad un tuo coetaneo se volesse fare ciò che hai fatto
tu?
P:-Se avete qualcosa da dire, se dovete esprimere la vostra opinione, se
volete raccontarvi in qualche modo, è
una cosa importante. Avrete la possibilità di dimostrare che determinate
cose esistono, di essere ricordati,
a modo vostro. L’importante è avere
qualcosa da dire. Quanto al pubblicare, quella è un’altra storia. Non si
deve avere fretta, meglio aspettare e
trovare la casa editrice adatta.
A:-Qual è, secondo te, una parte fondamentale nello sviluppo di un libro?
P:-Sicuramente la trama. Se la trama
non è interessante, potrebbe non piacere. Nonostante ci siano libri che, a
parere mio, sono noiosi e hanno avuto
ugualmente successo. Dipende molto
anche dallo stile dell’autore. Inoltre è
necessario essere al passo coi tempi.
A:-Quanto ci hai messo in termini di
tempo e sacrificio?
P:-Se non erro da giugno del 2012 a
marzo del 2013. Ho dovuto sacrificare lo studio, scrivere mi prendeva
molto tempo, ma amo davvero farlo.
Fosse per me, scriverei sempre.
A:-Ti riconosci nel
protagonista o in
qualche personaggio da te creato?
P:-No,
assolutamente in nessuno.
Ho scritto di persone diverse da me e
diverse tra di loro;
loro appartengono
ad un’altra dimensione. Se fossi Arck,
sicuramente non sarei qui, ma altrove
a salvare il mondo.
A:-Hai già qualche idea per una nuova
storia?
P:-Certo. Devil Savior è concepito per
essere parte di una trilogia. Sto già
lavorando al secondo, che sarà un
prequel della storia. Il terzo, invece,
sarà un sequel.
A:-Perché hai deciso di pubblicare
con una casa editrice a pagamento e
non con una “seria”?
P:-Non è stata esattamente una mia
scelta, semplicemente le case serie
non mi hanno filato nemmeno di striscio. Ho mandato molte copie a case
selezionate. Mondadori e Feltrinelli mi
hanno rifiutato e quando sono arrivato all’ultima della lista mi hanno detto
che era stato accettato. Dopo un mese
che aspettavo, vedere quella mail mi
ha quasi fatto svenire dall’emozione.
A:-Se dovessi descrivere ai nostri lettori il tuo libro usando quattro parole,
quali useresti?
P:-Coraggio, perché è fatto male;
utopia, perché è ciò che il protagonirospettiva.
sta segue; sensibilità; prospettiva.
a cura di
Alessandra Brozzu
5
scienza
del
•
SAGGIO BREVE Alberti-maturità
TITLE - trova un massimo di 10 parole per esprimere i punti più in
teres-
santi del saggio breve in maniera creativa e accattivante
•
HOOK - letteralmente “uncino”, “amo”; serve a catturare l’attenzio-
INTRODUCTION
ne del lettore. In parole povere è una frase ad effetto iniziale. Può
essere:
- una domanda
- un’affermazione ambigua
- una citazione
- un dato sorprendente
Es. “L’esame di stato è davvero segno di maturità?”
•
THESIS STATEMENT + 3 MAIN POINTS - enuncia la tua tesi, la
tua posizione. Esponila in una frase fornendo tre “main points”, punti
chiave.
Es. “La prova di maturità nel 2016 è diventata una barzelletta: non
valorizza il lavoro dello studente e dei professori, è inutilmente
stressante e ha poco valore per l’accesso all’università.”
BODY
CONCLUSION
•
PARAGRAPH I - esponi il tuo primo punto chiave rafforzandolo
•
•
con almeno 2 dettagli. Con dettagli si intende:
- esempi
supportati dalle citazioni
- fatti/dati
dei passaggi proposti
- valide opinioni personali
PARAGRAPH II - uguale
PARAGRAPH III - uguale
•
ripeti la tua tesi accompagnata dai tre punti chiave in modo
diverso.
•
elabora una conclusione che riprenda l’introduzione.
•
are.
chiudi quindi il saggio breve in maniera circolare.
a cura di
Viola Madau
6
Rubriche
Music Know-it-alls
Francesco: Welcome back to—yet—another episode of your favorite segment!
Alessandra: Ha! Your cursor is pink on Google doc.
F: Who cares? We need to write this article fast. Let’s make a vision board! I
got sticky notes!
A: Sure, honey, but what’s a vision board, exactly?
F: I don’t know, they made one on “Silicon Valley” and did a lot of stuff with it, so
I wanted to make one as well.
A: Okay, how do we make one?
F: I don’t know, let’s look it up on wikiHow...
Our hero looks up: “How to make a vision board,” while Alessandra nods in
disapproval.
A: It’s a mood board! Why didn’t you just tell me that? We didn’t even need one
in the first place!
F: Well, we’re going to use one anyway!
So our heroes made a vision board/mood board/whatever board.
F: See, this is much better!
A: No, it’s not. Anyway, here’s thiF: This month’s!
You suck but we’re here to make it all better*: Music Know-it-alls
*results may vary
F & A: YAY!
So, you’re hanging out with your new squad, everyone is having a good time,
but something feels off. It’s a feeling very similar to the one you have when you
overcook your pasta: you know it’s overcooked, but you’re not ready to admit it
yet (A: OMG, we are such italians, I love us.). You keep ignoring this sensation,
because you don’t want to ruin your new, amazing squad, but it’s there, bugging you like a mosquito on a hot summer night. And after a couple minutes the
worst happens: your “5 seconds of summer” ringtone starts to blurt out of your
phone and the weird kid, who you thought couldn’t speak because of a physical
damage to his vocal chords, says: “O to the M to the F to the G! What crap are
you guys listening to? Like, you can’t even find that stuff on vinyl, how is it considered music?” And so it begins, it’s going to be one of the worst nights of your
life, because in your perfect squad you have one of them, a “Music know-it-all.”
There is not a guide in this world, or any other, that can possibly fix them, so this
guide is for the poor, innocent people who have to deal with them.
Note: This guide won’t be a list of suggestions like last month, but it’s going
to be a step-by-step guide on how to prevent them from ruining your squad (a
special thank you goes to wikiHow for the suggestion).
Step 1: First of all, in order to solve a problem, you need to see where the problem is: you need to detect this individual. Usually it is not a very hard thing to
do. In fact, if they meet at least three of these characteristics, there’s a good
83% chance—F: Can’t we just put 98%? A: Nope.—that he, or she, is actually
one of them:
○ They play an instrument
7
○
○
They wear famous bands t-shirts
They often talk about how good their headphones and stereos
are
○ They hate Beats by Dr. Dre because “they just have too much
bass.”
○ They listen to metal or rock music
If you think you have one of them in your squad, then go to step 2.
Step 2: OK, your squad is infected, we know that for sure—or at least 83%
sure—we need to limit the damage. If this individual is not a special case of
MKIAS (Music Know-It-All Syndrome), avoiding the topic is probably the easiest
solution if you’re not ready for a 3 hours discussion on “real music,” which will
lead to an emotional scar that you will have to carry for your entire life. However,
mistakes happen, and we know you really love your “5 seconds of summer”
ringtone, so if the topic does come up because of external circumstances, we
have a step 3 for you.
Step 3: This is probably one of the most complicated operations you will have
to do in your entire life (unless you are a CIA agent, of course) and it will require
amazing phone skills and good reception. At first you’re going to have to listen
to this freak of nature, and you will have to memorize/annotate as many band
names as you can. Once you have enough information, you’re going to have
to either go to the bathroom or fake-reply to a text to look it up online, in order
to gain as much information as you need to make a counter-argument and put
the beast back to sleep, since he now thinks you are one of them. If this doesn’t
seem to work go to step 4.
F: Should we really be giving them a step 4?
A: We’re trying to be optimistic, remember?
F: Right… The only thing they should be doing is praying that someone rips out
his/her vocal chords.
A: Don’t you mean pray that a pack of wolves rips out his/her vocal chords?
F: AGAIN, is the quote really necessary?
A: AGAIN, yes it is!
A: Wow, writing this was liberating.
F: It really was. Anyway, this was this month’s segment, we’ll see you next
month.
A: Shouldn’t we say something like, everyone has their own preferences, or
give a moral to the story or something?
F: Nah, we’re not into giving good advice. In fact, I want to remind everyone
affected by MKIAS, that we did this whole article while listening to music you
hate. See you next month!
A: But I still want to say that I love them anyway anF: I said: see you next month.
by Alessandra Brozzu and her
useless brother Francesco Brozzu
8
Cultura generale
Il Controllo
del traffico aereo:
in scena e dietro le quinte
Come funziona?
Se l’utilizzo di Flightradar24 è molto semplice, non lo è il meccanismo che vi è
dietro.
Il sito utlizza infatti una tecnologia chiamata “Automatic Dependent Surveillance - Broadcast” o più brevemente ADS-B. E’ una tecnologia relativamente
recente, ed è ormai diffusa in tutto il mondo per garantire il lavoro di migliaia di
controllori di volo e per la stessa sicurezza dei voli aerei.
I controllori di volo possono infatti visualizzare le informazioni dell’aereo che
stanno guidando proprio come noi facciamo con Flightradar24.
Ciò è reso possibile da uno strumento obbligatorio a bordo degli aeromobili
civili chiamato Transponder. Il transponder è una radio, che anziché veicolare
le trasmissioni vocali fra equipaggio e controllore, invia nell’aria le informazioni
riguardo alle prestazioni dell’aereo. Si, proprio nell’aria, perché queste informazioni sono accessibili a tutti quanti coloro che possiedono un ricevitore,
sia dall’aeroporto che deve sorveglia i voli, sia dall’appassionato di aviazione che desidera
curiosare in cielo. Grazie al sistema ADS-B anche gli aerei si
scambiano informazioni in volo,
riguardo la loro reciproca posizione, che sugli aerei più recenti
viene visualizzata sul display di
volo dell’aeromobile, per informare l’equipaggio sul traffico locale.
L’immagine mostra come funziona la tecnologia ADS-B: Il velivolo riceve la propria posizione dal GPS e la
trasmette in broadcast insieme ad altri dati di volo. Ora l’informazione può
essere ricevuta da qualsiasi ricevitore, che può trovarsi sugli altri aeromobili
oppure a terra. I ricevitori a terra trasmettono la posizione alla torre di controllo
e l’aereo appare come un puntino sullo schermo del radar. I dati ricevuti a terra
vengono anche condivisi con Flightradar24 che li carica sul sito e li rende disponibili a tutti.
I dati possono anche essere ricevuti semplicemente con una chiavetta usb modificata collegata al pc, come quelle che si utilizzano per guardare la tv sul
computer, sintonizzata sulla frequenza di 1090Mhz. Esistono numerosi rice-
9
tori adatti a tutte le tasche, dai 15€ ai
1000€. Non va sottovalutato il costo
dell’antenna.
E’ anche possibile per un privato condividere i dati della sua stazione amatoriale condividere i dati ricevuti dagli
aerei con Flightradar24. Il sito offre in
cambio l’abbonamento Premium Business, dal prezzo di 499€ annui.
Sicurezza e Tecnologia
Grazie al sistema ADS-B il controllore
di volo ha una maggiore consapevolezza della parte di cielo che controlla. Infatti prima dell’avvento di questa
tecnologia ci si basava esclusivamente sulle informazioni fornite dall’equipaggio in volo. Questo sistema aumenta notevolmente la sicurezza in
volo, prevenendo possibili collisioni
fra velivoli e facilitando le operazioni a
terra in caso di condizioni meteorologiche avverse e di scarsa visibilità. E’
frutto di una ricerca nel campo dell’aviazione, mossa dalla necessità di
rendere più sicuri e “volabili” i sempre
più trafficati cieli del mondo. Purtroppo
prima che questa tecnologia venisse
sviluppata sono avvenuti numerosi e
spiacevoli incidenti che però hanno
spinto gli ingegneri allo studio e alla
sperimentazione di nuove metodologie per il controllo dell traffico aereo.
A cura di
Luca Miglior
LE DONNE
NELLA SCIENZA
Rita Levi Montalcini, la Signora della scienza
“La mia intelligenza? Più che mediocre. I miei
unici meriti sono stati impegno e ottimismo”
Rita Levi Montalcini nacque a Torino il 22 aprile 1909 vinse il premio
Nobel per la Medicina nel 1986 e fu
la prima donna ad essere ammessa
all’Accademia pontificia delle scienze.
Il suo amore per le scienze fu così grande che riuscì a contrastare il volere del
padre, che voleva impedirle di proseguire
gli studi, e le leggi razziali, infatti, essendo
ebrea e non potendo più frequentare l’università di Torino, allestì un piccolo laboratorio di ricerca nella sua camera da letto.
Nel 1947, dopo la liberazione, le venne
offerta una cattedra alla Washington University di St.Louis dove, all’inizio degli anni
Cinquanta, fece la sua scoperta più importante: la proteina del fattore di crescita
del sistema nervoso, studio che, trent’anni
dopo, venne premiato con il Nobel. La ricerca della scienziata è fondamentale per
10
Rubriche
la comprensione dei tumori e per lo studio
della cura di malattie come Alzheimer e Sla.
Anche molto anziana, Rita Levi Montalcini
continuò la sua opera instancabile a favore della ricerca, «Il corpo faccia quello che
vuole. Io non sono il corpo: io sono la mente» disse in occasione dei suoi 100 anni.
Nel 2001, la Montalcini fonda un nuovo
centro di ricerca sul cervello a Roma, l’Ebri il cui unico obiettivo era lo studio del
sistema nervoso centrale, sia in condizioni normali che patologiche, infatti lo scopo era quello di capire le basi delle malattie neurologiche e svilupparne le cure.
Durante i festeggiamenti per il suo centesimo compleanno, Rita Levi Montalcini lancia un messaggio alla gioventù
<<Oggi alla gioventù presente posso dire
che l’unico segreto che trasmetto è: mai
pensare alla nostra persona, ma vedere
il mondo interno a noi, pensare alla stuuomo>>
penda bellezza della natura e dell’uomo>>
a cura di Emma Giua
Rubriche
Guida del viaggiatore
“monumenti e musei”
Uno dei motivi principali che solitamente spinge un viaggiatore a visitare una determinata località sono le attrazioni che il
posto offre. Musei, monumenti o semplicemente il set del vostro film preferito, vorreste vedere proprio tutto. Questi piccoli
consigli vi aiuteranno a sceglierli con cura e visitarli meglio.
1
Bisogna accettare da subito che non si potrà vedere tutto quanto da cima a fondo. È consigliabile fare una lista con i posti più importanti.
Segnate l’orario di apertura dei luoghi da visitare,
alcuni possono non fare orario continuato o essere
aperti la sera. Potreste trovarvi costretti a ritardare
un pranzo, ma ne sarà valsa la pena.
3
2
Non sempre i musei all’estero forniscono guide
o audioguide in italiano. Se non capite le lingue
disponibili, potete prepararvi in anticipo e procurarvi qualche informazione da internet.
I souvenir piccoli sono più carini e facili da mettere
in valigia per portare con voi un ricordo della vostra
esperienza. Lo so che quella replica a grandezza
naturale dell’Auriga di Delfi starebbe troppo bene
nel vostro salotto, ma esattamente come pensate
di farcela stare in valigia?
4
a cura di
u
Alessandra Brozzu
11
Earth without art
is just "Eh"
una rubrica d'arte a cura di Federica
erica Ghisu
Strade principali e strade secondarie
Paul Klee
Ispirato da un viaggio
aggio in Egitto
nel 1928, l’autore
ore ha voluto
rappresentare
le
sensazioni
i i
destate dalle strade che dalle
pianure del Nilo conducono fino al
deserto.
La visione è delimitata da due
diagonali che si avvicinano in
lontananza ed è ben visibile la
strada principale. Tutto il dipinto si
basa sull’intreccio ritmico di linee e
strati orizzontali di colore. Le linee
diagonali spezzate delle strade
secondarie sembrano richiamare
l’immagine delle dune di sabbia. I
toni di colore sono tenui come quelli
12
degli acquerelli che l’artista
dipinse
l’art
in seguito al ritorno dall’Egitto.
dal
Rappresentando
di
R
t d la
l planimetria
l
una città tramite gli ampi quadrati,
più o meno regolari e a scacchiera,
l’autore propone una riflessione
della realtà metropolitana degli
anni 30.
In linea generale, Klee non fu
un astrattista puro: amava infatti
osservare la natura e per questo
collezionava conchiglie, fossili,
farfalle, fiori per studiarne le
forme per scoprire l’energia vitale
nascosta in esse e che la pittura
doveva rendere visibile.
Rubriche
Primavera
SandroBotticelli
Risalente al 1481 circa e
rappresentato a tempera grassa su
tavola, fu realizzato in occasione
del matrimonio di Lorenzo di
Pierfrancesco de Medici, cugino
del Magnifico, ispirandosi ai
testi della cultura classica, più
precisamente di Ovidio.
La scena è ambientata in un
giardino in cui sono rappresentate
più di cinquecento specie di piante
di fiori (molte di queste sono
simbolo del matrimonio). Esso è
infatti il Giardino di Venere, che
secondo la mitologia si trovava
nell’isola di Cipro.
Il racconto allegorico si “legge”
da destra verso sinistra: vediamo
Zefiro, con le guance gonfie e il
colorito bluastro a rappresentare
il vento primaverile, che afferra
la ninfa Clori, che si trasforma in
seguito in Flora, che personifica
la primavera indossando un abito
fiorito e ghirlande di fiori al collo
e sul capo. Loro simboleggiano
l’amore terreno.
Le altre figure invece riproducono
l’amore spirituale: al centro
della scena c’è Venere, la dea
dell’amore, più alta delle altre
figure, sovrastata del figlio Cupido
che scocca la freccia contro le
tre Grazie, che simboleggiano
l’amore, la castità e la bellezza,
che ballano ed infine Mercurio, che
alza verso il cielo il suo caduceo
per poter dissipare le nuvole.
Tutte le figure sono rappresentate
con una lingua elegante che mette
in risalto i contorni, con le ombre
appena accennate
13
IL VIAGGIO
Attualità
Il Viaggio costituisce una grandissima parte della nostra vita, dal
punto di vista sia della nostra formazione sia per il raggiungimento dei nostri obiettivi. Il mondo è un posto magnifico, ma pochissimi di noi conoscono i luoghi più incredibili, non sempre questi ultimi sono i luoghi complessi nella loro spettacolarità, ma anzi,
molti sono indelebili nella nostra esperienza per la loro purezza.
Tra tutti i meravigliosi posti da visitare, un posto è riservato all’ Aurora Polare, conosciuta anche come Aurora Boreale o Aurora Australe, a seconda del polo in cui si trova, si può definire un fenomeno ottico dove interagiscono le particelle cariche con lo ionosfera terreste.
Un ambiente meno conosciuto, che
regala però tante emozioni è la Great Blue Hole, una dolina carsica subacquea situata nei Caraibi che si
formò durante l’ultima Era Glaciale
come una grotta calcarea, ma con
l’innalzamento delle acque caraibiche si allagò e divenne così uno dei
siti di immersione più belli del mondo.
In Europa, invece, per i più coraggiosi e avventurieri è presente il Trolltunga, in Norvegia, in italiano nota
come “lingua del troll”, una roccia
sporgente che si espande orizzontalmente a 1100 metri sopra
il livello del mare, 4 ore e mezza
di camminata per arrivare a destinazione godersi la tranquillità del
villaggio sottostante, Skjeggedal.
Sono presenti tantissimi altri
luoghi, nel mondo, che riescono a lasciarti con il fiato sospeso, e altrettanti luoghi che riescono a darti emozioni impagabili
agabili e non imitabili.
imitab
A cura
di Elisa Pibiri
14
Rubriche
Me before you
Jojo Moyes, nata a Londra nel 1969, ha lavorato per dieci anni
all’Independent come giornalista, ma dal 2002 è diventata una
scrittrice a tempo pieno dopo il suo primo romanzo “Innamorarsi in
un giorno di pioggia”. Da allora ha scritto undici romanzi, diventando una delle più affermate scrittrici inglesi.
Me before you ha avuto un gran successo di critica anche in Italia ed è stato il libro più votato del Richard and Judy Book Club.
Louisa ha ventisei anni e non si è mai
mossa dal paesino dov’è nata. Lavora come cameriera in un locale semplice ed è fidanzata da sette anni con
un ragazzo che non ama veramente.
La sua vita è stravolta quando il locale dove lavora chiude e lei si ritrova a
dover tenere compagnia a Will Traynor, un uomo di trentacinque anni prigioniero di una sedia a rotelle che gli
ha tolto la voglia di vivere.
Me before you è la storia di un incontro tra due persone molto diverse
che imparano a conoscersi e a migliorarsi insieme.
Il romanzo non è solo una storia d’amore, ma anche un inno alla
vita.
La Moyes scrive in maniera fluida e scorrevole un racconto che
tratta temi difficili che non si trovano spesso nei libri e ci mostra
con semplicità la loro terribile verità ed è questo a rendere
endere il libro
meraviglioso.
Il film uscirà in Italia il 23 giugno di quest’anno.
a cura di
Simona Mura
ra
a
15
Attualità
L’arte dei videogiochi
I videogiochi vengono spesso classificati esclusivamente come
un passatempo per bambini e adolescenti, e questo spesso porta
a forti critiche da parte di persone adulte verso questa forma di
intrattenimento. Tuttavia, dati i recenti sviluppi nel campo dell’informatica e della grafica, questo tipo di contenuti risulta essere
sempre più originale
e variegato, tanto
che molti, me compreso, hanno deciso
di definirlo una vera e
propria arte. Questa
considerazione, purtroppo, non risulta essere universalmente
accettata, e ogni tipo di confronto tra videogiochi e forme d’arte
definite più “consone” viene sempre evitato o ignorato.
Wikipedia definisce l’arte come: “[...] ogni attività umana che
porta a forme creative di espressione artistica, poggiando su
accorgimenti tecnici, abilità innate e norme comportamentali
derivanti dallo studio e dall’esperienza”. Indubbiamente, ogni
videogioco è “opera umana” e, data l’originalità di tale contenuto,
può essere considerato un’espressione artistica. Titoli come Rapture, Columbia o Fallout 3, con le loro città sottomarine e paesaggi post-apocalittici, ti trasportano in un mondo parallelo per
farti vivere una storia, quasi come fosse un libro in cui tu diventi il
protagonista.
a cura di
Andrea Corrias
16
POESIA
a cura di Viola
Madau
"O cuore, fa’ conto di avere
tutte le cose del mondo,
Fa’ conto che tutto ti sia
giardino delizioso di verde,
E tu su quell'erba verde
fa’ conto d'esser rugiada
Gocciata colà nella notte,
e al sorger dell'alba svanita."
-Omar Khayyam, Quartine
“It’s dark because you are trying
too hard.
Lightly child, lightly. Learn to do
everything lightly.
Yes, feel lightly even though
you’re feeling deeply.
Just lightly let things happen and
lightly cope with them.”
-Aldous Huxley, Island, v.1-4
Rubriche
Trois allumettes une à une allumées dans la nuit
La première pour voir ton visage
tout entier
La seconde pour voir tes yeux
La dernière pour voir ta bouche
Et l’obscuritè tout entière pour
me rappeler tout cela
En te serrant dans mes bras.
-Paris at night, Jacques Prevert
Nunc te cognovi: quare etsi impensius uror,
multo mi tamen es vilior et
levior.
Qui potis est? inquis, quod
amantem inuria talis
Cogit amare magis, sed bene
velle minus
-Catullo, carme 72, v.5-8
17
La musica
invisibile
una rubrica
musicale
a cura di
Luca Santu
Artista sardo: Antonello Salis
Antonello Salis è uno dei più apprezzati pianisti e fisarmonicisti in Italia.
Inizia a suonare la fisarmonica alle feste di paese in Sardegna e partecipa
a vari progetti musicali, come I Barrittas di Benito Urgu. Nel 1973 forma ad
Alghero il gruppo jazz I Cadmo, con
cui ha inciso i primi due 33 giri. Il suo
debutto come pianista solista inizia nel
1978 a Roma, nella sala del cinema ‘’Adriano’’. La sua avventura nel
mondo della musica Jazz dura sino ad oggi, formando diversi gruppi
musicali, tra cui il noto trio P.A.F. con Paolo Fresu e il gruppo Giornale
di Bordo, e collaborando con diversi artisti di fama internazionale, tra cui
Billy Cobham e Pat Metheny.
ALBUM CONSIGLIATO: Il Viandante Immaginario; P.A.F. Morph.
Artista italiano: Roberto Gatto
Roberto Gatto è un batterista italiano di grande successo, riconosciuto da molte riviste come il miglior
batterista italiano. Durante la sua
carriera ha collaborato con moltissimi artisti di grande fama, tra cui
Mina, Pino Daniele, Lucio Dalla
e Ennio Morricone. È nel mondo
della musica jazz che dà il meglio di sé: ha infatti inciso numerosi album da solista che hanno
riscosso molto successo intorno
al mondo. Ha composto assieme
a Maurizio Giammarco la colonna sonora per il film di Manfredi Nudo di
donna, e altre con Battista Lena per alcuni film di Francesca Archibugi.
ALBUM CONSIGLIATI: Notes; Luna; Traps.
18
Artista internazionale: Billy Preston
Rubriche
Organista di grande talento, inizia la
sua carriera accompagnando Little Richard al pianoforte durante i concerti.
Il successo arriva con la collaborazione all’album dei Beatles Let it be, cui
segue la partecipazione allo storico
concerto sul tetto. Da qui ha inizio la
sua carriera solista con l’incisione di
un nuovo disco per la Apple Records.
Il suo stile si compone di una serie di
influenze tra cui gospel, funky, soul e
rhythm and blues.
ALBUM CONSIGLIATI: That’s The Way
God Planned It; The Kids & Me.
Il Fuoriclasse: Frank Zappa
Genio musicale del Novecento, le sue influenze musicali si possono riassumere in un’unica parola: tutto. Dopo un primo album con i Mothers of
Invention − gruppo
sperimentale, ma
non abbastanza −
ha inizio la sua carriera solista. È stato
il primo a fondere
strumenti classici
ed elettrici in maniera non semplice,
ma efficace. Il suo
marchio di fabbrica
è dato dai testi ironici e irriverenti e
dai folti baffi.
ALBUM CONSIGLIATI: Hot Rats; Sheik Yerbouti; You Are What You Is;
(e boh, ma ascoltateli tutti...)
19
Rubriche
Accadde in questo mese
Il 23 Aprile del 1616 morivano tre grandi autori: William Shakespeare
(celeberrimo autore di opere quali “Romeo e Giulietta”; “Sogno di una notte di
mezza estate”), Miguel De Cervantes (autore de “Don Chisciotte della Mancia”)
e di Garcilaso de la Vega (autore di vari sonetti). In occasione di questa
ricorrenza, l’UNESCO nel 1996 ha instituito la Giornata Mondiale del Libro e
del Diritto d’Autore, nota anche come Giornata del Libro e delle Rose, nata per
promuovere la lettura e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il
copyright.
Nel 1817, il 5 Aprile, venne presentato pubblicamente il primo prototipo di
bicicletta: la drasina, o drasine. Aveva due ruote allineate, con quella davanti
sterzante. Era priva di pedali e freni, infatti per la propulsione era necessario
che il guidatore si desse la spinta puntando i piedi nel terreno; lo stesso per
frenare. Erano generalmente costruite in legno rinforzato con elementi di ferro.
Nell’Aprile del 1942, esattamente il 21, entrò in vigore il nuovo codice civile.
Emanato con il Regio decreto-legge 16 marzo 1942, n. 262, costituisce una
delle fonti del diritto civile italiano, poiché ancora oggi vigente nell’attuale
Repubblica Italiana. La codificazione del diritto civile moderno in Italia è stata
influenzata principalmente dalla codificazione francese.
Il 7 Aprile del 1950 è stata instituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità,
l’Agenzia dell’ONU specializzata nella difesa e tutela della salute, la Giornata
Mondiale della Salute. Ogni anno dedicata ad u tema, quella del 2016 è stata
dedicata alla lotta al diabete.
20
a cura di
u
Federica Ghisu
SPOTTED DEL MESE
21
BOREDOM REMEDIES
Indovinello-I 3 fratelli
Ci sono tre fratelli.
A volte sono brutti, mentre altre volte sono belli.
Il primo non c’è perché sta uscendo, il secondo non c’è perché
sta venendo, c’è solo il terzo che è il più piccolo dei tre, ma quando manca lui nessuno
degli altri due c’è.
Chi sono?
22
1
2
3
4
5
6
9
7
8
10
11
12
14
13
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
3
5
8
11
13
15
16
17
19
21
22
23
24
25
Orizzontali
Numero massimo per le assenze
Amor ch'a nullo amato amar
perdona. cit.?
Studente fatti coraggio
trasformazione in zucca (Seneca)
bene, perchè me ne mancano
altre
quanta voglia hai di continuare
questo cruciverba da uno a dieci?
ma ho finito la
è stata trovata da poco in via
Ravenna
non lo trovi se non scendi prima
che suoni la campana
Anche quest'anno i maturandi se
la sono scampata
"Chiaramente" cit..
pochi prof. la sanno usare
Pelide
luogo della festa di natale
dell'alberti
1
2
4
6
7
9
10
12
14
18
20
Verticali
Mancano nei bagni
ottimo per descrivere l agricoltura
di qualsiasi paese durante
l'interrogazione di geografia (i bei
vecchi tempi)
lo stiamo ancora aspettando nei
bagni
Lei non è mai in ritardo, gli altri
sono in anticipo
Ma 'na gioia
I prof. l'avrebbero dovuto portare
da quest'anno
Ne abbiamo almeno una a
settimana
"cretini!" cit..
Antonio Maria
che la massa per accelerazione sia
con te
Il metood matematico più odiato
Mandate il cruciverba risolto alla nostra
pagina Facebook
23
Il museo del
Cultura generale
deportato a Carpi
Il museo-monumento al deportato
politico e razziale è situato nel centro di Carpi, all’interno del palazzo
del Pio. Tale museo è stato inaugurato nel 1973, ideato dal gruppo
di artisti BBPR, ma alla sua realizzazione hanno
contribuito artisti
come Guttuso,
Longoni e Picasso.
L’edificio presenta nel cortile interno sedici stele,
sulle quali sono
incisi sessanta
nomi di campi di concentramento
nazisti. Accanto alle stele vennero, inoltre, piantati dei roseti, che
simboleggiano la rinascita. L’interno del museo è stato studiato
in modo che, chiunque entrasse,
fosse suggestionato e si sentisse
parte delle vicende che il museo
vuole raccontarci. I muri intonacati,
il cui colore riproduce quello delle
ceneri, recano delle scritte incise
di color “sangue rappreso”, prese
dalle testimonianze scritte che diversi prigionieri dei lager ci hanno
lasciato, incidendoli sui muri o sulle ciotole del cibo. Sui muri sono
presenti, inoltre, vari dipinti e graffiti, significativi delle esperienze
dei deportati. Anche le luci, di un
24
giallo caldo, proiettate verso l’alto, fanno contribuiscono a creare
un’atmosfera tetra e malinconica.
L’ultima sala, chiamata “dei nomi”,
reca sulle pareti e sulle volte quindicimila nomi di partigiani uccisi
durante la resistenza.
Infine, in ogni
sala
sono
presenti alcune teche, studiate in modo
da riprodurre i
loculi dei cimiteri, dentro le
quali vengono custoditi alcuni oggetti, tra cui foto, piastrine e strumenti vari.
Questo museo testimonia con efficacia il disastro che le dittature
hanno inflitto all’occidente e all’Italia. Ma la libertà che ci è stata tolta
una volta, potrebbe esserci strappata via ancora, per questo è necessario continuare a lottare contro qualsiasi forma di soppressione
della libertà di pensiero e opinione,
affinché il sacrificio dei nostri partigiani non vada perduto.
a cura di
Mattia Massa
STREET
BASKET
L’Alberti, in quest’anno ricco di
novità, ne accoglie un’altra: la 1°
edizione del torneo di street
basket scolastico,
organizzato
interamente dagli
studenti. Il torneo,
che ha visto la partecipazione di 11
squadre, composte da ragazzi di
qualsiasi classe, si
è concluso martedì
10 Maggio, vedendo come vincitori la
Squadra H, formata da Michele Cau,
Matteo Innocenti
e Davide Pusceddu, tutti provenienti
dalla 2°A. Al 2° e al
3° posto, invece, troviamo rispettivamente la Squadra L, formata
da Emanuele Porcedda, Raimondo Monni, Davide Frau e Matteo
Meloni, dalla 2°B, e la Squadra A,
composta da Nicola Arba, Matteo
Mura, Andrea Collu e Emanuele
Di Francesco, dalla 3°A. Svoltesi sotto la supervisione del prof.
Carta e della prof.ssa Malagoli,
le partite hanno avuto come scenari il campo situato nel cortile
della sede centrale e il campo al
chiuso dell’Aquila,
e si sono svolte
nell’arco di 3 giorni.
Un torneo, questo,
organizzato
con
l’obbiettivo di ampliare l’offerta, per
gli studenti, di attività sportive agonistiche all’interno
del nostro ambiente scolastico, ormai
composta da anni
solo dall’annuale
torneo di calcetto.
Le foto e i video
dell’evento, realizzate quasi esclusivamente da alcuni studenti, verrano caricate nei prossimi giorni
sulla pagina Facebook dell’evento.
a cura di
Samuele Murgia
25
le squadre
primo
giorno
secondo
giorno
26
semifinali e finali
27
K-scacchiste
trionfanti
Alberti-progetti
Come sapete, le quattro squadre di scacchi dell’Alberti (la Allievi
Mista e Femminile e la Juniores Mista e Femminile) hanno
partecipato tutte alla fase regionale del torneo studentesco a
squadre, che si è svolta ad Oristano il 15 Aprile, dopo essersi
qualificate nella fase provinciale.
Fra queste, una in particolare si è distinta durante la gara: infatti, le
ragazze della Juniores Femminile (capitanata da Clara Puddu
di 4^B e composta da Maria Mura di 1^E, Lorenza Sarais di 4^B,
Sara Belloni di 4^E e Chiara Pivotto di 1^Bs) sono riuscite ad
arrivare al primo posto nella loro categoria.
Purtroppo, per vari motivi, la squadra non è potuta partire alla volta
delle Nazionali Studentesche. Resta comunque il bellissimo titolo
di Campionesse Regionali da appendere alla parete insieme agli
altri riconoscimenti che si sono guadagnati gli Albertini durante
gli anni e non ci resta che complimentarci con le ragazze per il
bellissimo traguardo raggiunto.
a cura di Federica Ghisu
28
impaginazione a cura di Viola Madau